Post on 04-Apr-2018
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ATTIVITA’ FORMATIVAANTINCENDIO
Giuliano Kraft
Liberamente tratto dai supporti didattici delCorpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Servizio Tecnico Centrale
Consiglio Nazionale delle Ricerche
ISTITUTO DI INFORMATICA E TELEMATICA
2Informazione e formazione
E’ obbligo del datore di lavoro fornireadeguata informazione su:
Rischi di incendio legati all’attività svoltaMisure di prevenzione e di protezione:
Ubicazione dei presidi antincendioUbicazione e tipologia delle vie di esodoUbicazione e tipologia dellecompartimentazioni
Procedure da adottare in caso di incendio:Diramazione dell’allarmeAzione da compiereProcedure di evacuazione
Nominativi dei lavoratori incaricati diapplicare le misure di prevenzione, lotta alfuoco, gestione emergenze e pronto soccorso
3La combustionePRINCIPI
Il fuoco è una reazionechimica di una sostanzacombustibile con uncomburente con sviluppo dicalore, fiamma, gas, fumo eluce
La combustione può avvenirecon o senza fiammesuperficiali
4La combustionePRINCIPI
Le condizioni necessarieper avere una combustionesono:
CombustibileComburenteInnesco
Al mancare di una o piùdelle componenti, il fuoco sispegne
5La combustionePRINCIPI
Per ottenere lo spegnimento di un incendio èsufficiente:
Eliminazione del combustibileAllontanamento o separazione della sostanzacombustibile dal focolaio di incendio
Eliminazione del comburente (soffocamento)Separazione del comburente dal combustibile oriduzione della concentrazione del comburente nell’aria
Eliminazione dell’innesco (raffreddamento)Sottrazione di calore fino ad ottenere una temperaturainferiore a quella necessaria al mantenimento dellacombustione
6La combustionePRINCIPI
Gli incendi vengono divisi in 4 classi inbase al tipo di combustibile:
Classe A: di materiali solidiClasse B: di liquidi infiammabili
Classe C: di gas infiammabiliClasse D: di metalli combustibiliClasse E: quadri elettrici
7La combustionePRINCIPI
Le fonti di innesco si dividono in 4 categorie:Accensione diretta: quando una fiamma, scintilla o altro materialeincandescente entra in contatto con un materiale combustibile(taglio e saldatura, fiammiferi, mozziconi di sigaretta, ecc.)
Accensione indiretta: quando il calore viene fornito dall’innescoper convezione, conduzione ed irraggiamento (correnti di ariacalda generate da un incendio e trasmesse attraverso vani scale,cavedi, ecc.; propagazione di calore attraverso elementi metallici)
Attrito: quando il calore è prodotto dallo sfregamento di duemateriali (malfunzionamento di parti metalliche rotanti, urti,rottura violenta di materiali metallici, ecc.)
Autocombustione: quando il calore necessario all’innesco vieneprodotto dallo stesso combustibile (reazioni di ossidazione,fermentazione, ecc.)
9La combustionePRINCIPI
Principali gas di combustione, dipendenti dal tipo dicombustibile, dalla temperatura raggiunta e dallapercentuale di ossigeno nell’aria:
Ossido di carbonioAnidride carbonicaIdrogeno solforatoAnidride solforosaAcido cianidricoAldeide acrilicaFosgeneAmmoniacaOssido e perossido di azotoAcido cloridico
10La combustionePRINCIPI
Le fiamme sono costituitedall’emissione di luceconseguente allacombustione dei gassviluppati in un incendio
Le fiamme hanno coloredal rosso scuro al biancoin funzione dellatemperatura raggiunta
11La combustionePRINCIPI
I fumi sono formati da:Particelle solide (aerosol)Particelle liquide (nebbieo vapori condensati)
Sono di solito prodottiin quantità tali daimpedire la visibilità edostacolano quindil’intervento deisoccorritori
