1. 2 1.Background: lattività del Centro Diurno 2.Perché un Progetto nuovo? 3.Il Progetto Giovani...

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1. Background: l’attività del Centro Diurno

2. Perché un Progetto nuovo?

3. Il Progetto Giovani Psicotici

4. Attuazione

5. Verifica

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Attività Centro Diurno 2004-2005:

• Programmi di intervento di Riabilitazione

Psicosociale– Obiettivo: intervento diretto verso le aree

in cui il sogg ha perso competenze

• Metodo: – gruppo riabilitativo – programma individuale

• Utenti:

– adulti con esperienza prolungata e lunga

durata di malattia

1 Background

4

2 Perché un Progetto Nuovo?

• Feedback dal Servizio (équipe territoriali, operatori, familiari…):

– Richiesta di presa in carico di pazienti giovani

• Attività Centro Diurno:– non adatta all’intervento con GIOVANI

Perché ?

5

Tempi medio lunghi Tempi brevi

Cronicità e stabilizzazione

Instabilità

Scarsa compliance/adherence

Recupero di spazi di cittadinanza perduti

Sviluppo di un progetto di vita

Reinserimento Evitare l’allontanamento

UTENTI CD GIOVANI

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3 IL PROGETTOGIOVANI PSICOTICI

OBIETTIVI GENERALI:

• ADHERENCE (ingaggio strumentale alla presa

in carico)• INTERVENTO PRECOCE

• PREVENZIONE CRONICITA’ (sviluppo di competenze funzionali

all’interno del contesto)

FONTI: Esperienza acquisita nel Centro Diurno

Modelli di intervento in letteratura

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OBIETTIVI SPECIFICI individuati:1. area della SOCIALIZZAZIONE (e divertimento…):

aggregazione per facilitare la formazione di un gruppo che sostiene i singoli nell’apertura anche verso situazioni esterne al circuito psichiatrico;

2. area dell’ESPRESSIONE CREATIVA (utilizzo di diversi canali di comunicazione per facillitare

l’espressione di contenuti relazionali ed emotivi)

3. Area dell’ORIENTAMENTO: cosa mi piace fare, cosa so fare, cosa voglio imparare…

4. Area della PROMOZIONE della SALUTE (fisica e mentale) Focus su tematiche rilevanti per la popolazione

target (es: educazione alimentare affettiva e sessuale, motoria, sugli effetti delle sostanze psicoattive, sulla patologia psichiatrica…)

5. Area della CRESCITA PERSONALE: sviluppo della stima di sé, capacità di coping,

assertività, autonomia e gestione personale…

PERSEGUITI

NEL PROGETTO ATTUATO

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Agosto 2005 IDEAZIONE

• DESTINATARI: – pazienti in carico al servizio e con diagnosi

raggruppamento 1 - 2

(schizofrenia e alte psicosi funzionali; sindromi affettive maniacali e bipolari, sindromi depressive con sintomi psicotici)

– Età: 18-30 anni

BISOGNI RISORSE

RICHIESTELETTERATURA

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METODO

– Attività in gruppo di pari

(omogeneo per età e diagnosi per creare un contesto facilitante l’inserimento)

– 2 corsi condotti da esperti esterni allo staff CSM con contenuti espressivi e bassa richiesta di performance:

• “imparare a pensare” - 11 lezioni

• “atelier di cultura artistica” - 15 lezioni

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– Timing dei corsi: in successione con breve sovrapposizione (per aumentare la durata complessiva delle attività del Progetto e favorire l’ingaggio dei ss)

– Orario: dopo le ore 16.00 (il centro è meno frequentato e più accogliente)

– Referenti: individuati 3 operatori csm (garantita la presenza di 2 op. ad ogni lezione)

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– Incontri di VERIFICA e CONFRONTO:

• Per lo STAFF del Progetto

• Per CURANTI/INVIANTI

• Per CONSULENTI esterni

– Schede di Valutazione/Monitoraggio

(compilate al termine di ogni lezione dagli operatori)

