Transcript of Comunicare = porre in comune (socializzare, condividere)
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- Comunicare = porre in comune (socializzare, condividere)
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- Finalit della lezione: Riflettere sulla comunicazione e sulle
problematiche che ne derivano (autismo sociale; sordit ontologica)
Riflettere sulla comunicazione e sulle problematiche che ne
derivano (autismo sociale; sordit ontologica) capire che comunicare
un bisogno naturale per luomo e per tutti gli esseri viventi capire
che comunicare un bisogno naturale per luomo e per tutti gli esseri
viventi Capire che trattasi di un problema (il non saper
comunicare) che si riflette sulla RELAZIONE EDUCATIVA ( e sulle
relazioni umane pi in generale) Capire che trattasi di un problema
(il non saper comunicare) che si riflette sulla RELAZIONE EDUCATIVA
( e sulle relazioni umane pi in generale) Impostazione problematica
: AFFRONTARE IL PROB. DELLA COMUNICAZIONE significa RISVEGLIARE IL
SENSO DELLUMANO(il problema comunicazione e la scuola della parola,
Don Milani) Impostazione problematica : AFFRONTARE IL PROB. DELLA
COMUNICAZIONE significa RISVEGLIARE IL SENSO DELLUMANO(il problema
comunicazione e la scuola della parola, Don Milani)
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- COMUNICAZIONE PROBLEMA Come PROBLEMA 1. EDUCATIVO (cosa si
dice,perch ) 2. FILOSOFICO (filosofia della comunicaz.) 3.
SOCIOLOGICO (microgruppi; macrogruppi- leader) 4. PSICOLOGICO,
LINGUISTICO
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- luomo entra in comunicazione con ogni cosa abbia un senso per
lui (J.L.Aranguren, Sociologia della comunicazione, Il Saggiatore,
Milano 1967, p. 75) Es. di comunicazione interrotta (interferenze)
Museo, esposizione darte: non capisco; telefono: non sento
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- Come comunica luomo? PAROLA PAROLA (attenzione ai fonemi, alle
parole, alle proposizioni) COMPORTAMENTO COMPORTAMENTO (ha
implicitamente potere comunicativo; fra comportamento e
comunicazione c interazione)
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- GESTI GESTI (linguaggio cinesico; voce, abbigliamento,
espressione del volto; linguaggio prossemico: corpo-spazio) ARTE,
MUSICA, RELIGIONE ARTE, MUSICA, RELIGIONE (rito = comunicazione
non-linguistica con la Divinit)
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- Livelli di comunicazione(C.W.Morris ) Distingue i SEGNI in: 1.
Segnali (rinviano ad eventi fisici: es. arrossire = vergogna) 2.
Simboli (sostituiscono segnali e gli oggetti segnalati; producono
R) SINTATTICO: segni combinati fra loro SEMANTICO: rapporto fra
segno-contenuto PRAGMATICO: rapporto segno-utente (metodo adatto
allet)
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- Comunicazione = relazione DA A DA A Trasmette riceve
Codificazione decodificazione INTENZIONALITA: INTENZIONALITA: rende
la comunicazione educativa Es. trasmettere informazioni Es.
mostrare il comportamento adatto
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- comunicazione Pu presentare ambiguit (per la plasticit del
linguaggio e la capacit espressiva) Pu condizionare la selezione e
linterpretazione di segni (cambia il significato) Influenzata da
schemi culturali Ha una dimensione conoscitiva ed una emotiva
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- Comunicazione come trasmissione di contenuti, informazioni
EMISSIONE CONDUZIONE MESSAGGIO RICEZIONE deve essere decifrato
(codice) CANALE: naturale(voce);artificiale
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- Osservazioni Il segno non trasmette di per s un messaggio perch
deve essere decifrato e contestualizzato Lemissione non sempre d
luogo alla ricezione (pacifica o passiva) La risposta al messaggio
pu anche contrastare o essere in disaccordo con lemissione
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- Osservazioni circa comunicazione dei media Lasswell: 1. CHI 1.
CHI DICE CI (autorit, istituzione ) 2. CHE COSA 2. CHE COSA DICE
(contenuti; informazione, pubblicit ) 3. A CHI 3. A CHI LO DICE
(ampiezza dascolto) EFFETTI 4. CHE EFFETTI PRODUCE
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- Necessit nella comunicazione 1. Usare lo stesso codice del
destinatario 2. Rendere compatibile gli schemi culturali (S R; E R)
3. Favorire laccoglienza affettiva/ accettazione dellAltro (altro
codice, altro schema, altra persona) 4. Disponibilit al
feed-back
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- Perch un feed-back? Es. *condizioni ambientali (eccessivo
rumore, confusione) *condizioni biopsicologiche (ansia,
insofferenza, emicrania) *meccanismi consci/inconsci (es.
paure)
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- Ostacoli/limiti alla comunicazione comunicazione a senso unico
se: 1. Eccessiva quantit di informazioni 2. Presupposti poco chiari
3. Conoscenze limitate 4. Codice inadeguato 5. Prospettiva rigida/
unico schema/ comunicazione 6. Egocentrismo (assenza di
integrazione dei ruoli)
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- La comunicazione educativa quando INTENZIONALITA INTENZIONALITA
obiettivi/ finalit 1. Comunicare: condividere le conoscenze, le
esperienze, i pensieri (forma chiara e semplice) 2. Messaggi non
solo verbali (informazioni, stile di vita, comportamenti adatti) 3.
