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ISTITUTO ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIOREI.T. C. – I.P.S.A.A. – I.P.S.S.A.R.
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Istituto Professionale di Stato per i servizi di Enogastronomia eOspitalità Alberghiera
Le Castellacorso serale Indirizzo Tecnico dei Servizi Turistici
ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI(L.424/97 - D.P.R. 323/98 art.5 comma 2 )
Anno scolastico 2013/2014
DOCUMENTODEL CONSIGLIO DI CLASSE 5A SEZIONE B
COORDINATORE DI CLASSEProf. Romano Tolomeo
Prot. N° 3299/C29 DIRIGENTE SCOLASTICOCutro, 13 maggio 2014 Prof.ssa Maria Pia Ferrante
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Indice
Composizione Consiglio di classe Pag.3
Composizione della classe Pag.4
Descrizione della Scuola Pag.5
Contesto ambientale, territoriale e socio-economico Pag.5
Profilo dell’indirizzo Pag.7
Presentazione della classe Pag.9
Metodo di lavoro del consiglio di classe Pag.12
Obiettivi generali realizzati Pag.13
Strumenti utilizzati - Verifiche e valutazione Pag.14
Griglie di valutazione Prima prova scritta Seconda prova scritta (ETAT)
Pag.16Pag.17Pag.18
Tipologia terza prova e relativa griglia di valutazione Pag.19
Griglia di valutazione colloquio Pag.21
Criteri di attribuzione voto di condotta Pag.22
Criteri attribuzione credito scolastico Pag.22
Appendice A – Schede informative analitiche disciplinari Italiano Storia Economia e Tecnica dell’azienda turistica Seconda lingua straniera – Tedesco Prima lingua straniera – Inglese Tecniche di Comunicazione e Relazione Storia dell’arte Geografia turistica matematica
Pag.23Pag.24Pag.26Pag.29Pag.32Pag.34Pag.37Pag.38Pag.41Pag.45
Appendice B – prove simulate svolte nell’anno prima prova scritta – Italiano seconda prova scritta – ETAT terza prova scritta (1^ simulazione) terza prova scritta (2^ simulazione)
Pag.48Pag.49Pag.57Pag.58Pag.65
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Composizione del Consiglio di Classe
Presidente D.S. Prof.ssa Maria Pia Ferrante
Docenti Disciplina Ore sett.
Continuitàdidattica
nel post-qualifica
Firma
Guarnieri Ada
(subentrata agennaio allaprof.ssa SestitoCristina perItaliano)
ITALIANO
STORIADELL’ARTE
4
2
NO
MontefuscoMichela(subentrata agennaio allaprof.ssa SestitoCristina)
STORIA
2 NO
Tolomeo Romano
(coordinatore)
ECONOMIA ETECNICADELL’AZIENDATURISTICA
6 NO
Cacia Antonello PRATICAOPERATIVARICEVIMENTO
3* SI
Staine Salvatore MATEMATICA 3 NO
Carbone Luigi INGLESE 3 SI
Sestito Amelia GEOGRAFIA 2 SI
Bova Graziella TEDESCO 3 SI
De LorenzoMiriam(subentrata alprof.ParisiFrancesco da finefebbraio)
TECNICHE DELLACOMUNICAZIONE ERELAZIONE 2 NO
*compresenza 2 ore con ETAT e 1 ora con TCR
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La classe 5^ sezione B
n. Elenco alunni iscritti Provenienza
1 Folino Stefania Crotone
2 Gigliarano Elisa Le Castella
3 Greco Maria Grazia Le Castella
4 Iannone Antonietta Isola di Capo Rizzuto
5 Macrina Maria Concetta Sellia Marina
6 Morelli Maurizio Isola di Capo Rizzuto
7 Papasodero Pietro Crotone
8 Patron Davide Catanzaro
9 Sarmiento Nancy Monica Crotone
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DESCRIZIONE DELLA SCUOLA
L’ Istituto d’ Istruzione Superiore Statale (IISS) Polo Tecnico – Professionale di Cutro è nato nell’ a.s.
2000/2001 dall’ accorpamento dell’ Istituto Tecnico Commerciale (ITC) di Cutro, istituito nel 1991 come
sede staccata dell’ I.T.C. “Lucifero” di Crotone , dell’ Istituto Professionale Agrario – Ambientale
(IPSAA) di Cutro, nato nel 1960 come sede coordinata di Catanzaro, accorpato all’IPSIA di Crotone nel
1997, e dell’ Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione di Le Castella, istituito
nell’a.s. 1997/98 come 4° indirizzo dell’I.P.S.S.C.T. “Sandro Pertini”.
L’ IISS Polo Tecnico – Professionale di Cutro, conta nel corrente anno scolastico una popolazione
studentesca variegata e diversificata per provenienza, pari a 800 allievi, di cui 500 distribuiti nei corsi
diurni e 300 nei corsi serali per adulti, attivati in tutti e tre gli indirizzi, a partire dall’ a.s. 2008/09..
Per l’A.S. 2013-2014, l’IPSSAR in linea con la politica europea successiva a Lisbona 2000, recependo
istanze che provengono dal territorio, da aziende, enti, associazioni pubbliche e private, da cittadini
desiderosi di migliore le loro condizioni e possibilità di inserimento sociale e lavorativo in un orizzonte
professionale che si caratterizza per la rapidità delle trasformazioni, e quindi necessita di una
formazione continua e di un innalzamento dei livelli di istruzione, ha chiesto, secondo le modalità di
legge, l’attivazione di corsi serali a ordinamento,
con N° 118 iscritti distribuiti in 7 classi. L’IPSSAR è ubicato in un edificio formato da tre piani con ampio
giardino circostante. A piano terra sono ubicati i laboratori di Sala, Cucina, Pasticceria e il Magazzino;
al primo piano la Presidenza, la Segreteria, il laboratorio informatico, la Sala Docenti e n° 8 Aule; al
secondo piano l’Aula Magna, i laboratori di Ricevimento, linguistico e n° 06 aule. Il bacino di utenza
dell’istituto è molto ampio e, in particolare, serve i tre Comuni di Isola-Le Castella, di Cutro e di
Crotone.
Attualmente l’Istituto è diretto dalla Prof.ssa Maria Pia Ferrante Dirigente Scolastico del Polo di Cutro.
Contesto Ambientale, Territoriale, Socio - Economico e dell’OffertaTuristica
Il comprensorio nel quale è ubicato il POLO insiste nell’ area geografica del Comune di Cutro e della
Frazione di Isola Capo Rizzuto, denominata Le Castella , in Provincia di Crotone.
La sede IPSSAR è ubicata nel comune di Isola Capo Rizzuto e più precisamente nella frazione di
Punta De Le Castella, un angolo di terra millenario dove si sono intrecciati gloria, sventura e storia,
rendendo questo luogo affascinante e misterioso.
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Il nome odierno Le Castella fu dato in epoca moderna, poiché in passato ebbe vari nomi tra cui Castra
Annibalis. Etimologicamente ricalca il plurale neutro del latino, indicante l'origine quasi leggendaria del
paese. Tra le persone locali si tramanda l'antica esistenza di sette castelli dislocati in
un arcipelago oramai sott'acqua, che porta dunque il nome attuale come atto testimoniante. Ebbe una
considerevole importanza dal punto di vista strategico-militare.
La storia di Le Castella è lunga e segue più o meno le stesse vicende dei territori circostanti. Per i suoi
paesaggi che destavano ammirazioni tra i viaggiatori antichi, Le Castella fu oggetto di tante leggende e
addirittura, secondo alcuni studiosi, l'isola di Calypso descritta da Omero nella sua Odissea, sarebbe
da collocarsi proprio nelle vicinanze del borgo (in alcune cartine geografiche medievali, c'è la presenza
del nome Calypso su una delle isolette che distavano a pochi metri o chilometri da Le Castella). Le
Castella sarebbe dapprima nata come colonia romana (ma resti di muratura greca nel retro della
fortezza potrebbero smentirla). Alcune leggende raccontano di come Annibale si rifugiò sotto alcuni
scogli della scogliera e da lì scappò dai romani, durante l'epoca delle guerre puniche. Nell'alto
medioevo abbiamo pochi dati del paese, abbiamo invece alcuni dati nel basso medioevo che
attestavano un benessere economico ed un incremento demografico (nel XIII sec. il borgo toccava oltre
2000 abitanti); resti di questo antico benessere sono l'edificio religioso monastico, di cui rimangono
certi ruderi, situato un po' fuori dal paese. Nel XIV sec. fino al XVI sec. seguì le vicende storiche del
regno di Napoli, in alcuni momenti Le Castella faceva una parte attiva nell'esito dei governi. A Le
Castella ci fu la resistenza al dominio degli aragonesi, da parte degli abitanti del borgo che erano fedeli
agli Angioini ; dopo una lunga resistenza ove quasi tutta la popolazione si barricò dentro la fortezza, gli
Aragonesi ebbero il dominio della fortezza e del borgo. Dal XVI sec. fino al XVIII sec. il paese e la sua
fortezza diventarono scenari delle invasioni turche. Gli ottomani misero a ferro e fuoco l'intero borgo,
uccidendo e rapendo la quasi totalità degli abitanti. Nel 1536 il celebre corsaro barbaresco Khayr al-Din
Barbarossa vi rapì Giovanni Dionigi Galeni, divenuto famoso come ammiraglio e corsaro con il nome
di Uluç Ali Paşa (storpiato in italiano col nome Uccialì). Dal XVII sec. fino agli inizi del XIX sec. il paese
di Le Castella era scarsamente abitata, per breve tempo i residenti abitavano dentro la fortezza e
coltivavano sul promontorio, la ripopolazione della terraferma avvenne molto tardi, verso la seconda
metà del XVIII secolo.
Oggi Le Castella è, comunque, un centro turistico dotato di un efficiente porticciolo turistico –
peschereccio, è divenuto un importante polo turistico a carattere internazionale, con l’istituzione della
Riserva Marina, delimitata dal promontorio di Capo Colonna e dal promontorio di Punta di Le Castella,
per la lunghezza di oltre 30 Km di costa.
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Il comprensorio è fornito, inoltre, di un aeroporto, quello di Sant’ Anna, che collega Crotone con Roma
e Milano.
Dunque, la frazione di Le Castella , con una storia così importante, che ogni anno attrae migliaia di
turisti, non poteva che essere bacino naturale per l’ubicazione dell’Istituto Alberghiero: “Imparare aservire e a fare turismo in un’area naturalmente vocata al turismo”.Gli studenti, pertanto, oltre ad essere preparati dal punto di vista didattico sono immersi in un’atmosfera
che 365 giorni all’anno parla di turismo, sia dal punto di vista ambientale che dell’offerta ricettiva.
I settori trainanti, del territorio ove è ubicato il Polo di Cutro, dal punto di vista economico sono:
agricoltura, turismo, pesca, industria e commercio.
Il contesto culturale della maggior parte del comprensorio crotonese si attesta su una posizione medio-
bassa ed in alcuni contesti di semi - degrado, poiché, la Provincia di Crotone, purtroppo, è inserita in
quelle ad alto rischio per la presenza del fenomeno mafioso e delinquenziale, particolarmente attivo.
Altra piaga, diffusa in tutti i comuni del comprensorio, è la droga. Tuttavia il problema di fondo rimane la
disoccupazione, in particolare quella giovanile
che sfiora il 60%. Situazione questa, che nella maggior parte dei casi assolda giovani come
manovalanza nelle file del fenomeno delinquenziale.
Profilo dell’indirizzo
Per la classe quinta del corso serale, solo per quest’anno, è stato possibile mantenere il vecchio
ordinamento “Ricevimento”.
La figura professionale del “Tecnico dei Servizi Turistici”, si inserisce, nella realtà di Le Castella in un
contesto ambientale favorevole e ricco di spunti per i diplomati in questo settore, che devono
possedere sia un’ampia cultura di base, sia un’approfondita conoscenza del fenomeno turistico nelle
sue molteplici articolazioni.
L’evoluzione del prodotto turistico, infatti, si accompagna ad un complessivo innalzamento dei livelli
culturali che richiede agli operatori spirito d’iniziativa, senso critico, capacità di recepire il cambiamento
e di adattarsi ad esso, doti di concretezza, di applicazione delle tecniche di gestione economica e
finanziaria, di critico, capacità di recepire il cambiamento e di adattarsi ad esso, doti di concretezza, di
applicazione delle tecniche di gestione economica e finanziaria, di programmazione e di controllo
budgetario, di marketing e comunicazione nelle imprese turistiche, disponibilità e interesse a
comprendere le richieste e le esigenze che provengono dal mondo esterno.
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In particolare, il corso serale nasce come risposta ai bisogni di formazione che maturarono tra
particolari tipologie di giovani e adulti.
Si tratta essenzialmente di:
~ giovani adulti che intendano riprendere gli studi dopo aver abbandonato la scuola del mattino a causa
di gravi insuccessi scolastici;
~ adulti, per lo più già inseriti in ambito lavorativo, che vogliano ricostruire la propria identità
professionale;
~ adulti disoccupati o immigrati privi di titolo di studio;
~ adulti che intendano "imparare" per un arricchimento culturale personale.
Il corso serale si caratterizza per i seguenti aspetti:
1. una progettazione curricolare modulare che, rispetto ai contenuti, assume i saperi dei vari ambiti
disciplinari secondo criteri di essenzialità, di operatività e di integrazione e, rispetto
all'organizzazione, criteri di flessibilità funzionale alle caratteristiche degli utenti;
2. riduzione dell’orario settimanale di lezione strutturato su 27 ore;
3. possibilità di accorciare il corso di studi da 5 fino a 3 anni, contraendo il primo biennio ( 1° e 2°)
e il secondo biennio (3° e 4°) in due anni scolastici, attraverso un giudizio di idoneità espresso
nello scrutinio finale di ciascun anno scolastico;
4. riconoscimento di crediti formativi che consente di definire un percorso scolastico differenziato
e personalizzato in base al riconoscimento degli studi compiuti e certificati (crediti formali) e
delle esperienze maturate in ambito lavorativo o studi personali coerenti con l'indirizzo di studio
(crediti informali da accertare da parte del consiglio di classe), con la possibilità di esonero
parziale o totale di alcune discipline;
5. possibilità di autoformazione rivolto a coloro che non sono in grado di frequentare con
regolarità le lezioni per gravi motivi personali e professionali e a cui si da la possibilità di limitare
l’impegno curriculare al 50% del monte ore annuale di ciascuna disciplina, senza, però, che
vengano meno gli adempimenti didattici previsti per ogni materia.
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Presentazione della classe
La classe 5^ B, del corso serale IPSSAR - indirizzo Ricevimento -, contava inizialmente 9 alunni iscritti,
di cui 6 femmine e 3 maschi, tutti in possesso del diploma di qualifica e provenienti dalla terza classe
dello stesso Istituto. Di questi, non hanno mai frequentato 4 alunni (Folino Stefania, Iannone Antonietta,
Macrina Maria Concetta e Patron Davide) che non sono stati valutati già in sede di scrutinio
quadrimestrale, mentre ha frequentato con poche presenze l’alunno Morelli Maurizio.
Tutti i corsisti sono già inseriti in contesti lavorativi più o meno stabili, anche se non attinenti l’indirizzo
di studio e per essi l’attività scolastica ha rappresentato un’occasione di crescita culturale e di
riqualificazione professionale. Gli studenti provengono, per la maggior parte da zone limitrofe, per
l’esattezza da un raggio di 30 Km con solo due di Le Castella stessa. Il gruppo di alunni risulta
eterogeneo per età, percorsi lavorativi e, soprattutto, formativi, pur se è maturato, nel corso dell’anno,
un più che apprezzabile affiatamento.
Come sottolineato, i discenti presentano un excursus formativo diverso: infatti, tutti, eccetto l’alunna
Sarmiento, pur non avendo frequentato, nell’anno precedente, la quarta classe, sono stati iscritti alla
quinta perché in possesso di diploma di scuola media superiore e/o titolo superiore e, comunque,
previo accertamento delle competenze nelle discipline curriculari non comprese nei propri piani di
studio attraverso la somministrazione di prove integrative così come da seguente dettaglio ( solo allievi
frequentanti):
Nominativo Titolo di studio Materie – 2° Biennio integrateGigliaranoElisa
- Diploma di Liceoscientifico
Accoglienza Turistica, Tedesco,Inglese, Storia dell’arte, ETAT,Tecniche di Comunicazione eRelazione, Geografia Turistica
Greco MariaGrazia
- Diploma di Liceo artistico- Diploma Accademia di
Belle arti
Accoglienza Turistica, Tedesco,Inglese, ETAT, Tecniche diComunicazione e Relazione,Geografia Turistica
MorelliMaurizio
- Diploma di LiceoScientifico
- Laurea Economia ecommercio
Accoglienza Turistica, Tedesco,Inglese, Storia dell’arte, Tecniche diComunicazione e Relazione,Geografia Turistica
PapasoderoPietro
- Diploma Istituto Magistrale Accoglienza Turistica, Tedesco,Inglese, Storia dell’arte, ETAT,Tecniche di Comunicazione eRelazione, Geografia Turistica
Sulla base delle suddette prove integrative e dei curricula scolastici è stato assegnato il credito
scolastico per il quarto anno, così come riassunto nella seguente tabella.
