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Voltana On Line 5
2012
Domenica 4 marzo - Teatro “Casa del Bambino”
Ore 14,30 - “Festa della famiglia”
a cura del Circolo Parrocchiale di Voltana.
In tale occasione il gruppo “Dilettanti allo sbaraglio” pre-
senterà due atti unici: “La stazion” (in dialetto)
e “La disinfestazione” (in italiano).
Venerdì 9 marzo - Centro Sociale “Ca’ Vecchia”
Ore 20,30 - “Le donne danno … i numeri !!!”
Serata con musica, canzoni, e letture, a cura dello Spi.
Giovedì 15 marzo - Circolo Parrocchiale di Chiesanuova
Ore 19,00 - Serata conviviale con polenta e capriolo.
Sabato 17 marzo - Centro Sociale “Ca’ Vecchia”
Ore 18,00 - Inaugurazione mostra
del pittore Giancarlo Argelli
Ore 19,30 - A cena col Passatore
Ore 21,00 - Proiezione docu-film “Al passo del Boncellino”
di Maurizio Callegati e trebbo sul Passatore.
Domenica 18 marzo - Scuderie Villa Ortolani
Ore 10,00 - Presentazione “Almanacco di Voltana 2011-
Ed. n.26” a cura della Consulta di Voltana.
Ore 11,00 - Inaugurazione del “Museo di arte contadina
SETTIMANA VOLTANESE - MARZO 2012
Pag. 3: Guadagnare e pagare le tas-
se non è peccato. Pag. 4: Se tu non vieni alla democrazia, la democrazia
verrà da te! Pag. 4: Così vero da sembrare falso e così falso da sem-
brare vero 2. Pag. 5: Vedi la bellezza che ti circonda? Quante cose ti stai
perdendo! Pag. 6: Un mix di strava-
ganza e di ignoranza. Pag. 7: La do-manda che ha quasi fermato l’Italia
Pag. 8: Cosa vogliono cancellare,
cancellando l'Unità.
mai dimenticato del termine: la per-
sona cui ci si confida, che ci ascolta,
e a cui importa ciò che abbiamo da
dire, che conosce i nostri segreti e li
tiene per sé; la persona che ti cono-
sce nella misura in cui solo un ami-
co può - l'amico, come colui o colei
che riesce a guardare nei tuoi occhi
e, con affetto e persino amore, ve-
dere in fondo alla nostra anima.
Come sappiamo, tuttavia, molti
"amici" di Facebook non hanno
niente a che vedere con il tipo di
relazione appena descritta. Forse
sono persone conosciute al lavoro o
a scuola, in carne e ossa, ma non
possono essere considerati veri e
propri amici. Alcuni sono stranieri,
conosciuti solo tramite l'interfaccia
della macchina, arrivati all'utente
grazie a un algoritmo che calcola il
databit "Mi piace" e "Non mi piace".
Dimentichiamoci per un momento
che Facebook è probabilmente il
più geniale info-aggregatore mai
inventato dai governi per spiare i
cittadini. Dimentichiamoci che i cit-
tadini stanno aiutando spontanea-
mente le agenzie di intelligence nel-
la costruzione degli archivi. A pre-
occuparmi è la questione dell’ effi-
cienza dell’amicizia. Facebook ren-
de efficiente l'amicizia, allo stesso
modo di una catena di (Segue a pag. 2 )
della villa padronale Ortolani di Voltana”, di proprietà
della Fondazione Cassa di Risparmio e Banca del Monte di
Lugo.
Domenica 18 marzo - Circolo Parrocchiale di Chiesanuova
Ore 12,30 - Pranzo di beneficenza.
Lunedì 19 marzo - Teatro “Casa del Bambino”
Ore 20,45 - Commedia dialettale “A canzél asrè”
presentata dalla compagnia GAD di Lugo
a cura della Consulta di Voltana.
Venerdì 23 marzo - Centro Sociale “Ca’ Vecchia”
Ore 19,30 - Cena con film, a cura dello Spi.
Sabato 24 marzo (dalle ore 14,00) e
Domenica 25 marzo (dalle ore 9,00 alle 22,00)
10° edizione Motosalsicciata in Piazza dell’Unità
a cura della Nuova Associazione Voltanese.
Sabato 31 marzo - Palazzetto dello Sport
Ore 14,00 - “Trofeo Martini”
gara principianti di ginnastica artistica.
Facebook e il degrado della personalità Ecco l'homo sapiens […] o inchio-
dato di fronte ad un computer […] il
volto pallido nella luce innaturale;
o, a testa bassa per strada, l'umore
cupo, con le dita che scorrono su
quell’oggetto del desiderio che
lampeggia.
La creatura è segretamente tor-
mentata: è necessario tenersi ag-
giornati costantemente, l'utente de-
ve tener d'occhio la macchina quan-
do e dove possibile – il che equiva-
le a sempre e ovunque - e Dio non
voglia che passi troppo tempo tra
un'occhiata e l'altra.
Su Facebook si contano i nuovi e i
vecchi amici, il numero potrebbe
sempre aumentare! Alcuni sono ef-
fettivamente "amici", nel senso or-
Luna Park dal 9 al 20 marzo in piazza dell’Unità
Un calendario, aggiornato, degli even-
ti pubblici a Voltana ? Lo trovi nel sito
facendo click in AGENDA !
Pagina 2 www.voltanaonline.it
montaggio, esatta-
mente ciò che l'amicizia non do-
vrebbe essere, se vuole rimanere a
livello umano, se l'amico come per-
sona non deve essere degradato.
L'amicizia è sporca. È difficile. A
volte le puzza l'alito. È imprevedibi-
le, e talvolta rischiosa. La questione
riguarda le persone e la definizione
di amicizia perché, se dobbiamo
prendere sul serio Facebook, allora
dobbiamo riconoscere che la forma
di amicizia che sta promulgando per
necessità tecnologica ridurrà la na-
tura e il significato di amico. La per-
sonalità sulla pagina Facebook non
può che prendere questa strada. Si
tratta di un sé manipolato, gestito. Si
tratta di personalità degradata.
