_REGIONE 7 ~ 111• LAZIO PROGRAMMA
OPERATIVO REGIONE LAZIO FONDI EUROPE
CRESCE L'EUROPA NEL LAZIO
CAPITOLATO TECNICO El D'ONERI
SISTEMA INFORMATIVO INTEGRATO PER I DIPARTIMENTI DI PREVENZIONE DELLA REGIONE LAZIO - S.I.P.
LAit I I
CJ.G.: 5836268087
J82G09000070007 A0024F0004 Riu o SISPC pelr la realizzazione del ~istema Infqrmativo Integrato
~ipartimenti ~i Prevenzione ~S.I.P.) della Regione Lazio
Progetto finanziato dall'Unione Europea e dalla Regione Lazio Programma Operativo FESR Lazio 2007·2013 Asse 1\1 "Accessibilità" - Attività 3 "Infrastrutture e servizI di connettività" Linea di Azione"Sanità Elettronica"
LAIT- LAZIO INNOVAZIONE TECNOLOGICA S.P.A. Sede legale: Via Adelaide Bono Cairoli, 68 - 00145 Roma Te!.: 06/51689800 - Fax: 06/51892204 PEC Azienda: laitspa@legalmaLit PEC Gare: gare.laitspa@legalmaLit www.laitspa.it - www.regione.lazio.it
LAit.LAit.REGISTRO UFFICIALE.U.0004413.01-08-2014.h.14:08
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'-\.:'·"f·'." t:"",·""•• .. ··~EGIONEr ~ZIO Conferenza Permanente 03/12/2009 Patto della salute 2010-2012
Intesa Regioni
Stato 29/04/2010
Intesa sancita Rep. Atti n. 63 concernen~e il Piano Nazionale per la prevenzione degli anni 2010-2012 che individua tra gli obiettivi di salute prioritari la prevenzione delle malattie infettive ribaden~o l'obiettivo di eliminazione del morbillo e della rosolia cong~nita
Intesa Stato - Regioni 23/03/2011
Intesa n. 6612011 sul documento rec~nte "Piano !Nazionale per l'eliminazione del morbillo e della rosolia congenita (Pnemcilrc) 2010-2015" sancito al fine di ridefinire le linee guida attuative nazionali in adesione a quanto raccomandato dall'OMS
1.5.2 Normativa regionale di riferimento
NORMA
L.R. n. 94/1979
DATA
06/12/1979
, NOTE
I j Modifiche alla legge regionale concernente ·Costituzione, organizzazione, gestione e funzionamento delle unità sanitarie locali e Còordinamento e integrazione dei servizi sociali con quelli sanitari, in attuazi~me della legge 23 dicembre 1978, n. 833, istitutiva del seNizio sanitario razionale e del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. $16", approvata nella seduta del 23 ottobre 1979.
L. R n. 24/1997 e sS.mm.ii. 04/06/1997
Le ASL effettuano attività di vigilanza e controllo presso' gli studi ambulatori pubblici e privati e presso le società sportive.
e gli
L.R. n. 14/1998 18/05/1998 Disposizioni finanziarie per la redazione dEilI bilancio diprevisione della Regione Lazio per l'esercizio finanziario199~ (Art. 28 leg~ regionale 11 aprile 1986, n. 17) i
L.R. n. 33/2003 06/10/2003 Norme in materia di cani da presa ,
D.GR. n. 877/2005 18/10/2005 Piano Regionale Vaccini i
DEI. REG. n. 3743 27/10/2006 Incarico alla soc. LAit spa per la realizzazione del "Sistema Informativo nell'ambito dei dipartimenti di prevenzione dellle ASL del Lazio in materia di "salute e sicurezza nei luoghi di lavoro"
D.G.R. n. 877/2006 18/12/2006 Piano Integrato regionale dei controlli 2008-20~ Osulla sicure~a alimentare, il benessere e la sanità animale : .
D.G.R.n.920/2006 21/1212006 Applicazione microchip e inscrizione all'anagrafe Liberi profesisionisti
D.G.R. n. 133/2008 29/02/2008 Aggiornamento Piano Regionali Vaccini ,
L.R. n. 14/2008 11/08/2008 Assestamento del bilancio annuale e plurienn~le 2008-2010 della Regione Lazio ;' I
P.S.R. 2009-2011 12/12/2009 Piano Sanitario Regionale PSR 2009-2011: 2011
~ecepisce patto salute 2009,
D.G.R. n. 577/2010 17/12/2010
"Approvazione del Piano Regionale della ~revenzione 2010-2012" che individua nell'ambito della linea di intervento generali 2.4 "Pr~venzione delle malattie suscettibili di vaccinazione" la realizzélzione della lin~a progettuale 2.4.1 "Implementazione delle anagrafi vac4inali aziendali" e la linea progettuale 2.4.2 "Progetto per il miglioramento! delle coperture vaccinali con particolare riferimento alla prevenzione del morbillo, della rosolia e delle meningiti batteriche nella Regione Lazio"
,
Progetto co-finanziato dall'Unione Europea e dalla Regione 'Lazio
Programma Operativo FESR Lazio 2007-2013 , Pago 10 di 106
Asse III "Accessibilità" • Attività 3 "Infrastrutture e servizi di connettivltà"· Linea di Azione "Sanità Eleltroni~"
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A@GIONEY _LAZIO ~
': ,~, .T·:.."~;"""'" l'..',''.';'' ~ .'.(#1.
