Post on 14-Jun-2020
ITALIA
E’ con orgoglio che come fondatore ed editore di Bioenergy Inter-national do il benvenuto nella famiglia ai nostri partner italiani.L’Italia è un paese molto interessante e con grandi prospettive anche nel settore della bioenergia. E’ ovvio che in queste condizioni vi è spazio per una rivista che funziona come un forum di discussione e di diffusione delle idee, finalizzato allo sviluppo di un solido mer-cato della bioenergia.Dal 2001 Bioenergy International è stato pubblicato in Inglese ed ora è distribuito nella forma cartacea in 62 paesi di tutto il mondo. Tutti i numeri sono disponibili anche su internet. Ma c’era bisogno di edizioni locali rivolte ai mercati nazionali. Sebbene la bioenergia si sia sempre più internazionalizzata, la base del commercio resta in-fatti locale e spesso il mercato è a scala regionale o nazionale. Molta gente nel mondo legge e scrive in Inglese ma non è la stessa cosa che avere una rivista nella propria lingua nativa.Ed ora abbiamo Bioenergy Internazionale anche in Italiano, Fran-cese, Polacco, Russo ed altre ne verranno. Tutti i nostri partner sono sempre ben preparati nella bioenergia. Tutti hanno imparato attra-verso l’esperienza come si può produrre energia nel modo migliore
partendo da una materia viva come la biomassa.Fare affari con la bioenergia a volte è complicato. Non basta schioccare le dita per iniziare a produrre un certo quantitativo di energia dalla biomassa. La bioenergia è prodotta attraverso una lunga catena di attività e tutti i passaggi nelle diverse catene devono essere ottimizzati per trovare una soluzione competitiva, amica dell’ambiente e sostenibile. Se prodotta in modo corretto, la bioen-ergia è una fonte sicura, solida e stabile per pratica-mente tutti gli scopi: elettricità, riscaldamento, raf-frescamento o come carburante per la vostra auto.Con queste poche parole auguro buona fortuna a tutti i lettori di Bioenergy International Italia e fac-cio i miei migliori auguri a tutto lo staff editoriale italiano per tutti i prossimi numeri della rivista!
Lennart Ljungblomeditore di Bioenergy Internationallennart.ljungblom@novator.se
Benvenuta Italia!
l’evento dell’anno in Italia sulla bioenergiaVerona, Fieragricola, 7-10 febbraio 2008.All’interno, pag. 7-17, un ampio Speciale con tutte le aziende, tutte le iniziative e con approfondimenti sulle diverse filiere bioenergetiche.
www.bioenergyinternational.com N° 0 - gennaio 2008
Bioenergy World Europe 2008:
La campagna SEEed il ruolo
della bioenergiapag. 4
Il biogas in Italiapag. 15
Il teleriscaldamentoin Italiapag. 17
Bioenergia e mercati finanziaripag.19
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BiomassaIncentiviRapporto
All’interno:presentazione dellanuova punta raccoglitrice Krone, pag. 5
All’interno:presentazione dellanuova punta raccoglitrice Krone, pag. 5
Intervista all’Ammi-nistratore Unico di Veneto Agricoltura
pag. 6
Bioenergy International Italia N° 0 - 2008 / www.bioenergyinternational.comPagina �
EventiStaff Bioenergy
International
Dorota NatuckaCo-editor e Coordinatrice
commercialeEditrice di B. I. Polonia
dorota@novator.se
Martina Sumenjak SabolCo-editor e fotografa
info@slobiom-zveza.si
Markko BjorkmanReporter
bjorkman7media@aol.com
Samson AntranighianAbbonamenti
samson@novator.se
Jeanette FogelmarkAssistente
jeanette@novator.se
Maral KassabianCo-editor e Marketing
maral@novator.se
4A MANIFESTAZIONE
INTERNAZIONALE
1A ASTA DEI LOTTI BOSCHIVI E
DEL LEGNAME TONDO
DELLA PROVINCIA DI TORINO
USSEAUX (TO), 4-7 SETTEMBRE 2008
STAND ESPOSITIVI, DIMOSTRAZIONI IN CAMPO,
SEMINARI TECNICI, EVENTI CULTURALI
WWW.BOSCOTERRITORIO.IT
TM
Pagina �Bioenergy International Italia N° 0 - 2008 / www.bioenergyinternational.com
Editoriale
La bioenergia è in una fase di boom: lo si vede dal crescente numero di manifestazioni fieristi-che, articoli sulla stam-pa tecnica, convegni, iniziative che in tutto il paese riguardano sia le filiere ormai consolida-te (legno-energia) che le nuove filiere (biogas, olio vegetale puro, bio-diesel, cedui a turno breve).Il suo crescente succes-so deriva fondamen-talmente da tre fattori: maturità tecnica, con-venienza economica, benefici ambientali e sociali.La bioenergia è di gran lunga la più importante fonte energetica rinno-vabile (FER) sia a livel-lo mondiale (80% del totale delle FER) che a livello europeo (oltre il 60% del totale delle FER) dove copre circa il 4% della domanda globale di energia.Il suo sviluppo è guar-dato con favore unani-me tanto nei paesi svi-luppati quanto in quelli in via di sviluppo, so-prattutto perché genera come nessun’altra FER occupazione e manu-
tenzione del territorio, coinvolgendo in par-ticolare le popolazioni delle aree rurali.Da anni esiste una ri-vista internazionale che osserva, analizza e racconta il poliedrico e multicolore mondo del-la bioenergia, fornendo ai diversi operatori delle filiere, ai decisori politi-ci, ai ricercatori un qua-dro sempre preciso ed aggiornato: è Bioenergy International, pubblicata in Svezia da Liungblom Lennart, uno dei padri della bioenergia in Eu-ropa e distribuita oggi, nella versione in lingua inglese, in 62 nazioni.“Costruire il mer-cato della bioener-gia diffondendo la conoscenza” è stato per 30 anni il motto di Liungblom Lennart. La formula vincente che ha fatto di Bioenergy In-ternational la più diffu-sa e conosciuta rivista mondiale è sintetizzata nel motto “Local news spead world wide”: rac-cogliere localmente le informazioni, attraverso una rete di osservatori qualificati e di distribuir-le nel mondo, facendole
trovare ovunque si stia trattando di bioenergia (fiere, convegni, etc.).Bioenergy International ha uno stile asciutto e con-ciso (articoli di 2.500-4.000 battute e note di 800-1.200 battute), più da quotidiano che da ri-vista; tratta in modo in-dipendente ed obiettivo di fatti, eventi, storie di imprese e di uomini.La rivista, in formato tabloid, è ricca di imma-gini, grafici, tabelle ed ha un contenuto pub-blicitario equilibrato. Le persone sono sempre al centro delle notizie, messe in risalto da foto e da indirizzi e.mail, che consentono a tutti i let-tori di continuare per-sonalmente il dialogo iniziato dalla rivista.Dal 2006 Bioenergy In-ternational ha iniziato ad essere tradotta nelle principali lingue mon-diali (oggi esistono le edizioni in Russo, Po-lacco, Francese) per po-ter raggiungere tutti co-loro che non utilizzano la lingua inglese. Le edizioni “nazionali” non sono solo la tra-duzione della versione internazionale ma sono
arricchite da articoli che parlano della realtà locale. Così le edizioni nazionali offrono una straordinaria oppor-tunità di conoscere il globale per agire sul locale.Con questo numero inizia la pubblicazio-ne in lingua italiana! Essa ricalca esatta-mente l’impostazione delle altre edizioni in lingua nazionale: una parte importante della rivista è costituita dalla traduzione di articoli pubblicati nell’edizione internazionale. Un’altra parte invece è costituita da articoli originali che riguardano i Paesi in cui si parla la lingua italiana (principalmente l’Italia e la Svizzera italiana ma con un’attenzione parti-colare anche ai Paesi di forte emigrazione ita-liana, quali ad esempio il Brasile, l’Argentina, il Canada, l’Australia. Nel 2008 usciranno quattro numeri della versione italiana, sem-pre in coincidenza con grandi eventi (fiere, conferenze, etc.). Ini-zialmente la rivista non verrà venduta ma sarà
distribuita gratuita-mente in tutti i luoghi in cui succede qualco-sa di importante sulla bioenergia, seguendo la strategia del fondatore di Bioenergy International: “essere sempre pre-senti laddove si tratta di bioenergia!”.L’Italia, Paese povero di energia, presenta enor-mi potenzialità di svi-luppo della bioenergia ma non tutte le filiere potranno svilupparsi nel nostro Paese nello stesso modo. Bioener-gy International Italia si pone come obiettivo primario quello di rac-contare le strade di suc-cesso e di mostrare, con esempi raccolti a livello mondiale, le strade che potrebbero essere per-corse. Nel contempo però non mancherà di segnalare, in modo ar-gomentato ed obietti-vo, le strade sbagliate, quelle che portano solo a vicoli ciechi o che non creano vera ricchezza a vantaggio di molti.
Giustino MezzaliraDirettore EditorialeBioenergy InternationalItalia
Nasce Bioenergy International Italia Staff Bioenergy International
Italia
Giustino MezzaliraDirettore Editoriale
redazione@bioenergyinter-national.it
Elena AgaziaDirettore Amministrativo
Gianluigi PirreraCoordinamentoCommerciale
commerciale@bioenergyin-ternational.it
Griselda TurckCoordinamento Editorialeinfo@bioenergyinterna-
tional.it
Gaetano Ruocco GuadagnoProduzione grafica
SommarioPag. 4La campagna “Energia sostenibile per l’Europa” ed il ruolo del-la bioenergia in Italia
Pag. 5Krone Woodcut 1.500
Pag. 6Intervista a Corrado Callegari, Amministratore Unico di Veneto Agricoltura
Da pag. 7 a pag. 17Speciale Bioenergy World Europe 2008
Pag. 18Chi sono i commensali e quali sono le pietanze? Al tavolo del-l’energia servono gli uni e le altre…
Pag. �0Ritorna “Bosco e Territorio”
Pag. ��Appuntamento a Bioenergy World Americas 2008!
Pag. ��Calendario eventi 2008
Dopo le edizioni in Francese, Polacco, Russo, prende il via l’edizione in lingua italiana della più diffusa rivista internazionale interamente dedicata alla bioenergia
Roberta Di NanniAssistenza di Redazione
Bioenergy International Italia N° 0 - 2008 / www.bioenergyinternational.comPagina 4
Global Bioenergy Partnership
“Lavorare insieme per promuovere le
bioenergie per lo svi-luppo sostenibile”
La Global Bioenergy Partnership (GBEP) é un’iniziativa inter-nazionale tra Governi e istituzioni interna-zionali promossa nel 2005 dal Vertice G8 +5 di Gleneagles (Brasile, Canada, Cina, Fran-cia, Germania, Giap-pone, Gran Bretagna, India, Italia, Messico, Russia, Stati Uniti d’America, Sud Africa) per sostenere un più ampio ed efficiente uso delle biomasse e dei biocombustibili, in particolare nei Pesi in via di sviluppo dove l’uso delle biomasse è prevalente.Lanciata ufficialmente a New York l’11 Mag-gio 2006, durante il segmento ministeriale della Commissione sullo Sviluppo So-stenibile (CSD14), la Partnership ha recen-temente ricevuto un nuovo mandato dal Vertice G8 di Heiligen-damm (7 Giugno 2007) che invita la GBEP a continuare a lavorare sulle esperienze piú significative in materia di biocombustibili e ad andare avanti verso uno sviluppo sostenibi-le e di successo delle bioenergie.La Partnership ha concordato di basare le sue attivitá su tre pilastri principali: Sicu-rezza Energetica – Si-curezza Alimentare – Sviluppo Sostenibile.La Partnership è pre-sieduta da Corrado Clini, Direttore Ge-nerale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del Governo italiano. La FAO ospita il Segretariato GBEP presso la sede di Roma, con il supporto dell’Italia.GBEP-Secretariat@fao.org
Politica
Il consumo di energia è in costante aumento in Europa, determinando l’incremento della dipen-denza energetica e pre-giudicando la sicurezza dell’approvvigionamen-to. Il maggiore utilizzo dei combustibili fossili, inoltre, ha un impatto negativo sull’ambiente e non ci sono dubbi ormai sull’urgenza di ridurre le emissioni dei gas ad ef-fetto serra responsabili del cambiamento clima-tico in atto.Nel novembre 2005 la Commissione Europea ha lanciato la campagna “Energia Sostenibile per l’Europa” (Sustainable
Energy for Europe - SEE) con l’obiettivo di promuovere una produ-zione ed un utilizzo più intelligenti dell’energia. La Campagna SEE ten-de anche a promuovere un migliore stile di vita, a stimolare lo svilup-po economico, a creare posti di lavoro e a mi-gliorare in generale la competitività dell’indu-stria europea sui mercati mondiali. L’attuazione della Campagna costitui-sce un valido supporto alle azioni che i paesi dell’Unione Europea metteranno in atto per il raggiungimento degli obiettivi fissati al 2020
in termini di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, di maggio-re efficienza energetica e di maggiore utilizzo di fonti energetiche rinno-vabili, senza dimenticare gli obiettivi più a breve termine inerenti l’attua-zione del Protocollo di Kyoto.Nel corso del 2006 e su invito della Commissio-ne Europea, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare è divenuto uno degli Associati della Campagna SEE e funge oggi da focal point a li-vello nazionale. Con la Campagna SEE, il Mini-
stero intende contribuire ad attuare la sostenibilità a livello locale come di-mostrazione visibile del cambio di politica ener-getica e ambientale. I principali obiettivi della Campagna SEE in Italia sono: - attivare partnership concrete nelle aree del-la Campagna, iniziando da quelle relative alle Comunità Sostenibili, ai Trasporti e alla Promo-zione e Comunicazione; - evidenziare e diffon-dere le migliori pratiche come parametri di rife-rimento per progetti so-stenibili; - dimostrare che è ora il momento per tutti gli attori coinvolti di adotta-re nuove strategie di la-voro, di comunicazione e di formazione per un futuro più sostenibile.Dopo le prime 16 part-nership presentate a EU-SEW 2007, il Ministero ha presentato, nel corso della seconda edizione della Settimana europea dell’energia sostenibile (EUSEW 2008, Bruxel-les, 28 gennaio - 1 feb-braio 2008) ulteriori 38 partnership attivate sul territorio portando a 54 il totale delle iniziative attualmente presenti nel nostro Paese nell’ambi-to dell’attuazione della campagna SEE.
