Augias parla di laicità Missione calabrese e critica il ... · AMBIENTE INCONTRO IN VESCOVADO CON...

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VENERDÌ 21 SETTEMBRE 201214 CRONACA

INCONTRO IERI NELL'AULA DEI FILOSOFI ORGANIZZATO DALLA CONSULTA DI PARMA

Augias parla di laicitàe critica il vescovoIl giornalista e scrittore: Stato e Chiesa, entità distinte e separate

Laura Ugolotti

II «Fate arrivare al vescovo di Par-ma il mio messaggio: il suo com-portamento, quando ha posto unveto sulla mia presenza in città suinvito di don Luciano Scaccaglia,è stato scorretto».

Non le ha mai mandate a dire anessuno, Corrado Augias, e mon-signor Enrico Solmi non potevacerto fare eccezione. Men che me-no se l’occasione per togliersi unsassolino dalla scarpa è un incon-tro dal titolo «Libera chiesa in li-bero Stato?», organizzato dallaConsulta di Parma per la laicitàdelle istituzioni e che si è tenutoieri nell’aula dei Filosofi dell’Uni -versità.

L’episodio a cui ieri ha fatto ri-ferimento Augias è datato feb-braio 2011, quando don Scacca-glia invitò il noto giornalista,scrittore e presentatore televisi-vo, in Santa Cristina per parte-cipare ad un dibattito sulla figuradi Gesù di Nazareth per un ateo.«Fu sua Eminenza - ricorda Au-gias - a non volere la mia pre-senza. Un comportamento chegiudico sbagliato e scorretto, dalpunto di vista civile e religioso,perché significa chiudere le portea chi la pensa diversamente, an-che quando non si tratta di dog-mi ma di comportamenti pub-blici. Sarebbe stato più correttoaprire quelle porte e poi contro-battere, intervenire, dialogare».

Lo stesso spirito che era alla ba-se dell’incontro di ieri, svoltosi inun’aula dei filosofi a dir poco af-follata. Tema centrale: il rappor-to tra Stato e Chiesa cattolica, dueentità che per Augias sono di-stinte e, soprattutto, devono re-stare separate. «Mentre la spi-ritualità è una faccenda perso-

nale e privata su cui non è le-gittimo discutere, i comporta-menti religiosi nella vita pubbli-ca, per quanto siano una que-stione molto complessa, devonopoter essere dibattuti». Una que-stione complessa che ha originiantiche: «Non sono un anticle-ricale, ma la storia della Chiesacattolica, come confessione reli-giosa e come Stato sovrano, e lastoria dello Stato italiano sonostate legate per troppo tempo, 16secoli; è un intreccio difficile dasciogliere».

Il concetto cavouriano di «Li-bera Chiesa in libero Stato», così,è rimato sulla carta, già tradito -dice Augias - dai Patti lateranensiper cui comunque quella catto-lica era riconosciuta come leggedello Stato, e dal concordato cheporta la firma di Bettio Craxi,«che concesse alla Chiesa lo stru-mento dell’8 per mille. Per ar-rivare al Governo Monti, che nonha mai dato seguito alle inten-zioni di riscuotere l’Imu anchesui beni immobili della Chiesa».

Augias non usa mezzi terminineanche per il cardinale Ruini,«un politico sopraffino, che hapiù a che vedere con lo spirito diMachiavelli che con quello delVangelo. Se la chiesa facesse più,la chiesa forse avrebbe meno po-tere e meno soldi ma ne acqui-sirebbe in dignità spirituale».«C’è una commistione insana, in-vece, tra Stato e chiesa, che è dif-ficile da sciogliere. Non credo sianormale che ci siano i crocefissinelle aule di tribunale». «Vorreivivere in un Paese - ha conclusoAugias - dove la legge è legge, e sene risponde davanti ad un tribu-nale e dove le scritture sono scrit-ture e se ne risponde solo davantialla propria coscienza».�

AMBIENTE INCONTRO IN VESCOVADO CON SIMONE MORANDINI CHE HA PRESENTATO IL SUO ULTIMO LIBRO

Un percorso per riscoprire la Terra come donoLuca Molinari

II Da dominatori a custodi delcreato. Simone Morandini ha pre-sentato in Vescovado il suo ultimolibro «Abitare la terra custodirne ibeni. Un percorso per riscoprire laterra come dono per la famigliaumana, da custodire per le gene-razioni future, nel segno della so-stenibilità e della cura».

