14 maggio 2007: incontro con Hasna, mediatrice culturale del Marocco.

Il Marocco è una Nazione che si trova nel continente chiamato Africa.

Non è molto lontano dall'Italia.

In Marocco si parla e si scrive in arabo.

La scrittura araba va da destra a sinistra.

Alla lavagna si leggono i nomi di due compagne di classe. Chi sono?

La bandiera del Marocco è rossa come il sangue versato nelle lotte per l'indipendenza e verde per rappresentare la pace.

Hasna indossa un velo sul capo. Si tratta di un copricapo che le donne di religione musulmana indossano quando

escono di casa.

In Marocco fa molto caldo.

Le case non hanno bisogno di tetti a punta per far scivolare la neve, perché la neve non cade quasi mai!

Le case hanno forma di cubo e al posto del tetto c'è una terrazza.

D'estate, quando fa più caldo di sempre, la famiglia va a dormire sulla terrazza e i bambini, per addormentarsi, contano le stelle:uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, no-ve, die-ci, un-di-zz, zzzz...

In Marocco fa molto caldo.

La bevanda più dissetante che tutti bevono è il tè caldo.

Per renderlo ancora più dissetante, il tè viene aromatizzato con la menta.

Qualche volta, al tè si aggiungono foglie di verbena. Questa ha effetto calmante.

Gloria indossa un tipico abito femminile marocchino e versa il tè!

In Marocco, l'ospite che fa visita in una famiglia, viene trattato come un re!

Lo si fa accomodare sul tappeto e gli si offre subito il tè alla menta.

Mentre l'ospite chiacchiera e beve il tè, sul fuoco cuoce il cous cous e anche il tajin.

Il cous cous è una pietanza di semolino che cuoce con il vapore insaporito da verdure, spezie e carne.

Il tajin è una speciale pentola di coccio con coperchio. In essa si cuoce pesce o carne con spezie.

Alcune spezie

peperoncino

peperoncino dolce

cumino

misto spezie

zenzero

coriandolo

cannella

sesamino

Appena il pranzo è pronto ci si lava le mani.

Ma l'ospite non va scomodato e così gli si porta “il lavandino magico” e lo si aiuta a lavarsi le mani.

Poi gli si porge l'asciugamano.

E finalmente si mangia.

Con le mani.

Hasna ci racconta la fiaba della principessa Haina.

Hasna ci insegna il gioco dell'elastico. L'elastico va saltato al ritmo di una filastrocca.

LAKA LAKA

DON TRIKA

MINI MINI

HOP

E prima di salutarci, Hasna ci fa animare una canzoncina marocchina.