2018 Bachmann Dalla diagnosi al PDP...CODICI NOSOGRAFICI Tratto da “I DSA e gli altri BES....

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DALLA DIAGNOSI

AL PDP

Christina Bachmann, Centro Risorse

MAPPA SUI DSA

Christina Bachmann, Centro Risorse

Christina Bachmann, Centro Risorse

CODICI NOSOGRAFICI

Tratto da “I DSA e gli altri BES. Indicazioni per la pratica professionale”, documento del Consiglio Nazionale degli Psicologi, www.psy.it

Christina Bachmann, Centro Risorse

www.psy.it

Christina Bachmann, Centro Risorse

Raccomandazioni per la pratica

clinica definite con il metodo della

Consensus Conference (2007)

Consensus Conference Istituto

Superiore di Sanità (2011)

Documento d'intesa elaborato da

parte del PARCC in risposta a

quesiti sui disturbi evolutivi

specifici dell’apprendimento

(2011)

Decreto ministeriale del 12 Luglio

2011 con allegate Linee guida per

il diritto allo studio degli alunni e

degli studenti con disturbi

specifici di apprendimento

Direttiva Ministeriale BES

27/12/2012

C.M.8 del 06/03/2013

Nota 22/11/2013

L.170/2010

Christina Bachmann, Centro Risorse

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Hanno diritto alle stesse misure dei DSA!

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BES: sottocategorie

Vi sono comprese tre grandi sotto-categorie:

1. quella della disabilità

2. quella dei disturbi evolutivi specifici

3. quella dello svantaggio socioeconomico,

linguistico, culturale

(direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012)

Christina Bachmann, Centro Risorse

BES e PDP

Ha senso prevedere due distinti PDP?

Dato che anche i DSA sono BES e che gli

alunni con BES hanno diritto a usare gli

stessi aiuti previsti per i DSA non ha molto

senso prevedere due distinti modelli.

E’ consigliabile un unico modello con

l’iniziale indicazione del motivo di redazione

del PDP.

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NON ESISTE LA DIAGNOSI DI BES!!!

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PDP per tutti i BES?

Dalle considerazioni sopra esposte si evidenzia,in particolare, la necessità di elaborare unpercorso individualizzato e personalizzato peralunni e studenti con bisogni educativi speciali,anche attraverso la redazione di un PianoDidattico Personalizzato, individuale o ancheriferito a tutti i bambini della classe con BES,ma articolato, che serva come strumento dilavoro in itinere per gli insegnanti ed abbia lafunzione di documentare alle famiglie lestrategie di intervento programmate.

(direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012)

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PDP per tutti i BES?

Strumento privilegiato è il percorso

individualizzato e personalizzato, redatto in

un Piano Didattico Personalizzato (PDP),

che ha lo scopo di definire, monitorare e

documentare – secondo un’elaborazione

collegiale, corresponsabile e partecipata - le

strategie di intervento più idonee e i criteri

di valutazione degli apprendimenti.

(C.M.8 del 6 marzo 2013)

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BES senza diagnosi

Ove non sia presente certificazione clinica o

diagnosi, il Consiglio di classe o il team dei

docenti motiveranno opportunamente,

verbalizzandole, le decisioni assunte sulla

base di considerazioni pedagogiche e

didattiche;

ciò al fine di evitare contenzioso.

(C.M.8 del 6 marzo 2013)

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PDP

Non è un mero adempimento burocratico.

Tutela:

- l’alunno e la famiglia

- la scuola e gli insegnanti

E’ un contratto che nasce dalla condivisione.

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PDP = TUTELA

anche e soprattutto per la Scuola!!!

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AZIONI PER ALUNNI

CON BES

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• DSA o Difficoltà di apprendimento• DSL (recettivo o espressivo) o Difficoltà linguistiche• DCM• ADHD (con o senza iperattività; trattamentofarmacologico sì/no)• Spettro autistico (se non già tutelato da L.104)• Svantaggio socioeconomico, linguistico o culturale• altro

Normativa di riferimento:L.170Direttiva Ministeriale sui BES del 27/12/2012

ATTIVAZIONE PDP

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Redigere il PDP è compito del Consiglio di classe,che deve condividere il patto formativo con lafamiglia dell’alunno.

