Chiara Banfi _ Curriculum vitae e portfolio

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CHIARA BANFICURRICULUM VITAE e PORTFOLIO

Chiara Banfi

CV+PORTFOLIO

Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi del D.Lgs. 196/03

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Curriculum Vitae p. 4

Portfolio_ TESI DI LAUREA MAGISTRALE p. 13

Portfolio_ PROGETTI UNIVERSITARI

- Citizen home Gallery p. 30 - CROSS Art Gallery p. 36 - Restyling Leopard 27m p. 42 - Selene p.48 - LIVEs on WIRES p. 52

Portfolio_ WORKSHOP MASTER ITINERANTE

- Area Archeologica Centrale, Roma p. 60 - Costruccion de la memoria, Valencia p. 68 - Turris Babel, New York p. 76

Portfolio_ CONCORSI - Co-contest, ristrutturazione trilocale a Milano p. 88

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INFORMAZIONI PERSONALI

NOME e COGNOME: Chiara Banfi

RESIDENTE IN: Via Marcona 24

CITTA’: Milano (20129)

DATA DI NASCITA: 5 Agosto 1989

CITTA’: Varese

E-MAIL: banfichiara@libero.it

CELLULARE: (+39) 349.4003058

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ISTRUZIONE e FORMAZIONE

PERIODO: Marzo 2014 - 21 Marzo 2015

ISTITUTO DI FORMAZIONE: Accademia Adrianea di Architettura e Archeologia Onlus

CORSO: Master Itinerante in “Museografia, Architettura e Archeologia. Progettazione Strategica e Gestione Innovativa del patrimonio archeologico”

PERIODO: 2011- 28 Aprile 2014

CORSO DI LAUREA: Architettura, settore disciplinare di Architettura degli Interni e Allestimento

ISTITUTO DI FORMAZIONE: Politecnico di Milano, Scuola di Architettura e Società

QUALIFICA CONSEGUITA: Laurea Magistrale con votazione 110/110 L

TITOLO TESI: Musealizzazione del Teatro Greco, delle Grandi Terme e Padilgione Cultura presso Villa Adriana

RELATORE: Prof. Pier Federico Caliari

CORRELATORI: Prof. Francesco Leoni, Arch. Paolo Conforti, Arch. Sara Ghirardini

PERIODO: 2008-2011

CORSO DI LAUREA: Scienze dell’ Architettura

ISTITUTO DI FORMAZIONE: Politecnico di Milano, Scuola di Architettura e Società

QUALIFICA CONSEGUITA: Laurea Triennale

TITOLO TESI: Architettura minima prefabbricata e in movimento come risposta alle esigenze dell’abitare contemporaneo

RELATORE: Prof.ssa Eleonora Bersani

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PERIODO: 2003-2008

ISTITUTO DI FORMAZIONE: Liceo scientifico statale A. Volta di Milano

QUALIFICA CONSEGUITA: Maturità scientifica

ESPERIENZE LAVORATIVE e PROFESSIONALI

PERIODO: 15 Ottobre 2014 - 05 Febbraio 2015

RUOLO: collaborarice occasionale

DATORE DI LAVORO: Studio di Architettura Duccio Grassi Architects, Via San Marco 48, Milano

SETTORE: architettonico

TIPO DI ATTIVITA’ SVOLTA: collaborazione alla progettazionie di spazi commerciali

PERIODO: Ottobre 2013 - Luglio 2014

RUOLO: tutor didattico presso i corsi di Laboratorio tenuti dal Professor Pier Federico Caliari presso il Politecnico di Milano

SETTORE: architettonico

TIPO DI ATTIVITA’ SVOLTA: collaborazione durante lo svolgimento delle lezioni e attività di revisione ai progetti degli studenti.

