Archetipi e cambiamento Lo strutturalismo di Claude Lévy ... · Lo strutturalismo di Lévy-Strauss...

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Archetipi e cambiamento Lo strutturalismo di Claude Lévy-Strauss e

l’evoluzionismo

Fabio Zampieri MA, PhDUniversità degli Studi di Padova, Facoltà di Medicina

Dip. di Scienze Medico-Diagnostiche e Terapie SpecialiSezione di Medicina Umanistica

Tutto è cambiamento e trasformazione

Tutto è cambiamento e trasformazione

Dietro ogni cambiamento

c’è una struttura

Lo strutturalismo di Lévy-Strauss all‟interno della sua antropologia sociale

Nozione di Modello

Struttura elementare di parentela, Incesto e Avuncolato come case studies

Evoluzionismo moderno: biologia delle popolazioni

Struttura elementare di parentela, Incesto e Avuncolato in chiave evoluzionistica

L‟antropologia sociale

“[…] la vita dei segni in seno alla vita sociale.”

Segni linguistici (scritti e orali)

Segni corporali e gestuali

Segni come regole di convivenza: matrimoni, economia, eccetera.

Segni come oggetti tecnici dotati di un significato

L‟antropologia sociale

“Diciamo che l‟antropologia sociale li considera [i

segni], sia nelle sue manifestazioni più lontane,

sia nella prospettiva della loro espressione più

generale. Da quest‟ultimo punto di vista, essa

non può fare niente di utile, senza collaborare

con le scienze sociali particolari; ma queste

ultime, dal canto loro, non potrebbero pretendere

alla generalità, se non grazie al concorso

dell‟antropologo, il solo che sia capace di allegar

loro verifiche e inventari cercando di renderli

completi.”

L‟antropologia sociale

Ambito della ricercaUomo nella sua generalità

L‟antropologia sociale

Ambito della ricercaUomo nella sua generalità

“La scienza dell‟uomo deve tendere

all‟enucleazione di „caratteri invarianti‟ generali.”

ISTANZA ATEMPORALE?

“E‟ impossibile discutere su un

oggetto, ricostruire la storia che gli ha

dato origine, senza sapere,

innanzitutto, che cosa esso sia; in altri

termini, senza aver esaurito

l‟inventario delle sue determinazioni

interne.”

“E‟ impossibile discutere su un

oggetto, ricostruire la storia che gli ha

dato origine, senza sapere,

innanzitutto, che cosa esso sia; in altri

termini, senza aver esaurito

l‟inventario delle sue determinazioni

interne.”

PRIMA l‟oggetto in sé (gli elementi

che lo costituiscono), POI la storia

OGGETTO: SOCIETA‟

UOMINI E LORO RELAZIONI

OGGETTO: SOCIETA‟

DETERMINAZIONI INTERNE

“[…] una struttura di parentela non può mai, per

quanto semplice sia, essere costruita a partire dalla

famiglia biologica composta dal padre, dalla madre e

dai loro figli, ma implica sempre una relazione di

alleanza data in partenza. Quest‟ultima deriva dal fatto

praticamente universale nelle società umane: affinché

un uomo ottenga una sposa, bisogna che quest‟ultima

gli sia ceduta direttamente o indirettamente da un altro

uomo il quale, nei casi più semplici, ha nei rapporti di

lei la posizione di padre o di fratello.”

OGGETTO: SOCIETA‟

DETERMINAZIONI INTERNE

“Già questa duplice possibilità [padre o fratello]

avrebbe dovuto bastare a far comprendere che lo zio

materno dei figli nati dal matrimonio, fratello della

donna ceduta all‟inizio, figurava nei miei schemi come

assegnatario della funzione di donatore di donne, e ciò

non in virtù del suo posto particolare in seno ad una

genealogia.”

OGGETTO: SOCIETA‟

DETERMINAZIONI INTERNE

La società consiste, essenzialmente, nell‟unione di

due famiglie diverse attraverso un matrimonio.

