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Al-Qur’ān / Il Corano

Dalla parola viva alla scrittura sacra: il passaggio dalla profezia alla costruzione di un sistema di credenza religiosa

Che cos’è

o Da una radice verbale qr = leggere, recitare, salmodiare

o Raccolta di cose dette e fatte da Muhammad (in vita), da parte di un gruppo di scribi su incarico dei primi califfi

o E’ un libro (kitāb = una scrittura) che contiene “ciò che è stato rivelato” (wahy); dunque un testo che contiene un discorso,

una comunicazione

Comunicazione della comunicazione

� Il Q. perciò è comunicazione della comunicazione: fa memoria di ciò che è stata la viva voce di Muhammad

� Il testo scritto contiene la potenza (o il potere) della parola viva e, dunque, ne riduce, per definizione, la sua originaria forza

La struttura del discorso coranico

DiscorsoCoranico

Corpus delleinterpretazioni

Parola di DioKalām Allāh

CorpusUfficiale oCanonico

Comunitàinterpretante

Quando viene redatto

� 610 622 632 644-656 680

� __________________________________� Periodo Periodo redazione ≠

� Meccano Hijra medinese del Corano Sunna/Shi’a

� ↓

� SURE MECCANE & MEDINESI

I “fogli” o Mus’haf, la prima raccolta ai tempi del III califfo ‘Uthman bin Affan (644-656)

Dalla pergamena alla carta

� I primi esemplari del testo coranico su carta risalgono al X secolo

� Prima esistevano testi su pergamena coperti da una rilegatura di cuoio con armatura in legno

Un esempio di copertura del Q.

Struttura

� 114 capitoli (sure)� 6200 versetti (sure variabili in lunghezza:

massimo con 286 versetti, minimo 3)� Inizio della redazione con il I califfo (tra il

633 e il 634) ad opera del segretario personale di Muhammad, Zayd ibn Thābit

� L’operazione di redazione sarà portata a termine nel 650 circa sotto il III califfo, ̔Uthman ibn Affan, che fissò definitivamente il testo canonico,

Divisione in parti e lingua

� ḥizb o manzil risultano essere (ad esclusione della Sura al-fātiḥa, ovvero “la sura che apre"), in funzione della diversa lunghezza delle sure:

� Manzil 1 = 3 Sure, cioè 2--4 � Manzil 2 = 5 Sure, cioè 5--9 � Manzil 3 = 7 Sure, cioè 10—16 � Manzil 4 = 9 Sure, cioè 17—25 � Manzil 5 = 11 Sure, cioè 26—36 � Manzil 6 = 13 Sure, cioè 37—49 � Manzil 7 = 65 Sure, cioè 50—114

� In lingua araba senza segni diacritici sino alla fine del VII-inizi VIII secolo (690-720).

Una pagina del Q. senza segni diacritici

E con i segni diacritici

� "E su di te abbiamo fatto scendere il Libro con la Verità, a conferma della Scrittura che era scesa in precedenza e lo abbiamo preservato da ogni alterazione. Giudica tra loro secondo quello che Dio ha fatto scendere, non conformarti alle loro passioni allontanandoti dalla verità che ti è giunta…" (5: 47)

L’ordine delle sure

� A parte la prima sura (Fatiha = “che apre il Libro”), i redattori del testo hanno invertito l’ordine cronologico della vicenda del profeta Muhammad:

� - prima ci sono le sure medinesi� - e poi quelle meccane

La fātiha (meccana, 7 versetti o ayat)

� In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso”

� 1.La lode [appartiene] ad Allah� 2. Signore dei mondi � 3. il Compassionevole, il Misericordioso, � 4. Re del Giorno del Giudizio. � 5. Te noi adoriamo e a Te chiediamo aiuto6. � 6. Guidaci sulla retta via, � 7. la via di coloro che hai colmato di grazia, non

di coloro che [sono incorsi] nella [Tua] ira, né degli sviati.

Come si distinguono

� Le sure meccane sono generalmente più brevi e con un linguaggio mistico

� Le sure medinesi più lunghe e, in molti casi, con un linguaggio prescrittivo

Esempio di sura medineseSura II (o al-baqara/la vacca, dal v. 67)

� 178. O voi che credete, in materia di omicidio vi è stato prescritto il contrappasso: libero per libero, schiavo per schiavo, donna per donna. E colui che sarà stato perdonato da suo fratello, venga perseguito nella maniera più dolce e paghi un indennizzo: questa è una facilitazione da parte del vostro Signore, e una misericordia*. Ebbene, chi di voi, dopo di ciò, trasgredisce la legge, avrà un doloroso castigo.

Continua sura al-baqara

� 183. O voi che credete, vi è prescritto il digiuno come era stato prescritto a coloro che vi hanno preceduto. Forse diverrete timorati;

� 184. [digiunerete] per un determinato numero di giorni. Chi però è malato o è in viaggio, digiuni in seguito altrettanti giorni. Ma per coloro che [a stento] potrebbero sopportarlo, c'è un'espiazione: il nutrimento di un povero. E se qualcuno dà di più, è un bene per lui. Ma è meglio per voi digiunare, se lo sapeste!

