ATTIVITA’ FORMATIVA ANTINCENDIO - Vigili del fuoco Isera · 1 ATTIVITA’ FORMATIVA ANTINCENDIO...

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1 ATTIVITA’ FORMATIVA ANTINCENDIO Giuliano Kraft Liberamente tratto dai supporti didattici del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Servizio Tecnico Centrale Consiglio Nazionale delle Ricerche ISTITUTO DI INFORMATICA E TELEMATICA

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ATTIVITA’ FORMATIVAANTINCENDIO

Giuliano Kraft

Liberamente tratto dai supporti didattici delCorpo Nazionale dei Vigili del Fuoco

Servizio Tecnico Centrale

Consiglio Nazionale delle Ricerche

ISTITUTO DI INFORMATICA E TELEMATICA

2Informazione e formazione

E’ obbligo del datore di lavoro fornireadeguata informazione su:

Rischi di incendio legati all’attività svoltaMisure di prevenzione e di protezione:

Ubicazione dei presidi antincendioUbicazione e tipologia delle vie di esodoUbicazione e tipologia dellecompartimentazioni

Procedure da adottare in caso di incendio:Diramazione dell’allarmeAzione da compiereProcedure di evacuazione

Nominativi dei lavoratori incaricati diapplicare le misure di prevenzione, lotta alfuoco, gestione emergenze e pronto soccorso

3La combustionePRINCIPI

Il fuoco è una reazionechimica di una sostanzacombustibile con uncomburente con sviluppo dicalore, fiamma, gas, fumo eluce

La combustione può avvenirecon o senza fiammesuperficiali

4La combustionePRINCIPI

Le condizioni necessarieper avere una combustionesono:

CombustibileComburenteInnesco

Al mancare di una o piùdelle componenti, il fuoco sispegne

5La combustionePRINCIPI

Per ottenere lo spegnimento di un incendio èsufficiente:

Eliminazione del combustibileAllontanamento o separazione della sostanzacombustibile dal focolaio di incendio

Eliminazione del comburente (soffocamento)Separazione del comburente dal combustibile oriduzione della concentrazione del comburente nell’aria

Eliminazione dell’innesco (raffreddamento)Sottrazione di calore fino ad ottenere una temperaturainferiore a quella necessaria al mantenimento dellacombustione

6La combustionePRINCIPI

Gli incendi vengono divisi in 4 classi inbase al tipo di combustibile:

Classe A: di materiali solidiClasse B: di liquidi infiammabili

Classe C: di gas infiammabiliClasse D: di metalli combustibiliClasse E: quadri elettrici

7La combustionePRINCIPI

Le fonti di innesco si dividono in 4 categorie:Accensione diretta: quando una fiamma, scintilla o altro materialeincandescente entra in contatto con un materiale combustibile(taglio e saldatura, fiammiferi, mozziconi di sigaretta, ecc.)

Accensione indiretta: quando il calore viene fornito dall’innescoper convezione, conduzione ed irraggiamento (correnti di ariacalda generate da un incendio e trasmesse attraverso vani scale,cavedi, ecc.; propagazione di calore attraverso elementi metallici)

Attrito: quando il calore è prodotto dallo sfregamento di duemateriali (malfunzionamento di parti metalliche rotanti, urti,rottura violenta di materiali metallici, ecc.)

Autocombustione: quando il calore necessario all’innesco vieneprodotto dallo stesso combustibile (reazioni di ossidazione,fermentazione, ecc.)

