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Aggiornamento del Modello di organizzazione e gestione
ai sensi del D.Lgs. 231/2001
Gennaio 2014
© 2013 Studio Associato Consulenza legale e tributaria è un’associazione professionale di diritto italiano e fa parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative ("KPMG International"), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
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Agenda [Arial 20pt white]
Premessa
■ Obiettivi di compliance
■ Il D.Lgs.231/2001 (il Decreto)
La risposta di Daiichi-Sankyo in tema di compliance al Decreto
■ Adozione del Modello e successivi aggiornamenti
■ Mappatura delle aree a rischio
■ Codice di Condotta
■ Procedure rilevanti
■ Flussi informativi all’Organismo di Vigilanza
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PremessaObiettivi di Compliance
Obiettivi:
■ prevenire illeciti e irregolarità salvaguardando gli Azionisti, i Dipendenti e i soggetti con cui la Società opera
■ affermare il valore dell’etica negli affari
■ organizzare efficacemente le attività aziendali
■ accrescere l’immagine e garantire la reputazione aziendale
2004Adozione del Modello di organizzazione e gestione
ai sensi del Decreto 231 da parte di Daiichi Sankyo S.p.A.
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PremessaIl D.Lgs. 231/2001- La responsabilità amministrativa degli entiIl D. Lgs. 231/2001 introduce la responsabilità amministrativa degli Enti per i reati commessi a loro vantaggio o nel loro interesse dai soggetti “apicali” e dai loro sottoposti.La responsabilità dell’ente si aggiunge a quella delle persone fisiche che commettono il reato.
L’ente, ai sensi dell’art. 5 del D. Lgs. 231/2001, è responsabile per i reati commessi nel suo interesse o a suo vantaggio:• da persone che rivestono funzioni di rappresentanza, amministrazione, direzione dell’ente o di una sua unità organizzativa dotata di autonomia funzionale e finanziaria;• da persone che esercitano, anche di fatto, la gestione o il controllo dell’ente stesso;• da persone sottoposte alla direzione o alla vigilanza di uno dei soggetti apicali.
L’ente non risponde se prova:• che ha preventivamente adottato, prima della commissione del fatto, un modello organizzativo e di gestione idoneo ad individuare e prevenire reati;• che ha affidato ad un proprio organismo il compito di vigilare sul funzionamento, osservanza e aggiornamento dei modelli;• la violazione fraudolenta dei modelli da parte degli autori del reato;• la diligenza dell’organismo di vigilanza e dei soggetti incaricati della gestione e del controllo
ResponsabilitàResponsabilità
L’esimenteL’esimente
Pecuniaria da Euro 25.823 a Euro 1.549.371. Interdittiva (interdizione dall’esercizio dell’attività; sospensione o revoca delle autorizzazioni, licenze o concessioni funzionali alla commissione dell’illecito; divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione; esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi ed eventuale revoca di quelli già concessi, divieto di pubblicizzare beni o servizi). Confisca del prezzo o del profitto del reato. Pubblicazione della sentenza di condanna.N.B.: Le sanzioni interdittive possono essere irrogate anche in via cautelare nel corso del procedimento penale di accertamento del reato.
