Appunti di viaggio in moto: Est Europa

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Viaggio in moto effettuato nel 2011 alla scoperta di alcuni paesi dell'Est.

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Est Europa 2011

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La notte prima della partenza è sempre difficoltoso dormire bene, ed anche questa volta non ci sono eccezioni. La sveglia suona alle 5.30, e alle 6.10 siamo già in marcia. Arriviamo alle 6.30 all'autogrill di Ghedi, punto di ritrovo con Marco ed Elena per la partenza. Arrivano poco dopo e finalmente il viaggio ha ufficialmente inizio, adombrato da una giornata che dà presagio di pioggia. L'autostrada scorre comunque veloce e tranquilla, con qualche goccia insignificante. Usciti a Bressanone, imbocchiamo la val Pusteria in direzione Austria, attraverso la lunga e noiosa fondo valle, colma di turisti. Prima di sconfinare però, allunghiamo brevemente il tragitto per fermarci a salutare i miei genitori e Chiara, Marco e Monica che sono a Dobbiaco. Dopo la “sorpresa”, riprendiamo le moto e ci dirigiamo verso Lienz. Accompagnati da un tiepido sole. facciamo sosta in un grazioso localino dove consumiamo un bel pranzetto in stile austriaco: fortuna (o sfiga?!) vuole che durante il pranzo si alternino alcuni musicisti di fisarmonica, che si “combattono” in una sorta di gara. Dopo il nostro primo pranzo in terra estera, inforchiamo le selle, ed il cielo è

sempre grigio, quel grigio che ti fa rimanere in dubbio non tanto se pioverà, ma quanto! Nonostante ciò, decidiamo di pagare i 19 euro di obolo per il Grossglockner, ma è una scelta che si rivelerà successivamente infelice. Infatti appena passato il casello infiliamo in via precauzionale le tute antipioggia. Quando siamo praticamente in cima inizia a piovere, anche se la cosa peggiore sono le nuvole talmente basse che ci entriamo dentro e che permettono una visibilità di meno di 50 mt.; infatti ci accodiamo subito ad un auto che ci precede per avere qualche riferimento. Ad ogni modo, dopo un bel po' d'acqua, arriviamo finalmente ad Halstatt, carinissimo villaggio sulle rive di un lago, che scopriremo solo poi essere patrimonio Unesco. Dopo aver trovato da dormire, ci scaldiamo con una doccia bollente e quindi ci troviamo con i nostri compagni di viaggio per cercare un posto dove cenare. Troviamo quindi un bel ristorantino dove ci pappiamo gulash e filetto di porco. Dopo cena due passi nel paesello, poi nanna.

7 agosto

La notte prima della partenza è sempre difficoltoso dormire bene, ed anche questa volta non ci sono eccezioni. La sveglia suona alle 5.30, e alle 6.10 siamo già in marcia. Arriviamo alle 6.30 all'autogrill di Ghedi, punto di ritrovo con Marco ed Elena per la partenza. Arrivano poco dopo e finalmente il viaggio ha ufficialmente inizio, adombrato da una giornata che dà presagio di pioggia. L'autostrada scorre comunque veloce e tranquilla, con qualche goccia insignificante. Usciti a Bressanone, imbocchiamo la val Pusteria in direzione Austria, attraverso la lunga e noiosa fondo valle, colma di turisti. Prima di sconfinare però, allunghiamo brevemente il tragitto per fermarci a salutare i miei genitori e Chiara, Marco e Monica che sono a Dobbiaco. Dopo la “sorpresa”, riprendiamo le moto e ci dirigiamo verso Lienz. Accompagnati da un tiepido sole. facciamo sosta in un grazioso localino dove consumiamo un bel pranzetto in stile austriaco: fortuna (o sfiga?!) vuole che durante il pranzo si alternino alcuni musicisti di fisarmonica, che si “combattono” in una sorta di gara. Dopo il nostro primo pranzo in terra estera, inforchiamo le selle, ed il cielo è

sempre grigio, quel grigio che ti fa rimanere in dubbio non tanto se pioverà, ma quanto! Nonostante ciò, decidiamo di pagare i 19 euro di obolo per il Grossglockner, ma è una scelta che si rivelerà successivamente infelice. Infatti appena passato il casello infiliamo in via precauzionale le tute antipioggia. Quando siamo praticamente in cima inizia a piovere, anche se la cosa peggiore sono le nuvole talmente basse che ci entriamo dentro e che permettono una visibilità di meno di 50 mt.; infatti ci accodiamo subito ad un auto che ci precede per avere qualche riferimento. Ad ogni modo, dopo un bel po' d'acqua, arriviamo finalmente ad Halstatt, carinissimo villaggio sulle rive di un lago, che scopriremo solo poi essere patrimonio Unesco. Dopo aver trovato da dormire, ci scaldiamo con una doccia bollente e quindi ci troviamo con i nostri compagni di viaggio per cercare un posto dove cenare. Troviamo quindi un bel ristorantino dove ci pappiamo gulash e filetto di porco. Dopo cena due passi nel paesello, poi nanna.

