6. I protocolli SBN

Post on 13-Jun-2015

223 views 1 download

description

Sapienza Università di Roma Anno Accademico 2012 – 2013 Informatica per gli Archivi e le Biblioteche Prof.ssa Linda Giuva Prof. Maurizio Caminito Lezione 6

Transcript of 6. I protocolli SBN

1

I protocolli SBN

Sapienza Università di RomaAnno Accademico 2012 – 2013

Informatica per gli Archivi e le BibliotecheProf.ssa Linda Giuva

Prof. Maurizio CaminitoLezione 6

Il protocollo Z39.50. Caratteristiche

Il protocollo Z39.50 è uno standard dell’American National Standards Institute. E' mantenuto dalla Library of Congress e detta le regole per la ricerca ed il recupero delle informazioni (Information Retrieval). La sua funzione e la sua struttura sono nate per facilitare l' interoperabilità tra sistemi in rete. Rende possibile consultare le basi dati di qualsiasi biblioteca (ma è usato anche per basi dati non bibliografiche, quali quelle multimediali), indipendentemente da quale sia il suo sistema di database. Le potenzialità di questo protocollo stanno nel consentire la consultazione di basi dati molto diverse tra loro attraverso

un unico linguaggio di interrogazione e con un'unica interfaccia.

2

HTTP Vs Z39.50

STATELESS contro SESSIONE DI RICERCA

Anche se nella ricerca Web è possibile navigare (browsing) all'interno dei campi della registrazione bibliografica verso altre registrazioni bibliografiche in una navigazione virtualmente infinita. Questa operazione non è effettuata in un ambiente basato su Z39.50, che utilizza invece una logica di tipo booleano.

3

Z39.50: Origin e Target

Il protocollo è basato sull'architettura CLIENT/SERVER

Specifica le strutture dei dati e le regole di scambio, che permettono ad un sistema client (chiamato Origin) di effettuare ricerche nelle basi dati di un sistema server (chiamato Target) e poter consultare i records risultanti.

4

I punti di accesso al SERVER SBN Z39.50

L'utente che effettua ricerche su server Z39.50, può scegliere per ciascuno dei punti di accesso le modalità di ricerca che ritiene più funzionali.

Il profilo SBN offre una serie di opzioni. Alcune di queste opzioni sono state definite come valori di default, nel senso che, se l'utente non seleziona la modalità di ricerca, il sistema ne sceglie automaticamente una preimpostata.I canali di ricerca sono: (1=nome personale, 4=titolo, etc.), mentre gli attributi di struttura specificano il tipo di ricerca (6=lista parole, 1=frase, etc.): SEMANTICS.

5

Opzioni di accesso al SERVER SBN Z39.50

Frase (1) La frase consiste di uno o più gruppi di caratteri separati da spazi vuoti. Il valore può essere cercato esattamente come appare nel termine di ricerca rispettando l'ordine delle parole e l'adiacenza.Parola (2) Una parola consiste in un gruppo di caratteri. Specifica che la parola è da ricercare esattamente, a meno che non sia esplicitamente troncata. Il termine parola non contiene spazi vuoti.Anno (4) Una ricerca per anno consiste in un termine numerico composto da 4 caratteri.Data normalizzata (5) Il giorno, mese, anno e ora in cui una transazione o evento si è svolto.Lista parole (6) Una lista di parole consiste in una o più parole separate da spazi vuoti. Non è considerato l'ordine delle parole. Ogni singola parola può essere troncata.Stringa (108) Il termine di ricerca è trattato come una stringa, una sequenza o un insieme di parole singole. 6

La struttura della richiesta

La richiesta si costruisce utilizzando degli operatori booleani (AND, OR, AND-NOT), e degli operandi. Un operando è formato dal termine di ricerca, che può essere una parola, un numero, una frase, un gruppo di parole, e da un attributo riferito al termine. Ad esempio nella stringa "autore=Rossi", "autore" è l'attributo, "Rossi" il termine. Gli attributi possono essere di vari tipi, bibliografici (ad esempio "autore persona", "titolo"), di relazione (ad esempio "maggiore di"), di posizione (ad esempio "prima posizione nel campo"), di struttura (ad esempio "frase", "parola"), di troncamento (ad esempio "troncamento a destra"), di completezza (ad esempio "sottocampo parziale")

