Alessandro Carli Gestioni patrimoniali Proposte “su ... · pevole che la ‘delega in bian- ......

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Denis Manzi: “Strumenti calibrati sulle molteplici esigenze dei clienti”

Gestioni patrimoniali Proposte “su misura”

Banca di San Marino: le “linee” per i cittadini e per le imprese

La grande crisi economica e finanziaria iniziata nel 2008 negli Stati Uniti d’America ed arrivata poi in Europa a stretto giro di posta, ha rap-presentato una sorta di spar-tiacque, di breakpoint per il mondo economico e finan-ziario: il dopo Lehman Bro-thers ha anche fatto capire agli investitori privati quan-to un approccio agli investi-menti finanziari di stampo “estemporaneo” o “home made” sia pericoloso o perlo-meno non efficiente. I mercati finanziari sono di-venuti sempre più comples-si, anche perché influenzati da tantissime variabili che risultano difficilmente gesti-bili dai non addetti ai lavori. Inoltre, l’attuale contesto, fat-to di tassi di interesse ridotti al lumicino e in molti casi sot-to allo zero, impongono una gestione flessibile e molto oculata degli investimenti fi-nanziari per riuscire a strap-pare rendimenti accettabili senza dovere incorrere in ri-schi eccessivi. Banca di San Marino ha deci-so di andare incontro alle mutate esigenze di mercato e al fine di offrire alla propria clientela un servizio sempre più efficiente e personalizza-to, nel 2014 ha lanciato il ser-vizio BSM Gestioni. Anche per questo impegno, l’istitu-to bancario che ha la propria Sede Legale a Faetano, ha portato avanti la propria filo-sofia, ovvero quella di for-mare – e quindi far crescere professionalmente – il perso-nale interno. Un modus operandi che si presta a più chiavi di lettura: da un lato quella di poter of-frire condizioni economiche vantaggiose per il cliente fi-nale in quanto non deve af-frontare alcun onere per l’e-sternalizzazione del servi-zio, senza sacrificare la quali-tà. Dall’altro, non meno im-portante, quella di permette-re ai professionisti in organi-co di accrescere le proprie competenze e di farle “rica-dere” sul territorio e sui citta-dini. Ad occuparsi di gestio-ni patrimoniali è il dottor Denis Manzi: inserito nel Capital Markets Department di Banca di San Marino, nel suo percorso di studi ha an-che conseguito il titolo di CFA charterholder, la quali-fica per i professionisti della finanza nata negli USA e tra i “titoli” più riconosciuti e am-biti a livello mondiale. In Ita-lia sono solamente circa 400 le persone che se ne possono fregiare. “Le gestioni patri-moniali – spiega - sono forme di investimento che permet-tono al risparmiatore di affi-dare, tramite un mandato,

l’investimento del proprio patrimonio o una parte dello stesso, a un gestore profes-sionale. L’obiettivo del servi-zio è quello di offrire uno strumento, calibrato sulle molteplici esigenze del clien-te, tramite il quale persegui-re l’obiettivo di un costante ed equilibrato incremento patrimoniale nel medio-lun-go periodo, con un adeguato controllo del rischio tramite una scrupolosa analisi della qualità degli investimenti”. Banca di San Marino, come detto, presta grandi atten-zioni alla gestione patrimo-niale. Quali sono le vostre proposte?“L’offerta di Banca di San Marino al momento prevede la possibilità di investire su più linee di gestione patri-moniale. Quelle standard so-no ‘BSM Dinamica Pruden-te’ e ‘BSM Dinamica Aggres-siva’. Entrambe si rivolgono a una clientela privata e richie-dono un investimento mini-mo iniziale di 25 mila euro. Gli investimenti vengono ef-fettuati prevalentemente per il tramite di organismi di in-vestimento collettivo del ri-sparmio, utilizzando un ap-proccio flessibile e multimar-ca, sebbene in maniera acces-soria il gestore sia libero di investire in singoli valori mobiliari al fine di ottimiz-zare il profilo di rischio/ren-dimento e di sfruttare even-tuali opportunità sui mercati finanziari”.Quali sono le loro caratteri-stiche e le loro differenze?“La prima ha come obiettivo quello di ottenere un incre-mento del capitale general-mente in linea con l’anda-mento dei mercati obbliga-zionari globali nel medio pe-riodo non esponendo l’inve-stitore ad oscillazioni elevate ed evitando alte concentra-zioni sulle singole aree geo-grafiche e settoriali. La se-conda invece ha come obiet-tivo quello di ottenere un in-cremento del capitale inve-stito nel medio-lungo perio-do consistente con le perfor-mance registrate dai mercati azionari mondiali cercando di mantenere una volatilità inferiore agli stessi ed evi-