8La combustionePRINCIPI

I prodotti dellacombustione:

Gas dicombustione

Fiamme

Fumo

Calore

9La combustionePRINCIPI

Principali gas di combustione, dipendenti dal tipo dicombustibile, dalla temperatura raggiunta e dallapercentuale di ossigeno nell’aria:

Ossido di carbonioAnidride carbonicaIdrogeno solforatoAnidride solforosaAcido cianidricoAldeide acrilicaFosgeneAmmoniacaOssido e perossido di azotoAcido cloridico

10La combustionePRINCIPI

Le fiamme sono costituitedall’emissione di luceconseguente allacombustione dei gassviluppati in un incendio

Le fiamme hanno coloredal rosso scuro al biancoin funzione dellatemperatura raggiunta

11La combustionePRINCIPI

I fumi sono formati da:Particelle solide (aerosol)Particelle liquide (nebbieo vapori condensati)

Sono di solito prodottiin quantità tali daimpedire la visibilità edostacolano quindil’intervento deisoccorritori

12La combustionePRINCIPI

Il calore è la causa principaledella propagazione degliincendi

Causa l’innalzamento dellatemperatura di tutti imateriali espostiprovocandone ilcoinvolgimento nell’incendioed il danneggiamento fino alladistruzione

13La combustionePRINCIPI

La temperatura di infiammabilità è la temperatura minima allaquale i liquidi combustibili emettono vapori in quantità tale daincendiarsi in presenza di innesco

GasolioAcetoneBenzinaAlcool metilicoAlcool etilicoToluoloOlio lubrificante

65-18-2011134

149

Sostanza Temperatura di infiammabilità °C

14La combustionePRINCIPI

La temperatura di accensione/autoaccensione è la minimatemperatura alla quale una miscela combustibile-comburenteinizia a bruciare spontaneamente in modo continuo e senzaulteriore apporto di calore dall’esterno

AcetoneBenzinaGasolioIdrogenoAlcool metilicoCartaLegnoGomma sinteticaMetano

540250220560455230

220-250300537

Sostanza Temperatura di accensione °C

15La combustionePRINCIPI

Il limite di infiammabilità rappresenta il campo entro il quale lamiscela combustibile-comburente, in presenza di innesco, è ingrado di bruciare

Limite inferiore di infiammabilità: la più bassa concentrazione involume della miscela al di sotto della quale non si ha accensione percarenza di combustibile

Limite superiore di infiammabilità: la più alta concentrazione involume della miscela al di sopra della quale non si ha accensione percarenza di comburente

AcetoneAmmoniacaBenzinaGasolioIdrogenoMetano

2,5151

0,645

Sostanza Limite inferiore %

13186,56,575,615

Limite superiore %

16La combustioneSOSTANZE SOLIDE

E’ caratterizzata da:Pezzatura e forma del materialeGrado di porosità del materialeElementi che compongono la sostanzaContenuto di umiditàCondizioni di ventilazione

Porta alla formazione di braci formate dairesidui carboniosi della combustione stessa

17La combustioneSOSTANZE LIQUIDE

Tutti i liquidi sono in equilibrio con i proprivapori che si sviluppano in misura differente aseconda delle condizioni di pressione etemperatura

Un liquido per poter bruciare deve passaredallo stato liquido allo stato gassoso

Categoria A: punto infiam. < 21°CCategoria B: punto infiam. 21-65 °CCategoria C: punto infiam. > 65 °C

18La combustioneSOSTANZE GASSOSE

Gas leggero: avente densità rispettoall’aria 0.8 (idrogeno, metano, ecc.).Tende a stratificare verso l’alto

Gas pesante: avente densità rispettoall’aria > 0.8 (GPL, acetilene, ecc.).Tende a stratificare verso il basso

19Cause di incendioI PIU’ COMUNI

Deposito o manipolazione non idonea di sostanze infiammabili

Accumulo di rifiuti, carta o altro materiale combustibile

Negligenza nell’uso di fiamme libere

Inadeguata pulizia delle aree di lavoro e scarsa manutenzione delleapparecchiature

Impianti elettrici difettosi, sovraccaricati e non adeguatamente protetti

Modifiche ad impianti elettrici effettuate da personale non qualificato

Apparecchiature elettriche lasciate sotto tensione anche quando non inuso

Non corretto utilizzo di impianti di riscaldamento portatili

Ostruzione della ventilazione di apparecchiature elettriche, diriscaldamento, ecc.

