Flow Cafè “Cooperare per gestire il rischio di alluvioni” - report e risultati

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Patrizia Ercoli e Sabrina Franceschini Regione Emilia-Romagna Flow Cafè “Cooperare per gestire il rischio di alluvioni” - report e risultati

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Patrizia Ercoli e Sabrina FranceschiniRegione Emilia-Romagna

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Partecipazione

La direttiva 2007/60/ce afferma che nell’elaborazione delle mappe di pericolosità e del Piano di Gestione del Rischio Alluvioni la comunicazione, la consultazione e la partecipazione pubblica rivestono un ruolo strategico

MA NON SOLO…Il coinvolgimento di cittadini e stakeholder nella

programmazione e attuazione delle politiche, quelle legate alIa gestione del rischio in particolare, non è solo una scelta (politica…e lo è) ma un bisogno dell’amministrazione. Nel processo di partecipazione il «sapere tecnico» degli esperti incontra il «sapere tacito» di chi vive il territorio e in un’azione di ascolto, confronto e scambio, si crea valore.

Perché la partecipazione pubblica?

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Partecipazione

La Regione ha avviato nel 2013 la progettazione di un percorso di partecipazione, SEINONDA, che, aveva come obiettivi:

• Mettere a disposizione del pubblico i risultati delle varie azioni previste

( mappe e piano gestione)• Assicurare e incoraggiare il

coinvolgimento dei pubblici in tutte le fasi

• Raccogliere indicazioni per possibili azioni di mitigazione del rischio nell’elaborazione del Piano di Gestione

Obiettivi

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Partecipazione

Alcuni dati del processo SEINONDA 2014

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Partecipazione

I Progetti di Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni

3 nuovi Progetti di Piano

Parte B

Parte A

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Partecipazione

PGRA Parte BIl sistema di allertamento

Fasi della preparazione e reazione

23 ottobre Parma

PGRA Parte A

La manutenzione dei corsi d’acqua, dei canali e della costa

Fasi della prevenzione e protezione

15 ottobre Forlì

E da questi temi ripartiamo con SEINONDA 2015

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PartecipazioneOFFLINE ONLINE

AVVI

OPA

RTEC

IPAZI

ONE

FINE

Convegno Nazionale ACQUA DI QUALITA’ E

SICUREZZA IDRAUILICA

Web ioPartecipo+: Piazza online “SEINONDA”

Giornate di Formazione

in collaborazione con Ordini Professionali

20 M

arzo

20

15M

ag.-G

iu.

2015

Dice

mbr

e 20

15 Elaborazione finale dei P.G.R.A.

Pubblicazione dei P.G.R.A.

Ott-N

ov.

2015

Flow CafèCoast Esonda 2015

(Ferrara Fiere)Workshop interni della Cabina di Regia

3 Incontri TecniciInterProvinciali

Processo SEINONDA 2015

Workshop partecipato:Parte A dei Piani (Forli) 1

5 ot

t. 20

15 1

4 ot

t.20

15 2

3 se

tt.

2015

Workshop partecipato:Parte B dei Piani (Parma) 2

3 ot

t.20

15

Convegno Attuazione della Direttiva Alluvioni

2007/60/CE in Emilia Romagna (Modena)

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PartecipazioneFlow Café

Cooperare per gestire il rischio di alluvioni.

Chi: Iniziativa a cura della Regione Emilia-Romagna (Servizio Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica) con il contributo della Cabina di Regia “Direttiva Alluvioni” (DGR 1244/2014)

Cosa: Laboratorio partecipativo per costruire insieme a istituzioni, università, imprese e associazioni nuove collaborazioni per la gestione dei sistemi fluviali e costieri

Come: Conversazioni e dibattito liberi e creativi sul tema della gestione dei sistemi fluviali e costieri, alla presenza dei massimi esperti nel campo, delle associazioni più rappresentative e delle imprese più innovative del settore.

Perché: Per far crescere nuove idee e prototipi che diano un valore aggiunto ai Piani di Gestione del Rischio di Alluvioni di prima generazione.

