CdL Informatica Economia e gestione di...

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CdL InformaticaEconomia e gestione di impresa

Docente: Enrico Bracci

Il bilancio d’esercizio

La determinazione del risultato di periodo

- concetti generali -

L’azienda produce o non produce ricchezza?

Molti soggetti devono poter disporre di informazioni sull’andamento dell’azienda

Destinatari delle informazioniQuali soggetti? • Interni:

– Manager– Lavoratori– Proprietà

• Esterni:– Azionisti– Analisti– Clienti– Fornitori

La determinazione del risultato di periodo- concetti generali -

• Il modello del bilancio sintetizza l’effetto delle operazioni aziendali sulla dinamica economica e sulle condizioni di equilibrio finanziario e patrimoniale

La determinazione del risultato di periodo- concetti generali -

• Ciò avviene:– tramite la rappresentazione dell’andamento

complessivo dell’azienda ;– mediante un sistema di valori (di derivazione

contabile) che renda omogenee tutte le operazioni secondo un’unica unità di misura (la moneta di conto);

La determinazione del risultato di periodo- concetti generali -

• Quanto ho guadagnato?

Concetto di risultato economico:

– è l’incremento/decremento della ricchezza che si èavuto nel corso di un periodo

– é dato dalla differenza tra valore della produzione ottenuta – valore dei fattori produttivi impiegati

– Può essere positivo (utile) o negativo (perdita)

La determinazione del risultato di periodo- alcuni richiami -

• Alcuni concetti utili:– Fattori a fecondità semplice/ripetuta– Costo di acquisizione/costo di utilizzo (quota di

ammortamento)

• Al fine della determinazione del risultato economico partecipano solo i costi di utilizzazione dei vari fattori ( stime, soggettività)

La determinazione del risultato di periodo- gli strumenti -

• Il Conto Economico– Obiettivo: determinazione del risultato di periodo– Accoglie i valori positivi e negativi di risultato

• Lo Stato Patrimoniale – Obiettivo: rappresentare il capitale di funzionamento

in un istante– Accoglie i valori sospesi e trasferiti agli esercizi

successivi

La determinazione del risultato di periodo- Categorie di costi e di ricavi per la

determinazione del risultato di periodo -

• Quali costi e quali ricavi?

Non tutti i costi e ricavi del periodo ma solo quelli che si riferiscono alle operazioni che si sono esaurite nel corso del periodo

Concetto di competenza

Le operazioni di chiusuraEsistono diverse operazioni di chiusura, le

principali sono:1. Ratei e Risconti2. Ammortamento 3. Rimanenze di magazzino4. Accantonamenti fondi rischi e oneri5. Costruzioni interne6. Capitalizzazione interne7. Fatture da emettere e ricevere

Ratei attivi e passivi

31/12

Manifestazione del costo RATEO RATEO PASSIVOPASSIVO

Manifestazione del ricavo RATEO RATEO ATTIVOATTIVO

Ratei attivi Ricavoaa

Costo Rateo passivoaa

31/12

31/12

Ratei attivi e passivi

•• Esempio:Esempio:In data 1° marzo dell’anno n+1 saranno pagati interessi passivi semestrali relativi ad un mutuo per un importo pari a € 1.200

1/09/n 31/12/n 1/03/n+1

Costi dicompetenza

€ 800

Interessi passivi su mutui € 1.200

Risconti attivi e passivi

31/12

Manifestazione del costo RISCONTO RISCONTO ATTIVOATTIVO

Manifestazione del ricavo RISCONTO RISCONTO PASSIVOPASSIVO

Risconti attivi Costoaa

Ricavo Risconto passivoaa

31/12

31/12

Risconti attivi e passivi

•• Esempio:Esempio:Il 01/09/n è stato preso in affitto un immobile ad un canone di locazione semestrale di € 3.600 da corrispondersi finanziariamente in via anticipata tramite Banca X c/c. Il contratto di affitto viene rinnovato.

