Post on 18-Sep-2020
Repubblica Italiana
Bollettino Ufficiale della Regione Lazio
Disponibile in formato elettronico sul sito: www.regione.lazio.it
Legge Regionale n.12 del 13 agosto 2011
Data 1/10/2019Numero 79Supplemento n. 1
Periodicità bisettimanale
Direzione Redazione ed Amministrazione presso la Presidenza della Giunta Regionale Via Cristoforo Colombo, 212 – 00147 ROMADirettore del Bollettino: Dott. Alessandro Bacci
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SOMMARIO
Regione LazioNotizie
Notizia 23 settembre 2019
Notizia di presentazione della proposta di legge regionale n. 184 del 17 settembre 2019. Pag. 7
Notizia 23 settembre 2019
Notizia di presentazione della proposta di legge regionale n. 185 del 19 settembre 2019. Pag. 9
DIREZIONE AGENZIA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 2 settembre 2019, n. G11415
Autorizzazione ad espletare una procedura di acquisto, attraverso il MEPA di Consip, per la fornitura di bottiglie d'acqua da 0.5
lt ad uso di protezione civile con etichetta personalizzata Pag. 11
DIREZIONE AGRICOLTURA, PROMOZIONE DELLA FILIERA E DELLA CULTURA DELCIBO, CACCIA E PESCA
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 13 maggio 2019, n. G06407
USI CIVICI - Università Agraria di Castel Madama (RM) - "Legittimazione di occupazione abusiva di terreni di demanio
collettivo in favore del Sig. Chicca Mauro, con contestuale affrancazione del canone di natura enfiteutica. Determinazione
Dirigenziale n. G00019 del 03/01/2017 - Rettifica errore materiale. Pag. 16
Determinazione 11 settembre 2019, n. G11980
Procedimento autorizzativo su istanza estirpazione e sostituzione ulivi presentata dalla ditta OTTAVIANI MARIO, CUAA
OMISSIS - Determinazione di AUTORIZZAZIONE Pag. 19
Determinazione 11 settembre 2019, n. G11981
Procedimento autorizzativo su istanza di estirpazione di ulivi presentata dalla ditta Benedetti Rosita, CUAA - OMISSIS-
Determinazione di AUTORIZZAZIONE Pag. 22
Determinazione 11 settembre 2019, n. G11982
Procedimento autorizzativo su istanza estirpazione e sostituzione ulivi presentata dalla ditta Laoreti Laura, CUAA OMISSIS -
Determinazione di AUTORIZZAZIONE Pag. 25
Determinazione 11 settembre 2019, n. G11984
Procedimento autorizzativo su istanza estirpazione e sostituzione ulivi presentata dalla ditta Rampazzi Luigi, CUAA OMISSIS -
Determinazione di AUTORIZZAZIONE Pag. 28
Determinazione 20 settembre 2019, n. G12497
L. R. n. 17/95 – DGR 6091/99- DGR n. 942/2017- Approvazione Piano annuale di assestamento e di prelievo AFV denominata
"Caccia e Natura" in agro del Comune di Picinisco (Fr). Stagione venatoria 2019 /2020. Pag. 32
Determinazione 23 settembre 2019, n. G12517
L. R. n. 17/95 – DGR 6091/99- DGR n. 942/2017- Approvazione Piano annuale di assestamento e di prelievo AFV denominata
"Campoli Appennino" in agro del Comune di Campoli Appennino (Fr). Stagione venatoria 2019 /2020. Pag. 36
Determinazione 23 settembre 2019, n. G12518
L. R. n. 17/95 – DGR 6091/99- DGR n. 942/2017- Approvazione Piano annuale di assestamento e di prelievo AFV denominata
"Vallerotonda" in agro del Comune di Vallerotonda (Fr). Stagione venatoria 2019 /2020. Pag. 40
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 2 di 309
Determinazione 23 settembre 2019, n. G12520
L.R. n. 17/95, art.19 comma 1 lettera b). Rinnovo autorizzazione all'allevamento di selvaggina a scopo di reintroduzione o
ripopolamento specie: fagiano (Phasianus colchicus), starna (Perdix perdix) e pernice rossa (Alectoris rufa) – Azienda Agricola
"LA STARNIANA" - Signor Marricchi Fabrizio – Località "Giuliaccio" in agro del Comune di Onano (VT) - codice RL VT
RIP 07. Pag. 44
Determinazione 23 settembre 2019, n. G12523
L.R. n. 17/95 – DGR n. 460/2018. Piano di prelievo in selezione del cinghiale, da realizzarsi nell'AFV "SAN MARTINO" in
agro del Comune di Sutri - Periodo settembre 2019 - 30 gennaio 2020. Pag. 48
Determinazione 23 settembre 2019, n. G12525
Reg. (CE) n. 1698/05. Piano di Sviluppo Rurale (PSR) del Lazio 2007-2013. Misura 214 "Misure Agroambientali". Decadenza
parziale Azione 214.12 per mancato rispetto degli impegni - ditta GESTIR&M SOCIETÀ SEMPLICE AGRICOLA DI
MORENA MAURIZIO & C. (provincia di Viterbo). Pag. 53
Determinazione 23 settembre 2019, n. G12526
L.R. n. 17/95, art.19 comma 1 lettera b). Autorizzazione all'allevamento di selvaggina a scopo di reintroduzione o
ripopolamento specie Lepre Europea (Lepus europaeus) – Signor Ciambella Ferdinando – Località "Valle Castellane" in agro
del Comune Viterbo - codice RL VT RIP 10. Pag. 60
Determinazione 23 settembre 2019, n. G12528
Reg. (CE) n. 1698/05. Piano di Sviluppo Rurale (PSR) del Lazio 2007-2013. Misura 214 "Misure Agroambientali". Decadenza
parziale Azione 214.2 per mancato rispetto degli impegni - ditta SOCIETA' AGRICOLA FRIDA SS. (provincia di Viterbo).
Pag. 64
Determinazione 23 settembre 2019, n. G12562
Nomina del Dott. Giovan Domenico Bertolucci a Direttore dell'esecuzione del contratto sottoscritto con Cogea S.r.l. per la
fornitura del servizio di valutazione indipendente del Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020 del Lazio. Pag. 72
Determinazione 27 settembre 2019, n. G12808
Reg. (UE) n. 508/2014 – P.O. FEAMP 2014/2020 - Approvazione avviso pubblico misura 1.40 "Protezione e ripristino della
biodiversità e degli ecosistemi marini e dei regimi di compensazione nell'ambito di attività di pesca sostenibili", art. 40, par. 1,
lett. a), b), c), d), e), f), g), i) del Reg. (UE) n. 508/2014. Pag. 75
Atto di Organizzazione 23 settembre 2019, n. G12544
Estensione, per il supporto alla Cabina di Regia prevista per il P.A.R., delle competenze del gruppo di lavoro già costituito con
Atto di Organizzazione n. G14986 del 21 novembre 2018 e relativa modifica della compagine per le attività di supporto.
Pag. 173
Atto di Organizzazione 23 settembre 2019, n. G12545
Costituzione Cabina di Regia interna di cui alla Deliberazione di Giunta regionale n. 594 del 2 agosto 2019, Allegato B:
"Procedure di Approvazione e Revisione del Piano Agricolo Regionale", paragrafo 3: "Cabina di Regia interna
all'amministrazione regionale". Pag. 177
DIREZIONE INCLUSIONE SOCIALE
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 10 settembre 2019, n. G11876
D.G.R. n.566/2010: Promozione del progetto "mille asili per il Lazio". D.G.R. n.374/2011 punto 1 lett. A): "realizzazione di
asili nido comunali prefabbricati". Intervento per la <<Produzione ed installazione "chiavi in mano" di n.5 edifici prefabbricati
in legno da adibire ad Asili Nido con capienza di n.30 posti bimbo, presso i Comuni di Guidonia Montecelio, Sacrofano,
Borgorose, Cerveteri e Formia>> - CUP: F89H11001050002 - CIG: 4474931DDE". Impegno di € 108.174,80 in favore della
società appaltatrice A.B.P. Nocivelli S.p.A. a titolo di ristoro degli "Imprevisti" occorsi fino alla data del 4 giugno 2019.
Capitolo H42531, Missione n.12, Programma n.07, codice 2.02.03.06.000. Es. fin. 2019. Pag. 182
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 3 di 309
Determinazione 23 settembre 2019, n. G12510
DGR n. 903/2017: "[…] Istituzione del Sistema di Accreditamento Regionale dei Nidi d'Infanzia. Approvazione del
Regolamento". Accreditamento regionale n. AR0213 dell'asilo nido comunale sito a SAN GIORGIO A LIRI denominato
"L'ALBERO DEI COLORI". Pag. 195
Determinazione 23 settembre 2019, n. G12511
DGR n. 903/2017: "[…] Istituzione del Sistema di Accreditamento Regionale dei Nidi d'Infanzia. Approvazione del
Regolamento". Accreditamento regionale n. AR0212. Asilo nido comunale sito a LENOLA denominato "PRIMI PASSI".
Pag. 200
Determinazione 23 settembre 2019, n. G12513
DGR n. 903/2017: "[…] Istituzione del Sistema di Accreditamento Regionale dei Nidi d'Infanzia. Approvazione del
Regolamento". Accreditamento regionale n. AR0211, asilo nido comunale sito ad ALATRI denominato "SIAMO PICCOLI MA
CRESCEREMO". Pag. 205
Determinazione 23 settembre 2019, n. G12514
DGR n. 903/2017: "[…] Istituzione del Sistema di Accreditamento Regionale dei Nidi d'Infanzia. Approvazione del
Regolamento". Accreditamento regionale n. AR0209, asilo nido privato sito a ROMA CAPITALE – MUNICIPIO 5 denominato
"GOGHLIGO SPENCER". Pag. 210
Determinazione 23 settembre 2019, n. G12515
DGR n. 903/2017: "[…] Istituzione del Sistema di Accreditamento Regionale dei Nidi d'Infanzia. Approvazione del
Regolamento". Accreditamento regionale n. AR0210, asilo nido comunale sito ad ALATRI denominato "BABALÙ".
Pag. 215
DIREZIONE POLITICHE ABITATIVE E LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, PAESISTICAE URBANISTICA
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 6 settembre 2019, n. G11749
Attuazione D.G.R. n. 412/2019 recante "Legge regionale 26 febbraio 2014 n. 2, art. 15 comma 1, dichiarazione dello stato di
calamità a seguito degli eventi eccezionali di natura antropica che hanno colpito il Comune di Rocca di Papa il giorno 10 giugno
2019" e successiva D.G.R. n. 590/2019 – Impegno sul capitolo E62516, missione 08, programma 01, 2.03.01.02 della somma
pari ad € 80.000,00, Esercizio finanziario 2019 destinata ai primi interventi di ripristino della funzionalità delle abitazioni
sfollate nel Comune di Rocca di Papa e impegno sul capitolo E61913, missione 08, programma 02, 1.04.01.02 della somma pari
ad € 20.000,00 destinata a fronteggiare i primi oneri per garantire l'assistenza abitativa alle famiglie sfollate. Pag. 220
Determinazione 10 settembre 2019, n. G11892
Attuazione D.G.R. n. 412/2019 recante "Legge regionale 26 febbraio 2014 n. 2, art. 15 comma 1, dichiarazione dello stato di
calamità a seguito degli eventi eccezionali di natura antropica che hanno colpito il Comune di Rocca di Papa il giorno 10 giugno
2019" e successiva D.G.R. n. 619/2019 – Impegno sul capitolo E62516, missione 08, programma 01, 2.03.01.02 della somma
pari ad € 185.000,00, Esercizio finanziario 2019 destinata agli interventi di ripristino della funzionalità delle abitazioni sfollate
nel Comune di Rocca di Papa e impegno sul capitolo E61913, missione 08, programma 02, 1.04.01.02 della somma pari ad €
4.000,00 destinata a fronteggiare gli oneri per garantire l'assistenza abitativa alle famiglie sfollate. Pag. 225
DIREZIONE POLITICHE AMBIENTALI E CICLO DEI RIFIUTI
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 13 settembre 2019, n. G12091
D.D. G04418 del 10 aprile 2019 - Impegno a favore di Marco Mangili codice creditore 122555 sul capitolo E31909 macro
aggregato 09.03.1.03.02.11. bilancio regionale e.f. 2019. Pag. 230
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 4 di 309
Determinazione 23 settembre 2019, n. G12501
Autorizzazione per lo svolgimento del corso di aggiornamento professionale per tecnico competente in acustica, programmato e
diretto dall'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma. Quarta Edizione, anno 2019, due sessioni, 10 ore di formazione.
Pag. 234
Enti LocaliComuni
Comune di Marta
Statuto
Nuovo Statuto Comunale Pag. 242
Enti PubbliciAziende Sanitarie Locali ed altre istituzioni sanitarie
ASL FROSINONE
Avviso
AVVISO PUBBLICO – PER SOLI TITOLI PER LA COPERTURA A TEMPO DETERMINATO PER N. 10 POSTI DI
DIRIGENTE MEDICO DISCIPLINA ANESTESIA E RIANIMAZIONE Pag. 265
Avviso
AVVISO PUBBLICO – PER SOLI TITOLI PER LA COPERTURA A TEMPO DETERMINATO PER N. 5 POSTI DI
DIRIGENTE MEDICO DISCIPLINA MEDICINA INTERNA. Pag. 272
Avviso
AVVISO PUBBLICO – PER SOLI TITOLI PER LA COPERTURA A TEMPO DETERMINATO PER N. 5 POSTI DI
DIRIGENTE MEDICO DISCIPLINA CARDIOLOGIA. Pag. 279
PrivatiACEA ATO 2 - GRUPPO ACEA - SOCIETA' PER AZIONI
Decreto 24 settembre 2019, n. 30
Risanamento igienico-sanitario Comune di Mentana – II Lotto: Collettori" – DECRETO DI SVINCOLO delle somme
depositate da ACEA ATO 2 S.p.A. presso il Dipartimento Provinciale del Ministero dell'Economia e delle Finanze – Ragioneria
Territoriale dello Stato, a titolo di Indennità di Servitù – Indennità di Servitù di fognatura € 559,17 da svincolare a favore della
signora: LICALSI Brigida nata a Napoli il 04/09/1945, c.f. LCLBGD45P44F839D, proprietaria, giusta Decreto di Esproprio e
di Asservimento di ACEA ATO 2 S.p.A. n. 23 del 12/05/2017 (NP 3) Pag. 286
Decreto 24 settembre 2019, n. 31
Risanamento igienico-sanitario Comune di Mentana – II Lotto: Collettori" – DECRETO DI SVINCOLO delle somme
depositate da ACEA ATO 2 S.p.A. presso il Dipartimento Provinciale del Ministero dell'Economia e delle Finanze – Ragioneria
Territoriale dello Stato, a titolo di Indennità di Servitù – Indennità di Servitù di fognatura € 339,17 da svincolare a favore del
signor: MENCARELLI Maurizio nato a Perugia il 01/02/1954, c.f. MNCMRZ54B01G478J, proprietario, giusta Decreto di
Esproprio e di Asservimento di ACEA ATO 2 S.p.A. n. 23 del 12/05/2017 (NP 5) Pag. 292
Decreto 24 settembre 2019, n. 32
"Risanamento igienico-sanitario Comune di Mentana – II Lotto: Collettori" – DECRETO DI SVINCOLO delle somme
depositate da ACEA ATO 2 S.p.A. presso il Dipartimento Provinciale del Ministero dell'Economia e delle Finanze – Ragioneria
Territoriale dello Stato, a titolo di Indennità di Servitù – Indennità di Servitù di fognatura pro-quota per un totale di € 122,22 da
svincolare a favore delle signore: LAZZARI Paola, nata a Roma il 15/04/1960, c.f. LZZPLA60D55H501B e LAZZARI Rosa
Maria, nata a Mentana il 04/09/1953, c.f. LZZRMR53P44F127E, comproprietarie della quota di 1/3 ciascuna, giusta Decreto di
Esproprio e di Asservimento di ACEA ATO 2 S.p.A. n. 23 del 12/05/2017 (NP 27) Pag. 298
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 5 di 309
Decreto 24 settembre 2019, n. 33
Risanamento igienico-sanitario Comune di Mentana – II Lotto: Collettori" – DECRETO DI SVINCOLO delle somme
depositate da ACEA ATO 2 S.p.A. presso il Dipartimento Provinciale del Ministero dell'Economia e delle Finanze – Ragioneria
Territoriale dello Stato, a titolo di Indennità di Servitù – Indennità di Servitù di fognatura pro-quota per un totale di € 840,00 da
svincolare a favore dei signori: CHIARUGI Carlo nato a Roma il 28/06/1933, c.f. CHRCRL33H28H501F e FERRERI Anna Lia
nata a Genova il 17/09/1937, c.f. FRRNNL37P57D969Q, comproprietari, giusta Decreto di Esproprio e di Asservimento di
ACEA ATO 2 S.p.A. n. 23 del 12/05/2017 (NP 30) Pag. 304
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 6 di 309
Regione LazioNotizie
Notizia 23 settembre 2019
Notizia di presentazione della proposta di legge regionale n. 184 del 17 settembre 2019.
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 7 di 309
CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO
Si dà notizia, ai sensi dell’articolo 55, comma 2, del Regolamento dei lavori del Consiglio
regionale, che è stata presentata una proposta di legge regionale concernente: DISPOSIZIONI PER
LA PROMOZIONE DELLA COMMERCIALIZZAZIONE DI PRODOTTI SFUSI E ALLA
SPINA.
La proposta, di iniziativa dei consiglieri Silvia Blasi, Loreto Marcelli, Davide Barillari,
Valentina Corrado, Valerio Novelli e Devid Porrello, reca il numero 184 del 17 settembre 2019.
per il Direttore del Servizio
Aula e commissioni
Il Segretario generale
(Dott.ssa Cinzia Felci)
F.to Cinzia Felci
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 8 di 309
Regione LazioNotizie
Notizia 23 settembre 2019
Notizia di presentazione della proposta di legge regionale n. 185 del 19 settembre 2019.
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 9 di 309
CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO
Si dà notizia, ai sensi dell’articolo 55, comma 2, del Regolamento dei lavori del Consiglio
regionale, che è stata presentata una proposta di legge regionale concernente: MISURE SPECIALI
PER IL CONTRASTO DEL FENOMENO DELLA DESERTIFICAZIONE ECONOMICA E
COMMERCIALE E DELLO SPOPOLAMENTO DEMOGRAFICO NELLE AREE
PERIFERICHE DELLA REGIONE LAZIO.
La proposta, di iniziativa del consigliere Sergio Pirozzi, reca il numero 185 del 19 settembre
2019.
per il Direttore del Servizio
Aula e commissioni
Il Segretario generale
(Dott.ssa Cinzia Felci)
F.to Cinzia Felci
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 10 di 309
Regione LazioDIREZIONE AGENZIA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 2 settembre 2019, n. G11415
Autorizzazione ad espletare una procedura di acquisto, attraverso il MEPA di Consip, per la fornitura dibottiglie d'acqua da 0.5 lt ad uso di protezione civile con etichetta personalizzata
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 11 di 309
OGGETTO: Autorizzazione ad espletare una procedura di acquisto, attraverso il MEPA di Consip,
per la fornitura di bottiglie d’acqua da 0.5 lt ad uso di protezione civile con etichetta personalizzata
– Impegno di spesa € 38.000,00 IVA compresa - Esercizio Finanziario 2019 - Cap. E47900.
IL DIRETTORE DELL’AGENZIA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE
VISTO lo Statuto della Regione Lazio;
VISTA la Legge Regionale del 18 febbraio 2002 n°6 e successive modifiche, “Disciplina del sistema
organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale
regionale”;
VISTO il Regolamento Regionale 6 settembre 2002, n. 1 concernente “Regolamento di
Organizzazione degli Uffici e dei Servizi della Giunta regionale” e ss.mm.ii.;
VISTA la Legge n. 225 del 24 febbraio 1992, istitutiva del Servizio Nazionale di Protezione Civile;
VISTO il Decreto Legislativo 2 gennaio 2018 n.1, “Codice della Protezione Civile”;
CONSIDERATO che l’Ente Regione, ai sensi della legge regionale 26 febbraio 2014, n. 2, deve
assicurare lo svolgimento delle attività di protezione civile;
VISTA la Legge Regionale 26 febbraio 2014, n. 2, avente ad oggetto, “Sistema integrato regionale di
protezione civile. Istituzione dell'Agenzia regionale di protezione civile”;
VISTO il Regolamento Regionale 10 novembre 2014, n. 25, pubblicato sul BURL n. 90
dell’11.11.2014, avente ad oggetto “Regolamento di organizzazione dell’Agenzia regionale di
protezione civile” e successive modifiche ed integrazioni;
VISTO l’assetto organizzativo della Agenzia Regionale di Protezione Civile, come definito con
determinazione n. G06800 del 28/05/2018 ed Atto di Organizzazione n. G07870 del 20.06.2018;
VISTA la Deliberazione di Giunta regionale n. 661 del 07 novembre 2016 con la quale è stato
conferito al Dott. Carmelo Tulumello l’incarico di Direttore della “Agenzia regionale di protezione
civile”;
VISTI
- il decreto legislativo del 23 giugno 2011, n. 118, recante: “Disposizioni in materia di
armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e
dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e successive
modifiche;
- la legge regionale 20 novembre 2001, n. 25, recante: “Norme in materia di programmazione,
bilancio e contabilità della Regione” e successive modifiche;
- il regolamento regionale 9 novembre 2017, n. 26, recante: “Regolamento regionale di
contabilità”;
- la legge regionale 28 dicembre 2018, n. 13, recante: “Legge di stabilità regionale 2019”;
- la legge regionale 28 dicembre 2018, n. 14, recante: “Bilancio di previsione finanziario della
Regione Lazio 2019-2021”;
- la deliberazione della Giunta regionale 28 dicembre 2018, n. 861, concernente: “Bilancio di
previsione finanziario della Regione Lazio 2019-2021. Approvazione del "Documento tecnico
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 12 di 309
di accompagnamento", ripartito in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni,
programmi e macroaggregati per le spese”;
- la deliberazione della Giunta regionale 28 dicembre 2018, n. 862, concernente: “Bilancio di
previsione finanziario della Regione Lazio 2019-2021. Approvazione del "Bilancio finanziario
gestionale", ripartito in capitoli di entrata e di spesa”;
- la deliberazione della Giunta regionale 5 febbraio 2019, n. 64, con la quale sono assegnati i
capitoli di spesa alle strutture regionali competenti, ai sensi dell'articolo 3, comma 2, lettera c),
della legge regionale 4 giugno 2018, n. 4 e dell’art. 13, comma 5 del regolamento regionale 9
novembre 2017, n. 26;
- l’articolo 30, comma 2, del r.r. n. 26/2017, in riferimento alla predisposizione del piano
finanziario di attuazione della spesa;
- la deliberazione della Giunta regionale 22 gennaio 2019, n. 16, concernente: “Applicazione delle
disposizioni di cui agli articoli 10, comma 2, e 39, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno
2011, n. 118 e successive modifiche e ulteriori disposizioni per la gestione del bilancio
di previsione finanziario della Regione Lazio 2018-2020, ai sensi dell’articolo 28, comma 6, del
regolamento regionale 9 novembre 2017. Aggiornamento del bilancio reticolare, ai sensi
dell’articolo 29 del r.r. n. 26/2017”;
- la circolare del Segretario Generale della Giunta regionale n 131023 del 18 febbraio 2019
e le eventuali e successive integrazioni, con cui sono fornite indicazioni per la gestione del
bilancio regionale 2019-2021;
CONSIDERATO che l’Ente Regione, ai sensi della legge regionale 26 febbraio 2014, n. 2, deve assicurare lo svolgimento delle attività di protezione civile;
CONSIDERATA la necessità da parte della Agenzia Regionale di Protezione Civile, in virtù del
ruolo e dei compiti assegnati, di rispondere all’esigenza di tutela individuale e collettiva di persone e
cose in maniera efficiente ed efficace;
CONSIDERATA la necessità di dotarsi di un’idonea riserva di acqua potabile per garantire
l’immediato intervento in caso di emergenza sul territorio della Regione Lazio durante l’anno 2019;
VISTA la nota dell’Area Emergenze e Sala Operativa di Protezione Civile prot. n. 509573 del
02/07/2019, con la quale si chiede di provvedere all’acquisto di almeno n. 197.600 bottigliette di
acqua da 0,50 lt.;
CONSIDERATO pertanto che è necessario procedere all’acquisto di bottiglie di acqua da 0,50 lt
per le esigenze di protezione civile;
VISTA la Direttiva del Presidente n. R00003 del 03/07/2013 in materia di “acquisizione di beni e
servizi in economia”;
VISTA la Delibera di Giunta n. 336 del 10/06/14 “Approvazione delle linee guida per l'acquisizione
di servizi e forniture in economia della Regione Lazio”;
VISTO il Decreto Legislativo n. 50/2016 “CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI”;
VISTO il D.L. n. 32/2019 “Sblocca cantieri” convertito con Legge 55/2019, con cui sono state
apportate modifiche al D.Lgs. 50/2016;
VISTO il Decreto Legislativo n. 50/2016 “Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e
2014/25/UE sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure
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d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per
il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture”;
VISTO l’art. 36 del D.Lgs. 50/2016 che, al comma 6 prevede che “Per lo svolgimento delle procedure di
cui al presente articolo le stazioni appaltanti possono procedere attraverso un mercato elettronico che
consenta acquisti telematici basati su un sistema che attua procedure di scelta del contraente interamente
gestite per via elettronica”;
VISTO l’art. 30 comma 1, del D.Lgs. 50/2016, che l’affidamento e l’esecuzione di appalti di opere,
lavori, servizi, forniture e concessioni devono essere strutturati nel rispetto dei principi di
economicità, efficacia, tempestività, libera concorrenza, non discriminazione, trasparenza,
proporzionalità, nonché pubblicità;
CONSIDERATO il combinato disposto dagli artt. 32, comma 2 e 36, comma 2, lett. a) del D.Lgs.
50/2016, che sancisce, anche nei casi di acquisizioni di beni per un valore economico inferiore a €
40.000,00, l’imprescindibilità di motivare adeguatamente la scelta del contraente, in ragione di
un’adeguata ancorché informale procedura comparativa;
CONSIDERATO, pertanto, che anche l’affidamento diretto, contemplato nell’art. 36, comma 2, lett.
a), si sostanzia in un procedimento semplificato, ma quale conseguenza di un indefettibile e preciso percorso comparativo condotto dal RUP;
VISTO l’art. 36, del D.Lgs. 50/2016 che, al comma 6 ter, prevede che nell’ambito delle procedure di
affidamento effettuate tramite mercati elettronici, la stazione appaltante verifica esclusivamente il
possesso da parte dell’aggiudicatario dei requisiti economici e finanziari e tecnico professionali
ferma restando la verifica del possesso dei requisiti generali effettuata dalla stazione appaltante
qualora il soggetto aggiudicatario non rientri tra gli operatori economici verificati a campione ai
sensi del comma 6-bis;
ATTESO che al fine di provvedere all’acquisizione della fornitura di cui sopra, è opportuno avvalersi
del MEPA, tramite richiesta d’offerta da inviare a non meno di tre ditte operanti nel settore,
accreditate su CONSIP;
TENUTO CONTO che in considerazione delle esigenze rappresentate è opportuno autorizzare
l’espletamento della procedura per l’acquisizione di quanto sopra e che per tale fornitura è stato
stabilito un importo massimo di spesa di € 38.000,00 IVA compresa;
RITENUTO pertanto di impegnare la somma di € 38.000,00 IVA compresa sul cap. E47900
dell’esercizio finanziario 2019, che offre la necessaria disponibilità, corrispondente alla missione 11
programma 01 codice di V livello del piano dei conti 1.03.01.02.011;
TENUTO CONTO che il criterio di aggiudicazione è quello del massimo ribasso e che i tempi di
consegna previsti sono fissati in 7 giorni;
ATTESO che con successiva determinazione si provvederà ad assegnare la fornitura alla ditta
aggiudicataria;
ATTESO che l’obbligazione verrà a scadenza nel corso dell’esercizio 2019;
RITENUTO di nominare quale Responsabile Unico del Procedimento, ai sensi dell’art 31 del
decreto legislativo 50/2016, la dott.ssa Roberta Foggia e Direttore dell’Esecuzione, ai sensi dell’art.
101 del medesimo decreto, il dott. Rodolfo Serafini;
D E T E R M I N A
Per le motivazioni indicate in premessa che si intendono integralmente riportate:
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1. di autorizzare l’espletamento della procedura di cui alle premesse, con l’utilizzo del MEPA,
per la per la fornitura di almeno 197.600 bottigliette di acqua da 0.5 lt, tramite richiesta
d’offerta da inviare a non meno di tre ditte operanti nel settore, accreditate su CONSIP;
2. di impegnare la somma di € 38.000,00 IVA compresa sul cap. E47900 dell’esercizio
finanziario 2019, che offre la necessaria disponibilità, corrispondente alla missione 11
programma 01 codice di V livello del piano dei conti 1.03.01.02.011 a favore di Creditori
Diversi (cod. cred. 3805);
3. di nominare Responsabile del Procedimento, ai sensi dell’art. 31 del D.Lgs. 50/2016, la
dott.ssa Roberta Foggia;
4. di nominare Direttore dell’Esecuzione, ai sensi dell’art. 101 del medesimo decreto, il dott.
Rodolfo Serafini;
5. di provvedere con successiva determinazione all’aggiudicazione della gara;
6. di prendere atto che l’obbligazione verrà a scadenza nel corso dell’esercizio 2019.
Il Direttore
Carmelo Tulumello
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Regione LazioDIREZIONE AGRICOLTURA, PROMOZIONE DELLA FILIERA E
DELLA CULTURA DEL CIBO, CACCIA E PESCAAtti dirigenziali di Gestione
Determinazione 13 maggio 2019, n. G06407
USI CIVICI - Università Agraria di Castel Madama (RM) - "Legittimazione di occupazione abusiva diterreni di demanio collettivo in favore del Sig. Chicca Mauro, con contestuale affrancazione del canone dinatura enfiteutica. Determinazione Dirigenziale n. G00019 del 03/01/2017 - Rettifica errore materiale.
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OGGETTO: USI CIVICI - Università Agraria di Castel Madama (RM) – “Legittimazione di occupazione abusiva di terreni di demanio collettivo in favore del Sig. Chicca Mauro, con contestuale affrancazione del canone di natura enfiteutica. Determinazione Dirigenziale n° G00019 del 03/01/2017 – Rettifica errore materiale.
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA PROMOZIONE DELLA FILIERA E DELLA CULTURA DEL CIBO,
CACCIA E PESCA
SU PROPOSTA del Dirigente dell’Area Territorio Rurale, Credito e Calamità Naturali; VISTA la Legge statutaria 11 novembre 2004, n. 1 “Nuovo Statuto della Regione Lazio”; VISTA la Legge Regionale 18 febbraio 2002, n. 6, e ss. mm. ii., relativa alla disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale; VISTO il Regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1, e ss. mm. ii., concernente l’organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale; VISTA la D.G.R., n° 211 del 7 maggio 2018 con la quale è stato conferito, all’Ing, Mauro Lasagna, l’incarico di Direttore della Direzione regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca, oggi Direzione Regionale Agricoltura Promozione della filiera e della cultura del cibo, Caccia e Pesca; VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, riguardante il trasferimento e la delega di funzioni amministrative statali alle Regioni; VISTI gli artt. 9 e 10 della Legge 16 giugno 1927, n. 1766, concernente la Conversione in legge del R.D. 22 maggio 1924, n. 751, riguardante il riordinamento degli usi civici nel Regno; VISTO il Regio Decreto 26 febbraio 1928, n. 332, concernente l’approvazione del regolamento per la esecuzione della Legge 16 giugno 1927, n. 1766, sul riordinamento degli usi civici nel Regno; VISTO il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33, art. 26 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”; VISTA la Circolare 26 febbraio 2004, n. 2/T e la successiva risoluzione n. 1/2006 prot. n. 18288 della Direzione Agenzia del Territorio VISTO l’art. 17 della Legge Regionale n° 12 del 10/08/2016, come modificato dall’art. 10 della L.R. 9/2017; VISTA la nota dell’Univesità Agraria di Castel Madama (RM), pervenuta in data 29/03/2019, prot. 246525, con la quale richiede la rettifica della Determinazione Dirigenziale n. G00019 del 03/01/2017, motivata dal fatto che nelle risultanze catastali è stata erroneamente indicata la superficie oggetto della legittimazione pari ad Ha 01.07.67 anziché Ha 01.08.10 così come riportato, in allegato alla richiesta dell’Università Agraria di Castel Madama, sulle visure catastali e verbale concessione quota n. 71 ; VISTA la Deteminazione Dirigenziale n° G00019 del 03/01/2017 avente per oggetto ” “Legittimazione di occupazione abusiva di terreni di demanio collettivo in favore del Sig. Chicca Mauro, con contestuale affrancazione del canone di natura enfiteutica; ACCERTATO che nella suddetta Determinazione della Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca n. G00019 del 03/01/2017, la superficie catastale non risulta corretta, e che la richiesta è motivata dal fatto che il perito demaniale P.A. Alessandro Alebardi, ha erroneamente indicato nella perizia di liquidazione dei diritti di uso civico, gravanti sui terreni del Sig. Chicca Mauro, le risultanze catastali, ovvero ha indicato la superficie catastale complessiva, identificata al NCT del Comune di Castel Madama nel foglio n. 8 con le partt. nn. 24, 51, 52 e 53, pari ad Ha
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01.07.67 anziché Ha 01.08.10; RITENUTO pertanto di rettificare, sia nelle premesse, che nel dispositivo la Determinazione Dirigenziale
della Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca n° G00019 del 03/01/2017 limitatamente ai dati catastali riportati alla Ditta Chicca Mauro
D E T E R M I N A
in conformità con le premesse, che qui si intendono integralmente richiamate di rettificare nello schema
riepilogativo riportato nelle premesse e nel determinato della Determinazione Dirigenziale della Direzione
Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca n° G00019 del 03/01/2017 con il seguente:
Intestatario dei terreni Comune
censuario
Dati
Catastali Superficie
catastale
Ha
Canone
annuo
€
Capitale
Affrancazione
€ Fg. Partt.
CHICCA Mauro, n. a OMISSIS il
OMISSIS C.F.: OMISSIS
Castel
Madama 8
24
51
52
53
1.08.10 508,42 10.333,00
TOTALE 1.08.10 508,42 10.333,00
Restano fermi tutti gli altri punti espressi nell’atto. Nel presente provvedimento non ricorrono le condizioni di cui all’art. 26 del Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”. Avverso la presente Determinazione è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio nel termine di giorni 60 (sessanta) dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, ovvero, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di 120 (centoventi) giorni. Il presente atto sarà anche pubblicato sul sito www.regione.lazio.it/rl agricoltura/. Il Direttore Regionale Ing. Mauro Lasagna
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Regione LazioDIREZIONE AGRICOLTURA, PROMOZIONE DELLA FILIERA E
DELLA CULTURA DEL CIBO, CACCIA E PESCAAtti dirigenziali di Gestione
Determinazione 11 settembre 2019, n. G11980
Procedimento autorizzativo su istanza estirpazione e sostituzione ulivi presentata dalla ditta OTTAVIANIMARIO, CUAA OMISSIS - Determinazione di AUTORIZZAZIONE
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Oggetto: Procedimento autorizzativo su istanza estirpazione e sostituzione ulivi presentata dalla ditta OTTAVIANI MARIO, CUAA OMISSIS - Determinazione di AUTORIZZAZIONE
IL DIRETTORE REGIONALE AGRICOLTURA, PROMOZIONE DELLA FILIERA E DELLA CULTURA DEL CIBO, CACCIA E PESCA
Su proposta del Dirigente dell’Area Decentrata Agricoltura Lazio Nord
VISTA la Legge Regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni: "Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla Dirigenza ed al Personale regionale";
VISTO il Regolamento di organizzazione degli Uffici e dei Servizi della Giunta Regionale n. 1 del 6 settembre 2002 e successive modifiche ed integrazioni;
VISTA la DGR n. 211 del 07/05/2018 con cui è stato conferito all’Ing. Mauro Lasagna l’incarico di Direttore della Direzione regionale Agricoltura, Promozione della Filiera e Cultura del cibo, Caccia e Pesca;
VISTI gli Atti di Organizzazione n.G12129 del 28/09/2018 e n.G12199 del 01/10/2018 con i quali è stato conferito l’incarico di dirigente dell’Area Decentrata Agricoltura Lazio Nord al Dr. Giovanni Carlo Lattanzi;
VISTO il Decreto Legislativo del 14 marzo 2013, n. 33 concernente “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”;
VISTO il Decreto Legislativo Luogotenenziale del 1945 n.475;
VISTA la L.R.1/2009 art.3;
VISTA la L. n.241/1990 artt. da 14 a 14 quinquies;
VISTA la DGR n.233 del 18 aprile 2019 concernente: “Approvazione delle linee guida per il rilascio dell'autorizzazione alle attività di abbattimento, espianto, spostamento e sostituzione degli alberi di olivo nella Regione Lazio”;
VISTO il Decreto Direttoriale n.05073 del 23/04/2019 con il quale è stata conferita delega al Dirigente dell’Area Decentrata Lazio Nord della Direzione regionale Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Caccia e Pesca per la gestione della procedura amministrativa relativa alle autorizzazioni all’abbattimento, all’espianto ed alla sostituzione degli alberi di olivo ed in particolare all’indizione della conferenza di servizi;
VISTA la Determinazione Dirigenziale n. G05081 del 23/04/2019 concernente: “Approvazione della procedura amministrativa e della modulistica da utilizzare nel corso dei procedimenti relativi alle istanze volte al rilascio dell'autorizzazione alle attività di abbattimento, espianto, spostamento e sostituzione degli alberi di olivo nella Regione Lazio”;
VISTA la Determinazione Dirigenziale n.G07682 del 05/06/2019 concernente: “Approvazione di modulistica integrativa da utilizzare nel corso dei procedimenti relativi alle istanze volte al rilascio dell'autorizzazione alle attività di abbattimento, espianto, spostamento e sostituzione degli alberi di olivo nella Regione Lazio”;
VISTA l’istanza presentata dalla ditta OTTAVIANI MARIO, CUAA OMISSIS, il 07/05/2019, come acquisita a protocollo con n. 345668 del 07/05/2019, inerente autorizzazione ad attività di estirpazione e sostituzione ulivi, corredata dai documenti alla stessa allegati;
CONSIDERATA la comunicazione di avvio del procedimento d’ufficio inviata dall’Area Decentrata Agricoltura Lazio Nord con protocollo n.589508 del 23/07/2019;
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TENUTO CONTO del riscontro fornito ditta OTTAVIANI MARIO, CUAA OMISSIS in data 06/08/2019, protocollo n.649079 del 06/08/2019, alla richiesta di integrazione documentale inviata dall’Area Decentrata Agricoltura Lazio Nord con protocollo n.589508 del 23/07/2019;
TENUTO CONTO dell’esito dell’istruttoria condotta dal responsabile di procedimento nominato con incarico protocollo n.397347 del 24/05/2019, come desumibile dal verbale istruttorio del 23/08/2019;
CONSIDERATO che da consultazione della check list di inquadramento territoriale allegata all’integrazione documentale protocollo n.649079 del 06/08/2019 risulta che l’area oggetto di attività di estirpazione degli ulivi ricade unicamente in area “Rete Europea natura 2000 (ZPS) IT6030005”
CONSIDERATO che per tale vincolo la ditta ha acquisito parere favorevole dalla Direzione Regionale Politiche Ambientali e Ciclo dei Rifiuti – Area valutazione di Incidenza e risorse Forestali con nota 569815 del 18/07/2019;
RITENUTO di poter autorizzare l’attività di estirpazione per la quale l’istanza è stata presentata, e valutata in fase istruttoria
DETERMINA
per quanto in premessa,
fatti salvi i diritti di terzi,
ai sensi del D.Lgte. del 1945 n.475/1945, dell’art.3 della L.R.1/2009 e della L. n.241/1990,
relativamente alla ditta - OTTAVIANI MARIO, CUAA OMISSIS
di autorizzare l’attività di estirpazione di n. 32 piante di ulivi come meglio dettagliata ed identificata nella documentazione prodotta. I termini di efficacia decorrono dalla data di comunicazione della presente.
Ai fini di cui sopra si dispone che copia della presente Determinazione sia trasmessa in forma telematica alle Amministrazioni ed ai soggetti che per legge devono intervenire nel procedimento, ed ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti, ai loro rispettivi indirizzi.
Gli atti inerenti il procedimento sono depositati presso l’Area Decentrata Agricoltura Lazio Nord, accessibili da parte di chiunque vi abbia interesse secondo le modalità ed i limiti previsti dalle vigenti norme in materia di accesso ai documenti amministrativi.
La durata dell’autorizzazione rilasciata dall’Area Decentrata Agricoltura Lazio Nord è pari ad anni 3 (tre) dalla data di approvazione della presente Determinazione Dirigenziale che costituisce titolo autorizzativo. Nei casi in cui, entro il termine dei tre anni in precedenza indicato, non siano state eseguite le attività autorizzate e intervenga una variazione nella proprietà e/o nel possesso dei fondi e delle piante oggetto della autorizzazione, il soggetto nuovo intestatario dei terreni inoltra una domanda di voltura all’ADA competente per territorio allegando alla stessa copia dell’atto di proprietà e/o di possesso che attesti la regolare transazione di proprietà e/o possesso.
Avverso il presente atto è ammesso ricorso davanti al Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dalla notifica del presente atto ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni.
La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale telematico della Regione Lazio.
Ricorrono le condizioni di cui all’articolo 23, comma 1, del D.lgs. 33/2013.
IL DIRETTORE REGIONALE
Dr. Mauro Lasagna
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Regione LazioDIREZIONE AGRICOLTURA, PROMOZIONE DELLA FILIERA E
DELLA CULTURA DEL CIBO, CACCIA E PESCAAtti dirigenziali di Gestione
Determinazione 11 settembre 2019, n. G11981
Procedimento autorizzativo su istanza di estirpazione di ulivi presentata dalla ditta Benedetti Rosita, CUAA -OMISSIS- Determinazione di AUTORIZZAZIONE
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 22 di 309
Oggetto: Procedimento autorizzativo su istanza di estirpazione di ulivi presentata dalla ditta Benedetti Rosita, CUAA - OMISSIS - Determinazione di AUTORIZZAZIONE
IL DIRETTORE REGIONALE AGRICOLTURA, PROMOZIONE DELLA FILIERA E DELLA CULTURA DEL CIBO, CACCIA E PESCA
Su proposta del Dirigente dell’Area Decentrata Agricoltura Lazio Nord
VISTA la Legge Regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni: "Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla Dirigenza ed al Personale regionale";
VISTO il Regolamento di organizzazione degli Uffici e dei Servizi della Giunta Regionale n. 1 del 6 settembre 2002 e successive modifiche ed integrazioni;
VISTA la DGR n. 211 del 07/05/2018 con cui è stato conferito all’Ing. Mauro Lasagna l’incarico di Direttore della Direzione regionale Agricoltura, Promozione della Filiera e Cultura del cibo, Caccia e Pesca;
VISTI gli Atti di Organizzazione n.G12129 del 28/09/2018 e n.G12199 del 01/10/2018 con i quali è stato conferito l’incarico di dirigente dell’Area Decentrata Agricoltura Lazio Nord al Dr. Giovanni Carlo Lattanzi;
VISTO il Decreto Legislativo del 14 marzo 2013, n. 33 concernente “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”;
VISTO il Decreto Legislativo Luogotenenziale del 1945 n.475;
VISTA la L.R.1/2009 art.3;
VISTA la L. n.241/1990 artt. da 14 a 14 quinquies;
VISTA la DGR n.233 del 18 aprile 2019 concernente: “Approvazione delle linee guida per il rilascio dell'autorizzazione alle attività di abbattimento, espianto, spostamento e sostituzione degli alberi di olivo nella Regione Lazio”;
VISTO il Decreto Direttoriale n.05073 del 23/04/2019 con il quale è stata conferita delega al Dirigente dell’Area Decentrata Lazio Nord della Direzione regionale Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Caccia e Pesca per la gestione della procedura amministrativa relativa alle autorizzazioni all’abbattimento, all’espianto ed alla sostituzione degli alberi di olivo ed in particolare all’indizione della conferenza di servizi;
VISTA la Determinazione Dirigenziale n. G05081 del 23/04/2019 concernente: “Approvazione della procedura amministrativa e della modulistica da utilizzare nel corso dei procedimenti relativi alle istanze volte al rilascio dell'autorizzazione alle attività di abbattimento, espianto, spostamento e sostituzione degli alberi di olivo nella Regione Lazio”;
VISTA la Determinazione Dirigenziale n.G07682 del 05/06/2019 concernente: “Approvazione di modulistica integrativa da utilizzare nel corso dei procedimenti relativi alle istanze volte al rilascio dell'autorizzazione alle attività di abbattimento, espianto, spostamento e sostituzione degli alberi di olivo nella Regione Lazio”;
VISTA l’istanza presentata dalla ditta - Benedetti Rosita, CUAA - OMISSIS, il 25/01/2019, come acquisita a protocollo con n. 91113 del 04/2/2019, inerente autorizzazione ad attività di estirpazione ulivi, corredata dai documenti alle stesse allegati;
CONSIDERATA la comunicazione di avvio del procedimento d’ufficio inviata dall’Area Decentrata Agricoltura Lazio Nord con protocollo n.589520 del 23/07/2019;
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 23 di 309
CONSIDERATA la richiesta di integrazioni inviata con nota n.589520 del 23/07/2019;
VISTA la documentazione integrativa trasmessa dalla ditta in data 07/08/2019 ed acquisita al protocollo con nota n. 654425 del 07/08/2019
TENUTO CONTO dell’esito dell’istruttoria condotta dal responsabile di procedimento nominato con incarico protocollo n.397347 del 24/05/2019, come desumibile dal verbale istruttorio del 09/09/2019;
CONSIDERATO che da consultazione della check list di inquadramento territoriale trasmessa con integrazione n. 654425 del 07/08/2019 non risulta che l’area oggetto di attività di estirpazione degli ulivi sia sottoposta a tutele e vincoli e a qualsivoglia forma di protezione;
RITENUTO di poter autorizzare l’attività abbattimento con espianto di ulivi per la quale l’istanza è stata presentata, e valutata in fase istruttoria
DETERMINA
per quanto in premessa,
fatti salvi i diritti di terzi,
ai sensi del D.Lgte. del 1945 n.475/1945, dell’art.3 della L.R.1/2009 e della L. n.241/1990,
relativamente alla ditta Benedetti Rosita, CUAA - OMISSIS
di autorizzare l’attività di estirpazione con abbattimento di 47 piante di ulivi come meglio dettagliata ed identificata nella documentazione prodotta. I termini di efficacia decorrono dalla data di comunicazione della presente.
Ai fini di cui sopra si dispone che copia della presente Determinazione sia trasmessa in forma telematica alle Amministrazioni ed ai soggetti che per legge devono intervenire nel procedimento, ed ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti, ai loro rispettivi indirizzi.
Gli atti inerenti il procedimento sono depositati presso l’Area Decentrata Agricoltura Lazio Nord, accessibili da parte di chiunque vi abbia interesse secondo le modalità ed i limiti previsti dalle vigenti norme in materia di accesso ai documenti amministrativi.
La durata dell’autorizzazione rilasciata dall’Area Decentrata Agricoltura Lazio Nord è pari ad anni 3 (tre) dalla data di approvazione della presente Determinazione Dirigenziale che costituisce titolo autorizzativo. Nei casi in cui, entro il termine dei tre anni in precedenza indicato, non siano state eseguite le attività autorizzate e intervenga una variazione nella proprietà e/o nel possesso dei fondi e delle piante oggetto della autorizzazione, il soggetto nuovo intestatario dei terreni inoltra una domanda di voltura all’ADA competente per territorio allegando alla stessa copia dell’atto di proprietà e/o di possesso che attesti la regolare transazione di proprietà e/o possesso.
Avverso il presente atto è ammesso ricorso davanti al Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dalla notifica del presente atto ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni.
La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale telematico della Regione Lazio.
Ricorrono le condizioni di cui all’articolo 23, comma 1, del D.lgs. 33/2013.
IL DIRETTORE REGIONALE
Dr. Mauro Lasagna
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 24 di 309
Regione LazioDIREZIONE AGRICOLTURA, PROMOZIONE DELLA FILIERA E
DELLA CULTURA DEL CIBO, CACCIA E PESCAAtti dirigenziali di Gestione
Determinazione 11 settembre 2019, n. G11982
Procedimento autorizzativo su istanza estirpazione e sostituzione ulivi presentata dalla ditta Laoreti Laura,CUAA OMISSIS - Determinazione di AUTORIZZAZIONE
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 25 di 309
Oggetto: Procedimento autorizzativo su istanza estirpazione ulivi presentata dalla ditta Laoreti Laura, CUAA OMISSS - Determinazione di AUTORIZZAZIONE
IL DIRETTORE REGIONALE AGRICOLTURA, PROMOZIONE DELLA FILIERA E DELLA CULTURA DEL CIBO, CACCIA E PESCA
Su proposta del Dirigente dell’Area Decentrata Agricoltura Lazio Nord
VISTA la Legge Regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni: "Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla Dirigenza ed al Personale regionale";
VISTO il Regolamento di organizzazione degli Uffici e dei Servizi della Giunta Regionale n. 1 del 6 settembre 2002 e successive modifiche ed integrazioni;
VISTA la DGR n. 211 del 07/05/2018 con cui è stato conferito all’Ing. Mauro Lasagna l’incarico di Direttore della Direzione regionale Agricoltura, Promozione della Filiera e Cultura del cibo, Caccia e Pesca;
VISTI gli Atti di Organizzazione n.G12129 del 28/09/2018 e n.G12199 del 01/10/2018 con i quali è stato conferito l’incarico di dirigente dell’Area Decentrata Agricoltura Lazio Nord al Dr. Giovanni Carlo Lattanzi;
VISTO il Decreto Legislativo del 14 marzo 2013, n. 33 concernente “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”;
VISTO il Decreto Legislativo Luogotenenziale del 1945 n.475;
VISTA la L.R.1/2009 art.3;
VISTA la L. n.241/1990 artt. da 14 a 14 quinquies;
VISTA la DGR n.233 del 18 aprile 2019 concernente: “Approvazione delle linee guida per il rilascio dell'autorizzazione alle attività di abbattimento, espianto, spostamento e sostituzione degli alberi di olivo nella Regione Lazio”;
VISTO il Decreto Direttoriale n.05073 del 23/04/2019 con il quale è stata conferita delega al Dirigente dell’Area Decentrata Lazio Nord della Direzione regionale Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Caccia e Pesca per la gestione della procedura amministrativa relativa alle autorizzazioni all’abbattimento, all’espianto ed alla sostituzione degli alberi di olivo ed in particolare all’indizione della conferenza di servizi;
VISTA la Determinazione Dirigenziale n. G05081 del 23/04/2019 concernente: “Approvazione della procedura amministrativa e della modulistica da utilizzare nel corso dei procedimenti relativi alle istanze volte al rilascio dell'autorizzazione alle attività di abbattimento, espianto, spostamento e sostituzione degli alberi di olivo nella Regione Lazio”;
VISTA la Determinazione Dirigenziale n.G07682 del 05/06/2019 concernente: “Approvazione di modulistica integrativa da utilizzare nel corso dei procedimenti relativi alle istanze volte al rilascio dell'autorizzazione alle attività di abbattimento, espianto, spostamento e sostituzione degli alberi di olivo nella Regione Lazio”;
VISTA l’istanza presentata dalla ditta - Laoreti Laura, CUAA OMISSIS, il 10/04/2019, come acquisita a protocollo con n. 328145 del 30/04/2019, e successive integrazione con note pervenute in data 24/05/2019 protocollo n. 405154 del 28/05/2019 e nota 447832 del 12/06/2019, inerente autorizzazione ad attività di estirpazione e abbattimento ulivi, corredata dai documenti alle stesse allegati;
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CONSIDERATA la comunicazione di avvio del procedimento d’ufficio inviata dall’Area Decentrata Agricoltura Lazio Nord con protocollo n.467462 del 18/06/2019;
TENUTO CONTO dell’esito dell’istruttoria condotta dal responsabile di procedimento nominato con incarico protocollo n.397347 del 24/05/2019, come desumibile dal verbale istruttorio del 18/07/2019;
CONSIDERATO che da consultazione della check list di inquadramento territoriale allegata alla istanza protocollo n.405154 del 28/05/2019 non risulta che l’area oggetto di attività di estirpazione degli ulivi sia sottoposta a tutele e vincoli e a qualsivoglia forma di protezione;
RITENUTO di poter autorizzare l’attività abbattimento con espianto di ulivi per la quale l’istanza è stata presentata, e valutata in fase istruttoria
DETERMINA
per quanto in premessa,
fatti salvi i diritti di terzi,
ai sensi del D.Lgte. del 1945 n.475/1945, dell’art.3 della L.R.1/2009 e della L. n.241/1990,
relativamente alla ditta - Laoreti Laura, CUAA OMISSIS
di autorizzare l’attività di estirpazione con abbattimento piante di ulivi come meglio dettagliata ed identificata nella documentazione prodotta. I termini di efficacia decorrono dalla data di comunicazione della presente.
Ai fini di cui sopra si dispone che copia della presente Determinazione sia trasmessa in forma telematica alle Amministrazioni ed ai soggetti che per legge devono intervenire nel procedimento, ed ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti, ai loro rispettivi indirizzi.
Gli atti inerenti il procedimento sono depositati presso l’Area Decentrata Agricoltura Lazio Nord, accessibili da parte di chiunque vi abbia interesse secondo le modalità ed i limiti previsti dalle vigenti norme in materia di accesso ai documenti amministrativi.
La durata dell’autorizzazione rilasciata dall’Area Decentrata Agricoltura Lazio Nord è pari ad anni 3 (tre) dalla data di approvazione della presente Determinazione Dirigenziale che costituisce titolo autorizzativo. Nei casi in cui, entro il termine dei tre anni in precedenza indicato, non siano state eseguite le attività autorizzate e intervenga una variazione nella proprietà e/o nel possesso dei fondi e delle piante oggetto della autorizzazione, il soggetto nuovo intestatario dei terreni inoltra una domanda di voltura all’ADA competente per territorio allegando alla stessa copia dell’atto di proprietà e/o di possesso che attesti la regolare transazione di proprietà e/o possesso.
Avverso il presente atto è ammesso ricorso davanti al Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dalla notifica del presente atto ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni.
La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale telematico della Regione Lazio.
Ricorrono le condizioni di cui all’articolo 23, comma 1, del D.lgs. 33/2013.
IL DIRETTORE REGIONALE
Dr. Mauro Lasagna
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Regione LazioDIREZIONE AGRICOLTURA, PROMOZIONE DELLA FILIERA E
DELLA CULTURA DEL CIBO, CACCIA E PESCAAtti dirigenziali di Gestione
Determinazione 11 settembre 2019, n. G11984
Procedimento autorizzativo su istanza estirpazione e sostituzione ulivi presentata dalla ditta Rampazzi Luigi,CUAA OMISSIS - Determinazione di AUTORIZZAZIONE
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 28 di 309
Oggetto: Procedimento autorizzativo su istanza estirpazione e reimpianto ulivi presentata dalla ditta – RAMPAZZI LUIGI, CUAA OMISSIS - Determinazione di AUTORIZZAZIONE
IL DIRETTORE REGIONALE AGRICOLTURA, PROMOZIONE DELLA FILIERA E DELLA CULTURA DEL CIBO, CACCIA E PESCA
Su proposta del Dirigente dell’Area Decentrata Agricoltura Lazio Nord
VISTA la Legge Regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni: "Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla Dirigenza ed al Personale regionale";
VISTO il Regolamento di organizzazione degli Uffici e dei Servizi della Giunta Regionale n. 1 del 6 settembre 2002 e successive modifiche ed integrazioni;
VISTA la DGR n. 211 del 07/05/2018 con cui è stato conferito all’Ing. Mauro Lasagna l’incarico di Direttore della Direzione regionale Agricoltura, Promozione della Filiera e Cultura del cibo, Caccia e Pesca;
VISTI gli Atti di Organizzazione n.G12129 del 28/09/2018 e n.G12199 del 01/10/2018 con i quali è stato conferito l’incarico di dirigente dell’Area Decentrata Agricoltura Lazio Nord al Dr. Giovanni Carlo Lattanzi;
VISTO il Decreto Legislativo del 14 marzo 2013, n. 33 concernente “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”;
VISTO il Decreto Legislativo Luogotenenziale del 1945 n.475;
VISTA la L.R.1/2009 art.3;
VISTA la L. n.241/1990 artt. da 14 a 14 quinquies;
VISTA la DGR n.233 del 18 aprile 2019 concernente: “Approvazione delle linee guida per il rilascio dell'autorizzazione alle attività di abbattimento, espianto, spostamento e sostituzione degli alberi di olivo nella Regione Lazio”;
VISTO il Decreto Direttoriale n.05073 del 23/04/2019 con il quale è stata conferita delega al Dirigente dell’Area Decentrata Lazio Nord della Direzione regionale Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Caccia e Pesca per la gestione della procedura amministrativa relativa alle autorizzazioni all’abbattimento, all’espianto ed alla sostituzione degli alberi di olivo ed in particolare all’indizione della conferenza di servizi;
VISTA la Determinazione Dirigenziale n. G05081 del 23/04/2019 concernente: “Approvazione della procedura amministrativa e della modulistica da utilizzare nel corso dei procedimenti relativi alle istanze volte al rilascio dell'autorizzazione alle attività di abbattimento, espianto, spostamento e sostituzione degli alberi di olivo nella Regione Lazio”;
VISTA la Determinazione Dirigenziale n.G07682 del 05/06/2019 concernente: “Approvazione di modulistica integrativa da utilizzare nel corso dei procedimenti relativi alle istanze volte al rilascio dell'autorizzazione alle attività di abbattimento, espianto, spostamento e sostituzione degli alberi di olivo nella Regione Lazio”;
VISTA l’istanza presentata dalla ditta RAMPAZZI LUIGI, CUAA OMISSIS, il 04/04/2019, come acquisita a protocollo con n. 272999 del 08/04/2019, inerente autorizzazione ad attività di estirpazione e sostituzione ulivi, corredata dai documenti alla stessa allegati;
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 29 di 309
CONSIDERATA la comunicazione di avvio del procedimento d’ufficio inviata dall’Area Decentrata Agricoltura Lazio Nord con protocollo n.504113 del 01/07/2019;
TENUTO CONTO del riscontro fornito ditta RAMPAZZI LUIGI, CUAA OMISSIS in data 12/07/2019, protocollo n.559533 del 16/07/2019, alla richiesta di integrazione documentale inviata dall’Area Decentrata Agricoltura Lazio Nord con protocollo n. 504113 del 01/07/2019;
TENUTO CONTO dell’esito dell’istruttoria condotta dal responsabile di procedimento nominato con incarico protocollo n.397347 del 24/05/2019, come desumibile dal verbale istruttorio del 12/08/2019;
CONSIDERATO che da consultazione della check list di inquadramento territoriale allegata all’integrazione documentale protocollo n.559533 del 16/07/2019 non risulta che l’area oggetto di attività di estirpazione degli ulivi sia sottoposta a tutela e vincoli e a qualsivoglia forma di protezione;
VISTO il verbale del sopralluogo effettuato in data 16/07/2019 presso le particelle interessate dall’espianto, contenente dichiarazione del richiedente RAMPAZZI LUIGI che modifica l’oggetto della richiesta riducendo ad un numero pari a 20 le piante di olivo per il quale si richiede l’estirpazione e il reimpianto
CONSIDERATO l’esito positivo del sopralluogo effettuato;
RITENUTO di poter autorizzare l’attività di estirpazione e reimpianto per la quale l’istanza è stata presentata, e valutata in fase istruttoria
DETERMINA
per quanto in premessa,
fatti salvi i diritti di terzi,
ai sensi del D.Lgte. del 1945 n.475/1945, dell’art.3 della L.R.1/2009 e della L. n.241/1990,
relativamente alla ditta - RAMPAZZI LUIGI, CUAA OMISSIS
di autorizzare l’attività di estirpazione con reimpianto di n. 20 piante di ulivi come meglio dettagliata ed identificata nella documentazione prodotta. I termini di efficacia decorrono dalla data di comunicazione della presente.
Ai fini di cui sopra si dispone che copia della presente Determinazione sia trasmessa in forma telematica alle Amministrazioni ed ai soggetti che per legge devono intervenire nel procedimento, ed ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti, ai loro rispettivi indirizzi.
Gli atti inerenti il procedimento sono depositati presso l’Area Decentrata Agricoltura Lazio Nord, accessibili da parte di chiunque vi abbia interesse secondo le modalità ed i limiti previsti dalle vigenti norme in materia di accesso ai documenti amministrativi.
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 30 di 309
La durata dell’autorizzazione rilasciata dall’Area Decentrata Agricoltura Lazio Nord è pari ad anni 3 (tre) dalla data di approvazione della presente Determinazione Dirigenziale che costituisce titolo autorizzativo. Nei casi in cui, entro il termine dei tre anni in precedenza indicato, non siano state eseguite le attività autorizzate e intervenga una variazione nella proprietà e/o nel possesso dei fondi e delle piante oggetto della autorizzazione, il soggetto nuovo intestatario dei terreni inoltra una domanda di voltura all’ADA competente per territorio allegando alla stessa copia dell’atto di proprietà e/o di possesso che attesti la regolare transazione di proprietà e/o possesso.
Avverso il presente atto è ammesso ricorso davanti al Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dalla notifica del presente atto ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni.
La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale telematico della Regione Lazio.
Ricorrono le condizioni di cui all’articolo 23, comma 1, del D.lgs. 33/2013
IL DIRETTORE REGIONALE
Dr. Mauro Lasagna
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 31 di 309
Regione LazioDIREZIONE AGRICOLTURA, PROMOZIONE DELLA FILIERA E
DELLA CULTURA DEL CIBO, CACCIA E PESCAAtti dirigenziali di Gestione
Determinazione 20 settembre 2019, n. G12497
L. R. n. 17/95 – DGR 6091/99- DGR n. 942/2017- Approvazione Piano annuale di assestamento e di prelievoAFV denominata "Caccia e Natura" in agro del Comune di Picinisco (Fr). Stagione venatoria 2019 /2020.
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 32 di 309
Oggetto: L. R. n. 17/95 – DGR 6091/99- DGR n. 942/2017- Approvazione Piano annuale di assestamento e
di prelievo AFV denominata “Caccia e Natura” in agro del Comune di Picinisco (Fr). Stagione venatoria
2019 /2020.
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA, PROMOZIONE DELLA
FILIERA E DELLA CULTURA DEL CIBO, CACCIA E PESCA
Su proposta del Dirigente dell’Area Decentrata Lazio Sud
VISTO lo Statuto della Regione Lazio;
VISTA la Legge Regionale 18 febbraio 2002, n. 6, concernente la disciplina del sistema organizzativo della
Giunta e del Consiglio e le disposizioni relative alla dirigenza ed al personale;
VISTO il Regolamento Regionale 6 settembre 2002 n. 1, riguardante l’organizzazione degli uffici e dei
servizi della Giunta Regionale e successive modificazioni ed integrazioni;
VISTA la legge 7 aprile 2014, n. 56 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e
fusioni di comuni”;
VISTA la Legge 31 dicembre 2015 n. 17 ed in particolare l’art. 7 “Disposizioni attuative della Legge 7
aprile 2014 n. 56- Disposizioni sulle città metropolitane, sulle provincie, sulle unioni di comuni e fusioni di
comuni”, con il quale le funzioni non fondamentali in materia di Agricoltura, Caccia e pesca già esercitate
dalla Città metropolitana di Roma capitale e dalle Provincie, sono state trasferite alla Regione;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 56/2016, con cui, tra l’altro, si individua nella Direzione
Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca la struttura regionale di primo livello competente
ad esercitare le funzioni non fondamentali in materia di agricoltura, caccia e pesca previste dall’articolo 7
della Legge Regionale n. 17/2015;
CONSIDERATO di dover garantire l’attuazione di quanto stabilito dalla citata deliberazione n. 56/2016 e
dalla legge regionale n. 17/2015, articolo 7;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 211 del 7 maggio 2018, con la quale è stato conferito
l’incarico di Direttore della Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca;
VISTA la Determinazione n. G10918 del 04 settembre 2018, concernente “Riorganizzazione delle strutture
organizzative della Direzione Regionale Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo,
Caccia e Pesca”;
VISTO l’Atto di Organizzazione n. G12182 del 01 ottobre 2018 della Direzione Regionale Agricoltura,
Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Caccia e Pesca con il quale si è provveduto a ridefinire
l’assetto organizzativo della Direzione stessa;
VISTA la Determinazione n. G05429 del 17/05/2016 recante: “Declaratoria delle competenze alle Aree
della Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca in materia faunistico venatoria,
delle funzioni già svolte dalle province, esercitate dalla Regione ai sensi dell’articolo 7, comma 2 della
legge regionale 31 dicembre 2015, n. 17”;
VISTA la Determinazione n. G02054 n. del 25/02/2019 recante: “Modifica allegato A della Determinazione
dirigenziale n. G05429 del 17/05/2016 concernente: Declaratoria delle competenze alle Aree della Direzione
Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca in materia faunistico venatoria, delle funzioni già
svolte dalle province, esercitate dalla Regione ai sensi dell’articolo 7, comma 2 della legge regionale 31
dicembre 2015, n. 17.”;
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VISTA la Legge 11 febbraio 1992, n. 157, concernente: “Norme per la protezione della fauna selvatica
omeoterma e per il prelievo venatorio” e successive integrazioni e modificazioni;
VISTA la Legge Regionale 2 maggio 1995, n. 17 “Norme per la tutela della fauna selvatica e la gestione
programmata dell’esercizio venatorio”;
VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale 29 luglio 1998, n. 450, concernente: “Legge Regionale
n.17/1995, articolo 10. Approvazione Piano Faunistico Venatorio Regionale” e s.m.i.;
VISTA la Deliberazione della Giunta regionale n. 6091 del 29.12.1999 con la quale è stata approvata la
disciplina di funzionamento delle aziende faunistiche venatorie (AFV) e delle aziende agri-turistico venatorie
(ATV);
VISTA la Deliberazione della Giunta regionale n. 942 del 29 dicembre 2017 con la quale è stata approvata la
disciplina di funzionamento delle aziende faunistiche venatorie (AFV) e delle aziende agri-turistico venatorie
(AATV);
PRESO ATTO della “Relazione di Assestamento e Miglioramento Ambientale, Piano di prelievo Venatorio
e di Assestamento Annuale – Azienda Faunistica Venatoria” redatta dal Tecnico incaricato dall’Azienda in
parola, pervenuta presso la scrivente Area Decentrata in data 30/04/2019, protocollo numero 331166;
CONSIDERATO che il piano risulta corrispondente alle effettive esigenze di funzionamento dell’AFV
Caccia e Natura;
ACCERTATO che l’Azienda faunistico venatoria denominata “Caccia e Natura” è in regola con il
pagamento delle tasse di concessione regionale.
DETERMINA
Ai sensi della normativa e delle disposizioni e in conformità con le premesse, che costituiscono parte
integrante e sostanziale del presente atto:
1. Di approvare il piano di assestamento e di prelievo dell’AFV “Caccia e Natura” sita in agro del
Comune di Picinisco (Fr) stagione venatoria 2019/2020 con le seguenti modalità:
a) Immissione di selvaggia in indirizzo faunistico fino alla data del 31 agosto 2019:
specie n. CAPI
LEPRE 0
FAGIANO 0
STARNA 0
b) Prelievo specie in indirizzo faunistico
specie n. CAPI
CINGHIALE 279
LEPRE 61
FAGIANO 79
STARNA 0
CAPRIOLO 28
n. 5 esemplari < 1 anno, n. 6 maschi di età compresa tra 1 e 2 anni, n. 9 maschi di età > di 2 anni, n.5 femmina di età compresa tra 1 e 2
anni, n. 3 femmina di età > di 2 anni
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2. di stabilire che il Concessionario dell’AFV “Caccia e Natura” sita in agro del Comune di
Picinisco (Fr) è tenuto all’osservanza delle vigenti disposizioni legislative esistenti in materia e
degli obblighi e prescrizioni contenute nelle DGR 6091/99 e DGR n. 942/2017 ed in particolare:
al pagamento della tassa e sopratassa annuale sulle concessioni regionali nei termini e
con gli importi previsti dalla vigente normativa;
alla delimitazione del perimetro aziendale con tabelle recanti le indicazioni previste
dall’art. 2 comma 3 del Disciplinare Regionale di cui alla deliberazione della Giunta n.
6091/99 e art 2 comma 3 della DGR n. 942/2017;
alla tabellazione delle eventuali aree private incluse coattivamente nelle quali è vietata
la caccia;
alla comunicazione preventiva all’Area Decentrata Agricoltura Lazio Sud (sede di
Frosinone) delle operazioni di immissione di selvaggina con indicazione delle date e
delle località;
Il prelievo richiesto rimane correlato all’effettuazione delle immissioni di selvaggina;
le operazioni di immissione devono riguardare solo specie in indirizzo faunistico e di
prelievo, devono risultare regolarmente annotate sui registri aziendali, vidimati e tenuti
secondo le modalità di cui alla vigente normativa;
i registri aziendali ed i blocchi dei permessi giornalieri di accesso nelle aziende devono
essere preventivamente vidimati dall’Area Decentrata Agricoltura Lazio Sud (sede di
Frosinone);
il titolare della concessione deve comunicare all’Area Decentrata Agricoltura Lazio Sud
(sede di Frosinone) il luogo preciso in cui sono conservati i predetti registri ed i
blocchetti dei permessi giornalieri.
La mancata osservanza degli obblighi e delle prescrizioni sopra indicate comporta l’applicazione delle
sanzioni previste dal Disciplinare Regionale – Sez. IV della DGR n. 6091/99 e dell’art. 39, 40, 41 e 42 della
D.G.R. n. 942/17, comprese la sospensione e la revoca della concessione.
Avverso il presente Atto è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale
del Lazio nel termine di sessanta giorni dalla comunicazione, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato
entro il termine di giorni centoventi.
Il Direttore Regionale
Ing. Mauro Lasagna
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Regione LazioDIREZIONE AGRICOLTURA, PROMOZIONE DELLA FILIERA E
DELLA CULTURA DEL CIBO, CACCIA E PESCAAtti dirigenziali di Gestione
Determinazione 23 settembre 2019, n. G12517
L. R. n. 17/95 – DGR 6091/99- DGR n. 942/2017- Approvazione Piano annuale di assestamento e di prelievoAFV denominata "Campoli Appennino" in agro del Comune di Campoli Appennino (Fr). Stagione venatoria2019 /2020.
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 36 di 309
Oggetto: L. R. n. 17/95 – DGR 6091/99- DGR n. 942/2017- Approvazione Piano annuale di assestamento e
di prelievo AFV denominata “Campoli Appennino” in agro del Comune di Campoli Appennino (Fr).
Stagione venatoria 2019 /2020.
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA, PROMOZIONE DELLA
FILIERA E DELLA CULTURA DEL CIBO, CACCIA E PESCA
Su proposta del Dirigente dell’Area Decentrata Lazio Sud
VISTO lo Statuto della Regione Lazio;
VISTA la Legge Regionale 18 febbraio 2002, n. 6, concernente la disciplina del sistema organizzativo della
Giunta e del Consiglio e le disposizioni relative alla dirigenza ed al personale;
VISTO il Regolamento Regionale 6 settembre 2002 n. 1, riguardante l’organizzazione degli uffici e dei
servizi della Giunta Regionale e successive modificazioni ed integrazioni;
VISTA la legge 7 aprile 2014, n. 56 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e
fusioni di comuni”;
VISTA la Legge 31 dicembre 2015 n. 17 ed in particolare l’art. 7 “Disposizioni attuative della Legge 7
aprile 2014 n. 56- Disposizioni sulle città metropolitane, sulle provincie, sulle unioni di comuni e fusioni di
comuni”, con il quale le funzioni non fondamentali in materia di Agricoltura, Caccia e pesca già esercitate
dalla Città metropolitana di Roma capitale e dalle Provincie, sono state trasferite alla Regione;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 56/2016, con cui, tra l’altro, si individua nella Direzione
Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca la struttura regionale di primo livello competente
ad esercitare le funzioni non fondamentali in materia di agricoltura, caccia e pesca previste dall’articolo 7
della Legge Regionale n. 17/2015;
CONSIDERATO di dover garantire l’attuazione di quanto stabilito dalla citata deliberazione n. 56/2016 e
dalla legge regionale n. 17/2015, articolo 7;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 211 del 7 maggio 2018, con la quale è stato conferito
l’incarico di Direttore della Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca;
VISTA la Determinazione n. G10918 del 04 settembre 2018, concernente “Riorganizzazione delle strutture
organizzative della Direzione Regionale Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo,
Caccia e Pesca”;
VISTO l’Atto di Organizzazione n. G12182 del 01 ottobre 2018 della Direzione Regionale Agricoltura,
Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Caccia e Pesca con il quale si è provveduto a ridefinire
l’assetto organizzativo della Direzione stessa;
VISTA la Determinazione n. G05429 del 17/05/2016 recante: “Declaratoria delle competenze alle Aree
della Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca in materia faunistico venatoria,
delle funzioni già svolte dalle province, esercitate dalla Regione ai sensi dell’articolo 7, comma 2 della
legge regionale 31 dicembre 2015, n. 17”;
VISTA la Determinazione n. G02054 n. del 25/02/2019 recante: “Modifica allegato A della Determinazione
dirigenziale n. G05429 del 17/05/2016 concernente: Declaratoria delle competenze alle Aree della Direzione
Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca in materia faunistico venatoria, delle funzioni già
svolte dalle province, esercitate dalla Regione ai sensi dell’articolo 7, comma 2 della legge regionale 31
dicembre 2015, n. 17.”;
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VISTA la Legge 11 febbraio 1992, n. 157, concernente: “Norme per la protezione della fauna selvatica
omeoterma e per il prelievo venatorio” e successive integrazioni e modificazioni;
VISTA la Legge Regionale 2 maggio 1995, n. 17 “Norme per la tutela della fauna selvatica e la gestione
programmata dell’esercizio venatorio”;
VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale 29 luglio 1998, n. 450, concernente: “Legge Regionale
n.17/1995, articolo 10. Approvazione Piano Faunistico Venatorio Regionale” e s.m.i.;
VISTA la Deliberazione della Giunta regionale n. 6091 del 29.12.1999 con la quale è stata approvata la
disciplina di funzionamento delle aziende faunistiche venatorie (AFV) e delle aziende agri-turistico venatorie
(ATV);
VISTA la Deliberazione della Giunta regionale n. 942 del 29 dicembre 2017 con la quale è stata approvata la
disciplina di funzionamento delle aziende faunistiche venatorie (AFV) e delle aziende agri-turistico venatorie
(AATV);
PRESO ATTO della “Relazione di Assestamento e Miglioramento Ambientale, Piano di prelievo Venatorio
e di Assestamento Annuale – Azienda Faunistica Venatoria” redatta dal Tecnico incaricato dall’Azienda in
parola, pervenuta presso la scrivente Area Decentrata in data 30/04/2019, protocollo numero 331157;
CONSIDERATO che il Responsabile del Procedimento Dott. Cesidio Gianni Sarrecchia a seguito
dell’espletamento dell’istruttoria, valutato che il piano risulta corrispondente alle effettive esigenze di
funzionamento dell’AFV, ad esclusione della scheda di gestione per la specie Cervus elaphus, poiché non
ricompresa nell’indirizzo faunistico, propone l’approvazione del Piano di assestamento e di prelievo stagione
venatoria 2019/2020 dell’AFV denominata “Campoli Appennino” sita in agro del Comune di Campoli
Appennino (Fr);
ACCERTATO che l’Azienda faunistico venatoria denominata “Campoli Appennino” è in regola con il
pagamento delle tasse di concessione regionale.
DETERMINA
Ai sensi della normativa e delle disposizioni e in conformità con le premesse e le risultane istruttorie, che
costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto:
1. Di approvare il piano di assestamento e di prelievo dell’AFV “Campoli Appennino” sita in agro
del Comune di Campoli Appennino (Fr) stagione venatoria 2019/2020 con le seguenti modalità:
a) Immissione di selvaggia in indirizzo faunistico fino alla data del 31 agosto 2019:
specie n. CAPI
LEPRE 0
FAGIANO 0
STARNA 0
b) Prelievo specie in indirizzo faunistico
specie n.CAPI
CINGHIALE 174
LEPRE 58
FAGIANO 90
STARNA 0
CAPRIOLO 12
(1 capi) esemplare maschio età < 1 anno, (2 capi) maschi età
1 - 2 anni, (4 capo) maschi >2 anni; (3 capi) esemplare
femmina età 1-2 anni, (2 capi) femmine > 2 anni
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 38 di 309
2. di stabilire che il Concessionario dell’AFV “Campoli Appennino” sita in agro del Comune di
Campoli Appennino (Fr) è tenuto all’osservanza delle vigenti disposizioni legislative esistenti in
materia e degli obblighi e prescrizioni contenute nelle DGR 6091/99 e DGR n. 942/2017 ed in
particolare:
al pagamento della tassa e sopratassa annuale sulle concessioni regionali nei termini e
con gli importi previsti dalla vigente normativa;
alla delimitazione del perimetro aziendale con tabelle recanti le indicazioni previste
dall’art. 2 comma 3 del Disciplinare Regionale di cui alla deliberazione della Giunta n.
6091/99 e art 2 comma 3 della DGR n. 942/2017;
alla tabellazione delle eventuali aree private incluse coattivamente nelle quali è vietata
la caccia;
alla comunicazione preventiva all’Area Decentrata Agricoltura Lazio Sud (sede di
Frosinone) delle operazioni di immissione di selvaggina con indicazione delle date e
delle località;
Il prelievo richiesto rimane correlato all’effettuazione delle immissioni di selvaggina;
le operazioni di immissione devono riguardare solo specie in indirizzo faunistico e di
prelievo, devono risultare regolarmente annotate sui registri aziendali, vidimati e tenuti
secondo le modalità di cui alla vigente normativa;
i registri aziendali ed i blocchi dei permessi giornalieri di accesso nelle aziende devono
essere preventivamente vidimati dall’Area Decentrata Agricoltura Lazio Sud (sede di
Frosinone);
il titolare della concessione deve comunicare all’Area Decentrata Agricoltura Lazio Sud
(sede di Frosinone) il luogo preciso in cui sono conservati i predetti registri ed i
blocchetti dei permessi giornalieri.
La mancata osservanza degli obblighi e delle prescrizioni sopra indicate comporta l’applicazione delle
sanzioni previste dal Disciplinare Regionale – Sez. IV della DGR n. 6091/99 e dell’art. 39, 40, 41 e 42 della
D.G.R. n. 942/17, comprese la sospensione e la revoca della concessione.
Avverso il presente Atto è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale
del Lazio nel termine di sessanta giorni dalla comunicazione, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato
entro il termine di giorni centoventi.
Il Direttore Regionale
Ing. Mauro Lasagna
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 39 di 309
Regione LazioDIREZIONE AGRICOLTURA, PROMOZIONE DELLA FILIERA E
DELLA CULTURA DEL CIBO, CACCIA E PESCAAtti dirigenziali di Gestione
Determinazione 23 settembre 2019, n. G12518
L. R. n. 17/95 – DGR 6091/99- DGR n. 942/2017- Approvazione Piano annuale di assestamento e di prelievoAFV denominata "Vallerotonda" in agro del Comune di Vallerotonda (Fr). Stagione venatoria 2019 /2020.
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 40 di 309
Oggetto: L. R. n. 17/95 – DGR 6091/99- DGR n. 942/2017- Approvazione Piano annuale di assestamento e
di prelievo AFV denominata “Vallerotonda” in agro del Comune di Vallerotonda (Fr). Stagione venatoria
2019 /2020.
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA, PROMOZIONE DELLA
FILIERA E DELLA CULTURA DEL CIBO, CACCIA E PESCA
Su proposta del Dirigente dell’Area Decentrata Lazio Sud
VISTO lo Statuto della Regione Lazio;
VISTA la Legge Regionale 18 febbraio 2002, n. 6, concernente la disciplina del sistema organizzativo della
Giunta e del Consiglio e le disposizioni relative alla dirigenza ed al personale;
VISTO il Regolamento Regionale 6 settembre 2002 n. 1, riguardante l’organizzazione degli uffici e dei
servizi della Giunta Regionale e successive modificazioni ed integrazioni;
VISTA la legge 7 aprile 2014, n. 56 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e
fusioni di comuni”;
VISTA la Legge 31 dicembre 2015 n. 17 ed in particolare l’art. 7 “Disposizioni attuative della Legge 7
aprile 2014 n. 56- Disposizioni sulle città metropolitane, sulle provincie, sulle unioni di comuni e fusioni di
comuni”, con il quale le funzioni non fondamentali in materia di Agricoltura, Caccia e pesca già esercitate
dalla Città metropolitana di Roma capitale e dalle Provincie, sono state trasferite alla Regione;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 56/2016, con cui, tra l’altro, si individua nella Direzione
Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca la struttura regionale di primo livello competente
ad esercitare le funzioni non fondamentali in materia di agricoltura, caccia e pesca previste dall’articolo 7
della Legge Regionale n. 17/2015;
CONSIDERATO di dover garantire l’attuazione di quanto stabilito dalla citata deliberazione n. 56/2016 e
dalla legge regionale n. 17/2015, articolo 7;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 211 del 7 maggio 2018, con la quale è stato conferito
l’incarico di Direttore della Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca;
VISTA la Determinazione n. G10918 del 04 settembre 2018, concernente “Riorganizzazione delle strutture
organizzative della Direzione Regionale Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo,
Caccia e Pesca”;
VISTO l’Atto di Organizzazione n. G12182 del 01 ottobre 2018 della Direzione Regionale Agricoltura,
Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Caccia e Pesca con il quale si è provveduto a ridefinire
l’assetto organizzativo della Direzione stessa;
VISTA la Determinazione n. G05429 del 17/05/2016 recante: “Declaratoria delle competenze alle Aree
della Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca in materia faunistico venatoria,
delle funzioni già svolte dalle province, esercitate dalla Regione ai sensi dell’articolo 7, comma 2 della
legge regionale 31 dicembre 2015, n. 17”;
VISTA la Determinazione n. G02054 n. del 25/02/2019 recante: “Modifica allegato A della Determinazione
dirigenziale n. G05429 del 17/05/2016 concernente: Declaratoria delle competenze alle Aree della Direzione
Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca in materia faunistico venatoria, delle funzioni già
svolte dalle province, esercitate dalla Regione ai sensi dell’articolo 7, comma 2 della legge regionale 31
dicembre 2015, n. 17.”;
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 41 di 309
VISTA la Legge 11 febbraio 1992, n. 157, concernente: “Norme per la protezione della fauna selvatica
omeoterma e per il prelievo venatorio” e successive integrazioni e modificazioni;
VISTA la Legge Regionale 2 maggio 1995, n. 17 “Norme per la tutela della fauna selvatica e la gestione
programmata dell’esercizio venatorio”;
VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale 29 luglio 1998, n. 450, concernente: “Legge Regionale
n.17/1995, articolo 10. Approvazione Piano Faunistico Venatorio Regionale” e s.m.i.;
VISTA la Deliberazione della Giunta regionale n. 6091 del 29.12.1999 con la quale è stata approvata la
disciplina di funzionamento delle aziende faunistiche venatorie (AFV) e delle aziende agri-turistico venatorie
(ATV);
VISTA la Deliberazione della Giunta regionale n. 942 del 29 dicembre 2017 con la quale è stata approvata la
disciplina di funzionamento delle aziende faunistiche venatorie (AFV) e delle aziende agri-turistico venatorie
(AATV);
PRESO ATTO della “Relazione di Assestamento e Miglioramento Ambientale, Piano di prelievo Venatorio
e di Assestamento Annuale – Azienda Faunistica Venatoria” redatta dal Tecnico incaricato dall’Azienda in
parola, pervenuta presso la scrivente Area Decentrata in data 30/04/2019, protocollo numero 329855;
CONSIDERATO che il Responsabile del Procedimento Dott. Cesidio Gianni Sarrecchia a seguito
dell’espletamento dell’istruttoria, valutato che il piano risulta corrispondente alle effettive esigenze di
funzionamento dell’AFV, propone l’approvazione del Piano di assestamento e di prelievo stagione venatoria
2019 /2020 dell’AFV denominata “Vallerotonda” sita in agro del Comune di Vallerotonda (Fr);
ACCERTATO che l’Azienda faunistico venatoria denominata “Vallerotonda” è in regola con il pagamento
delle tasse di concessione regionale.
DETERMINA
Ai sensi della normativa e delle disposizioni e in conformità con le premesse e le risultane istruttorie, che
costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto:
1. Di approvare il piano di assestamento e di prelievo dell’AFV “Vallerotonda” sita in agro del
Comune di Vallerotonda (Fr) stagione venatoria 2019/2020 con le seguenti modalità:
Immissione di selvaggia in indirizzo faunistico fino alla data del 31 agosto 2019:
specie n. CAPI
LEPRE 0
FAGIANO 0
STARNA 0
Prelievo specie in indirizzo faunistico
specie n. CAPI
CINGHIALE 293
LEPRE 25
FAGIANO 170
STARNA 25
2. di stabilire che il Concessionario dell’AFV “Vallerotonda” sita in agro del Comune di
Vallerotonda (Fr) è tenuto all’osservanza delle vigenti disposizioni legislative esistenti in
materia e degli obblighi e prescrizioni contenute nelle DGR 6091/99 e DGR n. 942/2017 ed in
particolare:
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 42 di 309
al pagamento della tassa e sopratassa annuale sulle concessioni regionali nei termini e
con gli importi previsti dalla vigente normativa;
alla delimitazione del perimetro aziendale con tabelle recanti le indicazioni previste
dall’art. 2 comma 3 del Disciplinare Regionale di cui alla deliberazione della Giunta n.
6091/99 e art 2 comma 3 della DGR n. 942/2017;
alla tabellazione delle eventuali aree private incluse coattivamente nelle quali è vietata
la caccia;
alla comunicazione preventiva all’Area Decentrata Agricoltura Lazio Sud (sede di
Frosinone) delle operazioni di immissione di selvaggina con indicazione delle date e
delle località;
Il prelievo richiesto rimane correlato all’effettuazione delle immissioni di selvaggina;
le operazioni di immissione devono riguardare solo specie in indirizzo faunistico e di
prelievo, devono risultare regolarmente annotate sui registri aziendali, vidimati e tenuti
secondo le modalità di cui alla vigente normativa;
i registri aziendali ed i blocchi dei permessi giornalieri di accesso nelle aziende devono
essere preventivamente vidimati dall’Area Decentrata Agricoltura Lazio Sud (sede di
Frosinone);
il titolare della concessione deve comunicare all’Area Decentrata Agricoltura Lazio Sud
(sede di Frosinone) il luogo preciso in cui sono conservati i predetti registri ed i
blocchetti dei permessi giornalieri.
La mancata osservanza degli obblighi e delle prescrizioni sopra indicate comporta l’applicazione delle
sanzioni previste dal Disciplinare Regionale – Sez. IV della DGR n. 6091/99 e dell’art. 39, 40, 41 e 42 della
D.G.R. n. 942/17, comprese la sospensione e la revoca della concessione.
