VERSO UNA DIDATTICA PER COMPETENZE A PARTIRE DALLE INDICAZIONI 2012 Pordenone, 26 agosto 2013
Sonia Claris
DI CHE COSA SI TRATTA Si conclude la fase di sperimentazione avviata
con il D.M. 31 luglio 2007 e con l’’armonizzazione’ prevista dall’Atto di indirizzo del 2009 (Indicazioni del 2004 e Indicazioni del 2007).
SI TRATTA DI INDICAZIONI E NON PIU’ DI PROGRAMMI.
OCCORRE PREDISPORRE UN CURRICOLO ALL’INTERNO DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (3-14 anni).
DA AMBITI DISCIPLINARI A AREE DISCIPLINARI.
DIDATTICA CURRICOLARE E ORIENTATIVA.
STRUTTURA DEL TESTO
CULTURA, SCUOLA, PERSONA
FINALITA’ GENERALI
L’ ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO
LA SCUOLA DELL’INFANZIA LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO
LA SCUOLA NEL NUOVO SCENARIO
Stabilità vs cambiamenti e discontinuità Opportunità vs rischi …………….dare senso alle esperienze
frammentateAttenuazione della capacità adulta di presidio del
limite e delle regole; difficili processi di identificazione e differenziazione per chi cresce
………………..scuola luogo di diritti di ognuno e di regole condivise
Si allarga l’orizzonte territoriale della scuola………………. formare identità consapevoli ed
aperte.
INDICAZIONI METODOLOGICHE
Didattica per competenze. Laboratori. Ricorso ad esperienze vissute e dirette. Impiego trasversale e diffuso delle tecnologie
multimediali. Cooperative Learning. Didattica d’ambiente (indiretta).
Evitare semplici esercizi, nozionismi, meccanismi e tecniche fini a se stesse; necessaria la strumentalità di base.
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Progettare per competenze per consentire di:
Orientarsi nei diversi contesti in cui ciascuno è inserito.
Adattarsi con flessibilità ai cambiamenti della società complessa.
Orientare i cambiamenti in modo consapevole al proprio progetto di vita personale, sociale e lavorativo.
QUALI COMPETENZE?
COMPETENZE RELATIVE AI CAMPI DI ESPERIENZA E ALLE DISCIPLINE
COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
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PER UNA PRIMA DEFINIZIONE “Conoscenze”: indicano il risultato dell’assimilazione di
informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.
“Abilità”, indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).
“Competenze” indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia.
(Documento tecnico – Decreto 22 Agosto 2007)
COGNIZIONE
METACOGNIZIONE
MOTIVAZIONEATTRIBUZIONE
conoscenze dichiarativeconoscenze proceduraliconoscenze strategiche
impegno riconoscimento di senso
consapevolezzaregolazione
concetto di séautostima
“capacità di far fronte ad un compito, o un insieme di compiti, riuscendo a mettere in moto ed a orchestrare le proprie risorse interne, cognitive, affettive e volitive, e a utilizzare quelle esterne disponibili in modo coerente e fecondo”.
[Pellerey, 2004]
LA COMPETENZA COME PAROLA CHIAVE
CHE COSA SI APPRENDE?
COME SI APPRENDE?
L’ICEBERG DELLA COMPETENZA
APPRENDIMENTOINSEGNAMENTO
VALUTAZIONE
PROGETTARE PER COMPETENZE
COMPETENZA
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SVILUPPO DI UNA COMPETENZA: I PASSAGGI CHIAVE
ESPLORAZIONE/INFORMAZIONE:
Problematizzazione/esplorazionePresentazione del ‘nuovo’ contenuto
(conoscenze, abilità)
SISTEMATIZZAZIONE / CONSOLIDAMENTO
Sviluppo, rinforzo e consolidamento
del nuovo apprendimento
MOBILITAZIONEUso del nuovo apprendimento
in una situazione di compito inedita
RICOSTRUZIONEProcesso di acquisizione
di consapevolezza dei processi attuati/autovalutazione
PROVE INVALSI
Sono strumenti di valutazione esterna di sistema, al fine di fornire dati utili ai processi di miglioramento.
I risultati sono relativi alle classi (e non ai singoli alunni).
Consentono un confronto esterno ed un riferimento ad entità territoriali specifiche (Nord Italia, nord-est, nord-ovest, centro, sud ,isole).
Si calcola il cosiddetto VALORE AGGIUNTO, ovvero l’EFFETTO SCUOLA , comparando istituti che si trovano ad operare in contesti socio-economico-culturali simili.