Ho osservato mia figlia nel Natale
del 2010 mentre utilizzava Facebo-
ok. Non avevo mai visto la macchina
del social network in azione. Lea ha
quindici anni, vive in un sobborgo
di Parigi con la madre, è annoiata a
morte, come tutti i ragazzi di perife-
ria, e, naturalmente, ha messo a
punto una personalità Facebook.
Molte foto sue e di amici, a feste ed
eventi cui ha partecipato, e molto
altro ancora: commento di questo o
quell’articolo di interesse della cul-
tura pop - gruppi musicali per la
maggior parte, ma anche l'amalga-
ma di prodotti maggiormente ricer-
cati. Ho guardato per un attimo e
poi, bruscamente, lo ha spento, per
fare in modo che io non vedessi al-
tro del suo sé in Facebook. Mi chie-
devo quanti "amici" potesse avere,
ma non me ne ha parlato.
Pochi mesi più tardi, in primavera,
mia figlia era in Utah, nella città di
Moab, dove vivevo e dove torno
ogni tanto per isolarmi e scrivere, in
una casetta che ho affittato da un
amico. Moab una volta era un posto
sperduto nel deserto. Oggi è invasa
da gente come me, che vuole stare
in un piccolo luogo fuori dal mondo
e che quindi annulla a vicenda il
proprio desiderio di solitudine. Lea
aveva un Blackberry, per gentile
concessione dopo continue lamen-
tele con la madre o la nonna - non
ho mai
saputo
di preci-
so chi
glielo avesse regalato - ma ovvia-
mente non c'era segnale nella no-
stra casetta. Oggi la disconnessio-
ne è un evento sorprendente; è
quasi come ricevere un pugno in
faccia.
Per essere esclusi dal chiacchie-
riccio globale, per non dover rin-
correre continuamente il marasma
di informazioni digitali, per essere
umano nel senso primario di essere
una persona di fronte all’altra: que-
sto è ciò a cui servono le casette in
Utah, a quanto pare. Lea e io ci sia-
mo immersi in questo buio informa-
tivo, la mattina abbiamo fatto gran-
di colazioni all'americana e il po-
meriggio abbiamo oziato sotto il
sole; abbiamo letto libri - lei con
"Lord of the Flies" - e poi abbiamo
fatto escursioni nelle lunghe sere di
primavera, ma senza telefoni cellu-
lari.
Tuttavia, sentivamo il bisogno
della connessione, eravamo come
in astinenza. Ovunque c'era il wi-fi -
a casa dei vicini nei pressi della
casetta, nella biblioteca della città,
nei ristoranti – Volevo la mia e-
mail. E Lea cercava di connettersi e
trovare le notizie su Facebook. Di-
mostrandomi un ipocrita - dopo
aver consultato la mia e-mail perso-
nale e aver contattato i miei "amici"
con la più semplice (Lea direbbe
arcaica) interfaccia -, l'ho rimpro-
verata per Facebook. Lei non ha
riso. Si sta parlando di una quindi-
cenne. La connessione sociale è
tragicamente importante.
Nonostante ciò, ha ammesso che
c'era qualcosa che non andava in
ciò che Facebook pretende dagli
agli utenti. "Facebook è un ottimo
strumento", mi ha detto, "ma è trop-
po strano. Bisogna essere costante-
mente sociali." "Ma con le persone -
con gli amici - si dovrebbe anche
avere …" - lei è bilingue in francese
e in inglese, e qui cercava la parola
più adatta - "una sorta di reculé."
Reculé significa fare un passo in-
dietro, una sorta di allontanamento.
"Okay, reculé", le ho detto.
"Tu non sei sempre lì, non sei sem-
pre connesso. Hai la tua vita, fai le
tue esperienze. Questo vale anche
per le vacanze. Sei distante. E poi si
torna, ci si incontra e si parla, sai
com'è, faccia a faccia, per raccontare
a tutti quello che è successo in vacan-
za." Strano davvero, Lea. Parli come
un luddista.
Magari ci fossero più adulti che
ragionano come lei. Non passa setti-
mana in cui quelle persone che a-
vrei altrimenti considerato sveglie e
intelligenti cercano invano di invi-
tarmi su Facebook.
Il che mi fa sorgere una domanda
spontanea: perché mai una persona
consapevole e intelligente dovreb-
be iscriversi su Facebook? Ho un
amico a Brooklyn, certamente un
tipo un po' volgare e non molto in
sintonia con il politically correct, che
considera Facebook il luogo delle
"persone che fanno i bulli in piedi
davanti allo specchio, a sparare caz-
zate e a vantarsi. Facebook è la più
grande perdita di tempo dopo la te-
levisione." Il mio amico ha ragione.
Facebook è il luogo di espressione
ideale per una società in cui il narci-
sismo, come Christopher Lasch ha
sottolineato tempo fa, è diventato il
disturbo di personalità dilagante.
Facebook come una patologia so-
ciale, come un sintomo di disordine
sociale e di malattia? Forse. […]
Facebook and the Degradation of Person-
hood di Christopher Ketcham.
Sintesi della traduzione fatta da Diana
Lorenzi per www.comedonchisciotte.org
“… non c’è in un’intera vita cosa più
importante da fare che chinarsi per-
ché un altro, cingendoti il collo, pos-
sa rialzarsi.”
L. Pintor
Servabo. Memoria di fine secolo.
Bollati Boringhieri, p. 85
“… non dovremo più preoccuparci
di ottenere quello che possiamo, ma
rifiuteremo di prendere quello che
non tutti possono avere.”
Mohandas K. Gandhi
Teoria e pratica della non-violenza.
Einaudi, p. 119
"I redditi dai 60.000 agli 80.000
sono 602.188, l’1,5% del totale. Tra
gli 80.000 ed i 100.000 euro lordi
annui ci sono 284.602 contribuenti,
lo 0,7%. Infine oltre i 100.000 euro
c’è lo 0,9% della popolazione."