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L'Austria ci dà il buongiorno con nuvole basse ed acqua a sprazzi... Pazienza, siamo in ferie e ce la prendiamo comoda. Decidiamo quindi, dopo abbondante colazione, di recarci a visitare le miniere di sale “Salzwelten” di Halstatt, le più grandi miniere di sale del mondo. Per arrivare all’ingresso usiamo la funicolare che si trova proprio dietro al nostro hotel. La visita è molto carina e suggestiva, ed è un po' bambinizzata tramite due scivoli di legno (di cui uno lungo 65 mt., record europeo) e dal trenino dei muratori che ci porta all'esterno. Purtroppo il tempo è ulteriormente peggiorato, viene giù proprio bene, per cui decidiamo di impostare direttamente Vienna evitando le strade panoramiche che avevamo pianificato. Peccato perché le strade che abbiam percorso erano tutte a misura di moto, ben tenute, in mezzo ai boschi e soprattutto piene di curve. Partiamo dal Halstatt che sono circa le 12, e, bagnati zuppi, ci fermiamo attorno alle 15 per mettere qualcosa sotto i denti. Proseguiamo quindi verso Vienna, e nell’ultimo centinaio di chilometri il cielo inizia ad aprirsi fino a lasciare posto a un cielo grigio ma senz’acqua. Il nostro arrivo a Vienna viene preannunciato da un

bellissimo arcobaleno, speriamo solo sia di buon auspicio... Troviamo subito l'Etap precedentemente prenotato, ma mentre iniziamo a scaricare le borse la gomma posteriore di Marco inizia a sgonfiarsi... Alla faccia del buon auspicio! Guardiamo meglio e troviamo un bel chiodo che si è piantato nella gomma che piano piano si sgonfia. Se non altro nella sfiga siamo in una grande città, senza problemi di assistenza e soprattutto senza fretta visto che vi soggiorneremo due notti! Marco quindi chiama Europa Assistance, e dopo circa 40 minuti il Teneré sale sul carroattrezzi direzione gommista. Poco male, ormai eravamo arrivati, e piuttosto di bucare in mezzo al nulla... Dopo una caldissima doccia, facciamo due passi verso il Prater. Peccato che si faccia rivedere ancora la pioggia, ma ciò non guasta comunque la nostra passeggiata.

8 agosto

L'Austria ci dà il buongiorno con nuvole basse ed acqua a sprazzi... Pazienza, siamo in ferie e ce la prendiamo comoda. Decidiamo quindi, dopo abbondante colazione, di recarci a visitare le miniere di sale “Salzwelten” di Halstatt, le più grandi miniere di sale del mondo. Per arrivare all’ingresso usiamo la funicolare che si trova proprio dietro al nostro hotel. La visita è molto carina e suggestiva, ed è un po' bambinizzata tramite due scivoli di legno (di cui uno lungo 65 mt., record europeo) e dal trenino dei muratori che ci porta all'esterno. Purtroppo il tempo è ulteriormente peggiorato, viene giù proprio bene, per cui decidiamo di impostare direttamente Vienna evitando le strade panoramiche che avevamo pianificato. Peccato perché le strade che abbiam percorso erano tutte a misura di moto, ben tenute, in mezzo ai boschi e soprattutto piene di curve. Partiamo dal Halstatt che sono circa le 12, e, bagnati zuppi, ci fermiamo attorno alle 15 per mettere qualcosa sotto i denti. Proseguiamo quindi verso Vienna, e nell’ultimo centinaio di chilometri il cielo inizia ad aprirsi fino a lasciare posto a un cielo grigio ma senz’acqua. Il nostro arrivo a Vienna viene preannunciato da un

bellissimo arcobaleno, speriamo solo sia di buon auspicio... Troviamo subito l'Etap precedentemente prenotato, ma mentre iniziamo a scaricare le borse la gomma posteriore di Marco inizia a sgonfiarsi... Alla faccia del buon auspicio! Guardiamo meglio e troviamo un bel chiodo che si è piantato nella gomma che piano piano si sgonfia. Se non altro nella sfiga siamo in una grande città, senza problemi di assistenza e soprattutto senza fretta visto che vi soggiorneremo due notti! Marco quindi chiama Europa Assistance, e dopo circa 40 minuti il Teneré sale sul carroattrezzi direzione gommista. Poco male, ormai eravamo arrivati, e piuttosto di bucare in mezzo al nulla... Dopo una caldissima doccia, facciamo due passi verso il Prater. Peccato che si faccia rivedere ancora la pioggia, ma ciò non guasta comunque la nostra passeggiata.

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La mattina è partita un po' così. Marco si è recato di buon mattino al concessionario Yamaha per ritirare la moto mentre noi siamo andati a far un'abbondante colazione ad Anker, panetteria qui a fianco. Very good, domani si ripete!Marco ci chiama dicendo che ci sono problemi, la gomma non la riparano, la cambiano ma non l'hanno nemmeno in casa, per cui sarà pronta il giorno successivo. Oltretutto per la sostituzione gli chiedono 100 euro di manodopera, più euro 140 per la sola gomma. Una ladrata, bell'assistenza del piffero! (E non contiamo il fatto che la moto è stata lasciata tutta notte davanti al concessionario con le chiavi vicino al quadro in quanto era chiuso all'arrivo della moto...) Va beh, ormai rassegnati, ci dirigiamo verso il Prater decidendo di muoverci per Vienna utilizzando le city bike per recarci a Schonbrun. Le prendiamo ma la scelta si rivela sbagliata: perdersi a parte, le bici sono pesanti e non si va molto avanti: soprattutto Sabrina fatica, per cui decidiamo di piantarle giù. Arriviamo quindi alla zona del parlamento, i suoi giardini ed il municipio. Da lì ci dirigiamo poi a Hofburg, dimora viennese di Sissi e del re Francesco Giuseppe. Armati di audio-guida, affrontiamo il percorso che ci porta a conoscere la vera identità della principessa,

ben diversa da quella rappresentata nei film. In pratica è una cocainomane che odia il marito! Il giro dura circa 2 ore, e finalmente alle 14.30 ci sediamo per mangiare in piazza del Municipio, dove ci sono molti banchetti di ogni nazionalità per la presenza di non sappiam bene quale festa.Dopo pranzo passeggiamo in centro fino alla cattedrale e ci fermiamo al Café Mozart, che erroneamente pensavamo quello creatore della famosa torta Sacher... non era così, ma i dolci erano comunque ottimi! Poi passeggiata in centro e arrivo in Hotel con la metropolitana. Dopo doccia e riposino, tram fino a una zona consigliata dalla Lonely, ma che abbiamo subito abbandonato, molto triste. Siamo quindi tornati alla zona del Municipio per la cena.