OGGETTO: SOCIETA‟

DETERMINAZIONI INTERNE

Fratello

OGGETTO: SOCIETA‟

DETERMINAZIONI INTERNE

Fratello

OGGETTO: SOCIETA‟

DETERMINAZIONI INTERNE

Fratello

OGGETTO: SOCIETA‟

DETERMINAZIONI INTERNE

Fratello

Zio materno

OGGETTO: SOCIETA‟

DETERMINAZIONI INTERNE

Marito e moglie

Padre e figli

Zio materno e nipote

Fratello e sorella

(madre e sposa)

Consanguineità

Relazione di filiazione

Parentela d‟acquisto

Correlazione

Opposizione

MODELLO

“[…] noi immaginiamo […] l‟antropologo alla stregua dell‟ingegnere, che

concepisce e costruisce una macchina per una serie di operazioni

razionali […]” (Elogio dell‟antropologia)

“Rispetto alle scienze naturali, beneficiamo di un vantaggio e soffriamo di

un inconveniente: troviamo le nostre esperienze già preparate, ma esse

sono ingovernabili. È dunque naturale che ci sforziamo di sostituir loro dei

modelli cioè dei sistemi di simboli che tutelano le proprietà caratteristiche

dell‟esperienza, ma che, a differenza dell‟esperienza, abbiamo il potere di

manipolare.” (Elogio dell‟antropologia)

MODELLO: STRUTTURA

“Nessuna scienza può oggi considerare le strutture del proprio campo come

riducentisi a una qualsiasi disposizione di parti qualsiasi. Solo è strutturata la

disposizione che obbedisce a due condizioni: deve essere un sistema retto da

coesione interna; e tale coesione, inaccessibile dall‟osservazione di un sistema

isolato, si rivela nello studio delle trasformazioni, grazie alle quali ritroviamo

proprietà similari in sistemi diversi in apparenza.” (Elogio dell‟antropologia)

MODELLO: STRUTTURA

“Nessuna scienza può oggi considerare le strutture del proprio campo come

riducentisi a una qualsiasi disposizione di parti qualsiasi. Solo è strutturata la

disposizione che obbedisce a due condizioni: deve essere un sistema retto da

coesione interna; e tale coesione, inaccessibile dall‟osservazione di un sistema

isolato, si rivela nello studio delle trasformazioni, grazie alle quali ritroviamo

proprietà similari in sistemi diversi in apparenza.” (Elogio dell‟antropologia)

La struttura consiste nelle leggi comuni che regolano i diversi modelli delle

diverse società. Sono essenzialmente leggi di trasformazione: dati gli elementi

essenziali comuni a tutti i modelli, si determina quali cambiamenti seguono la

modificazione delle relazioni fra due o più elementi. (Se cambia la relazione fra

padre e figlio, come cambiamo le relazioni fra padre e madre, figlio e zio,

eccetera…)

ATOMO DI PARENTELA NEI LAMBUMBU

Popolazione indigena dell‟Isola

Maleluka nelle Nuove-Ebridi

Marito e moglie

Padre e figli

Zio materno e nipote

Fratello e sorella

(madre e sposa)

Consanguineità

Relazione di filiazione

Parentela d‟acquisto

Correlazione

Opposizione

Relazione fra padre e figlio è familiare: CORRELAZIONE

Relazione fra figlio e zio materno è rigida: OPPOSIZIONE

Relazione fra sorella e fratello è negativa: OPPOSIZIONE

“Stando così le cose, gli atteggiamenti fra marito e moglie avranno valore di test.

Se, come si afferma, essi sono altrettanto negativi, il sistema da me postulato non

sarà applicabile giacché richiede due coppie di atteggiamenti, rispettivamente

positivo e negativo, situate tra loro in un rapporto di correlazione e di opposizione

che mantiene il sistema in equilibrio.” (riflessioni sull‟atomo di parentela)

Relazione fra padre e figlio è familiare: CORRELAZIONE

Relazione fra figlio e zio materno è rigida: OPPOSIZIONE

Relazione fra sorella e fratello è negativa: OPPOSIZIONE

“Stando così le cose, gli atteggiamenti fra marito e moglie avranno valore di test.

