Che tu possa custodire questo giorno nella memoria e nel cuore · Che tu possa custodire questo...

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Che tu possa custodire questo giorno nella memoria e nel cuore

Responsabile Evento: Coach Mariateresa ArcidiacoVice: Laura De Sio. Con la preziosa collaborazione del Coaching Club Lazio e altri coach AICP, in particolare: Alessandra Abbattista, Patrizia Beltrame, PatriziaBreschi, Lucio Caporali, Daniela Contino, Marino De Crescente, Alessandro Di Meo, Myriam Ines Giangiacomo, Daniela Lucchetti, AntonellaPane, Tania Petriccione.

GIUSY VERSACE

«Con la testa e con il cuore si va ovunque»

Mappa di Giusy Versace

CATERINA BELLANDI

«L’ Amore è una promessa mantenuta»

Mappa di Caterina Bellandi

«La crisi mi è servita per

ri-atterrare»

FABRIZIO PROIETTI

Mappa di Fabrizio Proietti

INTERVENTO DI

FABRIZIO PROIETTI

OGGI: la crisi delle PMI

Siamo in guerra! Contro chi?

I nemici non sono solo i competitor ma

• la staticità aziendale dovuta scarse competenze

• il non conoscere adeguatamente il “tuo cliente”

• il non ascoltare le dinamiche con cui si muovono i mercati

• il passaggio da un rapporto bancario elastico a MURO di BERLINO

• il non delegare o delegare tutto

• il non saper integrare strumenti nuovi

• il non saper armonizzare la risorsa + importante l’Uomo

Fotografia economica*fonte Cambridge Econometrics (Eurostat)

NUMERO IMPRESE OCCUZ AZIONE VALORE AGGIUNTO

Numero imprese

% Numeroaddetti

% Mld € %

MICRO 3.610.090 94,6 % 7.087.214 46,6% 180 29,4%

PiccoleMedie

184.345 4,8% 3.250.491 21,4% 139 22,7%

MEDIE 19.370 0,5% 1.875.598 12,3% 99 16,2%

GRANDI 3.253 0,1% 2.998.619 19,7% 194 31,7%

Totale 3.817.058 100% 15.211.922 100% 612 100%

Quali strade

• Capire effettivamente il cambiamento. La sua vera profondità non solo nella realtà economica/finanziaria, o di mercato, ma sociale ed individuale

• Cambiare il ruolo dell’imprenditore da condottiero incontrastato a guida di persone e di processi nuovi

• Ma se non è cambiato il nostro software celebrale non raggiungeremo nessun obiettivo importante

• Il network è la base di ogni percorso

• Il cambiamento non si può delegare

• Possiamo trovare qualcuno che ci aiuti a realizzarlo, ma lo dobbiamo volere realmente

• Dobbiamo misurarci con il cambiamento, dobbiamo analizzare i fattori intorno a noi,

• Dobbiamo approfondire che cosa è il valore di quello che ci circonda,ridare valore a ciò che abbiamo lasciato indietro

Quali strade

Come salteremo il fosso?

Strumenti, competenze esterne:

• Business plan adeguati

• Sano utilizzo delle agevolazioni finanziarie

• Strumenti nuovi: Reti di Impresa

• Operazioni di co-marketing

Quando sentiamo Guru che parlano di innovazione …

Automaticamente pensiamo ai processi, ai metodi, ai sistemi di automazione …

Difficilmente pensiamo che la prima, vera innovazione riguarda noi stessi …

e solo dopo la tecnologia

PAOLO ORIGLIO

«Capo! in guerra vacci tu.Io vado al mare!»

Mappa di Paolo Origlio

LUIGI LEONETTI

«Passion to change»

Mappa di Luigi Leonetti

INTERVENTO DI

LUIGI LEONETTI

PIÙ DI 60 PAESI NEGLI ULTIMI 30 ANNI…

da export a

sviluppo di

brand e mkt.

Russia crisi nel

Nuovo sviluppo

sostenibile

Sviluppo export .

Assemblaggio di

cucine in Kazakhstan

Sicilia, Roma ,

Vienna

Sicilia ristrutturazione

aziendale. 3 anni di

cambiamento radicale

passando dalle persone,

dalla mission e dai valori

aziendali.

Turchia

sviluppo,poi crisi

Mozambico -

field mgr /

bioenergia

Roma –

Fun,

Consultant

and … un

papà felice

.sviluppo mkt.

Crisi settore

meccanizzazione

IL MOTORE DELLE MIE DECISIONI …

• Passione

• Curiosità

• Cambiamenti

• Sfide

• Tenacia

• AMORE per MIA FIGLIA

PARLIAMO DEL CAMBIAMENTO

Quanti progetti aziendali falliscono ogni anno?