Al suo fianco, monsignor PietroFerri, presidente del Centro di Eti-ca Ambientale, promotoredell’appuntamento nel mese della

ROTARY PARMA IL CRITICO LETTERARIO ALLA SERATA CONVIVIALE DEL CLUB ALLO STENDHAL

Marchetti: la grandezza di Pascoli«Purtroppo in passatola scuola ha trattatole sue poesie comese fossero filastrocche»

Lorenzo Sartorio

II «La scuola elementare, neglianni, non è che abbia reso ungran bel servizio a Giovanni Pa-scoli e alle sue poesie, trattan-dole alla stregua di filastrocche.Pascoli non è un poeta ad usoscolastico, ma è un faro della let-teratura italiana i cui versi an-drebbero letti con attenzione enon a pappagallo, meditandoliprofondamente».

Rotary Farinelli, Marchetti e De' Angelis.

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NotizieInBreveALLE 21

Il coro «Kaluga»stasera nella chiesadi San Vitale�� Stasera alle 21 nella chiesadi San Vitale in via Repub-blica si terrà il concerto delcoro «Kaluga» della Regionedi Kaluga. Un concerto ad in-gresso gratuito e le eventualiofferte saranno devolute alreparto di oncoematologiapediatrica dell'ospedale Mag-giore. Il coro «Kaluga» (di-rettore artistico Valeriy Sla-vinskiy) è composto da 32persone. Piu di 20 anni quasiannualmente il coro fa unatournee per le citta europee,esibendosi con un costantesuccesso, propagandando lamusica sacra, nazionale eclassica russa.

VIABILITA'

Tornano i cantierinel fine settimanasull'Autocisa�� Sull'autostrada della Cisalo scorso fine settimana è sta-to l’ultimo della stagione incui, al fine di consentire unamigliore fruibilità dell’infra -struttura, è stato possibile ga-rantire la rimozione di tuttele lavorazioni. A partiredall’inizio di questa settimana(fino al mese di marzo), inrelazione alla realizzazione diimportanti interventi struttu-rali su alcune opere d’arte,l’Autocamionale della Cisa sa-rà interessata, anche nel wee-kend, dalla presenza di can-tieri non rimovibili e quindila viabilità subirà modifiche.

Salvaguardia del Creato. «La pri-ma sfida - ha spiegato Morandini -è quella di comprendere cosa si-gnifica essere abitanti della Terra.Solo se capiamo che siamo neces-sariamente consumatori di am-biente, che abbiamo bisogno deibeni della Terra, possiamo pren-dere in considerazione la questio-ne ambientale».

Da qui la necessità di ripensarela figura dell’essere umano comedominatore della creazione. «Sel’atteggiamento tipico dell’occi -dente - ha rimarcato - continuerà

CULTURA IL PRESIDENTE COSTI PARLA DEI NUOVI PROGETTI

Missione calabreseper l'Urban center:«Una sfida complessa»

Urban center Dario Costi

Gian Luigi dè Angelis, il segre-tario, Leonardo Farinelli, ha pre-sentato il relatore «amico fra-terno di vecchia data». Marchet-ti ha quindi illustrato, con lachiarezza e la profondità cultu-rale che gli sono proprie, la fi-gura del Pascoli e le tappe piùimportanti della sua tormentatavita funestata da luttuosi eventiil più tragico dei quali, e che se-gnò profondamente la sua esi-stenza, la morte del padre Rug-gero, avvenuta il 10 agosto 1867,assassinato con una fucilata sulproprio calesse mentre tornavaa casa da Cesena.