Avverso il presente Atto è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale
del Lazio nel termine di sessanta giorni dalla comunicazione, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato
entro il termine di giorni centoventi.
Il Direttore Regionale
Ing. Mauro Lasagna
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 43 di 309
Regione LazioDIREZIONE AGRICOLTURA, PROMOZIONE DELLA FILIERA E
DELLA CULTURA DEL CIBO, CACCIA E PESCAAtti dirigenziali di Gestione
Determinazione 23 settembre 2019, n. G12520
L.R. n. 17/95, art.19 comma 1 lettera b). Rinnovo autorizzazione all'allevamento di selvaggina a scopo direintroduzione o ripopolamento specie: fagiano (Phasianus colchicus), starna (Perdix perdix) e pernice rossa(Alectoris rufa) – Azienda Agricola "LA STARNIANA" - Signor Marricchi Fabrizio – Località "Giuliaccio"in agro del Comune di Onano (VT) - codice RL VT RIP 07.
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 44 di 309
Oggetto: L.R. n. 17/95, art.19 comma 1 lettera b). Rinnovo autorizzazione all’allevamento di
selvaggina a scopo di reintroduzione o ripopolamento specie: fagiano (Phasianus
colchicus), starna (Perdix perdix) e pernice rossa (Alectoris rufa) – Azienda Agricola “LA
STARNIANA” - Signor Marricchi Fabrizio – Località “Giuliaccio” in agro del Comune di
Onano (VT) - codice RL VT RIP 07.
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA, PROMOZIONE DELLA
FILIERA E DELLA CULTURA DEL CIBO, CACCIA PESCA
SU PROPOSTA del Dirigente dell’Area Politiche di Prevenzione e Conservazione della Fauna
Selvatica e Gestione delle Risorse della Pesca e dell’Acquacoltura;
VISTO lo Statuto della Regione Lazio;
VISTA la Legge Regionale 18 febbraio 2002, n. 6, concernente la disciplina del sistema organizzativo
della Giunta e del Consiglio e le disposizioni relative alla dirigenza ed al personale;
VISTO il Regolamento Regionale 6 settembre 2002 n. 1, riguardante l’organizzazione degli uffici e
dei servizi della Giunta Regionale e successive modificazioni ed integrazioni;
VISTA la legge 7 aprile 2014, n. 56 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle
unioni e fusioni di comuni”;
VISTA la legge 23 dicembre 2014, n. 190, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio
annuale e pluriennale dello Stato” (legge di stabilità 2015) ed in particolare i commi da 421 a 428,
sul personale di province e città metropolitane relative alle procedure di mobilità;
VISTA la Legge 31 dicembre 2015 n. 17 ed in particolare l’art. 7 “Disposizioni attuative della Legge
7 aprile 2014 n. 56 - Disposizioni sulle città metropolitane, sulle provincie, sulle unioni di comuni e
fusioni di comuni”, con il quale le funzioni non fondamentali in materia di Agricoltura, Caccia e
pesca già esercitate dalla Città metropolitana di Roma capitale e dalle Provincie, sono state trasferite
alla Regione;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 56/2016, con cui si individua nella Direzione
Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca la struttura regionale di primo livello
competente ad esercitare le funzioni non fondamentali in materia di agricoltura, caccia e pesca
previste dall’articolo 7 della Legge Regionale n. 17/2015;
CONSIDERATO di dover garantire l’attuazione di quanto stabilito dalla citata deliberazione n.
56/2016 e dalla legge regionale n. 17/2015, articolo 7;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 211 del 7 maggio 2018, con la quale è stato
conferito l’incarico di Direttore della Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e
Pesca;
VISTA la Determinazione n. G10918 del 04 settembre 2018, concernente “Riorganizzazione delle
strutture organizzative della Direzione Regionale Agricoltura, Promozione della Filiera e della
Cultura del Cibo, Caccia e Pesca”;
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 45 di 309
VISTO l’Atto di Organizzazione n. G12182 del 01 ottobre 2018 della Direzione Regionale
Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Caccia e Pesca con il quale si è
provveduto a ridefinire l’assetto organizzativo della Direzione stessa;
VISTA la Determinazione n. G05429 del 17/05/2016 recante: “Declaratoria delle competenze alle
Aree della Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca in materia faunistico
venatoria, delle funzioni già svolte dalle province, esercitate dalla Regione ai sensi dell’articolo 7,
comma 2 della legge regionale 31 dicembre 2015, n. 17”;
VISTA la Legge 11 febbraio 1992, n. 157, concernente: “Norme per la protezione della fauna
selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio” e successive integrazioni e modificazioni;
VISTA la Legge Regionale 2 maggio 1995, n. 17 “Norme per la tutela della fauna selvatica e la
gestione programmata dell’esercizio venatorio”;
VISTO l’art. 17 della Legge n. 157 del 11 febbraio 1992 e s.m.i.;
VISTO l’art. 19 della Legge Regionale n. 17 del 02 maggio 1995;
PRESO ATTO della proposta del Dirigente dell’Area Decentrata Agricoltura di Viterbo protocollo
n. 0645569 del 05/08/2019 che a seguito dell’espletamento dell’istruttoria, propone ai sensi dell’art.
19, comma 1, lettera b) della L. R. 17/1995 il rinnovo dell’autorizzazione all’allevamento di
selvaggina a scopo di reintroduzione o ripopolamento specie: fagiano (Phasianus colchicus), starna
(Perdix perdix) e pernice rossa (Alectoris rufa) sito in agro del Comune di Onano (VT) in Località
“Giuliaccio”- codice RL VT RIP 07 al Signor Marricchi Fabrizio nato a OMISSIS il OMISSIS e
residente OMISSIS in OMISSIS – Azienda Agricola “LA STARNIANA” P.IVA 01535210569.
DETERMINA
Ai sensi della normativa e delle disposizioni e in conformità con le premesse, che costituiscono parte
integrante e sostanziale del presente provvedimento:
1. di rinnovare l’autorizzazione all’allevamento di selvaggina a scopo di reintroduzione o
ripopolamento specie: fagiano (Phasianus colchicus), starna (Perdix perdix) e pernice rossa
(Alectoris rufa) sito in agro del Comune di Onano (VT) in Località “Giuliaccio” - codice RL VT
RIP 07 al Signor Marricchi Fabrizio nato a OMISSIS il OMISSIS e residente OMISSIS in
OMISSIS – Azienda Agricola “LA STARNIANA” P.IVA 01535210569.
2. Il Signor Marricchi Fabrizio, nella gestione dell’allevamento su menzionato, dovrà attenersi alle
seguenti prescrizioni:
L’allevamento deve riguardare esclusivamente specie autoctone mantenute in purezza.
Il titolare dell’allevamento deve tenere apposito registro di allevamento, vidimato
preventivamente dalla Regione Lazio – A.D.A. Lazio Nord (sede di Viterbo), in cui devono
essere annotati il numero dei riproduttori e la loro origine, natalità, mortalità, cessioni, eventi
patologici significativi, controlli sanitari ed amministrativi eseguiti. Devono inoltre essere
adottati tutti gli accorgimenti necessari affinché gli animali non possano disperdersi in natura.
Nell’allevamento deve essere mantenuta una densità limitata secondo i rapporti minimi
previsti dall’art. 19 comma 7 della L.R. n. 17/95.
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 46 di 309
I capi allevati debbono avere un contrassegno inamovibile, che verrà posto, a cura
dell’interessato, non appena la fauna allevata sarà in grado di riceverlo, riportante la seguente
dicitura “per reintroduzione o ripopolamento e numero di codice. “RL VT RIP 07”.
Per la detenzione, il trasporto e la vendita di selvaggina morta o viva proveniente
dall’allevamento è necessaria una documentazione indicante la provenienza, il numero e la
specie dei capi, compilata a cura del titolare dell’allevamento, accompagnata da certificazione
sanitaria.
Il controllo sanitario dovrà essere eseguito almeno due volte l’anno a cura del Servizio
dell’Unità Sanitaria Locale, competente per territorio, e documentato alla Regione Lazio –
Area Decentrata Agricoltura Lazio Nord (sede di Viterbo).
L’allevamento è soggetto a tassa di concessione regionale di cui alla L. R. 2 maggio 1980 n.
30 e s.m.i.
3. La presente autorizzazione ha la durata di anni 6 (sei) a far data dall’esecutività del presente atto
ed è rinnovabile alla scadenza.
4. La presente autorizzazione viene rilasciata ai sensi della Legge 157/92 e della L.R. n. 17/95 e
sono fatti salvi ulteriori nulla osta e/o autorizzazioni previste anche in sede locale da normative
vigenti.
5. L’Area Decentrata Agricoltura Lazio Nord dovrà notificare il presente atto al Signor Marricchi
Fabrizio e dovrà trametterlo, per conoscenza al Servizio Veterinario dell’Unità Sanitaria Locale
competente per territorio e al Comando Stazione dei Carabinieri Forestali ove ricade
l’allevamento.
I documenti citati nel presente Atto sono disponibili presso la struttura Area Decentrata Agricoltura
Lazio Nord – Via A. Saffi 49 - 01100 Viterbo (VT).
Avverso il presente Atto è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo
Regionale del Lazio nel termine di sessanta giorni dalla comunicazione, ovvero ricorso straordinario
al Capo dello Stato entro il termine di giorni centoventi.
Il presente Atto sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
Il Direttore
Dott. Ing. Mauro Lasagna
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 47 di 309
Regione LazioDIREZIONE AGRICOLTURA, PROMOZIONE DELLA FILIERA E
DELLA CULTURA DEL CIBO, CACCIA E PESCAAtti dirigenziali di Gestione
Determinazione 23 settembre 2019, n. G12523
L.R. n. 17/95 – DGR n. 460/2018. Piano di prelievo in selezione del cinghiale, da realizzarsi nell'AFV "SANMARTINO" in agro del Comune di Sutri - Periodo settembre 2019 - 30 gennaio 2020.
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 48 di 309
Oggetto: L.R. n. 17/95 – DGR n. 460/2018. Piano di prelievo in selezione del cinghiale, da realizzarsi
nell’AFV “SAN MARTINO” in agro del Comune di Sutri - Periodo settembre 2019 - 30 gennaio
2020.
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA, PROMOZIONE DELLA FILIERA E
DELLA CULTURA DEL CIBO, CACCIA PESCA
SU PROPOSTA del Dirigente dell’Area Politiche di Prevenzione e Conservazione della Fauna Selvatica e
Gestione delle Risorse della Pesca e dell’Acquacoltura;
VISTO lo Statuto della Regione Lazio;
VISTA la Legge Regionale 18 febbraio 2002, n. 6, concernente la disciplina del sistema organizzativo della
Giunta e del Consiglio e le disposizioni relative alla dirigenza ed al personale;
VISTO il Regolamento Regionale 6 settembre 2002 n. 1, riguardante l’organizzazione degli uffici e dei servizi
della Giunta Regionale e successive modificazioni ed integrazioni;
VISTA la legge 7 aprile 2014, n. 56 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e
fusioni di comuni”;
VISTA la legge 23 dicembre 2014, n. 190, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e
pluriennale dello Stato” (legge di stabilità 2015) ed in particolare i commi da 421 a 428, sul personale di
province e città metropolitane relative alle procedure di mobilità;
VISTA la Legge 31 dicembre 2015 n. 17 ed in particolare l’art. 7 “Disposizioni attuative della Legge 7 aprile
2014 n. 56 - Disposizioni sulle città metropolitane, sulle provincie, sulle unioni di comuni e fusioni di
comuni”, con il quale le funzioni non fondamentali in materia di Agricoltura, Caccia e pesca già esercitate
dalla Città metropolitana di Roma capitale e dalle Provincie, sono state trasferite alla Regione;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 56/2016, con cui si individua nella Direzione Regionale
Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca la struttura regionale di primo livello competente ad
esercitare le funzioni non fondamentali in materia di agricoltura, caccia e pesca previste dall’articolo 7 della
Legge Regionale n. 17/2015;
CONSIDERATO di dover garantire l’attuazione di quanto stabilito dalla citata deliberazione n. 56/2016 e
dalla legge regionale n. 17/2015, articolo 7;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 211 del 7 maggio 2018, con la quale è stato conferito
l’incarico di Direttore della Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca;
VISTA la Determinazione n. G10918 del 04 settembre 2018, concernente “Riorganizzazione delle strutture
organizzative della Direzione Regionale Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo,
Caccia e Pesca”;
VISTO l’Atto di Organizzazione n. G12182 del 01 ottobre 2018 della Direzione Regionale Agricoltura,
Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Caccia e Pesca con il quale si è provveduto a ridefinire
l’assetto organizzativo della Direzione stessa;
VISTA la Determinazione n. G05429 del 17/05/2016 recante: “Declaratoria delle competenze alle Aree
della Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca in materia faunistico venatoria, delle
funzioni già svolte dalle province, esercitate dalla Regione ai sensi dell’articolo 7, comma 2 della legge
regionale 31 dicembre 2015, n. 17”;
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 49 di 309
VISTA la Legge 11 febbraio 1992, n. 157, concernente: “Norme per la protezione della fauna selvatica
omeoterma e per il prelievo venatorio” e successive integrazioni e modificazioni;
VISTA la Legge Regionale 2 maggio 1995, n. 17 “Norme per la tutela della fauna selvatica e la gestione
programmata dell’esercizio venatorio”;
VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale 29 luglio 1998, n. 450, concernente: “Legge Regionale n.
17/1995, articolo 10. Approvazione Piano Faunistico Venatorio Regionale” e s.m.i.;
VISTA la L.R. 16 marzo 2015, n. 4 concernente: “Interventi regionali per la conservazione, la gestione, il
controllo della fauna selvatica, la prevenzione e l’indennizzo dei danni causati dalla stessa nonché per una
corretta regolamentazione dell’attività faunistico venatoria. Soppressione dell’osservatorio faunistico-
venatorio regionale;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 6091 del 29/12/1999 con la quale è stata approvata la
disciplina di funzionamento delle aziende faunistiche venatorie (AFV) e delle Aziende Agri-Turistico-
Venatorie (AA.TT.VV.) e relativa regolamentazione sanzionatoria;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 942 del 29/12/2017 con la quale è stata approvata la
disciplina di funzionamento delle aziende faunistiche venatorie (AFV) e delle Aziende Agri-Turistico-
Venatorie (AA.TT.VV.);
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 460 del 02/08/2018 concernente: “L.R. n. 17/95, art.34
comma 2, art. 35 comma 5 – Disciplina per la gestione faunistica e per la caccia di selezione degli ungulati”,
ed in particolare l’allegato 2 “Disciplina per la gestione faunistica e per la caccia di selezione agli ungulati:
cinghiale”;
VISTO in particolare l’art. 23 dell’Allegato 2 della DGR n. 460 del 02/08/2018, che consente l’attuazione del
piano di prelievo all’interno delle AA.FF.VV. ad opera di cacciatori in possesso di abilitazione alla caccia di
selezione anche se non iscritti all'Albo Regionale;
DATO ATTO che la DGR n. 460 del 02/08/2018 disciplina nel dettaglio il procedimento per l’approvazione
dei piani di gestione della caccia di selezione agli ungulati, tra cui la specie cinghiale e nell’Allegato 2, art. 2
dispone che il Piano di gestione faunistica e venatoria, è approvato dalla Direzione Regionale Agricoltura,
Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Caccia e Pesca, previa istruttoria dell’Area Decentrata
Agricoltura competente per territorio, acquisito il parere favorevole dell’ISPRA;
VISTE le linee guida per la gestione degli ungulati, cervidi e bovidi pubblicato dall’ISPRA nel settembre 2013
che prevedono tempi di prelievo in deroga all’art. 18 della Legge 157/92, ai sensi del D.L. 30.09.2005 n. 203
art. 11 quqterdecies, convertito in legge 248/2005;
PRESO ATTO della proposta del Dirigente dell’Area Decentrata Agricoltura Lazio Nord protocollo n.
0687289 del 30/08/2019 che a seguito dell’espletamento dell’istruttoria e previa acquisizione del parere
favorevole dell’ISPRA nota prot 50581 del 26/08/2019, propone ai sensi dell’art. 34 della L.R. n. 17/95 e
della DGR n. 460 del 02/08/2018, di autorizzare il concessionario dell’A.F.V. “San Martino” al prelievo in
selezione del cinghiale così come indicato nel parere ISPRA e come riportato nella tabella seguente:
Prelievo previsto in
selezione
Maschi <1 anno Femmine < 1anno Maschi > 1 anno Femmine < 1 anno
42 11 14 7 10
nei periodi come appresso riportati e nelle quantità come da tabella sopra riportata.
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 50 di 309
TUTTE LE CLASSI ESCLUSE LE FEMMINE ADULTE
dal 02 settembre 2019 – 30 gennaio 2020
FEMMINE ADULTE
dal 02 ottobre 2019 al 30 gennaio 2020
DETERMINA
Ai sensi della normativa e delle disposizioni e in conformità con le premesse, che costituiscono parte
integrante e sostanziale del presente provvedimento:
1. di autorizzare il concessionario dell’A.F.V. “San Martino” al prelievo in selezione del cinghiale così come
indicato nel parere ISPRA e come riportato nella tabella seguente:
Prelievo previsto in
selezione
Maschi <1 anno Femmine < 1anno Maschi > 1 anno Femmine < 1 anno
42 11 14 7 10
Il piano deve essere attuato secondo la ripartizione fra sesso e classi di età nei seguenti periodi:
TUTTE LE CLASSI ESCLUSE LE FEMMINE ADULTE
dalla data di esecutività del presente provvedimento al 30 gennaio 2020
FEMMINE ADULTE
dal 02 ottobre 2019 al 30 gennaio 2020.
2. Il Piano di prelievo deve essere eseguito nell’osservanza delle vigenti disposizioni legislative esistenti in
materia e degli obblighi e prescrizioni, in ordine alle modalità tecniche ed operative, contenute nella
DGR n. 460/2018 e nel rispetto delle indicazioni contenute nel parere ISPRA, nonché delle principali
prescrizioni di seguito richiamate:
le operazioni di prelievo in selezione della specie cinghiale (Sus scrofa) dovranno rispettare il
numero, la ripartizione fra sesso e classe di età come previsto nel piano e concludersi entro e non
oltre il 30 gennaio 2020;
il prelievo in selezione è consentito nella sola forma da appostamento;
per gli abbattimenti dovrà farsi uso esclusivamente delle armi consentite (art. 21 dell’allegato 2
della DGR n. 460/2018);
l’attuazione del piano di selezione all’interno delle Aziende Faunistico Venatorie avviene, ad opera
di cacciatori in possesso di abilitazione alla caccia di selezione anche se non iscritti all’Albo
regionale. (art. 23, comma 3 dell’allegato 2 della DGR n. 460/2018);
le uscite e i capi abbattuti in selezione vanno annotate nel registro aziendale, tale registro va tenuto
a disposizione per gli eventuali controlli;
il selettore dovrà applicare le fascette, fornite dal titolare dell'A.F.V., recanti il nome dell'A.F.V. con
datario e numerazione progressiva; tali fascette saranno registrate dall’ADA competente in
numero sufficiente a coprire il piano di prelievo autorizzato;
le fascette devono essere apposte all'orecchio sinistro dei capi abbattuti, così come previsto
dall'art. 19 dell’allegato 2 della DGR 460/2018;
il concessionario dell’A.F.V. deve trasmettere, annualmente, all’ADA competente, la
rendicontazione dei piani di abbattimento selettivi approvati dalla Direzione Regionale Agricoltura
Promozione della filiera e della cultura del Cibo, Caccia e Pesca;
il Concessionario, per migliorare la gestione del cinghiale, deve fornire agli ATC i parametri di
popolazione e i dati cinegetici.
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 51 di 309
la caccia di selezione agli ungulati è consentita da un’ora prima del sorgere del sole fino ad un’ora
dopo il tramonto, ai sensi della L.R. 17/95, art. 34 comma 6;
il cacciatore di selezione in caso di ritrovamento di carcasse di cinghiale deve darne immediata
comunicazione al concessionario dell’A.F.V. allo scopo di sottoporre la carcassa al test diagnostico
per la Peste Suina Africana;
responsabile di eventuali infrazioni nella caccia di selezione all’interno delle A.F.V. è il soggetto
autorizzato.
3. Dato l’elevato rischio di introduzione del virus della Peste Suina Africana nel nostro Paese, il
concessionario all’interno del perimetro della propria A.F.V. dovrà segnalare alle competenti autorità
(Polizia Provinciale, Carabinieri Forestali, Servizi Veterinari delle Asl) il ritrovamento di cinghiali morti
(anche a seguito di incidente stradale), ovvero abbattuti ma che mostravano ante mortem
comportamenti anomali di qualsiasi tipo. Deve essere altresì segnalato il ritrovamento di carcasse
parzialmente predate (lo stato di infezione aumenta la probabilità di predazione) o putrefatte, in quanto
il virus sopravvive alla completa decomposizione dell’ospite rendendo quindi sempre possibile una
diagnosi di laboratorio.
4. L’Area decentrata Agricoltura Lazio Nord dovrà notificare il presente atto al concessionario dell’A.F.V. e
dovrà trasmetterlo per conoscenza al Comando Stazione dei Carabinieri Forestali e alla Polizia
Provinciale.
I documenti citati nel presente Atto sono disponibili presso la struttura Area Decentrata Agricoltura Lazio
Nord – Via A. Saffi, 49 - 01100 Viterbo (VT).
Avverso il presente Atto è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale
del Lazio nel termine di sessanta giorni dalla comunicazione, ovvero ricorso straordinario al Capo dello
Stato entro il termine di giorni centoventi.
Il presente Atto sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
Il Direttore
(Dott. Ing. Mauro Lasagna)
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 52 di 309
Regione LazioDIREZIONE AGRICOLTURA, PROMOZIONE DELLA FILIERA E
DELLA CULTURA DEL CIBO, CACCIA E PESCAAtti dirigenziali di Gestione
Determinazione 23 settembre 2019, n. G12525
Reg. (CE) n. 1698/05. Piano di Sviluppo Rurale (PSR) del Lazio 2007-2013. Misura 214 "MisureAgroambientali". Decadenza parziale Azione 214.12 per mancato rispetto degli impegni - ditta GESTIR&MSOCIETÀ SEMPLICE AGRICOLA DI MORENA MAURIZIO & C. (provincia di Viterbo).
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 53 di 309
OGGETTO: Reg. (CE) n. 1698/05. Piano di Sviluppo Rurale (PSR) del Lazio 2007-2013. Misura
214 “Misure Agroambientali”.
Decadenza parziale Azione 214.12 per mancato rispetto degli impegni - ditta GESTIR&M
SOCIETÀ SEMPLICE AGRICOLA DI MORENA MAURIZIO & C. (provincia di Viterbo).
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA, PROMOZIONE DELLA
FILIERA E DELLA CULTURA DEL CIBO, CACCIA E PESCA
SU PROPOSTA del Dirigente Area Gestione Sostenibile delle Risorse Agricole;
VISTA la L.R. 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni “Disciplina del sistema
organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni organizzative alla Dirigenza ed al
Personale”;
VISTA il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale n. 1 del 6
settembre 2002;
VISTO il D.Lgs. n.33 del 14/03/2013 ;
VISTA la Deliberazione n. 211 del 04/05/2018 con la quale è stato conferito l’incarico di Direttore
della Direzione Regionale Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Caccia e
Pesca al Dr. Ing. Mauro Lasagna;
VISTO l’Atto di Organizzazione n. G10937 del 08/08/2019, con il quale è stato conferito l’incarico
di dirigente dell’Area Gestione Sostenibile delle Risorse agricole alla dr.ssa Nadia Biondini;
VISTO il D.Lgs 12 febbraio 1993 n. 39 concernente “Norme in materia di sistemi informativi
automatizzati delle amministrazioni pubbliche”;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1698/2005 relativo al sostegno allo sviluppo rurale da parte del
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), che prevede la definizione di Programmi
regionali di Sviluppo Rurale per il periodo 2007-2013;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1974/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006 recante
disposizioni di applicazione del sopra citato regolamento 1698/05;
VISTO il Reg. (CE) n. 1975/2006 della Commissione del 7 dicembre 2006 che stabilisce modalità
di applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio per quanto riguarda l’attuazione
delle procedure di controllo e della condizionalità per le misure di sostegno dello sviluppo rurale
pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea L 368 del 23 dicembre 2006;
VISTO il Regolamento di esecuzione (UE) n 937/2012;
VISTO il Piano Strategico Nazionale per lo sviluppo rurale 2007/2013 approvato dalla Conferenza
Stato-Regioni il 31 ottobre 2006, predisposto ai sensi dell’articolo 11 del Reg. (CE) n. 1698/2005;
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 54 di 309
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 356 del 20 giugno 2006 concernente “Politica di
sviluppo rurale Approvazione del documento: le strategie per il Programma di Sviluppo Rurale del
Lazio 2007/2013” pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 3 al Bollettino Ufficiale n. 22 del 10
agosto 2006;
VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 35 del 21 febbraio 2007 concernente “Reg. (CE)
n. 1698/2005. Approvazione della Proposta di Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il
periodo 2007/2013” pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 3 al Bollettino Ufficiale n. 9 del 30
marzo 2007;
VISTA la Deliberazione n. 310 del 15 maggio 2007 con la quale la Giunta Regionale ha approvato
la versione definitiva della Proposta di “Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013”;
VISTA la Decisione della Commissione Europea n. C/2008/708 del 15 febbraio 2008 recante
approvazione del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Lazio per il periodo di
programmazione 2007-2013;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale 208/2014 e le Determinazioni n. G05929/2015 e
n. G05567/2015, n. G04213/2016, G04421/2017 con le quali, fra l’altro, sono state approvate le
disposizioni per la raccolta delle domande di pagamento (conferma degli impegni assunti nelle
precedenti annualità) relative alla misura pluriennale 214 "Pagamenti agro ambientali";
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 724 del 17 ottobre 2008 concernente
“Disposizioni in materia di violazioni riscontrate nell’ambito del Reg. (CE) n. 1782/2003 del
Consiglio del 29 settembre 2003 sulla PAC e del Reg. (CE) n. 1698/05 del Consiglio del 20
settembre 2005, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo Europeo Agricolo per lo
Sviluppo Rurale (FEASR)”. Disposizioni regionali di attuazione per le “misure a superficie” e
successive modifiche e integrazioni;
VISTE le domande di aiuto/pagamento relative alle annualità 2014, 2015, 2016 e 2017 della ditta
riportata in allegato, parte integrante della presente determinazione, presentate presso l’Area
Decentrata Agricoltura competente per territorio;
VISTA la nota dell’Area Decentrata Agricoltura Lazio Nord prot. n. 0736220 del 18/09/2019
(allegato informatico), agli atti della competente Area Gestione Sostenibile delle Risorse Agricole
della Direzione Regionale Agricoltura, con la quale è stata trasmessa la proposta di decadenza
parziale dall’aiuto con restituzione delle somme per la ditta riportata nell’allegato parte integrante
del presente dispositivo, con la motivazione: mancato rispetto degli impegni;
RITENUTO per quanto sopra esposto di dover dare seguito alle procedure di decadenza parziale
per la ditta GESTIR&M SOCIETÀ SEMPLICE AGRICOLA DI MORENA MAURIZIO & C.
(provincia di Viterbo) e di attivare le procedure per la restituzione delle somme;
DETERMINA
In conformità con le premesse:
di prendere atto della proposta di decadenza parziale dall’aiuto con restituzione delle somme
per la ditta GESTIR&M SOCIETÀ SEMPLICE AGRICOLA DI MORENA MAURIZIO &
C. trasmessa con nota dell’Area Decentrata Agricoltura Lazio Nord prot. n. 0736220 del
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 55 di 309
18/09/2019 (allegato informatico), descritta nell’allegato parte integrante della presente
determinazione;
di dichiarare la domanda della ditta, riportata nell’allegato parte integrante del presente
dispositivo, decaduta parzialmente dall’aiuto a causa di mancato rispetto degli impegni;
di dare mandato all’Area Decentrata Agricoltura Lazio Nord di provvedere dandone formale
e motivata comunicazione alla ditta interessata specificando, nel contempo, i tempi e le
forme di legge nel rispetto delle quali può essere proposto ricorso;
di dare mandato all’Area Decentrata Agricoltura Lazio Nord di trasmettere, con ogni
tempestività, il presente provvedimento ad AGEA per gli adempimenti di competenza;
non ricorrono le condizioni di cui al D.lgs. n.33 del 14/03/2013.
Il Direttore
Dr. Ing. Mauro Lasagna
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 56 di 309
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 57 di 309
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 58 di 309
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 59 di 309
Regione LazioDIREZIONE AGRICOLTURA, PROMOZIONE DELLA FILIERA E
DELLA CULTURA DEL CIBO, CACCIA E PESCAAtti dirigenziali di Gestione
Determinazione 23 settembre 2019, n. G12526
L.R. n. 17/95, art.19 comma 1 lettera b). Autorizzazione all'allevamento di selvaggina a scopo direintroduzione o ripopolamento specie Lepre Europea (Lepus europaeus) – Signor Ciambella Ferdinando –Località "Valle Castellane" in agro del Comune Viterbo - codice RL VT RIP 10.
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 60 di 309
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 61 di 309
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 62 di 309
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 63 di 309
Regione LazioDIREZIONE AGRICOLTURA, PROMOZIONE DELLA FILIERA E
DELLA CULTURA DEL CIBO, CACCIA E PESCAAtti dirigenziali di Gestione
Determinazione 23 settembre 2019, n. G12528
Reg. (CE) n. 1698/05. Piano di Sviluppo Rurale (PSR) del Lazio 2007-2013. Misura 214 "MisureAgroambientali". Decadenza parziale Azione 214.2 per mancato rispetto degli impegni - ditta SOCIETA'AGRICOLA FRIDA SS. (provincia di Viterbo).
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 64 di 309
OGGETTO: Reg. (CE) n. 1698/05. Piano di Sviluppo Rurale (PSR) del Lazio 2007-2013. Misura
214 “Misure Agroambientali”.
Decadenza parziale Azione 214.2 per mancato rispetto degli impegni - ditta SOCIETA’
AGRICOLA FRIDA SS. (provincia di Viterbo).
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA, PROMOZIONE DELLA
FILIERA E DELLA CULTURA DEL CIBO, CACCIA E PESCA
SU PROPOSTA del Dirigente Area Gestione Sostenibile delle Risorse Agricole;
VISTA la L.R. 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni “Disciplina del sistema
organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni organizzative alla Dirigenza ed al
Personale”;
VISTA il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale n. 1 del 6
settembre 2002;
VISTO il D.Lgs. n.33 del 14/03/2013 ;
VISTA la Deliberazione n. 211 del 04/05/2018 con la quale è stato conferito l’incarico di Direttore
della Direzione Regionale Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Caccia e
Pesca al Dr. Ing. Mauro Lasagna;
VISTO l’Atto di Organizzazione n. G10937 del 08/08/2019, con il quale è stato conferito l’incarico
di dirigente dell’Area Gestione Sostenibile delle Risorse agricole alla dr.ssa Nadia Biondini;
VISTO il D.Lgs 12 febbraio 1993 n. 39 concernente “Norme in materia di sistemi informativi
automatizzati delle amministrazioni pubbliche”;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1698/2005 relativo al sostegno allo sviluppo rurale da parte del
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), che prevede la definizione di Programmi
regionali di Sviluppo Rurale per il periodo 2007-2013;
VISTO il Regolamento (CE) n. 1974/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006 recante
disposizioni di applicazione del sopra citato regolamento 1698/05;
VISTO il Reg. (CE) n. 1975/2006 della Commissione del 7 dicembre 2006 che stabilisce modalità
di applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio per quanto riguarda l’attuazione
delle procedure di controllo e della condizionalità per le misure di sostegno dello sviluppo rurale
pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea L 368 del 23 dicembre 2006;
VISTO il Regolamento di esecuzione (UE) n 937/2012;
VISTO il Piano Strategico Nazionale per lo sviluppo rurale 2007/2013 approvato dalla Conferenza
Stato-Regioni il 31 ottobre 2006, predisposto ai sensi dell’articolo 11 del Reg. (CE) n. 1698/2005;
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 65 di 309
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 356 del 20 giugno 2006 concernente “Politica di
sviluppo rurale Approvazione del documento: le strategie per il Programma di Sviluppo Rurale del
Lazio 2007/2013” pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 3 al Bollettino Ufficiale n. 22 del 10
agosto 2006;
VISTA la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 35 del 21 febbraio 2007 concernente “Reg. (CE)
n. 1698/2005. Approvazione della Proposta di Programma di Sviluppo Rurale del Lazio per il
periodo 2007/2013” pubblicata sul Supplemento Ordinario n. 3 al Bollettino Ufficiale n. 9 del 30
marzo 2007;
VISTA la Deliberazione n. 310 del 15 maggio 2007 con la quale la Giunta Regionale ha approvato
la versione definitiva della Proposta di “Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013”;
VISTA la Decisione della Commissione Europea n. C/2008/708 del 15 febbraio 2008 recante
approvazione del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Lazio per il periodo di
programmazione 2007-2013;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale 208/2014 e le Determinazioni n. G05929/2015 e
n. G05567/2015, n. G04213/2016, G04421/2017 con le quali, fra l’altro, sono state approvate le
disposizioni per la raccolta delle domande di pagamento (conferma degli impegni assunti nelle
precedenti annualità) relative alla misura pluriennale 214 "Pagamenti agro ambientali";
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 724 del 17 ottobre 2008 concernente
“Disposizioni in materia di violazioni riscontrate nell’ambito del Reg. (CE) n. 1782/2003 del
Consiglio del 29 settembre 2003 sulla PAC e del Reg. (CE) n. 1698/05 del Consiglio del 20
settembre 2005, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo Europeo Agricolo per lo
Sviluppo Rurale (FEASR)”. Disposizioni regionali di attuazione per le “misure a superficie” e
successive modifiche e integrazioni;
VISTE le domande di aiuto/pagamento relative alle annualità 2014, 2015, 2016, 2017 della ditta
riportata in allegato, parte integrante della presente determinazione, presentate presso l’Area
Decentrata Agricoltura competente per territorio;
VISTA la nota dell’Area Decentrata Agricoltura Lazio Nord prot. n. 0736299 del 18/09/2019
(allegato informatico), agli atti della competente Area Gestione Sostenibile delle Risorse Agricole
della Direzione Regionale Agricoltura, con la quale è stata trasmessa la proposta di decadenza
parziale dall’aiuto con restituzione delle somme per la ditta riportata nell’allegato parte integrante
del presente dispositivo, con la motivazione: mancato rispetto degli impegni;
RITENUTO per quanto sopra esposto di dover dare seguito alle procedure di decadenza parziale
per la ditta SOCIETA’ AGRICOLA FRIDA SS. (provincia di Viterbo) e di attivare le procedure per
la restituzione delle somme;
DETERMINA
In conformità con le premesse:
di prendere atto della proposta di decadenza parziale dall’aiuto con restituzione delle somme
per la ditta SOCIETA’ AGRICOLA FRIDA SS. trasmessa con nota dell’Area Decentrata
Agricoltura Lazio Nord prot. n. 0736299 del 18/09/2019 (allegato informatico), descritta
nell’allegato parte integrante della presente determinazione;
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di dichiarare la domanda della ditta, riportata nell’allegato parte integrante del presente
dispositivo, decaduta parzialmente dall’aiuto a causa di mancato rispetto degli impegni;
di dare mandato all’Area Decentrata Agricoltura Lazio Nord di provvedere dandone formale
e motivata comunicazione alla ditta interessata specificando, nel contempo, i tempi e le
forme di legge nel rispetto delle quali può essere proposto ricorso;
di dare mandato all’Area Decentrata Agricoltura Lazio Nord di trasmettere, con ogni
tempestività, il presente provvedimento ad AGEA per gli adempimenti di competenza;
non ricorrono le condizioni di cui al D.lgs. n.33 del 14/03/2013.
Il Direttore
Dr. Ing. Mauro Lasagna
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Regione LazioDIREZIONE AGRICOLTURA, PROMOZIONE DELLA FILIERA E
DELLA CULTURA DEL CIBO, CACCIA E PESCAAtti dirigenziali di Gestione
Determinazione 23 settembre 2019, n. G12562
Nomina del Dott. Giovan Domenico Bertolucci a Direttore dell'esecuzione del contratto sottoscritto conCogea S.r.l. per la fornitura del servizio di valutazione indipendente del Programma di Sviluppo Rurale2014/2020 del Lazio.
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OGGETTO: Nomina del Dott. Giovan Domenico Bertolucci a Direttore dell’esecuzione del
contratto sottoscritto con Cogea S.r.l. per la fornitura del servizio di valutazione indipendente del
Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020 del Lazio.
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA, PROMOZIONE
DELLA FILIERA E DELLA CULTURA DEL CIBO, CACCIA E PESCA
VISTO lo Statuto della Regione Lazio;
VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6, “Disciplina del sistema organizzativo della Giunta
e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale” e successive
modifiche ed integrazioni;
VISTO il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1, “Regolamento di organizzazione degli
uffici e dei servizi della Giunta Regionale” e successive modifiche ed integrazioni;
VISTA la D.G.R. n. 211 del 07 maggio 2018, con la quale è stato conferito al Dott. Ing. Mauro
Lasagna l’incarico di Direttore della Direzione regionale agricoltura, promozione della filiera e
della cultura del cibo, caccia e pesca;
VISTO il decreto Legislativo 18 aprile 2016, n. 50 “Codice dei contratti pubblici” e successive
modifiche, ed in particolare:
- l’articolo 31, comma 5, in cui è stabilito che l’ANAC con proprie linee guida, determina
l'importo massimo e la tipologia dei lavori, servizi e forniture per i quali il RUP può
coincidere con il progettista, con il direttore dei lavori o con il direttore dell'esecuzione;
- l’articolo 101, comma 1, che stabilisce che il Responsabile del procedimento si avvale, nella
fase di esecuzione, del Direttore dell’esecuzione del contratto;
- l’articolo 102, comma 1, che prevede che il Responsabile del procedimento controlli
l’esecuzione del contratto congiuntamente al Direttore dell’esecuzione;
- l’articolo 111, comma 2, che stabilisce che il Direttore dell'esecuzione del contratto di
servizi o di forniture è, di norma, il Responsabile unico del procedimento;
VISTE le Linee guida n. 3, di attuazione del Codice dei contratti pubblici emanate dall’ ANAC,
approvate dal Consiglio dell’Autorità con deliberazione n. 1096 del 26 ottobre 2016 e aggiornate al
decreto legislativo del 19.4.2017, n. 56 con deliberazione del Consiglio n. 1007 dell’11 ottobre
2017, in cui vengono stabiliti i casi in cui il Responsabile del procedimento può coincidere con il
Direttore dell’esecuzione del contratto;
VISTA la determinazione G17202 del 12 dicembre 2017 con la quale è stato conferito l’incarico di
responsabile unico del procedimento (RUP), ai sensi dell’articolo 31 del Codice dei contratti
pubblici, per la gara comunitaria a procedura aperta per l’affidamento del servizio di valutazione
indipendente del Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020 del Lazio al Dott. Stefano Risa, in
servizio presso l’Area Programmazione comunitaria, monitoraggio e sviluppo rurale della Direzione
regionale Agricoltura, Sviluppo rurale, Caccia e Pesca;
VISTA la Determinazione n. G04737 dell’11 aprile 2018 con la quale sono stati approvati gli
schemi degli atti di gara ed indetta la “gara a procedura aperta per l’affidamento del servizio di
valutazione indipendente del Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020 del Lazio” con il criterio
dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ai sensi dell’art. 95, commi 2 e ss. del D.Lgs. n.
50/2016, per importo a base d’asta di € 1.450.800,00 imposte escluse. Lotto unico;
VISTE le determinazioni n.G12939 del 15/10/2018 e n.G16638 del 18/12/2018 con cui è stato
affidato alla Cogea S.r.l, Consulenti per la Gestione Aziendale S.r.l, con sede in Roma, Via Po n. 102,
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00198, partita IVA n. 10259111002, la fornitura del servizio di valutazione indipendente del
Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020 del Lazio per l’importo di € 750.063,60 oltre IVA di
legge;
VISTO il contratto Repertorio N.7299, sottoscritto tra le parti in data 01 febbraio 2019;
CONSIDERATO che l’affidamento alla Cogea S.r.l., avvenuto con le determinazioni sopra citate,
rientra tra le ipotesi in cui il Direttore dell’esecuzione deve essere soggetto diverso dal Responsabile
del procedimento in quanto l’importo per la prestazione è superiore a 500.000,00 euro, come
previsto alla lettera a) del punto 10.2. delle Linee guida suindicate;
VISTA la determinazione n. G00726 del 29 gennaio 2019 con la quale si è proceduto alla nomina
della Dott.ssa Cristiana Storti, dirigente presso l’Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio
e Sviluppo Rurale quale Direttore dell’esecuzione del contratto di affidamento, alla Cogea S.r.l, del
servizio di valutazione del Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020 del Lazio;
TENUTO CONTO che alla Dott.ssa Storti, con atto di organizzazione n.G08131 del 17/06/2019, è
stato conferito l’incarico di dirigente dell’Area “Formazione, professioni turistiche e tutela del
turista” dell’Agenzia regionale del Turismo;
VISTA la determinazione n. G10668 del 05 agosto 2019 con la quale è stato conferito l’incarico di
dirigente dell'Area "Programmazione comunitaria, monitoraggio e sviluppo rurale" della Direzione
Regionale Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Caccia e Pesca al dott.
Giovan Domenico BERTOLUCCI;
CONSIDERATO che la destinazione ad altro incarico presso altra struttura non consentirebbe alla
Dott.ssa Storti di poter svolgere il ruolo di direttore dell’esecuzione del contratto in quanto ciò
necessiterebbe di una presenza costante presso la struttura dell’Autorità di Gestione del PSR;
RITENUTO, pertanto, di procedere alla nomina del Dott. Giovan Domenico Bertolucci a Direttore
dell’esecuzione del contratto sottoscritto con la Cogea S.r.l, per la fornitura del servizio di
valutazione indipendente del Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020 del Lazio, in sostituzione
della Dott.ssa Cristiana Storti;
PRESO ATTO che è stato attribuito alla gara il CIG n.7426539DD8 ed il CUP F89B17000190009;
DETERMINA
per le motivazioni indicate in premessa che si intendono integralmente riportate,
di nominare il DOTT. GIOVAN DOMENICO BERTOLUCCI, dirigente presso l’Area
Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale, a Direttore dell’esecuzione
del contratto sottoscritto con la Cogea S.r.l, per la fornitura del servizio di valutazione del
Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020 del Lazio, in sostituzione della Dott.ssa Cristiana
Storti.
Si dà atto che l’incarico, essendo ratione officio, non dà diritto ad alcun compenso.
Il presente provvedimento sarà comunicato agli interessati e pubblicato sul BURL.
Il DIRETTORE
Dott. Ing. Mauro Lasagna
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Regione LazioDIREZIONE AGRICOLTURA, PROMOZIONE DELLA FILIERA E
DELLA CULTURA DEL CIBO, CACCIA E PESCAAtti dirigenziali di Gestione
Determinazione 27 settembre 2019, n. G12808
Reg. (UE) n. 508/2014 – P.O. FEAMP 2014/2020 - Approvazione avviso pubblico misura 1.40 "Protezione eripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini e dei regimi di compensazione nell'ambito di attività dipesca sostenibili", art. 40, par. 1, lett. a), b), c), d), e), f), g), i) del Reg. (UE) n. 508/2014.
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OGGETTO: Reg. (UE) n. 508/2014 – P.O. FEAMP 2014/2020 - Approvazione avviso pubblico
misura 1.40 “Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini e dei regimi di
compensazione nell’ambito di attività di pesca sostenibili”, art. 40, par. 1, lett. a), b), c), d), e), f),
g), i) del Reg. (UE) n. 508/2014.
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE
AGRICOLTURA, PROMOZIONE DELLA FILIERA E
DELLA CULTURA DEL CIBO, CACCIA E PESCA
Su proposta del Dirigente dell’Area Politiche di Prevenzione e Conservazione della Fauna Selvatica
e Gestione delle Risorse della Pesca e dell'Acquacoltura;
VISTA la Legge Statutaria 11 novembre 2004, n.1, “Nuovo Statuto della Regione Lazio”;
VISTA la L.R. 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni “Disciplina del sistema
organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni organizzative alla Dirigenza ed al
Personale”;
VISTO il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale n. 1 del 6
settembre 2002 e s.m.i.;
VISTO il Reg. (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, recante disposizioni
comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione,
sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la
pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo,
sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e relativi atti delegati e
di esecuzione;
VISTO il Reg. (UE) n. 1380/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’11 dicembre 2013
relativo alla politica comune della pesca;
VISTO il Reg. (UE) n. 508/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014,
relativo al Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e per la Pesca (FEAMP) e relativi atti delegati e
di esecuzione;
VISTO l’Accordo di Partenariato 2014-2020 sez. 3 e 4 conforme all’art. 14 del Reg. (UE) n.
1303/2013 approvato con Decisione della Commissione Europea del 29 ottobre 2014;
VISTO il Programma Operativo FEAMP 2014-2020 approvato con Decisione di esecuzione della
Commissione n. C(2015) 8452;
VISTO, in particolare, il capitolo 11.1 del citato Programma Operativo FEAMP che individua, tra
l’altro, la Regione Lazio quale Organismo Intermedio ai sensi dell’art. 123 del Reg. (UE)
n.1303/2013;
VISTA l’intesa ai sensi dell’art. 4, comma 3, della legge 29 dicembre 1990, n. 428, sancita dalla
Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regione e le Province Autonome di Trento e
Bolzano concernente “Accordo Multiregionale per l’attuazione coordinata degli interventi
cofinanziati dal Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP) nell’ambito del
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Programma Operativo FEAMP 2014/2020”, repertorio n. 102/CSR del 9 giugno 2016, con la quale,
tra l’altro, è stato approvato il piano finanziario articolato per fonte finanziaria (UE, Stato Regione);
VISTO il piano finanziario di cui al suddetto “Accordo Multiregionale per l’attuazione coordinata
degli interventi cofinanziati dal Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP)
nell’ambito del Programma Operativo FEAMP 2014/2020”, che prevede per la Regione Lazio uno
stanziamento di Euro 15.878.329,00 di cui Euro 7.975.235,00 di quota UE, Euro 5.532.166,00 di
quota Stato e Euro 2.370.928,00 di quota Regione;
VISTO il piano finanziario per l’attuazione del FEAMP 2014/2020 assegnato all’O.I. Regione
Lazio, comunicato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo -
Direzione Generale della Pesca Marittima e dell’Acquacoltura con nota n. 0020580 del 16/10/2018
a seguito della modifica del Programma Operativo approvata dalla Commissione Europea con
Decisione n. C(2018) 6576 dell’11 ottobre 2018;
DATO ATTO della Convenzione relativa all'attuazione della programmazione FEAMP 2014-2020,
sottoscritta, in data 7 novembre 2016, dal Direttore della Direzione Generale della Pesca Marittima
e dell'Acquacoltura del MiPAAF nella sua qualità di Autorità di Gestione e dal Direttore della
Direzione regionale Agricoltura, Sviluppo Rurale Caccia e Pesca in qualità di Referente dell'AdG
dell'O.I. Regione Lazio;
VISTA la DGR n. 211 del 07/05/2018 con cui viene conferito all’Ing. Mauro Lasagna l’incarico di
Direttore della Direzione regionale Agricoltura, Promozione della Filiera e Cultura del cibo, Caccia
e Pesca;
VISTO l’Atto di Organizzazione n. G12130 del 28/9/2018 con il quale è stato conferito l’incarico di
dirigente dell’Area Politiche di Prevenzione e Conservazione della Fauna Selvatica e Gestione delle
Risorse della Pesca e dell'Acquacoltura a Mario Cennerilli;
VISTE le Disposizioni procedurali dell’Organismo Intermedio Regione Lazio – versione 4,
approvate con determinazione n. G15617 del 03/12/2018 e ss. mm. e ii.;
VISTE le Disposizioni Attuative di Misura dell’Autorità di Gestione Parte A – Generali versione 4
dell’8/10/2018;
VISTE le Disposizioni Attuative di Misura Parte B - Specifiche Priorità n. 1 – Misura 1.40 -
Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini e dei regimi di compensazione
nell’ambito di attività di pesca sostenibili, art. 40, par. 1, lett. a), b), c), d), e), f), g), i) del Reg. (UE)
n. 508/2014;
VISTO l’Avviso Pubblico relativo alla Misura 1.40 “Protezione e ripristino della biodiversità e
degli ecosistemi marini e dei regimi di compensazione nell’ambito di attività di pesca sostenibili”,
art. 40, par. 1, lett. a), b), c), d), e), f), g), i) del Reg. (UE) n. 508/2014, allegato alla presente
determinazione quale parte integrante e sostanziale;
RITENUTO di approvare, il suddetto Avviso Pubblico;
DETERMINA
1. di approvare l’Avviso Pubblico relativo alla Misura 1.40 “Protezione e ripristino della
biodiversità e degli ecosistemi marini e dei regimi di compensazione nell’ambito di attività di
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pesca sostenibili”, art. 40, par. 1, lett. a), b), c), d), e), f), g), i) del Reg. (UE) n. 508/2014,
allegato alla presente determinazione quale parte integrante e sostanziale.
Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale o, in
alternativa, al Presidente della Repubblica, rispettivamente entro i termini di sessanta e centoventi
giorni dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio (B.U.R.L.) del
presente provvedimento.
Il presente provvedimento sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito
web istituzionale.
IL DIRETTORE
(DOTT. ING. M. LASAGNA)
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AVVISO PUBBLICO
Misura 1.40 - Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini e dei regimi
di compensazione nell’ambito di attività di pesca sostenibili Art. 40, par. 1, lett. a), b), c), d), e), f), g), i) del Reg. (UE) n. 508/2014
PO FEAMP
ITALIA 2014 | 2020
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VISTI
il Regolamento (UE) 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo, sul Fondo di Coesione, sul Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale e sul Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca e disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo, sul Fondo di Coesione e sul Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca, e che abroga il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
il Regolamento (UE) 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo, sul Fondo di Coesione, sul Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale e sul Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca e disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo, sul Fondo di Coesione e sul Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca, e che abroga il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
il Regolamento (UE) 1380/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2013, relativo alla Politica Comune della Pesca, che modifica i Regolamenti (CE) n. 1954/2003 e (CE) n. 1224/2009 del Consiglio e che abroga i Regolamenti (CE) n. 2371/2002 e (CE) n. 639/2004 del Consiglio, nonché la Decisione 2004/585/CE del Consiglio;
il Regolamento (UE) 508/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 15 maggio 2014 relativo al Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca e che abroga i Regolamenti (CE) n. 2328/2003, (CE) n. 861/2006, (CE) n. 1198/2006 e (CE) n. 791/2007 del Consiglio e il Regolamento (UE) n. 1255/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio;
la Decisione di Esecuzione n. C(2015) 8452 del 25/11/2015 con cui la Commissione Europea ha approvato il Programma Operativo – FEAMP 2014/2020;
la Decisione di Esecuzione n. C(2018) 6576 della Commissione dell’11/10/2018 che modifica la decisione di esecuzione C(2015) 8452 recante approvazione del programma operativo "Programma operativo FEAMP Italia 2014-2020" per il sostegno da parte del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca in Italia;
l’Accordo di Partenariato 2014/2020 per l’impiego dei Fondi Strutturali e di investimento Europei, Fondi SIE, adottato in data 29/10/2014 dalla Commissione Europea;
la Delibera CIPE 10 del 28 giugno 2015 relativa alla definizione dei criteri di cofinanziamento pubblico nazionale dei Programmi Europei per il periodo di Programmazione 2014/2020 e relativo monitoraggio;
il PO FEAMP 2014/2020, elaborato in conformità al disposto dell’art. 17 del Reg. (UE) 508/2014 e approvato della Commissione con Decisione di esecuzione n. C(2015) 8452 del 25 novembre 2015;
il capitolo 11.1 del citato Programma Operativo FEAMP che individua, tra l’altro, la Regione Lazio quale Organismo Intermedio ai sensi dell’art. 123 del Reg. (UE) n.1303/2013;
l’intesa ai sensi dell’art. 4, comma 3, della legge 29 dicembre 1990, n. 428, sancita dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regione e le Province Autonome di Trento e Bolzano concernente “Accordo Multiregionale per l’attuazione coordinata degli interventi cofinanziati dal Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP) nell’ambito del Programma Operativo FEAMP 2014/2020”, repertorio n. 102/CSR del 9 giugno 2016, con la quale, tra l’altro, è stato approvato il piano finanziario articolato per fonte finanziaria (UE, Stato Regione);
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il piano finanziario di cui al suddetto “Accordo Multiregionale per l’attuazione coordinata degli interventi cofinanziati dal Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP) nell’ambito del Programma Operativo FEAMP 2014/2020”, che prevede per la Regione Lazio uno stanziamento di Euro 15.878.329,00 di cui Euro 7.975.235,00 di quota UE, Euro 5.532.166,00 di quota Stato e Euro 2.370.928,00 di quota Regione;
le Disposizioni Attuative di Misura dell’Autorità di Gestione Parte A – Generali ver. 4 dell’8/10/2018;
le Disposizioni Attuative di Misura Parte B - Specifiche Priorità n. 1 – Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini e dei regimi di compensazione nell’ambito di attività di pesca sostenibili Art. 40, par. 1, lett. a), b), c), d), e), f), g), i) del Reg. (UE) n. 508/2014, ver. 5 dell’8/10/2018;
le Disposizioni Procedurali dell’Organismo Intermedio Regione Lazio ver. 4 di cui alla determinazione n. G15617 del 3/12/2018 e ss.mm.e.ii.;
TUTTO QUANTO SOPRA VISTO SI DÀ LUOGO AL PRESENTE AVVISO PUBBLICO:
1. AMMINISTRAZIONE: REGIONE LAZIO – DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA PROMOZIONE DELLA FILIERA E DELLA CULTURA DEL CIBO, CACCIA E PESCA – Via del Serafico 107 – 00142 ROMA
2. OGGETTO DEL BANDO E DESCRIZIONE DELLA MISURA La Regione Lazio nell’ambito del Programma Operativo FEAMP 2014/2020 rende note le modalità e le procedure per la presentazione e l’ammissione delle domande di sostegno a valere sulle risorse previste nella misura 1.40 - Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini e dei regimi di compensazione nell’ambito di attività di pesca sostenibili, art. 40, par. 1, lett. a), b), c), d), e), f), g), i) del Reg. (UE) n. 508/2014, sono esclusi da tale avviso gli interventi sulle acque interne. La Misura è attuata al fine di proteggere e ripristinare la biodiversità e gli ecosistemi marini mediante la realizzazione di strutture a protezione di ecosistemi sensibili; la Misura si propone altresì di promuovere il miglioramento della gestione degli stock ittici, dando priorità al ripristino ed alla costruzione di protezioni. Al fine di perseguire lo scopo della Misura, a titolo esemplificativo e non esaustivo si citano prioritariamente il ripristino di aree marine degradate a causa dei rifiuti da pesca e non, presenti sui fondali, nonché le azioni volte a ridurre il fenomeno delle c.d. “reti fantasma”. Quanto previsto dalla misura risulta coerente con i dettami dell’Obiettivo Tematico di Tutelare l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorse (O.T. 6) del Quadro Strategico Comune per la programmazione 2014/2020. Per la Misura sono state individuate altresì delle zone su cui intervenire primariamente:
- le zone di pesca attivamente gestite e monitorate, compatibili con la presenza di ambiti di tutela ambientale e/o relitti ed afferrature, e con aree di riproduzione delle specie acquatiche;
- zone di pesca che potranno avvalersi di servizi comunali di raccolta e smaltimento dei rifiuti marini.
In sintesi, l’obiettivo degli interventi previsti dall’art. 40 par.1, lett. a), b), c), d), e), f), g), i) del Reg. (UE) n. 508/2014 è, quindi, quello di proteggere e ripristinare la biodiversità e gli ecosistemi marini nell’ambito di attività di pesca sostenibili con la partecipazione, se del caso, dei pescatori.
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3. LOCALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI La misura si applica sull’intero territorio della regione Lazio, con l’esclusione delle acque interne, fatti salvi i vincoli di legge.
4. INTERVENTI AMMISSIBILI Sono ritenuti ammissibili i seguenti interventi:
- raccolta, da parte di pescatori, di rifiuti dal mare (attrezzi da pesca perduti e dei rifiuti marini); - costruzione, installazione o ammodernamento di elementi fissi o mobili destinati a proteggere
e potenziare la fauna e la flora marine, comprese la loro preparazione e valutazione scientifiche;
- contributo a una migliore gestione o conservazione delle risorse biologiche marine; - preparazione, compresi studi, elaborazione, monitoraggio e aggiornamento di piani di
protezione e di gestione per attività connesse alla pesca in relazione a siti NATURA 2000 e a zone soggette a misure di protezione speciale;
- gestione, ripristino e monitoraggio dei siti NATURA 2000; - gestione, ripristino e monitoraggio delle zone marine protette; - consapevolezza ambientale che coinvolga i pescatori nella protezione e nel ripristino della
biodiversità marina; - partecipazione ad altre azioni volte a mantenere e favorire la biodiversità e i servizi
ecosistemici.
Gli investimenti rientrano tra quelli ammissibili ai sensi dell'articolo 7, 8, 9, 10, 11 e 12 del Reg. (UE) n. 531/2015.
5. CRITERI DI AMMISSIBILITÀ
5.1 Soggetti ammissibili a cofinanziamento Sono ammissibili a finanziamento:
- Pescatori; - Armatori di imbarcazioni da pesca iscritti nel Registro delle imprese di pesca; - Consigli consultivi; - Organizzazioni di pescatori riconosciute dallo Stato Membro1; - Organismi non governativi in partenariato con organizzazioni di pescatori o in partenariato
con FLAG; - Organismi scientifici o tecnici di diritto pubblico.
5.2 Criteri generali di ammissibilità I soggetti richiedenti devono essere in possesso dei seguenti requisiti di ammissibilità:
applicazione del CCNL di riferimento, nel caso in cui il richiedente utilizzi personale dipendente;
1 L’AdG ha chiarito che, tenuto conto di quanto stabilito dall’art. 2 lett. a) e b) del Decreto Direttoriale del MIPAAF n. 17271 del 3/08/2017, sono ritenute Organizzazioni di pescatori riconosciute dallo Stato Membro quelle individuate agli artt. 2 e 3 del Decreto Direttoriale del MIPAAF n. 0021268 del 02/11/2017.
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non rientrare nei casi di esclusione disciplinati dall’art. 136 del Reg. (UE, Euratom) n. 1046/2018.
5.3 Criteri di ammissibilità attinenti al soggetto richiedente Il soggetto richiedente non deve rientrare nei casi di inammissibilità previsti dai paragrafi 1 e 3 dell’art. 10 del Reg. (UE) n. 508/2014 (ai sensi del paragrafo 5 del medesimo articolo). Pertanto una domanda presentata da un operatore non è ammissibile per un periodo di tempo determinato, stabilito ai sensi dell’art. 10 paragrafo 4 del Reg. (UE) n. 508/2014, se:
ha commesso un’infrazione grave a norma dell’articolo 42 del regolamento (CE) n. 1005/2008 del Consiglio o dell’articolo 90, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1224/2009;
è stato associato allo sfruttamento, alla gestione o alla proprietà di pescherecci inclusi nell’elenco unionale delle navi INN di cui all’articolo 40, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 1005/2008, o di pescherecci battenti la bandiera di paesi identificati come paesi terzi non cooperanti ai sensi dell’articolo 33 di tale regolamento;
ha commesso una grave violazione delle norme della PCP, individuata come tale in altri atti legislativi adottati dal Parlamento europeo e dal Consiglio;
ha commesso uno qualsiasi dei reati di cui agli articoli 3 e 4 della direttiva 2008/99/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, se la domanda riguarda il sostegno di cui al titolo V, capo II del presente regolamento;
è stato accertato dall’autorità competente dello Stato membro che tale operatore ha commesso una frode, come definita all’articolo 1 della convenzione relativa alla tutela degli interessi finanziari delle Comunità europee nell’ambito del Fondo europeo per la pesca (FEP) o del FEAMP.
Gli operatori che presentano una domanda di sostegno nell’ambito del presente bando forniscono una dichiarazione attestante che essi rispettano i criteri di cui al paragrafo 1 dell’articolo 10 del Reg. (UE) n. 508/2014 e che non hanno commesso frodi nell’ambito del FEP o del FEAMP. La veridicità di tale dichiarazione è accertata in fase istruttoria in base alle informazioni disponibili nel registro nazionale delle infrazioni di cui all’art. 93 del regolamento (CE) n. 1224/2009 o ad altri dati disponibili. L'armatore dell'imbarcazione è iscritto nel Registro delle imprese di pesca. L’armatore richiedente, qualora diverso dal/i proprietario/i, è in possesso dell’autorizzazione rilasciata dal/i proprietario/i dell’imbarcazione da pesca alla presentazione della domanda di sostegno, qualora l'operazione riguarda investimenti a bordo. Ogni richiedente potrà presentare una sola domanda di sostegno. Non possono presentare domanda di sostegno i soggetti che alla data di scadenza del presente avviso pubblico risultano beneficiari di altro contributo sulla misura 1.40 per il quale non è stata ancora presentata domanda di saldo.
5.4 Criteri di ammissibilità relativi all’operazione L’operazione proposta per poter essere finanziata deve concorrere al raggiungimento degli obiettivi del P.O. FEAMP 2014/2020. Nel progetto, come stabilito al paragrafo 3.4.1 del PO FEAMP 2014/202, il beneficiario deve descrivere il livello di coerenza e complementarietà tra la proposta progettuale e gli altri strumenti dell’UE. Non saranno ammissibili operazioni che, a seguito dell’applicazione dei criteri di selezione, avranno ricevuto un punteggio inferiore ad 1 da raggiungere con almeno due criteri. Per il progetto presentato e/o per i singoli costi specifici il beneficiario non deve aver ottenuto altri finanziamenti a valere sul Bilancio Comunitario, Nazionale e Regionale. Gli investimenti rientrano tra quelli ammissibili ai sensi dell'articolo 7, 8, 9, 10, 11 e 12 del Reg. (UE) n. 531/2015.
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L'imbarcazione da pesca è iscritta nel Registro comunitario nonché in uno dei Compartimenti marittimi italiani.
6. SPESE AMMISSIBILI
L’art. 40 del Reg. (UE) n. 508/2014 prevede investimenti volti a proteggere e ripristinare la biodiversità e gli ecosistemi marini nell’ambito di attività di pesca sostenibili con la partecipazione, se del caso, dei pescatori. In quest’ottica il Reg. delegato (UE) 531/2015, al capo IV, riporta le seguenti spese sovvenzionabili tramite il FEAMP:
- Ai fini degli interventi di raccolta, da parte di pescatori, di rifiuti dal mare di cui all'articolo 40, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (UE) n. 508/2014, sono ammissibili al sostegno i costi collegati a:
• rimozione dal mare degli attrezzi da pesca perduti, in particolare per lottare contro la pesca fantasma;
• acquisto e, se del caso, installazione a bordo di sistemi di raccolta e stoccaggio dei rifiuti;
• predisposizione di programmi di raccolta dei rifiuti per i pescatori partecipanti, compresi incentivi finanziari;
• acquisto e, se del caso, installazione nei porti di pesca di sistemi di stoccaggio e riciclaggio dei rifiuti;
• campagne di comunicazione, d'informazione e di sensibilizzazione per incoraggiare i pescatori e altri portatori d'interesse a partecipare a progetti di rimozione degli attrezzi da pesca perduti;
• formazione dei pescatori e degli agenti portuali.
- Ai fini degli interventi di costruzione, installazione o ammodernamento di elementi fissi o mobili a norma dell'articolo 40, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (UE) n. 508/2014, sono ammissibili al sostegno i costi collegati a:
• acquisto e, se del caso, installazione di elementi di protezione delle zone marine dalla pesca a strascico (ai sensi dell’art. 8 par. 2 lett. a) non sono comunque ammissibili costi collegati all’acquisto di una nave da sommergere e utilizzare come barriera artificiale);
• acquisto e, se del caso, installazione di elementi di ripristino degli ecosistemi marini degradati (ai sensi dell’art. 8 par. 2 lett. a) non sono comunque ammissibili costi collegati all’acquisto di una nave da sommergere e utilizzare come barriera artificiale);
• lavori preliminari quali prospezione, studi scientifici o valutazioni.
- Per gli interventi finalizzati a una migliore gestione o conservazione delle risorse biologiche marine di cui all'articolo 40, paragrafo 1, lettera c), del regolamento (UE) n. 508/2014 e conformi all'articolo 38 del medesimo regolamento, sono ammissibili al sostegno i costi di acquisto o, se del caso, installazione di:
• ami circolari; • dispositivi acustici di dissuasione montati sulle reti; • sistemi di esclusione delle tartarughe; • cavi dotati di bandierine; • altri sistemi o dispositivi di provata efficacia nella prevenzione delle catture
accidentali di specie protette. Sono altresì ammissibili al sostegno i costi collegati a:
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• formazione dei pescatori in materia di migliore gestione o conservazione delle risorse biologiche marine;
• progetti vertenti sugli habitat costieri di rilevanza per pesci, uccelli e altri organismi; • eventualmente, progetti vertenti sulle zone di rilevanza per la riproduzione ittica, quali
le zone umide costiere. Ai fini della sostituzione degli attrezzi da pesca esistenti con attrezzi da pesca a basso impatto, possono essere ammissibili al sostegno i costi di nasse e trappole e di attrezzi per la tecnica jigging e per la lenza a mano.
- Ai fini degli interventi di preparazione dei piani di protezione e di gestione per attività connesse alla pesca di cui all'articolo 40, paragrafo 1, lettera d), del regolamento (UE) n. 508/2014, sono ammissibili al sostegno i costi collegati a:
• svolgimento di studi, in particolare per il monitoraggio e la sorveglianza delle specie e degli habitat, mappatura compresa, e gestione del rischio;
• mappatura dell'attività e dell'intensità di pesca e interazioni con specie e habitat protetti;
• consultazione dei portatori d'interesse durante la preparazione dei piani di gestione; • definizione e applicazione di indicatori delle pressioni e degli impatti e condotta di
valutazioni dello stato di conservazione; • formazione dei pescatori e delle altre persone che lavorano per gli organismi
responsabili della gestione delle zone marine protette, o per loro conto, mirata alla preparazione dei piani di protezione e di gestione per attività connesse alla pesca;
• delimitazione delle zone marine protette; • sorveglianza, inclusa la retribuzione del personale impegnato in tale attività; • realizzazione di azioni pubblicitarie e di sensibilizzazione sulle zone marine protette; • valutazione degli impatti dei piani di gestione sulle aree Natura 2000 e sulle zone di
pesca interessate dai piani di gestione.
- Ai fini degli interventi di gestione, ripristino e monitoraggio dei siti Natura 2000 e delle zone marine protette e della sensibilizzazione ambientale di cui all'articolo 40, paragrafo 1, lettere e), f) e g), del regolamento (UE) n. 508/2014, sono ammissibili al sostegno i costi collegati a:
• consultazione dei portatori d'interesse nella fase di preparazione dei piani di gestione; • definizione e applicazione di indicatori delle pressioni/degli impatti e valutazioni dello
stato di conservazione; • sorveglianza dei siti Natura 2000 e delle zone marine protette; • formazione delle persone che lavorano per gli organismi responsabili della gestione
dei siti Natura 2000 e delle zone marine protette, o per loro conto; • formazione dei pescatori in materia di conservazione e ripristino degli ecosistemi
marini e relative attività alternative, quali l'ecoturismo nei siti Natura 2000 e nelle zone marine protette;
• mappatura dell'attività di pesca, monitoraggio della relativa intensità e registrazione delle relative interazioni con specie protette quali foche, tartarughe marine, delfini e uccelli marini;
• sostegno alla definizione di misure di gestione della pesca nei siti Natura 2000 e nelle zone marine protette, quali studi di valutazione d'impatto e valutazioni del rischio, comprese azioni che ne promuovono una maggiore coerenza;
• sostegno a misure di sensibilizzazione ambientale che coinvolgano i pescatori nella protezione e nel ripristino della biodiversità marina;
• cooperazione e collegamento in rete dei responsabili della gestione dei siti Natura 2000 e delle zone marine protette.
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- Ai fini degli interventi di partecipazione ad altre azioni volte a mantenere e favorire la biodiversità e i servizi ecosistemici di cui all'articolo 40, paragrafo 1, lettera i), del regolamento (UE) n. 508/2014, sono ammissibili al sostegno i costi collegati a:
• programmi di prova di tecniche innovative di monitoraggio, in particolare: sistemi di controllo elettronico a distanza, come telecamere a circuito chiuso,
per il monitoraggio e la registrazione delle catture accidentali di specie protette;
registrazione di dati oceanografici quali temperatura, salinità, plancton, proliferazione di alghe o torbidità;
mappatura delle specie alloctone invasive; azioni, anche sotto forma di studi, di prevenzione e controllo dell'espansione
delle specie alloctone invasive; • incentivi finanziari per l'installazione a bordo di dispositivi di registrazione automatica
per il monitoraggio e la registrazione di dati oceanografici quali temperatura, salinità, plancton, proliferazione di alghe o torbidità;
• noleggio di pescherecci commerciali a fini di osservazione ambientale a una tariffa proporzionale all'attività;
• altre azioni scientifiche di mappatura e valutazione degli ecosistemi marini e costieri e dei servizi ecosistemici.
- Ai fini degli interventi di ripristino di habitat marini e costieri specifici a sostegno di stock ittici sostenibili di cui all'articolo 40, paragrafo 1, lettera i), del regolamento (UE) n. 508/2014, sono ammissibili al sostegno le azioni seguenti:
• azioni di riduzione dell'inquinamento fisico e chimico; • azioni di riduzione di altre pressioni fisiche, tra cui il rumore sottomarino
antropogenico, che incidono negativamente sulla biodiversità; • misure di conservazione di carattere positivo finalizzate alla protezione e alla
conservazione della flora e della fauna, compresi la reintroduzione o il ripopolamento con specie autoctone, in applicazione dei principi dell'infrastruttura verde di cui alla comunicazione della Commissione in materia;
• interventi di prevenzione, controllo o eliminazione delle specie alloctone invasive.
Sono considerati ammissibili altresì:
- costi di diffusione per la pubblicizzazione e promozione del progetto: elaborazione report, materiali di diffusione (pubblicazioni finali e pubblicità), incontri e seminari (locazioni e utenze, noleggi e leasing di attrezzature, altri servizi di supporto quali allestimenti, interpretariato, spazi pubblicitari, ecc.), in linea con quanto previsto ai sensi del Reg. (UE) delegato 531/2015;
- interventi sui fondali finalizzati a limitare lo sviluppo di specie naturali che incidono sulla presenza dei molluschi bivalvi di interesse commerciale compreso iniziative di riattivazione produttiva quali l’inserimento di stock di specie autoctone (di interesse commerciale) per raggiungere condizioni di equilibrio ante fenomeni di moria nonché periodiche valutazione di monitoraggio previa regolamentazione del prelievo gestito;
- investimenti in attrezzature tecnologiche e programmi informatici (software) necessari alla realizzazione del progetto;
- retribuzioni e oneri del personale dipendente strettamente connessi alla realizzazione dell'intervento.
- spese materiali per studi/indagini/analisi preliminari (ad esempio chimico-fisiche, verifiche strutturali, rilievi geologici);
- spese per la costituzione di ATI/ATS;
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- utilizzo delle attrezzature per la realizzazione dell’operazione: ammortamenti, noleggi e leasing;
- spese generali (costi generali e costi amministrativi): si tratta di spese collegate all’operazione finanziata e necessarie per la sua preparazione o esecuzione, disciplinate nel documento Linee Guida per l’ammissibilità delle spese del Programma Operativo FEAMP 2014/2020 (Spese Generali, paragrafo 7.1.1.13). Sono spese quantificate forfettariamente e ammissibili a cofinanziamento fino ad una percentuale massima del 12% dell'importo totale ammesso.
Le spese generali fanno riferimento a: - tenuta del C/C appositamente aperto e dedicato all’operazione; - garanzia fideiussoria; - consulenze legali; - parcelle notarili; - informazione e pubblicità obbligatoria sull’intervento finanziato dal PO FEAMP 2014-2020; - progettazione, direzione lavori, coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione,
esecuzione e collaudo di opere e impianti, nella percentuale massima del 7% ridotta al 3% della spesa ammessa per i macchinari e le attrezzature, al netto delle spese generali. Ai fini della verifica sulla congruità di tali costi è necessaria la presentazione di tre preventivi di spesa confrontabili, prodotti da soggetti indipendenti. Ferma restando la libera scelta della ditta tra i preventivi trasmessi, l’importo del preventivo più basso corrisponderà alla spesa ammissibile. Qualora gli importi dei tre preventivi siano superiori alle percentuali suddette, la spesa ammissibile sarà comunque ricondotta ad esse;
- consulenza tecnica e finanziaria, perizie tecniche o finanziarie se direttamente connesse all’operazione cofinanziata e necessarie per la sua preparazione o realizzazione. Per tali attività può essere riconosciuta una percentuale massima del 2% dell’investimento complessivo al netto delle spese generali. Ai fini della verifica sulla congruità di tali costi è necessaria la presentazione di tre preventivi di spesa confrontabili, prodotti da soggetti indipendenti. Ferma restando la libera scelta della ditta tra i preventivi trasmessi, l’importo del preventivo più basso corrisponderà alla spesa ammissibile. Qualora gli importi dei tre preventivi siano superiori alla percentuale suddetta, la spesa ammissibile sarà comunque ricondotta ad essa.
Per i beneficiari pubblici le spese generali riferite a progettazione, direzione lavori, coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione, esecuzione e collaudo di opere, impianti e linee di lavorazione, sono ammissibili nella percentuale massima del 12% e le procedure di affidamento di tali servizi dovranno riferirsi al Decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 e ss. m. e ii..
Tutte le voci di spesa devono essere debitamente giustificate da fatture quietanzate o altro documento avente forza probante equivalente.
In sede di accertamento dello stato finale dei lavori, l’importo massimo delle spese generali sostenute è ricondotto alla percentuale indicata in base alla spesa sostenuta ritenuta ammissibile.
Per quanto non esplicitamente riportato nel presente documento in tema di spese ammissibili, si rimanda a quanto previsto nelle “Linee guida per l’ammissibilità delle spese del Programma Operativo FEAMP 2014/2020”.
7. SPESE NON AMMISSIBILI
Tenuto conto di quanto previsto nelle Linee guida per l’ammissibilità delle spese del Programma Operativo FEAMP 2014/2020, non sono, in generale, eleggibili le spese:
- che non sono direttamente connesse alla realizzazione delle operazioni previste dalla Misura; - che non siano state sostenute e pagate entro i termini previsti dal Reg 1303/13 art.65 par 2.
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Non sono, pertanto, ammesse a rendicontazione le spese relative a:
- beni e servizi forniti da società controllate e/o collegate e/o con assetti proprietari sostanzialmente coincidenti;
- industrializzazione dei prototipi e dei progetti sviluppati; - adeguamenti a obblighi di legge: gli interventi del progetto devono essere aggiuntivi e di
ulteriore miglioramento rispetto ai limiti di legge e alle norme vigenti; - acquisto di macchinari e impianti di produzione se non espressamente e direttamente
finalizzati al raggiungimento degli obiettivi del progetto; - acquisto di terreni non edificati e di terreni edificati; - costi per la manutenzione ordinaria e per le riparazioni (ad esclusione delle spese di pulizia
straordinaria necessarie alla realizzazione degli interventi di progetto); - servizi continuativi, periodici, o connessi alle normali spese di funzionamento dell'impresa
(come la consulenza fiscale ordinaria, i servizi regolari di consulenza legale e le spese di pubblicità);
- realizzazione di opere tramite commesse interne; - consulenze, servizi e prodotti fornite da soci; - tutte le spese che hanno una funzionalità solo indiretta al progetto e/o riconducibili a normali
attività funzionali del beneficiario; - spese relative a parti o componenti di macchine ed impianti a meno che non siano finalizzate
alla realizzazione del prototipo/impianto pilota previsto dal progetto; - acquisto di impianti, macchinari, attrezzature usati, fatto salvo quanto previsto dalle “Linee
guida per l’ammissibilità delle spese del Programma Operativo FEAMP 2014/2020”, in tema di “Acquisto di materiale usato”;
- opere provvisorie non direttamente connesse all’esecuzione del progetto; - costruzione di strutture ad eccezione degli elementi fissi o mobili richiamati all’art. 40 par.1
lett. b) Reg. (UE) 508/2014; - software non specialistico e non connesso all’attività del progetto; - spese di perfezionamento e di costituzione di prestiti; - oneri finanziari di qualsiasi natura sostenuti per il finanziamento del progetto; - oneri riconducibili a revisioni prezzi o addizionali per inflazione; - nel caso di acquisto con leasing, i costi connessi al contratto (garanzia del concedente, costi
di rifinanziamento degli interessi, spese generali, ecc.); - spese relative ad opere in sub-appalto per operazioni diverse da quelle realizzate da Enti
Pubblici e da tutti i soggetti previsti dal D.Lgs del 18 aprile 2016 n. 50; - materiali di consumo connessi all’attività ordinaria del beneficiario e per i quali non sia
dimostrata l’inerenza alle operazioni finanziate; - tributi o oneri (in particolare le imposte dirette e i contributi per la previdenza sociale su
stipendi e salari) che derivano dal cofinanziamento FEAMP, a meno che essi non siano effettivamente e definitivamente sostenuti dal beneficiario finale;
- spese di consulenza per finanziamenti e rappresentanza presso le pubbliche amministrazioni; - interventi che aumentano la capacità di pesca di una nave o attrezzature che aumentano la
capacità di un peschereccio di individuare pesce ai sensi dell’art. 11 lett. a) del Reg. (UE) 508/2014.
Per quanto concerne le operazioni di cui all'art. 40, par. 1, lett. b) del Reg. (UE) n. 508/2014, ossia gli interventi di costruzione, installazione o ammodernamento di elementi fissi o mobili, l’art. 8, par. 2 del Reg. (UE) 531/2015 stabilisce che non sono ammissibili i costi collegati a:
a) acquisto di una nave da sommergere e utilizzare come barriera artificiale; b) costruzione e manutenzione di dispositivi di concentrazione dei pesci, ad eccezione dei costi previsti al paragrafo 1, lettera d) del medesimo articolo. I dispositivi di concentrazione dei pesci sono definiti all’art. 2 comma 9 del Reg. (CE) n. 1967/2006.
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Non sono, altresì, ammissibili ai sensi del Reg. del. (UE) 531/2015 i costi della manutenzione programmata o preventiva di qualsiasi elemento dell’armamento finalizzata a mantenere la funzionalità di un dato dispositivo. Non sono ammissibili a contributo inoltre i seguenti costi:
- interessi passivi; - imposta sul valore aggiunto salvo nei casi in cui non sia recuperabile a norma della normativa
nazionale sull'IVA; - spese per operazioni immateriali sostenute prima della presentazione della domanda di
sostegno. Per le operazioni che prevedono investimenti materiali sono considerate ammissibili al finanziamento del FEAMP le spese sostenute entro i dodici mesi precedenti alla pubblicazione sul BURL del presente avviso pubblico, al contempo, come recita l’art. 65 Reg. (Ue) 1303/14 paragrafo 6, non sono selezionate per il sostegno del FEAMP le operazioni portate materialmente a termine (o completamente attuate) prima che la domanda di finanziamento sia presentata dal beneficiario all’O.I., a prescindere dal fatto che tutti i relativi pagamenti siano stati effettuati dal beneficiario. Pertanto:
- nel caso di operazioni riguardanti esclusivamente opere edilizie, l’operazione può essere definita completamente attuata quando sono terminati gli acquisti dei materiali e l’opera è conclusa, dimostrato dai relativi giustificativi di trasporto e/o spesa;
- nel caso di operazioni riguardanti esclusivamente acquisto di attrezzature, l’operazione può essere definita completamente attuata con la fornitura dell’ultima attrezzatura (la data è desumibile dal documento di trasporto);
- nel caso di operazioni riguardanti sia l’acquisto di attrezzature che opere edilizie, l’operazione può essere definita completamente attuata, quando entrambe le fattispecie sopra riportate sono soddisfatte.
8. DOTAZIONE FINANZIARIA E INTENSITA’ DELL’AIUTO Il presente avviso pubblico stanzia una dotazione finanziaria pari a 542.448,70. L’investimento massimo ammissibile sarà pari a 100.000,00 euro, mentre l’investimento minimo ammissibile sarà pari a 10.000,00 euro. La Misura prevede un’intensità massima dell’aiuto pubblico pari al 50% delle spese ammesse sulla base dei costi sostenuti dai beneficiari, secondo quando previsto dal par. 1 art. 95 “Intensità dell’aiuto pubblico” del Reg. (UE) n. 508/2014. Secondo quanto previsto dal par. 2 del medesimo articolo si applica un’intensità dell’aiuto pubblico pari al 100% della spesa ammissibile dell’intervento quando il beneficiario è un Organismo di diritto pubblico o un’impresa incaricata della gestione di servizi di interesse economico generale di cui all’art. 106, par. 2, TFUE2, qualora l’aiuto sia concesso per la gestione di tali servizi. Nel caso l’intervento soddisfi i criteri di:
- interesse collettivo, - beneficiario collettivo, e - elementi innovativi, se del caso, a livello locale
si applicherà un’intensità dell’aiuto pubblico pari all’100% della spesa ammissibile. • Definizione del criterio “interesse collettivo”
2 Art. 106, par. 2 TFUE: "Le imprese incaricate della gestione di servizi di interesse economico generale o aventi carattere
di monopolio fiscale sono sottoposte alle norme dei trattati, e in particolare alle regole di concorrenza, nei limiti in cui l’applicazione di tali norme non osti all’adempimento, in linea di diritto e di fatto, della specifica missione loro affidata. Lo sviluppo degli scambi non deve essere compromesso in misura contraria agli interessi dell’Unione.”
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Il criterio dell'interesse collettivo è riferito all'intervento (l'operazione). Nel caso in cui l'intervento sia attuato da un beneficiario collettivo, il criterio di "interesse collettivo" è soddisfatto quando l'intervento presenta un interesse per i membri del gruppo, o di un gruppo di parti interessate (stakeholders) o del pubblico in generale. Il raggio di azione degli interventi dovrebbe quindi andare oltre la somma degli interessi individuali dei membri del beneficiario collettivo. Le azioni presentano pertanto un ambito più vasto rispetto a quelle normalmente intraprese dalle aziende private. Esempio 1: L'acquisto raggruppato (al fine di ottenere migliori condizioni commerciali) di attrezzature destinate ad essere possedute e utilizzate dai membri di un'associazione professionale o di una cooperativa non può essere considerato un'azione di interesse collettivo poiché i membri del beneficiario collettivo a cui andrebbe la proprietà delle attrezzature diverrebbero di fatto gli effettivi beneficiari. Al contrario, l'acquisto di un'attrezzatura destinata ad essere di proprietà del beneficiario collettivo (ad esempio, l'acquisto da parte di un'associazione di pescatori di una macchina per migliorare la conservazione del prodotto ittico) per fornire servizi ai suoi membri potrebbe essere nell'interesse collettivo di questi ultimi. Nel caso in cui l'intervento venga realizzato nell'ambito CLLD si può presentare la situazione, sebbene piuttosto rara, in cui il beneficiario non sia collettivo ma l'intervento presenti un interesse collettivo. Esempio 2: Il beneficiario è un ente privato gestore di un mercato ittico che acquista un macchinario per migliorare la conservazione o pulizia del prodotto ittico del quale beneficiano tutti o parte degli operatori che utilizzano il mercato. Se l'ente privato gestore del mercato non chiede un pagamento da parte degli operatori per l'eventuale utilizzo del macchinario si potrebbe configurare un interesse collettivo per l'intervento, anche se attuato da un singolo beneficiario. Esempio 3: Un beneficiario ammissibile al supporto FEAMP intende acquistare un'imbarcazione per diversificare la propria attività e avere l'opportunità di organizzare visite turistiche di siti lagunari o costieri che presentano un collegamento con il retaggio culturale e il patrimonio tradizionale della pesca e dell'acquacoltura locale (ad es. siti di pesca/allevamento in lagune come lavorieri ecc., infrastrutture storiche per la gestione delle risorse idriche, zone di elevato interesse ambientale, naturale, storico ecc.). Qualora l’autorità di gestione valuti che il risultato dell'intervento avrà ricadute positive sulla comunità (ad esempio un aumento delle attività turistiche con maggiori opportunità commerciali per l'intera comunità), il criterio dell'interesse collettivo può ritenersi soddisfatto. • Definizione del criterio “beneficiario collettivo” In questo contesto, il criterio di "beneficiario collettivo" dovrebbe essere inteso come riferito a un'organizzazione riconosciuta dall’Autorità responsabile in quanto rappresentante degli interessi dei suoi membri, di un gruppo di parti interessate (stakeholders) o del pubblico in generale. L’AdG dovrebbe garantire che le azioni collettive non vengano utilizzate per usufruire indebitamente delle disposizioni più favorevoli previste dal regolamento FEAMP per i beneficiari collettivi. In particolare, esse dovrebbero garantire che il beneficiario sia l'organizzazione collettiva stessa e non i suoi membri. Esempio 1: Il beneficiario è una cooperativa di operatori del settore pesca o acquacoltura che acquista una macchina per migliorare la conservazione del prodotto per tutti i membri della cooperativa. Nel caso ai sensi della legislazione nazionale la cooperativa in oggetto sia considerata un beneficiario collettivo, il criterio risulta soddisfatto. Inoltre, nel caso l'intervento presentato dalla cooperativa venga attuato nell'ambito di una strategia CLLD, l'autorità di gestione potrebbe aumentare l'intensità dell'aiuto pubblico fino al 100% a prescindere dal fatto che l'intervento abbia o meno il carattere di "interesse collettivo" e presenti o meno un carattere "innovativo" Esempio 2: Il beneficiario è un ente privato gestore di un mercato ittico che acquista un macchinario per migliorare la conservazione o pulizia del prodotto ittico del quale beneficiano tutti o parte degli operatori che utilizzano il mercato. Tuttavia, se l'ente privato gestore del mercato non è riconosciuto ai sensi della legislazione nazionale come organismo collettivo non è possibile considerare il criterio riguardante il beneficiario collettivo come soddisfatto.
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• Definizione del criterio “elementi innovativi, se del caso a livello locale” Non esiste una definizione comunitaria per l'innovazione in quanto tale. Tuttavia, nel definire i criteri per gli elementi innovativi, si può utilizzare come orientamento l'articolo 26 del regolamento FEAMP nonché il manuale di Oslo riguardante i dati sull'innovazione, redatto dall'OCSE e utilizzato da Eurostat: http://ec.europa.eu/eurostat/documents/3859598/5889925/OSLO-EN.PDF L'intervento deve presentare elementi innovativi, a livello locale o meno, e solo a livello locale se ciò è pertinente. Esempio 1: Un intervento eseguito da una cooperativa riconosciuta dalla legislazione nazionale come organismo collettivo che acquista un'attrezzatura innovativa (cosi come riconosciuta dall'AdG) per migliorare il processo di trasformazione del prodotto ittico di cui beneficeranno i membri della cooperativa stessa, soddisfa in principio i tre criteri all'articolo 95, paragrafo 3, lettera a) e potrebbe beneficiare di un'intensità di aiuto fino al 100%. Esempio 2: nel caso l'intervento si svolga nell'ambito di una strategia CLLD e riguardi una nuova attrezzatura per la trasformazione del prodotto ittico che sia già stata utilizzata altrove nello Stato membro ma che non è presente nell'area coperta dal FLAG nel quale si trova il possibile beneficiario, l’AdG può comunque ritenere come soddisfatto il criterio al terzo capoverso dell'articolo 95 paragrafo 3, lettera a) e alzare l'intensità di aiuto fino al 100% ai sensi della deroga alla lettera b) dello stesso paragrafo, a prescindere che l'intervento abbia il carattere di interesse collettivo o che sia attuato da un beneficiario collettivo.