Se, come si afferma, essi sono altrettanto negativi, il sistema da me postulato non

sarà applicabile giacché richiede due coppie di atteggiamenti, rispettivamente

positivo e negativo, situate tra loro in un rapporto di correlazione e di opposizione

che mantiene il sistema in equilibrio.” (riflessioni sull‟atomo di parentela)

Relazione fra padre e figlio è familiare: CORRELAZIONE

Relazione fra figlio e zio materno è rigida: OPPOSIZIONE

Relazione fra sorella (madre e moglie) e fratello è negativa: OPPOSIZIONE

Relazione fra marito e moglie è di “mancanza di riservatezza”: “Accadrà

spesso che una donna frusterà le parti sessuali di suo marito, se questi la

trascura, con ortiche assai dolorose”

Relazione fra padre e figlio è familiare: CORRELAZIONE

Relazione fra figlio e zio materno è rigida: OPPOSIZIONE

Relazione fra sorella e fratello è negativa: OPPOSIZIONE

Relazione fra marito e moglie è di gelosia: CORRELAZIONE

FRATELLO-SORELLA MARITO-MOGLIE

PADRE-FIGLIO ZIO-NIPOTE

FRATELLO-SORELLA MARITO-MOGLIE

PADRE-FIGLIO ZIO-NIPOTE

IN GENERALE

Il che permette, come visto, di fare anche previsioni…

FRATELLO-SORELLA MARITO-MOGLIE

PADRE-FIGLIO ZIO-NIPOTE

FRATELLO-SORELLA MARITO-MOGLIE

PADRE-FIGLIO ZIO-NIPOTE

INCESTO

La proibizione dell‟incesto è una regola che, espressa in diversi modi nelle

diverse società, ha la funzione di mantenere la struttura elementare di

parentela come formata dall‟incontro di due famiglie diverse: altrimenti,

attraverso i rapporti incestuosi, si tratterebbe della riproduzione di una stessa

famiglia.

“Proiettando, se mi è lecita l‟espressione, le sorelle e le figlie fuori del

gruppo consaguineo, e assegnando loro sposi provenienti a loro volta da

altri gruppi, essa stabilisce, fra tali gruppi naturali, legami di

imparentamento, i primi che si possano qualificare come sociali. La

proibizione dell‟incesto fonda così la società umana, e, in un certo senso,

essa è la società.” (Elogio dell‟antropologia)

INCESTO

La proibizione dell‟incesto è una regola che, espressa in diversi modi nelle

diverse società, ha la funzione di mantenere la struttura elementare di

parentela come formata dall‟incontro di due famiglie diverse: altrimenti,

attraverso i rapporti incestuosi, si tratterebbe della riproduzione di una stessa

famiglia.

“Proiettando, se mi è lecita l‟espressione, le sorelle e le figlie fuori del

gruppo consaguineo, e assegnando loro sposi provenienti a loro volta da

altri gruppi, essa stabilisce, fra tali gruppi naturali, legami di

imparentamento, i primi che si possano qualificare come sociali. La

proibizione dell‟incesto fonda così la società umana, e, in un certo senso,

essa è la società.” (Elogio dell‟antropologia)

FATTO SOCIALE, PIÙ CHE BIOLOGICO

“Vero è che per il suo carattere di universalità la

proibizione dell‟incesto concerne la natura, e cioè

la biologia o la psicologia, oppure l‟una e l‟altra

insieme; ma non per questo è meno vero che

essa, in quanto regola, costituisce un fenomeno

sociale, appartenente all‟universo delle regole,

ossia della cultura, ed è dunque di competenza

della sociologia, il cui oggetto è appunto lo studio

della cultura.” (Le strutture elementari della

parentela).

INCESTO

AVUNCOLATO

“[…] la relazione fra zio materno e nipote sembra essere oggetto di

importante sviluppo in un grandissimo numero di società primitive.” (L‟analisi

strutturale in linguistica)

“[…] il termine avuncolato racchiude due sistemi di atteggiamenti antitetici:

in un caso, lo zio materno rappresenta l‟autorità familiare, è temuto,

obbedito, e possiede diritti sul nipote; nell‟altro, è il nipote a esercitare nei

confronti dello zio privilegi di familiarità, e può trattarlo più o meno da

vittima” (ibidem)

AVUNCOLATO

“[…] due stessi sistemi di atteggiamenti, ma rovesciati: nei gruppi in cui la

relazione fra padre e figlio è familiare, quella fra zio materno e nipote è

rigorosa; e nei casi in cui il padre appare come l‟austero depositario

dell‟autorità familiare, è lo zio a essere trattato con familiarità.”

“[…] la filiazione determina, in ultima analisi, il senso di tali opposizioni. In

regime patrilineo, in cui il padre, e la linea del padre, rappresentano l‟autorità

tradizionale, lo zio materno è considerato come una “madre mascolina”, viene

di solito trattato allo stesso modo e talvolta persino chiamato con lo stesso

nome della madre. La situazione opposta è realizzata in regime matrilineo: in

esso, lo zio materno incarna l‟autorità, e le relazioni di tenerezza e familiarità si

fissano sul padre e sulla sua linea.”

