Chimica, 2012, le polveri sottili, giulia p., 4 liceo sc soc

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Le polveri sottili

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Indice• Cosa sono

• Da dove arrivano

• Influenza sulla salute

• Soluzioni

• Vignette

• Sitografia

Cosa sono• Definizione

• Dimensioni

• Composizione

• Origini

Definizione

Le polveri sottili sono particelle di materia allo stato solido o liquido che si trovano sospese nell'aria. Le polveri sottili sono conosciute anche con l'acronimo inglese PM (Particulate Matter)

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particelle sono classificate in base alla loro composizione, provenienza e dimensione. Quanto più sono piccole le polveri sottili, tanto più queste diventano un pericolo per la salute umana. Una volta inalate sono in grado di penetrare nei bronchi.

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DimensioniLe polveri sottili hanno una dimensione inferiore ai 10 milionesimi di metro (10 micron). Sono particolarmente conosciute le PM10 per via delle normative anti-inquinamento e dei blocchi del traffico messi in atto dalle amministrazioni comunali per ridurre la loro concentrazione nell'aria.

Le dimensioni delle polveri sottili. Le polveri sottili hanno una dimensione inferiore ai 10 milionesimi di metro (10 micron). Sono particolarmente conosciute le PM10 per via delle normative anti-inquinamento e dei blocchi del traffico messi in atto dalle amministrazioni comunali per ridurre la loro concentrazione nell'aria. LE PM2,5 sono invece meno conosciute ma pi ù pericolose per la salute. Le PM 2,5 sono quattro volte più piccole delle PM 10 e possono arrivare sino agli alveoli polmonari. Al di sotto delle PM2,5 troviamo le Particelle Ultra Fini (UFP), sono talmente piccole da entrare in circolazione nel sangue e pertanto sono da considerarsi le pi ù pericolose per la salute umana.

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LE PM2,5 sono invece meno conosciute ma più pericolose per la salute. Le PM 2,5 sono quattro volte più piccole delle PM 10 e possono arrivare sino agli alveoli polmonari. Al di sotto delle PM2,5 troviamo le Particelle Ultra Fini (UFP), sono talmente piccole da entrare in circolazione nel sangue e pertanto sono da considerarsi le più pericolose per la salute umana.

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ComposizioneLe polveri sottili sono composte da sostanze chimiche, idrocarburi e metalli pesanti. In particolar modo la composizione delle polveri sottili è un mix di idrocarburi policiclici aromatici (IPA), piombo, nichel, carbonio, solfati ecc. In base alla grandezza delle particelle, una volta inalate tramite la respirazione, queste sostanze si accumulano nei bronchi, negli alveoli polmonari o nel sangue, provocando danni alla salute dell'organismo umano.

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Origini

Le polveri sottili sono prodotte dalla combustione nel settore del trasporto (automobili), del riscaldamento civile ed infine nel settore industriale (fabbriche). Nel settore dei trasporti le polveri sottili sono prodotte dai motori delle auto diesel (gasolio).

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Inoltre le polveri sottili sono frutto dell’ erosione del suolo, degli incendi boschivi , dalle eruzioni vulcaniche e infine dalla dispersione di pollini. Inoltre, una parte rilevante di PM10 presente in atmosfera deriva dalla trasformazione in particelle liquide o solide di alcuni gas emessi da attività umane.

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Da dove arrivano

Il killer invisibile che respiriamo tutti i giorni non viene ne da l'Iraq ne da altre zone di guerra, ne gli autori di questo massacro sono temibili terroristi fondamentalisti.

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Il colpevole è banalmente il nostro modo di vivere, che spesso consideriamo da occidentali, così progredito e avanzato. Ma le risorse che accumuliamo in modo competitivo e industrioso, spesso finiscono col pagare le cure mediche, quelle necessarie per non farci sopraffare dal nostro stesso progresso.

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Influenza sulla salute

La mortalità da traffico farebbe, secondo un dato del Corriere della Sera, 14 morti in Italia al giorno solo nelle grandi città, che sono più di 5000 morti all'anno.

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Secondo il quotidiano la Repubblica lo smog accorcia la vita di 8,7 mesi e i morti in Italia salirebbero a 39,000 ogni anno e 310,000 in tutta Europa. Franca Rame e Dario Fo ci suggeriscono che "se in Italia si usasse lo stesso metodo per contare i morti da inquinamento urbano che si usa in Francia si scoprirebbe che il loro numero è più vicino agli 80 mila che ai 3 mila ufficiali."

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Da un'indagine della Comunità Europea più del 90 per cento dei morti da smog è causato, dalle famigerate polveri sottili, che possono provocare attacchi cardiaci e che sono emesse dai gas di scarico di auto e ciclomotori, dalle industrie e dal riscaldamento domestico.

