Linee programmatiche 2015-2016 Azione Cattolica - Diocesi ... · Linee programmatiche 2015-2016...

Linee programmatiche 2015-2016

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Linee programmatiche 2015-2016Azione Cattolica - Diocesi di Padova

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AGIRE n. 1 con I.R. - Pubblicazione dell’Azione Cattolica di Padova - Direttore responsabile: Anna Talami - Editore: Azione Cattolica di PadovaPubblicazione aut. dal Tribunale di Padova in data 28/12/1958 numero 160 - Stampa: Tipografi a Regionale Veneta – Conselve (PD)


La presentazione

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La presentazione

Le Linee programmatiche sono per l’associazione uno dei punti di riferimento fondamentali per l’anno associativo che si apre: rappresentano il percorso che il Consiglio diocesano affida alle associazioni parrocchiali per muoversi verso la sensibilità associativa dell’AC nazionale, le indicazioni che gli Orientamenti pastorali della nostra diocesi ci propone e i grandi appelli che il nostro tempo ci rivolge.L’impegno è di trovare una chiave unificante, che permetta a tutti – soci, responsabili, educatori – di avere una rotta sicura, chiara e che ci accomuna in tutta la vasta diocesi.Ecco quindi, racchiuso nel titolo Discepoli del Signore misericordioso, l’elemento che ci aiuta a fare sintesi per la prossima stagione associativa.L’idea del discepolato nasce dal misurarci responsabilmente con gli Orientamenti che la diocesi ci viene offrendo. La grande scommessa sull’iniziazione cristiana, che ormai da anni ci coinvolge, e il prossimo impegno sul suo quarto tempo (che esplicita l’antico periodo della mistagogia) ci ha fatto meditare sul senso del mistagogo, di colui che accompagna i fratelli lungo la via del vangelo a diventare discepoli di Gesù; questo lo può fare solo se a sua volta si fa discepolo umile e vero del Signore, se a sua volta si mette in cammino con la propria vita lungo il vangelo. Il discepolo, quindi, è l’icona che ci può ben rappresentare.Il discepolato evangelico poi, incarnato nella vita quotidiana di ognuno di noi, dà spazio e realizza innanzitutto il grande appello del nostro Progetto formativo (Perché sia formato Cristo in voi), lì dove riconosciamo espresse le caratteristiche fondamentali e fondanti il nostro essere AC. In questo senso innerva e offre contenuto, spessore ai cammini formativi che veniamo elaborando e proponendo per i nostri soci e i nostri gruppi. Certo, con sfaccettature differenziate per i vari destinatari, ma tutte preoccupate di questa obiettivo.Dentro questo orizzonte si ricomprendono, approfondiscono e arricchiscono anche le attenzioni rivolte ai responsabili ed educatori associativi. Non sono funzionari o burocrati, ma persone che per prime cercano di dare a sé la forma di Gesù e poi si preoccupano, ognuno con il proprio servizio, di

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La presentazione

accompagnare discepoli piccoli e grandi lungo la via del vangelo di Gesù. Qui trova senso allora tutta la preoccupazione che l’associazione dedica alla formazione di questi amici, perché possano vivere con intensità e insieme con gioia questo doppio versante del proprio discepolato.C’è infine il grande appello di papa Francesco: alla misericordia e alla grande esperienza del Giubileo di quest’anno. La misericordia è innanzitutto “titolo”, essenza e insieme dono di Dio, di quel Dio di cui Gesù – il misericordioso – è il volto umano, che noi possiamo “vedere”: chi vede me vede il Padre (cf. Gv 12,45). Perciò come discepoli ci mettiamo alla sequela di Gesù, perché ci conduca a conoscere il Padre misericordioso, perché ci aiuti ad accogliere la sua misericordia.

Questo ci sembra il quadro unificante che ci può accompagnare quest’anno. In questo quadro proviamo a sviluppare le nostre Linee programmatiche, perché ci siano utili.

Filippo Donicon la presidenza diocesana dell’AC di Padova


La presentazione

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Le Linee programmatiche servono a tradurre in termini associativi gli Orientamenti pastorali diocesani, le priorità che la Chiesa di Padova si dà per meglio vivere la dimensione comunitaria della vita di fede. L’AC sceglie di stare in parrocchia e in diocesi, in quella porzione di Chiesa universale chiamata a vivere la dimensione comunitaria in un determinato luogo, e tra le persone che vi abitano. Per lavorare nella parrocchia e nell’unità pastorale e in vicariato è utile condividere gli obiettivi di fondo e tradurli nella vita associativa in tutta la nostra diocesi.L’AC diocesana partecipa alla redazione degli Orientamenti diocesani, mentre l’AC parrocchiale e vicariale, attraverso il presidente parrocchiale e vicariale, partecipa all’individuazione delle priorità pastorali nella parrocchia, nell’unità pastorale e nel vicariato.

Esse sono utili a ogni socio, ma in particolare vanno lette dalle presidenze parrocchiali (interparrocchiali o di unità pastorali) e vicariali. Il referente della presidenza diocesana in ciascun vicariato è disponibile ad aiutare la presidenza vicariale a prenderle in considerazione. A parte il calendario associativo (fondamentale per non sovrapporre impegni o per non sovraccaricare le agende), qui si trovano le scelte fondamentali dell’AC di Padova. Alle presidenze parrocchiali e vicariali è chiesto di trovare il modo per attuarle nel luogo in cui operano in concreto.Le proposte diocesane vanno inserite nel cammino dei gruppi adulti, giovani e ACR, tenendone conto nell’organizzazione dei cammini parrocchiali o vicariali.Seguire le Linee programmatiche è un esercizio di stile associativo: ci aiuta a essere unitari, a tener presente le dimensioni vicariale e diocesana, ad aggiornare la formazione degli educatori, a non trasformare l’associazione in un club privato.