Il tema delle bioenergie risulta, ovviamente, tra-sversale agli obiettivi so-pra richiamati e in parti-colare nel nostro Paese sta assumendo un ruolo trainante all’interno del-la Campagna. Oltre un terzo delle partnership attivate ad oggi tratta, direttamente o indiretta-mente, il tema delle bioe-nergie nelle sue diverse forme: progetti dimo-strativi nel settore delle biomasse solide; studi di fattibilità per progetti re-lativi alla diffusione dei bio-carburanti; analisi e studi sul settore delle bioenergie in Italia; ini-ziative di promozione e divulgazione. Obiettivo comune di tutte queste iniziative è quello di au-mentare la consapevo-lezza del ruolo positivo che le bioenergie posso-no svolgere nel nostro Paese. Per maggiori informa-zioni sulla campagna SEE in Italia e sulle partnership dedicate al settore delle bioenergie:www.campagnaSEEitalia.it
Antonio Lumicisi lumicisi.antonio@minambi-ente.it
La campagna “Energia Sostenibile per l’Europa” ed il ruolo della bioenergia in Italia
“Sustainabe Energy for Europe” (SEE) è il nome della campagna lanciata dalla Com-missione Europea nel 2005 per promuovere una produzione ed un utilizzo più intel-ligenti dell’energia. Il quadro delle iniziative messe in atto in Italia ed il ruolo che la bioenergia ha nella campagna SEE
Antonio Lumicisi Coordinatore Campagna SEE in Italia - Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
Pagina 5Bioenergy International Italia N° 0 - 2008 / www.bioenergyinternational.com
Meccanizzazione
Dopo oltre due anni di gestazione destinati a perfezionare il prodot-to, la Krone ha final-mente lanciato anche in Italia la punta HTM Woodcut 1500, studiata appositamente per la raccolta di fusti grandi e destinata all’applica-zione sulle falciatrincia-caricatrici Big X da 500 CV. La macchina è stata ampiamente provata in Germania, dove da oltre un anno equipag-gia la ditta di contoter-zismo Hüttmann. La nuova punta differisce notevolmente dalle altre macchine già in com-mercio perché impiega un solo disco di taglio di grande diametro, così da poter trattare con la stessa facilità sia le file singole che quelle bi-nate. Il disco infatti ha un diametro di 180 cm,
ed è diviso in sezioni di 25 cm, facilmente intercambiabili in caso di danneggiamento. I fusti sono convoglia-ti verso la bocca della trinciacaricatrice grazie a due grossi rulli verti-cali, opportunamente sagomati. Una teleca-mera a circuito chiuso consente all’operatore di controllare costante-mente la zona di taglio e di alimentazione, così da poter prevenire dan-ni o bloccaggi. L’altezza di taglio è regolabile tra i 5 e i 15 cm da terra, ed una ruota di appoggio consente all’attrezzo di seguire perfettamente il profilo del terreno. La punta pesa poco meno di 3 tonnellate, ed è azionata da una robusta trasmissione meccanica che deriva la potenza direttamente dalla presa
frontale della falciatrin-ciacaricatrice attraverso un albero cardanico. La scelta per una tra-smissione interamente meccanica deriva dal desiderio di contenere le perdite di potenza e di rendere più agevole la manutenzione dell’at-trezzo. In Italia la macchina è in corso di valutazione da parte del CNR, che sta
effettuando una serie di test su colture diver-se per turno (annuale o biennale), sesto (file sin-gole o binate) e specie (pioppo, salice, robinia e pulownia). Le prove sono condotte dal CNR in collaborazione con il CRA-Istituto di Ca-sale Monferrato e con Veneto Agricoltura. I risultati saranno pubbli-cati a breve sulle riviste
tecniche di settore.
Raffaele SpinelliCNR - IVALSAspinelli@ivalsa.cnr.it
Viene presentata in anteprima in Italia una nuova raccoglitrice per le piantagioni da biomassa adatta ai cedui a turno bre-ve (SRF) a ciclo biennale. La sta testan-do il CNR IVALSA di Firenze in diversi tipi di cantieri e su diverse specie.
Krone HTM Woodcut 1.500
Dettaglio della punta HTM Woodcut 1500
La falciatrinciacaricatrice Big X al lavoroin un impianto da biomassa
SRF in Italia
Gli ultimissimi anni hanno visto una rapida espansione delle pian-tagioni da biomassa in tutta Europa, Italia in-clusa. Con una super-ficie piantata di quasi 5000 ha, il nostro Pae-se oggi è secondo solo alla Svezia, che però è partita molto prima. Le piantagioni Italiane sono costituite soprat-tutto da pioppo, pian-tato ad elevata densi-tà (7-12000 talee/ha) e raccolto con turni annuali o biennali. La raccolta di questi im-pianti è effettuata con falciatrinciacaricatrici, modificate attraver-so di l’applicazione di una punta speciale in sostituzione di quella impiegata normalmen-te per raccogliere mais o foraggio. La punta da biomassa è applicata sulla piastra frontale di montaggio, e consen-te di tagliare i pioppi e convogliarli verso il tamburo trinciante del-la macchina, che inve-ce non viene sostituito. Al momento, le rota-zioni biennali stanno incontrando maggior favore rispetto a quel-le annuali, soprattutto a causa della migliore qualità del prodotto. Questo fatto ha una conseguenza impor-tante, perchè il turno di raccolta biennale de-termina la produzione di fusti relativamente grossi, con un diame-tro alla base che può superare i 10 cm, ed un’altezza di oltre 7 m. Tali dimensioni posso-no mettere in crisi le falciatrinciacaricatrici destinate alla raccolta, causando bloccaggi e rotture. Da qui il recen-te di sviluppo di nuove punte, progettate ap-posta per la lavorazio-ne di fusti “extra-large”. Tra queste macchine, la più recente è quel-la appena presentata dalla Krone.
Bioenergy International Italia N° 0 - 2008 / www.bioenergyinternational.comPagina 6
La parola bioenergia è molto in voga a Veneto Agricoltura, l’Azienda della Regione Veneto per i settori agricolo e forestale.Incontriamo Corrado Callegari, Amministra-tore Unico di Vene-to Agricoltura, nella bella sede centrale del Campus di Agripolis a Legnaro (Padova) per presentargli l’edizione italiana di Bioenergy In-ternational e per parlare di bioenergia.
BI Italia: Veneto Agri-coltura da anni si occu-pa di bioenergia. Qual è il ruolo che Lei vede per la bioenergia nel Vene-to e, più in generale, in Italia?Callegari: Veneto Agricoltura lavora al servizio del mondo agricolo e forestale ed ha visto prima di molti altri il ruolo che avreb-bero potuto svolgere le biomasse. Oggi penso che la bioenergia pos-sa rappresentare per le aziende agricole un’im-portante opportunità di reddito, a patto però che operino nella logica dell’”azienda agriener-getica” che produce e trasforma in proprio od in forme associati-ve le biomasse prodot-te, siano esse residui delle attività agricole,
zootecniche e forestali o vere e proprie coltu-re energetiche e vende direttamente l’energia prodotta, intascando la maggior parte del valo-re aggiunto della filiera.In secondo luogo cre-do che lo sviluppo della bionergia possa con-cretamente contribuire a risolvere pressanti e gravi problemi ambien-tali, quali ad esempio quello dei nitrati o della crisi idrica.
BI Italia: Di bioenergia si parla sempre più non solo in termini positivi ma anche sottolineando alcuni importanti pro-blemi (competizione con il settore alimentare; distruzione di ambienti naturali per far posto alle colture bioenergeti-che; scarsa efficienza di alcuni biocombustibili). Qual è la posizione di VA a questo riguardo?Callegari: nel corso del 2007 Veneto Agri-coltura si è dotata di un documento di indiriz-zo strategico intitolato “Azione Strategica Bioenergia” (ASB). In esso è chiaramente indi-cato che lo sviluppo del-le filiere bioenergetiche ha senso solo se crea reddito per le aziende, fa bene all’ambiente ed è efficiente dal punto di vista energetico. Usando questi tre “filtri” è facile distinguere le filiere che devono essere soste-nute da quelle che, pur legittime da un punto di vista imprenditoriale, non ha senso che rice-vano incentivi pubblici. La mia posizione è par-ticolarmente critica nei confronti dei biocar-
buranti “tradizionali” (soprattutto bioetanolo di prima generazione) e della politica europea di sviluppo forzato (10% di obbligo di incorpo-razione al consumo al 2020). Restando ai car-buranti “bio”, seguendo le linee guida della no-stra ASB, credo molto di più all’olio vegetale puro (vedi caso della Germania) ed al biome-tano (vedi l’interessan-tissimo caso svedese, recentemente presenta-to in Italia da AIEL in collaborazione con Ve-neto Agricoltura in un seguitissimo convegno; le presentazioni posso-no essere scaricate dal nostro sito www.vene-toagricoltura.org ).
BI Italia: Quali sono le attività principali che VA ha in atto in tema di bioenergia?Callegari: attualmente siamo molto impegna-ti sul tema del biogas e delle colture legnose fuori-foresta. Numerosi nostri Centri ed Aziende sono dotati di impianti pilota e dimostrativi e molto intensa è la no-stra attività divulgativa e formativa, sviluppata soprattutto attraverso la struttura della Corte Be-nedettina di Legnaro. A questo riguardo segnalo
in particolare il nostro progetto di e.learning che prenderà tra breve avvio, coordinato dal nostro Centro di Infor-mazione Permanente (CIP).Veneto Agricoltura ha inoltre attivato nel 2007 uno Sportello sulla bioenergia che funge da punto di riferimen-to e orientamento per i soggetti interessati (in particolare per i produt-tori agricoli, i tecnici, gli imprenditori) sulle innovazioni tecniche e sulle opportunità eco-nomiche.
BI Italia: Quali sono le iniziative più importanti in programma per il fu-turo?Callegari: innanzitutto va sottolineato che Ve-neto Agricoltura colla-bora con i migliori cen-tri di ricerca italiani che si occupano di bioener-gia (Facoltà di Scienze Agrarie e Forestali del-l’Università di Padova; CNR-IVALSA di Fi-renze; CRA-ISP di Ca-sale Monferrato; CRPA di Reggio Emilia) ed ha importanti conven-zioni con AIEL e con la sorella ERSAF della Regione Lombardia . Partendo da questa am-pia rete di competenze, Veneto Agricoltura darà
avvio nel corso del 2008 ad una nutrita serie di nuovi progetti di ricer-ca e dimostrativi. I temi principali saranno:. - messa a punto di modelli colturali tecni-camente ed economica-mente efficaci; - sostenibilità ambien-tale dei modelli colturali; - sinergia delle filiere con obbiettivi di gestio-ne territoriale ed am-bientale (qualità delle acque, dell’aria, ricarica delle falde, tutela della diversità biologica e de-gli habitat per la fauna); - soluzioni tecniche ot-timali nella meccanizza-zione della coltivazione, raccolta, stoccaggio e prima trasformazione delle biomasse.Di particolare rilievo saranno i progetti che riguarderanno le filiere del biometano, dei ce-dui a turno breve, del-l’olio vegetale puro.Per il 2008 mi sono posto l’obiettivo di fa-vorire lo sviluppo di un vero e proprio Piano d’azione per la bio-massa della Regione Veneto, in linea con quanto auspicato dalla Commissione delle Co-munità Europee.
Gianluigi Pirrerainfo@bioenergyinternatio-nal.it
Intervista a Corrado Callegari, Amministratore Unico di Veneto AgricolturaLa bioenergia è oggi un tema chiave per Veneto Agricoltura che ha in atto in questo settore un articolato insie-me di collaborazioni con Associazioni ed Enti di ricerca e che nel 2008 intende potenziare progetti ed iniziative di sperimentazione, trasferimento dell’innovazione e divulgazione.
Corrado CallegariAmministratore Unico di Veneto Agricoltura
Avviata l’attivi-tà del progetto
VOICE aMondeggi
Nell’ambito del proget-to LIFE VOICE (Vege-table Oil Initiative for a Cleaner Environment) è iniziata l’attività di collaudo dell’impianto di estrazione e filtrag-gio per la produzione di olio vegetale puro combustibile pres-so l’Azienda Agricola Mondeggi, di proprietà della Provincia di Fi-renze.Il progetto, coordinato dall’Università di Fi-renze, riunisce sogget-ti pubblici (Provincia di Firenze, ARSIA-Regio-ne Toscana, Università di Lisbona), Associa-zioni (CIA-Toscana, Coldiretti, ISES-Italia) e privati (ITALCOL, SHAP, BAUM, VWP, IFEU) in tre diversi Paesi dell’Unione Eu-ropea (Italia, Germa-nia e Portogallo).L’impianto di spremitu-ra a freddo è basato su una pressa Straehle (130 kg/h) ed un siste-ma di filtri fornito dalla Galigani, che ha anche curato l’assembaggio dell’impianto. L’olio prodotto sarà presto analizzato rispetto alla pre-norma DIN 51605.Il progetto, oltre alla realizzazione del siste-ma di estrazione, que-st’anno ha visto attività in campo (coltivazione di diverse varietà di gi-rasole, camelina, etc.) ed adesso si concen-trerà sulla produzione e l’utilizzo dell’olio in impianti per la gene-razione di energia. In collaborazione con IBT-Capstone e Riello verrà modificata una microturbina a gas (30 kWe) per l’uso di olio vegetale, e bruciatori per generazione di ca-lore in serre. Verranno anche installati piccoli motori e cogeneratori (5-50 kWe).
Veduta aerea della sede di Veneto Agricoltura, Legnaro (PD)
Profili
Pagina 7Bioenergy International Italia N° 0 - 2008 / www.bioenergyinternational.com
Caro visitatore e lettore di Bioenergy Interna-tional Italia, benvenuto a Bioenergy World Europe 2008!!Questo è il TUO evento e noi di BEES sincera-mente speriamo che tu lo apprezzerai appieno e che userai al meglio le nuove conoscenze acquisite durante questi quattro giorni, al fine di riuscire a portare a compimento i tuoi pro-getti nel campo della bioenergia.Ciò che vedi intorno a te è stato pensato con una sola idea: offrire una veduta sul “com-plesso” mondo della bionergia, attraverso:- una Rassegna tec-nologica e dei servizi ottenuta attraverso una esposizione internazio-nale in grande scala con 150 espositori e società rappresentate che rico-prono tutti e tre i settori
della bioenergia: energia dal legno, biogas e bio-carburanti (biodiesel, olio vegetale puro ed etanolo);- una vasta gamma di Vi-site guidate a impianti chiave nel campo della bioenergia nella regione Veneto, organizzati in collaborazione con Ve-neto Agricoltura;- un Forum durante il quale vengono discus-se molte delle questioni chiave per lo sviluppo della bioenergia;- una piattaforma d’in-contri commerciali (Chance2Meet) unica nel suo genere;- un contesto estrema-mente specializzato nel-l’ambito di Fieragricola, uno dei più importanti eventi in campo agrico-lo in Europa.
Nelle prossime 10 pa-gine, viene presentato e descritto in dettaglio il
programma dell’evento. Girando per Bioenergy World Europe 2008 si potrà notare un marca-to aumento nel numero delle imprese bioener-getiche italiane ed in-ternazionali rispetto alla prima edizione: oltre il 200% rispetto al 2006! Questo aumento è do-vuto a numerosi fattori strategici: un migliora-mento del mercato ita-liano della bioenergia e un migliore quadro le-gislativo che incoraggia un aumento degli inve-stimenti diretti; una pro-rompente innovazione tecnologica e nei servi-zi in tutto il settore; un forte slancio politico ad incoraggiare l’attività di contrasto alla minaccia rappresentata dal cam-biamento climatico a li-vello nazionale ed inter-nazionale; un aumento del prezzo del petrolio e una sua persistente vo-latilità con conseguente boom generale degli in-vestimenti nelle energie rinnovabili. Noi, assieme a molti al-tri, crediamo che questa tendenza della bioener-gia sia destinata a conti-nuare anche se oggi essa è messa sotto osserva-zione e deve provare la sua efficacia di fonte energetica a bassa inten-sità di carbonio che nel
contempo non minaccia gli approvvigionamenti mondiali di cibo (par-ticolarmente per le po-polazioni più povere del mondo) e non è veicolo di deforestazione in re-gioni particolarmente delicate del globo.