PERIODO: Gennaio - Febbraio 2014

RUOLO: collaboratrice occasionale

DATORE DI LAVORO: Studio di Architettura Clerici Tutucci, Via Canova 12, Milano

SETTORE: architettonico

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TIPO DI ATTIVITA’ SVOLTA: collaborazione nella realizzazione e restituzione grafica di progetti architettonici definitivi ed esecutivi nel settore resi-denziale e dell’interior design, proseguendo l’attività iniziata durante il periodo di tirocinio.

PERIODO: 8/11/2013 - 16/12/2013

RUOLO: tirocinante

DATORE DI LAVORO: Studio di Architettura Clerici Tutucci, Via Canova 12, Milano

SETTORE: architettonico

TIPO DI ATTIVITA’ SVOLTA: collaborazione alla stesura di progetti di ristrutturazione di abitazioni private, dalla restituzione grafica di rilievi architet-tonici, alla realizzazione di proposte ed elaborti grafici per il progetto di interni.

PERIODO: 15/09/2013-18/09/2013

RUOLO: hostess

DATORE DI LAVORO: Team 2015 s.r.l., Via Ettore Ponti 55, Milano

SETTORE: fieristico

TIPO DI ATTIVITA’ SVOLTA: gestione dell’accoglienza del pubblico, biglietteria, in occasione dell’evento MICAM organizzato da Fiera Milano

PERIODO: 19/05/2013-22/05/2013

RUOLO: hostess

DATORE DI LAVORO: Team 2015 s.r.l., Via Ettore Ponti 55, Milano

SETTORE: fieristico

TIPO DI ATTIVITA’ SVOLTA: gestione dell’accoglienza del pubblico, presso stand regionale, in occasione dell’evento TUTTOFOOD, organizzato da Fiera Milano

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PERIODO: 9/04/2013-11/04/2013

RUOLO: hostess

DATORE DI LAVORO: Team 2015 s.r.l., Via Ettore Ponti 55, Milano

SETTORE: fieristico

TIPO DI ATTIVITA’ SVOLTA: supporto linguistico in occasione del SALONE INTERNAZIONALE DEL MOBILE, organizzato da Fiera Milano.

CONCORSI E MOSTRE

PERIODO: 25/08/2013-07/09/2013

TIPOLOGIA: concorso Piranesi Prix de Rome, presso Villa Adriana a Tivoli

RISULTATO: vincita Premio Piranesi

PERIODO: 07/05/2013 - 21/05/2013

TIPOLOGIA: mostra fotografica “Un anno ai piedi dei giganti” presso lo Urban Center di Milano

RISULTATO: esposizione di alcuni scatti personali realizzati nella zona Garibaldi - Repubblica - Porta Nuova, a testimonianza delle recenti e conti-nue trasfromazioni che l’area in questione sta subendo negli ultimi anni. Le fotografie sono state realizzate in occasione del corso di Fotografia per l’Architettura tenuto dal Professor Michele Nastasi presso il Politecnico di Milano.

WORKSHOP _ relativi al Master Itinerante

PERIODO: 02/03/2014 - 07/03/2014

TIPOLOGIA: workshop dell’Area Archeologica Centrale di Roma

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DOCENTE: Luigi Franciosini, architetto e docente in progettazione architettonica e urbana presso la Facoltà di Architettura di Roma Tre

AREA DI PROGETTO: area archeologia del Ludus Magnus

LUOGO: Roma

PERIODO: 03/05/2014 - 10/05/2014

TIPOLOGIA: workshop internactional Costruccion de la Memoria

DOCENTE: Ignacio Bosch Reig, professore del Departamento de Proyectos Arquitectónicos presso l’ Universitat Politècnica di Valencia

AREA DI PROGETTO: Cartuja de Valldecrist

LUOGO: Castellón, Spagna

PERIODO: 07/06/2014 -14/06/2014

TIPOLOGIA: workshop della Magna Grecia

DOCENTE: Francesco Leoni, docente di progettazione architettonica presso l’Università Politecnica delle Marche e il Politecnico di Milano