A cosA servono le linee progrAmmAtiche dell’Azione cAttolicA?

come si usAno le linee progrAmmAtiche diocesAne di Ac?


L’icona biblica

L’icona biblica

Quest’anno anche nelle nostre Linee programmatiche scegliamo di proporre un’icona biblica. Non è un fatto estetico, neppure un adeguarci a una moda, ma la netta consapevolezza che debba essere il vangelo, con i suoi fatti concreti di vita, a illuminarci, a dare l’orientamento, l’impronta e il gusto della vita associativa che, nella propria spiritualità, si preoccupa di coniugare continuamente l’esistenza con l’incontro con la Parola che salva.Facciamo allora tesoro di quanto ci consegna l’associazione nazionale, e anche noi andiamo con “delicatezza” alla pagina di Luca che ci racconta dell’incontro di due donne – Maria ed Elisabetta – nel momento più intenso e insieme “naturale” della loro gravidanza.

Dal vangelo di Luca (1,39-48)In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zacca-ria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha cre-duto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto». Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’u-miltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chia-meranno beata».

Non vogliamo avventurarci in un’analisi esegetica: non ne siamo capaci, non è da noi. Desideriamo solo offrire alcuni spunti, che nascono dalla nostra sensibilità laicale, che hanno ispirato la riflessione e la stesura di queste pagine e che pensiamo possano essere utili e interessanti anche


L’icona biblica

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per chi queste pagine è chiamato a leggerle e ad attuarle nel concreto della vita dei gruppi e delle comunità.• Accogliamo l’ordinarietà di queste due donne: una giovane e l’altra

avanti nell’età, una che risiede in un paesino sconosciuto della Galilea e l’altra in una delle povere periferie della città santa. Eppure in queste due storie anonime s’intreccia il disegno di salvezza dell’Altissimo, rendendole entrambe misteriosamente e miracolosamente feconde: nel loro grembo si genera, prende vita una creatura che in qualche modo da Dio stesso riceve vita!

• Portatrici entrambe di questa sorpresa, la più giovane si muove incontro alla parente anziana. Maria non va a evangelizzare, neppure a proclamare chissà quale verità… Si muove mossa dallo Spirito per rispondere a una chiamata di una parente, di una sorella nel bisogno. È una visita di solidarietà e di condivisione, e da questo viaggio di carità arriva a lei, arriva a entrambe, la conferma della proposta stessa di Dio, di diventare ambedue madri per la salvezza. Ognuna delle due – Maria, ma anche Elisabetta – si scopre evangelizzata ancor prima di essere evangelizzante, ricca della provvidenza di Dio nell’altra ancor prima di poter narrare la propria.

• Nella vita di tutti i giorni il Signore si fa strada: nelle nostre domande, nelle domande dei fratelli. Nell’ascolto e nella narrazione reciproca il Signore inserisce le sue risposte, attraverso le labbra di quanti incontriamo nel nostro cammino quotidiano.

Abbiamo sostato su questa immagine e ci siamo lasciati illuminare per le pagine seguenti. Auguriamo che anche per voi l’esperienza di queste due amiche donne possa rischiarare i passi della vostra storia associativa, personale, di presidenza, di gruppo. Nell’affidamento reciproco al Dio che genera vita piena.

Le due figure stilizzate di Maria ed Elisabetta che appaiono in copertina sono l’opera bronzea posta all’ingresso del sagrato del Santuario della Visitazione, ad Ain Karim, a pochi chilometri da Gerusalemme, dove tradizionalmente si vuole sia avvenuto l’incontro tra le due donne narrato dal vangelo di Luca.


Le idee

Le idee

La laicità è uno dei tratti associativi peculiari che caratterizza la nostra fede e il nostro essere discepoli. Su di essa vogliamo mettere il nostro studio, la nostra riflessione, la nostra preghiera. Con essa desideriamo diventare testimoni della bella notizia della salvezza di Gesù per il mondo.Questo significa concretamente…• elaborare cammini formativi che facciano della dimensione laicale,

cioè della storia personale quotidiana, il luogo di incontro con il vangelo di Gesù per maturare atteggiamenti di fede che ci facciano tornare da credenti e missionari nella personale storia di laici;

• dedicare una particolare cura e attenzione affinché tutti i momenti di spiritualità proposti e realizzati siano attenti a questa dimensione;

• far sì che tutto ciò si traduca soprattutto in un metodo, in un “modo di affrontare la vita” da credenti, che ci caratterizza come soci di AC; come tali ci mettiamo a servizio della Chiesa e del mondo.

L’Iniziazione Cristiana (IC), e quest’anno soprattutto il quarto tempo, ci interpella fortemente. Essere discepoli con questa attenzione per noi vuol dire…• delineare sempre più il nostro stare e il nostro collocarci da AC nell’IC;• rafforzare molto di più la nostra identità di soci, di responsabili e di

educatori di AC, perché ciò è un bene prezioso anche per l’IC;• caratterizzare in maniera profonda ed efficace i nostri itinerari e la

nostra spiritualità di primo annuncio e d’iniziazione.

Ci rendiamo conto che, perché tutto questo sia accolto e divenga efficace, è necessario dedicare tempo ed energie per la formazione dei nostri responsabili e dei nostri educatori.Il significato profondo di questi servizi risiede nell’esperienza stessa di fede

discepoli nellA vitA quotidiAnA

discepoli nellA nostrA chiesA

diocesAnA

discepoli che educAno e

AccompAgnAno


Le idee

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che ciascuno fa: si è quindi educatori e accompagnatori al discepolato solo se per primi si è discepoli, in cammino lungo la via del vangelo di Gesù.Per far questo…• desideriamo, una volta di più, raccomandare che ciascuno si senta

innanzitutto chiamato ad una propria e continua e vera formazione, all’interno del gruppo di appartenenza, in parrocchia o in vicariato, e che comunque abbia la preoccupazione che questi percorsi ci siano e si rendano disponibili;

• vogliamo potenziare le proposte formative diocesane, ma anche aiutare con piccoli strumenti concreti le presidenze perché sappiano prendersi cura degli educatori delle loro parrocchie.