12La combustionePRINCIPI
Il calore è la causa principaledella propagazione degliincendi
Causa l’innalzamento dellatemperatura di tutti imateriali espostiprovocandone ilcoinvolgimento nell’incendioed il danneggiamento fino alladistruzione
13La combustionePRINCIPI
La temperatura di infiammabilità è la temperatura minima allaquale i liquidi combustibili emettono vapori in quantità tale daincendiarsi in presenza di innesco
GasolioAcetoneBenzinaAlcool metilicoAlcool etilicoToluoloOlio lubrificante
65-18-2011134
149
Sostanza Temperatura di infiammabilità °C
14La combustionePRINCIPI
La temperatura di accensione/autoaccensione è la minimatemperatura alla quale una miscela combustibile-comburenteinizia a bruciare spontaneamente in modo continuo e senzaulteriore apporto di calore dall’esterno
AcetoneBenzinaGasolioIdrogenoAlcool metilicoCartaLegnoGomma sinteticaMetano
540250220560455230
220-250300537
Sostanza Temperatura di accensione °C
15La combustionePRINCIPI
Il limite di infiammabilità rappresenta il campo entro il quale lamiscela combustibile-comburente, in presenza di innesco, è ingrado di bruciare
Limite inferiore di infiammabilità: la più bassa concentrazione involume della miscela al di sotto della quale non si ha accensione percarenza di combustibile
Limite superiore di infiammabilità: la più alta concentrazione involume della miscela al di sopra della quale non si ha accensione percarenza di comburente
AcetoneAmmoniacaBenzinaGasolioIdrogenoMetano
2,5151
0,645
Sostanza Limite inferiore %
13186,56,575,615
Limite superiore %
16La combustioneSOSTANZE SOLIDE
E’ caratterizzata da:Pezzatura e forma del materialeGrado di porosità del materialeElementi che compongono la sostanzaContenuto di umiditàCondizioni di ventilazione
Porta alla formazione di braci formate dairesidui carboniosi della combustione stessa
17La combustioneSOSTANZE LIQUIDE
Tutti i liquidi sono in equilibrio con i proprivapori che si sviluppano in misura differente aseconda delle condizioni di pressione etemperatura
Un liquido per poter bruciare deve passaredallo stato liquido allo stato gassoso
Categoria A: punto infiam. < 21°CCategoria B: punto infiam. 21-65 °CCategoria C: punto infiam. > 65 °C
18La combustioneSOSTANZE GASSOSE
Gas leggero: avente densità rispettoall’aria 0.8 (idrogeno, metano, ecc.).Tende a stratificare verso l’alto
Gas pesante: avente densità rispettoall’aria > 0.8 (GPL, acetilene, ecc.).Tende a stratificare verso il basso
19Cause di incendioI PIU’ COMUNI
Deposito o manipolazione non idonea di sostanze infiammabili
Accumulo di rifiuti, carta o altro materiale combustibile
Negligenza nell’uso di fiamme libere
Inadeguata pulizia delle aree di lavoro e scarsa manutenzione delleapparecchiature
Impianti elettrici difettosi, sovraccaricati e non adeguatamente protetti
Modifiche ad impianti elettrici effettuate da personale non qualificato
Apparecchiature elettriche lasciate sotto tensione anche quando non inuso
Non corretto utilizzo di impianti di riscaldamento portatili
Ostruzione della ventilazione di apparecchiature elettriche, diriscaldamento, ecc.
Fumare in aree non consentite e spegnimento dei mozziconi in modonon corretto
Negligenze degli addetti alla manutenzione
21Sostanze estinguentiACQUA
Sostanza estinguente per antonomasia,di facile reperimento e basso costo
Estingue per raffreddamento esoffocamento (in parte)
Consigliata per fuochi di combustibilisolidi (classe A) escluse sostanzeincompatibili (es. sodio e potassio)
Sconsigliata per fuochi di classe D,impianti elettrici, apparecchiatureelettroniche, idrocarburi, ecc.