AREA DI PROGETTO: Palazzo Riso, museo d’arte contemporanea di Palermo

LUOGO: Palermo

PERIODO: 25/08/2014 - 31/08/2014

TIPOLOGIA: workshop di laser scanner

DOCENTE: Filippo Fantini, ricercatore presso la facoltà di Ingegneria dell’Alma Mater Studiorum di Bologna

AREA DI PROGETTO: Villa Adriana

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LUOGO: Tivoli, Roma

PERIODO: 09/10/2014 - 14/10/2014

TIPOLOGIA: workshop dell’ Asia Minore

DOCENTE: Yuksel Demir, professore di progettazione architettonica alla Istanbul Technical University

AREA DI PROGETTO: Acropoli di Pergamo

LUOGO: Pergamo

PERIODO: 02/01/2015 - 09/01/2015

TIPOLOGIA: workshop della Turris Babel

DOCENTE: Francesco Leoni, docente di progettazione architettonica presso l’Università Politecnica delle Marche e il Politecnico di Milano

AREA DI PROGETTO: Roosevelt Island

LUOGO: New York

COMPETENZE PERSONALI

PRIMA LINGUA: italiano

LIVELLO: madrelingua

SECONDA LINGUA: inglese

LIVELLO: buono scritto e parlato

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CERTIFICAZIONI: TOEIC Certificate, con punteggio 815/990

CAPACITA’ PERSONALI: Durante gli anni di studio universitari ho maturato capacità organizzative e di relazione all’interno di team di lavoro, nonchè di sintesi e mediazione. La facoltà che ho frequentato, infatti, richiedeva la massima capacità di interrelazione, comunicazione, gestione ed organizzazione del lavoro e delle idee all’interno di un gruppo. Sono inoltre abituata a parlare quotidianamente in sede ufficiale e in pubblico al fine di esporre il lavoro da me svolto e spiegare i progetti da me realizzati.

CAPACITA’ TECNICHE:

Autocad 2D

Archicad

3DS + Vray

Google Sketchup

Adobe Photoshop

Adobe InDesign

Adobe Flash

Pacchetto Office

portfolio _ TESI DI LAUREA MAGISTRALE

portfolio _ TESI DI LAUREA MAGISTRALE

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TITOLO DELLA TESI: Musealizzazione del Teatro Greco, delle Grandi Terme e Padilgione Cultura presso Villa Adriana

DATA DI LAUREA: 28/04/2014

RELATORE: Prof. Pier Federico Caliari

OBIETTIVI E TEMI DI INTERVENTO: Villa Adriana, sebbene sia uno dei siti archeologici più importanti giunti fino a noi, ad oggi presenta vistose carenze per quanto riguarda la fruizione dell’area da parte dei visitatori. Diventa quindi necessaria, al fine della valorizzazione del bene, la realizzazio-ne di un polo culturale di riferimento, che contenga spazi espositivi e servizi rivolti al visitatore, uno spazio per spettacoli all’aperto e uno spazio espo-sitivo per mostre temporanee. Il nuovo Padiglione Cultura situato nella Piana del Pantanello, si instaura come nuovo ed unico portale di accesso alla Villa, dal quale inizia il percorso di visita. Il nuovo edificio si nasconde nel terreno e le coperture verdi mantengono la consolidata configurazione attuale della Piana. La riabilitazione del Teatro Greco ad edificio per spettacoli è attuata contemporaneamente ad una ridefinizione tipologica dell’edificio, attra-verso la restituzione in alzato di quegli elementi ritenuti fondamentali del teatro romano: versurae, cavea e porticus di summa cavea. L’intervento sulle Grandi Terme infine, sviluppa il concetto di limite; vengono estrusi gli elementi murari originari dei vestiboli che isolavano il complesso rispetto al resto della Villa, e riportate alla quota antica le pavimentazioni. La nuova configurazione spaziale crea quindi un recinto i cui spazi interni vengono musea-lizzati. L’approccio progettuale ha favorito un dialogo costante tra nuovo intervento e archeologia esistente: tenendo sempre presente quanto la forma odierna di Villa Adriana sia radicata nell’immaginario collettivo, si è scelto di non ricostruire didatticamente lo sviluppo originario degli edifici sui quali si interviene, ma di coglierne il senso spaziale, lavorando sul concetto di limite, di themenos, la cui percezione è andata persa nel corso del tempo.