La sorpresa che papa Francesco sta offrendo per quest’anno fa innanzitutto riferimento al cinquantesimo anniversario della chiusura del Concilio ecumenico Vaticano II. È un richiamo alla pietra miliare del nostro “dire in modo nuovo la nostra fede al mondo”, ed è quindi una sollecitazione a verificare continuamente il nostro modo di essere credenti nel nostro tempo. Ma è anche una sfida a delineare questo nostro modo nell’esperienza della misericordia: quella che Gesù con la vita ci testimonia essere il tratto più intenso della vita stessa di Dio Padre.

L’anno pastorale che si apre si preannuncia già con non poche sfide e sollecitazioni, che siamo chiamati a raccogliere e affrontare.

a. Il Convegno di FirenzeSi preannuncia come un’esperienza forte per la Chiesa italiana. Al di là dei tanti spunti che offrirà per delineare sentieri con cui rigenerare questo nostro umanesimo, facciamo già tesoro dei cinque verbi che fin da ora lo caratterizzano: uscire, annunciare, abitare, educare, trasfigurare. Accolti e meditati, sono tesoro per il nostro essere laici credenti nel mondo.

b. La GMG di CracoviaÈ una mobilitazione verso un appuntamento che è diventato tappa per la gioventù mondiale. Quest’anno la Pastorale giovanile ci offre maggiori spunti di preparazione e poi di attuazione, oltre che l’opportunità di viverla direttamente. Noi di AC ci stiamo in prima persona, offrendo tutta la nostra ricchezza associativa.

discepoli del signore misericordioso

Alcune sfide trAsversAli


Le idee

c. Attorno al nuovo vescovoAl momento di questa scrittura… non lo conosciamo. Ma questo evento – un po’ storico per noi di Padova – ci muove alla gratitudine per il vescovo Antonio per i suoi 25 anni di guida pastorale e di simpatia all’AC; ci muove all’accoglienza e alla conoscenza reciproca con il nuovo pastore, mettendo a sua disposizione tutto il nostro bagaglio, le nostre capacità, soprattutto il nostro affetto; ci muove alla riscoperta – una volta di più – del valore della diocesanità e della presenza ecclesiale nel nostro territorio e nella nostra cultura del NordEst.


La vita associativa

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La vita associativa

Due sono i grandi percorsi in movimento. Il primo è quello che abbiamo chiamato AGR (che sta per Adulti, Giovani, Ragazzi), il percorso di incontro con i vicariati da parte dei due settori giovani e adulti e dell’articolazione ACR. Abbiamo iniziato questo viaggio, che ha già toccato alcuni vicariati, come risposta all’invito di papa Francesco ad “andare”. Abbiamo così pensato che per l’associazione diocesana poteva essere un momento prezioso per conoscere direttamente le realtà associative locali. Veniamo con i rappresentanti delle tre fasce d’età per sottolineare l’attenzione ai cammini formativi che vogliamo offrire ai soci, al nostro essere associazione chiamata a far dialogare fede e vita negli ambiti in cui ci spendiamo da laici testimoniando il Signore (nel lavoro, in famiglia, nello studio, nel gioco, in famiglia, con gli amici, nell’impegno nel volontariato e nel socio-politico...). Per aiutarci a stare in ascolto delle domande che la vita, proprio in quegli ambiti, pone alla nostra fede. Il secondo è quello che abbiamo chiamato AC & IC, o meglio, l’Azione Cattolica “nella” Iniziazione cristiana, o ancora, l’AC nella comunità che inizia alla fede. Siamo ben consapevoli di essere parte del percorso di IC rinnovato e portato avanti nelle nostre comunità cristiane. Continuiamo pertanto il cammino di armonizzazione della proposta associativa all’interno delle comunità cristiane che si riscoprono chiamate a iniziare alla fede attraverso un cammino che prevede anche i passaggi sacramentali.Continueremo come presidenza diocesana il confronto con il consiglio pastorale diocesano e gli uffici diocesani, per giungere a indicazioni pratiche su come procedere a questa armonizzazione. Abbiamo molto materiale da utilizzare a questo fine: le indicazioni del vescovo all’assemblea diocesana, i lavori con i presidenti parrocchiali e vicariali, il weekend AC & IC, le molte buone prassi attuate nelle nostre parrocchie. Offriremo tutto questo anche al nuovo vescovo.Continuiamo a legare espressamente i cammini formativi, specie dell’ACR, al percorso di IC dei ragazzi, in un’ottica di complementarietà, pur consapevoli che il cammino di ACR, ove correttamente proposto, è ritenuto

in diocesi


La vita associativa

in molte diocesi “differenziato” rispetto al cammino di IC, perché già in sè iniziatico.

Ai vicariati proponiamo quest’anno tre attenzioni.1. Armonizzare le tappe vicariali del cammino di formazione degli educatori

con i weekend formativi diocesani e con le tappe parrocchiali della cura degli educatori.

2. Individuare comportamenti comuni da tenere nel rapporto con i catechisti, con i parroci, con gli accompagnatori degli adulti, affinché il percorso formativo dell’AC (specialmente dell’ACR) si coordini e si armonizzi con quello dei catechisti nell’ambito della vita comunitaria, conoscendo prima di tutto cosa sta capitando nelle diverse parrocchie, individuando buone prassi e migliorando quelle che non funzionano. L’ideale è che questi comportamenti siano condivisi a livello vicariale (vicario foraneo, coordinamento vicariale, coordinatore dei catechisti...).

3. Verificare che le presidenze parrocchiali seguano la formazione degli educatori, secondo la proposta di seguito presentata.