E’ utile la presenza di un docente specializzatosui DSA e BES che possa fare da “Referente” perla propria Scuola.

NON DEVE ESSERE REDATTO DAL REFERENTE!!!

CHI REDIGE IL PDP

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In Toscana:- ASL, IRCSS- Strutture accreditate - Equipe private autorizzate

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Classificazione degli errori in scrittura, non in lettura!

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Probabilmente per «autonoma» si intende

comprensione del testo letto in autonomia

Come si fa in classe a valutare la comprensione da ascolto, distinguendola

da altre difficoltà?

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Ripotare qua la tipologia di errori ortografici

(fonologici, non fonologici, fonetici)

Aspetti morfosintattici della scrittura

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Area del numeroArea del calcolo (scritto, a

mente, approssimativo)Area del senso del numero

Correttezza e/o velocità

Problem solving aritmetico

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Espressivo Recettivo

DSL o difficoltà?

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SelettivaSostenuta

VisivaUditiva

ADHD? Con o senza iperattività

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Verbale (MBT, MLT, WM)Visuospaziale

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Si intende efficienza intellettiva?La Regione Toscana inserisce questi dati nella relazione che trattiene

la famiglia, non c’è motivo di riportare questi dati nel PDP

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STRATEGIE UTILIZZATE

DALL’ALUNNO

• strategie utilizzate (sottolinea, identifica parole–chiave,

costruisce schemi, tabelle o diagrammi)

• modalità di affrontare il testo scritto (computer, schemi,

correttore ortografico)

• modalità di svolgimento del compito assegnato (è

autonomo, necessita di azioni di supporto)

• riscrittura di testi con modalità grafica diversa

• usa strategie per ricordare (uso immagini, colori,

riquadrature)

(dal modello di PDP per la scuola secondaria del MIUR)

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STRUMENTI UTILIZZATI

DALL’ALUNNO

• strumenti informatici (libro digitale, programmi per

realizzare grafici)

• fotocopie adattate

• utilizzo del PC per scrivere

• registrazioni

• testi con immagini

• software didattici

• altro

(dal modello di PDP per la scuola secondaria del MIUR)

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Non dovrebbero essere da crocettare, ma previste per tutti

Misura poco adatta alle superiori

Superata da registroelettronico

STRATEGIE E METODOLOGIE

• Valorizzare nella didattica linguaggi comunicativi altri dal

codice scritto (linguaggio iconografico, parlato),

utilizzando mediatori didattici quali immagini, disegni e

riepiloghi a voce

• Utilizzare schemi e mappe concettuali

• Insegnare l’uso di dispositivi extratestuali per lo studio

(titolo, paragrafi, immagini)

• Promuovere inferenze, integrazioni e collegamenti tra le

conoscenze e le discipline

• Dividere gli obiettivi di un compito in “sotto obiettivi”

(dal modello di PDP per la scuola secondaria del MIUR)

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STRATEGIE E METODOLOGIE

• Offrire anticipatamente schemi grafici relativi

all’argomento di studio, per orientare l’alunno nella

discriminazione delle informazioni essenziali

• Privilegiare l’apprendimento dall’esperienza e la

didattica laboratoriale

• Promuovere processi metacognitivi per sollecitare

nell’alunno l’autocontrollo e l’autovalutazione dei propri

processi di apprendimento

• Incentivare la didattica di piccolo gruppo e il tutoraggio

tra pari

• Promuovere l’apprendimento collaborativo

(dal modello di PDP per la scuola secondaria del MIUR)Christina Bachmann, Centro Risorse

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Occorre specificare meglio…

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DELIBERA TOSCANA

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DELIBERA TOSCANA

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o Forme di verifica e valutazione

personalizzate

o Strumenti compensativi

o Misure dispensative

CENTRO RISORSE® www.centrorisorse.infoChristina Bachmann, Centro Risorse

LEGGE SUI DSA L.170/2010

DELIBERA TOSCANA

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“A questo riguardo, la scuola predispone, nelleforme ritenute idonee e in tempi che nonsuperino il primo trimestre scolastico, undocumento che dovrà contenere almeno leseguenti voci, articolato per le disciplinecoinvolte dal disturbo:- dati anagrafici dell’alunno;- tipologia di disturbo;- attività didattiche individualizzate;- attività didattiche personalizzate;- strumenti compensativi utilizzati;- misure dispensative adottate;- forme di verifica e valutazione personalizzate.”