Dove e Quando:

Ferrara Fiera, mercoledì 23 settembre 14.00 – 18.00 (Sala nera)

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Partecipazione

35 PARTECIPANTI20 MEMBRI DELLA CABINA DI REGIA

Enti pubblici (Italia Sicura, DPCN, CNR, ANCI, ANBI) Esperti del mondo accademico Principali imprese partecipanti a RemTech che lavorano

nel campo della difesa del suolo/ambiente Associazioni rappresentative ambiente (CIRF,

Legambiente, WWF, AIPIN, etc) Comitato Volontariato Gestori reti (Italferr, Enel, etc) Ordini professionali

Flow CaféGli invitati

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Partecipazione Flow CaféI metodi usati

MOSAICO DIGITALE – MODI’E’ un sistema di brainstorming digitale che consente la visualizzazione e raccolta istantanea delle idee che vengono discusse e proposte dai partecipanti suddivisi in gruppi di lavoro. Il metodo è molto interattivo e prevede : • Una breve introduzione del tema da trattare e della

domanda per la discussione.• La discussione interattiva in piccoli gruppi di lavoro• La scrittura e la visualizzazione su un grande schermo

condiviso delle idee e delle proposte che i gruppi di lavoro inviano attraverso delle tastiere.

• La rilettura delle idee e proposte che emergono in ciascuna sessione per cercare punti di convergenza,

LEGO® SERIOUS PLAY® e DUPLO® S usa per facilitare e agevolare i processi decisionali e di problem solving che si basa su un processo che nasce dal cuore dei mattoncini LEGO. Effetto leva per la prototipazione veloce di idee e azioni future attraverso metafore e forme di storytelling. Il metodo del rapid prototyping consente di visualizzare velocemente i processi, le fasi e possibili implicazioni per identificare punti di forza e debolezza e per poter introdurre eventuali miglioramenti.

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Partecipazione Flow CaféI metodi usati

IDEA BOXES® • Nella seconda parte di ogni workshop del percorso

Seinonda si prevede una sessione di prototipazione veloce (lancio di idee e progetti) nella quale i partecipanti lavorano in gruppi tematici per elaborare idee e suggerimenti rispetto a temi, sfide, problemi che vengono lanciati dagli organizzatori e facilitatori. Ogni partecipante elabora, delle idee, progetti e soluzioni su una scheda (titolo, obiettivi, azioni), le condivide e con il gruppo che stabilisce come raccontarle in plenaria attraverso il proprio IDEA BOX.

• L'IDEA BOX è una scatola bianca nella quali tutte le facciate possono essere utilizzate per descrivere e presentare con immagini, parole e colori gli elementi principali del progetto di ciascun gruppo di lavoro (idee, progetti, soluzioni). Tutte le informazioni delle varie sessioni

dei workshop sono inserite in un rapporto

finale che contiene le proposte, idee e concetti

emersi in risposta alle domande discusse tra i

partecipanti.

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Partecipazione

Prima parte: domande su cui i componenti dei tavoli devono lavorare:• Descriviamo esempi di buone pratiche ed esperienze esistenti di cooperazione

per la gestione del rischio di inondazione (prevenzione, protezione, preparazione, ritorno alla normalità e analisi)

• Identifichiamo cinque priorità per migliorare la cooperazione per la gestione del rischio di inondazione

Seconda parte: Attività di lavoro in gruppi che si concentrano su un prototipo di cooperazione (pubblico-privata) sulla gestione del rischio nelle sue quattro componenti: prevenzione, protezione, preparazione, ritorno alla normalità e analisi

1. Come rafforzare la condivisione di esperienze e conoscenze2. Come valorizzare e reperire le risorse umane e finanziarie3. Come rafforzare la multidisciplinarietà nella gestione del rischio, coinvolgendo

anche le scienze umane e mediche 4. Come sensibilizzare al concetto di rischio e comunicarlo5. Sicurezza del territorio e tutela dell’ambiente: come favorire la cooperazione tra

imprese e istituzioni

Flow CaféI temi affrontati

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PartecipazioneESEMPI (13) COLLABORAZIONI (8) SUGGERIMENTI (13) BUONE PRATICHE in atto

(8)4, 17: Life Taro10: Progetto Micore13: Caso El Ssalvador:

distribuzione dei terreni limitrofi ai corsi d’acqua per uso agricolo, manutenzione a costo zero

14: Piano di protezione civile di Firenze (collaborazione cittadini-istituzioni) – pubblicazione sulle pagine gialle

18: Progetto Ricerca Sabbie sottomarine difesa costiera (RER-CNR)

19: Città di Colonia (collaborazione multidisciplinare per la previsione degli eventi alluvionali)