Alla presidenza chiediamo quest’anno di rinnovare l’impegno nella cura degli educatori (ACR, giovani, adulti). A essa (di cui fa parte anche il parroco o l’assistente) spetta individuare i giovani e adulti cui fare la proposta di servizio educativo. Occorre poi che la presidenza accompagni gli educatori. Per facilitarla in questo compito, proponiamo un cammino di “cura” in tre tappe, da svolgere a livello parrocchiale (o di associazione interparrocchiale o di UP). 1. Una prima tappa, a ottobre, in cui gli educatori incontrano gli altri

soggetti che, in parrocchia, si occupano di formazione: i catechisti prima di tutto, ma anche il consiglio pastorale, il parroco, altre aggregazioni... Questo per presentarsi, presentare i cammini associativi, conoscere i catechisti e le tappe che i ragazzi vivono con loro, in modo da coordinare le iniziative e il calendario.

2. Una seconda tappa, a gennaio-febbraio, in cui lavorare sulle motivazioni del servizio educativo, per far riscoprire agli educatori un cammino personale di sequela del Signore, come appartenenti a una comunità cristiana, membri di un’associazione.

3. Una terza tappa, alla fine dell’anno associativo (maggio-giugno), per la verifica del cammino svolto, per condividere cosa si è riusciti a fare, cosa invece si poteva fare meglio, individuandone le ragioni. Ma anche

in vicAriAto

in pArrocchiA


La vita associativa

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per raccontarsi il rapporto con i ragazzi (e i giovani e gli adulti), tra educatori, con la presidenza parrocchiale, con l’AC vicariale e diocesana, con il parroco, i catechisti, gli altri soggetti che operano nella comunità. Può essere il momento buono (se non lo si è già fatto) per individuare a quali ragazzi, giovani e adulti può essere fatta la proposta dei campi scuola diocesani.

Alcune parrocchie già lavorano nella direzione indicata, e abbiamo riscontrato buoni frutti. Si tratta allora di continuare fiduciosi nel percorso attuato, eventualmente integrandolo, oppure di iniziare ad intraprenderlo, approfittando del materiale messo a disposizione.Non si tratta di organizzare riunioni in più, ma di orientare nel senso proposto quelle che già si fanno. Da settembre sono sul sito dell’AC diocesana le schede da utilizzare per la cura e l’accompagnamento parrocchiale degli educatori, in modo da facilitare il compito delle presidenze.


Le proposte

Le proposte

Noi adulti siamo chiamati innanzitutto a essere “discepoli nella vita quotidiana”, maturi e capaci di far sintesi tra le nostre esperienze e scelte di vita e la nostra scelta di fede. Come Maria, ogni giorno scegliamo di dire sì al mondo che ci chiama, che ci interpella, a volte anche in maniera molto intensa.Siamo chiamati anche ad essere “discepoli nella nostra Chiesa diocesana” standoci dentro, fino in fondo, corresponsabilmente. Concretamente significa pensare al modo in cui vogliamo stare nel percorso di Iniziazione cristiana con i ragazzi, con i genitori, con gli educatori di AC, con la comunità intera: hanno bisogno di adulti capaci di essere accompagnatori e testimoni.Come tali, “discepoli che educano e accompagnano”, scegliamo, al fianco della presidenza parrocchiale di AC, di metterci accanto agli educatori, curando per loro percorsi formativi per aiutarli a crescere nella fede e dentro l’AC.Nell’anno del Giubileo la misericordia deve metterci in discussione negli ambiti della nostra vita, dove siamo chiamati a “dar spazio all’altro” personalmente, come gruppo e come comunità.

Ecco come il settore adulti diocesano si impegna a far propri questi atteggiamenti di “discepolato”.• Adulti nella fede viene proposto per il terzo anno prima di tutto come

metodo che vogliamo offrire ai vicariati per poter prendere in mano e gestire i temi della vita; i contenuti che noi presentiamo – lavoro, responsabilità e impegno nel mondo, fragilità, il senso della domenica, l’uso dei beni e delle risorse - sono esemplificativi e aiutano proprio a fare esperienza di gruppo.Rimandiamo al sito http://www.acpadova.it/articoli/2013-2014/adulti-nella-fede dove viene presentata la proposta.

• Anche il testo nazionale si offre come possibilità e momento di formazione per un gruppo già costituito e rodato, oppure in fase di creazione. Il titolo – #Viaggiando. Sul cammino di fede di Maria – ci riporta all’icona biblica

il settore Adulti


Le proposte

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dell’ACI, che abbiamo scelto anche per le nostre Linee programmatiche. È viaggiando che si impara a vivere; è viaggiando che si apprende che tutti gli incontri che facciamo ci insegnano qualcosa di noi stessi; è viaggiando che scopriamo che, quello che il Padre ha voluto donarci, è un pellegrinaggio su questa terra, di felicità e verso la felicità. La nostra vita e il mondo che ci circonda ci insegnano che il viaggio assume mille significati e sfaccettature: viaggio come spostamento, pellegrinaggio, peregrinazione, migrazione, vagabondaggio e quanto ci dice la nostra diretta esperienza. Noi scegliamo di compiere questo viaggio, qualsiasi esso sia, insieme, in gruppo.

• Vivere da “adulti nella fede” significa curare la propria spiritualità: a livello personale, di gruppo, comunitario, con momenti proposti in parrocchia, in vicariato e con quelli diocesani.Per la meditazione e la preghiera personale offriamo Lungo la via. Appunti per una regola di vita per gli adulti di AC, uno strumento per poter costruire la propria personale regola di vita, Dall’alba al tramonto, testo quotidiano di preghiera e di incontro con la Parola e Di domenica in domenica, dall’AC nazionale, che accompagna nella meditazione delle pagine della Scrittura delle feste.

• Per una ricarica spirituale l’AC diocesana offre a tutti gli adulti e le famiglie il consueto appuntamento di spiritualità a Villa Immacolata in avvento, domenica 29 novembre.Per la quaresima proponiamo una formulazione diversa: due domeniche di spiritualità “delocalizzate” in due vicariati uno a nord (Villanova) e uno a sud (Este) della nostra diocesi, per incontrare le persone proprio nei luoghi in cui esse vivono, naturalmente aperte ai vicariati vicini e a tutti quanti desiderano partecipare.