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Prof. Pier Federico Caliari

Scala:

Correlatori:

Relatore:Villa Adriana

Prof. Francesco LeoniArch. Paolo ConfortiArch. Sara GhirardiniArch. Ginevra Tognaletta

I numeri sulla pianta rimandano al book della

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21Pianta quota - 1 m Schemi volumetrici ricostruttivi

22Esploso assonometrico Sezione asse teatro

Prospetto nord

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1. Plinto di fondazione2. Trave IPE a ginocchio3. Profilo cavo di appoggio4. Trave cava in acciaio5. Rivestimento modulare in legno

Dettaglio struttura ricostruttiva cavea

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Pianta terme

Vista assonometrica del cortile delle palestre dal sistema di ingresso ovest

Pagina a fianco: esploso assonometrico

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Ilaria Casetto

Chiara BanfiMarta Benedetti

prof. Pier Federico Caliari

Correlatori:

Relatore:

Tesi di Laurea di:Musealizzazione del Teatro Greco, delleGrandi Terme e Padiglione Cultura pressoVilla Adriana

Anno Accademico 2012 - 2013

Scuola di Architettura e SocietàPolitecnico di Milano

Prof. Francesco LeoniArch. Paolo ConfortiArch. Sara GhirardiniArch. Ginevra Tognaletta

Ilaria Casetto

Chiara BanfiMarta Benedetti

Correlatori:

Relatore:

Tesi di Laurea di:

Musealizzazione del Teatro Greco, delleGrandi Terme e Padiglione Cultura pressoVilla Adriana

Anno Accademico 2012 - 2013

Scuola di Architettura e SocietàPolitecnico di Milano

Prof. Pier Federico Caliari

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portfolio _PROGETTI UNIVERSITARI

portfolio _PROGETTI UNIVERSITARI

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CORSO: Progettazione Architettonica 3

ANNO: 2010

DOCENTE: Imma Forino

TEMA DI PROGETTO: “riprogettare l’esistente”, secondo l’ottica dell’ architettura degli interni. A partire dall’involucro edilizio degli ex bagni pubbli-ci di via Esterle 15 a Milano, è stato chiesto di progettare residenze temporanee per artisti, atelier, spazi mostre, caffetteria, sala proiezioni e bookshop.

SOLUZIONI ADOTTATE: abbiamo deciso di mantenere inalterato l’aspetto esterno dell’edificio, conservandone quindi l’immagine storica, operan-do unicamente sulla struttura interna. Il corpo più alto, affacciato direttamente su Via Esterle, è stato destinato a residenze (duplex e simplex) e ai loro spazi comuni, ricavando, alzando parte della copertura, un ulteriore piano rispetto a quelli esistenti, che rimane comunque non visbile dall’esterno. Il corpo più basso invece è stato adibito a funzioni pubbliche e semi– pubbliche, tra cui troviamo, ad esempio, gli atelier degli artisti, pensati come picco-le scatole su ruote, trasportabili sia all’interno degli spazi dell’edificio, che nel giardino esterno, a seconda delle stagioni e dei lavori o mostre da com-piere, per garantire la massima flessibilità degli ambienti lavorativi.