Le SanzioniLe Sanzioni
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PremessaIl D.Lgs. 231/2001- La responsabilità amministrativa degli enti
Reati contro il Patrimonio della Pubblica Amministrazione Art. 24 Delitti informatici e trattamento illecito di dati Art. 24-bis Delitti di criminalità organizzata Art. 24-ter Reati contro la Pubblica Amministrazione Art. 25 Reati contro la fede pubblica; Art. 25-bis Delitti contro l’industria e il commercio Art. 25-bis1
Reati societari – Corruzione tra privati Art. 25-ter Reati con finalità di terrorismo; Art. 25-quater Reati contro le pratiche di mutilazione organi genitali femminili Art. 25-quater 1 Reati contro la personalità individuale; Art.25-quinquies Abusi di mercato; Art. 25-sexies Reati transnazionali L. 146/2006 Lesioni colpose e omicidio colposo Art. 25-septiesRicettazione, riciclaggio, impiego di denaro, beni e/o altre utilità di provenienza illecita Art. 25-octies Delitti in materia di violazione del diritto d’autore Art. 25-novies Induzione a non rendere o a rendere dichiarazioni mendaci all’AG Art. 25-decies Reati ambientali Art. 25-undecies Impiego di lavoratori cittadini di paesi terzi con permesso di soggiorno irregolare Art.25-duodecies
I reati presupposto
I reati presupposto
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La risposta di Daiichi-Sankyo in tema di compliance al DecretoAdozione del Modello e successivi aggiornamenti
Il Modello organizzativo e di gestione, ai sensi dell’art. 6 del D. Lgs. 231/01 deve:
individuare le attività nel cui ambito possono essere commessi i reati attraverso la mappatura dei rischi
prevedere specifici protocolli diretti a programmare la formazione e l’attuazione delle decisioni dell’ente
individuare modalità di gestione delle risorse finanziarie idonee ad impedire la commissione dei reati
stabilire obblighi di informazione nei confronti dell’organismo dell’ente deputato a vigilare sul funzionamento e l’osservanza dei modelli
introdurre sistemi disciplinari idonei a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel Modello.
individuare le attività nel cui ambito possono essere commessi i reati attraverso la mappatura dei rischi
prevedere specifici protocolli diretti a programmare la formazione e l’attuazione delle decisioni dell’ente
individuare modalità di gestione delle risorse finanziarie idonee ad impedire la commissione dei reati
stabilire obblighi di informazione nei confronti dell’organismo dell’ente deputato a vigilare sul funzionamento e l’osservanza dei modelli
introdurre sistemi disciplinari idonei a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel Modello.
L.G. ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA
(Confindustria)
Gap Analysis del Sistema di Controllo
Interno
Risk
Quantification
(Rischio residuo)
Mappatura dei processi a rischio
Elementi del Modello:> Codice Etico
ProtocolliStatuto dell’OdV e reporting
Sistema disciplinare
AS is del Sistema di Controllo Interno
PR
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La risposta di Daiichi-Sankyo in tema di compliance al DecretoAdozione del Modello e successivi aggiornamenti
Il Modello di organizzazione, gestione e controllo costituisce atto di emanazione dell’organo dirigente dell’ente
Approvazione del CdA di Daiichi Sankyo Italia S.p.A.
Elementi costitutivi del Modello: Codice di Condotta Procedure Organismo di Vigilanza (Statuto, Flussi informativi) Sistema disciplinare
2004
Aggiornamento del Modello: Nuove fattispecie di reato: Lesioni colpose e omicidio colposo con
violazione delle norme sulla salute e sicurezza sul lavoro (art. 25-septies)2007-2008
Aggiornamento del Modello: Nuove fattispecie di reato: Delitti informatici (art. 24 bis); Criminalità
organizzata (art. 24-ter); Contraffazione marchi e brevetti (art. 25-bis); Delitti contro l’industria e il commercio (art. 25-bis1); Ricettazione, Riciclaggio (art. 25-octies); Delitti in materia di violazione del diritto d’autore/induzione a non dichiarare o a dichiarazioni mendaci all’AG (art. 25-novies e decies)
2009-2010
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La risposta di Daiichi-Sankyo in tema di compliance al DecretoAdozione del Modello e successivi aggiornamenti
Aggiornamento della mappatura;
Modifica del Codice di Condotta mediante l’inserimento di opportuni e specifici principi etici afferenti le nuove fattispecie di reato via via introdotte nell’ambito del Decreto;
Integrazione dell’ “Elenco dei reati” con le nuove fattispecie di reato sopra citate, ricomprese nell’ambito del D.Lgs. 231/2001;
Rettifica/elaborazione delle procedure, ove opportuno, aventi ad oggetto la regolamentazione delle attività/processi sensibili;
Rivisitazione/integrazione dei flussi informativi nei confronti dell’Organismo di Vigilanza.