La proposta formativa dell’AC si realizza anche attraverso altre esperienze che aiutano a consolidare il proprio cammino:• Adulti: cominciamo bene!, il consueto appuntamento, il 27 e 28 agosto

2016, per i responsabili e gli accompagnatori dei gruppi adulti, per conoscere da vicino le proposte diocesane;

• Il Convegno educatori, il 4 ottobre, momento di ri-partenza dell’anno associativo, che offre agli accompagnatori spunti di formazione personale e di gruppo;

• Openfield, il 7 novembre, contributo per riflettere su temi del mondo in cui viviamo, in collaborazione con altre associazioni diocesane e con l’Ufficio della pastorale sociale e del lavoro;

• Insieme per la Pace, il primo giorno dell’anno nuovo, per sottolineare il nostro stare e testimoniare nel mondo, in collaborazione con le altre realtà diocesane;


Le proposte

• l’Incontro-festa adultissimi, il 19 maggio, per valorizzare e far incontrare la ricchissima esperienza di gruppi presente nella nostra diocesi;

• Il campo adulti e famiglie, in agosto, momento di pausa, polmone formativo, spirituale e di relazioni durante l’estate.

Continua la collaborazione con l’ACR per i percorsi dei genitori durante il Mese del Ciao, della Pace e degli Incontri.L’AC si prende cura di tutti i gruppi (adulti giovani, adultissimi, sposi, famiglie, di interesse…), come espressione di un modo di essere adulti, di vivere la fede in tutte le età e le condizioni di vita. Questa trasversalità di proposta è la nostra ricchezza e deve essere coltivata con particolare attenzione, valorizzando l’adulto in quanto tale, nessuno escluso, con temi e proposte aperti al mondo. Desideriamo infine proporre l’importanza dell’adesione all’Azione Cattolica, non solo come sostegno all’associazione, ma per sentirsi parte e coinvolti realmente in un’esperienza fondamentale per la nostra vita, che aiuta a darle gusto e a vedere la bellezza che sta dentro ad essa. Allo stesso tempo l’adesione è cura della nostra identità di AC, con una storia lunga alle spalle e con una visione profetica davanti agli occhi.

Provocati dagli incontri con gli educatori, dai consigli diocesani e dalle presidenze vicariali, incoraggiati dal neonato ufficio diocesano per la Pastorale dei giovani, quest’anno vogliamo approfondire il tema dell’identità associativa: travolti dalle numerose riunioni, dalla frenesia del fare, rischiamo di dimenticare la storia della nostra associazione, le radici più profonde e lo stile che l’hanno sostenuta fino ad oggi nei periodi storici più diversi.Tutto questo non significa ripiegarsi nostalgicamente al passato o chiudersi in se stessi, ma con semplicità riscoprirne la ricchezza e acquisire maggior consapevolezza, decisione e coraggio nell’essere testimoni della buona notizia evangelica.Cos’è Azione Cattolica? Quale stile propone per vivere e testimoniare il vangelo? In quali luoghi e con quali attenzioni possiamo vivere l’incontro con Cristo e accompagnare l’altro?Solo provando a rispondere a queste domande potremo poi scegliere consapevolmente di aderire all’AC.La collaborazione a livello vicariale è la carta vincente per scoprire nuove idee ed energie anche quando la partecipazione è scarsa o nulla! Con passione, umiltà e pazienza è necessario guidare i responsabili parrocchiali e gli educatori a riscoprire cosa significa essere associazione,

il settore giovAni


Le proposte

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cosa significa essere un giovane di AC. È bello e importante rileggere e discutere insieme il Progetto formativo “Perché sia formato Cristo in voi” o alcune sue parti. Suggeriamo in particolar modo di leggere l’introduzione: Azione cattolica e scelte formative; il cap. 1 Un progetto per pensare la formazione, il cap. 3 Fedeli al Vangelo in questo tempo, il cap. 5 Gli itinerari formativi, soprattutto il par. 3 Lungo le stagioni della vita.Stimolati inoltre dalle parole di papa Francesco e dalla fortuna di vivere il prossimo Anno santo, con tutta l’associazione vogliamo approfondire il tema della misericordia, intesa prima di tutto come atteggiamento e stile di vita: un modo e uno sguardo nuovo con cui guardare all’altro (v. Linee programmatiche 2014-2015), un farsi prossimo che diventa scoperta della propria vocazione. Un mettersi in Azione ispirato da Cristo, una disponibilità al servizio che cresce e si coltiva nella spiritualità e nella preghiera trova qui la forza e la motivazione per crescere e fiorire quale vera e gioiosa realizzazione di sé e dono per chi incrociamo nella vita.Per costruire i cammini dei gruppi giovani e giovanissimi proponiamo le guide nazionali Ready to go, per proporre ai giovanissimi esperienze di annuncio, incontro e comunione, per rileggere la loro vita alla luce della chiamata di Dio e rinnovare le motivazioni del loro andare e del loro vivere l’amore; il sussidio giovani Non posso più aspettare suggerisce uno stile di vita aperto a condividere la grande gioia dell’incontro con il Signore nella propria vita, senza indugi o timori. È un incontro che fa vibrare il cuore e spinge ad andare in fretta a condividere quella gioia immensa con altri, che spesso aspettano solo che qualcuno ne parli loro!All’interno dei cammini, suggeriamo inoltre di porre particolare attenzione al tema del servizio declinato come uno stile da mettere in atto nei luoghi della vita quotidiana: a casa, a scuola, nel lavoro, nello sport, nelle relazioni... trovando, a partire dalla quotidianità di Gesù, i piccoli gesti da imitare. Il tema può essere approfondito infine attraverso esperienze concrete in collaborazione con le numerose realtà o associazioni presenti nella nostra diocesi e nelle parrocchie.A livello diocesano, oltre alle già conosciute e valide proposte diocesane, vogliamo impegnarci in alcuni nuovi appuntamenti per la formazione di giovani ed educatori: il weekend di formazione per educatori issimi Fino in Cima 2.0 e due Open day, tempi privilegiati per l’incontro, il confronto e la preghiera, rivolti ai responsabili, agli educatori e a tutti i giovani.Sosteniamo inoltre il percorso del MSAC e della FUCI (di cui trovate informazioni più dettagliate di seguito) quali luoghi privilegiati per la formazione degli adolescenti come studenti e dei giovani universitari.Infine, in collaborazione con la Pastorale dei giovani, ci inseriamo nel cammino di preparazione che ci porterà alla GMG estiva a Cracovia.


