10_11_2011 COOPERARE PER LA SALUTE - Attori e politiche della cooperazione internazionale

Post on 13-Jun-2015

387 views 0 download

Transcript of 10_11_2011 COOPERARE PER LA SALUTE - Attori e politiche della cooperazione internazionale

1

2

100 m Un gioco rompighiaccio

3

La divisione del campo

100 m

100 m

100 m

200 m

200 m

4

5

Anche nella cooperazione

(sanitaria) non sempre è facile

trovare soluzioni semplici o fare

cose efficaci che possano servire e

durare nel tempo

6

7

8

10

11

12

Indice degli argomenti

• Gli attori della cooperazione (sanitaria) internazionale: ONG, cooperazione decentrata, coop. bilaterale, multilaterale, UN, MAAEE, JPO….;

• Le politiche dell‟aiuto allo sviluppo e della cooperazione sanitaria internazionale (in breve)

• Le regole / raccomandazioni per una buona cooperazione (sanitaria)

• La carenza di personale sanitario nei PVS, la necessità di inviare personale sanitario espatriato;

• Oppurtunità di lavorare in cooperazione (sanitaria) internazionale, siti web, contatti, candidature, ecc.

13

GLI ATTORI DELLA

COOPERAZIONE SANITARIA

INTERNAZIONALE

14

Moltiplicazione degli attori nel nord

ATTORI TRADIZIONALI • Circa 15 Agenzie delle Nazioni Unite (es. WHO, UNICEF, UNDP e altre)

• FMI, BM, istituite nel 1944

• L‟Unione Europea (il più grande donatore dell‟Africa Sub-sahariana)

• Più di 40 agenzie bilaterali governative (Cooperazione Italiana, DFID, GTZ, SIDA, DANIDA, ecc.)

• ONG (150 quelle riconosciute idonee dal MAE)

• Chiese e movimenti religiosi

NUOVI ATTORI • Almeno 20 Fondi Globali (GFATM, GAVI, ecc.)

• Un numero crescente di Fondazioni private (Melinda e Bill Gate, Clinton, Carter, Rockfeller, Ford, ecc.)

• Fondazioni bancarie (Unicredito, Banca Intesa, MPS ecc.)

• Cooperazione decentrata (Regioni, Province, Enti Locali, USL, Scuole, ecc.)

• Testimonials (uomini e donne di cultura, spettacolo e sport)

SOCIETÀ CIVILE NELLE SUE DIVERSE ESPRESSIONI • ONG: registrate o non registrate

• Categorie professionali (Ordine dei medici, Patologi senza Frontiere, Agronomi SF, ecc.)

• Imprese: responsabilità sociale di impresa

• Movimenti per la globalizzazione alternativa (es. WSF Porto Alegre, Rio, Nairobi)

• Lavoratori immigrati (importanza crescente delle rimesse)

• Aumento dei flussi del turismo solidale

• …………………..

ONG attive in interventi d’emergenza:

da 938 nel 1972 a 26.881

15

La “Babele” degli aiuti

16

Medico Direttore di un Distretto dell’Africa Occidentale:

“Abbiamo un problema qui: troppi gruppi diversi che parlano lingue diverse e vogliono cose diverse …

… c’è il Ministero della Salute, la cooperazione francese, USAID, MSF, l’UNICEF, l’OMS, i Tedeschi, i Canadesi, i Missionari, il Comune di Firenze ed anche altri …”

17

Il mondo della cooperazione allo sviluppo e degli aiuti umanitari ha una dimensione ed una complessità che sono difficilmente

apprezzabili dai non addetti ai lavori

18

Gli attori: “Finanziatori / Implementatori”

• ONG (nazionali – internazionali) • Opportunità di lavorare in cooperazione durante le scuole

di specializzazione • Coop. decentrata (Comuni, Regioni, Provincie, ecc.) • Il movimento della Croce Rossa Internazionale • Agenzie/Fondi ONU (UNDP, OMS, UNICEF, UNHCR…) • Unione Europea • Agenzie di cooperazione governativa – il MAAEE italiano

19

ONG / NGO

Che cosa sono?

Cosa fanno?