(Segue da pag. 1 )
della personalità
Pagina 3 www.voltanaonline.it
Il presidente del consiglio Mario
Monti ha un reddito di poco supe-
riore a un milione e mezzo di euro
all’anno. Di questi, oltre 600 mila
euro sono stati versati come tassa
per l’Irpef, mentre oltre 21 mila euro
sono stati versati come tassa regio-
nale. Il presidente Monti è proprieta-
rio di un appartamento a Milano e,
per il 50%, di uno a Bruxelles. Monti
ha anche nella sua disponibilità il
40% di un ufficio e di due negozi,
sempre a Milano, ed il 50% di un
altro appartamento e di nove unità
abitative ed un negozio a Varese. Il
presidente Monti possiede due auto:
una Lancia Dedra, del 1995, ed una
Lancia Kappa, del 1998. Cospicuo il
patrimonio finanziario per un valore
stimato pari a 11 milioni e 522 mila
euro.
Il Premier Mario Monti, coerente-
mente con quanto come da lui stesso
preannunciato, non ha riscosso il
compenso dovutogli sia come Presi-
dente del consiglio sia come Mini-
stro dell’Economia. Conserva, inve-
ce, lo stipendio di senatore a vita che
attualmente è di 211.502 euro
all’anno lordi.
Nell’anno 2011, il presidente Monti
aveva ricevuto dei compensi lordi
per un totale di 1.010.000 euro.
I dati finanziari del ministro del
Lavoro Elsa Fornero indicano che,
nel 2010, aveva un reddito di 402
mila euro mentre, per il 2012, il suo
reddito scenderà a quasi 200 mila
euro. Il ministro Fornero possiede
una Toyota Aygo del 2011 e cinque
immobili. Ha diverse azioni della
Pirelli, Prelior e circa 600 Warrant
azioni ordinarie della Parmalat. Il
ministro Fornero ha dichiarato di
essersi dimessa dalla carica di vice-
presidente del consiglio di sorve-
glianza di Intesa San Paolo; dalla ca-
rica di consigliere di Buzzi Unicem e
che non esercita attività professiona-
li. Inoltre, la Fornero è in aspettativa
da professore ordinario
dell’Università di Torino.
Il viceministro al settore Lavoro è
Michel Martone, venuto agli onori
delle cronache per aver definito i
laureati over 28 anni come “sfigati”.
Martone guadagna 188.868,91 euro.
Ma si può affermare che è il più po-
vero fra i membri del governo Mon-
ti? Il viceministro del Lavoro possie-
de un appartamento a Roma, di 110
mq, con due cantine annesse. Michel
Martone possiede una Smart ed una
Vespa 125. Martone si è messo in
aspettativa da professore ordinario
di Diritto del Lavoro e si è sospeso
dall’Ordine degli Avvocati. Martone
possiede anche il 30% della società
editoriale Dillinger di Roma e non
dichiara redditi precedenti. Dopo
lunghe insistenze, si è appreso che,
nel corso del 2010, il viceministro
Martone ha guadagnato 131 mila eu-
ro, frutto del suo lavoro di avvocato e
di professore universitario. Ai croni-
sti Martone dice di non pubblicare
l’indirizzo della sua residenza roma-
na, per mantenere la sua privacy e
per sicurezza.
Dalle dichiarazioni dei redditi del
Governo Monti pubblicate online è
risultato che Paola Severino è la più
ricca. Il ministro infatti nel 2012 ha
guadagnato come avvocato
7.005.649 euro e come ministro del-
la Giustizia riceverà 195.255,20 eu-
ro. Fra i beni immobili possiede due
appartamenti a Roma e a Cortina e le
piacciono le automobili giapponesi:
ha, infatti, una Daihatsu del 2006 e
una Toyota del 2009. Possiede poi
un’imbarcazione da diporto del
2009. Il ministro ha anche delle ge-
stioni di portafogli di investimento
affidate a banche come Finmat e Uni-
credit.
Il ministro dello Sviluppo econo-
mico Corrado Passera nel 2011 ha
avuto un reddito di 3,5 milioni di eu-
ro. I suoi beni immobili consistono in
un fabbricato di 141 metri quadrati a
Parigi ed in un terreno di 3220 metri
quadrati in provincia di Pisa, di cui
ha la titolarità al 100%. Possiede una
Mercedes A180 del 2010. Fra i depo-
siti ci sono diverse azioni, titoli ob-
bligazionari per 169 mila euro, poliz-
ze vita per 1,28 milioni e un fondo
pensione complementare per 3,3
milioni.
Il ministro dell’Istruzione, Fran-
cesco Profumo ha anticipato i tempi
ed ha già pubblicato i suoi dati finan-
ziari sul sito istituzionale del Miur
sotto la voce “Trasparenza della po-
sizione patrimoniale e reddituale dei
titolari di cariche di governo”. Nelle
sei pagine che compaiono alla fine
della sua biografia vi è la voce rela-
tiva al trattamento economico com-
plessivo annuo lordo: euro
199.778,00. Il ministro Francesco
Profumo si è collocato in aspettativa
e senza assegni dall’incarico di Pro-
fessore universitario di ruolo al Poli-
tecnico di Torino, mentre, non risul-
ta più nella carica di presidente del
Cnr. Per quanto riguarda i beni im-
mobili, risulta proprietario di un
fabbricato a Savona e comproprieta-
rio di un fabbricato e di un garage
ad Albissola Mare (al 25%), di tre
garage a Torino (al 50%) di un ap-
partamento sempre a Torino (al
50%) e di uno a Salina (50%). Profu-
mo possiede una sola automobile,
una Lancia Lybra immatricolata nel
2001. Ecco le quote o azioni societa-
rie possedute dal ministro dell’ I-
struzione: 894 azioni di Intesa, 137
Finmeccanica, 250 Del Clima, 5199
Unicredit, 1210 della Banca Monte
dei Paschi di Siena, 250 De Longhi,
262 Enel e 3630 Telecom Italia.
Il ministro della Difesa Giampa-
olo Di Paola ha un reddito di euro
199.778,25 , mentre nel 2011 ha per-
cepito la somma di 25.179,17 lordi.