Fumare in aree non consentite e spegnimento dei mozziconi in modonon corretto

Negligenze degli addetti alla manutenzione

20Sostanze estinguenti

Acqua

Schiuma

Polveri

Gas inerti

Idrocarburi alogenati (halon)

21Sostanze estinguentiACQUA

Sostanza estinguente per antonomasia,di facile reperimento e basso costo

Estingue per raffreddamento esoffocamento (in parte)

Consigliata per fuochi di combustibilisolidi (classe A) escluse sostanzeincompatibili (es. sodio e potassio)

Sconsigliata per fuochi di classe D,impianti elettrici, apparecchiatureelettroniche, idrocarburi, ecc.

22Sostanze estinguentiSCHIUMA

E’ costituita da tensioattivo discioltoin acqua ed aggiunta di aria

Estingue per soffocamento eraffreddamento

Consigliata per fuochi di classe B

Sconsigliata per impianti elettrici edapparecchiature elettroniche

23Sostanze estinguentiPOLVERI

Sono costituite da particelle finissime abase di bicarbonato di sodio o potassio

Azione estinguente per soffocamento,raffreddamento (piccola parte), perreazione inibizione chimica

Consigliate per fuochi di classe A, B eC, quadri elettrici in tensione

Sconsigliate per apparecchiatureelettroniche (dannose per gli strumenti)

24Sostanze estinguentiGAS INERTI

Generalmente CO2, riducono laconcentrazione di ossigeno nell’aria

Azione estinguente basata su soffocamento(per interposizione ed inertizzazione),raffreddamento

Consigliati per fuochi di classe B e C, quadrielettrici, apparecchiature elettroniche

Sconsigliati per fuochi di classe D e perfuochi all’aperto

25Sostanze estinguentiIDROCARBURI ALOGENATI (HALON)

Agiscono direttamente sullareazione chimica di ossidazione(catalisi negativa)

Consigliati per ambienti chiusi oveè importante non danneggiareapparecchiature e materiali

Sconsigliati in luoghi aperti

Fuori norma per tossicità e danniambientali

26Dinamica dell’incendio

TEMPO

TE

MP

ER

AT

UR

A

IGN

IZIO

NE

PR

OP

AG

AZ

ION

E

INC

EN

DIO

GE

NE

RA

LIZ

ZA

TO

ES

TIN

ZIO

NE

10 MINUTI

FLASH-OVER

27Dinamica dell’incendio

La Fase di Ignizione, dipende da:Infiammabilità del combustibilePossibilità di propagazione della fiammaGrado di partecipazione al fuoco del combustibileGeometria e volume degli ambientiPossibilità di dissipazione del caloreVentilazione dell’ambienteCaratteristiche superficiali del combustibileDistribuzione del combustibile, punti di contatto

28Dinamica dell’incendio

La Fase di Propagazione, caratterizzata da:Produzione di gas tossici e corrosiviRiduzione della visibilità per i fumiAumento della partecipazione alla combustione dialtri combustibiliAumento rapido della temperaturaAumento dell’energia da irraggiamento

29Dinamica dell’incendio

Incendio Generalizzato (flash-over),caratterizzato da:

Brusco innalzamento della temperatura

Crescita esponenziale della velocità di combustione

Forte aumento delle emissioni di gas e particelleincandescenti, turbulenze visibili

Autoaccensione dei combustibili vicini al focolaio,quelli lontani raggiungo la temperatura dicombustione con produzione di gas infiammabili

30Dinamica dell’incendio

Estinzione e raffreddamento:Quando l’incendio ha terminato di interessare tuttoil materiale combustibile, iniziano a diminuire letemperature per diminuzione dell’apporto termico eper la dissipazione di calore attraverso fumi econduzione termica

31Effetti dell’incendio sull’uomo

Causati da:Gas di combustioneFiammaCaloreFumo

Provocano:Anossia (a causa del ridotto tasso di ossigeno nell’aria)Azione tossica dei fumiRiduzione della visibilitàUstioni

