Transcript of 11.00 6 aprile 2014 Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus in Piazza San...
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- 6 aprile 2014
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- Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana dell Angelus
in Piazza San Pietro nella V Domenica di Quaresima /A 6 aprile 2014
Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana dell Angelus in
Piazza San Pietro nella V Domenica di Quaresima /A 6 aprile
2014
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- Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
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- Il Vangelo di questa quinta domenica di Quaresima ci narra la
risurrezione di Lazzaro.
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- E il culmine dei "segni" prodigiosi compiuti da Ges: un gesto
troppo grande, troppo chiaramente divino per essere tollerato dai
sommi sacerdoti, i quali, saputo il fatto, presero la decisione di
uccidere Ges
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- Lazzaro era morto gi da tre giorni, quando giunse Ges; e alle
sorelle Marta e Maria Egli disse parole che si sono impresse per
sempre nella memoria della comunit cristiana.
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- Dice cos Ges: Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in
me, anche se muore, vivr; chiunque vive e crede in me, non morir in
eterno (Gv 11,25). Su questa Parola del Signore noi crediamo che la
vita di chi crede in Ges e segue il suo comandamento, dopo la morte
sar trasformata in una vita nuova, piena e immortale.
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- Come Ges risorto con il proprio corpo, ma non ritornato ad una
vita terrena, cos noi risorgeremo con i nostri corpi che saranno
trasfigurati in corpi gloriosi.
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- Lui ci aspetta presso il Padre, e la forza dello Spirito Santo,
che ha risuscitato Lui, risusciter anche chi unito a Lui.
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- Dinanzi alla tomba sigillata dellamico Lazzaro, Ges grid a gran
voce: "Lazzaro, vieni fuori!". E il morto usc, i piedi e le mani
legati con bende, e il viso avvolto da un sudario
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- Questo grido perentorio rivolto ad ogni uomo, perch tutti siamo
segnati dalla morte, tutti noi; la voce di Colui che il padrone
della vita e vuole che tutti labbiano in abbondanza (Gv
10,10).
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- Cristo non si rassegna ai sepolcri che ci siamo costruiti con
le nostre scelte di male e di morte, con i nostri sbagli, con i
nostri peccati. Lui non si rassegna a questo! Lui ci invita, quasi
ci ordina, di uscire dalla tomba in cui i nostri peccati ci hanno
sprofondato.
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- Ci chiama insistentemente ad uscire dal buio della prigione in
cui ci siamo rinchiusi, accontentandoci di una vita falsa,
egoistica, mediocre. Vieni fuori!, ci dice, Vieni fuori!. E un
bellinvito alla vera libert, a lasciarci afferrare da queste parole
di Ges che oggi ripete a ciascuno di noi.
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- Un invito a lasciarci liberare dalle "bende", dalle bende
dellorgoglio. Perch lorgoglio ci fa schiavi, schiavi di noi stessi,
schiavi di tanti idoli, di tante cose.
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- La nostra risurrezione incomincia da qui: quando decidiamo di
obbedire a questo comando di Ges uscendo alla luce, alla vita;
quando dalla nostra faccia cadono le maschere - tante volte noi
siamo mascherati dal peccato, le maschere devono cadere! e noi
ritroviamo il coraggio del nostro volto originale, creato a
immagine e somiglianza di Dio.
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- Il gesto di Ges che risuscita Lazzaro mostra fin dove pu
arrivare la forza della Grazia di Dio, e dunque fin dove pu
arrivare la nostra conversione, il nostro cambiamento.
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- Ma sentite bene: non c alcun limite alla misericordia divina
offerta a tutti! Non c alcun limite alla misericordia divina
offerta a tutti! ricordatevi bene questa frase.
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- E possiamo dirla insieme tutti: "Non c alcun limite alla
misericordia divina offerta a tutti". Diciamolo insieme: "Non c
alcun limite alla misericordia divina offerta a tutti".
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- Il Signore sempre pronto a sollevare la pietra tombale dei
nostri peccati, che ci separa da Lui, la luce dei viventi.
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- Ave Verum Corpus natum de Maria Virgine Ave, o vero corpo, nato
da Maria Vergine, Vere passum, immolatum in cruce pro homine, che
ha veramente patito ed stato immolato sulla croce per l'uomo, Cujus
latus perforatum fluxit aqua et sanguine, dal cui fianco trafitto
sgorg acqua e sangue:
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- Esto nobis praegustatum mortis in examine. fa' che ti possiamo
gustare in punto di morte. O Jesu dulcis, O Jesu pie, O Jesu, fili
Mariae, O Ges amabile, o Ges compassionevole, o Ges figlio di
Maria.
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