Analisi Del 2vs2 - Il 4-3-1-2 Posseso e Non Possesso

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SVILUPPO DELLA TATTICA COLLETTIVA

Analisi delle situazioni di base per lo sviluppo della tattica collettiva

Correlazione tra le situazioni di base e la struttura del modulo 4-3-1-2

I contenitori dell’allenamento tecnico-tattico

Esercizi

Possessi

Giochi di posizione

SituazioniPartite a tema

Partite libere

CALCIO: SPORT DI SITUAZIONE

• Il gioco del calcio è uno sport di situazione

• Queste situazioni sono molteplici , per certi aspetti infinite

• Per rispondere in modo corretto alle numerose situazioni della partita è necessario usare una metodologia situazionale

• La situazione è il giusto ponte fra esercizio tecnico e partita

• Si deve partire da situazioni numericamente ridotte perché più facili da comprendere (situazioni semplici)

• Per poi passare a situazioni di reparto

• E ricorda che soprattutto nel settore giovanile non si danno soluzioni da ricordare , ma situazioni da risolvere !!

SITUAZIONI

• Per avere una situazione ci devono essere: giocatore, palla, compagno e avversario (e una direzione , altrimenti si avrebbe un possesso)

• Pertanto la situazione più piccola sarà il 2 contro 1

• Per comodità però chiameremo sempre situazione anche l’1 contro 1 pur non essendo tattico in quanto non c’è il compagno del portatore di palla

• Bisogna allenare tutte le SITUAZIONI GENERALI, tipo :1c1 2c1 2c2 3c2 3c3 4c3….

• Inoltre ci sono anche SITUAZIONI SPECIFICHE , in cui si gioca in base al ruolo e al reparto tipo S. ATTACCO/DIFESA ( 4 dif contro 6 att , 4+1 c 5 )

• Devono essere presenti in ogni allenamento del settore giovanile.

• Le situazioni rappresentano il punto di collegamento fra lavoro tecnico e partita.

Ricorda però che sono molto dispendiose dal punto di vista psico-fisico perché c’è l’opposizione dell’avversario, inoltre aumentano la probabilità di contrasti e a volte di infortuni

Concetto di situazione

• Per avere una situazione ci vogliono minimo:• Giocatore• Palla• Avversario• Spazio/direzione• Pertanto la situazione numericamente più piccola

sarà l’ 1 contro 1• Se aggiungo il compagno abbiamo il 2 contro 1• Ma la situazione tatticamente completa parte dal

2 contro 2• La vera rivoluzione nell’allenamento calcistico è

avvenuta introducendo il metodo situazionale

ELEMENTO BASE DELLA TATTICA2 contro 2

• Qualsiasi sviluppo della tattica in fase off. e dif. deve partire dalla conoscenza del 2 contro 2• Il 2c2 è la situazione numericamente più piccola che però racchiude tutte le variabili dello

sviluppo di una azione• E’ utile soprattutto per sapere come superare l’ultima linea di difesa avversaria• E’ indispensabile conoscerlo per sapere come difendere a zona• Mosse e contromosse del 2c2 saranno poi presenti in mosse e contromosse fra attacco e difesa

• Esistono 7 modi per vincere un 2c2:

• 1-TRIANGOLAZIONE (esterna, interna, sullo scarico)• 2-TAGLIO• 3-GIOCO SU PASSANTE• 4-SOVRAPPOSIZIONE• 5-ATTACCO DIRETTO (CORTO-LUNGO)• 6-DRIBBLING (1C1)• 7-TIRO IN PORTA• E’ inoltre importante imparare a riconoscere se il portatore ha palla aperta o chiusa e se

l’appoggio è marcato stretto o lento

Principi del 2 vs 2

Studio dei principi di applicazione del 2 vs 2 nelle due fasi di possesso e

non possesso di palla

TRIANGOLAZIONE

FASE OFFENSIVA• Triangolazione esterna: fare 1-2 con un

appoggio dentro giocando palla sul piede non marcato e scattando in profondità

• Triangolazione interna : come sopra me invece di scattare verso fuori si va verso l’interno, è molto difficile da contrastare per i difensori anche se in realtà non si supera l’ultima linea , ma ci si crea una palla aperta di rifinitura.