� 185. É nel mese di Ramadân che abbiamo fatto scendere il Corano, guida per gli uomini e prova di retta direzione e distinzione…... E chiunque è malato o in viaggio assolva [in seguito] altrettanti giorni. Allah vi vuole facilitare e non procurarvi disagio, affinché completiate il numero dei giorni e proclamiate la grandezza di Allah Che vi ha guidato.

Esempio di sura meccanaSura 107 (al-mā’ūn/l’elemosina)

� 1. Non vedi colui che taccia di menzogna il Giudizio?

� 2. È quello stesso che scaccia l’orfano, � 3. e non esorta a sfamare il povero. � 4. Guai a quelli che fanno l’orazione � 5. e sono incuranti della loro preghiera, � 6. che sono pieni di ostentazione � 7. e rifiutano di dare l’elemosina.

Altro esempio di sura meccana:sura 93 (al-duha/la luce del mattino)

� 1. Per la luce del mattino, � 2. per la notte quando si addensa: � 3. il tuo Signore non ti ha abbandonato e non ti

disprezza� 4. e per te l'altra vita sarà migliore della precedente. � 5. Il tuo Signore ti darà [in abbondanza] e ne sarai

soddisfatto. � 6. Non ti ha trovato orfano e ti ha dato rifugio? � 7. Non ti ha trovato smarrito e ti ha dato la guida? � 8. Non ti ha trovato povero e ti ha arricchito? � 9. Dunque non opprimere l'orfano, � 10. non respingere il mendicante, � 11. e proclama la grazia del tuo Signore.

In termini quantitativi

� Le sure medinesi coprono 1462 versetti (pari al 35% dell’intero testo)

� Ci sono tuttavia sure medinesi che contengono anche versetti riferibili al periodo meccano

Il contenuto del Corano

Al-Qur’ān

Precetti, leggidisposizioni

Per i riti

Storie e raccontidelle tradizione

ebraica e cristiana

Esortazioni eAmmonimenti

L’interpretazione del testo sacro: possibilità e vincoli. Tafsir/Ta’wil/Ijtihad

Sforzorazionale

Livelloessoterico

Livellomistico

L’interpretazione fra libertà dell’esegesi e divieto assoluto di un commento razionale

� La divisione che si crea nella comunità musulmana (fra i dotti e gli esperti di fiqh, la giurisprudenza di matrice religiosa) è fra chi pensa che occorre arrestarsi alla lettera del testo e chi, invece, ritiene che si debba cogliere il senso nascosto

� Fra chi afferma che occorra spiegare le allegorie e il linguaggio mitico con cui si parla di Dio nel Corano e chi, invece, crede che non convenga cercare di spiegare il linguaggio allegorico perché si rischia di manipolare la verità rivelata da Dio

Testo e contesto

� Anche sul rapporto fra testo e contesto c’è contrasto fra chi pensa che parti del testo vadano comprese e spiegate, analizzando anche le condizioni storico-sociali in cui esso è stato redatto &

� Chi, al contrario, ritiene che l’unico via giusta sia una lettura intra-testuale: leggere ciò che è scritto sempre a partire dal testo e non dal contesto.

� Il problema della diversità e contraddizione dei versetti fra loro: come si spiegano?

Dio si contraddice? Come uscire dal dilemma?

Le contraddizionifra versetti

Regola dell’abrogante e

dell’abrogato

Le condizionistorichespiegano

Decadenzadella

regola giuridica ma non

di quella morale

Un esempio: il vino sì, il vino no

� Versetto 67, sura 16, detta dell’Ape, periodo meccano:

� “dai frutti delle palme e delle viti vi fate bevanda inebriante e buonalimento: certo è ben questo un Segno per gente che sa ragionare”

Ancora sul vino: no, prima di pregare

� Versetto 43, sura 4, detta delle Donne, periodo medinese:

� “O voi che credete, non accingetevi alla preghiera in stato di ebbrezza”

Ancora sul vino: tra peccato e vatnaggio

� Versetto 219, sura 2, detta della Vacca, periodo medinese:

� “Ti chiederanno ancora del vino (khamr) e del gioco d’azzardo. Rispondi: è peccato grave e ci sono vantaggi per gli esseri umani in ambedue le cose: ma il peccato è più grande del vantaggio”

Ancora sul vino: stop definitivo

� Versetto 90, sura 5, detta della Tavola imbandita:

� “O voi che credete, in verità il vino, il gioco d’azzardo, le pietre idolatriche, le frecce divinatorie sono impure e opera di Shaytan. Evitatele perché possiate prosperare”

Il vino? in Paradiso !

Al-Janna (o Firdaws → fardès in aramaico, pairedeza nell’antico avesta, paradeisos in greco…)

� Versetto 15, sura 47, detta Muhammad, periodo medinese:

� “…vi saranno fiumi d’acqua incorruttibile e fiumi di latte dal gusto immutabile e fiumi di vino delizioso a chi beve e fiumi di miele purissimo”

L’elogio del vino

� “Se in primavera un amore simile a vergine del paradisomi porge una coppa di vino al limitare di un campo di grano verdeggiante,sebbene per il volgo sarebbe blasfemia,se menzionassi un qualsiasi altro paradiso, sarei peggio di un cane”.

� Omar Khayyam (persiano, 1048-1131)