Invecchiamento attivo, tra stereotipi e pregiudizi nei ... · valori e atteggiamenti Art. 18....

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Invecchiamento attivo, tra stereotipi e pregiudizi nei luoghi di lavoro 9/06/2017 ISABELLA CORRADINI 1 Isabella Corradini Direttore Scientifico Centro Ricerche Themis Gruppo di lavoro Ordine Psicologi del Lazio [email protected]

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Invecchiamentoattivo,trastereotipiepregiudizineiluoghidilavoro

9/06/2017 ISABELLACORRADINI 1

IsabellaCorradiniDirettoreScientificoCentroRicercheThemisGruppodilavoroOrdinePsicologidelLaziogdlslc@ordinepsicologilazio.it

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Il“ciclodivita”

Life-span psychology (Baltes eReese,1984)

Psicologiadellosviluppo(processocheavvienelungotuttalavita)

“Studiodellacostanzaedelmutamentochesimanifestanonellacondottaumanaenelcorsodell’ontogenesi,dalconcepimentoallamorte”

(Baltes,1987).

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LavoroeinvecchiamentoattivoIMPORTANZADELLAVORO

Unabuonavitalavorativacostituisceunabaseimportanteperl’invecchiamentoattivo

Saluteesicurezzasullavorosonoaspettirilevanti.

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Gli8obiettividellagestionedell’età1. una maggiore consapevolezza dell’invecchiamento

2. atteggiamenti positivi nei confronti dell’invecchiamento

3. la gestione dell’età come compito e dovere fondamentale per dirigenti e quadri

4. gestione dell’età nella politica del personale

5. promozione della capacità lavorativa e della produttività

6. apprendimento permanente

7. accordi adeguati all’età

8. passaggio sicuro e dignitoso al pensionamento

* Le opinioni espresse dall'autore non rispecchiano necessariamente quelle dell'Agenzia.

IT

La salute e la sicurezza sul lavoro riguardano tutti. Un bene per te. Un bene per l'azienda.

Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro

Promuovere l’invecchiamento attivo sul luogo di lavoro

Prof. Juhani Ilmarinen, JIC Ltd, Centro di ricerca gerontologica dell’Università di Jyväskylä, Istituto finlandese per la salute sul lavoro (1970-2008)*

1. Il ruolo dei lavoratori anziani nell’Unione europea Nel corso dei prossimi decenni l’Unione europea registrerà un aumento della percentuale di lavoratori anziani. Le tendenze demografiche riguardanti la popolazione attiva nell’UE-27 indicano che la fascia d’età compresa tra 55 e 64 anni aumenterà di circa il 16,2 % (9,9 milioni) tra il 2010 e il 2030, mentre tutte le altre fasce d’età diminuiranno dal 5,4 % (40-54 anni) al 14,9 % (25-39 anni). Questo cambiamento demografico accentuato è dovuto all’aumento dell’aspettativa di vita e a tassi di fertilità ridotti. La conseguenza è un invecchiamento della forza lavoro europea mai visto prima d’ora. In molti paesi i lavoratori anziani costituiscono il 30 % o più della popolazione attiva.

I tassi di occupazione dei lavoratori anziani (tra 55 e 64 anni) nell’UE-27 si attestano attualmente a meno del 50 %. Nel mondo solo 15 paesi presentano un tasso di occupazione dei lavoratori anziani superiore al 50 %. Oltre la metà dei lavoratori anziani lascia il lavoro prima di raggiungere l’età prevista per il pensionamento obbligatorio, per vari motivi. Pertanto sono necessarie carriere lavorative migliori e più durature per finanziare e sostenere la maggiore longevità dei cittadini europei.

L’Anno europeo dell’invecchiamento attivo 2012 mira a promuovere la qualità della vita e il benessere della popolazione europea, soprattutto degli anziani, nonché lo spirito di solidarietà tra le generazioni. Una buona vita lavorativa è una piattaforma importante per promuovere l’invecchiamento attivo. Di conseguenza, la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro svolgono un ruolo cruciale nel garantire l’invecchiamento attivo attraverso una vita lavorativa migliore e più lunga. Il buon lavoro favorisce inoltre la cooperazione tra le generazioni dei giovani, degli individui di mezza età e degli anziani.