• Triangolazione sullo scarico: è un movimento vincente perché i difensori leggono il retropassaggio come uno scarico per andare poi sull’altro lato, invece, ripartendo in profondità si riesce a sorprenderli il più delle volte anche in leggera risalita

FASE DIFENSIVA• Il difensore 1 sul portatore deve scappare

sguardo sulla palla con angolo di corsa più chiuso rispetto al portatore di palla, girandosi con i piedi verso l’interno del campo

• Il difensore 2 se riesce fa l’anticipo, ma poiché è difficile e pericoloso , anch’egli deve staccarsi per intercettare il passaggio di chiusura del triangolo

• Nella triangolazione interna si deve andare a chiudere lo scarico dell’appoggio ma è impossibile se si è girati con i piedi verso fuori

• Nella terza triangolazione sul retropassaggio si deve fare l’elastico e non farsi trovare in controtempo

Sviluppo di gioco per triangolazione

Difesa 2vs2 su triangolazione interna

TAGLIO

Fase offensiva

. Per farlo bene in fase off

bisogna fare un movimento ad “L” altrimenti si va in fuorigioco

• Non perdere la porta allargandosi troppo

• Fare lo smarcamento a 2 velocità

Fase difensiva

• Il primo movimento difensivo obbligatorio è: ACCOMPAGNO

• Successivamente se l’attaccante è fuori tempo si “LASCIA”

• Attenzione nelle 2 linee di copertura che il compagno di reparto potrebbe tenere in gioco

Sviluppo di gioco per il taglio

Difesa 2vs2 su taglio

GIOCO SU PASSANTE

FASE OFFENSIVA

• E’ un movimento di attacco della profondità sul lato cieco del proprio marcatore

• Si deve smarcarsi uscendo dalla linea avversario-porta che è la linea del difensore per poterlo attaccare alle spalle

FASE DIFENSIVA

• Quando la punta si allarga per prendergli le spalle il difensore deve ritrovare la linea avversario-porta abbassandosi leggermente con angolo di corsa più chiuso rispetto all’attaccante (per chiudere la palla filtrante) ed allargandosi successivamente sulla palla appoggiata

Sviluppo di gioco su passante

Difesa 2vs2 su passante

SOVRAPPOSIZIONE

FASE OFFENSIVA

• E’ un movimento di attacco nel quale si passa alle spalle del portatore di palla con l’obiettivo di creare un 2 contro 1

• E’ fondamentale che il portatore non si accentri ma continui a puntare il proprio difensore per mantenere la superiorità numerica

• Se e quando gli avversari scalano allora può aver senso portare la palla dentro e giocarla nel momento in cui ridiventa aperta

FASE DIFENSIVA

• La giusta contromossa difensiva è quella di scalare per non trovarsi in inferiorità numerica

• Però è importante scalare quando il secondo difensore arriva e non prima altrimenti si apre una palla che può essere pericolosa

• In alternativa si temporeggia in attesa di una scalata

• Solo nel caso in cui si sia già a distanza di contrasto con palla chiusa sarà meglio non scalare ma portare il tackle

Sviluppo di gioco per sovrapposizione

Difesa 2vs2 su sovrapposizione

DRIBBLING

FASE OFFENSIVA

• Troppe volte ci si dimentica che il dribbling è una potente arma per portare la palla dietro la linea di difesa avversaria

• E’ molto efficace quando la zona avversaria non attua le dovute coperture e si può con un solo 1 contro 1 saltare un intero reparto

• Pertanto conviene puntare il difensore dove non è coperto o comunque dove la situazione offensiva diventa più pericolosa

FASE DIFENSIVA

• Il reparto deve proteggersi dal dribbling con le coperture reciproche

• Su palla laterale si possono adottare 1 o 2 linee di copertura

• Mentre su palla centrale si deve attuare la PIRAMIDE difensiva, che permette addirittura la presenza di “2 liberi”

