Adolesc 15 05-13

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Mazzocco di Mogliano Veneto, 15 maggio 2013

nicoletta.pucciarelli@ordinepsicologiveneto.it

Gruppo giovani

dr.ssa Nicoletta PucciarelliPsicologa – Psicoterapeutaesperta in medicina aziendalenicoletta.pucciarelli@ordinepsicologiveneto.it

L’innamoramento, soprattutto quando è

ricambiato, fa assaporare sensazioni meravigliose che fanno

immaginare la vita come un’ inesauribile

cornucopia

L’adolescenza non è tanto il tempo dell’amore quanto quello dell’innamoramento.

L’innamoramento è il bisogno disperato di poter credere nell’esistenza di persone percepite nell’immaginario come la quintessenza della perfezione.

nicoletta.pucciarelli@ordinepsicologiveneto.it

Alcune volte si resta infatuati di qualcuno che neppure si conosce personalmente (un attore, un cantante, un campione dello sport, ecc…).

La persona di cui ci s’innamora non saprà mai il posto che sta occupando nei nostri sogni.

L’innamoramento specchio di sé e dell’altro

I primi amori vengono vissuti con molta intensità, pieni di speranze, di idealizzazioni e con sofferenza per i momenti di crisi o per la fine del grande amore.

L’innamoramento favorisce l’approfondimento delle conoscenze su se stessi e sugli altri e lo sviluppo delle proprie potenzialità migliorando le relazioni con “l’altro sesso”.

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In una società che investe molto sul mito della bellezza, sull’apparire, trascurando quindi l’interiorità, accade che i ragazzi già così preoccupati dai loro mutamenti fisici, ne risentano eccessivamente, dando a volte troppo spazio all’aspetto esteriore nelle prime scelte sentimentali. Il fattore estetico diventa il criterio su cui si pensa di essere scelti e su cui basare il successo sociale. Questo cambia anche il modo di vivere gli affetti.

L’innamoramento è un indicatore positivo del proprio incedere nel mondo, perché è segno che ci si è messi in cammino per

andare oltre l’esclusività dell’amore parentale.

Ogni adolescente ha un proprio tempo soggettivo per poter elaborare la propria crescita e trovare lo slancio necessario per cimentarsi in una storia sentimentale.

A questa meta si arriva sempre in ordine sparso.

L’importante non è arrivare primi,

bensì arrivare.

nicoletta.pucciarelli@ordinepsicologiveneto.it

Gli adulti spesso sottovalutano i sentimenti degli adolescenti, che invece vivono con grande serietà e profonda intensità i loro primi amori, preparandosi così a vivere quelli successivi.

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Sono i primi amori carichi di entusiasmo e di speranze a influenzare il modo di vivere l’amore e la capacità di formare una coppia

stabile in età adulta.

I primi amori, infatti, segnano in maniera indelebile il cuore di chi è innamorato.

….e la gelosia

Talvolta dall’innamoramento scaturiscono anche sentimenti di gelosia e

possessività: la gelosia, a volte, si presenta come scoperta che la persona che amiamo è attratta da qualcosa che noi non abbiamo ma che qualcun altro ha.

Ciò è dovuto alla mancanza di fiducia in noi stessi, al non credere nel valore della nostra individualità.

Tutto ciò rischia di trasformare l’amore in dolore per la paura di perdere l’altro

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È proprio per timore della solitudine che, a volte, i giovani passano da un innamoramento all’altro, cercando in questi “amori” la felicità e la risoluzione ai propri problemi esistenziali.

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A volte confrontarsi con persone di provata fiducia può essere importante per capire i meccanismi del proprio cuore innamorato

Quando si è innamorati si sperimentano sensazioni contrastanti anche verso il gruppo di amici

Costituire un legame affettivo implica una ridefinizione rispetto al gruppo degli amici.

A volte il gruppo può ostacolare la ricerca di spazi di intimità, può vivere la relazione come un tradimento o un abbandono, criticando l’amico che preferisce uscire con la ragazza anziché recarsi al ritrovo per la partita, con frasi del tipo: "Non è più lui“, riproponendo così lo schema dei genitori che tante volte gli hanno detto: "Non ti riconosco più".

Si ripresenta così l’esigenza di costruire un nuovo equilibrio.

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A guardarlo dall'interno, l'innamoramento …

Vi troviamo il desiderio di avvicinarsi all'altro sesso, di scoprirlo, ma anche molta paura di farlo: come sarà questo estraneo, cosa penserà, quali saranno le sue reazioni, potrò fidarmi o no...? Vi troviamo un impellente bisogno di sperimentare nuovi modi di essere e di sentire.

Anche la necessità, per crescere, di spostare i bisogni di vicinanza, di appartenenza, di dipendenza e di coinvolgersi in un legame amoroso con qualcuno che sia al di fuori dei confini familiari.