DALLE LINEE GUIDA sui DSA

del D.M.12 luglio 2012

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QUALI AIUTI NEL PDP?

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Stessi strumenti per BES e DSA?

Le scuole – con determinazioni assunte daiConsigli di classe, risultanti dall’esame delladocumentazione clinica presentata dallefamiglie e sulla base di considerazioni dicarattere psicopedagogico e didattico –possono avvalersi per tutti gli alunni conbisogni educativi speciali degli strumenticompensativi e delle misure dispensativepreviste dalle disposizioni attuative della Legge170/2010 (DM 5669/2011)

(direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012)

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STRUMENTI COMPENSATIVI

• Tabelle: dei mesi, dell’alfabeto e dei vari

caratteri, delle misure, delle formule

• tavola pitagorica

• Calcolatrice

• Registratore

• computer con programmi di video-

scrittura con correttore ortografico e

sintesi vocale, ecc.(C.M. 4099/A/4 del 5/10/2004)

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STRUMENTI COMPENSATIVI• Altresì l’alunno con DSA può usufruire di strumenti

compensativi che gli consentono di compensare le

carenze funzionali determinate dal disturbo. Aiutandolo

nella parte automatica della consegna, permettono

all’alunno di concentrarsi sui compiti cognitivi oltre che

avere importanti ripercussioni sulla velocità e sulla

correttezza. A seconda della disciplina e del caso,

possono essere:

• formulari, sintesi, schemi, mappe concettuali delle unità

di apprendimento

• tabella delle misure e delle formule geometriche

(dal modello di PDP per la scuola secondaria del MIUR)

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STRUMENTI COMPENSATIVI

• computer con programma di videoscrittura, correttore

ortografico; stampante e scanner

• calcolatrice o computer con foglio di calcolo e stampante

• registratore e risorse audio (sintesi vocale, audiolibri,

libri digitali)

• software didattici specifici

• computer con sintesi vocale

• vocabolario multimediale

(dal modello di PDP per la scuola secondaria del MIUR)

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STRUMENTI INFORMATICI

Christina Bachmann, Centro Risorse

APP per TABLET

CENTRO RISORSE® www.centrorisorse.infoChristina Bachmann, Centro Risorse

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MISURE DISPENSATIVE

All’alunno con DSA è garantito l’essere dispensato da alcune prestazioni non

essenziali ai fini dei concetti da apprendere. Esse possono essere, a

seconda della disciplina e del caso:

• la lettura ad alta voce

• la scrittura sotto dettatura

• prendere appunti

• copiare dalla lavagna

• il rispetto della tempistica per la consegna dei compiti scritti

• la quantità eccessiva dei compiti a casa

• l’effettuazione di più prove valutative in tempi ravvicinati

• lo studio mnemonico di formule, tabelle, definizioni

• sostituzione della scrittura con linguaggio verbale e/o iconografico

(dal modello di PDP per la scuola secondaria del MIUR)

Christina Bachmann, Centro Risorse

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VALUTAZIONE

(dal modello di PDP per la scuola secondaria del MIUR)

Christina Bachmann, Centro Risorse

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• tutti i docenti della classe

• il dirigente scolastico

• la famiglia dell’alunno

• il clinico (se presente)

CHI FIRMA IL PDP

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”Non c’è peggiore ingiustizia del dare cose uguali a persone che uguali non sono”.

Don Lorenzo Milani

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CENTRO RISORSEVia Galcianese 107/M

59100 Prato (PO)Tel. 0574-448717Fax 0574-070703

bachmann@centrorisorse.net

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