Le proposte

Viaggiando Verso TE è il titolo del cammino annuale diocesano e nazionale, che si sviluppa in cinque diversi sussidi durante l’anno – i Tackle – con attività pensate per le diverse fasce d’età.Il cammino di formazione 2015-2016 propone la categoria della novità. L’aspetto esperienziale da cui partire è una domanda di autenticità e originalità: “È nuovo?”, una richiesta che spesso leggiamo negli sguardi e nei gesti dei ragazzi, talvolta accompagnata da entusiasmo e curiosità, altre volte espressa con tono annoiato. Essi cercano una novità perché li stimola, li incuriosisce e in questo modo li aiuta a crescere: imparano a usare un nuovo gioco, conoscere nuove persone, visitare nuovi posti.Durante il cammino i ragazzi accolgono l’invito a mettersi in viaggio, accompagnati da nuovi amici (Mese del Ciao), sperimentano la fatica dell’attesa (Primo tempo di Catechesi), e imparano ad andare oltre alle apparenze e i pregiudizi, mettendosi in gioco per conoscere nuove persone (Mese della Pace).Durante l’anno però, come in qualsiasi esperienza di vita, i ragazzi incontrando degli ostacoli e delle difficoltà, sperimentano la bellezza dell’aiuto reciproco e dell’amicizia con Colui che salva (Secondo tempo di Catechesi). Infine i ragazzi scoprono la bellezza di “nuovi luoghi” di vita, conoscendo la preziosità di una storia che li precede (Mese degli incontri).Gli atteggiamenti che il percorso propone di suscitare nei ragazzi sono il discernimento, lo stupore, la responsabilità e la generosità.A fare da sfondo a tutto il cammino è l’ambientazione del viaggio in treno.L’anno associativo si conclude con la proposta del campo scuola, che accompagna il ragazzo a recuperare la propria esperienza di fede dentro il tempo e il luogo della quotidianità di ciascuno.La proposta dell’ACR, attraverso contenuti ed esperienze continua a proporre uno stile missionario “uscendo da…” l’individualismo, l’egoismo, i pregiudizi, lo sconforto e invita ad “andare verso…” qualcuno che è diverso, qualcuno che ha bisogni diversi e che ha un pensiero diverso dal mio.L’ACR intende diffondere questo stile attraverso un atteggiamento di misericordia verso i fratelli, con gli Orientamenti pastorali diocesani e con la finalità dell’Anno santo indetto da papa Francesco.

Un’azione che dà forma: «L’educatore è una persona con un mondo interiore ricco; una persona discreta: autorevole nel proporre, capace di stare nell’ombra per non ostacolare l’azione dello Spirito e per non violare la libertà di quei sì che devono maturare nell’interiorità» (cf. Azione CAttoliCA itAliAnA, Perché sia formato Cristo in voi. Progetto formativo, AVE, Roma 2004, pp. 103-105).La formazione educatori diocesana vuole partire quest’anno dalle parole

l’Azione cAttolicA

dei rAgAzzi

LA FORMAZIONE

DEGLI EDUCATORI


Le proposte

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del Progetto formativo di AC, parole che delineano una figura dell’educatore davvero bella!È proposto a livello unitario e diocesano un weekend sul tema dell’interiorità. È un obiettivo formativo, anzi un vero e proprio cammino che porta ad apprezzare le “dimensioni interiori della vita dando pienezza all’esistenza”.A livello vicariale, come sviluppato in occasione della giornata di formazione (6 giugno 2015) con i responsabili formazione vicariali, l’equipe diocesana collabora con le presidenze vicariali per lo sviluppo di proposte formative specifiche per le realtà locali (ABC dell’ACR, moduli “fraternità” e “responsabilità”…), proponendo, oltre al weekend unitario, anche i weekend prima esperienza ACR e del settore giovani.Sono proposti poi la cura e l’accompagnamento degli educatori affidati alle presidenze parrocchiali. Di questo si è già scritto più sopra e la commissione lavora in sinergia con la presidenza diocesana.

Desideriamo, come soci e responsabili, riscoprirci parte della nostra associazione e valorizzarla tra i vari gruppi e le varie persone attive in parrocchia, in vicariato e in diocesi. Per questo il primo non scontato impegno è di facilitare il passaggio di informazioni tra i vari livelli associativi, dalla diocesi verso la parrocchia e viceversa. Può essere d’aiuto in tal senso l’iscrizione alla Newsletter e alle pagine Facebook. Nell’ottica di un’AC più attenta alla comunicazione la commissione diocesana lavora per il rinnovo dei mezzi di comunicazione: non solo un abbellimento, ma una semplificazione del processo di diffusione di informazioni e materiali. In particolare i sussidi sono punto centrale dei percorsi e garantiscono quel cammino insieme che riunisce i gruppi sparsi per la diocesi in uno unico e li rende parte di una stessa realtà. Per questo l’invito è di prendere a cuore i sussidi, favorendone la lettura tra gli educatori e il continuo miglioramento (con suggerimenti costruttivi rivolti alle commissioni diocesane, sempre disponibili all’ascolto).