20: Olanda, ripascimento sabbie dragate

21: modellazione del deflusso di piena in tempo reale realzzato in collaborazione con Universita e Regione

24: sistemi di difesa della costa che sfruttano il moto ondoso per energia

28: #SocialProCiv30: Contratti di fiume

(Marecchia, Trebbia) 42: Cooperazione tra imprese e

istituzioni *regione Liguria) cper la condivisione delle conosocenze cartograficehe a livello comunale *tutti i comuni

7, 8 , 29, 35, 40, 41: collaborazione tra università e ricerca e cittadini23: integrazione delle forze operative in emergenza26: tra società di servizi e comuni in fase di emergenza

1: lista di cose utili da fare post emergenza per i Comuni

2: risorse e ingegneria naturalistica per la prevenzione

6: buona pianificazione territoriale e sua conoscenza

9: gestione diretta dei sistemi 11: multisciplinarietà12: rete diffusa di protezione civile16: rischio residuale, università, parametri

per le assicurazioni 21: Modellazioni idrauliche: collaborazione università – enti

25: prevenzione non strutturale e coinvolgimento dei cittadini

27: emergenza aiuta la collaborazione, non il tempo differito

33: tutti tenere conto del rischio, enti e società

34: Esperienza di sostegno alla popolazione e alle amministrazioni colpite da emergenze da parte di colleghi che hanno subito in passato l’emergenza

38: migliorare la conoscenza e la percezione del sistema di allertamento;

39: contributo sociologi nella comunicazione con la popolazione e la cooperazione tra i vari soggetti

3: collaborazione e tra università e autorità di bacino5: giornata di informazione sul rischio locale con i residenti15: centro funzionale22: esercitazioni di protezione civile per testare i piani31: protezione con tecniche a basso impatto ambientale32: omogeneizzazione del sistema di allertamento a livello nazionale36: adeguare PEC37: effettuare istruttorie adeguate a Piani e interventi

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Partecipazione

LE PRIORITA’ (seconda domanda)

1. SEMPLIFICAZIONE E CHIAREZZA (ruoli e competenze, sistema di governance, strumenti e piani)

2. CONDIVISIONE DEI DATI E DELLE CONOSCENZE E MIGLIORAMENTO (anche a livello locale)

3. COOPERAZIONE tra Enti di governo, di ricerca, cittadini e imprese (nella gestione dei sistemi fluviali e costieri)

4. SPERIMENTARE FORME DI CROWD SOURCING5. VALORIZZARE L’ESPERIENZA MATURATA IN FASE DI EMERGENZA DELLE

STRUTTURE TECHICHE E OPERATIVE6. INFORMAZIONE E FORMAZIONE (cittadini, Sindaci, scuole: generale e

specifica sull’evento che interessa il territorio in cui la comunità vive)7. PRESIDI TERRITORIALI FORMATI (sia in fase di emergenza che di

prevenzione)8. INVESTIMENTI E INCENTIVI (delocalizzazione, defiscalizzazione, interventi di

riduzione del rischio)9. INTEGRAZIONE TRA PIANIFICAZIONE URBANISTICA E PIANIFICAZIONE DEL

RISCHIO

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Partecipazione Flow CaféI prototipi

5 progetti / prototipi prodotti dai tavoli di lavoro

Titolo del progettoSinergia attiva, non dualismo, fra azioni di sicurezza territoriale e tutela natura

Tema 5. Sicurezza del territorio e tutela dell’ambiente: come favorire la cooperazione tra imprese e istituzioni

OBIETTIVO: Formazione di tavoli istituzionali di confronto e scambio di informazioni fra enti, operatori, soggetti interessati, con ruolo di mediazione affidato a terzi (università) - condivisione di problemi, soluzioni, metodologie, modalità

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Partecipazione Per il report completo e per partecipare vi invitiamo a visitare la piazza SEINONDA

http://partecipazione.regione.emilia-romagna.it/iopartecipo Facebook: io PartecipoTwitter: @ioPartecipoPlus

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Partecipazione

Grazie a voi…

…e alla nostra Cabina di Regia

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Partecipazione

CONTATTIPatrizia ErcoliServizio Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica [email protected]

 Sabrina Franceschini Servizio Comunicazione, Educazione alla sostenibilità e strumenti di [email protected]

PER INFORMAZIONI SUI PGRA [email protected]