• Quando il compagno di reparto viene puntato ci si comporta da COPRO e non da MARCO

Sviluppo di gioco per azione individuale

ATTACCO DIRETTO

FASE OFFENSIVA• E’ molto efficace , soprattutto a linea

avversaria alta , andare direttamente dietro ad essa per fare l’attacco chiamato anche ad UN TEMPO

• Lo smarcamento necessario per riuscirci è il classico CORTO-LUNGO

• Infatti l’attaccante finge di andare incontro per ricevere sui piedi, viceversa parte poi lungo per ricevere sullo spazio dietro la linea difensiva

• Spesso tante linee di difesa hanno i 4 difensori che si fanno superare con un solo lancio alle loro spalle

FASE DIFENSIVA• E’ importantissima la lettura biomeccanica

sulle intenzioni del portatore di palla avversario

• Infatti se questo portatore ha la posturaclassica del lancio lungo , bisognerà predisporsi a scappare indietro e non farsi solo attrarre dalla punta che va incontro

• In pratica si accorcia sulla punta , ma poiché la palla è aperta si sta “morbidi” nella marcatura e pronti a scappare

• E ricorda che nel dubbio “marco o copro” si sceglie sempre di coprire

• La pratica migliore per allenare questa lettura è data dall’esercitazione situazionale “anticipo corto- anticipo lungo”

Sviluppo di gioco per attacco diretto

Difesa 2vs2 con attaccanti che attaccano la profondità

TIRO

FASE OFFENSIVA• Il tiro è una importante modalità attraverso la

quale si “mette” la palla dietro la linea di difesa ( e in porta)

• Ultimamente le linee difensive operano più basse rispetto ad alcuni anni fa, e può essere molto difficile mettere la palla dietro

• Quindi si può capire che se non ci sta la palla in profondità si può ricorrere al tiro da fuori area che determina goal, o in alternativa, calci d’angolo, rimpalli ecc..

• Ricorda che il 15% delle reti avviene con un tiro da fuori area , ma soprattutto ricorda che non sempre è obbligatorio superare la linea per fare goal

• Inoltre sul tiro ci si esercita poco , e nella situazione 2 contro 2 i giocatori si dimenticano di questa soluzione

FASE DIFENSIVA• Se si subiscono troppi goal su tiro,

significa che la linea di difesa scappa troppo

• Bisogna pertanto renderla più aggressiva e capace di accorciare in avanti

• Spesso l’errore è quello di allenare troppo i difensori in situazione di inferiorità numerica dando comportamenti di temporeggiamento, concentrazione e scalata

• Pertanto fare situazioni in equilibrio numerico, meglio se con la presenza di centrocampisti in grado di chiudere la palla (tipo 6 contro 6)

Sviluppo di gioco per il tiro in porta

Didattica del 2 vs 2

• La didattica del 2 vs 2, come elemento base dell’apprendimento della tattica collettiva, deve prevedere l’applicazione dei relativi principi attraverso:

1. Situazioni di carattere generale2. Situazioni specifiche nelle zone di competenza3. Situazioni ricreate in funzione dei moduli di

gioco adottati• Molto utili sono l’utilizzo dei giochi di posizione

come compendio della didattica del 2 vs 2

2 vs 2 palla aperta

2 vs 2 partenza da lontano

2 vs 2 da rinvio

2 vs 2 con sponda verticale e tiro in porta

2 vs 2 ambrosiana

2 vs 2 con porte grandi

2 vs 2 sostegno-appoggio

2 vs 2 lanciato

2 vs 2 a tre porte

2 vs 2 con sponda

2 vs 2 con sostegno

2 vs 2 nei settori di competenza difensivi

2 vs 2 nei settori di competenza di centrocampo

2 vs 2 nei settori di competenza sulle fasce laterali

2 vs 2 nei settori di competenza di attacco

4-3-1-2

4-3-1-2

• Chiamato anche 4-4-2 a rombo per l’assetto del centrocampo

• E’ un modulo poco ampio che ha tanti giocatori lungo l’asse centrale del campo

• La difesa è un 4 + 1 in quanto il mediano basso fa un ottimo schermo

• Il centrocampo è folto e la presenza del trequartista può dare molta fantasia e rifinitura