Aggiornamento del documento Modello – Parte Speciale
Novità normative:
■ D. Lgs. 121/2007 (sulla tutela penale dell’Ambiente)
■ L. 190/2012 (c.d. L. Anticorruzione)
■ L. 109/2012
Per effetto di tali provvedimenti, da un lato, è stata innovata la disciplina penale sulla tutela dell’Ambiente introducendo l’art. 25 undecies (Reati Ambientali) (D.Lgs. 121/2007); è stata altresì innovata la disciplina penale in merito ai reati di corruzione e concussione, nonché è stato modificato l’art. 2635 c.c. che ha introdotto nel Decreto il reato di “corruzione tra privati” (L. 190/2012); dall’altro, in attuazione della Direttiva 2009/52/CE, è stato fatto parte del Decreto anche il reato di “Impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare” (art. 25 duodecies del Decreto).
2011-2012
AGGIORNAMENTO MODELLO 2013
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HR & General Admin. Dept Finance & IT Dept.
Vigilance Committee
Managing Director
Medical Dept.Regulatory Affairs
Dept.PR&A Dept. Commercial
Excellence Dept.
MD Assistant & CC officer edoxaban Launch Leader
Commercial Dept.
La risposta di Daiichi-Sankyo in tema di compliance al DecretoMappatura delle aree a rischio - interviste
1. Introduzione di nuovi soggetti/funzioni da sottoporre ad intervista;
2. Rilevazione di nuove attività/processi sensibili rispetto alle nuove fattispecie di reato presupposto;
3. Rilevazione del grado di efficacia dei sistemi operativi e di controllo già in essere, allo scopo di rilevare i punti di criticità rispetto alla prevenzione del rischio-reato.
Ai fini dell’aggiornamento della Mappa delle aree a rischio e dei controlli posti a presidio delle stesse, sono state effettuate n. 16 interviste ai responsabili di funzione mediante il supporto di appositi questionari, volti a misurare il grado di rischio da assegnare ad una specifica attività sensibile individuata. In particolare è stata posta specifica attenzione ai seguenti aspetti:
Mr. Reale A. (Managing Director)
Mr. Cassardo (Director)Mr. Vitale M. (Chief account)Mr. Tosi Brandi (Sales & Distribution)Mr. Quaranta R. (Purchasing Mgr)
Mr. Casoroli A. (Field Operation)Mr. Settembrini A. (Logistic & Sales)
Mr. Pagliarini P. (Director)
Mr. Olivieri F. (Postal & Tecnical
Services)
Mr. Chiapparelli M. (Director)
Mr. Grandi M. (Dir)Mr. Pancotto P. (Group Product Mgr)Mrs. De Vivo S. (Congr & Meeting)Mr. Moro P. (RB Dir.)
Mrs. Porchetti E. (Officer)
Mr. Incecchi A. (Project Mgr)
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La risposta di Daiichi-Sankyo in tema di compliance al DecretoMappatura delle aree a rischio – attività sensibili e controlli
Matrice rischi e controlli
Fattispecie di reato Attività sensibili Presidi adottati
Corruzione tra privati
1. Rapporti con fornitori e acquisizione di beni e servizi (compresi i rapporti con le CRO)
Selezione dei fornitori: previsione di criteri per la valutazione di affidabilità professionale ed eticità degli stessi, in particolare: richiedendo i seguenti requisiti:
Autocertificazione di insussistenza di cause pregiudizievoli nel caso di servizi ritenuti specificamente sensibili (i.e. trasporti, rifiuti, etc.)
