Considerazioni sulla recente riforma del mercato del lavoro Pietro Reichlin LUISS G. Carli 20...

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Considerazioni sulla recente riforma del mercato del lavoro

Pietro ReichlinLUISS G. Carli

20 Gennaio, 2015

COME AIUTARE LA CRESCITA SENZA RIDURRE LE TUTELE

Il problema da risolvere:

Mercato e Tecnologia

• Intensificazione dei processi di ristrutturazione produttiva

• Necessità di maggiore flessibilità interna o funzionale (orari, funzioni)

• Nuove competenze e capitale umano: lavoratori anziani meno istruiti necessità di adeguare i profili retributivi e mansioni

I problemi italiani

• Distribuzione asimmetrica delle tutele (molte per alcuni, poche per altri)

• Uso improprio della cassa integrazione pochi incentivi alla ricollocazione del lavoratore

• Necessità di elevare la partecipazione alla forza lavoro (giovani, donne, anziani)

MEDIA O INFERIORE LICEO UNIVERSITA'0

0.05

0.1

0.15

0.2

0.25

0.3

0.35

0.4

0.45

0.5

ISTRUZIONE DELLA FORZA LAVOROITALIA (2013)

25-4950-64

15-24 15-64 55-640

10

20

30

40

50

60

70

80

90

Tassi di partecipazione alla FL per età

GEROCSE

ITA

GER

OCSE

ITA

GER

OCSE

ITA

Effetti riforme Treu + Art. 18

• Aumento dell’occupazione, ma..

• Incidenza contratti atipici squilibrata verso giovani e primo impiego

• Licenziamenti concentrati su lavoratori con contratti atipici

• Riduzione incentivi alla formazione (da parte dei lavoratori e delle imprese)

• Rischi per il sistema previdenziale (pochi contributi, evasione contributiva)

INCIDENZA CONTRATTI A TERMINE ALL’ASSUNZIONE

20 ANNI 25 ANNI 30 ANNI 35 ANNI TOT. (15-64)0

0.1

0.2

0.3

0.4

0.5

0.6

% CONTRATTI A TERMINE PER ETA' ('05-'08)

ITAEU

Premio salariale per chi ha un diploma universitario rispetto a chi ha un diploma di scuola secondaria

ITA

MEDIA

OCSE

GRAN BRETAGNA

0%

20%

40%

60%

80%

100%

120%

25-64 anni25-34 anni55-64 anni

DISOCCUPAZIONE GIOVANILE (15-24)

ITALIA

Tasso di rimpiazzo tra primo anno di pensione e ultima retrib. annuaLav. parasubordinati, con contratto a termine, tutti gli altri (Stime ISFOL)

TUTTI

CONTR. A TERMINE

PARASUBORDINATI

Il Job Act è la risposta giusta?

Finalità

• Incentivi assunzioni a tempo indeterminato

• Estensione ammortizz. a lavoratori atipici

• Ridurre uso improprio della cassa integrazione

• Più flessibilità interna (demansionamento)

• Centralizzazione e potenziamento delle politiche attive del lavoro

Art. 18: una frattura ideologica?

Punto di vista A (diritto al lavoro?)La rottura del rapporto di lavoro è un evento a cui si può arrivare solo per grave crisi aziendale o grave inadempienza del lavoratore

Punto di vista B (diritto all’att. di impresa?)Il datore di lavoro deve poter interrompere il rapporto di lavoro a sua discrezione, fatti salvi il rispetto dei termini contrattuali e l’assenza di motivi discriminatori

Quando prevale A su B?

Il giudice stabilisce il reintegro quando il motivo del licenziamento NON è:

• Né discriminatorio • Né causato da una crisi aziendale (la sopravvivenza del posto è

incompatibile con la sopravvivenza dell’impresa)

Zona Intermedia: rottura rapporto di fiducia, necessità di incrementare i profitti, sostituzione con un lavoratore più competente, cambio specializzazione produttiva, ecc.

Punto di vista A: 2 obiezioni

• Un modo inefficace per raggiungere un obiettivo sociale

• Conseguenze non volute

Inefficacia dell’obiettivo sociale

• Proteggere il lavoratore più che il posto di lavoro

• Difendere l’occupazione totale, non il singolo posto di lavoro (obiettivi non equivalenti) (mercato USA genera + posti e - tutele)

• Dare più chances agli “outsiders”

Conseguenze non volute

• Freno alle ristrutturazioni

• Più incertezza per le imprese

• Più contratti atipici

• Minore occupazione per lavoratori marginali: donne, giovani

Punto di vista B?

• Il mercato non offre una sufficiente copertura contro i rischi di impiego

• Ricollocazione e riqualificazione del lavoratore sono processi costosi

Flex-Security: una terza via?

Governo e imprese contribuiscono ad assicurare il lavoratore contro i rischi di impiego

RISCHI:1. Più licenziamenti --> Più spesa sociale (cf.

Danimarca)

2. Lavoratori anziani + a rischio

Rischio 1

Le imprese devono pagare un compenso ad ogni lavoratore licenziato

E’ necessario perché le imprese internalizzino il costo sociale dei licenziamenti

Ma come quantificare questo costo?

Il problema dell’esternalità

• Il lavoratore riceve assicurazione dalle imprese (buonuscite, liquidaz.) e dallo Stato (sussidi)

• + ass. dallo Stato - ass. dalle imprese + licenziamenti

• Le imprese non “internalizzano” il costo x lo Stato dei licenziamenti assicurazione diventa troppo costosa

Rischio 2

Quando il Job Act sarà a regime, e se persiste un profilo decrescente delle competenze e grado di istruzione per classi di età, i lavoratori anziani potrebbero:

• fronteggiare maggiori rischi di licenziamento

• o accettare demansionamenti o minori salari

INCREMENTO RELATIVO DELLA DISOCCUPAZIONE DAL MINIMO NAZIONALE AL 2012Q3 (PERIODO ‘07-’12)

DANIMARCA

ITALIA