Non risulta avere degli altri incari-
chi di lavoro alla dipendenze di
pubbliche amministrazioni. Come
beni immobili, possiede una casa di
proprietà a Livorno di 130 metri
quadrati, di cui gli spetta una titola-
rità del 50%. Il ministro ha anche
due automobili: una Mercedes Clas-
se B 180 CDI del 2009, e una Vol-
kswagen Polo CV. Inoltre ha 398
azioni Enel, 68 Finmeccanica, 14
quote Deutesche Telekom. Ma ci
sono anche altri depositi che vanno
presi in considerazione: Bot/Btp per
di 150.000 euro, obbligazioni per
655.000 euro, una polizza assicurati-
va Generali di 85.000 euro.
Il ministro per la cooperazione e
l’integrazione Andrea Riccardi ha
una pensione da docente, una casa
in Umbria, un appartamento a Roma,
un deposito titoli da 78.000 euro, un
altro portafoglio obbligazionario da
50.000 euro. Lo stipendio da mini-
stro è pari a 199.000 euro
Sintesi dal sito www.politica24.it
Guadagnare e pagare le tasse non è peccato dal sito www.politica24.it
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La Libia pri-
ma era un Pae-
se laico, una
repubblica,
come del resto
lo è anche la
Siria; è para-
dossale che
queste repub-bliche laiche
vengano com-
battute e mo-
narchie vera-
mente feudali come quelle del Golfo
siano alleate dell'Occidente e
Con il fallimento dell'embargo pe-
trolifero per obbligare l'Iran ad uno
scontro sullo stretto di Ormuz, gli
Stati uniti e Israele stanno cercando
un altro modo per dare inizio ad una
guerra con l'Iran … che vanno cer-
cando da tempo.
Ma soprattutto devono far sembrare
che sia stato l'Iran a dare inizio alle
ostilità, per rendere politicamente
più difficile per Russia e Cina appog-
giare l'Iran.
Ora, ricordiamo che Israele ha dei
precedenti nell'attaccare navi da
guerra americane, dando la colpa ad
altri, per indurre gli Stati Uniti ad at-
taccare i nemici di Israele. L'attacco
israeliano alla USS Liberty, inizial-
mente attribuito all'Egitto, è l'esem-
pio più conosciuto.
Oggi abbiamo la USS Enterprise, la
nave più anziana della flotta, che or-
mai è alla fine, ed è programmata
per essere smantellata il prossimo
anno. Il suo nome è molto conosciuto
anche per la serie televisiva di "Star
Trek".
Smantellare una portaerei nucleare
è una operazione estremamente co-
stosa. La Enterprise è alimentata da 8
reattori nucleari, che vanno eliminati
come tutti gli altri materiali di scarto
nucleari, insieme a tutti i macchinari
correlati.
La Marina americana risparmiereb-
be una gran quantità di denaro, più
di quanto vale l'acciaio da riciclare,
se la Enterprise affondasse nel Golfo
Persico, dove il disastro radioattivo
diventerebbe un problema che ri-
guarda qualcun altro.
Perché mandare una vecchia nave
da guerra giunta alla fine della sua
vita in una zona di pericolo? Per lo
stesso motivo per cui Franklin Roo-
sevelt spostò un gruppo di navi da
guerra obsolete da San Diego a Pe-
arl Harbor, mentre le portaerei e le
navi più nuove erano ben lontane
dalle Hawaii il 7 dicembre 1941.
Israele ha 3 sottomarini Dolphin
che gli ha fornito la Germania. Sono
stati visti transitare nel Canale di
Suez in passato, e potrebbero tran-
quillamente stare operando nel Gol-
fo di Amman, o persino nel Golfo
Persico a questo punto, in attesa di
una vecchia e obsoleta nave da
guerra, più utile come agnello sacri-
ficale che come arma vera e pro-
pria.
Una nave con marinai americani,
che venga attaccata come Israele
attaccò la USS Liberty, per poi incol-
pare l'obiettivo prescelto, l'Iran, gra-
zie alla complicità dei media.
Se siete d'accordo con questa ana-
lisi, per favore postate questo video
ovunque compaia la notizia di que-
sta portaerei. Se riusciamo a fargli
dubitare che questa falsa operazio-
ne sarà creduta, forse rinunceranno
a farla.
Questa la notizia data da Russia Today .
Il commento è di Mike Rivero
Dal sito http://whatreallyhappened.com/
La traduzione è di Riccardo Pizzirani per
http://www.luogocomune.net
Così vero da sembrare falso e così falso da sembrare vero 2
Se tu non vieni alla democrazia, la democrazia verrà da te! "paladini della democrazia".
La politica di Gheddafi, che a no-
stro avviso non teneva in debito
conto la pericolosità della situazio-
ne internazionale, conteneva alcuni
progetti importanti, tra cui quello di una moneta unica africana che, uti-
lizzando i proventi derivanti dal pe-
trolio, avevano l'obiettivo di uno
sviluppo dell'Africa sganciato dal
controllo dei paesi occidentali. La
guerra in Libia ha stroncato per il
momento questa ipotesi che però è
quella più vicina non solo agli inte-
ressi dei popoli arabi e africani ma
anche a quelli dei popoli europei.