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4 CRONOLOGIA dell’ATTUAZIONE

sett. 2005• Contatti con consulenti esterni per concordare

il programma dei corsi• Incontri di programmazione dello Staff Progetto

ott.-nov. 2005• Selezione dei partecipanti

22 nov 2005 - 21 feb 2006• Corso “IMPARARE A PENSARE”

27 gen - 26 mag 2006• Corso “ATELIER DI CULTURA ARTISTICA”

Inizio ott. 2005 • Contatto con èquipe territoriali per

promuovere l’invio ai corsi

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5 VERIFICASELEZIONE

FONTI:• Elenco da Registro Psichiatrico dei Casi (RPC)• Segnalazione da operatori del Servizio

METODO:1. Contatto con il medico di riferimento2. Lo staff del P. valuta l’idoneità all’inserimento3. La psicologa contatta e propone il corso al

soggetto

CRITERI DI SELEZIONE:– Diagnosi 1-2 RPC– Anno di nascita 1975-1987– Indicazione clinica all’inserimento nel Progetto

– Equilibrio nella composizione del gruppo

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SOGGETTI INDIVIDUATI N.

RPC dia 1 + a.n. 1975-87 65

RPC dia 2 + a.n. 1975-87 13

Segnalati (dia e a.n.= altro) 24

TOTALE 102

Non rintracciati 22

Non contattati 50

PROPOSTO il progetto 30

PARTECIPANO AI CORSI:

18 SS

RPC= Registro Psichiatrico dei Casi

dia= diagnosi

a.n.= anno di nascita

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PERCHE?

•Mancano indicazioni cliniche alla

partecipazione:– Non necessario (lavora, già inserito in altro progetto, impegnato…)

– Stato acuto della malattia (ricovero…)

– Difficoltà cognitive rilevanti

•Trasferiti (fuori territorio)•In carico a altro Servizio

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PARTECIPANTI

0

2

4

6

8

10

12

I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIIIXIV XV

LEZIONI

N. P

AR

TE

CIP

AN

TI

imparare a pensare atelier di cultura artistica

Numero di partecipanti per sessione nei due corsi attivati

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STAFF DEL PROGETTO

– 3 INFERMIERI

– 2 EDUCATORI

– 1 PSICOLOGO

– 1 PSICHIATRA

COORDINATORE

OPERATORI COINVOLTI

CONSULENTI ESTERNI

– 1 INSEGNANTE

LETTERE

– 1 INSEGNANTE

D’ARTE

– 1 ALLIEVA

ACCADEMIA

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10

18

INCONTRI di PROGRAMMAZIONE e VERIFICA

• 4 con i CONSULENTI ESTERNI• 10 tra lo STAFF PROGETTO• CONFRONTI INFORMALI con INVIANTI

CONTATTI

• 30 INDIVIDUALI CON GLI UTENTI per proporre i

corsi

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CONSIDERAZIONI GENERALI

PRESENZA DEGLI OPERATORI: affiancamento individuale importante per consentire la partecipazione dei soggetti più disturbati e disturbanti

CONTINUITA’ DELLA RELAZIONE CON GLI OPERATORI: referenti importanti per l’ingaggio e il suo mantenimento (contatti frequenti tra le lezioni per tutta la durata del corso)

CAUTELA nell’utilizzo di TEMATICHE EMOTIVAMENTE SIGNIFICATIVE per la lezione (rapporto con genitori, amicizie…)

APPUNTAMENTO SETTIMANALE REGOLARE: facilita la partecipazione

RUOLO DEGLI OPERATORI: alle lezioni non osservatori ma corsisti

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Prof.ssa ALBA MARIA BALLERINI

In collaborazione con

Centro Territoriale Permanente

per l’Educazione degli Adulti

(Direzione Didattica 8° Circolo)

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COS’È:• Adattamento del programma educativo di

Edward De Bono per l’attivazione di specifiche strategie di apprendimento capaci di migliorare l’uso del pensiero nelle situazioni più disparate.