In deroga a quanto sopra esposto, si applicano i punti percentuali aggiuntivi dell’intensità dell’aiuto pubblico per i tipi specifici di operazioni elencati nella tabella sottostante (allegato I al Reg. (UE) 508/2014):
TIPO DI INTERVENTI PUNTI PERCENTUALI
Interventi connessi alla pesca costiera artigianale: possibile aumento di 30
Interventi attuati da organizzazioni di pescatori o da altri beneficiari collettivi che non rientrano nel titolo V, capo III del Reg. (UE) n. 508/20143: possibile aumento di
10
Interventi attuati da imprese che non rientrano nella definizione di PMI: riduzione di 20
Nel caso in cui ricorrano più condizioni di cui alla precedente tabella, ai sensi del Reg. (UE) 772/2014, si applica:
- la maggiorazione più elevata, nel caso di più maggiorazioni; - la riduzione più elevata, nel caso di più riduzioni; - la riduzione più elevata, nel caso di riduzioni e maggiorazioni.
Il beneficiario può richiedere alla AdG/O.I., entro e non oltre 90 giorni dalla data di adozione dell'Atto di concessione, l’erogazione di un anticipo per un importo massimo del 40% dell’aiuto pubblico relativo agli investimenti ammessi. Tale anticipo è limitato agli investimenti materiali.
Il contributo non è cumulabile con altre agevolazioni richieste a qualsiasi titolo ed ottenute dal beneficiario per le medesime spese. 3 Strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo e gruppi di azione locale nel settore della pesca.
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Ogni richiedente potrà presentare una sola domanda di sostegno. Non possono presentare domanda di sostegno i soggetti che alla data di scadenza del presente avviso pubblico risultano beneficiari di altro contributo sulla misura 1.40 per il quale non è stata ancora presentata domanda di saldo. Le risorse disponibili vengono assegnate sino a concorrenza delle medesime, con possibilità di concedere all’ultimo soggetto in posizione utile in graduatoria un contributo residuale, a copertura parziale del progetto di investimento reputato ammissibile. Le domande ammissibili, ma non finanziate per carenza fondi, potranno essere finanziate in caso di ulteriori disponibilità, ovvero di rimessa in disponibilità di fondi derivanti da economie di spesa.
9.DOCUMENTAZIONE RICHIESTA PER ACCEDERE ALLA MISURA 9.1 Documentazione generale
La domanda di sostegno, con le necessarie dichiarazioni rese ai sensi del DPR n. 445/2000, dovrà essere formulata secondo il modello allegato – 1a) o 1b) o 1c) – al presente avviso pubblico. Alla domanda di sostegno dovranno essere allegati i seguenti documenti:
a) relazione tecnica dettagliata del progetto/iniziativa redatta secondo i seguenti contenuti
minimi (ove pertinenti) (allegato 2): - descrizione dell’intervento da realizzare; - obiettivi da conseguire, con particolare evidenza delle ricadute attese in relazione alle
finalità della Misura; - quadro economico degli interventi; - articolazione dell’operazione con ripartizione delle risorse finanziarie rispetto ai
diversi interventi previsti al paragrafo 4 del presente avviso; c) cronoprogramma che rappresenti la collocazione temporale delle fasi di realizzazione del
progetto nel rispetto dei termini previsti dal presente bando; d) ai fini della verifica della congruità dei costi per ogni servizio o bene nuovo di fabbrica è
necessaria la presentazione di tre preventivi di spesa confrontabili, prodotti da soggetti indipendenti. Ferma restando la libera scelta della ditta tra i preventivi trasmessi, l’importo del preventivo più basso corrisponderà alla spesa ammissibile. I preventivi devono contenere, chiaramente leggibile, il nominativo (nome e cognome) del sottoscrittore dell’offerta commerciale, oltre alle seguenti informazioni: data ed estremi dell’offerta, la tipologia del bene, le quantità, le caratteristiche tecniche, il costo unitario ed il costo complessivo. E’ ammessa la presentazione di un minor numero di preventivi esclusivamente in relazione a beni o servizi proposti sul mercato da meno di tre offerenti, ovvero qualora si tratti di operare innesti su impianti o attrezzature preesistenti; non possono essere presentati preventivi per il medesimo bene o servizio da parte di soggetti che si trovino tra di loro, o con i soggetti singoli o associati che presentano la domanda di sostegno, in una delle situazioni di controllo di cui all’articolo 2359 del codice civile; sono comunque esclusi i preventivi presentati da soggetti per i quali le offerte sono imputabili ad un unico centro decisionale;
e) dichiarazione di congruità dei costi resa secondo il modello di cui all’allegato 3; nel caso non sia possibile acquisire i tre preventivi è necessario giustificare nella dichiarazione, per ogni singola spesa, la mancata acquisizione degli stessi;
f) copia degli ultimi 2 bilanci approvati e depositati prima della presentazione della domanda o, in assenza di tale obbligo, copia delle ultime due dichiarazioni fiscali presentate (Mod. UNICO) e delle ultime due dichiarazioni annuali IVA (solo per i soggetti privati). Tale documentazione non è obbligatoria per le aziende di nuova costituzione o attive da meno di due anni;
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g) dichiarazione sostitutiva di notorietà, resa ai sensi del D.P.R. 445/2000 conformemente all’allegato 4, sottoscritta da un tecnico abilitato iscritto ad idoneo albo professionale (da produrre anche se negativa per taluno dei punti sottoelencati), attestante l’elenco delle autorizzazioni, nulla osta, licenze, valutazione di impatto ambientale (VIA) o valutazioni ambientali di altro tenore ed altri titoli abilitativi rilasciati da Pubbliche amministrazioni necessari ai fini della realizzazione dell’intervento; essi, ove necessari, devono essere comunque prodotti entro il termine stabilito per l’Inizio Lavori dell’opera soggetta ad autorizzazioni.
h) dichiarazione sostitutiva di certificazione antimafia per i familiari conviventi di maggiore età, resa dal rappresentante legale e dai soggetti di cui all’art. 85 del D.lgs. 159/2011 secondo il modello allegato 5 (per i beneficiari privati);
i) autorizzazioni, nulla osta, licenze, valutazioni ambientali ed altri titoli abilitativi rilasciati da Pubbliche amministrazioni necessari ai fini della realizzazione dell’intervento già perfezionati, ovvero relative richieste, qualora il rilascio delle stesse sia in itinere all’atto della presentazione della domanda;
j) titoli di disponibilità, debitamente registrati, sia dei terreni, sia delle strutture oggetto di intervento da cui si evinca la disponibilità dei beni alla data di presentazione della domanda di sostegno; all’atto di presentazione della domanda di pagamento del sal o del saldo del contributo, di cui ai paragrafi 20.3 e 20.4, il titolo di disponibilità deve avere durata idonea a garantire il rispetto del vincolo di stabilità di cui al paragrafo 26, fatto salvo il caso in cui il titolo sia costituito da concessione. Nel caso di concessione, qualora al momento della presentazione della domanda di pagamento relativa al sal o al saldo del contributo, di cui ai paragrafi 20.3 e 20.4, la stessa non garantisca il rispetto del vincolo di stabilità di cui al paragrafo 26, il beneficiario dovrà presentare idonea fideiussione bancaria o assicurativa redatta secondo il modello allegato 6 (per i privati). Unitamente a tale documentazione va presentata, ove l’immobile o l’impianto siano di proprietà di terzi, dichiarazione sostitutiva di notorietà, a firma del proprietario, di assenso all’esecuzione delle opere nonché all’iscrizione dei relativi vincoli resa secondo il modello allegato 7;
k) gli operatori che presentano una domanda di sostegno nell’ambito del presente bando forniscono inoltre una dichiarazione ai sensi dell’art. 47 del D.P.R 445/2000 attestante che essi rispettano i criteri di cui al paragrafo 1 dell’articolo 10 del Reg. (UE) n. 508/2014 e che non hanno commesso frodi nell’ambito del FEP e del FEAMP (allegato 8). La veridicità di tale dichiarazione è accertata in fase istruttoria in base alle informazioni disponibili nel registro nazionale delle infrazioni di cui all’art. 93 del REG (CE) n. 1224/2009 o ad altri dati disponibili;
l) in allegato alla domanda di sostegno dovrà essere inoltre presentata una dichiarazione, resa ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. n. 445/2000 corredata da fotocopia di un documento di identità in corso di validità, dove si attesta che i dati riportati in tutti gli elaborati presentati (tecnici, economico-finanziari ed altro) a sostegno della fattibilità ed esecutività del progetto corrispondono alla reale situazione di fatto (allegato 9);
m) scheda di autovalutazione secondo il modello allegato 10. 9.2 Ulteriore documentazione per richiedente in forma societaria
copia dello statuto, dell’atto costitutivo ed elenco soci; copia dell’atto di nomina degli organi amministrativi attualmente in carica; delibera/atto dal quale risulta che il rappresentante legale è autorizzato a sottoscrivere
gli impegni previsti dal progetto/intervento, a richiedere ed a riscuotere il sostegno.
9.3 Ulteriore Documentazione per richiedente organismo pubblico
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Deliberazione/atto dell’organo competente con la quale: si approva il progetto, il suo costo complessivo, il quadro economico, il
cronoprogramma dei lavori e la descrizione dei vincoli insistenti nell’area interessata dall’intervento;
si dichiara di essere proprietario o di aver titolo a disporre delle aree ove si realizzerà l’investimento;
si assumono gli impegni specificati nell’avviso pubblico; si dichiara che per gli interventi previsti in progetto, al momento della presentazione
della domanda di aiuto, non sussistono vincoli riconducibili ad impegni derivanti da precedenti finanziamenti pubblici;
si dichiara di non aver beneficiato, per l’esecuzione delle opere e/o degli acquisti previsti in progetto, di precedenti fondi pubblici e che gli interventi finanziati non saranno oggetto di altri finanziamenti pubblici; si dichiara che l’Organismo non si trova in stato di dissesto finanziario o, in caso contrario, che è stato approvato il piano di risanamento finanziario e l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato;
si nomina il Responsabile del procedimento di cui all’art. 31 del D.lgs. 50/2016; si dichiara, se del caso, che l’intervento è inserito nella programmazione di cui all’art.
21 del D.lgs. n. 50/2016 e ss.mm.e ii.; si autorizza il rappresentante legale a sottoscrivere gli impegni previsti dal
progetto/intervento.
9.4 Ulteriore Documentazione nel caso in cui il richiedente sia pescatore o armatore Autodichiarazione ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. n. 445/2000 (allegato 11) attestante quanto segue:
“Il sottoscritto è in possesso di licenza di pesca conforme all'Allegato A del D.M. 26 Gennaio 2012, contenente le seguenti informazioni minime:
1. DATI RELATIVI AL PESCHERECCIO (Queste informazioni devono essere indicate nella licenza di pesca soltanto al momento dell’iscrizione del peschereccio nel registro della flotta di pesca dell'Unione in conformità alle disposizioni del regolamento (CE) n. 26/2004 della Commissione (GU L 5 del 9.1.2004, pag. 25).)
- Numero di registro della flotta dell’Unione (A norma del regolamento (CE) n. 26/2004.) - Nome del peschereccio - Stato di bandiera/Paese di immatricolazione - Porto di immatricolazione (nome e codice nazionale) - Marcatura esterna - Segnale radio internazionale di chiamata [IRCS] (In conformità al regolamento (CE) n.
26/2004 per i pescherecci che ne hanno fatto richiesta.)
2. TITOLARE DELLA LICENZA/PROPRIETARIO DEL PESCHERECCIO/AGENTE DEL PESCHERECCIO
Nome e indirizzo della persona fisica o giuridica
3. CARATTERISTICHE DELLA CAPACITÀ DI PESCA
- Potenza del motore (kW) (A norma del regolamento (CE) n. 2930/86.) - Stazza (GT) (A norma del regolamento (CE) n. 2930/86.) - Lunghezza fuoritutto (A norma del regolamento (CE) n. 2930/86.) - Attrezzo da pesca principale (In conformità alla classificazione statistica internazionale
standardizzata degli attrezzi da pesca (ISSCFCG).)
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- Attrezzi da pesca secondari (In conformità alla classificazione statistica internazionale standardizzata degli attrezzi da pesca (ISSCFCG).)”
Per gli armatori richiedenti, diversi dal/i proprietario/i, autorizzazione rilasciata dal/i proprietario/i dell’imbarcazione da pesca alla presentazione della domanda di sostegno, qualora l'operazione riguarda investimenti a bordo.
9.5 Documentazione per richiedente in forma collettiva o in associazione temporanea
Dichiarazione di intenti per la costituzione o atto costitutivo di ATI /ATS, in caso di domande presentate in associazione (allegato 12); Accordo di collaborazione (allegato 13), debitamente sottoscritto e registrato, in caso di investimenti collettivi.
9.6 Documentazione in caso di contributi in natura
Relazione tecnico-economica posta alla base della giustificazione della spesa che deve dimostrare la sussistenza delle seguenti condizioni: i lavori/forniture devono essere pertinenti con le strutture ed i mezzi tecnici in dotazione del beneficiario e non devono essere collegati a misure di ingegneria finanziaria il loro valore deve essere soggetto a revisione contabile e valutazione indipendente se trattasi di prestazioni volontarie non retribuite, il loro valore è determinato tenendo conto delle capacità fisico/professionali, del tempo effettivamente prestato, delle normali tariffe in vigore.
I contributi in natura sono ammissibili se ricorrono le condizioni di cui all’art. 69 del Reg. (UE) n. 1303/2013.
Tutta la documentazione di cui la presente capitolo 9, per cui sia prevista la prestazione di un professionista, si intende sottoscritta da tecnici regolarmente abilitati ed iscritti ai rispettivi Albi professionali.
10. IMPEGNI ED OBBLIGHI DEL BENEFICIARIO, CONTROLLI E MONITORAGGIO
Il beneficiario è tenuto a realizzare l’iniziativa in conformità con il progetto approvato anche con riferimento alle risorse umane utilizzate.
Il beneficiario è tenuto al rispetto dei seguenti impegni ed obblighi:
- rispettare la normativa comunitaria, nazionale e regionale; - assicurare il proprio supporto per le verifiche ed i sopralluoghi che l’Amministrazione riterrà
di effettuare nonché di assicurare l’accesso ad ogni altro documento che questa riterrà utile acquisire ai fini dell’accertamento;
- assicurare l’accesso ai luoghi dove insistono gli impianti, i macchinari e le attrezzature interessate dall'intervento sui quali l’Amministrazione provvederà ad effettuare gli opportuni accertamenti;
- rispettare le norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro (D.Lgs n. 81/2008); - utilizzare il sostegno in conformità agli scopi previsti dal progetto finanziato; - fornire tutti i dati e le informazioni necessarie all’Amministrazione per monitorare il progetto
ed il suo avanzamento dal punto di vista fisico, finanziario e procedurale; - realizzare le opere e/o acquistare le dotazioni nei tempi che consentano il raggiungimento
della finalità della Misura, in conformità alle prescrizioni contenute nell’Atto di Concessione, fatta salva l’eventuale proroga concessa ovvero le cause di forza maggiore;
- rispettare il vincolo di destinazione, fatti salvi i casi di forza maggiore, per gli investimenti materiali;
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- presentare, in sede di Domanda di pagamento per Stati di Avanzamenti dei Lavori o del Saldo del contributo, la documentazione di cui alle Disposizioni Procedurali;
- comunicare all’Amministrazione, la cessione totale o parziale degli investimenti ammessi a finanziamento prima della fine del vincolo di inalienabilità, entro il termine di 30 giorni dal perfezionamento dell’atto di cessione, fatte salve eventuali cause di forza maggiore.
In rispetto delle Condizioni Generali previste all’art. 25 par. 1 del Reg. (UE) 508/2014, il proprietario di un peschereccio che ha beneficiato di un aiuto di cui alla presente Misura, si obbliga a non trasferire tale peschereccio al di fuori dell’Unione almeno nei cinque anni successivi alla data del pagamento effettivo di tale aiuto al beneficiario. Se un peschereccio è trasferito entro tale termine, le somme indebitamente versate in relazione all’intervento sono recuperate dallo Stato membro in un importo proporzionato al periodo durante il quale la condizione di cui sopra non è stata soddisfatta. Ai fini delle Stabilità delle Operazioni di cui all’art. 71 del Reg. (UE) 1303/2013, si rimanda a quanto previsto dallo specifico paragrafo del presente avviso pubblico.
Eventuali ulteriori obblighi a carico del beneficiario saranno elencati nell’atto di concessione del contributo. Il mancato rispetto degli obblighi e degli impegni assunti dal beneficiario comportano la decadenza totale o parziale dal contributo concesso.
Infine il beneficiario dovrà realizzare le opere, acquistare le dotazioni e i servizi nonché provvedere ad effettuare i pagamenti e la rendicontazione delle spese alla Regione nei tempi stabiliti nel presente bando e nell’atto di concessione in modo tale da consentire il raggiungimento degli obiettivi della Misura sia in termini di target che di obiettivi di spesa; ove il superamento di tali tempi comporti decurtazioni al piano finanziario regionale da parte dell’AdG a causa del mancato raggiungimento dei target finanziari e fisici di cui al Reg. (UE) n. 215/2014 e al Reg. (UE) n. 1303/2013 tali decurtazioni saranno proporzionalmente applicate ai progetti non conclusi nei tempi previsti.
11.MODALITÀ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA Le domande di sostegno dovranno essere inviate a mezzo PEC entro il 2 dicembre 2019 esclusivamente al seguente indirizzo:
Area Politiche di Prevenzione e Conservazione della Fauna Selvatica e Gestione delle Risorse della Pesca e dell'Acquacoltura - agrifauna@regione.lazio.legalmail.it.
La domanda di sostegno, completa della relativa documentazione, deve riportare in oggetto la dicitura “Misura 1.40 del PO FEAMP 2014-2020 - Domanda di sostegno”. I documenti devono essere firmati e scansionati o firmati digitalmente e allegati al messaggio inoltrato di posta elettronica certificata in formato pdf.
12.INTEGRAZIONI O VARIAZIONI PRESENTATE SPONTANEAMENTE DAL BENEFICIARIO
Il richiedente, dopo la presentazione della domanda di sostegno, è tenuto a comunicare tempestivamente all’Area Politiche di Prevenzione e Conservazione della Fauna Selvatica e Gestione delle Risorse della Pesca e dell'Acquacoltura eventuali variazioni riguardanti i dati indicati nella domanda e/o nella documentazione allegata. Tali variazioni possono essere relative sia ai requisiti di ammissibilità, che alle valutazioni inerenti i criteri di selezione delle domande. In tal caso, le variazioni che riguardano dati riguardanti l’attribuzione delle priorità e dei punteggi, che intervengono successivamente, e più nel dettaglio nel periodo compreso tra la presentazione della domanda e la formazione delle graduatorie di ammissibilità, non possono comportare un aumento dei punteggi o, più in generale, un vantaggio per il richiedente; al contrario, ne potranno determinare una diminuzione, sia in termini di assegnazione di priorità assolute che in decremento dei punteggi attribuiti per priorità relative.
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Successivamente alla concessione e accettazione del sostegno da parte del beneficiario, conseguenti alla pubblicazione della graduatoria definitiva, non sarà preso in considerazione alcun riesame dell’istanza.
13. PARTECIPAZIONE AL PROCEDIMENTO DA PARTE DI PERSONA DIVERSA DAL RICHIEDENTE (DELEGHE)
La delega è lo strumento formale attraverso il quale, mantenendo inalterata la titolarità della competenza, viene trasferito l'esercizio dei relativi poteri ad un soggetto terzo. I presupposti di legittimità della delega dei poteri sono: l'atto di conferimento in forma scritta da parte dell'organo delegante; la sussistenza di una specifica previsione di legge che autorizzi la delega dei poteri (la necessaria previsione legislativa è prevista anche in caso di rapporto gerarchico tra organo delegante ed organo delegato). Il documento di delega deve contenere:
- dati anagrafici del delegante, nome e cognome, data e luogo di nascita e codice fiscale; - dati anagrafici del delegato, nome e cognome, data e luogo di nascita e codice fiscale; - oggetto della delega, l’operazione che il delegato può eseguire al posto del delegante.
Alla delega, una volta compilata e firmata, occorre allegare la fotocopia di un documento di identità valido del delegante. Inoltre, il delegato dovrà esibire un proprio documento di identità quando esegue l’operazione specificata dalla delega, in modo da permetterne l’identificazione. Tutti i dati personali e sensibili contenuti nella delega devono essere trattati ai sensi della vigente normativa che disciplina la tutela della privacy.
14. ISTRUTTORIA DELLE DOMANDE L’istruttoria della domanda si avvia a partire dalla data di ricevimento della domanda e verrà effettuata dall’Area Politiche di Prevenzione e Conservazione della Fauna Selvatica e Gestione delle Risorse della Pesca e dell'Acquacoltura in coerenza con le Disposizioni procedurali dell’Organismo Intermedio Regione Lazio.
15. AMMISSIBILITÀ Attraverso tale controllo viene verificato che i soggetti richiedenti il contributo siano in possesso dei requisiti di ammissibilità di cui al capitolo 5. Il soggetto richiedente è tenuto a comunicare tempestivamente tutte le variazioni riguardanti i dati esposti nella domanda e nella documentazione allegata che dovessero intervenire successivamente alla presentazione dell’istanza stessa. L’Area Politiche di Prevenzione e Conservazione della Fauna Selvatica e Gestione delle Risorse della Pesca e dell'Acquacoltura competente procede all’individuazione del Responsabile del procedimento ed alla comunicazione dell’avvio del procedimento. Nella fase istruttoria di ammissibilità della domanda si procede alla verifica di:
- tempi di presentazione della domanda; - modalità di presentazione; - completezza dei dati riportati in domanda e sua sottoscrizione; - completezza della documentazione presentata; - conformità alla normativa vigente delle autodichiarazioni rese ai sensi del D.P.R. n. 445/2000.
In presenza di dichiarazioni mendaci, procede all’archiviazione dell’istanza e alle necessarie comunicazioni alle Autorità giudiziarie competenti;
- rispondenza della domanda agli obiettivi ed alle finalità previste nell’operazione; - caratteristiche tecnico-economiche di ciascun progetto, ivi compresa la rispondenza alla
normativa comunitaria/nazionale/regionale in vigore. Il responsabile del procedimento, compilata la check-list di controllo, procede alla definizione del verbale riportante le determinazioni relative alla completezza dell’istanza.
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L’Area Politiche di Prevenzione e Conservazione della Fauna Selvatica e Gestione delle Risorse della Pesca e dell'Acquacoltura inoltre provvede:
- all’acquisizione della documentazione obbligatoria (es. DURC, documentazione antimafia, verifica delle duplicazioni del finanziamento, ecc.);
- utilizzando apposite schede di valutazione, ad espletare la fase di selezione delle domande tramite l’assegnazione di un punteggio sulla base dei criteri di selezione approvati dal Comitato di Sorveglianza;
- a richiedere eventualmente integrazione documentale ai sensi della L. n. 241/1990, sospendendo i termini di conclusione della fase istruttoria.
Per ogni domanda verrà redatta apposita scheda di valutazione che diverrà parte integrante del verbale datato e sottoscritto dal Responsabile del Procedimento o soggetto incaricato. Non saranno considerate ammissibili le domande di sostegno che:
- non rispettano i requisiti di ammissibilità di cui al capitolo 5 del presente bando; - inviate in difformità a quanto previsto dal capitolo 11 del presente bando.
I requisiti di ammissibilità per l’accesso al sostegno dichiarati nella domanda di sostegno devono essere verificati nell’ambito dei controlli amministrativi e devono essere mantenuti dal beneficiario almeno sino alla completa realizzazione dell’intervento finanziato e, ove pertinente, per la durata degli impegni assunti, pena la decadenza della domanda con il conseguente obbligo di restituzione delle somme percepite maggiorate degli interessi legali.
16. VALUTAZIONE La fase di valutazione delle domande prevede l’assegnazione di un punteggio, attribuito coerentemente a quanto previsto dai “criteri di selezione” approvati dal Comitato di sorveglianza (allegato 14), utile alla formulazione di una graduatoria “definitiva”. Al richiedente saranno riconosciuti i requisiti di priorità e i relativi punteggi esclusivamente se dichiarati nella domanda di sostegno e attribuiti nella fase di istruttoria tecnico–amministrativa, a seguito di verifica ed eventuale modifica. Pertanto i punteggi relativi ai criteri di selezione dovranno essere espressamente dichiarati dal richiedente in fase di presentazione della domanda di sostegno, compilando la scheda di autovalutazione, fermo restando che in fase di controllo amministrativo si procederà ad accertare la corretta imputazione di tali punteggi. Ai fini della formulazione della graduatoria farà fede il punteggio definitivamente assegnato ad ogni criterio da parte della struttura competente. In caso di parità di punteggio assegnato si applica quanto previsto dall’allegato “criteri di selezione”. Le condizioni presenti nella domanda di sostegno, che in fase di istruttoria siano state validate per l’attribuzione di punteggi utili ai fini della collocazione nelle graduatorie di ammissibilità, predisposte per la concessione degli aiuti, devono essere mantenute almeno sino alla completa realizzazione dell’intervento finanziato. La perdita dei requisiti, qualora comportasse il venir meno del presupposto per la collocazione in graduatoria, determina la decadenza della domanda con la conseguente restituzione delle somme di cui all’Atto di concessione, maggiorate degli interessi legali. Per i progetti non ammissibili, l’Area Politiche di Prevenzione e Conservazione della Fauna Selvatica e Gestione delle Risorse della Pesca e dell'Acquacoltura comunica al richiedente l’esito della valutazione. Entro 10 giorni dalla ricezione di tale comunicazione, il richiedente può fare richiesta di riesame sulle motivazioni determinanti l’esclusione dal sostegno all’Area Politiche di Prevenzione e Conservazione della Fauna Selvatica e Gestione delle Risorse della Pesca e dell'Acquacoltura. Il Responsabile Incaricato valuta gli esiti dell’istruttoria alla luce delle osservazioni e/o degli elementi integrativi prodotti dal richiedente. Tutte le attività vengono registrate sul Sistema Informativo.
17. GRADUATORIA DEFINITIVA L’Area Politiche di Prevenzione e Conservazione della Fauna Selvatica e Gestione delle Risorse della Pesca e dell'Acquacoltura, tenuto conto delle risultanze delle attività di valutazione e dei conseguenti
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elenchi, formulati per operazione e per bando pubblico, procede alla stesura della graduatoria regionale definitiva contenente l’elenco delle domande ammissibili ed il relativo punteggio, spesa ammessa e contributo concesso nonché di quelle ammissibili ma non finanziabili per carenza di fondi, quelle escluse con la relativa esplicitazione delle motivazioni e lo sottopone all’approvazione del Direttore regionale Agricoltura Sviluppo Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Caccia e Pesca. La graduatoria, approvata con provvedimento direttoriale, viene pubblicata sul BURL e sul sito istituzionale. La pubblicazione della graduatoria assolve all'obbligo della comunicazione, ai soggetti richiedenti, del punteggio attribuito, nonché di avvio del procedimento di archiviazione per le istanze escluse. Tutte le attività vengono registrate sul Sistema Informativo.
18. ATTI DI CONCESSIONE Gli atti di concessione del sostegno in favore dei beneficiari sono emessi dall’Amministrazione regionale entro 10 giorni dalla pubblicazione della graduatoria definitiva regionale. I suddetti provvedimenti riportano, ove pertinente, le seguenti informazioni:
- premesse normative; - riferimento dell’avviso pubblico in forza del quale è stata presentata la domanda di sostegno; - riferimenti dei vari atti procedimentali; - dati finanziari relativi all’investimento ed al contributo ammesso a seguito di istruttoria
tecnico-amministrativa, con l’individuazione delle quote di cofinanziamento comunitaria e nazionale;
- impegni a carico del beneficiario. L’Atto di concessione viene notificato al soggetto beneficiario interessato che lo restituisce all’Amministrazione regionale competente controfirmato per accettazione. Il Responsabile del procedimento provvede, ai sensi del D.lgs. n. 33/2013, art. 26, c. 2, art. 2, all’inserimento dell’Atto di concessione nel sito istituzionale nell’apposita sezione “Amministrazione trasparente”. Tutte le attività vengono registrate sul Sistema Informativo. Nell’atto di concessione:
- i requisiti di ammissibilità per l’accesso al sostegno dichiarati nella domanda di sostegno diventano impegni del beneficiario e devono essere mantenuti almeno sino alla completa realizzazione dell’intervento finanziato e, ove pertinente, per i cinque anni successivi all’ultimo pagamento, pena la decadenza della domanda con il conseguente obbligo di restituzione delle somme percepite maggiorate degli interessi legali.
- le condizioni presenti nella domanda di sostegno, che in fase di istruttoria siano state validate per l’attribuzione di punteggi utili ai fini della collocazione nelle graduatorie di ammissibilità, predisposte per la concessione degli aiuti, devono essere mantenute almeno sino alla completa realizzazione dell’intervento finanziato. La perdita dei requisiti, qualora comportasse il venir meno del presupposto per la collocazione in graduatoria, determina la decadenza della domanda con la conseguente restituzione delle somme di cui all’Atto di concessione maggiorate degli interessi legali.
19. MODALITÀ DI PAGAMENTO Al fine di rendere trasparenti e documentabili tutte le operazioni finanziarie connesse alla realizzazione degli interventi cofinanziati, il beneficiario, per dimostrare l’avvenuto pagamento delle spese inerenti un progetto approvato, potrà utilizzare una o più delle seguenti modalità:
a) Sepa Credit Transfer (SCT) o bonifico SEPA: il beneficiario del contributo deve produrre, in allegato alle fatture, copia della contabile bancaria e copia dell’estratto conto rilasciata dall’istituto di credito di appoggio, dal quale si evinca l’avvenuto movimento grazie al numero della transazione eseguita, oltre alla descrizione della causale dell’operazione.
b) Sepa Direct Debit (SDD) – ex RID: il beneficiario del contributo deve produrre, in allegato alle fatture, copia del contabile bancaria e copia dell’estratto conto rilasciata dall’istituto di
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credito di appoggio, dal quale si evinca l’avvenuto movimento grazie al numero della transazione eseguita, oltre alla descrizione della causale dell’operazione.
c) Ricevuta Bancaria (RIBA): il beneficiario del contributo deve produrre, in allegato alle fatture, copia della ricevuta bancaria e copia dell’estratto conto rilasciata dall’istituto di credito di appoggio, dal quale si evinca l’avvenuto movimento grazie al numero della transazione eseguita, oltre alla descrizione della causale dell’operazione.
d) Carta di credito o di debito: il beneficiario del contributo deve produrre, in allegato alle fatture, copia della ricevuta e copia dell’estratto conto della carta utilizzata, dal quale si evinca l’avvenuto movimento grazie al numero della transazione eseguita, oltre alla descrizione della causale dell’operazione.
e) Assegno circolare “non trasferibile”: il beneficiario deve produrre la fotocopia dell’assegno emesso dall’Istituto di Credito e copia dell’estratto conto nel quale sia evidenziato l’addebito relativo all’emissione del suddetto assegno circolare.
f) Assegno bancario/postale. L’utilizzo di assegni bancari e postali è ammesso solo per le spese indicate all’articolo 3, comma 2, della legge n. 136/2010. È necessario che gli assegni vengano emessi muniti della clausola di non trasferibilità (non è necessario che sugli stessi vengano riportati i codici CIG/CUP). Il beneficiario deve produrre l’estratto conto rilasciato dall’istituto di credito di appoggio, riferito all’assegno con il quale è stato effettuato il pagamento e la fotocopia dell’assegno emesso.
In tutte le ipotesi sopra descritte, il beneficiario dovrà presentare dichiarazioni liberatorie emesse dalle ditte fornitrici, riportanti gli elementi salienti (numero, data e importo) della fattura di riferimento, il numero di bonifico (CRO) con il quale è stata liquidata la fattura e la descrizione analitica della fornitura con i relativi numeri di matricola.
20. MODALITÀ DI EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI Attraverso la presentazione di domande di pagamento il beneficiario può richiedere l’erogazione di:
- anticipo; - acconto per stato avanzamento lavori; - saldo.
Tutte le domande di pagamento dovranno essere inviate alle dall’Area Politiche di Prevenzione e Conservazione della Fauna Selvatica e Gestione delle Risorse della Pesca e dell'Acquacoltura a mezzo posta elettronica certificata.
20.1 Trattamento delle domande di pagamento L’erogazione dei contributi prevede la presentazione di una domanda di pagamento inoltrata
dal soggetto beneficiario all’Area Politiche di Prevenzione e Conservazione della Fauna Selvatica e Gestione delle Risorse della Pesca e dell'Acquacoltura. I pagamenti sono autorizzati dopo l’effettuazione delle verifiche e degli accertamenti previsti dal Sistema di Gestione e Controllo.
Le domande volte ad ottenere l’erogazione dei contributi dovranno essere formulate su appositi modelli predisposti dall’Amministrazione, presentate secondo le modalità previste entro i tempi stabiliti nel bando e/o nell’Atto di concessione.
Ai fini dell’accertamento delle spese sostenute e della verifica sulla corretta e conforme realizzazione del progetto, il funzionario incaricato all’accertamento potrà richiedere ogni altra documentazione utile.
Tutta la documentazione relativa al progetto ed alla sua attuazione dovrà essere tenuta a disposizione dal beneficiario per gli accertamenti, i controlli e le ispezioni per il periodo di rispetto dei vincoli e degli impegni definito nell’Avviso pubblico e/o nell’Atto di Concessione.
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20.2 Richiesta di anticipo di progetto L’anticipo del contributo sarà erogato solo per gli interventi materiali previa richiesta scritta del beneficiario indicante le coordinate per il pagamento (modello allegato 15). L’anticipo massimo erogabile è pari al 40% del contributo concesso subordinatamente alla:
presentazione, da parte dei beneficiari privati, di garanzia fideiussoria pari al 100% dell’anticipo rilasciata da un istituto bancario o prestata da imprese di assicurazioni autorizzate ad esercitare le assicurazioni del “ramo cauzioni” di cui alle lettere b) e c) della legge 10 giugno 1982, n. 348 sulla base del modello di cui all’allegato 12 alle Disposizioni Procedurali dell’Organismo Intermedio Regione Lazio ver. 4 approvato con determinazione n. G15617 del 3/12/2018 e ss. mm. e ii.;
presentazione, da parte dei beneficiari pubblici, della dichiarazione di impegno a garanzia dell’anticipo di cui all’allegato 11 alle Disposizioni Procedurali dell’Organismo Intermedio Regione Lazio ver. 4 approvato con determinazione n. G15617 del 3/12/2018 e ss. mm. e ii..
Il beneficiario può richiedere l’anticipo entro e non oltre 90 giorni dalla data di adozione dell'Atto di concessione. Gli anticipi di progetto sono coperti dalle spese sostenute dai beneficiari nell'attuazione dell'operazione e giustificati da fatture quietanzate o da documenti contabili di valore probatorio equivalente presentati nei termini stabiliti nell’Avviso pubblico e/o nell’atto di concessione. I controlli amministrativi per l’autorizzazione della concessione degli anticipi vanno effettuati sul 100% delle richieste pervenute. Il Responsabile del procedimento provvede a svolgere le verifiche di conformità di tutta la documentazione presentata ed accerta la validità della garanzia fideiussoria che avrà cura di conservare nel fascicolo; in particolare la regolare sottoscrizione da parte dell’Ente Garante e del Contraente la Garanzia. Ad esito positivo del controllo il Responsabile del Procedimento elabora, nel Sistema Informativo, il relativo atto di liquidazione. L’Atto è sottoposto al controllo del Funzionario Revisore il quale ne accerta la regolarità dandone evidenza con l’apposizione del proprio visto. Gli elenchi di liquidazione e gli atti di liquidazione sono sottoposti alla firma del Dirigente dell’Area Politiche di Prevenzione e Conservazione della Fauna Selvatica e Gestione delle Risorse della Pesca e dell’Acquacoltura della Direzione Regionale Agricoltura Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Caccia e Pesca corredati della copia conforme della garanzia fideiussoria. Successivamente, il Responsabile dei flussi finanziari, sulla base dell’atto di liquidazione firmato e datato, predispone la richiesta di mandato di pagamento relativo all’anticipo richiesto. La struttura responsabile dei pagamenti al beneficiario provvede a ricevere i mandati di pagamento, a convalidarli previa verifica di competenza e ad effettuare l’ordinativo di pagamento al beneficiario. In caso di esito negativo della verifica provvede a darne comunicazione al RAdG.
20.3 Richiesta Stato di Avanzamento dei Lavori (S.A.L.) L’acconto del contributo sarà erogato previa richiesta scritta del beneficiario, presentata coerentemente al modello allegato 16 al presente Avviso Pubblico. La richiesta potrà essere presentata fino a 90 giorni dalla conclusione del cronoprogramma fissato nel provvedimento di concessione. Per gli investimenti per i quali l’anticipo non è stato richiesto, gli acconti in corso d’opera possono essere richiesti allorché l’investimento presenti uno stato di avanzamento pari ad almeno il 30% della spesa ammissibile, mentre per investimenti per i quali è stata erogata l’anticipazione gli acconti in corso d’opera possono essere richiesti allorché l’investimento presenti uno stato di avanzamento superiore al 50% della spesa ammissibile. L’importo dell’acconto erogabile è calcolato sulla spesa quietanzata in rapporto:
- all’aliquota di sostegno approvata con l’Atto di concessione (primo caso);
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- all’aliquota di sostegno approvata con l’Atto di concessione al netto dell’anticipo erogato (secondo caso).
Per gli investimenti con una spesa ammessa inferiore o uguale a 100.000 euro, il beneficiario può richiedere l’erogazione di un unico acconto. Per gli investimenti con una spesa ammessa superiore a 100.000 euro, il beneficiario può richiedere l’erogazione di due acconti. La somma degli acconti e dell’eventuale anticipo non può superare il 90% del contributo concesso. Il beneficiario che presenta la domanda di pagamento SAL deve almeno produrre la seguente documentazione:
- dichiarazione sullo stato di avanzamento delle attività a firma del rappresentante legale del soggetto beneficiario, e della relativa documentazione tecnica;
- elenco delle fatture e/o di altri titoli di spesa, riportante gli estremi della data e del numero del titolo di spesa, del nominativo del fornitore, della descrizione della fornitura, dell’imponibile in euro;
- le fatture quietanzate, nonché la documentazione da cui risultino i pagamenti effettuati e le relative modalità;
- dicitura “PO FEAMP 2014 - 2020 – Misura ___ - C.U.P._____” sulle fatture comprovanti le spese effettivamente sostenute. In caso di fatture per forniture dovrà essere riportata la specifica del bene acquistato “Acquisto ___” ed il numero di matricola di fabbricazione “Matricola _____”. Nel caso in cui non possa essere attribuita alcuna matricola, occorre attribuire arbitrariamente una numerazione progressiva;
- dichiarazioni liberatorie emesse dalle ditte fornitrici, riportanti gli elementi salienti (numero, data e importo) della fattura di riferimento, il numero di bonifico (CRO) con il quale è stata liquidata la fattura e la descrizione analitica della fornitura con i relativi numeri di matricola;
- pagamento delle fatture dei professionisti che hanno prestato la propria opera nell’assistenza e/o progettazione degli interventi, oltre alla fattura copia del Modello F24 utilizzato per il versamento delle relative ritenute di acconto;
- documentazione contabile relativa al pagamento dell’IVA qualora sia dimostrato che questa non è recuperabile, mediante dichiarazione rilasciata dal beneficiario attestante che l’attività che svolge non è soggetta al regime di recupero IVA;
- file in formato excel denominato “Tracciato elenco giustificativi SIPA_FEAMP” (allegato 17) compilato conformemente alle istruzioni allegate all’avviso pubblico (allegato 18).
La domanda di sostegno, dopo essere stata protocollata, è oggetto del controllo di I livello. Acquisiti gli esiti dei controlli di I° livello che possono includere anche i controlli in loco, il Responsabile di Procedimento competente, avvalendosi anche del Sistema di Gestione e Controllo, procede all’esame delle risultanze dei controlli effettuati e, nei casi previsti, attiva le procedure per la segnalazione delle irregolarità. In caso di esito positivo del controllo, il Responsabile di Procedimento provvede, sulla base dell’importo della spesa riconosciuta, al calcolo del contributo spettante con la conseguente predisposizione dell’Atto di Liquidazione del rateo.
20.4 Richiesta saldo Il saldo del contributo sarà erogato previa richiesta scritta del beneficiario, presentata coerentemente al modello allegato 16 al presente avviso pubblico. La richiesta dovrà essere presentata entro i 20 giorni successivi alla conclusione del cronoprogramma fissato nel provvedimento di concessione La liquidazione del saldo avverrà in ogni caso successivamente all’espletamento dei controlli. La liquidazione del saldo è comunque subordinata all’entrata in funzione del progetto/opere oggetto del contributo. Il pagamento del saldo è effettuato in funzione della spesa ammissibile sostenuta per la realizzazione degli interventi, comprovata da fatture o da documenti probatori o, ove ciò non risulti possibile, da documenti aventi forza probatoria equivalente. Il beneficiario che presenta la domanda di saldo deve almeno produrre la seguente documentazione:
- richiesta di liquidazione del saldo, redatta secondo il modello allegato;
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- relazione tecnica finale descrittiva dell’intervento effettuato sottoscritta da tecnico abilitato ed iscritto ad idoneo albo professionale, recante in particolare informazioni in merito alla data finale dell’investimento, al raggiungimento degli obiettivi prefissati, alla realizzazione conforme al progetto approvato, al possesso di tutta la documentazione e/o certificati attestanti la regolare esecuzione dei lavori, nel rispetto delle autorizzazioni previste;
- computo metrico a consuntivo sottoscritto da un tecnico abilitato ed iscritto ad idoneo albo professionale;
- quadro economico finale con indicazione dei documenti giustificativi delle spese e dei relativi estremi, dei fornitori, e indicazione, per ogni fattura, della modalità di pagamento della relativa movimentazione bancaria e della data del pagamento;
- elaborati grafici riportanti le opere realizzate, documentazione fotografica con veduta generale e particolare dei beni oggetto di intervento;
- dichiarazione sulla completa esecuzione dei lavori a firma del rappresentante legale del soggetto beneficiario, e della relativa documentazione tecnica;
- elenco delle fatture e/o di altri titoli di spesa, riportante gli estremi della data e del numero del titolo di spesa, del nominativo del fornitore, della descrizione della fornitura, dell’imponibile in euro;
- le fatture quietanzate, nonché la documentazione da cui risultino i pagamenti effettuati e le relative modalità;
- dicitura “PO FEAMP 2014 - 2020 – Misura ___ - C.U.P._____” sulle fatture comprovanti le spese effettivamente sostenute. In caso di fatture per forniture dovrà essere riportata la specifica del bene acquistato “Acquisto ___” ed il numero di matricola di fabbricazione “Matricola _____”. Nel caso in cui non possa essere attribuita alcuna matricola, occorre attribuire arbitrariamente una numerazione progressiva;
- dichiarazioni liberatorie emesse dalle ditte fornitrici, riportanti gli elementi salienti (numero, data e importo) della fattura di riferimento, il numero di bonifico (CRO) con il quale è stata liquidata la fattura e la descrizione analitica della fornitura con i relativi numeri di matricola;
- pagamento delle fatture dei professionisti che hanno prestato la propria opera nell’assistenza e/o progettazione degli interventi, oltre alla fattura copia del Modello F24 utilizzato per il versamento delle relative ritenute di acconto;
- documentazione contabile relativa al pagamento dell’IVA qualora sia dimostrato che questa non è recuperabile, mediante dichiarazione rilasciata dal beneficiario attestante che l’attività che svolge non è soggetta al regime di recupero IVA;
- quadro comparativo tra i lavori previsti e quelli effettivamente realizzati ed eventuale relazione giustificativa;
- file in formato excel denominato “Tracciato elenco giustificativi SIPA_FEAMP” (allegato 17) compilato conformemente alle istruzioni allegate all’avviso pubblico (allegato 18).
Oltre alla documentazione suddetta, gli enti pubblici dovranno produrre:
- provvedimenti di approvazione della spesa occorsa per la realizzazione dell’intervento e di approvazione del quadro economico finale;
- certificato di regolare esecuzione; - certificato di ultimazione dei lavori; - conto finale dei lavori e relativa relazione.
Ove il saldo tra il contributo riferito alle spese ammissibili e le erogazioni effettuate risulti negativo l’Area competente avvia le procedure per il recupero delle somme indebitamente percepite con relativi interessi maturati.
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21. CONTROLLI I controlli vertono sulla verifica del rispetto della normativa comunitaria, nazionale e regionale, sull’ammissibilità delle spese, sulla regolarità e completezza della documentazione trasmessa nonché sull’effettiva e regolare esecuzione delle operazioni. La modalità di controllo delle operazioni finanziate a valere sulla misura oggetto del presente bando sono dettagliate nelle “Disposizione Procedurali dell’Organismo Intermedio Regione Lazio” pubblicato sul sito della Regione.
22. TEMPI E MODALITÀ DI ESECUZIONE DEI PROGETTI A pena di decadenza dal contributo, il beneficiario deve comunicare all’Area Politiche di Prevenzione e Conservazione della Fauna Selvatica e Gestione delle Risorse della Pesca e dell’Acquacoltura della Direzione Regionale Agricoltura Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Caccia e Pesca l’avvenuto inizio dei lavori/attività entro 45 giorni dalla data di notifica del provvedimento di concessione per i privati. Per gli enti pubblici tale termine è elevato a 120 giorni. L’avvio dei lavori deve essere attestato con apposita dichiarazione ai sensi del D.P.R. 445/2000, conforme all’allegato 19 sottoscritta dal richiedente e trasmessa all’Amministrazione a mezzo pec. Per i beneficiari pubblici dovrà essere comunicato dal RUP l’avvenuto avvio dei lavori/attività. Gli interventi dovranno essere conclusi entro il 30/10/2020. I termini suddetti comprendono il completamento degli interventi preventivati, l’esecuzione dei relativi pagamenti nonché l’acquisizione di tutti i titoli abilitativi necessari per l’esercizio dell’attività.
23. VARIANTI IN CORSO D’OPERA Con riferimento alla singola operazione finanziata sono considerate varianti in corso d’opera:
- cambio del beneficiario e trasferimento degli impegni; - cambio della localizzazione dell’investimento; - modifiche del quadro economico originario; - modifiche tecniche sostanziali alle operazioni approvate intese come modifiche che alterano
considerevolmente gli elementi essenziali originariamente previsti nel progetto.
Le varianti in corso d’opera debbono essere preventivamente richieste all’Area Politiche di Prevenzione e Conservazione della Fauna Selvatica e Gestione delle Risorse della Pesca e dell’Acquacoltura della Direzione Regionale Agricoltura Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Caccia e Pesca per lo svolgimento dei procedimenti amministrativi. La richiesta dovrà essere corredata della necessaria documentazione tecnica dalla quale risultino le motivazioni che giustifichino le modifiche da apportare al progetto approvato ed un quadro di comparazione che metta a confronto la situazione originaria con quella proposta in sede di variante. L’istruttoria della stessa dovrà compiersi entro un termine di 30 giorni a decorrere dalla presentazione. L’istruttoria per la concessione di varianti in corso d’opera tiene conto dei limiti e dei vincoli relativi a cambiamenti dell’assetto proprietario di un’infrastruttura od anche alla cessazione o rilocalizzazione di una attività produttiva, già definiti nel paragrafo inerente a casi di “non alienabilità dei beni” o a “vincoli di destinazione” di cui al documento “DISPOSIZIONI PROCEDURALI DELL’ORGANISMO INTERMEDIO REGIONE LAZIO”. Possono essere concesse varianti in corso d’opera a condizione che l’iniziativa progettuale conservi la sua funzionalità complessiva, che i nuovi interventi siano coerenti con gli obiettivi e le finalità dell’operazione e che la loro articolazione mantenga invariata la finalità originaria del progetto. Una variante in corso d’opera, qualora concessa, non può in ogni caso comportare un aumento del contributo, così come determinato al momento dell’approvazione del progetto, nonché un aumento dei tempi di realizzazione. Qualora le varianti fossero valutate inammissibili, in tutto o in parte, il contributo eventualmente concesso deve essere proporzionalmente ridotto. Eventuali maggiori spese rimangono a carico del beneficiario.
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Non sono, altresì, ammissibili varianti che comportano una modifica delle categorie di spesa del quadro economico originario e, pertanto, possono essere consentite esclusivamente varianti riferite alla medesima natura e specificità dei beni. In ogni caso l’importo oggetto di variante non può oltrepassare la soglia del 35% riferito al costo totale dell’investimento finanziato, al netto delle spese generali, e non potranno essere oggetto di variante le richieste di riutilizzo di eventuali economie derivanti dalla realizzazione dell’iniziativa. Viene inoltre precisato che non può essere autorizzata una variante che comporti una modifica del punteggio attribuibile tale da far perdere all’operazione i requisiti sulla base dei quali è stata attribuita la priorità ed, in conseguenza, collocata in posizione utile per l’autorizzazione al finanziamento. Non sono considerate varianti gli adeguamenti tecnici del progetto, ovvero modifiche riferite a particolari soluzioni esecutive o di dettaglio, ivi comprese l’adozione di soluzioni tecniche migliorative. Tali adeguamenti dovranno essere contenuti entro un importo non superiore al 10% delle singole categorie dei lavori del computo metrico ammesse e approvate, non dovranno comportare un aumento del costo totale dell’investimento ed in ogni caso non potranno oltrepassare la soglia del 20%, in più o in meno, rispetto al totale della spesa ammessa. Per quanto concerne l’aumento dei prezzi di mercato ed il cambio di fornitore e della marca dell’attrezzatura, non sono considerate varianti nel caso in cui interessano una quota non superiore al 15% del costo totale dell’operazione finanziata. La maggiore spesa rimane a carico del beneficiario. Qualora intervengano modifiche del quadro economico originario non eccedenti il 10% del costo totale dell’investimento ammesso, fermo restando quanto disposto nel presente articolo, il Direttore dei Lavori (ove presente), d’intesa con il beneficiario, può disporre la realizzazione di tali modificazioni che potranno essere approvate direttamente in fase di accertamento finale da parte del soggetto controllore. È comunque stabilito che la modifica al piano d’investimenti sia preventivamente comunicata all’Ufficio istruttore competente. In tutti gli altri casi le varianti dovranno essere preventivamente autorizzate dall’Ufficio istruttore competente, che provvederà ad approvarle con apposito provvedimento (Atto di Concessione di Variante). I lavori, le forniture e gli acquisti previsti in variante potranno essere realizzati dopo l’inoltro della richiesta e prima della eventuale formale approvazione della stessa. La realizzazione della variante non comporta alcun impegno da parte dell’Amministrazione e le spese eventualmente sostenute restano, nel caso di mancata approvazione della variante, a carico del beneficiario. La realizzazione di una variante non autorizzata comporta, in ogni caso, il mancato riconoscimento delle spese afferenti alla suddetta variante, fermo restando che l’iniziativa progettuale realizzata conservi la sua funzionalità. In tale circostanza possono essere riconosciute le spese, approvate in sede di istruttoria e riportate nel quadro economico di cui all’Atto di concessione del sostegno, non interessate al progetto di variante. In caso contrario si procederà alla revoca dei benefici concessi.
24. PROROGHE Le richieste di proroga, debitamente giustificate dal beneficiario e contenenti il nuovo cronogramma degli interventi (ove previsto) nonché la relazione tecnica sullo stato di realizzazione dell’iniziativa, dovranno essere comunicate entro i 60 giorni precedenti il termine fissato per la conclusione dei lavori all’ufficio istruttore dell’Area Politiche di Prevenzione e Conservazione della Fauna Selvatica e Gestione delle Risorse della Pesca e dell’Acquacoltura della Direzione Regionale Agricoltura Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Caccia e Pesca. Quest’ultimo, previa istruttoria, accerta e verifica le condizioni dichiarate dal soggetto beneficiario e concede o meno la proroga per l’ultimazione dell’operazione. Le proroghe potranno essere concesse, con provvedimento motivato da rilasciarsi entro 60 giorni dalla richiesta, nel caso in cui sia comprovata l’impossibilità a completare gli interventi per motivi indipendenti dalla volontà del beneficiario ed a condizione che l’operazione possa essere comunque ultimata nel periodo di proroga concedibile.
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L’Area Politiche di Prevenzione e Conservazione della Fauna Selvatica e Gestione delle Risorse della Pesca e dell’Acquacoltura della Direzione Regionale Agricoltura Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Caccia e Pesca, a seguito dell’esito dell’istruttoria, comunica a mezzo di PEC, la decisione adottata contenente – in caso di accoglimento della richiesta – la data ultima per il completamento dei lavori; in caso di rigetto i motivi che lo hanno determinato, con la specificazione della possibilità di proporre eventuale ricorso nei modi e nei termini di legge. Si evidenzia che può essere concessa una sola proroga, per un periodo non superiore a 4 (quattro) mesi, e che la concessione della proroga comporta la decurtazione del contributo concesso per un importo proporzionale alla decurtazione applicabile dall’AdG al piano finanziario regionale in conseguenza del mancato raggiungimento dei target finanziari e fisici di cui al Reg. (UE) n. 215/2014 e al Reg. (UE) n. 1303/2013 derivante dal ritardo nella realizzazione degli interventi approvati. Tutte le attività vengono registrate sul Sistema Informatico.
25. DECADENZA DAL SOSTEGNO In fase successiva all’ammissione di una operazione a finanziamento, può essere dichiarata la decadenza, parziale o totale, dal sostegno. La decadenza può avvenire a seguito di rinuncia del beneficiario o per iniziativa dell’Amministrazione che la può rilevare in fase istruttoria (amministrativa e/o tecnica) e/o a seguito di controlli in loco effettuati anche da altri soggetti preposti ai controlli. La valutazione delle condizioni di decadenza e le relative motivazioni sono comunicate al beneficiario per le controdeduzioni del caso. Ove, a seguito dell’esame delle controdeduzioni, siano confermate le motivazioni di decadenza sarà adottato il provvedimento definitivo. Tutte le attività vengono registrate sul Sistema Informativo.
26. STABILITÀ DELLE OPERAZIONI Il vincolo di stabilità delle operazioni è previsto e disciplinato dall’articolo 71 del Reg. (UE) 1303/2013. Per “stabilità delle operazioni” si deve intendere che la partecipazione del FEAMP resti attribuita a un’operazione se, entro cinque anni dal pagamento finale, il beneficiario non cede a terzi, né distoglie dall’uso indicato nella domanda approvata, i cespiti oggetto della sovvenzione. Ne consegue che, non è consentito per il periodo vincolato dei cinque anni dal pagamento finale al beneficiario:
- cessazione o rilocalizzazione di un'attività produttiva al di fuori dell'area del Programma; - cambio di proprietà di un’infrastruttura che procuri un vantaggio indebito a un'impresa o a un
ente pubblico; - una modifica sostanziale che alteri la natura, gli obiettivi o le condizioni di attuazione
dell'operazione, con il risultato di comprometterne gli obiettivi originari. Il sostegno versato, in questi casi, è recuperato dall’O.I. in proporzione al periodo per il quale i requisiti non sono stati soddisfatti. La Corte di Giustizia Europea ha avuto modo di chiarire che i beneficiari sono esentati dall’obbligo di restituire i contributi già percepiti in presenza di “cause di forza maggiore” la cui definizione, data dalla Corte nella causa Internationale Handelsgesellschaft (17.12.1970), è rimasta sostanzialmente invariata: “la nozione di forza maggiore non si limita all’impossibilità assoluta, ma deve essere intesa nel senso di circostanze anormali (ELEMENTO OGGETTIVO), indipendenti dall’operatore, e le cui conseguenze non avrebbero potuto essere evitate se non a prezzo di sacrifici (ELEMENTO SOGGETTIVO), malgrado la miglior buona volontà e diligenza usata” La causa di forza maggiore costituisce un’eccezione alla regola generale che impone il rispetto scrupoloso delle disposizioni legislative e pertanto va interpretata ed applicata in senso restrittivo.
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La Commissione ritiene opportuno che gli Stati Membri stabiliscano le cause di forza maggiore che esentino il beneficiario dalla restituzione del beneficio ricevuto. Per la Commissione la prova ricade sull’operatore che la invoca, il quale deve esibire prove documentali incontestabili. Il documento “Linee guida per l’ammissibilità delle spese” del PO FEAMP 2014/2020 indica le ipotesi per le quali può essere provata la causa di forza maggiore:
1) Inabilità sopraggiunta del beneficiario La comunicazione da parte del beneficiario o del suo tutore relativamente alla sopraggiunta totale inabilità lavorativa, accertata dagli organi competenti e adeguatamente certificata, comporta che il beneficiario non sia tenuto alla restituzione di parte o dell’intero contributo erogato.
2) Cambio di beneficiario per successione Se, in corso d'esecuzione di un impegno connesso alla realizzazione di una operazione sovvenzionata, si verifica un trasferimento totale o parziale dei cespiti oggetto di contributo per successione, gli eredi possono: a) mantenere i benefici e gli impegni relativi alla domanda; in questo caso il soggetto
subentrante deve presentare una domanda di cambio beneficiario, trasmettendo inoltre la documentazione di seguito elencata al detentore del fascicolo. La documentazione attestante la successione è la seguente:
o per successione effettiva: copia del certificato di morte; scrittura notarile indicante la linea ereditaria o, in alternativa, atto notorio di morte
rilasciato dal Comune di residenza; copia documento di identità in corso di validità del nuovo richiedente; nel caso di coeredi: documentazione che attesti una delega di tutti i coeredi al
richiedente, unitamente a copia documento di identità in corso di validità di tutti i deleganti;
o per successione anticipata: dichiarazione sostitutiva del cedente l’azienda; dichiarazione sostitutiva dell’acquirente l’azienda; visura camerale dell’acquirente (solo se imprenditore).
b) rinunciare ai benefici relativi alla domanda, non prendendo in carico gli impegni connessi, presentando una dichiarazione scritta all’Amministrazione competente per territorio.
3) Fallimento ed altre procedure concorsuali. Si procede al recupero del finanziamento concesso, tramite insinuazione nel passivo con l’iscrizione nell’elenco dei creditori. Le disposizioni sulla stabilità delle operazioni e possibile recupero non si applicano alle operazioni finanziate nell'ambito di strumenti finanziari o a operazioni che sono soggette alla cessazione di un'attività produttiva a causa di fallimento non fraudolento. Il sostegno erogato è soggetto a rimborso anche nel caso in cui, entro dieci anni dal pagamento finale al beneficiario, l'attività produttiva sia soggetta a delocalizzazione al di fuori dell'Unione, salvo nel caso in cui il beneficiario sia una PMI. Qualora il contributo del Programma assuma la forma di aiuto di Stato, il periodo di dieci anni è sostituito dalla scadenza applicabile conformemente alle norme in materia di aiuti di Stato. Se il bene oggetto del finanziamento è un’imbarcazione il vincolo di stabilità dovrà essere annotato, a cura degli Uffici Marittimi competenti, sull’estratto matricolare ovvero sul Registro Navi Minori e Galleggianti. Qualora, per esigenze imprenditoriali, un impianto fisso o un macchinario oggetto di sostegno necessiti di essere spostato prima di cinque anni a partire dal pagamento finale, il beneficiario medesimo ne deve dare preventiva comunicazione all’autorità che ha emesso l’atto di concessione del sostegno (Area regionale competente). Tale spostamento potrà avvenire esclusivamente entro i confini della regione Lazio.
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Il cambio di destinazione degli impianti finanziati non è consentito prima di un periodo di cinque anni. In caso di cessione, preventivamente autorizzata, prima del periodo indicato, il beneficiario è tenuto alla restituzione di parte o dell’intero contributo erogato, maggiorato degli interessi legali. In caso di cessione, non preventivamente autorizzata, il beneficiario è tenuto alla restituzione dell’intero contributo, maggiorato degli interessi legali. Nel caso in cui il beneficiario intenda sostituire il bene acquistato con il contributo comunitario prima della scadenza del termine dei 5 anni, deve presentare richiesta di autorizzazione all’Area regionale competente che rilascia l’autorizzazione solo se il beneficiario garantisce che il nuovo bene da acquisire abbia medesime o migliori caratteristiche di quello già in suo possesso. Si precisa, infine, che il beneficiario si obbliga, per tutto il periodo vincolativo, al mantenimento delle parti soggette ad usura e/o consumo di macchinari ed attrezzature soggette a detto vincolo, al fine di garantire l’efficienza e l’efficacia dell’investimento.
27. RECESSO/RINUNCIA Per recesso dagli impegni assunti s’intende la rinuncia volontaria al mantenimento di una o più operazioni per le quali è stata presentata una richiesta di contributo. L’istanza di rinuncia deve essere presentata dal beneficiario al competente ufficio istruttore. Il recesso dagli impegni assunti con la domanda è possibile in qualsiasi momento del periodo d’impegno. Non è ammessa la rinuncia nel caso in cui l’ufficio istruttore abbia comunicato al beneficiario la presenza di irregolarità nella domanda o nel caso in cui sia stata avviata la procedura per la pronunzia della decadenza dagli aiuti. La rinuncia non è, altresì, consentita qualora al beneficiario sia stato comunicato lo svolgimento di un controllo in loco. Il recesso per rinuncia volontaria comporta la decadenza totale dall'aiuto ed il recupero delle somme già erogate, maggiorate degli interessi legali.
28. OBBLIGHI DI PUBBLICITÀ Tutte le misure di informazione e di comunicazione a cura del beneficiario riconoscono il
sostegno del FEAMP all'operazione riportando: a) l'emblema dell'Unione, conformemente alle caratteristiche tecniche stabilite dal Reg.
763/2014; b) un riferimento al FEAMP. Nel caso di un'informazione o una misura di comunicazione collegata a un'operazione o a
diverse operazioni cofinanziate da più di un fondo, il riferimento di cui alla lettera b) può essere sostituito da un riferimento ai fondi SIE.
Durante l'attuazione di un'operazione, il beneficiario informa il pubblico sul sostegno ottenuto dai fondi:
a) fornendo, sul sito web del beneficiario, ove questo esista, una breve descrizione dell'operazione, in proporzione al livello del sostegno, compresi le finalità e i risultati ed evidenziando il sostegno finanziario ricevuto dall'Unione;
b) collocando almeno un poster con informazioni sul progetto (formato minimo A3), che indichi il sostegno finanziario dell'Unione, in un luogo facilmente visibile al pubblico, come l'area d'ingresso di un edificio.
Entro tre mesi dal completamento di un'operazione, il beneficiario espone una targa permanente o un cartellone pubblicitario di notevoli dimensioni in un luogo facilmente visibile al pubblico per ogni operazione che soddisfi i seguenti criteri:
a) il sostegno pubblico complessivo per l'operazione supera 500 000 EUR; b) l'operazione consiste nell'acquisto di un oggetto fisico o nel finanziamento di
un'infrastruttura o di operazioni di costruzione.
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La targa o cartellone indica il nome e l'obiettivo principale dell'operazione. Esso è preparato conformemente alle caratteristiche tecniche di cui al Reg. (UE) n. 1303/2013.
Conformemente a quanto stabilito nell’Allegato V al Reg. n. 508/20014, si informano i beneficiari che l’accettazione del finanziamento costituisce accettazione della loro inclusione nell’elenco degli interventi pubblicato ai sensi dell’articolo 119, paragrafo 2 dello stesso Reg. n. 508/2014.
29. TRATTAMENTO DEI DATI Ai sensi degli articoli 13 e 14 del Regolamento (UE) n. 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati) (di seguito RGPD), la Regione Lazio desidera informarLa che i dati personali da Lei forniti, o comunque ottenuti nell’esercizio delle proprie attività istituzionali, formeranno oggetto di trattamento nel rispetto della normativa sopra richiamata.
29.1 Identità e dati di contatto del titolare del trattamento Il Titolare del trattamento dei dati personali di cui alla presente informativa è la Giunta della Regione Lazio, con sede in Via Rosa Raimondi Garibaldi 7, 00145 Roma. Email: dpo@regione.lazio.it ; PEC: protocollo@regione.lazio.legalmail.it .
29.2 Il Responsabile della protezione dei dati personali Il Responsabile della protezione dei dati designato dall’Ente è l’Ing. Gianluca Ferrara. Recapito postale: Via Rosa Raimondi Garibaldi n. 7, 00147 Roma, PEC: DPO@regione.lazio.legalmail.it ; email istituzionale: dpo@regione.lazio.it ; telefono: 06 51684857 Il responsabile della protezione dei dati personali è una figura prevista dall'art. 37 del RGPD. Si tratta di un soggetto designato ad assolvere a funzioni di supporto e controllo, consultive, formative e informative relativamente all'applicazione del Regolamento medesimo. Coopera con l'Autorità Garante e costituisce il punto di contatto, anche rispetto agli interessati, per le questioni connesse al trattamento dei dati personali (artt. 38 e 39 del RGPD), nonché al coordinamento per l'implementazione e la tenuta dei registri delle attività di trattamento (art. 30 del RGPD).
29.3 Il Responsabili del trattamento Il Responsabile del trattamento è il Direttore pro tempore della Direzione Agricoltura Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Caccia e Pesca. PEC: agricoltura@regione.lazio.legalmail.it ; telefono: 06 51685298. L’Ente può avvalersi di soggetti terzi per l’espletamento di attività e relativi trattamenti di dati personali di cui manteniamo la titolarità. Conformemente a quanto stabilito dalla normativa, tali soggetti assicurano livelli esperienza, capacità e affidabilità tali da garantire il rispetto delle vigenti disposizioni in materia di trattamento, ivi compreso il profilo della sicurezza dei dati. Formalizziamo istruzioni, compiti ed oneri in capo a tali soggetti terzi con la designazione degli stessi a "Responsabili del trattamento". Sottoponiamo tali soggetti a verifiche periodiche al fine di constatare il mantenimento dei livelli di garanzia registrati in occasione dell’affidamento dell’incarico iniziale.
29.4 Soggetti autorizzati al trattamento I Suoi dati personali sono trattati da personale interno previamente autorizzato e designato quale incaricato del trattamento, a cui sono impartite idonee istruzioni in ordine a misure, accorgimenti, modus operandi, tutti volti alla concreta tutela dei suoi dati personali.
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29.5 Finalità e base giuridica del trattamento Il trattamento dei suoi dati personali viene effettuato dalla Regione Lazio per lo svolgimento di funzioni istituzionali e, pertanto, ai sensi dell’art. 6 comma 1 lett. e) del RGPD non necessita del suo consenso. I dati personali sono trattati per le seguenti finalità:
a) istruttoria della domanda di sostegno; b) erogazione del contributo eventualmente concesso; c) controlli derivanti dal percepimento di aiuti comunitari; d) monitoraggio fisico e finanziario; e) ulteriori attività connesse con gli adempimenti previsti dalla normativa unionale e nazionale
per l’attuazione del P.O. FEAMP. La informiamo, inoltre, che i suoi dati sono utilizzati per l’aggiornamento del Sistema Informativo Pesca e Acquacoltura (S.I.P.A.) e potrebbero essere utilizzati per effettuare prove tecniche e di verifica.
29.6 Destinatari dei dati personali I suoi dati personali, esclusivamente per le finalità suddette, possono essere comunicati a società terze fornitrici di servizi, per la Regione Lazio, esclusivamente previa designazione in qualità di responsabile del trattamento e garantendo il medesimo livello di protezione.
29.7 Trasferimento dei dati personali a Paesi extra UE I suoi dati personali non sono trasferiti al di fuori dell’Unione europea.
29.8 Periodo di conservazione I suoi dati sono conservati per un periodo non superiore a quello necessario per il perseguimento delle finalità sopra menzionate. A tal fine, anche mediante controlli periodici, viene verificata costantemente la stretta pertinenza, non eccedenza e indispensabilità dei dati rispetto al rapporto, alla prestazione o all'incarico in corso, da instaurare o cessati, anche con riferimento ai dati che Lei fornisce di propria iniziativa. I dati che, anche a seguito delle verifiche, risultano eccedenti o non pertinenti o non indispensabili non sono utilizzati, salvo che per l'eventuale conservazione, a norma di legge, dell'atto o del documento che li contiene.
29.9 Diritti dell’interessato e modalità di esercizio dei diritti In ogni momento, Lei potrà esercitare, alle condizioni e nei limiti previsti dal RGPD e fermo restando quanto specificato nel successivo paragrafo “Natura della comunicazione dei dati e conseguenze della mancata comunicazione”, il diritto di accesso ai propri dati personali nonché gli altri diritti di cui agli articoli 15 e seguenti del RGPD. Lei potrà, altresì, esercitare il diritto di proporre reclamo all’autorità Garante per la protezione dei dati personali, seguendo le procedure e le indicazioni pubblicate sul sito web ufficiale dell’Autorità su www.garanteprivacy.it.
29.10 Conferimento dei dati Il conferimento dei Suoi dati alla Regione Lazio è facoltativo ma necessario per le finalità sopra indicate. Il mancato conferimento, anche parziale, comporterà l’impossibilità di istruire la domanda di sostegno da Lei presentata. Anche l’inesatta comunicazione degli stessi potrà avere, come conseguenza, l’impossibilità per quest’Amministrazione di realizzare le finalità sopra indicate. L’indicazione di dati non veritieri può far incorrere in sanzioni amministrative o penali.
30. NORMA RESIDUALE Per tutto quanto non espressamente previsto dal presente avviso pubblico si rimanda alla normativa comunitaria, nazionale e regionale pertinente nonché alle “Disposizioni Procedurali dell’Organismo Intermedio Regione Lazio ver. 4 di cui alla determinazione n. G15617 del 3/12/2018 e ss.mm.e.ii,
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alle Linee guida sulle spese ammissibili e ad ogni altra disposizione attuativa che sarà adottata da parte dell’Autorità di gestione del PO FEAMP 2014-2020 e dal RAdG Regione Lazio.
31. ALLEGATI Sono allegati al presente avviso pubblico:
- Allegato 1a domanda di sostegno pescatori, armatori; - Allegato 1b domanda di sostegno organismi di diritto pubblico; - Allegato 1c domanda di sostegno organizzazioni di pescatori, Consigli consultivi, Organismi
non governativi; - Allegato 2 relazione tecnica per la descrizione del progetto; - Allegato 3 dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà congruità dei costi; - Allegato 4 dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà attestante l’elenco delle
autorizzazioni necessarie; - Allegato 5 dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà certificazione antimafia per i
familiari conviventi di maggiore età, resa dal rappresentante legale e dai soggetti di cui all’art. 85 del d.lgs. 159/2011;
- Allegato 6 schema garanzia fideiussoria acconto saldo - Allegato 7 dichiarazione sostitutiva per opere e modifiche strutturali - Allegato 8 dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà requisiti ai sensi dell’art. 10 par. 1)
del Reg. UE 508/2014 e frodi FEP e FEAMP - Allegato 9 dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà veridicità elaborati presentati; - Allegato 10 dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà scheda di autovalutazione; - Allegato 11 autodichiarazione ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. n. 445/2000 nel caso di pescatori
o armatori; - Allegato 12 dichiarazione di intenti per ATI/ATS; - Allegato 13 schema tipo per ATI/ATS; - Allegato 14 criteri di selezione; - Allegato 15 schema di domanda di pagamento anticipo; - Allegato 16 schema di domanda di pagamento acconto/saldo; - Allegato 17 tracciato elenco giustificativi SIPA_FEAMP; - Allegato 18 Istruzioni compilazione dell’allegato 17; - Allegato 19 dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà di avvio delle attività.
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ALLEGATO 1a (modello per pescatori o armatori)
DOMANDA DI SOSTEGNO – PO-FEAMP 2014/2020 - REG. (UE) 1303/2013 e 508/2014
MISURA: 1.40 – Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini e dei regimi di compensazione nell’ambito di attività di pesca sostenibili art. 40, par. 1, lett. a), b), c), d), e), f), g), i) del Reg. (UE) n. 508/2014
ESTREMI AVVISO PUBBLICO: _______________________del ________________________
DATI IDENTIFICATIVI DEL BENEFICIARIO CODICE FISCALE:______________________________________________________________ PARTITA IVA__________________________________________________________________ COD. ISCRIZIONE CAMERA DI COMMERCIO______________________________________ COD. ISCRIZIONE INPS__________________________________________________________ COGNOME O RAGIONE SOCIALE_________________________________________________ NOME_______________________________________________________________________ DATA DI NASCITA _ _ / _ _ / _ _ _ _ SESSO_______________________ COMUNE DI NASCITA ___________________________________________________ (_ _)
RESIDENZA O SEDE LEGALE INDIRIZZO E N.CIV_____________________________________________________________ TEL.__________________________________ CELL.___________________________________ COMUNE______________________________________ PROV._____________ CAP_________ INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA (PEC)___________________________
RAPPRESENTANTE LEGALE CODICE FISCALE:______________________________________________________________ COGNOME O RAGIONE SOCIALE_________________________________________________ NOME________________________________________________________________________ DATA DI NASCITA _ _ / _ _ / _ _ _ _ SESSO____________________
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COMUNE DI NASCITA ___________________________________________________ (_ _)
RESIDENZA DEL RAPPRESENTANTE LEGALE INDIRIZZO E N.CIV____________________________________________________________ TEL._______________________________ CELL.__________________________________ COMUNE________________________________ PROV._____________ CAP____________
COORDINATE BANCARIE
Cod. Paese
Cod. Contr. Intern.
Cod.
Contr. Naz.
ABI CAB n. Conto corrente
ISTITUTO:_____________________________________________________________________
TIPOLOGIA DI BENEFICIARIO TIPOLOGIA DI BENEFICIARIO:____________________________________________________ FORMA GIURIDICA:_____________________________________________________________
DOCUMENTAZIONE ALLEGATA DOCUMENTO N. DOCUMENTI
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL’ATTO DI NOTORIETÀ (Art. 46 e 47 D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 e ss.mm.ii)
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Il sottoscritto ____________________________ nato a ___________________ il ____________
residente nel Comune di ______________________________________ Provincia ____, Via/Piazza
_____________________________, Codice Fiscale __________________________, nella qualità
di Rappresentante Legale __________________________________________ con sede legale nel
Comune di ______________________ Provincia__________________
Via/Piazza______________________________________________________________________C
odice Fiscale _______________________________________________________________ Partita
I.V.A_____________________________,telefono________________________________,
email___________________________________, PEC__________________________________
CHIEDE
ai sensi del regime di aiuti previsto dal Programma Operativo – FEAMP 2014/2020 – 1.40 – Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini e dei regimi di compensazione nell’ambito di attività di pesca sostenibili art. 40, par. 1, lett. a), b), c), d), e), f), g), i) del Reg. (UE) n. 508/2014, la concessione del contributo pubblico di Euro___________ (in lettere: ____________________________________________ __________/__), pari al _____ % dell’investimento complessivo di Euro _________________ per la realizzazione del Progetto avente la seguente denominazione: “________________________________________________” localizzato nel Comune di ________________________ Via________________________________________ Prov.______ (ove pertinente) consapevole della responsabilità penale e delle conseguenti sanzioni in caso di falsa dichiarazione, ai sensi dell’art. 76 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, nonché della decadenza dai benefici eventualmente conseguiti a seguito del provvedimento adottato, così come previsto dall’art. 75 del medesimo decreto
DICHIARA:
che i fatti, stati e qualità riportati nei punti successivi corrispondono a verità, che:
ai sensi della raccomandazione della commissione Europea 2003/361/CE l’impresa rappresentata rientra nella definizione di PMI SI NO
di applicare regolarmente il CCNL di riferimento per il personale dipendente:
la ditta è iscritta alla C.C.I.A.A. (numero di iscrizione__________________ data di iscrizione ____________________);
DICHIARA, ai sensi degli artt.. 46 e 47 del D.P.R. n° 445/00:
di essere costituito nella forma giuridica sopra riportata;
di essere a conoscenza delle disposizioni e norme comunitarie e nazionali che disciplinano la corresponsione degli aiuti richiesti con la presente domanda;
di essere pienamente a conoscenza del contenuto del Programma Operativo – FEAMP 2014/2020 approvato dalla Commissione Europea con decisione di esecuzione n. C(2015) 8452 del 25 novembre 2015, del contenuto dell’Avviso pubblico di adesione alla misura e degli obblighi specifici che assume a proprio carico con la presente domanda;
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di essere in possesso di tutti i requisiti richiesti dal Programma Operativo – FEAMP 2014/2020 approvato dalla Commissione Europea con decisione di esecuzione n. C(2015) 8452 del 25 novembre 2015, per accedere alla misura;
di essere a conoscenza dei criteri di selezione e di ammissibilità, degli impegni e degli altri obblighi definiti ai sensi della normativa comunitaria, e riportati nel Programma Operativo – FEAMP 2014/2020 e nell’avviso pubblico della misura;
di non rientrare nei casi di esclusione disciplinati dall’art. 136 del Reg. (UE, Euratom) n. 1046/2018;
di essere a conoscenza che la misura cui ha aderito potrà subire, da parte della Commissione Europea, alcune modifiche che accetta sin d’ora riservandosi, in tal caso, la facoltà di recedere dall’impegno prima della conclusione della fase istruttoria della domanda;
di accettare le modifiche al regime di cui al Reg. (UE) 1380/2013, introdotte con successivi regolamenti e disposizioni comunitarie, anche in materia di controlli e sanzioni;
di essere a conoscenza delle conseguenze derivanti dall’inosservanza degli adempimenti precisati nel Programma Operativo – FEAMP 2014/2020;
che l’autorità competente avrà accesso, in ogni momento e senza restrizioni, agli impianti dell’azienda e alle sedi del richiedente per le attività di ispezione previste, nonché a tutta la documentazione che riterrà necessaria ai fini dell’istruttoria e dei controlli;
che la documentazione relativa ad acquisizioni, cessioni ed affitti di superfici è regolarmente registrata e l’autorità competente vi avrà accesso, in ogni momento e senza restrizioni, per le attività di ispezione previste;
che per la realizzazione degli interventi di cui alla presente domanda non ha ottenuto altri finanziamenti a valere sul Bilancio Comunitario, Nazionale e Regionale sia per il progetto oggetto di domanda e non ha altre richieste di finanziamento in corso a valere su altri programmi con finanziamenti a carico del Bilancio Comunitario, Nazionale e Regionale;
possiede la capacità finanziaria necessaria a rispettare le condizioni stabilite nel presente avviso per ottenere e mantenere il sostegno richiesto in relazione al progetto presentato.
di non essere sottoposto a pene detentive e/o misure accessorie interdittive o limitative della capacità giuridica e di agire fatta salva l’autorizzazione degli organi di vigilanza e/o tutori;
che non sussistono nei propri confronti cause di divieto, di decadenza o di sospensione, di cui all’art. 67del D.LgS. 159/2011 e successive modificazioni;
di essere a conoscenza che in caso di affermazioni fraudolente sarà passibile delle sanzioni amministrative e penali previste dalla normativa vigente;
di essere consapevole che l’omessa o errata indicazione del codice IBAN (e, in caso di transazioni internazionali, del codice SWIFT) determina l’impossibilità per l’Ente liquidatore di provvedere all’erogazione del pagamento;
AUTORIZZA
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il trattamento dei dati conferiti, inclusi eventuali dati personali di natura sensibile e/o giudiziaria ottenuti anche tramite eventuali allegati e/o documentazione accessoria per le finalità;
la comunicazione ai soggetti elencati nella informativa ed il trasferimento agli altri soggetti titolari e responsabili del trattamento;
SI IMPEGNA INOLTRE
a consentire l’accesso in azienda e alla documentazione agli organi incaricati dei controlli, in ogni momento e senza restrizioni;
a restituire senza indugio, anche mediante compensazione con importi dovuti da parte dell’Ente liquidatore, le somme eventualmente percepite in eccesso quale sostegno, ovvero sanzioni amministrative, così come previsto dalle disposizioni e norme nazionali e comunitarie;
a riprodurre o integrare la presente domanda, nonché a fornire ogni altra eventuale documentazione necessaria, secondo quanto verrà disposto dalla normativa comunitaria e nazionale;
a comunicare tempestivamente eventuali variazioni rispetto a quanto dichiarato nella domanda;
a rendere disponibili, qualora richieste, tutte le informazioni necessarie al sistema di monitoraggio e valutazione delle attività relative al Reg.(UE) 508/2014 Capo VI.
PRENDE ATTO
che i pagamenti delle provvidenze finanziarie previste dall’Unione Europea possono avvenire esclusivamente mediante accredito sui conti correnti bancari o postali (Art. 1, comma 1052, L. n. 296 del 27.12.2006) e che in assenza delle coordinate del conto corrente bancario/postale o nel caso tali coordinate siano errate, il sostegno non potrà essere erogato.
LUOGO E DATA DI SOTTOSCRIZIONE
______________________ lì ___/___/______ IN FEDE________________________________
Il richiedente, con l’apposizione della firma sottostante, dichiara sotto la propria responsabilità, che quanto esposto nella presente domanda, inclusi le dichiarazioni e gli impegni riportati, che si intendono qui integralmente assunti, risponde al vero ai sensi e per gli effetti del D.P.R. 445/2000.
ESTREMI DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO
(di cui si richiede fotocopia da allegare alla domanda) TIPO DOCUMENTO:_______________________NUMERO DOCUMENTO:________________ RILASCIATO DA:______________________________________________ IL _ _ / _ _ / _ _ _ _ DATA DI SCADENZA___________________________________________________________
IN FEDE_______________________________________________
(Firma del beneficiario o del rappresentante legale)
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ALLEGATO 1b (modello per organismi scientifici o tecnici di diritto pubblico)
DOMANDA DI SOSTEGNO – PO-FEAMP 2014/2020 - REG. (UE) 1303/2013 e 508/2014
MISURA: Misura 1.40 - Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini e dei regimi di compensazione nell’ambito di attività di pesca sostenibili Art. 40, par. 1, lett. a), b), c), d), e), f), g), i) del Reg. (UE) n. 508/2014. ESTREMI AVVISO PUBBLICO: _______________________del ________________________
DATI IDENTIFICATIVI DEL BENEFICIARIO DENOMINAZIONE ORGANISMO DI DIRITTO PUBBLICO ______________________________________________________________________________ INDIRIZZO E N.CIV_____________________________________________________________ TEL._______________________________ CELL.___________________________________ COMUNE_________________________________ PROV._____________ CAP____________ INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA (PEC)___________________________
RAPPRESENTANTE LEGALE CODICE FISCALE:______________________________________________________ COGNOME O RAGIONE SOCIALE________________________________________________ NOME__________________________________________________________________________ DATA DI NASCITA _ _ / _ _ / _ _ _ _ SESSO________________ COMUNE DI NASCITA ___________________________________________________ (_ _)
COORDINATE BANCARIE
Cod. Paese
Cod. Contr. Intern.
Cod.
Contr. Naz.
ABI CAB n. Conto corrente
ISTITUTO:____________________________________________________________________
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TIPOLOGIA DI BENEFICIARIO:__________________
DOCUMENTAZIONE ALLEGATA DOCUMENTO N. DOCUMENTI
Il sottoscritto ____________________________ nato a ___________________ il ____________
residente nel Comune di ______________________________________ Provincia ____, Via/Piazza
____________________________ Codice Fiscale __________________________, nella qualità di
Rappresentante Legale dell’Organismo di diritto Pubblico
___________________________________________ con sede legale nel Comune di
_______________________________________________ Provincia________
Via/Piazza_____________________________________ Codice Fiscale ____________________
Partita I.V.A__________________,telefono________________, email_______________________,
PEC__________________________________
CHIEDE
ai sensi del regime di aiuti previsto dal Programma Operativo – FEAMP 2014/2020 – Misura 1.40 -
Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini e dei regimi di compensazione
nell’ambito di attività di pesca sostenibili Art. 40, par. 1, lett. a), b), c), d), e), f), g), i) del Reg. (UE)
n. 508/2014, la concessione del contributo pubblico di Euro___________ ( in lettere:
____________________________________________ __________/__), pari al _____ %
dell’investimento complessivo di Euro _________________ per la realizzazione del Progetto avente
la seguente denominazione: “________________________________________________”
localizzato nel Comune di ________________________ Via________________________
Prov.______ (ove pertinente)
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 118 di 309
consapevole della responsabilità penale e delle conseguenti sanzioni in caso di falsa dichiarazione, ai sensi dell’art. 76 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, nonché della decadenza dai benefici eventualmente conseguiti a seguito del provvedimento adottato, così come previsto dall’art. 75 del medesimo decreto
DICHIARA:
di applicare regolarmente il CCNL di riferimento per il personale dipendente:
di essere a conoscenza delle disposizioni e norme comunitarie e nazionali che disciplinano la corresponsione degli aiuti richiesti con la presente domanda;
di essere pienamente a conoscenza del contenuto del Programma Operativo – FEAMP 2014/2020 approvato dalla Commissione Europea con decisione di esecuzione n. C(2015) 8452 del 25 novembre 2015, del contenuto dell’Avviso pubblico di adesione alla misura e degli obblighi specifici che assume a proprio carico con la presente domanda;
di essere in possesso di tutti i requisiti richiesti dal Programma Operativo – FEAMP 2014/2020 approvato dalla Commissione Europea con decisione di esecuzione n. C (2015) 8452 del 25 novembre 2015, per accedere alla misura;
di essere a conoscenza dei criteri di selezione e di ammissibilità, degli impegni e degli altri obblighi definiti ai sensi della normativa comunitaria, e riportati nel Programma Operativo – FEAMP 2014/2020 e nell’avviso pubblico della misura;
di non rientrare nei casi di esclusione disciplinati dall’art. 136 del Reg. (UE, Euratom) n. 1046/2018;
di essere a conoscenza che la misura cui ha aderito potrà subire, da parte della Commissione Europea, alcune modifiche che accetta sin d’ora riservandosi, in tal caso, la facoltà di recedere dall’impegno prima della conclusione della fase istruttoria della domanda;
di accettare le modifiche al regime di cui al Reg. (UE) 1380/2013, introdotte con successivi regolamenti e disposizioni comunitarie, anche in materia di controlli e sanzioni;
di essere a conoscenza delle conseguenze derivanti dall’inosservanza degli adempimenti precisati nel Programma Operativo – FEAMP 2014/2020;
che l’autorità competente avrà accesso, in ogni momento e senza restrizioni, agli impianti e alle sedi del richiedente per le attività di ispezione previste, nonché a tutta la documentazione che riterrà necessaria ai fini dell’istruttoria e dei controlli;
che la documentazione relativa ad acquisizioni, cessioni ed affitti di superfici è regolarmente registrata e l’autorità competente vi avrà accesso, in ogni momento e senza restrizioni, per le attività di ispezione previste;
che per la realizzazione degli interventi di cui alla presente domanda non ha ottenuto altri finanziamenti a valere sul Bilancio Comunitario, Nazionale e Regionale sia per il progetto oggetto di domanda e non ha altre richieste di finanziamento in corso a valere su altri programmi con finanziamenti a carico del Bilancio Comunitario, Nazionale e Regionale;
possiede la capacità finanziaria necessaria a rispettare le condizioni stabilite nel presente avviso per ottenere e mantenere il sostegno richiesto in relazione al progetto presentato.