• Se si gioca il rombo-chiuso ( mezze ali che non aprono) i terzini devono dare ampiezza

• PREGI

• Facilità di rifinitura

• Possibilità di attacchi in combinazione sugli appoggi

• Facilità a pressare il metodista avversario

• Facilità a pressare le difese a tre centrali

• DIFETTI

• Poca ampiezza offensiva, attacchi spesso per vie centrali

• Difficile arrivare al cross dalla linea di fondo campo

• Mancanza del quinto uomo sul lato cieco di difesa

• Movimento delle punte spesso in allontanamento dalla linea porta

Reparto difensivo zona a quattro

• Quattro uomini sono responsabili in ampiezza, disposti su quattro zone di campo verticali predeterminate.

• Il loro compito è di marcare o coprire nella zona a seconda della posizione della palla.

• Operano con la convinzione che la linea difensiva debba sempre comportarsi col concetto di unità.

• 4 e 5 devono garantire struttura fisica e rapidità, forti nel gioco aereo e nell’anticipo, devono conoscere perfettamente i movimenti della piramide difensiva.

• 2 e 3 hanno ottime capacità tattiche per le diagonali difensive a copertura dei due difensori centrali, tecnicamente devono saper giocare a sostegno dei centrocampisti e dei rispettivi compagni di fascia e, nella fase di attacco sapersi proporre nelle sovrapposizioni e andare al cross, quindi devono avere ottime capacità condizionali , nello specifico di resistenza.

Reparto di centrocampoa 4 a rombo

• Quattro giocatori con compiti e funzioni diverse:

• il n° 4 è il classico centromediano metodista che svolge il ruolo di equilibrio difensivo, proteggendo la difesa e agendo da playmaker basso;

• i due laterali (n°7 –n°8) di grande movimento, si aprono e si chiudono verso le fasce.

• Il n°10 (trequartista) ha i compiti di trait d’union con le punte e rappresenta il punto di riferimento avanzato. Ha meno compiti difensivi.

Reparto attaccantedue punte ( vicine oppure distanti)

• Due giocatori responsabili dell’ampiezza e profondità: a turno ed a situazione arretrano per collegare eventualmente con i giocatori arretrati e per creare spazio in profondità.

• Se giocano distanti è preferibile farli giocare a piedi invertiti ( un destro a partire dal centro sinistra e viceversa).

• Devono garantire, forza fisica, grande elevazione, capacità nella protezione della palla, buon tiro dalla media e corta distanza, qualità acrobatiche e nel dribbling.

2 vs 2 del 4-3-1-2

2 vs 2 del 4-3-1-2

2 vs 2 del 4-3-1-2

ESERCITAZIONI IN SPAZI RIDOTTI: GLI EFFETTI TECNICI E FISIOLOGICI

MODIFICANDO LA GRANDEZZA DEL CAMPO E IL NUMERO DEI GIOCATORI.

Adam Owen, Craig Twist and Paul Ford

Presentazione dello studio

• Le esercitazioni di squadra, in spazi ridotti, permettono ai giocatori di ricreare situazioni di gioco che incontreranno durante la partita

• L’ impiego di queste situazioni durante l’allenamento aiuta a migliorare la tecnica, la tattica e la condizione fisiologica di ogni giocatore

• Lo studio ha cercato di esaminare come variano gli aspetti tecnici e fisiologici di un giocatore di calcio, modificando il numero dei giocatori e le dimensioni del terreno di gioco

• Lo studio è stato compiuto su giocatori professionisti di un club militante nella seconda divisione inglese. Ad essi è stato chiesto di svolgere piccole esercitazioni nelle quali avrebbero dovuto mantenere il possesso di palla tramite i loro compagni di squadra e alcuni “giocatori bersaglio”. I giocatori bersaglio erano localizzati su ciascun lato del campo e giocavano con chiunque della squadra fosse in possesso di palla. “Giocatori aggiunti” (i cosiddetti raccattapalle) avevano lo scopo di rimettere la palla in campo appena questa fosse uscita, in modo da perdere il minor tempo possibile