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CORSO: Progettazione degli Interni 1

ANNO: 2012

DOCENTE: Gian Luca Basso Peressut

TEMA DI PROGETTO: riqualifica dei vuoti urbani, mediante il progetto di una galleria d’arte contemporanea in un lotto triangolare, all’angolo tra Via Troilo e Via Conchetta, a Milano, in grado di affrontare in modo critico il rapporto con il contesto urbano ed edilizio. Il progetto prevedeva anche l’or-ganizzazione di una mostra dedicata all’arte americana della seconda metà del Novecento, con la selezione di 50 opere sulla base di un “tema guida”, e studiando il loro allestimento negli spazi espositivi progettati.

SOLUZIONI ADOTTATE: la galleria a cui abbiamo pensato si compone di due volumi, uno di quattro piani, vetrato, ed uno di tre, totalmente cie-co, a meno di un’unica vetrata che si affaccia sulla corte interna della galleria. La scelta di trattare in modo completamente differente i due corpi che compongono l’edificio nasce sia per rendere ben visibile dall’esterno la conformazione dei due differenti volumi, sia per garantire la massima flessibilità dello spazio espositivo interno, sia come ambienti, che come tipo di illuminazione; adatto quindi ad ogni tipo di mostra temporanea che si accingerà ad ospitare.La piazza interrata lungo via Troilo, invece, vuole essere un’occasione di incontro tra la galleria d’arte ed il quartiere, nonchè un punto di ritrovo e di riferimento per tutti i cittadini milanesi, tramite l’organizzazione di mostre all’aperto, proiezioni ed eventi.

38 Pianta piano -1Pianta piano -2

Schemi di concept

39Prospetto ovest e pianta piano terra

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Pianta piano +2Pianta piano +1

41Sezione 1:50

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CORSO: Progettazione degli Interni 2

ANNO: 2013

DOCENTE: Pier Federico Caliari

TEMA DI PROGETTO: “abitare il mare”, tramite la progettazione della sovrastruttura e dell’interno dello scafo della nota imbarcazione Leopard Sport Open 27 metri, costruito dai cantieri Arno di Limte sull’Arno, verso la metà degli anni ‘90.

SOLUZIONI ADOTTATE: idea fondamentale su cui si basa l’intero progetto è quella di negare gli spazi angusti caratterizzanti le imbarcazioni tradizionali per dare vita a spazi di maggior respiro e meglio vivibili. Questo viene ottenuto agendo su tre aspetti fondamentali: lo svuotamento del main deck per ricreare una doppia altezza verso prua, che consente di portare maggiore luminosità agli ambienti sottostanti e di inidirizzare lo sguardo verso il lower deck; lo sdoppiamento degli ambienti di soggiorno i quali non si concetrano solo al piano superiore ma investono anche buona parte del lower deck; la valorizzazione di quest’ultimo, destinato non più unicamente agli ambienti di servizio, come avviene tradizionalmente, ma diventando punto nevralgico di tutti gli ambienti dell’imbarcazione.Tutti i servizi, infatti, sono concentrati in tre nuclei chiusi (blocco ingresso, blocco plancia, blocco cucina), mentre gli spazi restani compongono un uni-co open space totalmete permeabile.Il solarium, invece, viene ricreato e mimetizzato all’interno della sovrastruttura.

44 Pianta solarium

Prospetto longitudinale

45Pianta main deck

Prospetto di poppa Prospetto di prua

46 Pianta lower deck

Sezione longitudinale

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Sezioni trasversali

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CORSO: Progettazione degli Interni 2

ANNO: 2013

DOCENTE: Pier Federico Caliari

TEMA DI PROGETTO: l’abitare “su misura”, realizzando un progetto d’arredo a scelta tra un corpo illuminante, un orologio o un set di piatti pensa-to appositamente in relazione al progetto dello yacht, affrontato all’interno dello stesso laboratorio.