richiedere, ove applicabile, l’iscrizione negli elenchi della prefettura della provincia in cui l'impresa ha sede, in quanto soddisfano i requisiti per l'informazione antimafia per l'esercizio della relativa attività (i.e. White List di cui all’art. 1, co. 52 e 53, L. n. 190/2012);
certificazioni sicurezza e ambiente; adesione a Codici di associazioni di categoria; adozione di un Modello 231 Integrazione della Procedura Contracts Management, con riguardo
all’individuazione di specifiche clausole da inserire (ad es. all’utilizzo sub-appaltatori; diritto di svolgere audit sull’operato del fornitore; etc); e prevedendo la redazione di format contrattuali standard.
2. Rapporti con Partner commerciali / operatori della catena distributiva (i.e. accordi di collaborazione; co-marketing, co-promotion, etc.)
Gestione informazioni riservate in sede di incontri occasionali con competitor.
Previsione di criteri per l’identificazione e valutazione di affidabilità delle controparti con riguardo, ad esempio, alla verifica di eventi pregiudizievoli, coinvolgimento in indagini giudiziarie, e/o procedimenti di condanna.
Integrazione della Procedura di “Contracts Management”: al fine di stabilire un format contrattuale standard ove racchiudere le diverse clausole di tutela ritenute opportune/necessarie (i.e. Obbligo da parte del partner di comunicazione di eventuali variazioni riguardo le informazioni rilasciate in sede di statuizione del rapporto; possibilità di effettuare controlli sull’operato del partner; etc.).
Prevedere periodiche attività di verifica/audit sulla coerenza tra la politica commerciale definita e le condizioni effettivamente applicate.
Dall’aggiornamento della Mappa delle aree a rischio e dei controlli sono state rilevate le seguenti attività sensibili ed i relativi presidi adottati dalla Società al fine di far fronte al rischio rilevato.
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La risposta di Daiichi-Sankyo in tema di compliance al DecretoMappatura delle aree a rischio – attività sensibili e controlli
Matrice rischi e controlli
Fattispecie di reato Attività sensibili Presidi adottati
Corruzione tra privati
3. Gestione Sponsorizzazioni Previsione specifici principi comportamentali e regole di condotta per la gestione delle sponsorizzazioni.
Integrazione dei contratti standard di sponsorizzazione con la previsione di clausole specifiche di tutela (i.e. diritto di verificare l’operato della controparte; dichiarazione di destinazione delle somme erogate esclusivamente per il progetto di sponsorizzazione definito nel contratto; etc.)
4. Selezione e assunzione del personale e rapporti con le Agenzie di ricerca del personale
Formalizzazione dell’impegno da parte del lavoratore assunto di comunicare con tempestività ogni eventuale intervenuta sottoposizione a procedimenti di prevenzione o penali per reati di cui al Decreto 231 o che comunque incidano sui requisiti di affidabilità e professionalità.
5. Rapporti con Intermediari bancari
6. Gestione delle operazioni straordinarie (acquisizioni/cessioni aziendali)
7. Gestione Omaggistica
8. Erogazione di donazioni e contributi
Principi nel Codice di Condotta
Aggiornamento della Parte Speciale del documento Modello
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La risposta di Daiichi-Sankyo in tema di compliance al DecretoMappatura delle aree a rischio – attività sensibili e controlli
Matrice rischi e controlli
Fattispecie di reato
Attività sensibili Presidi adottati
Impiego di lavoratori cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare
1. Selezione e assunzione del personale
2. Gestione dei contratti di manodopera somministrata e/o contratti di appalto di servizi.
Inserimento di un apposito principio nel Codice di Condotta della Società relativo al divieto assoluto di impiegare lavoratori stranieri del tutto privi di permesso di soggiorno o con un permesso revocato o scaduto, del quale non sia stata presentata domanda di rinnovo documentata dalla relativa ricevuta postale.