22Sostanze estinguentiSCHIUMA
E’ costituita da tensioattivo discioltoin acqua ed aggiunta di aria
Estingue per soffocamento eraffreddamento
Consigliata per fuochi di classe B
Sconsigliata per impianti elettrici edapparecchiature elettroniche
23Sostanze estinguentiPOLVERI
Sono costituite da particelle finissime abase di bicarbonato di sodio o potassio
Azione estinguente per soffocamento,raffreddamento (piccola parte), perreazione inibizione chimica
Consigliate per fuochi di classe A, B eC, quadri elettrici in tensione
Sconsigliate per apparecchiatureelettroniche (dannose per gli strumenti)
24Sostanze estinguentiGAS INERTI
Generalmente CO2, riducono laconcentrazione di ossigeno nell’aria
Azione estinguente basata su soffocamento(per interposizione ed inertizzazione),raffreddamento
Consigliati per fuochi di classe B e C, quadrielettrici, apparecchiature elettroniche
Sconsigliati per fuochi di classe D e perfuochi all’aperto
25Sostanze estinguentiIDROCARBURI ALOGENATI (HALON)
Agiscono direttamente sullareazione chimica di ossidazione(catalisi negativa)
Consigliati per ambienti chiusi oveè importante non danneggiareapparecchiature e materiali
Sconsigliati in luoghi aperti
Fuori norma per tossicità e danniambientali
26Dinamica dell’incendio
TEMPO
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ZIO
NE
10 MINUTI
FLASH-OVER
27Dinamica dell’incendio
La Fase di Ignizione, dipende da:Infiammabilità del combustibilePossibilità di propagazione della fiammaGrado di partecipazione al fuoco del combustibileGeometria e volume degli ambientiPossibilità di dissipazione del caloreVentilazione dell’ambienteCaratteristiche superficiali del combustibileDistribuzione del combustibile, punti di contatto
28Dinamica dell’incendio
La Fase di Propagazione, caratterizzata da:Produzione di gas tossici e corrosiviRiduzione della visibilità per i fumiAumento della partecipazione alla combustione dialtri combustibiliAumento rapido della temperaturaAumento dell’energia da irraggiamento
29Dinamica dell’incendio
Incendio Generalizzato (flash-over),caratterizzato da:
Brusco innalzamento della temperatura
Crescita esponenziale della velocità di combustione
Forte aumento delle emissioni di gas e particelleincandescenti, turbulenze visibili
Autoaccensione dei combustibili vicini al focolaio,quelli lontani raggiungo la temperatura dicombustione con produzione di gas infiammabili
30Dinamica dell’incendio
Estinzione e raffreddamento:Quando l’incendio ha terminato di interessare tuttoil materiale combustibile, iniziano a diminuire letemperature per diminuzione dell’apporto termico eper la dissipazione di calore attraverso fumi econduzione termica
31Effetti dell’incendio sull’uomo
Causati da:Gas di combustioneFiammaCaloreFumo
Provocano:Anossia (a causa del ridotto tasso di ossigeno nell’aria)Azione tossica dei fumiRiduzione della visibilitàUstioni
32Effetti dell’incendio sull’uomoGAS DI COMBUSTIONE
L’ossido di carbonio (CO) si sviluppa in incendiin ambienti chiusi e con carenza di ossigeno
E’ incolore, inodore, non irritante
Il più pericoloso gas di combustione per inotevoli quantitativi sviluppati
Sintomi: cefalea, nausea, vomito, palpitazioni,astenia, tremori muscolari
33Effetti dell’incendio sull’uomoGAS DI COMBUSTIONE
L’anidride carbonica (CO2) pur nonproducendo effetti tossici sull’organismo necausa l’asfissia in quanto si sostituisceall’ossigeno nell’aria
Aumentando la frequenza respiratoria,diminuisce l’autonomia del soccorritore
34Effetti dell’incendio sull’uomoGAS DI COMBUSTIONE
L’Acido Cianidrico si sviluppa in modeste quantità inincendi ordinari attraverso combustioni incomplete percarenza di ossigeno di lana, seta, resine acriliche,uretaniche, ecc.
E’ un aggressivo chimico che interrompe la catenarespiratoria a livello cellulare causando una gravesofferenza nei tessuti ad elevato fabbisogno di ossigeno(cuore, SNC)
Agisce per inalazione, contatto cutaneo, ingestione
Sintomi: iperpnea, colore cutaneo rosso, cefalea,ipersalivazione, bradicardia, ipotensione
35Effetti dell’incendio sull’uomoGAS DI COMBUSTIONE
Il Fosgene è un gas tossico che si sviluppa durante lacombustione di materiali contenenti Cloro (es. materieplastiche)
Particolarmente pericoloso in ambienti chiusi
A contatto con l’acqua, forma acido cloridricoestremamente caustico
Sintomi: irritazione occhi, naso e gola, lacrimazione,secchezza delle fauci, senso di costrizione toracica,vomito, mal di testa
36Effetti dell’incendio sull’uomoCALORE
Il calore è dannoso perl’uomo causando:
Disidratazione dei tessutiDifficoltà o blocco dellarespirazioneUstioni
Una temperatura di 60 °Cè da ritenere la massimarespirabile per brevetempo
37Prevenzione incendi
La sicurezza antincendio è orientata allasalvaguardia dell’incolumità delle persone edalla tutela dei beni e dell’ambiente:
Ridurre al minimo le occasioni di incendio
Assicurare la stabilità delle strutture portanti perun tempo utile a consentire i soccorsi
Limitare la propagazione di fuoco e fumi all’internodelle opere ed alle opere vicine
Rendere possibile le operazioni di evacuazione
Rendere possibile l’operare in condizioni disicurezza per le squadre di soccorso
38Prevenzione incendi
Realizzazione di impianti elettrici a regola d’arte
Collegamento elettrico a terra di impianti, strutture,serbatoi, ecc.