7

Interrogare un server z39.50

8

9

«In altre parole alla risposta finale si potrà arrivare attraverso approssimazioni successive perché successive richieste del client possono basarsi sulle precedenti risposte ottenute dal server, che vengono riutilizzate dal server stesso. E’ questa una tradizionale funzione dell'information retrieval: per ciascuna richiesta vengono creati dei gruppi (sets) di registrazioni che soddisfano la richiesta e questi gruppi costituiscono la base per ulteriori elaborazioni. Da questo punto di vista Z39.50 è senz'altro uno strumento più potente e raffinato per eseguire ricerche bibliografiche.»

Antonio Scolari, World Wide Web e Z39.50: standard per la ricerca a confronto, Bollettino AIB, Vol 36, N° 4 (1996) (Versione online all’indirizzo http://bollettino.aib.it/article/view/8181/)

10

IL PROTOCOLLO Z39.50. UN DIALOGO IMMAGINARIO

“OK, let's try explaining it with an example...

Simplifying, Init might be seen as a greeting from the Origin ("Hello, do you speak English?") and a related response from the Target ("Hello. Yes, I do. Let's talk"). Without this positive two-way dialogue, the session cannot proceed.

A Search request is then transmitted from the Origin ("OK — can I have everything you've got about a place called 'Bath'?"), and is responded to by the Target ("I've got 25 records matching your request, and here are the first five. As you didn't specify anything else, I've sent them to you in MARC format, so I hope that's OK").

Finally, the Origin uses Present to ask for the data they want ("25, eh? Can I have the first ten, please. Oh, and I don't really like MARC. If you can send me some Dublin Core that would be great, and if not I'll settle for some unstructured text (SUTRS)"), resulting in the transmission of the records themselves from the Target.

AH... NOW I UNDERSTAND...»

11

L’apertura di SBNL’Indice• Evoluzione tecnologica• Consolidamento delle basi dati• Apertura ad altre applicazioni non SBN native• Da un protocollo di colloquio proprietario a due protocolli

Il protocollo SBN-MARC• Coesistenza col protocollo proprietario SBN• Trattamento di materiali diversi• XML: vocabolario per dati e regole di business specifici

al dominio SBN• Protocollo applicativo (regole interazione fra applicativi)

12

Perché SBN-MARC

Il nome SBN-MARC deriva dalla volontà di

ottenere la compatibilità tra lo standard SBN

e gli standard MARC più diffusi nel mondo

bibliotecario, e di favorire lo scambio dati a

livello internazionale.

13

MARC. Cenni

MARC è un acronimo, usato nel campo della biblioteconomia , che sta per 

MA chine R eadable C ataloging . Le norme MARC consistono dei formati MARC, che sono gli standard per la  rappresentazione e comunicazione delle relative informazioni bibliografiche in forma leggibile dalla macchina. I record MARC sono composti da tre elementi: • la struttura del record, • la designazione del contenuto • il contenuto dei dati della registrazione.

14

Protocollo SBN-MARC

Il protocollo SBN MARC è un protocollo applicativo, definisce cioè le regole di interazione tra applicativi Software.Il nome SBN-MARC deriva dalla volontà di ottenere la compatibilità semantica tra lo standard SBN e gli standard MARC più diffusi nel mondo bibliotecario, e di favorire lo scambio dati a livello internazionale.

15

MARC: per saperne di piùhttp://www.loc.gov/marc/

16

Gli obiettivi del protocollo SBN-MARC

• massima semplicità di colloquio tra il livello periferico e il livello centrale• incremento delle possibilità di ricerca e identificazione degli oggetti presenti nel

catalogo centrale• incremento della gestione di entità come Authority File (titoli di raggruppamento,

autori, soggetti/classi, marche, ecc.)• facilità di evoluzione del protocollo verso la risoluzione di nuove richieste di

servizio• maggiore libertà di costruzione funzionale del software locale• controllo di validità semantica dei dati a livello centrale• mantenimento e controllo della qualità dei dati del catalogo centrale• flessibilità di utilizzo del servizio centrale da parte dei sistemi locali, tramite la

definizione di profili di accesso al sistema centrale• monitoraggio degli interventi di inserimento/aggiornamento a livello centrale• compatibilità con il protocollo SBN attualmente utilizzato dai software locali e

dall’Indice attuale.