tando concentrazioni elevate sulle singole aree geografi-che e settoriali”.Banca di San Marino però si rivolge anche al mondo del-le imprese. “Per la clientela con esigenze particolari – l’investimento iniziale parte da un milione di euro - il nostro istituto of-fre un servizio di gestione patrimoniale ‘tailor made’: realizziamo cioè un piano di investimento confezionato su misura. Spesso l’impren-ditore ‘investe’ la maggior parte del patrimonio nella propria azienda e pertanto è fondamentale che le ulteriori risorse finanziarie di cui di-spone, vengano gestite te-nendo conto anche di questa peculiarità. In questo modo, si concede la possibilità di ‘accedere’ a prodotti alterna-tivi e diversificati. Oggi la di-versificazione è un must: i mercati finanziari sono sem-pre più complessi e quindi è necessario essere sempre pronti a sfruttare le opportu-nità – volutamente al plurale - che si presentano”.Vero è che i clienti sono ri-masti scottati dal crack di Lehman Brothers e dai pro-blemi di alcune banche ita-liane…“Certo, ma allo stesso tempo la crisi del 2008 ha portato una maggiore alfabetizza-zione finanziaria della clien-tela che ora conosce e segue con più attenzione i mercati, sa l’importanza di parole co-me ‘flessibilità’, ‘riposiziona-mento’, eccetera. Per ritorna-re alla gestione patrimonia-le, la clientela è anche consa-pevole che la ‘delega in bian-co’ è un approccio che non funziona più. Oggi è fonda-

mentale instaurare un rap-porto di fiducia con il consu-lente finanziario: quando si instaura un dialogo, quando si comunica - anche nella vita sociale - si crea uno scambio di informazioni, un circolo virtuoso. Un cliente soddi-sfatto è un cliente felice”.Quante e quali sono le tipo-logie di gestione patrimo-niali?“Sono essenzialmente due: le Gestioni Patrimoniali Mo-

biliari (GPM) e le Gestioni Patrimoniali in Fondi (GPF). La principale differenza fra le due risiede nel fatto che nelle GPM il patrimonio vie-ne generalmente investito in singoli titoli azionari, obbli-gazionari, eccetera, mentre nelle GPF il patrimonio vie-ne prevalentemente investi-to in quote di organismi di investimento collettivo del risparmio nelle varie sfaccet-tature disponibili sul merca-

to, quindi fondi comuni, SI-CAV, ETF, etc”.Perché quindi dirigersi ver-so questa proposta? “Rispetto a investimenti in singoli strumenti finanziari, uno dei punti di forza di que-sti prodotti riguarda la ge-stione professionale del por-tafoglio del cliente, che av-viene in maniera approfon-dita, quasi ‘chirurgica’. Il pri-mo step si concentra su un’at-tenta analisi delle sue neces-sità: orizzonte temporale, rendimento atteso, analisi del rischio, che deve com-prendere sia l’abilità sia la propensione del cliente di sopportare il rischio, esigen-ze di liquidità, esigenze fi-scali e preferenze personali. Si passa poi a una valutazio-ne del rapporto rischio/ren-dimento per ciascuno stru-mento finanziario inserito in portafoglio. Una valutazione che viene effettuata utiliz-zando analisi economiche e finanziarie rigorose. Le ge-stioni patrimoniali permet-tono inoltre una gestione se-parata e personalizzata del patrimonio del cliente e un’o-culata diversificazione degli attivi: gli scandali finanziari avvenuti nel corso degli anni hanno ben mostrato l’impor-tanza di non avere portafogli troppo concentrati. Il tutto, ovviamente, nel pieno ri-spetto delle limitazioni di in-vestimento stabilite con il cliente”.

di Alessandro Carli

5BancheFIXING - Anno XXV - n.19 - Venerdì 19 Maggio 2017