20

Le organizzazioni non governative, in sigla ONG, in Italia sono delle particolari

ONLUS che concentrano la loro attività nella cooperazione allo sviluppo e che sono

riconosciute dal Ministero degli esteri ed inserite in una specifica lista.

Più in generale, sono organizzazioni indipendenti dai governi e dalle loro politiche e

generalmente, anche se non sempre, si tratta di organizzazioni non aventi fini di lucro

(non profit) che ottengono almeno una parte significativa dei loro introiti da fonti

private, per lo più donazioni.

Le ONG di cooperazione allo sviluppo sono libere associazioni, create da privati

cittadini che, per motivazioni di carattere ideale o religioso, intendono impegnarsi a

titolo privato e diretto, per dare un contributo alla soluzione dei problemi del

sottosviluppo, principalmente quelli del sud del mondo.

Queste, non avendo fonti di finanziamento istituzionali, ed essendo per statuto senza

finalità di lucro, in ragione della filosofia umanitaria e sociale che le anima, realizzano

le loro attività grazie a finanziamenti esterni; si basano comunque anche sull'apporto

di lavoro volontario, gratuito o semigratuito, offerto da membri e simpatizzanti.

I due caratteri essenziali per definire un'organizzazione non governativa di

cooperazione allo sviluppo, sono quindi costituiti dal carattere privato, non

governativo dell'associazione, e da quello dell'assenza di profitto nell'attività.

Caratteristica di queste organizzazioni è una forte spinta ideale, finalizzata

all'obiettivo di contribuire allo sviluppo globale dei paesi socialmente ed

economicamente più arretrati.

21

22

23

24

http://www.ongitaliane.org/

25

26

L’idoneità MAE REQUISITI

• Personalità giuridica

• Cooperazione tra i fini istituzionali

• No fini di lucro

• Strutture e personale qualificato per realizzare le attività

per cui chiede l’idoneità

• Esperienza operativa di almeno 3 anni nei PVS

Idoneità per

• progetti di cooperazione nei PVS

• Informazione in Italia

27

Confederazioni di ONG

• FOCSIV (Federazione degli Organismi Cristiani di Servizio Internazionale Volontario): riunisce ONG di ispirazione cattolica

• COCIS (Coordinamento delle Organizzazioni Non Governative per la Cooperazione Internazionale allo Sviluppo): raggruppa ONG di matrice laica

• CIPSI (Coordinamento di Iniziative Popolari di Solidarietà Internazionale): riunisce ONG di ispirazione cristiana e realizza progetti senza l’invio di volontari espatriati

28

FINANZIAMENTO DEI

PROGETTI DELLE ONG

Il problema dei finanziamenti e

dell’indipendenza delle ONG

Finanziamenti pubblici (MAE, UE, Agenzie e Fondi Internazionali, Enti locali)

Finanziamenti

privati (fondazioni,

imprese e privati

cittadini …)

29

Personale, collaboratori, volontari e cooperanti

Retribuzione e salari?

30

31

32

Le ONG Internazionali

Quali vi vengono in mente?

Le ONG italiane

33

www.cuamm.org

35

www.emergency.it

36

www.msf.org

37

38

39

41

42

Brainstorming

Le ONG: punti di forza e debolezza ?

Pro e contro nel lavorare con le ONG ?

43

LE ONG: punti di debolezza

• Dubbia neutralità

politica

• Poco rispetto delle linee

di Programmazione locale

• Scarso adeguamento agli

standards locali

• Sottrazione del personale

• Competizione esasperata

• Scarsa propensione alla

valutazione e alla verifica

dei risultati

The role of Northern NGOs (Non-Governmental Organisations) in rehabilitating

the health sector in post-conflict settings: a need for a critical analysis.

World Hosp Health Serv. 1997;33(2):17-21

44

Ci sono delle opportunità per lavorare nei PVS da

specializzandi?