1/09/n 31/12/n 1/03/n+1Costi

anticipati€ 1.200

Canone semestrale € 3.600

La determinazione del risultato di periodo- i componenti positivi di reddito -

• I ricavi di competenza:1. Ricavi conseguiti nell’esercizio2. Valore residuo dei fattori produttivi,

semilavorati, prodotti finiti3. Ricavi che provengono da passati esercizi4. (perdita)

La determinazione del risultato di periodo- i componenti negativi di reddito -

• I costi di competenza:1. Valore di acquisizione dei fattori produttivi che

cedono interamente la loro utilità nel periodo amministrativo

2. Rettifiche del valore di ricavi finanziariamente realizzati ma non di competenza

3. Costi fattori produttivi provenienti da passati es.4. Quote di ammortamento5. Quote per rischi ed oneri futuri

(Utile)

La determinazione del risultato di periodo- I principi di competenza e di prudenza -

• I principi di competenza e di prudenza ci aiutano a determinare quali costi e quali ricavi debbano essere considerati per determinare il risultato di periodo

La determinazione del risultato di periodo- I principi di competenza e di prudenza -

• Il principio di competenza:Contribuiscono alla determinazione del

risultato di periodo– Ricavi per i quali si è avuta la manifestazione

finanziaria e che si riferiscono a servizi completati o prodotti venduti

– Costi che si riferiscono a fattori utilizzati per il conseguimento di quei ricavi

La determinazione del risultato di periodo- I principi di competenza e di prudenza -

• Il principio di prudenza:Alla formazione del risultato di periodo

devono essere fatte partecipare le perdite, anche se soltanto temute, mentre non devono essere considerati i ricavi se soltanto sperati

La determinazione del capitale di funzionamento

• Il capitale di funzionamento, inteso in senso qualitativo, è il complesso dei beni e servizi a disposizione del soggetto economico in un determinato momento per lo svolgimento dell’attività di gestione dell’azienda

• In senso qualitativo: capitale di funzionamento• In senso quantitativo, per finalità di rilevazione=

capitale netto

La determinazione del capitale di funzionamento

• la determinazione e l’analisi del capitale di funzionamento consente di ottenere informazioni sulla – solidità patrimoniale – situazione di liquidità dell’azienda– altro

La determinazione del capitale di funzionamento

• Lo Stato Patrimoniale quindi accoglie tre categorie di valori :Attivo (A)Passivo (P)Netto (N)

La determinazione del capitale di funzionamento

Attività• Valori finanziari (risorse liquide, crediti di

funzionamento, crediti di finanziamento)• Valori economici (fattori produttivi a

fecondità semplice in rimanenza -semilavorati, prodotti finiti e prodotti in corso di lavorazione - valore residuo dei fattori pluriennali)

La determinazione del capitale di funzionamento

Passività• Valori finanziari (debiti di funzionamento –

debiti di finanziamento – passività presunte)• Valori economici • Ricavi anticipati

La determinazione del capitale di funzionamento

Capitale netto• Capitale netto al termine del precedente

periodo +- conferimenti o prelievi• Utile o perdita del periodo

Il bilancio d’esercizio

Il bilancio di esercizio può essere uno strumento di:

1. conoscenza 2. comunicazione3. guida dei comportamenti

Il bilancio d’esercizio

Il bilancio fornisce informazioni su:• il reddito di esercizio e come si è realizzato

(equilibrio reddituale)• la struttura degli impieghi (A) e delle fonti

(P e N) (equilibrio patrimoniale)• la capacità di far fronte agli impegni

(equilibrio finanziario)

Il bilancio d’esercizio

• Componenti positivi e negativi, elementi dell’attivo e del passivo sono frutto di stime

• Da valutazione sistematica a valutazione di singoli elementi

Il bilancio di derivazione contabile

•Le scritture di chiusura ci portano a determinare uno schema di bilancio di derivazione contabile che:

- si propone di rappresentare la realtà aziendale derivata dalla correttezza delle operazione di gestione e di assestamento (stime, congetture)

- accoglie e schematizza gli effetti del sistema di operazioni riassumibili tramite il metro monetario

- determina un indicatore sintetico, il risultato di periodo, e da una rappresentazione del capitale di funzionamento

