10. Conoscere l'utente (Parte I)

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Slides dalle lezioni del corso di Interazione Uomo Macchina per il corso di laurea in Informatica - Università di Milano Bicocca (prof. R.Polillo) - Lezione del 27 marzo 2014

Transcript of 10. Conoscere l'utente (Parte I)

Corso di Interazione Uomo MacchinaAA 2013-2014

Roberto Polillo

Corso di laurea in InformaticaUniversità di Milano BicoccaDipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione

Conoscere l'utente: attenzione e memoria

1

R.Polillo - Marzo 2014Edizi

one 2013-1

4

Queste slides…

… si basano sul libro “Facile da usare”, dell’autore, dove si trovano tutte le necessarie spiegazioni. Vedi www.rpolillo.it

Queste slide sono disponibili con licenza Creative Commons (attribuzione, non commerciale, condividi allo stesso modo) a chiunque desiderasse utilizzarle, per esempio a scopo didattico, senza necessità di preventiva autorizzazione:

http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/3.0/it/deed.it

La licenza non si estende alle immagini fotografiche e alle screen shots, i cui diritti restano in capo ai rispettivi proprietari, che sono stati indicati, ove possibile, nelle didascalie del libro. L’autore si scusa per eventuali omissioni, e resta a disposizione per correggerle.

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Scopo di questa lezione

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Accennare alla molteplicità dei punti di vista dai quali possiamo esaminare le caratteristiche degli utenti

PERSONA

LIVELLO COGNITIVO

RUOLO

DIVERSITÀ DEGLI UTENTI

Utente

COMPORTAMENTI

Livelli di descrizione dell’utente

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Lo Human Information Processor

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Card, Moran, Newell,

The Psychology of Human-Computer Interaction

1983

Una visione semplificata

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L’attenzione

Quei processi cognitivi che ci permettono di selezionare, fra tutte le informazioni che arrivano ai nostri sensi, quelle che in qualche modo ci interessano

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Attenzione selettiva

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Guidata da fattori esogeni

Attenzione selettiva

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Guidata da fattori endogeni

Avete 3 secondi per contare i quadrati verdi nella slide che segue

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Quanti erano i cerchi rossi?

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Esempio: video

Contare il numero dei passaggi di palla senza rimbalzo nel seguente video:

http://it.youtube.com/watch?v=qRNWvZa9MrM&feature=related

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Che cosa ha fatto l’uomo con l’impermeabile?

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Attenzione divisa16

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Implicazioni sul design

Considerate i seguenti aspetti: Dove e come dirigere l’attenzione

dell’utente durante l’interazione Come mantenere l’attenzione

dell’utente sugli elementi desiderati Come evitare interferenze, che

“sottraggano” l’attenzione dell’utente dagli elementi rilevanti

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Esempio: finestra attiva

Ne viene evidenziata la

cornice

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Lo schermo su cui dirigere l’attenzione dell’utente durante la presentazione viene segnalato con uno spot luminoso

(Spotlight, Khan et al., CHI 2005)

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(MAC OS 8)

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Un modello della memoria umana

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Memoria a breve termine (MBT) Capacità limitata: 7±2 “unità” (“chunk”)

(“Il magico numero 7, G.Miller, 1956) Persistenza dell’informazione breve: 15-30 sec La persistenza aumenta con la ripetizione (ma ciò

richiede attenzione) Usata per memorizzazione temporanea nei

processi cognitivi Nuovi input ricoprono i contenuti precedenti

(“interferenza”) Teorie recenti non la considerano un deposito

passivo, ma un sistema di funzioni (“working memory”)

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Esempi

BXMLTD WBVAPRDSN MFBGRTLHJFZOZLS WILLIAMMCMILLAN CANE GATTO DISCO LATTE CASA AUTO TOPO GATTO OROLOGIO DISCO LATTE CASA AUTO

TOPO ACQUA MIELE LIBRO CANE LA PICCOLA VOLPE ROSSA SALTO’ SUL GROSSO

CANE RANDAGIO E LO FECE RUZZOLARE SUL MARCIAPIEDE

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Esperimento di Peterson & Peterson (1959)

Tempo (sec) fra presentazione e rievocazione

% d

i vo

lte

che

un

ite

m p

ess

ere

riev

oca

to

(fra presentazione e rievocazione, lavoro mentale:contare all’indietro, per 3, velocemente)

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MBT: implicazioni sul design

· Evitare di sovraccaricare la MBT dell’utente, richiedendogli di memorizzare solo elementi significativi o familiari, in numero limitato (“regola del 7±2”)

· Minimizzare comunque il ricorso alla MBT dell’utente, in presenza di altre attività cognitive (per evitare interferenza)

· L’ansietà riduce le prestazioni della MBT: evitare situazioni di stress per l’utente

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Per informazioni sulle nuove offerte, premi 1; per informazioni sulle tariffe e bla bla bla, premi 2; se sei interessato a conoscere i nuovi servizi e bla bla, premi 3; se desideri comunicare furto o smarrimento del tuo telefonino o bla bla bla per assitenza specialistica, premi 4; se desideri ricevere informazioni sul credito bla bla premi 5; se desideri parlare con un operatore premi 0

Sovraccarico della MBT

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Sovraccarico della MBT

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Quando eseguo le azioni la finestra va dietro l’altra, e non

vedo più l’help

Esempio

Da: Microsoft Word 97

Per ricordarsi che cosa fare dopo aver premuto OK, occorre una memoria eccezionale, oppure carta e penna

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Esempio: messaggi di errore sul web

Quando questo msg scompare, devo

ricordare tutte queste informazioni nella MBT!