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Da evidenziare, inoltre, che nel passaggio dalla 4^ alla 5^ classe l’alunna Sarmiento presentava la
sospensione di giudizio in Italiano ed ETAT e ha saldato in itinere, nella prima parte del 1°
Quadrimestre, i debiti formativi così come risulta dalle prove di verifica scritte e/o orali somministrate
da parte dei docenti interessati nel mese di novembre 2013. Si è proceduto anche per questa alunna
all’attribuzione del credito scolastico per il quarto anno di corso rimasto in sospeso nello scrutinio finale
dell’a.s. 2012/13.
CREDITO SCOLASTICO ATTRIBUITO NEL 3° E NEL 4° ANNO
N. Cognome e Nome 3^ classe 4^ classe1 Gigliarano Elisa 8 62 Greco Maria Grazia 7 63 Morelli Maurizio 7 64 Papasodero Pietro 7 65 Sarmiento Nancy Monica 5 4
Tenendo conto dei percorsi individuali di studio e su espressa richiesta dei corsisti, il consiglio di classe
ha riconosciuto, per l’anno in corso, l’esonero dalla frequenza delle seguenti discipline per ogni
singolo alunno:
Gigliarano Elisa Italiano- Storia – Matematica – Storia dell’arte
Greco Maria Grazia Italiano- Storia – Matematica – Storia dell’arte
Morelli Maurizio Italiano- Storia – Matematica – Storia dell’arte – Geografia - ETAT
Per le suindicate materie è stato riconosciuto come credito formale il voto acquisito rilevabile dalle
pagelle relative al percorso di studio conseguito, mentre, in assenza di documentazione probante è
stato assegnato il voto di sufficienza.
Situazione di ingresso della classe (risultati scrutinio finale e prove integrative)
Materie % Livello Alto(Voti > 7)
% Livello Medio(Voti 6-7)
% Livello Basso(Voti < 6 ;
giudizio sospeso)Italiano 80% 20%
Storia 100%
Inglese 80% 20%
Tedesco 80% 20%
Tec.Comunicaz.Relaz. 80% 20%
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Storia dell’arte 80% 20%
Economia e Tecnicadell’azienda Turistica
80% 20%
Lab. dei servizi diRicevimento
80% 20%
Geografia 100%
Matematica 100%
Media del profitto globale della classe nel 5° anno (risultati scrutinio 1° quadrim.):
Materie% Livello Alto
(Voti >7)% Livello Medio
(Voti 6-7)% Livello Basso
(Voti < 6)
Italiano 20% 60% 20%
Storia 20% 60% 20%
Inglese 40% 60% -
Tedesco 40% 40% 20%
Tec.Comunicaz.Relaz. 40% 20% 40%
Storia dell’arte 40% 60% -
Economia e Tecnicadell’azienda Turistica 60% 20% 20%
Lab. dei servizi diRicevimento 60% 40% -
Geografia 60% 40% -
Matematica 20% 40% 40%
E’ necessario, comunque, evidenziare che il percorso formativo offerto dal nostro Istituto, così come
descritto, ha fatto si che, a fronte di un’opportunità offerta agli studenti lavoratori di ridurre il tempo di
permanenza tra i banchi di scuola, si sono rilevate, in alcuni casi e per certi argomenti delle diverse
discipline, delle carenze dal punto di vista delle conoscenze, delle capacità e delle competenze.
L’elemento positivo da evidenziare è che tutti i discenti hanno lavorato al limite delle loro possibilità e
hanno risposto con responsabilità, sufficiente interesse e partecipazione propositiva al dialogo
educativo – formativo, instaurando un ottimo rapporto con i docenti.
Il gruppo frequentante, pur con diverse capacità e attitudini, ha dimostrato disponibilità nell’arricchire il
proprio bagaglio cognitivo partecipando attivamente e interessandosi durante le lezioni con un serio
impegno profuso nell’analisi puntuale di testi, appunti o fotocopie messi a loro disposizione.
Gli aspetti negativi, al contrario, sono da individuare, pur non generalizzando la portata
dell’osservazione, nella mancata definizione di un proprio metodo di studio, con tempi e modi riferiti
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comunque all’età di alcuni studenti, e ai tempi individuali di abbandono e di rientro nel sistema
scolastico; nella difficoltà oggettiva, per alcuni, di esprimersi davanti a un “pubblico”. La frequenza,
tranne Sarmiento nel primo quadrimestre e Morelli, è stata sempre regolare.
Da rilevare che il primo quadrimestre è stato segnato dalla sospensione dell’attività per oltre una
settimana per inagibilità dell’Istituto a causa di atti vandalici e ciò ha influenzato il regolare iter didattico
con evidenti ripercussioni sull’apprendimento da parte degli alunni che, soprattutto in un corso serale,
necessitano di continuità e approfondimento essenzialmente in aula.
In definitiva, i livelli globali di profitto raggiunti sono buoni, pur se rimangono difficoltà nell’essere
completamente autonomi nell’applicazione e nella comunicazione con le maggiori difficoltà riscontrate
in matematica e nelle lingue (per l’analisi particolare si rimanda alle schede informative dei singoli
docenti).
Il consiglio di classe, da parte sua, ha lavorato con una didattica prevalentemente del tipo “ fare per
imparare” fornendo ai discenti strumenti utili, pur nella loro semplicità, a lavorare con l’intento di
migliorare l’individuale approccio pluridisciplinare e costruirsi personalmente dei percorsi strutturati del
sapere.
Metodo di lavoro del consiglio di classe
L’attività e l’organizzazione della didattica è stata strutturata per moduli. Si è privilegiato tale metodo di
lavoro, piuttosto che il pedissequo rispetto della quantità dei contenuti, poiché nei consigli di classe
tenutesi nel corso dell’anno è emersa l’intenzione comune di proporre argomenti, nel rispetto delle
indicazioni ministeriali, che avessero come risultato immediato la possibilità di trasformarsi in
competenze, cioè, in definitiva, che potessero risultare come idonea risposta all’interrogativo del “come
fare”. Tale criterio di lavoro è stato quasi una naturale opzione per il Consiglio di classe che ha tenuto
conto: dell’età media dei discenti, delle loro esperienze formativo – lavorative e soprattutto del loro
percorso scolastico all’interno o all’esterno del nostro Istituto.
Al fine di favorire condizioni ottimali di apprendimento e per rendere lo studio delle discipline più
efficace e produttivo il Consiglio di Classe ha deciso di utilizzare come modalità di metodologie la
lezione frontale e quella interattiva e partecipativa, il dialogo, il dibattito, il lavoro di gruppo fatto di
indagine e ricerche.
Gli interventi didattici sono stati rivolti a creare innanzitutto un clima di fiducia riguardo alla possibilità di
riuscita e di successo; ciò anche attraverso modalità relazionali e comportamenti professionali rispettosi
del vissuto degli studenti, oltre che dei loro ritmi e stili di apprendimento. L’attività di recupero durante
tutto l’anno scolastico è stato effettuato in itinere e attraverso la flessibilità oraria che ha permesso di
modulare le lezioni in base alle esigenze dei discenti.
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Gli obiettivi che tale approccio educativo ha tentato di raggiungere, tenuto conto, ovviamente, delle
singole predisposizioni degli alunni e degli immancabili distinguo, sono stati i seguenti:
Valorizzazione dell’esperienza umana, culturale, lavorativa degli studenti in tutte le situazioni
didattiche in cui ciò è stato possibile;
Motivazione alla partecipazione e allo studio, evidenziando il valore formativo di ciascuna
proposta didattica;
Coinvolgimento dello studente attraverso la chiara individuazione di traguardi raggiungibili e
di compiti realizzabili, rispetto ai quali l’insegnante si è posto come facilitatore di apprendimento;
Promozione del lavoro di gruppo e di ricerca;
Programmazione di una progettazione curriculare che, rispetto ai contenuti
assumesse i caratteri disciplinari secondo criteri di essenzialità, di operatività e,
rispetto all’organizzazione, di flessibilità funzionale alle caratteristiche degli utenti.
Obiettivi generali realizzati
Obiettivi formativi
Per quanto concerne alcuni obiettivi educativi quali il comportamento, responsabilità, capacità di
ascolto si è trattato per quasi tutta la classe di “potenziamento” essendo adulti. Si è lavorato per
favorire:
Consapevolezza della interdipendenza tra cultura e lavoro.
Rafforzamento del valore della tolleranza, della solidarietà e della pace.
Rafforzamento del valore della conoscenza e del rispetto dell’ambiente e del territorio.
Rafforzamento del valore della responsabilità personale, dell’autonomia e del senso civico.
Obiettivi cognitivi e didattici
La formazione del Tecnico dei Servizi Turistici richiede:
in termini di conoscenze: un’ampia ed essenziale cultura di base storica, geografica, giuridico-economica, politica,
artistica, ecc.;
la conoscenza scritta e parlata di due lingue straniere;
la consapevolezza del ruolo, delle articolazioni, delle implicazioni economiche del settore
turistico;
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la conoscenza approfondita dei prodotti turistici, delle fasce di possibile utenza, dei modi di
accrescere l’interesse e la fruibilità del prodotto senza snaturarlo;
la conoscenza degli elementi fondamentali della struttura organizzativa delle varie imprese
turistiche;
la conoscenza dei canali di commercializzazione e del marketing;
la padronanza delle tecniche operative di base, con particolare attenzione all’utilizzo degli
strumenti informatici;
in termini di capacità e di comportamenti: la capacità di leggere e di interpretare autonomamente eventi, problematiche, tendenze del
mondo circostante;
la padronanza dei mezzi espressivi e di comunicazione;
capacità comunicative, non solo in termini di espressione linguistica (in italiano o nelle lingue
straniere), ma anche di comunicazione non verbale;
la flessibilità e la disponibilità al cambiamento;
la capacità di impegnarsi a fondo per raggiungere un obiettivo;
adeguate doti di precisione, attenzione, concentrazione; un comportamento improntato alla
tolleranza, all’autocontrollo ed al senso della misura e la consapevolezza del proprio ruolo unita
a doti di affidabilità
Per gli obiettivi specifici si fa riferimento alle singole schede informative per disciplina allegate al
presente documento
Strumenti utilizzati
Nello svolgimento dell’attività didattico - educativa , si è fatto uso dei seguenti strumenti:dispense
elaborate dai docenti e pubblicati sul sito dell’Istituto, appunti, lavagna classica, calcolatrice tascabile,
giornali, libri di testo consigliati
Verifiche e valutazione
Criterio fondamentale nella verifica e nella valutazione, trattandosi di utenza adulta, è stato quello di far
perdere ad essi il loro valore sanzionatorio per far assumere piuttosto la connotazione di controllo dei
processi, al fine di correggere gli errori rilevati nel percorso di apprendimento e per indurre corretti
comportamenti auto - valutativi negli studenti.
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Strumenti di verifica
Le verifiche sono state sistematiche e finalizzate non solo a stabilire il grado di apprendimento degli
alunni e a rilevare periodicamente progressi e risultati conseguiti, ma anche a riscontrare la validità e
l’efficacia dell’azione didattica, nonchè il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Gli strumenti di verifica sono stati:
Verifiche scritte.
Verifiche orali.
Tema argomentativo.
Analisi del testo, saggio breve e articolo di giornale.
Test (vero/falso, risposta aperta e scelta multipla, collegamento).
Prove strutturate e semistrutturate con quesiti a risposta multipla e singola
Esercitazioni applicative.
Criteri di valutazione
Nell’ambito delle due fasi della valutazione, quella formativa (attuata in itinere) e quella sommativa
(realizzata alla fine dei moduli trattati e, come consuntivo, alla fine di ciascuno dei due quadrimestri),
il Consiglio di classe, per osservare, misurare e valutare i diversi livelli di apprendimento per singolo
discente, relativamente alla sfera cognitiva, ha utilizzato la tassonomia di Bloom; relativamente alla
sfera affettivo – relazionale ci si è basati sui colloqui individuali con i singoli insegnanti.
Nella valutazione periodica e finale del singolo alunno, il Consiglio di classe ha tenuto conto oltre che
della preparazione globale, anche dei seguenti elementi:
Motivazione allo studio.
Livello di partecipazione e di interesse all’attività didattica.
Impegno.
Puntualità negli adempimenti richiesti.
Assiduità nella frequenza.
La valutazione e la verifica concordata tiene conto sia degli standard di ogni disciplina, delineati nei
programmi generali, sia della convenzione terminologica accettata da tutti i docenti, che si articola
secondo i seguenti criteri di valutazione, così come contenuti nel POF.
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Tabella di corrispondenza tra i voti numerici e il livello di apprendimento raggiunto dallostudente .
Prova nulla 1~2 Totale mancanza di elementi significativi per la valutazione
Molto negativo 3 L'allievo mostra conoscenze e competenze molto limitate e non le sa usare inmaniera integrata e adeguata. Non riesce a far interagire i suoi saperi pregressicon le nuove conoscenze.
Gravementeinsufficiente
4 L'allievo svolge le attività di apprendimento in maniera frazionata, mostrando dipossedere conoscenze frammentarie e superficiali e di saper fare in modoimpreciso e approssimato. Ha una forte difficoltà di organizzazione dei dati e nonusa i linguaggi specifici
Insufficiente 5 L'allievo è impreciso rispetto a quanto sa e sa fare, necessita di sollecitazioni e diindicazioni dell'insegnante per perseguire l'obiettivo di apprendimento, non ècapace di ricostruire l'intero percorso seguito, ma solo parte di esso. Comunica irisultati dell'apprendimento con limitata puntualità e poca proprietà lessicale
Sufficiente 6 L'allievo possiede conoscenze e competenze indispensabili a raggiungerel'obiettivo. Si muove solo in contesti noti, ovvero riproduce situazioni che giàconosce, necessita di indicazioni per affrontare situazioni parzialmente variate.Comunica i risultati dell'apprendimento in modo semplice, con un linguaggiocorretto e comprensibile
Discreto 7 L'allievo si mostra competente e sa utilizzare le proprie conoscenze in modoadeguato allorché affronta situazioni d'apprendimento simili tra loro o soloparzialmente variate; è capace di spiegare e rivedere il proprio percorsod'apprendimento, comunicandone i risultati con un linguaggio specifico e corretto.Procede con sufficiente autonomia nell'organizzazione dello studio.
Buono/ottimo 8~9 L'allievo dimostra conoscenze, competenze e capacità grazie alle quali affrontavariamente situazioni nuove, procede con autonomia; è capace di spiegare con unlinguaggio specifico e appropriato processo e prodotto dell'apprendimento e diprefigurarne l'utilizzazione in altre situazioni formative.
Eccellente 10 L'allievo sa e sa fare, è in grado di spiegare come ha proceduto e perché ha sceltoun determinato percorso, perciò verifica e valuta anche il proprio operato.Comunica con proprietà terminologica e sviluppa quanto ha appreso con ulterioriricerche, rielaborandolo criticamente per raggiungere nuove mete formative.
Griglie di valutazione
Ai fini dell'oggettivazione della valutazione degli studenti nelle prove scritte, sono stateutilizzate delle griglie di valutazione che vengono di seguito riportate:
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
Tipologia A: ANALISI E COMMENTO DI UN TESTOTipologia B: SAGGIO BREVE ARTICOLO DI GIORNALETipologia C: TEMA DI ARGOMENTO STORICOTipologia D: TEMA DI ARGOMENTO GENERALE
Candidato_____________________________ Classe____________Sez.________
Indicatori DescrittoriPunteggi attribuibili
Scarso0,5
(0,75 )
Mediocre1
( 1,5 )
Medio1,5
( 2,25 )
Alto2
( 3 )
Competenzelinguistiche
Punteggiatura,ortografia,morfosintassi
[ ] [ ] [ ] [ ]Proprietà lessicali [ ] [ ] [ ] [ ]
ConoscenzeCorrettezza epertinenza deicontenuti
[ ] [ ] [ ] [ ]
Capacitàelaborative,logico-critichee creative
Sviluppo e coerenzadelle argomentazioni [ ] [ ] [ ] [ ]Elaborazione personale
[ ] [ ] [ ] [ ]
Somme punteggi parziali:
Punteggio complessivo: In decimi (in quindicesimi)
Il presidente La commissione
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE 2^ PROVA (ECONOMIA E TECNICA DELL’AZIENDATURISTICA)
ALUNNO/A________________________ CLASSE 5^ SEZ. ____
INDICATORI DESCRITTORI PUNTI Punteggioattribuito
CONOSCENZA
- Rispetto dei vincoli dellatraccia
1: Nullo2–5: Gravemente
insufficiente6 - 9: Insufficiente10: Sufficiente11- 12: Discreto13-14 : Buono15: Ottimo
_________
- Correttezza e completezzadelle informazioni
1: Nullo2–5: Gravemente
insufficiente6 - 9: Insufficiente10: Sufficiente11- 12: Discreto13-14 : Buono15: Ottimo
________
COMPETENZA
- Corretta esecuzione deicalcoli
- Uso corretto di termini esimboli
1: Nullo2–5: Gravemente
insufficiente6 - 9: Insufficiente10: Sufficiente11- 12: Discreto13-14 : Buono15: Ottimo
_________
CAPACITÀ
- Motivazione delle scelteoperate
- Completezzadell’elaborato
1: Nullo2–5: Gravemente
insufficiente6 - 9: Insufficiente10: Sufficiente11- 12: Discreto13-14 : Buono15: Ottimo
_________
Totale puntiMedia:Punteggio totale/4
PUNTEGGIO____/15
Attribuzione del voto in quindicesimi: totale punteggio dato dalla somma dei punteggi riportatiper ciascun indicatore diviso per 4 descrittori = risultato medio da arrotondare per difetto o pereccesso
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Terza prova: Tipologia, obiettivi, punteggio e valutazione
La terza prova coinvolge potenzialmente tutte le discipline dell'ultimo anno di corso. Tuttavia, il
consiglio di questa classe - tenuto conto del curriculo di studi, del profilo professionale e degli obiettivi
generali e cognitivi definiti nella propria programmazione didattica, nonché delle materie oggetto della
1^ e della 2^ prova scritta, che sono state escluse, - ha individuato come particolarmente significative
le seguenti discipline:
1. storia
2. matematica
3. geografia turistica
4. storia dell’arte
5. inglese
Su tale base ha sviluppato la progettazione delle prove interne di verifica e di preparazione della
terza prova scritta degli esami di stato conclusivi del corso, secondo le modalità di seguito esplicitate.