Il modello del bilancioIl conto economico

•Perdita•Utile

•Quote per rischi e oneri futuri•Quote di ammortamento

•Ricavi che provengono da passati esercizi

•Costi dei FP che provengono da passati esercizi

•Valore residuo dei FP non utilizzati, valore dei semilavorati e prodotti finiti

•Rettifiche di ricavi realizzati finanziariamente ma non di competenza

•Ricavi conseguiti nell’esercizio•Acquisizione di FP che cedono la loro utilità nel periodo

•Componenti positivi•Componenti negativi

• ATTIVITA’• a) Valori finanziari• a1) Risorse liquide• a2) Crediti di funzionamento• a3) Crediti di finanziamento

• b) Valori economici• b1) Fattori produttivi a • fecondità semplice “in

rimanenza”• b2) Semilavorati, prodotti finiti,• prodotti in corsi di• lavorazione• b3) Valore residuo dei fattori• pluriennali

PASSIVITA’a) Valori finanziari

a1) Debiti di funzionamentoa2) Debiti di finanziamentoa3) Passività presunte

b) Valori economicib1) Ricavi anticipati

CAPITALE NETTO (O PROPRIO)Capitale netto al termine del precedente periodo +/- conferimenti o prelieviUtile o perdita del periodo

Lo stato patrimoniale

•Una forma a sezioni divise e contrapposte di derivazione contabile non aggrega in alcun modo e secondo alcun criterio le classi omogenee.

•Come condurre un analisi quantitativa e qualitativa del risultato di esercizio e del capitale di funzionamento ?

•La forma di rappresentazione potrà essere adattata in funzione della necessità dei soggetti fruitori.

•Ai fini esterni tuttavia il legislatore interviene sulla struttura da dare al bilancio a tutela dell’informazione verso terzi soggetti ed economie (chiara, veritiera, corretta).

I limiti di una tale rappresentazione

La struttura del bilancio civilistico

• il bilancio delle società italiane ha una forma rigida, nel senso che non si deve, tranne che nei casi prescritti, derogare dalle norme previste dal legislatore.

• L’articolo 2423 – ter stabilisce infatti che, salve le disposizioni delle leggi speciali per le società che esercitano particolari categorie di attività, nello stato patrimoniale e nel conto economico devono essere iscritte separatamente e nell’ordine indicato le voci previste dagli articoli 2424 e 2425.

• se le informazioni richieste da specifiche disposizioni di legge non sono sufficienti a dare una rappresentazione veritiera e corretta, si devono fornire le informazioni complementari necessarie allo scopo.

Struttura dello stato patrimoniale e del conto economico (1)

• In generale, la classificazione operata dal legislatore per lo stato patrimoniale e il conto economico prevede:

• macroclassi: contrassegnate da lettere maiuscole;

• classi: contrassegnate da numeri romani;• voci: contrassegnate da numeri arabi;• sottovoci: contrassegnate da lettere

minuscole.

Attivo Passivo

A Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti A Patrimonio netto

B Immobilizzazioni AI Capitale

BI Immobilizzazioni immateriali AII Riserva da sovrapprezzo azioni

BII Immobilizzazioni materiali AIII Riserva di rivalutazione

BIII Immobilizzazioni finanziarie AIV Riserva legale

C Attivo Circolante AV Riserva per azioni proprie in portafoglio

CI Rimanenze AVI Riserve statutarie

CII Crediti AVII Altre riserve

CIII Attività finanziarie AVIII Utili (perdite) portati a nuovo

CIV Disponibilità liquide AIX Utili (perdite) di esercizio

D Ratei e risconti B Fondi per rischi ed oneriC subordinato

D Debiti

E Ratei e risconti

Conto Economico

A Valore della produzione

B Costi della produzione

C Proventi e oneri finanziari

D Rettifiche di valore di attività finanziarie

E Proventi ed oneri straordinari

Imposte sul reddito dell'esercizio

Utile (perdita) dell'esercizio

Struttura dello stato patrimoniale e del conto economico (segue 1)

Struttura dello stato patrimoniale e del conto economico (2)

• Le voci precedute da numeri arabi:– possono essere ulteriormente suddivise, senza

eliminazione della voce complessiva e dell’importo corrispondente;

– possono essere raggruppate soltanto quando il raggruppamento, a causa del loro importo, è irrilevante ai fini della rappresentazione veritiera e corretta