Installazione di impianti parafulmine
Dispositivi di sicurezza degli impianti di distribuzioneed utilizzazione di sostanze infiammabili
Ventilazione dei locali
Adozione di pavimenti ed attrezzi antiscintilla
Segnaletica di sicurezza
39Prevenzione incendiMISURE COMPORTAMENTALI
Obbiettivo principale è quello dipermettere, attraverso unacorretta gestione, di nonaumentare il livello di rischioreso a sua volta accettabileattraverso misure diprevenzione e protezione
Analisi delle cause di incendio più comuniInformazione e formazione antincendioControlli degli ambienti di lavoro ed attrezzatureManutenzione ordinaria e straordinaria
40Prevenzione incendiMISURE COMPORTAMENTALI
Deposito ed utilizzo di materiali infiammabili efacilmente combustibili
Utilizzo di fonti di calore
Impianti ed apparecchi elettrici
Fumo
Rifiuti e scarti combustibili
Aree non frequentate
Rischi legati ad incendi dolosi
41Prevenzione incendiDEPOSITO MATERIALI INFIAMMABILI
Limitare il più possibile ilquantitativo di materialiinfiammabili o facilmentecombustibili
Sostituire le sostanzeinfiammabili con altremeno pericolose
Adeguato addestramentodel personale che impiegasostanze infiammabili
42Prevenzione incendiUTILIZZO FONTI DI CALORE
Le cause più frequenti diincendio includono:
Impiego e detenzione dellebombole di gas utilizzate perriscaldamentoDeposito di materialicombustibili in prossimitàdegli apparecchi perriscaldamentoUtilizzo di sistemi diriscaldamento non idoneiUtilizzo in mancanza diventilazione
43Prevenzione incendiIMPIANTI ED ATTREZZATURE ELETTRICHE
Formazione del personale sulcorretto impiego di attrezzatureed impianti
Evitare l’uso di prese multiple e“ciabatte”
Ridurre al minimo la lunghezzadei cavi
Riparazioni elettriche effettuateda personale specializzato
44Prevenzione incendiFUMO E POSACENERE
Identificare le aree in cui ilfumo delle sigarette puòcostituire pericolo edisporne il divieto
Nelle zone in cui èconsentito fumare, fareuso di apposito posacenerein materiale ignifugo
45Prevenzione incendiRIFIUTI E SCARTI DI LAVORAZIONE
I rifiuti non debbono esseredepositati, nemmeno in viatemporanea, lungo le vie diesodo o dove possono entrarein contatto con inneschi
L’accumulo di rifiuti o scartidi lavorazione deve essereevitato, trasferendo concadenza giornaliera talimateriali all’esterno
46Prevenzione incendiAREE NON FREQUENTATE
Le aree non frequentate(archivi, depositi, ecc.)debbono essere tenutelibere dai materialicombustibili nonessenziali
Gli accessi a queste areedebbono esserestrettamente controllati
47Prevenzione incendiAREE NON FREQUENTATE
Al termine dell’orariolavorativo, ognidipendente deveprovvedere a spegneretutte le apparecchiaturenon strettamentenecessarie
Anche i sistemi diilluminazione debbonoessere spenti all’interno dilocali non presidiati
48Prevenzione incendiINCENDI DOLOSI
Scarse misure di sicurezza ed assenza dicontrolli possono permettere accessi nonautorizzati nel luogo di lavoro, compresi glispazi all’esterno, favorendo i malintenzionati
Occorre prevedere adeguate misure disorveglianza ed assicurarsi che non vi sianodepositi di materiali combustibili all’esternoche possano mettere a repentaglio la sicurezzadel luogo di lavoro
49Prevenzione incendiCONTROLLI
Tutte le parti destinate a vie di esodo quali passaggi, corridoi e scaledebbono essere mantenute libere da ostacoli e da pericoli
Tutte le porte di uscita devono essere regolarmente controllate perverificare che si aprano facilmente
Tutte le porte resistenti al fuoco debbono essere controllate perassicurarsi che non vi siano danneggiamenti ed ostacoli che neimpediscano la chiusura
Le apparecchiature elettriche che non debbono restare in serviziovanno scollegate dalla rete
Tutte le fiamme libere devono essere spente e poste in sicurezza
Tutti i rifiuti e gli scarti di lavorazione vanno rimossi
Tutti i materiali infiammabili debbono essere depositati in luoghi sicuri
Il luogo di lavoro deve essere controllato onde evitare accessiindesiderati
Segnalare tempestivamente agli addetti antincendio ogni anomaliariscontrata
50Prevenzione incendiCONTROLLI
Devono essere oggetto diperiodiche verifiche:
Gli impianti per l’estinzione diincendi
Gli impianti per la rilevazione el’allarme in caso di incendio
Gli impianti elettrici
Gli impianti di distribuzione edutilizzo gas
Gli impianti a rischio specifico(ascensori, centrali termiche,cucine, ecc.)