PATRILINEO

MATRILINEO

La situazione, in realtà, è ancora più complessa ancora.

“Vediamo dunque che l‟avuncolato, per essere capito, deve

essere trattato come una relazione interna a un sistema, e

che è lo stesso sistema a dover essere considerato nel suo

insieme, se si vuole scorgerne la struttura. Questa struttura

poggia a sua volta su quattro termini (fratello, sorella, padre,

figlio), uniti fra loro da due coppie di opposizioni correlative,

e tali che, in ciascuna delle due generazioni in causa, esista

sempre una relazione positiva e una relativa. Che cos‟è, ora,

questa struttura e quale può esserne la ragione? La risposta

è la seguente: questa struttura è la struttura di parentela più

semplice che si possa concepire e che possa esistere. È,

più precisamente, l’elemento di parentela.”

Antievoluzionismo di Lévy-Strauss

“[…] una struttura di parentela non può mai, per

quanto semplice sia, essere costruita a partire dalla

famiglia biologica composta dal padre, dalla madre e

dai loro figli, ma implica sempre una relazione di

alleanza data in partenza. Quest‟ultima deriva dal fatto

praticamente universale nelle società umane: affinché

un uomo ottenga una sposa, bisogna che quest‟ultima

gli sia ceduta direttamente o indirettamente da un altro

uomo il quale, nei casi più semplici, ha nei rapporti di

lei la posizione di padre o di fratello.”

“[…] una struttura di parentela non può mai, per

quanto semplice sia, essere costruita a partire dalla

famiglia biologica composta dal padre, dalla madre e

dai loro figli, ma implica sempre una relazione di

alleanza data in partenza. Quest‟ultima deriva dal fatto

praticamente universale nelle società umane: affinché

un uomo ottenga una sposa, bisogna che quest‟ultima

gli sia ceduta direttamente o indirettamente da un altro

uomo il quale, nei casi più semplici, ha nei rapporti di

lei la posizione di padre o di fratello.”

La biologia quindi non è sufficiente per comprendere la

struttura della parentela

“Disprezzare la dimensione storica, con il pretesto che i mezzi per valutarla in

modo approssimativo sono insufficienti, induce a soddisfarsi di una sociologia

rarefatta, in cui i fenomeni sono scollati dal loro supporto”

“Questa professione di fede storica potrà sorprendere, poiché ci hanno talvolta

rimproverato di essere chiusi alla storia, e di riservarle un posto trascurabile nei

nostri lavori. In effetti, non la pratichiamo, ma ci teniamo a riservarle i suoi diritti.”

“Non è contradditorio che una storia di simboli e di segni generi sviluppi

imprevedibili, pur mettendo in funzione combinazioni strutturali il cui numero è

limitato. In un caleidoscopio, il combinarsi di elementi identici dà sempre nuovi

risultati.”

NO BIOLOGIA + NO STORIA = NO BIOLOGIA EVOLUZIONISTICA

NO BIOLOGIA + NO STORIA = NO BIOLOGIA EVOLUZIONISTICA

La biologia evoluzionistica attuale crea modelli matematici che

spiegano le società e i comportamenti sociali.

Tali modelli si fondano essenzialmente sul concetto di riproduzione

differenziale di geni.

Il comportamento è visto come frutto di strategie per massimizzare

l‟ottenimento di risorse dagli altri che a sua volta è funzionale alla

sopravvivenza e alla riproduzione.

I comportamenti sociali possono essere visti come basati su di un

sistema in cui altruismo ed egoismo sono le strategie comportamentali

di base che vengono regolate a seconda delle situazioni.

Innanzitutto, secondo la biologia evoluzionistica contemporanea,

l‟individuo è sempre visto all‟interno di una relazione genetica con

parenti provenienti da due famiglie distinte.

= SELF Fratelli =

r = 0.5

= Figli

r = 0.5

Nipoti

r = 0,25

Nipoti

r = 0.25

Genitore = Genitore

r = 0.5

Zio/a =

r = 0.25

Cugini

r = 0.125

= Zio/a

r = 0.25

Cugini

r = 0.125

Nonno = = Nonno

r = 0.25

r = COEFFICIENTE DI PARENTELA

Innanzitutto, secondo la biologia evoluzionistica contemporanea,

l‟individuo è sempre visto all‟interno di una relazione genetica con

parenti provenienti da due famiglie distinte.