Obiettivi:
Accertare le competenze acquisite sul piano tecnico-professionale.
Operare applicazioni matematiche..
Applicare conoscenze disciplinari
Conoscere e comprendere informazioni in lingua straniera
Tipologia:
Il Consiglio di classe ritiene che i risultati più attendibili in ordine alla valutazione della preparazione
degli allievi sulle materie che non siano già oggetto delle prime due prove scritte possano essere
ottenuti mediante la somministrazione di una prova della tipologia C) (test a scelta multipla).
Atteso il disposto di cui all'art. 4 comma 6 del D.P.R. n° 323/98 (punteggio massimo attribuibile alla
prova scritta, pari a 15 e punteggio minimo attribuibile alla prova ritenuta sufficiente pari a 10) il
Consiglio ha ritenuto di adottare una griglia di valutazione così strutturata:
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Griglia di valutazione Terza prova:
N. quesitiper singoladisciplina
Totale quesitirispostamultipla(Tip. C)
Punteggioper ciascuna risposta esatta
Totalepunteggio
6 30 0,50 15
Non è stato attribuito alcun punteggio alle risposte errate o non fornite.
IL PUNTEGGIO TOTALE SI ARROTONDA PER ECCESSO SE LA PRIMA CIFRA DECIMALE E’SUPERIORE A 5. TOTALE PUNTEGGIO MASSIMO = 15/15
TABELLA DI MISURAZIONE DEL PROFITTO:
PUNTEGGIO ATTRIBUITO LIVELLO RAGGIUNTO1 -3 SU 15 2 - 3/10 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE4 -6 SU 15 4/10 INSUFFICIENTE7 -9 SU 15 5/10 MEDIOCRE10 SU 15 6/10 SUFFICIENTE
11-12 SU 15 7/10 DISCRETO13-14 SU 15 8 -9/10 BUONO
15 SU 15 10/10 OTTIMO
Simulazioni svolte nelle varie tipologie di prove (vedasi allegati)
Una simulazione di prima prova: il 9 aprile 2014Una simulazione di seconda prova: il 12 maggio 2014
Le simulazioni della terza prova, sono state programmate, secondo il seguente calendario:
02 aprile 2014: Storia, inglese, geografia turistica, matematica, storia dell’arte
13 maggio 2014: Storia, inglese, geografia turistica, matematica, storia dell’arte.
Il tempo assegnato per lo svolgimento di ciascuna di esse è stato di 120 minuti.
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER IL COLLOQUIO
Candidato/a ……………………………………….
Argomento a scelta delcandidato
- Conoscenza- Capacità espositiva- Grado di approfondimento- Capacità di collegamentointerdisciplinare- Originalità della trattazione- Capacità di collegare laproblematica affrontata conargomenti scolastici o conproprie esperienze
Fino a 6 punti
Punti
_______
Atteggiamento durantel’esame
- E’ capace di interagireautonomamente e consicurezza- Risponde in modo coerente- Procede autonomamente nellarisposta e la elabora in modosufficiente- Risponde ma ha bisogno diessere indirizzato- Risponde con incertezza e conimprecisione ai quesiti
5
43
2
1
Punti
_______
Conoscenza deicontenuti
- Appropriata- Accettabile- Insufficiente- Scarsa
64 – 52 – 3
1
Punti
_______
Competenze
- Appropriate- Accettabili- Insufficienti- Scarse
64 – 52 – 3
1
Punti
_______
Capacità logiche ecritiche
- Appropriate- Accettabili- Insufficienti- Scarse
4321
Punti
________
Discussione delle provescritte
- Dimostra capacità diautocorrezione e interloquisceattivamente- Riesce a comprenderefacilmente gli errori compiuti-Comprende gli errori a fatica esolo se guidato
3
2
1
Punti
________
Punteggio totale /30
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Criteri per l’attribuzione del Voto di Condotta
Gli elementi presi in considerazione per la valutazione collegiale del voto di condotta, (oltre alle
�eventuali precise e motivate osservazioni in negativo presentate dai singoli docenti), sono:
Interesse e partecipazione: domande, interventi, proposte, si dimostra partecipe e
interessato; collabora con l’insegnante ed i compagni
Impegno: rispetta gli impegni assunti
Socialita’ e comportamento: è gentile e disponibile con i compagni, rispetta le strutture, si
esprime in modo rispettoso, partecipa in modo responsabile alla
vita della scuola , ritardi e uscite anticipate, che assumano
significato negativo per la frequenza e la partecipazione
proficua all’attività didattica
Rispetto delle regole: puntualità, precisione, osservanza del regolamento d’Istituto, ecc
Valutazione credito scolastico e credito formativoPer l'attribuzione del credito scolastico e del credito formativo, il Consiglio di classe, terrà conto deiseguenti indicatori:
- Media dei voti dell’anno in corso per l’attribuzione del valore minimo della banda di oscillazione;- Profitto e partecipazione propositiva al dialogo educativo;- Assiduità nella frequenza alle lezioni;- Interesse ed impegno nella partecipazione;- Partecipazione ad attività esterne alla scuola coerenti con gli obiettivi educativi e formativi del corso
di studi.Rientrano nel credito formativo le competenze derivanti dalle seguenti esperienze, documentate con
certificazioni che abbiano validità per l’anno scolastico in corso:
- corsi di lingua straniera;- attività lavorative attinenti il corso di studi;- attività sportive continuative debitamente documentate;- attività di cooperazione, di volontariato sociale o ambientale svolte da almeno sei mesi;- corsi di informatica- esperienze culturali o professionali di particolare rilevanza.In ogni caso, il riconoscimento di più crediti formativi determina il raggiungimento del punteggiomassimo previsto dalla banda di oscillazione, senza alcun possibilità di passare alla successiva.
TABELLA PER ATTRIBUZIONE CREDITO SCOLASTICO AI CANDIDATI INTERNIDalla media dei voti si attribuirà il punteggio all'interno della banda di oscillazione cui tale mediacorrisponde, come previsto dalla tabella (Tabella A, DM 99/2009) che segue:
M = media 3° anno 4° anno 5° anno
M=6 3 – 4 3 – 4 4 - 5
6<M<=7 4 – 5 4 – 5 5 - 6
7<M<=8 5 – 6 5 – 6 6 - 7
8<M<=9 6 – 7 6 – 7 7 – 8
9<M<=10 7 – 8 7 – 8 8 – 9
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APPENDICE A
SCHEDE INFORMATIVE ANALITICHE RELATIVE ALLEDISCIPLINE DI STUDIO
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Materia: Italiano Docente: Ada Guarnieri(Nel primo quadrimestre CristinaSestito)
Libro adottatoSambugar- Salà, LM2- Letteratura modulare- Il Novecento, La Nuova Italia, Firenze
Obiettivi disciplinari realizzatiGli obiettivi generali della disciplina sono: conoscenza di modelli culturali, poetiche e diversetipologie di testo; comprensione dell’opera in relazione alle esperienze di vita dell’autore ed alcontesto storico- sociale; acquisizione di un metodo autonomo di lettura e fruizione di un’opera;capacità di opinare con obiettività e di elaborare un testo applicando correttamente le competenzetestuali acquisite.Obiettivi raggiunti in termini di conoscenze–competenze-capacità
Gli allievi che hanno dimostrato un sufficiente impegno ed una accettabile partecipazione, sonoriusciti a conseguire una conoscenza adeguata degli argomenti trattati. Il raggiungimento degliobiettivi formativi è stato condizionato, solo in alcuni casi, dalle lacune degli alunni nelle nozionibasilari. Alla situazione suddetta va aggiunto il fatto che si sono resi partecipi di numeroseassenze. L’attività didattica, pertanto, è stata in parte rallentata, nonostante ciò gli allievi hannoassimilato gli argomenti trattati, per cui in tutti è stato raggiunto il minimo degli obiettivi formativiprevisti.
Contenuti disciplinari e pluridisciplinariMODULO I: IL DECADENTISMO- Una risposta al Naturalismo: l’Estetismo
- Il Decadentismo e il Simbolismo
- La poesia “decadente” in Italia
Giovanni Pascoli- Vita, opere e poetica
• Lettura e analisi dei seguenti testi:
da “Myricae”: -“X Agosto”da “Canti di Castelvecchio”: - “Il gelsomino notturno”
Gabriele D’Annunzio- Vita, opere e poetica
da “Il Piacere” : libro I cap.2 “Il ritratto dell’esteta”da “Alcyone”: “La pioggia nel pineto”MODULO II : ITALO SVEVO E LUIGI PIRANDELLO ( IL ROMANZO E LA
NARRAZIONE NELLA PRIMA METÀ DEL XX SECOLO)- Vita, opere e poetica di Italo Svevo
- La Coscienza di Zeno:
- la composizione
- struttura e trama
- temi e soluzioni narrative
• Lettura e analisi dei seguenti brani:
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- “La storia del mio matrimonio” – estratti del cap.V
- Vita, opere e poetica di Luigi Pirandello- Il fu Mattia Pascal:- la composizione
- struttura e trama
- temi e soluzioni narrative
Lettura e analisi dei seguenti brani:
“Senza documenti non si può amare” cap.XV- L’umorismo:
- “Il comico e l’umoristico”MODULO IV : LA CRISI DELL’IO NELLA LIRICA ITALIANA DEL PRIMO NOVECENTO:
L’ERMETISMOGiuseppe Ungaretti
- Vita, opere e poetica
• Lettura e analisi delle seguenti liriche:
da “L’Allegria”:
- “Fratelli”- “San Martino del Carso”
Eugenio Montale
- Vita, opere e poetica
• Lettura e analisi delle seguenti liriche:
da “Ossi di seppia”-“Meriggiare pallido e assorto”
Salvatore Quasimodo
- Vita, opere e poetica• Lettura e analisi delle seguenti liriche:
da “Giorno dopo giorno”- “Alle fronde dei salici”
MODULO VI : LABORATORIO DI SCRITTURA
- Analisi del testo poetico
- Elementi metrici e figure retoriche: foniche, sintattiche, semantiche
- Stesura: parafrasi, analisi, contestualizzazione
Tema argomentativo, tema di ordine generale, saggio breve, articolo di giornale, temastorico.
Attività curriculari ed extracurriculariAlla lezione frontale d’inquadramento, con esposizione e reimpiego degli argomenti scelti(presentazione dell’epoca e dell’autore mediante lettura parziale delle opere), sono stateaffiancate letture con individuazione dei concetti-chiave, tecniche per la memorizzazione deicontenuti di studio, esercitazioni di gruppo con applicazione delle regole, interventi individualizzati.Durante la lezione gli allievi sono stati invitati ad intervenire alla discussione con domande,riferimenti personali. Nella scelta delle unità didattiche si è tenuto conto della situazione culturaledella classe, del livello di apprendimento dei ragazzi ma anche del tempo in riferimento alla moledi lavoro. Per alcune tematiche si è preferito trattare gli aspetti generali senza tralasciare
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l’essenziale, che offre all’allievo la possibilità di avere, comunque, una preparazione accettabile.
Spazi, mezzi, attrezzature, sussidi didatticiLe lezioni sono state tenute in aula.Gli allievi hanno utilizzato in classe appunti o dispense, le ricerche a casa sono state effettuateanche in Internet o su libri non di testo (Enciclopedia, Dizionario, …). La lezione è stata integratacon documenti e sussidi didattici diversi (fotocopie di altri testi, letture specifiche dal testo in uso,articoli di giornale, riviste per l’approfondimento, schede, filmati, materiale cartaceo).
Criteri e strumenti della misurazione e della valutazioneAll’inizio dell’anno è stato somministrato il Test d’ingresso, che ha permesso di accertare il livellodi partenza della classe. Sono state, poi, effettuate verifiche in itinere, interrogazioni e colloquiorali con interventi dal posto, osservazioni sistematiche del comportamento e segmentazione delprocesso di apprendimento dell’allievo, esercitazioni in classe con immediato riscontro, correzionedei compiti per casa e prove sommative alla fine di un modulo o di più moduli, ovvero produzioniorali e scritte tradizionali (Tema storico e di ordine generale, Relazione sul Modulo).I criteri utilizzati per la valutazione sono stati: progressi o regressi rispetto alla situazione dipartenza, grado di acquisizione dei contenuti, competenza linguistica e comunicativa, chiarezza eordine espositivo, capacità di elaborazione personale, individuazione di un metodo di studioautonomo, impegno e interesse nei confronti della disciplina, assiduità della frequenza scolastica,capacità operative e di cooperazione mostrate nel corso dell’anno, risultati delle verifiche scritte eorali.
Tipologia delle prove utilizzateProve scritte di nuova tipologia A-B (Analisi del testo, Saggio breve o Articolo di giornale) e provesemi-strutturate (quesiti, risposte alle voci Accertamento delle competenze poste alla fine delmodulo, prove di simulazione degli esami) con domande a risposta singola e multipla.
Numero di prove svolteOre assegnate per lo svolgimento delleproveDue, sei per la simulazione della PrimaProva (Esami di Stato)
Altro===============================================================
Il DocenteAda Guarnieri
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Materia: storiaClasse 5^B IPSSAR serale
Docente: Montefusco MichelaAnno scolastico 2013-2014(Primo quadrimestre Sestito Cristina)
Libro di testo consigliato: Storia in corso 2/Ed. Verde autori DE VECCHI/GIOVANETTI
Obiettivi disciplinari realizzati Conoscenze
Acquisizione delle linee fondamentali della storia Italiana Europea e Mondiale fino ai giorninostri;
Riconoscere elementi di continuità tra passato e presente; Esporre in modo argomentativo con l’utilizzo di un linguaggio idoneo il problema posto Competenze Individuare collegamenti e relazioni Agire in modo autonomo e responsabile Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica -
sincronica Capacità
stimolare l'alunno ad appropriarsi di un metodo di studio; sviluppare capacità di analisi e sintesi;
Contenuti disciplinari e pluridisciplinariMODULO 1
La società di massa Le innovazioni tecnologiche I partiti di massa L’età giolittiana
MODULO 2 Conflitti tra potenze: triplice intesa e triplice alleanza La prima guerra mondiale e sue conseguenze La nascita del Fascismo e del Nazismo La crisi del 1929 L’URSS di Stalin
MODULO 3La seconda guerra mondiale
Attività curriculari ed extracurriculariLezioni frontali, lezioni interattive, letture guidate di testi, discussioni guidate, verifiche orali e scritte
Attività di recupero e di approfondimentoIn itinere sono state svolte attività compensative per i soggetti con carenze formative.
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Spazi, mezzi, attrezzature, sussidi didatticiLibro di testo – Fotocopie – Documenti autentici;
Criteri e strumenti della misurazione e della valutazioneValutazione Formativa:
riconoscere in modo consapevole il processo di apprendimento;partecipazione alla vita della scuola;maturazione raggiunta.
Strumenti di verifica :interrogazioni brevi;interrogazioni lunghe;test;prove oggettive e semistrutturate
Valutazione Sommativa:osservazione e monitoraggio in modo sistematico degli alunni nel contesto dell’attivitàdidattica;elaborazioni e ricerche;prove orali.
Criteri per la valutazioneSi è tenuto conto dell’impegno e della partecipazione e della capacità di sapersi orientare fra ivari avvenimenti storici.
Tipologia delle prove utilizzateprove oggettive
.Numero di prove svolte Ore assegnate per lo svolgimento delle prove2 1 h
Altro======================================================================
Il DocenteMichela Montefusco
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Materia: Economia e Tecnica dell’Azienda TuristicaClasse 5^B IPSSAR serale
Docente: Romano TolomeoAnno scolastico 2013/14Ore svolte 180
Libro di testo consigliato: “Economia e Tecnica dell’impresa Turistica Vol. 3 –Batarra/Rizza/Sabatini - Ed. Tramontana
Obiettivi disciplinari realizzati
Conoscenze Per effetto di una situazione di partenza soddisfacente e di un impegno costante per l’intero
anno scolastico, tutti gli alunni sono in grado di definire la composizione del capitale diimpresa, sono in grado di riconoscere le attività e le passività e le principali imposte chegravano sulle imprese, riconoscere le principali forme di impiego di capitali nelle aziende diproduzione e conoscere le più importanti tipologie di finanziamento con particolare riguardoal credito bancario a breve termine.