Il Movimento Studenti di Azione Cattolica (MSAC) è l’espressione, a misura di studente delle scuole superiori, dell’attenzione missionaria dell’Azione Cattolica agli adolescenti nella loro condizione di studenti. Crediamo negli studenti: nella loro creatività, nella loro vitalità, nella loro capacità e voglia di vivere in pienezza l’esperienza scolastica. Ai msacchini piace lo stile del prendersi cura, riassunto nel semplice motto di don Milani e della scuola di Barbiana: «I Care».

LA PROMOZIONE ASSOCIATIVA

IL MSAC


Le proposte

Il MSAC vuole anzitutto essere un’esperienza positiva di AC, da condividere testimoniando ai propri coetanei la bellezza di essere giovani cristiani “in gamba”! Desideriamo anche essere al servizio del settore giovani, e in particolare degli educatori dei gruppi giovanissimi parrocchiali: i nostri educatori sono disponibili per eventuali incontri nelle parrocchie, nei vicariati, anche per riflettere sull’argomento “scuola e giovanissimi”.Il nostro vivace circolo msacchino di Padova è sempre aperto a nuovi ragazzi delle superiori! Il gruppo MSAC si ritrova ogni venerdì da ottobre a giugno, dalle ore 14.30 alle 16.15, presso la sede dell’AC diocesana in Casa Pio X (via Vescovado 29). L’inizio del cammino annuale 2015-2016 è il Week Start a Camporovere del 19-20 settembre, aperto a tutti i ragazzi in età dalla prima alla quinta superiore (info su www.acpadova.it, iscrizioni presso la segreteria AC diocesana da alcune settimane prima).Ci trovate su Facebook con la pagina Msac Padova Today e il profilo Msac Padova; oppure potete contattarci all’indirizzo [email protected].

La Federazione Universitaria Cattolica Italiana, nota come FUCI, è una federazione di studenti universitari che, con lo stesso sentire e con uno stile condiviso, contribuisce a servire il territorio che abita nella dimensione ecclesiale e civile, decidendo autonomamente il cammino da percorrere.La FUCI è strettamente legata all’università e si propone come mezzo di completamento per la formazione oltre che universitaria, anche culturale e spirituale di chi sceglie di partecipare al nostro cammino.Vengono proposti all’inizio dell’anno accademico tre percorsi da sviluppare: socio-politico, universitario, spirituale.Ciascuno tratta una tematica scelta dal gruppo durante l’anno precedente. Durante gli incontri vengono approfonditi i temi attraverso l’organizzazione di conferenze con esperti del settore, la proiezione di un film, la lettura di articoli o estratti di libri.La natura confessionale della federazione non impedisce la partecipazione anche a chi non condivide lo stesso cammino di fede. I percorsi infatti, ad eccezione di quello spirituale, trattano problemi di attualità e politica a cui chiunque, indipendentemente dall’orientamento religioso, può essere interessato e partecipare attivamente. Il gruppo FUCI di Padova si riunisce tutti i mercoledì presso il Centro universitario, in via Zabarella, 82. Ci trovate su Facebook con il profilo Fuci Padova e potete contattarci all’indirizzo mail [email protected] aspettiamo numerosi l’anno prossimo!

LA FUCI


Le proposte

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Nell’anno 2015-2016 il gruppo Meic di Padova prosegue la riflessione che trae spunti dall’esortazione apostolica di papa Francesco Evangelii Gaudium, impegnandosi, con apporti diretti dei propri membri, a considerare alcune situazioni di presenza nelle “periferie” sia della cultura sia delle professioni. In particolare vengono presi in considerazione temi ed esperienze relativi alle professioni sanitarie e alla bioetica, alle professioni forensi e dell’economia. In prospettiva futura si prevede di estendere l’attenzione ai problemi della famiglia (dopo la conclusione del Sinodo) e della scuola.I momenti di spiritualità (ritiri di Avvento, Quaresima e Pentecoste) hanno come tema comune “la misericordia” e si prevede anche una celebrazione comunitaria del Giubileo in una delle chiese di Padova.Continuano gli appuntamenti mensili con la comunità benedettina di S. Giustina (recita del Vespro e della Celebrazione eucaristica), seguiti da un momento conviviale, e gli incontri sulla parola di Dio.Dopo la positiva esperienza di incontro con il gruppo Fuci, si prevedono altre occasioni di confronto su temi di interesse comune, in particolare relativi alla vita universitaria e alle successive prospettiva di lavoro.

il meic


I vicariati e i tutor della presidenza diocesana


In questa tabella riproponiamo l’elenco dei vicariati raggruppati per “zone contigue”; a ognuna di essere è riferito un membro della presidenza diocesana che diventa il tutor per quei vicariati. In questo senso essi possono fare riferimento a lui per ogni necessità del caso e per invitarlo e averlo presente nelle riunioni di presidenza vicariale, soprattutto in quella di programmazione a inizio anno e di verifica alla fine.Sono compresi nelle zone anche quei vicariati che non hanno una presidenza vicariale eletta (in corsivo); in questi casi al membro di presidenza è affiancato anche un assistente diocesano, per un ulteriore aiuto soprattutto nei contatti con i vicari foranei.

Vicariati Tutor Assistente

1 Cattedrale, Bassanello, S. Prosdocimo Andrea Lion don Enrico

2 Arcella, Torre, S. Giuseppe Andrea Barzon don Stefano

3 Asiago, Lusiana, Caltrano, ThieneGiandomenico Bellomo

don Enrico

4Fonzaso-Valstagna, Quero-Valdobbiadene, Crespano

Filippo Doni don Enrico

5Cittadella, Villanova, S. Giorgio delle Pertiche

Claudio Tagliapietra

6 Vigodarzere, Vigonza, Limena Anna Pierobon

7 Dolo, Campagna Lupia, Vigonovo Lussi Bernardi don Mirco

8 Legnaro, Piove di Sacco, Arzergrande Antonio Berto

9 Pontelongo, Agna, ConselveFrancesco Roveron



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10 Montegalda, Selvazzano, Teolo Laura Cecchin

11 Abano Terme, Maserà, MonseliceCarmen Savarese

don Stefano

12Este, Lozzo Atestino, Villa Estense-Stanghella, Montagnana-Merlara

Alessandra Piva don Mirco


Gli appuntamenti diocesani


Per tutti• Openfield 2015 (7 novembre 2015): esperienza formativa in

collaborazione con altre associazioni, la Psl e la Fisp, quest’anno sul tema dei conflitti.