Estensione dell’applicazione della Procedura Recruiting anche alle casistiche attinenti l’eventuale assunzione di lavoratori cittadini di paesi terzi, sia laddove gli stessi si apprestano al primo ingresso nel territorio nazionale sia che siano già in Italia, con la previsione in particolare dei seguenti step operativi : presentazione domanda nulla osta all’assunzione del lavoratore straniero residente
all’estero presso la Prefettura; verificare in fase di assunzione l’avvenuto rilascio di nulla osta, e costante
monitoraggio della validità nel tempo dello stesso; verifica del possesso del visto d’ingresso e del successivo rilascio di regolare permesso
di soggiorno; definire le modalità per adempiere agli obblighi di comunicazione agli enti competenti
dell’instaurazione del rapporto di lavoro; richiesta del rinnovo del permesso di soggiorno prima della scadenza. Nel caso di assunzione di lavoratori stranieri già soggiornanti in Italia è opportuno
procedere alla verifica dell’esistenza: i) di permesso di soggiorno europeo per soggiornanti di lungo periodo; o di un permesso di soggiorno che abiliti al lavoro (per lavoro subordinato, autonomo, per attesa di occupazione, per famiglia, etc.); ii) di ricevuta postale rilasciata dietro presentazione di domanda di rinnovo di un permesso di soggiorno che abilita al lavoro.
Inserimento di specifiche clausole nei contratti di lavoro, volte a vietare l’utilizzo di lavoratori stranieri irregolari, nell’ambito dei contratti di manodopera somministrata e/o contratti di appalto di servizi.
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La risposta di Daiichi-Sankyo in tema di compliance al DecretoMappatura delle aree a rischio – attività sensibili e controlli
Matrice rischi e controlli
Fattispecie di reato Attività sensibili Presidi adottati
Reati Ambientali
1. Attività legate alla gestione dei rifiuti (art. 256-257 -258-260 del D.Lgs. 156/06).
Assegnazione chiara dei ruoli e responsabilità nella gestione dei rifiuti ambientali (i.e. identificazione di un dirigente delegato alla gestione dei temi ambientali mediante specifica delega del CdA; individuazione delle responsabilità nella compilazione formulari, tenuta registro di carico/scarico, compilazione MUD, etc.);
Definizione di criteri specifici per la selezione dei trasportatori/smaltitori (i.e. possesso certificazioni, standard qualitativi, etc.);
Integrazione dei contratti con operatori terzi che svolgono anche compiti ad impatto ambientale (i.e. servizi di pulizia; trasporto/smaltimento rifiuti; manutenzioni, etc.) con clausole specifiche di rispetto della normativa ambientale e del Modello 231 adottato dalla Società.
Flussi informativi: definire specifici flussi informativi all’OdV in tema di gestione ambientale (i.e. Invio della reportistica/verbali di ispezioni svolte da parte di autorità/società esterne o da audit interni, con l’indicazione delle eventuali raccomandazioni/non conformità riscontrate e i relativi piani di azione/implementazione delle attività correttive/preventive; etc.)
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A seguito degli esiti dell’attività di Control & Risk Self Assessment con riguardo alle nuove fattispecie di reato presupposto, è stato aggiornato il documento Modello:
con riguardo agli elementi costitutivi dello stesso (i.e. Codice di Condotta; Sistema di reporting all’OdV), di cui alle slides seguenti.
con riguardo alla Parte Speciale.
La risposta di Daiichi-Sankyo in tema di compliance al DecretoModello di organizzazione e gestione – Parte Speciale
In particolare:
è stata integrata la Parte Speciale riferita ai “Reati Societari e Market Abuse” con uno specifico paragrafo afferente il Reato di Corruzione tra privati (art. 2635 c.c.), ove sono indicati i presidi adottati dalla Società per far fronte ai rischi rilevati in tema di potenziale configurabilità di tale reato nella realtà aziendale.