Tutta la classe conosce la definizione, la classificazione e le configurazioni dei costi e deiricavi di esercizio, la definizione del reddito globale e del reddito d’esercizio oltre alcontenuto del bilancio d’esercizio.
Gli allievi hanno appreso, anche se in modo generico, quali sono i principi, le funzioni e lefasi in cui si articola la programmazione aziendale, compreso il budget economico e quellisettoriali, nonché le strategie di marketing.
Dal punto di vista pratico conoscono le fasi del ciclo cliente e relativa modulistica usata nelleimprese ricettive e nelle agenzie di viaggi
Competenze Tutti gli allievi sanno determinare il capitale di impresa nell'aspetto qualitativo e
quantitativo, riuscendo a distinguere e classificare gli investimenti e le fonti difinanziamento.
Tutti sono in grado di classificare i costi e i ricavi per natura e per destinazione. Sonoinoltre capaci di calcolare il punto di equilibrio economico, e determinare il redditod’esercizio in modo analitico e sintetico e riescono efficacemente ad elaborare i prospetti distato patrimoniale e conto economico e a redigere un budget economico, pur semplice, diun’impresa turistica
Capacità Pur con le differenti capacità personali e le diverse basi di partenza, tutti gli allievi sono in
grado di esprimere giudizi sulla corretta correlazione tra investimenti e fonti delfinanziamento relativamente alle imprese turistiche.
Quando sono chiamati ad esprimere giudizi sulla situazione economica delle impreseturistiche e valutare diverse ipotesi alternative capaci di migliorare la redditività dellestesse, buona parte degli allievi da risposte precise, anche se permangono alcune difficoltànell’applicazione a casi concreti dei concetti appresi nello svolgimento di esercitazionipratiche.
In linea di massima, per quanto attiene ai tempi ed alle modalità di attuazione, ilprogramma è stato svolto in conformità a quanto stabilito in sede di programmazioneiniziale
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Moduli didattici svolti con possibili collegamenti pluridisciplinari
MODULO 1“ GESTIONE ECONOMICA E FINANZIARIA DELLE IMPRESE TURISTICHE”
- U.D. 1 : reddito globale e di esercizio, metodi di calcolo sintetico e analitico; analisi dei costi edei ricavi tipici, configurazione di costo e analisi della redditività; scritture contabili semplici;piano dei conti e CoGe; rilevazione operazioni semplici di gestione; Il principio di competenzaeconomica – i ratei ed i risconti. dalla contabilità al bilancio; il bilancio nella normativacivilistica; analisi di bilancio per indici, generalità sulle imposte
- U.D. 2 : Il controllo di gestione:Classificazione dei costi: costi fissi e variabili – costi diretti ed indiretti – i costi figurativi –calcolo del costo di produzione - Il break even pointIl calcolo dei prezzi di vendita.U.D. 3 Analisi delle fonti di finanziamento; apertura di credito, sconto cambiario, anticipi sufatture, anticipazioni garantite, portafoglio s.b.f., leasing e factoring, cenni sul finanziamentopubblico MODULO 2
“PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONE AZIENDALE”
- U.D. 1 : L’importanza della programmazione- U.D. 2 : Pianificazione di nuove imprese turisiche- U.D. 3: – Il budget negli alberghi
MODULO 3
“ IL MARKETING”- U.D. 1 : Marketing e mercato turistico;- U.D. 2: strategie di marketing;- U.D. 3: Piano di marketing
Modulo di compresenza con Pratica operativa“La gestione del front e back office nelle imprese turistiche”- U.D. 1: Le operazioni di back office nelle imprese ricettive- U.D. 2: La gestione delle prenotazioni in campo turistico
Attività curriculari ed extracurriculariL’attività didattica è stata strutturata attraverso moduli, cercando di far corrispondere a ciascuno di essi unaserie di obiettivi definiti in termini di abilità, competenze, comportamenti osservabili e misurabili in vistadelle diverse valutazioni. Le lezioni frontali unite alle varie esercitazioni individuali e di gruppo sono stati imezzi utilizzati per lo svolgimento del programma anche con l’ausilio, per 2 ore settimanali, dell’insegnantedi Pratica operativa, prof. Cacia Antonello, che ha approfondito le problematiche del front e back officenelle imprese turistiche.Per i singoli contenuti si è affrontato lo studio in modo organico riconducendo ai principi fondamentali isingoli aspetti dei problemi trattati e conducendo gli alunni ad una conoscenza il più possibile approfonditadelle attuali problematiche aziendali, partendo dagli esempi del contesto lavorativo in cui sono impegnati. Siè sempre cercato, comunque, di stimolare il senso critico, la riflessione e la rielaborazione personale.
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Attività di recupero e di approfondimentoAttività di recupero effettuate in maniera trasversali con esercitazioni individuali e di gruppo durante tuttol’anno scolastico, sfruttando la flessibilità oraria, per colmare le lacune via via rilevate e per venire incontroagli alunni che, per motivi lavorativi, familiari o di salute non hanno potuto frequentare regolarmente lelezioni.
Spazi, mezzi, attrezzature, sussidi didatticiConsiderando la particolarità del corso destinato a studenti lavoratori, l’attività didattica è stata improntatasullo studio in classe.Come strumenti si sono utilizzati prevalentemente il libro di testo sia per lo studio teorico degli argomentiche per le esercitazioni pratiche proposte, altri testi di ETAT a disposizione della biblioteca scolastica,dispense fornite dal docente, qualunque altro strumento, compreso Internet, in grado di fornirepunti di riferimento ai discenti.Criteri e strumenti della misurazione e della valutazioneLa valutazione tiene conto dei seguenti fattori:- Frequenza regolare;- Partecipazione al dialogo educativo;- Interesse per la disciplina;- Conoscenza dei contenuti;- Comprensione degli argomenti;- Capacità di elaborazione personale;- Correttezza linguistico-espositiva;- Capacità di cogliere elementi essenziali dell’argomento trattato;Capacità di utilizzare le conoscenze interdisciplinariNella valutazione delle prove di verifica, si è tenuto conto della:
- Correttezza e completezza delle informazioni;- Conoscenza delle regole e dei principi;- Capacità di applicarli al caso specifico;- Correttezza di esecuzione;- Conoscenza e utilizzo di terminologia e simbologia corretta secondo le norme.
I criteri di verifica, comunque, sono stati rapportati al conseguimento degli obiettivi modulari,
tenendo conto dei tempi di realizzazione e di eventuali modifiche in itinere.Tipologia delle prove utilizzateLe tipologie delle prove proposte sono state individuate al fine di valutare le conoscenze, le competenze e lacapacità di ciascuno allievo, nonché i progressi rispetto alla situazione iniziale. Gli strumenti usati per leverifiche formative orali e scritte sono state prove di tipo oggettivo, soggettivo e strutturale effettuate altermine delle principali unità didattiche o a fine modulo.Il controllo del processo di apprendimento è stato effettuato tramite domande dal posto, esercizi svolti inclasse. La verifica dell’apprendimento è stata effettuata attraverso la somministrazione di verifiche scritte,prove semi-strutturate e prove orali.Numero di prove svolte Ore assegnate per lo svolgimento delle proveDue per quadrimestre QuattroAltroBisogna evidenziare che l’alunna Sarmiento ha colmato il debito formativo dell’anno precedentecon delle lezioni in itinere concentrate nella prima parte del primo quadrimestre mirate al recuperoe con la somministrazione di una verifica strutturata finale. Tutti gli altri alunni, invece, hannosostenuto, all’inizio dell’anno scolastico, la prova integrativa in ETAT e in Accoglienza turisticasul programma della quarta classe, in quanto non contemplate dal piano di studio previsto dalDiploma in loro possesso.
Il DocenteRomano Tolomeo
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Materia: TedescoClasse 5^B IPSSAR serale
Docente: Bova GraziellaAnno scolastico 2013-2014
Libro di testo adottato: Dispensa preparata dalla docente
Obiettivi disciplinari realizzati Gli studenti sono in grado di: Comprendere semplici messaggi orali di carattere generale e di contenuto tecnico-specialistico Cogliere il significato globale di testi scritti inerenti al loro settore di studio Comunicare semplici informazioni su argomenti di carattere quotidiano e riguardanti il loro ambito
professionaleProdurre brevi e semplici testi scritti relativi agli argomenti studiati
Contenuti disciplinari e pluridisciplinariModuli didattici svolti con possibili collegamenti pluridisciplinariModulo 1 Deutschland – Berlin
Deutschland stellt sich vor Die deutschen Landschaften Deutschland (politisch) Berlin:
Daten aus der Geschichte Sehenswürdigkeiten
Modulo 2 – Mit dem Reisebus durch Bayern Eine Stadt stellt sich vor: München Das Oktoberfest Schloss Neuschwanstein Garmisch-Partenkirchen Der Chiemsee
Modulo 3 – Wien Wombat’s the city hostel Eine Reservierung in der Jugendherberge Reservierungsbestätigung Blick auf Wien Stadttour Reiseprogramm: drei Tage in Wien Wien: Zentrum der mitteleuropäischen Kultur Wien: Zentrum der klassischen Musik – Wolfgang Amadeus Mozart
Attività curriculari ed extracurriculari
Attività di recupero e di approfondimentoLe attività di recupero sono state svolte in itinere.
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Spazi, mezzi, attrezzature, sussidi didatticiAula scolastica, laboratorio multimediale, lavagna, dispensa preparata dalla docente, materiale autentico.
Criteri e strumenti della misurazione e della valutazioneLe conoscenze e le competenze acquisite dagli studenti sono state valutate mediante verifiche scritte e orali.La valutazione delle prove scritte ha riguardato la conoscenza degli argomenti trattati, la comprensionetestuale e le conoscenze relative al lessico e alle strutture linguistiche. La produzione orale è stata valutatatenendo conto dei seguenti parametri:
Conoscenza dei contenuti Competenza lessicale Competenza grammaticale Pronuncia
La valutazione ha anche tenuto conto della partecipazione e dell’impegno dimostrati dagli studenti nel corsodelle attività didattiche e dei progressi rispetto ai livelli di partenza
Tipologia delle prove utilizzateVerifiche scritte: sono state somministrate verifiche scritte di tipo semi- strutturato comprendenti domandevero-falso, quesiti con risposta a scelta multipla, esercizi di collegamento e di completamento, comprensionidi testi, domande a risposta aperta.Verifiche orali: la comprensione e la produzione orale e l’interazione con l’insegnante sono statecostantemente osservate, tenendo conto degli interventi pertinenti degli studenti. Sono stati inoltre previstimomenti individuali di verifica orale in cui gli studenti hanno dovuto dimostrare di conoscere gli argomentitrattati.
Numero di prove svolte Ore assegnate per lo svolgimento delle proveQuattro verifiche scritte (due per quadrimestre) 1 ora per verifica.
AltroL’approccio didattico utilizzato è stato quello comunicativo.In base alle esigenze e al tipo di attività svolta sono state scelte le modalità di lavoro più adeguate:lezione frontale, lezione dialogata, lavoro in coppia, lavoro individuale. Le lacune nellapreparazione di base di alcuni studenti hanno rallentato lo svolgimento delle attività didatticherendendo necessario un costante lavoro di semplificazione dei contenuti.
Il DocenteGraziella Bova
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Materia: Lingua e civiltà straniera (inglese)Classe 5^B serale IPSSAR
Docente: Luigi CarboneA.s. 2013/14
Obiettivi disciplinari realizzati
Competenza
Dicittadinanza
Competenzabase
Nodo tematicoABILITA’ CONOSCENZE
Individuarecollegamentie relazioni
Produrre testi divario tipo inrelazione ai
differenti scopicomunicativi
“La società dimassa e la
produzione dimassa”
Utilizzare linguaggisettoriali nellacomunicazione incontestiprofessionali
Strumenti perl’analisi el’interpretazione dibrevi e semplici testitecnici e letterari
Agire inmodo
autonomo eresponsabile
Saper utilizzaregli strumentiespressivi e
argomentativiindispensabili per
gestirel’interazionecomunicativaverbale in vari
contesti
“Alienazione emodernità”
Utilizzare strategienell’interazione edesposizione orale inrelazione aglielementi di contesto
Strategie diesposizione orale e diinterazione incontesti studio e dilavoro, anche formali
Redigere semplicitesti a carattereprofessionaleutilizzando unlinguaggio tecnicospecifico
Lessico e fraseologiadi settore
Progettare
Utilizzare eprodurre testimultimediali oscritti
“La crisi deivalori e
rinascita”
Scegliere eutilizzare le formedi comunicazionemultimedialemaggiormenteadatte
Tipologie e carattericomunicativi dei testimultimediali
Ricerche sintetiche suargomenti letteraridel 900 su internet
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Contenuti disciplinari e pluridisciplinari
Modulo 1Accommodation 2
Hotels Guest houses Bed and breakfasts Youth hostels From check-in to check out
Grammar: present continuous; polite requestscan you ?, could you?, will you?, would you?+infinito
Descrivere le varie forme di sistemazione. Descrivere i vari metodi di prenotazione. Effettuare una prenotazione . Effettuare prenotazioni online. Redigere una lettera di richiesta.
Module 2
Tourism in Italy
Tourist areas & regions. The lakes. The treasures of Sicily. Capri. Courmayeur. Cities of art: Florence , Venice.
Grammar: comparatives
Descrivere luoghi di interesse turistico inItalia.
Utilizzare un linguaggio tecnico.
Comparare luoghi di interesse turistico evacanziero.
Descrivere e comprendere brochures.Modulo 3
Tourism around the world
The USA: the big country; Time out in London; London in the past London’s major attraction He treasures of Sicily Capri Time out in Rome Cities of art Venice: a magical city
Descrivere luoghi di interesse turistico nelmondo.
Utilizzare un linguaggio tecnico. Comparare luoghi di interesse turistico e
vacanziero. Descrivere e comprendere brochures. Accogliere turisti. Effettuare un tour commentary
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Attività curriculari ed extracurriculariMetodo situazionale-funzionale-comunicativo
Spazi, mezzi, attrezzature, sussidi didatticiFotocopie, materiale autentico, dispense, schede integrative su argomenti di civiltà
Criteri e strumenti della misurazione e della valutazione
Valutazione costante.
Tipologia delle prove utilizzateVerifiche orali in itinere e sommative scritte e orali a fine di ciascun modulo.
Numero di prove svolte Ore assegnate per lo svolgimento delle provequattro 1h
Altro
Il DocenteLuigi Carbone
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Contenuti disciplinari e pluridisciplinari
Materia: Tecniche di comunicazioneClasse 5^B IPSSAR serale
Docente: De Lorenzo MiriamAnno scolastico 2013-2014
Libro di testo consigliato:Tecniche di comunicazione e di relazione nel turismo Zana-Castoldi HOEPLI
Obiettivi disciplinari realizzati Conoscenze
- Conoscenza dei mass media e delle particolarità dei diversi messaggi mediatici
- Conoscenza delle comunicazioni verbali e scritte aziendali
- Conoscenza del concetto di marketing e delle tecniche per fare avvicinare il cliente al prodotto
- Conoscenza delle fasi di una campagna pubblicitaria e dell’efficacia delle immagini e dei testi
utilizzati.
Competenze
- Saper impostare una relazione in sintonia con l’interlocutore per riuscire a comunicare
- Saper comprendere la personalità dell’interlocutore per calibrare il messaggio
- Saper scrivere in modo semplice e corretto lettere, e-mail, comunicati e circolari aziendali;
- Saper comunicare correttamente in modo da coinvolgere i potenziali consumatori.
Capacità
- Riconoscere come i mass media condizionano la vita e i consumi di tutti i cittadini
- Riconoscere che i comportamenti sono sempre frutto di bisogni più o meno consapevoli e che
scoprirli è fondamentale per una corretta comunicazione
- Riconoscere che la comunicazione aziendale condiziona il quotidiano di chi lavora e anche le
sue prospettive future.