• Tutte queste esercitazioni sono state effettuate su un terreno di gioco artificiale

Sessioni utilizzate

• I giocatori hanno preso parte a 5 sessioni separate:

• 1: 1 vs 1 su campi di 5x10m, 10x15m e 15x20m;

• 2: 2 vs 2 su campi di 10x15m, 15x20m e 20x25m;

• 3: 3 vs 3 su campi di 15x20m, 20x25m e 25x30m;

• 4: 4 vs 4 su campi di 20x25m, 25x30m e 30x35m;

• 5: 5 vs 5 su campi di 25x30m, 30x35m e 35x40m.

Tempi di lavoro

• Le esercitazioni sono state effettuate con un rapporto di 1:4, cioè 3 minuti di lavoro e 12 minuti di recupero attivo

• In questo modo i giocatori svolgevano le esercitazioni per 3 minuti sul campo di gioco più piccolo cui seguivano 12 minuti di recupero attivo

• Poi svolgevano la medesima, per 3 minuti, sul campo di dimensioni medie, seguito da 12 minuti di recupero, per poi terminare sul campo più grande,

• Durante i 12 minuti veniva chiesto ai giocatori di recuperare con un esercizio di tecnica a coppie.

ANALISI FISIOLOGICA

• Durante tutte le esercitazioni è stata rilevata la frequenza cardiaca dei giocatori

• In linea di base sono state ottenute due misure. La massima frequenza cardiaca di ciascun giocatore è stata misurata in laboratorio con un Multi-Stage Fitness Test. Inoltre è stata rilevata durante una partita di 11 vs 11. La media della massima frequenza cardiaca dei giocatori durante il MSFT è stata di 205 ± 5 batt/min. La media della frequenza cardiaca nella partita 11 vs 11 è stata di 171 ±11 batt min. nel primo tempo e di 167 ± 7 batt/min. nel secondo tempo

• Rispettivamente questi valori equivalgono al 83.4% e all’ 81.3% della media della massima frequenza cardiaca. Il picco più alto registrato nella partita 11 vs 11 è stato di 198 ± 9 batt/min. nel primo tempo e 191± 7 nel secondo

Analisi del grafico

• Le esercitazioni di 3 vs 3 producono una frequenza cardiaca simile a quella rilevata nell’11 vs 11

• Negli esercizi di 1 vs 1 e 2 vs 2 la frequenza cardiaca prodotta è generalmente più alta che in quelli di 11 vs 11,

• Nel 4 vs 4 e nel 5 vs 5 la frequenza cardiaca prodotta è generalmente più bassa che in quella di 11 vs 11.

• Si è osservato inoltre che negli 1vs1 2vs2 e 3vs3 i picchi di frequenza sono molto simili a quelli riscontrati nel 11 vs11

• Nei 4vs4 ed nei 5vs5 si riscontrano picchi di frequenza cardiaca più bassi di circa 20 batt. per min.

Conclusioni

• La figura dimostra come aumentando la dimensione del campo, ma mantenendo invariato il numero dei giocatori la media della frequenza cardiaca aumenti

• Viceversa aggiungendo alle squadre un giocatore, mantenendo invariate le dimensioni del campo, ci si accorge come i battiti cardiaci diminuiscano

• Più si aumentano le dimensioni del campo più si alzano i picchi dei battiti

Conclusioni

• L’obiettivo di questo studio era di esaminare gli effetti fisiologici e tecnici al variare delle dimensioni del campo e del numero dei giocatori

• Cambiando il numero dei giocatori, variava la domanda di gioco sia tecnica che fisiologica

• In generale un incremento nel numero dei giocatori partecipanti al gioco contribuisce ad un incremento del numero di azioni tecniche svolte ma ad una diminuzione di azioni per ogni giocatore

• In generale più aumenta la dimensione del campo più aumentano i battiti al minuto ed i picchi di frequenza cardiaca

• Il fondamentale più utilizzato, nelle esercitazioni a campo ridotto, è il passaggio