SOLUZIONI ADOTTATE: il concept alla base della lampada ideata riprende il funzionamento delle antiche lanterne giroscopiche, usate sui vascelli in navigazione. Il sistema giroscopico adottato al suo interno, infatti, permetteva di mantenere una candela sempre in posizione verticale, evitando il suo spegnimento durante il rollio della nave. Sulla base di questo concetto è stata progetta la lampada, che rappresenta un’ innovazione nel campo dell’illuminazione da barca, per la quale non sono generalmente previste lampade a sospensione a causa dei movimenti dello scavo.Inolte, la lampada, costituita da una serie di cerchi concentrici, al momento della vendita, per garantire un packaging compatto e poco ingombrante, viene venduta smontata.Un kit “fai da te” presente nella confezione, consente un montaggio rapido e sicuro del prodotto, nonchè la sua personalizza-zione, orientando a proprio piacimento la struttura esterna.Per la lampada, infine, sono state studiate anche le versioni da tavolo e da terra.

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CORSO: Progettazione di Grandi Mostre e Musealizzazioni

ANNO: 2013

DOCENTE: Pier Federico Caliari

TEMA DI PROGETTO: celebrazione del quarantesimo anniversario dall’uscita del disco “Made in Japan”, dei Deep Purple, tramite la progettazio-ne di una grande mostra all’interno degli spazi della Basilica Palladiana a Vicenza. Il progetto, oltre all’allestimento, doveva comprendeva lo studio dell’immagine coordinata e del sito web, nonchè la realizzazione di un “food design” specifico, per la serata d’inagurazione.

SOLUZIONI ADOTTATE: per rendere l’esposizione il più interessante ed accattivante possibile sia per un pubblico di appassionati del genere, sia per un pubblico che si approcia per la prima volta alla musica dei Deep Purple e al mondo della musica rock anni ‘70, si è deciso di ricreare un percor-so sensoriale, per far rivivere il clima dell’epoca e le tensioni che la band viveva durante i propri tour in giro per tutto il mondo.A livello di allestimento questo si traduce in un tunnel che si sviluppa per tutta la lunghezza del porticato, che coinvolge in modo sempre più intenso i sensi, in ambienti dedicati rispettivamente al viaggio, allo “sballo” e al divertimento, alle prove e registrazioni musicali, ed infine al silenzio. Silenzio che accompagna le band prima del loro ingresso sul palco, durante i concerti, rappresentati in questo caso dall’aula della Basilica.Al suo interno, infatti, il visitatore è accolto in un ambiente pieno di fumo, con il soffitto ricoperto di amplificatori Marshall, e da 5 “torrette sonore”, corri-spondenti ai 5 componenti dei Deep Purple, nonchè ai 4 strumenti + voce da loro utilizzati; queste sono inoltre collegate da fili elettrici, che richiamano le tensioni che si sviluppavano sul palco, tra i cinque musicisti, durante i loro concerti.Le torrette, oguna di diversa altezza per avere una percezione differente dell’ambiente, sono fruibili internamente e in altezza, per arrivare a delle ter-razze panoramiche sull’allestimento dell’Aula.

54 Pianta aula Basilica

55Sezione longitudinale

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Gadget 2_ Cover per I-Pad

Sviluppo parete del tunnel esterno di ingresso all’aula della Basilica

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Gadget 3_ Shopper in tela Gadget 4_Tappetino per mouse

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AREA DI PROGETTO: area archeologia del Ludus Magnus, Roma

PERIODO: 02/03/2014 - 07/03/2014

CURATORE: Luigi Franciosini, architetto e docente in progettazione architettonica e urbana presso la Facoltà di Architettura di Roma Tre

TEMA DI PROGETTO: riconnessione e cucitura dello strappo altimetrico presente tra la quota archeologica del Ludus Magnus e via Labicana identificando, attraverso la progettazione di una porta, il nuovo sistema di accessibilità all’area Monumentale Centrale; musealizzazione dell’area ar-cheologica, rendendo nuovamente leggibili gli antichi invasi spaziali della Caserma e dell’ Arena dei gladiatori.