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Spazi, mezzi, attrezzature, sussidi didatticiAula, libro di testo e dispense
Criteri e strumenti della misurazione e della valutazioneProve oggettive e prove individualizzate in caso di mancato conseguimento degli obiettivi minimi
Tipologia delle prove utilizzateVerifiche scritte di vario genere (questionario a risposta chiusa, aperta e multipla)Colloqui
Numero di prove svolte Ore assegnate per lo svolgimento delle prove4 1h per ciascuna prova
Il Docente
De Lorenzo Miriam
Modulo 1 “ La comunicazione sociale”U.D. 1 Le caratteristiche della comunicazione di massa
I mezzi di comunicazione di massa La televisione Il messaggio televisivo
U.D. 2 I giornali Caratteristiche della comunicazione scritta
U.D.3 Internet- La comunicazione in internet
Modulo 2 “ La comunicazione interpersonale”
U.D. La relazione con l’interlocutore- Comportamenti e personalità nella relazione
Modulo 3 “ La comunicazione aziendale” ( collegamenti interdisciplinali con Economia)
U.D. I flussi di comunicazione aziendale
- La comunicazione telefonica- La comunicazione scritta (individuale e collettiva)
U.D. Il marketing e la comunicazione aziendale- Il concetto di marketing- Il marketing relazionaleU.D. L’immagine aziendale- Che cos’è l’immagine di un’azienda-I segni che identificano l’aziendaU.D. Comunicazione d’impresa: la pubblicità- La pubblicità- Come nasce una campagna pubblicitaria- La pubblicità in internetAttività curriculari ed extracurriculari
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Materia: Storia dell’arteClasse 5^B IPSSAR serale
Docente: Guarnieri AdaAnno scolastico 2013-2014
Libro di testo consigliato: De Capoa, Manuale di Storia dell’Arte per la preparazioneall’esame di abilitazione per guida turistica
Obiettivi disciplinari realizzatiConoscenze
Conoscere le coordinate dei movimenti artisticiConoscere e analizzare le opere d’arte in riferimento al movimento artistico di appartenenzaConoscere la vita, il pensiero e le opere più importanti degli artisti presi in esame
CompetenzeSaper sviluppare un giudizio autonomo sulla qualità e il valore dell’operaSaper collocare l’opera d’arte e l’artista nel suo periodo di riferimentoSaper leggere correttamente un’opera d’arte nella sua struttura linguistica, comunicativa, nella specificitàdelle sue espressioni, nelle tecniche utilizzate
CapacitàSaper riconoscere lo stile di un’opera d’arte e la sua appartenenza a un periodo, a un movimento oppure aun autoreSaper leggere e analizzare un’opera d’arte utilizzando un linguaggio specifico, critico e analitico-relazionale
Contenuti disciplinari
U.d. 1 - Caratteri generali del NeoclassicismoU.d. 2 - Romanticismo e le nuove categorie estetiche: il pittoresco e il sublimeU.d. 3 - L’Impressionismo: caratteri generali e approfondimenti sul colore e sulla luce( la pratica dell’enplein air). Monet (I papaveri; La cattedrale di Rouen; La Grenouillère). Renoir (La Grenouillère; Il palco;Il Moulin de la Galette). Degas (La lezione di danza; Ballerina con mazzo di fiori; Orchestra dell’opera)U.d. 4 - Il puntinismo. Seurat (Un bagno ad Asnières; Una domenica pomeriggio all’isola della GrandeJatte). Signac (La colazione)U.d. 5 - I macchiaioli. Giovanni Fattori (I soldati francesi del ’59; La cugina Argia; La rotonda Palmieri; Ilriposo ; La libecciata)U.d 6 - Cezanne e la rivoluzione delle forme (La casa dell’impiccato; La montagna di Sainte-Victoire;Giocatori di carte)U.d.7 – Van Gogh: la violenza dell’espressione (I mangiatori di patate; Notte stellata; Campo di grano convolo di corvi)U.d. 8 – Gauguin(La visione dopo il sermone; La belle Angèl; Contadine bretoni)U.d. 9 – L’Espressionismo. I fauves (Matisse e Braque). Die Brücke(Kirchner).U.d. 10 – Il cubismo: caratteri generali. Picasso (Le deimoselle d’Avignon; Violino, pipa, bicchiere ecalamaio; Donne che corrono sulla spiaggia; Guernica)
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MetodologieLezione frontale e dialogata
Materiali didatticiManuali a sceltaMonografieDVD
Verifica e valutazioneVerifiche oraliDiscussioniProve semi-strutturate
Criteri di valutazioneQuelli previsti dal Polo di Cutro
Il docente
Ada Guarnieri
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Contenuti disciplinari e pluridisciplinari
Materia: GEOGRAFIAClasse 5^B IPSSAR serale Docente: SESTITO AMELIA
Anno scolastico 2013-2014Libro di testo consigliato:
Geotour. Geografia turistica e dei beni culturali. Paesi extraeuropei.
Obiettivi disciplinari realizzati
PRIMO QUADRIMESTREModulo1
LO SVILUPPO SOSTENIBILE
UD. 1. LE ALTERAZIONI DEL SISTEMA TERRAObiettivi di conoscenza Conoscere il concetto di sistema
Conoscere le principali fonti di inquinamento Conoscere la differenza tra alterazioni reversibili e irreversibile
differenze tra globale e localeObiettivi di competenza Saper individuare sul proprio territorio eventuali problemiambientali Riconoscere sulla superficie terrestre le fonti rinnovabili e quellenon rinnovabili
Saper individuare le differenze tra sistema economico edecosistema
UD. 2. LA SOSTENIBILITA’Obiettivi di conoscenza Conoscere il concetto di sostenibilità
Conoscere le tappe dello sviluppo sostenibili Conoscere gli elementi che caratterizzano una città sostenibili
Obiettivi di competenza Saper comprendere il legame tra ecosistema e sistema economico Saper indicare gli elementi che caratterizzano le città sostenibili
U.D.3 TURISMO SOSTENIBILE
Obiettivi di conoscenza
Obiettivi di competenza
Conoscere le tappe che hanno caratterizzato la nascita e losviluppo del concetto di sostenibilità
Conoscere il concetto di turismo responsabile Conoscere che cos’è l’ecoturismo Saper confrontare tra loro tipi diversi di turismo Saper applicare quanto studiato al proprio territorio Sapere organizzare un viaggio o una vacanza
Modulo 2LE AREE ECUMENICHE E ANECUMENICHE
U.D. 1. LA DISTRIBUZIONE DELLA POPOLAZIONE NEL SISTEMA TERRA
Obiettivi di conoscenza Conoscere la distribuzione della popolazione sulla Terra Conoscere i concetti base della demografia e sapere come varia
la popolazione Conoscere la teoria della transizione demografica
Obiettivi di competenza Saper leggere una piramide dell’età Saper descrivere le cause dell’aumento o diminuzione della
popolazione
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U.D. 2. LE MIGRAZIONIObiettivi di conoscenza Conoscere le migrazioni interne – internazionali
Conoscere la definizione di profugo
Conoscere la Convenzione di GinevraObiettivi di competenza Saper distinguere le migrazioni interne da quelle internazionale
Saper fare il confronto nei vari paesi tra gli emigrati e gliimmigrati Saper indicare le cause delle migrazioni internazionali
U.D. 3: URBANESIMO E URBANIZZAZIONEObiettivi di conoscenza Conoscere la distribuzione dell’urbanizzazione nel mondo
Conoscere l’evoluzione e l’importanza della città Conoscere la definizione moderna delle città
Obiettivi di competenza Saper individuare sul proprio territorio gli elementi della città Saper collocare la propria città nella rete urbana
Modulo 3LA GLOBALIZZAZIONE
U.D. 1 LA GLOBALIZZAZIONE DEL MONDO MODERNOObiettivi di conoscenza Conoscere il significato del termine globalizzazione
Conoscere che cosa significano i termini “locale” e “sistemalocale” Conoscere cosa significa l’espressione sistema mondo
Obiettivi di competenza Saper fare la differenza tra globale e locale Saper individuare gli effetti positivi e negati della
globalizzazione Saper collocare l’Italia nel sistema globale
U.D. 2 OPPORTUNITÀ E RISCHI DELLA GLOBALIZZAZIONE
Obiettivi di conoscenza Conoscere il significato del termine glocale Conoscere le caratteristiche delle ZIF (zone franche
internazionali) Conoscere cosa sono i microcreditiObiettivi di competenza Saper riportare nella realtà, attraverso esempi, il glocale
Saper individuare gli effetti positivi e negativi dellaglobalizzazione
Saper collocare i vari paesi sistema globale
U.D. 3 NORD SUD : UN MONDO DIVISOObiettivi di conoscenza Conoscere cosa sono il “sottosviluppo” e lo “sviluppo umano”
Conoscere come si misurano lo sviluppo economico e losviluppo umano
Conoscere le principali causa del sottosviluppoObiettivi di competenza Saper confrontare una situazione di sviluppo con una di
sottosviluppo usando almeno 3 variabili (PIL – Istruzione-Speranza di vita)
Saper individuare gli effetti positivi e negativi della globalizzazione Saper commentare semplici articoli di giornale, documenti,
filmati che riguardano il sottosviluppo
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SECONDO QUADRIMESTRE
MODULO 1SPAZI E FLUSSI TURISTICI
U.D. 1: GLI SPAZI TURISTICIObiettivi di conoscenza
Obiettivi di competenza
Conoscere l’evoluzione storica del turismo Conoscere i principali tipi di spazi turistici e località turistiche Conoscere i principali flussi turistici a scala nazionale Saper confrontare tra loro tipi diversi di spazi o di località
turistiche Saper applicare quanto studiato al proprio territorio Sapere individuare le località adeguate per ogni tipo di vacanza
UD 2: L’ACCESSIBILITÀObiettivi di conoscenza
Obiettivi di competenza
Conoscere i mezzi trasporto utilizzati per il raggiungimento dellelocalità turistiche
Conoscere il turismo ferroviario Conoscere la relazione tra turismo e internet Saper confrontare scegliere il mezzo di trasporto più idoneo per il
raggiungimento delle località turistiche
Saper applicare quanto studiato al proprio territorio Sapere organizzare un viaggio o una vacanza utilizzando i mezzi
di trasporto adeguati
U.D. 4 LE AGENZIE DI VIAGGIOObiettivi di conoscenza
Obiettivi di competenza
Conoscere i vari tipi di agenzie di viaggio
Conoscere i vari pacchetti di viaggio Conoscere le responsabilità del tour operator Saper confrontare i vari tipi di agenzie Saper applicare quanto studiato al proprio territorio Sapere organizzare un viaggio o una vacanza
MODULO 2LE AMERICHE
UD. 1 STATI UNITIObiettivi di conoscenza Conoscere le caratteristiche fisiche, naturali, antropiche
Conoscere le caratteristiche economiche, politiche e turistiche Conoscere le attrattive turistiche
Obiettivi di conoscenza Saper realizzare un itinerario turistico negli Stati Uniti Saper individuare i mezzi di trasporto più idonei nello
spostamentoMODULO 3
MEDIO ORIENTEU.D. 1 EGITTO
Obiettivi di conoscenza Conoscere le caratteristiche fisiche, naturali, antropiche Conoscere le caratteristiche economiche, politiche e turistiche Conoscere le attrattive turistiche
Obiettivi di conoscenza Saper realizzare un itinerario turistico in Egitto
Saper individuare i mezzi di trasporto più idonei nellospostamento
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Spazi, mezzi, attrezzature, sussidi didatticiLe lezioni sono state svolte in aula con l’utilizzo del computer come dispositivo video, il materialedidattico è stato fornito dall’insegnante utilizzando materiale multimediale e vari testi tra cui illibro adottato.
Criteri e strumenti della misurazione e della valutazione
Tipologia delle prove utilizzateProve a risposte multiple e aperte
Numero di prove svolte Ore assegnate per lo svolgimento delle prove3 prove 2 ore
Il Docente
Amelia Sestito
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Contenuti disciplinari e pluridisciplinari
Materia: MatematicaClasse 5^B IPSSAR serale
Docente: Staine SalvatoreAnno scolastico 2013-2014
Libro di testo consigliato: Matematica Verde Volume 1-2 , La geometria Analitica Volume L Aut. MassimoBergamini, Anna Trifone, Graziella Barozzi
Ore Totali Lezioni: 47LIVELLI DI PARTENZADalle verifiche effettuate durante la terza decade del mese di settembre si è evidenziato un livello dipreparazione insufficiente. Gli alunni mostravano poco interesse verso la disciplina, compromettendone lacomprensione degli argomenti proposti, questo ha condizionato, evidentemente, la programmazione.
Obiettivi disciplinari realizzati Conoscenze
- Conoscere la definizione di monomio;- Conoscere la definizione di polinomio;- Saper classificare le equazioni;- Conoscere ed utilizzare i principi di equivalenza- Conoscere le equazione di 2° grado complete ed incomplete;- Conoscere le relazioni tra i coefficienti e le radici di un’equaz. di 2° grado;- Conoscenza delle proprietà delle disuguaglianze numeriche;- Conoscere il concetto di disequazione;- Conoscere il concetto di coordinate cartesiane ;- Conoscere ed applicare le formule per trovare la distanza tra due punti e il punto medio di un segmento .- Conoscere l’equazione di una retta;- Conoscere il significato di coefficiente angolare di una retta;- Conoscere le condizioni di parallelismo e perpendicolarità Competenze
- Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto formagrafica ;
- Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi;- utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare dati sperimentali;- utilizzare e valorizzare, in modo argomentato, il tessuto concettuale e i fondamentali strumenti della matematica
per comprendere la realtà ed operare nel campo delle scienze applicate; Capacità
-Saper eseguire operazioni tra monomi;-Saper eseguire le operazioni tra polinomi;-Saper utilizzare i prodotti notevoli.-Saper risolvere equazioni lineari;-Saper risolvere equazioni fratte.-Sapere formalizzare e risolvere semplici problemi di 1° grado in una incognita-Saper applicare i vari metodi per risolvere i sistemi lineari;-Saper risolvere equazioni di 2° grado;-Saper risolvere disequazioni lineari a coeff. numerici e letterali;-Saper rappresentare graficamente le soluzioni;-Saper risolvere disequazioni lineari a coeff. numerici e letterali;- Saper riconoscere l’equazione di una retta;-Saper scrivere l’equazione di una retta conoscendo: le coordinate di un punto ed il coeff. angolare;-Saper determinare l’equazione di una retta passante per due punti;-Saper scrivere l’equazione di una retta parallela o perpendicolare ad una retta data;-Saper determinare le coordinate del punto d’intersezione di due rette
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Contenuti disciplinari e pluridisciplinariModuli didattici svolti con possibili collegamenti pluridisciplinariModulo 1 - Ripasso di Algebra Ore 12
Operazioni con i polinomi; Prodotti Notevoli; Equazioni di 1°; Sistemi di equazioni di 1° Medodi risolutivi dei sistemi di 1° Sostituzione, Confronto; Il Metodo di sostituzione; Il metodo di addizione; Il metodo del confronto; Il metodo di Cramer; Equazioni di 2°.
Modulo 2 – Disequazioni lineari Ore 15 Disuguaglianza tra numeri Disequazioni razionali Interi Sistemi di disequazioni lineari Disequazioni razionali fratte
Modulo 3 – Disequazioni algebriche di 2° Ore 8 Disequazioni razionali Intere di 2° Disequazioni razionali fratte di 2°
Modulo 3 – Introduzione alla geometria analitica Ore 12 Il Sistema di riferimento Cartesiano; Le coordinate di un punto sul piano; La lunghezza e il punto medio di un segmento; L’equazione di una retta; La forma esplicita dell’equazione di una retta ed il coefficiente angolare; Le rette parallele e le rette perpendicolari; La posizione reciproca di due rette; La distanza di un punto da una retta. I fasci di retta.
Metodologie:La metodologia seguita nell’insegnamento ha dato ampio spazio alla discussione in classe sugli
argomenti trattati, cercando di avvicinare gli studenti allo studio della materia. Per ottenere un maggiorecoinvolgimento degli alunni, si sono portati esempi tratti dalla vita di tutti i giorni e si sono evidenziate leinfluenze delle conquiste del pensiero scientifico su tutte le altre conoscenze.Si è fatto ricorso a esercizi alla lavagna e sul quaderno personale, in classe. Le domande e gli interventi sonostati sollecitati sia per chiarire e colmare vecchie lacune sia per approfondire le conoscenze, specialmente inrelazione con altre discipline.
Risultati raggiuntiGli alunni hanno tenuto un comportamento assai costruttivo in termini di attenzione durante le
lezioni, di rispetto degli impegni, di desiderio di apprendere nella consapevolezza della necessità di unaformazione scientifica.
Il programma preventivato non è stato rispettato, a causa delle numerose assenze e dallamancanza dei prerequisiti necessari per svolgere il programma previsto, a tal proposito si segnala che neglianni precedenti non sono state svolti argomenti fondamentali e propedeutici allo svolgimento del
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Spazi, mezzi, attrezzature, sussidi didatticiClasse, Libro di testo, Dispense, Lavagna, Lavagna Luminosa, Lavagna Interattiva, Laboratorio
Criteri e strumenti della misurazione e della valutazione
La verifica dell’apprendimento è stata articolata in tempi diversi: diagnostica (iniziale), formativa(intermedia), sommativa (finale). L’analisi è stata fatta a due livelli. Livello qualitativo: abilità di usarenozioni in un contesto noto; comprensione dei concetti fondamentali; capacità di correlare concetti diversi;acquisizione del linguaggio simbolico-formale. Livello quantitativo: saper usare una correttaformalizzazione; saper risolvere esercizi e problemi. Le verifiche sono state eseguite con assiduità durantelo svolgimento delle lezioni per stimolare la continuità nello studio e per avere un riscontro immediato dellivello di comprensione degli alunni. La valutazione del profitto degli alunni si è basata su tutti gli aspettidella vita scolastica. In particolar modo si è tenuto conto dell’interesse durante le lezioni e dellapartecipazione al dialogo educativo. Naturalmente anche la capacità di esposizione e di rielaborazionepersonale evidenziata nel corso delle verifiche ha avuto un ruolo determinante nel giudizio finale.
Tipologia delle prove utilizzateBrevi domande.Interrogazioni alla lavagna.Prove scritte, esercizi applicativi o problemi, con valenza di prove orali.
Numero di prove svolte Ore assegnate per lo svolgimento delle prove3 2
AltroGli alunni che hanno frequentato le lezioni sono stati due Papasodero e Sermiento, gli altri allievi sono statiesonerati dalla frequenza per crediti formativi.
Il Docente
Salvatore Staine
programma. Il primo quadrimestre è stato speso nel recupero delle conoscenze necessarie per affrontarequanto programmato. Nel tempo rimasto, dalla data di scrittura del documento alla conclusione dell’annoscolastico, si cercherà di completare quanto programmato.