COSA MISURANO
Abilita, conoscenze e competenze matematiche Abilità, conoscenze e competenze linguistiche
CLASSI: II e V primaria, I e III secondaria di I grado, II secondaria di II grado.
Quest’anno (2012/2013) si è tentano in modo esplicito di impiegare per la determinazione degli items delle prove Invalsi i Traguardi per lo sviluppo delle competenze previsti nelle Indicazioni 2012.
Il processo di ‘collegamento’ proseguirà.
STRUMENTI DI STUDIO ED APPROFONDIMENTO
Fascicoli delle prove Quadri di riferimento per italiano e
matematica Questionario studente Rapporti Invalsi Guide alla lettura dei quesiti
QUADRO DI RIFERIMENTO ITALIANO
Aspetti a cui afferiscono le domande
1- Comprendere il significato, letterale e figurato, di parole ed espressioni e riconoscere le relazioni tra le parole.
2- Individuare informazioni date esplicitamente nel testo.
3- Fare un’inferenza diretta, ricavando un’informazione implicita da una o più informazioni date nel testo e/o tratte dall’enciclopedia personale del lettore.
4- Cogliere relazioni di coesione e coerenza testuale (organizzazione logica entro ed oltre la frase).
….5 a- Ricostruire il significato di una parte più o
meno estesa del testo, integrando informazioni e concetti, anche formulando inferenze complesse.
5 b- Ricostruire il significato globale di un testo, integrando informazioni e concetti, anche formulando inferenze complesse.
6- Sviluppare un’interpretazione del testo, a partire dal contenuto e/o dalla sua forma, andando al di là di una comprensione letterale.
7- Riflettere sul testo e valutarne il contenuto e/o la forma, alla luce delle conoscenze ed esperienze personali.
QUADRO DI RIFERIMENTO DI MATEMATICA
CONTENUTI
Numeri Spazio e figure
Relazioni e funzioni Dati e previsioni
PROCESSI 1- Conoscere e padroneggiare i contenuti specifici della
matematica.
2- Conoscere e utilizzare algoritmi e procedure.
3- Conoscere diverse forme di rappresentazione e passare da una all’altra.
4- Risolvere problemi, utilizzando strategie, in ambiti diversi.
5- Riconoscere in contesti diversi il carattere misurabile di oggetti e fenomeni, utilizzare strumenti di misura, misurare grandezze, stimare misure di grandezze.
6- Acquisire progressivamente forme tipiche del pensiero matematico.
7- Utilizzare strumenti, modelli e/o rappresentazioni nel trattamento quantitativo dell’informazione in ambito scientifico, tecnologico, economico, sociale.
8- Riconoscere le forme nello spazio e utilizzarle per la soluzione di problemi geometrici o di modellizzazione.
MACRO PROCESSI MATEMATICI
CONCETTI E PROCEDURE RAPPRESENTAZIONE MODELLIZZAZIONE ARGOMENTAZIONE
COME AFFRONTARLE IN AULA
Evitare esercizi meccanici e forme di addestramento. Agli alunni serve familiarizzare con il formato, adattarsi ai tempi previsti e, soprattutto, apprendere strategie per affrontare compiti inediti, complessi.
SMONTARE LE PROVE
In primo luogo serve entrare nella proposta, ovvero decostruire le prove, svolgendole e individuando i processi messi in gioco (come si fa?), nonché i contenuti e le abilità richiamati.
INTERROGARE LA DIDATTICA
Si passa quindi ad INTERROGARE LA DIDATTICA:
• QUALI PROCESSI SONO DA ATTIVARE E PROMUOVERE?
• QUALI ATTIVITA’ SI POSSONO PROGETTARE?• QUANTO E’ GIA’ PRESENTE NEL MIO LAVORO IN
AULA? COSA SERVE INCREMENTARE, VARIARE?• COME RIPROGETTARE LA DIDATTICA?
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI M. Castoldi, Progettare per competenze, Carocci, Roma 2011 M. Castoldi, Valutare le competenze, Carocci, Roma 2009. G. Le Boterf, Costruire le competenze individuali e collettive, Guida,
Napoli 2008. D.Maccario, Insegnare per competenze, SEI, Torino 2006. M. Pellerey, Competenze, e il loro ruolo nei processi educativi
scolastici e formativi,Tecnodid, Napoli 2010 M. Spinosi (a cura di), Speciale valutazione, Tecnodid, Napoli 2010.
Le presenti slides sono prevalentemente un riadattamento dei materiali forniti dal prof. M.Castoldi.
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