Mentre la vostra atten-zione è oggi concentra-ta su ciò che vi circonda in questo momento, con un occhio rivolto anche al futuro siamo lieti di annunciare la seconda edizione di Bioenergy World Americas che si terrà a Giugno di que-st’anno, di nuovo a Sal-vador do Bahia, Brasile, ed è sostenuta ancora una volta dal Governo dello stato di Bahia. Il dibattito chiave sulla so-stenibilità sarà un pun-to focale di Bioenergy World Americas 2008 (vedi pag. 22).Per ogni richiesta o ul-teriore informazione
su ciascuno dei nostri eventi o su di noi, vi-sitateci al nostro stand E7 di fronte all’area Fo-rum.A nome di tutti noi di BEES – auguro un grande Bioenergy World Europe 2008!
Paul Stuart,Presidente di BEESpaulstuart@bees.biz
Speciale BWE 2008
Bioenergy World Europe 2008
Giorno Biocarburanti(etanolo, biodiesel, olio vegetale puro)
Biogas(metano)
Biomasse solide(legno, SRF, residui)
Giovedì 07 Feb. Visite guidate Forum biogas Visite guidate
Venerdì 08 Feb. Forum biocarburanti Visite guidate Visite guidate
Sabato 09 Feb. Visite guidate Visite guidate Forum biomasse solide
Domenica 10 Feb. Forum biogas Forum biomasse solide
Paul Stuart, Presidente di BEES
Bioenergy World Europe 2008 è organizzata da
BEES (stand E7) in partnership con
Veronafieree con il supporto di Veneto Agricoltura
Sei interessato ad un particolare set-tore? Allora perchè non organizzi la tua visita a Bioenergy World Europe 2008 seguendo uno dei tre settori tematici?
La seconda edizione di Bioenergy World Europe 2008, organizzata da BEES in part-nership con Veronafiere nell’ambito della 108^ edizione di Fieragricola, è l’evento dell’anno in Italia sulla bioenergia. Bioenergy International Italia gli dedica un ampio speciale (11 pagine) che presenta le aziende, le iniziative (forum, visite guidate, etc.) ed approfondimenti sulle principali filiere bioenergetiche in Italia.
Fieragricola �008 apre le porte alle
bioenergie
L’edizione numero 108 di Fieragricola ha registrato un vero e proprio boom delle bioenergie, colloca-te nei padiglioni 2 e 3 (Bioenergy World Europe) ed in un’area esterna dedicata sem-pre all’energia verde. “La filiera delle energie rinnovabili in agricoltu-ra sarà rappresentata in maniera completa ai visitatori, grazie ad una superficie espositiva che supera i 5mila me-tri quadrati” – spiega Castelletti, Presidente di Verona Fiere.Certamente le oppor-tunità non manche-ranno e nemmeno gli esempi concreti di funzionamento delle energie «verdi». L’in-tero padiglione 3 sarà riscaldato da caldaie a pellet e cippato e proprio Fieragricola, con la collaborazione di Bees, offrirà nuovi strumenti per poter co-noscere in maniera ap-profondita e mirata gli espositori del settore bioenergetico.«In particolare – prose-gue Castelletti – sono stati resi operativi due sistemi per facilitare la conoscenza: Chance-�meet, che permette ai visitatori tramite in-ternet di registrarsi e di prenotare incontri con le aziende, e gli Study Tours, visite guidate per vedere da vicino grandi e piccoli impian-ti in funzione, nei setto-ri dei biocombustibili li-quidi, del biogas, delle biomasse solide».
Servizio StampaVeronafierepressoffice@verona-fiere.it
Bioenergy International Italia N° 0 - 2008 / www.bioenergyinternational.comPagina 8
GIOVEDI’: 7 FEBBRAIO 2008 Biogas, Produzione Elettrica e Certificati Verdi (con traduzione simultanea Inglese/Italiano)
Sessione 1 : Certificati Verdi e Produzione Elettrica
10:00 10:20 Nuovo quadro per lo sviluppo delle energie rinnovabili / Luca Rubini, Consigliere ISES
10:20 10:40 I Certificati Verdi in Italia / Riccardo Campion, Elettrostudio
10:40 11:00 Nuovo sistema di Incentivi per l’energia elettrica prodotta dalle biomasse agricole e Forestali / Marino Berton, AIEL
11:00 11:20 Caso Esempio: la filiera legno energia nella produzione a grossa scala : 20MW / Ing. Simone Tenon, San Marco Bioenergie SPA 11:20 11:40 Esperienze Europee: mischanthus per la generazione di elettricità / Emma Beadell, Bical
Sessione speciale
12:15 13:00 Bioenergy International: Presentazione dell’Edizione Italiana
Sessione 2 : Biogas
13:45 14:05 Mercato Italiano del Biogas: Stato e prospettive / Dr Sergio Piccinini, CRPA - Centro Ricerche Produzioni Animali
14:05 14:25 Il Modello Biogas Tedesco : Sviluppi e Prospettive / Dr Eilert Balssen, Fachverband Biogas e. V.
14:25 14:45 Tecnologia Avanzata ARCHEA per un mercato globale del biogas in crescita / Dr. Burkhard Kirchhoff, Archea Projektentwicklung GmbH
14:45 15:05 Opportunità date dalla purificazione del Biogas, Introduzione nella rete nazionale del gas metano. Tecnologie di purificazione / Frank Schillig, EConcern
15:05 15:15 La valorizzazione della frazione organica dei rifiuti e delle biomasse con la tecnologia di digestione anaerobica BTA /Dott. Ing. Paolo Bozano Gandolfi, Biotec Sistemi S.r.l.
15:15 15:35 Esperienze pratiche nella produzione di biogas - casi esempi / Dott. Niederbacher Michael, UTS
Sessione 3 : Biogas - “Aspetti pratici”
16:00 16:20 Tecnolgie affidabili per la produzione efficace bi Biogas / Carsten Linnenberg, Biogas Nord
16:20 16:40 Ottimizzazione del processo di biogas attraverso l’introduzione di microelementi / Dr. Hubert Zellmann, Agraferm
16:40 17:00 Miscelatori / Dr Eilert Balssen, ITT Flygt AB
17:00 17:20 La versatilità del biogas / Thomas Sinha, Schmack Biogas srl
17:20 17:40 Studio di fattibilità economico-finanziaria / Dr. Simone Pasquali, Project Management Consulting s.a.s.18:00 CHIUSURA FORUM
Bioenergy Wor-ld Europe �008
FORUM
Bioenergy World Eu-rope é un importante evento che si svolgerà in parallelo con Fiera-gricola. L’evento coin-volgerà 150+ espositori italiani e internazionali che operano nel set-tore delle biomasse liquide, gassose e so-lide. Piu’ di 150 000 vi-sitatori provenienti da 70 paesi sono previsti durante i quattro giorni della fiera.
All’interno del padi-glione 3, dedicato alle bioenergie, è stata al-lestita un’area forum in cui si alterneranno le comunicazioni di aziende, associazioni agricole, di produttori di biomasse nazionali e internazionali.Verrà offerta la pos-sibilità ai visitatori di approfondire le co-noscenze sullo stato dell’arte, opportunità di mercato, aspetti eco-nomici, tecnici e pratici per mettere in atto un progetto bioenergia.
Capacità: 150 posti
Servizi: Traduz ione simultanea (Italiano/Inglese) durante i primi due giorni, Giovedi 7 e Venerdi 8 Febbraio
Dove: nel Padiglio-ne 3 Bioenergy World Europe
Programma: il pro-gramma è diviso per tematiche: bioenergie gassose, solide e li-quide. Internet: dopo esse-re state presentate, le relazioni saranno scaricabili sul sito del-l’evento. Costo: Il forum e’ gratuito per i visitatori della fiera. Nessuna registrazione e’ neces-saria.
VENERDI: 8 FEBBRAIO 2008 Biocombustibili Liquidi(con traduzione simultanea Inglese/Italiano)
Sessione 1 : Valorizzazione energetica dell’Olio Vegetale Puro – AIEL
10:00 12:00
- Aspetti normativi- Colture energetiche, aspetti agronomici- L’oleificio agricolo decentralizzato- Aspetti economici e di mercatoRelatori: Valter Francescato, Eliseo Antonini, Marino BertonDibattito
Sessione 2 : Biodiesel
12:00 12:20 Direttive Europee e Prospettive di Sviluppo / Raffaello Garofalo, European Biodiesel Board (EBB)
12:20 12:40 Condizioni per lo sviluppo dei biocarburanti in Italia / Maria Rosario Di Somma, Assocostieri
12:40 13:10 Governo di Bahia: Programma regionale sul Biodiesel / Telma Andrade, SECTI Stato di Bahia, Brasile
13:50 14:10 Importazione dei biocarburanti: Sostenibilità, biocarburanti quadro generale / Eric Johnson, Atlantic Consulting
14:10 14:30 Integrazione degli aspetti di sostenibilità nei biocarburanti: Caso esempio sui sistemi di certificazione in Germania /Frank Schillig, EConcern
14:30 14:50 L’Importazione dei biocarburanti in Europa: legge doganale e leggi sulle tasse sull’energia / Dr Roland Stein; Freshfields Bruckhaus Deringer
14:50 15:10 La filiera agro-industriale esperienze Cereal Docks / Dr Maurizio de Maria, Cereal Docks SPA
Sessione 3 : Bioetanolo
15:40 16:00 Contesto Europeo sul Bioetanolo / Valérie Corre, Uepa European Alcohol Producers Association
16:00 16:20 Bioetanolo in Italia / Marco Bertagni, Assodistil
16:20 16:40 Il ruolo dei bioeteri nel contesto Europeo dei biocarburanti liquidi / Walter Mirabella, Lyondell
16:40 17:00 Bioetanolo dai residui agricoli / Dr. Lorenzo Favaro, Università di Padova17:30 CHIUSURA FORUM
Programma Forum / Forum Programme
Bioenergy World Europe 2008
Le relazioni fatte durante il forum saranno scaricabili sul sito dell’evento: www.bioenergy-world.com /The presentations will be downloadable from the event website: www.bioenergy-world.com
Pagina �Bioenergy International Italia N° 0 - 2008 / www.bioenergyinternational.com
The Bioenergy World Europe �008 FORUM
Bioenergy World Eu-rope held within the context of a leading Italian agricultural ex-hibition Fieragricola will attract 150 + in-ternational bioenergy exhibitors covering liquid, solid and gas-eous biomass and an expected 150 000 visi-tors from more than 70 countries.
As part of this unique event Bioenergy World Europe will offer a four day platform dedicated to addressing current-day market issues as well as providing an opportunity for industry experts to present se-lected themes relating to their individual ex-pertise and know-how through a balanced programme.
Capacity: seats 150 people
Facilities: Simultane-ous translation (Italian/English) provided for Thursday and Friday. Presentations on Sat-urday and Sunday in Italian only.
Location: located in Hall 3 Bioenergy World Europe 2008.
Sessions: divided the-matically: gaseous, solid and liquid bioen-ergy
Internet: presentations will be downloadable from the website after the event.
Cost: The forum is free of charge for visitors to the exhibition. No reg-istration is required. Visitors are however invited to leave their business cards at the entrance of the forum.
Programma Forum / Forum Programme
Bioenergy World Europe 2008
SABATO: 9 FEBBRAIO 2008 Legno Energia - Biogas - Cogenerazione
Sessione 1 : NUOVI MODELLI COLTURALI PER LA PRODUZIONE DI BIOMASSA LEGNOSA (Organizzato da Veneto Agricultura)09:30 10:00 Registrazione Partecipanti
10:00 10:10 Introduzione: Moderatore Giustino Mezzalira
10:10 10:30 Produzione di biomasse legnose, compatibilità ambientale e polifunzionalità: una nuova sfida, un percorso obbligato / Federico Correale Santacroce, Veneto Agricoltura
10:30 10:50 Consociazioni tra cedui a turno breve e latifoglie di pregio; esperienze di nuovi modelli colturali ad alta compatibilità ambientale / Gianni Facciotto, Sara Bergante. CRA – U.R. PLF, Casale Monferrato
10:50 11:10 Modelli innovativi di raccolta e prima trasformazione della biomassa da cedui a corta rotazione / Raffaele Spinelli, CNR IVALSA
11:10 11:30 Soluzioni colturali a gestione flessibile per i contesti di alta pianura / Mario Pividori, Dipartimento TeSAF Università di Padova
11:30 11:50 Afforestazione e piantagioni da biomassa: esperienze nella regione Lombardia / Enrico Calvo, ERSAF – Regione Lombardia
11:50 12:10 Scenari economici per la retribuzione delle imprese agricole nelle filiere legno-energia / Davide Pettenella, Dipartimento TeSAF Università di Padova
12:10 12:30 Interventi Programmati (3-5 minuti - modulo)
12:30 12:50 Dibattito12:50 13:00 Conclusioni (moderatore)
Sessione 2 : Biogas “aspetti pratici”14:00 14:20 Potenziale del Biogas in Italia / Davide Vallero, Schmack Biogas Srl14:20 14:40 Miscelatori / Marco Leoncavallo, ITT Flygt Srl
14:40 15:00 Criteri per la decisione di gasometri per vari impianti di Biogas / Sig. Dipl. Ing. Robert Dietl, Sattler
15:00 15:20 Ottimizzazione del processo di biogas attraverso l’introduzione di microelementi / Dr Hubert Zellmann, Agraferm
15:20 15:40 Microturbine alimentate con biogas: l’esperienza di Turbec / Arrigo Bonvicini, TURBEC15:40 16:00 Tecnologia nuova fermentazione a sacco: biogas dalle biomasse / Dr.ssa Elena Arcangeli, Bekon Energy Technologies
Sessione 3 : Cogenerazione e Gassificazione
16:30 16:50 Sistemi di Cogenerazione – olio vegetale puro / Walter Klotz, Klotz Proambiente
16:50 17:10 Gassificatori a Biomassa Vegetale / Ing. Bettella, Caema Engineering
17:10 17:30 EnergyMais, il mais come combustibile alternativo / Roberto Gaietta, Comige
17:30 17:50 Impianti di cogenerazione da biogas: aspetti tecnici e esperienze / Ing. Gianluca Airoldi, AB Energia SPA18:00 CHIUSURA FORUM
DOMENICA: 10 FEBBRAIO 2008 Bioenergia
Sessione 1 : Biogas “aspetti pratici”
10:00 10:20 Sempre più certificati verdi e il biogas si paga da solo / Marco Fiorese, Bluenergycontrol Srl
10:20 10:40 Miscelatori / Lorenza Cornaggia, ITT Flygt Srl
10:40 11:00 Tecnologia nuova fermentazione a sacco : biogas dalle biomasse / Dr.ssa Elena Arcangeli, Bekon Energy Technologies
11:00 11:20 Microturbine alimentate con biogas: l’ esperienza di Turbec / Arrigo Bonvicini, Turbec
Sessione 2: Legno Energia
11:20 11:40 Coal: valorizzazione energetica della Società Cooperativa Agricola di Livenza / Bruno Tolfo, Presidente della Cooperativa Coal
11:40 12:00 Paulownia trees short rotation forestry / Giustino Mezzalira, Paulownia Italia Srl
14:00 14:20 Biomassa a legna da ardere, nuove frontiere per l’energia alternativa / Dr. Colombo, Gandini Meccanica
14:20 14:40 PKS l’alternativa al pellet / Mauro Fagiolo, Ecomasse
14:40 15:00 Il pellet ed il suo impiego in impianti di generazione termoelettrica di elevata potenza – opportunità e rischi di settore / Fabio Grumelli, Ecofys
15:00 15:20 Sistemi di cogenerazione: esperienze proambiente / Walter Klotz, Klotz Proambiente 15:30 CHIUSURA FORUM
Le relazioni fatte durante il forum saranno scaricabili sul sito dell’evento: www.bioenergy-world.com /The presentations will be downloadable from the event website: www.bioenergy-world.com
Il programma del Forum è aggiornato al 21/01/2008
Bioenergy International Italia N° 0 - 2008 / www.bioenergyinternational.comPagina 10
Planimetria / Hall Plan
Bioenergy World Europe 2008
Bioenergy World Europe �008
è un eventoorganizzato da:
F9
B10
B9
D10MTU ITALIA
C10
E9C9D9
E10 E10 E10
F9O.M.A.