9 agosto

La mattina è partita un po' così. Marco si è recato di buon mattino al concessionario Yamaha per ritirare la moto mentre noi siamo andati a far un'abbondante colazione ad Anker, panetteria qui a fianco. Very good, domani si ripete!Marco ci chiama dicendo che ci sono problemi, la gomma non la riparano, la cambiano ma non l'hanno nemmeno in casa, per cui sarà pronta il giorno successivo. Oltretutto per la sostituzione gli chiedono 100 euro di manodopera, più euro 140 per la sola gomma. Una ladrata, bell'assistenza del piffero! (E non contiamo il fatto che la moto è stata lasciata tutta notte davanti al concessionario con le chiavi vicino al quadro in quanto era chiuso all'arrivo della moto...) Va beh, ormai rassegnati, ci dirigiamo verso il Prater decidendo di muoverci per Vienna utilizzando le city bike per recarci a Schonbrun. Le prendiamo ma la scelta si rivela sbagliata: perdersi a parte, le bici sono pesanti e non si va molto avanti: soprattutto Sabrina fatica, per cui decidiamo di piantarle giù. Arriviamo quindi alla zona del parlamento, i suoi giardini ed il municipio. Da lì ci dirigiamo poi a Hofburg, dimora viennese di Sissi e del re Francesco Giuseppe. Armati di audio-guida, affrontiamo il percorso che ci porta a conoscere la vera identità della principessa,

ben diversa da quella rappresentata nei film. In pratica è una cocainomane che odia il marito! Il giro dura circa 2 ore, e finalmente alle 14.30 ci sediamo per mangiare in piazza del Municipio, dove ci sono molti banchetti di ogni nazionalità per la presenza di non sappiam bene quale festa.Dopo pranzo passeggiamo in centro fino alla cattedrale e ci fermiamo al Café Mozart, che erroneamente pensavamo quello creatore della famosa torta Sacher... non era così, ma i dolci erano comunque ottimi! Poi passeggiata in centro e arrivo in Hotel con la metropolitana. Dopo doccia e riposino, tram fino a una zona consigliata dalla Lonely, ma che abbiamo subito abbandonato, molto triste. Siamo quindi tornati alla zona del Municipio per la cena.

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Gingillini a Hofburg

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Partiti di buon mattino alla volta del castello di Schonbrun, abbiamo fatto subito il biglietto e siamo entrati, che c'era ancora poca gente. Visitato l'interno siamo passati ai giardini, salendo fino alla Gloriette, costruzione dall'altro capo dei giardini stessi con terrazza panoramica. Il castello è molto bello, così come i suoi giardini; ben fatto anche il labirinto, nel quale abbiamo perso un po' di tempo per trovare il bando della matassa. Non appena usciti, pranzo nella piazza del Municipio e poi verso il Louis che si trova a Vienna, dove Sabrina ha comprato un paio di guanti in sostituzione dei vecchi ormai distrutti. Poi riposino in hotel e direzione Grinzing, dove abbiamo cenato in un bellissimo localino, con all'interno anche due suonatori, in compagnia di Batty, moglie e i suoi due amici. Quindi ripreso il tram e nanna, domani si riparte.

10 agosto

Partiti di buon mattino alla volta del castello di Schonbrun, abbiamo fatto subito il biglietto e siamo entrati, che c'era ancora poca gente. Visitato l'interno siamo passati ai giardini, salendo fino alla Gloriette, costruzione dall'altro capo dei giardini stessi con terrazza panoramica. Il castello è molto bello, così come i suoi giardini; ben fatto anche il labirinto, nel quale abbiamo perso un po' di tempo per trovare il bando della matassa. Non appena usciti, pranzo nella piazza del Municipio e poi verso il Louis che si trova a Vienna, dove Sabrina ha comprato un paio di guanti in sostituzione dei vecchi ormai distrutti. Poi riposino in hotel e direzione Grinzing, dove abbiamo cenato in un bellissimo localino, con all'interno anche due suonatori, in compagnia di Batty, moglie e i suoi due amici. Quindi ripreso il tram e nanna, domani si riparte.

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Oggi abbandoneremo l’Austria per arrivare in Polonia, con una divagazione però sui Monti Tatra, situati sul confine di Polonia e Slovacchia. Ci mettiamo in marcia di buon mattino, alle 8.30 siamo già in sella. Abbandonate le strade austriache, quelle slovacche si rivelano lente e non perfettamente tenute: infatti ci impieghiamo molto tempo per arrivare sui monti Tatra, che risultano essere un bellissimo intermezzo. Arriviamo quindi all’hotel Atlantic verso le 18, ed, oltre al fatto di trovarsi in pieno centro, è molto carino. Dopo una doccia rinfrescante facciamo due passi verso il Castello di Cracovia e ci fermiamo a cenare in un localino molto carino, dove spendiramo appena 10 euro a testa. Due passi quindi intorno al castello per favorire la digestione e poi nanna.