– devono essere aggiunte altre voci qualora il loro contenuto non sia compreso in alcuna di quelle previste dagli articoli 2424 e 2425

• Per ogni voce deve essere indicato l’importo della voce corrispondente dell’esercizio precedente

Iscrizione dei ricavi, proventi, costi e oneri

• I ricavi e i proventi, i costi e gli oneri devono essere indicati al netto dei resi, degli sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita dei prodotti e la prestazione dei servizi

La nota integrativa• La nota integrativa assolve alle seguenti funzioni:

– descrittiva: illustra i valori inclusi nello stato patrimoniale e nel contoeconomico chiarendoli e contribuendo alla loro interpretazione (movimentazione delle immobilizzazioni; tipologie di valori considerate, spostamenti di voci, continua applicazione di criteri di valutazione, effetti di eventuali cambiamenti ecc.);

– integrativa: in quanto integra le informazioni che non potrebbero essere fornite ricorrendo unicamente al linguaggio quantitativo monetario ed al modello del bilancio (es. numero medio di dipendenti, dati sullepartecipazioni possedute, crediti e debiti con scadenza superiore a cinque anni);

– esplicativa: in quanto chiarisce, spiega il contenuto delle poste dei due prospetti nonché i criteri utilizzati per la redazione del bilancio, quindi le ipotesi di gestione futura a cui si è fatto riferimento nelle valutazioni (criteri di valutazione adottati, variazioni rispetto al precedente esercizio ecc.).

Schema dello stato patrimoniale (1) ATTIVO:A) CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI

(con separata indicazione della parte giàrichiamata)

B) IMMOBILIZZAZIONII -- Immobilizzazioni immateriali1) costi di impianto e di ampliamento2) costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità3) diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle operedell'ingegno4) concessioni, licenze, marchi e diritti simili5) avviamento6) immobilizzazioni in corso e acconti7) altre TotaleII -- Immobilizzazioni materiali1) Terreni e fabbricati2) Impianti e macchinario3) Attrezzature industriali e commerciali4) Altri beni5) Immobilizzazioni in corso e acconti TotaleIII -- Immobilizzazioni finanziarie1) Partecipazioni in: a) controllate b) collegate c) controllanti d) altre imprese2) Crediti: a) verso imprese controllate b) verso imprese collegate c) verso imprese controllanti d) verso altri3) Altri titoli4) Azioni proprie (con indicazioni anche del valore nominalecomplessivo) Totale

TOTALE IMMOBILIZZAZIONI (B)

C) ATTIVO CIRCOLANTEI -- Rimanenze1) Materie prime, sussidiarie e di consumo2) Prodotti in corso di lav.ne e semilavorati3) lavori in corso su ordinazioni4) Prodotti finiti e merci5) AccontiTotaleII -- Crediti: entro 12

mesioltre

1)Verso clienti 2) Verso imprese controllate 3) Verso imprese collegate 4) Verso imprese controllanti 5) Verso altriTotale

III -- Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni 1) Partecipazioni in imprese controllate 2) Partecipazioni in imprese collegate 3) Partecipazioni in imprese controllanti 4) altre partecipazioni 5) Azioni proprie

(con indicazioni anche del valore nominale complessivo)6) Altri titoliTotaleIV -- Disponibilità liquide1) Depositi bancari e postali 2) Assegni 3) Denaro e valori in cassaTotale

TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE (C)

D) RATEI E RISCONTI (con separata indicazione del disaggio sui prestiti)TOTALE RATEI E RISCONTI (D)TOTALE ATTIVO

Parte IV Parte IV –– Cap.26Cap.26Schema dello stato patrimoniale (2)

P ATRIM O NIO NETTO E P ASSIVO :A) P ATRIM O NIO NETTO

I -- CapitaleII -- R iserva da sovrapprezzo azioniIII -- R iserva di rivalutazioneIV -- R iserva legale (ex art.2430c.c.)V -- R iserva per azioni proprie in portafoglioV I -- R iserve statutarieV II -- A ltre riserve (distintam ente indicate)V III -- U tili (perdite) portati a nuovoIX -- U tili (perdite) d i esercizio