Vi troviamo un bisogno di colmare il vuoto lasciato dalla presa di distanza dai genitori attraverso un rapporto intenso, totale, talvolta quasi di fusione con un'altra persona.

D'altro canto, tutto questo può suscitare anche paura.

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Un pensiero magico, irrazionale sorregge l’innamoramento

Quando si è innamorati si coglie dell'altro una qualche caratteristica che si presta a proiettarci sopra, proprio come una pellicola su uno schermo, tutto un complesso di immagini già pronte , ed ecco che l'altro non è più un estraneo, ma è uno che pensa, sente, vede come se si fosse un'unica persona.

E' stato trasformato in un essere dotato di quelle caratteristiche ideali che venivano

cercate.

Una specie di distorsione percettiva, insomma. Dice una poesia orientale: "Era così grande il mio desiderio di primavera che ho scambiato gli ultimi fiocchi di neve per fiori di pruno..."

nicoletta.pucciarelli@ordinepsicologiveneto.it

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Quando poi l'esame della realtà prenderà il sopravvento, l'illusoria costruzione con tutti i violenti turbamenti che l'hanno colorata di tinte tanto passionali probabilmente svanirà come una bolla di sapone.Può darsi che si cerchi e si trovi subito un'altra persona che prenda il posto di chi è appena "andato", e poi un'altra ancora... Fino a che non si sarà pronti per una scelta amorosa più duratura che potrà anche portare a fondare una famiglia.

A quel punto l'innamoramento non sarà più una bolla di sapone, anche l'innamorato non sarà più un adolescente…..

Saranno la forza e la qualità e l'efficacia delle relazioni che si è in grado di stabilire con se stesso e con gli altri, i sentimenti di fiducia e sicurezza, la capacità o meno di tollerare le inevitabili dolorose disillusioni che segneranno il percorso di marcia verso questo obiettivo.

Nel frattempo, i ragazzi si impegnano in sperimentazioni di sé e dell'altro .

Sperimentarsi permetterà di definirsi meglio nella conoscenza dell’identità personale e sessuale.

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Ci possono essere innamoramenti appassionati e del tutto platonici, così come si può provare una forte attrazione sessuale senza essere per nulla innamorati.. Vi sono però anche adolescenti che, al contrario, di fantasie non ne fanno proprio. Si buttano nell'atto sessuale con sentimenti tipo "tolto il dente, tolto il dolore... è fatta, sono grande... funziono bene... non c'è più motivo di essere spaventati...".

Come può essere eccessivo e poco stimolante il prolungarsi di avventure solo in fantasia e basta, di amori solo platonici e basta o addirittura l'assenza anche di tutto questo, così è eccessivo che l'adolescente passi da un partner sessuale all'altro.

Può essere espressione di una fuga per non affrontare un problema, per non pensare, per non sentire dolore.

Anche questo non va nella direzione della crescita.

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Guardiamo insieme una storia

Chiara ha diciassette anni, è figlia unica, brava a scuola, attaccatissima ai suoi genitori e alla sua casa che sono stati fino a questo momento al centro del suo mondo. Si innamora per la prima volta, a parte una cotta platonica per un professore, di Antonio, diciannovenne, ed inizia ad avere una storia con lui. Antonio sembra il suo esatto contrario: non studia, l'anno precedente si è fatto bocciare, è sempre in giro, ha già avuto rapporti sessuali con molte ragazze e non disdegna di farsi qualche spinello. E' anche, o fa di tutto per sembrarlo, presuntuoso ed arrogante, ma Chiara sembra non curarsene. Dice di amarlo ed ammirarlo soprattutto per la sua capacità di vivere libero, fuori dagli schemi.

Cosa cerca Chiara? Cosa vede in Antonio? Come idealizza la libertà di Antonio? E’ innamorata del ragazzo che lei pensa e vuole che sia, o di quello che realmente è?

Se l'amore è cieco, l'innamoramento è anche sordo.

D'altra parte, se non fosse cieco e sordo non sarebbe innamoramento.

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..e i genitori? L'adolescente, innamorato o no, mette in crisi il ruolo dei genitori, che devono passare dall'essere e sentirsi genitori di un bambino ad essere e sentirsi genitori di un ragazzino e poi di un quasi adulto.

I genitori avanzano verso un nuovo stadio della loro vita. Si impongono dei cambiamenti nel loro mondo interno oltre che nella famiglia. Anch'essi devono separarsi, oltre che da un figlio che diviene fisicamente sempre meno presente e dipendente…

nicoletta.pucciarelli@ordinepsicologiveneto.it

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…da rappresentazioni ormai superate di se stessi, delle reciproche relazioni per trovarne di nuove, più corrispondenti alla realtà del momento….

…. questa separazione può essere causa di molte incomprensioni e dolore.

I giovani manifestano i propri sentimenti e se stessi anche attraverso la fisicità.

E’ il corpo stesso a farsi sentire, lanciando i primi segnali sessuali…

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