11 agosto

Oggi abbandoneremo l’Austria per arrivare in Polonia, con una divagazione però sui Monti Tatra, situati sul confine di Polonia e Slovacchia. Ci mettiamo in marcia di buon mattino, alle 8.30 siamo già in sella. Abbandonate le strade austriache, quelle slovacche si rivelano lente e non perfettamente tenute: infatti ci impieghiamo molto tempo per arrivare sui monti Tatra, che risultano essere un bellissimo intermezzo. Arriviamo quindi all’hotel Atlantic verso le 18, ed, oltre al fatto di trovarsi in pieno centro, è molto carino. Dopo una doccia rinfrescante facciamo due passi verso il Castello di Cracovia e ci fermiamo a cenare in un localino molto carino, dove spendiramo appena 10 euro a testa. Due passi quindi intorno al castello per favorire la digestione e poi nanna.

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Oggi il calendario prevede Auschwitz. Partiti alle 8 in punto appena dopo colazione, impieghiamo circa un’ora per arrivare. Attendiamo quindi le 10.30 per prendere parte al tour con la guida, per meglio capire cos'è stato Auschwitz. La visita ad Auschwitz dura circa 2 ore, durante la quale la guida, Edvige, ci illustra la fredda e determinata efficenza nazista. Ci spostiamo quindi a Birkenau, per visitare anche quest’altro campo di concentramento. Dopo un'oretta, abbiamo finito e inforchiamo le nostre moto in direzione Cracovia con l'idea di fermarci a un McDonald. Siccome la ricerca è stata vana abbiamo potato per un gelato attorno alle 16, ora del nostro arrivo in Hotel. Passeggiata nel centro cittadino e rientro in hotel. Qui mi sono accorto di aver perso i documenti della moto. Velo pietoso. Dopo la doccia siamo andati fuori a cena in un localino nella zona ebraica e poi due passi in centro by night con gelato.

12 agosto

Oggi il calendario prevede Auschwitz. Partiti alle 8 in punto appena dopo colazione, impieghiamo circa un’ora per arrivare. Attendiamo quindi le 10.30 per prendere parte al tour con la guida, per meglio capire cos'è stato Auschwitz. La visita ad Auschwitz dura circa 2 ore, durante la quale la guida, Edvige, ci illustra la fredda e determinata efficenza nazista. Ci spostiamo quindi a Birkenau, per visitare anche quest’altro campo di concentramento. Dopo un'oretta, abbiamo finito e inforchiamo le nostre moto in direzione Cracovia con l'idea di fermarci a un McDonald. Siccome la ricerca è stata vana abbiamo potato per un gelato attorno alle 16, ora del nostro arrivo in Hotel. Passeggiata nel centro cittadino e rientro in hotel. Qui mi sono accorto di aver perso i documenti della moto. Velo pietoso. Dopo la doccia siamo andati fuori a cena in un localino nella zona ebraica e poi due passi in centro by night con gelato.

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Il lavoro rende liberi...

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La giornata di oggi prevede la visita alle miniere di sale di Welizcka, da tutti consigliate, e non a caso! Infatti si sono rivelate davvero bellissime, penso una dei luoghi più belli della vacanza. La visita inizia con una miriade di piani di scale che ti portano a 135 metri sottoterra, per poi iniziare la vera e propria visita. Le miniere sono talmente grandi che c’è posto persino per una chiesa ed un bellissimo salone per eventi. Al termine della visita ci separiamo da Marco ed Elena, che continuano con una visita ancora più tecnica, ma che io e Sabrina non ci sentiamo di seguire, sia perché in inglese sia perché intanto potremo dedicarci alla denuncia di smarrimento dei documenti. Dopo aver atteso il fax per i documenti, siamo andati in cerca della Polizia. Dopo aver pranzato abbiamo quindi trovato il commissariato, che ci ha rimbalzato al consolato italiano. Ci siamo quindi qui recati, ma da vero consolato italiano era chiuso, per cui siamo tornati indietro. Qui ci hanno mandato a un altro commissariato dove, grazie a Ivonne, traduttrice italiana, siamo riusciti a sporgere denuncia di smarrimento. Una volta terminato, abbiamo fatto un giro in battello e poi visita all'interno del castello con la sua bellissima chiesa, davvero da togliere il fiato. Ci siamo quindi riuniti a Marco ed Elena in piazza per una birra e prima di tornare in hotel ci siamo dati ai souvenir: riuscirà a entrare la scacchiera??? Ceniamo quindi in piazza a base di carne e poi una birra in compagnia di Batty & Co.

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La giornata di oggi prevede la visita alle miniere di sale di Welizcka, da tutti consigliate, e non a caso! Infatti si sono rivelate davvero bellissime, penso una dei luoghi più belli della vacanza. La visita inizia con una miriade di piani di scale che ti portano a 135 metri sottoterra, per poi iniziare la vera e propria visita. Le miniere sono talmente grandi che c’è posto persino per una chiesa ed un bellissimo salone per eventi. Al termine della visita ci separiamo da Marco ed Elena, che continuano con una visita ancora più tecnica, ma che io e Sabrina non ci sentiamo di seguire, sia perché in inglese sia perché intanto potremo dedicarci alla denuncia di smarrimento dei documenti. Dopo aver atteso il fax per i documenti, siamo andati in cerca della Polizia. Dopo aver pranzato abbiamo quindi trovato il commissariato, che ci ha rimbalzato al consolato italiano. Ci siamo quindi qui recati, ma da vero consolato italiano era chiuso, per cui siamo tornati indietro. Qui ci hanno mandato a un altro commissariato dove, grazie a Ivonne, traduttrice italiana, siamo riusciti a sporgere denuncia di smarrimento. Una volta terminato, abbiamo fatto un giro in battello e poi visita all'interno del castello con la sua bellissima chiesa, davvero da togliere il fiato. Ci siamo quindi riuniti a Marco ed Elena in piazza per una birra e prima di tornare in hotel ci siamo dati ai souvenir: riuscirà a entrare la scacchiera??? Ceniamo quindi in piazza a base di carne e poi una birra in compagnia di Batty & Co.