Le ricerche mostrano che il 65 % delle iniziative di cambiamento nelle organizzazioni falliscono!

Perché gli aspetti ed i problemi legati alle persone non sono gestiti in modo efficace.

DOBBIAMO RISPETTARE LA PARTE UMANA

DEL CAMBIAMENTO

Disegnare il cambiamento

L’aspetto umano del cambiamento

Aiutare le persone ad abbracciare,

implementare e sostenere il

cambiamento

La parte tecnica del cambiamento

Determinare tutti gli aspetti tecnici

che servono al cambiamento

CAPIRE L’IMPORTANZA DI UNA STRATEGIA

DI CAMBIAMENTO BEN DISEGNATA

LIVELLI DI IMPEGNO E DI ADERENZA AI

PIANI

PER FINIRE …

CONSAPEVOLEZZA SULLA STRATEGIA

Perché Jerry batte sempre Tom?

Winner

Loser

STRATEGIA - PERCHÉ TOM FALLISCE SEMPRE?

• Non conosce bene l’arena di competizione

• La sua strategia è basata sui punti di forza di Jerry

(agilità/velocità)

• Non riesce a prevedere le reazioni di Jerry

• Non si crea alleati

• Non sceglie strumenti adeguati e funzionali

• È focalizzato soltanto sugli obiettivi di Jerry

STRATEGIA -PERCHÉ JERRY BATTE SEMPRE

TOM

• Conosce perfettamente l’arena competitiva ( il buco nel

muro)

• La strategia è basata sui suoi punti di forza

(agilità/dimensioni)

• Prevede le mosse del suo nemico

• Sceglie perfettamente I suoi alleati

• Utilizza gli strumenti / armi giusti

• Conosce gli obiettivi di Tom , ma non è focalizzato

soltanto su quelli

Le passioni più forti, senza

strategia, si perdono o sbattono

contro il piccolo buco nel muro di

Jerry

FILIPPO COGLIANDRO

«E’ belloquando vinci contro

chi vuole frenare le tue passioni,

la tua espressione, la tua voglia di creare»

Mappa di Filippo Cogliandro

Progetto

SOCIALProgetto “pilota” del Coaching Club Lazio Coordinatrice Progetto: Coach Myriam Ines Giangiacomo

Il progetto Social Street è nato a Bologna nel 2003 dal desiderio diritrovare relazioni di socialità con i vicini di casa e di strada basatesulla fiducia reciproca.

Gli obiettivi di una social street, in genere, sono:

instaurare legami

condividere necessità

portare avanti progetti di cittadinanza attiva

trarre benefici comuni dal proprio territorio.

Ad oggi le social street italiane sono più di 250 e ne nascono tutti igiorni di nuove costituendo un’importante ed efficace iniziativa diinnovazione sociale.

Come tutte le iniziative auto-organizzate il momento più criticospesso non è l’avvio ma il consolidamento, l’organizzazione efficaceche ne consente la longevità.

Quando fisiologicamente scema l’entusiasmo iniziale, i gruppipotrebbero sentire la necessità di avere un supporto per:

focalizzare le proprie risorse

ritrovare la propria fonte di energia

definire obiettivi e piani d’azione

monitorarne l’andamento per apprendere dai feedback.

Insomma potrebbero sentire il bisogno di un

TEAM COACHING!!!!

in coerenza con la propria mission, vuolecontribuire allo sviluppo dell’innovazione sociale.Come?

“Adottando”, in ogni città in cui è presente unCoaching Club, una social street o un progettosimile per aiutarlo a crescere.

Per essere “adottati” da un Coaching Club:

Entro il 15 Luglio saranno presenti sul sito:

• l’elenco dei Coaching Club «pronti a partire»

• la scheda di partecipazione da inviare compilata a:eventi@associazionecoach.com

entro il 30 Settembre 2014

I promotori del progetto verranno contattati dai Responsabilidei Coaching Club territoriali per prendere accordi su comeessere supportati nel consolidamento della propria iniziativa

entro il 30 Ottobre 2014

Coordinatrice progetto la coach Myriam Ines Giangiacomo

Resoconto Coaching Circle (1)