CREsce l"EUROP.\~EllAlIO •il campionamento e l'esecuzione dei controlli analitici secondo la tipologia degli alimenti e delle
bevande;
il controllo sul deposito, commercio, vendita e impiego di fitofarmaci, ad~itivi e coloranti e altro;
il controllo sulla produzione e sul commercio dei prodotti dietetici e degli alimenti per la prima
infanzia;
il controllo della contaminazione ambientale sugli alimenti e sulle bevande;
la prevenzione nella collettività degli squilibri nutrizionali qualitativi e qu~ntitativi.
Nelle A.S.L., il servizio è generalmente suddiviso in due aree funzionali:
igiene degli alimenti e bevande (Area A): svolge azioni di carattere istituzionale qu~1i la vigilanza
sugli esercizi alimentari, il campionamento ufficiale di alimenti, indagini epidemiOlogiche nelle
tossinfezioni alimentari, ecc... Su richiesta dei cittadini elo esercizi interessati, rilascia
autorizzazioni sanitarie, fa controlli su esposti e segnalazioni, rilascia pareri a vario titolo;
igiene della nutrizione (Area B): svolge attività in ambito di sorveglianza ed epidemiologia
nutrizionale, educazione sanitaria nutrizionale ed attività ambulatoriale specifica.
Il SIAN svolge, inoltre, funzioni di informazione, educazione sanitaria e di, formazione ~ può essere
attivato attraverso le seguenti modalità:
su domanda di privati, enti, per sospetta insorgenza di malattia;
attraverso la programmazione di piani mirati elo vincoli di legge;
emergenze.
2.2.4 Servizio di Sanità Pubblica Veterinaria i :
Il servizio di Sanità Pubblica Veterinaria è suddiviso in tre aree di attività, a cJi corrispondqno altrettante
unità operative complesse:
Sanità animale:
sorveglianza epidemiologica e profilassi ai fini della eradicazione delle malattie infettive e
diffusive degli animali;
prevenzione e controllo delle zoonosi;
interventi di polizia veterinaria; .,
vigilanza sui concentramenti e spostamenti animali, compresa l'importazione e 11esportazione
e sulle strutture e attrezzature a tal fine utilizzate;
igiene urbana e veterinaria;
lotta al randagismo e controllo della popolazione canina;
controllo delle popolazioni sinantrope e selvatiche ai fini della tut61a della sal~te umana e
dell'equilibrio fra uomo, animale e ambiente;
anagrafe bovina, ovicaprina, ecc...
Tutela igienico-sanitaria degli alimenti di origine animale.
ispezione negli impianti di macellazione;
r---.----- --+-----~i-,--------,1 Progetto co-finanziato dall'Unione Europea e dalla Regione Lazio
LAit,liIr/~:",-,.,,,'" Programma Operativo FESR Lazio 2007-2013 Pago 13 di 106 Asse IO "Accessibilità" • AttivItà 3 "Infrastrutture e servizi di connettività"· Unea di Azjon~ "Sanità ElelIronica"
R~GIONE Y
• LAZIO ~ CA[SC( t'E UROF'4P4Et LAZIO controllo igienico sanitario nei settori della produzione, trasformazione, ~onservazione,
commercializzazione, trasporto e deposito, distribuzione e sommihistrazione dlagli alimenti di
origine animale;
vigilanza e ispezione nelle strutture in cui la normativa vigente prevede il veterinario ufficiale;
disposizioni di indagini microbiologiche in tutte le fasi della produziepne e sui prodotti;
valutazione degli esiti analitici ed informazione dei conduttori delllli stabilimenti, dei risultati,
degli esami e degli eventuali accorgimenti da adottare;
certificazioni sanitarie sui prodotti destinati all'esportazione o a usi particolari; I
monitoraggio della presenza di residui di farmaci e contaminanti ambientali n~gli alimenti di
origine animale.
Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche.
benessere animale: il benessere è un requisito per garantire la qualità della vita per gli animali
di affezione e da reddito sia in vita che in fase di macellazione; i
filiera del latte: rispetto dei requisiti comunitari sia dell'animale sia d~llatte stesse:>; i .
controllo dell'alimentazione animale: controllo dei mangimi per animali sia per ila produzione
che per l'allevamento.
OGM: vigilanza sugli allevamenti che utilizzano mangimi contenenti OGM e eontrollo delle
sementi provenienti da coltivazione biologica.
