Post on 23-May-2020
D I T T A T U R AABACAB
presentano
Da un’idea di
MAURIZIO PAGANELLI
e
ANDREA RICEPUTI
Scritto
da
ANTONIO PISU
TRATTO DA UNA STORIA VERA
DITTATURA LAST MINUTE
ABACAB
DITTATURA LAST MINUTE
ABACAB
CESENA
BUCAREST
DITTATURA LAST MINUTE
ABACAB
1989, il regime sovietico in gran parte dell’Europa è quasi giunto al termine.Dittatura last minute è un road movie in cui attraverso gli occhidi tre giovani italiani, osserviamo la situazione Europea in un periodo di transizione politica. Attraverso un viaggio emozionante nel cuore della Romania ancora sotto la dittatura di Ceausescu, viene raccontato un popolo, le sue sofferenze e le speranze in un domani, che forse non arriverà mai.
DITTATURA LAST MINUTE
ABACAB
1989. A poche settimane dalla caduta del muro di Berlino, Pago, Rice e Bibi, tre ragazzi
di ventiquattro anni, lasciano la tranquilla Cesena in cerca di avventura: dieci giorni di
vacanza nell’Europa dell’est, verso quei luoghi in cui è ancora presente il regime
sovietico. Giunti a Budapest conoscono Emil, un rumeno in fuga dal suo paese a causa
della dittatura. L’uomo, preoccupato per la famiglia rimasta in Romania, chiede l’aiuto
dei tre Italiani. Il compito è semplice: portare una valigia alla moglie e alla figlia. Mossi
da compassione e in cerca di emozioni, i tre si dirigono in direzione Bucarest, nel cuore
della dittatura di Ceausescu.
Senza sapere cosa li aspetta, in un viaggio oltre la loro immaginazione, Pago, Rice e
Bibi si troveranno in un paese sotto il regime dittatoriale, implicati in situazioni surreali
e circondati da personaggi improbabili che metteranno seriamente a rischio la loro vita.
Tra numerose gag e colpi di scena, i tre protagonisti capiranno il giusto valore delle
“cose” che ogni giorno diamo per scontate. Ritroveranno sé stessi, consolideranno la
loro amicizia e uniranno le loro forze per portare a compimento la missione più
importante della loro vita.
DITTATURA LAST MINUTE
ABACAB
1989. A poche settimane dalla caduta del muro di Berlino, Pago, Rice e Bibi, tre ragazzi di
ventiquattro anni, lasciano la tranquilla Cesena in cerca di avventura: dieci giorni di vacanza
nell’Europa dell’est, verso quei luoghi in cui è ancora presente il regime sovietico. Giunti a
Budapest conoscono Emil, un rumeno in fuga dal suo paese a causa della dittatura. L’uomo,
preoccupato per la famiglia rimasta in Romania, chiede l’aiuto dei tre Italiani. Il compito è
semplice: portare una valigia alla moglie e alla figlia. Dubbiosi sul contenuto del bagaglio i
tre amici decidono di controllare l’interno prima di accettare, ma Emil li rassicura dicendo
che contieni solo generi irreperibili in Romania: caffè, profumi, cioccolata e altri prodotti.
Racconta inoltre la sua terribile esperienza sotto la dittatura di Ceausescu e i motivi della
sua fuga. Distratti dalle parole dell’uomo, Pago, Rice e Bibi si mettono in viaggio senza
controllare però l’effettivo contenuto del bagaglio. Dopo essersi resi conto dell’errore i tre
tentano di aprirlo, accorgendosi però, che è chiuso da un meccanismo che necessita di una
chiave. Spaventati e con la sensazione di essere stati presi in giro, abbandonano il bagaglio.
Dopo qualche chilometro, una volta visto in che condizioni vive il popolo rumeno, mossi dal
senso di colpa e dai dubbi nei confronti del gesto compiuto, decidono di tornare indietro a
recuperare la valigia. Arrivati nel luogo dell’abbandono, si accorgono che l’oggetto non c’è
più.
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Vedono una macchina rossa poco distante che trasporta il bagaglio smarrito. Nel tentativo di
raggiungerla un gregge di pecore impedisce il passaggio alla loro auto, garantendo una
facile fuga alla Dacia rossa rumena.
Pago, Rice e Bibi decidono di dirigersi comunque alla volta di Bucarest. Hanno l’indirizzo di
Emil e tutte le intenzioni di far sapere alla sua famiglia che l’uomo sta bene.
Durante il lungo tragitto, tra paesi deserti, ristoranti senza cibo, e il volto di Ceausescu su
ogni cartello stradale, i tre fanno la conoscenza di un connazionale che soprannominano “il
modenese”, per via della sua provenienza. L’uomo si occupa di affari poco leciti e si vanta
con i tre di avere diversi documenti validi per passare indisturbato la frontiera.