45

JUNIOR PROJECT OFFICER

PER SPECIALIZZANDI IN MEDICINA

OBIETTIVO:

Offrire un’opportunità formativa in Africa od in

altri PVS, dove gli specializzandi possono

approfondire, nell’ambito di un progetto di

cooperazione sanitaria internazionale, le

competenze e le abilità teorico-pratiche legate alla

specializzazione

47

A carico della Scuola di specializzazione

• mantenimento della borsa

A carico di Medici con l‟Africa Cuamm:

• copertura assicurativa

• alloggio dello specializzando

A carico dello specializzando:

• vitto

• visti e permessi

• spese di viaggio

ASPETTI PRATICI

49

Per informazioni e candidature

50

LA COOPERAZIONE DECENTRATA

• Cooperazione allo sviluppo svolta dagli Enti locali italiani (Regioni, Provincie, Comuni …) coinvolgendo le risorse della società civile organizzata presente sul territorio: Università, sindacati, ASL, piccole e medie imprese, imprese sociali, ONG.

• Partnership con un ente omologo dei PVS e partecipazione delle diverse componenti rappresentative della società civile dei paesi partner nel processo decisionale.

Una delle ultime strategie

51

52

Brainstorming

La Cooperazione Decentrata:

punti di forza e debolezza ?

Pro e contro nel lavorare con la

Cooperazione Decentrata?

53

Il Movimento internazionale della Croce

Rossa e Mezzaluna Rossa

Società Nazionali (179)

I sette principi fondamentali:

umanità, imparzialità, neutralità, indipendenza, servizio volontario,

unità ed universalità

IFRC

54

• Visite ai prigionieri di guerra ed ai detenuti civili.

• Ricerca di persone scomparse.

• Riunificazione delle famiglie separate dalla guerra.

• Trasmissione di messaggi tra membri della stessa famiglia attraverso la linea del fronte.

• Distribuzione di cibo, acqua e fornitura di assistenza sanitaria alle popolazioni che

ne sono private.

• Disseminazione delle norme del Diritto Internazionale Umanitario, particolarmente tra le

forze armate.

• Controllo dell‟applicazione delle Convenzioni di Ginevra.

• Segnalazione delle violazioni e contributo all‟ulteriore sviluppo del Diritto

Internazionale Umanitario.

55

A livello internazionale, la Federazione ha il mandato di coordinare le attività del

Movimento nei soccorsi in caso di calamità naturali o disastri tecnologici, nelle

emergenze sanitarie e nei programmi di assistenza ai rifugiati.

Nei grandi movimenti di popolazione, la Federazione viene in aiuto alla Società

Nazionale del Paese dove le persone si sono rifugiate, assistendo tipicamente

nella fornitura di acqua potabile alle strutture sanitarie di base, nell‟assistenza

sanitaria di emergenza, nel creare strutture di accoglienza e nella distribuzione di

aiuti alimentari ed altri generi di prima necessità.

56

IL SISTEMA DELLE NAZIONI UNITE

WHO

FAO

ILO

UNESCO

World Bank Group

(WTO - trade, …) IMF

Research and Training Inst.

Related Organisations

Specialized Agencies

(Social Dev., Human

Rights, Population, …)

(UNDP, UNICEF, UNFPA,

WFP, UNHCR, …)

Secretariat

Functional CommissionsProgrammes and Funds

General

Assembly

Economic and

Social Council

Trusteeship

Council

International

Court of

Justice

Security

Council

Regional CommissionsOther UN Entities

Agenzie Specializzate

Programmi e fondi speciali

N.Y. N.Y. N.Y. N.Y. L’ Aia

57

58

59

MILLENNIUM SUMMIT

Settembre 2000:

189 Stati delle Nazioni

Unite valutano la

situazione di squilibrio

mondiale e si impegnano

a eliminare la povertà e a

sostenere lo sviluppo.

Nella Millennium Declaration sono delineati 8 obiettivi per lo sviluppo (Millennium Development Goals), da raggiungere entro il 2015

62

www.mdgs.un.org

63

64

Altre Agenzie Specializzate, fondi delle NU

65

www.who.int

66

67

• Documenti di riferimento

• Principi di base

• Linee guida operative

• Attività sul campo

PRIMARY HEALTH CARE

68

69

70

71

73

74

• L'UNICEF è la principale organizzazione mondiale per la tutela dei diritti e delle condizioni di vita dell'infanzia e dell'adolescenza.

• Mission: mobilitare in tutto il mondo risorse, consenso e impegno al fine di contribuire al soddisfacimento dei bisogni di base e delle opportunità di vita di ogni bambino, ragazzo e adolescente.

