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Page 1: Udienza. Il Papa: l’Iraq tuteli C i diritti dei cristiani filegni decisione politica concreta. L’errore sta in que-sto, che quella che i laicisti confondono con una "obbligazione

Domenica,25 gennaio2009

Anno XLII N. 21

€ 1,50(con NoiGenitorie Figli)

Opportunità di acquisto in edicola: AVVENIRE + Luoghi dell’Infinito € 2.00Conversione di San Paolo www.avvenire.it

IN-COMPARABILEROMANO PENNA

A stento qualcuno è dispostoa morire per un giusto … MaDio dimostra il suo amoreverso di noi nel fatto che,mentre eravamo ancora pec-catori, Cristo è morto per noi.

(Rom 5,7-8)

uesto «morire per» costitui-sce il nucleo centrale delvangelo e della fede cristia-

na, come del resto già procla-mava la Chiesa prepaolina (cf.1Cor 15,3). Anche l’antica tra-gedia greca poteva esibirequalche caso analogo di mortipositivamente motivate, com’èsoprattutto la vicenda di Alce-sti che accettò la morte invecedel marito Admeto; Platonecommenta il fatto col dire che«soltanto coloro che amano so-

no disposti a morire per gli al-tri» (Convito 179b)! Anche nelPrimo libro dei Maccabei silegge di Eleazaro che in batta-glia «diede se stesso per salva-re il suo popolo» (6,44). Manella morte di Cristo, Paololegge la prova esibita dell’a-more di Dio stesso, che va pa-radossalmente oltre la nostralogica, poiché inaspettatamen-te interviene non per degli a-mici bensì per dei nemici. Per-ciò quella morte è letteralmen-te in-comparabile. Infatti, «inquesto sta l’amore: non siamostati noi ad amare Dio, ma èlui che ha amato noi e ha in-viato il Figlio suo come vitti-ma di espiazione per i nostripeccati» (Prima lettera di Gio-vanni 4,10).

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ome molti altri, ritengo che la sentenza del-la Cassazione sul "caso Englaro" sia profon-

damente sbagliata. Auspico che ad essa non ven-ga dato seguito, anche considerando che la sen-tenza si limita ad "autorizzare" e di certo non "im-pone" la sospensione dell’ alimentazione artifi-ciale che mantiene in vita Eluana. Plaudo al car-dinale Poletto, che ha il coraggio, con espressio-ni sobrie e rispettose, ben diverse da quelle da al-tri usate contro di lui, di chiamare con il terminepiù corretto la fine della vita che si sta progettan-do per la povera ragazza: "eutanasia". E lo rin-grazio per come sta esortando all’ obiezione dicoscienza i medici che dovessero essere coinvol-ti nella morte di Eluana. Come va valutata questa posizione, che non èsolo del cardinale, ma anche mia e soprattut-to di tanti altri laici e cattolici? Stiamo facendoviolenza allo Stato di diritto? Stiamo calpe-stando la legalità? Rechiamo offesa allo Stato,"unico titolare della sovranità"? Stiamo alte-rando i suoi giusti rapporti con la Chiesa? Di-rei piuttosto che stiamo richiamando lo Statoal suo dovere più autentico, che è quello di le-giferare secondo giustizia.Ragioniamo, se almeno questo ci è concesso, conun po’ di pacatezza e cerchiamo di individuare ilpunto centrale del dibattito. Si è detto: nel casoEnglaro, il cardinale Poletto si sarebbe compor-tato correttamente se si fosse limitato a invitare isingoli medici all’obiezione. Egli invece ha solle-citato collettivamente un’intera categoria profes-sionale a mobilitarsi, per mandare a vuoto unasentenza dello Stato! Nel nome dell’ identità cat-tolica, egli avrebbe "inventato" una sorta di "ob-bligazione di appartenenza", ricordando ai me-dici che il dovere di ubbidire alla legge di Dio è undovere prioritario rispetto a quello che essi han-no nei confronti dello Stato. Ma allora che ne è del-la separazione tra Stato e Chiesa e della paritàmorale nelle discussioni pubbliche?Argomenti del genere dimostrano purtroppoquanto continui ad essere difficile per (alcuni) lai-cisti italiani capire in che cosa davvero si sostan-zi il principio di laicità e la distinzione (più che la"separazione") tra Stato e Chiesa. In molti casi laChiesa si batte (legittimamente) per se stessa, peri propri luoghi di culto, per i propri religiosi e leproprie religiose, per la tutela e la promozionedella sua tradizione nel nostro Paese e dell’inse-gnamento pubblico della propria dottrina: tuttequestioni di rilievo politico ed eventualmenteconcordatario, per regolare correttamente le qua-li la distinzione tra Stato e Chiesa è assolutamen-te indispensabile. Quando però la Chiesa inter-viene per difendere il bene umano, non lo fa perragioni confessionali: infatti i suoi interventi sul-la vita, sulla famiglia, sulla guerra, sulla dignitàdei lavoratori, sull’ umanizzazione delle pene e sutanti temi sociali non concernono i "credenti",ma tutti gli uomini, senza distinzione alcuna. Sesi fosse rivolto ai medici come singoli, il cardina-le Poletto avrebbe umiliato l’etica ippocratica, cheè, da ben cinque secoli prima di Cristo, schierataa difesa della vita, riducendone indebitamentel’ambito a quello di un ristretto orizzonte con-fessionale. Paradossalmente, nel suo rivolgersi al-la classe medica in quanto tale e non ai singoli me-dici credenti, il cardinale ci ha dato una limpidalezione di laicità.In tal modo però, insistono i laicisti, ci si chiudegli occhi di fronte al relativismo delle democrazieodierne, che riconoscono sì alla Chiesa il dirittodi parlare alle coscienze, ma non quello di crea-re forme alternative di "obbligazione religiosa",che contrasterebbero con il principio democra-tico che affida all’ autonoma decisione dei laici o-gni decisione politica concreta. L’errore sta in que-sto, che quella che i laicisti confondono con una"obbligazione religiosa" altro non è in buona so-stanza che il costante appello perché nelle dina-miche politiche e civili ogni legge, ogni sentenza,ogni pratica sociale abbiano come propria misu-ra la giustizia. Sappiamo che nel mondo d’oggi sunon poche questioni etiche e bioetiche fonda-mentali la coscienza dei cittadini è non solo divi-sa, ma addirittura lacerata. Guai però se la presad’atto di questa lacerazione fosse utilizzata perprodurre indifferenza o per legittimare qualsiasiforma di scetticismo. Sappiamo con quanta fer-mezza (alcuni) laici protestano, quando li si ac-cusa, in quanto non credenti, di non avere ade-guati valori morali. Ma se così stanno le cose, per-ché stigmatizzare interventi a difesa non dell’ au-torità del Papa, ma della vita, interventi sobri, ar-gomentati, rispettosi, autorevoli? La Chiesa nonpretende una doppia ubbidienza da parte di chic-chessia: pretende, ma soprattutto prega, perchégli uomini non cessino mai di cercare la verità edi operare per il bene di tutti.