• Focalizza l’esercizio di alcuni strumenti in grado di favorire le capacità di:– Comprendere la natura di un compito– Individuare i tipi di conoscenza da utilizzare– Rapportare i mezzi agli obiettivi e alle

difficoltà– Valutare la validità delle strategie adottate

www.edwdebono.com

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METODO

• Utilizzo delle 10 lezioni della sezione “ampiezza di vedute” per allargare la capacità di percezione: in ogni situazione di pensiero si può andare al di là dell’ovvio, dell’immediato, superando atteggiamenti egocentrici

• Lezione frontale• Esercitazioni guidate• Diploma Finale

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Es: Scheda 1 ANALISI DELLE IDEE22 nov 2005

Strategia PNI

POSITIVI NEGATIVI INTERESSANTI

Aspetti:

Meritano di essere presi in considerazione!

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Es: Scheda 1 22 nov 2005

Strategia PNI

POSITIVI•Si vedrebbero meglio al buio•Minor tempo per la consegna…

NEGATIVI•Non c’è libertà di scelta•In caso di reato: non si riconosce più l’auto•Più difficile trovare l’auto nel parcheggio•Crisi dei colorifici…

INTERESSANTI•Le auto si assomiglierebbero di più: non più status symbol…

per legge tutte le auto devono essere dipinte di giallo brillante

idea:

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MATERIALI

• Lavagna a fogli mobili• Schede delle 10 lezioni• Cartellina individuale per raccogliere

il materiale• Schede monitoraggio per gli

operatori• Diploma di partecipazione• Cancelleria

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OPERATORI COINVOLTI• Insegnante

(consulente esterno) : » Alba Maria Ballerini

• 2 infermieri CSM: » Valentina Zamberlan, » Marta Zenari

• 1 Psicologo CSM: » Loretta Berti

• 1 Psichiatra: » Lorenzo BurtiSTAFF

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Incontri di Programmazione e Verifica

• Sett 2005: 2 incontri di programmazione

• Dic 2005: 1 verifica dopo 5 lezioni

• Feb 2006: 1 verifica finale

• Nov 05- feb 06: 5 incontri di verifica e supervisione in itinere

contatti settimanali

staff + insegnante

staff

referente

staff +

insegnante

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Arch. LUIGI SCAPINI – Pittore

Dott.ssa PAOLA LA VIA – Pittrice

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COS’È:

• Storia dell’Arte e Tecnica Pittorica attraverso…

GIALLO

ROSSO

BLU

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METODO

• Lezione Teorica guidata dalla proiezioni di diaposive commentate

• Esercitazioni di tecnica Pittorica

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Cinque esempi di produzione artistica

commentati dal maestro

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Un Espressionista puro

Ha scoperto una cosa di se: la pittura!

Quando disegna si isola e trova un entusiasmo ed una duttilità che contrastano con la sua usuale rigidità… e ne è consapevole…

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Un’artista multiforme e sperimentale

… alla ricerca della sua sua strada

Essenzialità, astrazione ma anche attenta capacità figurativa

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Mescolanza e gesti

dalla leggerezza del tratto alla pesantezza del colore…

recupera solo per brevi attimi e con forza il senso della misura…

“devi essere leggero come una farfalla”

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La ruota

Il simbolo esplicitato in un iniziale gesto coraggioso

…ritorna in tutte le espressioni e crea contrasto…

una realtà sempre densa di simbologia

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Nel ritmo delle pennellate…

…ritrova le cose…

La vicinanza dell’altro deve lasciare spazio alla chiarezza del disegno pensato e all’autonomia…

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MATERIALI

• Lavagna a fogli mobili• Proiettore e Diapositive• Fogli, colori acrilici, pennelli e

cancelleria• Cartellina individuale per raccogliere

i disegni• Schede monitoraggio per gli

operatori

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OPERATORI COINVOLTI• Insegnante

(consulente esterno) : » Luigi Scapini

• 1 infermiere CSM:» Susanna Fredo

• 2 educatori CSM:» Elisabetta Canova» Daniela Confente

• 1 Psicologo CSM: » Loretta Berti

• 1 Psichiatra: » Lorenzo BurtiSTAFF

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Incontri di Programmazione e Verifica

• ott 2005: 2 incontri di programmazione

• mar 2006: 1 verifica dopo 8 lezioni

• gen - mag 06: 5 incontri di verifica e supervisione in itinere

contatti settimanali

staff + insegnante

staff

referente

staff +

insegnante