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 119 di 309
di non essere sottoposto a pene detentive e/o misure accessorie interdittive o limitative della capacità giuridica e di agire fatta salva l’autorizzazione degli organi di vigilanza e/o tutori;
che non sussistono nei propri confronti cause di divieto, di decadenza o di sospensione, di cui all’art. 67del D.lgs. 159/2011 e successive modificazioni;
di essere a conoscenza che in caso di affermazioni fraudolente sarà passibile delle sanzioni amministrative e penali previste dalla normativa vigente;
di essere consapevole che l’omessa o errata indicazione del codice IBAN (e, in caso di transazioni internazionali, del codice SWIFT) determina l’impossibilità per l’Ente liquidatore di provvedere all’erogazione del pagamento;
AUTORIZZA
il trattamento dei dati conferiti, inclusi eventuali dati personali di natura sensibile e/o giudiziaria ottenuti anche tramite eventuali allegati e/o documentazione accessoria per le finalità;
la comunicazione ai soggetti elencati nella informativa ed il trasferimento agli altri soggetti titolari e responsabili del trattamento;
SI IMPEGNA INOLTRE
a consentire l’accesso alla documentazione e alle opere finanziate agli organi incaricati dei controlli, in ogni momento e senza restrizioni;
a restituire senza indugio, anche mediante compensazione con importi dovuti da parte dell’Ente liquidatore, le somme eventualmente percepite in eccesso quale sostegno, ovvero sanzioni amministrative, così come previsto dalle disposizioni e norme nazionali e comunitarie;
a riprodurre o integrare la presente domanda, nonché a fornire ogni altra eventuale documentazione necessaria, secondo quanto verrà disposto dalla normativa comunitaria e nazionale;
a comunicare tempestivamente eventuali variazioni rispetto a quanto dichiarato nella domanda;
a rendere disponibili, qualora richieste, tutte le informazioni necessarie al sistema di monitoraggio e valutazione delle attività relative al Reg.(UE) 508/2014 Capo VI.
PRENDE ATTO
che i pagamenti delle provvidenze finanziarie previste dall’Unione Europea possono avvenire esclusivamente mediante accredito sui conti correnti bancari o postali (Art. 1, comma 1052, L. n. 296 del 27.12.2006) e che in assenza delle coordinate del conto corrente bancario/postale o nel caso tali coordinate siano errate, il sostegno non potrà essere erogato.
LUOGO E DATA DI SOTTOSCRIZIONE
________________________ lì ___/___/______
IN FEDE_________________________________________
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 120 di 309
ESTREMI DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO
(di cui si richiede fotocopia da allegare alla domanda) TIPO DOCUMENTO:_____________________________________________________________ NUMERO DOCUMENTO:________________________________________________________ RILASCIATO DA:_____________________________________________ IL _ _ / _ _ / _ _ _ _ DATA DI SCADENZA___________________________________________________________
IN FEDE________________________________________________
(Firma del rappresentante legale)
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 121 di 309
ALLEGATO 1c (modello per organizzazioni di produttori, Consigli consultivi,Organismi non governativi)
DOMANDA DI SOSTEGNO – PO-FEAMP 2014/2020 - REG. (UE) 1303/2013 e 508/2014
MISURA: Misura 1.40 - Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini e dei regimi di compensazione nell’ambito di attività di pesca sostenibili Art. 40, par. 1, lett. a), b), c), d), e), f), g), i) del Reg. (UE) n. 508/2014
ESTREMI AVVISO PUBBLICO: _______________________del ________________________
DATI IDENTIFICATIVI DEL BENEFICIARIO DENOMINAZIONE DELL’ORGANIZZAZIONE ______________________________________
INDIRIZZO E N.CIV. _____________________________________________________________ TEL._______________________________ CELL.___________________________________ COMUNE_________________________________ PROV._____________ CAP____________ INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA (PEC)___________________________
RAPPRESENTANTE LEGALE CODICE FISCALE:______________________________________________________ COGNOME _____________________________ NOME_________________________________ DATA DI NASCITA _ _ / _ _ / _ _ _ _ SESSO________________ COMUNE DI NASCITA ___________________________________________________ (_ _)
COORDINATE BANCARIE
Cod. Paese
Cod. Contr. Intern.
Cod.
Contr. Naz.
ABI CAB n. Conto corrente
ISTITUTO:____________________________________________________________________ TIPOLOGIA DI BENEFICIARIO: ____________________________________________
DOCUMENTAZIONE ALLEGATA DOCUMENTO N. DOCUMENTI
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 122 di 309
Il sottoscritto ____________________________ nato a ___________________ il ____________
residente nel Comune di ______________________________________ Provincia ____, Via/Piazza
____________________________ Codice Fiscale __________________________, nella qualità di
Rappresentante Legale dell’______________________________________________ con sede
legale nel Comune di _______________________________________________ Provincia________
Via/Piazza_____________________________________ Codice Fiscale ____________________
Partita I.V.A__________________,telefono________________, email_______________________,
PEC__________________________________
CHIEDE
ai sensi del regime di aiuti previsto dal Programma Operativo – FEAMP 2014/2020 – Misura 1.40 -
Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini e dei regimi di compensazione
nell’ambito di attività di pesca sostenibili Art. 40, par. 1, lett. a), b), c), d), e), f), g), i) del Reg. (UE)
n. 508/2014, la concessione del contributo pubblico di Euro___________ ( in lettere:
____________________________________________ __________/__), pari al _____ %
dell’investimento complessivo di Euro _________________ per la realizzazione del Progetto avente
la seguente denominazione: “________________________________________________”
localizzato nel Comune di ________________________ Via________________________
Prov.______ (ove pertinente)
consapevole della responsabilità penale e delle conseguenti sanzioni in caso di falsa dichiarazione, ai sensi dell’art. 76 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, nonché della decadenza dai benefici eventualmente conseguiti a seguito del provvedimento adottato, così come previsto dall’art. 75 del medesimo decreto
DICHIARA:
che l’organizzazione è riconosciuta con __________________ del ___________ n. ________ (indicare il provvedimento dell’Autorità pubblica che ha rilasciato il riconoscimento);
di applicare regolarmente il CCNL di riferimento per il personale dipendente:
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 123 di 309
di essere a conoscenza delle disposizioni e norme comunitarie e nazionali che disciplinano la corresponsione degli aiuti richiesti con la presente domanda;
di essere pienamente a conoscenza del contenuto del Programma Operativo – FEAMP 2014/2020 approvato dalla Commissione Europea con decisione di esecuzione n. C(2015) 8452 del 25 novembre 2015, del contenuto dell’Avviso pubblico di adesione alla misura e degli obblighi specifici che assume a proprio carico con la presente domanda;
di essere in possesso di tutti i requisiti richiesti dal Programma Operativo – FEAMP 2014/2020 approvato dalla Commissione Europea con decisione di esecuzione n. C (2015) 8452 del 25 novembre 2015, per accedere alla misura;
di essere a conoscenza dei criteri di selezione e di ammissibilità, degli impegni e degli altri obblighi definiti ai sensi della normativa comunitaria, e riportati nel Programma Operativo – FEAMP 2014/2020 e nell’avviso pubblico della misura;
di non rientrare nei casi di esclusione disciplinati dall’art. 136 del Reg. (UE, Euratom) n. 1046/2018. ;
di essere a conoscenza che la misura cui ha aderito potrà subire, da parte della Commissione Europea, alcune modifiche che accetta sin d’ora riservandosi, in tal caso, la facoltà di recedere dall’impegno prima della conclusione della fase istruttoria della domanda;
di accettare le modifiche al regime di cui al Reg. (UE) 1380/2013, introdotte con successivi regolamenti e disposizioni comunitarie, anche in materia di controlli e sanzioni;
di essere a conoscenza delle conseguenze derivanti dall’inosservanza degli adempimenti precisati nel Programma Operativo – FEAMP 2014/2020;
che l’autorità competente avrà accesso, in ogni momento e senza restrizioni, agli impianti e alle sedi del richiedente per le attività di ispezione previste, nonché a tutta la documentazione che riterrà necessaria ai fini dell’istruttoria e dei controlli;
che la documentazione relativa ad acquisizioni, cessioni ed affitti di superfici è regolarmente registrata e l’autorità competente vi avrà accesso, in ogni momento e senza restrizioni, per le attività di ispezione previste;
che per la realizzazione degli interventi di cui alla presente domanda non ha ottenuto altri finanziamenti a valere sul Bilancio Comunitario, Nazionale e Regionale sia per il progetto oggetto di domanda e non ha altre richieste di finanziamento in corso a valere su altri programmi con finanziamenti a carico del Bilancio Comunitario, Nazionale e Regionale;
possiede la capacità finanziaria necessaria a rispettare le condizioni stabilite nel presente avviso per ottenere e mantenere il sostegno richiesto in relazione al progetto presentato.
di non essere sottoposto a pene detentive e/o misure accessorie interdittive o limitative della capacità giuridica e di agire fatta salva l’autorizzazione degli organi di vigilanza e/o tutori;
che non sussistono nei propri confronti cause di divieto, di decadenza o di sospensione, di cui all’art. 67del D.lgs. 159/2011 e successive modificazioni;
di essere a conoscenza che in caso di affermazioni fraudolente sarà passibile delle sanzioni amministrative e penali previste dalla normativa vigente;
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 124 di 309
di essere consapevole che l’omessa o errata indicazione del codice IBAN (e, in caso di transazioni internazionali, del codice SWIFT) determina l’impossibilità per l’Ente liquidatore di provvedere all’erogazione del pagamento;
AUTORIZZA
il trattamento dei dati conferiti, inclusi eventuali dati personali di natura sensibile e/o giudiziaria ottenuti anche tramite eventuali allegati e/o documentazione accessoria per le finalità;
la comunicazione ai soggetti elencati nella informativa ed il trasferimento agli altri soggetti titolari e responsabili del trattamento;
SI IMPEGNA INOLTRE
a consentire l’accesso alla documentazione e alle opere finanziate agli organi incaricati dei controlli, in ogni momento e senza restrizioni;
a restituire senza indugio, anche mediante compensazione con importi dovuti da parte dell’Ente liquidatore, le somme eventualmente percepite in eccesso quale sostegno, ovvero sanzioni amministrative, così come previsto dalle disposizioni e norme nazionali e comunitarie;
a riprodurre o integrare la presente domanda, nonché a fornire ogni altra eventuale documentazione necessaria, secondo quanto verrà disposto dalla normativa comunitaria e nazionale;
a comunicare tempestivamente eventuali variazioni rispetto a quanto dichiarato nella domanda;
a rendere disponibili, qualora richieste, tutte le informazioni necessarie al sistema di monitoraggio e valutazione delle attività relative al Reg.(UE) 508/2014 Capo VI.
PRENDE ATTO
che i pagamenti delle provvidenze finanziarie previste dall’Unione Europea possono avvenire esclusivamente mediante accredito sui conti correnti bancari o postali (Art. 1, comma 1052, L. n. 296 del 27.12.2006) e che in assenza delle coordinate del conto corrente bancario/postale o nel caso tali coordinate siano errate, il sostegno non potrà essere erogato.
LUOGO E DATA DI SOTTOSCRIZIONE
________________________ lì ___/___/______
IN FEDE_________________________________________
ESTREMI DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO
(di cui si richiede fotocopia da allegare alla domanda) TIPO DOCUMENTO:_____________________________________________________________ NUMERO DOCUMENTO:________________________________________________________
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 125 di 309
RILASCIATO DA:_____________________________________________ IL _ _ / _ _ / _ _ _ _ DATA DI SCADENZA___________________________________________________________
IN FEDE________________________________________________
(Firma del rappresentante legale)
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 126 di 309
ALLEGATO 2
RELAZIONE TECNICA PER LA DESCRIZIONE DEL PROGETTO
MISURA TITOLO
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
1.1. Descrizione del progetto Descrivere il progetto da realizzare, luoghi di realizzazione, soggetti coinvolti, motivazioni che giustificano l’intervento, ecc.
1.2. Obiettivi da conseguire Descrivere gli obiettivi che si intendono raggiungere con la realizzazione dell’intervento con particolare evidenza delle ricadute attese in relazione alle finalità della Misura.
1.3. Descrizione degli interventi e della loro incidenza sul costo dell’operazione Articolazione dell’operazione con ripartizione delle risorse finanziarie rispetto ai diversi interventi previsti al paragrafo 4 del presente avviso:
interventi di cui all'articolo 40, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (UE) n. 508/2014; interventi di cui all'articolo 40, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (UE) n. 508/2014; interventi di cui all'articolo 40, paragrafo 1, lettera c), del regolamento (UE) n. 508/2014; interventi di cui all'articolo 40, paragrafo 1, lettera d), del regolamento (UE) n. 508/2014; interventi di cui all'articolo 40, paragrafo 1, lettera e), del regolamento (UE) n. 508/2014; interventi di cui all'articolo 40, paragrafo 1, lettera f), del regolamento (UE) n. 508/2014; interventi di cui all'articolo 40, paragrafo 1, lettera g), del regolamento (UE) n. 508/2014; interventi di cui all'articolo 40, paragrafo 1, lettera i), del regolamento (UE) n. 508/2014;
1.4. Indicazione degli elementi necessari alla valutazione
- Domanda collettiva (SI o NO) __________________________ - L’operazione ricade in un’area che è stata oggetto di un Piano di Gestione approvato (SI o
NO) - ________ Indicare l’area: __________________ Indicare il provvedimento di approvazione del PdG: _____________________
- Numero di imbarcazioni da pesca partecipanti all'iniziativa (solo per operazioni relative al
par.1 lett. a) – N. ________________________________ - Costo degli interventi di rimozione dal mare degli attrezzi da pesca perduti, in particolare
per lottare contro la pesca fantasma solo per operazioni relative al par.1 lett. a) – Euro ___________
Misura 1.40 - Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini e dei regimi di compensazione nell’ambito di attività di pesca sostenibili Art. 40, par. 1, lett. a), b), c), d), e), f), g), i) del Reg. (UE) n. 508/2014
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 127 di 309
- Costo degli interventi relativi all'acquisto e, se del caso, installazione nei porti di pesca di sistemi di stoccaggio e riciclaggio dei rifiuti solo per operazioni relative al par.1 lett. a) – Euro ___________
- Estensione in ettari dell'area marina sottoposta a protezione con interventi di cui al par.1
lett. b) - Ha_______ - Denominazione area marina ___________________ - Costo degli interventi relativi all'acquisto e, se del caso, installazione di elementi di
protezione delle zone marine dalla pesca a strascico, solo per operazioni relative al par.1 lett. b) – Euro __________
- Estensione in ettari dell'area marine di cui ai siti Natura 2000, Zone soggette a misure di
protezione speciali, aree marine protette ed aree di tutela biologica per operazioni relative al par. 1 lett. a), c), g) ed i) - Ha_________________ - Denominazione aree ________________
- Numero di aree marine di cui ai siti Natura 2000, Zone soggette a misure di protezione
speciali, aree marine protette ed aree di tutela biologica coinvolte, per operazioni relative al par. 1 lett. a), c), g) ed i) – N. _____
- Costo degli interventi relativi all'acquisto di ami circolari per la cattura del pesce spada e
tonno rosso solo per operazioni relative al par.1 lett. c) – Euro ___________________ - Costo degli interventi relativi alle zone di rilevanza per la riproduzione ittica, quali le zone
umide costiere o habitat costieri di rilevanza per pesci, uccelli e altri organismi – Euro ____________
- Estensione in ettari dell'area marine di cui ai siti Natura 2000, Zone soggette a misure di
protezione speciali, aree marine protette ed aree di tutela biologica per operazioni relative al par.1 lett. d) ed f) - Ha_______________
- Numero di aree marine di cui ai siti Natura 2000, Zone soggette a misure di protezione
speciali, aree marine protette ed aree di tutela biologica coinvolte, per operazioni relative al par. 1 lett. d) ed f) – N. _________________
- Estensione in ettari dell'area marine di cui ai siti Natura 2000 per operazioni relative al par.
1 lett. e) - Numero di area marine di cui ai siti Natura 2000 per operazioni relative al par. 1 lett. e) -
________ - L’operazione prevede la raccolta, da parte di pescatori, di rifiuti dal mare, ad esempio la
rimozione degli attrezzi da pesca perduti e dei rifiuti marini relative al par.1 lett. a) - ___________
- L’operazione prevede la costruzione, l’installazione o l’ammodernamento di elementi fissi
o mobili destinati a proteggere e potenziare la fauna e la flora marine, comprese la loro preparazione e valutazione scientifiche - (SI o NO)
- L’operazione è volta a fornire un contributo per una migliore gestione o conservazione
delle risorse biologiche marine - (SI o NO)
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 128 di 309
- L’operazione prevede la preparazione, compresi studi, elaborazione, monitoraggio e
aggiornamento di piani di protezione e di gestione per attività connesse alla pesca in relazione a siti Natura 2000 e a zone soggette a misure di protezione speciale di cui alla Direttiva 2008/56/CE nonché altri habitat particolari - (SI o NO)
- L’operazione prevede la gestione, il ripristino e il monitoraggio dei siti Natura 2000 a
norma delle direttive 92/43/CEE e 2009/147/CE, conformemente ai quadri di azioni prioritarie istituiti a norma della Direttiva 92/43/CEE - (SI o NO)
- L’operazione prevede la gestione, il ripristino e il monitoraggio delle zone marine protette
in vista dell’attuazione delle misure di protezione spaziale di cui all’articolo 13, paragrafo 4, della Direttiva 2008/56/CE - (SI o NO)
- L’operazione è volta al miglioramento della consapevolezza ambientale che coinvolga i
pescatori nella protezione e nel ripristino della biodiversità marina - (SI o NO) - L’operazione prevede la partecipazione ad altre azioni volte a mantenere e favorire la
biodiversità e i servizi ecosistemici, come il ripristino di habitat marini e costieri specifici a sostegno di stock ittici sostenibili, comprese la loro preparazione scientifica e valutazione - (SI o NO)
- L'operazione è svolta in un'area in cui sono presenti servizi comunali di raccolta e
smaltimento dei rifiuti marini relativo al par. 1 lett. a) - (SI o NO) - L’operazione prevede iniziative volte al monitoraggio e mappatura delle specie e degli
habitat sfruttati dalla pesca relativo al par. 1 lett. d) - (SI o NO)
1.5. Indicatori di Output e di Risultato Fornire le seguenti informazioni correlate alla realizzazione dell’intervento
INDICATORE UNITA' DI MISURA
VALORE PREVISTO
Variazione della copertura di altre misure di protezione spaziale di cui all’articolo 13, paragrafo 4, della direttiva 2008/56/CE
KMQ
Variazione della copertura di zone Natura 2000 designate a norma delle direttive Uccelli e Habitat
KMQ
Variazione delle catture accidentali Percentuale
Variazione delle catture accidentali Tonnellate Variazione dell'efficienza energetica dell'attività di cattura
Litri carburante/ton di prodotto sbarcato
CRONOPROGRAMMA Fornire descrizione sintetica delle tempistiche di realizzazione prevista in coerenza con quanto stabilito dall’avviso pubblico
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 129 di 309
QUADRO ECONOMICO Indicare gli interventi
di cui all’art. 40 reg. (UE) 508/2014
Dettaglio spese eleggibili (tra quelle indicate nel bando)
Spesa
imponibile IVA esclusa
(€)
Importo IVA (€)
Spesa con IVA (€)
Contributo richiesto (€)
TOT. Parziale
TOT. Parziale
TOT. Parziale
TOTALE GENERALE
Tipologia di investimento RICHIESTO
Investimento % Sostegno
Prospetto A) Investimenti strutturali 0,00 0,00 0,00
Prospetto B) Macchine ed attrezzature 0,00 0,00 0,00
Prospetto C) Acquisto immobili (Terreni e Fabbricati) 0,00 0,00 0,00
Prospetto D) Spese per Attività di Formazione/Consulenza 0,00 0,00 0,00
Prospetto E) Spese per attività di Studi, Monitoraggio e Ricerche 0,00 0,00 0,00
Prospetto F) Premi e Indennità 0,00 0,00 0,00
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 130 di 309
Tipologia di investimento RICHIESTO
Investimento % Sostegno
TOTALE PARZIALE VOCI A) + B) + C) +D) + E) +F) 0,00 0,00 0,00
Spese generali di A) + B) + C) +D) + E) +F) 0,00 0,00 0,00
TOTALE GENERALE INVESTIMENTO 0,00 0,00 0,00
SOTTOSCRIZIONE
LUOGO E DATA DI SOTTOSCRIZIONE
________________________ lì ___/___/______
IN FEDE
_____________________________________
(Firma del legale rappresentante)
IN FEDE
_____________________________________
(Firma del tecnico) Con l’apposizione delle firme sottostanti, i firmatari dichiarano sotto la propria responsabilità, che quanto esposto nella presente relazione, risponde al vero ai sensi e per gli effetti del D.P.R. 445/2000.
ESTREMI DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO DEL LEGALE RAPPRESENTANTE
(di cui si richiede fotocopia da allegare alla domanda) TIPO DOCUMENTO:____________________________________________________________ NUMERO DOCUMENTO:_____________________________________________________ RILASCIATO DA:_______________________________________________ IL _ _ / _ _ / _ _ _ _ DATA DI SCADENZA___________________________________________________________
IN FEDE_______________________________________________
(Firma del beneficiario/legale rappresentante)
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 131 di 309
ESTREMI DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO DEL TECNICO
(di cui si richiede fotocopia da allegare alla domanda) TIPO DOCUMENTO:____________________________________________________________ NUMERO DOCUMENTO:_____________________________________________________ RILASCIATO DA:__________________________________________ IL _ _ / _ _ / _ _ _ _ DATA DI SCADENZA________________________________________________________
IN FEDE_______________________________________________
(Firma del Tecnico)
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 132 di 309
ALLEGATO 3 DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL’ATTO DI NOTORIETÀ
CONGRUITÀ DEI COSTI
(art. 46 e 47 D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445 e ss.mm.ii.)
Il/la sottoscritto/a _____________________________________ nato/a a ___________________ il________________ residente in ______________ Cod. Fisc. ______________________, in qualità di __________________dell’ente/impresa/organismo___________________________ C.F. _______________P. IVA______________ consapevole della responsabilità penale e delle conseguenti sanzioni in caso di falsa dichiarazione, ai sensi dell’art. 76 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, nonché della decadenza dai benefici eventualmente conseguiti a seguito del provvedimento adottato, così come previsto dall’art. 75 del medesimo decreto
DICHIARA CHE a) i valori indicati nel quadro riepilogativo di spesa, risultano allineati ai prezzi correntemente praticati dal mercato di riferimento;
b) per ogni intervento, servizio, bene e/o attrezzatura, inerente il progetto si produce la seguente documentazione in allegato alla presente:
3 preventivi rilasciati da parte di 3 ditte differenti con l'indicazione di quello prescelto e di quello a costo minore;
oppure Non è stato possibile acquisire più di uno o due preventivo/i in quanto:
vi è carenza di ditte fornitrici; il lavoro da eseguire/le attrezzature da acquistare presentano caratteristiche particolari che
rendono difficoltoso il loro reperimento sul mercato:
LUOGO E DATA DI SOTTOSCRIZIONE ________________________ lì ___/___/______ IN FEDE_______________________________ ESTREMI DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO (di cui si richiede fotocopia da allegare) TIPO DOCUMENTO:_____________________________________________________________ NUMERO DOCUMENTO:_________________________________________________________ RILASCIATO DA:_____________________________________________ IL _ _ / _ _ / _ _ _ _ DATA DI SCADENZA___________________________________________________________
IN FEDE (Firma del dichiarante)_____________________
specificare
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 133 di 309
Allegato 4 DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL’ATTO DI NOTORIETÀ
ATTESTANTE L’ELENCO DELLE AUTORIZZAZIONI NECESSARIE
(art. 46 e 47 D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445 e ss.mm.ii.)
Il sottoscritto ____________________________ nato a ___________________ il ____________
residente nel Comune di ______________________________________ Provincia ____, Via/Piazza
_____________________________, Codice Fiscale __________________________, nella qualità
di legale rappresentante di ____________________________________ con sede legale nel Comune
di ______________________ Provincia__________________ Partita
I.V.A_____________________________, ai fini della domanda di sostegno presentata dalla suddetta
Impresa in risposta al bando FEAMP 2014/20 relativo alla misura 1.40 pubblicato dalla Regione
Lazio il __________________
consapevole della responsabilità penale e delle conseguenti sanzioni in caso di falsa dichiarazione, ai sensi dell’art. 76 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, nonché della decadenza dai benefici eventualmente conseguiti a seguito del provvedimento adottato, così come previsto dall’art. 75 del medesimo decreto
DICHIARA:
□ che per la realizzazione del progetto denominato _______________________ è necessario acquisire i seguenti nulla osta, permessi e/o autorizzazioni:
…………………………………………………………….
……………………………………………………………
……………………………………………………………
……………………………………………………………
□ ovvero che per la realizzazione del progetto denominato _______________________ non sono necessari permessi o autorizzazioni e che nulla osta alla immediata cantierabilità delle opere previste.
LUOGO E DATA DI SOTTOSCRIZIONE
________________________ lì ___/___/______
IN FEDE_______________________________
Il richiedente, con l’apposizione della firma sottostante, dichiara sotto la propria responsabilità, che quanto esposto nella presente domanda, inclusi le dichiarazioni e gli impegni riportati, che si intendono qui integralmente assunti, risponde al vero ai sensi e per gli effetti del D.P.R. 445/2000.
ESTREMI DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO
(di cui si richiede fotocopia da allegare alla domanda)
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 134 di 309
TIPO DOCUMENTO:_____________________________________________________________ NUMERO DOCUMENTO:________________________________________________________ RILASCIATO DA:_____________________________________________ IL _ _ / _ _ / _ _ _ _ DATA DI SCADENZA_____________________________________________________
IN FEDE_______________________________________
(Firma del legale rappresentante)
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 135 di 309
ALLEGATO 5 (solo per i privati)
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL’ATTO DI NOTORIETÀ
CERTIFICAZIONE ANTIMAFIA PER I FAMILIARI CONVIVENTI DI MAGGIORE ETÀ, RESA DAL RAPPRESENTANTE LEGALE E DAI SOGGETTI DI CUI ALL’ART. 85
DEL D.LGS. 159/2011
(art. 46 e 47 D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445 e ss.mm.ii.)
Il sottoscritto ____________________________ nato a ___________________ il ____________
residente nel Comune di ______________________________________ Provincia ____, Via/Piazza
_____________________________, Codice Fiscale __________________________, nella qualità
di ____________________________________ con sede legale nel Comune di
______________________Provincia____Via/Piazza____________________________________C
odice Fiscale _______________________________________________________________ Partita
I.V.A_____________________________,telefono________________________________,
email___________________________________, PEC__________________________________
consapevole della responsabilità penale e delle conseguenti sanzioni in caso di falsa dichiarazione, ai sensi dell’art. 76 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, nonché della decadenza dai benefici eventualmente conseguiti a seguito del provvedimento adottato, così come previsto dall’art. 75 del medesimo decreto
DICHIARA
ai sensi dell’art. 83 comma 3 del D.Lgs 159/2011 di avere i seguenti familiari conviventi1 di maggiore
età: Indicare Nome, Cognome, Luogo e data di nascita, sesso e CF (quest’ultimo solo per i nati in
Italia)
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
1 Per familiari conviventi si intendono “chiunque conviva” con i soggetti di cui all’art. 85 D.Lgs. 159/11
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______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________
Il/la sottoscritto/a dichiara inoltre i essere informato/a, (ai sensi della normativa vigente in materia di protezione di dati personali) che i dati personali racolti saranno trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente nell’ambito del procedimento per il quale la presente dichiarazione viene resa.
N.B.: la presente dichiarazione non necessita dell’autenticazione della firma e sostituisce a tutti gli effetti le normali certificazioni richieste o destinata ad una pubblica amministrazione nonché ai gestori di pubblici servizi e ai privati che vi consentono. L’Amministrazione si riserva di effettuare controlli, anche a campione, sulla veridicità delle dichiarazioni (art. 71 comma 1 D.P.R. 445/2000). In caso di dichiarazione falsa il cittadino sarà denunciato all’autorità giudiziaria.
LUOGO E DATA DI SOTTOSCRIZIONE
________________________ lì ___/___/______
IN FEDE_______________________________
ESTREMI DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO
(di cui si richiede fotocopia da allegare) TIPO DOCUMENTO:______ _____________________________ NUMERO DOCUMENTO:_______________ ___________________________ RILASCIATO DA:________ ______________________ IL _ _ / _ _ / _ _ _ _ DATA DI SCADENZA______________________________________________________
IN FEDE___________________________________________ (Firma del dichiarante2)
2 L’autocertificazione dovrà essere prodotta dal legale rappresentante e da tutti gli amministratori, laddove presenti.
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 137 di 309
Allegato 6 – Schema di garanzia per domanda di pagamento Sal e Saldo nel caso in cui il titolo di possesso dei terreni o degli immobili oggetto di investimento sia costituito da concessioni che al momento della presentazione della domanda di pagamento non garantiscano il rispetto del vincolo di stabilità di cui all’art. 71 del Reg. (UE) n. 1303/2013
(Carta intestata della Banca/Assicurazione) POLIZZA FIDEIUSSORIA/FIDEJUSSIONE BANCARIA PER L’EROGAZIONE DELL’AIUTO PREVISTO DAL REG.(UE) N.508/14 RELATIVO AL FONDO EUROPEO PER GLI AFFARI MARITTIMI E LA PESCA (FEAMP) A GARANZIA DEL RINNOVO DELLA CONCESSIONE PER UN PERIODO DI VALIDITÀ UTILE AI FINI DEL RISPETTO DEL VINCOLO DI STABILITÀ DI CUI AL PARAGRAFO 26 DELL’AVVISO PUBBLICO (ART. 71 DEL REG. UE N. 1303/2013); Il presente schema, riporta tutte le informazioni necessarie all’attivazione della garanzia/polizza fideiussoria stessa, la cui sottoscrizione costituisce atto formale di accettazione incondizionata di tutte le condizioni previste, degli importi e dei dati in essa riportati. Dati di riferimento Domanda di pagamento di ………………… (specificare se SAL o SALDO) relativa al progetto finanziato con atto di concessione n. …………………….. del …………………… O.I. Regione Lazio Misura………….………..… Avviso pubblico approvato con determinazione n. ………………… del ………………….. Frontespizio (da compilare a cura dell’Ente garante) Garanzia/polizza fideiussoria
Numero……………………………………………………….
Inizio di validità garanzia
Data decorrenza validità…………………………………….
Tipologia del Contratto
polizza/garanzia fideiussoria finalizzata all’erogazione del Sal/Saldo nell’ambito dei contributi previsti dal PO FEAMP 2014/2020
fideiussore /Ente garante (Compagnia assicurativa o Banca)
Denominazione ___________________Partita Iva _______________________ Sede Legale in________________ cap.______via_______________n. civ.____ Sede Direzione Generale (se diversa da sede legale) in……………………… cap.____________via__________________________________n. civ.______ Tel________Fax_____________e-mail_______________PEC______________ Registro Imprese di ___________________ N° REA_____________________ Sede Filiale/Agenzia: in _________ cap.______via________________n. civ.___ Tel___________Fax___________e-mail_______________PEC_____________ Rappresentante Legale/ Agente Procuratore speciale (autorizzato alla firma della presente garanzia): Sig._________________________________C.F.________________________ Luogo e data di nascita ____________________________________________ Per la banca: Codice ABI _____________ Codice CAB_________________ Per la Compagnia assicuratrice: deve essere iscritta all’Albo istituito presso l’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) delle imprese abilitate al Ramo Cauzioni.
PREMESSO
a) Che il beneficiario degli aiuti (in seguito denominato contraente)
Cognome (o ragione sociale) ________________________________________________
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 138 di 309
Nome __________________________________________________________________
C.F. ________________________ Partita IVA______________________________
Data di nascita _________ Comune di nascita____________________ Provincia: _______
Residenza o sede legale:
Indirizzo: ____________________________________________ N. civico: __________
Comune: _______________________ Provincia: ______ CAP_____PEC____________________ Registro imprese di _________________ Numero R.I._________________
Rappresentante legale: Cognome ____________________________Nome ___________________________________ C.F. _________________________ Tipo di rappresentanza (Amm.re Unico, Amm.re Delegato Presidente, Procuratore ecc): ____________________________________________________ Data di nascita __________ Comune di nascita_________________________ Provincia: _______ Indirizzo: ____________________________________________ N. civico: __________ Comune: ________________________________ Provincia: ____________ CAP______ Che il beneficiario è titolare della seguente Concessione relativa al terreno/immobile oggetto di intervento rilasciata da _______________________ identificata dal numero __________ data di rilascio __/__/_____ data di scadenza __/__/____: Che il vincolo di stabilità di cui al paragrafo 26 dell’avviso pubblico prevede che non è consentito per il periodo vincolato dei cinque anni dal pagamento finale al beneficiario: - cessazione o rilocalizzazione di un'attività produttiva al di fuori dell'area del Programma; - cambio di proprietà di un’infrastruttura che procuri un vantaggio indebito a un'impresa o a un ente
pubblico; - una modifica sostanziale che alteri la natura, gli obiettivi o le condizioni di attuazione
dell'operazione, con il risultato di comprometterne gli obiettivi originari. Che il sostegno versato, è recuperato, nei casi suddetti, dall’O.I. in proporzione al periodo per il quale i requisiti non sono stati soddisfatti; Che il beneficiario ha presentato domanda di rinnovo della Concessione in data ________ prot. _______ a ___________________________ oppure presenterà domanda di rinnovo alla scadenza della concessione; Che allo stato attuale la concessione non consente il rispetto dei vincoli di stabilità di cui al paragrafo 26 dell’avviso pubblico (art. 71 del Reg. UE n. 1303/2013); Che pertanto il beneficiario, ai fini del pagamento del SAL/SALDO dell’investimento finanziato con provvedimento di concessione sopra indicato, da parte dell’O.I. Regione Lazio è tenuto a presentare apposita POLIZZA FIDEIUSSORIA/FIDEJUSSIONE BANCARIA a garanzia del rinnovo della concessione per un periodo di validità utile ai fini del rispetto del vincolo di stabilità di cui al paragrafo 26 dell’avviso pubblico (art. 71 del Reg. UE n. 1303/2013) pari al 100% del contributo da erogare come di seguito riportato:
Prestazione garantita
Importo SAL/SALDO € _____________; (in lettere)___________________
Importo Garantito €_______________, (in lettere) ___________________________ pari al 100 % dell’ammontare richiesto.
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 139 di 309
b) che qualora il beneficiario non ottenga il rinnovo della concessione relativa al
terreno/immobile oggetto di investimento l’O.I Regione Lazio procede all’immediato incameramento delle somme corrispondenti al sostegno non riconosciuto;
c) che la garanzia decorre dalla data di emissione fino alla data di rinnovo della concessione del terreno o dell’immobile oggetto di intervento con una durata utile al rispetto del vincolo di stabilità (cinque anni dal pagamento del saldo finale al beneficiario);
d) che con la presente garanzia sono disciplinati esclusivamente i rapporti tra il garante/fideiussore e l’O.I. Regione Lazio nella sua qualità di beneficiario della cauzione prestata, sono quindi esclusi i rapporti tra garante/fideiussore e contraente che se presenti si danno per non opponibili all’Ente erogatore.
CIÒ PREMESSO La Compagnia Assicuratrice/Banca (di seguito indicata come fideiussore), identificata nel frontespizio, che costituisce parte integrante della garanzia, in persona del legale rappresentante pro-tempore/Agente Procuratore speciale come identificato nel frontespizio medesimo, nell’interesse del Contraente dichiara di costituirsi, come in effetti si costituisce, fideiussore a favore dell’Ente erogatore dichiarandosi con il Contraente solidalmente tenuto per l’adempimento dell’obbligazione di restituzione delle somme anticipate erogate secondo quanto descritto in premessa, automaticamente aumentate degli interessi legali decorrenti: - in caso di mancato rinnovo della concessione, dalla data della notifica di richiesta di restituzione dell’importo non dovuto a quella di rimborso, Sono comunque dovute imposte, tasse ed oneri di qualsiasi natura sopportati dall’Ente erogatore in dipendenza del recupero, secondo le condizioni oltre specificate fino a concorrenza della somma massima di Euro …………. Resta inteso che da tale somma massima sono esclusi gli interessi maturati e dovuti per effetto di ritardi, imputabili al fideiussore, nel pagamento delle somme richieste dall’Ente erogatore e calcolati secondo le modalità indicate nella comunicazione di escussione della garanzia di cui al successivo punto 5.
CONDIZIONI GENERALI DELLA GARANZIA 1. Disciplina generale La presente garanzia è disciplinata dalle norme contenute nelle Disposizioni Procedurali dell’O.I. dai regolamenti di settore, dalla normativa nazionale, nonché dalle condizioni stabilite negli artt. seguenti. Le comunicazioni dell’Ente verso il fideiussore saranno effettuate all’indirizzo della Direzione Generale dell’Ente garante che ha emesso la presente polizza, anche utilizzando l’indirizzo PEC. 2. Durata della garanzia. La garanzia decorre dalla data di emissione fino alla data del rinnovo della concessione con una durata utile al rispetto del vincolo di stabilità (cinque anni dal pagamento del saldo finale al beneficiario). L’O.I. Regione Lazio, con motivata richiesta, inviata almeno 15 giorni prima della scadenza della durata massima, può richiedere una proroga per ulteriore 30 giorni, che il fideiussore si impegna a concedere, oltre ad eventuali proroghe di 30 giorni per cause non dipendenti da volontà dell’O.I. Regione Lazio. Decorso il suddetto termine la garanzia cessa automaticamente fermo restando la validità della stessa per tutte le procedure di recupero avviate nel periodo di vigenza. Qualora ne ricorrano le condizioni l’Ente erogatore può disporre lo svincolo anticipato, parziale o totale, della garanzia dandone comunicazione al fideiussore ed al Contraente. 3. Garanzia prestata.
Scadenza ultima della garanzia _______________________(dalla data di emissione fino alla data di rinnovo della concessione (cfr. punto c)
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Il fideiussore garantisce all’Ente erogatore il pagamento delle somme che verranno richieste al Contraente, fino alla concorrenza dell’importo garantito, eventualmente maggiorato da interessi legali dovuti per ritardato pagamento in riferimento ai tempi di restituzione indicati nel successivo punto 6). 4. Richiesta di pagamento al contraente. Qualora il contraente non abbia provveduto, entro 30 giorni dalla data di ricezione dell’apposito invito, trasmesso dall’O.I. Regione Lazio e comunicato per conoscenza al fideiussore per il quale vale quale notifica di avvio del procedimento di recupero, a rimborsare all’ente erogante quanto chiesto, la garanzia potrà essere escussa, anche parzialmente, facendone richiesta al fideiussore. A partire dal giorno dalla data di ricezione dell’apposito invito di cui sopra, rivolto al contraente, inizieranno a decorrere gli interessi sulla somma richiesta, calcolati al tasso legale. 5.Richiesta di pagamento al fideiussore (escussione garanzia). Il pagamento dell’importo richiesto da parte dell’Ente erogante sarà effettuato dal fideiussore a prima e semplice richiesta scritta, in modo automatico ed incondizionato, entro e non oltre 30 giorni dalla ricezione di questa, senza possibilità per il fideiussore di opporre all’Ente erogatore alcuna eccezione, anche nell’eventualità di opposizione proposta dal Contraente o da altri soggetti comunque interessati ed anche nel caso che il Contraente nel frattempo sia stato dichiarato fallito ovvero sottoposto a procedure concorsuali ovvero posto in liquidazione, ed anche nel caso di mancato pagamento dei premi, spese, commissioni ed interessi o di rifiuto a prestare eventuali controgaranzie da parte del Contraente. Tale pagamento avverrà secondo le modalità che saranno comunicate in occasione della richiesta di versamento. Dal pagamento di cui sopra, sono esclusi gli interessi di legge maturati e dovuti per effetto di ritardi, imputabili al fideiussore, nel pagamento delle somme richieste da parte dell’ente erogante e calcolati secondo le modalità indicate nella comunicazione di escussione della garanzia. 6. Integrazione importo garantito. Qualora il Contraente e/o il fideiussore dovessero conseguire in via giudiziale o amministrativa la sospensione della escussione totale o parziale delle somme ad essi richieste, dette parti si impegnano ad integrare l’importo garantito con una somma pari agli interessi legali maturati sulla somma pretesa dal momento della sospensione a quello dell’effettivo incameramento da aggiornarsi con scadenza annuale. 7. Rinuncia al beneficio della preventiva escussione del Contraente ed alle eccezioni. La presente garanzia viene rilasciata con espressa rinuncia al beneficio della preventiva escussione di cui all’art. 1944 cod. civ. e di quanto contemplato agli artt. 1955 e 1957 cod. civ., volendo ed intendendo il fideiussore rimanere obbligato in solido con il Contraente fino alla estinzione del credito garantito, nonché con espressa rinuncia ad opporre eccezioni ai sensi degli artt. 1242 – 1247 C.C. per quanto riguarda crediti certi, liquidi ed esigibili che il Contraente abbia, a qualunque titolo, maturato nei confronti dell’Ente erogatore. 8.Svincolo anticipato garanzia. L’ Ente erogatore, nel periodo di validità della presente garanzia, con apposita comunicazione inviata al fideiussore, potrà svincolare anticipatamente la garanzia parzialmente o totalmente. 9. Modalità di comunicazione Le comunicazioni al fideiussore da parte dell’Ente erogatore avvengono mediante raccomandata con ricevuta di ritorno o posta elettronica certificata (PEC). 10. Foro competente. In caso di controversie fra l’Ente erogatore e fideiussore, il Foro competente esclusivo sarà quello di Roma. 11.Nullità di ulteriori condizioni aggiuntive. Eventuali condizioni generali o condizioni aggiuntive regolanti il rapporto tra il fideiussore e l’Ente erogatore sono da ritenersi nulle.
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Dichiarazioni: I sottoscrittori dichiarano di aver preso visione e di essere in possesso dell’articolato completo del contratto. Data ________________ Luogo sottoscrizione:___________________________________
Timbro e Firma Rappresentante Legale fideiussore
Timbro e Firma del Contraente o del suo Rappresentante Legale
Agli effetti degli art. 1341 e 1342 C.C. i sottoscritti dichiarano di approvare specificatamente le disposizioni delle “Condizioni generali della Garanzia”, in particolare gli artt. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10 e 11 riportati nella presente garanzia.
Timbro e Firma Rappresentante Legale fideiussore
Timbro e Firma del Contraente o del suo Rappresentante Legale
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 142 di 309
Allegato 7
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL’ATTO DI NOTORIETÀ
PER OPERE E MODIFICHE STRUTTURALI
(art. 46 e 47 D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445 e ss.mm.ii.) Il sottoscritto ____________________________ nato a ___________________ il ____________ residente nel Comune di ______________________________________ Provincia ____, Via/Piazza _____________________________, Codice Fiscale __________________________, nella qualità di proprietario dell’immobile/terreno sito in __________________________________ Via _____________________________ Numero ____________ località ____________________ consapevole della responsabilità penale e delle conseguenti sanzioni in caso di falsa dichiarazione, ai sensi dell’art. 76 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, nonché della decadenza dai benefici eventualmente conseguiti a seguito del provvedimento adottato, così come previsto dall’art. 75 del medesimo decreto
DICHIARA:
che autorizza l’Impresa_______________________________________________________ con sede legale in_________________________________ Partita Iva_____________________________ a eseguire tutte le opere e modifiche strutturali necessarie alla realizzazione dell’investimento richiesto all’interno del PO FEAMP 2014/20.
LUOGO E DATA DI SOTTOSCRIZIONE
________________________ lì ___/___/______
IN FEDE_____________________________
Il richiedente, con l’apposizione della firma sottostante, dichiara sotto la propria responsabilità, che quanto esposto nella presente domanda, inclusi le dichiarazioni e gli impegni riportati, che si intendono qui integralmente assunti, risponde al vero ai sensi e per gli effetti del D.P.R. 445/2000.
ESTREMI DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO
(di cui si richiede fotocopia da allegare alla domanda) TIPO DOCUMENTO:____________ _____________________________ NUMERO DOCUMENTO:__________________ ___________________ RILASCIATO DA:_________ ________________________ IL _ _ / _ _ / _ _ _ _ DATA DI SCADENZA__________________________________________
IN FEDE__________________________________
(Firma del proprietario dell’immobile/terreno)
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 143 di 309
ALLEGATO 8
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL’ATTO DI NOTORIETÀ REQUISITI AI SENSI DELL’ART. 10 par. 1) del Reg. CE 508/2014 e Frodi FEP e FEAMP
(art. 46 e 47 D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445 e ss.mm.ii.) Il sottoscritto ____________________________ nato a ___________________ il ____________
residente nel Comune di ______________________________________ Provincia ____, Via/Piazza
_____________________________, Codice Fiscale __________________________, nella qualità
di richiedente dei benefici di cui all’avviso pubblico della misura 1.40 consapevole della
responsabilità penale e delle conseguenti sanzioni in caso di falsa dichiarazione, ai sensi dell’art. 76
del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, nonché della decadenza dai benefici eventualmente conseguiti
a seguito del provvedimento adottato, così come previsto dall’art. 75 del medesimo decreto
DICHIARA: di rispettare i criteri di cui al par. 1) dell’art. 10 del Reg. UE n.508/2014 e di non aver commesso frodi nell’ambito del FEP e FEAMP LUOGO E DATA DI SOTTOSCRIZIONE
__________________ lì ___/___/______
IN FEDE____________________________
Il richiedente, con l’apposizione della firma sottostante, dichiara sotto la propria responsabilità, che quanto esposto nella presente domanda, inclusi le dichiarazioni e gli impegni riportati, che si intendono qui integralmente assunti, risponde al vero ai sensi e per gli effetti del D.P.R. 445/2000. ESTREMI DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO (di cui si richiede fotocopia da allegare alla domanda) TIPO DOCUMENTO:_____________________________________________________________ NUMERO DOCUMENTO:________________________________________________________ RILASCIATO DA:_______________________________________________ IL _ _ / _ _ / _ _ _ _ DATA DI SCADENZA____________________________________________________________
IN FEDE________________________________________________
(Firma del beneficiario)
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 144 di 309
Allegato 9
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL’ATTO DI NOTORIETÀ
VERIDICITÀ ELABORATI PRESENTATI
(art. 47 D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445 e ss.mm.ii.)
Il sottoscritto ____________________________ nato a ___________________ il ____________ residente nel Comune di ______________________________________ Provincia ____, Via/Piazza _____________________________, Codice Fiscale __________________________, nella qualità di rappresentante legale dell’impresa _______________________ con sede in Via _____________________________ Numero ____________ località ____________________ consapevole della responsabilità penale e delle conseguenti sanzioni in caso di falsa dichiarazione, ai sensi dell’art. 76 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, nonché della decadenza dai benefici eventualmente conseguiti a seguito del provvedimento adottato, così come previsto dall’art. 75 del medesimo decreto
DICHIARA:
che i dati riportati in tutti gli elaborati presentati (tecnici, economico-finanziari ed altro) a sostegno della fattibilità ed esecutività del progetto corrispondono alla reale situazione di fatto dell’Impresa _______________________________________________________ con sede legale in_________________________________ Partita Iva_____________________________ e allo sviluppo imprenditoriale della stessa che si tende ad ottenere con gli interventi previsti dall’iniziativa progettuale presentata.
LUOGO E DATA DI SOTTOSCRIZIONE________________________ lì ___/___/______
IN FEDE_________________________________________
Il richiedente, con l’apposizione della firma sottostante, dichiara sotto la propria responsabilità, che quanto esposto nella presente domanda, inclusi le dichiarazioni e gli impegni riportati, che si intendono qui integralmente assunti, risponde al vero ai sensi e per gli effetti del D.P.R. 445/2000.
ESTREMI DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO (di cui si richiede fotocopia da allegare alla domanda)
TIPO DOCUMENTO:____________________________________________________________ NUMERO DOCUMENTO:________________________________________________________ RILASCIATO DA:_____________________________________________ IL _ _ / _ _ / _ _ _ _ DATA DI SCADENZA___________________________________________________________
IN FEDE_________________________________________________
(Firma del beneficiario)
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 145 di 309
ALLEGATO 10
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL’ATTO DI NOTORIETÀ
SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE
(art. 46 e 47 D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445 e ss.mm.ii.)
Il sottoscritto ____________________________ nato a ___________________ il ____________
residente nel Comune di ______________________________________ Provincia ____, Via/Piazza
_____________________________, Codice Fiscale __________________________, nella qualità
di Legale Rappresentante del soggetto richiedente ____________________________________ con
sede legale nel Comune di ______________________ Provincia__________________
Via/Piazza______________________________________________________________________C
odice Fiscale _______________________________________________________________ Partita
I.V.A_____________________________, telefono________________________________,
email___________________________________, PEC__________________________________
consapevole della responsabilità penale e delle conseguenti sanzioni in caso di falsa dichiarazione, ai sensi dell’art. 76 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, nonché della decadenza dai benefici eventualmente conseguiti a seguito del provvedimento adottato, così come previsto dall’art. 75 del medesimo decreto
DICHIARA
che l’autovalutazione dei “criteri di selezione delle operazioni” al PO FEAMP 2014-2020 con riferimento alla misura 1.40, di cui alla tabella sotto riportata, è coerente con l’investimento che si propone a finanziamento. Si è a conoscenza che il punteggio autodichiarato sarà oggetto di valutazione al fine di verificare il possesso dei requisiti.
OPERAZIONE A REGIA
N CRITERI DI SELEZIONE DELLE OPERAZIONI Coefficiente C (0<C<1) Peso
(Ps)
Punteggio
P=C*Ps CRITERI TRASVERSALI
T1
L'operazione prevede interventi coerenti (Ic) con almeno un'azione/topic di un pilastro del Piano di Azione Eusair (applicabile per le Regioni rientranti nella strategia EUSAIR)
C=0 Ic=0 C=1 Ic=Max 0
T2 Minore età del richiedente ovvero età media dei componenti dell'organo decisionale
C=0 Età/età media >40 C=1 Età/età media min 0,6
T3
Il soggetto richiedente è di sesso femminile ovvero la maggioranza delle quote di rappresentanza negli organi decisionali è detenuta da persone di sesso femminile, in caso di pescatore o armatore
C=0 NO C=1 SI 0,3
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 146 di 309
OPERAZIONE A REGIA CRITERI RELATIVI ALL'OPERAZIONE
O1 Domanda collettiva C=0 N=1 C=1 N max 0,2
O2 L’operazione ricade in un’area che è stata oggetto di un Piano di Gestione approvato
C=0 NO C=1 SI 0,4
O3 Numero di imbarcazioni da pesca partecipanti all'iniziativa solo per operazioni relative al par.1 lett. a)
C=0 N=1 C=1 N max 0,6
O4
Intensità degli interventi di rimozione dal mare degli attrezzi da pesca perduti, in particolare per lottare contro la pesca fantasma solo per operazioni relative al par.1 lett. a)
C=Costo investimento tematico/Costo totale
dell'investimento 0,6
O5
Intensità degli interventi relativi all'acquisto e, se del caso, installazione nei porti di pesca di sistemi di stoccaggio e riciclaggio dei rifiuti solo per operazioni relative al par.1 lett. a)
C=Costo investimento tematico/Costo totale
dell'investimento 0,6
O6 Estensione in ettari dell'area marina sottoposta a protezione con interventi di cui al par.1 lett. b)
C=0 ha=0 C=1 ha max 1
O7
Intensità degli interventi relativi all'acquisto e, se del caso, installazione di elementi di protezione delle zone marine dalla pesca a strascico, solo per operazioni relative al par.1 lett. b)
C=Costo investimento tematico/Costo totale
dell'investimento 1
O8
Estensione in ettari dell'area marine di cui ai siti Natura 2000, Zone soggette a misure di protezione speciali, aree marine protette ed aree di tutela biologica per operazioni relative al par. 1 lett. a), c), g) ed i)
C=0 ha=0 C=1 ha max 1
O9
Numero di aree marine di cui ai siti Natura 2000, Zone soggette a misure di protezione speciali, aree marine protette ed aree di tutela biologica coinvolte, per operazioni relative al par. 1 lett. a), c), g) ed i)
C=0 N=0 C=1 N max 1
O10
Intensità degli interventi relativi all'acquisto di ami circolari per la cattura del pesce spada e tonno rosso solo per operazioni relative al par.1 lett. c)
C=Costo investimento tematico/Costo totale
dell'investimento 1
O11
Intensità degli interventi relativi alle zone di rilevanza per la riproduzione ittica, quali le zone umide costiere o habitat costieri di rilevanza per pesci, uccelli e altri organismi
C=Costo investimento tematico/Costo totale
dell'investimento 0,5
O12
Estensione in ettari dell'area marine di cui ai siti Natura 2000, Zone soggette a misure di protezione speciali, aree marine protette ed aree di tutela biologica per operazioni relative al par.1 lett. d) ed f)
C=0 ha=0 C=1 ha max 0,8
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OPERAZIONE A REGIA
O13
Numero di aree marine di cui ai siti Natura 2000, Zone soggette a misure di protezione speciali, aree marine protette ed aree di tutela biologica coinvolte, per operazioni relative al par. 1 lett. d) ed f)
C=0 N=0 C=1 N max 0,6
O14 Estensione in ettari dell'area marine di cui ai siti Natura 2000 per operazioni relative al par. 1 lett. e)
C=0 ha=0 C=1 ha=max 0,6
O15 Numero di area marine di cui ai siti Natura 2000 per operazioni relative al par. 1 lett. e)
C=0 N=0 C=1 N max 0,9
O16
L’operazione prevede la raccolta, da parte di pescatori, di rifiuti dal mare, ad esempio la rimozione degli attrezzi da pesca perduti e dei rifiuti marini relative al par.1 lett. a)
C=0 NO C=1 SI 1
O17
L’operazione prevede la costruzione, l’installazione o l’ammodernamento di elementi fissi o mobili destinati a proteggere e potenziare la fauna e la flora marine, comprese la loro preparazione e valutazione scientifiche
C=0 NO C=1 SI 0,8
O18 L’operazione è volta a fornire un contributo per una migliore gestione o conservazione delle risorse biologiche marine
C=0 NO C=1 SI 1
O19
L’operazione prevede la preparazione, compresi studi, elaborazione, monitoraggio e aggiornamento di piani di protezione e di gestione per attività connesse alla pesca in relazione a siti Natura 2000 e a zone soggette a misure di protezione speciale di cui alla Direttiva 2008/56/CE nonché altri habitat particolari
C=0 NO C=1 SI 0,6
O20
L’operazione prevede la gestione, il ripristino e il monitoraggio dei siti Natura 2000 a norma delle direttive 92/43/CEE e 2009/147/CE, conformemente ai quadri di azioni prioritarie istituiti a norma della Direttiva 92/43/CEE
C=0 NO C=1 SI 0,8
O21
L’operazione prevede la gestione, il ripristino e il monitoraggio delle zone marine protette in vista dell’attuazione delle misure di protezione spaziale di cui all’articolo 13, paragrafo 4, della Direttiva 2008/56/CE
C=0 NO C=1 SI 0,6
O22
L’operazione è volta al miglioramento della consapevolezza ambientale che coinvolga i pescatori nella protezione e nel ripristino della biodiversità marina
C=0 NO C=1 SI 1
O23 L’operazione prevede la partecipazione ad altre azioni volte a mantenere e favorire la
C=0 NO C=1 SI 0,5
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OPERAZIONE A REGIA biodiversità e i servizi ecosistemici, come il ripristino di habitat marini e costieri specifici a sostegno di stock ittici sostenibili, comprese la loro preparazione scientifica e valutazione
O24
L'operazione è svolta in un'area in cui sono presenti servizi comunali di raccolta e smaltimento dei rifiuti marini relativo al par. 1 lett. a)
C=0 NO C=1 SI 1
025
L’operazione prevede iniziative volte al monitoraggio e mappatura delle specie e degli habitat sfruttati dalla pesca relativo al par. 1 lett. d)
C=0 NO C=1 SI 0,6
LUOGO E DATA DI SOTTOSCRIZIONE ________________________ lì ___/___/______
IN FEDE_____________________________
ESTREMI DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO (di cui si richiede fotocopia da allegare alla domanda) TIPO DOCUMENTO:___________________________________________________________ NUMERO DOCUMENTO:_____________________________________________________ RILASCIATO DA:___________________________________________ IL _ _ / _ _ / _ _ _ _ DATA DI SCADENZA___________________________________________________
IN FEDE__________________________________________
(Firma del beneficiario o del rappresentante legale)
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Allegato 11
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL’ATTO DI NOTORIETÀ
(Art. 47 D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445)
DA PRESENTARE ALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE O AI GESTORI DI PUBBLICI SERVIZI
Il/la sottoscritto/a nato il a ( __ __ ), residente a ( __ __ ) in via n. , consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione o uso di atti falsi , richiamate dall’art. 76 del D.P.R. 445 del 28 dicembre 2000,
DICHIARA
Il sottoscritto è in possesso di licenza di pesca conforme all'Allegato A del D.M. 26 Gennaio 2012, contenente le seguenti informazioni minime:
1. DATI RELATIVI AL PESCHERECCIO (Queste informazioni devono essere indicate nella licenza di pesca soltanto al momento dell’iscrizione del peschereccio nel registro della flotta di pesca dell'Unione in conformità alle disposizioni del regolamento (CE) n. 26/2004 della Commissione (GU L 5 del 9.1.2004, pag. 25).)
� Numero di registro della flotta dell’Unione (A norma del regolamento (CE) n. 26/2004.) ________________________________________
� Nome del peschereccio ________________________________________
� Stato di bandiera/Paese di immatricolazione ________________________________________
� Porto di immatricolazione (nome e codice nazionale) _________________________________________
� Marcatura esterna _________________________________________
� Segnale radio internazionale di chiamata [IRCS] (In conformità al regolamento (CE) n. 26/2004 per i pescherecci che ne hanno fatto richiesta.) ___________________________________________
2. TITOLARE DELLA LICENZA/PROPRIETARIO DEL PESCHERECCIO/AGENTE DEL PESCHERECCIO
Nome e indirizzo della persona fisica o giuridica
___________________________________________________________
3. CARATTERISTICHE DELLA CAPACITÀ DI PESCA
� Potenza del motore (kW) (A norma del regolamento (CE) n. 2930/86.) ______________________________________________________
� Stazza (GT) (A norma del regolamento (CE) n. 2930/86.)
__ __ / __ __ /__ __ __ __
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______________________________________________________ � Lunghezza fuoritutto (A norma del regolamento (CE) n. 2930/86.)
_____________________________________________________ � Attrezzo da pesca principale (In conformità alla classificazione statistica internazionale
standardizzata degli attrezzi da pesca (ISSCFCG).) _____________________________________________________
� Attrezzi da pesca secondari (In conformità alla classificazione statistica internazionale standardizzata degli attrezzi da pesca (ISSCFCG).)” _____________________________________________________
Dichiara, altresì, di essere informato/a, ai sensi e per gli effetti di cui al D.Lgs. N. 196/2003, che i dati personali raccolti saranno trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente nell'ambito del procedimento per il quale la presente dichiarazione viene resa. LUOGO E DATA DI SOTTOSCRIZIONE
IN FEDE Ai sensi dell’art. 38, D.P.R. 445 del 28 dicembre 2000, la dichiarazione è sottoscritta dall’interessato in presenza del dipendente addetto ovvero sottoscritta o inviata insieme alla fotocopia, non autenticata di un documento di identità del dichiarante, all’Ufficio competente via fax, tramite un incaricato, oppure a mezzo posta.
__ __ / __ __ /__ __ __ __
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ALLEGATO 12
SCHEMA TIPO
DICHIARAZIONE D’INTENTI PER LA COSTITUZIONE DI UN’ASSOCIAZIONE TEMPORANEA D’IMPRESA (ATI)/ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI SCOPO (ATS)
1- Il sottoscritto nato il
a e residente in , in qualità
di Rappresentante Legale di
2- Il sottoscritto nato il
a e residente in , in qualità
di Rappresentante Legale di
3- Il sottoscritto nato il
a e residente in , in qualità
di Rappresentante Legale di
(aggiungere altri soggetti se necessario)
PREMESSO
che AdG/OO.II. ha reso pubblico in data l’avviso relativo a (in seguito "Avviso");
che, ai sensi dell’art. dell’Avviso, hanno titolo a presentare progetti Partenariati già esistenti o appositamente costituiti;
che, nel caso di partecipazione di Partenariati non ancora costituiti, i soggetti intenzionati a raggrupparsi sono tenuti a sottoscrivere, ed allegare, una dichiarazione di intenti/impegno a formalizzare l’accordo di partenariato entro giorni dal provvedimento di ammissione al finanziamento.
Tutto ciò premesso le Parti, per il caso in cui il progetto congiuntamente presentato risultasse effettivamente ammesso al finanziamento di cui all’Avviso
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SI IMPEGNANO A
1. Costituire il Partenariato relativo al progetto denominato , nel rispetto di quanto indicato all’articolo dell’Avviso, entro giorni dal provvedimento di ammissione al finanziamento;
2. Indicare quale futuro Capofila del Partenariato, il/la , soggetto rientrante nella categoria prevista dall’art. dell’Avviso;
3. Conferire al Capofila, con unico atto il potere di rappresentare l’intera partnership nei confronti dell’Amministrazione referente, diventandone l’unico interlocutore;
DICHIARANO
che la suddivisione tra i componenti l’ATI/ATS avverrà secondo la seguente ripartizione:
Soggetto Ripartizione
attività in percentuale (%)
Ruolo di attività nel progetto (indicare azioni)
LUOGO E DATA DI SOTTOSCRIZIONE
Per il legale rappresentante Per il legale rappresentante Per il legale rappresentante (aggiungere altri soggetti se necessario)
__ __ / __ __ /__ __ __ __
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ALLEGATO 13
SCHEMA TIPO ATTO COSTITUTIVO ATI/ATS
I sottoscritti:
a) (Capofila)
nato a
il , in qualità di e legale
rappresentante della società con sede legale in
Via ,
C.F. , partita IVA .
b) (Partner)
nato a
il , in qualità di e legale
rappresentante della società con sede legale in
Via ,
C.F. , partita IVA .
c) (Eventuali altri Partner)
PREMESSO che i sottoscritti intendono formalizzare la costituzione di una ATI/ATS per la realizzazione del
progetto denominato
ACRONIMO cofinanziato con le risorse di cui all’ “Avviso ”
(Atto n. del )
DICHIARANO
di riunirsi in per lo svolgimento delle attività di cui al progetto su indicato; i partner conferiscono mandato collettivo speciale gratuito e irrevocabile, con obbligo di rendiconto e con rappresentanza esclusiva sostanziale e processuale a nella qualità di soggetto capofila, e per esso al sig. nella qualità di suo rappresentante legale pro-tempore, in forza della presente procura: a. è autorizzato a stipulare, ove necessario, in nome e per conto di
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__ __ / __ __ /__ __ __ __
Forma giuridica
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nonché dei , con ogni più ampio potere e con promessa di rato e valido fin da ora, tutti gli atti consequenziali connessi alla realizzazione del progetto indicato in premessa; b. è autorizzato a rappresentare in esclusiva, anche in sede processuale, gli associati, nei confronti dell’Amministrazione, per tutte le operazioni e gli atti di qualsiasi natura dipendenti dal suddetto incarico, fino all’estinzione di ogni rapporto. Quanto sopra premesso ed approvato è da ritenersi parte integrante e sostanziale del presente atto. I sottoscritti convengono e stipulano quanto segue:
Art. 1 Soggetti Attuatori
I sottoscritti, come sopra rappresentati, concordano e dichiarano di riunirsi in ATI/ATS al fine della realizzazione del Progetto.
Art. 2 Impegni dei soggetti attuatori
I sottoscritti si obbligano a rispettare le modalità, la tempistica e quanto connesso alla gestione e realizzazione del progetto/i anche in relazione ai compiti spettanti a ciascuna parte. Ciascun associato eseguirà le prestazioni di propria competenza in totale autonomia fiscale, gestionale ed operativa, con personale responsabilità in ordine alla perfetta esecuzione dei compiti a ciascuno affidati, ferma restando la responsabilità solidale di tutti gli altri soggetti facenti parte della presente associazione. I soggetti attuatori si impegnano inoltre sin da ora a fornire la più ampia collaborazione per la realizzazione dell’intervento.
Art. 3 Individuazione della Capofila
I soggetti attuatori di comune accordo designano, quale Capofila mandataria con i poteri di rappresentanza, (di seguito: la Capofila), alla quale viene contestualmente conferito il relativo mandato gratuito collettivo speciale con rappresentanza, affinché gestisca i rapporti con la AdG/OO.II. al fine di dare attuazione al Progetto.
Art. 4 Doveri della Capofila
La Capofila si impegna a svolgere a favore dell’Associazione qualsiasi attività occorrente per la migliore redazione di tutti gli atti necessari al perfezionamento, con la AdG/OO.II., della concessione dei finanziamenti nonché a coordinare: • gli aspetti amministrativi e legali occorrenti; • i rapporti con la AdG/OO.II.. In particolare esso assume: a. il coordinamento dei partners (associati) per salvaguardare il rispetto dei reciproci impegni ed
obblighi assunti; b. la responsabilità del coordinamento generale del progetto;
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c. la rappresentanza esclusiva dei beneficiari nei confronti della AdG/OO.II. per tutte le operazioni o gli atti di qualsiasi natura inerenti la realizzazione del Progetto ;
d. il coordinamento amministrativo e di segretariato del progetto; e. il monitoraggio dello stato di avanzamento del progetto; f. il coordinamento nella predisposizione dei rapporti e di altri documenti necessari alla
realizzazione del progetto; g. l’obbligo di presentazione, nei termini e nelle modalità previste, le domande di pagamento.
Art. 5
Doveri dei soggetti attuatori Le modalità circa la realizzazione del progetto sono affidate agli associati soggetti beneficiari secondo quanto indicato nel progetto ed eventualmente specificato da successivi accordi organizzativi. I predetti soggetti sono tenuti inoltre alla elaborazione del rendiconto di tutti i costi relativi alle attività finanziate nel rispetto della normativa vigente e delle procedure stabilite dalla AdG/OO.II. Gli stessi dovranno inoltre partecipare a tutte le fasi di loro competenza previste per la realizzazione del progetto. Gli associati si impegnano fin da ora a fornire la più ampia collaborazione per la realizzazione dell’intervento.
Art. 6
Coordinamento e gestione Come indicato al precedente art. 2, il coordinamento degli adempimenti amministrativi ed operativi, durante la realizzazione del/i progetto/i, sarà demandato alla Capofila.
Art. 7 Controllo e ripartizione delle spese
La Capofila e gli associati si impegnano al rispetto delle procedure definite dalla AdG/OO.II. nell’Avviso. Gli aiuti saranno liquidati al soggetto capofila (mandatario); Ciascuna parte si fa comunque carico delle spese autonomamente assunte per l'esecuzione delle attività, fatta salva la sua ammissibilità e il conseguente finanziamento.
Art. 8 (Ripartizione del finanziamento pubblico e del cofinanziamento privato)
Le attività e il budget di rispettiva competenza corrispondono a quanto riportato nella tabella seguente:
Soggetto (ragione sociale) Attività Quota
pubblica (€) Quota
privata (€) Totale
budget (€) Capofila
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Partner 1 Partner 2
… Totale
Art. 9
Riservatezza Tutta la documentazione e le informazioni di carattere tecnico e metodologico, fornite da uno dei soggetti attuatori ad un altro, dovranno essere considerate da quest'ultimo di carattere confidenziale. Esse non potranno essere utilizzate, per scopi diversi da quelli per i quali sono state fornite, senza una preventiva autorizzazione scritta dal soggetto che le ha fornite. Ciascuno dei soggetti avrà cura di applicare le opportune misure per mantenere circoscritte le informazioni e le documentazioni ottenute.
Art. 10 Validità
Il presente atto entra in vigore alla data della sua firma e cesserà ogni effetto alla data di estinzione di tutte le obbligazioni assunte e successivamente alla verifica amministrativa contabile effettuata dalla AdG/OO.II.. Sarà comunque valido ed avrà effetto sin tanto che sussistano pendenze con la AdG/OO.II. tali da rendere applicabile il presente atto.
Art. 11 Modifiche del presente atto
Modifiche al presente atto possono verificarsi solo previo parere da parte del Responsabile del Procedimento.
Art. 12 Foro competente
Qualora dovessero insorgere controversie in merito all'interpretazione, applicazione ed esecuzione del presente atto tra i soggetti che lo sottoscrivono, se non risolte amichevolmente, sarà competente il Foro di
(indicare il foro della Capofila/Mandataria) LUOGO E DATA DI SOTTOSCRIZIONE
Firme Agli effetti dell’art. 1341 c.c., le parti dichiarano di approvare le disposizioni sopra riportate.
Firme Il presente schema è suscettibile di modifiche
__ __ / __ __ /__ __ __ __
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ALLEGATO 14
CRITERI DI SELEZIONE – Misura 1.40 - Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini e dei regimi di compensazione nell’ambito di attività di pesca sostenibili Art. 40, par. 1, lett. a), b), c), d), e), f), g), i) del Reg. (UE) n. 508/2014
I Criteri di selezione valorizzano requisiti particolari ed elementi di qualità presenti nelle proposte progettuali presentate. I criteri di selezione si distinguono in tre tipologie:
Criteri trasversali (T), applicabili, in generale, a tutte le Misure del Programma, finalizzati a garantire il concorso delle diverse operazioni agli obiettivi generali del PO FEAMP ed ai relativi risultati attesi;
Criteri specifici dell’operazione (O), riferiti alle caratteristiche dell’operazione.
I coefficienti esprimono la presenza/assenza di un determinato requisito (SI/NO) o il grado di soddisfacimento dello stesso, mentre i pesi rappresentano i diversi livelli di incidenza dei singoli criteri.
Si riportano, di seguito, i criteri di selezione specifici per la Misura 1.40 e la quantificazione dei relativi coefficienti e pesi.
OPERAZIONE A REGIA
N CRITERI DI SELEZIONE DELLE OPERAZIONI Coefficiente C (0<C<1) Peso
(Ps)
Punteggio
P=C*Ps CRITERI TRASVERSALI
T1
L'operazione prevede interventi coerenti (Ic) con almeno un'azione/topic di un pilastro del Piano di Azione Eusair (applicabile per le Regioni rientranti nella strategia EUSAIR)
C=0 Ic=0 C=1 Ic=Max 0
T2 Minore età del richiedente ovvero età media dei componenti dell'organo decisionale
C=0 Età/età media >40 C=1 Età/età media min 0,6
T3
Il soggetto richiedente è di sesso femminile ovvero la maggioranza delle quote di rappresentanza negli organi decisionali è detenuta da persone di sesso femminile, in caso di pescatore o armatore
C=0 NO C=1 SI 0,3
CRITERI RELATIVI ALL'OPERAZIONE
O1 Domanda collettiva C=0 N=1 C=1 N max 0,2
O2 L’operazione ricade in un’area che è stata oggetto di un Piano di Gestione approvato
C=0 NO C=1 SI 0,4
O3 Numero di imbarcazioni da pesca partecipanti all'iniziativa solo per operazioni relative al par.1 lett. a)
C=0 N=1 C=1 N max 0,6
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OPERAZIONE A REGIA
O4
Intensità degli interventi di rimozione dal mare degli attrezzi da pesca perduti, in particolare per lottare contro la pesca fantasma solo per operazioni relative al par.1 lett. a)
C=Costo investimento tematico/Costo totale
dell'investimento 0,6
O5
Intensità degli interventi relativi all'acquisto e, se del caso, installazione nei porti di pesca di sistemi di stoccaggio e riciclaggio dei rifiuti solo per operazioni relative al par.1 lett. a)
C=Costo investimento tematico/Costo totale
dell'investimento 0,6
O6 Estensione in ettari dell'area marina sottoposta a protezione con interventi di cui al par.1 lett. b)
C=0 ha=0 C=1 ha max 1
O7
Intensità degli interventi relativi all'acquisto e, se del caso, installazione di elementi di protezione delle zone marine dalla pesca a strascico, solo per operazioni relative al par.1 lett. b)
C=Costo investimento tematico/Costo totale
dell'investimento 1
O8
Estensione in ettari dell'area marine di cui ai siti Natura 2000, Zone soggette a misure di protezione speciali, aree marine protette ed aree di tutela biologica per operazioni relative al par. 1 lett. a), c), g) ed i)
C=0 ha=0 C=1 ha max 1
O9
Numero di aree marine di cui ai siti Natura 2000, Zone soggette a misure di protezione speciali, aree marine protette ed aree di tutela biologica coinvolte, per operazioni relative al par. 1 lett. a), c), g) ed i)
C=0 N=0 C=1 N max 1
O10
Intensità degli interventi relativi all'acquisto di ami circolari per la cattura del pesce spada e tonno rosso solo per operazioni relative al par.1 lett. c)
C=Costo investimento tematico/Costo totale
dell'investimento 1
O11
Intensità degli interventi relativi alle zone di rilevanza per la riproduzione ittica, quali le zone umide costiere o habitat costieri di rilevanza per pesci, uccelli e altri organismi
C=Costo investimento tematico/Costo totale
dell'investimento 0,5
O12
Estensione in ettari dell'area marine di cui ai siti Natura 2000, Zone soggette a misure di protezione speciali, aree marine protette ed aree di tutela biologica per operazioni relative al par.1 lett. d) ed f)
C=0 ha=0 C=1 ha max 0,8
O13
Numero di aree marine di cui ai siti Natura 2000, Zone soggette a misure di protezione speciali, aree marine protette ed aree di tutela biologica coinvolte, per operazioni relative al par. 1 lett. d) ed f)
C=0 N=0 C=1 N max 0,6
O14 Estensione in ettari dell'area marine di cui ai siti Natura 2000 per operazioni relative al par. 1 lett. e)
C=0 ha=0 C=1 ha=max 0,6
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 159 di 309
OPERAZIONE A REGIA
O15 Numero di area marine di cui ai siti Natura 2000 per operazioni relative al par. 1 lett. e)
C=0 N=0 C=1 N max 0,9
O16
L’operazione prevede la raccolta, da parte di pescatori, di rifiuti dal mare, ad esempio la rimozione degli attrezzi da pesca perduti e dei rifiuti marini relative al par.1 lett. a)
C=0 NO C=1 SI 1
O17
L’operazione prevede la costruzione, l’installazione o l’ammodernamento di elementi fissi o mobili destinati a proteggere e potenziare la fauna e la flora marine, comprese la loro preparazione e valutazione scientifiche
C=0 NO C=1 SI 0,8
O18 L’operazione è volta a fornire un contributo per una migliore gestione o conservazione delle risorse biologiche marine
C=0 NO C=1 SI 1
O19
L’operazione prevede la preparazione, compresi studi, elaborazione, monitoraggio e aggiornamento di piani di protezione e di gestione per attività connesse alla pesca in relazione a siti Natura 2000 e a zone soggette a misure di protezione speciale di cui alla Direttiva 2008/56/CE nonché altri habitat particolari
C=0 NO C=1 SI 0,6
O20
L’operazione prevede la gestione, il ripristino e il monitoraggio dei siti Natura 2000 a norma delle direttive 92/43/CEE e 2009/147/CE, conformemente ai quadri di azioni prioritarie istituiti a norma della Direttiva 92/43/CEE
C=0 NO C=1 SI 0,8
O21
L’operazione prevede la gestione, il ripristino e il monitoraggio delle zone marine protette in vista dell’attuazione delle misure di protezione spaziale di cui all’articolo 13, paragrafo 4, della Direttiva 2008/56/CE
C=0 NO C=1 SI 0,6
O22
L’operazione è volta al miglioramento della consapevolezza ambientale che coinvolga i pescatori nella protezione e nel ripristino della biodiversità marina
C=0 NO C=1 SI 1
O23
L’operazione prevede la partecipazione ad altre azioni volte a mantenere e favorire la biodiversità e i servizi ecosistemici, come il ripristino di habitat marini e costieri specifici a sostegno di stock ittici sostenibili, comprese la loro preparazione scientifica e valutazione
C=0 NO C=1 SI 0,5
O24 L'operazione è svolta in un'area in cui sono presenti servizi comunali di raccolta e
C=0 NO C=1 SI 1
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 160 di 309
OPERAZIONE A REGIA smaltimento dei rifiuti marini relativo al par. 1 lett. a)
025
L’operazione prevede iniziative volte al monitoraggio e mappatura delle specie e degli habitat sfruttati dalla pesca relativo al par. 1 lett. d)
C=0 NO C=1 SI 0,6
Il punteggio (P) derivante da ognuno dei parametri adottati ed attribuibile all’operazione sarà pari al prodotto tra il “peso” (Ps) dello stesso, compreso tra 0 e 1, ed i coefficienti adimensionali (C) il cui valore, compreso anch’esso tra 0 e 1, esprime la presenza/assenza di un determinato requisito o il grado di soddisfacimento dello stesso; il valore del coefficiente (C) dovrà essere approssimato alla terza cifra decimale. La stessa approssimazione si applicherà al punteggio (P). La domanda di sostegno sarà selezionata ed inserita nella relativa graduatoria di merito, esclusivamente nel caso in cui raggiunga un punteggio minimo pari a 1 con almeno due dei criteri riportati nella tabella precedente. In caso di ex-aequo, ovvero nei casi di parità di punteggio conseguito tra due o più operazioni, laddove i soggetti beneficiari della misura sono soggetti privati, si applica il criterio dell’età del beneficiario, dando preferenza ai più giovani. Per le misure rivolte a soggetti pubblici si applica il criterio relativo al costo complessivo del progetto, dando preferenza a quelli di importo inferiore. In caso di ex aequo tra soggetto pubblico e soggetto privato si adotta il criterio della minore data di presentazione della domanda.
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ALLEGATO 15 – SCHEMA DI DOMANDA DI PAGAMENTO ANTICIPO
Programma Operativo FEAMP 2014/2020 Misura 1.40 - Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini e dei regimi di compensazione nell’ambito di attività di pesca sostenibili Art. 40, par. 1, lett. a), b), c), d), e), f), g), i) del Reg. (UE) n. 508/2014 Il sottoscritto ____________________________ nato a ___________________ il ____________ residente nel Comune di ______________________________________ Provincia ____, Via/Piazza _____________________________, Codice Fiscale __________________________, nella qualità di Legale Rappresentante ____________________________________ con sede legale nel Comune di ___________________________________ Provincia________ Via/Piazza _________________________________________________________________ Codice Fiscale ____________________________________ Partita I.V.A. _____________________________, telefono_______________, email___________________________________, PEC____________________ in qualità di beneficiario del contributo complessivo di € ________________________ spettante ai sensi del Programma Operativo FEAMP 2014/2020 - art. 40 del Reg. CE 508/2014 - misura: 1.40 – con riferimento all’istanza identificata dal codice FEAMP ___________________, i cui lavori sono iniziati in data __/__/____.
CHIEDE
l’erogazione del contributo di € ___________________ pari al 40% del contributo concesso a titolo
di anticipazione, mediante accredito sul conto corrente sotto riportato
Cod. Paese
Cod. Contr. Intern.
Cod.
Contr. Naz.
ABI CAB n. Conto corrente
ISTITUTO:__________________________________________________________________ Su cui sono delegati ad operare i seguenti soggetti:
nome e cognome____________________________________________________________ nato a
______________________ il _______________ C.F.___________________________________
nome e cognome____________________________________________________________ nato a
______________________ il _______________ C.F.___________________________________
nome e cognome____________________________________________________________ nato a
______________________ il _______________ C.F.___________________________________
LUOGO E DATA DI SOTTOSCRIZIONE
________________________ lì ___/___/______
IN FEDE_________________________________________
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 162 di 309
ESTREMI DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO
(di cui si richiede fotocopia da allegare alla domanda) TIPO DOCUMENTO:_____________________________________________________________ NUMERO DOCUMENTO:________________________________________________________ RILASCIATO DA:_______________________________________________ IL _ _ / _ _ / _ _ _ _ DATA DI SCADENZA____________________________________________________________
IN FEDE_________________________________________________
(Firma del rappresentante legale)
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 163 di 309
ALLEGATO 16
SCHEMA DOMANDA DI PAGAMENTO PER ACCONTO/SALDO
DOMANDA ACCONTO/SALDO – PO-FEAMP 2014/2020 - REG. (UE) 1303/2013 e 508/2014 Misura 1.40 - Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini e dei regimi di compensazione nell’ambito di attività di pesca sostenibili Art. 40, par. 1, lett. a), b), c), d), e), f), g), i) del Reg. (UE) n. 508/2014
ESTREMI AVVISO PUBBLICO: _______________________del ________________________ NUM DI PROTOCOLLO ASSEGNATO_____________________________________________ DOMANDA DI SOSTEGNO DI RIFERIMENTO______________________________________
DATI IDENTIFICATIIVI DEL BENEFICIARIO CODICE FISCALE:______________________ PARTITA IVA___________________________ INTESTAZIONE DELLA PARTITA IVA____________________________________________ COD. ISCRIZIONE CAMERA DI COMMERCIO_____________________________________ COD. ISCRIZIONE INPS_________________________________________________________ COGNOME O RAGIONE SOCIALE_________________________________________________ NOME_________________________________________________________________________ DATA DI NASCITA _ _ / _ _ / _ _ _ _ SESSO____________________ COMUNE DI NASCITA ___________________________________________________ (_ _)
RESIDENZA O SEDE LEGALE INDIRIZZO E N.CIV_____________________________________________________________ TEL.___________________________________ CELL.__________________________________ COMUNE________________________________ PROV._____________ CAP____________ INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA (PEC)__________________________
RAPPRESENTANTE LEGALE CODICE FISCALE:______________________________________________________________ COGNOME O RAGIONE SOCIALE_________________________________________________
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 164 di 309
NOME_________________________________________________________________________ DATA DI NASCITA _ _ / _ _ / _ _ _ _ SESSO___________________ COMUNE DI NASCITA ___________________________________________________ (_ _)
RESIDENZA DEL RAPPRESENTANTE LEGALE INDIRIZZO E N.CIV_____________________________________________________________ TEL._____________________________________ CELL._________________________________ COMUNE________________________________ PROV._____________ CAP____________
COORDINATE BANCARIE
Cod. Paese
Cod. Contr. Intern.
Cod.
Contr. Naz.
ABI CAB n. Conto corrente
ISTITUTO:_____________________________________________________________________
TIPOLOGIA DEL PAGAMENTO RICHIESTO _______ ACCONTO n. _______________________________SALDO FINALE_________________________________
N. Domanda Misura Tipologia Domanda
di Pagamento Progressivo Pagamento
Dati domanda di pagamento Contributo
Richiesto (€) Contributo
Percepito (€)
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N. Domanda Misura Tipologia Domanda
di Pagamento Progressivo Pagamento
Dati domanda di pagamento Contributo
Richiesto (€) Contributo
Percepito (€)
TOTALE (EURO)
RICHIESTA PAGAMENTO PER INTERVENTO LOCALIZZAZIONE DELL'INTERVENTO (SOLO SE DIVERSO DA DOMICILIO O SEDE LEGALE) DETTAGLI DEL PAGAMENTO RICHIESTO
MISURA
Cod. Misu
ra
Cod. Operaz
ione
Cod. Interven
to e Descrizi
one
DATI ATTO DI CONCESSIONE
DATI DOMANDA DI PAGAMENTO
Unità di
misura
Q.tà
Spesa Tot.
Ammessa (€)
Contributo Tot.
Ammesso (€)
Unità di
misura
Q.tà
Spesa Tot.
Ammessa (€)
Contributo Tot.
Ammesso (€)
SOTTOMISURA
Cod. Cod. Interven
DATI ATTO DI CONCESSIONE
DATI DOMANDA DI PAGAMENTO
Indirizzo e n. civ.
Tel.
Comune Prov.
CAP
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 166 di 309
Cod. Misu
ra
Operazione
to e Descrizi
one
Unità di
misura
Q.tà
Spesa Tot.
Ammessa (€)
Contributo Tot.
Ammesso (€)
Unità di
misura
Q.tà
Spesa Tot.
Ammessa (€)
Contributo Tot.
Ammesso (€)
TOTALE (€) - - - - DICHIARAZIONI ED ELENCO DOCUMENTAZIONE GIUSTIFICATIVA Il sottoscritto, consapevole della responsabilità penale cui può andare incontro in caso di falsa dichiarazione, ai sensi dell'articolo 76 del D.P.R. n. 445/00
DICHIARA
- che le opere, forniture, acquisti e servizi sono stati effettuati entro il termine prescritto e sono conformi a quanto ammissibile;
- il pagamento richiesto è supportato dai dovuti documenti, amministrativi e tecnici, probanti;
- di essere a conoscenza dell'impegno di mantenimento della destinazione d'uso del bene (ove pertinente);
- di essere a conoscenza dell'impegno di garantire la conservazione per 5 anni dei titoli di spesa originali utilizzati per la rendicontazione delle spese sostenute, con decorrenza dalla data di richiesta del saldo finale;
- che le spese effettuate per l'operazione, giustificate dai documenti allegati, sono conformi all'operazione completata per la quale è stata presentata ed accolta la domanda di sostegno;
- di aver depositato presso il competente Ufficio istruttore regionale/provincia autonoma i seguenti documenti giustificativi, Documenti Giustificativi:
Elenco giustificativi di
spesa N.
Originali dei giustificativi di spesa
N.
Giustificativo pagamento (bonifico, mandato, ecc.)
N. Altro:____________________
___ N.
Altro:_________________
_ N.
Altro:_______________________
N.
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 167 di 309
SOTTOSCRIZIONE DELLA DOMANDA LUOGO E DATA SOTTOSCRIZIONE __________________________________________________ lì _ _ / _ _ / _ _ _ _ Il richiedente, con l'apposizione della firma sottostante, dichiara sotto la propria responsabilità, che quanto esposto nella presente domanda, inclusi le dichiarazioni e gli impegni riportati, che si intendono qui integralmente assunti, risponde al vero ai sensi e per gli effetti del D.P.R. 445/2000.
ESTREMI DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO (di cui si richiede fotocopia da allegare alla domanda) TIPO DOCUMENTO:____________________________________________________________ NUMERO DOCUMENTO:________________________________________________________ RILASCIATO DA:______________________________________________ IL _ _ / _ _ / _ _ _ _ DATA DI SCADENZA___________________________________________________________
IN FEDE________________________________________________
(Firma del beneficiario o del rappresentante legale) ALLEGATO ALLA DOMANDA DI PAGAMENTO ELENCO GIUSTIFICATIVI DI SPESA
N. Giustificativo
quietanzato di spesa (n.)