Trasmette non solo informazioni e conoscenze ma anche
comportamenti
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- Insegnare/educare = comunicare COMUNICARE = favorire
APPRENDIMENTI COMUNICARE ESPERIENZE, CONOSCENZE FACILITARE LA
COMPRENSIONE LAPPRENDIMENTO esige una COMUNICAZIONE STRUTTURATA,
ORDINATA, RAZIONALE
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- FASI DELLA COMUNICAZIONE in educazione 1. SPIEGAZIONE 2.
DISCUSSIONE 3. CONTROLLO DEI PROCEDIMENTI /QUALITA EFFICACIA
DELLINSEGNAMENTO
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- PARAMETRI DELLA COMUNICAZIONE REGOLE ( H. Schroder) 1.
Chiarezza concettuale 2. Naturalezza (voce) 3. Fruibilit 4. Ordine
(ricerca) 5. Stringatezza/ brevit 6. Connessione/ riassunto/
conclusione AUTOVALUTAZIONE/ VALUTAZIONE
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- METODOLOGIE DI COMUNICAZIONE CIRCUITO AD ANELLO (comunicazione
tra 1 punto e quelli contigui) CIRCUITO A STELLA (comunicazione tra
centro e punti della periferia) CIRCUITO A CANALI MULTIPLI (ciascun
punto comunica con gli altri)
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- A livello didattico 1. Direzione verticale discendente (maestro
scolaro; dallalto verso il basso; scarse possibilit di interazione)
2. Direzione verticale ascendente ( scolaro maestro) 3. Direzione
orizzontale (fra scolari)
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- EVITARE UNA COMUNICAZIONE RISTRETTA COMUNICAZIONE RISTRETTA =
GERARCHICA La comunicazione deve consentire di apprendere Il
modello comunicativo offre scambio di conoscenze considerare
lECOLOGIA COGNITIVA (contesto, pensiero individuale, istituzioni
sociali sapere pubblico- media: elementi intereagenti tra loro)
APPROCCIO OLISTICO / sistema/ fattori/processi
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- Ecologia cognitiva (G.Bateson 1976) Ecologia cognitiva
(G.Bateson 1976), cio: Problematica relativa alla comunicazione
Informazione diventa sempre pi la principale fonte di sviluppo e
una delle risorse base per essere competitivi (A. Piromallo, p.151,
in F.Cambi (a cura di), Nel conflitto delle emozioni, Armando, Roma
1998) Valore del sapere (societ della conoscenza; esplosione dei
processi comunicativi) Uomo/ambiente = sistema complesso,
costituito da pi strutture (Bronfenbrenner, 1979); t. del campo di
Kurt Lewin (nella situazione sono presenti pi fenomeni)
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- Forme di comunicazione e tempo storico Passaggio dalla galassia
Gutenberg alla oralit secondaria EFFETTI: Massa di informazioni
(villaggio globale) Comunicazione a livello corale (allesterno;
rapporti interpersonali estesi al gruppo e alla comunit) Senso di
appartenenza PENSIERO COLLETTIVO (Lvy); trasparenza sociale,
tecnologica
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- Comunicazione efficace DIALOGICA COINVOLGIMENTO EMOTIVO ED
AFFETTIVO COGNITIVO COINVOLGE IL VISSUTO EMOTIVO per comunicare/
apprendere fatti, realt , comportamenti
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- Rotture della comunicazione Angoscia, resistenza, fuga dalle
decisioni personali, orgoglio e desiderio di possesso (k.Jaspers)
Assenza di intersoggettivit aperta al confronto, autotrasparente
(manca comprensione)
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- Come accedere allAltro? Husserl, Ricoeur ENTROPATIA
atteggiamento spirituale che permette di penetrare nellintima
esperienza altrui un modo simpatetico di con-sentire con laltro
CORPO-EMOZIONI-STATI DANIMO rivelano laltro EMPATIA RECIPROCITA
(cosa sono io per laltro, cos laltro per me)
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- Modalit di relazione 1. Incomprensione: aggressivit, violenza,
sopraffazione 2. Conoscenza: comprensione, integrazione
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- Educazione come RELAZIONE CONTESTUALIZZATA STORICAMENTE 1.