Una Europa autonoma, in grado di
condurre una politica pacifica di
cooperazione con il Continente ne-
ro, significherebbe benessere reci-
proco per i secoli a venire. Assistia-mo invece a quella che sembra una
nuova guerra per l'Africa oltre che
per il controllo del petrolio in Me-
dio Oriente. Il fatto grave è che i
popoli europei, e quello italiano in
primo luogo dati i rapporti storici
tra Italia e Libia, pur essendo con-
trari a questa guerra hanno dovuto
subirla, non solo per le decisioni
del governo ma anche perché i par-titi di sinistra l'hanno sostenuta e
nello stesso tempo il movimento
pacifista è stato del tutto assente. Le
guerre coloniali del secolo scorso,
oltre alle atrocità commesse verso
quei popoli, non produssero alcun
beneficio ai popoli europei, è bene
ricordarlo.
A tuo avviso, esistono in Europa
forze contrarie a una politica neoco-
loniale con cui aprire un discorso,
un dibattito che contrasti questa
tendenza?
Con tutta la buona volontà è diffi-
cile al momento vederle. Negli ulti-
mi casi di guerra non si sono mani-
festate, mentre si erano viste per
l'Iraq e l'ex Jugoslavia (quando pre-
sidente del consiglio era D'Alema).
Da un po' dobbiamo registrare la
trasformazione delle sinistre e dei
pacifisti nei maggiori sponsor della
guerra e della "esportazione della
democrazia".Anzi, proprio costoro più di tutti hanno spinto per l'inter-
vento bellico, tra cui il presidente
Napolitano, uomo di punta del vec-
chio PCI da sempre molto apprez-
zato a Washington, così come si è
registrato un coro unanime per l'in-
tervento dal PD alle frange più e-
streme della sinistra extraparla-
mentare.
La popolazione è frastornata e
bombardata da notizie contradditto-
rie; d'altra parte la crisi morde, spo-
stando l'attenzione sulle questioni
pratiche della sussistenza quotidia-
na e le notizie estere vengono rac-
contate come un misto di " rivolu-
zioni "e avvicinamento alla demo-
crazia. La ribellione (Segue a pag. 5 )
Passera ?
Passerà !
Tiziano Bordoni
Pagina 5 www.voltanaonline.it
“Se non ti laurei entro 28 anni sei
uno sfigato!”
Michel Martone
viene presentata da
quasi tutti i media come spinta verso
la democrazia, ma in quasi tutti i
contesti dove ha avuto luogo la "
Primavera Araba " si sono registrate
addirittura delle involuzioni violente e reazionarie.
I media in generale, con giornali
di "sinistra" con "La repubblica" in
testa, spingono ora per l'intervento
militare nello scenario siriano, forse
ancora più nevralgico di quello libi-co. Ma in questo modo rischia di
saltare tutto il Medio Oriente, con la
possibilità che s'inneschi una guerra
mondiale e non solo regionale.
Sulla Siria c'è un vincolo interna-
zionale che si è manifestato con il
voto di Cina e Russia contro l'inter-
vento nel Consiglio di Sicurezza
dell'ONU ; la Russia ha una base na-
vale a Tartus, unico sbocco strategi-
co per quanto riguarda l'accesso dei russi al Mediterraneo. Anche Brasi-
le, India, Iran, Venezuela potrebbe-
ro entrare in campo a favore della
Siria nel caso di un possibile inter-
vento bellico. Se ci fosse un attacco
verrebbe molto probabilmente
coinvolto anche l'Iran, che è una
potenza militare tutt'altro che di
secondo piano.
La Russia, al momento, è sottopo-
sta a forti pressioni internazionali
per smussare questa sua posizione
di difesa della Siria, ma credo che
terrà duro (forse memore della le-
zione libica), anche perché cedere
sarebbe dare mano libera agli U-SA, Francia, Gran Bretagna, Qatar,
Arabia Saudita e a Israele, che han-
no tutto l'interesse affinché vadano
in pezzi gli scenari consolidati dei
suoi antagonisti nello scacchiere
mediorientale. In Siria attualmente
vi è già una consistente presenza di
squadre speciali franco-britanniche
e qatariote per la fornitura di armi
e supporto logistico e la Russia lo
sa benissimo.
Certo, la guerra è un epilogo pos-
sibile che sconvolgerebbe il qua-
dro geopolitico attuale con sviluppi
imprevedibili. Ma vi sono forze in
campo che, nonostante gli effetti
devastanti che ciò produrrebbe,
pare stiano facendo di tutto perché
si realizzi una situazione di questo
genere.
PennaBiro intervista Paolo Sensini
Link: http://www.pennabiro.it/ad-un-
anno-dal-colpo-di-stato-in-libia/
Vedi la bellezza che ti circonda? Quante cose ti stai perdendo! Un uomo era seduto in una stazione
della metropolitana di Washington
DC e iniziò a suonare il violino, era
un freddo mattino di gennaio.
Suonò sei pezzi di Bach per circa 45
minuti. Durante questo lasso di tem-
po, poiché era l'ora di punta, è stato
calcolato che 1.100 persone sarebbe-
ro passate per la stazione, la maggior
parte di loro sull'intento di andare a
lavorare. Passarono tre minuti e un
uomo di mezza età notò che c'era un
musicista che suonava. Rallentò il
passo, si fermò per alcuni secondi, e
poi si affrettò per riprendere il tempo
perso. Un minuto dopo il violinista
ricevette il primo dollaro di mancia:
una donna lanciò il denaro nella cas-
settina e, senza neanche fermarsi,
continuò a camminare.
Pochi minuti dopo qualcuno si ap-
poggiò al muro per ascoltarlo, ma
poi guardò l'orologio e ricominciò a
camminare. Chiaramente era in ritar-
do per il lavoro. Quello che prestò
maggior attenzione fu un bambino di
3 anni. Sua madre lo invitava a sbri-
garsi, ma il ragazzino si fermò a
guardare il violinista. Infine la madre
lo trascinò via ma il bambino conti-
nuò a camminare girando la testa
tutto il tempo. Questo comporta-
mento fu ripetuto da diversi altri
bambini. Tutti i genitori, senza ecce-
zione, li forzarono a muoversi. Nei
45 minuti che il musicista suonò, so-
lo 6 persone si fermarono e rimase-
ro un po’. Circa 20 gli diedero dei
soldi, ma continuarono a camminare
normalmente. Tirò su 32 dollari.