Data Fornitore Imponibile (€)
IVA (€)
Totale (€)
1 2 3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 …
Totale (€)
Elenco degli allegati tecnici
N. progr. Descrizione documento 1
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 168 di 309
2 3 4 5 6 7 8 9 10 …
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 169 di 309
Allegato 17
Numero fattura (o altra
documentazione
equivalente)
Data fattura (o altra
documentazione
equivalente)
Importi compren
sivi di IVA
(IVA non recupera
bile)
Importo fattura (o altra
documentazione
equivalente)
Importo
imponibile
Identificativo fiscale
emittente
Denominazione emitten
te
Oggetto
Spesa effettivamen
te sosten
uta
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 170 di 309
Allegato 18 - istruzioni compilazione allegato 17
Colonna Indicazioni di compilazione
Numero fattura/giustificativo - obbligatorio (max 20 caratteri)
Data fattura/giustificativo - obbligatorio - formato ammesso: gg/mm/aaaa
Importi comprensivi di IVA (IVA non recuperabile)
- obbligatorio - valori ammessi: S/N
Importo fattura/giustificativo - obbligatorio - massimo 13 cifre intere, 2 decimali, senza separatore di migliaia e con la virgola come separatore decimale
Importo imponibile
- obbligatorio - massimo 13 cifre intere, 2 decimali, senza separatore di migliaia e con la virgola come separatore decimale - minore di Importo fattura/giustificativo, se Importi comprensivi di IVA (IVA non recuperabile) impostato a S
Identificativo fiscale emittente - max 16 caratteri
Denominazione emittente - max 150 caratteri
Oggetto - non puo' superare i 4000 caratteri
Spesa effettivamente sostenuta - obbligatorio - valori ammessi: S/N
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Allegato 19 DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL’ATTO DI NOTORIETÀ
DI AVVIO DEI LAVORI (Art. 47 D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445)
Il/la sottoscritto/a _____________________________________ nato/a ___________________
il________________ residente in ______________ Cod. Fisc. ______________________, in qualità
di __________________dell’ente/impresa/organismo___________________________ C.F.
_______________P. IVA ______________________
consapevole della responsabilità penale e delle conseguenti sanzioni in caso di falsa dichiarazione, ai sensi dell’art. 76 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, nonché della decadenza dai benefici eventualmente conseguiti a seguito del provvedimento adottato, così come previsto dall’art. 75 del medesimo decreto
DICHIARA, ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. n° 445/00:
che i lavori identificati dal codice progetto SIPA n. si sono avviati il giorno __/__/____ LUOGO E DATA DI SOTTOSCRIZIONE
________________________ lì ___/___/______
IN FEDE_____________________________
Il richiedente, con l’apposizione della firma sottostante, dichiara sotto la propria responsabilità, che quanto esposto nella presente domanda, inclusi le dichiarazioni e gli impegni riportati, che si intendono qui integralmente assunti, risponde al vero ai sensi e per gli effetti del D.P.R. 445/2000.
ESTREMI DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO
(di cui si richiede fotocopia da allegare alla domanda) TIPO DOCUMENTO:___________________________________________________________ NUMERO DOCUMENTO:_______________________________________________________ RILASCIATO DA:____________________________________________ IL _ _ / _ _ / _ _ _ _ DATA DI SCADENZA__________________________________________________________
IN FEDE______________________________________________
(Firma del beneficiario)
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 172 di 309
Regione LazioDIREZIONE AGRICOLTURA, PROMOZIONE DELLA FILIERA E
DELLA CULTURA DEL CIBO, CACCIA E PESCAAtti dirigenziali di Gestione
Atto di Organizzazione 23 settembre 2019, n. G12544
Estensione, per il supporto alla Cabina di Regia prevista per il P.A.R., delle competenze del gruppo di lavorogià costituito con Atto di Organizzazione n. G14986 del 21 novembre 2018 e relativa modifica dellacompagine per le attività di supporto.
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 173 di 309
Oggetto: Estensione, per il supporto alla Cabina di Regia prevista per il P.A.R., delle competenze
del gruppo di lavoro già costituito con Atto di Organizzazione n. G14986 del 21
novembre 2018 e relativa modifica della compagine per le attività di supporto.
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA, PROMOZIONE
DELLA FILIERA E DELLA CULTURA DEL CIBO, CACCIA E PESCA
SU PROPOSTA del dirigente dell’Area Pianificazione Agricola Regionale, Governo del Territorio
e Regime delle Autorizzazioni;
VISTO lo Statuto della Regione Lazio;
VISTA la Legge Regionale del 18 febbraio 2002, n. 6 e ss. mm. ii. recante “Disciplina del sistema
organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza del personale
regionale”;
VISTA la Legge Regionale del 20 novembre 2001, n. 25 e ss.mm.ii. “Norme in materia di
programmazione, bilancio e contabilità della Regione”;
VISTO il “Regolamento d’organizzazione degli Uffici e dei Servizi della Giunta Regionale” del 6
settembre 2002, n. 1 e successive modifiche e integrazioni, con particolare riferimento:
- all’art. 58 “costituzione gruppi di lavoro” che stabilisce: “Per realizzare progetti di
intervento e di studio di carattere straordinario, possono essere costituiti, in via
temporanea, gruppi di lavoro a carattere intersettoriale e interdisciplinare”;
- all’art. 68 comma 2, lettera c), che individua nella “disposizione” l’atto di organizzazione
da adottare per la costituzione dei gruppi di lavoro;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 211 del 7/5/2018, con la quale è stato conferito
l’incarico di Direttore della Direzione Regionale Agricoltura e sviluppo rurale, Caccia e Pesca, al
Dott. Mauro Lasagna;
VISTA la Determinazione dirigenziale n. G11998 del 12 settembre 2019 recante “Modifica ed
integrazione alla Determinazione dirigenziale n. G10918 del 4 settembre 2018 recante
"Riorganizzazione delle strutture organizzative della Direzione regionale Agricoltura, Promozione
della Filiera e della Cultura del Cibo, Caccia e Pesca", modificata dalla Determinazione dirigenziale
n. G11015 del 6 settembre 2018”;
VISTA la declaratoria dell’Area Pianificazione Agricola Regionale, Governo del Territorio e
Regime delle Autorizzazioni incardinata nella “Direzione Regionale Agricoltura, Promozione della
Filiera e della Cultura del Cibo, Caccia e Pesca” con particolare riferimento alla parte iniziale,
ovvero: “Di concerto con le strutture regionali interessate e previa consultazione degli organismi
di rappresentanza del territorio, avanza proposte per la predisposizione del Piano Agricolo
Regionale, individuando altresì le priorità a cui la programmazione comunitaria di competenza
regionale debba conformarsi e curandone inoltre l’aggiornamento periodico. A tal fine promuove
la realizzazione di studi e lo svolgimento di attività per l'acquisizione e l’elaborazione di dati ed
informazioni inerenti il sistema delle aree rurali anche avvalendosi di ARSIAL. Coordina gli
interventi di competenza della Direzione, anche in collaborazione con le altre Direzioni competenti
in materia, volti ad un equilibrato e corretto governo del territorio ed a una sostenibile gestione
della risorsa suolo, con particolare riferimento ai territori ed ai suoli a destinazione ed a vocazione
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 174 di 309
agricola della Regione Lazio. Partecipa ai processi normativi e di pianificazione territoriale riferiti
al governo del territorio che coinvolgono il settore agricolo.”
VISTA la Legge Regionale 22 dicembre 1999 n.38 "Norme sul governo del Territorio" e successive
mm. e ii.;
VISTA la Deliberazione di Giunta regionale n. 461 del 2 agosto 2018, recante “L.R. 22 dicembre
1999, n. 38 "Norme sul governo del Territorio" e successive mm. e ii. – art. 52 Piano Agricolo
Regionale (P.A.R.). Indirizzi ed indicazione programmatiche per la predisposizione della proposta
di Piano”;
VISTA la Deliberazione di Giunta regionale n. 594 del 2 agosto 2019, recante “L.R. 22 dicembre
1999 n.38 "Norme sul governo del Territorio" e successive mm. e ii. – art. 52 Piano Agricolo
Regionale (P.A.R.). Approvazione degli indirizzi ed indicazioni programmatiche per la
predisposizione della proposta del Piano Agricolo Regionale”, la quale, all’ Allegato B recante
“Procedure di Approvazione e Revisione del Piano Agricolo Regionale”, paragrafo 3: “Cabina di
Regia interna all’amministrazione regionale”, dispone che la Cabina di regia rediga la proposta di
P.A.R. ed i relativi aggiornamenti;
VISTO l’Atto di organizzazione n. G14986 del 21 novembre 2018 recante “Costituzione gruppo di
lavoro per l'uniformazione delle procedure amministrative di inizio attività e del procedimento
unico di cui all'art.7 del D.P.R. n.160/2010, relativamente ai miglioramenti agrari ed ai processi di
diversificazione delle attività imprenditoriali del settore proposti in aree agricole ed a vocazione
agricola di cui alle LL.RR. n. 14/2006 e n.38/1999”, nel quale, salvo proroghe, è prevista la
conclusione delle attività del costituito gruppo di lavoro (d’ora in avanti GdL) entro il 31 dicembre
2019;
VISTI gli atti dei verbali delle riunioni del GdL e quanto dallo stesso prodotto nel corso delle
medesime tenute nei trascorsi nove mesi di attività;
CONSIDERATO che i componenti del GdL in parola hanno maturato, nel corso dei lavori di cui
sopra e grazie ad essi, specifiche ed approfondite esperienze e competenze riguardo i procedimenti
amministrativi con particolare riferimento a quelli di natura autorizzatoria;
CONSIDERATO che i procedimenti amministrativi autorizzatori sono anche elementi che
dovranno essere oggetto d’esame sulla base delle valenze prescrittive del P.A.R.;
CONSIDERATO quindi opportuno non disperdere il bagaglio di esperienze maturato nel corso del
precedente lavoro, anche in considerazione delle limitate risorse di personale dell’area proponente;
VALUTATA quindi l’esigenza di mettere a disposizione della Cabina di Regia prevista per il
P.A.R., senza incorrere in ulteriori aggravi di personale per la Direzione Regionale Agricoltura,
Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Caccia e Pesca, parte delle risorse e delle
competenze del GdL così come sviluppate ed acquisite nel corso dei trascorsi nove mesi di attività;
RITENUTO opportuno pertanto estendere le competenze del GdL anche alle attività di supporto
tecnico-operativo alla Cabina di Regia interna regionale;
RITENUTO opportuno, in tale estensione, confermare la compagine del GdL limitatamente ai
funzionari in servizio presso la Direzione Regionale Agricoltura, Promozione della Filiera e della
Cultura del Cibo, Caccia e Pesca, con l’inserimento, in rappresentanza delle province di Rieti e di
Roma, rispettivamente dei dipendenti Panitti Filippo e Arcuri Francesco Saverio;
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 175 di 309
SENTITI i pareri favorevoli espressi dai dirigenti delle Aree, incluse quelle Decentrate, presso le
quali i funzionari coinvolti prestano attualmente servizio, ed ai quali il presente atto sarà notificato;
RITENUTO opportuno prorogare, salvo ulteriori modifiche, al 31 dicembre 2020 la data di
conclusione delle attività del GdL con le competenze estese come disposto dal presente atto;
RITENUTO opportuno, anche per perseguire obiettivi di economicità dell’azione amministrativa,
confermare che il GdL potrà espletare le proprie attività anche avvalendosi dello strumento della
videoconferenza;
RITENUTO di non dover prevedere alcun compenso per le attività in argomento;
DISPONE
per quanto rappresentato nelle premesse, che costituiscono parte integrante del presente
provvedimento,
di estendere, per il supporto tecnico-operativo alla Cabina di Regia prevista per il P.A.R., le
competenze del GdL già costituito con Atto di Organizzazione n. G14986 del 21 novembre
2018;
che detta estensione avvenga unicamente per la compagine limitata ai funzionari in servizio
presso la Direzione Regionale Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del
Cibo, Caccia e Pesca e con l’inserimento, in rappresentanza delle province di Rieti e di
Roma, rispettivamente dei funzionari Panitti Filippo e Arcuri Francesco Saverio;
di prorogare, salvo ulteriori modifiche, al 31 dicembre 2020 la data di conclusione delle
attività del GdL con le competenze estese come disposto dal presente atto;
di confermare, per il GdL, la possibilità di espletare i lavori anche tramite riunioni in
modalità di videoconferenza;
di non prevedere alcun compenso per la partecipazione al gruppo di lavoro come sopra
costituito;
di notificare il presente atto ai funzionari ed ai dirigenti interessati.
IL DIRETTORE REGIONALE
(Dott. Ing. Mauro Lasagna)
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 176 di 309
Regione LazioDIREZIONE AGRICOLTURA, PROMOZIONE DELLA FILIERA E
DELLA CULTURA DEL CIBO, CACCIA E PESCAAtti dirigenziali di Gestione
Atto di Organizzazione 23 settembre 2019, n. G12545
Costituzione Cabina di Regia interna di cui alla Deliberazione di Giunta regionale n. 594 del 2 agosto 2019,Allegato B: "Procedure di Approvazione e Revisione del Piano Agricolo Regionale", paragrafo 3: "Cabina diRegia interna all'amministrazione regionale".
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 177 di 309
Oggetto: Costituzione Cabina di Regia interna di cui alla Deliberazione di Giunta regionale n.
594 del 2 agosto 2019, Allegato B: “Procedure di Approvazione e Revisione del Piano
Agricolo Regionale”, paragrafo 3: “Cabina di Regia interna all’amministrazione
regionale”.
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA, PROMOZIONE
DELLA FILIERA E DELLA CULTURA DEL CIBO, CACCIA E PESCA
SU PROPOSTA del dirigente dell’Area Pianificazione Agricola Regionale, Governo del Territorio
e Regime delle Autorizzazioni;
VISTO lo Statuto della Regione Lazio;
VISTA la Legge Regionale del 18 febbraio 2002, n. 6 e ss. mm. ii. recante “Disciplina del sistema
organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza del personale
regionale”;
VISTA la Legge Regionale del 20 novembre 2001, n. 25 e ss.mm. ii. “Norme in materia di
programmazione, bilancio e contabilità della Regione”;
VISTO il “Regolamento d’organizzazione degli Uffici e dei Servizi della Giunta Regionale” del 6
settembre 2002, n. 1 e successive modifiche e integrazioni, con particolare riferimento:
- all’art. 58 “costituzione gruppi di lavoro” che stabilisce: “Per realizzare progetti di
intervento e di studio di carattere straordinario, possono essere costituiti, in via
temporanea, gruppi di lavoro a carattere intersettoriale e interdisciplinare”;
- all’art. 68 comma 2, lettera c), che individua nella “disposizione” l’atto di organizzazione
da adottare per la costituzione dei gruppi di lavoro;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 211 del 7/5/2018, con la quale è stato conferito
l’incarico di Direttore della Direzione Regionale Agricoltura e sviluppo rurale, Caccia e Pesca, al
Dott. Mauro Lasagna;
VISTA la Determinazione dirigenziale n. G11998 del 12 settembre 2019 recante “Modifica ed
integrazione alla Determinazione dirigenziale n. G10918 del 4 settembre 2018 recante
"Riorganizzazione delle strutture organizzative della Direzione regionale Agricoltura, Promozione
della Filiera e della Cultura del Cibo, Caccia e Pesca", modificata dalla Determinazione dirigenziale
n. G11015 del 6 settembre 2018”;
VISTA la declaratoria dell’Area Pianificazione Agricola Regionale, Governo del Territorio e
Regime delle Autorizzazioni incardinata nella “Direzione Regionale Agricoltura, Promozione della
Filiera e della Cultura del Cibo, Caccia e Pesca” ed in particolare: “Di concerto con le strutture
regionali interessate e previa consultazione degli organismi di rappresentanza del territorio,
avanza proposte per la predisposizione del Piano Agricolo Regionale, individuando altresì le
priorità a cui la programmazione comunitaria di competenza regionale debba conformarsi e
curandone inoltre l’aggiornamento periodico. A tal fine promuove la realizzazione di studi e lo
svolgimento di attività per l'acquisizione e l’elaborazione di dati ed informazioni inerenti il sistema
delle aree rurali anche avvalendosi di ARSIAL. Coordina gli interventi di competenza della
Direzione, anche in collaborazione con le altre Direzioni competenti in materia, volti ad un
equilibrato e corretto governo del territorio ed a una sostenibile gestione della risorsa suolo, con
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 178 di 309
particolare riferimento ai territori ed ai suoli a destinazione ed a vocazione agricola della Regione
Lazio. Partecipa ai processi normativi e di pianificazione territoriale riferiti al governo del
territorio che coinvolgono il settore agricolo”;
VISTA la Legge Regionale 22 dicembre 1999 n.38 "Norme sul governo del Territorio" e successive
mm. e ii.;
VISTA la Deliberazione di Giunta regionale n. 461 del 2 agosto 2018, recante “L.R. 22 dicembre
1999, n. 38 "Norme sul governo del Territorio" e successive mm. e ii. – art. 52 Piano Agricolo
Regionale (P.A.R.). Indirizzi ed indicazione programmatiche per la predisposizione della proposta
di Piano”;
VISTA la Deliberazione di Giunta regionale n. 594 del 2 agosto 2019, recante “L.R. 22 dicembre
1999 n.38 "Norme sul governo del Territorio" e successive mm. e ii. – art. 52 Piano Agricolo
Regionale (P.A.R.). Approvazione degli indirizzi ed indicazioni programmatiche per la
predisposizione della proposta del Piano Agricolo Regionale”, la quale, all’allegato B recante
“Procedure di Approvazione e Revisione del Piano Agricolo Regionale”, paragrafo 3: “Cabina di
Regia interna all’amministrazione regionale”, dispone la costituzione della Cabina di regia, la quale
ha il compito di redigere la proposta di P.A.R. ed i relativi aggiornamenti, e ne prevede la
composizione con particolare riferimento alla partecipazione dei dirigenti delle Aree appartenenti
alla Direzione Regionale Agricoltura competenti nelle materie relative alle programmazioni
specifiche, in virtù anche della loro appartenenza ai comitati previsti dalle rispettive normative,
quali responsabili del coordinamento tra la programmazione P.A.R. e le programmazioni specifiche
e di quattro rappresentanti per ognuna delle tre aree decentrate della Direzione e per l’A.R.S.I.A.L.;
RITENUTO, in forza della sua composizione prevalentemente interna, con particolare riferimento
agli articoli 58 e 68 sopra citati, di istituire la Cabina di Regia sulla base di quanto normato ai sensi
del Regolamento d’organizzazione degli Uffici e dei Servizi della Giunta Regionale” del 6
settembre 2002, n. 1 e successive modifiche e integrazioni;
RITENUTO pertanto, ferme restando le competenze previste dalla D.G.R. 594 al paragrafo citato,
che le Aree appartenenti alla Direzione Regionale Agricoltura competenti nelle materie relative alle
programmazioni specifiche da includere nella Cabina di Regia siano le seguenti:
“Politiche di Mercato e Produzioni di Qualità”;
“Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale”;
“Politiche di Prevenzione e Conservazione della Fauna Selvatica e Gestione delle Risorse della
Pesca e dell'Acquacoltura”;
“Processi di Qualificazione, Valorizzazione e Multifunzionalità”;
“Affari Generali”;
RITENUTO, ai fini della istituzione della Cabina di Regia, particolarmente opportuno evitare la
dispersione delle competenze e delle conoscenze possedute dai dirigenti e dai rappresentanti anche
di altre Aree della Direzione;
RITENUTO in particolare che l’Area “Servizio Fitosanitario Regionale Innovazione in
Agricoltura” detenga, per tramite dei suoi rappresentanti, specifiche competenze sia in materia di
impiego di organismi geneticamente modificati in agricoltura sia a tutela delle risorse genetiche di
interesse agrario in via di estinzione, attuata attraverso il Piano settoriale di intervento previsto
dall’art.6 della L.R. n. 15/2000;
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RITENUTO per quanto sopra opportuno aggiungere alle Aree sopra elencate, nella persona del
dirigente o comunque di un suo qualificato rappresentante, dotato di comprovata esperienza nelle
specifiche materie, le seguenti Aree:
“Servizio Fitosanitario Regionale Innovazione in Agricoltura”;
“Produzione Agricola e Zootecnica, Trasformazione, Commercializzazione e Strumenti di
Sviluppo Locale”;
“Usi Civici, Credito e Calamità Naturali”;
“Gestione Sostenibile delle Risorse Agricole”;
VISTA la richiesta di designazione del proprio rappresentante trasmessa ad Arsial con nota prot. n.
649854 del 06/08/2019;
VISTA la designazione, da parte di Arsial, del proprio rappresentante a mezzo nota prot. n. 669108
del 14/08/2019;
RITENUTO per quanto esposto di individuare quali componenti della Cabina di Regia:
- il Direttore regionale Agricoltura con funzioni di presidente;
- il dirigente dell’Area “Pianificazione Agricola Regionale, Governo del Territorio e Regime delle
Autorizzazioni”;
- il dirigente dell’Area “Affari Generali”;
- il dirigente dell’Area “Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale”;
- il dirigente dell’Area “Politiche di Prevenzione e Conservazione della Fauna Selvatica e
Gestione delle Risorse della Pesca e dell'Acquacoltura”;
- il dirigente dell’Area “Processi di Qualificazione, Valorizzazione e Multifunzionalità”;
- il dirigente dell’Area “Politiche di Mercato e Produzioni di Qualità”;
- il dirigente, o un suo qualificato rappresentante, dell’Area “Servizio Fitosanitario Regionale
Innovazione in Agricoltura”;
- il dirigente, o un suo qualificato rappresentante, dell’Area “Produzione Agricola e Zootecnica,
Trasformazione, Commercializzazione e Strumenti di Sviluppo Locale”;
- il dirigente, o un suo qualificato rappresentante, dell’Area “Usi Civici, Credito e Calamità
Naturali”;
- il dirigente, o un suo qualificato rappresentante, dell’Area “Gestione Sostenibile delle Risorse
Agricole”;
- il funzionario Vitti Claudio in rappresentanza dell’ADA Lazio Sud;
- il funzionario Prili Michelino in rappresentanza dell’ADA Lazio Centro;
- il funzionario Cajelli Irene in rappresentanza dell’ADA Lazio Nord;
- il funzionario Sandra Di Ferdinando in rappresentanza dell’Arsial;
SENTITI i pareri favorevoli espressi dai dirigenti delle Aree Decentrate Agricoltura Lazio Nord,
Sud e Centro, presso le quali i funzionari delle ADA sopracitati prestano servizio attualmente ed ai
quali il presente atto sarà notificato;
RITENUTO per quanto esposto di non dover prevedere alcun compenso per le attività in
argomento;
DISPONE
per quanto rappresentato nelle premesse, che costituiscono parte integrante del presente
provvedimento,
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 180 di 309
di costituire una Cabina di Regia interna che rediga la proposta di P.A.R. ed i relativi
aggiornamenti;
che detta Cabina di Regia sia istituita come normato ai sensi degli articoli 58 e 68 del
Regolamento d’organizzazione degli Uffici e dei Servizi della Giunta Regionale” del 6
settembre 2002, n. 1 e successive modifiche e integrazioni;
che la Cabina di Regia sia costituita dai seguenti componenti:
il Direttore regionale Agricoltura con funzioni di presidente;
il dirigente dell’Area “Pianificazione Agricola Regionale, Governo
del Territorio e Regime delle Autorizzazioni”;
il dirigente dell’Area “Affari Generali”;
il dirigente dell’Area “Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e
Sviluppo Rurale”;
il dirigente dell’Area “Politiche di Prevenzione e Conservazione della
Fauna Selvatica e Gestione delle Risorse della Pesca e
dell'Acquacoltura”;
il dirigente dell’Area “Processi di Qualificazione, Valorizzazione e
Multifunzionalità”;
il dirigente dell’Area “Politiche di Mercato e Produzioni di Qualità”;
il dirigente, o un suo qualificato rappresentante, dell’Area “Servizio
Fitosanitario Regionale Innovazione in Agricoltura”;
il dirigente, o un suo qualificato rappresentante, dell’Area
“Produzione Agricola e Zootecnica, Trasformazione,
Commercializzazione e Strumenti di Sviluppo Locale”;
il dirigente, o un suo qualificato rappresentante, dell’Area “Usi Civici,
Credito e Calamità Naturali”;
il dirigente, o un suo qualificato rappresentante, dell’Area “Gestione
Sostenibile delle Risorse Agricole”;
il funzionario Vitti Claudio in rappresentanza dell’ADA Lazio Sud;
il funzionario Prili Michelino in rappresentanza dell’ADA Lazio
Centro;
il funzionario Irene Cajelli in rappresentanza dell’ADA Lazio Nord;
il funzionario Sandra Di Ferdinando in rappresentanza dell’Arsial;
che la Cabina di Regia in parola debba concludere la prestabilita attività in coincidenza con
la predisposizione della proposta di Piano Agricolo Regionale al Consiglio Regionale, per la
formale approvazione prevista dall’allegato “B” alla D.G.R. n. 594 del 2 agosto 2019;
di non prevedere alcun compenso per la partecipazione alle attività della Cabina di Regia
come sopra costituita;
di notificare il presente atto ai funzionari ed ai dirigenti interessati.
IL DIRETTORE REGIONALE
(Dott. Ing. Mauro Lasagna)
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 181 di 309
Regione LazioDIREZIONE INCLUSIONE SOCIALE
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 10 settembre 2019, n. G11876
D.G.R. n.566/2010: Promozione del progetto "mille asili per il Lazio". D.G.R. n.374/2011 punto 1 lett. A):"realizzazione di asili nido comunali prefabbricati". Intervento per la <<Produzione ed installazione "chiavi inmano" di n.5 edifici prefabbricati in legno da adibire ad Asili Nido con capienza di n.30 posti bimbo, presso iComuni di Guidonia Montecelio, Sacrofano, Borgorose, Cerveteri e Formia>> - CUP: F89H11001050002 -CIG: 4474931DDE". Impegno di € 108.174,80 in favore della società appaltatrice A.B.P. Nocivelli S.p.A. atitolo di ristoro degli "Imprevisti" occorsi fino alla data del 4 giugno 2019. Capitolo H42531, Missione n.12,Programma n.07, codice 2.02.03.06.000. Es. fin. 2019.
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 182 di 309
OGGETTO: D.G.R. n.566/2010: Promozione del progetto “mille asili per il Lazio”. D.G.R.
n.374/2011 punto 1 lett. A): “realizzazione di asili nido comunali prefabbricati”.
Intervento per la <<Produzione ed installazione “chiavi in mano” di n.5 edifici
prefabbricati in legno da adibire ad Asili Nido con capienza di n.30 posti bimbo,
presso i Comuni di Guidonia Montecelio, Sacrofano, Borgorose, Cerveteri e
Formia>> - CUP: F89H11001050002 - CIG: 4474931DDE”. Impegno di €
108.174,80 in favore della società appaltatrice A.B.P. Nocivelli S.p.A. a titolo di
ristoro degli “Imprevisti” occorsi fino alla data del 4 giugno 2019. Capitolo
H42531, Missione n.12, Programma n.07, codice 2.02.03.06.000. Es. fin. 2019.
IL DIRETTORE
DELLA DIREZIONE REGIONALE PER L’INCLUSIONE SOCIALE
VISTI la legge statutaria 11 novembre 2004, n. 1: “Nuovo Statuto della Regione
Lazio”;
la legge regionale 6 agosto 1999, n.14: “Organizzazione delle funzioni a
livello regionale e locale per la realizzazione del decentramento
amministrativo”;
la legge regionale 18 febbraio 2002, n.6: “Disciplina del sistema
organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla
dirigenza e al personale regionale” e successive modificazioni ed
integrazioni;
il regolamento regionale 6 settembre 2002, n.1: “Regolamento di
organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale” e successive
modificazioni ed integrazioni;
il decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165: “Norme generali
sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni
pubbliche”;
la deliberazione della Giunta regionale 24 aprile 2018, n. 203: “Modifiche al
Regolamento regionale 6 settembre 2002, n.1, “Regolamento di
organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale” e successive
modificazioni e integrazioni” con la quale si è disposta una riorganizzazione
delle strutture della Giunta regionale attraverso la modifica puntuale di taluni
articoli e allegati del regolamento regionale n. 1/2002 e, tra le altre, è stata
istituita la Direzione regionale per l’Inclusione Sociale;
la deliberazione della Giunta regionale 1 giugno 2018, n.252; “Modifiche alla
deliberazione di Giunta regionale n. 203 del 24 aprile 2018.”;
la deliberazione della Giunta regionale 5 giugno 2018, n.268: “Conferimento
dell'incarico di Direttore della Direzione regionale per l’Inclusione Sociale
ai sensi del regolamento di organizzazione 6 settembre 2002, n. 1.
Approvazione schema di contratto.” con la quale è stato conferito l’incarico
di Direttore della Direzione regionale per l’Inclusione sociale al dott.
Valentino Mantini;
la direttiva del Segretario generale 6 giugno 2018, prot. n. 0337598:
“Direttiva del segretario generale – Rimodulazione delle Direzioni
regionali”;
la determinazione del Direttore della Direzione regionale per l’Inclusione
sociale 13 giugno 2018, n. G07599: “Istituzione delle strutture organizzative
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 183 di 309
di base denominate Aree della Direzione regionale per l’Inclusione sociale –
recepimento della direttiva del Segretario Generale del 6 giugno 2018, prot.
n.337595”;
la determinazione del Direttore della Direzione regionale per l’Inclusione
sociale 9 luglio 2018, n. G08636: “Modifica alla determinazione del 13
giugno 2018, n. G07599 “Istituzione delle strutture organizzative di base
denominate “Aree” della Direzione regionale per l’Inclusione sociale -
Recepimento della direttiva del Segretario Generale del 6 giugno 2018, prot.
n. 337598”;
la direttiva 24 maggio 2019 prot. n. 0398621 “Modifica alle Direttive del
Segretariato Generale prot. 337598 del 6 giugno 2018 e prot. 409645 del 6
luglio 2018” con la quale il Segretario Generale, tra l’altro, ha disposto che il
Direttore della Direzione regionale “per l’Inclusione Sociale” rimodulasse le
funzioni;
la determinazione del Direttore della Direzione regionale per l’Inclusione
sociale 04 giugno 2019, n. G07578: “Rimodulazione delle funzioni e delle
competenze delle Aree della Direzione regionale per l’Inclusione sociale (De.
n. G08636 del 09/07/2018). Recepimento della direttiva del Segretario
Generale del 24 maggio 2019, prot. n. 0398621.”, con decorrenza dal 27
giugno 2019;
l’atto di organizzazione del Direttore della Direzione regionale per
l’Inclusione sociale 25 giugno 2019 n. G08658: “Assegnazione del personale
non dirigenziale alle Aree della Direzione regionale per l’Inclusione sociale -
DE n. G07578 del 04/06/2019.” con la quale, tra l’altro, è stato assegnato il
personale all’Area “Famiglia, Minori e Persone Fragili”;
l’atto di organizzazione del Direttore della Direzione regionale affari
istituzionali, personale e sistemi informativi 18 luglio 2019 n. G09824 con la
quale è stato conferito l'incarico di Dirigente dell'Area " Famiglia, Minori e
Persone Fragili " della Direzione regionale "per l'Inclusione Sociale", al dott.
Antonio Mazzarotto;
la legge 6 novembre 2012, n.190: “Disposizioni per la prevenzione e la
repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica
amministrazione”;
il decreto legge 24 giugno 2014, n.90 convertito con modificazioni dalla
legge 11 agosto 2014, n.114: “Misure urgenti per la semplificazione e la
trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari.”;
la legge 7 agosto 1990, n.241: “Nuove norme sul procedimento
amministrativo”;
il decreto legislativo 23 giugno 2011, n.118: “Disposizioni in materia di
armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni,
degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge
5 maggio 2009, n. 42” e successive modifiche ed integrazioni;
la legge regionale 20 novembre 2001, n.25, recante: “Norme in materia di
programmazione, bilancio e contabilità della Regione” e successive
modifiche ed integrazioni;
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 184 di 309
il regolamento regionale 9 novembre 2017, n.26: “Regolamento regionale di
contabilità”;
la legge regionale 28 dicembre 2018, n.13: “Legge di stabilità regionale
2019”;
la legge regionale 28 dicembre 2018, n.14: “Bilancio di previsione finanziario
della Regione Lazio 2019-2021”;
la deliberazione della Giunta regionale 28 dicembre 2018, n.861: “Bilancio di
previsione finanziario della Regione Lazio 2019-2021. Approvazione del
"Documento tecnico di accompagnamento", ripartito in titoli, tipologie e
categorie per le entrate ed in missioni, programmi e macroaggregati per le
spese”;
la deliberazione della Giunta regionale 28 dicembre 2018, n.862: “Bilancio di
previsione finanziario della Regione Lazio 2019-2021. Approvazione del
"Bilancio finanziario gestionale", ripartito in capitoli di entrata e di spesa”;
in particolare l'articolo 30, comma 2, del regolamento regionale
n.26/2017, laddove "nel rispetto delle disposizioni di cui ali 'articolo 56,
comma 6, del d.lgs. n. 118/2011 e del principio contabile applicato
concernente la contabilità finanziaria di cui all'allegato n.4/2 del citato
decreto, al fine di evitare ritardi nei pagamenti e la formazione di debiti
pregressi, per ogni provvedimento che comporta l 'assunzione di un
impegno di spesa, a valere sul bilancio annuale e pluriennale, deve essere
predisposto il piano finanziario di attuazione, e le sue eventuali
rimodulazioni, nel quale è indicato, dettagliatamente, il cronoprogramma
degli impegni e dei pagamenti";
la deliberazione della Giunta regionale 22 gennaio 2019, n.16: “Applicazione
delle disposizioni di cui agli articoli 10, comma 2, e 39, comma 4, del decreto
legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche e disposizioni per
la gestione del bilancio regionale 2019-2021, ai sensi dell'articolo 28 del
regolamento regionale 9 novembre 2017. Approvazione del bilancio
reticolare, ai sensi dell'articolo 29 del r.r. n. 26/2017;”;
la deliberazione della Giunta regionale 5 febbraio 2019, n.64: “Bilancio di
previsione finanziario della Regione Lazio 2019-2021. Assegnazione dei
capitoli di spesa alle strutture regionali competenti, ai sensi dell’articolo 3,
comma 2, lettera c) della legge regionale 28 dicembre 2018, n. 14 e
dell’articolo 13, comma 5, del regolamento regionale 9 novembre 2017, n.
26”.;
PRESO ATTO della circolare del Segretario Generale della Giunta regionale prot. n.
0131023 del 18 febbraio 2019, relativa alla gestione del bilancio di previsione
finanziario della Regione Lazio 2019 – 2021 e della sua integrazione
trasmessa con prot. n. 0179582 del 7 marzo 2019;
VISTI il decreto legge 24 gennaio 2012, n.1: “Disposizioni urgenti per la
concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività”, convertito
con Legge 24 marzo 2012, n.27;
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 185 di 309
la legge regionale 10 agosto 2016, n.12: “Disposizioni per la semplificazione,
la competitività e lo sviluppo della Regione”, in particolare, il Capo II –
disposizioni in materia di politiche sociali;
il decreto legislativo 31 marzo 1998, n.112: “Conferimento di funzioni e
compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in
attuazione del capo I della legge del 15 marzo 1997, n. 59”;
la legge 8 novembre 2000, n.328: “Legge quadro per la realizzazione del
sistema integrato di interventi e servizi sociali”;
la legge Regionale 10 agosto 2016, n.11: “Sistema integrato degli interventi e
dei servizi sociali della Regione Lazio”;
la legge regionale 16 giugno 1980, n.59: “Norme sugli asili nido”;
VISTO il Decreto Legislativo 12 aprile 2006, n.163: “Codice dei contratti pubblici
relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e
2004/18/CE”, e ss.mm.ii;
il Decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n.207:
“Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile
2006, n.163, recante «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e
forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE»”, e
ss.mm.ii.;
il Decreto Legislativo 18 aprile 2016, n.50: “Attuazione delle direttive
2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull'aggiudicazione dei contratti di
concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti
erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi
postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti
pubblici relativi a lavori, servizi e forniture”;
in particolare, il comma 1 dell'art.216 del D.lgs. n.50/2016 il quale prevede
che, il nuovo codice degli appalti “[…] si applica alle procedure e ai
contratti per i quali i bandi o avvisi con cui si indice la procedura di scelta
del contraente siano pubblicati successivamente alla data della sua entrata in
vigore”;
CONSIDERATO che, il “nuovo codice degli appalti” è entrato in vigore il 19 aprile 2016 e che
il bando in oggetto è stato pubblicato sul BURL n.41 del 28 agosto 2012 e
che, pertanto, soggiace alla disciplina di cui al D.lgs. n.163/06;
PRESO ATTO dell’Intesa assunta in sede di Conferenza Unificata, conseguita nella seduta
del 26 settembre 2007, tra il Ministro delle Politiche per la Famiglia, il
Ministro della Salute, il Ministro del Lavoro e della Previdenza sociale, il
Ministro della Pubblica Istruzione e le Regioni, le Province Autonome di
Trento e di Bolzano, le Province, i Comuni e le Comunità montane in materia
di servizi socio-educativi per la prima infanzia, di cui all’articolo 1, comma
1259, della Legge 27 dicembre 2006, n.296 (repertorio atti n.83/CU);
ATTESO che per il piano straordinario preposto allo sviluppo del sistema territoriale
dei servizi socio-educativi per la prima infanzia, di cui alla succitata Intesa, le
risorse statali assegnate alla Regione Lazio nel triennio 2007-2009 sono state
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 186 di 309
pari complessivamente ad €38.672.019,00 e che tali risorse sono state
trasferite alla Regione Lazio in parte corrente;
CONSIDERATO che le risorse provenienti dal sopracitato piano straordinario e trasferite alla
Regione Lazio sono state allocate sul capitolo di spesa H41133;
PRESO ATTO che la citata Intesa all’art. 1 comma 1 prevede che “il piano è finalizzato a
favorire la creazione di una rete integrata, estesa, qualificata e
differenziata[…]”, che il successivo comma 2 precisa che “le Regioni, le
Province Autonome e gli enti locali attuano il piano per l’ampliamento e la
gestione dei servizi educativi per bambini da 0 a 36 mesi attraverso
l’incremento del numero dei posti disponibili[..]” e che il comma 3 ribadisce
che, “nell’ambito della pianificazione relativa alla realizzazione delle nuove
strutture le Regioni destinatarie dei fondi stanziati dal QUADRO
STRATEGICO NAZIONALE si impegnano a rispettare i target e gli
indicatori in esso stabiliti”;
ATTESO altresì che a seguito della predetta Intesa le Regioni si sono impegnate a
concorrere al finanziamento del piano triennale in misura non inferiore al
30% delle risorse assegnate;
VISTA la deliberazione della Giunta regionale 23 novembre 2007, n.937
concernente: “Articolo 1, commi 1250, 1251, 1259 e 1260 della legge 27
dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007). Approvazione delle linee
programmatiche per la sperimentazione di interventi per le famiglie e per lo
sviluppo del sistema territoriale dei servizi socio-educativi per la prima
infanzia”;
VISTO in particolare l’Allegato D della D.G.R. n.937/2007, che in relazione alla
prima annualità 2007 del citato piano triennale:
- recepisce che le risorse statali assegnate alla Regione Lazio, per la
realizzazione di asili nido e micro nidi comunali e servizi alternativi (nido
familiare e nidi aziendali), sono pari ad €12.126.637,00;
- individua la quota di cofinanziamento regionale pari ad €7.000.000,00,
corrispondente al 57,7% delle risorse statali, già impegnata sul capitolo di
spesa n. H42518 denominato “Integrazione regionale dell’assegnazione dello
Stato delle risorse indistinte per l’attuazione della Legge n.328/2000 (parte
capitale)”;
CONSIDERATO inoltre che, parte delle risorse di cui al punto precedente sono confluite sul
capitolo di bilancio H42531 [armo - integrazione regionale dell'assegnazione
dello stato delle risorse indistinte per l'attuazione della legge n. 328/2000
(parte capitale) § manutenzione straordinaria su beni di terzi] per l’esercizio
finanziario 2019;
VISTA la deliberazione della Giunta regionale del 4 dicembre 2010, n.566:
“Promozione del progetto mille asili per il Lazio”;
la deliberazione della Giunta regionale del 10 giugno 2011, n.272: “Piano di
utilizzazione annuale 2011 degli stanziamenti per il sostegno alla famiglia”, la
quale al punto 2 lett. B) destina risorse pari ad €18.643.019,66 alla
realizzazione del progetto “mille asili per il Lazio”;
CONSIDERATO che la D.G.R. n.272/2011, incarica, il Direttore regionale della Direzione
Politiche Sociali e Famiglia (oggi Direzione regionale per l’Inclusione
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 187 di 309
Sociale), di esperire tutti gli atti necessari e conseguenti all’attuazione della
citata deliberazione, compresa la definizione dei criteri di utilizzazione delle
risorse e di presentazione delle domande di finanziamento da parte dei
destinatari degli interventi previsti;
VISTA la deliberazione della Giunta regionale del 2 settembre 2011, n.374: “DGR
n.272/2011. DGR n.566/2010: “Promozione del progetto “mille asili per il
Lazio”. Individuazione di quattro tipologie d’intervento in deroga ai criteri
stabiliti con DGR n. 937/2007, n. 622/2008, n. 430/2009.”;
CONSIDERATO che la D.G.R. n.374/2011 citata, nell’ambito del progetto “mille asili per il
Lazio”, fra le tipologie d’intervento individuate, indica al punto 1 lett. A) la
realizzazione di asili nido comunali prefabbricati;
VISTA la determinazione dirigenziale del 3 ottobre 2011, n. B07571: “L.R.
n.59/1980. D.G.R. n.272/2011. D.G.R. n.374/2011. Approvazione avviso
pubblico per la realizzazione di asili nido prefabbricati comunali con una
capienza pari a 30 posti da destinare ai Comuni del Lazio ad eccezione del
Comune di Roma Capitale.”;
PRESO ATTO che, con la citata determinazione dirigenziale n. B07571/11 è stato nominato
l’ing. Cesare Pierdominici, funzionario della Direzione Regionale Politiche
Sociali e Famiglia oggi Direzione Regionale per l’Inclusione Sociale, quale
Responsabile Unico del Procedimento per la realizzazione dell’intervento in
oggetto;
la determinazione dirigenziale 21 novembre 2011, n. B8790, con la quale è
stato nominato il geom. Luigi Quattrin, dipendente della Direzione Regionale
Politiche Sociali e Famiglia oggi Direzione Regionale per l’Inclusione
Sociale, quale Direttore dei Lavori per la realizzazione dell’intervento in
oggetto;
VISTA la determinazione dirigenziale del 17 novembre 2011, n. B8690, con la quale
è stato impegnato, a favore "Creditori Diversi", l'importo di €5.481.300,00 sul
Capitolo di spesa H41133, per l'espletamento della gara di cui all'oggetto;
la determinazione dirigenziale 01 marzo 2012, n. B01257: “DGR n.566/2010:
Promozione del progetto “mille asili per il Lazio”. DGR n. 374/2011 punto 1
lett. A): “realizzazione di asili nido comunali prefabbricati”. Individuazione
dei 06 siti comunali su cui edificare immobili prefabbricati ad uso asilo nido
per n.30 posti bimbo.”;
la determinazione dirigenziale 03 luglio 2012, n. B04078, con la quale è stato
approvato il Progetto Preliminare dell'intervento in oggetto;
CONSIDERATO che, dalle verifiche effettuate in situ dal progettista della Stazione Appaltante,
il terreno del Comune di Arsoli non risulta idoneo alla realizzazione dell'asilo
nido prefabbricato da n.30 posti bimbo e sarà inserito successivamente con
l'eventuale scorrimento della graduatoria;
DATO ATTO che in data 03 agosto 2012, è stata espletata la Conferenza di Servizi
Regionale relativa ad ottenere i pareri del Progetto Preliminare dell'intervento
in oggetto, di cui è stato redatto apposito verbale;
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 188 di 309
CONSIDERATO che i partecipanti alla Conferenza di Servizi, di cui sopra, hanno espresso
parere, unanime, favorevole al progetto;
VISTA la determinazione dirigenziale 07 agosto 2012, n. B05112, con la quale è
stato Validato il Progetto Preliminare da porre a base di gara per l’appalto in
oggetto;
la determinazione dirigenziale 14 agosto 2012, n. B05445 (pubblicata sul
B.U.R.L. n.41 del 28 agosto 2012): “DGR n.566/2010: Promozione del
progetto “mille asili per il Lazio”. DGR n.374/2011 punto 1 lett. A):
“realizzazione di asili nido comunali prefabbricati”. Approvazione degli atti
di gara relativi al bando di cui all'intervento <<Produzione ed installazione
“chiavi in mano” di n.5 edifici prefabbricati in legno da adibire ad Asili
Nido con capienza di n.30 posti bimbo, presso i Comuni di Guidonia
Montecelio, Sacrofano, Borgorose, Cerveteri e Formia>> - CUP:
F89H11001050002 - CIG: 4474931DDE - Gara n.4422198.”;
la determinazione dirigenziale del 30 dicembre 2014, n. G19289, con la quale
è stato approvato il Quadro Economico e l'impegno della somma di
€4.874.425,20 sul capitolo H41133 corrispondente alla Missione n.12,
Programma n.01, codice 1.04.01.02.000 (trasferimenti correnti a
Amministrazioni Locali), esercizio finanziario 2014;
la determinazione dirigenziale 5 ottobre 2015, n. G11917 con la quale è stata
approvata l’Aggiudicazione Definitiva alla ditta A.B.P. Nocivelli S.p.A., C.F.
e P.IVA n.00303020176 con sede in Via Padana Superiore n.67 a Castegnato
(BS);
la determinazione dirigenziale 17 dicembre 2015, n. G16205, con la quale è
stato approvato il nuovo Quadro Economico di spesa ed il disimpegno
parziale e modifica del creditore dell’impegno n.9944/2015 in favore di
"Creditori Diversi" per €4.874.425,20 sul capitolo H41133 corrispondente
alla Missione n.12, Programma n.01, codice 1.04.01.02.000 (trasferimenti
correnti a Amministrazioni Locali)”, esercizio finanziario 2015;
la determinazione dirigenziale 24 marzo 2016, n. G02917 con la quale è stato
confermato l’impegno di spesa n.13935 sul capitolo H41133, esercizio
finanziario 2016, corrispondente alla Missione n.12, Programma n.01, codice
1.04.01.02.000 e, contestualmente, è stato approvato lo “Schema di
Contratto”;
CONSIDERATO che il Contratto di appalto è stato sottoscritto in data 13 giugno 2016 e
registrato il 19 luglio 2016 al n.9025 Reg. n.19254/2016;
VISTA la determinazione dirigenziale 20 ottobre 2016, n. G12185, con la quale è
stata approvata la nuova ubicazione dell’asilo nido prefabbricato nel Comune
di Formia, dell'intervento in oggetto;
DATO ATTO che in data 27 ottobre 2016 si è tenuta la Conferenza di Servizi sul Progetto
Definitivo presentato in gara dalla ditta aggiudicataria A.B.P. Nocivelli spa,
dell'intervento in oggetto;
VISTA la determinazione dirigenziale 12 dicembre 2016, n. G14656, con la quale è
stato approvato il Verbale della Conferenza di Servizi del 27 ottobre 2016,
dell'intervento in oggetto;
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 189 di 309
la determinazione dirigenziale 7 settembre 2017, n. G12195, con la quale è
stata approvata la nuova ubicazione dell’asilo nido prefabbricato nel Comune
di Sacrofano, dell'intervento in oggetto;
la determinazione dirigenziale 25 settembre 2017, n. G12956, con la quale è
stato approvato il Progetto Definitivo, dell'intervento in oggetto;
VISTI il Decreto del Ministero dell’Interno 16 luglio 2014: “Regola tecnica di
prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio degli asili
nido”, il quale nel ridefinire la regola tecnica sulla prevenzione degli incendi,
all’art. 4, ne ha previsto l’applicazione agli asili nido di nuova realizzazione
con oltre 30 persone presenti;
il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 26 giugno 2015:
“adeguamento del Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 26
giugno 2009 – linee guida nazionali per la certificazione energetica degli
edifici e requisiti minimi”;
CONSIDERATO che i succitati Decreti sono intervenuti successivamente all’approvazione del
Bando per la realizzazione degli asili nido comunali prefabbricati e che,
pertanto, gli oneri relativi non erano stati conteggiati e che, di conseguenza,
hanno imposto un adeguamento del Progetto Esecutivo con l’inserimento di
nuove categorie e voci di lavoro;
VISTA la determinazione dirigenziale 27 dicembre 2017, n. G18543, con la quale
sono stati assunti gli impegni di spesa in favore della società A.B.P. Nocivelli
S.p.A., sui capitoli di bilancio H41133 e H42529 per l’esercizio finanziario
2017, a seguito degli aggiornamenti normativi da apportare al Progetto
Esecutivo, per una somma complessiva di €553.786,87;
la determinazione dirigenziale 22 febbraio 2018, n. G02146, con la quale è
stato approvato il Progetto Esecutivo dell'intervento in oggetto;
la determinazione dirigenziale 5 marzo 2018, n. G02631, con la quale è stato
confermato l’impegno sul capitolo H42529 per l’esercizio finanziario 2018
per l’intervento in oggetto;
la determinazione dirigenziale 5 maggio 2018, n. G05865, con la quale sono
stati confermati gli impegni sul capitolo H41133 per l’esercizio finanziario
2018, approvato lo schema integrativo di contratto ed approvato il nuovo
QTE per l’intervento in oggetto per complessivi €5.399.975,80;
il parere favorevole, con prescrizioni, al Progetto Esecutivo di cui sopra,
espresso, all’unanimità, dal Comitato Regionale LL.PP. nella seduta del 23
maggio 2018, con Parere n.5333;
la determinazione dirigenziale 2 agosto 2018, n. G09898, con la quale è stato
approvato l’aggiornamento del Progetto Esecutivo che recepisce le
prescrizioni del Comitato Regionale LL.PP.;
la determinazione dirigenziale 19 novembre 2018 n. G14780 con la quale è
stata impegnata, sul capitolo di bilancio H42529 per l’esercizio finanziario
2019, la somma complessiva di €231.975,90 in favore di “Creditori Diversi”,
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 190 di 309
a titolo di “Imprevisti”, di cui alle voci B2a e B2b del QTE da ultimo
approvato con la determinazione dirigenziale n. G05865/2018;
che, nota prot. n. 532470 del 5 settembre 2018 con la quale il Direttore dei
lavori, geom. Luigi Quattrin, ha trasmesso al R.U.P. il verbale di inizio lavori
per la realizzazione dei 5 asili prefabbricati, iniziati, come da
cronoprogramma concordato tra la ditta appaltatrice e la stazione appaltante il
3 settembre 2018;
la determinazione dirigenziale 9 novembre 2018, n. G14286, con la quale è
stato approvato il 1° S.A.L. a tutto il 25 ottobre 2018 per un importo di
€209.237,83;
la determinazione dirigenziale 30 novembre 2018, n. G15495, con la quale è
stato approvato il 2° S.A.L. a tutto il 19 novembre 2018 per un importo di
€418.475,66;
la determinazione dirigenziale 18 dicembre 2018, n. G16634, con la quale è
stato approvato il 3° S.A.L. a tutto il 12 dicembre 2018 per un importo di €
950.471,76;
la determinazione dirigenziale 26 febbraio 2019, n. G02109, con la quale è
stato approvato il 4° S.A.L. a tutto il 31 gennaio 2019 per un importo di
€1.432.606,03;
la determinazione dirigenziale 3 aprile 2019, n. G04007, con la quale è stato
approvato il 5° S.A.L. a tutto il 28 marzo 2019 per un importo di
€2.087.588,00;
la determinazione dirigenziale 24 maggio 2019, n. G07004, con la quale è
stato approvato il 6° S.A.L. a tutto il 13 maggio 2019 per un importo di
€2.546.228,05;
la determinazione dirigenziale 7 giugno 2019, n. G07751, con la quale è stato
approvato il 7° S.A.L. a tutto il 3 giugno 2019 per un importo di
€3.091.691,78;
CONSIDERATO che i lavori relativi alla gara di appalto di cui all’intervento in oggetto sono in
corso di realizzazione e che, alla data del 4 giugno 2019, sono aperti tutti e 5 i
cantieri presso i Comuni di Borgorose, Sacrofano, Cerveteri, Formia e
Guidonia Montecelio e che, nel corso delle lavorazioni, si sono verificati due
eventi imprevisti ed imprevedibili;
PRESO ATTO in particolare che, il primo imprevisto ha determinato la necessità di
realizzare delle piste di accesso, per i mezzi pesanti, in misto granulare
anidro, nei cantieri di Borgorose, Sacrofano, Cerveteri e Guidonia
Montecelio;
del verbale di sopralluogo al cantiere di Borgorose, sottoscritto in data 25
ottobre 2018 tra il D.LL. e la Società appaltatrice, dal quale risulta che la
pista di accesso al cantiere si è resa necessaria a causa delle abbondanti
piogge che, imbibendo il terreno, hanno creato uno strato fangoso tale da non
garantire gli standard minimi di sicurezza per il transito dei TIR adibiti al
trasporto delle strutture lignee dei prefabbricati;
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 191 di 309
del verbale di sopralluogo al cantiere di Sacrofano, sottoscritto in data 25
ottobre 2018 tra il D.LL. e la Società appaltatrice, dal quale risulta che la
pista di accesso al cantiere si è resa necessaria a causa delle abbondanti
piogge che, imbibendo il terreno, hanno creato uno strato fangoso tale da non
garantire gli standard minimi di sicurezza per il transito dei TIR adibiti al
trasporto delle strutture lignee dei prefabbricati;
del verbale di sopralluogo al cantiere di Cerveteri, sottoscritto in data 28
novembre 2018 tra il D.LL. e la Società appaltatrice, dal quale risulta che la
pista di accesso al cantiere si è resa necessaria a causa delle abbondanti
piogge che, imbibendo il terreno, hanno creato uno strato fangoso tale da non
garantire gli standard minimi di sicurezza per il transito dei TIR adibiti al
trasporto delle strutture lignee dei prefabbricati;
del verbale di sopralluogo al cantiere di Guidonia Montecelio, sottoscritto in
data 14 marzo 2019 tra il D. LL. e la Società appaltatrice, dal quale risulta
che la pista di accesso al cantiere si è resa necessaria a causa della scarsa
consistenza del terreno nella zona di accesso al cantiere che è risultato essere
sostanzialmente di “riporto” e tale da non garantire gli standard minimi di
sicurezza per il transito dei TIR adibiti al trasporto delle strutture lignee dei
prefabbricati;
che in tutti e quattro i casi sopra rappresentati la soluzione concordata è
consistita nella realizzazione di “una pista per mezzo della stesa meccanica
di misto granulare anidro composto di grossa sabbia e ciottoli, spessore fino
a cm.12, compresa regolarizzazione e compattazione” e che tale opera
sarebbe stata computata “secondo la voce S.1.01.6.55 del Prezziario Regione
Lazio 2012, solo a seguito della misurazione delle quantità effettivamente
realizzate secondo le prescrizioni della direzione lavori”;
CONSIDERATO che il D.LL. ha redatto la contabilità relativa alle succitate “piste”, trasmessa
con nota prot. n. 276964 del 9 aprile 2019 al R.U.P., dalla quale risultano
lavorazioni, al netto del ribasso d’asta offerto in gara, per complessivi
€15.849,77 oltre I.V.A. al 10% per complessivi €17.434,75;
PRESO ATTO in particolare che, il secondo imprevisto, si è verificato presso il cantiere di
Guidonia Montecelio allorquando, come si evince dal verbale di sospensione
dei lavori sottoscritto in data 14 febbraio 2019 tra il D.LL. e la Società
appaltatrice, “a seguito dell’esecuzione delle prime operazioni di scavo e
sbancamento, per la realizzazione del piano di fondazioni dell’asilo nido,
sono emersi materiali di vario genere e natura, di provenienza sconosciuta,
interrati a partire da una profondità di circa 2 mt dal piano di campagna, ed
occultati nel corso degli anni di sviluppo urbanistico della zona”;
VISTO il Decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
del 27 settembre 2010: “Definizione dei criteri di ammissibilità dei rifiuti in
discarica, in sostituzione di quelli contenuti nel decreto del Ministro
dell'ambiente e della tutela del territorio 3 agosto 2005.”;
CONSIDERATO che tali rinvenimenti, oltre a determinare la sospensione dei lavori, hanno
reso necessario:
1. l’esecuzione di analisi chimiche al fine di determinare l’eventuale
presenza di elementi contaminanti e/o inquinanti presenti nel terreno
in modo da determinare la tipologia di discarica, ai sensi del D.M. 27
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 192 di 309
settembre 2010 succitato, presso cui conferire il materiale da
rimuovere;
2. ulteriori accertamenti di natura geologica al fine di verificare la
consistenza del terreno alla luce di quanto rinvenuto sottoterra;
PRESO ATTO che in data 6 marzo 2019 il R.U.P. ha autorizzato gli scavi sulla base della
stima di massima dei costi effettuata dal D.LL. in data 28 febbraio 2019, che
prevedeva un importo di spesa, per la bonifica del terreno, contenuto entro
€86.700,00, oltre IVA 10%;
della relazione del Geologo dott. Filippo Pagliuca, redatta a seguito delle
prove penetrometriche effettuate in data 8 marzo 2019, dalla quale emerge
che: “i risultai […] forniscono indicazioni complessivamente in accordo con
quanto verificato dai precedenti saggi geognostici, con presenza di materiali
contraddistinti da una discreta eterogeneità nel grado di addensamento” e,
quindi, “dal punto di vista geotecnico il terreno può essere distinto in vari
orizzonti a diversa consistenza ed a diverso comportamento meccanico”;
del rapporto di prova n.2303-19 del 13 marzo 2019 effettuato da “Agri-Bio-
Eco Laboratori Riuniti s.r.l.” dal quale si evince che nel terreno oggetto di
scavo sono state rinvenute una o più sostanze classificate pericolose, di cui al
Reg. UE 1272/2008/CF e Reg. UE 2016/1179, in concentrazioni entro i valori
limite di cui alla punto 2 dell’Allegato della Decisione Europea 2014/955 UE
e, pertanto, il terreno è stato classificato come “rifiuto speciale non
pericoloso” ai sensi del punto 3.4 dell’Allegato D alla parte IV del D.lgs. n.
152/06;
della relazione tecnica a firma del D.LL., trasmessa al RUP con nota
prot.330951 del 30 aprile 2019, dalla quale si evince che “[…] La bonifica si
è resa necessaria ed indispensabile per garantire la sicurezza dell’asilo sia
da un punto di vista ambientale che da un punto di vista statico. Per quanto
attiene il primo aspetto, a seguito di analisi chimiche, che hanno evidenziato
la presenza di sostanze in concentrazione tali da classificare una porzione di
terreno oggetto dello scavo tra i rifiuti inerti, “17.05.04 terre e rocce
contaminati”, ai sensi del DM del 27 settembre 2010, si è proceduto alla
rimozione delle terre contaminate. Per quanto attiene al secondo aspetto, il
rinvenimento di materiali di risulta non deperibili, ha determinato
l’impossibilità di ipotizzare un modello geologico uniforme di
comportamento del suolo a causa dell’imprevedibilità del percorso delle
acque nel sottosuolo che, trovando ostacoli e vuoti, hanno un andamento
irregolare con il rischio di erodere il piede delle fondazioni. Si è proceduto,
pertanto, alla rimozione dei detriti ed al consolidamento del piano di
appoggio delle fondazioni.”;
della contabilità dei lavori finale relativa alla bonifica del terreno nel cantiere
di Guidonia Montecelio, corredata dei formulari vidimati dalla discarica,
trasmessa dal D.LL. al R.U.P. con nota prot.330951 del 30 aprile 2019, dalla
quale risultano lavorazioni per € 79.256,34 al netto del ribasso d’asta dell’1%
offerto in sede di gara (-€ 800,57), a cui vanno sommati gli oneri della
sicurezza pari 4,04% per € 3.234,62, per complessivi € 82.490,96 oltre IVA
10% per un importo finale di € 90.740,06;
pertanto che il totale degli imprevisti (piste di cantiere e bonifica del terreno)
occorsi alla data del 4 giugno 2019 ammonta complessivamente a €98.340,73
oltre I.V.A. al 10% per complessivi €108.174,80;
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 193 di 309
CONSIDERATO che a titolo di “Imprevisti” alle voci B2a e B2b del QTE da ultimo approvato
con la determinazione dirigenziale n. G05865/2018, è stata accantonata, sul
capitolo di bilancio H42529 per l’esercizio finanziario 2019, la somma
complessiva di €231.975,90 con impegno di spesa n.30500/2019 in favore di
“Creditori Diversi”;
VISTA la determinazione dirigenziale 5 luglio 2019 n. G09147, con la quale si è
provveduto ad approvare la contabilità degli “Imprevisti” al 4 giugno 2019
nonché, al disimpegno parzialmente dell’impegno di spesa n. 30500 sul
capitolo H42529 al fine di garantire il pagamento degli imprevisti della società
A.B.P. Nocivelli S.p.A.;
CONSIDERATO che le opere oggetto dell’appalto vengono realizzate su aree di proprietà
comunale e che le opere finite verranno acquisite al patrimonio dei Comuni e,
pertanto, è stato necessario allocare le risorse necessarie su apposito capitolo
di bilancio;
VISTA la deliberazione di Giunta regionale 30 luglio 2019 n. 529: “Bilancio di
previsione finanziario della Regione Lazio 2019-2021 – Variazione di
bilancio, in termini di competenza e cassa, per l'anno 2019, tra i capitoli di
spesa H42529 e H42531, iscritti al programma 07 della missione 12.”;
RITENUTO necessario impegnare, l’importo complessivo di €108.174,80, in favore della
società A.B.P. Nocivelli S.p.A., sul capitolo di bilancio H42531 per
l’esercizio finanziario 2019, corrispondente alla Missione n.12, Programma
n.07, codice 2.02.03.06.000. a titolo di ristoro degli “Imprevisti” occorsi fino
alla data del 4 giugno 2019 presso i cantieri di Borgorose, Sacrofano,
Cerveteri e Guidonia Montecelio di cui alle voci B2a e B2b del QTE da
ultimo approvato con la determinazione dirigenziale n. G05865/2018;
ATTESO che la scadenza dell’obbligazione è prevista entro il 31 dicembre 2019.
DETERMINA
Per le motivazioni riportate in premessa, che si richiamano integralmente:
di impegnare, l’importo complessivo di €108.174,80, in favore della società A.B.P.
Nocivelli S.p.A., sul capitolo di bilancio H42531 per l’esercizio finanziario 2019,
corrispondente alla Missione n.12, Programma n.07, codice 2.02.03.06.000 a titolo di ristoro
degli imprevisti occorsi fino alla data del 4 giugno 2019 presso i cantieri di Borgorose,
Sacrofano, Cerveteri e Guidonia Montecelio di cui alle voci B2a e B2b del QTE da ultimo
approvato con la determinazione dirigenziale n. G05865/2018.
La presente determinazione dirigenziale sarà pubblicata sul B.U.R.L.
IL DIRETTORE
(Valentino Mantini)
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 194 di 309
Regione LazioDIREZIONE INCLUSIONE SOCIALE
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 23 settembre 2019, n. G12510
DGR n. 903/2017: "[…] Istituzione del Sistema di Accreditamento Regionale dei Nidi d'Infanzia.Approvazione del Regolamento". Accreditamento regionale n. AR0213 dell'asilo nido comunale sito a SANGIORGIO A LIRI denominato "L'ALBERO DEI COLORI".
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 195 di 309
OGGETTO: DGR n. 903/2017: “[…] Istituzione del Sistema di Accreditamento Regionale dei
Nidi d’Infanzia. Approvazione del Regolamento”. Accreditamento regionale n.
AR0213 dell’asilo nido comunale sito a SAN GIORGIO A LIRI denominato
“L’ALBERO DEI COLORI”.
IL DIRETTORE
DELLA DIREZIONE REGIONALE PER L’INCLUSIONE SOCIALE
SU PROPOSTA del Dirigente dell’Area Famiglia, Minori e Persone Fragili;
VISTI lo Statuto della Regione Lazio;
la legge regionale 6 agosto 1999, n.14: “Organizzazione delle funzioni a
livello regionale e locale per la realizzazione del decentramento
amministrativo”;
la legge regionale 18 febbraio 2002, n.6: “Disciplina del sistema
organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla
dirigenza e al personale regionale” e successive modificazioni ed
integrazioni;
il regolamento regionale 6 settembre 2002, n.1: “Regolamento di
organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale” e successive
modificazioni ed integrazioni;
il decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165: “Norme generali
sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni
pubbliche”;
la deliberazione della Giunta regionale 24 aprile 2018, n. 203: “Modifiche al
Regolamento regionale 6 settembre 2002, n.1, “Regolamento di
organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale” e successive
modificazioni e integrazioni” con la quale si è disposta una riorganizzazione
delle strutture della Giunta regionale attraverso la modifica puntuale di taluni
articoli e allegati del regolamento regionale n. 1/2002;
la deliberazione della Giunta regionale 1 giugno 2018, n.252; “Modifiche alla
deliberazione di Giunta regionale n. 203 del 24 aprile 2018.”;
la deliberazione della Giunta regionale 5 giugno 2018, n.268: “Conferimento
dell'incarico di Direttore della Direzione regionale per l’Inclusione Sociale
ai sensi del regolamento di organizzazione 6 settembre 2002, n. 1.
Approvazione schema di contratto.” con la quale è stato conferito l’incarico
di Direttore della Direzione regionale per l’Inclusione sociale al dott.
Valentino Mantini;
la direttiva del Segretario generale 6 giugno 2018, prot. n. 0337598:
“Direttiva del segretario generale – Rimodulazione delle Direzioni
regionali”;
la direttiva 24 maggio 2019 prot. n. 0398621 “Modifica alle Direttive del
Segretariato Generale prot. 337598 del 6 giugno 2018 e prot. 409645 del 6
luglio 2018” con la quale il Segretario Generale, tra l’altro, ha disposto che il
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 196 di 309
Direttore della Direzione regionale “per l’Inclusione Sociale” rimodulasse le
funzioni;
la determinazione dirigenziale 04 giugno 2019, n. G07578: “Rimodulazione
delle funzioni e delle competenze delle Aree della Direzione regionale per
l’Inclusione sociale (De. n. G08636 del 09/07/2018). Recepimento della
direttiva del Segretario Generale del 24 maggio 2019, prot. n. 0398621.”,
con la quale è stata istituita, con decorrenza dal 27 giugno 2019, la struttura
organizzativa di base denominata Area “Famiglia, Minori e Persone Fragili” e
definita la declaratoria analitica delle competenze;
l’atto di organizzazione 25 giugno 2019 n. G08658: “Assegnazione del
personale non dirigenziale alle Aree della Direzione regionale per
l’Inclusione sociale - DE n. G07578 del 04/06/2019.”;
l’atto di organizzazione del Direttore della Direzione regionale affari
istituzionali, personale e sistemi informativi 18 luglio 2019 n. G09824 con la
quale è stato conferito l'incarico di Dirigente dell'Area "Famiglia, Minori e
Persone Fragili" della Direzione regionale "per l'Inclusione Sociale", al dott.
Antonio Mazzarotto;
la legge 6 novembre 2012, n.190: “Disposizioni per la prevenzione e la
repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica
amministrazione”;
il decreto legge 24 giugno 2014, n.90 convertito con modificazioni dalla
legge 11 agosto 2014, n.114: “Misure urgenti per la semplificazione e la
trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari.”;
la legge 7 agosto 1990, n.241: “Nuove norme sul procedimento
amministrativo”;
il decreto legislativo 23 giugno 2011, n.118: “Disposizioni in materia di
armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni,
degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge
5 maggio 2009, n. 42”;
il decreto legislativo 31 marzo 1998, n.112: “Conferimento di funzioni e
compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in
attuazione del capo I della legge del 15 marzo 1997, n. 59”;
la legge 8 novembre 2000, n.328: “Legge quadro per la realizzazione del
sistema integrato di interventi e servizi sociali”;
la legge Regionale 10 agosto 2016, n.11: “Sistema integrato degli interventi e
dei servizi sociali della Regione Lazio”;
la legge regionale 16 giugno 1980, n.59: “Norme sugli asili nido”;
la deliberazione della Giunta regionale 19 dicembre 2017, n. 903: “DGR
n.706/2016: “Modifica del punto 3 della DGR n.658/2014: “Pacchetto
famiglia 2014", sottomisura 3.4) “Azioni di sistema”: Istituzione del Sistema
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 197 di 309
di Accreditamento Regionale dei Nidi d’Infanzia. Approvazione del
Regolamento.”;
la determinazione dirigenziale 27 dicembre 2017 n. G18673: “DGR n.
903/2017. Sistema di Accreditamento Regionale dei Nidi d'Infanzia.
Approvazione delle Linee Guida per l'elaborazione del Sistema di qualità dei
Nidi d'Infanzia della Regione Lazio e dei Modelli di Domanda per
l'accreditamento regionale dei nidi d'infanzia a titolarità pubblica e
privata.”;
CONSIDERATO che il regolamento di accreditamento regionale dei nidi d’infanzia, approvato
con la citata DGR n. 903/2017, all’art 5 prevede che: “L’Accreditamento
Regionale è disposto con provvedimento della Regione Lazio, entro il termine
massimo di 90 giorni dalla data di presentazione dell’istanza, previa
acquisizione del parere vincolante espresso dalla Commissione Tecnica
Permanente (C.T.P.)”;
che ai sensi del combinato disposto degli artt. 6 e 8 del regolamento succitato,
le C.T.P. devono essere costituite in seno ai cd “Sovra-Ambiti” o, qualora
quest’ultimi non siano stati costituiti, in seno ai Distretti Socio Sanitari
territorialmente competenti così come definiti dall'art. 43 della L.R.
n.11/2016;
PRESO ATTO della delibera del Consiglio di Amministrazione del Consorzio AIPES 4
marzo 2019, n. 1, con la quale è stata formalizzata la costituzione della C.T.P.
presso il Sovrambito FRC-FRD;
dell’istanza di accreditamento, presentata dal Comune di san Giorgio a Liri,
in persona del suo legale rappresentante, per l’asilo nido comunale sito in
viale Marconi n. 22 Loc. La Mola a San Giorgio a Liri denominato
“L’ALBERO DEI COLORI”;
della nota, protocollata al n. 567355 del 17 luglio 2019, con la quale, la
succitata C.T.P., ha trasmesso il proprio parere favorevole sull’istanza di
accreditamento succitata;
che il suddetto asilo nido è autorizzato al funzionamento, con atto di
autorizzazione del Comune di San Giorgio a Liri prot. n. 6403 del 13
settembre 2019, per un massimo di 25 posti;
della nota, protocollata al n. 733282 del 17 settembre 2019, con la quale il
Comune di San Giorgio a Liri ha trasmesso la succitata autorizzazione al
funzionamento;
ESAMINATA la documentazione trasmessa dalla C.T.P.;
VISTO in particolare, l’art. 7 co.1 del regolamento regionale dei nidi d’infanzia il
quale prevede che: “L’Accreditamento Regionale ha di norma una validità di
3 (tre) anni educativi successivi alla data di formalizzazione del relativo
provvedimento. Qualora la disponibilità dell’immobile presso il quale è
attivato il servizio sia inferiore ai 3 anni richiesti, l’accreditamento potrà
essere rilasciato per una durata pari alla disponibilità dello stesso con un
minimo di un anno educativo”;
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 198 di 309
PRESO ATTO che l’immobile presso il quale è attivo il servizio di asilo nido è nella
disponibilità del soggetto richiedente per una durata superiore alla durata
dell’accreditamento regionale;
VISTO in particolare, l’art. 4 co.1 let. h) del regolamento regionale dei nidi d’infanzia
il quale prevede che venga autorizzata “la pubblicazione dei dati richiesti,
[…] sul portale regionale […]”;
RITENUTO pertanto necessario “accreditare”, ai sensi del regolamento di accreditamento
regionale dei nidi d’infanzia approvato con la DGR n. 903/2017, l’asilo nido
comunale sito in viale Marconi n. 22 Loc. La Mola a San Giorgio a Liri
denominato “L’ALBERO DEI COLORI”;
pertanto necessario prevedere che il presente accreditamento avrà una durata
pari a 3 (tre) anni educativi, a decorrere dall’approvazione del presente
provvedimento amministrativo e fino al 31 luglio 2022;
pertanto necessario pubblicare, sul portale regionale, argomento “Politiche
Sociali”, l’elenco aggiornato dei nidi d’infanzia accreditati ai sensi del
regolamento approvato con la DGR n. 903/2017, inserendo l’asilo nido
comunale sito in viale Marconi n. 22 Loc. La Mola a San Giorgio a Liri
denominato “L’ALBERO DEI COLORI” e assegnandogli il numero
progressivo “AR0213/2019”.
DETERMINA
Per le motivazioni riportate in premessa:
1. di “accreditare”, ai sensi del regolamento di accreditamento regionale dei nidi d’infanzia
approvato con la DGR n. 903/2017, l’asilo nido comunale sito in viale Marconi n. 22 Loc.
La Mola a San Giorgio a Liri denominato “L’ALBERO DEI COLORI”;
2. che il presente accreditamento avrà una durata pari a 3 (tre) anni educativi, a decorrere
dall’approvazione del presente provvedimento amministrativo e fino al 31 luglio 2022;
3. di pubblicare, sul portale regionale, argomento “Politiche Sociali”, l’elenco aggiornato dei
nidi d’infanzia accreditati ai sensi del regolamento approvato con la DGR n. 903/2017,
inserendo l’asilo nido comunale sito in viale Marconi n. 22 Loc. La Mola a San Giorgio a
Liri denominato “L’ALBERO DEI COLORI” e assegnandogli il numero progressivo
“AR0213/2019”.
La presente Determinazione Dirigenziale sarà trasmessa a1 Comune di San Giorgio a Liri, alla
competente C.T.P e pubblicata sul B.U.R.L e sul sito regionale www.regione.lazio.it/.
IL DIRETTORE
(Valentino Mantini)
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 199 di 309
Regione LazioDIREZIONE INCLUSIONE SOCIALE
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 23 settembre 2019, n. G12511
DGR n. 903/2017: "[…] Istituzione del Sistema di Accreditamento Regionale dei Nidi d'Infanzia.Approvazione del Regolamento". Accreditamento regionale n. AR0212. Asilo nido comunale sito a LENOLAdenominato "PRIMI PASSI".
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 200 di 309
OGGETTO: DGR n. 903/2017: “[…] Istituzione del Sistema di Accreditamento Regionale dei
Nidi d’Infanzia. Approvazione del Regolamento”. Accreditamento regionale n.
AR0212. Asilo nido comunale sito a LENOLA denominato “PRIMI PASSI”.
IL DIRETTORE
DELLA DIREZIONE REGIONALE PER L’INCLUSIONE SOCIALE
SU PROPOSTA del Dirigente dell’Area Famiglia, Minori e Persone Fragili;
VISTI lo Statuto della Regione Lazio;
la legge regionale 6 agosto 1999, n.14: “Organizzazione delle funzioni a
livello regionale e locale per la realizzazione del decentramento
amministrativo”;
la legge regionale 18 febbraio 2002, n.6: “Disciplina del sistema
organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla
dirigenza e al personale regionale” e successive modificazioni ed
integrazioni;
il regolamento regionale 6 settembre 2002, n.1: “Regolamento di
organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale” e successive
modificazioni ed integrazioni;
il decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165: “Norme generali
sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni
pubbliche”;
la deliberazione della Giunta regionale 24 aprile 2018, n. 203: “Modifiche al
Regolamento regionale 6 settembre 2002, n.1, “Regolamento di
organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale” e successive
modificazioni e integrazioni” con la quale si è disposta una riorganizzazione
delle strutture della Giunta regionale attraverso la modifica puntuale di taluni
articoli e allegati del regolamento regionale n. 1/2002;
la deliberazione della Giunta regionale 1 giugno 2018, n.252; “Modifiche alla
deliberazione di Giunta regionale n. 203 del 24 aprile 2018.”;
la deliberazione della Giunta regionale 5 giugno 2018, n.268: “Conferimento
dell'incarico di Direttore della Direzione regionale per l’Inclusione Sociale
ai sensi del regolamento di organizzazione 6 settembre 2002, n. 1.
Approvazione schema di contratto.” con la quale è stato conferito l’incarico
di Direttore della Direzione regionale per l’Inclusione sociale al dott.
Valentino Mantini;
la direttiva del Segretario generale 6 giugno 2018, prot. n. 0337598:
“Direttiva del segretario generale – Rimodulazione delle Direzioni
regionali”;
la direttiva 24 maggio 2019 prot. n. 0398621 “Modifica alle Direttive del
Segretariato Generale prot. 337598 del 6 giugno 2018 e prot. 409645 del 6
luglio 2018” con la quale il Segretario Generale, tra l’altro, ha disposto che il
Direttore della Direzione regionale “per l’Inclusione Sociale” rimodulasse le
funzioni;
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 201 di 309
la determinazione dirigenziale 04 giugno 2019, n. G07578: “Rimodulazione
delle funzioni e delle competenze delle Aree della Direzione regionale per
l’Inclusione sociale (De. n. G08636 del 09/07/2018). Recepimento della
direttiva del Segretario Generale del 24 maggio 2019, prot. n. 0398621.”,
con la quale è stata istituita, con decorrenza dal 27 giugno 2019, la struttura
organizzativa di base denominata Area “Famiglia, Minori e Persone Fragili” e
definita la declaratoria analitica delle competenze;
l’atto di organizzazione 25 giugno 2019 n. G08658: “Assegnazione del
personale non dirigenziale alle Aree della Direzione regionale per
l’Inclusione sociale - DE n. G07578 del 04/06/2019.”;
l’atto di organizzazione del Direttore della Direzione regionale affari
istituzionali, personale e sistemi informativi 18 luglio 2019 n. G09824 con la
quale è stato conferito l'incarico di Dirigente dell'Area "Famiglia, Minori e
Persone Fragili" della Direzione regionale "per l'Inclusione Sociale", al dott.
Antonio Mazzarotto;
la legge 6 novembre 2012, n.190: “Disposizioni per la prevenzione e la
repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica
amministrazione”;
il decreto legge 24 giugno 2014, n.90 convertito con modificazioni dalla
legge 11 agosto 2014, n.114: “Misure urgenti per la semplificazione e la
trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari.”;
la legge 7 agosto 1990, n.241: “Nuove norme sul procedimento
amministrativo”;
il decreto legislativo 23 giugno 2011, n.118: “Disposizioni in materia di
armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni,
degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge
5 maggio 2009, n. 42”;
il decreto legislativo 31 marzo 1998, n.112: “Conferimento di funzioni e
compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in
attuazione del capo I della legge del 15 marzo 1997, n. 59”;
la legge 8 novembre 2000, n.328: “Legge quadro per la realizzazione del
sistema integrato di interventi e servizi sociali”;
la legge Regionale 10 agosto 2016, n.11: “Sistema integrato degli interventi e
dei servizi sociali della Regione Lazio”;
la legge regionale 16 giugno 1980, n.59: “Norme sugli asili nido”;
la deliberazione della Giunta regionale 19 dicembre 2017, n. 903: “DGR
n.706/2016: “Modifica del punto 3 della DGR n.658/2014: “Pacchetto
famiglia 2014", sottomisura 3.4) “Azioni di sistema”: Istituzione del Sistema
di Accreditamento Regionale dei Nidi d’Infanzia. Approvazione del
Regolamento.”;
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 202 di 309
la determinazione dirigenziale 27 dicembre 2017 n. G18673: “DGR n.
903/2017. Sistema di Accreditamento Regionale dei Nidi d'Infanzia.
Approvazione delle Linee Guida per l'elaborazione del Sistema di qualità dei
Nidi d'Infanzia della Regione Lazio e dei Modelli di Domanda per
l'accreditamento regionale dei nidi d'infanzia a titolarità pubblica e
privata.”;
CONSIDERATO che il regolamento di accreditamento regionale dei nidi d’infanzia, approvato
con la citata DGR n. 903/2017, all’art 5 prevede che: “L’Accreditamento
Regionale è disposto con provvedimento della Regione Lazio, entro il termine
massimo di 90 giorni dalla data di presentazione dell’istanza, previa
acquisizione del parere vincolante espresso dalla Commissione Tecnica
Permanente (C.T.P.)”;
che ai sensi del combinato disposto degli artt. 6 e 8 del regolamento succitato,
le C.T.P. devono essere costituite in seno ai cd “Sovra-Ambiti” o, qualora
quest’ultimi non siano stati costituiti, in seno ai Distretti Socio Sanitari
territorialmente competenti così come definiti dall'art. 43 della L.R.
n.11/2016;
PRESO ATTO la determinazione dirigenziale n. 263 del 22 marzo 2019 del Comune di Fondi
con il quale è stata formalizzata la costituzione della C.T.P. presso il Distretto
Socio-Sanitari LT4;
dell’istanza di accreditamento, presentata dal Comune di Lenola, in persona
del suo legale rappresentante, tramite il portale S.I.R.S.E., per l’asilo nido
comunale sito in via Aldo Moro snc a Lenola denominato “PRIMI PASSI”;
della nota protocollata al n. 421464 del 3 giugno 2019 con la quale, la
succitata C.T.P., ha trasmesso il proprio parere favorevole sull’istanza di
accreditamento succitata;
che il suddetto asilo nido è autorizzato al funzionamento, con atto di
autorizzazione n. 5980 dell’11 settembre 2019 del Comune di Lenola, per un
massimo di 26 posti;
della nota, protocollata al n. 733195 del 17 settembre 2019, con la quale il
Comune di Lenola ha trasmesso il succitato atto di autorizzazione al
funzionamento;
ESAMINATA la documentazione trasmessa dalla C.T.P.;
VISTO in particolare, l’art. 7 co.1 del regolamento regionale dei nidi d’infanzia il
quale prevede che: “L’Accreditamento Regionale ha di norma una validità di
3 (tre) anni educativi successivi alla data di formalizzazione del relativo
provvedimento. Qualora la disponibilità dell’immobile presso il quale è
attivato il servizio sia inferiore ai 3 anni richiesti, l’accreditamento potrà
essere rilasciato per una durata pari alla disponibilità dello stesso con un
minimo di un anno educativo”;
PRESO ATTO che l’immobile presso il quale è attivo il servizio di asilo nido è nella
disponibilità del soggetto richiedente per una durata superiore alla durata
dell’accreditamento regionale;
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 203 di 309
VISTO in particolare, l’art. 4 co.1 let. h) del regolamento regionale dei nidi d’infanzia
il quale prevede che venga autorizzata “la pubblicazione dei dati richiesti,
[…] sul portale regionale […]”;
RITENUTO pertanto necessario “accreditare”, ai sensi del regolamento di accreditamento
regionale dei nidi d’infanzia approvato con la DGR n. 903/2017, l’asilo nido
comunale sito in via Aldo Moro snc a Lenola denominato “PRIMI PASSI”;
pertanto necessario prevedere che il presente accreditamento avrà una durata
pari a 3 (tre) anni educativi, a decorrere dall’approvazione del presente
provvedimento amministrativo e fino al 31 luglio 2022;
pertanto necessario pubblicare, sul portale regionale, argomento “Politiche
Sociali”, l’elenco aggiornato dei nidi d’infanzia accreditati ai sensi del
regolamento approvato con la DGR n. 903/2017, inserendo l’asilo nido
comunale sito in via Aldo Moro snc a Lenola denominato “PRIMI PASSI” e
assegnandogli il numero progressivo “AR0212/2019”.
DETERMINA
Per le motivazioni riportate in premessa:
1. di “accreditare”, ai sensi del regolamento di accreditamento regionale dei nidi d’infanzia
approvato con la DGR n. 903/2017, l’asilo nido comunale sito in via Aldo Moro snc a
Lenola denominato “PRIMI PASSI”;
2. che il presente accreditamento avrà una durata pari a 3 (tre) anni educativi, a decorrere
dall’approvazione del presente provvedimento amministrativo e fino al 31 luglio 2022;
3. di pubblicare, sul portale regionale, argomento “Politiche Sociali”, l’elenco aggiornato dei
nidi d’infanzia accreditati ai sensi del regolamento approvato con la DGR n. 903/2017,
inserendo l’asilo nido comunale sito in via Aldo Moro snc a Lenola denominato “PRIMI
PASSI” e assegnandogli il numero progressivo “AR0212/2019”.
La presente Determinazione Dirigenziale sarà trasmessa al Comune di Lenola, alla competente
C.T.P e pubblicata sul B.U.R.L e sul sito regionale www.regione.lazio.it/.
IL DIRETTORE
(Valentino Mantini)
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 204 di 309
Regione LazioDIREZIONE INCLUSIONE SOCIALE
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 23 settembre 2019, n. G12513
DGR n. 903/2017: "[…] Istituzione del Sistema di Accreditamento Regionale dei Nidi d'Infanzia.Approvazione del Regolamento". Accreditamento regionale n. AR0211, asilo nido comunale sito ad ALATRIdenominato "SIAMO PICCOLI MA CRESCEREMO".
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 205 di 309
OGGETTO: DGR n. 903/2017: “[…] Istituzione del Sistema di Accreditamento Regionale dei
Nidi d’Infanzia. Approvazione del Regolamento”. Accreditamento regionale n.
AR0211, asilo nido comunale sito ad ALATRI denominato “SIAMO PICCOLI MA
CRESCEREMO”.
IL DIRETTORE
DELLA DIREZIONE REGIONALE PER L’INCLUSIONE SOCIALE
SU PROPOSTA del Dirigente dell’Area Famiglia, Minori e Persone Fragili;
VISTI lo Statuto della Regione Lazio;
la legge regionale 6 agosto 1999, n.14: “Organizzazione delle funzioni a
livello regionale e locale per la realizzazione del decentramento
amministrativo”;
la legge regionale 18 febbraio 2002, n.6: “Disciplina del sistema
organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla
dirigenza e al personale regionale” e successive modificazioni ed
integrazioni;
il regolamento regionale 6 settembre 2002, n.1: “Regolamento di
organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale” e successive
modificazioni ed integrazioni;
il decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165: “Norme generali
sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni
pubbliche”;
la deliberazione della Giunta regionale 24 aprile 2018, n. 203: “Modifiche al
Regolamento regionale 6 settembre 2002, n.1, “Regolamento di
organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale” e successive
modificazioni e integrazioni” con la quale si è disposta una riorganizzazione
delle strutture della Giunta regionale attraverso la modifica puntuale di taluni
articoli e allegati del regolamento regionale n. 1/2002;
la deliberazione della Giunta regionale 1 giugno 2018, n.252; “Modifiche alla
deliberazione di Giunta regionale n. 203 del 24 aprile 2018.”;
la deliberazione della Giunta regionale 5 giugno 2018, n.268: “Conferimento
dell'incarico di Direttore della Direzione regionale per l’Inclusione Sociale
ai sensi del regolamento di organizzazione 6 settembre 2002, n. 1.
Approvazione schema di contratto.” con la quale è stato conferito l’incarico
di Direttore della Direzione regionale per l’Inclusione sociale al dott.
Valentino Mantini;
la direttiva del Segretario generale 6 giugno 2018, prot. n. 0337598:
“Direttiva del segretario generale – Rimodulazione delle Direzioni
regionali”;
la direttiva 24 maggio 2019 prot. n. 0398621 “Modifica alle Direttive del
Segretariato Generale prot. 337598 del 6 giugno 2018 e prot. 409645 del 6
luglio 2018” con la quale il Segretario Generale, tra l’altro, ha disposto che il
Direttore della Direzione regionale “per l’Inclusione Sociale” rimodulasse le
funzioni;
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 206 di 309
la determinazione dirigenziale 04 giugno 2019, n. G07578: “Rimodulazione
delle funzioni e delle competenze delle Aree della Direzione regionale per
l’Inclusione sociale (De. n. G08636 del 09/07/2018). Recepimento della
direttiva del Segretario Generale del 24 maggio 2019, prot. n. 0398621.”,
con la quale è stata istituita, con decorrenza dal 27 giugno 2019, la struttura
organizzativa di base denominata Area “Famiglia, Minori e Persone Fragili” e
definita la declaratoria analitica delle competenze;
l’atto di organizzazione 25 giugno 2019 n. G08658: “Assegnazione del
personale non dirigenziale alle Aree della Direzione regionale per
l’Inclusione sociale - DE n. G07578 del 04/06/2019.”;
l’atto di organizzazione del Direttore della Direzione regionale affari
istituzionali, personale e sistemi informativi 18 luglio 2019 n. G09824 con la
quale è stato conferito l'incarico di Dirigente dell'Area "Famiglia, Minori e
Persone Fragili" della Direzione regionale "per l'Inclusione Sociale", al dott.