32Effetti dell’incendio sull’uomoGAS DI COMBUSTIONE

L’ossido di carbonio (CO) si sviluppa in incendiin ambienti chiusi e con carenza di ossigeno

E’ incolore, inodore, non irritante

Il più pericoloso gas di combustione per inotevoli quantitativi sviluppati

Sintomi: cefalea, nausea, vomito, palpitazioni,astenia, tremori muscolari

33Effetti dell’incendio sull’uomoGAS DI COMBUSTIONE

L’anidride carbonica (CO2) pur nonproducendo effetti tossici sull’organismo necausa l’asfissia in quanto si sostituisceall’ossigeno nell’aria

Aumentando la frequenza respiratoria,diminuisce l’autonomia del soccorritore

34Effetti dell’incendio sull’uomoGAS DI COMBUSTIONE

L’Acido Cianidrico si sviluppa in modeste quantità inincendi ordinari attraverso combustioni incomplete percarenza di ossigeno di lana, seta, resine acriliche,uretaniche, ecc.

E’ un aggressivo chimico che interrompe la catenarespiratoria a livello cellulare causando una gravesofferenza nei tessuti ad elevato fabbisogno di ossigeno(cuore, SNC)

Agisce per inalazione, contatto cutaneo, ingestione

Sintomi: iperpnea, colore cutaneo rosso, cefalea,ipersalivazione, bradicardia, ipotensione

35Effetti dell’incendio sull’uomoGAS DI COMBUSTIONE

Il Fosgene è un gas tossico che si sviluppa durante lacombustione di materiali contenenti Cloro (es. materieplastiche)

Particolarmente pericoloso in ambienti chiusi

A contatto con l’acqua, forma acido cloridricoestremamente caustico

Sintomi: irritazione occhi, naso e gola, lacrimazione,secchezza delle fauci, senso di costrizione toracica,vomito, mal di testa

36Effetti dell’incendio sull’uomoCALORE

Il calore è dannoso perl’uomo causando:

Disidratazione dei tessutiDifficoltà o blocco dellarespirazioneUstioni

Una temperatura di 60 °Cè da ritenere la massimarespirabile per brevetempo

37Prevenzione incendi

La sicurezza antincendio è orientata allasalvaguardia dell’incolumità delle persone edalla tutela dei beni e dell’ambiente:

Ridurre al minimo le occasioni di incendio

Assicurare la stabilità delle strutture portanti perun tempo utile a consentire i soccorsi

Limitare la propagazione di fuoco e fumi all’internodelle opere ed alle opere vicine

Rendere possibile le operazioni di evacuazione

Rendere possibile l’operare in condizioni disicurezza per le squadre di soccorso

38Prevenzione incendi

Realizzazione di impianti elettrici a regola d’arte

Collegamento elettrico a terra di impianti, strutture,serbatoi, ecc.

Installazione di impianti parafulmine

Dispositivi di sicurezza degli impianti di distribuzioneed utilizzazione di sostanze infiammabili

Ventilazione dei locali

Adozione di pavimenti ed attrezzi antiscintilla

Segnaletica di sicurezza

39Prevenzione incendiMISURE COMPORTAMENTALI

Obbiettivo principale è quello dipermettere, attraverso unacorretta gestione, di nonaumentare il livello di rischioreso a sua volta accettabileattraverso misure diprevenzione e protezione

Analisi delle cause di incendio più comuniInformazione e formazione antincendioControlli degli ambienti di lavoro ed attrezzatureManutenzione ordinaria e straordinaria

40Prevenzione incendiMISURE COMPORTAMENTALI

Deposito ed utilizzo di materiali infiammabili efacilmente combustibili

Utilizzo di fonti di calore

Impianti ed apparecchi elettrici

Fumo

Rifiuti e scarti combustibili

Aree non frequentate

Rischi legati ad incendi dolosi

41Prevenzione incendiDEPOSITO MATERIALI INFIAMMABILI

Limitare il più possibile ilquantitativo di materialiinfiammabili o facilmentecombustibili