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LA CHIESA, LO STATO E IL CASO ELUANA

DOPPIA OBBEDIENZA?NO, RICHIAMOALLA GIUSTIZIA

FRANCESCO D’AGOSTINO

Udienza. Il discorso al termine della visita ad limina«Saluto il coraggio dei fedeli di fronte alle minacce»

Il Papa: l’Iraq tutelii diritti dei cristiani

● Benedetto XVI haesortato «a superarele difficoltà attuali» Le autorità, haaggiunto,riconoscano i «dirittiumani e civili» della minoranza

● «La Chiesa – haaggiunto il Pontefice –è chiamata a giocareun ruolo essenziale di moderazione per costruire di unasocietà dove viverenella concordia»

GIORNATA AD ALTA TENSIONE

CIOCIOLA E ISOLA A PAGINA 9

● Il ministro Alfanomanda gli ispettoridal Gip che hadisposto idomiciliari:«Decisionesconcertante»

● Berlusconi annuncia30mila soldati nellecittà. Per il Pd è unamisura da statod’assedio

● Ma l’ondata non siferma: a Brescia trearresti per lo stuprodi una giovaneromena. Altri duepresunti casi aGenova e a Napoli

● A Roma intanto ècaccia ai violentatoridi Primavalle e diGuidonia, sul qualeci sono due fermati

BERLUSCONI:30MILA MILITARI PER LA SICUREZZA NELLE CITTÀ

Ancora violenze sulle donneStupratore confessa, già a casa

DA BENEDETTO XVI

CON AVVENIRE

In edicola«Noi»speciale Vita

NEL GIORNALE

PER I FONDI ALL’ABORTO

GERONICO E MASTROFINI NEL PRIMOPIANO A PAGINA 5

Lampedusa:gli immigrati «fuggono» e tornano

GRASSO, PAOLINI E TURRISI A PAGINA 4

Ai vescovi caldei: anche voi cittadini a tutti gli effetti«Basta violenze, ognuno possa vivere in sicurezza»

◆ SHOAHANNA FRANK,UN LIBRODIMENTICATO?MANNUZZU A PAG. 4/5

◆ LE STORIEIL VANGELOSECONDOGIACOMO

CALVINI A PAG. 7

■ Giustizia

Berlusconi: un casosenza precedentidalle intercettazionidell’archivio Genchi

COPPO A PAGINA 8

■ Intervista

Antonelli:dalla famiglianuove energieper la società

MUOLO A PAGINA 3

L. FAZZINI E SIMONI NEL PRIMOPIANO A PAGINA 7

Un richiamo a Obamadai vescovi americani

Barack Obama

Lampedusa:gli immigrati «fuggono» e tornano

Scomunica rimossaper i 4 vescoviordinati da LefebvreBenedetto XVI harimosso lascomunica ai quattrovescoviinvalidamenteconsacrati nel 1988da monsignorLefebvre. Un gesto«paterno» col quale,afferma il decreto, «si desideraconsolidare le reciproche relazioni difiducia e dare stabilità ai rapporti» dellaFraternità San Pio X con la Santa Sede.Previsti «colloqui» per affrontare gliaspetti teologici e pratici e «arrivare atogliere lo scandalo della divisione».

CARDINALE E MAZZA A PAGINA 25