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Le altre morti sono dovute a malattie respiratorie causate dall'ozono. Il rapporto della Commissione europea, che è stato inviato ai governi dell'Unione, alle industrie e ai gruppi di pressione, è il primo tentativo di affrontare il problema a livello continentale. Ma bisogna fare di più. E' come assistere inermi a un massacro che si compie giorno dopo giorno.

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L'Organizzazione Mondiale della Sanità, aggiunge che oltre il 30% delle morti che si registrano tra i giovani e giovanissimi europei (da 0 a 19 anni), sono dovute a fattori ambientali, per la precisione 5. Si tratta dell’inquinamento dell’aria, esterno e interno, dell‘ inquinamento e della contaminazione delle acque dell'’inquinamento da piombo, dei traumi e degli incidenti.

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Così 13.000 morti fra i bambini europei di età 0-4 anni sono attribuibili ogni anno all’esposizione alle polveri sottili (PM10).

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SoluzioniCosa fare, perchè bisogna fare qualcosa, è fuori di dubbio. E' da troppo tempo che le iniziative sono spinte con una forza quasi inesistente, o sono respinte del tutto. Complice la disinformazione, interessi industriali di parte, la non curanza dell'opinione pubblica stessa.

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Possibile che con tutta la ricchezza e la tecnologia prodotta dall'occidente non si possano avere alternative valide alle attuali fonti di energia?

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Ci sono macchine come la VW Lupo 3L dove 3 sta per 3 litri per 100 Km che, visto il prezzo del carburante e l'allarme inquinamento, dovrebbero essere state di sicuro tra le auto più vendute, tanto è vero che è una City Car piccola e adatta alle nostre città come può essere una Smart.

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Ma nonostante questo il pubblico non l'ha trovata abbastanza attraente per i suoi gusti. Dicevano che costava troppo (15.356 euro). Il problema dell'inquinamento ha già molte possibili soluzioni tenute nascoste, celate, a cui non si fa la minima pubblicità.

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Senza pubblicità al giorno d'oggi le persone non si fanno convincere. Anche se, sotto gli occhi di tutti, sono visibili i danni ambientali e umani provocati dall'inquinamento. Ogni tanto ci sono notizie, purtroppo molto vaghe, su vetture che hanno motori rivoluzionari che non usano combustibili inquinanti e che hanno prestazioni simili alle vetture che utilizziamo tutti i giorni e che in più sono silenziose.

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E allora per un attimo, giusto un attimo, sogniamo, un mondo pulito e silenzioso. Ma come detto è solo un attimo, poi non si sentirà più parlare di quella notizia o di quella auto o di quel motore.

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L'esempio era la Eolo Car: una macchina che al di fuori sembrava una delle tante monovolume che girano nelle nostre città, ma che all'interno nascondeva (o pretendeva di farlo) una grande innovazione, un motore ad aria compresa di 567cc da 25 CV.

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Venne detto che la ricarica dell'aria sarebbe avvenuta in 4 ore tramite un compressore elettrico montato a bordo del veicolo; la stessa operazione si sarebbe potuta ripetere poi in stazioni di servizio apposite in soli 3 minuti.

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L'unico consumo sarebbe stato quello di energia elettrica (corrente a 220 V). Il costo di un pieno sarebbe stato di 1.50 Euro. Insomma sarebbe stato un miracolo. Questa macchina è sparita. Peccato, pare per problemi di finanziamento del progetto.

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Le cose da fare velocemente sarebbero quelle di imporre limiti tassativi di emissione di inquinanti come ha fatto la California, pioniera in questo campo. Questo imporrebbe alle aziende di costruire e realizzare macchine a basso impatto ecologico come quelle proposte da Honda e Toyota nei motori ibridi.

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Soluzioni peraltro già presenti sul mercato, che costano un po' di più ma che offrono anche grossi risparmi immediati in termini di costi di carburante.

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Un'altra cosa immediata da fare subito, sarebbe l'adozione a tutte le marche di automobili del Fap, il filtro anti particolato di Peugeot, che riduce di molto le polveri inquinanti anche per le auto già in commercio e per tutte le auto in vendita.

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Oltre a questo sarebbe lecito aspettarsi da tutti un minore spontaneo utilizzo della propria autovettura e un maggiore ricorso ai servizi pubblici.

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In Italia si può e si deve fare di più. Solo poche Nazioni europee hanno seguito le indicazioni del protocollo di Kyoto (riduzione della Co2 di almeno il 5% entro il 2010, rispetto ai livelli del '90): la Germania le ha abbattute del 19,1%, il Regno Unito del 12,7%, ma in Italia sono cresciute di oltre il 5% e negli Stati Uniti addirittura del 22%.

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Vignette

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Sitografia• www.informagiovani-italia.com

• www.autoage.it

• www.wikipedia.com