• Insieme per la pace (1 gennaio 2016): pomeriggio di preghiera e testimonianza sulla pace, in collaborazione con altre aggregazioni.

• Festa delle Palme (20 marzo 2016): con i ragazzi dell’ACR intorno al vescovo per cominciare la Settimana santa.

• Via Crucis all’OPSA (23 marzo 2016).

Per i responsabili associativi• Il Consiglio diocesano di AC: 18 ottobre 2015, 10 gennaio 2016 (con

la Presidenza nazionale), 8 maggio 2016, 12 giugno 2016.• Le presidenze vicariali: 13 settembre 2015, 10 gennaio 2016 (con la

Presidenza nazionale), 14 maggio 2016.• L’Assemblea diocesana: 31 gennaio 2016.

Per gli educatori (il progetto Capolavori)• Cominciamo bene (29-30 agosto 2015): per gli accompagnatori degli

adulti.• Convegno unitario educatori (4 ottobre 2015).• Fino in cima 1.0 e 2.0 (24-25 ottobre 2015): week end per gli educatori

del settore giovani.• Si parte (20-22 novembre 2015 e 15-17 gennaio 2016): week end per

gli educatori ACR alla prima esperienza.• Week end unitario per gli educatori (13-15 novembre 2015).• I laboratori dell’ACR (9 gennaio 2016).• I laboratori del settore giovani (9 gennaio 2016).• Cominciamo bene (27-28 agosto 2016): per gli accompagnatori degli

adulti.



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Per gli adulti• Anche quest’anno tutta l’attenzione è dedicata a presentare e realizzare

nei vicariati la proposta di formazione Adulti nella fede, per incontrare gli adulti nel territorio e far incontrare la loro vita concreta con il Vangelo, per crescere nella fede.

• C’è l’attenzione a presentare e sostenere il cammino associativo offerto dal testo nazionale #Viaggiando. Sul cammino di fede di Maria.

• Le domeniche di spiritualità per adulti e famiglie: 29 novembre 2015 (Villa Immacolata), 21 febbraio 2016 (Este) e 6 marzo 2016 (Villanova).

• L’incontro-festa adultissimi di AC il 19 maggio 2016 in un centro importante della diocesi per spiritualità e arte.

Per i fidanzati• 25 ottobre 2015, 22 novembre 2015, 20 dicembre 2015, 24 gennaio

2016, 28 febbraio 2016, 17 aprile 2016.

Per i giovani• Open day, tempo privilegiato per i giovani: 29 novembre 2015 e 6

marzo 2016.• Via Crucis: 23 marzo 2016 (OPSA).

Per i giovanissimi• Revolution: 13 dicembre 2015 (Cittadella), 17 gennaio 2016 (S.

Anna di Piove di Sacco), 21 febbraio 2016 (S. Carlo), 13 marzo 2016 (Redentore di Monselice).

Per il MSAC• Week Start: 19-20 settembre 2015 (Camporovere).• Winter Week: vacanze di Natale (Camporovere).• Middle Week: vacanze di carnevale.

Per i ragazzi• La Festa delle Palme: il 20 marzo 2016, è il momento diocesano dove

i ragazzi, i loro educatori e le loro famiglie concludono il cammino della quaresima incontrando il vescovo.


Il calendario associativo


Settembre 201513 Incontro presidenze vicariali19-20 Week Start MSAC

Ottobre 20154 CONVEGNO EDUCATORI AC18 Consiglio diocesano AC (1)24-25 Fino in cima 1.0 e 2.0: week

end per educatori issimi25 Spiritualità fidanzati (1)

Novembre 20157 Openfield13-15 Wk unitario educatori AC20-22 Si parte: wk educatori ACR22 Spiritualità fidanzati (2)29 1° Open day del settore giovani Proposta spiritualità adulti (1)

Dicembre 20157 Veglia di preghiera a Villa

Immacolata8 Maria Immacolata – Festa

dell’adesione AC8-10 Passaggio della Croce e della

Madonna di Loreto (GMG)13 Spiritualità issimi (Revolution 1)20 Spiritualità fidanzati (3)

Gennaio 20161 Insieme per la pace9 Laboratori ACR e giovani10 Presidenza nazionale

e presidenti vicariali e parrocchiali del Triveneto (2)

15-17 Si parte: wk educatori ACR17 Spiritualità issimi (Revolution 2)24 Spiritualità fidanzati (4)

31 ASSEMBLEA DIOCESANA AC

Febbraio 201621 Proposta diffusa spiritualità

adulti (2a) Spiritualità issimi (Revolution 3)28 Spiritualità fidanzati (5)

Marzo 20166 Proposta diffusa spiritualità

adulti (2b) 2° Open day settore giovani13 Spiritualità issimi (Revolution 4)20 Festa delle Palme: ACR con il

vescovo23 Via Crucis all’OPSA

Aprile 201616-17 Wk responsabili ed educatori AC17 Spiritualità fidanzati (6)

Maggio 20168 Consiglio diocesano AC (3)14 Incontro presidenze vicariali (3)19 Convegno-festa diocesana

adultissimi

Giugno 201612 Consiglio diocesano AC (4)

Luglio 201630-31 GMG

Agosto 201627-28 Cominciamo bene: week end

accompagnatori adulti



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