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Halsttatt

Kutná HoraPraga

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Cremona

Cracovia

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39034 Dobbiaco BZ

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Colazione di buon'ora, alle 8 in punto siamo in sella. Prima di lasciare la Polonia decidiamo di fare però un ultimo tentativo per i documenti ad Auschwitz e a Birkenau, ma il tentativo risulta vano. Continuiamo quindi il nostro tragitto verso Praga, accompagnati da un bel sole caldo. Dopo un po' di gira e rigira optiamo per l'autostrada. Facciamo quindi tappa a Kutna Hora, cittadina famosa per l'ossario che si trova in una cappella, nel quale sono contenute ossa di 40.000 persone. Riprendiamo quindi la marcia e arriviamo a metà pomeriggio a Praga all’hotel Beranek,a circa 2 km dal centro. Dopo riposino e doccia ristoratrice, ci rechiamo a piazza Venceslao, e da qui alla piazza della Torre. Sembra quasi di stare in Italia da quanti Italiani si trovano... very terrible! Essendo presto per lo spettacolo, mangiamo un boccone in una birreria lì vicino e alle 21 in punto siamo sotto l'orologio. Nemmeno il tempo di finire lo show che si scatena un temporalone con un fuggi fuggi generale. Torniamo quindi in hotel dopo una bella camminata.

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Colazione di buon'ora, alle 8 in punto siamo in sella. Prima di lasciare la Polonia decidiamo di fare però un ultimo tentativo per i documenti ad Auschwitz e a Birkenau, ma il tentativo risulta vano. Continuiamo quindi il nostro tragitto verso Praga, accompagnati da un bel sole caldo. Dopo un po' di gira e rigira optiamo per l'autostrada. Facciamo quindi tappa a Kutna Hora, cittadina famosa per l'ossario che si trova in una cappella, nel quale sono contenute ossa di 40.000 persone. Riprendiamo quindi la marcia e arriviamo a metà pomeriggio a Praga all’hotel Beranek,a circa 2 km dal centro. Dopo riposino e doccia ristoratrice, ci rechiamo a piazza Venceslao, e da qui alla piazza della Torre. Sembra quasi di stare in Italia da quanti Italiani si trovano... very terrible! Essendo presto per lo spettacolo, mangiamo un boccone in una birreria lì vicino e alle 21 in punto siamo sotto l'orologio. Nemmeno il tempo di finire lo show che si scatena un temporalone con un fuggi fuggi generale. Torniamo quindi in hotel dopo una bella camminata.

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Sveglia ed alle 8 colazione. Di buon passo ci rechiamo al castello di Praga, che raggiungiamo dopo una bella scarpinata di circa 3 km, con tratti anche in salita; sulla strada ci fermiamo al famoso Ponte Carlo, che troviamo piuttosto lasciato andare. Infatti tutte le statue risultano nere, ed anche i colori del monumento stesso sono anneriti. Se non fosse per sprazzi dorati in alcuni punti toccati, anzi, sfregati dai turisti, non sapresti nemmeno il colore vero delle statute. Una volta al castello acquistiamo i biglietti e iniziamo la visita: carinissimo il vicolo d'oro, con tante casine colorate, e la basilica di S. Vito risulta davvero spettacolare, con le sue vetrate multicolore di grande effetto. Terminata la visita ci fermiamo per pranzo gustando ottimi piatti tipici, anche se di quantità un po' limitata. Visto che è iniziato a piovere, decidiamo di visitare il Museo del Comunismo, dedicato appunto alla Repubblica Ceca ed al suo periodo comunista post-bellico. Dopo l'interessante visita torniamo in hotel. Alle 19.20 siamo di nuovo in marcia verso Praga by night, con la sua bellissima piazza. Ci gustiamo quindi un bel piatto di prosciutto di Praga, e poi due passi sul lungo fiume della città con tappa al Ponte Carlo, colmo di gente e di artisti di strada, fra cui spicca un gruppo di 3 ragazzi con la viola che ci fermiamo ad ascoltare. Ancora due passi e rientro in hotel.

15 agosto

Sveglia ed alle 8 colazione. Di buon passo ci rechiamo al castello di Praga, che raggiungiamo dopo una bella scarpinata di circa 3 km, con tratti anche in salita; sulla strada ci fermiamo al famoso Ponte Carlo, che troviamo piuttosto lasciato andare. Infatti tutte le statue risultano nere, ed anche i colori del monumento stesso sono anneriti. Se non fosse per sprazzi dorati in alcuni punti toccati, anzi, sfregati dai turisti, non sapresti nemmeno il colore vero delle statute. Una volta al castello acquistiamo i biglietti e iniziamo la visita: carinissimo il vicolo d'oro, con tante casine colorate, e la basilica di S. Vito risulta davvero spettacolare, con le sue vetrate multicolore di grande effetto. Terminata la visita ci fermiamo per pranzo gustando ottimi piatti tipici, anche se di quantità un po' limitata. Visto che è iniziato a piovere, decidiamo di visitare il Museo del Comunismo, dedicato appunto alla Repubblica Ceca ed al suo periodo comunista post-bellico. Dopo l'interessante visita torniamo in hotel. Alle 19.20 siamo di nuovo in marcia verso Praga by night, con la sua bellissima piazza. Ci gustiamo quindi un bel piatto di prosciutto di Praga, e poi due passi sul lungo fiume della città con tappa al Ponte Carlo, colmo di gente e di artisti di strada, fra cui spicca un gruppo di 3 ragazzi con la viola che ci fermiamo ad ascoltare. Ancora due passi e rientro in hotel.