Sostituire le sostanzeinfiammabili con altremeno pericolose

Adeguato addestramentodel personale che impiegasostanze infiammabili

42Prevenzione incendiUTILIZZO FONTI DI CALORE

Le cause più frequenti diincendio includono:

Impiego e detenzione dellebombole di gas utilizzate perriscaldamentoDeposito di materialicombustibili in prossimitàdegli apparecchi perriscaldamentoUtilizzo di sistemi diriscaldamento non idoneiUtilizzo in mancanza diventilazione

43Prevenzione incendiIMPIANTI ED ATTREZZATURE ELETTRICHE

Formazione del personale sulcorretto impiego di attrezzatureed impianti

Evitare l’uso di prese multiple e“ciabatte”

Ridurre al minimo la lunghezzadei cavi

Riparazioni elettriche effettuateda personale specializzato

44Prevenzione incendiFUMO E POSACENERE

Identificare le aree in cui ilfumo delle sigarette puòcostituire pericolo edisporne il divieto

Nelle zone in cui èconsentito fumare, fareuso di apposito posacenerein materiale ignifugo

45Prevenzione incendiRIFIUTI E SCARTI DI LAVORAZIONE

I rifiuti non debbono esseredepositati, nemmeno in viatemporanea, lungo le vie diesodo o dove possono entrarein contatto con inneschi

L’accumulo di rifiuti o scartidi lavorazione deve essereevitato, trasferendo concadenza giornaliera talimateriali all’esterno

46Prevenzione incendiAREE NON FREQUENTATE

Le aree non frequentate(archivi, depositi, ecc.)debbono essere tenutelibere dai materialicombustibili nonessenziali

Gli accessi a queste areedebbono esserestrettamente controllati

47Prevenzione incendiAREE NON FREQUENTATE

Al termine dell’orariolavorativo, ognidipendente deveprovvedere a spegneretutte le apparecchiaturenon strettamentenecessarie

Anche i sistemi diilluminazione debbonoessere spenti all’interno dilocali non presidiati

48Prevenzione incendiINCENDI DOLOSI

Scarse misure di sicurezza ed assenza dicontrolli possono permettere accessi nonautorizzati nel luogo di lavoro, compresi glispazi all’esterno, favorendo i malintenzionati

Occorre prevedere adeguate misure disorveglianza ed assicurarsi che non vi sianodepositi di materiali combustibili all’esternoche possano mettere a repentaglio la sicurezzadel luogo di lavoro

49Prevenzione incendiCONTROLLI

Tutte le parti destinate a vie di esodo quali passaggi, corridoi e scaledebbono essere mantenute libere da ostacoli e da pericoli

Tutte le porte di uscita devono essere regolarmente controllate perverificare che si aprano facilmente

Tutte le porte resistenti al fuoco debbono essere controllate perassicurarsi che non vi siano danneggiamenti ed ostacoli che neimpediscano la chiusura

Le apparecchiature elettriche che non debbono restare in serviziovanno scollegate dalla rete

Tutte le fiamme libere devono essere spente e poste in sicurezza

Tutti i rifiuti e gli scarti di lavorazione vanno rimossi

Tutti i materiali infiammabili debbono essere depositati in luoghi sicuri

Il luogo di lavoro deve essere controllato onde evitare accessiindesiderati

Segnalare tempestivamente agli addetti antincendio ogni anomaliariscontrata

50Prevenzione incendiCONTROLLI

Devono essere oggetto diperiodiche verifiche:

Gli impianti per l’estinzione diincendi

Gli impianti per la rilevazione el’allarme in caso di incendio

Gli impianti elettrici

Gli impianti di distribuzione edutilizzo gas

Gli impianti a rischio specifico(ascensori, centrali termiche,cucine, ecc.)