E10
A9
A9
COLDIRETTICONFAGRICOLTURA
EISEMANN BIOGASENG.
EUROPE RECYCLING ITALIA
BIOGAS ETAONE
F9
BIOEN
TECAMALLASIAPLANT
INFORMAT.AGRARIO
ECONCERNIL SOLE24 ORE
GLSINTERNATIONAL
INGRESSO
INGRESSO
ARTEN.PUB.
GALLERIA PAD. 2-3
BAR
PAD./HALL 2
CHANCE TO MEET
BIOENERGY WORLD EUROPE
BUYERS'CLUB
ICE
VIP LOUNGE
A1
BIOENERGY INT.INTERNATIONAL PRESS
A2
A3A3
A2
A1MULINODONCHISCIOTTE
A1
INGRESSO/USCITA
INGRESSO/USCITA
INGRESSO INGRESSOEDITORIALEDELFINOA3
B3EQUADOR
B1LIQUITECH
B3ROTA GUIDO
A3ARCHEA
D5DEUTZ POWER
C3CAEMA
C3EUKRASIA
B2CORRADI & GHISOLFI
D3HINOWA
C2THOENI
C2BIOGAS
C1SCHMACK
C3OSACALDAIE
A8MAILCA
B2BLUENERGYCONTROL
B2GANDINIMECCANICA
D4UTS ITALIA
A2METAL-AGRICOLA
D2SEKO
C6AB ENERGY
B1NEWENERGY
B5FAMAR
B5VOGEL-SANG
B3ENVITEC
6ARCHEA
8ARCHEA
7ARCHEA
B8
B5CO.M.I.GE.
E4OUTDOORBOILERS OF EUROPE
E4A-CONSULT
B2
C4/C5LARUS
D5GENERALDIES
D5C.NAZZARENO
C1PMP DI OLGIATI
D6LASERINDUS-TRIES
D6ICQ
B1KM ENG.
B6MAN
B6SATTLER
A4SUNRISE
B5COLLINO
B5BIOGASEUROPA
E5KLOTZ
E6 E6BIOENERGIE S.P.A.
A5ATFSERVICE
A6CEREAL-DOCKS
A6L.E.E
B1MAGNA-BOSCO
D7
E3PEZZOLATO
E2SCHMITT
E2AP AGRITECHNIC
B4NEGRI
B4JENBACHER
D8
E6MARCOPOLO F6
WIEFFE-RINK
F4BOLLA-RETO
E6ITTFLYGT
E6EURODE-PURATORI
C2AGRAFERM
F4
F3JOLLYMEC
D8C8
FLUXINOS
C8SEVAENERGIE
E5SOLARSISTEMS
E1HUNING
F1BOCK
C7
E2
B8 B8
F2PERUZZO
D1ACCOMANDITA
E1MT ENERGIE
E1DICAMILLO
B7 B7 B7
B7 B7 B7 B7
E2 E2RHONENERGIE
ISES
INGRESSO
INGRESSO
PRO AMBIENTE
AREA FORUM / CONVEGNI
GOVERNO DI BAHIA
BEES
BEES
MELO E NOVAES
BIOGAS NORD
FERMENTAEVOLUTION
NOVA ENERGIA
2GENERGIE-TECHNIK
AIEL
LEGAMBIENTE BEES
DONATITRADING
ITEBE
B8
ITDH
VENETO AGRICOLTURAPAULOWNIA
BIODIESELEXPERTS EUROPE
ENVICON
PAD./HALL 3
E7
E7
E7E7
POWERCROP
BEKON BIOTECSISTEMI
DESMET
BD AGRO RENEWABLES
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Hall Plan
Main partner:
Partner event:
In associazione con:
Partner:
aggiornato al 21/01/08
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Lista espositori / Exhibitors List
ESPOSITORI PAD STAND2G ENERGIE TECHNIK 3 F4AB ENERGY SRL 3 C6ACCOMANDITA- SOLAHART ITALIA SPA 3 D1A-CONSULT GMBH 3 E4AEBIOM 3 B8AGRAFERM ITALIA SRL 3 C2AIEL 3 B8ALLASIA PLANT S.S. 2 E10AP AGRITECHNIC GMBH 3 E2ARCHEA BIOGASTECHNOLOGIE GMBH 3 A3ARSIA 3 C7ARTENERGY PUBLISHING SRL gall A1ASSOCIAZIONE CHIMICA VERDE BIONET 3 C7ATF SERVICE SRL 3 A5BD AGRO RENEWABLES GMBH & CO. KG 3 B7BEES 3 E7BEKON 3 B7BIODIESEL EXPERTS EUROPE 3 B7BIOENERGIE SPA - SAN MARCO BIOENERGIE 3 E6BIOENERGY INTERNATIONAL gall A3BIOENERGY INTERNATIONAL ITALIA gall A3BIOGAS ENERGIA SRL 3 C2BIOGAS ENGINEERING 2 E10BIOGAS EUROPA SRL 3 B5BIOGAS NORD 3 D8BIOGAS WESER-EMS 2 A9BIOTEC SISTEMI SRL 3 B7BLUENERGYCONTROL SRL 3 B2BOECK AG 3 F1BS BOLLARETO IMPIANTI 3 F4CAEMA ENGINEERING SRL 3 C3CEREAL DOCKS SPA 3 A6CIA 2 E9CO.M.I.GE. SAS 3 B5COLDIRETTI 2 D9COLLINO ADRIANO 3 B5CONFAGRICULTURA 2 B9CORRADI & GHISOLFI SNC 3 B2COSTRUZIONI NAZZARENO SRL 3 D5C.R.A. 3 C7C.R.P.A. 3 C7DESMET BALLESTRA OLEO SPA 3 B7DEUTZ POWER SYSTEMS GMBH & CO. KG 3 D5DI CAMILLO SERBATOI SRL 3 E1DLG 2 D9DONATI TRADING SRL 3 B8DREYER & BOSSE KRAFTWERKE GMBH 3 A3ECONCERN gall A2ED. DELFINO gall A3EISENMANN 2 C10ENEA 3 C7ENTE PER LE NUOVE TECNOLOGIE, L’ENERGIA, L’AMBIENTE 3 C7
ENVICON KLAERTECHNICK-BIOGASTECHNIK 3 E2ENVITEC BIOGAS GMBH 3 B3EQUADOR SNC DI BALLOTTA LORENO E C. 3 B3EUKRASIA SRL - TECNOLOGIE AMBIENTALI 3 C3EURODEPURATORI SPA 3 E6EUROPE RECYCLING ITALIA SRL 2 B10FAMAR BREVETTI SRL 3 B5FARMER AUTOMATIC BIOMASS TECHNOLOGY GMBH 3 A3
FERMENTA ITALIA SRL 3 E2
ESPOSITORI PAD STANDFLUXINOS ITALIA SRL 3 C8GANDINI MECCANICA SNC 3 B2GENERAL DIES SRL 3 D5GLS INTERNATIONAL GMBH gall A1GOVERNO DI BAHIA-BRASILE 3 D8GRUPPO FALCK SPA 3 B7HINOWA SPA 3 D3HUNING 3 E1ICQ HOLDING SPA 3 D6IL SOLE 24 ORE gall A2INFORMATORE AGRARIO 2 E10ISES 3 E7ITDH 3 B8ITEBE 3 B8ITT FLYGT SRL 3 E6JENBACHER SRL 3 B4JOLLY MEC CAMINETTI SPA 3 F3KLOTZ PRO AMBIENTE 3 E5KM ENGINEERING SRL 3 B1LARUS IMPIANTI SRL 3 C4 C5LASER INDUSTRIES SRL UNIPERSONALE 3 D6L.E.E. SARL 3 A6LEGAMBIENTE 3 C7LIQUITECH SRL 3 B1MAGNABOSCO SRL 3 B1MAILCA SRL 3 A8MAN NUTZFAHRZEUGE VERTRIEB SUED AG - TRUCKS & BUS 3 B6
MARCOPOLO ENGINEERING SPA 3 E6MELO E NOVAES 3 E7METALAGRICOLA SNC DI BERARDO A. & C. 3 A2MT ENERGIE GMBH & CO. KG 3 E1MTU ITALIA 2 D10MULINO DON CHISCIOTTE gall A1NEGRI SRL 3 B4NEW ENERGY GROUP SRL 3 B1NOVA DI POZZALI ANDREA 3 B2O.M.A. DI LAMBERTI D. & BRUNO L. SNC 2 E10OSA CALDAIE SRL 3 C3OUTDOOR BOILERS OF EUROPE BV 3 E4PAULOWNIA ITALIA SRL 3 B7PERUZZO SRL 3 F2PEZZOLATO SPA OFF. COSTRUZIONI MECCANICHE 3 E3
PMP DI OLGIATI GIUSEPPE 3 C1POWERCROP 3 B7RHON-ENERGIE SYSTEME GEHAUS GMBH 3 E2ROTA GUIDO SRL 3 B3SATTLER AG 3 B6SCHMACK BIOGAS SRL 3 C1SCHMITT ENERTEC GMBH 3 E2SEKO SPA 3 D2SEVA ENERGIE AG 3 C8SOLAR SYSTEMS SPA 3 E5SOLUXIA SRL 2 C9SUNRISE SRL 3 A4TECAM SRL 2 E10THOENI INDUSTRIEBETRIEBE GMBH 3 C2TURBEC SPA 3 A3U.T.S. ITALIA TECNOLOGIE AMBIENTALI SRL 3 D4VENETO AGRICOLTURA 3 D7VOGELSANG SRL 3 B5WIEFFERINK BV 3 F6
Bioenergy World Europe 2008
Visite guidate
L’obiettivo di Bioen-ergy World Europe 2008 è quello di offrire ai visitatori una veduta complessiva del mon-do della bioenergia. Oltre a quanto potrà essere visto in fiera, si è pensato di organiz-zare, con la fattiva col-laborazione di Veneto Agricoltura e con l’appoggio di numer-ose ditte espositrici, un nutrito numero di visite guidate ad impianti in funzione nella regione Veneto, una delle più ricche di iniziative sulla bioenergia in Italia.
Durante la manifestazi-one numerosi autobus partiranno dalla fiera nei giorni di giovedì 7, venerdì 8 e sabato 9 febbraio 2008 e si di-rigeranno verso diversi impianti alimentati a bioenergia. Le visite guidate sono divise a tema : Biogas, Biocar-buranti e Biomassa solida.
Ogni visita partirà dal punto d’incontro posto vicino all’entrata princi-pale di Veronafiere alle 08h00 e rientrerà in fiera entro le 18h30. Tutte le visite guidate verranno accompag-nate da un esperto di Veneto Agricoltura.
E’ possibile prenotare il proprio posto sugli au-tobus presso lo stand di BEES (pad 3, stand E7)
A pagina 12, 14, 16 vengono descritti i per-corsi ed i programmi delle diverse visite gui-date
aggiornato al 21/01/08
Bioenergy International Italia N° 0 - 2008 / www.bioenergyinternational.comPagina 1�
L’eurobarometro dei biocarburanti
�006
Nel 2006, secondo Observ’ER , il con-sumo di biocarburanti nell’Unione Europea è stato di 5,38 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep), con-tro i 3 Mtep del 2005, con un incremento del 79,7%! I biocarburanti hanno coperto così l’1,8% del consumo di carburanti nel settore dei trasporti, contro l’1% del 2005. Per la maggior parte si tratta di biodiesel (71,6%), seguito a distanza dal bioetanolo (16,3%) e dagli altri biocarburanti (12,1%). Quest’ultimi sono rappresentati soprattutto da olio veg-etale puro (0,63 Mtep), utilizzato quasi esclusi-vamente in Germania che lo considera un carburante a tutti gli effetti.
La Germania è di gran lunga il principale con-sumatore europeo di biocarburanti: nel 2006 il consumo è stato di 2,8 milioni di tonnel-late, pari a 2,4 Mtep ed al 6% della domanda interna di carburanti, permettendo al paese di superare ampia-mente gli obiettivi posti dalla Direttiva europea sui biocarburanti.
Anche in Francia nel 2006 il progresso è stato molto signifi-cativo (+62,7%) ed il consumo si è attes-tato su 0.68 Mtep, pari all’1,6% del consumo totale di carburanti.
Entrambi i Paesi hanno piani ambiziosi di svi-luppo del consumo di biocarburanti (al 2015 la quota obbligatoria di biocarburanti sarà dell’8% in Germania e del 10% in Francia).
(segue a pag. 13)
Visite guidate / Study ToursBiocombustibili liquidi / Liquid Biofuels
PROAMBIENTECOGEN 40 kW
CEREAL DOCKSCOGEN 5 MWe
& BIODIESEL 100 kt
Bioenergy World Europe 2008
Gli impianti che saranno visitati nell’ambito delle 2 visite guidate (giovedì 7 e sabato 9 febbraio) sono: o Cereal Docks: un impianto di produzione di biodiesel con capacità 100 Kt all’anno. Nello stabilimento è inoltre presente un sistema di cogenerazione (MAN) alimentato dall’olio vegetale puro con una capacità di 5 MW (MAN). Cereal Docks ha anche in programma l’installazione di un sistema di trigene-razione. o Proambiente: un impianto di cogenerazione Kuhse da 40 kW termico ali-mentato da olio vegetale puro e gestito da un Agriturismo in prossimità di Pe-schiera del Garda. o Proambiente / Bracco: un impianto di cogenerazione da 150 kW elettrici e 250 kW termici a olio vegetale puro ottenuto dalla spremitura del girasole prodotto direttamente in azienda.
ProgrammaL’autobus di Giovedi’ 07 Febbraio raggiungerà dapprima l’interessante sito del-la Cereal Docks di Camisano Vicentino che non solo opera come un grande produttore di biodiesl ma possiede anche una unità MAN di cogenerazione da 5MW funzionante con olio vegetale puro dal quale viene generata energia elettrica (venduta alla rete nazionale) e calore (utilizzato per i processi termici necessari alla fabbrica stessa). La visita alla Cereal Docks durerà due ore e mezza dopodiché i partecipanti verranno accompagnati ad un veloce pranzo per poi visitare la piccola unità di cogenerazione da 40 kW della Kuhse che funziona con olio vegetale puro per soddisfare i bisogni di calore ed elettricità di un agriturismo. L’ultimo sito a cui i visitatori verranno accompagnati è una unità di cogenera-zione della capacità di 150kW funzionante solo con olio vegetale puro, prodotto e immagazzinato dallo stesso proprietario. Le dimensioni dell’impianto sono tipiche per i bisogni energetici di un’ azienda agricola.