Antonio Mazzarotto;
la legge 6 novembre 2012, n.190: “Disposizioni per la prevenzione e la
repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica
amministrazione”;
il decreto legge 24 giugno 2014, n.90 convertito con modificazioni dalla
legge 11 agosto 2014, n.114: “Misure urgenti per la semplificazione e la
trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari.”;
la legge 7 agosto 1990, n.241: “Nuove norme sul procedimento
amministrativo”;
il decreto legislativo 23 giugno 2011, n.118: “Disposizioni in materia di
armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni,
degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge
5 maggio 2009, n. 42”;
il decreto legislativo 31 marzo 1998, n.112: “Conferimento di funzioni e
compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in
attuazione del capo I della legge del 15 marzo 1997, n. 59”;
la legge 8 novembre 2000, n.328: “Legge quadro per la realizzazione del
sistema integrato di interventi e servizi sociali”;
la legge Regionale 10 agosto 2016, n.11: “Sistema integrato degli interventi e
dei servizi sociali della Regione Lazio”;
la legge regionale 16 giugno 1980, n.59: “Norme sugli asili nido”;
la deliberazione della Giunta regionale 19 dicembre 2017, n. 903: “DGR
n.706/2016: “Modifica del punto 3 della DGR n.658/2014: “Pacchetto
famiglia 2014", sottomisura 3.4) “Azioni di sistema”: Istituzione del Sistema
di Accreditamento Regionale dei Nidi d’Infanzia. Approvazione del
Regolamento.”;
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 207 di 309
la determinazione dirigenziale 27 dicembre 2017 n. G18673: “DGR n.
903/2017. Sistema di Accreditamento Regionale dei Nidi d'Infanzia.
Approvazione delle Linee Guida per l'elaborazione del Sistema di qualità dei
Nidi d'Infanzia della Regione Lazio e dei Modelli di Domanda per
l'accreditamento regionale dei nidi d'infanzia a titolarità pubblica e
privata.”;
CONSIDERATO che il regolamento di accreditamento regionale dei nidi d’infanzia, approvato
con la citata DGR n. 903/2017, all’art 5 prevede che: “L’Accreditamento
Regionale è disposto con provvedimento della Regione Lazio, entro il termine
massimo di 90 giorni dalla data di presentazione dell’istanza, previa
acquisizione del parere vincolante espresso dalla Commissione Tecnica
Permanente (C.T.P.)”;
che ai sensi del combinato disposto degli artt. 6 e 8 del regolamento succitato,
le C.T.P. devono essere costituite in seno ai cd “Sovra-Ambiti” o, qualora
quest’ultimi non siano stati costituiti, in seno ai Distretti Socio Sanitari
territorialmente competenti così come definiti dall'art. 43 della L.R.
n.11/2016;
PRESO ATTO della determinazione dirigenziale del Comune di Alatri reg. gen. n. 406 del 20
marzo 2019, con la quale è stata formalizzata la costituzione della C.T.P.
presso il distretto Socio - Sanitario FRA;
dell’istanza di accreditamento, presentata dal Comune di Alatri in persona del
suo legale rappresentante, tramite il portale S.I.R.S.E., per l’asilo nido
comunale sito in via Cavariccio Loc. Tecchiena ad Alatri, denominato
“SIAMO PICCOLI MA CRESCEREMO”;
della nota, protocollata al n. 454749 del 13 giugno 2019, con la quale, la
succitata C.T.P., ha trasmesso il proprio parere favorevole sull’istanza di
accreditamento succitata;
che il suddetto asilo nido è autorizzato al funzionamento, con determinazione
dirigenziale del Comune di Alatri reg. gen. n. 1438 del 29 agosto 2019, per un
massimo di 50 posti;
della nota, protocollata al n. 732624 del 17 settembre 2019 con la quale, il
Comune di Alatri, ad integrazione della domanda presentata, ha trasmesso la
succitata autorizzazione al funzionamento;
ESAMINATA la documentazione trasmessa dalla C.T.P.;
VISTO in particolare, l’art. 7 co.1 del regolamento regionale dei nidi d’infanzia il
quale prevede che: “L’Accreditamento Regionale ha di norma una validità di
3 (tre) anni educativi successivi alla data di formalizzazione del relativo
provvedimento. Qualora la disponibilità dell’immobile presso il quale è
attivato il servizio sia inferiore ai 3 anni richiesti, l’accreditamento potrà
essere rilasciato per una durata pari alla disponibilità dello stesso con un
minimo di un anno educativo”;
PRESO ATTO che l’immobile presso il quale è attivo il servizio di asilo nido è nella
disponibilità del soggetto richiedente per una durata superiore alla durata
dell’accreditamento regionale;
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 208 di 309
VISTO in particolare, l’art. 4 co.1 let. h) del regolamento regionale dei nidi d’infanzia
il quale prevede che venga autorizzata “la pubblicazione dei dati richiesti,
[…] sul portale regionale […]”;
RITENUTO pertanto necessario “accreditare”, ai sensi del regolamento di accreditamento
regionale dei nidi d’infanzia approvato con la DGR n. 903/2017, l’asilo nido
comunale sito in via Cavariccio Loc. Tecchiena ad Alatri, denominato
“SIAMO PICCOLI MA CRESCEREMO”;
pertanto necessario prevedere che il presente accreditamento avrà una durata
pari a 3 (tre) anni educativi, a decorrere dall’approvazione del presente
provvedimento amministrativo e fino al 31 luglio 2022;
pertanto necessario pubblicare, sul portale regionale, argomento “Politiche
Sociali”, l’elenco aggiornato dei nidi d’infanzia accreditati ai sensi del
regolamento approvato con la DGR n. 903/2017, inserendo l’asilo nido
comunale sito in via Cavariccio Loc. Tecchiena ad Alatri, denominato
“SIAMO PICCOLI MA CRESCEREMO” e assegnandogli il numero
progressivo “AR0211/2019”.
DETERMINA
Per le motivazioni riportate in premessa:
1. di “accreditare”, ai sensi del regolamento di accreditamento regionale dei nidi d’infanzia
approvato con la DGR n. 903/2017, l’asilo nido comunale sito in via Cavariccio Loc.
Tecchiena ad Alatri, denominato “SIAMO PICCOLI MA CRESCEREMO”;
2. che il presente accreditamento avrà una durata pari a 3 (tre) anni educativi, a decorrere
dall’approvazione del presente provvedimento amministrativo e fino al 31 luglio 2022;
3. di pubblicare, sul portale regionale, argomento “Politiche Sociali”, l’elenco aggiornato dei
nidi d’infanzia accreditati ai sensi del regolamento approvato con la DGR n. 903/2017,
inserendo l’asilo nido comunale sito in via Cavariccio Loc. Tecchiena ad Alatri, denominato
“SIAMO PICCOLI MA CRESCEREMO” e assegnandogli il numero progressivo
“AR0211/2019”.
La presente Determinazione Dirigenziale sarà trasmessa al Comune di Alatri, alla competente C.T.P
e pubblicata sul B.U.R.L e sul sito regionale www.regione.lazio.it/.
IL DIRETTORE
(Valentino Mantini)
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 209 di 309
Regione LazioDIREZIONE INCLUSIONE SOCIALE
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 23 settembre 2019, n. G12514
DGR n. 903/2017: "[…] Istituzione del Sistema di Accreditamento Regionale dei Nidi d'Infanzia.Approvazione del Regolamento". Accreditamento regionale n. AR0209, asilo nido privato sito a ROMACAPITALE – MUNICIPIO 5 denominato "GOGHLIGO SPENCER".
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 210 di 309
OGGETTO: DGR n. 903/2017: “[…] Istituzione del Sistema di Accreditamento Regionale dei
Nidi d’Infanzia. Approvazione del Regolamento”. Accreditamento regionale n.
AR0209, asilo nido privato sito a ROMA CAPITALE – MUNICIPIO 5 denominato
“GOGHLIGO SPENCER”.
IL DIRETTORE
DELLA DIREZIONE REGIONALE PER L’INCLUSIONE SOCIALE
SU PROPOSTA del Dirigente dell’Area Famiglia, Minori e Persone Fragili;
VISTI lo Statuto della Regione Lazio;
la legge regionale 6 agosto 1999, n.14: “Organizzazione delle funzioni a
livello regionale e locale per la realizzazione del decentramento
amministrativo”;
la legge regionale 18 febbraio 2002, n.6: “Disciplina del sistema
organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla
dirigenza e al personale regionale” e successive modificazioni ed
integrazioni;
il regolamento regionale 6 settembre 2002, n.1: “Regolamento di
organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale” e successive
modificazioni ed integrazioni;
il decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165: “Norme generali
sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni
pubbliche”;
la deliberazione della Giunta regionale 24 aprile 2018, n. 203: “Modifiche al
Regolamento regionale 6 settembre 2002, n.1, “Regolamento di
organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale” e successive
modificazioni e integrazioni” con la quale si è disposta una riorganizzazione
delle strutture della Giunta regionale attraverso la modifica puntuale di taluni
articoli e allegati del regolamento regionale n. 1/2002;
la deliberazione della Giunta regionale 1 giugno 2018, n.252; “Modifiche alla
deliberazione di Giunta regionale n. 203 del 24 aprile 2018.”;
la deliberazione della Giunta regionale 5 giugno 2018, n.268: “Conferimento
dell'incarico di Direttore della Direzione regionale per l’Inclusione Sociale
ai sensi del regolamento di organizzazione 6 settembre 2002, n. 1.
Approvazione schema di contratto.” con la quale è stato conferito l’incarico
di Direttore della Direzione regionale per l’Inclusione sociale al dott.
Valentino Mantini;
la direttiva del Segretario generale 6 giugno 2018, prot. n. 0337598:
“Direttiva del segretario generale – Rimodulazione delle Direzioni
regionali”;
la direttiva 24 maggio 2019 prot. n. 0398621 “Modifica alle Direttive del
Segretariato Generale prot. 337598 del 6 giugno 2018 e prot. 409645 del 6
luglio 2018” con la quale il Segretario Generale, tra l’altro, ha disposto che il
Direttore della Direzione regionale “per l’Inclusione Sociale” rimodulasse le
funzioni;
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 211 di 309
la determinazione dirigenziale 04 giugno 2019, n. G07578: “Rimodulazione
delle funzioni e delle competenze delle Aree della Direzione regionale per
l’Inclusione sociale (De. n. G08636 del 09/07/2018). Recepimento della
direttiva del Segretario Generale del 24 maggio 2019, prot. n. 0398621.”,
con la quale è stata istituita, con decorrenza dal 27 giugno 2019, la struttura
organizzativa di base denominata Area “Famiglia, Minori e Persone Fragili” e
definita la declaratoria analitica delle competenze;
l’atto di organizzazione 25 giugno 2019 n. G08658: “Assegnazione del
personale non dirigenziale alle Aree della Direzione regionale per
l’Inclusione sociale - DE n. G07578 del 04/06/2019.”;
l’atto di organizzazione del Direttore della Direzione regionale affari
istituzionali, personale e sistemi informativi 18 luglio 2019 n. G09824 con la
quale è stato conferito l'incarico di Dirigente dell'Area "Famiglia, Minori e
Persone Fragili" della Direzione regionale "per l'Inclusione Sociale", al dott.
Antonio Mazzarotto;
la legge 6 novembre 2012, n.190: “Disposizioni per la prevenzione e la
repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica
amministrazione”;
il decreto legge 24 giugno 2014, n.90 convertito con modificazioni dalla
legge 11 agosto 2014, n.114: “Misure urgenti per la semplificazione e la
trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari.”;
la legge 7 agosto 1990, n.241: “Nuove norme sul procedimento
amministrativo”;
il decreto legislativo 23 giugno 2011, n.118: “Disposizioni in materia di
armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni,
degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge
5 maggio 2009, n. 42”;
il decreto legislativo 31 marzo 1998, n.112: “Conferimento di funzioni e
compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in
attuazione del capo I della legge del 15 marzo 1997, n. 59”;
la legge 8 novembre 2000, n.328: “Legge quadro per la realizzazione del
sistema integrato di interventi e servizi sociali”;
la legge Regionale 10 agosto 2016, n.11: “Sistema integrato degli interventi e
dei servizi sociali della Regione Lazio”;
la legge regionale 16 giugno 1980, n.59: “Norme sugli asili nido”;
la deliberazione della Giunta regionale 19 dicembre 2017, n. 903: “DGR
n.706/2016: “Modifica del punto 3 della DGR n.658/2014: “Pacchetto
famiglia 2014", sottomisura 3.4) “Azioni di sistema”: Istituzione del Sistema
di Accreditamento Regionale dei Nidi d’Infanzia. Approvazione del
Regolamento.”;
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 212 di 309
la determinazione dirigenziale 27 dicembre 2017 n. G18673: “DGR n.
903/2017. Sistema di Accreditamento Regionale dei Nidi d'Infanzia.
Approvazione delle Linee Guida per l'elaborazione del Sistema di qualità dei
Nidi d'Infanzia della Regione Lazio e dei Modelli di Domanda per
l'accreditamento regionale dei nidi d'infanzia a titolarità pubblica e
privata.”;
CONSIDERATO che il regolamento di accreditamento regionale dei nidi d’infanzia, approvato
con la citata DGR n. 903/2017, all’art 5 prevede che: “L’Accreditamento
Regionale è disposto con provvedimento della Regione Lazio, entro il termine
massimo di 90 giorni dalla data di presentazione dell’istanza, previa
acquisizione del parere vincolante espresso dalla Commissione Tecnica
Permanente (C.T.P.)”;
che ai sensi del combinato disposto degli artt. 6 e 8 del regolamento succitato,
le C.T.P. devono essere costituite in seno ai cd “Sovra-Ambiti” o, qualora
quest’ultimi non siano stati costituiti, in seno ai Distretti Socio Sanitari
territorialmente competenti così come definiti dall'art. 43 della L.R.
n.11/2016;
PRESO ATTO della determinazione dirigenziale del Municipio 5 del Comune di Roma
Capitale rep. n. CF/1752/2019 dell’11 giugno 2019, con la quale è stata
costituita la C.T.P. presso il medesimo Municipio;
dell’istanza di accreditamento, presentata dalla società “Cooperativa Sociale
Gialla”, in persona del suo legale rappresentante, per l’asilo nido privato sito
in via Herbert Spencer, 82-86 nel Municipio 5 del Comune di Roma Capitale
denominato “GOGHLIGO SPENCER”;
della nota, protocollata al n. 678679 del 26 agosto 2019, con la quale, la
succitata C.T.P., ha trasmesso il proprio parere favorevole sull’istanza di
accreditamento succitata;
che il suddetto asilo nido è autorizzato al funzionamento, con determinazione
dirigenziale rep. n. CF/3161/2014 del 5 settembre 2014 per un massimo di 32
posti;
della nota, protocollata al n. 730384 del 17 settembre 2019, con la quale la
succitata società ha trasmesso l’indicata autorizzazione al funzionamento;
ESAMINATA la documentazione trasmessa dalla C.T.P.;
VISTO in particolare, l’art. 7 co.1 del regolamento regionale dei nidi d’infanzia il
quale prevede che: “L’Accreditamento Regionale ha di norma una validità di
3 (tre) anni educativi successivi alla data di formalizzazione del relativo
provvedimento. Qualora la disponibilità dell’immobile presso il quale è
attivato il servizio sia inferiore ai 3 anni richiesti, l’accreditamento potrà
essere rilasciato per una durata pari alla disponibilità dello stesso con un
minimo di un anno educativo”;
PRESO ATTO che l’immobile presso il quale è attivo il servizio di asilo nido è nella
disponibilità del soggetto richiedente per una durata superiore alla durata
dell’accreditamento regionale;
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 213 di 309
VISTO in particolare, l’art. 4 co.1 let. h) del regolamento regionale dei nidi d’infanzia
il quale prevede che venga autorizzata “la pubblicazione dei dati richiesti,
[…] sul portale regionale […]”;
RITENUTO pertanto necessario “accreditare”, ai sensi del regolamento di accreditamento
regionale dei nidi d’infanzia approvato con la DGR n. 903/2017, l’asilo nido
privato sito in via Herbert Spencer, 82-86 nel Municipio 5 del Comune di
Roma Capitale denominato “GOGHLIGO SPENCER”;
pertanto necessario prevedere che il presente accreditamento avrà una durata
pari a 3 (tre) anni educativi, a decorrere dall’approvazione del presente
provvedimento amministrativo e fino al 31 luglio 2022;
pertanto necessario pubblicare, sul portale regionale, argomento “Politiche
Sociali”, l’elenco aggiornato dei nidi d’infanzia accreditati ai sensi del
regolamento approvato con la DGR n. 903/2017, inserendo l’asilo nido
privato sito in via Herbert Spencer, 82-86 nel Municipio 5 del Comune di
Roma Capitale denominato “GOGHLIGO SPENCER” e assegnandogli il
numero progressivo “AR0209/2019”.
DETERMINA
Per le motivazioni riportate in premessa:
1. di “accreditare”, ai sensi del regolamento di accreditamento regionale dei nidi d’infanzia
approvato con la DGR n. 903/2017, l’asilo nido privato sito in via Herbert Spencer, 82-86
nel Municipio 5 del Comune di Roma Capitale denominato “GOGHLIGO SPENCER”;
2. che il presente accreditamento avrà una durata pari a 3 (tre) anni educativi, a decorrere
dall’approvazione del presente provvedimento amministrativo e fino al 31 luglio 2022;
3. di pubblicare, sul portale regionale, argomento “Politiche Sociali”, l’elenco aggiornato dei
nidi d’infanzia accreditati ai sensi del regolamento approvato con la DGR n. 903/2017,
inserendo l’asilo nido privato sito in via Herbert Spencer, 82-86 nel Municipio 5 del
Comune di Roma Capitale denominato “GOGHLIGO SPENCER” e assegnandogli il
numero progressivo “AR0209/2019”.
La presente Determinazione Dirigenziale sarà trasmessa al Municipio 5 del Comune di Roma
Capitale, alla competente C.T.P e pubblicata sul B.U.R.L e sul sito regionale www.regione.lazio.it/.
IL DIRETTORE
(Valentino Mantini)
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 214 di 309
Regione LazioDIREZIONE INCLUSIONE SOCIALE
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 23 settembre 2019, n. G12515
DGR n. 903/2017: "[…] Istituzione del Sistema di Accreditamento Regionale dei Nidi d'Infanzia.Approvazione del Regolamento". Accreditamento regionale n. AR0210, asilo nido comunale sito ad ALATRIdenominato "BABALÙ".
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 215 di 309
OGGETTO: DGR n. 903/2017: “[…] Istituzione del Sistema di Accreditamento Regionale dei
Nidi d’Infanzia. Approvazione del Regolamento”. Accreditamento regionale n.
AR0210, asilo nido comunale sito ad ALATRI denominato “BABALÙ”.
IL DIRETTORE
DELLA DIREZIONE REGIONALE PER L’INCLUSIONE SOCIALE
SU PROPOSTA del Dirigente dell’Area Famiglia, Minori e Persone Fragili;
VISTI lo Statuto della Regione Lazio;
la legge regionale 6 agosto 1999, n.14: “Organizzazione delle funzioni a
livello regionale e locale per la realizzazione del decentramento
amministrativo”;
la legge regionale 18 febbraio 2002, n.6: “Disciplina del sistema
organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla
dirigenza e al personale regionale” e successive modificazioni ed
integrazioni;
il regolamento regionale 6 settembre 2002, n.1: “Regolamento di
organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale” e successive
modificazioni ed integrazioni;
il decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165: “Norme generali
sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni
pubbliche”;
la deliberazione della Giunta regionale 24 aprile 2018, n. 203: “Modifiche al
Regolamento regionale 6 settembre 2002, n.1, “Regolamento di
organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale” e successive
modificazioni e integrazioni” con la quale si è disposta una riorganizzazione
delle strutture della Giunta regionale attraverso la modifica puntuale di taluni
articoli e allegati del regolamento regionale n. 1/2002;
la deliberazione della Giunta regionale 1 giugno 2018, n.252; “Modifiche alla
deliberazione di Giunta regionale n. 203 del 24 aprile 2018.”;
la deliberazione della Giunta regionale 5 giugno 2018, n.268: “Conferimento
dell'incarico di Direttore della Direzione regionale per l’Inclusione Sociale
ai sensi del regolamento di organizzazione 6 settembre 2002, n. 1.
Approvazione schema di contratto.” con la quale è stato conferito l’incarico
di Direttore della Direzione regionale per l’Inclusione sociale al dott.
Valentino Mantini;
la direttiva del Segretario generale 6 giugno 2018, prot. n. 0337598:
“Direttiva del segretario generale – Rimodulazione delle Direzioni
regionali”;
la direttiva 24 maggio 2019 prot. n. 0398621 “Modifica alle Direttive del
Segretariato Generale prot. 337598 del 6 giugno 2018 e prot. 409645 del 6
luglio 2018” con la quale il Segretario Generale, tra l’altro, ha disposto che il
Direttore della Direzione regionale “per l’Inclusione Sociale” rimodulasse le
funzioni;
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 216 di 309
la determinazione dirigenziale 04 giugno 2019, n. G07578: “Rimodulazione
delle funzioni e delle competenze delle Aree della Direzione regionale per
l’Inclusione sociale (De. n. G08636 del 09/07/2018). Recepimento della
direttiva del Segretario Generale del 24 maggio 2019, prot. n. 0398621.”,
con la quale è stata istituita, con decorrenza dal 27 giugno 2019, la struttura
organizzativa di base denominata Area “Famiglia, Minori e Persone Fragili” e
definita la declaratoria analitica delle competenze;
l’atto di organizzazione 25 giugno 2019 n. G08658: “Assegnazione del
personale non dirigenziale alle Aree della Direzione regionale per
l’Inclusione sociale - DE n. G07578 del 04/06/2019.”;
l’atto di organizzazione del Direttore della Direzione regionale affari
istituzionali, personale e sistemi informativi 18 luglio 2019 n. G09824 con la
quale è stato conferito l'incarico di Dirigente dell'Area "Famiglia, Minori e
Persone Fragili" della Direzione regionale "per l'Inclusione Sociale", al dott.
Antonio Mazzarotto;
la legge 6 novembre 2012, n.190: “Disposizioni per la prevenzione e la
repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica
amministrazione”;
il decreto legge 24 giugno 2014, n.90 convertito con modificazioni dalla
legge 11 agosto 2014, n.114: “Misure urgenti per la semplificazione e la
trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari.”;
la legge 7 agosto 1990, n.241: “Nuove norme sul procedimento
amministrativo”;
il decreto legislativo 23 giugno 2011, n.118: “Disposizioni in materia di
armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni,
degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge
5 maggio 2009, n. 42”;
il decreto legislativo 31 marzo 1998, n.112: “Conferimento di funzioni e
compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in
attuazione del capo I della legge del 15 marzo 1997, n. 59”;
la legge 8 novembre 2000, n.328: “Legge quadro per la realizzazione del
sistema integrato di interventi e servizi sociali”;
la legge Regionale 10 agosto 2016, n.11: “Sistema integrato degli interventi e
dei servizi sociali della Regione Lazio”;
la legge regionale 16 giugno 1980, n.59: “Norme sugli asili nido”;
la deliberazione della Giunta regionale 19 dicembre 2017, n. 903: “DGR
n.706/2016: “Modifica del punto 3 della DGR n.658/2014: “Pacchetto
famiglia 2014", sottomisura 3.4) “Azioni di sistema”: Istituzione del Sistema
di Accreditamento Regionale dei Nidi d’Infanzia. Approvazione del
Regolamento.”;
la determinazione dirigenziale 27 dicembre 2017 n. G18673: “DGR n.
903/2017. Sistema di Accreditamento Regionale dei Nidi d'Infanzia.
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 217 di 309
Approvazione delle Linee Guida per l'elaborazione del Sistema di qualità dei
Nidi d'Infanzia della Regione Lazio e dei Modelli di Domanda per
l'accreditamento regionale dei nidi d'infanzia a titolarità pubblica e
privata.”;
CONSIDERATO che il regolamento di accreditamento regionale dei nidi d’infanzia, approvato
con la citata DGR n. 903/2017, all’art 5 prevede che: “L’Accreditamento
Regionale è disposto con provvedimento della Regione Lazio, entro il termine
massimo di 90 giorni dalla data di presentazione dell’istanza, previa
acquisizione del parere vincolante espresso dalla Commissione Tecnica
Permanente (C.T.P.)”;
che ai sensi del combinato disposto degli artt. 6 e 8 del regolamento succitato,
le C.T.P. devono essere costituite in seno ai cd “Sovra-Ambiti” o, qualora
quest’ultimi non siano stati costituiti, in seno ai Distretti Socio Sanitari
territorialmente competenti così come definiti dall'art. 43 della L.R.
n.11/2016;
PRESO ATTO della determinazione dirigenziale del Comune di Alatri reg. gen. n. 406 del 20
marzo 2019, con la quale è stata formalizzata la costituzione della C.T.P.
presso il distretto Socio - Sanitario FRA;
dell’istanza di accreditamento, presentata dal Comune di Alatri in persona del
suo legale rappresentante, tramite il portale S.I.R.S.E., per l’asilo nido
comunale sito in via Martiri Ungheresi snc ad Alatri, denominato
“BABALÙ”;
della nota, protocollata al n. 454727 del 13 giugno 2019, con la quale, la
succitata C.T.P., ha trasmesso il proprio parere favorevole sull’istanza di
accreditamento succitata;
che il suddetto asilo nido è autorizzato al funzionamento, con determinazione
dirigenziale del Comune di Alatri reg. gen. n. 1439 del 29 agosto 2019, per un
massimo di 35 posti;
della nota, protocollata al n. 730784 del 17 settembre 2019 con la quale, il
Comune di Alatri, ad integrazione della domanda presentata, ha trasmesso la
succitata autorizzazione al funzionamento;
ESAMINATA la documentazione trasmessa dalla C.T.P.;
VISTO in particolare, l’art. 7 co.1 del regolamento regionale dei nidi d’infanzia il
quale prevede che: “L’Accreditamento Regionale ha di norma una validità di
3 (tre) anni educativi successivi alla data di formalizzazione del relativo
provvedimento. Qualora la disponibilità dell’immobile presso il quale è
attivato il servizio sia inferiore ai 3 anni richiesti, l’accreditamento potrà
essere rilasciato per una durata pari alla disponibilità dello stesso con un
minimo di un anno educativo”;
PRESO ATTO che l’immobile presso il quale è attivo il servizio di asilo nido è nella
disponibilità del soggetto richiedente per una durata superiore alla durata
dell’accreditamento regionale;
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 218 di 309
VISTO in particolare, l’art. 4 co.1 let. h) del regolamento regionale dei nidi d’infanzia
il quale prevede che venga autorizzata “la pubblicazione dei dati richiesti,
[…] sul portale regionale […]”;
RITENUTO pertanto necessario “accreditare”, ai sensi del regolamento di accreditamento
regionale dei nidi d’infanzia approvato con la DGR n. 903/2017, l’asilo nido
comunale sito in via Martiri Ungheresi snc ad Alatri, denominato
“BABALÙ”;;
pertanto necessario prevedere che il presente accreditamento avrà una durata
pari a 3 (tre) anni educativi, a decorrere dall’approvazione del presente
provvedimento amministrativo e fino al 31 luglio 2022;
pertanto necessario pubblicare, sul portale regionale, argomento “Politiche
Sociali”, l’elenco aggiornato dei nidi d’infanzia accreditati ai sensi del
regolamento approvato con la DGR n. 903/2017, inserendo l’asilo nido
comunale sito in via Martiri Ungheresi snc ad Alatri, denominato
“BABALÙ” e assegnandogli il numero progressivo “AR0210/2019”.
DETERMINA
Per le motivazioni riportate in premessa:
1. di “accreditare”, ai sensi del regolamento di accreditamento regionale dei nidi d’infanzia
approvato con la DGR n. 903/2017, l’asilo nido comunale sito in via Martiri Ungheresi snc
ad Alatri, denominato “BABALÙ”;
2. che il presente accreditamento avrà una durata pari a 3 (tre) anni educativi, a decorrere
dall’approvazione del presente provvedimento amministrativo e fino al 31 luglio 2022;
3. di pubblicare, sul portale regionale, argomento “Politiche Sociali”, l’elenco aggiornato dei
nidi d’infanzia accreditati ai sensi del regolamento approvato con la DGR n. 903/2017,
inserendo l’asilo nido comunale sito in via Martiri Ungheresi snc ad Alatri, denominato
“BABALÙ” e assegnandogli il numero progressivo “AR0210/2019”.
La presente Determinazione Dirigenziale sarà trasmessa al Comune di Alatri, alla competente C.T.P
e pubblicata sul B.U.R.L e sul sito regionale www.regione.lazio.it/.
IL DIRETTORE
(Valentino Mantini)
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 219 di 309
Regione LazioDIREZIONE POLITICHE ABITATIVE E LA PIANIFICAZIONE
TERRITORIALE, PAESISTICA E URBANISTICAAtti dirigenziali di Gestione
Determinazione 6 settembre 2019, n. G11749
Attuazione D.G.R. n. 412/2019 recante "Legge regionale 26 febbraio 2014 n. 2, art. 15 comma 1,dichiarazione dello stato di calamità a seguito degli eventi eccezionali di natura antropica che hanno colpito ilComune di Rocca di Papa il giorno 10 giugno 2019" e successiva D.G.R. n. 590/2019 – Impegno sul capitoloE62516, missione 08, programma 01, 2.03.01.02 della somma pari ad € 80.000,00, Esercizio finanziario 2019destinata ai primi interventi di ripristino della funzionalità delle abitazioni sfollate nel Comune di Rocca diPapa e impegno sul capitolo E61913, missione 08, programma 02, 1.04.01.02 della somma pari ad €20.000,00 destinata a fronteggiare i primi oneri per garantire l'assistenza abitativa alle famiglie sfollate.
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 220 di 309
OGGETTO: Attuazione D.G.R. n. 412/2019 recante “Legge regionale 26 febbraio 2014 n. 2, art. 15
comma 1, dichiarazione dello stato di calamità a seguito degli eventi eccezionali di natura antropica
che hanno colpito il Comune di Rocca di Papa il giorno 10 giugno 2019” e successiva D.G.R. n.
590/2019 – Impegno sul capitolo E62516, missione 08, programma 01, 2.03.01.02 della somma pari
ad € 80.000,00, Esercizio finanziario 2019 destinata ai primi interventi di ripristino della funzionalità
delle abitazioni sfollate nel Comune di Rocca di Papa e impegno sul capitolo E61913, missione 08,
programma 02, 1.04.01.02 della somma pari ad € 20.000,00 destinata a fronteggiare i primi oneri per
garantire l’assistenza abitativa alle famiglie sfollate.
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE PER LE POLITICHE ABITATIVE E LA PIANIFICAZIONE
TERRITORIALE, PAESISTICA E URBANISTICA
SU PROPOSTA del Dirigente ad interim dell’Area “Edilizia Residenziale Sovvenzionata”;
VISTA la Legge 5 agosto 1978 n.457 “Norme per l’edilizia residenziale” e s.m.i.;
VISTA la Legge 17 febbraio 1992 n.179 “Norme per l’edilizia residenziale” e s.m.i.;
VISTA la Legge 4 dicembre 1993 n.493 “Disposizioni per l'accelerazione degli investimenti ed il
sostegno dell'occupazione e per la semplificazione dei procedimenti in materia edilizia”;
VISTA la Legge Regionale 6 agosto 1999 n.12 “Disciplina delle funzioni amministrative regionali e
locali in materia di edilizia residenziale pubblica” e successive modifiche ed integrazioni;
VISTA la legge regionale 20 novembre 2001, n. 25, recante: “Norme in materia di programmazione,
bilancio e contabilità della Regione” e s.m. e i.;
VISTO il Decreto legislativo del 23 giugno 2011, n. 118, recante “Disposizioni in materia di
armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei
loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42”;
VISTO il regolamento regionale 9 novembre 2017, n. 26, recante: “Regolamento regionale di
contabilità”;
VISTO l’articolo 30, comma 2, del r.r. n. 26/2017, in riferimento alla predisposizione del piano
finanziario in attuazione della spesa;
VISTA la legge regionale 28 dicembre 2018, n. 13, recante: “Legge di stabilità regionale 2019”;
VISTA la legge regionale 28 dicembre 2018, n. 14, recante: “Bilancio di previsione finanziario della
Regione Lazio 2019-2021”;
VISTA la deliberazione della Giunta Regionale 28 dicembre 2018, n. 861 recante: “Bilancio di
previsione finanziario della Regione Lazio 2019-2021. Approvazione del "Documento tecnico di
accompagnamento", ripartito in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi
e macroaggregati per le spese”;
VISTA la deliberazione della Giunta Regionale 28 dicembre 2018, n. 862 recante: “Bilancio di
previsione finanziario della Regione Lazio 2019-2021. Approvazione del "Bilancio finanziario
gestionale", ripartito in capitoli di entrata e di spesa”;
VISTA la deliberazione della Giunta Regionale 22 gennaio 2019, n. 16 recante: “Applicazione delle
disposizioni di cui agli articoli 10, comma 2, e 39, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011,
n. 118 e successive modifiche e disposizioni per la gestione del bilancio regionale 2019-2021, ai
sensi dell'articolo 28 del regolamento regionale 9 novembre 2017. Approvazione del bilancio
reticolare, ai sensi dell'articolo 29 del r.r. n. 26/2017”;
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 221 di 309
VISTA la deliberazione della Giunta Regionale 5 febbraio 2019, n. 64 avente ad oggetto: “Bilancio
di previsione finanziario della Regione Lazio 2019-2021. Assegnazione dei capitoli di spesa alle
strutture regionali competenti, ai sensi dell'articolo 3, comma 2, lettera c) della legge regionale 28
dicembre 2018, n. 14 e dell'articolo 13, comma 5, del regolamento regionale 9 novembre 2017, n.
26”;
VISTA la circolare del Segretario Generale della Giunta Regionale prot. n. 131023 del 18.02.2019 e
le eventuali e successive integrazioni, con la quale sono fornite indicazioni per la gestione del
bilancio regionale 2019-2021;
VISTA la D.G.R.L. n. 270 del 5 giugno 2018 con la quale è stato conferito all’Arch. Manuela
Manetti l’incarico di Direttore della Direzione Regionale “Infrastrutture e politiche abitative e la
pianificazione territoriale paesistica e urbanistica”;
PREMESSO che
- in data 10 giugno 2019 nel Comune di Rocca di Papa si è verificata un’esplosione provocata
da una fuga di gas con ingenti danni a persone e cose, interessando la sede del Comune,
parzialmente crollata, gli adiacenti locali dell’edificio scolastico ed alcune abitazioni private
situate nella zona limitrofa a quella dell’accaduto, danni alla viabilità ed alle attività
commerciali e produttive;
- l’evento suddetto ha causato due vittime - di cui una è il Sindaco del Comune-, il ferimento di
alcuni cittadini, tra cui bambini, nonché l’immediata evacuazione dei cittadini residenti
all’interno della zona rossa e contestuale sistemazione degli stessi in strutture ricettive
alternative;
- l’esplosione ha reso inagibile la sede comunale, sita in Corso Costituente, con conseguenti
ripercussioni sulla continuità amministrativa dell’ente che determina effetti negativi sul
tessuto socio-economico del territorio comunale;
- il Comune di Rocca di Papa ha immediatamente istituito la struttura operativa C.O.C. –
Centro Operativo Comunale per la gestione ed il coordinamento dei primi interventi operativi
di protezione civile in sede locale;
- a supporto delle autorità locali è prontamente intervenuta l’Agenzia regionale di protezione
civile attuando il piano di assistenza alla popolazione sfollata ed impegnando le strutture
operative del sistema regionale di protezione civile;
- con Deliberazione della Giunta Comunale del Comune di Rocca di Papa n.60 del 13/06/2019,
a seguito dell’accadimento del 10 giugno 2019, si è ribadito lo stato di gravissima emergenza
in cui versa il Comune e la popolazione di Rocca di Papa, chiedendo alla Presidenza del
Consiglio dei Ministri e alla Regione Lazio la dichiarazione dello stato di emergenza;
- con Decreto del Presidente della Regione Lazio del 21 giugno 2019, n. T00159 recante
“Legge regionale 26 febbraio 2014 n. 2, art. 15 comma 1, dichiarazione dello stato di
calamità a seguito degli eventi eccezionali di natura antropica che hanno colpito il Comune
di Rocca di papa il giorno 10 giugno 2019”, per far fronte alla situazione determinatasi in
conseguenza dell’evento eccezionale del 10 giugno 2019, è stato dichiarato lo stato di
calamità su una parte del territorio del Comune di Rocca di Papa, dove l’accaduto ha
provocato - oltre a due vittime - situazioni emergenziali di disagio alla popolazione colpita
dall’evento, nonché condizioni sia specifiche che diffuse di pericolo per la pubblica e privata
incolumità;
- lo stato di calamità è stato appunto limitato a Corso Costituente, dove si trovano la sede del
Comune e gli edifici limitrofi coinvolti dall’esplosione, salvo diversa perimetrazione che
potrà risultare dagli accertamenti tecnici effettuati dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco;
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 222 di 309
- con nota del Comune di Rocca di Papa prot. n. 16907 del 18 giugno 2019, acquisita al protocollo
Regionale in data 19.06.2019 con n. 470226, lo stesso ha elencato gli interventi necessari alla
gestione della emergenza ed al ripristino delle ordinarie condizioni di vita e il relativo
fabbisogno finanziario;
- dalla prima presunta ricognizione dei danni è emersa la necessità di provvedere ai primi
interventi di ripristino della funzionalità degli edifici e delle abitazioni danneggiate che ha
comportato lo sgombero delle stesse, nonché la copertura economica degli oneri per garantire
l’assistenza abitativa alle famiglie sfollate;
- è stata ravvisata, quindi, l’esigenza primaria di prevedere un primo stanziamento regionale, per
far fronte alle necessità sopra descritte, che rappresenta solo l’avvio di una più puntuale e
analitica ricognizione delle occorrenze per giungere al ripristino delle condizioni ante
emergenza;
- per le finalità di cui sopra, il Direttore della Direzione regionale per le Politiche abitative e la
Pianificazione territoriale, paesistica e urbanistica, con nota prot. 579376 del 19 luglio 2019, ha
richiesto la variazione di bilancio in termini di competenza e di cassa per l’esercizio finanziario
2019, per la somma complessiva di € 100.000,00, destinata ad assicurare i primi interventi di
ripristino della funzionalità degli edifici e delle abitazioni danneggiate e la copertura delle prime
spese di assistenza abitativa per le famiglie sfollate;
- con deliberazione di Giunta regionale del 23 luglio 2019, n. 505, la Direzione Bilancio, Governo
societario, Demanio e Patrimonio ha provveduto ad effettuare la variazione di bilancio per
l’importo complessivo di € 100.000,00, prevedendo l’importo di € 80.000,00 sul capitolo
E62516, e.f. 2019 e l’importo di € 20.000,00 sul capitolo E61913, e.f. 2019;
- con deliberazione di Giunta regionale del 2 agosto 2019, n. 590, è stata destinata la somma di €
80.000,00 sul cap. E62516 della Direzione Regionale per le politiche abitative e la pianificazione
territoriale, paesistica e urbanistica – esercizio finanziario 2019, per i primi interventi di
ripristino delle abitazioni danneggiate ed € 20.000,00 sul cap. E61913 della Direzione Regionale
per le politiche abitative e la pianificazione territoriale, paesistica e urbanistica – esercizio
finanziario 2019, per le prime spese atte a garantire l’assistenza abitativa per le famiglie sfollate;
RITENUTO
- in attuazione alla DGR n. 412/2019 e successiva DGR 590/2019, impegnare a favore del
Comune di Rocca di Papa (cod. cred. 273) l’importo di € 80.000,00 sul capitolo E62516,
missione 08, programma 01, 2.03.01.02, esercizio finanziario 2019, destinato ai primi interventi
di ripristino della funzionalità delle abitazioni danneggiate nel Comune di Rocca di Papa e
l’importo di € 20.000,00 sul capitolo E61913, missione 08, programma 02, 1.04.01.02, esercizio
finanziario 2019, destinato a fronteggiare i primi oneri per garantire l’assistenza abitativa alle
famiglie sfollate;
- di poter ricomprendere gli interventi volti al ripristino della funzionalità delle abitazioni
danneggiate e a garantire l’assistenza abitativa alle famiglie sfollate, nell’ambito della somma
destinata con DGR n. 590/2019 al fine di scongiurare ulteriori disagi alla comunità locale;
ACCERTATO che l’obbligazione di spesa per gli impegni assunti nell’anno 2019, andrà in scadenza
nel corrente esercizio finanziario;
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 223 di 309
DETERMINA
Per le motivazioni indicate in premessa, che qui si richiamano integralmente:
- di impegnare a favore del Comune di Rocca di Papa (cod. cred. 273) l’importo di € 80.000,00 sul
capitolo E62516, missione 08, programma 01, 2.03.01.02, esercizio finanziario 2019, destinato
ai primi interventi di ripristino della funzionalità delle abitazioni danneggiate nel Comune di
Rocca di Papa e l’importo di € 20.000,00 sul capitolo E61913, missione 08, programma 02,
1.04.01.02, esercizio finanziario 2019, destinato a fronteggiare i primi oneri per garantire
l’assistenza abitativa alle famiglie sfollate, che presentano la necessaria disponibilità;
- di ricomprendere gli interventi di ripristino della funzionalità delle abitazioni danneggiate e di
assistenza abitativa alle famiglie sfollate, nell’ambito degli importi all’uopo destinati con DGR
n. 590/2019.
Avverso il presente Atto è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo
Regionale del Lazio nel termine di giorni 60 (sessanta) dalla pubblicazione, ovvero Ricorso
straordinario al Capo dello Stato entro il termine di giorni 120 (centoventi).
La presente determinazione è pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito
istituzionale della Regione Lazio/sezione amministrazione trasparente.
Arch. Manuela Manetti
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 224 di 309
Regione LazioDIREZIONE POLITICHE ABITATIVE E LA PIANIFICAZIONE
TERRITORIALE, PAESISTICA E URBANISTICAAtti dirigenziali di Gestione
Determinazione 10 settembre 2019, n. G11892
Attuazione D.G.R. n. 412/2019 recante "Legge regionale 26 febbraio 2014 n. 2, art. 15 comma 1,dichiarazione dello stato di calamità a seguito degli eventi eccezionali di natura antropica che hanno colpito ilComune di Rocca di Papa il giorno 10 giugno 2019" e successiva D.G.R. n. 619/2019 – Impegno sul capitoloE62516, missione 08, programma 01, 2.03.01.02 della somma pari ad € 185.000,00, Esercizio finanziario2019 destinata agli interventi di ripristino della funzionalità delle abitazioni sfollate nel Comune di Rocca diPapa e impegno sul capitolo E61913, missione 08, programma 02, 1.04.01.02 della somma pari ad € 4.000,00destinata a fronteggiare gli oneri per garantire l'assistenza abitativa alle famiglie sfollate.
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 225 di 309
OGGETTO: Attuazione D.G.R. n. 412/2019 recante “Legge regionale 26 febbraio 2014 n. 2, art. 15
comma 1, dichiarazione dello stato di calamità a seguito degli eventi eccezionali di natura antropica
che hanno colpito il Comune di Rocca di Papa il giorno 10 giugno 2019” e successiva D.G.R. n.
619/2019 – Impegno sul capitolo E62516, missione 08, programma 01, 2.03.01.02 della somma pari
ad € 185.000,00, Esercizio finanziario 2019 destinata agli interventi di ripristino della funzionalità
delle abitazioni sfollate nel Comune di Rocca di Papa e impegno sul capitolo E61913, missione 08,
programma 02, 1.04.01.02 della somma pari ad € 4.000,00 destinata a fronteggiare gli oneri per
garantire l’assistenza abitativa alle famiglie sfollate.
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE PER LE POLITICHE ABITATIVE E LA PIANIFICAZIONE
TERRITORIALE, PAESISTICA E URBANISTICA
SU PROPOSTA del Dirigente ad interim dell’Area “Edilizia Residenziale Sovvenzionata”;
VISTA la Legge 5 agosto 1978 n.457 “Norme per l’edilizia residenziale” e s.m.i.;
VISTA la Legge 17 febbraio 1992 n.179 “Norme per l’edilizia residenziale” e s.m.i.;
VISTA la Legge 4 dicembre 1993 n.493 “Disposizioni per l'accelerazione degli investimenti ed il
sostegno dell'occupazione e per la semplificazione dei procedimenti in materia edilizia”;
VISTA la legge regionale 20 novembre 2001, n. 25, recante: “Norme in materia di programmazione,
bilancio e contabilità della Regione” e s.m. e i.;
VISTO il Decreto legislativo del 23 giugno 2011, n. 118, recante “Disposizioni in materia di
armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei
loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42”;
VISTO il regolamento regionale 9 novembre 2017, n. 26, recante: “Regolamento regionale di
contabilità”;
VISTO l’articolo 30, comma 2, del r.r. n. 26/2017, in riferimento alla predisposizione del piano
finanziario in attuazione della spesa;
VISTA la legge regionale 28 dicembre 2018, n. 13, recante: “Legge di stabilità regionale 2019”;
VISTA la legge regionale 28 dicembre 2018, n. 14, recante: “Bilancio di previsione finanziario della
Regione Lazio 2019-2021”;
VISTA la deliberazione della Giunta Regionale 28 dicembre 2018, n. 861 recante: “Bilancio di
previsione finanziario della Regione Lazio 2019-2021. Approvazione del "Documento tecnico di
accompagnamento", ripartito in titoli, tipologie e categorie per le entrate ed in missioni, programmi
e macroaggregati per le spese”;
VISTA la deliberazione della Giunta Regionale 28 dicembre 2018, n. 862 recante: “Bilancio di
previsione finanziario della Regione Lazio 2019-2021. Approvazione del "Bilancio finanziario
gestionale", ripartito in capitoli di entrata e di spesa”;
VISTA la deliberazione della Giunta Regionale 22 gennaio 2019, n. 16 recante: “Applicazione delle
disposizioni di cui agli articoli 10, comma 2, e 39, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011,
n. 118 e successive modifiche e disposizioni per la gestione del bilancio regionale 2019-2021, ai
sensi dell'articolo 28 del regolamento regionale 9 novembre 2017. Approvazione del bilancio
reticolare, ai sensi dell'articolo 29 del r.r. n. 26/2017”;
VISTA la deliberazione della Giunta Regionale 5 febbraio 2019, n. 64 avente ad oggetto: “Bilancio
di previsione finanziario della Regione Lazio 2019-2021. Assegnazione dei capitoli di spesa alle
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 226 di 309
strutture regionali competenti, ai sensi dell'articolo 3, comma 2, lettera c) della legge regionale 28
dicembre 2018, n. 14 e dell'articolo 13, comma 5, del regolamento regionale 9 novembre 2017, n.
26”;
VISTA la circolare del Segretario Generale della Giunta Regionale prot. n. 131023 del 18.02.2019 e
le eventuali e successive integrazioni, con la quale sono fornite indicazioni per la gestione del
bilancio regionale 2019-2021;
VISTA la D.G.R.L. n. 270 del 5 giugno 2018 con la quale è stato conferito all’Arch. Manuela
Manetti l’incarico di Direttore della Direzione Regionale per le politiche abitative e la pianificazione
territoriale, paesistica e urbanistica;
PREMESSO che
- in data 10 giugno 2019 nel Comune di Rocca di Papa si è verificata un’esplosione provocata
da una fuga di gas con ingenti danni a persone e cose, interessando la sede del Comune,
parzialmente crollata, gli adiacenti locali dell’edificio scolastico ed alcune abitazioni private
situate nella zona limitrofa a quella dell’accaduto, danni alla viabilità ed alle attività
commerciali e produttive;
- l’evento suddetto ha causato due vittime - di cui una è il Sindaco del Comune-, il ferimento di
alcuni cittadini, tra cui bambini, nonché l’immediata evacuazione dei cittadini residenti
all’interno della zona rossa e contestuale sistemazione degli stessi in strutture ricettive
alternative;
- l’esplosione ha reso inagibile la sede comunale, sita in Corso Costituente, con conseguenti
ripercussioni sulla continuità amministrativa dell’ente che determina effetti negativi sul
tessuto socio-economico del territorio comunale;
- il Comune di Rocca di Papa ha immediatamente istituito la struttura operativa C.O.C. –
Centro Operativo Comunale per la gestione ed il coordinamento dei primi interventi operativi
di protezione civile in sede locale;
- a supporto delle autorità locali è prontamente intervenuta l’Agenzia regionale di protezione
civile attuando il piano di assistenza alla popolazione sfollata ed impegnando le strutture
operative del sistema regionale di protezione civile;
- con Deliberazione della Giunta Comunale del Comune di Rocca di Papa n.60 del 13/06/2019,
a seguito dell’accadimento del 10 giugno 2019, si è ribadito lo stato di gravissima emergenza
in cui versa il Comune e la popolazione di Rocca di Papa, chiedendo alla Presidenza del
Consiglio dei Ministri e alla Regione Lazio la dichiarazione dello stato di emergenza;
- con Decreto del Presidente della Regione Lazio del 21 giugno 2019, n. T00159 recante
“Legge regionale 26 febbraio 2014 n. 2, art. 15 comma 1, dichiarazione dello stato di
calamità a seguito degli eventi eccezionali di natura antropica che hanno colpito il Comune
di Rocca di papa il giorno 10 giugno 2019”, per far fronte alla situazione determinatasi in
conseguenza dell’evento eccezionale del 10 giugno 2019, è stato dichiarato lo stato di
calamità su una parte del territorio del Comune di Rocca di Papa, dove l’accaduto ha
provocato - oltre a due vittime - situazioni emergenziali di disagio alla popolazione colpita
dall’evento, nonché condizioni sia specifiche che diffuse di pericolo per la pubblica e privata
incolumità;
- lo stato di calamità è stato appunto limitato a Corso Costituente, dove si trovano la sede del
Comune e gli edifici limitrofi coinvolti dall’esplosione, salvo diversa perimetrazione che
potrà risultare dagli accertamenti tecnici effettuati dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco;
- con nota del Comune di Rocca di Papa prot. n. 16907 del 18 giugno 2019, acquisita al protocollo
Regionale in data 19.06.2019 con n. 470226, lo stesso ha elencato gli interventi necessari alla
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 227 di 309
gestione della emergenza ed al ripristino delle ordinarie condizioni di vita e il relativo
fabbisogno finanziario;
- dalla prima presunta ricognizione dei danni è emersa la necessità di provvedere ai primi
interventi di ripristino della funzionalità degli edifici e delle abitazioni danneggiate che ha
comportato lo sgombero delle stesse, nonché la copertura economica degli oneri per garantire
l’assistenza abitativa alle famiglie sfollate;
- è stata ravvisata, quindi, l’esigenza primaria di prevedere un primo stanziamento regionale, per
far fronte alle necessità sopra descritte, che rappresenta solo l’avvio di una più puntuale e
analitica ricognizione delle occorrenze per giungere al ripristino delle condizioni ante
emergenza;
- per le finalità di cui sopra, il Direttore della Direzione regionale per le Politiche abitative e la
Pianificazione territoriale, paesistica e urbanistica, con nota prot. 579376 del 19 luglio 2019, ha
richiesto una prima variazione di bilancio in termini di competenza e di cassa per l’esercizio
finanziario 2019, per la somma complessiva di € 100.000,00, destinata ad assicurare i primi
interventi di ripristino della funzionalità degli edifici e delle abitazioni danneggiate e la copertura
delle prime spese di assistenza abitativa per le famiglie sfollate;
- con deliberazione di Giunta regionale del 23 luglio 2019, n. 505, la Direzione Bilancio, Governo
societario, Demanio e Patrimonio ha provveduto ad effettuare la variazione di bilancio per
l’importo complessivo di € 100.000,00, prevedendo l’importo di € 80.000,00 sul capitolo
E62516, e.f. 2019 e l’importo di € 20.000,00 sul capitolo E61913, e.f. 2019;
- con deliberazione di Giunta regionale del 2 agosto 2019, n. 590, è stata destinata la somma di €
80.000,00 sul cap. E62516 della Direzione Regionale per le politiche abitative e la pianificazione
territoriale, paesistica e urbanistica – esercizio finanziario 2019, per i primi interventi di
ripristino delle abitazioni danneggiate ed € 20.000,00 sul cap. E61913 della Direzione Regionale
per le politiche abitative e la pianificazione territoriale, paesistica e urbanistica – esercizio
finanziario 2019, per le prime spese atte a garantire l’assistenza abitativa per le famiglie sfollate;
- il Comune di Rocca di Papa, con successive note prot. 21119 e prot. 21120 del 26/07/2019
pervenute in data 29/07/2019, ha compiutamente quantificato le ulteriori necessità economiche
per fronteggiare gli interventi di ripristino della funzionalità degli edifici e delle abitazioni
danneggiate e garantire l’assistenza abitativa per le famiglie sfollate, prevedendo,
rispettivamente, l’ulteriore importo di € 185.000,00 e di € 4.000,00;
- il Direttore della Direzione regionale per le Politiche abitative e la Pianificazione territoriale,
paesistica e urbanistica, con nota prot. 634353 del 31 luglio, ha richiesto l’ulteriore variazione di
bilancio in termini di competenza e di cassa per l’esercizio finanziario 2019, per la somma
complessiva di € 189.000,00, ad integrazione del precedente stanziamento e destinata ad
assicurare gli interventi di ripristino della funzionalità degli edifici e delle abitazioni danneggiate
e la copertura delle spese di assistenza abitativa per le famiglie sfollate, variazione effettuata con
deliberazione della Giunta regionale n. 598 del 2 agosto 2019;
- con successiva deliberazione della Giunta regionale n. 619 del 6 agosto 2019 è stata destinata la
somma di € 185.000,00 sul cap. E62516 della Direzione Regionale per le politiche abitative e la
pianificazione territoriale, paesistica e urbanistica – esercizio finanziario 2019, per gli interventi
di ripristino delle abitazioni danneggiate ed € 4.000,00 sul cap. E61913 della Direzione
Regionale per le politiche abitative e la pianificazione territoriale, paesistica e urbanistica –
esercizio finanziario 2019, per le spese atte a garantire l’assistenza abitativa per le famiglie
sfollate, ad integrazione degli stanziamenti già in precedenza previsti;
RITENUTO
- in attuazione alla DGR n. 412/2019 e successiva DGR 619/2019, impegnare a favore del
Comune di Rocca di Papa (cod. cred. 273) l’importo di € 185.000,00 sul capitolo E62516,
missione 08, programma 01, 2.03.01.02, esercizio finanziario 2019, destinato agli interventi di
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 228 di 309
ripristino della funzionalità delle abitazioni danneggiate nel Comune di Rocca di Papa e
l’importo di € 4.000,00 sul capitolo E61913, missione 08, programma 02, 1.04.01.02, esercizio
finanziario 2019, destinato a fronteggiare gli oneri per garantire l’assistenza abitativa alle
famiglie sfollate;
- di poter ricomprendere gli interventi volti al ripristino della funzionalità delle abitazioni
danneggiate e a garantire l’assistenza abitativa alle famiglie sfollate, nell’ambito della somma
destinata con DGR n. 619/2019 al fine di scongiurare ulteriori disagi alla comunità locale;
ACCERTATO che l’obbligazione di spesa per gli impegni assunti nell’anno 2019, andrà in scadenza
nel corrente esercizio finanziario;
DETERMINA
Per le motivazioni indicate in premessa, che qui si richiamano integralmente:
- di impegnare a favore del Comune di Rocca di Papa (cod. cred. 273) l’importo di € 185.000,00
sul capitolo E62516, missione 08, programma 01, 2.03.01.02, esercizio finanziario 2019,
destinato agli interventi di ripristino della funzionalità delle abitazioni danneggiate nel Comune
di Rocca di Papa e l’importo di € 4.000,00 sul capitolo E61913, missione 08, programma 02,
1.04.01.02, esercizio finanziario 2019, destinato a fronteggiare gli oneri per garantire l’assistenza
abitativa alle famiglie sfollate, che presentano la necessaria disponibilità;
- di ricomprendere gli interventi di ripristino della funzionalità delle abitazioni danneggiate e di
assistenza abitativa alle famiglie sfollate, nell’ambito degli importi all’uopo destinati con DGR
n. 619/2019.
Avverso il presente Atto è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo
Regionale del Lazio nel termine di giorni 60 (sessanta) dalla pubblicazione, ovvero Ricorso
straordinario al Capo dello Stato entro il termine di giorni 120 (centoventi).
La presente determinazione è pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito
istituzionale della Regione Lazio/sezione amministrazione trasparente.
Arch. Manuela Manetti
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 229 di 309
Regione LazioDIREZIONE POLITICHE AMBIENTALI E CICLO DEI RIFIUTI
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 13 settembre 2019, n. G12091
D.D. G04418 del 10 aprile 2019 - Impegno a favore di Marco Mangili codice creditore 122555 sul capitoloE31909 macro aggregato 09.03.1.03.02.11. bilancio regionale e.f. 2019.
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 230 di 309
OGGETTO: D.D. G04418 del 10 aprile 2019 - Impegno a favore di Marco Mangili codice
creditore 122555 sul capitolo E31909 macro aggregato 09.03.1.03.02.11. bilancio regionale e.f.
2019.
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE
POLITICHE AMBIENTALI E CICLO DEI RIFIUTI
VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni concernente la
disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio regionale;
VISTO il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modificazioni, concernente
l’organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale;
VISTO il decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 recante “Disposizioni in materia di
armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e
dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42”, come
modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2014, n.126;
VISTA la legge regionale 20 novembre 2001, n. 25 recante “Norme in materia di
programmazione, bilancio e contabilità della Regione”;
VISTO il regolamento regionale 9 novembre 2017, n. 26, recante: “Regolamento regionale di
contabilità”;
VISTA la legge regionale 28 dicembre 2018, n. 13: “Legge di stabilità regionale 2019”;
VISTA la legge regionale 28 dicembre 2018, n. 14: “Bilancio di previsione finanziario della
Regione Lazio 2019-2021”;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale 28 dicembre 2018, n. 861, concernente
“Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2019-2021. Approvazione del
Documento Tecnico di accompagnamento”, ripartito in titoli, tipologie e categorie per le entrate
ed in missioni, programmi e macroaggregati per le spese”;
VISTA la deliberazione della Giunta regionale 28 dicembre 2018, n. 862, concernente: "Bilancio
di previsione finanziario della Regione Lazio 2019-2021. Approvazione del "Bilancio finanziario
gestionale", ripartito in capitoli di entrata e di spesa";
VISTA la deliberazione della Giunta regionale 5 febbraio 2019, n. 64, concernente: "Bilancio di
previsione finanziario della Regione Lazio 2019-2021. Assegnazione dei capitoli di spesa alle
strutture regionali competenti, ai sensi dell'articolo 3, comma 2, lettera c) della legge regionale
28 dicembre 2018, n. 14 e dell'articolo 13, comma 5, del regolamento regionale 9 novembre
2017, Il. 26";
VISTO l'articolo 30, comma 2, del r.r. n. 26/2017, in riferimento alla predisposizione del piano
finanziario di attuazione della spesa;
VISTA la deliberazione della Giunta regionale 22 gennaio 2019, n. 16, concernente:
"Applicazione delle disposizioni di cui agli articoli 10, comma 2, e 39, comma 4, del decreto
legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche e ulteriori disposizioni per la gestione
del bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2019-2021, ai sensi dell'articolo 28,
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 231 di 309
comma 6, del regolamento regionale 9 novembre 2017. Aggiornamento del bilancio reticolare, ai
sensi dell'articolo 29 del r.r. n. 26/2017";
VISTA la circolare del Segretario Generale della Giunta regionale prot. n. 131023 del 18
febbraio 2019 e le altre eventuali e successive integrazioni, con la quale sono fornite le
indicazioni relative alla gestione del bilancio regionale 2019-2021;
VISTA la Deliberazione n. 615 del 3 ottobre 2017 avente ad oggetto: “Modifiche al regolamento
regionale 6 settembre 2002, n. 1, "Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della
Giunta regionale" e successive modificazioni e integrazioni.”, con la quale è stata costituita la
Direzione regionale Politiche Ambientali e Ciclo dei Rifiuti;
VISTA la Deliberazione della Giunta regionale n. 714 del 3 novembre 2017 con cui è stato
conferito l’incarico di Direttore della Direzione Politiche Ambientali e Ciclo dei Rifiuti, ai sensi
del combinato disposto dell'art. 162 e dell'allegato H del Regolamento di organizzazione 6
settembre 2002, n. 1, all’Ing. Flaminia Tosini;
VISTA la D.D. G04418 del 10 aprile 2019 avente ad oggetto: “Affidamento, ai sensi dell'art. 36,
comma 2 lett. a) del D. Lgs 50/2016, del servizio per la caratterizzazione integrativa e analisi di
rischio sito specifica dell'ex discarica ubicata in località "Facciano" in agro del Comune di
Pignataro Interamna (FR). Impegno di spesa a favore dell'Ing. Marco Mangili codice creditore
122555 per un importo di € 10.144,06 sul capitolo E31901, e.f. 2019. CIG Z0527DDE7F.”;
VERIFICATO il piano dei conti errato relativo alla pagina contabile della Determinazione
riportata nel capoverso precedente come rilevato dalla Cabina di Regia, la scrivente si è
impegnata a richiedere apposita variazione di bilancio con l’istituzione del capitolo con piano dei
conti idoneo per la spesa da sostenere;
VISTA la richiesta di variazione compensativa ed istituzione di un nuovo capitolo con il piano
dei conti idoneo presentata alla competente struttura regionale con nota prot. n. 283068 del 10
aprile 2019;
VISTA la D.G.R. 553 del 30 luglio 2019 con la quale è stato istituito il capitolo E31909
macroaggregato 09.03.1.03.02.11 che presenta la disponibilità necessaria di Euro 10.144,06 per
impegnare a favore di Marco Mangili – codice creditore 122555 - ai sensi della D.D.
G04418/2019 sul bilancio regionale e.f. 2019;
RITENUTO pertanto necessario procedere all’impegno sul capitolo E31909 macro aggregato
09.03.1.03.02.11 del bilancio regionale e.f. 2019 a favore di Marco Mangili, codice creditore
122555, per l’importo di Euro 10.144,06 come da Determinazione G04418/2019;
DETERMINA
per le motivazioni di cui in premessa, che formano parte integrante e sostanziale del presente
provvedimento:
- di impegnare l’importo di Euro 10.144,06 a favore di Marco Mangili codice creditore
122555 sul capitolo E31909 macro aggregato 09.03.1.03.02.11 del bilancio regionale e.f. 2019.
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 232 di 309
Avverso il presente Provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al T.A.R. entro sessanta
giorni, o, in alternativa, il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro centoventi
giorni dalla pubblicazione.
Il Direttore
Ing. Flaminia Tosini
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 233 di 309
Regione LazioDIREZIONE POLITICHE AMBIENTALI E CICLO DEI RIFIUTI
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 23 settembre 2019, n. G12501
Autorizzazione per lo svolgimento del corso di aggiornamento professionale per tecnico competente inacustica, programmato e diretto dall'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma. Quarta Edizione, anno2019, due sessioni, 10 ore di formazione.
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 234 di 309
OGGETTO: Autorizzazione per lo svolgimento del corso di aggiornamento professionale
per tecnico competente in acustica, programmato e diretto dall’Ordine degli
Ingegneri della Provincia di Roma. Quarta Edizione, anno 2019, due sessioni,
10 ore di formazione.
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE
POLITICHE AMBIENTALI E CICLO DEI RIFIUTI
Su proposta del Dirigente dell’Area Qualità dell’Ambiente,
VISTA la L.R. 18 febbraio 2002 n. 6 e successive modificazioni inerente la disciplina del
sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio della Regione Lazio, nonché
disposizioni riguardanti la dirigenza ed il personale regionale;
VISTO il R.R. 6 settembre 2002 n. 1 “Regolamento di organizzazione degli uffici e dei
servizi della Giunta regionale” e successive modificazioni;
VISTA la D.G.R. n. 714 del 06 novembre 2017 con la quale è stato conferito l’incarico di
Direttore della Direzione Regionale “Politiche Ambientali e Ciclo dei Rifiuti”, all’Ing.
Flaminia Tosini;
VISTA la Legge Quadro sull’inquinamento acustico del 26 ottobre 1995 n. 447 e
successive modifiche ed integrazioni ed in particolare l’art. 2 che definisce la figura
professionale del tecnico competente in acustica ambientale;
VISTA la L.R. n. 18 del 3 agosto 2001 “Disposizioni in materia di inquinamento acustico
per la pianificazione ed il risanamento del territorio”;
VISTO il D.Lgs. 17 febbraio 2017, n. 42 rubricato come “Disposizioni in materia di
armonizzazione della normativa nazionale in materia di inquinamento acustico – a norma
dell’art. 19, comma 2, lettere a), b), c), d), e), f) e h) della legge 30 ottobre 2014, n.161”.
CONSIDERATO che con l’entrata in vigore dello stesso D.Lgs. 42/2017, ovvero a far data
dal 19/04/2017, vengono apportate significative modifiche anche alle modalità per il
riconoscimento della figura di tecnico competente in acustica, di cui all’art. 2 della legge
26 ottobre 1995, n. 447;
CONSIDERATO che il succitato D.Lgs. 42/2017, relativamente a quanto in argomento,
dispone nuove o diverse funzioni alle Regioni in tema di accreditamento dei corsi abilitanti
alla professione di tecnico competente in acustica;
VISTO in particolare il punto 2 dell’Allegato 1 del D.Lgs. 42/2017 rubricato come
“Aggiornamento professionale” che prevede, per i tecnici competenti in acustica, una
formazione professionale, nell’arco di 5 anni, di almeno 30 ore, distribuite su almeno tre
anni;
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 235 di 309
VISTA la determinazione regionale n. G07676 del 05/06/2019 rubricata come “D.Lgs.
42/2017. Tecnico competente in acustica. Recepimento degli indirizzi interpretativi
emanati dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con nota
prot.n. 9286 del 24/05/2018. Abrogazione della Determinazione n° G11715 del
21/09/2018”, con particolare riferimento all’allegato 2 punto 1;
VISTA la determinazione regionale n. G00334 del 17/01/2019 rubricata come “Istituzione
del Tavolo Tecnico Regionale di Acustica e definizione delle competenze, armonizzate al
D.Lgs. 42/2017 e alla Determinazione G00337 del 15/01/2018 e smi. Abrogazione della
Determinazione G08897 del 19/06/2014”;
VISTA la determinazione regionale G02607 del 07/03/2019 rubricata come “Tecnico
competente in acustica. Modifiche alla determinazione numero G00337 del 15/01/2018.
Armonizzazione con la determinazione numero G11715 del 21/09/2018 e con il
regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016
relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati
personali.”
VISTA l’istanza di autorizzazione per lo svolgimento di un corso di aggiornamento
professionale per tecnico competente in acustica (ex punto 2 dell’Allegato 1 del D.Lgs. n.
42 del 17 febbraio 2017), dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma, acquisita
con protocollo regionale al n. 714748 del 11/09/2019;
DATO ATTO che il soggetto “Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma (P.IVA
80201950583)”, con sede legale a Roma in Piazza della Repubblica n. 59 - 00185, è
soggetto abilitato alla formazione professionale per tecnici competenti in acustica ex
D.Lgs. 42/2017;
VISTA la Determinazione n° G08207 del 17/06/2019 rubricata come “Autorizzazione per
lo svolgimento del corso di aggiornamento professionale per tecnico competente in
acustica, programmato e diretto dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma. Terza
Edizione, anno 2019, due sessioni, 10 ore di formazione”;
DATO ATTO, che è stata effettuata un’istruttoria della succitata istanza dall’ufficio
competente della Direzione Regionale Politiche Ambientali e Ciclo dei Rifiuti e che il
programma del corso è perfettamente sovrapponibile a quello già autorizzato nella
precedente Terza Edizione;
PRESO ATTO inoltre, della necessità di individuare, tra i membri del tavolo tecnico
regionale di acustica, la figura professionale che possa verificare il corretto svolgimento
del corso in parola secondo quanto disposto dalla succitata determinazione regionale n.
G00334 del 17/01/2019;
PRESO ATTO, altresì, che tra i compiti del tavolo tecnico regionale di acustica è di
rilievo, per il presente provvedimento, il seguente:
verificare mediante sopralluoghi il corretto svolgimento delle lezioni dei corsi
accreditati dalla regione;
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 236 di 309
DATO ATTO che i succitati compiti ai sensi della normativa vigente in materia, potranno
essere espletati dai seguenti membri del tavolo:
Dott. Gabriele Fronzi, Funzionario in servizio presso l’area GR/29/06 “Area
Qualità dell’Ambiente”, tecnico competente in acustica n. 3368 del 10/12/2018;
Dott.ssa Concetta Fabozzi Dirigente di Arpa Lazio, tecnico competente in acustica
n. 7347 del 10/12/2018;
CONSIDERATO che con l’e-mail del 17/12/2013 la Struttura del Segretariato Generale
“Area Comunicazione Relazioni Esterne” ha comunicato all’Area competente
“Conservazione Qualità Ambiente e Bonifica siti inquinati” ora denominata “Area Qualità
dell’Ambiente”, che il logo della Regione Lazio, che ha subito una variazione di identità
visiva, può essere scaricato dal link del sito istituzionale della Regione Lazio ed utilizzato
dagli Enti che predispongono corsi riconosciuti dall’Amministrazione Regionale;
RITENUTO, per tutto quanto sopra, di concedere, a titolo gratuito, all’Ordine degli
Ingegneri della Provincia di Roma, l’autorizzazione per lo svolgimento del corso di
aggiornamento professionale per tecnici competenti in acustica,
DETERMINA
per le motivazioni in premessa, che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente
provvedimento,
1. Di autorizzare, a titolo gratuito, il corso di aggiornamento professionale per tecnici
competenti in acustica, promosso e organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della
Provincia di Roma (P.IVA 80201950583), con sede legale a Roma in Piazza della
Repubblica n. 59 - 00185, nell’anno solare 2019, Quarta Edizione, due sessioni, 10 ore
di formazione;
2. Di approvare il Documento Tecnico allegato alla presente determinazione che
costituisce parte integrante e sostanziale della stessa;
3. Di pubblicare sul portale ENTECA di ISPRA la presente autorizzazione, anche al fine
di assolvere all’obbligo di informazione verso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela
del Territorio e del Mare;
4. Di stabilire, che le ore di formazione professionale, per coloro che avranno frequentato
con profitto il corso autorizzato dal presente provvedimento, saranno inserite d’ufficio,
eseguite le necessarie verifiche;
5. Di concedere l’utilizzo del logo della Regione Lazio per l’eventuale integrazione alla
dicitura “Corso Riconosciuto dalla Regione Lazio” negli attestati di frequenza del
corso in oggetto.
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 237 di 309
6. Di stabilire che saranno svolte delle verifiche ispettive sul corretto e regolare
svolgimento delle lezioni da parte dei tecnici competenti in acustica, appartenenti al
tavolo tecnico regionale di acustica istituito con determinazione n. G00334 del
17/01/2019, nella persona del dott. Gabriele Fronzi e/o dott.ssa Concetta Fabozzi;
Il presente provvedimento sarà notificato all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di
Roma dal Dirigente dell’Area Qualità dell’Ambiente, nonché sarà pubblicato sul Bollettino
Ufficiale della Regione Lazio e sul portale della Regione Lazio
(http://www.regione.lazio.it/rl_rifiuti/?vw=contenutidettaglio&id=185).
Avverso il presente provvedimento è previsto il ricorso al Tribunale Amministrativo
Regionale del Lazio entro 60 giorni dall’esecutività dello stesso ovvero ricorso
straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni.
Il Direttore Regionale
Ing. Flaminia Tosini
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 238 di 309
DOCUMENTO TECNICO ALLEGATO ALLA PROPOSTA N. 15827 del 16/09/2019 OGGETTO: Autorizzazione per lo svolgimento del corso di aggiornamento professionale per tecnico
competente in acustica, programmato e diretto dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma. Quarta Edizione, anno 2019, due sessioni, 10 ore di formazione.
SOGGETTO ABILITATO ALLA FORMAZIONE PROFESSIONALE EX LEGE Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma Sede legale: Piazza della Repubblica n. 59 - 00185Roma. Partita IVA: 80201950583. Rappresentante legale: Cappiello Carla, nata a Roma il 11/08/1961. Ambito: Ordine Professionale. Direttore del corso autorizzato, oggetto del presente provvedimento: Ing. Carlo Fascinelli. Luogo in cui si svolge il corso: aule didattiche site in Piazza della Repubblica n. 59, 00185 Roma. Data di svolgimento del corso autorizzato: 08 ottobre 2019 e 15 ottobre 2019 dalle ore 14 alle ore 19. La frequentazione con profitto dell’intero corso è valevole come 10 ore di formazione. È data facoltà all’organizzatore del corso di rilasciare un attestato anche di 5 ore di formazione nel caso il discente frequenti una sola delle due sessioni. Il presente provvedimento approva il programma didattico, in allegato Appendice I, acquisito al protocollo regionale con n. 714748 del 11/09/2019. L’Ordine degli ingegneri della Provincia di Roma, pena nullità dell’autorizzazione, dovrà: 1. Comunicare qualsiasi variazione rispetto al programma fornito; 2. Garantire che le lezioni siano frontali; 3. Garantire che il numero dei discenti non sia superiore a 50; 4. Entro 15 giorni dalla fine del corso (dalla fine della seconda sessione), inviare all’area regionale
preposta:
a. l’elenco degli iscritti; b. copia del registro firme; c. copia degli attestati rilasciati; d. i risultati della rilevazione del gradimento finale.
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APPENDICE I PROGRAMMA CORSO DI AGGIORNAMENTO
PROFESSIONALE
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01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 241 di 309
Enti LocaliComuni
Comune di Marta
Statuto
Nuovo Statuto Comunale
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 242 di 309
COMUNE DI MARTA-------------PROVINCIA DI VITERBO
STATUTO COMUNALE
Titolo I – Principi generali
ART.1
Autonomia Statutaria
Il Comune di Marta:
E’ ente autonomo locale con rappresentatività generale secondo i principi della Costituzione
e nel rispetto delle leggi della Repubblica Italiana;
E’ ente democratico che crede nei principi europeistici, della pace e della solidarietà;
Si riconosce in un sistema statuale unitario di tipo federativo e solidale, basato sul principio
dell'autonomia degli enti locali;
Considerata la peculiare realtà territoriale e sociale in cui si colloca, rivendica per sé e per
gli altri comuni uno specifico ruolo nella gestione delle risorse economiche locali, ivi compreso il
gettito fiscale, nonché nell'organizzazione dei servizi pubblici o di pubblico interesse; ciò nel
rispetto del principio della sussidiarietà, secondo cui la responsabilità pubblica compete all'autorità
territorialmente e funzionalmente più vicina ai cittadini;
Valorizza ogni forma di collaborazione con gli altri enti locali;
Realizza, con i poteri e gli istituti del presente Statuto, l'autogoverno della comunità.
ART. 2
Finalità
I1 Comune rappresenta unitariamente gli interessi della comunità, ne cura lo sviluppo e il
progresso civile nel pieno rispetto delle compatibilità ambientali.
Il Comune promuove e tutela l'equilibrato assetto del territorio e concorre, insieme alle altre
istituzioni nazionali e internazionali, alla riduzione dell'inquinamento, assicurando, nell'ambito di
un uso sostenibile ed equo delle risorse, i diritti e le necessità delle persone di oggi e delle
generazioni future. Tutela la salute dei cittadini e salvaguarda altresì la coesistenza delle diverse
specie viventi e delle biodiversità.
Il Comune inoltre ispira la propria azione alle seguenti finalità:
a) dare pieno diritto all'effettiva partecipazione dei cittadini, singoli e associati, alla vita organizza-
tiva, politica, amministrativa, economica e sociale del Comune di Marta; a tal fine sostiene e va-
lorizza l'apporto costruttivo e responsabile del volontariato e delle libere associazioni;
b) valorizzazione e promozione delle attività culturali e sportive come strumenti che favoriscono la
crescita delle persone;
c) tutela, conservazione e promozione delle risorse naturali, paesaggistiche, storiche, architettoniche
e delle tradizioni culturali presenti sul proprio territorio;
d) valorizzazione dello sviluppo economico e sociale della comunità, promuovendo la
partecipazione dell'iniziativa imprenditoriale dei privati alla realizzazione del bene comune;
e) sostegno alle realtà della cooperazione che perseguono obiettivi di carattere mutualistico e so-
ciale;
f) tutela della vita umana, della persona e della famiglia, valorizzazione sociale della maternità e
della paternità, assicurando sostegno alla corresponsabilità dei genitori nell'impegno della cura e
dell'educazione dei figli, anche tramite i servizi sociali ed educativi; garanzia del diritto allo studio e
alla formazione culturale e professionale per tutti in un quadro istituzionale ispirato alla libertà di
educazione;
g) rispetto e tutela delle diversità etniche, linguistiche, culturali, religiose e politiche, anche at-
traverso la promozione dei valori e della cultura della tolleranza;
h) sostegno alla realizzazione di un sistema globale e integrato di sicurezza sociale e di tutela attiva
delle persone disagiate e svantaggiate;
i) riconoscimento di pari opportunità professionali, culturali, politiche e sociali fra i sessi.
ART. 3
Territorio e sede comunale.
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 243 di 309
I1 territorio del Comune si estende per 23,55 kmq, confina con i comuni di Tuscania,
Capodimonte, Montefiascone, Bolsena e Viterbo.
Il Palazzo civico, sede comunale', è ubicato in Piazza Umberto I° n. 1.
Le adunanze degli organi collegiali si svolgono normalmente nella sede comunale; esse
possono tenersi in luoghi diversi in caso di necessità o per particolari esigenze.
All'interno del territorio del Comune di Marta non è consentito, per quanto attiene alle
attribuzioni del Comune in materia, l'insediamento di centrali nucleari né lo stazionamento o il
transito di ordigni bellici nucleari e scorie radioattive.
ART. 4
Stemma e gonfalone
Il Comune negli atti e nel sigillo si identifica con il nome di Marta.
Lo stemma del Comune è come descritto dal decreto del Consiglio dei Ministri n. 2986 del
25.09.1980.
Nelle cerimonie e nelle altre pubbliche ricorrenze, e ogni qual volta sia necessario rendere
ufficiale la partecipazione dell'ente a una particolare iniziativa, il Sindaco può disporre che venga
esibito il gonfalone con lo stemma del Comune.
La Giunta può autorizzare l'uso e la riproduzione dello stemma del Comune per fini non
istituzionali soltanto ove sussista un pubblico interesse.
ART. 5
Consiglio comunale dei ragazzi
Il Comune allo scopo di favorire la partecipazione dei ragazzi alla vita collettiva può
promuovere l'elezione del consiglio comunale dei ragazzi.
Il consiglio comunale dei ragazzi ha il compito di deliberare in via consultiva nelle seguenti
materie:
politica ambientale, sport, tempo libero, giochi, rapporti con l'associazionismo, cultura e spettacolo,
pubblica istruzione, assistenza ai giovani e agli anziani, rapporti con l'Unicef.
Le modalità di elezione e il funzionamento del consiglio comunale dei ragazzi sono stabilite
con apposito regolamento.
ART. 6
Programmazione e cooperazione
Il Comune persegue le proprie finalità attraverso gli strumenti della programmazione, della
pubblicità e della trasparenza, avvalendosi dell'apporto delle formazioni sociali, economiche,
sindacali, sportive e culturali operanti sul suo territorio.
Il Comune ricerca, in modo particolare, la collaborazione e la cooperazione con i Comuni
vicini, con la Provincia di Viterbo, con la Regione Lazio.
TITOLO II
Ordinamento strutturale
CAPO I
Organi e loro attribuzioni
ART. 7
Organi
Sono organi del Comune il Consiglio Comunale, il Sindaco e la Giunta e le rispettive
competenze sono stabilite dalla legge e dal presente Statuto.
Il Consiglio Comunale è organo di indirizzo e di controllo politico e amministrativo.
Il Sindaco è responsabile dell'amministrazione ed é il legale rappresentante del Comune; egli
esercita inoltre le funzioni di Ufficiale di Governo secondo le leggi dello Stato.
La Giunta collabora col Sindaco nella gestione amministrativa del Comune e svolge attività
propositive e di impulso nei confronti del Consiglio.
ART. 8
Deliberazioni degli organi collegiali
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Le deliberazioni degli organi collegiali sono assunte, di regola, con votazione palese; sono
da assumere a scrutinio segreto le deliberazioni concernenti persone, quando venga esercitata una
facoltà discrezionale fondata sull'apprezzamento delle qualità soggettive di una persona o sulla
valutazione dell'azione da questi svolta.
L'istruttoria e la documentazione delle proposte di deliberazione avvengono attraverso i
Responsabili degli uffici; la verbalizzazione degli atti e delle sedute del Consiglio e della Giunta è
curata dal Segretario Comunale, secondo le modalità e i termini stabiliti dal regolamento per il
funzionamento del Consiglio.
Il Segretario Comunale non partecipa alle sedute quando si trova in stato di incompatibilità:
in tal caso é sostituito in via temporanea dal componente del Consiglio o della Giunta nominato dal
Presidente, di norma il più giovane di età.
I verbali delle sedute sono firmati dal Sindaco e dal Segretario.
ART. 9
Consiglio comunale
Il Consiglio Comunale é dotato di autonomia organizzativa e funzionale e, rappresentando
l'intera comunità, delibera l’indirizzo politico - amministrativo ed esercita il controllo sulla sua
applicazione.
L'elezione, la durata in carica, la composizione e lo scioglimento del Consiglio Comunale
sono regolati dalla legge.
I1 Consiglio Comunale esercita le potestà e le competenze stabilite dalla legge e dallo
Statuto e svolge le proprie attribuzioni conformandosi ai principi, alle modalità e alle procedure
stabiliti nel presente Statuto e nelle norme regolamentari.
Il Consiglio Comunale definisce gli indirizzi per la nomina e la designazione dei
rappresentanti del Comune presso enti, aziende e istituzioni e provvede alla nomina degli stessi nei
casi previsti dalla legge. Detti indirizzi sono valevoli limitatamente all'arco temporale del mandato
politico - amministrativo dell'organo consiliare.
I1 Consiglio Comunale conforma l'azione complessiva dell'ente ai principi di pubblicità,
trasparenza e legalità ai fini di assicurare imparzialità e corretta gestione amministrativa.
Gli atti fondamentali del Consiglio devono contenere l'individuazione degli obiettivi da
raggiungere nonché le modalità di reperimento e di destinazione delle risorse e degli strumenti
necessari.
Il Consiglio Comunale ispira la propria azione al principio di solidarietà.
ART. 10
Sessioni e convocazione
L'attività' del Consiglio Comunale si svolge in sessione ordinaria o straordinaria.
Ai fini della convocazione, sono considerate ordinarie le sedute nelle quali vengono iscritte
le proposte di deliberazioni inerenti all'approvazione delle linee programmatiche del mandato, del
bilancio di previsione e del rendiconto della gestione.
Le sessioni ordinarie devono essere convocate almeno cinque giorni prima del giorno
stabilito; quelle straordinarie almeno tre. In caso d'eccezionale urgenza, la convocazione può
avvenire con un anticipo di almeno 24 ore.
La convocazione del Consiglio e l'ordine del giorno degli argomenti da trattare è effettuata
dal Sindaco di sua iniziativa o su richiesta di almeno un quinto dei consiglieri; in tal caso la riunione
deve tenersi entro 20 giorni e devono essere inseriti all'ordine del giorno gli argomenti proposti,
purché di competenza consiliare.
La convocazione è effettuata tramite avvisi scritti contenenti le questioni da trattare, da
consegnarsi a ciascun consigliere nel domicilio eletto nel territorio del Comune; la consegna deve
risultare da dichiarazione del messo comunale. L'avviso scritto può prevedere anche una seconda
convocazione, da tenersi almeno 2 giorni dopo la prima.
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L'integrazione dell'ordine del giorno con altri argomenti da trattarsi in aggiunta a quelli per
cui è stata già effettuata la convocazione è sottoposta alle medesime condizioni di cui al comma
precedente e può essere effettuata almeno 24 ore prima del giorno in cui è stata convocata la seduta.
L'elenco degli argomenti da trattare deve essere affisso nell'albo pretorio almeno entro il
giorno precedente a quello stabilito per la prima adunanza e deve essere adeguatamente
pubblicizzato in modo da consentire la più ampia partecipazione dei cittadini.
La documentazione relativa alle pratiche da trattare deve essere messa a disposizione dei
consiglieri comunali almeno quattro giorni prima della seduta nel caso di sessioni ordinarie, almeno
due giorni prima nel caso di sessioni straordinarie e almeno 12 ore prima nel caso di eccezionale
urgenza.
Le sedute del Consiglio sono pubbliche, salvi i casi previsti dal regolamento consiliare che
ne disciplina il funzionamento.
La prima convocazione del Consiglio Comunale subito dopo le elezioni per il suo rinnovo
viene indetta dal Sindaco entro dieci giorni dalla proclamazione degli eletti e la riunione deve
tenersi entro dieci giorni dalla convocazione.
In caso di impedimento permanente, decadenza, rimozione, decesso del Sindaco si procede
allo scioglimento del Consiglio Comunale; il Consiglio e la Giunta rimangono in carica fino alla
data delle elezioni e le funzioni del Sindaco sono svolte dal Vice Sindaco.
ART. 11
Linee programmatiche di mandato
Entro il termine di 90 giorni, decorrenti dalla data del suo avvenuto insediamento, sono
presentate, da parte del Sindaco, sentita la Giunta, le linee programmatiche relative alle azioni e ai
progetti da realizzare durante il mandato politico - amministrativo.
Il Consiglio, definisce annualmente l’attuazione delle linee programmatiche da parte del
Sindaco e dei singoli Assessori con l’approvazione della relazione previsionale e programmatica del
bilancio preventivo e del bilancio pluriennale che nell’atto deliberativo sono espressamente
dichiarati coerenti con le predette linee.
La verifica da parte del Consiglio dell’attuazione del programma avviene nel mese di
settembre di ogni anno, contestualmente all’accertamento del permanere degli equilibri generali di
bilancio previsto dall’art.36, comma 2 del decreto legislativo 25.2.95 n. 77.
Il Consiglio qualora ritenga che il programma di governo sia in tutto o in parte non più
adeguato; sulla base di nuove esigenze e problematiche che dovessero emergere in ambito locale,
può con deliberazione adottata a maggioranza assoluta, invitare il Sindaco a modificarlo secondo le
linee di fondo da perseguire.