RELAZIONE 2. IL POSSIBILE a) ogni evento educativo deve
caratterizzarsi come uno sforzo di costruzione di senso, per
maestro e allievo (P. Bertolini) b) levento educativo si connota
nella relazione c) levento educativo si specifica come apertura al
possibile, pertanto non ripetitivo n ancorato alla tradizione, ma
aperto allinnovazione
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- La RELAZIONE EDUCATIVA, luogo della comunicazione Luogo di
comunicazione Luogo di cura categorie fondative Luogo di
responsabilit dellesistenza umana Occasione di formazione
COMUNICAZIONE: ascolto reciproco RELAZIONE: uscita
dallautorenferenzialit CURA: diviene compito x la pienezza
dellesser-ci
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- () Lessere/esserci , per ognuno di noi, un esistere
relazionale, evolutivamente descrivibile come lemergere dalla
totale dipendenza relazionale neonatale alla possibile e relativa
indipendenza dellet adulta, e lo sviluppo educabile si configura
come evoluzione relazionale verso linterdipendenza responsabile (L.
Clarizia, Alla radice delleducativo. Allorigine delleducabilit,
Anicia, Roma 2013, p. 32)
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- Relazionalit SIGNIFICATIVA CONDIZIONE E STRUMENTO DI SVILUPPO E
EDUCAZIONE EVOLUZIONE RELAZIONALE VERSO LINTERDIPENDENZA
RESPONSABILE
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- RELAZIONE Orizzonte e fondamento delleducativo e delleducabilit
(G. Acone) Reciproco riconoscimento di unasimmetria legittimata
(accolta cognitivamente, non subita o imposta) Relazione tra 2
soggetti Caratterizzata da una tensione etico-comportamentale
(educatore) Orientamento teleologico
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- Spazio di mediazione e negoziazione
Indipendenza/interdipendenza relazionale Incontro/scontro TIPI DI
RELAZIONE 1. Genitoriale e didattica 2. Professioni sociali:
rimuovere situazioni di disagio- bisogno-dipendenza x
autonomia-indipendenza 3. Intergenerazionale (adulto/adoloscente)
OBIETTIVI Sviluppo Confronto dialettico
Educabilit/perfettibilit
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- In sintesi: Necessit di una COMUNICAZIONE EFFICACE X CREARE
SOLIDARIETA ed EMPATIA ideale comunitario CON LA COMUNICAZIONE
LUOMO SI CONOSCE E SI COSTRUISCE COME SOGGETTO ETICO (ib.,p.154)
Effetti della molteplicit e pervasivit dei media Nuovo linguaggio
(media, slogan ) Difficolt di comunicare del ns.tempo Formare
SPIRITO CRITICO/SELEZ.INFORMAZIONI E CONTENUTI RELAZIONE
EDUCATIVA
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- il problema comunicazione in Don Milani (1923-1967 ) ci si
trova continuamente davanti a persone che non ragionano, non per
cattiveria, ma per deficienza di quel minimo di strumentario
tecnico (cognizioni, struttura mentale e dialettica comuni) senza
del quale non possibile sostenere un dialogo . Ci che manca ai miei
(figlioli) () il dominio sulla parola. Sulla parola altrui per
afferrarne lintima essenza e i confini precisi, sulla propria perch
esprima senza sforzo e senza tradimenti le infinite ricchezze che
la mente racchiude
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- Il messaggio di Don Milani la scuola ha un solo problema. I
ragazzi che perde () e non torna a cercarli (boccia) Scuola
elitaria, selettiva (aiuta i Pierini i ricchi- e non i Gianni i
poveri Proposta di una scuola alternativa: 1. Non bocciare 2. A
quelli che sembrano cretini dargli la scuola a pieno tempo 3. Agli
svogliati basta dargli uno scopo La scuola deve dedicarsi al
prossimo(collaborazione, solidariet, giustizia)
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- PER UNA SCUOLA ALTERNATIVA Impegno dello Stato (scuola del
mattino) Impegno dei Sindacati (doposcuola) Contenuti: sociali e
politici (concreti) SI STUDIA IL GIORNALE E LO SCAMBIO CON LESTERNO
Educazione linguistica (non x retorica) per dare chiarezza al
pensiero ed efficacia logico-comunicativa EMANCIPATRICE, DALLA
PARTE DEGLI ULTIMI (motivazione, lavoro, interesse, PAROLA: IL
LINGUAGGIO IL PRIMO POTERE Posizione critica: Esame = voto= diploma
(esemplificazione); bocciatura per gli svogliati. Questa una scuola
superficiale e antidemocratica; la scuola deve essere
EMANCIPATRICE, DALLA PARTE DEGLI ULTIMI (motivazione, lavoro,
interesse, PAROLA: IL LINGUAGGIO IL PRIMO POTERE