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La sveglia stamattina è suonata più tardi, finalmente... Dopo colazione le nostre strade si dividono: infatti io e Sabrina decidiamo, dopo i 10 km abbondanti di ieri a piedi, di fare l'abbonamento per i mezzi pubblici, mentre Marco & Elena continuano a piedi. Datoci l'appuntamento per le 11 all'orologio, con la metro saliamo di nuovo al Castello, arrivandogli però alle spalle, avendo così un punto di vista diverso rispetto al giorno prima. Andiamo a piazza Loreta a vedere il monumento e la chiesa che lo affianca. Quindi ci rechiamo all'appuntamento in piazza, dove con i ragazzi ci perdiamo per i vicoletti del quartiere ebraico. Torniamo quindi alla torre dell'orologio, che saliamo, con l'idea di vedere il meccanismo dall'interno. Purtroppo è vietato, quindi ci “consoliamo” con la vista panoramica della città, anche se lo strinciolo della torre è un po’ troppo affollato. Una volta scesi ci ridividiamo: io e Sabrina andiamo quindi a pranzo da McDonald quindi due passi nel centro cittadino di Praga passando per i banchetti e gustandoci un enorme gelato. Tornati in hotel e preparato per la partenza del giorno seguente, ci siamo ritrovati con M&E per prendere il tram per andare alla torre di Petrin, mini torre eiffel di 62 mt dalla quale si gode una bellissima vista panoramica della città. Abbiamo quindi cenato in un bellissimo ristorante con vista sulla città, che ci ha chiavato alquanto col cambio corona-euro, ma almeno si è mangiato bene...

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La sveglia stamattina è suonata più tardi, finalmente... Dopo colazione le nostre strade si dividono: infatti io e Sabrina decidiamo, dopo i 10 km abbondanti di ieri a piedi, di fare l'abbonamento per i mezzi pubblici, mentre Marco & Elena continuano a piedi. Datoci l'appuntamento per le 11 all'orologio, con la metro saliamo di nuovo al Castello, arrivandogli però alle spalle, avendo così un punto di vista diverso rispetto al giorno prima. Andiamo a piazza Loreta a vedere il monumento e la chiesa che lo affianca. Quindi ci rechiamo all'appuntamento in piazza, dove con i ragazzi ci perdiamo per i vicoletti del quartiere ebraico. Torniamo quindi alla torre dell'orologio, che saliamo, con l'idea di vedere il meccanismo dall'interno. Purtroppo è vietato, quindi ci “consoliamo” con la vista panoramica della città, anche se lo strinciolo della torre è un po’ troppo affollato. Una volta scesi ci ridividiamo: io e Sabrina andiamo quindi a pranzo da McDonald quindi due passi nel centro cittadino di Praga passando per i banchetti e gustandoci un enorme gelato. Tornati in hotel e preparato per la partenza del giorno seguente, ci siamo ritrovati con M&E per prendere il tram per andare alla torre di Petrin, mini torre eiffel di 62 mt dalla quale si gode una bellissima vista panoramica della città. Abbiamo quindi cenato in un bellissimo ristorante con vista sulla città, che ci ha chiavato alquanto col cambio corona-euro, ma almeno si è mangiato bene...

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Partiti da Praga alle 8.40 accompagnati da un caldo sole, ci siamo recati a Plzen per visitare il birrificio Pilsen, creato nel 1842 e con una lunga storia alle spalle. Abbiamo quindi partecipato alla visita guidata che ci ha portato a conoscere i segreti della bevanda al luppolo. Ci hanno anche fatto assaggiare la birra prima della filtrazione e pastorizzazione, spillata direttamente dalla botte, che non si può imbottigliare in quanto durerebbe 10 giorni, ed era veramente squisita. Al termine della visita abbiamo pranzato nel bar all'interno della birreria stessa, non prima di aver acquistato qualche souvenir. Peccato non avere un baule in queste occasioni...Col sole sempre alto e piuttosto caldo, siamo quindi ripartiti verso Hluboka, dove abbiamo visitato dall'esterno il bellissimo castello, molto particolare. Abbiamo quindi proseguito la tappa per arrivare a a Cesky Krumlov, e dopo una veloce doccia giro lungo le vie dello splendido paesino creato all'interno di un ansa della Moldava. Il paesino, patrimonio dell’Unesco, è davvero

carino, con queste carinissime costruzioni che seguono il percorso della Moldava ed i suoi locali molto caratteristici con terrazze sul fiume. Ci siamo fermati quindi per una buona birra ad uno di questi bellissimi bar, ed abbiamo pagato il birrozzo grande un paio di euro, da venirci a fare le ferie! Per cena abbiamo provato a seguire quanto consigliato dalla Lonely Planet, e la mossa si è rivelata veramente azzeccata, in quanto con nemmeno 40 euro in 4 abbiamo cenato con un'abbondantissima e squisitissima grigliata di carne. Da scoppiare! Dopo due passi “digestivi” siamo andati a letto.