Quando finì di suonare e tornò il
silenzio, nessuno se ne accorse. Nes-
suno applaudì, né ci fu alcun ricono-
scimento.
Nessuno lo sapeva ma il violini-
sta era Joshua Bell, uno dei musi-
cisti più talentuosi del mondo.
Aveva appena eseguito uno dei
pezzi più complessi mai scritti, su un
violino del valore di $ 3.5 milioni di
dollari. Due giorni prima che suo-
nasse nella metro, Joshua Bell fece il
tutto esaurito al teatro di Boston,
dove i post in media costavano $
100. Questa è una storia vera. Joshua
Bell era in incognito nella stazione
della metro, il tutto organizzato dal
quotidiano Washington Post come
parte di un esperimento sociale sulla
percezione, il gusto e le priorità del-
le persone. La prova era se in un am-
biente comune ad un'ora inappro-
priata: percepiamo la bellezza? Ci
fermiamo ad apprezzarla? Ricono-
sciamo il talento in un contesto ina-
spettato?
Una delle possibili conclusioni di
questa esperienza potrebbe essere:
Se non abbiamo un momento per
fermarci ed ascoltare uno dei mi-
gliori musicisti al mondo suonare
la miglior musica mai scritta,
quante altre cose ci stiamo perden-
do ?
È possibile leggere l’articolo origina-
rio di Gene Weingarten sul Washin-
gton Post dell’8 aprile 2007, Il titolo Can one of the nation’s great musi-
cians cut through the fog of a D.C. rush
hour? Let’s find out. La cosa affascinan-
te è la diversa percezione e reazione
che ancora hanno i bambini.
(Segue da pag. 4 )
Pagina 6 www.voltanaonline.it
panorama editoriale cattolico sono
anche quelli più diffusi? Dalle sue pa-
role mi è sembrato perfino che Celen-
tano non li conosca. Non li abbia pro-
prio mai sfogliati. Sia Avvenire che
Famiglia Cristiana parlano all’uomo
che vive il suo tempo (cronos) e scri-vono anche di Dio. Invece il tempo di
Dio (kairòs) è principalmente per i consacrati, che però già hanno il Mes-
sale o la Liturgia delle Ore. Dieci sono
i Comandamenti, solo tre per Dio, tutti
gli altri sono per l’uomo. L’apostolo
Paolo faceva canestri e predicava alle
genti affermando che la Fede e le o-
pere non possono andare disgiunte e
che non c’è amore vero se non c’è
anche carità (che non è elemosina).
Non so che cosa sia capitato a Ce-
lentano. Io, intanto, rinnovo l’ abbona-
mento a Famiglia Cristiana !
Mario Paganini
Commentare e giudicare un evento
senza esserne stati partecipi non è
prudente. Non ho visto San Remo,
però, avuta notizia di episodi che han-
no suscitato clamore, su Internet ho
trovato il “clou”. Mancava il “prima”
ed il “dopo” dell’evento, ma l’ essen-
za era ed è quella.
In passato ho apprezzato Adriano
Celentano, per le sue idee, per le sue
canzoni, perfino per il suo modo
(particolare) di porsi di fronte (anzi,
anche di … schiena) al pubblico.
Tuttavia non ho capito le sue ester-
nazioni a San Remo. Purtroppo.
Da un ateo le capirei. Non me le
spiego, invece, da una persona che si
definisce credente. È possibile criti-
care la Chiesa come Istituzione, ma
non comprendo perché tanto accani-
mento contro un quotidiano ed un
settimanale. Forse perché nel ricco
Un mix di stravaganza e di ignoranza
Ma se i più stanno vendendo oggetti
d’oro ad esercizi che hanno la sola licen-
za commerciale per l’acquisto e se i ne-
gozi di oreficeria lamentano le scarse
vendite e raro l’acquisto di un nuovo
oggetto prezioso, pagandone il prezzo in
parte con la cessione di oro, dobbiamo
concludere che non sono orefici e azien-
de orafe. Allora di nuovo: Chi è che com-
pra? Purtroppo l’oro è un bene univer-
salmente riconosciuto idoneo allo scam-
bio, di elevato valore intrinseco ed è un
bene rifugio.
Tutte queste considerazioni (ovvie)
fanno sorgere dubbi inquietanti e teme-
re per il futuro. Forse c’è già chi si pre-
para ad un peggio assai prossimo?!
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Il Tribunale Civile di Torino ha
condannato la RAI e il giornalista
Corrado Formigli per il servizio
sulla Alfa Romeo Mito, andato in
onda nella puntata del 2 dicembre
2010 della trasmissione Annozero,
perché non veritiero e denigratorio
nei confronti di Fiat Group Automo-
biles. Si legge nella sentenza che
“non sono state trasmesse informa-
zioni tecnicamente corrette in merito
alle qualità prestazionali della vettu-
ra Alfa Mito”.
La RAI e Formigli sono stati con-
dannati al risarcimento di comples-
sivi 7 milioni di euro, 2 dei quali speseranno i costi per la pubblica-
zione della sentenza su alcuni pe-
riodici italiani. Michele Santoro,
anche lui chiamato in causa da Fiat
Group Automobiles, è stato invece
assolto poiché non è stato provato il
dolo e neppure c’è prova del suo
coinvolgimento nella realizzazione
del servizio.
La RAI ha annunciato che impu-
gnerà la sentenza.
Fiat contro RAI
Compro oro e lo pago in contanti È un fenomeno sotto gli occhi di tutti: il
boom dei “Compriamo oro e lo paghia-
mo in contanti”. Non si entra nel merito
della professionalità di chi svolge tale
attività e non si dubita che chi vende un
oggetto d’oro ne sia sempre il legittimo
detentore di tutti i diritti. Il caso del nipo-
te sciagurato, che vende la fede sottratta
alla nonna per comprarsi la droga, fa
parte della mitologia del tempo che fu.
