1 Seconda parte Arrivare a Dio per la via delluomo.

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Seconda parteArrivare a Dio per

la via dell’uomo.

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La cultura e religiosità dei popoli ha motivato la singolarità dell’essere umano (la sua emergenza sul resto della natura) spiegando che la vita umana contiene come un riflesso di Dio

per questo questa lezione tratta dell’

uomo via verso Dio.

Come si potrebbe pensare a Dio senza tutto ciò che caratterizza l’uomo ma portato al massimo splendore?

Dio dev’essere persona, dev’essere amore, deve dialogare, dare e partecipare. Dio dev’essere gioia, il bene, il meglio, serenità, compiutezza, bellezza. Dio deve stupirci, farci ridere e giocare e raccontare favole e tutto ciò che ci fa piacere. Un tramonto è bello ma è soltanto l’annuncio, una promessa di qualcosa più piena. Dio è la suprema felicità dell’uomo, l’amico che mai tradisce.

R. Yepes e J. Aranguren, Fundamentos de Antropologia, Ed. Eunsa, Pamplona 2001

Su quali basi si

fonda la la singolarità dell’essere umano sul resto della

natura?

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è l’unico che parla,

riflette su sé stesso,

è capace di progresso culturale e tecnico,

trascende (conoscenza, volontà, libertà) il resto del cosmo materiale,

avverte la moralità delle proprie azioni,

è soggetto di una vita spirituale che trascende la materia dalla quale egli pure dipende.

In sintonia con questo comune

sentire della ragione, la

Rivelazione ebraico-cristiana

insegna che l’essere umano è

stato creato a immagine e

somiglianza di Dio (cfr. Gen 1,26-28).

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è l’unico che parla?

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Ma oggi è ancora valido afferma-re la singola-rità e l’emer-genza dell’es-sere umano sul resto della natura?

Trovat

o su

Intern

et

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Trovat

o su

Intern

et

Per ovviare all’assenza di un apparato fonatorio adatto, alcuni ricercatori hanno cercato di insegnare il linguaggio dei sordomuti a primati.

L’idea è viziata da una fallacia.

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Kokko

Risultati deludenti dell’addestramento ventennale di gorilla come Kokko.

Spiegazione: delle prestazioni:

a) scimmiottamento;b) sovrainterpretazione di comportamenti casuali o motivati da ragioni dipendenti da altre logiche percettive.

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Il caso di Genie: un moderno caso di enfant sauvage

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l’unico che riflette su sé stesso e trascende (conoscenza, volontà, libertà) il resto del cosmo materiale?

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?Trovato in edicola

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Il riconoscimento degli oggetti per quel che è comune nei primati (e anche in altri animali) e nell’uomo, essa è una PERCEZIONE CATEGORIALE, ossia una CLASSIFICAZIONE.

Questo viene confermato da alcune patologie umane.

comporta:1.Che ogni oggetto viene percepito immediatamente come un tutto2.viene percepita come avente un determinato significato, ma non è un pensiero astratto, è un pensiero concreto.

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DOV’E’ LA DIFFERENZA?

LA DIFFERENZA STA’ NEL FATTO CHE NEL CASO DELL’ANIMALE IL SIGNIFICATO INCORPORATO NELLA PERCEZIONE È LIMITATO A CIÒ CHE È UTILE PER L’ANIMALE

Soltanto l’uomo riconosce un oggetto a prescindere della propria utilità; soltanto lui lo vedrà da diversi punti di vista; soltanto l’uomo è capace di costruire macchine associando più oggetti in relazione ad uno scopo.

Il risultato finale, evidente a tutti, è che negli animali non si osserva mai un progresso, mentre nell’uomo sì.

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l’unico capace di progresso culturale e tecnico?

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“... io dico che i castori sono addomesticabili, basta fornirgli un bel tronco di albero al giorno x farli divertire un po'... se poi li

addestri ho scovato la prova che ti costrui-scono anche la casa su richiesta”

Trovat

o su

Intern

et

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L’uomo è faber perch’é sapiens.

L’uomo è l'unico animale che si è adattato a vivere a tutte le latitudini.

La progettualità è segno di libertà e di creatività, ed è propria dell’uomo.

La tecnica non è sconosciuta nel mondo

animale… ma non c’è un progresso, una evoluzione.