Dopo aver alloggiato dalla famiglia di Simona, una ragazza presentata dal modenese, i tre
finalmente raggiungono Bucarest. Il clima della dittatura per le strade è come gli è stato
descritto da Emil. Lungo le vie della città Pago, Rice e Bibi ritrovano la Dacia rossa
parcheggiata davanti ad un ristorante. Il locale è deserto ad eccezione di una coppia di
musicisti sul palco. Il pianista e la cantante hanno con loro la valigia e domandano ai ragazzi
come mai l’abbiano gettata. Il dialogo che ne segue fa comprendere a Pago, Rice e Bibi la
vera importanza di quell’oggetto. Ciò che hanno abbandonato non è una semplice valigia,
ma la speranza di una famiglia.
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I tre giungono finalmente a casa di Emil. L’apertura del bagaglio di fronte alla moglie Andra,
la figlia Adina di sei anni e nonna Costelia, suscita una grande Emozione. A missione
compiuta i tre conoscono Niki, il miglior amico di Emil nonché vicino di casa. L’uomo li invita
ad una festa che organizzerà quella sera nel suo appartamento.
Nel dirigersi verso l’albergo, Pago, Rice e Bibi si fermano alle poste centrali di Bucarest per
telefonare alle rispettive famiglie. Bibi, cercando di recuperare il rapporto con la sua
ragazza, rivela dei dettagli riguardo la missione per conto di Emil e la consegna della valigia
presso la sua famiglia.
La sera, durante la festa organizzata da Niki, due uomini lo avvisano che la securitate
rumena ha scoperto la presenza dei tre italiani e che ora la famiglia di Emil rischia gravi
ritorsioni perché considerata nemica della repubblica. Pago e Rice scoprono che la colpa di
tutto potrebbe essere di Bibi e ora l’unica soluzione è quella di portare fuori dal paese
Andra, Adina e Nonna Costelia.
Gli italiani si rivolgono al modenese per ottenere i documenti falsi per le tre donne, ma la
cifra da pagare è troppo alta. Pago, Rice e Bibi, quindi, per ottenere i passaporti, sono
costretti a portare un camion di sigarette di contrabbando a dei gangster locali per conto del
modenese. Dopo aver rischiato la vita e atteso un paio di giorni i documenti, ora possono
dirigersi verso il confine con la famiglia di Emil.
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I tre amici rendono le donne più occidentali nell’aspetto e nel portamento riuscendo a
oltrepassare la frontiera in maniera rocambolesca. Una volta raggiunta Budapest Emil può
finalmente riabbracciare la propria famiglia. Ringraziando I tre per l’eroico gesto, l’uomo
involontariamente rivela dei particolari che non dovrebbe conoscere; così Pago, Rice e
Bibi scoprono che nessuna polizia segreta è mai stata sulle loro tracce e che tutto è stato
un piano ben architettato per obbligarli a portare fuori dal paese la famiglia di Emil.
È quasi natale. Il telegiornale annuncia la fine del regime di Ceausescu. Pago, Rice e Bibi
sono presi dalle loro vite quotidiane in Italia. I loro occhi osservano le immagini con una
consapevolezza diversa da quella dei loro parenti, delle rispettive fidanzate o degli amici.
Loro hanno vissuto tutto in prima persona. Hanno respirato quegli odori. Hanno vissuto
un’avventura.
Addio Ceausescu.
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PAGO RICE
BIBI
PAGO: Maurizio Paganelli, detto Pago. Ventiquattro anni, occhi chiari e sguardo deciso. Vive a Cesena da quando è nato, ma quel paese gli è sempre andato stretto. Lavora come guida turistica, conosce bene le lingue, ama viaggiare ed è tifoso accanito del Cesena. Deve fare i conti con Lara, la sua fidanzata. Ogni anno, infatti, insieme all’amico Rice compie dei viaggi verso mete in cui non c’è spazio per le donne. La sua famelica voglia di avventura lo rende il trascinatore del gruppo..RICE: Andrea Riceputi, detto Rice. Ventiquattro anni, alto, capelli scuri e aspetto rassicurante. È il migliore amico di Pago fin dai tempi delle elementari. Lavora presso uno studio di commercialisti per raggiungere l’indipendenza economica, non pesare sulla famiglia e potersi comperare gli oggetti tecnologici che adora: macchina fotografica, videoregistratore, miniregistratore e telecamera. Con i suoi acquisti documenta e conserva la memoria degli avvenimenti che vive. La sua vera passione sono la storia e la politica. Insieme all’amico Pago, compie numerose vacanze in paesi lontani, con usi e costumi il più possibile differenti da quelli italiani.
BIBI: Enrico Boschi, detto Bibi. Ventiquattro anni, un metro e sessantacinque, occhi chiari e molta voglia di vivere. Silvia, l’amore della sua vita, lo ha appena lasciato. Ha bisogno di non pensare più al passato. Mette a disposizione la propria auto, si unisce al viaggio di Pago e Rice convinto di fare razzia di donne. Scoprirà a sue spese l’altro volto dell’Europa dell’est, vivendo un’avventura al di fuori di qualsiasi aspettativa.