Sono state aggiunte le Parti Speciali relative:
ai Reati Ambientali [cfr. PS lett. o)] ed
al Reato di Impiego di lavoratori cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare [cfr. PS, lett. p)].
PS P)REATO di IMPIEGO LAVORATORI CITTADINI DI PAESI TERZI IL CUI
SOGGIORNO E’ IRREGOLARE
PARTI SPECIALI (PS):
PS O)REATI AMBIENTALI
PS B)REATI SOCIETARI – CORRUZIONE
TRA PRIVATI
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La risposta di Daiichi-Sankyo in tema di compliance al DecretoCodice di Condotta e procedure
Il Codice di Condotta: Procedure:
Procedura “Recruiting”
PRINCIPIO 16: Selezione del personale La selezione del personale da assumere è effettuata in base alla corrispondenza dei profili dei candidati e delle loro specifiche competenze, rispetto a quanto atteso ed alle esigenze aziendali così come risultano dalla richiesta avanzata dalla funzione richiedente e, sempre, nel rispetto delle pari opportunità per tutti i soggetti interessati.
Le informazioni richieste sono strettamente collegate alla verifica degli aspetti previsti dal profilo professionale e psicoattitudinale, nel rispetto della sfera privata e delle opinioni del candidato.La Direzione del Personale, nei limiti delle informazioni disponibili, adotta opportune misure per evitare favoritismi, nepotismi o forme di clientelismo nelle fasi di selezione e assunzione (cfr. par. 7.1 Codice Etico Daiichi Sankyo Italia).
La Società si impegna, altresì, al rigoroso rispetto di tutte le leggi e regolamenti in tema di tutela del lavoro e contro forme di lavoro irregolare o di immigrazione clandestina. In particolare, è fatto assoluto divieto di impiegare lavoratori stranieri del tutto privi di permesso di soggiorno o con un permesso revocato o scaduto, del quale non sia stata presentata domanda di rinnovo documentata dalla relativa ricevuta postale.
(REATO di IMPIEGO LAVORATORI
CITTADINI DI PAESI TERZI IL CUI
SOGGIORNO E’ IRREGOLARE)
Reati:
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La risposta di Daiichi-Sankyo in tema di compliance al DecretoCodice di Condotta e procedure
Il Codice di Condotta: Procedure:
Procedura “Acquisti”“Gare”
“Authority Card”Politica Anti-trust
“Contracts Management”
“Comodati d’uso, donazioni e contributi”
Principi in tema di contrasto alla corruzione tra privatiPRINCIPIO 30 - Ogni dipendente è tenuto a relazionarsi lealmente con tutte le sue controparti e, in particolare, con clienti, fornitori e collaboratori esterni. In particolare, è fatto espresso divieto a tutti i Destinatari di:•trarre vantaggi illeciti mediante raggiri, comportamenti scorretti o fraudolenti;•accettare e/o effettuare, per sé o per altri, pressioni, raccomandazioni o segnalazioni che possano arrecare pregiudizio alla Società o indebiti vantaggi per sé, per la Società o per terzi;•accettare e/o effettuare promesse e/o offerte indebite di denaro o altri benefici, salvo che questi ultimi siano di modico valore, non siano correlati a richieste di alcun genere e siano in linea con le procedure aziendali.Qualora il destinatario riceva da parte di un terzo un’offerta o una richiesta di benefici, salvo omaggi di uso commerciale o ritenuti di modico valore secondo le disposizioni aziendali, non accetta detta offerta, né aderisce a detta richiesta e ne informa immediatamente il proprio superiore gerarchico o il soggetto cui sia tenuto a riferire per le iniziative del caso.
PRINCIPIO 31La Società si impegna a gestire i rapporti commerciali con i clienti e partner in modo equo, leale e professionale, nel rispetto delle norme in vigore, degli standard di qualità e servizio concordati nonché dei contratti in essere. Nel corso delle trattative commerciali, la Società fornisce informazioni chiare, accurate e veritiere e si assume l’impegno al diligente adempimento dei vincoli contrattuali stabiliti.
