Tra Dinamo e Burgos volano gli stracciPesanti accuse del tecnico spagnolo, la Dinamo replica postando un video dei tifosi di casa che inneggiano al coronavirusdi Andrea Sini? SASSARI
Il confronto sul campo, al meglio delle tre partite, è duratosoltanto 80 minuti ed è statovinto con pieno merito dal SanPablo Burgos. Quello lontanodal parquet sembra destinato atrascinarsi molto più a lungo.È velenosa, velenosissima la
coda della sfida tra la Dinamo ela formazione spagnola, che hadecretato l'eliminazione deisassaresi dalla Champions League. Dopo il lungo tira e molladella vigilia, con i sassaresi cheminacciavano di tornare in Sardegna se non fosse stata accoltala richiesta di giocare a portechiuse per ridurre il rischio dicontagio da coronavirus, e dopo il colpo di scena finale, conla decisione arrivata all'ultimomomento di far disputare ilmatch a spalti deserti, la giornata di ieri ha riservato ulterioribotta e risposta.Accuse&accuse. A dare fuoco alle polveri è stato il coach spagnolo Joan Penarroya. "Abbiamo vinto la serie con merito –ha detto – dopo una settimanain cui io, come sportivo, mi vergogno per quello che hanno fatto i nostri avversari. Non so chisia il responsabile ma il teatrinoche hanno fatto , "gioco, nongioco, me ne vado, non me nevado", non ha ragione di esistere. Una settimana fa abbiamogiocato una partita in un palazzo pieno di gente, ci siamo stretti le mani, ci siamo abbracciati,siamo dovuti rimanere per 89ore nell'aeroporto a Roma, unposto problematico. Ma noinon abbiamo fatto alcuna polemica come l'hanno fatta loro."Ci dobbiamo allenare, non cidobbiamo allenare.". Poi stavano in piscina o a passeggio perBurgos. Sono contento di averlieliminati".L'inno al coronavirus. A finemattinata, poco prima che laDinamo prendesse il volo perrientrare in Sardegna, la societàbiancoblù ha replicato postan
Il confronto sul campo, al meglio delle tre partite, è duratosoltanto 80 minuti ed è statovinto con pieno merito dal SanPablo Burgos. Quello lontanodal parquet sembra destinato atrascinarsi molto più a lungo.È velenosa, velenosissima la
coda della sfida tra la Dinamo ela formazione spagnola, che hadecretato l'eliminazione deisassaresi dalla Champions League. Dopo il lungo tira e molladella vigilia, con i sassaresi cheminacciavano di tornare in Sardegna se non fosse stata accoltala richiesta di giocare a portechiuse per ridurre il rischio dicontagio da coronavirus, e dopo il colpo di scena finale, conla decisione arrivata all'ultimomomento di far disputare ilmatch a spalti deserti, la giornata di ieri ha riservato ulterioribotta e risposta.Accuse&accuse. A dare fuoco alle polveri è stato il coach spagnolo Joan Penarroya. "Abbiamo vinto la serie con merito –ha detto – dopo una settimanain cui io, come sportivo, mi vergogno per quello che hanno fatto i nostri avversari. Non so chisia il responsabile ma il teatrinoche hanno fatto , "gioco, nongioco, me ne vado, non me nevado", non ha ragione di esistere. Una settimana fa abbiamogiocato una partita in un palazzo pieno di gente, ci siamo stretti le mani, ci siamo abbracciati,siamo dovuti rimanere per 89ore nell'aeroporto a Roma, unposto problematico. Ma noinon abbiamo fatto alcuna polemica come l'hanno fatta loro."Ci dobbiamo allenare, non cidobbiamo allenare.". Poi stavano in piscina o a passeggio perBurgos. Sono contento di averlieliminati".L'inno al coronavirus. A finemattinata, poco prima che laDinamo prendesse il volo perrientrare in Sardegna, la societàbiancoblù ha replicato postan