IMMAGINI DI RIFERIMENTO
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EMIL NIKI
IL MODENESE
EMIL: Trentacinque anni, un metro e settantacinque e centoventi chili da trasportare. Non ha più notizie da mesi di sua moglie Andra e sua figlia Adina che si trovano a Bucarest da dove lui è fuggito. Cerca il modo di portare la sua famiglia lontana dalla dittatura di Ceausescu. L’incontro con i tre italiani a Budapest accende in lui la speranza di rimettersi in contatto con la propria famiglia.
NIKI: Trent’anni, capelli scuri e una forte passione per la musica. E’ il migliore amico di Emil. Rimasto a Bucarest dopo la fuga dell’amico, ora si prende cura della sua famiglia. Aiuterà i tre Italiani nel loro piano di trasportare la famiglia del’amico oltre il confine.
IL MODENESE: Girolamo Zorli, detto “il modenese”. Cinquantacinque anni, vestito in modo impeccabile e con un grande senso dell’umorismo. Si occupa di affari poco leciti che lo impegnano nell’attraversare il confine con la Romania molto frequentemente. Grazie al suo aiuto, Pago, Rice e Bibiriusciranno ad ottenere i documenti per fuggire dal paese.
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ADINA ANDRA
COSTELIA
ADINA: Sei anni, mora, intelligente e dallo spirito vivace. E’ la figlia di Emil. Sogna ogni giorno di rivedere il padre. La sua giornata si divide tra la scuola e la compagnia di sua nonna Costelia dove vive insieme alla madre nel modesto appartamento di Bucarest.
ANDRA: Trent’anni, capelli neri e tanta voglia di vivere. È la moglie di Emil. Dopo la fuga del marito la sua vita è peggiorata. Il lavoro in fabbrica la stanca mentre il resto del tempo lo passa occupandosi della casa e di sua figlia Adina. Solo la speranza del futuro che le ha promesso il marito le da la forza di andare avanti.
COSTELIA: Cinquantasei anni portati male, capelli bianchi e lo sguardo di chi ha visto già tutto. È la madre di Andra. Dopo la morte del marito Stefan si è trasferita a casa della figlia dove ormai vive da tre anni. Il suo modo di fare cinico e rude sono il risultato della delusione nei confronti di un paese che ama da sempre.
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BUDAPESTIMMAGINI DI RIFERIMENTO
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ROMANIAIMMAGINI DI RIFERIMENTO
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ABACAB
Abacab srl, nata nel 1999, ha come oggetto sociale
principale gestire attività di servizi nei settori della
pubblicità , turismo, cultura e sociale, in particolare
modo sale cinematografiche e teatri.
GENOMA FILMS, casa di produzione e
distribuzione cinematografica che nasce nel
2016 da un’ idea di Paolo Rossi, si pone
come obiettivo quello di sostenere, affiancare
e promuovere il cinema indipendente italiano
e le opere prime. Appoggiare tutte le figure
professionali che hanno a cuore il diffondere
dell’arte in ogni sua forma, affiancando la
passione per l’audiovisivo a un senso di
responsabilità sociale. Il ricavato di ogni
progetto viene sempre devoluto parzialmente a
enti benefici.
Genoma Films, oltre a numerosissimi
riconoscimenti in festival internazionali, ha ricevuto il premio Green Drop Award alla 74
mostra del cinema di Venezia per aver
realizzato un film totalmente eco-sostenibile.
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ABACAB
Figlio dell'attore Raffaele Pisu e nipote di Mario
Pisu, dopo molti anni da attore recitando in
teatro, tv, fiction, spot televisivi e diversi film
come Non c'è più niente da fare o Il papà di
Giovanna di Pupi Avati., nel 2014 Antonio Pisu è
ideatore e attore di una serie televisiva dal titolo
Low Budget in onda su Studio Universal e
successivamente acquistata da Rai4. Nel 2017
scrive e dirige il film Nobili Bugie che vede tra gli
interpreti Claudia Cardinale, Giancarlo Giannini
e il padre Raffaele. Per questo film Antonio Pisu
riceverà numerosi riconoscimenti tra cui al 74º
Festival del cinema di Venezia il premio Kineo
come miglior opera prima, miglior commedia
all’ITFF e miglior sceneggiatura.
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GENOMA FILMS srl
Via Don Sturzo, 52/a
40135 Bologna
P.IVA 03533821207
SITO: www.genomafilms.it
Email: info@genomafilms.it; info.genomafilms@pec.it
PAOLO ROSSI:
Email: paoross@gmail.com
Tel: 348-7309495
ABACAB srl
VIA EX TIROASEGNO,
135 a CESENA (FO)
MAURIZIO PAGANELLI:
Email: arcobaleno1988@libero.it
Tel: 335-349484