• (l’UNICEF è finanziato in larga parte con contributi privati raccolti dalle organizzazioni nazionali)

75

76

The Office of the United Nations High Commissioner for Refugees was established on December 14, 1950, by the United Nations General Assembly. The agency is mandated to lead and co-ordinate international action to protect refugees and resolve refugee problems worldwide.

Its primary purpose is to safeguard the rights and well-being of refugees.

77

BANCA MONDIALE (1945)

OBIETTIVI • Assistere la ricostruzione e lo sviluppo dei territori dei paesi

membri • Facilitare investimenti di capitali per attività produttive • Promuovere la crescita equilibrata del commercio internazionale • Contribuire all’aumento della produttività e delle condizioni di vita e

di lavoro • Ridurre la povertà e migliorare le condizioni di vita mediante la

promozione di una crescita sostenibile ed investendo nella persona umana

STRUMENTI • Prestiti a lungo termine e assistenza tecnica

Nasce come Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo

78

AGGIUSTAMENTI STRUTTURALI (PAS)

degli anni ‟80. Vi ricordate?

Tagli drastici alla spesa pubblica (compresi i

servizi sociali come sanità e istruzione)

Privatizzazioni in tutti i settori, e privato come

modello

Assicurazioni sanitarie, nazionali e private

Programmi verticali per controllo di singole

malattie

Enfasi sull‟efficienza a scapito dell‟equità

User fees, compartecipazione alla spesa sanitaria

79

FAO

ILO

WFP

FMI

Altre Agenzie e Fondi UN

82

Brainstorming

Le Agenzie Specializzate delle NU:

punti di forza e debolezza ?

Pro e contro nel lavorare con le Agenzie

Specializzate delle NU?

83

Fondi per la cooperazione: provengono dal bilancio UE e dal Fondo europeo di sviluppo (finanziato dagli stati membri)

E’ la Commissione Europea ad occuparsi di cooperazione

INTERVENTI

• Co-finanziamento di azioni di sviluppo

• Budget support

• Aiuto alimentare, aiuto umanitario, attività a favore di profughi e rifugiati

UNIONE EUROPEA

84

Mission: attuare gli strumenti di assistenza esterna della

Commissione europea in ambito di sviluppo, mediante il

cofinanziamento di progetti in vari settori

PRINCIPALI AMBITI DI INTERVENTO

• Accesso all’acqua potabile

• Sviluppo rurale e sicurezza alimentare

• Salute

• Educazione

• Economia e commercio

• Diritti umani

• Sicurezza e giustizia

EUROPEAID

85

86

ECHO (European Commission

Humanitarian Aid Office)

Mission: portare assistenza e soccorso urgente alle

vittime delle catastrofi naturali o dei conflitti, opera in

contesti di emergenza

Modalità: mobilizza rapidamente aiuti (beni di prima

necessità, materiale sanitario e farmaci, carburante) o

servizi (equipes sanitarie, supporto logistico)

87

88

NOTE SULLA COOPERAZIONE

ITALIANA

89

La Cooperazione Italiana

• Anni ‟60-‟70

• Il Governo interviene in maniera molto indiretta. Legge n. 75, 10 Luglio, 1960, con integrazione decreto presidente della Repubblica n. 237. Dispensa militare.

• Legge n. 1222 del 1971.

• Anni „70-‟80

• Legge n. 38 del 1979 “Cooperazione con i paesi in via di sviluppo” come componente delle relazioni economiche internazionali

• Istituita la DGCS e riconosciute le ONG idonee. Al via la cooperazione ed i programmi di cooperazione sanitaria bilaterale.

• Legge n. 73 del FAI. Fondo Aiuti Italia. 1900 Miliardi

• Legge n. 49, 1987 “Nuova disciplina della cooperazione italiana con I PVS” parte integrante della politica estera italiana.

• Anni ‟90

• Nel 1991 L’Italia è tra I primi donatori al mondo con quasi 5.000 Miliardi di finanziamenti. Poi gli scandali, gli arresti e il declino. Nel 1998 gli aiuti pubblici allo sviluppo raggiungono lo 0,13% del PIL.