Il confronto sul campo, al meglio delle tre partite, è duratosoltanto 80 minuti ed è statovinto con pieno merito dal SanPablo Burgos. Quello lontanodal parquet sembra destinato atrascinarsi molto più a lungo.È velenosa, velenosissima lacoda della sfida tra la Dinamo ela formazione spagnola, che hadecretato l'eliminazione deisassaresi dalla Champions League. Dopo il lungo tira e molladella vigilia, con i sassaresi cheminacciavano di tornare in Sardegna se non fosse stata accoltala richiesta di giocare a portechiuse per ridurre il rischio dicontagio da coronavirus, e dopo il colpo di scena finale, conla decisione arrivata all'ultimomomento di far disputare ilmatch a spalti deserti, la giornata di ieri ha riservato ulterioribotta e risposta.Accuse&accuse. A dare fuoco alle polveri è stato il coach spagnolo Joan Penarroya. "Abbiamo vinto la serie con merito –ha detto – dopo una settimanain cui io, come sportivo, mi vergogno per quello che hanno fatto i nostri avversari. Non so chisia il responsabile ma il teatrinoche hanno fatto , "gioco, nongioco, me ne vado, non me nevado", non ha ragione di esistere. Una settimana fa abbiamogiocato una partita in un palazzo pieno di gente, ci siamo stretti le mani, ci siamo abbracciati,siamo dovuti rimanere per 89ore nell'aeroporto a Roma, unposto problematico. Ma noinon abbiamo fatto alcuna polemica come l'hanno fatta loro."Ci dobbiamo allenare, non cidobbiamo allenare.". Poi stavano in piscina o a passeggio perBurgos. Sono contento di averlieliminati".L'inno al coronavirus. A finemattinata, poco prima che laDinamo prendesse il volo perrientrare in Sardegna, la societàbiancoblù ha replicato postando un video nel quale si vede ungruppo di tifosi spagnoli che, alpassaggio del pullman del Banco, fa cori inneggianti al coronavirus. "La dirigenza della Dinamo Banco di Sardegna – si leggenella nota del club guidato daStefano Sardara – non replica alle gravissime affermazioni deltecnico spagnolo perché, comesi può vedere chiaramente dalvideo allegato, si rende contoche attualmente a Burgos nonsi ha la minima idea e percezione della gravità della situazionesanitaria che non solo l'Italiama l'intera Europa sta vivendo.È prerogativa di sportivi e professionisti saper riconoscere lepriorità e una situazione di eccezionale emergenza comequella attuale".Gnegnegne. La controreplicadel San Pablo Burgos è arrivataa stretto giro di posta, su undoppio binario: da un lato è stata pubblicata una dichiarazione assolutamente neutra di livello "gnegnegne" ("noi ci limitiamo a capire di basket. Per ilresto ci limitiamo a rispettare leautorità sanitarie, ed è quelloche abbiamo fatto sia ieri che aSassari. Nessuno club di basketpuò prendere sue decisioni inmerito"). Dall'altra, sui profili
fessionisti saper riconoscere lepriorità e una situazione di eccezionale emergenza comequella attuale".Gnegnegne. La controreplicadel San Pablo Burgos è arrivataa stretto giro di posta, su undoppio binario: da un lato è stata pubblicata una dichiarazione assolutamente neutra di livello "gnegnegne" ("noi ci limitiamo a capire di basket. Per ilresto ci limitiamo a rispettare leautorità sanitarie, ed è quelloche abbiamo fatto sia ieri che aSassari. Nessuno club di basketpuò prendere sue decisioni inmerito"). Dall'altra, sui profili
social ufficiali del club è comparso un video di dubbio gustobasato su una parodia cinematografica, nel quale il passaggiodel turno viene rappresentatocome l'espletamento di un bisogno fisiologico. Tutto questomentre nella provincia di Burgos e in tutta la Spagna il numero di contagi da Covid19 crescein maniera esponenziale e – finalmente – anche lo sport hadeciso di fermarsi. Forse le paure della Dinamo, con alcuni giocatori che sino a poco primadella gara volevano rinunciarea giocare, non erano poi cosìcampate in aria.
LA NUOVA SARDEGNADate: 12.03.2020 Page: 34Size: 411 cm2 AVE: € 13152.00Publishing: 37321Circulation: 31152Readers: 185000
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