Ufficio Stampa Comitato Pavia Città di Sant'Agostino
Commissione per i rapporti con i media
Domeniche d’Organo in Basilica18 maggio 2014: V di Pasqua
DOMENICHE D’ORGANO
con J. S. Bach e S. Agostino
Organista
Maria Cecilia Farina
Organo Lingiardi op. 266 (1913)
Johann Sebastian Bach Meine Seele erhebt den Herren (Fuga
sul Magnificat) BWV 733
1685 – 1750
Toccata, Adagio e Fuga BWV 564
Corale Dies sind die heil’gen zehn
Gebot’:
BWV 635, 678, 679
Preludio e Fuga in Mi bemolle
maggiore BWV 552
Nella quinta Domenica di Pasqua, che cade quest’anno nel mese mariano
per eccellenza, apriamo la meditazione musicale con la Fuga sopra il
Magnificat BWV 733. Nella Germania protestante, all’epoca di Bach, il
cantico della vergine Maria veniva cantato in tedesco, nel tonus
peregrinus gregoriano. Riportiamo il primo versetto:
Meine Seele erhebt den Herren La mia anima magnifica il
Signore
und mein Geist freuet sich Gottes e il mio spirito esulta in Dio
meines Heilandes mio salvatore.
Bach costruisce la fuga in organo pleno, utilizzando come soggetto le
note del tono salmodico, che nella parte conclusiva della fuga vengono
eseguite a valori larghi dai pedali, con grandiosa solennità.
Nel giubilo del tempo pasquale, proseguiamo con una delle composizioni
più appariscenti e solari di tutta la produzione organistica di Bach:
Toccata, Adagio e Fuga in Do maggiore BWV 564. L’impronta
schiettamente italiana di questo trittico è già evidente nella struttura
formale, modulata in forma di concerto tripartito. Non dimentichiamo il
clima culturale nel quale nasce questa composizione: la corte di Weimar,
dove dominavano il gusto e la cultura italiani, amati in particolare dal
duca Wilhelm Ernst di Sassonia- Weimar. Negli anni trascorsi presso
questa corte Bach si appassiona allo stile italiano, trascrivendo per tastiera
numerosi concerti di Vivaldi e di altri autori contemporanei: nasce così
anche questo trittico organistico, che comprende un primo tempo a sua
volta tripartito( cadenza iniziale affidata al manuale, cadenza del pedale
solo e fantasia contrappuntistica), un Adagio di straordinaria cantabilità e
una Fuga di carattere concertato, basata su un soggetto dall’ incisività
ritmica danzante.
I tre corali che seguono presentano il tema teologico dei dieci
Comandamenti. Lutero, per comporre il testo del corale Dies sind die
heil’gen zehn Gebot’, attinse direttamente dalla Bibbia (Esodo, 20)
creando una vera e propria parafrasi biblica, un inno in dodici strofe, che
terminano tutte con l’invocazione Kyrieleis. Per la melodia utilizzò un
antico inno dei pellegrini ( In Gottes Namen fahren wir, cioè Nel nome di
Dio, andiamo) in modo misolidio.
Ecco la prima strofa:
Questi sono i santi dieci comandamenti Dies sind die heilgen zehn Gebotche nostro Signore ci diede tramite die uns gab unser Herre GottMosé, suo servo fedele, sull’alto del monte Sinai. durch Mosen, seinen Diener treu,Kyrieleison. (....) hoch auf dem Berg Sinai. Kyrieleis.Le strofe che seguono presentano in successione tutti i comandamenti; l’ultima strofa è un’invocazione conclusiva a Gesù Cristo.Le tre versioni bachiane dell’inno luterano appartengono, nell’ordine:
a) all’Orgelbuchlein (BWV 635)
b) e c) alla Clavierübung Dritter Teil ( BWV 678 e 679).
Tutte e tre le versioni esprimono, con diverso carattere, la forza della legge
di Dio. Nel breve corale dell’ Orgelbuchlein il motivo del corale,
caratterizzato dalle numerose note ribattute iniziali, viene ripetuto
incessantemente e con forza, in un contrappunto stretto e severo. Le due
versioni della Clavierübung sono molto contrastanti tra loro : quella
piccola, per solo manuale, rappresenta la legge di Dio con una “Fughetta”
danzante in 12/8, di grande vigore ritmico, mentre la versione grande, a
due tastiere e pedale, procede come un grande fiume con il cantus firmus a
valori larghi, in canone all’ottava (non dimentichiamo che il termine
canone deriva dal greco kanon, cioè “ legge”).
A conclusione, su richiesta di alcuni ascoltatori riproponiamo il solenne Preludio e fuga in Mi bemolle maggiore BWV 552, che costituisce la grandiosa cornice della Clavierübung Dritter Teil. Il Praeludium è certamente il più monumentale del genere in tutta l’opera di Bach e l’unico strutturato su tre temi musicali, che secondo alcuni esegeti rappresentano le tre persone della Trinità. Del resto, anche la tonalità d’impianto del pezzo è “trinitaria”, perché l’armatura in chiave è di tre bemolli. La Fuga a 5 voci pro Organo Pleno, strutturata su tre soggetti in tre sezioni, con evidente significato trinitario, è stata analizzata dagli esegeti su vari livelli, tra cui quello numerico, ed è stato rilevato che le tre parti, nel numero delle battute, stanno tra loro reciprocamente in proporzione aurea, la proportio divina. Ad accrescere il senso di unità è la sorprendente combinazione del terzo tema con il primo nell’ultima sezione. Bach ancora una volta si rivela il summus architectus della scientia bene modulandi di S.Agostino. Per ulteriori approfondimenti:
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