PROAMBIENTECOGEN 150 kW
Giovedì 7 e sabato 9 febbraio 2008 autobus 1 e 5: BIOCOMBUSTIBILI LIQUIDI 07.45 Punto d’incontro a Veronafiere
08.00 – 09.00 Autobus: Veronafiere a Camisano Vicentino09.00 – 11.30 Cerealdocks – 5mw man cogen. + impianto a biodiesel11.30 – 12.30 Autobus: Camisano Vicentino a Cavion12.30 – 13.30 Pranzo14.00 – 15.00 Proambiente - 40kw Cogen Agriturismo15.00 – 16.00 Autobus: Cavaion a Solarolo Rainerio16.00 – 17.00 Proambiente – 150 kw Cogen Azienda Agricola17.00 – 18.30 Rientro Veronafiere
18.30 Veronafiere
Corte Bernuzzo
Proambiente agriturismo
Cereal Docks
Per riservare il tuo posto per le visite guidate, veniteci a trovare allo stand
di Bees,E7 Padiglione 3!!
To reserve your seat on the study
tours come and see us at Bees on
stand E7 in hall 3!!
aggiornato al 21/01/08
Pagina 1�Bioenergy International Italia N° 0 - 2008 / www.bioenergyinternational.com
L’eurobarometro dei biocarburanti
�006
Altri paesi con politiche molto attive ed efficaci in tema di biocarbu-ranti sono l’Austria e la Svezia. Quest’ultima si distingue a livello eu-ropeo soprattutto per la politica di sviluppo del biometano ottenuto dal biogas: nel 2006 sono stati consumati 19.340 tep di biometa-no e per la prima volta la quota di biometano consumata dalle auto svedesi alimentate a gas ha superato quella del gas naturale!L’Italia invece è restata sostanzialmente ferma (consumo di 0.17 Mtep, per gran parte costitu-ite da biodiesel), pas-sando tra il 2005 ed il 2006 dal 3° al 6° posto a livello europeo.
Gli strumenti utiliz-zati per favorire lo sviluppo del consumo di biocarburanti sono quello fiscale (defis-calizzazione parziale o totale) e quello dell’incorporazione ob-bligatoria (introdotta in Francia ed in Austria nel 2005 e progres-sivamente estesasi in molti altri paesi eu-ropei). Nonostante ciò, numerosi paesi comunque non raggi-ungeranno nel 2010 la soglia del 5,75% fissa-ta dalla Direttiva euro-pea sui biocarburanti. Secondo un rapporto elaborato dalla Com-missione all’inizio del 2006, nel 2010 il tasso di incorporazione dif-ficilmente supererà il 4,2%. Ciononostante va notato che la Diret-tiva ha dato l’avvio ad uno sviluppo a grande scala della produzione di biocarburanti nel ter-ritorio dell’Unione che dovrebbe permettere di centrare l’ambizioso obiettivo del 10% di biocarburanti nel set-tore dei trasporti al 2020.
Per fare un quadro sin-tetito del mercato dei biocarburanti in Italia incontriamo Marino Berton, Presidente del-l’Associazione Italiana Energie Agroforestali (AIEL), Associazione che si occupa di bio-mergia guardandola con l’occhio del mondo agricolo.BI Italia: Uno dei temi più dibattuti attorno alle bioenergie è quello dei biocarburanti e del-l’approvvigionamento delle materie prime, tra prodotto nazionale ed importato. Qual è la posizione di AIEL al riguardo?Berton: I biocarburanti possono dare un utile contributo alla sostitu-zione dei combustibili fossili a patto che sia rispettato il principio
della loro sostenibilita’ ambientale e sociale, fin dalla produzione delle materie prime e lungo tutto il ciclo di vita. Ab-battere foresta primaria nel sud est asiatico per coltivare palme dalle quali estrarre l’olio, che poi verra’ trasportato in Europa per produrre biodiesel, non sembra un’ operazione molto sostenibile. Produrre e consumare bioetanolo in Brasile a partire dalla canna da zucchero e dai residui della sua lavora-zione appare una scelta ben piu’ equilibrata.BI Italia: Come si pre-senta la situazione ita-liana in termini di pro-duzione ed utilizzo di biocarburanti alla luce dei più recenti provve-dimenti legislativi?Berton: La filiera dei
biocarburanti in Italia stenta a decollare: - per motivi di tipo burocratico; - perché il mais ha raggiunto un prezzo di mercato molto vantag-gioso per i coltivatori ma molto meno per i produttori di bioetano-lo; - per una quotazio-ne dei semi di oleagi-nose coltivate in Italia piuttosto alta, tale da ridurre l’interesse dei produttori di biodiesel ad approvvigionarsi sul mercato interno.BI Italia: AIEL recen-temente si è occupata molto di olio vegetale puro. Quale ritiene sia lo spazio per la sua pro-duzione nel contesto italiano?Berton: A mio parere l’OVP rappresenta una
possibile via italiana ai biocarburanti se finaliz-zato a sostituire il carbu-rante utilizzato nel set-tore agricolo (serricolo in particolare), nella pe-sca e in alcune flotte di trasporto pubblico. In-fine con gli ultimi prov-vedimenti di legge che hanno attivato specifici incentivi per l’energia elettrica prodotta da biomasse agroforestali, vi sono ottime oppor-tunita’ per gli agricoltori che intendono produrre e vendere elettricita’ at-traverso piccoli e medi impianti. L’uso energetico del-l’OVP ottenuto dai semi di oleaginose coltivate in Italia ha inoltre un altro importante vantaggio: non e’ in competizione con il settore food, ma al contrario ha con esso
una forte integrazione. Infatti due terzi dei semi spremuti sono costituiti da panello proteico da destinare all’allevamen-to zootecnico. L’OVP può dunque trovare spazio soprattutto in quelle aree dove le rese in oleaginose (colza e girasole in primis) sono mediamente buone e dove sono presenti alle-vamenti zootecnici che possono valorizzare il panello proteico.
Uno sguardo ai biocarburanti in Italia
Impianto Cereal Docks“Coltiviamo l’energia” è il progetto che ha portato alla ribalta na-zionale l’azienda Cereal Docks spa di Camisano Vicentino. L’azienda vicentina è attiva nella raccolta, trasformazio-ne, stoccaggio e com-mercializzazione di prodotti agricoli, ma soprattutto è specializ-zata nella trasforma-zione di semi oleosi in farine proteiche ed olio vegetale, finalizzati a mangimisti ed allevatori e all’industria alimenta-re. La Cereal Docks ha contratti di fornitura con agricoltori in tutta Italia e con le principali associazioni di catego-ria per sviluppare la col-tivazione di colza a fini energetici.Recentemente la Cereal
Docks ha rivoluziona-to la gestione del fab-bisogno di energia del proprio stabilimento. L’azienda ha deciso di realizzare un impianto di cogenerazione per la produzione di energia elettrica e termica fun-zionante ad olio vegeta-le, che è poi un progetto di “trigenerazione”, vi-sto che l’energia prodot-ta serve, oltre che per elettricità e calore, an-che per il freddo: è stata progettata a servizio an-che di un gruppo frigo «per la fase di conden-sazione del metanolo» nel suo nuovo impianto progettato per la produ-zione di biodiesel, come spiega la relazione mes-sa a punto da Maurizio De Maria, responsabile di Ricerca&Sviluppo.
«Il sito di Camisano Vicentino, che è bari-centrico rispetto a zone a forte vocazione di col-ture oleose - spiega De Maria - rappresenta una posizione ottimale per la raccolta e la lavora-zione delle materie pri-me agricole prodotte in loco con l’obiettivo di sviluppare la coltivazio-ne e la trasformazione di semi di colza e soia allo scopo di ottenere oli vegetali a fini ener-getici».«L’azienda in questo modo ha realizzato la cosiddetta filiera “agroenergetica corta”: partendo dalla raccolta di semi oleosi (colza, soia, girasole), questi vengono lavorati e tra-sformati in olio vegetale per l’utilizzo finale. Nel-
lo stesso sito, quindi, evitando inutili ed one-rosi costi di trasporto, Cereal Docks utilizza parte dell’olio vegetale prodotto per la produ-zione di energia elettri-ca e termica impiegate nello stabilimento».Il progetto quindi per-mette rispettivamente: risparmio di energia fossile; riduzione di emissioni di anidride carbonica; sviluppo di filiere agricole nel ter-ritorio che rappresenta un elemento di soste-nibilità per gli operato-ri agricoli. «In aggiunta
- conclude De Maria - la realizzazione di una centrale vicina allo sta-bilimento di trasforma-zione contribuisce ad evitare la costruzione di nuovi impianti conven-zionali di grande taglia e a limitare i conseguenti oneri di trasporto e di distribuzione dell’ener-gia, fornendo un forte vantaggio sia all’am-biente che alla salute umana».
Pietro Erle
Impianto Cereal Docks di Camisano Vicentino
Bioenergy World Europe 2008
Marino BertonPresidente di AIELaiel@cia.it
Intervista con Marino Berton, Presidente di AIEL
Bioenergy International Italia N° 0 - 2008 / www.bioenergyinternational.comPagina 14
L’eurobarometro del biogas �006
I paesi europei sono sempre più interessati dalle caratteristiche del biogas, sia in termini di salvaguardia ambien-tale che di produzione di energia e stanno sviluppando intensa-mente diversi percorsi di valorizzazione in base ai loro potenzia-li. Nel 2006 nell’UE il biogas utilizzato (una parte viene ancora bruciato in torcia e non viene conteggiato) ha raggiunto un valore di 5,35 milioni di tonnella-te equivalenti di petro-lio (Mtep), che rappre-senta un incremento del 13,6% rispetto al 2005. La parte prin-cipale deriva ancora dalle discariche (3,12 Mtep). Interessante è il fatto che nel 2006 gli impianti agricoli, che utilizzano residui agricoli e colture de-dicate, sono diventati il secondo produttore di biogas (1,28 Mtep), sorpassando gli im-pianti di depurazione (0.95 Mtep).
In termini di energia finale prodotta, è in forte aumento la pro-duzione di energia elettrica (+28,9%), pari a 17,3 TWh, dovuta soprattutto al deciso aumento dell’elettrici-tà prodotta in impianti di cogenerazione che per la prima volta ha superato la produzio-ne di sola elettricità. Interessante in alcuni paes, particolarmente in Svezia, è la crescita dell’uso del biogas nel settore dei trasporti.
Ciononostante la ten-denza al 2010 (8,6 Mtep) resta ancora lontana dagli obiettivi fissati dall’UE nel Libro bianco del 1997 (15 Mtep).
(segue a pag. 15)
Gli impianti che saranno visitati nell’ambito delle 2 visite guidate (venerdì 8 e sabato 9 febbraio) sono: o Schmack biogas: impianto con potenza elettrica installata di 845 kW. L’im-pianto e’ alimentato da mais e patate, coltivate dall’azienda agricola e liquami e letami bovini, provenienti da allevamenti poco distanti. L’impianto e’ in operazio-ne dall’ Aprile 2007. o UTS Italia: La Baita del Latte, un impianto con potenza elettrica installata di 1 063 kW, cogeneratore Jenbacher. L’input giornaliero e’ di 20 m3 di liquame bovino e 50 t di biomassa. Inaugurato nel Dicembre 2007.o Fermenta / LIPP: impianto con potenza elettrica installata di 1 000 kW a Portogruaro. L’impianto e’ operativo dal Settembre 2007.o Bluenergycontrol: impianto dell’azienda Agricola “Maino” con potenza elet-trica installata di 110 kW. L’impianto e’ alimentato dai liquami e letami dei 700 capi allevati dall’azienda. L’impianto e’ operativo dal 2005. Programma: L’autobus di Venerdi’ 8 Febbraio raggiungerà dapprima l’impianto da 110 kW dell’Azienda agricola Maino a Sandrigo, funzionante già dal 2005. Bluenergycontrol assieme al proprietario guiderà i visitatori all’impianto. La visi-ta durerà un’ora dopodiché i partecipanti verranno trasportati all’impianto della UTS Italia della capacità di 1063 kW. Lo staff di UTS Italia assieme al proprietario dell’impianto guideranno i partecipanti in una visita di un’ora e mezza. I parteci-panti verranno quindi condotti ad un ristorante per un veloce pranzo prima di vi-sitare l’ultimo sito, cioè l’installazione di Schmack Biogas da 845 kW in Minerbe.Il secondo autobus programmato per visitare installazioni di biogas partirà Saba-to 09 Febbraio per visitare due siti di capacità installata di circa 1 MW. Il primo sarà l’installazione di Fermenta Evolution/Lipp situato in Portogruaro e il se-condo l’impianto di UTS Italia da 1063 kW a Limena. Le visite ad entrambi i siti dureranno due ore e verranno condotte con gli installatori e i proprietari degli impianti.
Visite guidate / Study ToursBiogas / Biogas
SCHMACKBIOGAS 845 kW
BLUENERGYCONTROLBIOGAS 110 kW
UTSBIOGAS 106� kW
FERMENTABIOGAS 1 MW
Bioenergy World Europe 2008
Venerdì 8 febbraio 2008Autobus 2: BIOGAS
08.00 Partenza da Veronafiere08.00 – 09.00 Pullman: Veronafiere a Sandrigo
09.00 – 10.00 Bluenergycontrol – Biogas 100kw
10.00 – 10.30 Pullman: Sandrigo a Limena10.30 – 12.00 UTS biogas 1.063 mw13.00 – 14.30 Pranzo14.30 – 15.45 Pullman: Limena a Minerbe16.00 – 17.30 Schmack Biogas 845 kw17.30 – 18.30 Rientro Veronafiere
18.30 Veronafiere
Sabato 9 febbraio 2008Autobus 6: BIOGAS
08.00 – 10.00 Pullman: Veronafiere a Portoguaro
10.00 – 12.00 Fermenta Evolution/Lipp Biogas Plant 1 mw
12.00 – 13.00 Pullman: Portoguaro a Limena
13.00 – 14.30 Pranzo
15.00 – 17.00 UTS Biogas 1.063 mw
17.00 – 18.00 Rientro Veronafiere
18.30 Veronafiere
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UTS Baita del latte
Fermenta Evolution LIPP
Schmack Biogas Minerbe
aggiornato al 21/01/08
Bluenergycontrol
Pagina 15Bioenergy International Italia N° 0 - 2008 / www.bioenergyinternational.com
L’eurobarometro del biogas �006
Degno di nota è so-prattutto il caso della Germania (1,92 Mtep), dove l’incremento è dovuto soprattutto ai piccoli e medi impianti agricoli di cogenera-zione.
A fine 2006 erano in servizio circa 3.500 im-pianti e nel 2006 ogni mese sono stati messi mediamente in funzio-ne una cinquantina di nuovi impianti! Nel solo 2006 è stata installata una potenza supple-mentare di 550 MWe! Il successo del biogas tedesco è dovuto so-prattutto all’applicazio-ne di una politica tarif-faria particolarmente vantaggiosa.
La produzione italiana di biogas, secondo i dati forniti dall’ENEA, nel 2006 è aumentata del 3%, portandosi a 0,35 Mtep. Anche in Italia lo sviluppo del biogas è legato forte-mente alla politica di incentivo, attuata attra-verso il riconoscimento di “certificati verdi” che nel 2006 ha raggiunto un valore di 13,91 C€/kWh.
L’Italia si colloca al ter-zo posto a livello eu-ropeo per produzione globale di biogas (dopo Germania ed Inghil-terra) ed al quarto per produzione di biogas a livello rurale (sorpas-sata in questo caso da Germania, Austria e Danimarca). Se si ana-lizza il valore dell’ener-gia prodotta pro capite l’Italia scivola però al 12° posto, mostran-do che esiste ancora un’enorme spazio per lo sviluppo di questa filiera bioenergetica.