(Fonte: ICCU)

17

L’adozione di SBN-MARC

Compatibilità semantica tra lo standard catalografico utilizzato dal mondo SBN

(basato su ISBD) e il formato MARC.

(si è utilizzato come riferimento lo standard Unimarc)

Attraverso il protocollo SBN-MARC sono gestite alcune macro-tipologie di informazioni.

18

La conversione: Es.: il DOCUMENTO e la NATURA

Con il termine ‘documento’ ci si riferisce all’oggetto base di una catalogazione, e alla sua descrizione comprensiva degli elementi correlati (autori, titoli di raggruppamento, ecc.).Si può definire una simmetria con lo standard Unimarc: un documento è il contenuto di un record Unimarc e viceversa.

In ambito SBN, l’oggetto base della catalogazione si identifica con le nature: M (Monografia), S (Periodico), W (Titolo non significativo), C (Collana), N (Titolo analitico).La natura SBN corrisponde semanticamente al concetto di ‘bibliographic level’ secondo lo standard Unimarc.

19

Ricodifica dei servizi

I macro-servizi previsti nell’attuale versione del sistema Indice sono i seguenti:1. Ricerca2. Creazione3. Modifica4. Localizzazione/delocalizzazione5. Importazione in Indice6. Esportazione da Indice7. Allineamento

20

CARATTERISTICHE PROTOCOLLO SBN MARC

Gestisce utenze differenziate

Fornisce risposte diverse in base ad alcune variabili - Variabili del profilo utente: - Tipo di materiale che l’utente gestisce - Tipo di reticolo che l’utente gestisce - Variabili del messaggio di richiesta: - Numero record per blocco - Tipo di ordinamento lista sintetica - Tipo di prospettazione sintetica

21

Protocollo SBNMARC: nuove funzionalità

• può ricevere con la localizzazione un’indicazione generica della disponibilità del documento in digitale e/o la localizzazione dell’accesso alla risorsa elettronica

• gestisce l’attributo di legame facoltativo tra titolo e autore• accoglie gli spogli• la funzione di interrogazione presenta un maggior numero di

canali e filtri: – Gli autori, i soggetti e le marche possono essere cercati anche

mediante parole (fino a 4);– Tutti gli elementi ammettono il filtro per livello di autorità e per range

di date di inserimento e aggiornamento;– Per i titoli sono ulteriori filtri: il tipo materiale e il tipo record, un range

di date di pubbl., il codice di relazione con il nome.

22

Struttura base del protocollo SBN-MARC

SBN-MARC Server Interface

Server SBN Indice 2

Gestionale di biblioteca (ILS)

Schema XML:SBNMarc.xsd

Schema XML:SBNMarc.xsd

HTTPJMS

SBN-MARC Client Interface

23

ILS (Integrated Library System)

Un sistema integrato è un particolare software in cui i diversi applicativi che automatizzano le varie procedure dellagestione bibliotecaria condividono lo stesso database.

24

Gli elementi degli ILS

Il sistema informatico di supporto al sistema informativo bibliotecario:insieme di elementi interconnessi che raccolgono o ricercano, elaborano, memorizzano e distribuiscono informazioni per supportare le attività gestionali, decisionali e di controllo della biblioteca e per produrre valore agli utenti.

25

Le componenti del sistema integrato

26

Gli standard in biblioteca

Le biblioteche si basano su standard e normative pubbliche e documentate:●ISBD (http://www.ifla.org/)● RICA poi REICAT● Unimarc (http://www.unimarc.info/)● Z39.50 (http://www.niso.org/)● Dublin core (http://dublincore.org/)● METS, MAG, OAI PMH ecc.

27

Le attività da gestire