SOLUZIONI ADOTTATE: l’intervento ha come obiettivo principale quello di ricreare un fronte urbano, che possa ridare identità e leggibilità al vuoto lasciato dalle rovine, ormai non più leggibili in elevato; abbiamo quindi deciso di lavorare sul tema dell’angolo, ricostruendo su due lati del lotto due setti murari, che potessero evocare il volume originario della Caserma, lasciando invece libero il terzo fronte su Via di San Giovanni in Laterano, per lasciare totale visibilità sulle rovine sottostanti.La differenza di quote tra manto stradale e Ludus Magnus è stata risolta introducendo un camminamento porticato coperto, tra i due setti rievocativi, che riconnette direttamente Via Labicana e Via di San Giovanni in Laterano, consente una vista privilegiata sull’arcehologia e dal quale, tramite rampe, si può accedere e visitare l’area archeologica, dove è collocato l’ingresso al nuovo padiglione espositivo.Questo viene ricavato a livello ipogeo ma tramite una serie di tagli e lucernari viene sempre garantita la vista del Colosseo sotto differenti angolature e apporto di luce naturale.Il padiglione, oltre ad accogliere al suo interno i principali spazi ricettivi (biglietteria, caffetteria, bookshop) consente il collegamento diretto tra Colosseo e Ludus Magnus mediante una grande rampa espositiva con l’obbiettivo, da un lato, di superare agevolmente un dislivello di 5 m, e dall’altro, di fornire mediante mostre permanenti e temporanee, un’ adeguata preparazione ai visitatori che si apprestano a visitare l’area archeologica centrale.

62 Inquadramento

Piante intervento di musealizzazione e percorsi

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Sistema di collegamento tra quota urbana e arena

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Sezione longitudinale Padiglione espositivo

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Vista interna della rampa espositiva

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Percorso urbano _ porticato

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AREA DI PROGETTO: Cartuja de Valldecrist, Castellón, Spagna

PERIODO: 03/05/2014 - 10/05/2014

CURATORE: Ignacio Bosch Reig, professore del Departamento de Proyectos Arquitectónicos presso l’ Universitat Politècnica di Valencia

TEMA DI PROGETTO: “costruire la memoria”, riconversione della Cartuja in un centro contemporaneo di ritiro, silenzio e meditazione

SOLUZIONI ADOTTATE: la strategia di intervento adottata si basa sull’individuazione e creazione di tre tipi di spazi differenti pubblico, semipubbli-co e privato.Poichè ad oggi la Cartuja de Valldecrist è un bene pubblico e visitabile da tutti, il progetto intende mantenere come tale lo spazio del Conjunto, costitui-to dalle due Chiese e dallo spazio antistante ad esse, destinate a luogo di meditazione (Iglesia Mayor) e biblioteca (Iglesia de San Martin).Dal Conjunto, gli ospiti del centro, possono accedere tramite una rampa verde allo spazio semipubblico: un padiglione ipogeo, ricavato all’interno del primo terrazzamento a sud della Cartuja.Il padiglione viene concepito come un unico ambiente aperto verso il paesaggio circostante e percorribile lliberamente; lo spazio si articola attorno a box che racchiudono i diversi servizi. Sul lato opposto rispetto all’ingresso al padiglione si trova una seconda rampa, tramite la quale gli ospiti possono accedere ai loro alloggi, situati all’interno del chiostro. Questo viene trattato come un vero e proprio recinto, isolato dal mondo esterno tramite le anti-che mura ripristinate, nelle quali si aprono piccole bucature che consento la vista sul paesaggio.Le camere sono ricavate estrudendo i muri delle antiche celle; il piano terra viene destinato ad alloggio ed il piano rialzato a terrazza coperta; infine, l’antico orto, di cui ogni cella era in possesso, è stato riconvertito in un patio privato.