Giustino Mezzaliraredazione@bioener-gyinternational.it
Nell’ambito del pro-getto finanziato dalla Regione Emilia-Roma-gna, il CRPA ha svolto un censimento degli impianti di digestione anaerobica operativi su tutto il territorio nazio-nale nel settore zootec-nico (con particolare attenzione al comparto bovino) ed agro-indu-striale, al fine di creare un archivio capace di fornire un quadro com-pleto della dimensione del settore in Italia e delle principali caratte-ristiche degli impian-ti. Il settore è in forte espansione, sia dal pun-to di vista della costru-zione di nuovi impianti che della costituzione di nuove ditte o nuovi am-biti di impresa interes-sati alla realizzazione di impianti completi e/o di componentistica; ciò potrebbe far sì che i dati raccolti all’ottobre 2007 siano non completi o esaustivi.All’ottobre 2007 sono stati rilevati 185 impian-ti di biogas che operano con effluenti zootecni-ci, colture energetiche, residui organici, reflui dell’agro-industria e la frazione organica dei rifiuti urbani. In questo numero sono compresi anche gli impianti in at-
tesa di autorizzazione e in costruzione. La mag-gior parte degli impian-ti censiti, ovvero 154, opera con effluenti zoo-tecnici, scarti agricoli, residui agroindustriali e colture energetiche. Non sono stati presi in considerazione, perché non previsto nel pro-getto, gli impianti di di-gestione anaerobica per la stabilizzazione dei fanghi di depurazione civile e industriale, rea-lizzati per lo più all’in-terno di grossi impianti urbani di depurazione delle acque reflue civili e industriali. Sulla base di un precedente censi-mento (Gerli A., Merza-gora W., 2000) per tale categoria si stimano più di 120 impianti di gran-di dimensioni.Notevole pure il recu-pero dalle discariche per rifiuti urbani, che grazie a circa 100 im-pianti operativi e circa 130 MWe installati rap-presenta un’altra impor-tante fonte di biogas da biomasse.Relativamente agli im-pianti che utilizzano effluenti zootecnici, quelli in attività sono 115 (tabella 1). Rispetto al censimento del 1999, questo numero è au-mentato di circa 43 uni-
tà (+60%) e di 78 unità (+108%) se si conside-rano anche quelli attual-mente in fase di realiz-zazione; questo confer-ma il forte impulso che la digestione anaerobica sta avendo nel nostro Paese. In tabella 2 è riportata la ripartizione degli im-pianti di biogas censiti per tipologia di substra-to trattato. Da osservare come risulti consistente la presenza di impianti che utilizzano solo li-quame suino; alcuni di questi rappresentano la generazione di impianti di biogas semplificati realizzati principalmen-te ad inizio degli anni Novanta sovrappo-nendo una copertura di materiale plastico a una vasca e/o laguna di stoccaggio dei liquami. Successivamente, anche in Italia si è mostrato in-teresse alla co-digestio-ne dei liquami zootecni-
ci in miscela a biomasse come colture energeti-che e scarti organici. In 7 dei casi censiti vie-ne utilizzata la pollina: in 4 impianti questo substrato è trattato in miscela ad altri effluen-ti zootecnici e/o scarti organici, mentre in 3 impianti (di cui 2 in fase di autorizzazione) viene utilizzata in miscela con solo scarti organici e/o colture energetiche sen-za liquame suino e/o bovino. Relativamente alla tipo-logia di reattori, prevale decisamente quella della vasca a pareti verticali miscelata e coibentata (CSTR = Completely Stirred Tank Reactor), nella maggior parte dei casi realizzata in cemen-to armato. Il reattore a flusso orizzontale a pistone (PFR = Plug Flow Reactor) risulta prevalente soprattutto dove vengono trattati i
liquami suini da soli.Il volume dei digestori è nella maggior parte dei casi compreso tra 1.000 e 5.000 m3. Riguardo la temperatura maggior-mente utilizzata negli impianti nei quali è sta-to rilevato tale dato è compresa tra 30 e 40°C (mesofilia). Inoltre sono stati rilevati 8 im-pianti che lavorano con temperature superiori a 50°C (termofilia).Per quanto riguarda l’utilizzo del biogas, ne-gli impianti per effluenti zootecnici la cogenera-zione è prevalente: solo in 8 impianti (tra quelli per i quali si è ricevuta l’informazione, ma il numero probabilmente è superiore), in genere annessi a caseifici per la produzione di Grana Padano o Parmigiano-Reggiano, il biogas vie-ne bruciato direttamen-te in caldaia per la sola produzione di calore. Dei 154 impianti che trattano effluenti zoo-tecnici, scarti agricoli e agro-industriali e coltu-re energetiche, 44 han-no una potenza elettrica installata inferiore a 100 kWe e 14 maggiore di 1 MWe (tabella 3), per un totale di circa 49 MWe installati, negli impianti per cui il dato è dispo-nibile.
Sergio Piccinini,Mariangela Soldano,Claudio FabbriCRPA - Centro Ricerche Produzioni animali,Reggio Emiliawww.crpa.it
Gli impianti di biogas in Italia:stato dell’arte
Età impianti operativi Impianti (n.)> di 16 anni 10Tra i 5 e 15 anni 59Meno di 5 anni 31Dato non disponibile 15Totale operativi 115
In costruzione 22In fase di autorizzazione 17Totale 154
Tabella 1 – Età degli impianti di biogas che operano con liquami zootecnici, scarti agro-industriali e colture energetiche
Tipologia di substrato trattato Impianti (n.)Solo liquame suino 44Solo liquame bovino 38Liquame suino + liquame bovino 5Liquame bovino e/o suino e/o pollina + scarti organici + colture energetiche
35
Liquame bovino e/o suino e/o pollina + colture energetiche 20
Colture energetiche e/o scarti organici 9
Pollina + scarti organici e/o colture energetiche 3
Totale 154
Tabella 2 - Numero di impianti per tipologia di substrato
Potenza elettrica Impianti (n.)< 100 kWe 44110 - 500 kWe 28500 – 1.000 kWe 19>1 MWe 14Biogas in caldaia 8Dato non disponibile 41Totale 154
Tabella 3 - Numero di impianti per potenza elettrica installata
Bioenergy World Europe 2008
In Italia l’energia prodotta dal biogas suscita un crescente interesse tra gli agricoltori. Il quadro dell’attuale utilizzo energetico del biogas fornito dal CRPA mostra quanto siano ancora ampi gli spazi per la sua cre-scita
Bioenergy International Italia N° 0 - 2008 / www.bioenergyinternational.comPagina 16
L’eurobarometro delle biomasse
solide �006
Secondo il rapporto re-centemente pubblicato (dicembre 2007) da Observ’ER, nel 2006 la produzione di ener-gia primaria a partire da biomasse solide (le-gno, residui legnosi ed altri materiali vegetali ed animali solidi) nel-l’Unione Europea ha raggiunto 62,4 milioni di tonnellate equiva-lenti di petrolio (Mtep), con un incremento del 5.3% rispetto al 2005.Un’indagine che ha considerato 12 Pae-si, ha mostrato che la tipologia principale di biomassa solida utiliz-zata nel territorio del-l’UE è la legna a pezzi (42,3%), seguita da diversi tipi di residui le-gnosi (compresi chip, pellet, etc.), che copro-no il 29.2%.Secondo un’ indagine condotta dall’UNECE (United Nations Eco-nomic Commission for Europe) e dalla FAO, i pellet di legno sono il tipo di biomassa in più rapida espansio-ne: la loro produzione è passata da 3 milioni di tonnellate nel 2005 (pari a 1,122 Mtep) a 4,6 milioni di tonnellate nel 2006 (pari a 1,720 Mtep).I principali paesi pro-duttori di biomassa solida sono i grandi Paesi forestali: Francia (9,6 Mtep), Svezia (8,9 Mtep), Germania (8,8 Mtep) e Finalndia (4,7 Mtep) che da soli rap-presentano il 55,8% della produzione euro-pea di energia primaria dalla biomassa solida. L’Italia si colloca al 10° posto con una produ-zione di 1,810 Mtep.Va notato che i dati ri-feriti all’Italia soffrono della nota sottostima dell’uso della biomas-sa legnosa dovuta alla metodologia di rilevazio-ne statistica adottata.
(segue a pag. 17)
Gli impianti che saranno visitati nell’ambito delle visite guidate sono : o San Marco Bioenergie Spa: La centrale di Bando con potenza installata di ca. 20 MW netti, è la più grande tra quelle a biomassa solida nel nord e centro Italia. La biomassa utilizzata come combustibile è vergine e di origine vegetale e proviene sia da coltivazioni dedicate che da residui di processi agroindustriali, che da manutenzioni boschive o di verde pubblico e privato. o Società Cooperativa Agricola Livenza (Coal): attraverso i propri soci Coal dispone di circa 1500 t/anno di sarmenti di vite che valorizza trasformandoli in energia da cedere a utenti pubblici e privati mediante contratti calore. La giornata includerà un’illustrazione delle prove comparative di cedui a turno breve, dimostrazione di raccolta meccanizzata di SRF di diverse specie (pioppo, robinia, paulownia) e turno biennale, visita all’impianto di produzione di calore Biocompact (70 kW) e presentazione del progetto di sviluppo della filiera legno-energia della Cooperativa. o Cantiere forestale: sulle pendici del Monte Baldo si mostra un cantiere di raccolta presso una pineta di pino nero; si vedranno l’esbosco di piante già abbattute con un trat-tore agricolo dotato di allestimento forestale omologato e la loro cippatura all’impostoo Azienda agricola Morandini (Dossobuono): si mostra un possibile cantiere di rac-colta a partire dall’espianto dei frutteti a fine ciclo, con recupero della biomassa a fini energetici per auto-consumo
Visite guidate / Study ToursBiomasse solide / Solid Biomass
COALSOLID BIOMASS: THERMAL 76 kW
SAN MARCO BIO-ENERGIA SPA
SOLID BIOMASS: ELECTRIC �0MW
Bioenergy World Europe 2008
Venerdì 8 febbraio 2008 - Autobus 3: BIOMASSA SOLIDA E BIOGAS
08.00 – 09.00 Autobus: Veronafiere a Minerbe
09.00 – 11.00 Schmack Biogas845 kw
11.00 – 12.30 Autobus: Minerbe a Bando d’Argento
12.30 – 13.30 Pranzo
14.00 – 16.00 Bioenergia spa – 20mw
16.00 – 18.00 Rientro Veronafiere
Venerdì 8 febbraio 2008 - Autobus 4: BIOMASSA SOLIDA 08.00 – 10.00 Autobus: Veronafiere a Motta di Livenza (Treviso)10.00 – 10.30 Illustrazione delle prove comparative di cedui a turno breve
11.00 – 12.30 Dimostrazione di raccolta meccanizzata di srf di diverse specie (pioppo, robinia, paulownia) a turno biennale
12.30 – 13.30 Trasferimento presso la sede di Coal e visita all’impianto di pro-duzione di calore biocompact
13.30 – 14.30 Rinfresco
15.00 – 16.00 Convegno di illustrazione del progetto di sviluppo della filiera legno-energia della cooperativa
16.30 – 18.30 Rientro Veronafiere18.30 Veronafiere
Per riservare il tuo posto per le visite guidate, veniteci a trovare allo stand
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Cantiere forestale di Caprino Veronese: trattore forestale
Azienda Agricola Morandini: cippatrice
San Marco Bioenergie Spa
aggiornato al 21/01/08
Giovedì 7 febbraio 2008 - Autobus 7: BIOMASSA SOLIDA
08.00 – 08.30 Autobus: Veronafiere a Dossobuono (VR)
08.30 – 09.00 Azienda Agricola Mo-randini
09.00 – 12.00 Dimostrazioni
12.00 – 14.00 Pranzo e trasferimento a Caprino Veronese
14.00 – 17.00 Dimostrazioni
17.00 – 18.00 Conclusione della giorna-ta e rientro Veronafiere
CANTIERE FORESTALE
SOLID BIOMASS
AZ. AGRICOLAMORANDINI
SOLID BIOMASS
Società Cooperativa Agricola Livenza (Coal): srf di diverse specie
Pagina 17Bioenergy International Italia N° 0 - 2008 / www.bioenergyinternational.com
L’eurobarometro delle biomasse
solide �006
La produzione di elet-tricità dalla biomas-sa solida nel 2006 è cresciuta a ritmo so-stenuto (+10.1%), ar-rivando a 45,8 TWh. La cogenerazione è la principale tecno-logia utilizzata per la produzione di energia elettrica (71,2%) e l’in-cremento deriva so-prattutto dall’aumento degli impianti di Ger-mania, Svezia e Fin-landia.Gli obiettivi fissati a li-vello europeo (Piano d’Azione Biomassa) nel 2005 restano co-munque ancora lontani e difficili da raggiunge-re. Secondo le stime della Commissione, l’Unione Europea, sfruttando in pieno ed in modo sostenibile le sue risorse , nel 2010 potrebbe produrre dal-le biomasse 185 Mtep di energia. I dati ten-denziali indicano inve-ce che nel 2010 il con-tributo globale delle biomasse sarà di poco più di 100 Mtep e quel-lo delle sole biomasse solide di 74,5 Mtep.Secondo Obser’ER, il ritmo di crescita del-l’utilizzo della biomas-sa solida nell’UE è già oggi più elevato del ritmo di crescita del-l’offerta di biomassa e questo rischia di crea-re tensioni sui prezzi, con ripercussioni ne-gative sulle consolida-te dinamiche industriali di valorizzazione delle materie prime legnose. Per colmare il divario tra domanda ed offerta ed accelerare il ritmo di incremento dell’uso delle biomasse solide a fini energetici dovran-no essere fatti grandi sforzi per valorizza-re i residui forestali e soprattutto dovranno essere sviluppate a grande scala le colture ligno-cellulosiche (mi-schanthus, SRF, etc.).
La diffusione del teleri-scaldamento alimentato a biomasse è in Italia una sfida aperta, tenu-to conto che, dei 25,7 milioni di tonnellate di combustibile legnoso disponibili sul mercato italiano, il 70% serve l’alimentazione di stu-fe tradizionali, il 16,8% la co-generazione e il teleriscaldamento e il restante 13,2% viene ripartito tra industria del legno e pellet a uso domestico (Fonte Rap-porto Enea 2006).