51Protezione antincendio
Misure di protezione PASSIVA:Non c’è bisogno di intervento
Misure di protezione ATTIVA:C’è bisogno di intervento
52Protezione antincendioPROTEZIONE PASSIVA
Hanno come obbiettivo la limitazionedegli effetti dell’incendio:
Barriere antincendio (muri e portetagliafuoco, distanze di sicurezza, ecc.)
Strutture aventi caratteristiche diresistenza al fuoco
Materiali classificati per reazione al fuoco
Sistemi di ventilazione
Vie di uscita commisurate al massimoaffollamento dei locali ed alla tipologiadell’utenza
53Protezione antincendioPROTEZIONE ATTIVA
Dotazioni finalizzate alla rilevazioneprecoce dell’incendio, alla segnalazioneed all’estinzione dello stesso:
EstintoriRete idrica antincendiImpianti di rilevazione automaticaImpianti di spegnimento automaticoDispositivi di segnalazione ed allarmeEvacuatori di calore e fumi
54Protezione antincendioRESISTENZA E COMPARTIMENTAZIONE
La resistenza la fuoco delle strutturerappresenta il comportamento deglielementi che hanno funzioni strutturali
Numericamente rappresenta l’intervallo,espresso in minuti, durante il qualel’elemento mantiene le sue caratteristicheprogettuali in presenza di incendio concurva standard temperatura-tempo
55Protezione antincendioRESISTENZA E COMPARTIMENTAZIONE
La resistenza la fuoco può definirsicome l’attitudine di un elemento dacostruzione a conservare:
La stabilità RLa tenuta EL’isolamento I
R - Stabilità: l’attitudine di un elemento a conservare la resistenzameccanica
E - Tenuta: l’attitudine di un elemento a non lasciar passare néprodurre fiamme, vapori o gas caldi sul lato non esposto al fuoco
I - Isolamento: l’attitudine di un elemento a ridurre, entro un datolimite, la trasmissione del calore
56Protezione antincendioRESISTENZA E COMPARTIMENTAZIONE
Pertanto, con il simbolo REI si identificaun elemento costruttivo che deveconservare, per un limitato intervallo ditempo, stabilità, tenuta ed isolamento
Es. REI120, REI60, RE45, R60
57Protezione antincendioVIE DI ESODO
Nonostante ogni precauzione, non si puòescludere l’accadere di un incendio
Perciò, fondamentale importanza acquistano levie di esodo atte a garantire l’evacuazione incondizioni di sicurezza in caso di incendio o altrasituazione di pericolo:
Numero, dimensionamento e geometria
Sistemi di protezione attiva e passiva delle vie di fuga
Sistemi di identificazione continua (segnaletica,illuminazione)
Massimo affollamento e tipologia utenza
58Protezione attivaESTINTORI
Portatili/carrellati
EstinguenteAcqua oggi in disusoSchiuma liquidi infiammabiliHalon oggi in disusoPolvere liquidi infiammabiliCO2 apparecchi elettrici
Etichetta
Posizione e segnalazione
59Protezione attivaESTINTORI - ETICHETTA
Tipo di estinguente
Classi di fuoco
Potere estinguente
Istruzioni d’uso
Cartellino manutenzione
Omologazione
60Protezione attivaRETE IDRICA
A protezione delle attività industriali e civilicaratterizzate da rischio rilevante viene di normainstallata una rete idrica antincendio collegata,direttamente o mediante vasca, alla rete cittadina
Deve avere le seguenti caratteristiche:Indipendenza della rete da altri impieghiDotazione di valvola di sezionamentoDisponibilità di riserva e di pressioneRidondanza del gruppo pompeDisposizione ad anelloProtezione dall’azione del gelo e corrosione
61Protezione attivaRETE IDRICA
Alla rete idrica possono essere connesse:Naspi UNI25
Manichette UNI45Manichette UNI70
62Protezione attivaRETE IDRICA
