1
1.a
Palazzo dei Capitani
UNITA’ MINIMA D’INTERVENTO N. 19
nome
Via Fiorentina n. civico 38-40 Bagno di Romagna
Catasto Toscano Mappe 1826 (stralcio dall’originale)
Catasto d’Impianto 1952 (rielaborazione)
scala 1:1.000
foglio 1 sezione R
particella 174
Catasto attuale
(stralcio dall’originale)
scala 1:1.000
foglio 156 sezione
particella 174
(scala originale 1:1.250)
foglio 1
1:1.000
articolo 791 particella
scala
864
sezione R “di Bagno e di San Piero”
2
NOTIZIE STORICO DOCUMENTARIE 2.a
Catasto Toscano – Giornale di Campagna 18291
Palazzo Pretorio e Corte
foglio
sezione
vocabolo
popolo
articolo
particella
proprietà
misura
1
R
Bagno
di Bagno
791
864
Comunità di Bagno
2.519 braccia
DESCRIZIONE SOMMARIA DEL FABBRICATO
1° piano:
a terreno:
sotterranei:
2° piano:
due Stanzette, Legnaia, Cantina, Stanza, Cappella, due Stanzette, due Stanzine, Stanzetta, tre Carceri, Andito, Cucina e Camera.
Andito, Cucina, Salotto, Stanzetta e Camera, Cancelleria, Banco dell’Ill.mo Sig. Vicario, quattro Stanze, due Stanze di passo, Cucina, Salotto e Stanzetta e altra Stanza a Palco. Corridoio e quattro Segrete.
3° piano:
note:
Anni venti — Palazzo Pretorio oggi Palazzo del Capitano — via Fiorentina verso piazza Dante.
1909. Via Fiorentina verso piazza Santa Maria.
3
Anni ’60 - Portale all’interno del Palazzo dei Capitani.
Anni ‘60 — lato su via Palestro.
Anni ’60 - Portale del Palazzo dei Capitani.
Fine anni venti — Palazzo Pretorio attuale Palazzo dei Ca-pitani — lato su via Fiorentina.
Anni ‘60—Palazzo dei Capitani—lato su via Fiorentina.
NOTIZIE STORICO DOCUMENTARIE 2.b
NOTIZIE STORICO DOCUMENTARIE 2.c
4
“Acque e strade Compartimento Fiorentino, n.31 Divisione di Bagno” Agostini e Gru’ Betti “Perizie etc.” 1840
5
NOTIZIE STORICO DOCUMENTARIE 2.d
“Acque e strade Compartimento Fiorentino, n.31 Divisione di Bagno” Agostini e Gru’ Betti “Perizie etc.” 1840
6
NOTIZIE STORICO DOCUMENTARIE 2.e
“Acque e strade Compartimento Fiorentino, n.31 Divisione di Bagno” Agostini e Gru’ Betti “Perizie etc.” 1840
7
NOTIZIE STORICO DOCUMENTARIE 2.f
“Acque e strade Compartimento Fiorentino, n.31 Divisione di Bagno” Agostini e Gru’ Betti “Perizie etc.” 1840
8
NOTIZIE STORICO DOCUMENTARIE 2.g
“Acque e strade Compartimento Fiorentino, n.31 Divisione di Bagno” Agostini e Gru’ Betti “Perizie etc.” 1840
9
NOTIZIE STORICO DOCUMENTARIE 2.h
“Acque e strade Compartimento Fio-rentino, n.31 Divisione di Bagno” Gru’ Betti Giovanni“Perizie etc.” 1841
10
NOTIZIE STORICO DOCUMENTARIE 2.i
Cesare Spighi - fasci-colo “Lavori Pubblici, mantenimento fabbricati 1890 – 1907”
Corrispondenza del Gonfaloniere e Atti Mu-nicipali 1858 - Prefettu-ra
11 PIANO TERRA
3.a RILIEVO CRITICO
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B BB
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A
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BBE
12 PIANO PRIMO
3.b RILIEVO CRITICO
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A
13 PIANO SECONDO
3.c RILIEVO CRITICO
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15
PROSPETTO SU VIA FIORENTINA
PROSPETTO SU VIA PALESTRO
PROSPETTO SU VIA PALESTRO VERSO VIA FIORENTINA
3.e RILIEVO CRITICO Scala 1:500
16
Lato su via Fiorentina verso piazza Santa Maria.
Angolo di via Palestro.
Entrata su via Fiorentina ver-so piazza Santa Maria.
Lato su via Fiorentina verso piazza Dante.
4.a DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
17
Lato su via Palestro verso via Fiorentina.
Lato su via Palestro.
Lato su via Fiorentina -dettaglio entrata.
4.b DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
Lato su via Palestro - dettaglio cortile minore. Lato su via Palestro - detta-
glio entrata.