• Anni 2000

• La crisi continua. E’ crisi politica: cooperazione internazionale come funzione residuale, compassionevole della politica estera; grave mancanza di strategia e severa inefficienza (Peer Review Italia, OCSE, 2004)

• Dibattitto sulla nuova legge e sull’istituzione dell’Agenzia allo Sviluppo

90

91

LEGGE N. 49 DEL 1987 “Nuova disciplina della

cooperazione italiana con i PVS”.

“La cooperazione allo sviluppo è parte integrante

della politica estera dell’Italia e persegue obiettivi di

solidarietà tra i popoli e di piena realizzazione dei diritti

fondamentali dell’uomo ispirandosi ai principi sanciti

dalle Nazioni Unite e dalle convenzioni CEE-ACP”

(art. 1)

COOPERAZIONE ITALIANA

92

Principi ispiratori della Cooperazione

sanitaria (1989)

• equità

• enfasi sulla prevenzione

• partecipazione della comunità

• tecnologia appropriata

• intersettorialità

• promozione dell’autosufficienza

COOPERAZIONE ITALIANA

93

94

I finanziamenti dell’Italia (aiuto pubblico allo sviluppo come percentuale del PIL)

95

96

Fondi insufficienti, maldistribuiti tra paesi e settori. La salute

di base riceve meno del 5% contro il 15% previsti.

97

Solo il 28% dell’assistenza allo sviluppo è gestito in Italia dalla Direzione Generale per la

Cooperazione allo Sviluppo (DGCS) del Ministero degli Affari Esteri, mentre più del 70%

dei contributi pubblici è stanziato direttamente a istituzioni internazionali e a iniziative

multilaterali dal Ministero dell’Economia e Finanza.

La Legge di stabilità del 2011 ha ridotto di un ulteriore 45% il contributo per la

cooperazione allo sviluppo, che per l’anno entrante raggiunge il record negativo di 179

milioni di euro: meno di 1/10 delle risorse di cui dispone la sola organizzazione Medici

Senza Frontiere a livello globale[3].

“Non possiamo realizzare nessun nuovo progetto, ad eccezione delle iniziative

multilaterali, che comunque saranno rinnovate con finanziamenti sostanzialmente ridotti,

e dei progetti già approvati per cui le risorse sono state allocate in precedenza. Non

potremo avviare niente di nuovo fino alla fine del 2011”.

L’Italia pertanto perderà dal 2011 il seggio unico al Consiglio d’Amministrazione del

Fondo Globale, seggio che ha detenuto fin dal 2001.

la decisione di ridurre le risorse destinate alla Cooperazione Internazionale allo Sviluppo

è chiaramente una scelta politica, e non una necessità giustificabile solo con la crisi[5].

Ci sono infatti esempi di altri paesi ancor più colpiti dalla crisi finanziaria rispetto all’Italia

che non solo hanno mantenuto i propri impegni rispetto agli aiuti allo sviluppo, ma li

hanno addirittura aumentati.

98

GLOBAL FUND

• Nazioni Unite, giugno 2001: Kofi Annan lancia l’idea di un

fondo globale per la lotta all’AIDS esterno alle UN

• G8 2001 (Genova): unico fondo globale per la lotta

all’AIDS, la tubercolosi e la malaria

• Il GF comincia a operare nel gennaio 2002

• Finora sono stati impegnati 14,9 miliardi di $ in 140 paesi

per supportare programmi di prevenzione e trattamento

contro le 3 patologie

99

Global Public Private Partnerships

100

Obiettivi

Attrarre, gestire ed erogare risorse aggiuntive

attraverso una nuova partnership pubblico-

privato che darà un contributo sostenibile e

significativo alla riduzione di infezione, malattia e

mortalità da HIV/AIDS, tubercolosi e malaria,

mitigandone l’impatto nei Paesi bisognosi e

contribuendo alla riduzione della povertà come

parte degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio

101

PROGRAMMI VERTICALI: COME

SILOS Approccio verticale

102

103

104

105

Lettura consigliata:

106

Per saperne di più sugli aiuti internazionali

107

Grazie ed arrivederci

Dr. Luca Scali - e mail: l.scali@usl7.toscana.it