Secondo Walter Righini, presidente della Fiper, in Italia il vero proble-ma è quello di “garan-tire pari opportunità” allo sviluppo del com-parto termico rinnova-bile, spesso considerato second best rispetto alla domanda crescente di energia elettrica. La priorità, per l’indi-pendenza energetica e la competitività del pae-se, è puntare sull’effi-cienza nella produzione e nei consumi. “L’Italia – spiega Righini – ha deciso di diversifica-re l’investimento nelle fonti rinnovabili, senza
definire, a partire dal proprio potenziale, le fonti strategiche e il loro indotto su cui investire in termini di ricerca, di scelte mirate in politica agricola, forestale ed in-dustriale. Oggi, rispetto all’utilizzo delle biomas-se legnose, gli incentivi governativi (i “Certifi-cati Verdi”) sono desti-nati alla “sola” produ-zione di elettricità, con impianti poco efficienti (fra 15 e 25%), che necessitano di grandi quantità di biomasse, in molti casi importate dall’estero. Per gli usi termici, invece, i titoli di efficienza energetica (i “Certificati Bianchi”) sono completamente inefficaci per gli impian-ti di teleriscaldamento a biomassa. I titoli di ef-ficienza ottenibili attra-verso la presentazione di progetti di questo tipo risultano di tipo III, avendo sostituito quale fonte energetica il gasolio, in base alla definizione data dalla delibera 103/03 del-l’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas e, come tali, sino ad oggi, non hanno di fatto mer-
cato. Un’interpretazione discriminante – conti-nua Righini – perché lo stesso impianto realiz-zato in un comune me-tanizzato ottiene titoli di tipo II, particolarmente appetibili per i distribu-tori, pur senza generare lo stesso risparmio ed efficienza energetica e gli stessi benefici am-bientali”. Solo attraverso un’accu-rata politica di incenti-vazione degli impianti di teleriscaldamento a bio-massa, in special modo attraverso lo sviluppo delle reti connesse e attraverso interventi di manutenzione dei bo-schi e delle filiere locali della produzione di bio-massa (SRF) è possibile raggiungere valori di so-stituzione di fonti fossili paragonabili a quelli di altri paesi come ad es. l’Austria.A tal fine la Fiper ha fatto una proposta al Governo per incenti-vare la realizzazione di nuove centrali di teleri-scaldamento a biomas-sa. Si tratta della rea-lizzazione di 300- 500 nuovi impianti nelle zone alpine e prealpine
non ancora raggiunte dalla metanizzazione, con il coinvolgimento di circa 1.500.000 per-sone e un risparmio di 1 milione di tonnellate di gasolio, equivalente a mancate emissioni di 3 milioni di tonnellate di anidride carbonica. Il modello proposto riguarda la costituzio-ne di impianti da 5-10 MW termici fortemente legati all’economia del territorio, in modo da creare un sistema di fi-
liera corta. La quantità di biomassa necessaria per la realizzazione di questi impianti, alme-no 4 milioni di tonnel-late all’anno, verrebbe raccolta in parte dagli scarti dell’industria del legno, ma soprattutto dal rilancio della col-tura-manutenzione dei boschi e dalle pianta-gioni a rapido accresci-mento con un bacino di raccolta avente rag-gio di 60-80 Km dalla sede dell’impianto, per limitare l’incidenza del trasporto e per favorire l’indotto locale. I van-taggi sarebbero molti, dalla creazione di posti di lavoro, alla limitazio-ne delle importazioni, fino ad effetti indiretti di riqualificazione terri-toriale.
Roberta Di Nanni, Bioe-nergy International Italiainfo@bioenergyinternatio-nal.it
La diffusione in Italia del teleriscaldamento alimentato a biomasse tra opportunità, difficoltà e prospettive delineate dalla FIPER, Federazione Italiana Produttori Energia da Fonti Rinnovabili.
Il teleriscaldamento alimentato a biomasse legnose. Quale futuro per l’Italia?
Alla FIPER attualmente aderiscono 55 impianti di teleriscaldamento distribuiti nelle aree montane di Piemonte, Valle D’Aosta, Lombardia, Emilia Roma-gna, Trentino Alto Adige e Veneto. In questi impian-ti la biomassa legnosa è destinata esclusivamente a fini di produzione di energia termica oppure di ener-gia elettrica e termica prodotte in co-generazione, in maniera da produrre energia elettrica solo in stretto rapporto alla quantità di calore utilizzabile ed evitare sprechi nell’uso della biomassa.
Fiper in numeri(Fonte: Archivio Statistiche 2006-2007 – Fiper)55 Impianti di teleriscaldamento180.000 utenti allacciati 250 MW potenza termica alla fonte520 MW installati utenze finali5 MW elettrici prodotti in co-generazione650 Km. rete di trasmissione32,508 Milioni di Euro fatturati di energia termica118.641 Tonnellate di CO2 risparmiata205.528 Tonnellate di biomassa utilizzata
Sopra:Walter Righini, Presidente FIPER
A sinistra:Stoccaggio biomassa presso la TCVVV – Impianto di Tirano (SO)
Bioenergy World Europe 2008
Bioenergy International Italia N° 0 - 2008 / www.bioenergyinternational.comPagina 18
Economia e finanza
Figura 2 – Rapporto tra costo della biomassa e incentivi pubblici.
Il 2007 è stato un anno che non ha registrato un forte investimento nel settore delle energie rinnovabili. Ciò è stato causato da due fonda-mentali ragioni: in pri-mo luogo a causa del-l’inerzia dimostrata dal-le autorità competenti nell’aggiornare i valori dei certificati verdi; in secondo luogo a causa del forte aumento di alcune commodity ali-mentari utilizzate anche a fine energetici. Co-m’era ampiamente pre-vedibile la contempora-nea turbolenza sul fron-te dei ricavi e su quello dei costi ha comportato una necessaria “pausa di riflessione” sia da parte di investitori, isti-tuzionali e non, che da parte degli sviluppatori di progetti, Istituti Fi-nanziari in primis.Il 2008 parte tuttavia con nuove e interessan-ti prospettive: il nuovo sistema di incentivazio-ne basato sul modello “conto energia” ap-provato alla fine dello scorso anno; il conso-
lidamento dei prezzi sui valori fissati nell’anno precedente. Il combi-nato effetto dei due elementi evidenziati ha un sostanziale effetto di riposizionamento della curva di sensibilità sui livelli di redditività ante-cedenti il forte aumento della materia prima.Tutto come prima allo-ra? Probabilmente no. Illustri conoscitori del mercato globale della produzione di energia da fonti rinnovabili, pongono l’accenno sul-la relazione dell’United Nations Environment Programme la quale evi-denzia che l’investimen-to in energia rinnovabi-le è più che raddoppiato tra il 2004 e il 2006 atte-standosi a 70,9 $ MLD. Il dato più interessante comunque è dato dal fatto che la partecipa-zione dei fondi Private Equity e Venture Capi-tal è aumentata, nel solo 2006, del 69% attestan-dosi a 8,6 $ MLD.L’Italia non esula dal re-sto del mondo. È noti-zia dei giorni scorsi, in-
fatti, che una nota ban-ca internazionale, per la verità una delle più attente verso il mondo delle energie rinnova-bili, attraverso la filiale di Londra, specializzata nel Private Equity, sta compiendo una mas-siccia campagna di ac-quisto di progetti can-tierabili nel settore della biomassa legnosa. Nel caso specifico si tratta di un impianto previsto nel comune di Calto e della potenza specifica di 52 MW termici e 13 MW elettrici.Naturalmente riteniamo che questi siano segnali molto positivi per tutta la platea di potenziali investitori nel mercato italiano. Infatti gli indi-catori complessivi del mercato italiano sono almeno pari a quelli di altri paesi europei, e for-se è giunto il momento anche in Italia di sedersi al tavolo dell’Energia. Un’unica raccoman-dazione. Al tavolo del-l’Energia si può essere invitati in due modi: come commensali o
come pietanza. Di qui allora, alcune considerazioni sulle ca-ratteristiche dei servizi finanziari a supporto delle energie rinnovabili nel mercato italiano: 1. Tutti gli istituti di credito sono molto sen-sibili a questo tipo di investimenti ma arriva-no a finanziare in modo massiccio l’impianto solo alla presenza di so-lide garanzie di tenuta nel tempo dei contratti di approvvigionamento; 2. A fronte di impor-tanti previsioni di ren-dimento degli investi-menti, gli istituti sono disponibili a partecipare al capitale di rischio; 3. La scelta dei for-nitori di tecnologia è considerata ancora fon-damentale, come anche la quantità e qualità di servizi postvendita ga-rantiti all’impianto.Questi dunque i prere-quisiti che consentono un sereno confronto con il sistema del credi-to. Ciò che desta qual-che perplessità, ma che sembra profondamente
radicato nella cultura bancaria italiana, è che pur in presenza di que-sti elementi positivi... talvolta comunque essi non bastano: le garanzie disponibili sul fronte del quadro normativo che regola i contributi pub-blici a sostegno delle energie rinnovabili non sono ancora sufficienti a garantire il debito, so-prattutto se non sorretti da patrimoni o capacità manageriali adeguate.Non è nostra intenzio-ne sostenere l’oppor-tunità di finanziare ini-ziative non sorrette da adeguate garanzie. Anzi sosteniamo con forza che gli investitori deb-bano compiere lo sfor-zo di qualificare sia dal punto di vista finanzia-rio che manageriale le singole iniziative, e pur tuttavia ci sembra che il mercato italiano delle energie rinnovabili sia visto in due modi diver-si: uno pieno di luci, al punto che Venture Ca-pital e Private Equity vi investono direttamente; l’altro, pieno di ombre, che ci sembra riservato agli investitori privati. Non è che siano già sta-ti scelti i commensali e le pietanze?
Simone PasqualiPartnerProjectManagementConsultings.pasquali@pmconsultingnet.com
Il mercato italiano delle energie rinnovabili, pur essendo stato per certi aspetti uno dei primi a muoversi circa 20 anni or sono, sta accumulando un ritardo importante rispetto ad altri paesi europei soprattutto sul fronte dei servizi forniti agli investitori. Il caso dei servizi finanziari.
Chi sono i commensali e quali sono le pietanze? Al tavolo dell’energiaservono gli uni e le altre…
Simone PasqualiPartnerProjectManagementConsulting
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BiomassaIncentiviRapporto
Figura 1 - Andamento finanziamenti in energierinnovabili 2004 -2006
miliardidi €
Il mercato delle bioenergie in
Italia: situazione attuale e
prospettive
E’ uscito da pochi mesi il Bollettino del Gesto-re dei Servizi Elettrici sul sistema di incen-tivazione delle fonti rinnovabili. Fatto 100 il totale degli impianti alimentati a fonte rin-novabile (IAFR) già in esercizio, quelli ali-mentati a biomasse e biogas rappresentano il 20% in numerosità, l’11% in potenza e il 21% della producibilità complessiva. Consi-derando invece gli im-pianti IAFR a progetto (cioè qualificati ma non ancora in esercizio), quelli da biomassa e biogas rappresentano il 28% in numerosità, il 15% in potenza e il 31% circa del totale. Il maggior potenziale di sviluppo, tra tutte le fonti rinnovabili, risiede proprio nelle biomas-se, in particolare nei biocombustibili liquidi, con una taglia predo-minante di 500 kW e ol-tre il 70% degli impianti inferiori ad 1 MW. Un fattore di criticità nella effettiva realizzazione degli impianti approva-ti risiede nel marcato aumento, registrato ormai dall’autunno 2006, del costo degli oli vegetali e dei gras-si animali: solamente gli impianti con una quota elevata di auto-consumo (elettrico e/o termico) o laddove ci sono accordi di filiera, contratti a progetto o filiera corta potranno economicamente resi-stere all’impennata dei prezzi registrata dai biocombustibili liquidi.
Emanuele Vicentinievicentini@gmail.com
Pagina 1�Bioenergy International Italia N° 0 - 2008 / www.bioenergyinternational.com
Il 2008 sarà un anno decisivo per l’agricol-tura italiana. Gli ap-puntamenti con i pro-blemi delle campagne assumono infatti una dimensione e una va-lenza che decideranno del futuro delle aziende agricole nazionali. Per questo la quinta edi-zione di Vegetalia, in programma a Cremona fra il 22 e il 24 febbraio 2008, rappresenterà per tutti gli operatori pro-fessionali del settore uno strumento di lavo-ro di grande valore. Ma soprattutto rappre-senterà una guida per
districarsi nei nuovi bu-siness che si sono aperti per le imprese agricole e agromeccaniche; un guida in grado di for-nire strumenti concreti per competere sui mer-cati. Questo è il valore aggiunto di Vegetalia: entrare nel cuore dei problemi affrontandoli in modo pragmatico e altamente professiona-le, con la competenza ed il know-how di molti anni a servizio dell’agri-coltura italiana.Saranno 5 i Saloni che si incontreranno alla pros-sima edizione di Vegeta-lia: Agroenergie, Aqvae,
Nuove Soluzioni Coltu-rali, Fotovoltaico Geo-termico e Solare e il 15° Salone Nazionale del Contoterzismo; cinque diverse specializzazioni per analizzare e toccare con mano i temi più im-portanti e più attuali del settore agricolo.A partire dalle fonti rin-novabili di energia, a cui Vegetalia dedicherà am-pio spazio sia dal punto di vista espositivo, sia sotto l’aspetto conve-gnistico-seminariale, grazie a numerosi ap-puntamenti con i mag-giori esperti del settore e un Percorso Didasca-
lico che spiegherà in concreto come realizza-re un impianto, quanto costa, quanto rende e a chi conviene.La novità di Vegetalia 2008 è senza dubbio l’apertura all’energia fo-tovoltaica, geotermica e solare, che coinvolgerà non solo il pubblico di operatori professionali ma anche le famiglie e le aziende provenienti da altri settori, in quanto il risparmio energetico è ormai un tema trasver-sale in tutta la società. A Vegetalia si potran-no quindi trovare le più moderne tecnologie e attrezzature sia per ri-sparmiare sui consumi, sia per entrare nel busi-ness della produzione e vendita di energia.I campi e le colture, da quelle tradizionali a quelle più innovative, rimangono comunque centrali per Vegetalia: le imprese agromecca-niche potranno vedere e provare le novità del-le grandi macchine che hanno cambiato il volto alle campagne, mentre
le aziende agricole po-tranno scoprire le più moderne soluzioni per diversificare il proprio business e cercare di entrare nei mercati più di tendenza e con più ampi margini di svilup-po.Non dimentichiamo, inoltre, il supporto che Vegetalia fornisce ai professionisti dell’agri-coltura dal punto di vista delle indicazioni politiche e istituziona-li; a Cremona, infatti, si incontreranno tutti i protagonisti del settore per cercare strategie di azione comuni per fare rialzare la testa all’agri-coltura italiana e farla uscire definitivamente dal momento di crisi che sta vivendo.
Agroenergie, Aqvae, Nuove Soluzioni Colturali, Fotovoltaico Geotermico e Solare… e in più il 15° Salone Nazionale del Contoterzismo: un’edizione che presenta tutto il meglio che ha da offrire l’agricoltura italia-na.
Vegetalia: il business della nuova agricolturaIn programma a Cremona dal 22 al 24 febbraio 2008
Eventispazio pubbliredazionale a pagamento Norme ISO per
biocombustibili solidi
Sono cominciati i lavori per stabilire gli stan-dard mondiali (ISO) per le fonti energetiche da biomassa solida.
La direzione dei lavori avrà sede in Svezia, presso il SIS – Swe-dish Institute for Stan-dards e sarà diretta da Lars Sjoberg, esperto di sviluppo degli stan-dard europei in bioe-nergia.
Tutti i 30 standard eu-ropei prodotti saranno ad uno ad uno assi-milati come standard Europeo.
“Questo promuoverà e semplificherà il com-mercio internazionale di biomassa per ener-gia” sostiene lo stesso Lars Sjoberg.
Undici paesi hanno finora aderito all’ini-ziativa: Canada, Cina, Francia, Germania, Corea, Malesia, Su-dafrica, Spagna, Sve-zia, Tailandia e Regno Unito.
I lavori sono aperti an-che alle aziende priva-te e alle organizzazioni attive nel settore delle bioenergie.