17 agosto

Partiti da Praga alle 8.40 accompagnati da un caldo sole, ci siamo recati a Plzen per visitare il birrificio Pilsen, creato nel 1842 e con una lunga storia alle spalle. Abbiamo quindi partecipato alla visita guidata che ci ha portato a conoscere i segreti della bevanda al luppolo. Ci hanno anche fatto assaggiare la birra prima della filtrazione e pastorizzazione, spillata direttamente dalla botte, che non si può imbottigliare in quanto durerebbe 10 giorni, ed era veramente squisita. Al termine della visita abbiamo pranzato nel bar all'interno della birreria stessa, non prima di aver acquistato qualche souvenir. Peccato non avere un baule in queste occasioni...Col sole sempre alto e piuttosto caldo, siamo quindi ripartiti verso Hluboka, dove abbiamo visitato dall'esterno il bellissimo castello, molto particolare. Abbiamo quindi proseguito la tappa per arrivare a a Cesky Krumlov, e dopo una veloce doccia giro lungo le vie dello splendido paesino creato all'interno di un ansa della Moldava. Il paesino, patrimonio dell’Unesco, è davvero

carino, con queste carinissime costruzioni che seguono il percorso della Moldava ed i suoi locali molto caratteristici con terrazze sul fiume. Ci siamo fermati quindi per una buona birra ad uno di questi bellissimi bar, ed abbiamo pagato il birrozzo grande un paio di euro, da venirci a fare le ferie! Per cena abbiamo provato a seguire quanto consigliato dalla Lonely Planet, e la mossa si è rivelata veramente azzeccata, in quanto con nemmeno 40 euro in 4 abbiamo cenato con un'abbondantissima e squisitissima grigliata di carne. Da scoppiare! Dopo due passi “digestivi” siamo andati a letto.

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Dopo una strana colazione alla Pension Rosa di Cesky Krumlov carichiamo le moto e ripartiamo. La meta di oggi, Linz, è a soli 70 Km di distanza, quindi per non arrivare troppo presto, decidiamo di fare un giro prendendola lunga ed andando a Passau e seguendo per un po’ il Danubio, che di Blu ormai ha veramente poco... Percorriamo una bellissima strada all'interno di una riserva naturale che costeggia il Lago di Lipno per poi arrivare in Austria e sconfinare in Germania per poco. Passiamo Passau che ormai è ora di pranzo, ed arriviamo a trovare un delizioso bar all'aperto ad esattamente 1 Km dal confine Germania/Austria e vista l'ora e i 32 gradi decidiamo di fermarci all'ombra a pranzare. Pranziamo e ripartiamo diretti a Linz e al nostro Hotel, 4 stelle, nemmeno internet in camera...Arrivati a Linz il clima è cambiato, fa molto caldo, così dopo esserci cambiati con abiti leggeri partiamo a piedi alla scoperta della cittadina.La guida aveva detto di arrivare a LINZ e di non perdere assolutamente l'assaggio dell'originale Linz Torte che viene prodotta in un’antica pasticceria del luogo... in cui ci siamo subito diretti. La signora alquanto attempata come la

pasticecria ci ha servito della Linz torte con panna e un super cappuccino...Percorriamo tutta la città a piedi, scopriamo i giardini, le fontane i parchi e la cattedrale bellissima e sfarzosa.Altro posto molto interessante da visitare a è il Museo della Tecnologia, un palazzo ultramoderno che si staglia sulle rive del fiume con i suoi colori che cambiano continuamente... noi non siamo purtroppo riusciti ad andarci causa... sfiga?Ormai il sole sta tramontando e le nuvole nere che minacciano un temporale danno vita a colori e contrasti magnifici con il sole che cala all'orizzonte.Oggi è l'ultimo giorno all’estero. Marco ed Elena decidono di rientrare direttamente a casa, mentre noi preferiamo goderci tutti i giorni di vacanza in giro per le Alpi fino a Domenica. Restiamo comunque d’accordo di metterci in marcia alle 6 di mattina e fare strada insieme, almeno fino in Italia

18 agosto

Dopo una strana colazione alla Pension Rosa di Cesky Krumlov carichiamo le moto e ripartiamo. La meta di oggi, Linz, è a soli 70 Km di distanza, quindi per non arrivare troppo presto, decidiamo di fare un giro prendendola lunga ed andando a Passau e seguendo per un po’ il Danubio, che di Blu ormai ha veramente poco... Percorriamo una bellissima strada all'interno di una riserva naturale che costeggia il Lago di Lipno per poi arrivare in Austria e sconfinare in Germania per poco. Passiamo Passau che ormai è ora di pranzo, ed arriviamo a trovare un delizioso bar all'aperto ad esattamente 1 Km dal confine Germania/Austria e vista l'ora e i 32 gradi decidiamo di fermarci all'ombra a pranzare. Pranziamo e ripartiamo diretti a Linz e al nostro Hotel, 4 stelle, nemmeno internet in camera...Arrivati a Linz il clima è cambiato, fa molto caldo, così dopo esserci cambiati con abiti leggeri partiamo a piedi alla scoperta della cittadina.La guida aveva detto di arrivare a LINZ e di non perdere assolutamente l'assaggio dell'originale Linz Torte che viene prodotta in un’antica pasticceria del luogo... in cui ci siamo subito diretti. La signora alquanto attempata come la

pasticecria ci ha servito della Linz torte con panna e un super cappuccino...Percorriamo tutta la città a piedi, scopriamo i giardini, le fontane i parchi e la cattedrale bellissima e sfarzosa.Altro posto molto interessante da visitare a è il Museo della Tecnologia, un palazzo ultramoderno che si staglia sulle rive del fiume con i suoi colori che cambiano continuamente... noi non siamo purtroppo riusciti ad andarci causa... sfiga?Ormai il sole sta tramontando e le nuvole nere che minacciano un temporale danno vita a colori e contrasti magnifici con il sole che cala all'orizzonte.Oggi è l'ultimo giorno all’estero. Marco ed Elena decidono di rientrare direttamente a casa, mentre noi preferiamo goderci tutti i giorni di vacanza in giro per le Alpi fino a Domenica. Restiamo comunque d’accordo di metterci in marcia alle 6 di mattina e fare strada insieme, almeno fino in Italia