= SELF Fratelli =

r = 0.5

= Figli

r = 0.5

Nipoti

r = 0,25

Nipoti

r = 0.25

Genitore = Genitore

r = 0.5

Zio/a =

r = 0.25

Cugini

r = 0.125

= Zio/a

r = 0.25

Cugini

r = 0.125

Nonno = = Nonno

r = 0.25

Innanzitutto, secondo la biologia evoluzionistica contemporanea,

l‟individuo è sempre visto all‟interno di una relazione genetica con

parenti provenienti da due famiglie distinte.

= SELF Fratelli =

r = 0.5

= Figli

r = 0.5

Nipoti

r = 0,25

Nipoti

r = 0.25

Genitore = Genitore

r = 0.5

Zio/a =

r = 0.25

Cugini

r = 0.125

= Zio/a

r = 0.25

Cugini

r = 0.125

Nonno = = Nonno

r = 0.25

Primo grado di affinità

Innanzitutto, secondo la biologia evoluzionistica contemporanea,

l‟individuo è sempre visto all‟interno di una relazione genetica con

parenti provenienti da due famiglie distinte.

= SELF Fratelli =

r = 0.5

= Figli

r = 0.5

Nipoti

r = 0,25

Nipoti

r = 0.25

Genitore = Genitore

r = 0.5

Zio/a =

r = 0.25

Cugini

r = 0.125

= Zio/a

r = 0.25

Cugini

r = 0.125

Nonno = = Nonno

r = 0.25

Secondo grado di affinità

r = affinità genetica

B = beneficio riproduttivo addizionale del beneficiario guadagnato con l’atto riproduttivo

C = costo riproduttivo dell’altruista

rB > C

Hamilton, W. B. (1964), The Genetical Evolution of Social

Behaviour, J Theor Biol 7: 1-51.

SELEZIONE DI PARENTELA: KIN SELECTION

Regola i rapporti di altruismo fra parenti

SELEZIONE DI PARENTELA: KIN SELECTION

Regola i rapporti di altruismo fra parenti

I rapporti di parentela fondano le società perché

sono funzionali alla riproduzione differenziale dei

geni. L‟altruismo verso i parenti è funzionale alla

trasmissione genetica di una specie.

ALTRUISMO ED EGOISMO VERSO INDIVIDUI NON AFFINI

Regolano i rapporti fra individui e famiglie non geneticamente affini

Gli individui mettono in atto comportamenti altruistici

nei confronti di individui estranei perché questi

comportamenti, all‟interno di una società, aumentano le

probabilità che l‟individuo altruista sia oggetto, a sua

volta, di un comportamento altruistico.

Perché allora non siamo tutti altruisti al 100%?

Perché in determinate situazioni è vantaggioso anche ingannare:1) Quando il partner non scopre l’inganno2) Quando il partner non interrompe il suo altruismo anche se scopre l’inganno3) Quando non è probabile che il partner sopravviva abbastanza per ricambiare l’altruismo

Così, come la selezione favorisce la capacità di ingannare, favorisce anche la capacità di scoprire gli inganni. Gli individui, dunque, varino non nell’essere o altruisti o ingannatori, ma nel grado di altruismo e inganno.

Le emozioni etiche sono strumenti che regolano la

fitness all‟interno del sistema altruismo-inganno

Pro altruismo Pro inganno Prevenire l‟inganno

Orgoglio

Gratitudine

Senso del diritto

Fedeltà

Ipocrisia

Simulazione

Indignazione

Senso di colpa

Sospetto

I concetti di correlazione e opposizione di

Levy-Strauss e la struttura elementare della

parentela da cui sono caratterizzati possono

trovare una spiegazione e una

comprensione migliore analizzandone la loro

origine evoluzionistica come atteggiamenti

che regolano la fitness degli individui

all‟interno del sistema altruismo-egoismo.

AVUNCOLATO

Perché il fratello, e non il padre, della

donna che viene „ceduta‟ a un altro uomo

è la figura principale della „transazione‟ e

della struttura elementare di parentela?