51Protezione antincendio

Misure di protezione PASSIVA:Non c’è bisogno di intervento

Misure di protezione ATTIVA:C’è bisogno di intervento

52Protezione antincendioPROTEZIONE PASSIVA

Hanno come obbiettivo la limitazionedegli effetti dell’incendio:

Barriere antincendio (muri e portetagliafuoco, distanze di sicurezza, ecc.)

Strutture aventi caratteristiche diresistenza al fuoco

Materiali classificati per reazione al fuoco

Sistemi di ventilazione

Vie di uscita commisurate al massimoaffollamento dei locali ed alla tipologiadell’utenza

53Protezione antincendioPROTEZIONE ATTIVA

Dotazioni finalizzate alla rilevazioneprecoce dell’incendio, alla segnalazioneed all’estinzione dello stesso:

EstintoriRete idrica antincendiImpianti di rilevazione automaticaImpianti di spegnimento automaticoDispositivi di segnalazione ed allarmeEvacuatori di calore e fumi

54Protezione antincendioRESISTENZA E COMPARTIMENTAZIONE

La resistenza la fuoco delle strutturerappresenta il comportamento deglielementi che hanno funzioni strutturali

Numericamente rappresenta l’intervallo,espresso in minuti, durante il qualel’elemento mantiene le sue caratteristicheprogettuali in presenza di incendio concurva standard temperatura-tempo

55Protezione antincendioRESISTENZA E COMPARTIMENTAZIONE

La resistenza la fuoco può definirsicome l’attitudine di un elemento dacostruzione a conservare:

La stabilità RLa tenuta EL’isolamento I

R - Stabilità: l’attitudine di un elemento a conservare la resistenzameccanica

E - Tenuta: l’attitudine di un elemento a non lasciar passare néprodurre fiamme, vapori o gas caldi sul lato non esposto al fuoco

I - Isolamento: l’attitudine di un elemento a ridurre, entro un datolimite, la trasmissione del calore

56Protezione antincendioRESISTENZA E COMPARTIMENTAZIONE

Pertanto, con il simbolo REI si identificaun elemento costruttivo che deveconservare, per un limitato intervallo ditempo, stabilità, tenuta ed isolamento

Es. REI120, REI60, RE45, R60

57Protezione antincendioVIE DI ESODO

Nonostante ogni precauzione, non si puòescludere l’accadere di un incendio

Perciò, fondamentale importanza acquistano levie di esodo atte a garantire l’evacuazione incondizioni di sicurezza in caso di incendio o altrasituazione di pericolo:

Numero, dimensionamento e geometria

Sistemi di protezione attiva e passiva delle vie di fuga

Sistemi di identificazione continua (segnaletica,illuminazione)

Massimo affollamento e tipologia utenza

58Protezione attivaESTINTORI

Portatili/carrellati

EstinguenteAcqua oggi in disusoSchiuma liquidi infiammabiliHalon oggi in disusoPolvere liquidi infiammabiliCO2 apparecchi elettrici

Etichetta

Posizione e segnalazione

59Protezione attivaESTINTORI - ETICHETTA

Tipo di estinguente

Classi di fuoco

Potere estinguente

Istruzioni d’uso

Cartellino manutenzione

Omologazione

60Protezione attivaRETE IDRICA

A protezione delle attività industriali e civilicaratterizzate da rischio rilevante viene di normainstallata una rete idrica antincendio collegata,direttamente o mediante vasca, alla rete cittadina

Deve avere le seguenti caratteristiche:Indipendenza della rete da altri impieghiDotazione di valvola di sezionamentoDisponibilità di riserva e di pressioneRidondanza del gruppo pompeDisposizione ad anelloProtezione dall’azione del gelo e corrosione

61Protezione attivaRETE IDRICA

Alla rete idrica possono essere connesse:Naspi UNI25

Manichette UNI45Manichette UNI70

62Protezione attivaRETE IDRICA

Manichette:Diametro UNI 45, 70 mm

Lunghezza 20 e 30 mtLanciaAttacchi maschio/femmina

63Protezione attivaDISPOSITIVI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Indumenti ignifughiConsentonol’avvicinamento al fuoco