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La sveglia suona presto per partire con i nostri compagni per condividere un po’ di strada, ma visto il meteo, piove leggero, decidiamo di prendercela comoda e restiamo un po’ a nanna. Marco ed Elena invece prendono la via di casa, hanno molta strada. È così che alla fine partiamo alle 8, con nuvole grigie tutt’intorno, ma per ora regge, per cui verso l’Italia su statali. Passiamo di nuova da Halstatt per gustarcela con il sole e ci fermiamo a mangiare in un localino molto carino. Tempo nemmeno di accomodarci fuori che il sole si fa cupo ed inizia a piovere, con anche grandine! Per fortuna noi siam dentro a mangiare, peccato solo che troveremo le strade bagnate. Ci rimettiamo quindi in sella, senza bagnarci, e rientriamo finalmente in Italia dal Passo di M. Croce Carnico. Da lì ci dirigiamo verso il Cadore, ma s’è fatto un po’ tardi. Ci fermiamo per un caffé e avvisiamo l’hotel che tarderemo... Dobbiamo infatti arrivare a Pera di Fassa, c’è ancora molta strada e sono già le 17! Quindi Passo Tre Croci, Giau (bellissimo senza nessun turista intorno, sono le 19!), Marmolada e Poi alle 21 arriviamo finalmente in hotel, stanchi ma contenti! 650km di montagne, non male!

19 agosto

La sveglia suona presto per partire con i nostri compagni per condividere un po’ di strada, ma visto il meteo, piove leggero, decidiamo di prendercela comoda e restiamo un po’ a nanna. Marco ed Elena invece prendono la via di casa, hanno molta strada. È così che alla fine partiamo alle 8, con nuvole grigie tutt’intorno, ma per ora regge, per cui verso l’Italia su statali. Passiamo di nuova da Halstatt per gustarcela con il sole e ci fermiamo a mangiare in un localino molto carino. Tempo nemmeno di accomodarci fuori che il sole si fa cupo ed inizia a piovere, con anche grandine! Per fortuna noi siam dentro a mangiare, peccato solo che troveremo le strade bagnate. Ci rimettiamo quindi in sella, senza bagnarci, e rientriamo finalmente in Italia dal Passo di M. Croce Carnico. Da lì ci dirigiamo verso il Cadore, ma s’è fatto un po’ tardi. Ci fermiamo per un caffé e avvisiamo l’hotel che tarderemo... Dobbiamo infatti arrivare a Pera di Fassa, c’è ancora molta strada e sono già le 17! Quindi Passo Tre Croci, Giau (bellissimo senza nessun turista intorno, sono le 19!), Marmolada e Poi alle 21 arriviamo finalmente in hotel, stanchi ma contenti! 650km di montagne, non male!

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Svegliarsi in Italia, che effetto! Oggi ci dedichiamo a noi, a fare due pieghe e goderci la giornata, senza orari né fretta. Ci svegliamo infatti con comodo, pieno di benzina e via, sul S. Pellegrino e poi via verso le Pale di S. Martino. Poi dietrofront, Valles e Falzarego. Qui ci riposiamo, troviamo un bel barettino panorama Dolomiti e ci accaparriamo un paio di sdraio dove goderci il sole. Intanto è venuta pure ora di pranzo, per cui si mangia! Dopo aver ben digerito, rimontiamo in sella e ci dirigiamo verso Piné, dove passeremo l’ultima sera di vacanza in compagnia di Claudio, Rita, Ceo, Fede e altri ragazzi di Motobike. Arriviamo quindo all’hotel Miramonti, che ormai ben conosciamo, e doccia calda. Dopo di che bella cenetta sulla mitica terrazza di Claudio, e poi nanna.La mattina dopo facciamo un paio di pieghe in compagnia degli amici, ma a metà mattina decidiamo di dirigerci verso casa, in modo da non essere a casa troppo tardi.

20/21 agosto

Svegliarsi in Italia, che effetto! Oggi ci dedichiamo a noi, a fare due pieghe e goderci la giornata, senza orari né fretta. Ci svegliamo infatti con comodo, pieno di benzina e via, sul S. Pellegrino e poi via verso le Pale di S. Martino. Poi dietrofront, Valles e Falzarego. Qui ci riposiamo, troviamo un bel barettino panorama Dolomiti e ci accaparriamo un paio di sdraio dove goderci il sole. Intanto è venuta pure ora di pranzo, per cui si mangia! Dopo aver ben digerito, rimontiamo in sella e ci dirigiamo verso Piné, dove passeremo l’ultima sera di vacanza in compagnia di Claudio, Rita, Ceo, Fede e altri ragazzi di Motobike. Arriviamo quindo all’hotel Miramonti, che ormai ben conosciamo, e doccia calda. Dopo di che bella cenetta sulla mitica terrazza di Claudio, e poi nanna.La mattina dopo facciamo un paio di pieghe in compagnia degli amici, ma a metà mattina decidiamo di dirigerci verso casa, in modo da non essere a casa troppo tardi.

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Praga

Cremona

381 01 Český Krumlov

Comune di Baselga di Pinè

Plzeň

Sappada

Halsttatt

Linz

Ufficio Turistico Informazioni Vigo di Fassa

Praga

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381 01 Český Krumlov

Comune di Baselga di Pinè

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Sappada

Halsttatt

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