ART. 12
Commissioni
Il Consiglio Comunale potrà istituire, con apposita deliberazione, commissioni permanenti,
temporanee o speciali per fini di controllo, di indagine, di inchiesta, di studio. Dette commissioni
sono composte solo da Consiglieri comunali, con criterio proporzionale. Per quanto riguarda le
commissioni aventi funzione di controllo e di garanzia, la presidenza è attribuita ai Consiglieri
appartenenti ai gruppi di opposizione.
Il funzionamento, la composizione, i poteri, l'oggetto e la durata delle commissioni verranno
disciplinate con apposito regolamento.
La delibera di istituzione dovrà essere adottata a maggioranza assoluta dei componenti del
consiglio.
ART. 13
Consiglieri
Lo stato giuridico, le dimissioni e la sostituzione dei Consiglieri sono regolati dalla legge;
essi rappresentano l'intera comunità alla quale costantemente rispondono.
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Le funzioni di Consigliere anziano sono esercitate dal Consigliere che, nell'elezione a tale
carica, ha ottenuto il maggior numero di preferenze. A parità di voti sono esercitate dal più anziano
di età.
I Consiglieri Comunali che non intervengono a 3 sedute consecutive senza giustificato
motivo sono dichiarati decaduti con deliberazione del Consiglio Comunale. A tale riguardo, il
Sindaco, a seguito dell'avvenuto accertamento dell'assenza maturata da parte del Consigliere
interessato, provvede con comunicazione scritta, ai sensi dell'art.7 della legge 7 agosto 1990 n. 241,
a comunicargli l’avvio del procedimento amministrativo. Il Consigliere ha facoltà di far valere le
cause giustificative delle assenze, nonché a fornire al Sindaco eventuali documenti probatori, entro
il termine indicato nella comunicazione scritta, che comunque non può essere inferiore a giorni 20,
decorrenti dalla data di ricevimento. Scaduto quest’ultimo termine, il Consiglio esamina e infine
delibera, tenuto adeguatamente conto delle cause giustificative presentate da parte del Consigliere
interessato.
ART. 14
Diritti e doveri dei Consiglieri
I Consiglieri hanno diritto di presentare interrogazioni, interpellanze, mozioni e proposte di
deliberazione.
Le modalità e le forme di esercizio del diritto di iniziativa e di controllo dei Consiglieri
Comunali sono disciplinati dal regolamento del Consiglio Comunale.
I Consiglieri Comunali hanno diritto di ottenere dagli uffici del Comune nonché dalle
aziende, istituzioni o enti dipendenti, tutte le notizie e le informazioni utili all'espletamento del
proprio mandato. Essi, nei limiti e con le forme stabilite dal regolamento, hanno diritto di visionare
gli atti e documenti, anche preparatori e di conoscere ogni altro atto utilizzato ai fini dell'attività
amministrativa e sono tenuti al segreto nei casi specificatamente determinati dalla legge. Inoltre essi
hanno diritto a ottenere, da parte del Sindaco, un'adeguata e preventiva informazione sulle questioni
sottoposte all'organo, anche attraverso l'attività della conferenza dei capigruppo, di cui al successivo
art.15 del presente Statuto.
Ciascun Consigliere è tenuto a eleggere un domicilio nel territorio comunale presso i1 quale
verranno recapitati gli avvisi di convocazione del Consiglio e ogni altra comunicazione ufficiale.
Per assicurare la massima trasparenza il Consiglio Comunale può disporre che i consiglieri
comunichino annualmente i redditi posseduti secondo le modalità stabilite nel regolamento del
Consiglio Comunale.
ART. 15
Gruppi consiliari
I Consiglieri possono costituirsi in gruppi, secondo quanto previsto nel regolamento del
Consiglio Comunale e ne danno comunicazione al Sindaco e al Segretario Comunale unitamente
all'indicazione del nome del capogruppo. Qualora non si eserciti tale facoltà o nelle more della
designazione, i gruppi sono individuati nelle liste che si sono presentate alle elezioni e i relativi
capigruppo nei consiglieri, non appartenenti alla Giunta, che abbiano riportato il maggior numero di
preferenze.
I Consiglieri Comunali possono costituire gruppi non corrispondenti alle liste elettorali nei
quali sono stati eletti purché tali gruppi risultino composti da almeno 3 membri.
È istituita, presso il comune di Marta, la conferenza dei capigruppo, finalizzata a rispondere
alle finalità generali indicate dall'art.14, comma 3, del presente Statuto, nonché dall'art.31, comma 7
ter, della legge n. 142/90, e successive modifiche ed integrazioni La disciplina, il funzionamento e
le specifiche attribuzioni sono contenute nel regolamento del Consiglio Comunale.
Ai capigruppo consiliari è consentito ottenere, gratuitamente, una copia della
documentazione inerente gli atti utili all'espletamento del proprio mandato.
I gruppi consiliari, nel caso siano composti da più di 3 consiglieri, hanno diritto a riunirsi in
un locale comunale messo a disposizione, per tale scopo, dal Sindaco.
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ART. 16
Sindaco
I1 Sindaco è eletto direttamente dai cittadini secondo le modalità stabilite nella legge che
disciplina altresì i casi di ineleggibilità, di incompatibilità, lo stato giuridico e le cause di cessazione
dalla carica.
Egli rappresenta il Comune ed è l'organo responsabile dell'amministrazione, sovrintende alle
verifiche di risultato connesse al funzionamento dei servizi comunali, impartisce direttive al
Segretario Comunale, al direttore, se nominato, e ai Responsabili degli uffici in ordine agli indirizzi
amministrativi e gestionali, nonché sull'esecuzione degli atti.
I1 Sindaco esercita le funzioni attribuitegli dalle leggi, dallo Statuto, dai regolamenti e
sovrintende all'espletamento delle funzioni statali o regionali attribuite al Comune. Egli ha inoltre
competenza e poteri di indirizzo, di vigilanza e controllo sull'attività degli assessori e delle strutture
gestionali ed esecutive.
Il Sindaco, sulla base degli indirizzi stabiliti dal Consiglio, provvede alla nomina, alla
designazione e alla revoca dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende e istituzioni.
Il Sindaco è inoltre competente, sulla base degli indirizzi espressi dal Consiglio Comunale,
nell'ambito dei criteri indicati dalla regione e sentite le categorie interessate a coordinare gli orari
degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi e dei servizi pubblici, nonché, previo accordo con i
responsabili territorialmente competenti delle amministrazioni interessate, degli orari di apertura al
pubblico degli uffici pubblici localizzati nel territorio, considerando i bisogni delle diverse fasce di
popolazione interessate, con particolare riguardo alle esigenze delle persone che lavorano.
Al Sindaco, oltre alle competenze di legge, sono assegnate dal presente Statuto e dai
regolamenti attribuzioni quale organo di amministrazione, di vigilanza e poteri di autorganizzazione
delle competenze connesse all'ufficio.
ART.17
Attribuzioni di amministrazione
I1 Sindaco ha la rappresentanza generale dell’ente, può delegare le sue funzioni o parte di
esse ai singoli Assessori o Consiglieri ed è l'organo responsabile dell'amministrazione del Comune;
in particolare il Sindaco:
a) dirige e coordina l'attività politica e amministrativa del Comune nonché l'attività della Giunta e
dei singoli Assessori;
b) promuove e assume iniziative per concludere accordi di programma con tutti i soggetti pubblici
previsti dalla legge, sentito il Consiglio Comunale;
c) adotta le ordinanze contingibili e urgenti previste dalla legge;
d) nomina il Segretario Comunale, scegliendolo nell'apposito albo;
e) conferisce e revoca al Segretario Comunale, se lo ritiene opportuno, le funzioni di Direttore
Generale nel caso in cui non sia stipulata la convenzione con altri Comuni per la nomina del
Direttore;
f) nomina i Responsabili degli uffici e dei servizi, attribuisce gli incarichi dirigenziali e quelli di
collaborazione esterna, in base a esigenze effettive e verificabili.
g) Nomina il Direttore Generale previa deliberazione della Giunta Comunale.
ART. 18
Attribuzioni di vigilanza
Il Sindaco nell'esercizio delle sue funzioni di vigilanza acquisisce direttamente presso tutti
gli uffici e servizi le informazioni e gli atti, anche riservati, e può disporre l'acquisizione di atti,
documenti e informazioni presso le aziende speciali, le istituzioni e le società per azioni,
appartenenti all'ente, tramite i rappresentanti legali delle stesse, informandone il Consiglio
Comunale.
Egli compie gli atti conservativi dei diritti del Comune e promuove, direttamente o
avvalendosi del Segretario Comunale o del direttore se nominato, le indagini e le verifiche
amministrative sull'intera attività del Comune.
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Il Sindaco promuove e assume iniziative atte ad assicurare che uffici, servizi, aziende
speciali, istituzioni e società appartenenti al comune, svolgano le loro attività secondo gli obiettivi
indicati dal Consiglio e in coerenza con gli indirizzi attuativi espressi dalla Giunta.
ART. 19
Attribuzioni di organizzazione
Il Sindaco nell'esercizio delle sue funzioni di organizzazione:
a) stabilisce gli argomenti all'ordine del giorno delle sedute del Consiglio Comunale, ne dispone la
convocazione e lo presiede. Provvede alla convocazione quando la richiesta è formulata da un
quinto dei Consiglieri.
b) esercita i poteri di polizia nelle adunanze consiliari e negli organismi pubblici di partecipazione
popolare dal Sindaco presieduti, nei limiti previsti dalle leggi;
c) propone argomenti da trattare in Giunta, ne dispone la convocazione e la presiede;
d) riceve le interrogazioni e le mozioni da sottoporre al Consiglio in quanto di competenza
consiliare.
ART. 20
Vicesindaco
I1 Vicesindaco nominato tale dal Sindaco è l'Assessore che ha la delega generale per
l'esercizio di tutte le funzioni del Sindaco, in caso di assenza o impedimento di quest'ultimo.
I1 conferimento delle deleghe rilasciate agli Assessori o Consiglieri, deve essere comunicato
al Consiglio e agli organi previsti dalla legge, nonché pubblicato all'albo pretorio.
ART. 21
Mozioni di sfiducia
Il voto del Consiglio Comunale contrario a una proposta del Sindaco o della Giunta non ne
comporta le dimissioni.
I1 Sindaco e la Giunta cessano dalla carica nel caso di approvazione di una mozione di
sfiducia votata per appello nominale dalla maggioranza assoluta dei componenti del Consiglio.
La mozione di sfiducia deve essere motivata e sottoscritta da almeno due quinti dei
consiglieri assegnati, senza computare a tal fine il Sindaco, e viene messa in discussione non prima
di dieci giorni e non oltre 30 dalla sua presentazione. Se la mozione viene approvata, si procede allo
scioglimento del Consiglio e alla nomina di un Commissario, ai sensi delle leggi vigenti.
ART. 22
Dimissioni e impedimento permanente del Sindaco
Le dimissioni comunque presentate dal Sindaco al Consiglio diventano irrevocabili decorsi
20 giorni dalla loro presentazione. Trascorso tale termine, si procede allo scioglimento del
Consiglio, con contestuale nomina di un Commissario.
L'impedimento permanente del Sindaco viene accertato da una commissione di 3 persone
eletta dal Consiglio Comunale e composta da soggetti estranei al Consiglio, di chiara fama,
nominati in relazione allo specifico motivo dell'impedimento.
La procedura per la verifica dell’impedimento viene attivata dal Vicesindaco o, in
mancanza, dall'Assessore più anziano di età che vi provvede di intesa con i gruppi consiliari.
La commissione nel termine di 30 giorni dalla nomina relaziona al Consiglio sulle ragioni
dell'impedimento.
Il Consiglio si pronuncia sulla relazione in seduta pubblica, salvo sua diversa
determinazione, anche su richiesta della commissione, entro dieci giorni dalla presentazione.
ART. 23
Giunta comunale
La Giunta è organo di impulso e di gestione amministrativa, collabora col Sindaco al
governo del Comune e impronta la propria attività ai principi della trasparenza e dell'efficienza.
La Giunta adotta tutti gli atti idonei al raggiungimento degli obiettivi e delle finalità dell'ente
nel quadro degli indirizzi generali e in attuazione delle decisioni fondamentali approvate dal
Consiglio Comunale. In particolare, la Giunta esercita le funzioni di indirizzo politico-
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amministrativo, definendo gli obiettivi e i programmi da attuare e adottando gli altri atti rientranti
nello svolgimento di tali funzioni, e verifica la rispondenza dei risultati dell'attività amministrativa e
della gestione agli indirizzi impartiti.
La Giunta riferisce annualmente al Consiglio Comunale sulla sua attività.
ART. 24
Composizione
La Giunta è composta dal Sindaco e da 6 Assessori di cui uno è investito della carica di
Vicesindaco.
Gli Assessori sono scelti normalmente tra i Consiglieri; possono tuttavia essere nominati
anche Assessori esterni al Consiglio, purché dotati dei requisiti di eleggibilità e in possesso di
particolare competenza ed esperienza tecnica, amministrativa o professionale.
ART. 25
Nomina
I1 Vicesindaco e gli altri componenti della Giunta sono nominati dal Sindaco e presentati al
Consiglio Comunale nella prima seduta successiva alle elezioni.
Il Sindaco può revocare uno o più Assessori dandone motivata comunicazione al Consiglio e
deve sostituire entro 15 giorni gli Assessori dimissionari.
Le cause di incompatibilità, la posizione e lo stato giuridico degli Assessori nonché gli
istituti della decadenza e della revoca sono disciplinati dalla legge; non possono comunque far parte
della giunta coloro che abbiano tra loro o con il Sindaco rapporti di parentela entro il terzo grado, di
affinità di primo grado, di affiliazione e i coniugi.
Salvi i casi di revoca da parte del Sindaco la Giunta rimane in carica fino al giorno della
proclamazione degli eletti in occasione del rinnovo del Consiglio Comunale.
ART. 26
Funzionamento della Giunta
La giunta è convocata e presieduta dal Sindaco, che coordina e controlla l'attività degli
Assessori e stabilisce l'ordine del giorno delle riunioni, anche tenuto conto degli argomenti proposti
dai singoli Assessori.
Le modalità di convocazione e di funzionamento della Giunta sono stabilite in modo
informale dalla stessa.
Le sedute sono valide se sono presenti 4 componenti e le deliberazioni sono adottate a
maggioranza dei presenti.
ART. 27
Competenze
La Giunta collabora con il Sindaco nell'amministrazione del Comune e compie gli atti che,
ai sensi di legge o del presente Statuto, non siano riservati al Consiglio e non rientrino nelle
competenze attribuite al Sindaco, al Segretario Comunale, al Direttore o ai Responsabili dei servizi
comunali.
La Giunta opera in modo collegiale, dà attuazione agli indirizzi generali espressi dal
Consiglio e svolge attività propositiva e di impulso nei confronti dello stesso.
La Giunta, in particolare, nell'esercizio delle attribuzioni di governo e delle funzioni
organizzative:
a) propone al Consiglio i regolamenti;
b) approva i progetti, i programmi esecutivi e tutti i provvedimenti che non comportano impegni di
spesa sugli stanziamenti di bilancio e che non siano riservati dalla legge o dal regolamento di con-
tabilità ai responsabili dei servizi comunali;
c) elabora le linee di indirizzo e predispone le proposte di provvedimenti da sottoporre alle determi-
nazioni del consiglio;
d) assume attività di iniziativa, di impulso e di raccordo con gli organi di partecipazione e decentra-
mento;
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e) nomina i membri delle commissioni per i concorsi pubblici su proposta del Responsabile del
servizio interessato;
f) propone i criteri generali per la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi e vantaggi
economici di qualunque genere a enti e persone;
g) approva i regolamenti sull’ordinamento degli uffici e dei servizi nel rispetto dei criteri generali
stabiliti dal Consiglio;
h) dispone l’accettazione o il rifiuto di lasciti e donazioni;
i) esercita, previa determinazione dei costi e individuazione dei mezzi, funzioni delegate dalla pro-
vincia, regione e stato quando non espressamente attribuite dalla legge e dallo Statuto ad altro orga-
no;
j) approva gli accordi di contrattazione decentrata;
k) decide in ordine alle controversie sulle competenze funzionali che potrebbero sorgere tra gli
organi gestionali dell'ente;
l) fissa, ai sensi del regolamento e degli accordi decentrati, i parametri, gli standard e i carichi fun-
zionali di lavoro per misurare la produttività dell'apparato, sentito il Direttore generale;
m) determina, sentiti i Revisori dei Conti, i misuratori e i modelli di rilevazione del controllo
interno di gestione;
n) approva il P.E.G. su proposta del Direttore generale;
o) propone i criteri per la nomina di avvocati, professionisti, etc.;
p) decide se resistere o meno ad una azione giudiziaria qualunque sia la magistratura giudicante ed
il grado di appello autorizzando il Sindaco a stare in giudizio.
TITOLO II
Istituti di partecipazione e diritti dei cittadini
CAPO I
Partecipazione e decentramento
ART. 28
Partecipazione popolare
Il Comune promuove e tutela la partecipazione dei cittadini, singoli o associati,
all'amministrazione dell'ente al fine dì assicurarne il buon andamento, l'imparzialità e la trasparenza.
La partecipazione popolare si esprime attraverso l'incentivazione delle forme associative e di
volontariato e il diritto dei singoli cittadini a intervenire nel procedimento amministrativo.
CAPO II
Associazionismo e volontariato
ART.29
Associazionismo
I1 Comune riconosce e promuove le forme di associazionismo presenti sul proprio territorio.
A tal fine, la Giunta Comunale, a istanza delle interessate, registra le associazioni che
operano sul territorio comunale, ivi comprese le sezioni locali di associazioni a rilevanza
sovracomunale.
Allo scopo di ottenere la registrazione è necessario che l’associazione depositi in Comune
copia dello Statuto e comunichi la sede e il nominativo del legale rappresentante.
Non è ammesso il riconoscimento di associazioni segrete o aventi caratteristiche non
compatibili con indirizzi generali espressi dalla Costituzione, dalle norme vigenti e dal presente
Statuto.
Le associazioni registrate devono presentare annualmente il loro bilancio.
ART. 30
Diritti delle associazioni
Ciascuna associazione registrata ha diritto, per il tramite del legale rappresentante o suo
delegato, di accedere ai dati di cui è in possesso l'amministrazione e di essere consultata, a richiesta,
in merito alle iniziative dell'ente nel settore in cui essa opera.
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ART. 31
Contributi alle associazioni
I1 Comune può erogare alle associazioni, con esclusione dei partiti politici, contributi
economici da destinarsi allo svolgimento dell'attività associativa.
I1 Comune può altresì mettere a disposizione delle associazioni, di cui al comma precedente,
a titolo di contributi in natura, strutture, beni o servizi in modo gratuito.
Le modalità di erogazione dei contributi o di godimento delle strutture, beni o servizi
dell'ente è stabilita in apposito regolamento, in modo da garantire a tutte le associazioni pari
opportunità.
I1 Comune può gestire servizi in collaborazione con le associazioni di volontariato
riconosciute a livello nazionale e inserite nell'apposito albo regionale, l'erogazione dei contributi e
le modalità della collaborazione verranno stabilite in apposito regolamento.
Le associazioni che hanno ricevuto contributi in denaro o natura dall'ente devono redigere al
termine di ogni anno apposito rendiconto che ne evidenzi l'impiego.
ART. 32
Volontariato
I1 Comune promuove forme di volontariato per un coinvolgimento della popolazione in
attività volte al miglioramento della qualità della vita personale, civile e sociale, in particolare delle
fasce in costante rischio di emarginazione, nonché per la tutela dell'ambiente.
Il Comune garantisce che le prestazioni di attività volontarie e gratuite nell'interesse
collettivo e ritenute di importanza generale abbiano i mezzi necessari per la loro migliore riuscita e
siano tutelate sotto l'aspetto infortunistico.
CAPO III
Modalità di partecipazione
ART. 33
Consultazioni
L'Amministrazione Comunale può indire consultazioni della popolazione allo scopo di
acquisire pareri e proposte in merito all'attività amministrativa.
ART. 34
Petizioni
Chiunque, anche se non residente nel territorio comunale, può rivolgersi in forma collettiva
agli organi dell'amministrazione per sollecitarne l'intervento su questioni di interesse comune o per
esporre esigenze di natura collettiva. -
La raccolta di adesioni può avvenire senza formalità di sorta in calce al testo comprendente
le richieste che sono rivolte all'Amministrazione.
La petizione è inoltrata al Sindaco il quale, entro 30 giorni, la assegna in esame all'organo
competente e ne invia copia ai gruppi presenti in Consiglio Comunale.
Se la petizione è sottoscritta da almeno 200 persone l'organo competente deve pronunciarsi
in merito entro 30 giorni dal ricevimento.
ART. 35
Proposte
Qualora un numero di elettori del Comune non inferiore a 50 avanzi al Sindaco proposte per
l'adozione di atti amministrativi di competenza dell'ente e tali proposte siano sufficientemente
dettagliate in modo da non lasciare dubbi sulla natura dell'atto e il suo contenuto dispositivo, il
Sindaco, sottopone la proposta all'organo competente e ai gruppi presenti in Consiglio Comunale
entro 60 giorni dal ricevimento.
L'organo competente può sentire i proponenti e deve adottare le sue determinazioni in via
formale entro 30 giorni dal ricevimento della proposta.
ART. 36
Accesso agli atti
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Ciascun cittadino ha libero accesso alla consultazione degli atti dell'amministrazione
comunale e dei soggetti, anche privati, che gestiscono servizi pubblici.
Possono essere sottratti alla consultazione soltanto gli atti che esplicite disposizioni
legislative dichiarano riservati o sottoposti a limiti di divulgazione.
La consultazione degli atti di cui al primo comma, deve avvenire senza particolari formalità,
con richiesta motivata dell'interessato, nei tempi stabiliti da apposito regolamento.
In caso di diniego da parte dell'impiegato o funzionario che ha in deposito l'atto l'interessato
può rinnovare la richiesta per iscritto al Sindaco del Comune, che deve comunicare le proprie
determinazioni in merito entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta stessa.
In caso di diniego devono essere esplicitamente citati gli articoli di legge che impediscono la
divulgazione dell'atto richiesto.
I1 regolamento stabilisce i tempi e le modalità per l'esercizio dei diritti previsti nel presente
articolo.
ART. 37
Diritto di informazione
Tutti gli atti dell'amministrazione, a esclusione di quelli aventi destinatario determinato,
sono pubblici e devono essere adeguatamente pubblicizzati.
La pubblicazione avviene, di norma, mediante affissione in apposito spazio, facilmente
accessibile a tutti, situato nell'atrio del palazzo comunale e su indicazione del Sindaco in appositi
spazi, a ciò destinati ed assegnati alle pubbliche affissioni, nelle vie e piazze.
L'affissione viene curata dal Segretario Comunale che si avvale di un messo e, su
attestazione di questi, certifica l'avvenuta pubblicazione.
Gli atti aventi destinatario determinato devono essere notificati all'interessato.
Le ordinanze, i conferimenti di contributi a enti e associazioni devono essere pubblicizzati
mediante affissione.
Inoltre, per gli atti più importanti, individuati nel regolamento, deve essere disposta
l'affissione negli spazi pubblicitari e ogni altro mezzo necessario a darne opportuna divulgazione.
ART. 38
Istanze
Chiunque, singolo o associato, può rivolgere al Sindaco interrogazioni in merito a specifici
problemi o aspetti dell'attività amministrativa.
La risposta all'interrogazione deve essere motivata e fornita entro 30 giorni
dall'interrogazione.
CAPO IV
Procedimento amministrativo
ART. 39
Diritto di intervento nei procedimenti
Chiunque sia portatore di un diritto odi un interesse legittimo coinvolto in un procedimento
amministrativo ha facoltà di intervenirvi, tranne che nei casi espressamente previsti dalla legge o
dal regolamento.
L'Amministrazione Comunale deve rendere pubblico il nome del funzionario responsabile
della procedura, di colui che è delegato ad adottare le decisioni in merito e il termine entro cui le
decisioni devono essere adottate.
ART. 40
Procedimenti ad istanza di parte
Nel caso di procedimenti ad istanza di parte il soggetto che ha presentato l'istanza può
chiedere di essere sentito dal funzionario o dall'amministratore che deve pronunciarsi in merito.
I1 funzionario o l'amministratore devono sentire l'interessato entro 30 giorni dalla richiesta o
nel termine inferiore stabilito dal regolamento.
Ad ogni istanza rivolta a ottenere l'emanazione di un atto o provvedimento amministrativo
deve essere data opportuna risposta per iscritto nel termine stabilito dal regolamento.
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 253 di 309
Nel caso l'atto o provvedimento richiesto possa incidere negativamente su diritti o interessi
legittimi di altri soggetti il Funzionario responsabile deve dare loro comunicazione della richiesta
ricevuta.
Tali soggetti possono inviare all'amministrazione istanze, memorie, proposte o produrre
documenti entro 15 giorni dal ricevimento della comunicazione.
ART. 41
Procedimenti a impulso di ufficio
Nel caso di procedimenti ad impulso d'ufficio il Funzionario responsabile deve darne
comunicazione ai soggetti i quali siano portatori di diritti od interessi legittimi che possano essere
pregiudicati dall'adozione dell'atto amministrativo, indicando il termine non minore di 15 giorni,
salvo i casi di particolare urgenza individuati dal regolamento, entro il quale gli interessati possono
presentare istanze, memorie, proposte o produrre documenti.
I soggetti interessati possono, altresì, nello stesso termine chiedere di essere sentiti personal-
mente dal Funzionario responsabile o dall'amministratore che deve pronunciarsi in merito.
Qualora per l'elevato numero degli interessati sia particolarmente gravosa la comunicazione
personale di cui al primo comma è consentito sostituirla con la pubblicazione all’Albo e negli
appositi spazi.
ART. 42
Determinazione del contenuto dell'atto
Nei casi previsti dai due articoli precedenti, e sempre che siano state puntualmente osservate
le procedure ivi previste, il contenuto volitivo dell'atto può risultare da un accordo tra il soggetto
privato interessato e la Giunta Comunale o il Responsabile dell’Area.
In tal caso è necessario che ditale accordo sia dato atto nella premessa e che il contenuto
dell'accordo medesimo sia comunque tale da garantire il pubblico interesse e l'imparzialità
dell'amministrazione.
TITOLO III
Attività amministrativa
ART. 43
Obiettivi dell'attività amministrativa
I1 Comune informa la propria attività amministrativa ai principi di democrazia, di partecipa-
zione, di trasparenza, di efficienza, di efficacia, di economicità e di semplicità delle procedure.
Gli organi istituzionali del Comune e i dipendenti Responsabili dei servizi sono tenuti a
provvedere sulle istanze degli interessati nei modi e nei termini stabiliti dalla legge, dal presente
Statuto e dai regolamenti di attuazione.
I1 Comune, allo scopo di soddisfare le esigenze dei cittadini, attua le forme di
partecipazione previste dal presente statuto, nonché forme di cooperazione con altri comuni e con la
provincia.
ART. 44
Servizi pubblici comunali
I1 Comune può istituire e gestire servizi pubblici che abbiano per oggetto produzione di beni
e servizi o l'esercizio di attività rivolte a perseguire fini sociali e a promuovere lo sviluppo
economico e civile della comunità locale.
I servizi da gestirsi con diritto di privativa sono stabiliti dalla legge.
ART. 45
Forme di gestione dei servizi pubblici
Il Consiglio Comunale può deliberare l'istituzione e l'esercizio dei pubblici servizi nelle
seguenti forme:
a) in economia, quando per le modeste dimensioni o per le caratteristiche del servizio, non sia op-
portuno costituire un'istituzione o un'azienda;
b) in concessione a terzi quando esistano ragioni tecniche, economiche e di opportunità sociale;
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 254 di 309
c) a mezzo di azienda speciale, anche per la gestione di più servizi di rilevanza economica e im-
prenditoriale;
d) a mezzo di istituzione, per l'esercizio di servizi sociali senza rilevanza imprenditoriale;
e) a mezzo di società per azioni o a responsabilità limitata a prevalente capitale pubblico, qualora si
renda opportuna, in relazione alla natura del servizio da erogare, la partecipazione di altri soggetti
pubblici e privati;
f) a mezzo di convenzioni, consorzi, accordi di programma, unioni di comuni nonché in ogni altra
forma consentita dalla legge.
Il Comune può partecipare a società per azioni, a prevalente capitale pubblico per la gestione
di servizi che la legge non riserva in via esclusiva al Comune.
I1 Comune può altresì dare impulso e partecipare, anche indirettamente, ad attività economi-
che connesse ai suoi fini istituzionali avvalendosi dei principi e degli strumenti di diritto comune.
I poteri, a eccezione del referendum, che il presente Statuto riconosce ai cittadini nei
confronti degli atti del Comune sono estesi anche agli atti delle aziende speciali, delle istituzioni e
delle società di capitali a maggioranza pubblica.
ART. 46
Aziende speciali
I1 Consiglio Comunale può deliberare la costituzione di aziende speciali, dotate di
personalità giuridica e di autonomia gestionale e imprenditoriale, e ne approva lo Statuto.
Le aziende speciali informano la loro attività a criteri di trasparenza, di efficacia, di
efficienza e di economicità e hanno l'obbligo del pareggio finanziario ed economico da conseguire
attraverso l'equilibrio dei costi e dei ricavi, ivi compresi i trasferimenti.
I servizi di competenza delle aziende speciali possono essere esercitati anche al di fuori del
territorio comunale, previa stipulazione di accordi tesi a garantire l'economicità e la migliore qualità
dei servizi.
ART. 47
Struttura delle aziende speciali
Lo Statuto delle aziende speciali ne disciplina la struttura, il funzionamento, le attività e i
controlli.
Sono organi delle aziende speciali il consiglio di amministrazione, il presidente, il direttore e
il collegio di revisione.
I1 presidente e gli amministratori delle aziende speciali sono nominati dal Sindaco fra le
persone in possesso dei requisiti di eleggibilità a consigliere comunale dotate di speciale
competenza tecnica o amministrativa per studi compiuti, per funzioni esercitate presso aziende
pubbliche o private o per uffici ricoperti.
I1 direttore è assunto per pubblico concorso, salvo i casi previsti dal T.U. 2578/25 in
presenza dei quali si può procedere alla chiamata diretta.
I1 Consiglio Comunale provvede alla nomina del collegio dei revisori dei conti, conferisce il
capitale di dotazione e determina gli indirizzi e le finalità dell'amministrazione delle aziende, ivi
compresi i criteri generali per la determinazione delle tariffe per la fruizione dei beni o servizi.
I1 Consiglio Comunale approva altresì i bilanci annuali e pluriennali, i programmi e il conto
consuntivo delle aziende speciali ed esercita la vigilanza sul loro operato.
Gli amministratori delle aziende speciali possono essere revocati soltanto per gravi
violazioni di legge, documentata inefficienza o difformità rispetto agli indirizzi e alle finalità
dell'amministrazione approvate dal Consiglio Comunale,
ART. 48
Istituzioni
Le istituzioni sono organismi strumentali del Comune privi di personalità giuridica ma
dotate di autonomia gestionale.
Sono organi delle istituzioni il consiglio di amministrazione, il presidente e il direttore.
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 255 di 309
Gli organi dell'istituzione sono nominati dal Sindaco che può revocarli per gravi violazioni
di legge, per documentata inefficienza o per difformità rispetto agli indirizzi e alle finalità dell'am-
ministrazione.
I1 Consiglio Comunale determina gli indirizzi e le finalità dell'amministrazione delle
istituzioni, ivi compresi i criteri generali per la determinazione delle tariffe per la fruizione dei beni
o servizi, approva i bilanci annuali e pluriennali, i programmi e il conto consuntivo delle aziende
speciali ed esercita la vigilanza sul loro operato.
I1 consiglio di amministrazione provvede alla gestione dell'istituzione deliberando
nell'ambito delle finalità e degli indirizzi approvati dal Consiglio Comunale e secondo le modalità
organizzative e funzionali previste nel regolamento
I1 regolamento può anche prevedere forme di partecipazione dei cittadini o degli utenti alla
gestione o al controllo dell'istituzione.
ART. 49
Società per azioni o a responsabilità limitata
I1 Consiglio Comunale può approvare la partecipazione dell'ente a società per azioni o a
responsabilità limitata per la gestione di servizi pubblici, eventualmente provvedendo anche alla
loro costituzione.
Nel caso di servizi pubblici di primaria importanza la partecipazione del Comune, unitamen-
te a quella di altri eventuali enti pubblici, dovrà essere obbligatoriamente maggioritaria.
L'atto costitutivo, lo Statuto o l'acquisto di quote o azioni devono essere approvati dal
Consiglio Comunale e deve in ogni caso essere garantita la rappresentatività dei soggetti pubblici
negli organi di amministrazione.
Il Comune sceglie i propri rappresentanti tra soggetti di specifica competenza tecnica e
professionale e nel concorrere agli atti gestionali considera gli interessi dei consumatori e degli
utenti.
I Consiglieri Comunali non possono essere nominati nei consigli di amministrazione delle
società per azioni o a responsabilità limitata.
I1 Sindaco o un suo delegato partecipa all'assemblea dei soci in rappresentanza dell'ente.
I1 Consiglio Comunale provvede a verificare annualmente l'andamento della società per
azioni o a responsabilità limitata e a controllare che l'interesse della collettività sia adeguatamente
tutelato nell'ambito dell'attività esercitata dalla società medesima.
ART. 50
Convenzioni
I1 Consiglio Comunale, su proposta della Giunta, delibera apposite convenzioni da stipularsi
con amministrazioni statali, altri enti pubblici o con privati al fine di fornire in modo coordinato
servizi pubblici.
Le convenzioni devono stabilire i fini, la durata, le forme di consultazione degli enti
contraenti, i loro rapporti finanziari e i reciproci obblighi e garanzie.
ART. 51
Consorzi
I1 Comune può partecipare alla costituzione di consorzi con altri enti locali per la gestione
associata di uno o più servizi secondo le norme previste per le aziende speciali in quanto applicabili.
A questo fine il Consiglio Comunale approva, a maggioranza assoluta dei componenti, una
convenzione ai sensi del precedente articolo, unitamente allo statuto del consorzio.
La convenzione deve prevedere l'obbligo a carico del consorzio della trasmissione al
comune degli atti fondamentali che dovranno essere pubblicati all’Albo Pretorio e negli appositi
spazi.
I1 Sindaco o un suo delegato fa parte dall'assemblea del consorzio con responsabilità pari
alla quota di partecipazione fissata dalla convenzione e dallo statuto del consorzio.
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 256 di 309
ART. 52
Accordi di programma
Il Sindaco per la definizione e l'attuazione di opere, di interventi o di programmi di
intervento che richiedono, per la loro completa realizzazione, l'azione integrata e coordinata del
Comune e di altri soggetti pubblici, in relazione alla competenza primaria o prevalente del comune
sull'opera o sugli interventi o sui programmi di intervento, promuove la conclusione di un accordo
di programma per assicurare il coordinamento delle azioni e per determinarne i tempi, le modalità,
il finanziamento e ogni altro connesso adempimento.
L'accordo di programma, consistente nel consenso unanime del presidente della regione, del
presidente della provincia, dei sindaci delle amministrazioni interessate viene definito in un'apposita
conferenza la quale provvede altresì all'approvazione formale dell'accordo stesso ai sensi dell'art.27,
comma 4, della legge 8 giugno 1990 n. 142, modificato dall'art.17, comma 9, della legge n. 127/97.
Qualora l'accordo sia adottato con decreto del presidente della regione e comporti variazioni
degli strumenti urbanistici, l'adesione del sindaco allo stesso deve essere ratificata dal Consiglio
Comunale entro 30 giorni a pena di decadenza.
TITOLO IV
Uffici e personale
CAPO I
Uffici
ART. 53
Principi strutturali e organizzativi
L'amministrazione del Comune si esplica mediante il perseguimento di obiettivi specifici e
deve essere improntata ai seguenti principi:
a) un'organizzazione del lavoro per progetti, obiettivi e programmi;
b) l'analisi e l'individuazione delle produttività e dei carichi funzionali di lavoro e del grado di ef-
ficacia dell'attività svolta da ciascun elemento dell'apparato;
c) l'individuazione di responsabilità strettamente collegata all'ambito di autonomia decisionale dei
soggetti;
d) il superamento della separazione rigida delle competenze nella divisione del lavoro e il con-
seguimento della massima flessibilità delle strutture e del personale e della massima collaborazione
tra gli uffici.
ART. 54
Organizzazione degli uffici e del personale
I1 Comune disciplina con appositi atti la dotazione organica del personale e, in conformità
alle norme del presente statuto, l'organizzazione degli uffici e dei servizi sulla base della distinzione
tra funzione politica e di controllo attribuita al Consiglio Comunale, al Sindaco e alla Giunta e
funzione di gestione amministrativa attribuita al direttore generale e ai responsabili degli uffici e dei
servizi.
Gli uffici sono organizzati secondo i principi di autonomia, trasparenza ed efficienza e criteri
di funzionalità, economicità di gestione e flessibilità della struttura.
I servizi e gli uffici operano sulla base dell'individuazione delle esigenze dei cittadini, ade-
guando costantemente la propria azione amministrativa e i servizi offerti, verificandone la rispon-
denza ai bisogni e l'economicità.
Gli orari dei servizi aperti al pubblico vengono fissati per il miglior soddisfacimento delle
esigenze dei cittadini.
ART. 55
Regolamento degli uffici e dei servizi
I1 Comune attraverso il regolamento di organizzazione stabilisce le norme generali per
l'organizzazione e il funzionamento degli uffici e, in particolare, le attribuzioni e le responsabilità di
ciascuna struttura organizzativa, i rapporti reciproci tra uffici e servizi e tra questi il direttore e gli
organi amministrativi.
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 257 di 309
I regolamenti si uniformano al principio secondo cui agli organi di governo è attribuita la
funzione politica di indirizzo e di controllo, intesa come potestà di stabilire in piena autonomia
obiettivi e finalità dell'azione amministrativa in ciascun settore e di verificarne il conseguimento; al
direttore e ai funzionari responsabili spetta, ai fini del perseguimento degli obiettivi assegnati, il
compito di definire, congruamente con i fini istituzionali, gli obiettivi più operativi e la gestione
amministrativa, tecnica e contabile secondo principi di professionalità e responsabilità.
L'organizzazione del Comune si articola in unità operative che sono aggregate, secondo
criteri di omogeneità, in strutture progressivamente più ampie chiamate aree.
Il Comune recepisce e applica gli accordi collettivi nazionali approvati nelle forme di legge
e tutela la libera organizzazione sindacale dei dipendenti stipulando con le rappresentanze sindacali
gli accordi collettivi decentrati ai sensi delle norme di legge e contrattuali in vigore.
ART. 56
Diritti e doveri dei dipendenti
I dipendenti comunali, inquadrati in ruoli organici e ordinati secondo qualifiche funzionali in
conformità alla disciplina generale sullo stato giuridico e il trattamento economico del personale
stabilito dalla legge e dagli accordi collettivi nazionali, svolgono la propria attività al servizio e
nell'interesse dei cittadini.
Ogni dipendente comunale è tenuto ad assolvere con correttezza e tempestività agli incarichi
di competenza dei relativi uffici e servizi e, nel rispetto delle competenze dei rispettivi ruoli, a rag-
giungere gli obiettivi assegnati. Egli è altresì direttamente responsabile verso il direttore, il re-
sponsabile degli uffici e dei servizi e l'amministrazione degli atti compiuti e dei risultati conseguiti
nell'esercizio delle proprie funzioni.
I1 regolamento di ordinamento degli uffici e dei servizi, determina le condizioni e le
modalità con le quali il comune promuove l'aggiornamento e l'elevazione professionale del
personale, assicura condizioni di lavoro idonee a preservarne la salute e l'integrità psicofisica e ga-
rantisce pieno ed effettivo esercizio delle libertà e dei diritti sindacali.
L'approvazione dei ruoli dei tributi e dei canoni nonché la stipulazione, in rappresentanza
dell'ente, dei contratti già approvati, compete al personale responsabile delle singole aree e dei di-
versi servizi, nel rispetto delle direttive impartite dal sindaco, dal direttore e dagli organi collegiali.
I1 personale di cui al precedente comma provvede altresì al rilascio delle autorizzazioni
commerciali, di polizia amministrativa, nonché delle autorizzazioni, delle concessioni edilizie e alla
pronuncia delle ordinanze di natura non contingibili e urgenti.
I1 regolamento di organizzazione individua forme e modalità di gestione della tecnostruttura
comunale.
CAPO II
Personale direttivo
ART. 57
Direttore generale
I1 Sindaco, previa delibera della Giunta Comunale, può nominare un Direttore generale, al
di fuori della dotazione organica e con un contratto a tempo determinato, secondo i criteri stabiliti
dal regolamento di organizzazione, dopo aver stipulato apposita convenzione tra comuni le cui
popolazioni assommate raggiungano i 15 mila abitanti.
In tal caso il Direttore generale dovrà provvedere alla gestione coordinata o unitaria dei
servizi tra i Comuni interessati.
ART. 58
Compiti del direttore generale
I1 Direttore generale provvede ad attuare gli indirizzi e gli obiettivi stabiliti dagli organi di
governo dell'ente secondo le direttive che, a tale riguardo, gli impartirà il Sindaco.
I1 Direttore generale sovraintende alle gestioni dell'ente perseguendo livelli ottimali di
efficacia ed efficienza tra i responsabili di servizio che allo stesso tempo rispondono nell'esercizio
delle funzioni loro assegnate.
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 258 di 309
La durata dell'incarico non può eccedere quella del mandato elettorale del sindaco che può
precedere alla sua revoca previa delibera della giunta comunale nel caso in cui non riesca a raggiun-
gere gli obiettivi fissati o quando sorga contrasto con le linee di politica amministrativa della giunta,
nonché in ogni altro caso di grave opportunità.
Quando non risulta stipulata la convenzione per il servizio di direzione generale, le relative
funzioni possono essere conferite dal Sindaco al Segretario Comunale.
ART. 59
Funzioni del direttore generale
I1 Direttore generale predispone la proposta di piano esecutivo di gestione e del piano
dettagliato degli obiettivi previsto dalle norme della contabilità, sulla base degli indirizzi forniti dal
Sindaco e dalla Giunta Comunale.
Egli in particolare esercita le seguenti funzioni:
a) individua le procedure necessarie per il raggiungimento dei fini indicati dagli organi politici di
governo, e le Aree comunali competenti, assegnando i relativi compiti ai Responsabili di queste;
b) sovraintende la gestione dell’Ente, perseguendo livelli ottimali di efficacia ed efficienza;
c) predispone il piano dettagliato degli obiettivi da perseguire, nonché la proposta di piano
esecutivo di gestione;
d) definisce gli interventi necessari a migliorare l’efficienza e l’efficacia dei servizi, anche mediante
l’individuazione di forme alternative di gestione;
e) elabora, con il concorso dei Responsabili di Area, la proposta di bilancio a budget, secondo le
direttive impartite dal Sindaco;
f) sovraintende e coordina l’attività di programmazione operativa la cui gestione é attribuita ai
Responsabili di Area, nonché l’attività dei Responsabili del procedimento;
g) curare l’integrazione ed il coordinamento tra tutte le attività e tutti gli interventi delle strutture;
h) esprimere pareri e proposte all’Amministrazione sull’impostazione del bilancio preventivo e dei
piani pluriennali di investimenti;
i) assicurare agli organi elettivi, coadiuvato dai Responsabili di Area, il quadro conoscitivo sullo
stato di attuazione dei programmi e degli indirizzi, ed assumere iniziative per consentirne il
conseguimento, garantendo, al contempo, la sfera di autonomia gestionale dei Responsabili di
Area;
j) proporre la promozione, resistenza, conciliazione e transazione delle liti;
k) intrattenere rapporti con i consulenti, comunque incaricati, per questioni che interessino atti od
operazioni rimessi alla loro competenza;
l) convocare apposite riunioni, e costituire gruppi di lavoro, o diramare direttive, in materia
organizzativa, sentiti i Responsabili di Area interessati.
m) convocare e presiedere la Conferenza dei Responsabili di Area e coordinare le altre iniziative
volte a sviluppare l’interazione organizzativa
n) definire i criteri sulla dotazione organica dell’Ente;
o) definire le linee fondamentali di organizzazione degli Uffici, previa informazione alle
rappresentanze sindacali, ispirando l’organizzazione ai criteri di cui al comma 1 dell’art.2 del
decreto legislativo n. 29 del 1993;
p) adottare misure per l'analisi e la valutazione dei costi dei singoli uffici, ai sensi dell'art.18,
comma 1, D.Lgs. 29/93;
q) determinare gli orari di servizio, di lavoro e di apertura al pubblico, previa informazione alle
rappresentanze sindacali ed eventuale esame congiunto e nel rispetto dei criteri di cui agli artt. 2,
comma 1 lett. 2), 17, comma 2, e 60, commi 1 e 2, del D.Lgs. 29/93, dei contratti collettivi, fatto
salvo il potere di coordinamento del Sindaco di cui all'art.36, comma 3, della Legge 142/90;
r) adottare le misure per l'interconnessione sia tra uffici della stessa amministrazione, che con altre
amministrazioni ai sensi rispettivamente degli artt.2, comma 1 lett. c) e 11, comma 1, D.Lgs.29/93;
s) proporre al Sindaco le misure sanzionatorie a carico dei Responsabili di Area per responsabilità
da mancato risultato;
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 259 di 309
t) adottare gli atti di competenza dei Responsabili di Area inadempienti, previa diffida;
u) esprimere pareri sul conferimento degli incarichi di responsabile di Area;
v) esercitare ogni altra competenza attribuitagli dal presente Regolamento.
ART. 60
Responsabili degli uffici e dei servizi
I Responsabili degli uffici e dei servizi sono individuati nel regolamento di organizzazione.
I responsabili provvedono ad organizzare gli uffici e i servizi a essi assegnati in base alle
indicazioni ricevute dal direttore generale se nominato, ovvero dal segretario e secondo le direttive
impartite dal sindaco e dalla giunta comunale.
Essi nell'ambito delle competenze loro assegnate provvedono a gestire l'attività dell'ente e ad
attuare gli indirizzi e a raggiungere gli obiettivi indicati dal direttore, se nominato, dal Sindaco e
dalla Giunta Comunale.
ART. 61
Funzioni dei responsabili degli uffici e dei servizi
I Responsabili degli uffici e dei servizi stipulano in rappresentanza dell'ente i contratti già
deliberati, approvano i ruoli dei tributi e dei canoni, gestiscono le procedure di appalto e di concorso
e provvedono agli atti di gestione finanziaria, ivi compresa l'assunzione degli impegni di spesa.
Essi provvedono altresì al rilascio delle autorizzazioni o concessioni e svolgono inoltre le se-
guenti funzioni:
a) presiedono le commissioni di gara e di concorso, assumono le responsabilità dei relativi procedi-
menti e propongono alla giunta la designazione degli altri membri;
b) rilasciano le attestazioni e le certificazioni;
c) emettono le comunicazioni, i verbali, le diffide e ogni altro atto costituente manifestazione di giu-
dizio e di conoscenza, ivi compresi, per esempio, i bandi dì gara e gli avvisi di pubblicazione degli
strumenti urbanistici;
d) provvedono alle autenticazioni e alle legalizzazioni;
e) pronunciano le ordinanze di demolizione dei manufatti abusivi e ne curano l'esecuzione;
f) emettono le ordinanze di ingiunzione di pagamento di sanzioni amministrative e dispongono
l'applicazione delle sanzioni accessorie nell'ambito delle direttive impartite dal sindaco;
g) pronunciano le altre ordinanze previste da norme di legge o di regolamento a eccezione di quelle
di cui all'art.38 della legge n. 142/1990;
h) promuovono i procedimenti disciplinari nei confronti del personale a essi sottoposto e adottano le
sanzioni nei limiti e con le procedure previste dalla legge e dal regolamento;
i) provvedono a dare pronta esecuzione alle deliberazioni della giunta e del consiglio e alle direttive
impartite dal sindaco e dal direttore;
j) forniscono al direttore nei termini di cui al regolamento di contabilità gli elementi per la predi-
sposizione della proposta di piano esecutivo di gestione;
k) autorizzano le prestazioni ai lavoro straordinario, le ferie, i recuperi, le missioni del personale
dipendente secondo le direttive impartite dal direttore e dal sindaco;
l) concedono le licenze agli obiettori di coscienza in servizio presso il comune;
m) rispondono, nei confronti del Direttore generale, del mancato raggiungimento degli obiettivi loro
assegnati.
I responsabili degli uffici e dei servizi possono delegare le funzioni che precedono al
personale a essi sottoposto, pur rimanendo completamente responsabili del regolare adempimento
dei compiti loro assegnati.
I1 Sindaco può delegare ai Responsabili degli uffici e dei servizi ulteriori funzioni non
previste dallo statuto e dai regolamenti, impartendo contestualmente le necessarie direttive per il
loro corretto espletamento.
ART. 62
Incarichi dirigenziali e di alta specializzazione
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 260 di 309
La copertura dei posti di responsabili dei settori o degli uffici, può avvenire anche mediante
contratto a tempo determinato nel rispetto dell'art. 110 del d.lgs. 18 agosto 2000 n. 267.
La procedura di reclutamento si svolge nei modi e forme definiti dal regolamento
sull'ordinamento degli uffici e dei servizi nel rispetto della disciplina di legge del tempo vigente.
L’Ente, nelle forme, con i limiti e le modalità previste dalla legge e dal regolamento
sull'ordinamento degli uffici e dei servizi, può deliberare al di fuori della dotazione organica
l'assunzione con contratto a tempo determinato di personale dirigenziale o di alta specializzazione o
funzionari dell’area direttiva, nel caso in cui tra i dipendenti dell'ente non siano presenti analoghe
professionalità.
I contratti a tempo determinato non possono essere trasformati a tempo indeterminato, salvo
che non lo consentano apposite norme di legge.
La decisione di procedere alla stipula del contratto nei due casi sopracitati, spetta al Sindaco
previa deliberazione della Giunta Comunale.
ART. 63
Collaborazioni esterne
I1 regolamento può prevedere collaborazioni esterne, ad alto contenuto di professionalità,
con rapporto di lavoro autonomo per obiettivi determinati e con convenzioni a termine.
Le norme regolamentari per il conferimento degli incarichi di collaborazione a soggetti
estranei all'amministrazione devono stabilirne la durata, che non potrà essere superiore alla durata
del programma, e i criteri per la determinazione del relativo trattamento economico.
ART. 64
Ufficio di indirizzo e di controllo
Il regolamento può prevedere la costituzione di uffici posti alle dirette dipendenze del
Sindaco, per l'esercizio delle funzioni di indirizzo e di controllo loro attribuite dalla legge, costituiti
da dipendenti dell'ente o da collaboratori assunti a tempo determinato purché l'ente non sia
dissestato e/o non versi nelle situazioni strutturate deficitarie di cui all'art.45 del d.lgs. n. 504/92.
CAPO III
Il segretario comunale
ART. 65
Segretario comunale
I1 Segretario Comunale è nominato dal Sindaco, da cui dipende funzionalmente ed è
scelto nell'apposito albo.
I1 Consiglio Comunale può approvare la stipulazione di convenzioni con altri comuni per la
gestione consortile dell'ufficio del segretario comunale
Lo stato giuridico e il trattamento economico del Segretario Comunale sono stabiliti dalla
legge e dalla contrattazione collettiva.
Il Segretario Comunale, nel rispetto delle direttive impartite dal Sindaco, presta consulenza
giuridica agli organi del Comune e agli uffici.
ART. 66
Funzioni del segretario comunale
Il Segretario Comunale partecipa alle riunioni di Giunta e del Consiglio e ne redige i verbali
che sottoscrive insieme al Sindaco.
I1 Segretario Comunale può partecipare a commissioni di studio e di lavoro interne all'ente
e, con l'autorizzazione del sindaco, a quelle esterne; egli, su richiesta, formula i pareri ed esprime
valutazioni di ordine tecnico-giuridico al Consiglio, alla Giunta, al Sindaco.
I1 Segretario Comunale riceve dai Consiglieri le richieste di trasmissione delle deliberazioni
della Giunta soggette a controllo eventuale del CORECO.
Egli presiede l'ufficio comunale per le elezioni in occasione delle consultazioni popolari e
dei referendum e riceve le dimissioni del sindaco, degli assessori o dei consiglieri nonché le pro-
poste di revoca e la mozione di sfiducia.
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 261 di 309
Il Segretario Comunale roga i contratti del Comune, nei quali l'ente è parte, quando non sia
necessaria l'assistenza di un notaio, e autentica le scritture private e gli atti unilaterali nell'interesse
dell'ente, ed esercita infine ogni altra funzione attribuitagli dallo statuto o dal regolamento
conferitagli dal Sindaco.
CAPO V
Finanza e contabilità
ART. 67
Ordinamento
L'ordinamento della finanza del comune è riservato alla legge e, nei limiti da essa previsti,
dal regolamento.
Nell'ambito della finanza pubblica il Comune è titolare di autonomia finanziaria fondata su
certezza di risorse proprie e trasferite.
Il Comune, in conformità delle leggi vigenti in materia, è altresì titolare di potestà impositiva
autonoma nel campo delle imposte, delle tasse e delle tariffe, ed ha un proprio demanio e pa-
trimonio.
ART. 68
Attività finanziaria del Comune
Le entrate finanziarie del Comune sono costituite da imposte proprie, addizionali e com-
partecipazioni ad imposte erariali e regionali, tasse e diritti per servizi pubblici, trasferimenti
erariali, trasferimenti regionali, altre entrate proprie anche di natura patrimoniale, risorse per
investimenti e da ogni altra entrata stabilita per legge o regolamento.
I trasferimenti erariali sono destinati a garantire i servizi pubblici comunali indispensabili; le
entrate fiscali finanziano i servizi pubblici ritenuti necessari per lo sviluppo della comunità e
integrano la contribuzione erariale per l'erogazione dei servizi pubblici indispensabili.
Nell'ambito delle facoltà concesse dalla legge il comune istituisce, sopprime e regolamenta,
con deliberazione consiliare, imposte, tasse e tariffe.
Il Comune applica le imposte tenendo conto della capacità contributiva dei soggetti passivi
secondo i principi di progressività stabiliti dalla Costituzione e applica le tariffe in modo da
privilegiare le categorie più deboli della popolazione.
ART. 69
Bilancio comunale
L'ordinamento contabile del Comune è riservato alla legge dello stato e, nei limiti da questa
fissati, al regolamento di contabilità.
La gestione finanziaria del comune si svolge in base al bilancio annuale di previsione redatto
in termini di competenza, deliberato dal consiglio comunale entro il termine stabilito dal
regolamento, osservando i principi dell'universalità, unità, annualità, veridicità, pubblicità,
dell'integrità e del pareggio economico e finanziario.
Il bilancio e gli allegati prescritti dalla legge devono essere redatti in modo da consentirne la
lettura per programmi, servizi e interventi.
Gli impegni di spesa, per essere efficaci, devono contenere il visto di regolarità contabile at-
testante la relativa copertura finanziaria da parte del responsabile del servizio finanziario. L'ap-
posizione del visto rende esecutivo l'atto adottato.
ART. 70
Rendiconto della gestione
I fatti gestionali sono rilevati mediante contabilità finanziaria ed economica e dimostrati nel
rendiconto comprendente il conto del bilancio, il conto economico e il conto del patrimonio.
Il rendiconto è deliberato dal consiglio comunale entro il 30 giugno dell'anno successivo.
La giunta comunale allega al rendiconto una relazione illustrativa con cui esprime le valuta-
zioni di efficacia dell'azione condotta sulla base dei risultati conseguiti in rapporto ai programmi e
ai costi sostenuti, nonché la relazione del collegio dei revisori dei conti.
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 262 di 309
ART. 71
Attività contrattuale
Il Comune, per il perseguimento dei suoi fini istituzionali, provvede mediante contratti agli
appalti di lavori, alle forniture di beni e servizi, alle vendite, agli acquisti a titolo oneroso, alle
permute e alle locazioni.
La stipulazione dei contratti deve essere preceduta dalla determinazione del responsabile
procedimento di spesa.
La determinazione deve indicare il fine che con il contratto si intende perseguire, l'oggetto,
la forma e le clausole ritenute essenziali nonché le modalità di scelta del contraente in base alle
disposizioni vigenti.
ART. 72
Revisore dei conti
Il Consiglio Comunale elegge, il revisore dei conti, secondo i criteri stabiliti dalla legge.
Il revisore ha diritto di accesso agli atti e documenti dell'ente, dura in carica tre anni, è
rieleggibile per una sola volta ed è revocabile per inadempienza nonché quando ricorrono gravi
motivi che influiscono negativamente sull'espletamento del mandato.
Il revisore collabora con il Consiglio Comunale nella sua funzione di controllo e di
indirizzo, esercita la vigilanza sulla regolarità contabile e finanziaria della gestione dell'ente e
attesta la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione, redigendo apposita relazione,
che accompagna la proposta di deliberazione consiliare del rendiconto del bilancio.
Nella relazione di cui al precedente comma il revisore esprime rilievi e proposte tendenti a
conseguire una migliore efficienza, produttività ed economicità della gestione.
Il revisore, ove riscontri gravi irregolarità nella gestione dell'ente, ne riferisce
immediatamente al consiglio.
Il revisore risponde della verità delle sue attestazioni e adempie ai doveri con la diligenza
del mandatario e del buon padre di famiglia.
ART. 73
Tesoreria
Il Comune ha un servizio di tesoreria che comprende:
a) la riscossione di tutte le entrate, di pertinenza comunale, versate dai debitori in base ad ordini di
incasso e liste di carico e dal concessionario del servizio di riscossione dei tributi;
b) la riscossione di qualsiasi altra somma spettante di cui il tesoriere è tenuto a dare co-
municazione all'ente entro giorni;
c) il pagamento delle spese ordinate mediante mandati di pagamento nei limiti degli stanziamenti di
bilancio e dei fondi di cassa disponibili;
d) il pagamento, anche in mancanza dei relativi mandati, delle rate di ammortamento di mutui, dei
contributi previdenziali e delle altre somme stabilite dalla legge.
I rapporti del comune con il tesoriere sono regolati dalla legge, dal regolamento di contabi-
lità nonché da apposita convenzione.
TITOLO VI
Disposizioni diverse
ART. 74
Iniziativa per il mutamento delle circoscrizioni provinciali
Il Comune esercita l'iniziativa per il mutamento delle circoscrizioni provinciali di cui
all'art.133 della Costituzione, osservando le norme emanate a tal fine dalla regione.
L'iniziativa deve essere assunta con deliberazione approvata a maggioranza assoluta dei
consiglieri assegnati.
ART. 75
Pareri obbligatori
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 263 di 309
I1 Comune è tenuto a chiedere i pareri prescritti da qualsiasi norma avente forza di legge ai
fini della programmazione, progettazione ed esecuzione di opere pubbliche, ai sensi dell'art.16,
commi 1-4, della legge 7 agosto 1990 n. 241, sostituito dall'art.17, comma' 24, della legge 127/97.
Decorso infruttuosamente il termine di 45 giorni, il comune può prescindere dal parere.
ART.76
Sanzioni Per le violazioni a disposizioni contenute nei Regolamenti Comunali e nelle Ordinanze del
Sindaco, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria di una somma da lire 50.000 a lire
1.000.000.
ART.77
Procedure sanzionatorie
La procedura sanzionatoria per l'applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria di
cui all'art.76 è quella prevista dalle disposizioni generali contenute nelle sezioni 1^ e 2^ del Capo I
della legge n.689/1981.-
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 264 di 309
Enti PubbliciAziende Sanitarie Locali ed altre istituzioni sanitarie
ASL FROSINONE
Avviso
AVVISO PUBBLICO – PER SOLI TITOLI PER LA COPERTURA A TEMPO DETERMINATO PER N. 10POSTI DI DIRIGENTE MEDICO DISCIPLINA ANESTESIA E RIANIMAZIONE
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 265 di 309
ASL FROSINONE
Via A. Fabi snc
03100 Frosinone
Tel. 0775.8821
www.asl.fr.it
p.iva 01886690609
Direzione Generale
(Dr. Stefano Lorusso)
AVVISO PUBBLICO – PER SOLI TITOLI PER LA COPERTURA A TEMPO DETERMINATO PER N. 10 POSTI DI DIRIGENTE MEDICO DISCIPLINA ANESTESIA E RIANIMAZIONE.
In esecuzione del provvedimento n. 1752 del 04/09/2019, è indetto avviso pubblico, - per soli titoli per la
copertura a tempo determinato, per le esigenze dell’ASL di Frosinone per:
- n. 10 posti di Dirigente Medico di Anestesia e Rianimazione.
. Si garantisce la pari opportunità tra uomini e donne per l’accesso al lavoro, ai sensi della legge n. 125/1991, nonché
ai sensi dell’art. 35 del D. L.vo n. 165/01 e s.m. e i..
REQUISITI GENERALI. a) Cittadinanza italiana, o cittadinanza di uno dei Paesi dell’Unione Europea.
b) Idoneità fisica all’impiego. L’Amministrazione, prima di procedere alla stipula del contratto individuale di lavoro,
sottoporrà a visita medica preassuntiva i vincitori del concorso pubblico.
c) Non possono accedere agli impieghi coloro che siano stati esclusi dall’elettorato attivo nonché coloro che abbiano
avuto risolto l’impiego presso pubbliche amministrazioni o siano stati interdetti da pubblici uffici in base a sentenza
passata in giudicato.
REQUISITI SPECIFICI.
1) Laurea in Medicina e Chirurgia.
2) Iscrizione all’albo dell’Ordine dei Medici. L’iscrizione al corrispondente albo professionale di uno dei Paesi
dell’Unione Europea consente la partecipazione alla procedura, fermo restando l’obbligo dell’iscrizione all’Albo in
Italia prima dell’assunzione in servizio, attestata da certificato di data non anteriore a mesi sei rispetto a quella di
scadenza del bando.
3) Specializzazione nella relativa disciplina;
Tutti i requisiti di ammissione devono essere posseduti, pena esclusione, alla data di scadenza del bando.
DOMANDA DI AMMISSIONE. Nella domanda di ammissione al concorso pubblico, redatta in carta semplice, secondo lo schema di cui all’allegato a), il
candidato deve dichiarare, ai sensi dell’art. 46 del D.P.R. n. 445/2000 consapevole che, in caso di falsità, in atti e
dichiarazioni mendaci, decadrà dai benefici eventualmente conseguiti fatte salve le responsabilità penali di cui agli artt. 75 e
76 del D.P.R. n. 445/2000, quanto segue:
il cognome, il nome, la data, il luogo di nascita, la residenza ed il codice fiscale;
il possesso della cittadinanza italiana o equivalente;
il Comune di iscrizione nelle liste elettorali, ovvero i motivi della non iscrizione o cancellazione dalle liste
medesime;
di non avere riportato condanne penali e di non avere procedimenti penali in corso ovvero le eventuali condanne
penali riportate nonché gli eventuali procedimenti penali in corso;
eventuali titoli comprovanti il diritto di precedenza e/o preferenza di legge previsti;
il domicilio, il recapito telefonico e l’indirizzo PEC presso il quale deve essere fatta pervenire ogni necessaria
comunicazione inerente all’avviso di selezione. I candidati hanno l’obbligo di comunicare gli eventuali cambiamenti
d’indirizzo all’Azienda che non assume responsabilità alcuna nel caso di irreperibilità presso l’indirizzo comunicato;
l’autorizzazione al trattamento dei dati personali, ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs n. 196/2003: i dati personali forniti
dai candidati saranno raccolti dall’ufficio competente per lo svolgimento della procedura e saranno trattati presso
una banca dati, sia automatizzata che cartacea, anche successivamente all’eventuale instaurazione del rapporto di
lavoro, per finalità inerenti alla gestione del rapporto medesimo;
di possedere tutti i requisiti previsti dal bando ed accettare tutte le condizioni previste dallo stesso.
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 266 di 309
ASL FROSINONE
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Direzione Generale
(Dr. Stefano Lorusso)
La firma in calce alla domanda non deve essere autenticata, ai sensi dell’art. 39 del D.P.R. 28/12/2000 n. 445.
Non è sanabile e comporta l’esclusione dall’avviso l’omissione:
- anche di una sola delle dichiarazioni richieste nella domanda,
- della firma del concorrente a sottoscrizione della domanda stessa,
- della fotocopia del documento di riconoscimento.
Le dichiarazioni rese in modo generico o incompleto non saranno valutate.
La presentazione della domanda di partecipazione comporta l’accettazione, senza riserva, di tutte le prescrizioni e
precisazioni del presente bando e di tutte le norme in esso richiamate.
DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALLA DOMANDA.
Alla domanda di partecipazione il candidato deve allegare:
a) autocertificazione attestante il possesso di requisiti di ammissione all’avviso datata e firmata;
b) tutte le certificazioni relative ai titoli che ritenga opportuno presentare agli effetti della valutazione di merito;
c) le pubblicazioni, che devono essere edite a stampa, vanno presentate in originale o in fotocopie autocertificate;
d) il curriculum formativo e professionale, redatto in carta semplice, datato e firmato;
e) gli eventuali titoli comprovanti il diritto di precedenza in caso di parità di posizione nella graduatoria;
f) un elenco in duplice copia ed in carta semplice dei documenti e dei titoli presentati, datato e firmato;
g) copia fotostatica, fronte retro, di un documento di identità in corso di validità ai fini della validità dell’istanza di
partecipazione.
h) fotocopia del versamento del contributo di partecipazione pari a – 10 EURO - intestato a UNICREDIT SPA
TESORIERE CASSIERE AZIENDA USL FROSINONE – coordinate bancarie (codice IBAN):
it18A0200814804000400002537 – BENEFICIARIO AZIENDA USL FROSINONE Via A. Fabi snc 03100
FROSINONE – indicando nella causale “Contributo di partecipazione Avviso pubblico per Dirigente Medico
Disciplina di Anestesia e Rianimazione, così come stabilito dalla Regione Lazio con nota prot. n. 126615/GR/11/23
dell’8/3/2016.
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONE E DI ATTO DI NOTORIETA’.
Alla domanda di partecipazione gli aspiranti dovranno allegare una autocertificazione, resa ai sensi del DPR n. 445/2000,
nella quale dovranno dichiarare di essere in possesso dei requisiti specifici di ammissione di cui ai punti 1), 2) e 3) del
presente bando. In alternativa alla suddetta autocertificazione i candidati potranno presentare i relativi certificati.
Si precisa che, ai sensi dell’art. 71 del D.P.R. 445/2000, l’Amministrazione procederà ad idonei controlli sulla veridicità delle
dichiarazioni sostitutive eventualmente rese. Qualora dal controllo emerga la non veridicità del contenuto delle dichiarazioni,
il dichiarante decadrà dal rapporto di impiego conseguito sulla base della documentazione suddetta.
Non è possibile fare riferimento alla documentazione già in possesso di questa Amministrazione.
Ultimata la procedura, i candidati, trascorsi novanta giorni dalla data di pubblicazione della graduatoria, potranno ritirare la
documentazione prodotta. Trascorsi ulteriori sei mesi, salvo eventuale contenzioso in atto, l’Azienda disporrà del materiale
secondo le proprie necessità senza alcuna responsabilità.
MODALITA’ E TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA.
La domanda di partecipazione al concorso pubblico, al quale va acclusa la documentazione, deve essere intestata al Direttore
Generale e va inoltrata, a mezzo del servizio pubblico postale con Raccomandata con avviso di ricevimento al seguente
Indirizzo – ASL – Frosinone Via Armando Fabi, snc 03100 – Frosinone - oppure consegnata direttamente, entro il termine
fissato dal bando all’Ufficio Protocollo dell’Azienda USL – Frosinone.
Si precisa inoltre che, ai fini della presentazione a. mano delle domanda, l’orario di accesso all’ufficio protocollo è tutti i
giorni, escluso il sabato, i festivi e i prefestivi dalle ore 8.15 alle ore 12.00 e dal lunedì al giovedì anche dalle 15.00 alle
16,00. Il termine per la presentazione della domanda di partecipazione all’Avviso Pubblico scade il 30° giorno successivo a
quello della data di pubblicazione del presente bando sul Bollettino Ufficiale Regione Lazio. Qualora detto giorno sia
festivo il termine è prorogato al giorno successivo non festivo.
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Il termine fissato per la presentazione delle domande e dei documenti è perentorio e non si terrà conto delle domande, dei
documenti e dei titoli presentati dopo la scadenza del termine stesso. Fa fede il timbro postale accettante.
. Il mancato rispetto dei termini sopra descritti determina l’esclusione dalla procedura. L’Amministrazione non assume fin da
ora alcuna responsabilità per il mancato recapito di domande, comunicazioni e documentazioni dipendenti da eventuali
disguidi postali, da inesatte indicazioni del recapito da parte del concorrente o da mancata o tardiva comunicazione del
cambio di indirizzo indicato nella domanda, nonché da altri fatti non imputabili a colpa dell’Amministrazione. Le domande
devono essere complete della documentazione richiesta.
L’ eventuale riserva di invio successivo di documenti è priva di effetto.
AMMISSIONE E/O ESCLUSIONE DEI CANDIDATI.
L’ammissione e/o l’esclusione dalla procedura sarà disposta con provvedimento adottato dall’Azienda deve essere notificata
entro 30 giorni dalla data di esecutività della relativa decisione.
VALUTAZIONE DEI TITOLI
Alla presente procedura si applicano le disposizioni in materia di autocertificazione, ai sensi del DPR 445/00.
Per la valutazione dei titoli si disporrà di 20 punti, così ripartiti:
- Titoli di carriera punti 10
- Titoli accademici e di studio punti 3
- Pubblicazioni e titoli scientifici punti 3
- Curriculum formativo e professionale punti 4.
Ai sensi della Legge n. 370\88, la domanda di ammissione all’avviso pubblico, compresa la documentazione
allegata, non è soggetta ad imposta di bollo.
Ai sensi dell’art.10, comma 1°, della legge 31/12/1996, n. 675, i dati personali forniti dai candidati saranno raccolti
presso la Direzione Amministrativa UOC Amministrazione e Gestione del Personale dell’Azienda U.S.L. Frosinone, per le
finalità di gestione dell’avviso nonché, anche successivamente all’eventuale instaurazione del rapporto di lavoro, per le
finalità inerenti alla gestione del rapporto di lavoro stesso.
NORME FINALI.
L’Azienda si riserva la facoltà, per legittimi motivi, di modificare, sospendere, o revocare in tutto o in parte il presente
concorso pubblico o riaprire i termini di presentazione delle domande, a suo insindacabile giudizio e in qualsiasi momento,
senza che gli aspiranti e/o i graduati possono sollevare eccezioni, diritti o pretese senza l’obbligo di notificare ai singoli
concorrenti il relativo provvedimento.
L’assunzione in servizio dei vincitori potrebbe essere temporaneamente sospesa o ritardata in relazione ad eventuali norme
che stabilissero il blocco delle assunzioni.
Per quanto non esplicitamente previsto nel presente bando si fa riferimento alla normativa vigente.
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 268 di 309
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Il presente bando sarà integralmente pubblicato sul sito internet dell’Azienda www.asl.fr.it - Area bandi e concorsi nonché
sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
Per ulteriori informazioni gli interessati potranno rivolgersi a:
Azienda Sanitaria Locale Frosinone UOC Amministrazione e Gestione del Personale.
Il DIRETTORE GENERALE
(Dr. Stefano Lorusso)
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Tel. 0775.8821
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Schema esemplificativo della domanda.
Al Direttore Generale ASL. Frosinone
Via Armando Fabi s.n.c.
03100 FROSINONE
Il/la sottoscritt_ …………………………………………………………..……………………..…...
nat_ …………………………………………..il……………………… Cod. Fiscale ………..………………………..……
e residente in…………………………………….Via……………………………………………………………
n. ……Tel. …………………………… PEC ……………………………...chiede di essere ammesso/a partecipare all’
avviso pubblico per la copertura a tempo determinato di posti di Dirigente Medico disciplina di
_________________________________.
A tale scopo, sotto la personale responsabilità, dichiara ai sensi del DPR 445/2000 ed “allega
autocertificazione” attestante il possesso dei requisiti di ammissione all’avviso:
1.di essere cittadino italiano o equivalente;
2. di essere iscritto nelle liste elettorali del Comune di……………………….
ovvero di non essere iscritto per ……………………………………………….
3.di non aver riportato condanne penali né di avere procedimenti penali in
corso; (1)
4.di non essere stato destituito o dispensato dall’impiego presso Pubblica Amministrazione;
5.di essere in possesso dei seguenti requisiti specifici richiesti dal bando:
……………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………….
6.di essere già dipendente di ruolo di Azienda Sanitaria con la qualifica di
………………………………….disciplina di……….. ……………………………....……;
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www.asl.fr.it
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(Dr. Stefano Lorusso)
7.di essere, nei riguardi degli obblighi militari, nella posizione di
………………………………………………………………………..;
8. di avere/non avere prestato servizio con rapporto di impiego presso…………………………………………..(e di
essere cessato per ………………………………………………………….…………..…………..);
9.di avere diritto di precedenza o preferenza a parità di punteggio
per……..……………………………………………….……(documentare);
Il/la sottoscritt.. chiede che ogni comunicazione relativa al presente avviso venga inviata al seguente indirizzo,
impegnandosi a comunicare le eventuali variazioni successive e riconoscendo che l’ASL di Frosinone non
assume alcuna responsabilità in caso di irreperibilità del destinatario:
Cognome e Nome_____________________________________________
Luogo e data di nascita_________________________________________
Residenza: Via_________________________________________n:_____
Cap_________Città________________________________(Prov.______)
Telefono n: _______________________ PEC _____________________
Frosinone, li……………………………
______________________________
(1)in caso di condanne o procedimenti in corso indicarne gli estremi.
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 271 di 309
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Avviso
AVVISO PUBBLICO – PER SOLI TITOLI PER LA COPERTURA A TEMPO DETERMINATO PER N. 5POSTI DI DIRIGENTE MEDICO DISCIPLINA MEDICINA INTERNA.
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ASL FROSINONE Via A. Fabi snc 03100 Frosinone
Tel. 0775.8821 www.asl.fr.it p.iva 01886690609
Direzione Generale (Dr. Stefano Lorusso)
AVVISO PUBBLICO – PER SOLI TITOLI PER LA COPERTURA A TEMPO DETERMINATO PER N. 5 POSTI DI DIRIGENTE MEDICO DISCIPLINA MEDICINA INTERNA.
In esecuzione del provvedimento n. 1750 del 04/09/2019, è indetto avviso pubblico, per soli titoli, per la copertura
a tempo determinato, per le esigenze dell’ASL di Frosinone per:
- n. 5 posti di Dirigente Medico di Medicina Interna.
. Si garantisce la pari opportunità tra uomini e donne per l’accesso al lavoro, ai sensi della legge n. 125/1991, nonché
ai sensi dell’art. 35 del D. L.vo n. 165/01 e s.m. e i..
REQUISITI GENERALI.
a) Cittadinanza italiana, o cittadinanza di uno dei Paesi dell’Unione Europea. b) Idoneità fisica all’impiego. L’Amministrazione, prima di procedere alla stipula del contratto individuale di lavoro,
sottoporrà a visita medica preassuntiva i vincitori del concorso pubblico. c) Non possono accedere agli impieghi coloro che siano stati esclusi dall’elettorato attivo nonché coloro che abbiano
avuto risolto l’impiego presso pubbliche amministrazioni o siano stati interdetti da pubblici uffici in base a sentenza passata in giudicato.
REQUISITI SPECIFICI.
1) Laurea in Medicina e Chirurgia. 2) Iscrizione all’albo dell’Ordine dei Medici. L’iscrizione al corrispondente albo professionale di uno dei Paesi
dell’Unione Europea consente la partecipazione alla procedura, fermo restando l’obbligo dell’iscrizione all’Albo in Italia prima dell’assunzione in servizio, attestata da certificato di data non anteriore a mesi sei rispetto a quella di scadenza del bando.
3) Specializzazione nella disciplina oggetto dell’avviso, cui si intende partecipare, ovvero in una delle discipline riconosciute equipollenti o affini ai sensi del D.M. 30/01/1998 e D.M. 31/01/1998 e s.m.i..
Tutti i requisiti di ammissione devono essere posseduti, pena esclusione, alla data di scadenza del bando. DOMANDA DI AMMISSIONE. Nella domanda di ammissione al concorso pubblico, redatta in carta semplice, secondo lo schema di cui all’allegato a), il candidato deve dichiarare, ai sensi dell’art. 46 del D.P.R. n. 445/2000 consapevole che, in caso di falsità, in atti e dichiarazioni mendaci, decadrà dai benefici eventualmente conseguiti fatte salve le responsabilità penali di cui agli artt. 75 e 76 del D.P.R. n. 445/2000, quanto segue:
il cognome, il nome, la data, il luogo di nascita, la residenza ed il codice fiscale; il possesso della cittadinanza italiana o equivalente; il Comune di iscrizione nelle liste elettorali, ovvero i motivi della non iscrizione o cancellazione dalle liste
medesime; di non avere riportato condanne penali e di non avere procedimenti penali in corso ovvero le eventuali condanne
penali riportate nonché gli eventuali procedimenti penali in corso; eventuali titoli comprovanti il diritto di precedenza e/o preferenza di legge previsti; il domicilio, il recapito telefonico e l’indirizzo PEC presso il quale deve essere fatta pervenire ogni necessaria
comunicazione inerente all’avviso di selezione. I candidati hanno l’obbligo di comunicare gli eventuali cambiamenti d’indirizzo all’Azienda che non assume responsabilità alcuna nel caso di irreperibilità presso l’indirizzo comunicato;
l’autorizzazione al trattamento dei dati personali, ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs n. 196/2003: i dati personali forniti dai candidati saranno raccolti dall’ufficio competente per lo svolgimento della procedura e saranno trattati presso una banca dati, sia automatizzata che cartacea, anche successivamente all’eventuale instaurazione del rapporto di lavoro, per finalità inerenti alla gestione del rapporto medesimo;
di possedere tutti i requisiti previsti dal bando ed accettare tutte le condizioni previste dallo stesso.
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 273 di 309
ASL FROSINONE Via A. Fabi snc 03100 Frosinone
Tel. 0775.8821 www.asl.fr.it p.iva 01886690609
Direzione Generale (Dr. Stefano Lorusso)
La firma in calce alla domanda non deve essere autenticata, ai sensi dell’art. 39 del D.P.R. 28/12/2000 n. 445. Non è sanabile e comporta l’esclusione dall’avviso l’omissione: - anche di una sola delle dichiarazioni richieste nella domanda, - della firma del concorrente a sottoscrizione della domanda stessa, - della fotocopia del documento di riconoscimento. Le dichiarazioni rese in modo generico o incompleto non saranno valutate. La presentazione della domanda di partecipazione comporta l’accettazione, senza riserva, di tutte le prescrizioni e precisazioni del presente bando e di tutte le norme in esso richiamate. DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALLA DOMANDA. Alla domanda di partecipazione il candidato deve allegare:
a) autocertificazione attestante il possesso di requisiti di ammissione all’avviso datata e firmata; b) tutte le certificazioni relative ai titoli che ritenga opportuno presentare agli effetti della valutazione di merito; c) le pubblicazioni, che devono essere edite a stampa, vanno presentate in originale o in fotocopie autocertificate; d) il curriculum formativo e professionale, redatto in carta semplice, datato e firmato; e) gli eventuali titoli comprovanti il diritto di precedenza in caso di parità di posizione nella graduatoria; f) un elenco in duplice copia ed in carta semplice dei documenti e dei titoli presentati, datato e firmato; g) copia fotostatica, fronte retro, di un documento di identità in corso di validità ai fini della validità dell’istanza di
partecipazione. h) fotocopia del versamento del contributo di partecipazione pari a – 10 EURO - intestato a UNICREDIT SPA
TESORIERE CASSIERE AZIENDA USL FROSINONE – coordinate bancarie (codice IBAN): it18A0200814804000400002537 – BENEFICIARIO AZIENDA USL FROSINONE Via A. Fabi snc 03100 FROSINONE – indicando nella causale “Contributo di partecipazione Avviso pubblico per Dirigente Medico Disciplina di Medicina Interna, così come stabilito dalla Regione Lazio con nota prot. n. 126615/GR/11/23 dell’8/3/2016.
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONE E DI ATTO DI NOTORIETA’. Alla domanda di partecipazione gli aspiranti dovranno allegare una autocertificazione, resa ai sensi del DPR n. 445/2000, nella quale dovranno dichiarare di essere in possesso dei requisiti specifici di ammissione di cui ai punti 1), 2) e 3) del presente bando. In alternativa alla suddetta autocertificazione i candidati potranno presentare i relativi certificati. Si precisa che, ai sensi dell’art. 71 del D.P.R. 445/2000, l’Amministrazione procederà ad idonei controlli sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive eventualmente rese. Qualora dal controllo emerga la non veridicità del contenuto delle dichiarazioni, il dichiarante decadrà dal rapporto di impiego conseguito sulla base della documentazione suddetta. Non è possibile fare riferimento alla documentazione già in possesso di questa Amministrazione. Ultimata la procedura, i candidati, trascorsi novanta giorni dalla data di pubblicazione della graduatoria, potranno ritirare la documentazione prodotta. Trascorsi ulteriori sei mesi, salvo eventuale contenzioso in atto, l’Azienda disporrà del materiale secondo le proprie necessità senza alcuna responsabilità. MODALITA’ E TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA. La domanda di partecipazione al concorso pubblico, al quale va acclusa la documentazione, deve essere intestata al Direttore Generale e va inoltrata, a mezzo del servizio pubblico postale con Raccomandata con avviso di ricevimento al seguente Indirizzo – ASL – Frosinone Via Armando Fabi, snc 03100 – Frosinone - oppure consegnata direttamente, entro il termine fissato dal bando all’Ufficio Protocollo dell’Azienda USL – Frosinone. Si precisa inoltre che, ai fini della presentazione a. mano delle domanda, l’orario di accesso all’ufficio protocollo è tutti i giorni, escluso il sabato, i festivi e i prefestivi dalle ore 8.15 alle ore 12.00 e dal lunedì al giovedì anche dalle 15.00 alle 16,00. Il termine per la presentazione della domanda di partecipazione all’Avviso Pubblico scade il 30° giorno successivo a quello della data di pubblicazione del presente bando sul Bollettino Ufficiale Regione Lazio. Qualora detto giorno sia festivo il termine è prorogato al giorno successivo non festivo.
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 274 di 309
ASL FROSINONE Via A. Fabi snc 03100 Frosinone
Tel. 0775.8821 www.asl.fr.it p.iva 01886690609
Direzione Generale (Dr. Stefano Lorusso)
Il termine fissato per la presentazione delle domande e dei documenti è perentorio e non si terrà conto delle domande, dei documenti e dei titoli presentati dopo la scadenza del termine stesso. Fa fede il timbro postale accettante. . Il mancato rispetto dei termini sopra descritti determina l’esclusione dalla procedura. L’Amministrazione non assume fin da ora alcuna responsabilità per il mancato recapito di domande, comunicazioni e documentazioni dipendenti da eventuali disguidi postali, da inesatte indicazioni del recapito da parte del concorrente o da mancata o tardiva comunicazione del cambio di indirizzo indicato nella domanda, nonché da altri fatti non imputabili a colpa dell’Amministrazione. Le domande devono essere complete della documentazione richiesta.
L’ eventuale riserva di invio successivo di documenti è priva di effetto. AMMISSIONE E/O ESCLUSIONE DEI CANDIDATI. L’ammissione e/o l’esclusione dalla procedura sarà disposta con provvedimento adottato dall’Azienda deve essere notificata entro 30 giorni dalla data di esecutività della relativa decisione.
VALUTAZIONE DEI TITOLI
Alla presente procedura si applicano le disposizioni in materia di autocertificazione, ai sensi del DPR 445/00.
Per la valutazione dei titoli si disporrà di 20 punti, così ripartiti:
- Titoli di carriera punti 10
- Titoli accademici e di studio punti 3
- Pubblicazioni e titoli scientifici punti 3
- Curriculum formativo e professionale punti 4.
Ai sensi della Legge n. 370\88, la domanda di ammissione all’avviso pubblico, compresa la documentazione
allegata, non è soggetta ad imposta di bollo.
Ai sensi dell’art.10, comma 1°, della legge 31/12/1996, n. 675, i dati personali forniti dai candidati saranno raccolti
presso la Direzione Amministrativa UOC Amministrazione e Gestione del Personale dell’Azienda U.S.L. Frosinone, per le
finalità di gestione dell’avviso nonché, anche successivamente all’eventuale instaurazione del rapporto di lavoro, per le
finalità inerenti alla gestione del rapporto di lavoro stesso.
NORME FINALI. L’Azienda si riserva la facoltà, per legittimi motivi, di modificare, sospendere, o revocare in tutto o in parte il presente concorso pubblico o riaprire i termini di presentazione delle domande, a suo insindacabile giudizio e in qualsiasi momento, senza che gli aspiranti e/o i graduati possono sollevare eccezioni, diritti o pretese senza l’obbligo di notificare ai singoli concorrenti il relativo provvedimento. L’assunzione in servizio dei vincitori potrebbe essere temporaneamente sospesa o ritardata in relazione ad eventuali norme che stabilissero il blocco delle assunzioni. Per quanto non esplicitamente previsto nel presente bando si fa riferimento alla normativa vigente.
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 275 di 309
ASL FROSINONE Via A. Fabi snc 03100 Frosinone
Tel. 0775.8821 www.asl.fr.it p.iva 01886690609
Direzione Generale (Dr. Stefano Lorusso)
Il presente bando sarà integralmente pubblicato sul sito internet dell’Azienda www.asl.fr.it - Area bandi e concorsi nonché sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio. Per ulteriori informazioni gli interessati potranno rivolgersi a: Azienda Sanitaria Locale Frosinone UOC Amministrazione e Gestione del Personale.
Il DIRETTORE GENERALE
(Dr. Stefano Lorusso)
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 276 di 309
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Schema esemplificativo della domanda.
Al Direttore Generale ASL. Frosinone
Via Armando Fabi s.n.c.
03100 FROSINONE
Il/la sottoscritt_ …………………………………………………………..……………………..…...
nat_ ……………………………………………..il………………………….……Cod. Fisc. ……………………..……
e residente in…………………………………….Via……………………………………………………………
n. ……Tel. …………………………… PEC ……………………………...chiede di essere ammesso/a partecipare all’
avviso pubblico, per soli titoli, per la copertura a tempo determinato di posti di Dirigente Medico disciplina di
_________________________________.
A tale scopo, sotto la personale responsabilità, dichiara ai sensi del DPR 445/2000 ed “allega
autocertificazione” attestante il possesso dei requisiti di ammissione all’avviso:
1.di essere cittadino italiano o equivalente;
2. di essere iscritto nelle liste elettorali del Comune di……………………….
ovvero di non essere iscritto per ……………………………………………….
3.di non aver riportato condanne penali né di avere procedimenti penali in
corso; (1)
4.di non essere stato destituito o dispensato dall’impiego presso Pubblica Amministrazione;
5.di essere in possesso dei seguenti requisiti specifici richiesti dal bando:
……………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………….