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psichismo umanoè percezione del tempo (non solo

memoria del passato)

ma anche previsione e programmazione del

futuro

che porta alla conservazione e al miglioramento dei

suoi prodotti.

Identificare l’uomo al resto degli animali porterebbe, a negare la verità della libertà umana,

1) riducendo l’essere umano ad un animale il cui agire è regolato solo dall’azione di pulsioni necessarie,

2) oppure identificando la sede della vita spirituale (mente, coscienza, anima) con la corporeità degli organi cerebrali e nervosi, negando così l’esistenza di ogni vita morale.

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avverte la moralità delle proprie azioni?

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Si può dire ancora oggi che con maggiore o minore facilità l’uomo afferra l’esistenza di una legge morale iscritta nel cuore dell’uomo e la presenza di una coscienza morale?

Quello che conta e a cui ognuno è obbligato è a compiere con la massima perfezione i doveri della propria casta. 24

La legge morale naturale e la coscienza esistono per gli induisti?

-Inventiamo la verità o la riceviamo?

La verità del New Age riguarda buone vibrazioni, corrispondenze cosmiche, armonia ed estasi, in

generale esperienze piacevoli. Si cerca di individuare la propria verità secondo un

criterio di benessere. La valutazione della religione e delle questioni etiche

avviene naturalmente in base ai propri sentimenti e alle proprie esperienze.

La dottrina cristiana presenta Gesù Cristo come «la Via, la Verità, la Vita» (Gv 14, 6). I suoi seguaci devono aprire la propria vita a Lui e ai suoi valori, in altre parole a una realtà oggettiva che è alla fine conoscibile da tutti.

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Nel New Age non esiste distinzione fra bene e male.

Le azioni umane sono il frutto sia dell'illuminazione sia dell'ignoranza.

Quindi, non pos-siamo condannare nessuno e nessuno ha bisogno di perdono.

Credere nell'esistenza del male può creare soltanto negatività e paura.

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New Age accusa in modo particolare il cristianesimo di avere fatto infelice l’uomo con la sua dottrina morale, troppo pesante.

Se così fosse, in paesi dove i cristiani non ci sono ancora o sono una minoranza, l’uomo sarebbe pacifico e felice non conoscendo la morale cattolica “fondata sul peccato” … Ma non è così! Anzi…

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Induisti = spirituali = pacifici ?

Musulmani 97%

Musulmani 99%

Musulmani 99%

Musulmani 70%Animisti 25%Cristiani 5%

Ebrei 76,4%Musulmani 16%Arabi cristiani 1,7%

Questo è uno degli eventi vissuto da Socrate in prima

persona. Platone gli fa raccontare

la storia seguente:

“I Trenta [Tiranni] mi mandarono a chiamare con altri quattro al palazzo del governo e ci ordinarono di andare a prelevare Leone di Salamina a casa sua e portarlo lì per metterlo a morte […] il loro scopo essendo quello di compromettere il maggior numero di persone possibile nel male ch’essi compivano […] Usciti dalla Camera Rotonda quegli quattro andarono a Salamina e prelevarono Leone, io, invece, me ne tornai a casa mia” (Apologia, 20)

Però la storia parla della LEGGE NATURALE come presente in tutti i tempi e luoghi.

Aristotele dopo avere considerato l’importanza di cercare nelle nostre azioni il “giusto mezzo” come qualcosa d’intermedio fra eccessi opposti, aggiunge…

“Ma non tutte le azioni e tutte le passioni ammettono un giusto mezzo; alcune hanno nomi che implicano già cattiveria, per esempio l’odio, la spudoratezza, l’invidia, e nel caso delle azioni l’adulterio, il furto, l’omicidio […] Non è mai possibile, allora, essere nel giusto riguardo a esse; si deve per forza essere in errore.

LEGGE NATURALE

(e continua) …e neppure la bontà o cattiveria a riguardo di tali cose può dipendere dal commettere adulterio con la donna giusta, nel momento e nel modo giusto, ma semplicemente il fatto stesso di compiere una di queste azioni equivale a commettere un illecito” (Etica Nicomachea, II, 6).

“Un uomo non è adultero qualora abbia rapporti con donne sposate più di quanto dovrebbe (non vi è nulla di simile): il fatto stesso che ne abbia è già un vizio” (Etica Edumedia, II. 3)

LEGGE NATURALE

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è soggetto di una vita spirituale che trascende la materia dalla quale egli pure dipende?