Le società di primati sono organizzate secondo atteggiamenti di

dominanza e sottomissione in cui ci sono maschi dominanti che gestiscono

le donne della comunità.

AVUNCOLATO ED EREDITÀ BIOLOGICA

La dominanza di un maschio è funzionale alla sua età. Massima durante la

piena maturità, declina man mano che invecchia.

Il maschio dominante può gradatamente accettare un altro maschio

all‟interno del suo harem, a cui successivamente cede una donna.

AVUNCOLATO ED EREDITÀ BIOLOGICA

La figura del fratello della donna sembra ricalcare quella del maschio

dominante nelle comunità di primati.

È il fratello, e non il padre, proprio perché per essere dominante

dev‟essere giovane e fisicamente prestante.

In quanto maschio dominante, mantiene dei diritti di eredità anche sui

figli della sorella.

AVUNCOLATO ED EREDITÀ BIOLOGICA

Nei primati, spesso un maschio usa il proprio figlio come scudo contro

l‟aggressione del maschio dominante.

La relazione padre-figlio, all‟interno del sistema dell‟avuncolato, può variare

in funzione della dominanza dello zio materno. La correlazione padre-figlio è

direttamente proporzionale dunque all‟opposizione zio materno-nipote.

AVUNCOLATO E ATTEGGIAMENTI

La stretta relazione fra zio materno e nipote può essere anche il frutto di

una strategia comportamentale in funzione della fitness genetica.

Dal punto di vista del nipote, relazionarsi strettamente con lo zio può

significare ottenere un surplus di cure parentali, elemento tanto fondamentale

nell‟evoluzione della specie umana.

Dal punto di vista dello zio, il nipote dato dalla sorella è affine geneticamente

(r = 0.25) (al contrario ovviamente del nipote acquisito). Essere altruista nei

suoi confronti significa quindi avvantaggiare i parte dei propri stessi geni.

FUNZIONE BIOLOGICA DELLA

PROIBIZIONE DELL‟INCESTO

L‟incesto causa un aumento dell‟omozigosi (due geni uguali per uno stesso

carattere) e una diminuzione dell‟eterozigosi, il che aumenta la probabilità di

espressione di geni disfunzionali.

L‟incesto riduce inoltre la diversità genetica della progenie, perdita che, quando

l‟ambiente cambia, può provocare lòa perdita di intere stirpi o persino di gruppi

sociali.

FUNZIONE BIOLOGICA DELLA

PROIBIZIONE DELL‟INCESTO

Quasi tutti i leoni lasciano il branco in cui sono nati ed errano come nomadi

prima di riunirsi alle leonesse di un altro branco.

In molti primati, il padre allontana dal gruppo i figli maschi quando raggiungono

la maturità sessuale e la madre allontana le figlie.

Le giovani femmine del topolino domestico rifiutano i maschi che assomigliano

al padre basandosi sull‟odore.

FUNZIONE BIOLOGICA DELLA

PROIBIZIONE DELL‟INCESTO

Un campione di 161 bambini cecoslovacchi nati da donne che avevano

avuto rapporti sessuali con i loro padri, i loro fratelli o i loro figli era

anormale in misura insolita: 15 nacquero morti o morirono entro il primo

anno di vita e più del 40 per cento era affetto da varie anomalie fisiche

e psichiche, fra cui un grave ritardo mentale, nanismo, deformità del

cuore e dell‟encefalo, sordomutismo, megacolon e anomalie

dell‟apparato urinario.

Le complesse regole di parentela che governano

le società umane finalizzate ad evitare l‟incesto

sembrano del tutto equivalenti ai comportamenti

nomadi degli animali che abbandonano il loro

gruppo consanguineo per accoppiarsi con individui

di un gruppo geneticamente diverso.

FUNZIONE BIOLOGICA DELLA

PROIBIZIONE DELL‟INCESTO

Le complesse regole di parentela che governano

le società umane finalizzate ad evitare l‟incesto

sembrano del tutto equivalenti ai comportamenti

nomadi degli animali che abbandonano il loro

gruppo consanguineo per accoppiarsi con individui

di un gruppo geneticamente diverso.

FUNZIONE BIOLOGICA DELLA

PROIBIZIONE DELL‟INCESTO

IPOTESI DI LAVORO DA VERIFICARE

“Niente in biologia ha senso se non alla luce dell‟evoluzione”

T. Dobzhansky