Manichette:Diametro UNI 45, 70 mm
Lunghezza 20 e 30 mtLanciaAttacchi maschio/femmina
63Protezione attivaDISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Indumenti ignifughiConsentonol’avvicinamento al fuoco
Tuta, guanti, stivaliCasco
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MANICHETTA
ESTINTORE
NASPO
USCITA
VIA DI FUGA
DIREZIONE DA
SEGUIRE
Segnaletica di sicurezza
Planimetrie locali IIT:Vie di fugaCompartimentazioniEstintoriCassette medicazioneDotazioni antincendioNumeri utili
65ProcedureIN CASO DI ALLARME
Mantenere la calma (conoscenza procedure,addestramento periodico)Attenersi scrupolosamente ai piani di emergenzaEvitare di trasmettere il panicoPrestare assistenza a chi si trova in difficoltà, solo se siha piena garanzia di riuscire nell’intentoAll’ordine di evacuazione, allontanarsiimmediatamente, secondo le procedureNon rientrare finchè non siano state ripristinate lecondizioni di sicurezzaSeguire scrupolosamente le istruzioni impartire dallaSquadra di Emergenza e cooperare
66ProcedureQUANDO SI SCOPRE UN INCENDIO
Dare immediatamente l’allarme al 2023 o al 115
Comportarsi secondo le procedure prestabilite
Se si tratta di un principio di incendio, valutare la situazionedeterminando se esiste la possibilità di estinguere immediatamentel’incendio con i mezzi disponibili. Non tentare di iniziare lospegnimento se non si è sicuri di riuscirvi
Intercettare alimentazione elettrica, gas, ecc.
Limitare la propagazione di fumo ed incendio chiudendo icompartimenti
Iniziare l’opera di estinzione solo dopo essersi assicurati una via difuga alle proprie spalle e con l’assistenza di altre persone
Se non si riesce a controllare l’incendio in breve tempo, portarsiall’esterno e fornire indicazioni ai VVF
67ProcedureEVACUAZIONE
All’ordine di evacuazione rispondere prontamente:Mettendo in sicurezza eventuali apparecchiatureInterrompendo immediatamente ogni attivitàAbbandonando i locali seguendo le indicazioni della SquadraEmergenze attraverso la via di fuga più agevole
Durante l’esodo non urlare, non spingere, mantenere e farmantenere la calma, prestare assistenza a chi in difficoltà
Non rientrare per nessun motivo sino all’esplicitaautorizzazione
Raggiungere velocemente e direttamente il punto diraccolta
68Uso degli estinguenti
Azione estinguente con:NaspiManichetteEstintori carrellatiEstintori a mano
Posizionarsi sopra vento
Intervento combinatoincrociato di più operatoriposizionati tra loro a 45-90°
69Uso delle manichette
Lunghezza 10, 15, 20, 25, 30 mt
Il maschio sempre verso il fuoco!
Possibilità di collegamento in serie ed usodi adattatori e sdoppiatori
Uso delle UNI45 da parte di un solooperatore, uso delle UNI70 da parte dioperatori in coppia
Lancia con frazionatore
Approccio sopra vento
Dirigere il getto alla base delle fiamme
70Uso degli estintori
Seguire le istruzioni sull’etichetta
Uso in posizione verticale
Rimozione della sicura
Impugnare la manichetta
Approccio sopra vento
Indirizzare il getto alla base delle fiamme
71Protezione della persona
Mai usare un estintore su una persona
Avvolgerla in una coperta antifiamma sia perl’estinzione che per l’attraversamento di localicon fiamme
Coprire con cura volto e capelli
Per l’estinzione, in alternativa farla rotolare alsuolo e/o avvolgerla in una coperta, giacca, ecc.
Per l’attraversamento di aree con fumi, coprirebocca e naso con un tessuto bagnato (fazzoletto,maglietta, ecc.)