TO TALE (A)B) FO NDI PER RISCHI E O NERI

1) Per trattam ento di quiescenza e obblighi sim ili2) Per im poste3) A ltri

TO TALE (B)C) TR ATTAM ENTO FINE R APPO RTO DI LAVO RO SUBO RDIN ATOTO TALE (C)D) DEBITI entro 12

m esioltre

1) O bbligazioni2) O bbligazioni convertibili3) Debiti verso Banche4) Debiti verso altri finanziatori5) Acconti6) Debiti verso fornitori7) Debiti rappresentati da tito li d i credito 8) Debiti verso im prese controllate 9) Debiti verso im prese collegate10) Debiti verso controllanti11) Debiti tributari12) Debiti verso istituti d i previdenza e di s icurezzasociale13) A ltri debiti

TO TALE (D)E) R ATEI E RISCO NTI (separata indicazione dell'aggio su prestiti)TO TALE (E)TO TALE P ASSIVOTO TALE P ATRIM O NIO NETTO E PASSIVO

Parte IV Parte IV –– Cap.26Cap.26

Schema dello stato patrimoniale (3)

A) VALORE DELLA PRODUZIONE1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni2) Variazione delle rimanenze di prodotti in corso dilavorazione, semilavorati e finiti3) Variazione dei lavori in corso su ordinazione4) Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni5) Altri ricavi e proventi, con separata indicazione deicontributi in conto esercizio

TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE (A)B) COSTI DELLA PRODUZIONE

6) Per Materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci7) Per servizi8) Per godimento di beni di terzi9) Per il personale: a) Salari e stipendi b) Oneri sociali c) Trattamento fine rapporto d) Trattamento di quiescienza e simili e) Altri costi10) Ammortamenti e svalutazioni: a) Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali b) Ammortamento delle immobilizzazioni materiali c) Altre svalutazioni delle immobilizzazioni d) Svalutazione dei crediti (nell'attivo circolante e disponibilità liquide)11) Variazioni delle rimanenze materie prime, sus.rie,consumo e merci12) Accantonamenti per rischi13) Altri accantonamenti14) Oneri diversi di gestione

TOTALE COSTI DELLA PRODUZIONE (B)Differenza tra valore e costi della produzione (A - B)

Parte IV Parte IV –– Cap.26Cap.26Schema del Conto Economico (1)

C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI15) Proventi da partecipazioni (separata indicazione): - imprese controllate - imprese collegate - altri16) Altri proventi finanziari a) da crediti iscritti nelle immobilizzazioni (separata indicazione): - imprese controllate - imprese collegate - controllanti - altri b) da titoli iscritti nelle immobilizzazioni (no partecipazioni) c) da titoli iscritti nell'attivo circolante (no partecipazioni) d) Proventi diversi dai precedenti: - imprese controllate - imprese collegate - controllanti - altri17) Interessi e altri oneri finanziari - imprese controllate - imprese collegate - controllanti - altri

TOTALE PROVENTI E ONERI FINANZIARI (C = 15 + 16 -17)D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA' FINANZIARIE

18) Rivalutazioni: a) di partecipazioni b) di immobilizzazioni finanziarie (no partecipazioni) c) di titoli iscritti nell'attivo circolante (no partecipazioni)

19) Svalutazioni a) di partecipazioni b) di immobilizzazioni finanziarie (no partecipazioni) c) di titoli iscritti nell'attivo circolante (no partecipazioni)TOTALE DELLE RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE (D = 18- 19)

Parte IV Parte IV –– Cap.26Cap.26Schema del Conto Economico (2)

E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI20) Proventi: - Plusvalenze da alienazioni non iscrivibili n.5 - varie21) Oneri: - minusvalenze da alienazione non iscrivibili al n.14 - imposte esercizi precedenti - varie

TOTALE DELLE PARTITE STRAORDINARIE (E = 20 - 21)RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (A - B ± C ± D ± E)

22) Imposte sul reddito dell'esercizio[23) risultato dell'esercizio; ][24) rettifiche di valore operate esclusivamente in applicazione di normetributarie;][25) accantonamenti operati esclusivamente in applicazione di normetributarie;]26) Utile (perdita) dell'esercizio

Parte IV Parte IV –– Cap.26Cap.26

Schema del Conto Economico (3)