Al Forum AICP del 7 giugno abbiamo avuto testimonianze importanti di personeche hanno cambiato il corso della propria vita superando eventi critici o addiritturadrammatici, trovando un nuovo senso alla propria vita, o realizzando sogni edesideri che avevano abbandonato.Le testimonianze ci hanno suscitato grande emozione e coinvolgimento ma ancheammirazione per il coraggio, la determinazione , la spiritualità, l’amore , lacreatività, l’apertura mentale , il senso di giustizia che i testimoni hanno dimostratoraccontandoci le loro esperienze.I coach hanno una sensibilità allenata ad individuare quei tratti caratterialispiccati, quelle potenzialità particolarmente forti in ciascuno perché il coaching èun metodo rivolto ad allenare e rendere eccellenti proprio gli aspetti piùcaratterizzanti di ogni persona. Quegli aspetti che chiamiamo potenzialità proprioperché sono suscettibili di crescita, di miglioramento fino a diventare poteri cheincidono sulla realtà o addirittura talenti, quelle caratteristiche che gratificano lapersona quando può esprimerle e utilizzarle al meglio, ma che suscitano anchepiacere, ammirazione nelle persone che si relazionano con loro.

Resoconto Coaching Circle (2)

Per noi coach è importante evidenziare come ogni persona utilizzi questiaspetti sia nella quotidianità, sia per raggiungere risultati di successo o per farfronte a situazioni critiche . Abbiamo quindi proposto un esercizio in cui ipartecipanti all’evento venivano suddivisi in gruppi e in ogni gruppo un coachchiedeva di raccontare una propria esperienza di successo, a chi se la sentiva, unpaio di esperienze per ogni gruppo. Coloro che ascoltavano potevano scriveresu un post-it quali doti e tratti caratteriali notavano nella persona cheraccontava la sua storia, e attaccavano il post-it sui vestiti del narratore.L’obiettivo dell’esercizio era proprio di far emergere dai racconti i punti diforza, di permettere agli ascoltatori di praticare un ascolto attento e mirato arilevare le qualità del narratore e non il quadro d’insieme o i limiti e lemancanze, e di verificare quanto il narratore avesse consapevolezza delle suepotenzialità.I coach facilitatori osservavano e annotavano alcuni aspetti che avrebbero poipermesso una restituzione finale e collettiva.

Resoconto Coaching Circle (3)

Le Patrizie coach, come ci hanno subito etichettato, oltre a presentare l’esercizio,sottolineando come si può desiderare e operare un cambiamento anche senzaessere costretti da una crisi o da un evento drammatico, hanno anche fatto unaconsiderazione generale notando come durante la nostra esistenza dobbiamospesso convivere con situazioni che ci provocano dolore mentre altre sono fonte digioia. In questi momenti è importante avere la forza di non abbandonarsi al dolorerelegando ciò che potrebbe darci gioia e gratificazione in secondo piano oaddirittura rinunciandoci. Essere proattivi cioè capaci di far fronte agli ostacoliinterni e esterni ci pone nell’ottica migliore per non arrenderci e non rinchiuderci innoi stessi.Ciascuno di noi ha raggiunto e può raggiungere dei “successi” ,in tutti gli ambiti,utilizzando le sue caratteristiche principali.L’esercizio ha suscitato molto interesse, e osservando i vari gruppi al lavoro sinotava come tutti fossero coinvolti e partecipi. I “narratori” ricoperto di post-itcolorati oscillavano tra il divertito, il sorpreso e il soddisfatto.I coach facilitatori hanno dato dei feedback dai vari coaching circle e da questi lePatrizie coach hanno cercato di dare una restituzione complessiva.

Resoconto Coaching Circle (4)

In primo luogo è emerso come la maggior parte delle persone avessero pienaconsapevolezza dei propri punti di forza ma come non sempre avessero attribuitoad essi l’importanza che effettivamente rivestono in ogni circostanza.Come coach sappiamo che fare leva sulle potenzialità preminenti, allenarle eutilizzarle al meglio è la strada per ottenere i risultati voluti, per superare iproblemi, per operare il cambiamento che va nella direzione dell’autorealizzazione,ma tutto questo può non apparire evidente, anche perché normalmente si va acercare le cose sbagliate, i limiti, le mancanze per intervenire su essi.Un altro elemento importante è il rapporto con il contesto in cui si vive. Si puòentrare in crisi con il contesto in cui si vive e scegliere di adattarsi possibilmente inmaniera creativa, di cambiarlo, nella misura in cui è possibile, e rompere.Sicuramente avere buone relazioni, ”alleati” su cui fare affidamento è di grandeaiuto e spesso garanzia di riuscita nei propri progetti, ma da alcuni racconti èapparso come per alcuni sia preferibile agire in solitudine, senza condividere conaltri, neppure con i propri cari, le preoccupazioni , le ansie e i problemi legati ad unprogetto ambizioso. Solo a risultati avvenuti c’è stata la condivisione.