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APPENDICE B
PROVE SIMULATE SVOLTE DURANTE L'ANNO
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SIMULAZIONEPRIMA PROVA
SCRITTA: ITALIANO
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTOGiuseppe Ungaretti, I FIUMI (da L’Allegria)
Mi tengo a quest’albero mutilatoabbandonato in questa dolinache ha il languoredi un circoprima o dopo lo spettacoloe guardoil passaggio quietodelle nuvole sulla luna
Stamani mi sono distesoin un’urna d’acquae come una reliquiaho riposato
L’Isonzo scorrendomi levigavacome un suo sasso
Ho tirato sule mie quattr’ossae me ne sono andatocome un acrobatasull’acqua
Mi sono accoccolatovicino ai miei pannisudici di guerrae come un beduinomi sono chinato a ricevereil sole
Questo è l’Isonzoe qui megliomi sono riconosciutouna docile fibradell’universo
Il mio supplizioè quandonon mi credoin armonia
Ma quelle occultemaniche m’intridonomi regalanola rarafelicità
Ho ripassatole epochedella mia vita
Questi sonoi miei fiumi
Questo è il Serchioal quale hanno attintoduemil’anni forsedi gente mia campagnolae mio padre e mia madre
Questo è il Niloche mi ha vistonascere e cresceree ardere d’inconsapevolezzanelle estese pianure
Questa è la Sennae in quel suo torbidomi sono rimescolatoe mi sono conosciuto
Questi sono i miei fiumicontati nell’Isonzo
Questa è la mia nostalgiache in ognunomi traspareora ch’è notteche la mia vita mi pareuna corolladi tenebre
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Giuseppe Ungaretti nacque ad Alessandria d’Egitto nel 1888, da genitori emigrati da Lucca ed è morto a Milanonel 1970. Nel 1912 lasciò per sempre l’Egitto. A Parigi approfondì la sua preparazione letteraria e conobbepersonalmente importanti artisti e scrittori. Partecipò alla guerra mondiale come soldato semplice.Risalgono a quell’epoca le poesie raccolte ne Il Porto Sepolto, 1916 e poi confluite, insieme ad altre, in Allegriadi Naufragi, 1919.
1. Comprensione del testoDopo una prima lettura riassumi brevemente il contenuto informativo della lirica in esame.
2. Analisi del testo
2.1. Che cosa rappresenta ciascun fiume nella vita del poeta?2.2. Spiega il significato dei versi 9-12, individuando anche in altre espressioni del testo gli elementi di“sacralità” presenti nella poesia.2.3. Quale significato simbolico assume l’acqua cha accompagna il viaggio del poeta alla scoperta di sé e alrecupero del passato attraverso la memoria?2.4. Per quali ragioni il poeta definisce questa lirica la propria “carta d'identità” contenente i “segni” che glipermettono di riconoscersi?
3. Interpretazione complessiva e approfondimenti
Ungaretti, come altri poeti del suo tempo, avverte la necessità di trovare nuovi mezzi espressivi, diversi daquelli tradizionali e più adatti a rappresentare la fragilità e la precarietà della condizione umana. Spiega in che cosa consistela cosiddetta “rivoluzione metrica” attuata dal poeta in questa prima fase della sperimentazione formale, indicandone anchequalche esempio in questa lirica.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i datiche lo corredano.Se scegli la forma del “saggio breve”, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi,argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.Da’ al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica,fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro).Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo.Se scegli la forma dell’ “articolo di giornale”, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che tisembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo ‘pezzo’.Da’ all’articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano,rivista divulgativa, giornale scolastico, altro).Per attualizzare l’argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi dirilievo).Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: La percezione dello straniero nella letteratura e nell’arte.DOCUMENTI
“Non lederai il diritto dello straniero o dell’orfano e non prenderai in pegno la veste dalla vedova; ma ti ricorderai che seistato schiavo in Egitto e che di là ti ha redento l’Eterno, il tuo Dio; perciò ti comandò di fare questo. Quando fai lamietitura nel tuo campo e dimentichi nel campo un covone, non tornerai indietro a prenderlo; sarà per lo straniero, perl’orfano e per la vedova, affinché l’Eterno, il tuo Dio, ti benedica in tutta l’opera delle tue mani. Quando bacchierai i tuoiulivi, non tornerai a ripassare sui rami; le olive rimaste saranno per lo straniero, per l’orfano e per la vedova. Quandovendemmierai la tua vigna, non ripasserai una seconda volta; i grappoli rimasti saranno per lo straniero, per l’orfano eper la vedova. E ti ricorderai che sei stato schiavo nel paese d’Egitto; perciò ti comando di fare questo.”
DEUTERONOMIO, 24, 17-22
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“Così Odisseo stava per venire in mezzo a fanciulle dalle belle chiome, pur nudo com’era: la dura necessità lo spingeva.Terribile apparve loro, era tutto imbrattato di salsedine. E fuggirono via, chi qua chi là, sulle spiagge dove piùsporgevano dentro il mare. Sola restava la figlia di Alcinoo: Atena le mise in cuore ardimento e tolse dalle membra lapaura. Rimase ferma di fronte a lui, si tratteneva. Ed egli fu incerto, Odisseo, se supplicare la bella fanciulla eabbracciarle le ginocchia, oppure così di lontano pregarla, con dolci parole, che gl’indicasse la città e gli desse vesti.Questa gli parve, a pensarci, la cosa migliore, pregarla con dolci parole di lontano. Temeva che a toccarle i ginocchi sisdegnasse, la fanciulla. Subito le rivolse la parola:…E a lui rispondeva Nausicaa dalle bianche braccia: «Straniero, nonsembri uomo stolto o malvagio, ma Zeus Olimpio, che divide la fortuna tra gli uomini, buoni e cattivi, a ciascuno comelui vuole, a te diede questa sorte, e tu la devi ad ogni modo sopportare.»…Così disse, e diede ordini alle ancelle dallebelle chiome: «Fermatevi, ancelle, per favore. Dove fuggite al veder un uomo? Pensate forse che sia un nemico? Non c’ètra i mortali viventi, né mai ci sarà, un uomo che venga alla terra dei Feaci a portar la guerra: perché noi siamo molto cariagli dei. Abitiamo in disparte, tra le onde del mare, al confine del mondo: e nessun altro dei mortali viene a contatto connoi. Ma questi è un infelice, giunge qui ramingo. Bisogna prendersi cura di lui, ora: ché vengono tutti da Zeus, forestieri emendichi, e un dono anche piccolo è caro. Su, ancelle, date all’ospite da mangiare e da bere, e lavatelo prima nel fiume,dove c’è un riparo dal vento.»OMERO, Odissea, VI, vv. 135-148 e vv. 186-209
“Afflitto della nuova, e arrabbiato della maniera, Renzo afferrò ancora il martello, e, così appoggiato alla porta, andavastringendolo e storcendolo, l’alzava per picchiar di nuovo alla disperata, poi lo teneva sospeso. In quest’agitazione, sivoltò per vedere se mai ci fosse d’intorno qualche vicino, da cui potesse forse aver qualche informazione più precisa,qualche indizio, qualche lume. Ma la prima, l’unica persona che vide, fu un’altra donna, distante forse un venti passi; laquale, con un viso ch’esprimeva terrore, odio, impazienza e malizia, con cert’occhi stravolti che volevano insiemeguardar lui, e guardar lontano, spalancando la bocca come in atto di gridare a più non posso, ma rattenendo anche ilrespiro, alzando due braccia scarne, allungando e ritirando due mani grinzose e piegate a guisa d’artigli, come se cercassed’acchiappar qualcosa, si vedeva che voleva chiamar gente, in modo che qualcheduno non se n’accorgesse. Quandos’incontrarono a guardarsi, colei, fattasi ancor più brutta, si riscosse come persona sorpresa…lasciò scappare il grido cheaveva rattenuto fin allora: «l’untore, dagli! dagli! dagli all’untore!» Allo strillar della vecchia, accorreva gente di qua e dilà;…abbastanza per poter fare d’un uomo solo quel che volessero.”
Lo straniero
“A chi vuoi più bene, enigmatico uomo, di? A tuopadre, a tua madre, a tua sorella o a tuo fratello?”“Non ho né padre, né madre, né sorella, néfratello.”
“Ai tuoi amici?”“Adoperate una parola di cui fino a oggi hoignorato il senso.”
“Alla tua patria?”
A. MANZONI, I Promessi Sposi, XXXIV, 1842
“Non so sotto quale latitudine si trovi.”“Alla bellezza?”“L’amerei volentieri, ma dea e immortale.”“All’oro?”“Lo odio come voi odiate Dio.”“Ma allora che cosa ami, straordinario uomo?”“Amo le nuvole…le nuvole che vanno…laggiù,laggiù…le meravigliose nuvole!”
C. BAUDELAIRE, Poemetti in prosa, 1869
“L’infermo teneva gli occhi chiusi: pareva un Cristo di cera, deposto dalla croce. Dormiva o era morto? Si feceroun po’ più avanti; ma al lieve rumore, l’infermo schiuse gli occhi, quei grandi occhi celesti, attoniti. Le due donnesi strinsero vieppiù tra loro; poi, vedendogli sollevare una mano e far cenno di parlare, scapparono via con ungrido, a richiudersi in cucina. Sul tardi, sentendo il campanello della porta, corsero ad aprire; ma, invece di donPietro, si videro davanti quel giovane straniero della mattina. La zitellona corse ranca ranca a rintanarsi di nuovo;ma Venerina, coraggiosamente, lo accompagnò nella camera dell’infermo già quasi al bujo, accese una candela ela porse allo straniero, che la ringraziò chinando il capo con un mesto sorriso; poi stette a guardare, afflitta: videche egli si chinava su quel letto e posava lieve una mano su la fronte dell’infermo, sentì che lo chiamava condolcezza: - Cleen…Cleen…Ma era il nome, quello, o una parola affettuosa? L’infermo guardava negli occhi ilcompagno, come se non lo riconoscesse; e allora ella vide il corpo gigantesco di quel giovane marinajo sussultare,lo sentì piangere, curvo sul letto, e parlare angosciosamente, tra il pianto, in una lingua ignota. Vennero anche alei le lagrime agli occhi. Poi lo straniero, voltandosi, le fece segno che voleva scrivere qualcosa. Ella chinò ilcapo per significargli che aveva compreso e corse a prendergli l’occorrente. Quando egli ebbe finito, le consegnòla lettera e una borsetta. Venerina non comprese le parole ch’egli le disse, ma comprese bene dai gesti edall’espressione del volto, che le raccomandava il povero compagno. Lo vide poi chinarsi di nuovo sul letto abaciare più volte in fronte l’infermo, poi andar via in fretta con un fazzoletto su la bocca per soffocare isinghiozzi irrompenti.”
L. PIRANDELLO, Lontano, in “Novelle per un anno”, 1908
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: Il lavoro tra sicurezza e produttività.
DOCUMENTI
“Il lavoro nell'antichità non aveva il valore morale che gli è stato attribuito da venti secoli dicristianesimo e dalla nascita del movimento operaio. Il disprezzo per il lavoro manuale è apparso amolti come contropartita della schiavitù e, nel contempo, causa del ristagno delle tecniche.Dell'esistenza di questo disprezzo si potrebbero dare molteplici prove. Nella Politica Aristotele esalta ilfatto che i cittadini abbiano tutto il tempo libero «per far nascere la virtù nella loro anima e perchépossano adempiere i loro doveri civici». È la stessa nozione dell'otium cum dignitate che appare comel’ideale di vita degli scrittori romani alla fine della Repubblica e all'inizio dell'Impero. Ciò significaaffermare anche che il lavoro è un ostacolo a questo tipo di vita e, quindi, una degradazione.”C. MOSSE, Il lavoro in Grecia e a Roma, trad. it. di F. Giani Cecchini, Firenze, 1973
“Nella produzione moderna il lavoro ha assunto un’importanza crescente tanto da essere considerato ilsoggetto e non più l’oggetto di qualsiasi attività produttiva. Per il codice civile (libro V, artt. 2060 esgg.), che regola il lavoro nell’impresa come elemento soggettivo e dinamico, oltre che fattore primariodella produzione, il lavoro consiste nella prestazione di energie lavorative effettuata, contro ilcorrispettivo di una retribuzione, da una persona fisica (lavoratore) a favore di un’altra persona fisica ogiuridica (datore di lavoro). Il lavoro può concorrere alla produzione in modo subordinato o autonomo.”ENCICLOPEDIA UNIVERSALE, vol. 13°, a cura di G. Ceccuti-S. Calzini-R. Guizzetti, Ed. “IL SOLE 24 ORE”, Milano,2006
“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sullavoro.” (art. 1)“La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendanoeffettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e lapropria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.”(art. 4)COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
“Dal Rapporto [ISFOL 2007] emerge una discrasia tra domanda e offerta di lavoro, soprattutto in queisegmenti della popolazione - donne e over 55 anni in primis – per i quali, anche in linea con gli obiettividi Lisbona, si auspicherebbe un incremento dei tassi di attività. Sul fronte della qualità della crescitaeconomica del Belpaese, il rapporto sottolinea come i lavori siano sempre più meno conformi alleaspettative degli individui, sia per la qualità del lavoro disponibile per i nuovi entrati sia per le prassiselettive. Le scarse prospettive di carriera rappresentano il principale fattore di scoraggiamento sulfronte lavorativo.…Fa riflettere il dato che quasi il 20% degli occupati ritenga di svolgere mansioni cheutilizzano solo parzialmente le loro competenze professionali.…Tra le iniziative da intraprendere percontrastare le criticità del nostro mercato del lavoro, la ricetta dell’Isfol è migliorare la coerenza el’adattabilità reciproca tra domanda e offerta di lavoro. Soprattutto sfruttando al meglio le potenzialitàdel sistema dei servizi per l’impiego. Inoltre, un funzionamento più fluido e trasparente del nostromercato del lavoro passa anche attraverso la conciliazione fra competitività e meriti e l’equitàdell’accesso alle opportunità. Ma su tutti, prioritario, è investire nella sicurezza del lavoro e nelcontrasto del lavoro irregolare.”C. TUCCI, Rapporto Isfol: lavoro precario per 10 lavoratori su 100, 20 novembre 2007
“L’ambiente di lavoro, non rappresenta soltanto un’accezione più ristretta della nozione di ambiente, masi caratterizza in termini assai diversi. Anche esso costituisce infatti l’oggetto di una normativaamministrativa e penale diretta a garantire la salute dei lavoratori addetti ad attività particolarmenterischiose, e che in taluni ordinamenti impone alle imprese l’adozione di sistemi generali di controllipreventivi;…ma sovente è dato riscontrare disposizioni che, attraverso la garanzia della salute a livellodi rapporto individuale, attuano una vera e propria tutela dell’ambiente di lavoro come oggetto di unasituazione soggettiva specifica del prestatore di lavoro, autonomamente tutelabile.…Così delineata, latutela dell’ambiente di lavoro si prospetta, più che come tutela di un luogo (e cioè dell’ambiente ingenere), come garanzia della salute (e quindi della persona) del lavoratore.”
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L. RICCA, La tutela dell’ambiente di lavoro nel quadro del sistema dei diritti sociali, in “Protezione dei dirittisociali e prevenzione degli incidenti sul lavoro nel quadro dei diritti dell’uomo lavoratore”, Ed. Giuffrè, Milano,1988
“Il fattore tecnologico è stato nelle ricerche più recenti piuttosto trascurato a vantaggio di unaimpostazione che accentuava l’influenza delle variabili psico-sociologiche nel complesso fenomenodell’infortunio. Non si può negare però che un processo produttivo deve essere analizzato sottol’aspetto tecnologico per poter rilevare di quanto il comportamento umano venga condizionato dallavelocità e dalle caratteristiche della produzione. L’infortunio nella sua apparente obiettività si è rilevatoquale fenomeno la cui ricostruzione fotogenica non è riconducibile a un meccanismo casualistico.”C. DI NARO-M.NOVAGA-G.COLETTI-S.COLLI, Sicurezza e produttività: influenza delle variabili tecnologichesul comportamento lavorativo, in “Securitas”, n° 7, anno 58, 1973
“Tutto il tempo perduto a causa degli infortuni rappresenta ore-lavoro e ore-macchina aggiunte altempo richiesto per produrre una data quantità di beni o di servizi e, di conseguenza, riduce laproduttività aziendale….A parte le perdite dirette di tempo, allorché il lavoro viene interrotto a causa diun infortunio, condizioni pericolose di lavoro comportano un rallentamento delle lavorazioni stesse,poiché gli operai devono stare in guardia e muoversi e lavorare con maggiore attenzione e prudenza diciò che sarebbe invece necessario se non esistesse il pericolo stesso. Di particolare importanza, a questoriguardo, sono ad esempio, le trasmissioni dei motori, le cinghie di trasmissione e le parti mobili dellemacchine nelle cui vicinanze gli operai sono costretti a lavorare oppure a passare.”A. BERRA-T. PRESTIPINO, Lo studio del lavoro e la psicologia della sicurezza lavorativa, Ed. Angeli., Milano1983
“A tale principio del rischio professionale si ispirò, fin dall’inizio, la nostra legislazione per gliinfortuni sul lavoro; la quale per la protezione del rischio stesso impose al datore d’opera l’obbligodell’assicurazione. Con ciò, da un lato, si volle meglio garantire agli infortunati il pagamento delleindennità sostituendo l’Istituto assicuratore (ente finanziariamente più solido) all’imprenditore, soggettoall’insolvibilità; dall’altro lato si volle salvare l’imprenditore da oneri eccessivi rispetto alla suapotenzialità economica, pei casi di infortuni gravi, ripetuti o collettivi.”G. MIRALDI, Gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, Cedam, Padova, 1979
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Il ruolo dei giovani nella storia e nella politica. Parlanoi leader.