PRINCIPIO 32Nei rapporti con i fornitori, la Società si ispira a principi di trasparenza, uguaglianza, lealtà, imparzialità, economicità e correttezza, evitando rapporti che possano generare indebiti vantaggi personali o conflitti di interesse.
(REATO di CORRUZIONE TRA
PRIVATI)
Reati:
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La risposta di Daiichi-Sankyo in tema di compliance al DecretoCodice di Condotta e procedure
Il Codice di Condotta: Procedure:
Procedura “Contracts Management”
Identificazione di ruoli e responsabilità
Compilazione MUD
Principi in tema di tutela e sicurezza dell’Ambiente
PRINCIPIO 37La Società si impegna a rispettare tutte le normative relative alla salvaguardia dell'ambiente. A tale scopo, orienta le proprie scelte in modo da garantire la compatibilità tra iniziativa economica ed esigenze ambientali, non solo nel rispetto della normativa vigente, ma adottando anche sistemi di gestione volontari regolarmente certificati (ISO 9001).
La Società si impegna dunque a limitare l'impatto ambientale delle proprie attività, nonché a prevenire i rischi per le popolazioni e per l'ambiente. In particolare, si impegna al raggiungimento dei seguenti obiettivi:•assicurare che tutto il personale sia sensibilizzato negli impegni ambientali e di sicurezza e che sia istruito e formato ad adottate comportamenti coerenti con tali impegni;•assicurare l’adozione di corretti comportamenti ambientali da parte dei fornitori e delle imprese che operano per conto della Società;•considerare le tematiche ambientali in tutte le principali operazioni di business della Società;•definire un meccanismo di segnalazione a disposizione di tutto il personale, utile a segnalare immediatamente ogni violazione, anche solo sospetta, del Codice e delle policy della Società ai dirigenti competenti.
Laddove, ai fini dell’assolvimento degli adempimenti in materia di tutela ambientale, sia necessario ricorrere all’intervento di soggetti autorizzati (i.e. smaltitori, trasportatori, etc.), questi ultimi devono essere scelti tra quelli in possesso dei più alti requisiti di affidabilità, professionalità ed eticità.
(REATI AMBIENTALI)
Reati:
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La risposta di Daiichi-Sankyo in tema di compliance al DecretoFlussi informativi nei confronti dell'OdV
OdV
Canali informativi dedicati (Help line)
Provvedimenti (disciplinari/atti di verifiche da
autorità esterne)
Richieste di finanziamenti
pubblici
Richieste di assistenza
legale
Rapporti sulle attività di
controllo svolte
Informazioni sull’attuazione
del Modello
Segnalazioni da parte del CdS/soc. revisione in merito adeguatezza SCI
Modifiche all’assetto
organizzativo/deleghe e procure
Aggiudicazione di
commesse pubbliche
Violazioni al Modello
Modifiche al Codice di Condotta
Inoltre, chiunque venga in possesso di notizie relative alla commissione di reati o a comportamenti non in linea con quanto
previsto dal Modello è tenuto a darne immediata notizia all’OdV.
L’OdV agirà in modo da garantire i segnalanti contro qualsiasi forma di ritorsione, discriminazione o penalizzazione, assicurando
altresì la riservatezza dell’identità del segnalante.
Comunicazioni/ Report previsti da procedure
Report/ comunicazioni in
merito alla gestione della sicurezza sul
lavoro
Report/ comunicazioni in
merito alla gestione della
protezione ambientale
Comunicazione di ogni eventuale
impiego di lavoratori
cittadini di paesi terziNEW
NEW
Rapporto di verifica annuale riguardo il monitoraggio dei
permessi di soggiorno rilasciati ai lavoratori cittadini di paesi terzi
impiegati presso la SocietàNEW
Grazie per l’attenzione!