18
4.c DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
Entrata su via Palestro. Cortile interno.
Cortile interno. Lato su via Palestro.
Cortile interno.
Cortile interno.
Angolo di via Palestro.
19 DESTINAZIONI D’USO COMPATIBILI: Gli usi ammessi sono disciplinati all’art. 5.4 delle norme del PSC
PRESCRIZIONI PARTICOLARI PER IL RECUPERO PRESCRIZIONI RELATIVE AL TESSUTO: Gli interventi edilizi che si attueranno sulle U.M.I. appartenenti a tali tessuti dovranno in particolare, oltre a quanto specifi-cato nei tipi d’intervento di cui alle norme del Psc: a) verificare, in caso di scavo, la presenza di tracce, anche murarie, di precedenti impianti e la loro eventuale conservazio-
ne e valorizzazione in accordo con la competente Soprintendenza Archeologica. b) conservare e valorizzare le strutture murarie fuori terra, soprattutto quelle di notevole spessore, in quanto di sicuro valo-
re storico o archeologico; c) salvaguardare l’integrità spaziale degli anditi passanti (indicati nella tavola n 12) in quanto importanti permanenze di
antichi impianti edilizi. Prescrizioni relative al tipo Ab1 Al fine di valorizzare e conservare i caratteri particolari del tipo in ogni intervento di recupero, è necessario, oltre a quanto specificato negli interventi edilizi di cui alle norme del Psc: a) conservare i sistemi strutturali cellulari (scatole murarie) siano anche questi specializzati (androni di accesso, vani
scala, ecc.) preservandone l’integrità spaziale ed eventualmente ripristinandola se dimostrato che sia stata recente-mente alterata;
b) preservare migliorando l’integrità fisica delle strutture verticali (muri) conservando la loro posizione originale ed e-ventualmente ripristinandola con materiali della stessa natura (mattoni o pietre);
c) preservare migliorando l’integrità fisica delle strutture orizzontali e di copertura originali (solai in legno o a volta), nel caso di eventuali sostituzioni parziali o totali, a causa di degrado irreversibile, queste dovranno essere attuate con materiali della stessa natura (legno, mattoni o pietra).
d) preservare migliorando l’integrità fisica delle strutture dei meccanismi distributori verticali (scale) e dei rivestimenti lapidei ove presenti;
e) la conservazione di tutti gli eventuali apparati decorativi in evidenza e/o individuati da specifici sondaggi. Prescrizioni relative al tipo Ad2 Gli interventi di recupero edilizio, attuati su organismi che ancora presentano al loro interno tracce murarie riconducibili all’impianto originale delle mura urbane con relative porte e/o torri difensive (si veda tavola n.7), dovranno essere volti alla conservazione e valorizzazione di tali preesistenze illustrando preliminarmente, nella fase progettuale, le metodologie di restauro che si intendono a tal fine adottare.
INTERVENTI EDILIZI: Restauro scientifico c) tipo Ad2 Restauro e risanamento conservativo d1) tipo Ab1
USO ATTUALE
IDENTIFICAZIONE DELL’ORGANISMO TIPICO TESSUTO EDILIZIO DI TIPO A Aggregati edilizi prevalentemente derivati da riutilizzo di impianti originali di “domus” e/o edilizia specialistica romana anco-ra riconoscibili per la modularità degli allineamenti dei lotti, riconducibili a sottomultipli dell’”actus”, la tipicità dei comporta-menti di trasformazione, la permanenza degli anditi e le modalità d’intasamento degli spazi liberi originari. 1) Edilizia speciale derivata dal riutilizzo e riconfigurazione di precedenti impianti di edilizia di base o specialistica – b
tipo Ab1 Palazzo dei Capitani Sede storica del Governo di Bagno di Romagna, il palazzo è stato soggetto nel corso del tempo a più interventi edilizi, in particolare è evidente il riallineamento della facciata principale alla via Fiorentina. Presenta sistemi strutturali cellulari spe-cializzati e antiche permanenze murarie. 2) Edilizia d’impianto specialistico (polare o antipolare, seriale o nodale) – d tipo Ad2 Torre difensiva e/o mura urbane Permanenze di valore storico-archeologico dell’antico impianto difensivo di Bagno, in particolare le mura urbane, risultano in massima parte inglobate in edilizia residenziale storica.
5.a IDENTIFICAZIONE DELL’ORGANISMO TIPICO INTERVENTI EDILIZI E PRESCRIZIONI PER IL RECUPERO
STATO DI CONSERVAZIONE DEL FABBRICATO: Organismo recuperato
PT Attività culturali pubbliche P1° Attività culturali pubbliche
P2° Attività culturali pubbliche P3°
VINCOLI D.lgs 42/2004 (ex legge 1089/1939) si
D.lgs 42/2004 (ex legge 1497/1939) decreto 30 ottobre 1996
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