Per New Age, gli uomini nascono con una scintilla divina, in un modo che ricorda l'antico gnosticismo. Questo li collega all'unità del Tutto. Sono considerati essenzialmente divini, sebbene partecipino alla divinità cosmica a diversi livelli di coscienza. Noi siamo co-creatori e creiamo la nostra realtà personale. Secondo una concezione che considera ogni individuo fonte creativa dell'universo, alcuni autori del New Age sostengono che scegliamo noi le circostanze della nostra vita (perfino la malattia e la morte).

Non è necessaria alcuna Rivelazione

o Salvezza che provenga dal di

fuori delle persone, ma soltanto il compimento dell'esperienza

della salvezza che è dentro di noi (auto- salvezza), possibile mediante tecniche

psico-fisiche che portano all'illuminazione definitiva.

Per i cristiani la vita spirituale è un rapporto con Dio che gradualmente, attraverso la sua grazia, diviene più profondo e in questo processo illumina anche il nostro rapporto con il prossimo e con l'universo.

Spiritualità, in termini New Age, significa sperimentare stati di

coscienza dominati da un senso di armonia e fusione con il Tutto.

Dunque la «mistica» non si riferisce all'incontro con un Dio trascendente nella pienezza dell'amore, ma all'esperienza scatenata dal rivolgersi a se stessi, da un senso esaltante di essere tutt'uno con l'universo, di lasciare affondare la propria individualità nel grande oceano dell'Essere.

L’identificazione del cristiano con Cristo, la comprensione cristiana della divinizzazione, non avviene soltanto grazie ai nostri sforzi, ma con l'assistenza della grazia di Dio che opera in noi e attraverso di noi.

Ciò presuppone necessariamente la consapevolezza basilare di essere incompleti e persino peccatori e in nessun modo l'esaltazione del sé.

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per rivelare all'uomo il suo potere divino, uno stato di coscienza nel quale

percepisce la propria divinità

New AgePer New Age bisogna superare

tutte le forme di «dualismo» radicate nella tradizione

giudaico-cristiana della civiltà occidentale

Creatore e Creato

uomo e

natura

spirito e materia

Il destino della persona umana è un'ascensione graduale costituita da una serie di reincarnazioni

dell'anima in diversi corpi. 38

New Age

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New Age

Tecniche di espansione della mente. Attraverso il channeling rivelare all'uomo il suo potere divino.

La ricerca che spesso conduce le persone al New Age è

•un desiderio autentico di spiritualità più profonda, di qualcosa che tocchi il loro cuore,

•e di un modo per conferire un senso a un mondo confuso e spesso alienante che insegna l'individualismo sfrenato, l'egoismo, e non si preoccupa degli altri, del futuro e dell'ambiente.

Perché vanno a cercarlo nel New Age?

David Toolan, un gesuita americano che ha frequentato per diversi anni l'ambiente del New Age, analizza l'aspetto commerciale di molti prodotti e terapie etichettati come New Age. Egli osserva come i seguaci del New Age abbiano scoperto la vita interiore e siano affascinati dalla prospettiva di essere responsabili del mondo, ma vengano facilmente sopraffatti dalla tendenza all'individualismo e a vedere tutto come un oggetto di consumo. In questo senso, pur non essendo cristiana, la spiritualità del New Age non è nemmeno buddista poiché non implica la negazione di sé. Il sogno dell'unione mistica sembra condurre, in pratica, a un'unione meramente virtuale, che alla fine lascia le persone più sole e insoddisfatte.

Non tutti hanno accesso a queste tecniche, i cui benefici sono ristretti a

una «aristocrazia» spirituale privilegiata.

Invece, l'elemento essenziale della fede cristiana è la discesa di Dio fra le creature, in particolare le più umili, deboli e meno dotate

secondo i valori del «mondo».

Esistono tecniche spirituali che è utile apprendere, ma Dio è in grado di superarle o

di farne a meno.

Cosa diresti ad un amico che ti racconta di essere rimasto attratto da un libro dello psicologo americano Wiliam James che definisce la religione esperienza, non dogma, e insegna che gli esseri umani possono cambiare i propri atteggiamenti mentali in modo tale da poter divenire artefici del proprio destino?