DOCUMENTI
«Ma poi, o signori, quali farfalle andiamo a cercare sotto l’arco di Tito? Ebbene, dichiaro qui, al cospettodi questa Assemblea e al cospetto di tutto il popolo italiano, che io assumo, io solo, la responsabilitàpolitica, morale, storica di tutto quanto è avvenuto. (Vivissimi e reiterati applausi — Molte voci: Tutti convoi! Tutti con voi!) Se le frasi più o meno storpiate bastano per impiccare un uomo, fuori il palo e fuori lacorda; se il fascismo non è stato che olio di ricino e manganello, e non invece una passione superba dellamigliore gioventù italiana, a me la colpa! (Applausi). Se il fascismo è stato un’associazione a delinquere,io sono il capo di questa associazione a delinquere! (Vivissimi e prolungati applausi — Molte voci: Tutticon voi!)»
Benito MUSSOLINI, Discorso del 3 gennaio 1925(da Atti Parlamentari – Camera dei Deputati – Legislatura XXVII – 1a sessione – Discussioni – Tornata del 3
gennaio 1925Dichiarazioni del Presidente del Consiglio)
«Diciamo le cose come stanno. I giovani che vengono al nostro partito devono essere stabilmenteconquistati ai grandi ideali del socialismo e del comunismo, se non vogliamo che essi rimangano dei«pratici», o, peggio, dei politicanti. Essi devono acquistare la certezza – volevo dire la fede – che l’avvenire
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e la salvezza della società umana sta nella sua trasformazione socialista e comunista, e questa certezza devesorreggerli, guidarli, illuminarli in tutto il lavoro pratico quotidiano. […] Quanto alle grandi masse dellagioventù, quello cui noi aspiriamo è di dare un potente contributo positivo per far loro superare la crisiprofonda in cui si dibattono. Non desideriamo affatto staccare i giovani dai tradizionali ideali morali eanche religiosi. Prima di tutto, però, vogliamo aiutarli a comprendere come si svolgono le cose nel mondo,a comprendere il perché delle lotte politiche e sociali che si svolgono nel nostro paese e sulla scenamondiale, e quindi il perché delle sciagure della nostra patria e della triste sorte odierna della suagioventù. Tutto questo non si capisce, però, se non si riesce ad afferrare che quello a cui noi assistiamo dadue o tre decenni non è che la faticosa gestazione di un mondo nuovo, del mondo socialista, che si compiesuscitando la resistenza accanita di un mondo di disordine, di sfruttamento, di violenza e di corruzione, ilquale però è inesorabilmente condannato a sparire.»
Palmiro TOGLIATTI, Discorso alla conferenza nazionale giovanile del PCI, Roma, 22-24 maggio 1947(da P. TOGLIATTI, Discorsi ai giovani, Prefazione di E. Berlinguer, Roma 1971)
«Il potere si legittima davvero e solo per il continuo contatto con la sua radice umana, e si pone come unlimite invalicabile le forze sociali che contano per se stesse, il crescere dei centri di decisione, ilpluralismo che esprime la molteplicità irriducibile delle libere forme di vita comunitaria. I giovani e ilavoratori conducono questo movimento e sono primi a voler fermamente un mutamento delle strutturepolitiche ed un rispettoso distacco; i giovani chiedono un vero ordine nuovo, una vita sociale che nonsoffochi ma offra liberi spazi, una prospettiva politica non conservatrice o meramente stabilizzatrice,la lievitazione di valori umani. Una tale società non può essere creata senza l’attiva presenza, in unaposizione veramente influente, di coloro per i quali il passato è passato e che sono completamente apertiverso l’avvenire. La richiesta di innovazione comporta naturalmente la richiesta di partecipazione.Essa è rivolta agli altri, ma anche e soprattutto a se stessi: non è solo una rivendicazione, ma anche undovere e una assunzione di responsabilità. L’immissione della linfa vitale dell’entusiasmo, dell’impegno,del rifiuto dell’esistente, propri dei giovani, nella società, nei partiti, nello Stato, è una necessità vitale,condizione dell’equilibrio e della pace sociale nei termini nuovi ed aperti nei quali in una fase evolutivaessi possono essere concepiti.»Aldo MORO, Discorso all’XI Congresso Nazionale della DC, 29 giugno 1969 (da A. MORO, Scritti e discorsi, VolumeQuinto: 1969-1973, a c. di G. Rossini, Roma 1988)
«L’individuo oggi è spesso soffocato tra i due poli dello Stato e del mercato. Sembra, infatti, talvolta cheegli esista soltanto come produttore e consumatore di merci, oppure come oggetto dell’amministrazionedello Stato, mentre si dimentica che la convivenza tra gli uomini non è finalizzata né al mercato né alloStato, poiché possiede in se stessa un singolare valore che Stato e mercato devono servire. L’uomo è, primadi tutto, un essere che cerca la verità e si sforza di viverla e di approfondirla in un dialogo che coinvolge legenerazioni passate e future. Da tale ricerca aperta della verità, che si rinnova a ogni generazione, sicaratterizza la cultura della Nazione. In effetti, il patrimonio dei valori tramandati e acquisiti è sempresottoposto dai giovani a contestazione. Contestare, peraltro, non vuol dire necessariamente distruggere orifiutare in modo aprioristico, ma vuol significare soprattutto mettere alla prova nella propria vita e, contale verifica esistenziale, rendere quei valori più vivi, attuali e personali, discernendo ciò che nellatradizione è valido da falsità ed errori o da forme invecchiate, che possono esser sostituite da altre piùadeguate ai tempi.»GIOVANNI PAOLO II, Lettera enciclica Centesimus annus nel centenario della Rerum novarum, 1° maggio 1991 (daTutte le encicliche di Giovanni Paolo II, Milano 2005)
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Quale idea di scienza nello sviluppo tecnologico dellasocietà umana.
DOCUMENTI
“Quando la nostra vita umana giaceva per terra/turpemente schiacciata da una pesante religione/chemostrava dal cielo l’orribile faccia/sopra i mortali, per la prima volta un uomo mortale,/un Greco, osòcontro di quella alzare lo sguardo/e per primo resisterle contro; né la fama dei Numi/né il fulmine lo
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distrusse né la minaccia del cielo/strepitoso lo spaventò; ché anzi il desiderio/gli crebbe più forte e piùacre lo strinse,/di rompere egli per primo/le porte serrate della natura. E vinse/la forza dell’animo; eandò lontano, solo,/di là dalle fiammanti barriere dell’universo/e tutto l’immenso attraversò con lamente/illesa, e a noi vittorioso ritorna e ci svela/il segreto dei corpi che nascono e come alle cose/è fissoun termine e limitato il potere./Così la religione fu calpestata/sotto i piedi mortali/e quella vittoria cisolleva alle stelle./”LUCREZIO, De Rerum Natura, I, vv. 62-79, trad. E. Cetrangolo, Sansoni, Firenze, 1969
“Nel corso della storia è sempre accaduto che l’uomo si sia trovato in una situazione di incertezza difronte a due modi profondamente diversi di interpretare la realtà. Fu senza dubbio questo il caso chesi verificò alla fine del Seicento, quando gli scienziati e i filosofi razionalisti – Isaac Newton, JohnLocke, René Descartes e altri – misero in discussione alcuni dogmi della Chiesa, fra i quali ancheuna dottrina fondamentale: quella che considerava la terra come una creazione di Dio e, quindi,dotata di valore intrinseco. I nuovi pensatori propendevano per una visione più materialisticadell’esistenza, fondata sulla matematica e sulla «ragione». Meno di un secolo dopo, gli insorti dellecolonie americane e i rivoluzionari francesi scalzarono il potere monarchico, che sostituirono con laforma di governo repubblicana, proclamando «il diritto inalienabile» dell’uomo «alla vita, alla libertà,alla felicità e alla proprietà». Alla vigilia della Rivoluzione americana, James Watt brevettò la macchinaa vapore, istituendo un nesso fra il carbone e lo spirito prometeico della nuova era; l’umanità mossecosì i suoi primi, malfermi passi verso lo stile di vita industriale che, nei due secoli successivi, avrebberadicalmente cambiato il mondo.”J. RIFKIN, Economia all’idrogeno, Mondadori, 2002
“Nel suo New Guide to Science, Isaac Asimov disse che la ragione per cercare di spiegare la storia dellascienza ai non scienziati è che nessuno può sentirsi veramente a proprio agio nel mondo moderno evalutare la natura dei suoi problemi- e le possibili soluzioni degli stessi - se non ha un’idea esatta di cosa faccia la scienza. Inoltre,l’iniziazione al meraviglioso mondo della scienza è fonte di grande soddisfazione estetica, diispirazione per i giovani, di appagamento del desiderio di sapere e di un più profondo apprezzamentodelle mirabili potenzialità e capacità della mente umana.…La scienza è una delle massime conquiste (lamassima, si può sostenere) della mente umana, e il fatto che il progresso sia stato in effetti compiuto, ingrandissima parte, da persone di intelligenza normale procedendo passo dopo passo a cominciaredall’opera dei predecessori rende la vicenda ancor più straordinaria, e non meno.”J. GRIBBIN, L’avventura della scienza moderna, Longanesi, 2002
“Francesco Bacone concepì l’intera scienza come operante in vista del benessere dell’uomo e diretta aprodurre, in ultima analisi, ritrovati che rendessero più facile la vita dell’uomo sulla terra. Quandonella Nuova Atlantide volle dare l’immagine di una città ideale, non si fermò a vagheggiare formeperfette di vita sociale o politica ma immaginò un paradiso della tecnica dove fossero portati acompimento le invenzioni e i ritrovati di tutto il mondo.…La tecnica, sia nelle sue forme primitive siain quelle raffinate e complesse che ha assunto nella società contemporanea, è uno strumento
indispensabile per la sopravvivenza dell’uomo. Il suo processo di sviluppo appare irreversibileperché solo ad esso rimane affidata la possibilità della sopravvivenza del numero sempre crescentedegli esseri umani e il loro accesso a un più alto tenore di vita.”N. ABBAGNANO, Dizionario di Filosofia, Torino, UTET, 1971
“Vi sono due modi secondo cui la scienza influisce sulla vita dell’uomo. Il primo è familiare a tutti:direttamente e ancor più indirettamente la scienza produce strumenti che hanno completamentetrasformato l’esistenza umana. Il secondo è per sua natura educativo, agendo sullo spirito. Per quantopossa apparire meno evidente a un esame frettoloso, questa seconda modalità non è meno efficientedella prima. L’effetto pratico più appariscente della scienza è il fatto che essa rende possibilel’invenzione di cose che arricchiscono la vita, anche se nel contempo la complicano.”A. EINSTEIN, Pensieri degli anni difficili, trad. ital. L. Bianchi, Torino, Boringhieri, 1965“Questa idea dell’incremento tecnico come onda portante del progresso è largamente diffusa;qualcuno l’ha chiamata«misticismo della macchina». Noi ci vediamo vivere nell’era del computer o nell’era nucleare,
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succedute all’era del vapore del XIX secolo. Si pensa a ogni periodo nei termini della tecnologiadominante, risalendo fino alla storia primitiva dell’uomo. Pensiamo allora allo sviluppo dagliutensili di pietra a quelli di bronzo, e poi al sopravvenired’un’età del ferro, quasi una logica progressione tecnica che trascina nella propria correntel’evoluzione sociale. Pensiamo a ciascuna età nei termini dell’impatto della tecnica sulle faccendeumane, e raramente indaghiamo sul processo contrario.…Così nello sviluppo della tecnologiamoderna, non occorre intendere solamente l’influenza degli strumenti e delle tecniche sulla società,bensì l’intero ventaglio delle «forze reciprocamente interagenti» che ha dato luogo agli spettacolaripassi avanti del nostro tempo. Come si è espresso un altro studioso dell’evoluzione umana [SollyZuckerman], «la tecnologia è sempre stata con noi. Non è qualcosa al di fuori della società, qualcheforza esterna dalla quale veniamo sospinti…la società e la tecnologia sono…riflessi l’una dell’altra».”A. PACEY, Vivere con la tecnologia, Roma, 1986
“Non intendo certo sbrogliare l’intricatissimo rapporto tra scienza e tecnologia, ma solo rilevare cheoggi, soprattutto grazie all’impiego delle tecnologie informatiche e della simulazione, la nostra capacitàdi agire ha superato di molto la nostra capacità di prevedere.…La tecnologia è importante per ciò che ciconsente di fare, non di capire.…A cominciare dalla metà del Novecento la tecnologia ha assunto unavelocità tale da non permettere a volte alla scienza di giustificare e spiegare teoricamente, neppure aposteriori, il funzionamento dei ritrovati tecnologici. La scienza si è così ridotta a difendere posizionivia via più difficili, tanto più che le radici dell’accelerazione tecnologica non sono da ricercarsiall’interno dello sviluppo scientifico, bensì nell’ambito della tecnologia stessa. Infatti è statal’informatica che, con il calcolatore, ha fornito all’innovazione uno strumento, o meglio unmetastrumento, flessibile e leggero che ha impresso un’accelerazione fortissima alle pratiche dellaprogettazione.”G. O. LONGO, Uomo e tecnologia: una simbiosi problematica, Ed. Univ. Trieste, 2006
“Le aziende subiranno più cambiamenti nei prossimi dieci anni di quanti ne abbiano sperimentati negliultimi cinquanta. Mentre stavo preparando il discorso che avrei dovuto tenere al nostro primo summitdei CEO (Chief Executive Officer), nella primavera del 1997, meditavo sulla natura specifica deimutamenti che l’era digitale avrebbe imposto al mondo imprenditoriale. Volevo che il mio discorsonon si fermasse agli strepitosi vantaggi offerti dalla tecnologia, ma affrontasse anche i problemicon i quali i dirigenti di un’azienda devono combattere tutti i giorni. In che modo la tecnologia puòcontribuire a migliorare la gestione di un’impresa? In che modo trasformerà le aziende? In che modo puòaiutarci a mettere a punto una strategia vincente per i prossimi cinque o dieci anni?”B. GATES, Business @lla velocità del pensiero, Mondadori, 1999
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Delinea l’assetto politico europeo alla vigilia della prima guerra mondiale e riassumi le cause delconflitto, le fasi in cui si svolse, gli esiti che determinò sul piano territoriale, politico ed economico.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
Comunicare le emozioni: un tempo per farlo si scriveva una lettera, oggi un sms o una e-mail. Così ideee sentimenti viaggiano attraverso abbreviazioni e acronimi, in maniera veloce e funzionale. Non èpossibile definire questo cambiamento in termini qualitativi, si può però prendere atto della differenzadelle modalità di impatto che questa nuova forma di comunicazione ha sulle relazioni tra gli uomini:quanto quella di ieri era una comunicazione anche fisica, fatta di scrittura, odori, impronte e attesa, tantoquella di oggi è incorporea, impersonale e immediata.Discuti la questione proposta, illustrandone, sulla base delle tue conoscenze ed esperienze personali, gliaspetti che ritieni più significativi.
Durata massima della prova: 6 ore.È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
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SIMULAZIONE ESAME DI STATO DI ISTITUTO PROFESSIONALECORSO DI ORDINAMENTO
Indirizzo: TECNICO DEI SERVIZI TURISTICITema di: ECONOMIA E TECNICA DELL’AZIENDA TURISTICA
Nel 1950 i viaggiatori stranieri che avevano scelto il nostro Paese erano il 19%, oggi sonoappena il 4,4. E l’Italia è scivolata al quinto posto tra le mete mondiali. Andiamo giù nonostanteil turismo sia «l’industria del futuro». Le condizioni economiche dei maggiori paesi stranieri qualigli Stati Uniti e quelli del Nord Europa hanno certamente influito negativamente, ma gliimprenditori turistici nostrani devono rendersi disponibili alla creazione di pacchetti di viaggioinnovativi che potrebbero incentivare il turismo nazionale.Sulla base di quanto detto, si analizzi l’attuale situazione economica nel settore turistico,soffermandosi sui punti di forza e, in particolare, su quelli critici che, con opportune strategie,potrebbero essere attenuati.Dopo aver trattato l’argomento, si sviluppino due dei tre temi riportati di seguito:
1) Con riferimento a un’impresa turistica di medie dimensioni e scegliendo la forma giuridicapiù opportuna, si rediga il bilancio per l’esercizio 2013 con il Conto Economico sinteticodal quale si evincano una situazione di disequilibrio finanziario e una perdita d’esercizio.Descriva in seguito i provvedimenti necessari per ridurre i costi e consolidare le liquidità ei finanziamenti nell’esercizio 2014.
2) Un albergo a quattro stelle di una nota località turistica della regione di provenienza delcandidato intende conquistare una nuova fascia di clientela (a scelta del candidato).