Resta un fatto: tutti dovremmo essere
più poveri, quindi è probabile che qual-
cuno monelizzi vendendo qualche og-
getto. Sorge, però, spontanea una do-
manda: se esiste un mercato florido, che
attirare molti, debbono esistere anche i
compratori. Chi sono? Le aziende orafe?
Se avere un computer e disporre di
una linea telefonica con l’ADSL sta
diventando sempre più una necessi-
tà, fortunatamente non è ancora un
obbligo.
Da tempo, nel sito “Voltana On
Line” facciamo prove di democrazia
diretta e di cittadinanza informatica
attiva. Ne sono un esempio sia il
“Vota il sondaggio” sia lo spazio
presidiato su Facebook.
Nei giorni scorsi il sondaggio pro-
posto era: “Inquinamento elettro-
magnetico. Una nuova stazione ra-
dio a Voltana; sei favorevole ?”
Vota il sondaggio Per quanti non hanno il computer e
Internet, ecco i risultati: il numero
dei votanti non è risultato superiore
al solito (quindi: l’argomento non ha
riscosso - tra gli informatizzati -
maggiore attenzione e i non infor-
matizzati continuano a restare esclusi
da queste forme nuove di democra-
zia partecipata). Interessante il risul-
tato: il 47 % è favorevole, mentre il
53 % è contrario. Dunque i benefici
derivanti da una molteplicità di ser-
vizi quasi prevalgono sul timore per
le radiazioni emesse dalle antenne.
In sostanza: prestando grande at-
tenzione, a dove posizionare le an-
tenne da installare, ...
Pagina 7 www.voltanaonline.it
Per un giorno intero la domanda
che ha quasi fermato l’Italia è sta-ta: “Ma Belen, sotto il vestito portava
lo slip?” Dato lo spacco inguinale,
con tanto di farfalla tatuata (che ha
prodotto una marea di doppi sensi)
il quesito era certamente legittimo.
Ebbene, la Rodriguez, che si è fatta
notare anche per i suoi “capezzoli a
vista”, indossava un C-String.
Lo C-String, messo sul mercato nel
2007 e finito nel dimenticatoio fino a
pochi giorni fa, è una specie di tan-
ga super striminzito che serve a co-
prire giusto il necessario. Dalle foto
che circolano in rete deve essere
pure scomodissimo, visto le sue ca-
ratteristiche (riportate nella foto).
Tuttavia è assai probabile che Be-
len abbia lanciato una nuova ten-
denza. Peccato che lei sia pratica-
mente stupenda, mentre le donne
comuni, con lo C- String, lo saranno
(probabilmente) un po’ meno...
Il Giudice delle Indagini Prelimi-
nari di Belluno ha disposto la chiusu-
ra del sito web Vajont.info.
Il provvedimento fa seguito alla
denuncia degli onorevoli Maurizio
Paniz e Domenico Scilipoti.
Sono due “onorevoli” molto cono-
sciuti: il primo per la passione con
cui difende - sempre, ovunque e
comunque - Silvio Berlusconi; il se-
condo per aver cambiato partito;
eletto con i voti dell’Italia dei Valori
di Antonio Di Pietro è poi passato
con il centro destra di Silvio Berlu-
sconi.
Il GIP di Belluno, anziché disporre
la cancellazione delle frasi ritenute
diffamatorie, ha disposto il blocco di
tutto il sito, prima ancora che avesse
luogo il processo e fosse emessa la
sentenza.
È una decisione grave; perché li-
mita il diritto di espressione di
un’intera comunità e perché tocca
anche la memoria dei 1910 morti nel
disastro del Vajont (09/10/1963).
Nell’anniversario di “Mani Pulite”
la tutela del diritto all’immagine dei
due parlamentari non sembra tenga
in alcuna considerazione i diritti (di
espressione, di critica, ecc.) di tanti
altri, molti dei quali senza più voce.
Chiuso il sito
“Quest’anno la mia famiglia per
acqua, luce e gas ha speso quanto
per il cibo.
Anni fa questo non accadeva! ”
Il paziente al dottore “Non ne posso
più ! Voglio andare in pensione !”
E lui: “Mi dispiace, ma non può per-
ché lei respira ancora ! ”
Strapless C - String
piante o addirittura animali estinti -
si pensi ai mammut - conservati con-
gelati per millenni nel permafrost
siberiano. Possibilità che apre però
anche numerosi interrogativi di ca-
rattere etico.
Notizia riportata dal sito
http://unmondoaccanto.blogfree.net/?t=3
946899
T-back
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C-string
I russi fanno germogliare 36 piantine di Silene Per 32 mila anni quel seme era stato conservato a 38 metri di pro-
fondità nel permafrost - il terreno
perennemente gelato della tundra
siberiana nord-orientale - contenu-
to in una tana fossilizzata di scoiat-
toli a Duvanny Yar, sulle rive del
corso inferiore del fiume Kolyma.
Un gruppo di scienziati russi del
Centro di ricerche di Pushkino l'ha
riportato in vita e l'ha fatto germo-
gliare. Il fiore, al di là delle più ro-
see aspettative degli stessi ricerca-
tori, è sbocciato e, al posto di mam-
mut giganteschi che se lo sarebbe-
ro ingollato in un attimo, si è trovato
accudito meglio di un figlio, bersa-
gliato di fotografie e pubblicato
sull'autorevole rivista scientifica
americana Proceedings of the Natio-
nal Academy of Sciences of the Uni-
ted States (www.pnas.org).