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In questo caso non sovraccarico la MBT: i msg di errore restano

visibili mentre correggo

Esempio: messaggi di errore sul web

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Questa è una soluzione ancora migliore

Esempio: messaggi di errore sul web

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Esempi (mobile)

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Esempi (mobile)

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MBT: chiusura

Noi sentiamo una forte pulsione a chiudere il compito corrente e scaricare l’informazione dalla memoria, per renderla disponibile a nuove informazioni / elaborazioni

Implicazioni sul design:- strutturare le attività dell’utente in compiti semplici e ben definiti- richiedere all’utente di svolgere i compiti in modo sequenziale, e non parallelo (terminare un compito prima di farne iniziare un altro)

1 2 3

qui la MBT viene scaricataR.Polillo - Marzo 2014

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Chiusura: esercizio

BANCOMAT: Quale delle due interfacce è la migliore e perchè?

Chiedere il codice

Chiedere l’importo

Emettere le banconote

Restituire la tessera

Restituisce la tessera

Emettere le banconote

Soluzione 1 Soluzione 2

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Interferenza

Interferenze possono creare interruzioni nei processi cognitivi, generando rallentamenti e stress

Esempi: Segnali acustici (telefono, SMS, mail,…) Segnali visivi lampeggianti (segnali luminosi, banner,

…) …

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Esempio: il cellulare in auto

Studi recenti suggeriscono che:

L’uso del cellulare durante la guida quadruplica il rischio di collisione (come guidare da ubriachi)

La causa principale del maggior rischio è l’impegno mentale della conversazione (e non la gestione manuale del telefono: in altre parole, il viva-voce non riduce il rischio)

Durante la conversazione al cellulare il tempo di reazione agli stimoli visivi (es. l’auto davanti che frena, il semaforo) presentati al guidatore viene considerevolmente aumentato (raddoppia?)

Cfr.ad es. Schneider et al., CHI 2005R.Polillo - Marzo 2014

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Esempio: effetto Stroop

Pronunciare ad alta voce il colore delle seguenti scritte:

CasaTrenoBambinoRosso

Interferenza con il processo di lettura,

diventato “automatico”

(J.R.Stroop, 1935)

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La memoria a lungo termine (MLT) Ha capacità molto ampia (non se ne

conoscono i limiti) Tempo d’accesso lungo (circa 0,1 sec) Persistenza di lunghissima durata:

decadimento o interferenza? Funzioni (o sottosistemi) diversi

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Rievocazione e riconoscimento

Rievocazione: prelevare un’informazione dalla memoria

Riconoscimento: confrontare un’informazione data con il contenuto della memoria

La capacità di rievocazione e di riconoscimento aumenta col tempo totale di presentazione (presentazione singola o multiple)R.Polillo - Marzo 2014

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Rievocazione e riconoscimento

E’ più “facile” riconoscere che rievocare

Rievocazione e riconoscimento (recall) dopo presentazione di sillabe senza senso (Luh, 1922)

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Video

Precious Images (1986), un assemblaggio lungo 6,5 minuti di scene classiche da 469 film famosi

Durata media di ogni video: meno di 1 secondo

I brevi spezzoni fanno ricordare le scene originali, e richiamano il loro impatto emotivo

http://www.zappinternet.com/video/DoCcPiyFob/Precious-Images

Lista dei film citati: http://www.imdb.com/title/tt0091787/trivia?tab=mc

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Per facilitare la rievocazione

Creare associazioni

Esempio:MA CON GRAN PENA LE RECA GIÙ

MArittime, COzie, GRAie, PENnine, LEpontine, REtiche, CArniche, GIUlie.

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MLT: implicazioni sul design

· Preferire il ricorso al riconoscimento piuttosto che alla rievocazione

· Presentare l’informazione ripetutamente

· Costruire associazioni forti, ripetute e distinte, che non interferiscano fra di loro

· Utilizzare associazioni visiveR.Polillo - Marzo 2014

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Ricordate le euristiche di Nielsen?

1. Visibilità dello stato del sistema2. Corrispondenza fra il mondo reale e il

sistema3. Libertà e controllo da parte degli utenti4. Consistenza e standard5. Prevenzione degli errori6. Riconoscere piuttosto che rievocare7. Flessibilità ed efficienza d’uso8. Design minimalista ed estetico9. Aiutare gli utenti a riconoscere gli errori,

diagnosticarli e correggerli10. Guida e documentazioneR.Polillo - Marzo 2014

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Esempio: Adventure games

RievocazioneRiconoscimento

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Esempio: Office 2003 vs Office 2010

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PowerPoint 2003Power Point 2010

Esempio (“imagines agentes”)

Che cosa vi ricorda?

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Riassumendo…

L’accesso alle informazioni nella memoria a lungo termine è facilitato da:

- frequenza dell’accesso

- tempo breve dall’ultimo accesso

- numero e tipo di legami associativi

- poche interferenze da altre informazioni attivate dalle stesse associazioni

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