Un delitto che non ebbe mai unaspiegazione e le cui cause nonfurono mai chiarite nonostante

il Pascoli si dice sapesse chi fossel'assassino del padre al quale tut-ti gli anni, per la ricorrenza del 10agosto, inviava un biglietto.

Una vita tormentata, dunque,quella di Giovanni Pascoli segna-ta da lutti, incomprensioni, dif-ficoltà economiche, contraddi-zioni, pettegolezzi ricamanti sul-la sua vita privata e sul suo rap-porto con la sorella Maria (Ma-riù) che condivise con lui il«buen retiro» in Garfagnananella casa di Castelvecchio nelcomune di Barga acquistata colricavato di alcune medaglie d’orovinte nei vari concorsi letterari.

Dopo aver ricordato la grandez-za del Pascoli come eccelso poetain lingua latina e cantore dellanatura nelle sue più dolci espres-sioni come il cinguettio degli uc-celli, Marchetti ha declamato ecommentato alcuni capolavoripascoliani : «la Voce», «Novem-bre» e «La mia sera».�

Corrado Augias Il giornalista scrittore e il suo ultimo libro.

II Il presidente del Parma Urbancenter Dario Costi è stato chia-mato a Gioia Tauro per promuo-vere e sorvegliare la realizzazionedell’Urban Center e di altre ope-re.

Ma - mette in chiaro - non si-tratta di un'esportazione: «Tuttoè nato a giugno quando nella gior-nata di confronto tra gli UrbanCenter nazionali è stato presen-tato il progetto per Gioia Tauro. Inquell’occasione abbiamo incon-trato il vicesindaco che mi ha in-vitato a dare un contributo sia intermini di sostegno culturale e disensibilizzazione della popolazio-ne che in termini di controllo dellalegalità per le gare di affidamentodelle realizzazioni. Nessun espor-tazione del nostro modello. Dasempre gli Urban Center che fun-zionano sono quelli che nascono apartire dal basso, dalle potenzia-lità e dagli stimoli di ogni città.Così è stato a Parma dove il nostrogruppo di lavoro è nato in ambitouniversitario e col coinvolgimen-to di giovani architetti. E’ proprioquesta la prima questione: il pro-cesso di formazione ed il coinvol-gimento iniziale delle forze più di-namiche e motivate della comu-nità nel progetto».

Costi sottolinea che «l’UrbanCenter in quei luoghi potrà essereun presidio democratico fonda-mentale nella crescita del sensocivico e della consapevolezza dellepersone. Una partita decisiva perun territorio controllato dalla ma-lavita che solo grazie ad una mo-bilitazione permanente delle co-scienze ed ad una presenza evi-dente del Pubblico può essere vin-ta. La prima conferenza è su unaquestione in cui credo molto,quella dell’architettura democra-tica e del diritto alla qualità ur-bana e parteciperò ai lavori dellacommissione che affiderà la rea-lizzazione delle opere strategicheinsieme al rappresentante delleProcura e ai tecnici del Comune.

Tutto sarà visibile in streamingsul sito del Comune in modo chesia trasparente al massimo…»

Qualche preoccupazione per larealtà calabrese, Costi non la na-sconde: «Prima di accettare ho ri-flettuto a lungo. La piana di GioiaTauro è il terreno su cui sa com-battendo una delle sue battagliepiù dure l’associazione Libera diDon Ciotti. Il suo porto ha la po-tenzialità di essere un grande ap-prodo del Mediterraneo e rilan-ciare l’economia del Meridione.Ma è lo stesso porto dove hannoconfiscato qualche giorno fa quasi180 chili di Cocaina. Ho pensatoche il progetto dell’Urban Centerin cui crediamo a Parma comeluogo aperto di dibattito e di con-fronto tra le forze politiche eco-nomiche e sociali ha proprio aGioia Tauro un significato specia-le che va ben oltre la nostra espe-rienza locale. Per questa ragionenon mi sono tirato indietro. Av-vierò il processo di sensibilizza-zione della comunità e verificheròla correttezza delle gare per la suarealizzazione, una bella responsa-bilità. Una sfida che affronto vo-lentieri nella consapevolezza delledifficoltà che potrò affrontare».