La piantina di Silene stenophylla,
una specie tipica di quelle zone
della Siberia, è diventata un caso
unico: essendo germogliata dal
seme più vecchio. Infatti il record
precedente era posseduto da una
palma da dattero, il cui seme - data-
to 2 mila anni - era stato recuperato
nelle rovine della cittadella fortifi-
cata di Masada, nel deserto del mar
Morto in Israele. L'unica differenza
è che la piantina di Silene, ricavata
dal seme che è stato datato con il
metodo del carbonio-14 tra 31.500
e 32.100 anni fa, è un po' più picco-
la rispetto alle piante attuali che
crescono in Siberia e con i petali di
forma leggermente diversa. Secon-
do Svetlana Yashina e David Gili-
chinsky alla guida del gruppo di
scienziati che hanno reso possibile
il successo, il seme è stato conser-
vato per oltre 30 mila anni a una
temperatura di 7 gradi sottozero in
un terreno che non è mai sgelato.
Questo ha consentito al suo Dna di
conservarsi intatto e soprattutto di
mantenere la capacità di germo-
gliare, fatto che però è avvenuto
dopo l'impiego di tecniche molto
sofisticate per evitare di rovinare
un seme così fragile.
Il successo del gruppo di scien-
ziati russi apre nuove prospettive
sulla possibilità di riportare in vita
sul Vajont
Pagina 8 www.voltanaonline.it
L’Unità proibita alla Fiat di Bolo-
gna e in altre fabbriche della multi-
nazionale dell’auto rappresenta
un’offesa, una ferita per tutti i me-
talmeccanici, operai, impiegati e
tecnici e non solo per i “rossi” della
Fiom.
Perché questo giornale è stato al
loro fianco da quando è nato, cer-
cando di interpretarne obiettivi,
inquietudini, aspirazioni, difficoltà,
ancorandole proprio al titolo di
questa testata: «Unità». […]
Ho ancora il ritaglio di una prima
pagina, in un quadretto regalatomi
da una collega con il titolo:
«Sciopero all’Om Fiat, al grido di
libertà» e la mia firma. Era il 6 aprile
1962. Quei metalmeccanici lottava-
no contro un licenziamento di rap-
presaglia adottato per colpire uno
dei promotori di una vertenza intra-presa anche per modificare la natu-
ra di una specie di premio conside-
rato «antisciopero».
Non accettavano, in sostanza, il
baratto tra un pugno di soldi e la
libertà di agire come sindacato. Le radici del famoso articolo 18 dello
Statuto dei lavoratori risalgono a
episodi come questo. C’era in quel-
la cronaca, riportata da l’Unità, una
componente straordinaria, ovvero-
sia la presenza di dirigenti cattolici
metalmeccanici. […]
Sono queste storie e molte altre
che si vogliono cancellare, cancel-
lando l’Unità. Anche quelle difficili
che hanno contrassegnato gli anni
Ottanta e Novanta, con gli stessi sin-
dacati che contrattavano le ristruttu-
razioni e i tentativi di non seppellire
del tutto la sorte di operai e tecnici
e con loro del lavoro, fonte di ric-
chezza per il Paese.
Sindacati che consentivano l’ en-
trata in Europa e la vittoria contro lo
spettro dell’inflazione, moderando
la spinta salariale. E oggi si invoca
proprio l’Europa contro di loro e li
si accusa di difendere solo vecchi
tabù, di essere conservatori nonché difensori di ladri, fannulloni e sfiga-
ti.
Sfoglio i miei ricordi e le pagine
del mio vecchio giornale ora cosi
facilmente accessibili sul sito on-line
e mi chiedo che epoca sia mai que-
Cosa vogliono cancellare, cancellando l'Unità
“I giovani devono abituarsi a non
avere un posto fisso nella vita. E poi
diciamo anche: che monotonia a-
verlo per tutta la vita. È bello cam-
biare”
Mario Monti
“Se per Monti il lavoro fisso è una
noia, è troppo chiedergli un atto di
coerenza e attendersi che rinunci
al posto di senatore a vita ?!”
La disinformazione è
l’oppio dei popoli !
“La T.A.V. fa risparmiare mezz’ora
a pochi. I tagli alla Sanità allungano
il tempo trascorso in fila, per farsi
visitare da un medico, a tanti !”
Alla fine anch’io ho realizzato !
“Ieri, in caso di maltempo, racco-
mandavano di usare il treno. Oggi,
in caso di maltempo, per evitare
brutte figure, le ferrovie sopprimo-
no i treni dei pendolari !”
“È un ben strano sistema sociale il
nostro. Mancano i soldi per ospeda-
li, pensioni, ricerca, ecc. ma ci sono
per le spese militari !”
Condividi le affermazione di Emma
Marcegaglia che ha dato dei ladri e
dei fannulloni a migliaia di operai,
accusando i sindacati di coprirli ?
No, con decine di imprenditori
colpevoli di truffe, raggiri, evasio-
ne fiscale, l'attacco della Marcega-
glia a operai e sindacati è grave.
Sì, ha ragione. È vero che i sinda-
cati coprono i comportamenti cen-
surabili degli operai
Vai nel sito e vota il sondagio
sta. Certo da quelle memorie da
quei dirigenti del passato nasce
anche una lezione. Quella di non
accontentarsi del proprio orgoglio
di parte, di saper catturare il pre-
sente e il futuro, di saper calcolare il rapporto di forza e sapersi ferma-
re, quando è necessario.
Purché il compromesso raggiunto
non chiuda la possibilità di riemer-
gere. “La lotta continua” come di-
ceva non solo un movimento di quegli anni lontani, ma altresì il ti-
tolo di un articolo di Bruno Tren-
tin. Era un incitamento a stare den-
tro i processi, a non farsi ghettizza-
re. Il vergognoso diktat di Mar-
chionne può risultare un boome-
rang. Ed è importante quel che è
successo a Bologna. Con la Fim Cisl
che ha deciso di riattaccare nella
propria bacheca l’Unità. Un ricono-
scimento, crediamo, non solo al passato di un foglio glorioso.
Sintesi dell’articolo di Bruno Ugolini su l’Unità del 26/02/2012 e nel sito
www.unita.it
La sede del PD di Voltana è provvi-
soriamente in piazza dell'Unità, 17 .
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