70Planivolumetrico

3. Volume padiglione ipogeo nato dal-la griglia geometrica della Cartuja

2. Griglia geometrica basata sulle proporzioni dei corpi di fabbrica delle

due chiese

1. Individuazione dei corpi principali della Cartuja: chiostro, Iglesia Mayor e

Iglesia di San Martin

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Pianta livello ipogeo

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Sezione longitudinale padiglione

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Pianta Chiostro

74Sistema Padiglione + Chiostro

Sistema Padiglione + Iglesia Mayor

Sistema Padiglione + Iglesia Mayor + Iglesia de San Martin

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AREA DI PROGETTO: Roosevelt Island, New York, USA

PERIODO: 02/01/2015 - 09/01/2015

CURATORE: Francesco Leoni, docente di progettazione architettonica presso l’Università Politecnica delle Marche e il Politecnico di Milano

TEMA DI PROGETTO: conversione dell’ex ospedale militare presente sull’isola in centro culturale per i cittadini

SOLUZIONI ADOTTATE: l’intervento punta, oltre a conferire la nuova funzione di biblioteca all’ex ospedale, a fare rileggere la volumetria dell’e-dificio stesso, tramite il completamento delle facciate con un setto perimetrale continuo, che ridefinisce la forma originaria dello stabile e al tempo stesso ne consolida la struttura.Internamente la biblioteca è collegata all’atrio centrale, a tutta altezza, da due grandi scalinate dove i visitatori sono liberi di sostare per osservare da un altro punto di vista lo spazio centrale oppure, comodamente seduti, per leggere un libro.Attraversando l’atrio, oltrepassando la parete opposta all’ingresso, i visitatori vengono accolti da un cubo completamente vetrato, che contiene caf-fetteria e bookshop, nonchè tutti gli impianti necessari al funzionamento dell’intero edifico.Infine, ritornando nel’atrio e andando al piano della biblioteca, i visitatori troveranno due pareti di fondo costituite da scaffalature a doppia altezza piene di libri, che incorniciano le finestre come fossero dei quadri, e quattro piccole box in legno, che come studioli cinquecenteschi, potranno ac-cogliere tutti coloro che, per i loro studi e letture, necessiteranno di maggiore privacy e isolamento.

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Planivolumetrico

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portfolio _ CONCORSI

portfolio _ CONCORSI

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TEMA DI PROGETTO: ristrutturazione di un piccolo trilocale a Milano

SOLUZIONI ADOTTATE: idea originaria del progetto è la creazione di un blocco centrale che divide e struttura l’intero appartamento. Questo box è infatti il vero nucelo della casa: è allo stesso tempo mobile, arredo, blocco funzioni. bagno, cucina, ripostiglio, cabina amadio.La vecchia configurazione dell’ appartamento prevedeva spreco di spazio destinato a corridoio; questa nuova configurazoone, invece, con la cucina posta proprio nel corrdioio fa rivivere questo spazio, reinventandolo.Tuttavia il vero cuore della casa è la stanza multifunzionale, che si configura come un tutt’uno con il living, facendone da sfondo. Questa può essere studio nella sua conformazione base, può diventare uno spazio conviviale dove pranzare o cenare quando si ha qualche amico a cena, ed infine può diventare una piccola stanza, ribaltando il letto che è incassato nella struttura della scatola.Il bagno, ineve, con la sua porta rasomuro, è in adiacenza alla cucina, nascosto e inglobato nella scatola. La cabina armadio, posta dietro il bagno e accessibile dalla camera da letto, è si uno spazio per i vestiti ma anche un ripostiglio dove conservare i diversi oggetti della casa.La camera da letto, infine, libera da ingombri e armadi, può diventare, grazie alla scrivania in continuità materica con la scatola, un luogo di maggio-re raccolta e di vero isolamento.

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CHIARA BANFI E- mail: banfichiara@libero.it Cell. (+39) 349.4003058