Chi è interessato a par-tecipare può contattare il SIS, al seguente indi-rizzo di posta elettroni-ca:lars.sjoberg@sis.se
Lennart Ljungblomlennart.ljungblom@no-vator.se
Bioenergy International Italia N° 0 - 2008 / www.bioenergyinternational.comPagina �0
Eventi
Il progetto Bosco e Ter-ritorio (vedi nota a lato) si è fatto conoscere soprattutto grazie al-l’organizzazione di tre edizioni, nel 2002, 2004 e 2006, dell’omonima Manifestazione Bien-nale Internazionale dedicata alla dimostra-zione in campo di mac-chine e attrezzature per le utilizzazioni forestali montane. Questo even-to ha rappresentato un motivo di grande richia-mo per amministratori, operatori economici e semplici cittadini, fa-vorendo quel percorso di sensibilizzazione in merito ai problemi del
comparto forestale che rappresentava uno degli obiettivi immateriali del progetto. La 4^ edizione di Bo-sco e Territorio si ter-rà dal 4 al 7 settembre 2008 a Usseaux (TO), in località Fraisse, nel cuore delle valli olimpi-che, con numerose no-vità che arricchiranno ulteriormente l’offerta espositiva che ha già caratterizzato con suc-cesso le edizioni prece-denti.Alla consolidata vetrina sulle più aggiornate tecno-logie per lavorare in bosco, nell’edizione 2008 si affiancherà la presenta-
zione delle filiere corre-late agli impieghi più re-munerativi e innovativi della risorsa legno, l’uti-lizzo energetico, il design e la landscape architecture, la sostenibilità energetico-ambientale in edilizia, la manutenzione del territorio e la riqualificazione fluviale. Tutti questi temi saran-no affrontati, in modo coinvolgente e stimo-lante, con il consueto mix di stand espositivi, dimostrazioni in campo, seminari tecnici, conve-gni, cantieri dimostra-tivi. Alcuni esempi: le dimostrazioni in campo di macchine e attrezzature forestali, con visite gior-
naliere guidate e temati-che, organizzate in col-laborazione con l’Istitu-to per la Valorizzazione del Legno e delle Specie Arboree del CNR di Firenze; l’animazione per giovani e ragazzi, dove il bosco diventa un avven-turoso ambiente educa-tivo; eventi ed escursioni che permetteranno ai visitatori di apprezzare le straordinarie valenze paesaggistiche e cultu-rali delle valli olimpiche, oltre che assaporare le eccellenze enogastro-nomiche del territorio.Merita un cenno par-ticolare la prima asta dei lotti boschivi e del
legname tondo, dove gli operatori interessa-ti avranno la possibilità di aggiudicarsi il meglio delle produzioni fore-stali certificate PEFC che saranno messe al-l’asta, in occasione del-la manifestazione, da numerosi comuni fore-stali della Provincia di Torino.
Elena Di Bella,Alberto PierbattistiProvincia di TorinoServizio Sviluppo Montano, Rurale e Valorizzazione Pro-duzioni Tipicheelena.dibella@provincia.tori-no.italberto.pierbattisti@provincia.torino.it
La 4^ edizione del-la manifestazione si terrà ad Usseaux (TO) dal 4 al 7 set-tembre 2008
Ritorna “Boscoe Territorio”
Il progetto stra-tegico Bosco e
Territorio
Bosco e Territorio è un progetto di sviluppo della filiera foresta-legno promosso dalla Provincia di Torino, dalla Comunità Mon-tana Valli Chisone e Germanasca e dal Comune di Usseaux, con il sostegno della Regione Piemonte e di altri attori del territo-rio torinese. Il progetto nella sua stessa de-nominazione richiama il valore che le risorse forestali assumono non solo in quanto produttrici di materie prime legnose, ma anche come elemento costitutivo dell’assetto territoriale, in ragione della loro funzione protettiva, paesaggis-tica, turistico-ricreativa e di stoccaggio del carbonio. Nel lavoro che è stato realizzato in questi anni nei lari-ceti della Val Chisone troviamo i primi fon-damentali elementi di una corretta strategia di rafforzamento della filiera foresta-legno-territorio: la gestione associata dei boschi pubblici, che consente di raggiungere econo-mie di scala e maggiori capacità di organiz-zare l’offerta sul mer-cato; la pianificazione forestale aziendale, che consente di pro-grammare, sulla base di un’approfondita conoscenza quali-tativa e quantitativa delle risorse forestali presenti, l’entità e la modalità dei prelievi, gli investimenti e le migliorie necessarie; la certificazione della gestione forestale sos-tenibile, che consente di posizionare i prodotti legnosi su quei mercati che richiedono stan-dard certificati di qual-ità ambientale delle produzioni.
Elena Di Bella
Visita guidata alle dimostrazioni di macchine forestali
Pagina �1Bioenergy International Italia N° 0 - 2008 / www.bioenergyinternational.com
ConferenzaMitteleuropea
sulla BiomassaDal 16 al 19 Gennaio 2008 si è tenuta a Graz la seconda Conferen-za Mitteleuropea sulla Biomassa, organizzata dall’Associazione au-striaca per le Biomas-se, in collaborazione con la Camera di Com-mercio della Stiria, il Centro Austriaco per le Bioenergie e la Fie-ra di Graz e promossa dall’Unione Europea nell’ambito del pro-gramma EIE. L’evento ha fornito un aggiorna-tissimo panorama sugli sviluppi politici, econo-mici e tecnologici nel campo dello sfrutta-mento energetico del-le biomasse. Sessioni specifiche sono state dedicate alla produzio-ne di calore, di energia elettrica e di biocarbu-ranti. Grande attenzio-ne è stata dedicata alla produzione e all’ap-provvigionamento della materia prima attraver-so attività innovative nel campo agricolo e forestale. Il programma della conferenza inclu-deva oltre cinquanta presentazioni riunite in sette sessioni.. Due le presentazioni Italiane, entrambe molto ap-prezzate: nella prima il Dott. Raffaele Spinelli (CNR IVALSA) ha il-lustrato “l’esperienza Italiana sul ceduo a turno breve”, sottoli-neando l’elevato grado di sviluppo di questo settore in Italia; nella seconda il Prof. David Chiaramonti (Universi-tà di Firenze, CREAR) ha spiegato i progres-si effettuati nel nostro Paese nel campo delle “microturbine a gas ali-mentate con biomas-sa” che possono aprire la strada alla genera-zione elettrica diffusa. La Conferenza è stata accompagnata da tre sessioni di poster e da cinque visite guidate.
CNR-IVALSA
Eventi
Bioenergy International Italia N° 0 - 2008 / www.bioenergyinternational.comPagina ��
La mostra-convegno organizzata da BEES assieme al Gover-no dello Stato di Bahia (Brasile) è la porta ideale per il mercato sudamericano della bioenergia
Appuntamento a Bioenergy World Americas 2008!
PEZZOLATO – OFFICINE COSTRUZIONI MECCANICHE S.p.A.Via Provinciale Revello, 89 – 12030 Envie (Cuneo) – Italia
Tel. 0175 27 80 77 – Fax 0175 27 84 21 – e-mail: info@pezzolato.it – www.pezzolato.it
LA SICUREZZA DI UNA GIUSTA SCELTA
A seguito del successo della prima edizione del 2006, BEES ha il piace-re di annunciare che dal 16 al 20 Giugno 2008 a Salvador da Bahia, Bra-sile si terrà la seconda edizione di Bioener-gy World Americas (la Conferenza dal 16 al 17 e le Visite Guidate dal 18 al 20 Giugno). Come nel caso della prima edi-zione, il nuovo evento gode del pieno appog-gio del Governo dello Stato di Bahia in qualità di partner principale.Bioenergy World Ame-ricas 2008 farà perno attorno a tre assi prin-cipali: - una conferenza inter-nazionale di due giorni
con un forte accento sulla sostenibilità e sulle opportunità d’investi-mento; - escursioni studio nella regione per visio-nare esempi di livello mondiale di progetti nel campo della bioenergia in Brasile (sia progetti di sviluppo attuali che del prossimo futuro); - incontri organizzati in rete.Nel 2006, Bioenergy World Americas attirò 450 delegati alla Con-ferenza internazionale ed all’incontro del pro-gramma ALINVEST, provenienti da 20 paesi ed affrontò le questioni chiave del giorno rela-tive al biodiesel, all’eta-
Accordo tra Fiper e Clima-
tePartner per la protezione del clima in Italia
La Fiper ha recen-temente siglato con ClimatePartner, im-portante società di consulenza internazio-nale per la protezione del clima, un accordo che prevede l’utilizzo di crediti di emissione di CO2 provenienti da centrali di teleriscal-damento a biomassa di legno locale gestita secondo criteri di so-stenibilità. La Fiper conta con questo accordo di por-tare un nuovo impulso ai propri progetti non-ché di promuovere la conoscenza dei van-taggi della produzione di calore da biomassa e favorire la realizza-zione di altri progetti locali a beneficio del-l’ambiente. ClimatePartner, da parte sua, acquisisce nel proprio portafoglio progetti la possibilità di investire in crediti di carbonio nel nostro paese. I clienti di Cli-matePartner, aziende che agiscono volonta-riamente a favore del clima, potranno sce-gliere di finanziare gli impianti associati alla Fiper.“I cambiamenti clima-tici sono un problema globale con una cau-sa locale, – dichia-ra Stefano Indigenti, Presidente di Clima-tePartner Italia – La protezione del clima più efficace, parte dai comportamenti virtuosi di ciascuno sul proprio territorio. Ecco perché l’acquisizione dei cre-diti provenienti dai pro-getti Fiper all’interno del portfolio internazio-nale di ClimatePartner assume un significato importante.”
Gianluigi Pirrerainfo@bioenergyinter-national.it
Eventi
nolo, al biogas, agli eco-pellet e ai CDM.La seconda edizione di Bioenergy World Americas in Giugno di quest’anno partirà da questa solida piatta-forma e l’evento verrà organizzato in modo da fornire una finestra per gli imprenditori e gli investitori interessati ad esplorare ed a fa-miliarizzarsi con le op-portunità di sviluppare progetti nel campo del-la bioenergia in Brasile ed in America Latina con, come nel 2006, un forte accento su come applicare i principi e la pratica dello sviluppo sostenibile come crite-rio d’investimento.
Potrebbe Bioenergy World Americas 2008 essere il prossimo passo per rinforzare o allarga-re il tuo portafoglio nel campo della bioenergia? Se vuoi più informazio-ni, chiama Gloria Mico-ni al +33 84 86 89 32 o scrivele sulla posta elet-tronica a gloriamiconi@
bees.biz. Puoi anche ap-prendere le ultime noti-zie suwww.bioenergy-world.com
Paul Stuart,paulstuart@bees.biz
BWA 2006: il convegno internazionale
Pagina ��Bioenergy International Italia N° 0 - 2008 / www.bioenergyinternational.com
FEBBRAIO7 - 10 Bioenergy World Europe Italy Verona Italia www.bioenergy-world.com18 -18 1st Alternative Fuels Technology Conference AFTC Praga Rep. Ceca www.europetro.com22 - 24 Vegetalia Cremona Italia www.cremonafiere.it/vegetalia.html
MARZO1 - 7 International Renewable Energy Conf. (WIREC 2008) Washington USA www.acore.org/programs/wirec4 - 6 Enex New Energy 2008 Kielce Polonia www.targikielce.pl/targi/enex/5 - 7 Nordic Biogas Conference Malmö Svezia www.sgc.se5 - 7 World Sustainable Energy Days Wels Austria www.wsed.at6 - 9 Energiesparmesse Wels Austria www.energiesparmesse.at6 - 8 Energethica Genova Italia www.energethica.it/7 - 9 Int. Trade Fair and Conf. for Renewable Energies & Energy Stoccarda Germany www.cep-expo.com11 - 15 MCE - 36^ Mostra Convegno Expocomfort Milano Italia www.mcexpocomfort.it12 - 13 The Swedish National Energy Convention Stoccolma Svezia www.sverigesenergiting.se/english.php12 - 14 World Biofuels Markets Bruxelles Belgium www.worldbiofuelscongress.com28 - 30 AGROFER Cesena Italia www.cesenafiera.com/agrofer28 - 30 Agrimont Longarone Italia www.longaronefiere.it
APRILE3 - 6 Bois Energie Lons le Saunier Francia www.boisenergie.com7 - 9 Energy Efficiency & Renewable Energy Sources Congress Sofia Bulgaria www.viaexpo.com7 - 10 International Exhibition on EE & RES Sofia Bulgaria www.viaexpo.com11 - 13 Forst Live Offenburg Germany www.forst-live.de14 - 17 Biofuels Africa 2008 Johannesburg Sudafrica www.terrapinn.com15 - 17 Inter. Biomass 08 Conference and Trade show Minnesota USA www.biomassconference.com24 - 26 Renexpo Central and South-East Europe Budapest Ungheria www.renexpo-budapest.com30 - 02 Technibois 2008 Quebec Canada www.technibois.com
MAGGIO15 - 17 Solarexpò/Greenbuilding Verona Italia http://www.solarexpo.com23 - 25 terrafutura Firenze Italia www.terrafutura.it27 - 29 World Bioenergy 2008 Jönköping Svezia www.elmia.se/worldbioenergy27 – 31 Xylexpò & Dimaf Milano Italia www.xylexpo.com
Calendario 2008Quali soluzioni al problema del
particolato?
Le emissioni di polveri sottili, dette anche par-ticolato, provenienti dal processo di combustio-ne sono un problema anche per le moderne ed efficienti caldaie a biomassa legnosa.Le più recenti norma-tive in vigore fissano bassi valori soglia che impegnano i progettisti nel realizzare soluzioni efficaci senza far lie-vitare i costi finali del-l’impianto. L’adozione di appositi filtri è par-ticolarmente indicato in impianti realizzati in zone densamente po-polate dove il rischio di superare i limiti di in-quinamento dell’aria è cronico e nei casi in cui capiti di dover ricorrere a biomassa umida.I filtri maggiormente diffusi sono di tipo elet-trostatico, particolar-mente ingombranti e costosi. Una nuova generazio-ne di filtri si sta diffon-dendo con interessanti vantaggi per l’ambien-te e la salute.Tra le aziende mag-giormente attente al problema, la Kob Italia ha ad esempio svilup-pato un innovativo filtro antiparticolato a fibra metallica che equi-paggia la sua linea di caldaie PYROT® , con potenze che variano da 80 a 540 KW.I vantaggi del filtro rea-lizzato dalla Kob sono:- elevata qualità di fil-traggio del particolato - bassi costi di realizza-zione e manutenzione- ridotto ingombro
Gianluigi Pirrerainfo@bioenergyinter-national.it
Idrogeno:• Celle a combustibile
Terra:• Biogas • Biomassa• Geotermico
Acqua:• Impianti e turbine idro-elettrici
Vento:• Aerogeneratori• Parchi Eolici
Sole:• Solare termico• Solare fotovoltaico
Efficienza: • Risparmio energetico • Mobilità sostenibile• Casa energethicaorario 9.30 - 19.30
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3°Salonedel l ’energ iar i n n o v a b i l ee sostenibilecon convegni, seminari ecantiere sostenibile
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6-8 marzo 2008 • Fiera di Genova
valido per 1 ingresso giornaliero al costo di 7 € (invece di 10 €)
alle casse richieda la scheda di
registrazione, la compili e la consegni
insieme al presente buono
valido solo in originale
accesso:operatori e privati
costo biglietto giornaliero:intero: 10 €; ridotto: 7 €;
compreso il catalogo (ad esaurimento) + abbonamento annuo “energethica news” + accesso a tutti gli eventi collaterali + 3 lampadine a basso consumo c/o Enel.si
per info: www.energethica.it
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