Tuta, guanti, stivaliCasco

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MANICHETTA

ESTINTORE

NASPO

USCITA

VIA DI FUGA

DIREZIONE DA

SEGUIRE

Segnaletica di sicurezza

Planimetrie locali IIT:Vie di fugaCompartimentazioniEstintoriCassette medicazioneDotazioni antincendioNumeri utili

65ProcedureIN CASO DI ALLARME

Mantenere la calma (conoscenza procedure,addestramento periodico)Attenersi scrupolosamente ai piani di emergenzaEvitare di trasmettere il panicoPrestare assistenza a chi si trova in difficoltà, solo se siha piena garanzia di riuscire nell’intentoAll’ordine di evacuazione, allontanarsiimmediatamente, secondo le procedureNon rientrare finchè non siano state ripristinate lecondizioni di sicurezzaSeguire scrupolosamente le istruzioni impartire dallaSquadra di Emergenza e cooperare

66ProcedureQUANDO SI SCOPRE UN INCENDIO

Dare immediatamente l’allarme al 2023 o al 115

Comportarsi secondo le procedure prestabilite

Se si tratta di un principio di incendio, valutare la situazionedeterminando se esiste la possibilità di estinguere immediatamentel’incendio con i mezzi disponibili. Non tentare di iniziare lospegnimento se non si è sicuri di riuscirvi

Intercettare alimentazione elettrica, gas, ecc.

Limitare la propagazione di fumo ed incendio chiudendo icompartimenti

Iniziare l’opera di estinzione solo dopo essersi assicurati una via difuga alle proprie spalle e con l’assistenza di altre persone

Se non si riesce a controllare l’incendio in breve tempo, portarsiall’esterno e fornire indicazioni ai VVF

67ProcedureEVACUAZIONE

All’ordine di evacuazione rispondere prontamente:Mettendo in sicurezza eventuali apparecchiatureInterrompendo immediatamente ogni attivitàAbbandonando i locali seguendo le indicazioni della SquadraEmergenze attraverso la via di fuga più agevole

Durante l’esodo non urlare, non spingere, mantenere e farmantenere la calma, prestare assistenza a chi in difficoltà

Non rientrare per nessun motivo sino all’esplicitaautorizzazione

Raggiungere velocemente e direttamente il punto diraccolta

68Uso degli estinguenti

Azione estinguente con:NaspiManichetteEstintori carrellatiEstintori a mano

Posizionarsi sopra vento

Intervento combinatoincrociato di più operatoriposizionati tra loro a 45-90°

69Uso delle manichette

Lunghezza 10, 15, 20, 25, 30 mt

Il maschio sempre verso il fuoco!

Possibilità di collegamento in serie ed usodi adattatori e sdoppiatori

Uso delle UNI45 da parte di un solooperatore, uso delle UNI70 da parte dioperatori in coppia

Lancia con frazionatore

Approccio sopra vento

Dirigere il getto alla base delle fiamme

70Uso degli estintori

Seguire le istruzioni sull’etichetta

Uso in posizione verticale

Rimozione della sicura

Impugnare la manichetta

Approccio sopra vento

Indirizzare il getto alla base delle fiamme

71Protezione della persona

Mai usare un estintore su una persona

Avvolgerla in una coperta antifiamma sia perl’estinzione che per l’attraversamento di localicon fiamme

Coprire con cura volto e capelli

Per l’estinzione, in alternativa farla rotolare alsuolo e/o avvolgerla in una coperta, giacca, ecc.

Per l’attraversamento di aree con fumi, coprirebocca e naso con un tessuto bagnato (fazzoletto,maglietta, ecc.)

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ATTIVITA’ FORMATIVAANTINCENDIO

Liberamente tratto dai supporti didattici delCorpo Nazionale dei Vigili del Fuoco

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Consiglio Nazionale delle Ricerche

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