Ma costi parla anche di Parma:«Riusciremo a portare due mo-

stre tra settembre e novembre. Laprima è una mostra sugli archi-tetti italiani under 50 che vedràuna giornata di discussione allapresenza di Franco Purini, mae-stro dell’architettura italiana chenon ha bisogno di presentazioni.La seconda è una mostra sul temaarchitettura/infrastruttura all’in -terno della quale stiamo organiz-zando insieme alla Provincia diParma un convegno internazio-nale con protagonisti di questeprogettazioni che ci presenteran-no le loro proposte per ferrovie,metropolitane e autostrade, maanche per il Mose, la grande operaidraulica che salverà Venezia eche cambierà il paesaggio della la-guna. Stiamo, poi, avviando un ri-flessione molto articolata sul rap-porto fotografia e architettura conlo Csac che vedrà prima della fined’anno la presenza a Parma di ar-tisti di livello internazionale emolte iniziative per tutto il 2013.Ma l’iniziativa forse più interes-sante per i cittadini sarà un in-contro/dibattito con il Giornaledell’Architettura a partire dallasua inchiesta di questa primaverasu Parma e tutti gli operatori dellacittà per capire come ripartire everso quale direzione. Allora di-scuteremo le idee per il futuro ol-tre che quelle per governo dell’og -gi».

Quanto ai rapporti instauraticon la nuova amministrazioneComunale di Parma, Costi rispon-de che «siamo in attesa di poterlaincontrare per capire cosa possia-mo fare insieme sui temi, soprat-tutto, della partecipazione e dellaformazione. Il Convegno di fineGiugno su questi temi con cui ab-biamo accolto l’Assessore Alinovici ha dato molti stimoli e alcunedirezioni di lavoro praticabili an-che in tempo di crisi grazie allapassione ed all’entusiasmo del no-stro gruppo di lavoro allargato.Vedremo nelle prossime settima-ne…».�

Vescovado Simone Morandini e monsignor Pietro Ferri.

ad essere quello dell’individuali -smo proprietario avremo delleconseguenze ambientali dram-matiche».

Fondamentale quindi abituar-si al rispetto della Terra. «Dob-biamo tornare a innamorarci delcreato - ha proseguito l’autore -. Laprima bellezza è la vitalità dellaTerra».

Tramite una spiritualità cri-stiana che loda Dio assieme allasua creazione è necessario «orien-tarsi verso una custodia respon-sabile e corresponsabile - ha os-

servato Morandini -. Questo signi-fica avere la capacità di cogliere lospessore, la densità dei problemi edi ponderarli».

Concretamente da un lato bi-sogna abbandonare l’idea di unosviluppo sregolato, ma dall’altra«evitare di cadere nella tentazio-ne di una decrescita - ha affermato-. Serve invece uno sviluppo so-stenibile, che guardi al futuro enon si mangi oggi i frutti del do-mani».

L’idea del creato come bene co-mune aiuta a trovare un approccio

diverso dall’individualismo pro-prietario. «La questione ambien-tale - ha concluso Morandini - èlegata al dialogo e all’ecumenismo.Solo insieme si può risolvere». Mo-randini è coordinatore del proget-to «Etica, filosofia e teologia» dellafondazione Lanza di Padova,membro del comitato di redazionedelle riviste «Etica per le profes-sioni - Questioni di etica applica-ta» e «Studi ecumenici» e membrodel gruppo «Custodia del creato»dell’ufficio nazionale per i Proble-mi sociali e il Lavoro della Cei.�

Così ha esordito allo Stendhal ilcritico letterario Giuseppe Mar-chetti intervenendo al primoconviviale, organizzato dal Ro-tary Parma dopo le ferie estive.Tema dell’incontro culturale, il

centenario della morte del poetadi San Mauro di Romagna mortoa Bologna il 6 aprile 1912.

Dopo il saluto ai numerosi pre-senti del presidente del club,