6.di essere già dipendente di ruolo di Azienda Sanitaria con la qualifica di
………………………………….disciplina di……….. ……………………………....……;
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 277 di 309
ASL FROSINONE Via A. Fabi snc 03100 Frosinone
Tel. 0775.8821 www.asl.fr.it p.iva 01886690609
Direzione Generale (Dr. Stefano Lorusso)
7.di essere, nei riguardi degli obblighi militari, nella posizione di
………………………………………………………………………..;
8. di avere/non avere prestato servizio con rapporto di impiego presso…………………………………………..(e di
essere cessato per ………………………………………………………….…………..…………..);
9.di avere diritto di precedenza o preferenza a parità di punteggio
per……..……………………………………………….……(documentare);
Il/la sottoscritt.. chiede che ogni comunicazione relativa al presente avviso venga inviata al seguente indirizzo,
impegnandosi a comunicare le eventuali variazioni successive e riconoscendo che l’ASL di Frosinone non
assume alcuna responsabilità in caso di irreperibilità del destinatario:
Cognome e Nome______________________________________
Luogo e data di nascita_________________________________________
Residenza: Via_________________________________________n:_____
Cap_________Città________________________________(Prov.______)
Telefono n: _______________________ PEC _____________________
Frosinone, li……………………………
______________________________
(1)in caso di condanne o procedimenti in corso indicarne gli estremi.
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 278 di 309
Enti PubbliciAziende Sanitarie Locali ed altre istituzioni sanitarie
ASL FROSINONE
Avviso
AVVISO PUBBLICO – PER SOLI TITOLI PER LA COPERTURA A TEMPO DETERMINATO PER N. 5POSTI DI DIRIGENTE MEDICO DISCIPLINA CARDIOLOGIA.
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AVVISO PUBBLICO – PER SOLI TITOLI PER LA COPERTURA A TEMPO DETERMINATO PER N. 5 POSTI DI DIRIGENTE MEDICO DISCIPLINA CARDIOLOGIA.
In esecuzione del provvedimento n. 1751 del 04/09/2019, è indetto avviso pubblico – per soli titoli, per la
copertura a tempo determinato, per le esigenze dell’ASL di Frosinone per:
- n. 5 posti di Dirigente Medico di Cardiologia.
. Si garantisce la pari opportunità tra uomini e donne per l’accesso al lavoro, ai sensi della legge n. 125/1991, nonché
ai sensi dell’art. 35 del D. L.vo n. 165/01 e s.m. e i..
REQUISITI GENERALI. a) Cittadinanza italiana, o cittadinanza di uno dei Paesi dell’Unione Europea.
b) Idoneità fisica all’impiego. L’Amministrazione, prima di procedere alla stipula del contratto individuale di lavoro,
sottoporrà a visita medica preassuntiva i vincitori del concorso pubblico.
c) Non possono accedere agli impieghi coloro che siano stati esclusi dall’elettorato attivo nonché coloro che abbiano
avuto risolto l’impiego presso pubbliche amministrazioni o siano stati interdetti da pubblici uffici in base a sentenza
passata in giudicato.
REQUISITI SPECIFICI.
1) Laurea in Medicina e Chirurgia.
2) Iscrizione all’albo dell’Ordine dei Medici. L’iscrizione al corrispondente albo professionale di uno dei Paesi
dell’Unione Europea consente la partecipazione alla procedura, fermo restando l’obbligo dell’iscrizione all’Albo in
Italia prima dell’assunzione in servizio, attestata da certificato di data non anteriore a mesi sei rispetto a quella di
scadenza del bando.
3) Specializzazione nella disciplina oggetto dell’avviso, cui si intende partecipare, ovvero in una delle discipline
riconosciute equipollenti o affini ai sensi del D.M. 30/01/1998 e D.M. 31/01/1998 e s.m.i..
Tutti i requisiti di ammissione devono essere posseduti, pena esclusione, alla data di scadenza del bando.
DOMANDA DI AMMISSIONE. Nella domanda di ammissione al concorso pubblico, redatta in carta semplice, secondo lo schema di cui all’allegato a), il
candidato deve dichiarare, ai sensi dell’art. 46 del D.P.R. n. 445/2000 consapevole che, in caso di falsità, in atti e
dichiarazioni mendaci, decadrà dai benefici eventualmente conseguiti fatte salve le responsabilità penali di cui agli artt. 75 e
76 del D.P.R. n. 445/2000, quanto segue:
il cognome, il nome, la data, il luogo di nascita, la residenza ed il codice fiscale;
il possesso della cittadinanza italiana o equivalente;
il Comune di iscrizione nelle liste elettorali, ovvero i motivi della non iscrizione o cancellazione dalle liste
medesime;
di non avere riportato condanne penali e di non avere procedimenti penali in corso ovvero le eventuali condanne
penali riportate nonché gli eventuali procedimenti penali in corso;
eventuali titoli comprovanti il diritto di precedenza e/o preferenza di legge previsti;
il domicilio, il recapito telefonico e l’indirizzo PEC presso il quale deve essere fatta pervenire ogni necessaria
comunicazione inerente all’avviso di selezione. I candidati hanno l’obbligo di comunicare gli eventuali cambiamenti
d’indirizzo all’Azienda che non assume responsabilità alcuna nel caso di irreperibilità presso l’indirizzo comunicato;
l’autorizzazione al trattamento dei dati personali, ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs n. 196/2003: i dati personali forniti
dai candidati saranno raccolti dall’ufficio competente per lo svolgimento della procedura e saranno trattati presso
una banca dati, sia automatizzata che cartacea, anche successivamente all’eventuale instaurazione del rapporto di
lavoro, per finalità inerenti alla gestione del rapporto medesimo;
di possedere tutti i requisiti previsti dal bando ed accettare tutte le condizioni previste dallo stesso.
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 280 di 309
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La firma in calce alla domanda non deve essere autenticata, ai sensi dell’art. 39 del D.P.R. 28/12/2000 n. 445.
Non è sanabile e comporta l’esclusione dall’avviso l’omissione:
- anche di una sola delle dichiarazioni richieste nella domanda,
- della firma del concorrente a sottoscrizione della domanda stessa,
- della fotocopia del documento di riconoscimento.
Le dichiarazioni rese in modo generico o incompleto non saranno valutate.
La presentazione della domanda di partecipazione comporta l’accettazione, senza riserva, di tutte le prescrizioni e
precisazioni del presente bando e di tutte le norme in esso richiamate.
DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALLA DOMANDA.
Alla domanda di partecipazione il candidato deve allegare:
a) autocertificazione attestante il possesso di requisiti di ammissione all’avviso datata e firmata;
b) tutte le certificazioni relative ai titoli che ritenga opportuno presentare agli effetti della valutazione di merito;
c) le pubblicazioni, che devono essere edite a stampa, vanno presentate in originale o in fotocopie autocertificate;
d) il curriculum formativo e professionale, redatto in carta semplice, datato e firmato;
e) gli eventuali titoli comprovanti il diritto di precedenza in caso di parità di posizione nella graduatoria;
f) un elenco in duplice copia ed in carta semplice dei documenti e dei titoli presentati, datato e firmato;
g) copia fotostatica, fronte retro, di un documento di identità in corso di validità ai fini della validità dell’istanza di
partecipazione.
h) fotocopia del versamento del contributo di partecipazione pari a – 10 EURO - intestato a UNICREDIT SPA
TESORIERE CASSIERE AZIENDA USL FROSINONE – coordinate bancarie (codice IBAN):
it18A0200814804000400002537 – BENEFICIARIO AZIENDA USL FROSINONE Via A. Fabi snc 03100
FROSINONE – indicando nella causale “Contributo di partecipazione Avviso pubblico per Dirigente Medico
Disciplina di Cardiologia, così come stabilito dalla Regione Lazio con nota prot. n. 126615/GR/11/23
dell’8/3/2016.
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONE E DI ATTO DI NOTORIETA’.
Alla domanda di partecipazione gli aspiranti dovranno allegare una autocertificazione, resa ai sensi del DPR n. 445/2000,
nella quale dovranno dichiarare di essere in possesso dei requisiti specifici di ammissione di cui ai punti 1), 2) e 3) del
presente bando. In alternativa alla suddetta autocertificazione i candidati potranno presentare i relativi certificati.
Si precisa che, ai sensi dell’art. 71 del D.P.R. 445/2000, l’Amministrazione procederà ad idonei controlli sulla veridicità delle
dichiarazioni sostitutive eventualmente rese. Qualora dal controllo emerga la non veridicità del contenuto delle dichiarazioni,
il dichiarante decadrà dal rapporto di impiego conseguito sulla base della documentazione suddetta.
Non è possibile fare riferimento alla documentazione già in possesso di questa Amministrazione.
Ultimata la procedura, i candidati, trascorsi novanta giorni dalla data di pubblicazione della graduatoria, potranno ritirare la
documentazione prodotta. Trascorsi ulteriori sei mesi, salvo eventuale contenzioso in atto, l’Azienda disporrà del materiale
secondo le proprie necessità senza alcuna responsabilità.
MODALITA’ E TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA.
La domanda di partecipazione al concorso pubblico, al quale va acclusa la documentazione, deve essere intestata al Direttore
Generale e va inoltrata, a mezzo del servizio pubblico postale con Raccomandata con avviso di ricevimento al seguente
Indirizzo – ASL – Frosinone Via Armando Fabi, snc 03100 – Frosinone - oppure consegnata direttamente, entro il termine
fissato dal bando all’Ufficio Protocollo dell’Azienda USL – Frosinone.
Si precisa inoltre che, ai fini della presentazione a. mano delle domanda, l’orario di accesso all’ufficio protocollo è tutti i
giorni, escluso il sabato, i festivi e i prefestivi dalle ore 8.15 alle ore 12.00 e dal lunedì al giovedì anche dalle 15.00 alle
16,00. Il termine per la presentazione della domanda di partecipazione all’Avviso Pubblico scade il 30° giorno successivo a
quello della data di pubblicazione del presente bando sul Bollettino Ufficiale Regione Lazio. Qualora detto giorno sia
festivo il termine è prorogato al giorno successivo non festivo.
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(Dr. Stefano Lorusso)
Il termine fissato per la presentazione delle domande e dei documenti è perentorio e non si terrà conto delle domande, dei
documenti e dei titoli presentati dopo la scadenza del termine stesso. Fa fede il timbro postale accettante.
. Il mancato rispetto dei termini sopra descritti determina l’esclusione dalla procedura. L’Amministrazione non assume fin da
ora alcuna responsabilità per il mancato recapito di domande, comunicazioni e documentazioni dipendenti da eventuali
disguidi postali, da inesatte indicazioni del recapito da parte del concorrente o da mancata o tardiva comunicazione del
cambio di indirizzo indicato nella domanda, nonché da altri fatti non imputabili a colpa dell’Amministrazione. Le domande
devono essere complete della documentazione richiesta.
L’ eventuale riserva di invio successivo di documenti è priva di effetto.
AMMISSIONE E/O ESCLUSIONE DEI CANDIDATI.
L’ammissione e/o l’esclusione dalla procedura sarà disposta con provvedimento adottato dall’Azienda deve essere notificata
entro 30 giorni dalla data di esecutività della relativa decisione.
VALUTAZIONE DEI TITOLI
Alla presente procedura si applicano le disposizioni in materia di autocertificazione, ai sensi del DPR 445/00.
Per la valutazione dei titoli si disporrà di 20 punti, così ripartiti:
- Titoli di carriera punti 10
- Titoli accademici e di studio punti 3
- Pubblicazioni e titoli scientifici punti 3
- Curriculum formativo e professionale punti 4.
Ai sensi della Legge n. 370\88, la domanda di ammissione all’avviso pubblico, compresa la documentazione
allegata, non è soggetta ad imposta di bollo.
Ai sensi dell’art.10, comma 1°, della legge 31/12/1996, n. 675, i dati personali forniti dai candidati saranno raccolti
presso la Direzione Amministrativa UOC Amministrazione e Gestione del Personale dell’Azienda U.S.L. Frosinone, per le
finalità di gestione dell’avviso nonché, anche successivamente all’eventuale instaurazione del rapporto di lavoro, per le
finalità inerenti alla gestione del rapporto di lavoro stesso.
NORME FINALI.
L’Azienda si riserva la facoltà, per legittimi motivi, di modificare, sospendere, o revocare in tutto o in parte il presente
concorso pubblico o riaprire i termini di presentazione delle domande, a suo insindacabile giudizio e in qualsiasi momento,
senza che gli aspiranti e/o i graduati possono sollevare eccezioni, diritti o pretese senza l’obbligo di notificare ai singoli
concorrenti il relativo provvedimento.
L’assunzione in servizio dei vincitori potrebbe essere temporaneamente sospesa o ritardata in relazione ad eventuali norme
che stabilissero il blocco delle assunzioni.
Per quanto non esplicitamente previsto nel presente bando si fa riferimento alla normativa vigente.
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 282 di 309
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Direzione Generale
(Dr. Stefano Lorusso)
Il presente bando sarà integralmente pubblicato sul sito internet dell’Azienda www.asl.fr.it - Area bandi e concorsi nonché
sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
Per ulteriori informazioni gli interessati potranno rivolgersi a:
Azienda Sanitaria Locale Frosinone UOC Amministrazione e Gestione del Personale.
Il DIRETTORE GENERALE
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01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 283 di 309
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Direzione Generale
(Dr. Stefano Lorusso)
Schema esemplificativo della domanda.
Al Direttore Generale ASL. Frosinone
Via Armando Fabi s.n.c.
03100 FROSINONE
Il/la sottoscritt_ …………………………………………………………..……………………..…...
nat_ ……………………………………………..il………………………………..………………………..……
e residente in…………………………………….Via……………………………………………………………
n. ……Tel. …………………………… PEC ……………………………...chiede di essere ammesso/a partecipare all’
avviso pubblico,per soli titoli, per la copertura a tempo determinato di posti di Dirigente Medico disciplina di
_________________________________.
A tale scopo, sotto la personale responsabilità, dichiara ai sensi del DPR 445/2000 ed “allega
autocertificazione” attestante il possesso dei requisiti di ammissione all’avviso:
1.di essere cittadino italiano o equivalente;
2. di essere iscritto nelle liste elettorali del Comune di……………………….
ovvero di non essere iscritto per ……………………………………………….
3.di non aver riportato condanne penali né di avere procedimenti penali in
corso; (1)
4.di non essere stato destituito o dispensato dall’impiego presso Pubblica Amministrazione;
5.di essere in possesso dei seguenti requisiti specifici richiesti dal bando:
……………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………….
6.di essere già dipendente di ruolo di Azienda Sanitaria con la qualifica di
………………………………….disciplina di……….. ……………………………....……;
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 284 di 309
ASL FROSINONE
Via A. Fabi snc
03100 Frosinone
Tel. 0775.8821
www.asl.fr.it
p.iva 01886690609
Direzione Generale
(Dr. Stefano Lorusso)
7.di essere, nei riguardi degli obblighi militari, nella posizione di
………………………………………………………………………..;
8. di avere/non avere prestato servizio con rapporto di impiego presso…………………………………………..(e di
essere cessato per ………………………………………………………….…………..…………..);
9.di avere diritto di precedenza o preferenza a parità di punteggio
per……..……………………………………………….……(documentare);
Il/la sottoscritt.. chiede che ogni comunicazione relativa al presente avviso venga inviata al seguente indirizzo,
impegnandosi a comunicare le eventuali variazioni successive e riconoscendo che l’ASL di Frosinone non
assume alcuna responsabilità in caso di irreperibilità del destinatario:
Cognome e Nome_____________________________________________
Luogo e data di nascita_________________________________________
Residenza: Via_________________________________________n:_____
Cap_________Città________________________________(Prov.______)
Telefono n: _______________________ PEC _____________________
Frosinone, li……………………………
______________________________
(1)in caso di condanne o procedimenti in corso indicarne gli estremi.
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 285 di 309
PrivatiACEA ATO 2 - GRUPPO ACEA - SOCIETA' PER AZIONI
Decreto 24 settembre 2019, n. 30
Risanamento igienico-sanitario Comune di Mentana – II Lotto: Collettori" – DECRETO DI SVINCOLO dellesomme depositate da ACEA ATO 2 S.p.A. presso il Dipartimento Provinciale del Ministero dell'Economia edelle Finanze – Ragioneria Territoriale dello Stato, a titolo di Indennità di Servitù – Indennità di Servitù difognatura € 559,17 da svincolare a favore della signora: LICALSI Brigida nata a Napoli il 04/09/1945, c.f.LCLBGD45P44F839D, proprietaria, giusta Decreto di Esproprio e di Asservimento di ACEA ATO 2 S.p.A.n. 23 del 12/05/2017 (NP 3)
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 286 di 309
ACEA ATO 2 S.p.A. - GRUPPO ACEA S.p.A.
Investimenti e Ingegneria della Manutenzione
Patrimonio, Espropri e Servitù
(delega ai sensi dell’art. 6 comma 8 del D.P.R. 327/2001)
DECRETO N. 30 DEL 24 SETTEMBRE 2019
OGGETTO: “Risanamento igienico-sanitario Comune di Mentana – II Lotto: Collettori” –
DECRETO DI SVINCOLO delle somme depositate da ACEA ATO 2 S.p.A. presso il Dipartimento
Provinciale del Ministero dell’Economia e delle Finanze – Ragioneria Territoriale dello Stato, a
titolo di Indennità di Servitù – Indennità di Servitù di fognatura € 559,17 da svincolare a favore
della signora: LICALSI Brigida nata a Napoli il 04/09/1945, c.f. LCLBGD45P44F839D,
proprietaria, giusta Decreto di Esproprio e di Asservimento di ACEA ATO 2 S.p.A. n. 23 del
12/05/2017 (NP 3)
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO ESPROPRIATIVO
- Visto il D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, Testo Unico delle disposizioni legislative e
regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità e s.m.i.;
- Vista la Deliberazione del Consiglio Comunale di Mentana n. 47 del 17 novembre 2010 con
la quale è stato approvato – ai sensi dell’art. 19 del D.P.R. 327/01 – il progetto definitivo di
“Risanamento igienico-sanitario Comune di Mentana – II Lotto: Collettori”, dichiarata la pubblica
utilità dell’opera ed adottata la variante agli strumenti urbanistici delle aree interessate, approvata con
successiva Deliberazione dello stesso Organo n. 20 del 30 maggio 2012;
- Vista la Deliberazione della Consiglio Comunale di Mentana n. 20 del 30 maggio 2012 con la
quale è stata approvata la variante al P.R.G. per la realizzazione del progetto di “Risanamento
igienico-sanitario Comune di Mentana – II Lotto: Collettori”;
- Vista la Deliberazione della Giunta Comunale di Mentana n. 114 del 22 settembre 2014 con
la quale, ai sensi dell’art. 6 comma 8 del D.P.R. 327/2001, è stato delegato ad ACEA ATO 2 S.p.A.,
Gestore del Servizio Idrico Integrato nonché Promotore dell’Espropriazione, l’esercizio totale dei
poteri espropriativi;
- Preso atto che tale delega legittima ACEA ATO 2 S.p.A. all’emanazione diretta di tutti gli atti
del procedimento espropriativo e all’espletamento di tutte le attività connesse in nome e per conto del
Comune di Mentana, Autorità Espropriante e Beneficiario dell’Espropriazione;
- Visto il Decreto di Esproprio e di Asservimento n. 23/2017 del 12 maggio 2017 emanato da
ACEA ATO 2 S.p.A. a favore del Comune di Mentana ai sensi dell’articolo 23 del D.P.R. 327/01
per il progetto di “Risanamento igienico-sanitario Comune di Mentana – II Lotto: Collettori”,
pubblicato sul B.U.R. Lazio n. 41 del 23 maggio 2017;
- Visti il Decreti di Occupazione d’urgenza n. 17 del 12 novembre 2014 e n. 9 del 18 maggio
2015 emanati da ACEA ATO 2 S.p.A. ai sensi dell’articolo 22 bis nei quali sono state indicate, in via
provvisoria, le indennità di asservimento notificate a norma di legge alle ditte proprietarie interessate;
- Preso atto, altresì, che entro i successivi trenta giorni dalla data d’immissione in possesso,
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 287 di 309
nessuna delle Ditte proprietarie interessate ha comunicato di volersi avvalere della facoltà loro
concessa dall’articolo 20 c. 5 del D.P.R. 327/01;
- Considerato che a detto silenzio è stato pertanto attribuito il valore di rifiuto;
- Tenuto conto che ACEA ATO 2 S.p.A., secondo quanto disposto dalla normativa di legge, ha
invitato le ditte, mediante atto notificato a mezzo ufficiale giudiziario, ad esprimere la volontà di
ricorrere al procedimento previsto dall’articolo 21 del D.P.R. 327/01;
- Per le ditte non concordatarie, ACEA ATO 2 S.p.A. ha pertanto eseguito i depositi presso il
M.E.F. delle indennità non accettate, ai sensi dell’articolo 20 c. 14 del D.P.R. 327/01, emettendo
l’Ordinanza n. 18/2017 del 19 aprile 2017, pubblicata sul B.U.R.L. n. 33 Supplemento n. 1 del 26
aprile 2017;
- Visto il documento di apertura del deposito definitivo n. 1300980 del 04 maggio 2017,
rilasciato dal M.E.F. di Roma per l’importo totale di € 27.181,33 (Ventisettemilacentoottantuno/33)
attestante l’avvenuto deposito eseguito da ACEA ATO 2 S.p.A. delle indennità spettanti alle ditte
interessate;
- Vista la Stima definitiva delle indennità di esproprio e di asservimento, richiesta da ACEA
ATO 2 S.p.A. con nota Prot. 0238426/17 del 20 luglio 2017, emanata dalla Commissione Provinciale
Espropri ai sensi dell’articolo 21 comma 16 del D.P.R. 327/01 con provvedimento Prot. 132/2018
(Prot. Arrivi Ato2 S.p.A. 0453327/18 del 23/10/2018);
- Vista la Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà del 24 giugno 2019 della signora
LICALSI Brigida nata a Napoli il 04/09/1945, c.f. LCLBGD45P44F839D, proprietaria, trasmessa ad
ACEA ATO 2 S.p.A. l’11 luglio 2019 (Prot. Arrivo n. 0356257/19 del 11 luglio 2019) con la quale,
ai sensi ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445, ha affermato sotto la propria
responsabilità “Omissis … A) che quanto indicato nelle visure catastali dei terreni distinti in catasto
del Comune di Mentana al Foglio 13 con le particelle 1938, 888, 828, 827, 826 e 889, corrisponde
all’effettiva situazione dei diritti; B) che la proprietà originaria dei terreni, distinti come sopra, è
pervenuta alla sottoscritta in virtù di Atto di compravendita del 28.02.2003 e che ad oggi risulta
immutata; C) che dalla data di pronuncia dell’occupazione, non si sono costituiti diritti sulle indennità
da parte di terzi quali cessioni di credito, ecc. e che i terreni sono liberi e non gravati da ipoteche,
pignoramenti e vincoli reali; garantisce pertanto la proprietà e disponibilità dei terreni oggetto di
occupazione, la libertà degli stessi da canoni, vincoli, censi, privilegi anche fiscali, iscrizioni e
trascrizioni pregiudizievoli, oneri e gravami in genere tenendo, in caso contrario, indenne il Comune
di Mentana ed ACEA ATO 2 S.p.A., da qualsiasi caso di evizione e da ogni ragione o molestia di
terzi che, per qualsiasi titolo, avessero a pretendere diritti sulle medesime zone e che le stesse non
sono oggetto di rivendiche da parte di terzi (ivi inclusi eventuali diritti di usucapione e/o usi civici);
D) di accettare, senza alcuna riserva, l’indennità di asservimento, stimata in via definitiva dalla
Commissione Provinciale Espropri di Roma con provvedimento Prot. 132/2018 in € 559,17
depositata presso il M.E.F., giusta deposito definitivo n. 1300980 del 04/05/2017; E) in merito al
pagamento dell’indennità di asservimento, per il quale verrà predisposto apposito decreto di svincolo
che questa Ditta proprietaria consegnerà al M.E.F., nonché quella di occupazione che verrà
direttamente determinata e liquidata da ACEA ATO 2 S.p.A., di assumersi, ai sensi dell’articolo 26
comma 6 del D.P.R. 327/01, ogni responsabilità in ordine ad eventuali diritti di terzi che avessero a
pretendere sulle predette indennità; F) con la presente dichiarazione, resa a norma di legge, solleva
quindi ACEA ATO 2 S.p.A., il Comune di Mentana ed il M.E.F. da qualunque responsabilità possa
loro derivare dalla liquidazione delle suddette indennità; G) di impegnarsi a non proporre opposizione
presso le sedi giudiziarie competenti avverso la stima dell’indennità definitiva … Omissis”, allegando
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ad essa tutta la documentazione dimostrativa della loro proprietà;
- Preso atto che la Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà del 24 giugno 2019 (Prot. Arrivo
n. 0356257/19 del 11 luglio 2019), resa ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000 n.
445, comprensiva dell’istanza di liquidazione delle indennità e della documentazione attestante il
diritto di proprietà, consente lo svincolo a favore della richiedente, signora LICALSI Brigida,
proprietaria dei terreni distinti in Catasto del Comune di Mentana al Foglio 13 con le Particelle 828,
827, 826 e 889, asserviti con Decreto di Esproprio e di Asservimento n. 23/2017 del 12 maggio 2017
per la superficie totale di mq. 305, dell’indennità definitiva determinata con il provvedimento di stima
della Commissione Provinciale Espropri Prot. 132/2018 (Prot. Arrivi Ato2 S.p.A. 0453327/18 del
23/10/2018), come di seguito specificato:
a) Indennità di asservimento: € 559,17 (Cinquecentocinquantanove/17),
per un totale da svincolare pari ad € 559,17 (Cinquecentocinquantanove/17);
- Vista la Relazione del Responsabile dell’Unità Patrimonio, Espropri e Servitù n. 40 del 05
settembre 2019 con la quale è stata autorizzata l’emanazione del Decreto di svincolo dell’indennità
definitiva di asservimento come sopra indicata e determinata dalla Commissione Provinciale Espropri
a favore della signora LICALSI Brigida nata a Napoli il 04/09/1945, c.f. LCLBGD45P44F839D,
proprietaria.
Tutto ciò premesso:
- Visto il Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione
per pubblica utilità approvato con D.P.R. 8 giugno 2001 n. 327 così come modificato con D. Lgs. 27
dicembre 2002 n. 302 e s.m.i.;
- Vista la Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà del 24 giugno 2019 (Prot. Arrivo n.
0356257/19 del 11 luglio 2019) trasmessa dalla signora LICALSI Brigida con la quale viene accettata
l’indennità definitiva stimata dalla Commissione Provinciale Espropri con il provvedimento Prot.
132/2018, consegnata la documentazione probatoria del titolo di proprietà e richiesto lo svincolo delle
somme depositate;
- Visto il Decreto di Esproprio e di Asservimento n. 23/2017 del 12 maggio 2017, emanato da
ACEA ATO 2 S.p.A. ai sensi dell’articolo 23 del D.P.R. 327/01 a favore del Comune di Mentana,
Beneficiario dell’espropriazione, con il quale sono stati espropriati e asserviti i terreni interessati
dall’opera pubblica tra cui quello di proprietà della Ditta: LICALSI Brigida nata a Napoli il
04/09/1945, c.f. LCLBGD45P44F839D, proprietà per 1/1, al Foglio 13 con le Particelle 828, 827,
826 e 889 per un totale di mq. 305 asserviti;
- Vista la Polizza di deposito n. 1300980 del 04 maggio 2017 del Ministero dell’Economia
e delle Finanze – Ragioneria Territoriale dello Stato con la quale il Depositante legale ACEA ATO 2
S.p.A. ha versato gli importi indennitari totali determinati per l’esproprio e gli asservimenti non
accettati di € 27.181,33 (Ventisettemilacentoottantuno/33), stabiliti a favore delle Ditte interessate,
tra cui la Ditta: LICALSI Brigida nata a Napoli il 04/09/1945, c.f. LCLBGD45P44F839D, proprietà
per 1/1;
- Visto il T. U. delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni
approvato con D.P.R. 8 giugno 2001 n. 327, come modificato ed integrato con D. Lgs. n. 302 del 27
Dicembre 2002;
- Vista la Deliberazione della Giunta Comunale di Mentana n. 114 del 22 settembre 2014 con
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 289 di 309
la quale, ai sensi dell’art. 6 comma 8 del D.P.R. 327/2001, è stato delegato ad ACEA ATO 2 S.p.A.,
Gestore del Servizio Idrico Integrato nonché Promotore dell’Espropriazione, l’esercizio totale dei
poteri espropriativi;
- Ritenuto quindi che ricorrono i presupposti di legge per l’emissione del Nulla Osta allo
svincolo delle somme depositate secondo quanto segue:
1. Polizza di deposito n. 1300980 del 04 maggio 2017 del Ministero dell’Economia e delle
Finanze – Ragioneria Territoriale dello Stato per l’importo parziale di € 559,17
(Cinquecentocinquantanove/17), stabilito con provvedimento di stima della Commissione
Provinciale Espropri Prot. 132/2018 ai sensi dell’articolo 21 comma 16 del D.P.R. 327/01 a favore
della Ditta: LICALSI Brigida nata a Napoli il 04/09/1945, c.f. LCLBGD45P44F839D, proprietà per
1/1;
- Considerato che il terreno interessato è destinato dal P.R.G. a Zona Agricola (Zona E,
sottozona E2) non ricadente, quindi, all’interno delle zone territoriali omogenee di tipo A, B, C e D
ai sensi del D.M. 2 aprile 1968 n. 1444, non occorre pertanto operare la ritenuta a titolo d’imposta ai
sensi dell’art. 35 del D.P.R. 327/2001 sull’indennità oggetto di svincolo;
- Preso atto che, a norma dell’articolo 28 del D.P.R. 327/01, non sono pervenute a questa
Autorità opposizioni di terzi;
- Preso inoltre atto che, secondo quanto disposto dall’articolo 26 comma 6 del D.P.R. 327/01,
con la Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà del 24 giugno 2019 (Prot. Arrivo n. 0356257/19
del 11 luglio 2019), resa ad ACEA ATO 2 S.p.A. ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 28 dicembre
2000 n. 445 dalla signora LICALSI Brigida nata a NAPOLI il 04/09/1945, proprietaria delle aree
oggetto del presente provvedimento, ha assunto ogni responsabilità in ordine ad eventuali diritti di
terzi che avessero a pretendere diritti sulle indennità in merito allo svincolo dell’indennità depositata
in proprio favore presso il M.E.F..
Per i suesposti motivi,
D E C R E T A
1) Nulla Osta allo svincolo delle seguenti somme:
Polizza di deposito n. 1300980 del 04 maggio 2017:
1. € 559,17 (Cinquecentocinquantanove/17), corrispondente alla quota di proprietà, a favore
della signora LICALSI Brigida nata a Napoli il 04/09/1945, c.f. LCLBGD45P44F839D, depositata
da ACEA ATO 2 S.p.A. e definitivamente determinata con provvedimento Prot. 132/2018 della
Commissione Provinciale Espropri ai sensi dell’articolo 21 comma 16 del D.P.R. 327/01 per
l’asservimento del terreno distinto in Catasto del Comune di Mentana Foglio 13 con le Particelle
828/rata, 827/rata, 826/rata e 889/rata per una superficie totale asservita alla fognatura di mq. 305,
giusta Decreto di Esproprio e di Asservimento n. 23/2017 del 12 maggio 2017,
giusta stima definitiva dell’indennità di asservimento eseguita dalla Commissione Provinciale
Espropri con il provvedimento Prot. 132/2018.
Si autorizza, pertanto,
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il Ministero dell’Economia e delle Finanze – Ragioneria Territoriale dello Stato, al pagamento degli
importi suindicati, oltre agli interessi di deposito maturati e maturandi su tali importi e sino alla loro
erogazione,
sollevando da ogni responsabilità codesta Amministrazione che provvederà all’erogazione di tali
indennità.
2) ACEA ATO 2 S.p.A. eseguirà:
a) la pubblicazione del presente Decreto di svincolo, sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio;
b) la trasmissione di una copia conforme del presente Decreto alla ditta interessata, al termine del
periodo di pubblicazione.
Avverso il presente Decreto è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo
Regionale del Lazio nel termine di giorni 60 (sessanta) dalla sua comunicazione, ovvero ricorso
straordinario al Capo dello Stato entro il termine di giorni 120 (centoventi).
Il presente provvedimento è privo di rilevanza contabile.
Roma, 24/sett/2019
ACEA ATO 2 S.p.A.
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO ESPROPRIATIVO
F.to Dott. Maurizio PROSPERI PORTA
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PrivatiACEA ATO 2 - GRUPPO ACEA - SOCIETA' PER AZIONI
Decreto 24 settembre 2019, n. 31
Risanamento igienico-sanitario Comune di Mentana – II Lotto: Collettori" – DECRETO DI SVINCOLOdelle somme depositate da ACEA ATO 2 S.p.A. presso il Dipartimento Provinciale del Ministerodell'Economia e delle Finanze – Ragioneria Territoriale dello Stato, a titolo di Indennità di Servitù – Indennitàdi Servitù di fognatura € 339,17 da svincolare a favore del signor: MENCARELLI Maurizio nato a Perugia il01/02/1954, c.f. MNCMRZ54B01G478J, proprietario, giusta Decreto di Esproprio e di Asservimento diACEA ATO 2 S.p.A. n. 23 del 12/05/2017 (NP 5)
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 292 di 309
ACEA ATO 2 S.p.A. - GRUPPO ACEA S.p.A.
Investimenti e Ingegneria della Manutenzione
Patrimonio, Espropri e Servitù
(delega ai sensi dell’art. 6 comma 8 del D.P.R. 327/2001)
DECRETO N. 31 DEL 24 SETTEMBRE 2019
OGGETTO: “Risanamento igienico-sanitario Comune di Mentana – II Lotto: Collettori” –
DECRETO DI SVINCOLO delle somme depositate da ACEA ATO 2 S.p.A. presso il Dipartimento
Provinciale del Ministero dell’Economia e delle Finanze – Ragioneria Territoriale dello Stato, a titolo
di Indennità di Servitù – Indennità di Servitù di fognatura € 339,17 da svincolare a favore del signor:
MENCARELLI Maurizio nato a Perugia il 01/02/1954, c.f. MNCMRZ54B01G478J, proprietario,
giusta Decreto di Esproprio e di Asservimento di ACEA ATO 2 S.p.A. n. 23 del 12/05/2017 (NP 5)
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO ESPROPRIATIVO
- Visto il D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, Testo Unico delle disposizioni legislative e
regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità e s.m.i.;
- Vista la Deliberazione del Consiglio Comunale di Mentana n. 47 del 17 novembre 2010 con
la quale è stato approvato – ai sensi dell’art. 19 del D.P.R. 327/01 – il progetto definitivo di
“Risanamento igienico-sanitario Comune di Mentana – II Lotto: Collettori”, dichiarata la pubblica
utilità dell’opera ed adottata la variante agli strumenti urbanistici delle aree interessate, approvata con
successiva Deliberazione dello stesso Organo n. 20 del 30 maggio 2012;
- Vista la Deliberazione della Consiglio Comunale di Mentana n. 20 del 30 maggio 2012 con la
quale è stata approvata la variante al P.R.G. per la realizzazione del progetto di “Risanamento
igienico-sanitario Comune di Mentana – II Lotto: Collettori”;
- Vista la Deliberazione della Giunta Comunale di Mentana n. 114 del 22 settembre 2014 con
la quale, ai sensi dell’art. 6 comma 8 del D.P.R. 327/2001, è stato delegato ad ACEA ATO 2 S.p.A.,
Gestore del Servizio Idrico Integrato nonché Promotore dell’Espropriazione, l’esercizio totale dei
poteri espropriativi;
- Preso atto che tale delega legittima ACEA ATO 2 S.p.A. all’emanazione diretta di tutti gli atti
del procedimento espropriativo e all’espletamento di tutte le attività connesse in nome e per conto del
Comune di Mentana, Autorità Espropriante e Beneficiario dell’Espropriazione;
- Visto il Decreto di Esproprio e di Asservimento n. 23/2017 del 12 maggio 2017 emanato da
ACEA ATO 2 S.p.A. a favore del Comune di Mentana ai sensi dell’articolo 23 del D.P.R. 327/01
per il progetto di “Risanamento igienico-sanitario Comune di Mentana – II Lotto: Collettori”,
pubblicato sul B.U.R. Lazio n. 41 del 23 maggio 2017;
- Visti il Decreti di Occupazione d’urgenza n. 17 del 12 novembre 2014 e n. 9 del 18 maggio
2015 emanati da ACEA ATO 2 S.p.A. ai sensi dell’articolo 22 bis nei quali sono state indicate, in via
provvisoria, le indennità di asservimento notificate a norma di legge alle ditte proprietarie interessate;
- Preso atto, altresì, che entro i successivi trenta giorni dalla data d’immissione in possesso,
nessuna delle Ditte proprietarie interessate ha comunicato di volersi avvalere della facoltà loro
concessa dall’articolo 20 c. 5 del D.P.R. 327/01;
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 293 di 309
- Considerato che a detto silenzio è stato pertanto attribuito il valore di rifiuto;
- Tenuto conto che ACEA ATO 2 S.p.A., secondo quanto disposto dalla normativa di legge, ha
invitato le ditte, mediante atto notificato a mezzo ufficiale giudiziario, ad esprimere la volontà di
ricorrere al procedimento previsto dall’articolo 21 del D.P.R. 327/01;
- Per le ditte non concordatarie, ACEA ATO 2 S.p.A. ha pertanto eseguito i depositi presso il
M.E.F. delle indennità non accettate, ai sensi dell’articolo 20 c. 14 del D.P.R. 327/01, emettendo
l’Ordinanza n. 18/2017 del 19 aprile 2017, pubblicata sul B.U.R.L. n. 33 Supplemento n. 1 del 26
aprile 2017;
- Visto il documento di apertura del deposito definitivo n. 1300980 del 04 maggio 2017,
rilasciato dal M.E.F. di Roma per l’importo totale di € 27.181,33 (Ventisettemilacentoottantuno/33)
attestante l’avvenuto deposito eseguito da ACEA ATO 2 S.p.A. delle indennità spettanti alle ditte
interessate;
- Vista la Stima definitiva delle indennità di esproprio e di asservimento, richiesta da ACEA
ATO 2 S.p.A. con nota Prot. 0238426/17 del 20 luglio 2017, emanata dalla Commissione Provinciale
Espropri ai sensi dell’articolo 21 comma 16 del D.P.R. 327/01 con provvedimento Prot. 132/2018
(Prot. Arrivi Ato2 S.p.A. 0453327/18 del 23/10/2018);
- Vista la Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà del 02 luglio 2019 del signor
MENCARELLI Maurizio nato a Perugia il 01/02/1954, c.f. MNCMRZ54B01G478J, proprietario,
trasmessa ad ACEA ATO 2 S.p.A. l’8 luglio 2019 (Prot. Arrivo n. 0344829/19 del 08 luglio 2019)
con la quale, ai sensi ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445, ha affermato
sotto la propria responsabilità “Omissis … A) che quanto indicato nella visura catastale del terreno
distinto in catasto del Comune di Mentana al Foglio 13 con la particella 841, corrisponde all’effettiva
situazione dei diritti; B) che la proprietà originaria del terreno, distinto come sopra, è pervenuta al
sottoscritto in virtù di acquisto tramite atto di compravendita come da allegato alla presente e che ad
oggi risulta immutata; C) che dalla data di pronuncia dell’occupazione, non si sono costituiti diritti
sulle indennità da parte di terzi quali cessioni di credito, ecc. e che il terreno è libero e non gravato
da ipoteche, pignoramenti e vincoli reali; garantisce pertanto la proprietà e disponibilità del terreno
oggetto di occupazione, la libertà degli stessi da canoni, vincoli, censi, privilegi anche fiscali,
iscrizioni e trascrizioni pregiudizievoli, oneri e gravami in genere tenendo, in caso contrario, indenne
il Comune di Mentana ed ACEA ATO 2 S.p.A., da qualsiasi caso di evizione e da ogni ragione o
molestia di terzi che, per qualsiasi titolo, avessero a pretendere diritti sulla medesima zona e che la
stessa non è oggetto di rivendiche da parte di terzi (ivi inclusi eventuali diritti di usucapione e/o usi
civici); D) di accettare, senza alcuna riserva, l’indennità di asservimento, stimata in via definitiva
dalla Commissione Provinciale Espropri di Roma con provvedimento Prot. 132/2018 in € 339,17
depositata presso il M.E.F., giusta deposito definitivo n. 1300980 del 04/05/2017; E) in merito al
pagamento dell’indennità di asservimento, per il quale verrà predisposto apposito decreto di svincolo
che questa Ditta proprietaria consegnerà al M.E.F., nonché quella di occupazione che verrà
direttamente determinata e liquidata da ACEA ATO 2 S.p.A., di assumersi, ai sensi dell’articolo 26
comma 6 del D.P.R. 327/01, ogni responsabilità in ordine ad eventuali diritti di terzi che avessero a
pretendere sulle predette indennità; F) con la presente dichiarazione, resa a norma di legge, solleva
quindi ACEA ATO 2 S.p.A., il Comune di Mentana ed il M.E.F. da qualunque responsabilità possa
loro derivare dalla liquidazione delle suddette indennità; G) di impegnarsi a non proporre opposizione
presso le sedi giudiziarie competenti avverso la stima dell’indennità definitiva … Omissis”, allegando
ad essa tutta la documentazione dimostrativa della sua proprietà;
- Preso atto che la Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà del 02 luglio 2019 (Prot. Arrivo
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 294 di 309
n. 0344829/19 del 08 luglio 2019), resa ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000 n.
445, comprensiva dell’istanza di liquidazione delle indennità e della documentazione attestante il
diritto di proprietà, consente lo svincolo a favore del richiedente, signor MENCARELLI Maurizio,
proprietario del terreno distinto in Catasto del Comune di Mentana al Foglio 13 con la Particella 841,
asservito con Decreto di Esproprio e di Asservimento n. 23/2017 del 12 maggio 2017 per la superficie
totale di mq. 185, dell’indennità definitiva determinata con il provvedimento di stima della
Commissione Provinciale Espropri Prot. 132/2018, come di seguito specificato:
a) Indennità di asservimento: € 339,17 (Trecentotrentanove/17),
per un totale da svincolare pari ad € 339,17 (Trecentotrentanove/17);
- Vista la Relazione del Responsabile dell’Unità Patrimonio, Espropri e Servitù n. 41 del 05
settembre 2019 con la quale è stata autorizzata l’emanazione del Decreto di svincolo dell’indennità
definitiva di asservimento come sopra indicata e determinata dalla Commissione Provinciale Espropri
a favore del signor MENCARELLI Maurizio nato a Perugia il 01/02/1954, c.f.
MNCMRZ54B01G478J, proprietario.
Tutto ciò premesso:
- Visto il Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione
per pubblica utilità approvato con D.P.R. 8 giugno 2001 n. 327 così come modificato con D. Lgs. 27
dicembre 2002 n. 302 e s.m.i.;
- Vista la Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà del 02 luglio 2019 (Prot. Arrivo n.
0344829/19 del 08 luglio 2019) trasmessa dal signor MENCARELLI Maurizio con la quale viene
accettata l’indennità definitiva stimata dalla Commissione Provinciale Espropri con il provvedimento
Prot. 132/2018, consegnata la documentazione probatoria del titolo di proprietà e richiesto lo svincolo
delle somme depositate;
- Visto il Decreto di Esproprio e di Asservimento n. 23/2017 del 12 maggio 2017, emanato da
ACEA ATO 2 S.p.A. ai sensi dell’articolo 23 del D.P.R. 327/01 a favore del Comune di Mentana,
Beneficiario dell’espropriazione, con il quale sono stati espropriati e asserviti i terreni interessati
dall’opera pubblica tra cui quello di proprietà della Ditta: MENCARELLI Maurizio nato a Perugia il
01/02/1954, c.f. MNCMRZ54B01G478J, Proprietà per 1/1, al Foglio 13 con la Particella 841 per un
totale di mq. 185 asserviti;
- Vista la Polizza di deposito n. 1300980 del 04 maggio 2017 del Ministero dell’Economia
e delle Finanze – Ragioneria Territoriale dello Stato con la quale il Depositante legale ACEA ATO 2
S.p.A. ha versato gli importi indennitari totali determinati per l’esproprio e gli asservimenti non
accettati di € 27.181,33 (Ventisettemilacentoottantuno/33), stabiliti a favore delle Ditte interessate,
tra cui la Ditta: MENCARELLI Maurizio nato a Perugia il 01/02/1954, c.f. MNCMRZ54B01G478J,
Proprietà per 1/1;
- Visto il T. U. delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni
approvato con D.P.R. 8 giugno 2001 n. 327, come modificato ed integrato con D. Lgs. n. 302 del 27
Dicembre 2002;
- Vista la Deliberazione della Giunta Comunale di Mentana n. 114 del 22 settembre 2014 con
la quale, ai sensi dell’art. 6 comma 8 del D.P.R. 327/2001, è stato delegato ad ACEA ATO 2 S.p.A.,
Gestore del Servizio Idrico Integrato nonché Promotore dell’Espropriazione, l’esercizio totale dei
poteri espropriativi;
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 295 di 309
- Ritenuto quindi che ricorrono i presupposti di legge per l’emissione del Nulla Osta allo
svincolo delle somme depositate secondo quanto segue:
1. Polizza di deposito n. 1300980 del 04 maggio 2017 del Ministero dell’Economia e delle
Finanze – Ragioneria Territoriale dello Stato per l’importo parziale di € 339,17
(Trecentotrentanove/17), stabilito con provvedimento di stima della Commissione Provinciale
Espropri Prot. 132/2018 ai sensi dell’articolo 21 comma 16 del D.P.R. 327/01 a favore della Ditta:
MENCARELLI Maurizio nato a Perugia il 01/02/1954, c.f. MNCMRZ54B01G478J, Proprietà per
1/1;
- Considerato che il terreno interessato è destinato dal P.R.G. a Zona Agricola (Zona E,
sottozona E2) non ricadente, quindi, all’interno delle zone territoriali omogenee di tipo A, B, C e D
ai sensi del D.M. 2 aprile 1968 n. 1444, non occorre pertanto operare la ritenuta a titolo d’imposta ai
sensi dell’art. 35 del D.P.R. 327/2001 sull’indennità oggetto di svincolo;
- Preso atto che, a norma dell’articolo 28 del D.P.R. 327/01, non sono pervenute a questa
Autorità opposizioni di terzi;
- Preso inoltre atto che, secondo quanto disposto dall’articolo 26 comma 6 del D.P.R. 327/01,
con la Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà del 02 luglio 2019 (Prot. Arrivo n. 0344829/19
del 08 luglio 2019), resa ad ACEA ATO 2 S.p.A. ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 28 dicembre
2000 n. 445 dal signor MENCARELLI Maurizio nato a Perugia il 01/02/1954, proprietario dell’area
oggetto del presente provvedimento, ha assunto ogni responsabilità in ordine ad eventuali diritti di
terzi che avessero a pretendere diritti sulle indennità in merito allo svincolo dell’indennità depositata
in proprio favore presso il M.E.F..
Per i suesposti motivi,
D E C R E T A
1) Nulla Osta allo svincolo della seguente somma:
Polizza di deposito n. 1300980 del 04 maggio 2017:
1. € 339,17 (Trecentotrentanove/17) a favore del signor MENCARELLI Maurizio nato a Perugia
il 01/02/1954, c.f. MNCMRZ54B01G478J, depositata da ACEA ATO 2 S.p.A. e definitivamente
determinata con provvedimento Prot. 132/2018 della Commissione Provinciale Espropri ai sensi
dell’articolo 21 comma 16 del D.P.R. 327/01 per l’asservimento del terreno distinto in Catasto del
Comune di Mentana al Foglio 13 con la Particella 841/rata per una superficie totale asservita alla
fognatura di mq. 185, giusta Decreto di Esproprio e di Asservimento n. 23/2017 del 12 maggio 2017,
giusta stima definitiva dell’indennità di asservimento eseguita dalla Commissione Provinciale
Espropri con il provvedimento Prot. 132/2018.
Si autorizza, pertanto,
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 296 di 309
il Ministero dell’Economia e delle Finanze – Ragioneria Territoriale dello Stato, al pagamento degli
importi suindicati, oltre agli interessi di deposito maturati e maturandi su tali importi e sino alla loro
erogazione,
sollevando da ogni responsabilità codesta Amministrazione che provvederà all’erogazione di tali
indennità.
2) ACEA ATO 2 S.p.A. eseguirà:
a) la pubblicazione del presente Decreto di svincolo, sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio;
b) la trasmissione di una copia conforme del presente Decreto alla ditta interessata, al termine del
periodo di pubblicazione.
Avverso il presente Decreto è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo
Regionale del Lazio nel termine di giorni 60 (sessanta) dalla sua comunicazione, ovvero ricorso
straordinario al Capo dello Stato entro il termine di giorni 120 (centoventi).
Il presente provvedimento è privo di rilevanza contabile.
Roma, 24/sett/2019
ACEA ATO 2 S.p.A.
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO ESPROPRIATIVO
F.to Dott. Maurizio PROSPERI PORTA
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 297 di 309
PrivatiACEA ATO 2 - GRUPPO ACEA - SOCIETA' PER AZIONI
Decreto 24 settembre 2019, n. 32
"Risanamento igienico-sanitario Comune di Mentana – II Lotto: Collettori" – DECRETO DI SVINCOLOdelle somme depositate da ACEA ATO 2 S.p.A. presso il Dipartimento Provinciale del Ministerodell'Economia e delle Finanze – Ragioneria Territoriale dello Stato, a titolo di Indennità di Servitù – Indennitàdi Servitù di fognatura pro-quota per un totale di € 122,22 da svincolare a favore delle signore: LAZZARIPaola, nata a Roma il 15/04/1960, c.f. LZZPLA60D55H501B e LAZZARI Rosa Maria, nata a Mentana il04/09/1953, c.f. LZZRMR53P44F127E, comproprietarie della quota di 1/3 ciascuna, giusta Decreto diEsproprio e di Asservimento di ACEA ATO 2 S.p.A. n. 23 del 12/05/2017 (NP 27)
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 298 di 309
ACEA ATO 2 S.p.A. - GRUPPO ACEA S.p.A.
Investimenti e Ingegneria della Manutenzione
Patrimonio, Espropri e Servitù
(delega ai sensi dell’art. 6 comma 8 del D.P.R. 327/2001)
DECRETO N. 32 DEL 24 SETTEMBRE 2019
OGGETTO: “Risanamento igienico-sanitario Comune di Mentana – II Lotto: Collettori” –
DECRETO DI SVINCOLO delle somme depositate da ACEA ATO 2 S.p.A. presso il Dipartimento
Provinciale del Ministero dell’Economia e delle Finanze – Ragioneria Territoriale dello Stato, a titolo
di Indennità di Servitù – Indennità di Servitù di fognatura pro-quota per un totale di € 122,22 da
svincolare a favore delle signore: LAZZARI Paola, nata a Roma il 15/04/1960, c.f.
LZZPLA60D55H501B e LAZZARI Rosa Maria, nata a Mentana il 04/09/1953, c.f.
LZZRMR53P44F127E, comproprietarie della quota di 1/3 ciascuna, giusta Decreto di Esproprio e di
Asservimento di ACEA ATO 2 S.p.A. n. 23 del 12/05/2017 (NP 27)
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO ESPROPRIATIVO
- Visto il D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, Testo Unico delle disposizioni legislative e
regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità e s.m.i.;
- Vista la Deliberazione del Consiglio Comunale di Mentana n. 47 del 17 novembre 2010 con
la quale è stato approvato – ai sensi dell’art. 19 del D.P.R. 327/01 – il progetto definitivo di
“Risanamento igienico-sanitario Comune di Mentana – II Lotto: Collettori”, dichiarata la pubblica
utilità dell’opera ed adottata la variante agli strumenti urbanistici delle aree interessate, approvata con
successiva Deliberazione dello stesso Organo n. 20 del 30 maggio 2012;
- Vista la Deliberazione della Consiglio Comunale di Mentana n. 20 del 30 maggio 2012 con la
quale è stata approvata la variante al P.R.G. per la realizzazione del progetto di “Risanamento
igienico-sanitario Comune di Mentana – II Lotto: Collettori”;
- Vista la Deliberazione della Giunta Comunale di Mentana n. 114 del 22 settembre 2014 con
la quale, ai sensi dell’art. 6 comma 8 del D.P.R. 327/2001, è stato delegato ad ACEA ATO 2 S.p.A.,
Gestore del Servizio Idrico Integrato nonché Promotore dell’Espropriazione, l’esercizio totale dei
poteri espropriativi;
- Preso atto che tale delega legittima ACEA ATO 2 S.p.A. all’emanazione diretta di tutti gli atti
del procedimento espropriativo e all’espletamento di tutte le attività connesse in nome e per conto del
Comune di Mentana, Autorità Espropriante e Beneficiario dell’Espropriazione;
- Visto il Decreto di Esproprio e di Asservimento n. 23/2017 del 12 maggio 2017 emanato da
ACEA ATO 2 S.p.A. a favore del Comune di Mentana ai sensi dell’articolo 23 del D.P.R. 327/01
per il progetto di “Risanamento igienico-sanitario Comune di Mentana – II Lotto: Collettori”,
pubblicato sul B.U.R. Lazio n. 41 del 23 maggio 2017;
- Visti il Decreti di Occupazione d’urgenza n. 17 del 12 novembre 2014 e n. 9 del 18 maggio
2015 emanati da ACEA ATO 2 S.p.A. ai sensi dell’articolo 22 bis nei quali sono state indicate, in via
provvisoria, le indennità di asservimento notificate a norma di legge alle ditte proprietarie interessate;
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 299 di 309
- Preso atto, altresì, che entro i successivi trenta giorni dalla data d’immissione in possesso,
nessuna delle Ditte proprietarie interessate ha comunicato di volersi avvalere della facoltà loro
concessa dall’articolo 20 c. 5 del D.P.R. 327/01;
- Considerato che a detto silenzio è stato pertanto attribuito il valore di rifiuto;
- Tenuto conto che ACEA ATO 2 S.p.A., secondo quanto disposto dalla normativa di legge, ha
invitato le ditte, mediante atto notificato a mezzo ufficiale giudiziario, ad esprimere la volontà di
ricorrere al procedimento previsto dall’articolo 21 del D.P.R. 327/01;
- Per le ditte non concordatarie, ACEA ATO 2 S.p.A. ha pertanto eseguito i depositi presso il
M.E.F. delle indennità non accettate, ai sensi dell’articolo 20 c. 14 del D.P.R. 327/01, emettendo
l’Ordinanza n. 18/2017 del 19 aprile 2017, pubblicata sul B.U.R.L. n. 33 Supplemento n. 1 del 26
aprile 2017;
- Visto il documento di apertura del deposito definitivo n. 1300980 del 04 maggio 2017,
rilasciato dal M.E.F. di Roma per l’importo totale di € 27.181,33 (Ventisettemilacentoottantuno/33)
attestante l’avvenuto deposito eseguito da ACEA ATO 2 S.p.A. delle indennità spettanti alle ditte
interessate;
- Vista la Stima definitiva delle indennità di esproprio e di asservimento, richiesta da ACEA
ATO 2 S.p.A. con nota Prot. 0238426/17 del 20 luglio 2017, emanata dalla Commissione Provinciale
Espropri ai sensi dell’articolo 21 comma 16 del D.P.R. 327/01 con provvedimento Prot. 132/2018
(Prot. Arrivi Ato2 S.p.A. 0453327/18 del 23/10/2018);
- Viste le Dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà del 08 luglio e del 05 luglio 2019
rispettivamente delle signore LAZZARI Rosa Maria, nata a Mentana il 04/09/1953, c.f.
LZZRMR53P44F127E e LAZZARI Paola, nata a Roma il 15/04/1960, c.f. LZZPLA60D55H501B,
comproprietarie per la quota di 1/3 ciascuna, trasmessa ad ACEA ATO 2 S.p.A. l’8 luglio 2019 (Prot.
Arrivo n. 0344840/19 del 08 luglio 2019) e via PEC il 05 luglio 2019 con le quali, ai sensi ai sensi
degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445, hanno affermato sotto la propria responsabilità
“Omissis … A) che quanto indicato nelle visure catastali dei terreni distinti in catasto del Comune di
Mentana al Foglio 14 con le particelle 205, 408 e 407, corrisponde all’effettiva situazione dei diritti;
B) che la proprietà originaria dei terreni, distinti come sopra, è pervenuta alle sottoscritte in virtù di
successione di Massimo Lazzari n. 4237, Volume 9990 del 27 novembre 2017 e che ad oggi risulta
immutata; C) che dalla data di pronuncia dell’occupazione, non si sono costituiti diritti sulle indennità
da parte di terzi quali cessioni di credito, ecc. e che i terreni sono liberi e non gravati da ipoteche,
pignoramenti e vincoli reali; garantiscono pertanto la proprietà e disponibilità dei terreni oggetto di
occupazione, la libertà degli stessi da canoni, vincoli, censi, privilegi anche fiscali, iscrizioni e
trascrizioni pregiudizievoli, oneri e gravami in genere tenendo, in caso contrario, indenne il Comune
di Mentana ed ACEA ATO 2 S.p.A., da qualsiasi caso di evizione e da ogni ragione o molestia di
terzi che, per qualsiasi titolo, avessero a pretendere diritti sulle medesime zone e che le stesse non
sono oggetto di rivendiche da parte di terzi (ivi inclusi eventuali diritti di usucapione e/o usi civici);
D) di accettare, senza alcuna riserva, l’indennità pro-quota di asservimento, stimata in via definitiva
dalla Commissione Provinciale Espropri di Roma con provvedimento Prot. 132/2018 in € 183,34
depositata presso il M.E.F., giusta deposito definitivo n. 1300980 del 04/05/2017; E) in merito al
pagamento dell’indennità di asservimento, per il quale verrà predisposto apposito decreto di svincolo
che questa Ditta proprietaria consegnerà al M.E.F., nonché quella di occupazione che verrà
direttamente determinata pro-quota e liquidata da ACEA ATO 2 S.p.A., di assumersi, ai sensi
dell’articolo 26 comma 6 del D.P.R. 327/01, ogni responsabilità in ordine ad eventuali diritti di terzi
che avessero a pretendere sulle predette indennità; F) con la presente dichiarazione, resa a norma di
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 300 di 309
legge, sollevano quindi ACEA ATO 2 S.p.A., il Comune di Mentana ed il M.E.F. da qualunque
responsabilità possa loro derivare dalla liquidazione delle suddette indennità; G) di impegnarsi a non
proporre opposizione presso le sedi giudiziarie competenti avverso la stima dell’indennità definitiva.
… Omissis”, allegando ad esse tutta la documentazione dimostrativa delle loro proprietà;
- Preso atto che le Dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà del 08 luglio (Prot. Arrivo n.
0344840/19 del 08 luglio 2019) e via PEC del 05 luglio 2019, rese ai sensi degli artt. 46 e 47 del
D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445, comprensive dell’istanza di liquidazione delle indennità e della
documentazione attestante il diritto di proprietà, consentono lo svincolo a favore delle richiedenti,
signore LAZZARI Rosa Maria e LAZZARI Paola, comproprietarie ognuna della quota di 1/3 dei
terreni distinti in catasto del Comune di Mentana al Foglio 14 con le particelle 205, 408 e 407,
asserviti con Decreto di Esproprio e di Asservimento n. 23/2017 del 12 maggio 2017 per la superficie
totale di mq. 100, dell’indennità definitiva determinata con il provvedimento di stima della
Commissione Provinciale Espropri Prot. 132/2018, come di seguito specificato:
a) Indennità di asservimento: € 183,34 (Centoottantatrè/34),
per un totale da svincolare pari a: € 183,34 x 2/3 = € 122,22 (Centoventidue/22);
- Vista la Relazione del Responsabile dell’Unità Patrimonio, Espropri e Servitù n. 42 del 05
settembre 2019 con la quale è stata autorizzata l’emanazione del Decreto di svincolo dell’indennità
definitiva di asservimento parziale a favore della Ditta proprietaria come sopra indicata e determinata
dalla Commissione Provinciale Espropri a favore delle signore LAZZARI Rosa Maria, nata a
Mentana il 04/09/1953, c.f. LZZRMR53P44F127E e LAZZARI Paola, nata a Roma il 15/04/1960,
c.f. LZZPLA60D55H501B, ognuna proprietaria della quota di 1/3.
Tutto ciò premesso:
- Visto il Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione
per pubblica utilità approvato con D.P.R. 8 giugno 2001 n. 327 così come modificato con D. Lgs. 27
dicembre 2002 n. 302 e s.m.i.;
- Viste le Dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà del 08 luglio (Prot. Arrivo n. 0344840/19
del 08 luglio 2019) e via PEC del 05 luglio 2019 trasmessa dalle signore LAZZARI Rosa Maria e
LAZZARI Paola con le quali viene accettata l’indennità definitiva pro-quota stimata dalla
Commissione Provinciale Espropri con il provvedimento Prot. 132/2018, consegnata la
documentazione probatoria del titolo di proprietà e richiesto lo svincolo delle somme depositate;
- Visto il Decreto di Esproprio e di Asservimento n. 23/2017 del 12 maggio 2017, emanato da
ACEA ATO 2 S.p.A. ai sensi dell’articolo 23 del D.P.R. 327/01 a favore del Comune di Mentana,
Beneficiario dell’espropriazione, con il quale sono stati espropriati e asserviti i terreni interessati
dall’opera pubblica tra cui quello di proprietà della Ditta: LAZZARI Paola, nata a Roma il
15/04/1960, c.f. LZZPLA60D55H501B, proprietà per 1/3; LAZZARI Rosa Maria, nata a Mentana il
04/09/1953, c.f. LZZRMR53P44F127E, proprietà per 1/3; LAZZARI Tommaso, nato a Roma il
12/03/1952, c.f. LZZTMS52C12H501X, proprietà per 1/3, al Foglio 14 con le particelle 205, 408 e
407 per un totale di mq. 100 asserviti;
- Vista la Polizza di deposito n. 1300980 del 04 maggio 2017 del Ministero dell’Economia
e delle Finanze – Ragioneria Territoriale dello Stato con la quale il Depositante legale ACEA ATO 2
S.p.A. ha versato gli importi indennitari totali determinati per l’esproprio e gli asservimenti non
accettati di € 27.181,33 (Ventisettemilacentoottantuno/33), stabiliti a favore delle Ditte interessate,
tra cui la Ditta: LAZZARI Paola, nata a Roma il 15/04/1960, c.f. LZZPLA60D55H501B, proprietà
per 1/3; LAZZARI Rosa Maria, nata a Mentana il 04/09/1953, c.f. LZZRMR53P44F127E, proprietà
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 301 di 309
per 1/3; LAZZARI Tommaso, nato a Roma il 12/03/1952, c.f. LZZTMS52C12H501X, proprietà per
1/3;
- Visto il T. U. delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni
approvato con D.P.R. 8 giugno 2001 n. 327, come modificato ed integrato con D. Lgs. n. 302 del 27
Dicembre 2002;
- Vista la Deliberazione della Giunta Comunale di Mentana n. 114 del 22 settembre 2014 con
la quale, ai sensi dell’art. 6 comma 8 del D.P.R. 327/2001, è stato delegato ad ACEA ATO 2 S.p.A.,
Gestore del Servizio Idrico Integrato nonché Promotore dell’Espropriazione, l’esercizio totale dei
poteri espropriativi;
- Ritenuto quindi che ricorrono i presupposti di legge per l’emissione del Nulla Osta allo
svincolo delle somme depositate secondo quanto segue:
1. Polizza di deposito n. 1300980 del 04 maggio 2017 del Ministero dell’Economia e delle
Finanze – Ragioneria Territoriale dello Stato per l’importo parziale pro-quota di € 122,22
(Centoventidue/22), stabilito con provvedimento di stima della Commissione Provinciale Espropri
Prot. 132/2018 ai sensi dell’articolo 21 comma 16 del D.P.R. 327/01 a favore della Ditta: LAZZARI
Paola, nata a Roma il 15/04/1960, c.f. LZZPLA60D55H501B, proprietà per 1/3; LAZZARI Rosa
Maria, nata a Mentana il 04/09/1953, c.f. LZZRMR53P44F127E, proprietà per 1/3; LAZZARI
Tommaso, nato a Roma il 12/03/1952, c.f. LZZTMS52C12H501X, proprietà per 1/3;
- Considerato che il terreno interessato è destinato dal P.R.G. a Zona Agricola (Zona E,
sottozona E2) non ricadente, quindi, all’interno delle zone territoriali omogenee di tipo A, B, C e D
ai sensi del D.M. 2 aprile 1968 n. 1444, non occorre pertanto operare la ritenuta a titolo d’imposta ai
sensi dell’art. 35 del D.P.R. 327/2001 sull’indennità oggetto di svincolo;
- Preso atto che, a norma dell’articolo 28 del D.P.R. 327/01, non sono pervenute a questa
Autorità opposizioni di terzi;
- Preso inoltre atto che, secondo quanto disposto dall’articolo 26 comma 6 del D.P.R. 327/01,
con le Dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà del 08 luglio (Prot. Arrivo n. 0344840/19 del 08
luglio 2019) e via PEC del 05 luglio 2019, resa ad ACEA ATO 2 S.p.A. ai sensi degli artt. 46 e 47
del D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445 dalle signore LAZZARI Rosa Maria, nata a Mentana il
04/09/1953 e LAZZARI Paola, nata a Roma il 15/04/1960, ognuna proprietaria della quota di 1/3
delle aree oggetto del presente provvedimento, hanno assunto ogni responsabilità in ordine ad
eventuali diritti di terzi che avessero a pretendere diritti sulle indennità in merito allo svincolo
dell’indennità depositata in proprio favore presso il M.E.F..
Per i suesposti motivi,
D E C R E T A
1) Nulla Osta allo svincolo delle seguenti somme pro-quota:
Polizza di deposito n. 1300980 del 04 maggio 2017:
1. € 61,11 (Euro Sessantuno/11), corrispondente alla quota di proprietà, pari ad 1/3, a favore
della signora LAZZARI Rosa Maria, nata a Mentana il 04/09/1953, c.f. LZZRMR53P44F127E,
depositata da ACEA ATO 2 S.p.A. e definitivamente determinata con provvedimento Prot. 132/2018
della Commissione Provinciale Espropri ai sensi dell’articolo 21 comma 16 del D.P.R. 327/01 per
l’asservimento dei terreni distinti in Catasto del Comune di Mentana al Foglio 14 con le particelle
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 302 di 309
205/rata, 408/rata e 407/rata per una superficie totale asservita alla fognatura di mq. 100, giusta
Decreto di Esproprio e di Asservimento n. 23/2017 del 12 maggio 2017;
2. € 61,11 (Euro Sessantuno/11), corrispondente alla quota di proprietà, pari ad 1/3, a favore
della signora LAZZARI Paola, nata a Roma il 15/04/1960, c.f. LZZPLA60D55H501B, depositata da
ACEA ATO 2 S.p.A. e definitivamente determinata con provvedimento Prot. 132/2018 della
Commissione Provinciale Espropri ai sensi dell’articolo 21 comma 16 del D.P.R. 327/01 per
l’asservimento dei terreni distinti in Catasto del Comune di Mentana al Foglio 14 con le particelle
205/rata, 408/rata e 407/rata per una superficie totale asservita alla fognatura di mq. 100, giusta
Decreto di Esproprio e di Asservimento n. 23/2017 del 12 maggio 2017
e quindi per l’importo totale di € 122,22 (Centoventidue/22), giusta stima definitiva dell’indennità di
asservimento eseguita dalla Commissione Provinciale Espropri con il provvedimento Prot. 132/2018.
Si autorizza, pertanto,
il Ministero dell’Economia e delle Finanze – Ragioneria Territoriale dello Stato, al pagamento degli
importi suindicati, oltre agli interessi di deposito maturati e maturandi su tali importi e sino alla loro
erogazione,
sollevando da ogni responsabilità codesta Amministrazione che provvederà all’erogazione di tali
indennità.
2) ACEA ATO 2 S.p.A. eseguirà:
a) la pubblicazione del presente Decreto di svincolo, sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio;
b) la trasmissione di una copia conforme del presente Decreto alla ditta interessata, al termine del
periodo di pubblicazione.
Avverso il presente Decreto è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo
Regionale del Lazio nel termine di giorni 60 (sessanta) dalla sua comunicazione, ovvero ricorso
straordinario al Capo dello Stato entro il termine di giorni 120 (centoventi).
Il presente provvedimento è privo di rilevanza contabile.
Roma, 24/sett/2019
ACEA ATO 2 S.p.A.
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO ESPROPRIATIVO
F.to Dott. Maurizio PROSPERI PORTA
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PrivatiACEA ATO 2 - GRUPPO ACEA - SOCIETA' PER AZIONI
Decreto 24 settembre 2019, n. 33
Risanamento igienico-sanitario Comune di Mentana – II Lotto: Collettori" – DECRETO DI SVINCOLO dellesomme depositate da ACEA ATO 2 S.p.A. presso il Dipartimento Provinciale del Ministero dell'Economia edelle Finanze – Ragioneria Territoriale dello Stato, a titolo di Indennità di Servitù – Indennità di Servitù difognatura pro-quota per un totale di € 840,00 da svincolare a favore dei signori: CHIARUGI Carlo nato aRoma il 28/06/1933, c.f. CHRCRL33H28H501F e FERRERI Anna Lia nata a Genova il 17/09/1937, c.f.FRRNNL37P57D969Q, comproprietari, giusta Decreto di Esproprio e di Asservimento di ACEA ATO 2S.p.A. n. 23 del 12/05/2017 (NP 30)
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ACEA ATO 2 S.p.A. - GRUPPO ACEA S.p.A.
Investimenti e Ingegneria della Manutenzione
Patrimonio, Espropri e Servitù
(delega ai sensi dell’art. 6 comma 8 del D.P.R. 327/2001)
DECRETO N. 33 DEL 24 SETTEMBRE 2019
OGGETTO: “Risanamento igienico-sanitario Comune di Mentana – II Lotto: Collettori” –
DECRETO DI SVINCOLO delle somme depositate da ACEA ATO 2 S.p.A. presso il Dipartimento
Provinciale del Ministero dell’Economia e delle Finanze – Ragioneria Territoriale dello Stato, a titolo
di Indennità di Servitù – Indennità di Servitù di fognatura pro-quota per un totale di € 840,00 da
svincolare a favore dei signori: CHIARUGI Carlo nato a Roma il 28/06/1933, c.f.
CHRCRL33H28H501F e FERRERI Anna Lia nata a Genova il 17/09/1937, c.f.
FRRNNL37P57D969Q, comproprietari, giusta Decreto di Esproprio e di Asservimento di ACEA
ATO 2 S.p.A. n. 23 del 12/05/2017 (NP 30)
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO ESPROPRIATIVO
- Visto il D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in
materia di espropriazione per pubblica utilità e s.m.i.;
- Vista la Deliberazione del Consiglio Comunale di Mentana n. 47 del 17 novembre 2010 con la quale
è stato approvato – ai sensi dell’art. 19 del D.P.R. 327/01 – il progetto definitivo di “Risanamento
igienico-sanitario Comune di Mentana – II Lotto: Collettori”, dichiarata la pubblica utilità dell’opera
ed adottata la variante agli strumenti urbanistici delle aree interessate, approvata con successiva
Deliberazione dello stesso Organo n. 20 del 30 maggio 2012;
- Vista la Deliberazione della Consiglio Comunale di Mentana n. 20 del 30 maggio 2012 con la quale
è stata approvata la variante al P.R.G. per la realizzazione del progetto di “Risanamento igienico-
sanitario Comune di Mentana – II Lotto: Collettori”;
- Vista la Deliberazione della Giunta Comunale di Mentana n. 114 del 22 settembre 2014 con la quale,
ai sensi dell’art. 6 comma 8 del D.P.R. 327/2001, è stato delegato ad ACEA ATO 2 S.p.A., Gestore
del Servizio Idrico Integrato nonché Promotore dell’Espropriazione, l’esercizio totale dei poteri
espropriativi;
- Preso atto che tale delega legittima ACEA ATO 2 S.p.A. all’emanazione diretta di tutti gli atti del
procedimento espropriativo e all’espletamento di tutte le attività connesse in nome e per conto del
Comune di Mentana, Autorità Espropriante e Beneficiario dell’Espropriazione;
- Visto il Decreto di Esproprio e di Asservimento n. 23/2017 del 12 maggio 2017 emanato da ACEA
ATO 2 S.p.A. a favore del Comune di Mentana ai sensi dell’articolo 23 del D.P.R. 327/01 per il
progetto di “Risanamento igienico-sanitario Comune di Mentana – II Lotto: Collettori”, pubblicato
sul B.U.R. Lazio n. 41 del 23 maggio 2017;
- Visti il Decreti di Occupazione d’urgenza n. 17 del 12 novembre 2014 e n. 9 del 18 maggio 2015
emanati da ACEA ATO 2 S.p.A. ai sensi dell’articolo 22 bis nei quali sono state indicate, in via
provvisoria, le indennità di asservimento notificate a norma di legge alle ditte proprietarie interessate;
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- Preso atto, altresì, che entro i successivi trenta giorni dalla data d’immissione in possesso, nessuna
delle Ditte proprietarie interessate ha comunicato di volersi avvalere della facoltà loro concessa
dall’articolo 20 c. 5 del D.P.R. 327/01;
- Considerato che a detto silenzio è stato pertanto attribuito il valore di rifiuto;
- Tenuto conto che ACEA ATO 2 S.p.A., secondo quanto disposto dalla normativa di legge, ha invitato
le ditte, mediante atto notificato a mezzo ufficiale giudiziario, ad esprimere la volontà di ricorrere al
procedimento previsto dall’articolo 21 del D.P.R. 327/01;
- Per le ditte non concordatarie, ACEA ATO 2 S.p.A. ha pertanto eseguito i depositi presso il M.E.F.
delle indennità non accettate, ai sensi dell’articolo 20 c. 14 del D.P.R. 327/01, emettendo l’Ordinanza
n. 18/2017 del 19 aprile 2017, pubblicata sul B.U.R.L. n. 33 Supplemento n. 1 del 26 aprile 2017;
- Visto il documento di apertura del deposito definitivo n. 1300980 del 04 maggio 2017, rilasciato dal
M.E.F. di Roma per l’importo totale di € 27.181,33 (Ventisettemilacentoottantuno/33) attestante
l’avvenuto deposito eseguito da ACEA ATO 2 S.p.A. delle indennità spettanti alle ditte interessate;
- Vista la Stima definitiva delle indennità di esproprio e di asservimento, richiesta da ACEA ATO 2
S.p.A. con nota Prot. 0238426/17 del 20 luglio 2017, emanata dalla Commissione Provinciale
Espropri ai sensi dell’articolo 21 comma 16 del D.P.R. 327/01 con provvedimento Prot. 132/2018
(Prot. Arrivi Ato2 S.p.A. 0453327/18 del 23/10/2018);
- Vista la Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà del 30 giugno 2019 dei signori CHIARUGI Carlo
nato a Roma il 28/06/1933, c.f. CHRCRL33H28H501F e FERRERI Anna Lia nata a Genova il
17/09/1937, c.f. FRRNNL37P57D969Q, comproprietari, trasmessa ad ACEA ATO 2 S.p.A. l’11
luglio 2019 (Prot. Arrivo n. 0356249/19 del 11 luglio 2019) con la quale, ai sensi ai sensi degli artt.
46 e 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445, hanno affermato sotto la propria responsabilità “Omissis
… A) che quanto indicato nella visura catastale del terreno distinto in catasto del Comune di Mentana
al Foglio 24 con la particella 41, corrisponde all’effettiva situazione dei diritti; B) che la proprietà
originaria del terreno, distinto come sopra, è pervenuta ai sottoscritti in virtù di Atto notaio Simonetta
Torina 24.02.1986 Rep. n. 3221 Racc. n. 483 e che ad oggi risulta immutata; C) che dalla data di
pronuncia dell’occupazione, non si sono costituiti diritti sulle indennità da parte di terzi quali cessioni
di credito, ecc. e che il terreno è libero e non gravato da ipoteche, pignoramenti e vincoli reali;
garantiscono pertanto la proprietà e disponibilità del terreno oggetto di occupazione, la libertà dello
stesso da canoni, vincoli, censi, privilegi anche fiscali, iscrizioni e trascrizioni pregiudizievoli, oneri
e gravami in genere tenendo, in caso contrario, indenne il Comune di Mentana ed ACEA ATO 2
S.p.A., da qualsiasi caso di evizione e da ogni ragione o molestia di terzi che, per qualsiasi titolo,
avessero a pretendere diritti sulla medesima zona e che la stessa non è oggetto di rivendiche da parte
di terzi (ivi inclusi eventuali diritti di usucapione e/o usi civici); D) di accettare, senza alcuna riserva,
l’indennità di asservimento pro-quota, stimata in via definitiva dalla Commissione Provinciale
Espropri di Roma con provvedimento Prot. 132/2018 in € 840,00 e depositata presso il M.E.F., giusta
deposito definitivo n. 1300980 del 04/05/2017; E) in merito al pagamento dell’indennità di
asservimento, per il quale verrà predisposto apposito decreto di svincolo che questa Ditta proprietaria
consegnerà al M.E.F., nonché quella di occupazione che – sempre pro-quota e pari ad € 488,00 –
verrà direttamente liquidata da ACEA ATO 2 S.p.A., di assumersi, ai sensi dell’articolo 26 comma 6
del D.P.R. 327/01, ogni responsabilità in ordine ad eventuali diritti di terzi che avessero a pretendere
sulle predette indennità; F) con la presente dichiarazione, resa a norma di legge, sollevano quindi
ACEA ATO 2 S.p.A., il Comune di Mentana ed il M.E.F. da qualunque responsabilità possa loro
derivare dalla liquidazione delle suddette indennità; G) di impegnarsi a non proporre opposizione
presso le sedi giudiziarie competenti avverso la stima dell’indennità definitiva. … Omissis”,
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allegando ad essa tutta la documentazione dimostrativa della loro proprietà;
- Preso atto che la Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà del 30 giugno 2019 (Prot. Arrivo n.
0356249/19 del 11 luglio 2019), resa ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445,
comprensiva dell’istanza di liquidazione delle indennità e della documentazione attestante il diritto
di proprietà, consente lo svincolo a favore dei richiedenti, signori CHIARUGI Carlo e FERRERI
Anna Lia, comproprietari del terreno distinto in Catasto del Comune di Mentana al Foglio 24 con la
Particella 41, asservito con Decreto di Esproprio e di Asservimento n. 23/2017 del 12 maggio 2017
per la superficie totale di mq. 28, dell’indennità definitiva determinata con il provvedimento di stima
della Commissione Provinciale Espropri Prot. 132/2018, come di seguito specificato:
a) Indennità di asservimento: € 840,00 (Ottocentoquaranta/00),
per un totale da svincolare pari ad € 840,00 (Ottocentoquaranta/00);
- Vista la Relazione del Responsabile dell’Unità Patrimonio, Espropri e Servitù n. 43 del 05 settembre
2019 con la quale è stata autorizzata l’emanazione del Decreto di svincolo dell’indennità definitiva
di asservimento come sopra indicata e determinata dalla Commissione Provinciale Espropri a favore
dei signori CHIARUGI Carlo nato a Roma il 28/06/1933, c.f. CHRCRL33H28H501F e FERRERI
Anna Lia nata a Genova il 17/09/1937, c.f. FRRNNL37P57D969Q, comproprietari.
Tutto ciò premesso:
- Visto il Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per
pubblica utilità approvato con D.P.R. 8 giugno 2001 n. 327 così come modificato con D. Lgs. 27
dicembre 2002 n. 302 e s.m.i.;
- Vista la Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà del 30 giugno 2019 (Prot. Arrivo n. 0356249/19
del 11 luglio 2019) trasmessa dai signori CHIARUGI Carlo e FERRERI Anna Lia con la quale viene
accettata l’indennità definitiva pro-quota stimata dalla Commissione Provinciale Espropri con il
provvedimento Prot. 132/2018, consegnata la documentazione probatoria del titolo di proprietà e
richiesto lo svincolo delle somme depositate;
- Visto il Decreto di Esproprio e di Asservimento n. 23/2017 del 12 maggio 2017, emanato da ACEA
ATO 2 S.p.A. ai sensi dell’articolo 23 del D.P.R. 327/01 a favore del Comune di Mentana,
Beneficiario dell’espropriazione, con il quale sono stati espropriati e asserviti i terreni interessati
dall’opera pubblica tra cui quello di proprietà della Ditta: Chiarugi Carlo nato a Roma il 28/06/1933,
c.f. CHRCRL33H28H501F, proprietà in regime di comunione dei beni; Ferreri Annalia nata a
Genova il 17/09/1937, c.f. FRRNNL37P57D969Q, proprietà in regime di comunione dei beni, al
Foglio 24 con la Particella 41 per un totale di mq. 28 asserviti;
- Vista la Polizza di deposito n. 1300980 del 04 maggio 2017 del Ministero dell’Economia e delle
Finanze – Ragioneria Territoriale dello Stato con la quale il Depositante legale ACEA ATO 2 S.p.A.
ha versato gli importi indennitari totali determinati per l’esproprio e gli asservimenti non accettati di
€ 27.181,33 (Ventisettemilacentoottantuno/33), stabiliti a favore delle Ditte interessate, tra cui la
Ditta: Chiarugi Carlo nato a Roma il 28/06/1933, c.f. CHRCRL33H28H501F, proprietà in regime di
comunione dei beni; Ferreri Annalia nata a Genova il 17/09/1937, c.f. FRRNNL37P57D969Q,
proprietà in regime di comunione dei beni;
- Visto il T. U. delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazioni approvato con
D.P.R. 8 giugno 2001 n. 327, come modificato ed integrato con D. Lgs. n. 302 del 27 Dicembre 2002;
- Vista la Deliberazione della Giunta Comunale di Mentana n. 114 del 22 settembre 2014 con la quale,
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ai sensi dell’art. 6 comma 8 del D.P.R. 327/2001, è stato delegato ad ACEA ATO 2 S.p.A., Gestore
del Servizio Idrico Integrato nonché Promotore dell’Espropriazione, l’esercizio totale dei poteri
espropriativi;
- Ritenuto quindi che ricorrono i presupposti di legge per l’emissione del Nulla Osta allo svincolo delle
somme depositate secondo quanto segue:
1. Polizza di deposito n. 1300980 del 04 maggio 2017 del Ministero dell’Economia e delle Finanze –
Ragioneria Territoriale dello Stato per l’importo parziale pro-quota di € 840,00
(Ottocentoquaranta/00), stabilito con provvedimento di stima della Commissione Provinciale
Espropri Prot. 132/2018 ai sensi dell’articolo 21 comma 16 del D.P.R. 327/01 a favore della Ditta:
Chiarugi Carlo nato a Roma il 28/06/1933, c.f. CHRCRL33H28H501F, proprietà in regime di
comunione dei beni; Ferreri Annalia nata a Genova il 17/09/1937, c.f. FRRNNL37P57D969Q,
proprietà in regime di comunione dei beni;
- Considerato che il terreno interessato è destinato dal P.R.G. a Zona edificabile, rientrante nel
perimetro del Programma Integrato d’Intervento località “Monte d’Oro” (Zona di trasformazione
urbanistica a destinazione mista residenziale – Servizi privati) ricadente, quindi, all’interno delle zone
territoriali omogenee di tipo A, B, C e D ai sensi del D.M. 2 aprile 1968 n. 1444: tuttavia non occorre
applicare la ritenuta del 20% a titolo d’imposta ai sensi dell’art. 35 del D.P.R. 327/2001 sull’indennità
oggetto di svincolo, trattandosi di costituzione di servitù e non di acquisizione al patrimonio
comunale;
- Preso atto che, a norma dell’articolo 28 del D.P.R. 327/01, non sono pervenute a questa Autorità
opposizioni di terzi;
- Preso inoltre atto che, secondo quanto disposto dall’articolo 26 comma 6 del D.P.R. 327/01, con la
Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà del 30 giugno 2019 (Prot. Arrivo n. 0356249/19 del 11
luglio 2019), resa ad ACEA ATO 2 S.p.A. ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000 n.
445 dai signori CHIARUGI Carlo nato a Roma il 28/06/1933 e FERRERI Anna Lia nata a Genova il
17/09/1937, comproprietari dell’area oggetto del presente provvedimento, hanno assunto ogni
responsabilità in ordine ad eventuali diritti di terzi che avessero a pretendere diritti sulle indennità in
merito allo svincolo dell’indennità depositata in proprio favore presso il M.E.F..
Per i suesposti motivi,
D E C R E T A
1) Nulla Osta allo svincolo delle seguenti somme pro-quota:
Polizza di deposito n. 1300980 del 04 maggio 2017:
1. € 420,00 (Euro Quattrocentoventi/00), corrispondente alla quota di proprietà, pari ad 1/2, a favore del
signor CHIARUGI Carlo nato a Roma il 28/06/1933, c.f. CHRCRL33H28H501F, depositata da
ACEA ATO 2 S.p.A. e definitivamente determinata con provvedimento Prot. 132/2018 della
Commissione Provinciale Espropri ai sensi dell’articolo 21 comma 16 del D.P.R. 327/01 per
l’asservimento del terreno distinto in Catasto del Comune di Mentana al Foglio 24 con la Particella
41/rata per una superficie totale asservita alla fognatura di mq. 28, giusta Decreto di Esproprio e di
Asservimento n. 23/2017 del 12 maggio 2017;
2. € 420,00 (Euro Quattrocentoventi/00), corrispondente alla quota di proprietà, pari ad 1/2, a favore
della signora FERRERI Anna Lia nata a Genova il 17/09/1937, c.f. FRRNNL37P57D969Q,
depositata da ACEA ATO 2 S.p.A. e definitivamente determinata con provvedimento Prot. 132/2018
della Commissione Provinciale Espropri ai sensi dell’articolo 21 comma 16 del D.P.R. 327/01 per
l’asservimento del terreno distinto in Catasto del Comune di Mentana al Foglio 24 con la Particella
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41/rata per una superficie totale asservita alla fognatura di mq. 28, giusta Decreto di Esproprio e di
Asservimento n. 23/2017 del 12 maggio 2017
e quindi per un importo totale di € 840,00 (Ottocentoquaranta/00), giusta stima definitiva
dell’indennità di asservimento eseguita dalla Commissione Provinciale Espropri con il
provvedimento Prot. 132/2018.
Si autorizza, pertanto,
il Ministero dell’Economia e delle Finanze – Ragioneria Territoriale dello Stato, al pagamento degli
importi suindicati, oltre agli interessi di deposito maturati e maturandi su tali importi e sino alla loro
erogazione,
sollevando da ogni responsabilità codesta Amministrazione che provvederà all’erogazione di tali
indennità,
escludendo l’applicazione della ritenuta a titolo d’imposta, pari al 20%, ai sensi dell’art. 35 del D.P.R.
327/2001
sull’indennità oggetto di svincolo,
trattandosi asservimento e non di acquisizione al patrimonio comunale.
2) ACEA ATO 2 S.p.A. eseguirà:
a) la pubblicazione del presente Decreto di svincolo, sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio;
b) la trasmissione di una copia conforme del presente Decreto alla ditta interessata, al termine del periodo
di pubblicazione.
Avverso il presente Decreto è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo
Regionale del Lazio nel termine di giorni 60 (sessanta) dalla sua comunicazione, ovvero ricorso
straordinario al Capo dello Stato entro il termine di giorni 120 (centoventi).
Il presente provvedimento è privo di rilevanza contabile.
Roma, 24/sett/2019
ACEA ATO 2 S.p.A.
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO ESPROPRIATIVO
F.to Dott. Maurizio PROSPERI PORTA
01/10/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 79 - Supplemento n. 1 Pag. 309 di 309