La struttura alberghiera, che si trova nella zona centrale della località, presenta le seguenticaratteristiche:
Il candidato, integrando con ulteriori dati opportunamente scelti, predisponga i budgetparziali e il budget economico della struttura alberghiera.
3) I collaboratori del front-office delle imprese turistiche sono gli interlocutori diretti degli ospiti. Illoro contributo alla soddisfazione della clientela è decisivo, se gli ospiti si sentono a loro agio,ritorneranno nuovamente e consiglieranno ad altri la stessa destinazione.Il candidato descriva gli svariati e impegnativi compiti del personale del font-office nelleimprese turistiche e i fattori di successo di una gestione ben funzionante del front-officestesso.
Durata massima della prova: 6 ore.È consentita soltanto la consultazione del Codice Civile non commentato e l’uso di calcolatrici non programmabili.
Numero delle camere 80Ristorante ca. 180 copertiServizi aggiuntivi Centro fitnessPercentuale di utilizzo su 365 giorni 60%Prezzo medio per camera 85 euroVolume d’affari 2.300.000 euroQuota pernottamenti 55%Quota ristorante e bar 45%Costo del personale in % del volume d’affari 40%Valore dell’azienda 11.000.000 €Debiti 7.700.000 €
(70% del valore dell’azienda)Tasso d’interesse passivo/durata degli ammortamenti 7% / 20 anni
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ISTITUTO di ISTRUZIONE SECONDARIA
POLO DI CUTRO
Anno Scolastico 2013/2014
Classe V sez. B IPSSAR Corso Serale indirizzo Accoglienza Turistica
Simulazione
TTTEEERRRZZZAAA PPPRRROOOVVVAAATTEERRZZAA PPRROOVVAA
Esami di StatoData: 02 Aprile 2014
TIPOLOGIA C (30 domande a risposta multipla)
DISCIPLINE COINVOLTE: Storia – Inglese – Geografia Turistica – Storia dell’arte –Matematica
Punteggio: punti 0,50 per ogni risposta esatta; punti 0 per ogni risposta errata o mancante
Durata massima della prova: 120 minuti
Candidato:
Cognome……………………… Nome………………………… Classe………Sez…......
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MATERIA: StoriaTEST A SCELTA MULTIPLA (barrare con una crocetta la risposta esatta)
1 . ) La società di massa è caratterizzata:a) “ dal pieno”: le città sono piene di gente, le case piene di inquilini, i treni pieni di
viaggiatori….b) Dall’equa distribuzione della popolazione tra le aree urbane e quelle ruralic) Dall’assenza di partiti politici e di organizzazioni sindacalid) Dalle difficoltà di comunicazione tra i popoli.
2. Sotto il pontificato di Pio X fu attenuato il non-expedit, con la formula:a) “cattolici-deputati sì; deputati-cattolici no”b) “i cattolici possono partecipare alla vita politica italiana, i protestanti no”c) “i cattolici possono costituire un partito politico, i socialisti no”d) “i cattolici possono iscriversi a qualsiasi partito politico”
3.Il modo di far politica di Giolitti fu definito del “Doppio Volto” perché:a) Era democratico di fronte ai problemi del Nord, senza scrupoli di fronte a quelli
del Sudb) Nei conflitti sindacali a volte parteggiava per gli imprenditori, a volte per i
lavoratoric) Non aveva scrupoli nel chiedere il consenso dell’opposizione, pur di varare
alcune leggid) Faceva agli elettori promesse che non era in grado di mantenere.
4.Il patto Gentiloni, stipulato fra Giolitti e l’Unione elettorale cattolica, prevedevache:a) I socialisti e i cattolici avrebbero partecipato al governo con almeno 5 ministrib) I cattolici s’impegnassero a votare tutti i candidati liberalic) I cattolici avrebbero votato i candidati liberali che s’impegnavano a difendere la
Chiesad) I cattolici avrebbero votato i candidati che si battevano a favore del divorzio
5.Il patto di Londra :a) Era un trattato segreto stipulato con Gran Bretagna che stabiliva l’ingresso in
guerra dell’Italiab) Riguardava accordi presi fra la Francia e la Gran Bretagna sulla strategia da
adottare nella conduzione della guerrac) Era un accordo fra Russia e Gran Bretagna che sanciva l’alleanza fra i due Paesid) Riguardava le clausole che si sarebbero dovute rispettare nei trattati di pace in
caso di vittoria della Germania6. L’Italia dichiarò guerra all’Austria-Ungheria il:
a) 28 Luglio 1914b) 24 Maggio 1915c) 04 Agosto 1914d) 06 Aprile 1917.
Cognome………………………Nome…………………………Classe……Sez…......
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Materia: Inglese
Choose the correct answer.
7. The first hotel chains start to emerge in the second half of the:a. 12th
b. 14th
c. 18th
d. 19th
8. A guest house is:a. a private houseb. a small cheap hotelc. a family housed. an expansive hotel
9. Have you got any hand:a. bagb. passportc. luggaged. suitcases
10.You are kindly requested to fasten your:a. boarding cardb. personal belongingsc. seat beltsd. landscape
11.Before you get on a train you first:a. buy a ticketb. you go to the platformc. you go to the stationd. you get on a train
12.A suite is an accommodation with at least:a. two roomsb. two single bedsc. three- bedded roomd. single room
Cognome……………………… Nome……………………… Classe……Sez…......
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MATERIA: Geografia Turistica
TEST A SCELTA MULTIPLA (barrare con una crocetta la risposta esatta)
13.Che cosa si intende per urbanesimo?
a. Spostamento di persone dalla campagna verso la città, le qualiacquisiscono un modo di vivere cittadino;
b. Spostamento di persone dalla città verso la campagna, le qualiacquisiscono un modo di vivere rurale;
c. Spostamento di persone dal centro verso la periferia, le quali acquisisconoun modo di vivere residenziale;
d. Spostamento di persone dal centro verso la periferia, le qualiacquisiscono un modo di vivere cittadino.
14.La Conurbazione è:
a. un centro dominante intorno al quale si sviluppano centri minore chetraggono vantaggi dalla città stessa;
b. insieme di città unite fisicamente tanto da formare un’unica area urbana;c. insieme di centri piccoli o grandi, uniti o non uniti tra loro, ma ben collegati
da vie di comunicazione e da relazioni orizzontalid. insieme di centri piccoli o grandi non uniti tra loro e non collegati da vie di
comunicazione.
15.Quali sono le relazioni orizzontali?
a. Relazioni che intercorrono tra soggetti economici che non comportanoscambi di merci, capitali, informazioni, circolazione di persone
b. Relazioni che intercorrono tra i soggetti economici e gli spazi naturali;c. Relazioni che intercorrono tra i soggetti economici e gli spazi industriali
legati al territorio;d. Relazioni che intercorrono tra soggetti economici che comportano scambi
di merci, capitali, informazioni e circolazione di persone.
16.Che cos’è ISU
a. indice di sviluppo umano che tiene conto di 3 variabili: speranza di vita allanascita, tasso di alfabetizzazione e reddito pro-capite
b. indice di sviluppo umano che tiene conto di 3 variabili: crescitademografica, tasso di alfabetizzazione e reddito pro - capite
c. indice di sviluppo umano che tiene conto di 3 variabili: ripartizione dellapopolazione attiva, tasso di alfabetizzazione e reddito pro -capite
d. indice di sviluppo umano che tiene conto di 3 variabili: sviluppotecnologico, tasso di alfabetizzazione e reddito pro capite.
Cognome………………………… Nome………………………… Classe……. Sez…......
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17.Cosa sono le scelte estrovertite?
a. si privilegiano le produzioni industriali necessarie alle popolazione locale;b. si privilegiano solo le produzioni agricole meglio vendibili all’estero;c. si privilegiano solo le produzioni minerarie o industriali meglio vendibili
all’estero;d. si privilegiano le produzioni agricole, minerarie o industriali meglio
vendibili all’estero;
18.Che cos’è la globalizzazione:
a. è una interconnessione tra i luoghi della terra, comprende quei fenomeni equelle relazioni che si estendono ad ambiti geografici limitati;
b. è una interconnessione tra i luoghi della terra, comprende relazioniverticali che si estendono a tutta la superficie terrestre
c. è una interconnessione tra i luoghi della terra, comprende quei fenomeni equelle relazioni che si estendono a tutta la superficie terrestre
d. è una scissione tra i luoghi della terra e non comprende relazioniorizzontali.
Cognome………………………… Nome………………………… Classe……Sez…......
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MATERIA: Storia dell’arteTEST A SCELTA MULTIPLA (barrare con una crocetta la risposta esatta)
19. In che periodo storico si sviluppa il Romanticismo?a) Durante l'epoca napoleonicab) Durante i moti rivoluzionaric) Durante la Prima Guerra Mondialed) Durante la Seconda Guerra Mondiale
20. Dove nasce l'Impressionismo?a) Inghilterrab) Germaniac) Italiad) Francia
21. La pittura impressionista rappresenta:a) Ciò che il cervello conosceb) Ciò che l’occhio vedec) Ciò che i sensi percepisconod) Ciò che il pittore sente interiormente
22. "I giocatori di carte" è uno dei dipinti più noti di:a) Marc Chagallb) Amedeo Modiglianic) Paul Cézanned) Giacomo Manzù
23. “I mangiatori di patate” del 1885 è un’opera di:a) Gauguinb) Monetc) Signacd) Van Gogh
24. Dove prese vita il movimento macchiaiolo nel 1856?a) Napolib) Torinoc) Firenzed) Roma
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MATERIA: MatematicaTEST A SCELTA MULTIPLA (barrare con una crocetta la risposta esatta)
25. Quale delle seguenti risposte risolve il seguente sistema lineareA) (7,2)
B) (7, 5)C) ( 6, 2)D) (3, 5)
26. Quali delle seguenti risposte è soluzione della seguente equazione
A) (5, 4)B) (7, 5)C) (-6, 2)D) (3, 5)
27. Quali delle seguenti risposta è soluzione della seguente disequazione
A) (x ≤ 7/8)B) (x ≥ 7)C) ( x ≥ 8)D) (x ≥ 7/8)
28. Quali delle seguenti risposta è soluzione della seguente disequazione
A) (x >1)B) (x < 0 e x > 1)C) (x<1 e x ≥ 1 )D) (x < 0)
29. Quali delle seguenti risposta è soluzione della seguente disequazione
A) (x< -1 e x >2)B) (x < -2 e x > 1)C) (x<-2 e x > 1/4 )D) (x < 0 e X > 3)
30. Quali delle seguenti risposta è soluzione del seguente sistema didisequazione
A) (-9/4 < x ≤ -4/11)B) (-9 < x ≤ -4)C) (-4 < x ≤ 11 )D) (-4 < x ≤ 9)
Cognome ………………………… Nome…………………… Classe… Sez…......
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ISTITUTO di ISTRUZIONE SECONDARIA
POLO DI CUTRO
Anno Scolastico 2013/2014
Classe V sez. B IPSSAR Corso Serale indirizzo Accoglienza Turistica
Simulazione
TTTEEERRRZZZAAA PPPRRROOOVVVAAATTEERRZZAA PPRROOVVAA
Esami di StatoData: 13 Maggio 2014
TIPOLOGIA C (30 domande a risposta multipla)
DISCIPLINE COINVOLTE: Storia – Inglese – Geografia Turistica – Storia dell’arte –Matematica
Punteggio: punti 0,50 per ogni risposta esatta; punti 0 per ogni risposta errata o mancante
Durata massima della prova: 120 minuti
Candidato:
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MATERIA: Storia
TEST A SCELTA MULTIPLA (barrare con una crocetta la risposta esatta)1 . ) Il primo conflitto mondiale fu una lunga guerra di posizione perché:
a) Gli eserciti si spostavano rapidamente da un luogo all’altrob) Gli eserciti si fronteggiavano in condizioni di sostanziale equilibrio, usando le
trinceec) Era particolarmente curata la posizione della artiglieria e delle mitragliatricid) Ad ogni soldato era assegnato il posto di combattimento più adatto alle sue
caratteristiche.
2. Perché l’Italia non partecipa nel 1914 al conflitto?
a) Perché la Triplice Alleanza era una alleanza difensivab) Perché era impegnata in un altro conflittoc) Perché era in corso una rivoluzione internad) Perché era contraria alla guerra
3. I neutralisti erano:
a) Erano contrari alla guerra e favorevoli alla neutralitàb) Favorevoli alla guerrac) Coloro che non prendevano posizione sull’entrata in guerrad) I nazionalisti
4 Gli interventisti erano:
a) Contrari all’intervento dell’Italia in guerrab) Favorevoli all’interventoc) I cattolicid) La maggior parte della popolazione italiana
5. L’ accordo di Brest-Litovsk fu siglata fra
a)la Gran Bretagna e la Germaniab)il governo russo, nato dalla rivoluzione d’ottobre e gli imperi centralic)l’Italia, l’Austria-Ungheriad)il governo russo, nato dalla d’ottobre, e la Francia
6. Gli Stati Uniti d’America entrarono in guerra
a)il 4 novembre del 1916b)il 30 agosto del 1917c)il 6 aprile1917d)il 2 febbraio del 1916.
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Materia: Inglese
Choose the correct answer.
13. The U.S.A. has:e. 40 statesf. 57 statesg. 50 statesh. 48 states
14.The biggest river in the U.S.A. is:e. Coloradof. Mississippig. Rio Grandeh. Missouri
15.The city of London has a population of:e. 7.5 million peoplef. 12 million peopleg. 5 million peopleh. 15 million people
16.The underground railway system in London is called:e. the Metrof. the Tubeg. the Trainh. the Coded
17.Monreale is a magnificent 12 th century:e. byzantine cathedralf. roman cathedralg. greek cathedralh. norman cathedral
18.The tower of London was built by:e. the Romansf. the Normansg. the queenh. the Tudors
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MATERIA: Geografia Turistica
TEST A SCELTA MULTIPLA (barrare con una crocetta la risposta esatta)
19.La diaspora èa. la dispersione di un popolo per motivi di lavorob. la dispersione di un popolo per motivi di persecuzionec. la dispersione di un popolo per motivi di studiod. la dispersione di un popolo solo per motivi religiosi
20.Cosa sono le scelte autocentrate?
a. si privilegiano le produzioni industriali necessarie alle popolazione locale;b. si privilegiano solo le produzioni agricole meglio vendibili all’estero;c. si privilegiano solo le produzioni minerarie o industriali meglio vendibili
all’estero;d. si privilegiano le produzioni agricole, minerarie o industriali meglio
vendibili all’estero;
21.Qual è la definizione di popolo?
a. Insieme di individui in un dato luogo ed una data definitab. Insieme di soggetti presenti in un dato luogo che comprende solo i turistic. Insieme di persone fisiche che sono in rapporto di cittadinanza con lo Statoed hanno in comune usi, costumi, tradizioni e linguad. Insieme di individui presenti in un dato luogo che comprende solo gli studenti
22.Qual è la disciplina che studia i movimenti demografici?
a. pedagogiab. demografiac. antropologiad. etnologia
23.Chi elaborò in termine megalopoli?
a. Humboldtb. Ritterc. Gottmand. Ratzel
24.L’area urbana formata da un centro dominante intorno al quale si sviluppanocentri minori, che traggono vantaggi dalla città stessa, è detta
a. Conurbazioneb. Agglomerazionec. Megalopolid. Regione urbana
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MATERIA: Storia dell’arteTEST A SCELTA MULTIPLA (barrare con una crocetta la risposta esatta)
19) Gli Espressionisti francesi erano detti “fauves”:
a) per l’uso particolare del coloreb) per le scelte iconografichec) per l’uso particolare dei pennellid) per i titoli di alcune opere
20) Il Neoclassicismo si ispirava:a) all’arte classica greca e romanab) all’arte egiziac) all’arte romanicad) all’arte gotica
21) Quale fu il più importante pittore romantico italiano?a) Francesco Hayezb) Giuseppe Piermarinic) Francesco Solimenad) Antonio Allegri
22) In quale paese europeo nacque l’Impressionismo?a) Italiab) Germaniac) Franciad) Inghilterra
23) Picasso, Les demoiselles d’Avignon, qual è il soggetto raffigurato?a) Una madre con il suo bambinob) Cinque figure femminilic) Un bosco vicino a una cascatad) Un gruppo di donne durante un pic-nic
24)La visione dopo il sermone di Gauguin, un olio su tela del 1888, cosarappresenta?
a) Un soggetto religiosob) Un soggetto mitologicoc) Un soggetto politicod) Un soggetto storico
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MATERIA: MatematicaTEST A SCELTA MULTIPLA (barrare con una crocetta la risposta esatta)
25. Determina le coordinate del punto medio del segmento AB che ha per estremii punti con le seguenti coordinate.
A) (5,6) B) (5, 8)C) (5, 2) D) (8, 5)
26. Calcola la distanza tra i punti indicatiA) B)C) D)
27. Scrivere l’equazione della retta che passa per il punto P(0;5) e concoefficiente angolare m =
A) B)
C) D)
28. Data la retta di equazione 2x+3y-1=0 scrivi l’equazione della retta parallelapassante per il punto A (-3;0)
A) B)
C) D)
29. Data la retta di equazione 4x+3y+2=0 scrivi l’equazione della rettaperpendicolare passante per il punto A (-2;0)
A) B)
C) D)
30. Scrivere l’equazione della retta passante per i punti A (1; 4) e B (-1;3)
A) B)
C) D)
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