Strumenti digitali e patrimonio artisticoAntonella Sbrilli – Sapienza Università di RomaStoria dell’arte contemporanea; Informatica per la Storia dell’arte
Fondazione Ugo Bordoni - 24 novembre 2009
Il rapporto fra patrimonio artistico e nuove tecnologie
dal punto di vista della Storia dell’arte
Riproduzione (riflessione sul linguaggio)Conservazione e aumento delle informazioniDidattica - ComunicazioneInterazione
Joseph Wright of DerbyLa fanciulla di Corinto1782-84, Washington, National Gallery
Mito delle origini delle arti figurative, narrato da Plinio: la fanciulla di Corinto, figlia del vasaio Butades, traccia il contorno dell’ombra del giovane amato. Il padre usa queste linee per fabbricare un modello in terracotta del giovane assente. Wright of Derby fu un artista-scienziato e uno sperimentatore. Il quadro fu commissionato dall’imprenditore JoshuaWedgwood, che produceva ceramiche, uno dei protagonisti della Rivoluzione industriale in Gran Bretagna.
Plinio, Naturalis Historia, XXV, 15, 151
Victor Stoichita, Breve storia dell’ombra (1997), tr. It. 2000
Somiglianze con il presente:
Legame fra arte, tecnologia e sistema economico:esiste ora come al tempo della rivoluzione industriale settecentesca.
Mito dell’origine dell’arte come cattura di un’assenza attraverso la copia, il ricalco, il contorno, la produzione di un modello anche 3D.
Riproduzione come pensiero sulla natura di realtà e linguaggio.
Novità:la natura dell’immagine digitale
Riproduzioni analogiche della realtà o delle opere d’arte:
immagini modificabili in superficie
Riproduzioni digitali della realtà o delle opere d’arte:
immagini fatte di codice numerico, profondamente modificabili, arricchibili, abitabili
Riproduzione digitale di singole opere senza interazione e modifiche
Possibilità di ingrandimento, fruizione da remoto, sostituzione di un originale inaccessibile:
• Capolavori della Galleria Borghese di Roma (Infobyte)
• Capolavori del Prado (Google Earth e Madpixel)
• Veronese, Le nozze di Cana (Fondazione Cini/Factum Art: Facsimiles. Originality through digital reproduction)
• Leonardo, Ultima Cena (Halta Definizione)
Refettorio palladiano, Isola di San Giorgio, Venezia: riproduzione da foto digitale della tela di Veronese, Le Nozze di Cana, già nel Refettorio e ora al Louvre
Giugno 2009: spettacolo multimediale del regista Peter Greenaway
Marcel Duchamp, L.H.O.O.Q
1919 (replica negli anni ’60)Yugo Nakamura, NervousMatrix (interfaccia), 1999
Riproduzioni con modifiche e possibilità di interazione
http://yugop.com/ver2/works/typospace3.html
La modificabilità profonda del prodotto digitale si applica alle riproduzioni di singole opere d’arte,di collezioni, di ambienti, di opere negli ambienti, di territori
che possono essere:aumentate di informazione in molti modi, collegate in percorsi anche immersivi,rese fruibili da piattaforme e supporti mobili e cooperativi,utilizzate come interfacce di ingresso alle informazioni che le riguardano
Singola opera: riproduzione digitale come interfaccia di esplorazione di un’immagine densa
Progettata per un’esplorazione stanziale e adattabile/scalabile su supporti anche palmari Prototipo: Mediamed Interactive e Palazzo delle esposizioni di Roma, 1998
Manipolazioni, analogie e collegamenti attivi
Riproduzione digitale della Mappa di Città del Messico del 1550
(Università di Helsinki UIAH- MediaLab, 1997-2004)
Riproduzione tridimensionale esplorabile
Applicazione della tecnologia RFID a opere singole, a mostre e a percorsi museali
Laboratorio Cattid- Sapienza
Inserimento di Tag in grado di trasmettere e ricevere dati, suoni e informazioni visive che vengono veicolate con la tecnologia RFID (Radio Frequency Identifying Device) riconosciuta da videofonini e bluetooth abilitati.
Luminescenze
Piero Fantastichini
Castel San’Angelo -2008
Wi-Art e Wi-Way: due applicazioni mobili in grado di fornire all’utente descrizioni storico-artistiche sulle opere d’arte e di orientarlo all’interno del museo/area archeologica, mediante un palmare e l’uso di tecnologie Wi-Fi, RFId, text-to-speech.
Wi-art e Wi-way, progettate e realizzate dal RFIdLab del CATTID, in collaborazione con Oracle e Intel
Applicazioni:archiviazione di datididattica musealepercorsi interni ed esternipercorsi speciali (disabilità)
RFID READERON SD i/o RFID TAG
L’artefatto derivato dalla digitalizzazione di un originale deve possedere delle proprietà sue proprie: proprietà che sono radicate nell'originale (assente o presente); comprendono i punti di vista della tecnica usata per rappresentarlo;connettono esperienze e interpretazioni successive e in corso; registrano il feedback degli utenti.
Jeffrey Shaw, The Virtual Museum, 1991(Karlsruhe, ZKM)
Museo virtualecome nube semantica
Molte definizioni dell’elusivo termine museo virtuale messe a punto nei decenni precedenti sono superate dalla pratica e dagli sviluppi delle tecnologie,mentre restano valide le tipologie derivanti dalla natura delle opere da riprodurre e dalla destinazione dell’artefatto digitale
• collezioni realmente esistenti• accostamenti di opere che nella realtà sono disperse• riproduzioni che sostituiscono originali non accessibili• riproduzioni che affiancano gli originali• riproduzioni esplorabili da postazioni fisse e/o mobili, da remoto
Artefacta – Biennale di Venezia 2007
Visita virtuale che precede la visita reale - Cnr
Museo di Ulisse Aldovrandi(Bologna, Palazzo Poggi)
Museo delle eccellenze artistiche in Ravenna
Exhibits3d di Daniele Panebarco (anche su Second Life)
Antonio Chicchi, Riproduzione del Pantheon in sughero colorato, 1787, h. 64,5 cm. - ora Kassel Staatliche Museen
modellini apribili prodotti per il mercato del turismo archeologico del ‘700
Il rapporto fra patrimonio artistico e nuove tecnologie
dal punto di vista della Storia dell’arte
Riproduzione (riflessione sul linguaggio)Conservazione e aumento delle informazioniDidattica - ComunicazioneInterazione
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