Resoconto Coaching Circle (5)

Ma l’elemento determinante che emerge in tutte le situazioni di successo risiedenella SCELTA che ciascuno fa di essere proattivo e di utilizzare i propri punti diforza, con consapevolezza e responsabilità, favorendo la propriaautorealizzazione.E se non è facile capire come fare, ci si può sempre rivolgere ad un coach!

A cura delle Coach Patrizia Beltrame e Patrizia Breschi

…Immagina di essere un puntino di luce, che in questo momento èspento e sperduto in un campo fangoso e pieno di erbacce alte.Senti l’acqua che scorre.C’è un fiume vicino a te, al di là del quale ci sono campi fertili e fioriti,ma non sai come oltrepassarlo, perché vaghi nell’oscurità.Tu non puoi accenderti da solo,ma con un sorriso, una carezza, un gesto gentile,puoi accendere gli altri Puntini luce vicino a te.E ogni Puntino può accenderne, a sua volta, un altro e poi un altro e unaltro ancora,fino ad illuminare Te,fino a quando non si sarà creato un lungo fascio di luce,fino a quando si formerà un ponte umano luminoso che ci indicherà lastrada per uscire dalla paludee permetterà a Tutti di mettersi in salvo….!

ACCENDIAMOCI!

Del Coach Igor Nogarotto

Ho imparato che se faccio qualcosa in cui credo e lo condivido mi sento più felice.Ho imparato che la disabilità è solo negli occhi di chi la guarda.Ho imparato che ciò che ti resta di più nel cuore è il percorso fatto per raggiungere un obiettivo.Ho imparato ad apprezzare ciò che ho e non pensare a quello che mi manca.Ho imparato che non è detto che si debba fare lo stesso lavoro tutta la vita…. E meno maleHo imparato che cambiare quando è il momento è difficile ma doveroso, e ed essere convinti che sia impossibile è già una schiavitù.Ho imparato che l’amore è una promessa mantenuta.Ho imparato che è bello vincere contro chi rema a sfavore delle tue passioni.Ho imparato a non comprare a caro prezzo il sogno di altri.Ho imparato che per "ripartire" bisogna cominciare da se stessiHo imparato che siamo stati addestrati all'obbedienza, al verbo dovere, anzichè al verbo volereHo imparato che per chi disobbedisce a questa regola ogni problema diventa il segnale di una crescitaHo imparato a non limitarmi a pensare positivo, ma pensare diverso

Ho imparato che proprio in questo momento di buio, in questo nuovo Medioevo, l’Etica sta tornando al centro delle attenzioni e forse sarà l’inizio di un nuovo Rinascimento!Il nuovo Rinascimento comincia allo specchio e avvantaggerà chi riflettesu citazione di:Giusy Versace, Caterina Bellandi, Luigi Leonetti, Filippo Cogliandro, Fabrizio Proietti, Andrea Cascioli, coach Mariateresa Arcidiaco,

Ho imparato

Avete detto di Noi……..

Alcuni dei tanti feedback da Voi ricevuti!!!!!!

Da: i motivi di gradimento dell’evento

Grande impatto emotivo. Mi sono accesa

Interventi esperienziali interessanti che hanno dato concretezza ed i lavori di gruppo

Profondità esperienziale degli interventi

Interventi interessanti

Profondo essenziale diretto

Molto toccante emi ha dato spunti di riflessione

Energia, motivazione e chiarezza

Speranza

Formativo, arricchente, emozionante

Umanamente ricco

Varietà, creatività, qualità delle testimonianze

La condivisione della visione di un cambiamento

Valorizzare l’emergenza come possibilità di intervento

Le restituzioni avute nei CC, a volte ce ne dimentichiamo

Vedere la «rete» laddove non sembrano esserci opportunità

La forza della ribellione positiva

Guardare il bicchiere mezzo pieno e renderci conto di tutte le cose che abbiamo invece di lamentarci. Seguire le proprie aspirazioni. Ciò che piace

Si può fare tutto

Voglio diventare un coach riconosciuto

Dono

Cambiare si può, perché non provarci?Con la testa e con il cuore si va ovunque coscientemente

Il desiderio di «osare» è possibile

A: qual è stata la scoperta più importante?

Devo rivedere il mio concetto di successo personale

Condividere il percorso non solo il raggiungimento dell’obiettivo

Che il Coachingè la mia strada

Maggiori risorse nel fare rete e

condividere

Passando per:

Consiglierebbe un evento AICP ad un amico?

SI : 100%

SI : 100%

A Presto!

SI : 100%