2. Alcuni dati sull’invecchiamento I problemi di salute e le malattie croniche a lungo termine aumentano con l’età. Di conseguenza, a causa dei loro problemi di salute, circa il 30 % degli uomini e delle donne nella fascia d’età compresa tra 50 e 64 anni necessita di un adeguamento urgente del posto di lavoro allo scopo di prevenire i rischi di pensionamento anticipato e di inabilità al lavoro. I principali problemi di salute sono i disturbi muscolo-scheletrici e mentali. Attualmente, anche la depressione è una delle cause più comuni dell’inabilità al lavoro e del prepensionamento. Con l’avanzare dell’età si riduce chiaramente la capacità a sostenere un lavoro fisico: la capacità cardiorespiratoria e la forza muscolare diminuiscono di circa l’1-2 % all’anno dopo i 30 anni. La capacità fisica ridotta costituisce un problema principalmente per le occupazioni con un elevato carico di lavoro fisico; circa il 30% dei lavori in Europa oggi comporta posture di lavoro scorrette, la manipolazione di oggetti pesanti o movimenti ripetitivi. Per ogni età ciascun individuo presenta ampie differenze in termini di capacità funzionale e stato di salute. La maggior parte dei lavoratori anziani può godere di un buon stato salute e di un’adeguata capacità fisica.

Sebbene la salute e la capacità fisica peggiorino con l’invecchiamento, molte funzioni migliorano con l'età.

J. Ilmarinen, in https://osha.europa.eu/it/tools-and-publications/publications/articles/promoting-active-ageing-in-the-workplace

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Contestosocialeeorganizzativo

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stereotipi

discriminazionipregiudizi

Qualisonogliatteggiamentineiconfrontidisoggettiinetàavanzatanelmondodellavoro?

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Fattoridigiudizio“negativo”

Svilupparecompetenze,valorieatteggiamenti

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produttività

motivazione

adattamento

saluteesicurezza

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Possibilieffetti

Svilupparecompetenze,valorieatteggiamenti

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• PercezionediinadeguatezzaLivello

individuale

• Svantagginelconfrontoconlavoratoripiùgiovani(es.usotecnologie)

Livellodigruppo

• Esclusionidaattivitàaziendali(es.formazione)

Livelloorganizzativo

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Sucosalavorarenelleorganizzazioni

Valutazionedeirischi

Competenze,valorie

atteggiamentiSensibilizzazioneeformazione

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Istituto finlandese per la salute sul posto di lavoro 2010 – AGE POWER

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Riferimentinormativi:latuteladellasalute

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LaCostituzioneitaliana

Artt.32,35e41

(lasaluteèundirittofondamentaledell’individuoedinteressedella

collettività)

Art.2087delCodiceCivile

(tutelarel'integritàfisicaelapersonalitàmoraledeiprestatoridi

lavoro)

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Saluteesicurezzasullavoro

Art.15D.Lgs. 81

(b.programmazionedellaprevenzione[…]integriinmodocoerente[…]lecondizionitecnicheproduttive

dell’aziendanonchél’influenzadeifattoridell’ambientee

dell’organizzazionedellavoro)

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Saluteesicurezzasullavoro:D.Lgs.81/2008

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Articolo 28 - Oggetto della valutazione dei rischi

La valutazione di cui all’articolo 17, comma 1, letteraa)…, deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi

compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato, secondo i contenuti dell’ accordo europeo dell’8 ottobre 2004, e quelli riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza, secondo quanto previsto dal decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, nonché quelli connessi alle differenze di genere, all’età, alla provenienza da altri Paesi e quelli connessi alla specifica tipologia contrattuale attraverso cui viene resa la prestazione di lavoro.

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Saluteesicurezzasullavoro:D.Lgs.81/2008

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Art. 18. Obblighi del datore di lavoro e del dirigente1. Il datore di lavoro, che esercita le attività di cui all'articolo 3, e i dirigenti, che organizzano e dirigono le stesse attività secondo le attribuzioni e competenze ad essi conferite, devono:c) nell'affidare i compiti ai lavoratori, tenere conto delle capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto alla loro salute e alla sicurezza;

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Datieprevisionidell’EU-OSHA

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Lecampagnedisensibilizzazione

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