Atteggiamenti e ricerca di lavoro

Post on 13-Apr-2017

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GLI ATTEGGIAMENTI CHE AIUTANO A TROVARE LAVORO

Laboratorio

Cosa si intende per atteggiamento?

la disposizione personale a produrre risposte emotive, sentimentali e comportamentali, determinate dall'ambiente familiare, sociale o lavorativo, riguardo a situazioni, gruppi, oggetti.

una tendenza psicologica espressa con una valutazione (di favore o sfavore) verso una particolare situazione o entità.

un aspetto non stabile nel tempo (quindi può cambiare) che influisce sul comportamento coinvolgendo spesso le relazioni interpersonali, le particolari scelte di vita o il modo di essere.

L'atteggiamento esprime ciò che ogni persona è disposta a fare: si può esprimere sia in termini verbali che comportamentali.

Chi cerca lavoro corre il rischio di:

  Scoraggiarsi, demotivarsi 

 Diminuiscono le azioni di ricerca di lavoro

  Perdere fiducia in se stessi e autostima Sviluppare forme di pessimismo, 

atteggiamenti di difesa Perdere passione, speranza, positività

  Diminuisce l’efficacia della ricerca di lavoro

  Attraversare difficoltà economiche Vivere frustrazioni sul piano della 

realizzazione personale Vivere amarezza e risentimento

 

  Malessere personale 

IL MERCATO DEL LAVORO OGGI

è sempre più: Precarizzato: incertezza del futuro Mutevole: richiede continui adattamenti, aggiornamenti, formazione Immobile: poche opportunità di assunzione e di investimento Selettivo: molte persone che cercano e poche nuove occasioni di lavoro Terziarizzato: le relazioni interpersonali sempre più importanti nell’esecuzione

del lavoro Polarizzato: tra professioni richieste e marginali, tra territori diversi

Nel considerare queste informazioni noi possiamo avere due ordini di atteggiamenti: considerare la realtà per cercare di farvi fronte in modo creativo e trovare un adattamento

positivo(la situazione è difficile: mi devo attivare e ingegnare in modo diverso) cercare in questi dati delle conferme ad una visione negativa e pessimistica(la situazione è difficile, tanto vale che lascio perdere, non c’è niente da fare)

Il bicchiere è mezzo pienoo mezzo vuoto?

Come agiamo sui sistemi sensoriali?

Generalizzazione:Di ciò che percepisco, estraggo solo alcune parti e le applico all’intera realtà, a tutti i casi e tutte le situazioni(una volta un cane mi ha morso: tutti i cani mi vogliono mordere – mi hanno scartato a una selezione: nessuno mi prenderà mai più) Cancellazione:Escludo, elimino pezzi dell’esperienza percettiva(Ho lavorato bene ma alla sera sbaglio un conto e devo fermarmi a rivedere il lavoro: «ecco sono il solito pasticcione…» – Confermo una credenza su di me Deformazione:Cambia l’esperienza percettiva, prefiguro che tutto andrà bene oppure deformo la realtà per confermare la mia ansia o una convinzione(aspetto una risposta che non arriva: «ecco, anche questa volta ho fatto un brutto colloquio. Domani ne ho un altro, andrà male anche quello»)

Un ricercatore della Tufta Univesity ha dimostrato che osservando un video di 30 secondi in cui paziente e medico discutono si può predire se il medico sarà citato in giudizio e questo dipende dall’atteggiamento personale del medico più che da ciò che dice

Un altro ricercatore di Pinceton ha dimostrato che osservando per 1 solo secondo il volto dei candidati alle elezioni americane si può predire il 70% degli eletti

Importante sapere che…

Oltre a conoscersi ed essere più consapevoli di come ci presentiamo, è importante ricordare che:

1. il nostro modo di pensare può determinare le cose che ci accadono, attraverso un collegamento biochimico tra il pensiero, le emozioni e il corpo

(dal pensiero al corpo)

2. il nostro comportamento spaziale, le posizioni del nostro corpo, influenzano il modo in cui siamo percepiti dagli altri e le nostre emozioni

(dal corpo al pensiero)

Chi è che… ?Ci impedisce di andare avanti,ci dipinge come incapaci, senza speranze

Parla delle nostre esperienzeandate male: d’amore, di scuola, professionali, di ricerca

Immette sostanze chimiche nel nostro corpo che ci inducono dipendenza

Avete parole del dialogo interno che…?

- vi frenano- vi confermano come inadeguati- vi confermano che le cose vanno male- che non c’è nulla che possiate fare- che la sorte, le cose, persino

le macchine ce l’hanno con voi

Fingere fino a diventarlodal corpo al pensiero su di sè

L’impressione che diamo agli altri dipende dalla nostra auto percezione di forza, di orgoglio, di leadership e dalla posizione che assumiamo nello spazio.

Si tratta di meccanismi diffusi nel mondo animale: per manifestarsi come potenti ci si fa grandi.

Al contrario ci si contrae

si cerca di farsi piccoli.

ConclusioniIl corpo cambia la menteLa mente cambia il comportamentoIl comportamento cambia i risultati

Ognuno di noi è mosso dai propri atteggiamenti che provengono dal passato e che condizionano il futuro

I nostri pensieri, le cose che ci ripetiamo, scatenano in noi emozioni. I pensieri negativi ripetuti ci fanno male e impediscono di rispondere in modo efficace all’ambiente nel presente

Bloccare i pensieri killer cambia il nostro corpo a livello cerebrale

Curare la postura del nostro corpo non solo comunica agli altri ma anche a noi stessi attraverso emozioni e pensieri.