La Regione Lazio, ai sensi della L.R. n. 14/1998, al fine di favorire le azHoni di programmazione e
verifica di sanità pubblica veterinaria e quale centro operativo regionale p~r la gestion~ delle attività
connesse con le norme comunitarie e nazionali concernenti l'anagrafe degli clllevamenti siiawale, quale ! !
strumento operativo della stessa, dell'osservatorio epidemiologico regionaile istituito p~sso l'Istituto
Zooprofilattico Sperimentale (IZSP) delle Regioni Lazio e Toscana.
2.2.5 Servizio Vaccinazioni e viaggi
Il servizio garantisce la gestione dei dati relativi alle prestazioni preventive lnerenti le persone fisiche,
ed in particolare:
vaccinazioni obbligatorie e vaccini per le vaccinazioni raccomandate a~che a favor~ dei bambini
extracomunitari non residenti;
programmi organizzati di diagnosi precoce e prevenzione collettiva: in attuazior)e del Piano
Sanitario Nazionale (PSN);
prestazioni specialistiche e diagnostiche per la tutela della salute collettiya obbligatorie per legge o
disposte localmente in situazioni epidemiche.
2.2.6 Attori interessati
I principali gruppi di attori coinvolti nell'ambito del sistema sono i seguenti:
• Operatori dei Dipartimenti di Prevenzione (ASL): sono gli utenti principali che u~i1izzeranno il
sistema SIP, per l'inserimento ed il reperimento delle informazioni;
,------,--------r------,- '1 Progetto co-finanziato dall'Unione Europea e dalla RegioneiLazio
Programma Operativo FESR Lazio 2007-2013 i Pago 14 di 106
Asse III "Accessibilità" - AttIvità 3 "Infrastrutture e servlli di connettlviUl"- Linea di Azionf "sanità Elettronica"
_~GIONE ;r _LAZIO ~ ...... ~.......-.....
,~".f""" 'H."r~I.~.n·.; f •.""":.. ~j·:, .•:,,,•CRESCE: l'EUROPAttEllAZIO
• Soggetti istituzionali: la Regione Lazio, il Ministero della Salute, che hanno compiti di
monitoraggio, programmazione e pianificazione degli interventi strategiqi di propria competenza;
• Enti Esterni: Istituto Zooprofilattico Sperimentale (IZS), IZSLT;
• Utenza esterna: cittadini, imprese. professionisti autorizzati, Patronati, Enti,etc.
3 La soluzione in riuso di Regione Toscana; SISPC La Regione Lazio ha deciso di acquisire in riuso dalla Regione Toscana il Sistema Informativo Sanitario
della Prevenzione Collettiva (d'ora innanzi per brevità anche SISPC).
Il Sistema SISPC è uno strumento complesso che aiuta l'operatore del dipartimento della prevenzione
all'applicazione dell'impianto normativo italiano ed europeo e all'erogazione di prestazioni verso
Cittadini ed Imprese. Il sistema si basa principalmente sull'anagrafe assistiti e l'anagrafe imprese che si specializzano nei moduli verticali con le caratteristiche delle unità locali in cui le attività economiche si
realizzano. Il sistema gode di una serie di servizi infrastrutturali di interopera:bilità con anagrafe assistiti
regionale, camera di commercio a livello nazionale e anagrafe tributaria p~r il recuperCjl e la verifica
delle informazioni anagrafiche a partire dall'identificativo fiscale del soggetto tensito. .
Su di essa è stato realizzato un potente motore di registrazione e gestione ~elle attività quotidiane del personale. Le informazioni così raccolte sono elaborate dagli strumenti di reportistica, valutazione e
monitoraggio al fine di realizzare i compiti di controllo e supervisione nell',ambito della' prevenzione.
SISPC implementa un'efficace interfaccia web rivolta sia ad Operatori Sanit~ri che Cittad~ni e Imprese. I
Tra le principali funzionalità per i cittadini e le imprese vi sono: la trasmissidne di atti qU$li notifiche di 'I Il
nuova apertura o di variazioni per le attività economiche, notifica di pantieri edili; richieste di : I
certificazione, verifica dell'iter delle proprie pratiche, consultazione anagrafipa di dati di :sintesi per la
qualità delle acque destinate al consumo umano, ricerca in anagrafiche di animali d, compagnia,
gestione telematica dei piani di rimozione amianto e relazione annuale dei quantitativi 'rimossi dalle
imprese.
Utenza Interna
usa SISPC
Utenza Esterna
~I Agente usa 'A ! software
Dal punto di vista dell'utenza interna (AUSL, Regione Toscana) o esterna(professioni~ti autorizzati,
Enti, privati cittadini, etc) il Sistema SISPC si presenta come un portale web di accesso ~ vari moduli
applicativi. L'utente che accede a SISPC viene identificato tramite la sua q;NS (Carta ~azionale dei
Progetto co-finanziato dall'Unione Europea e dalla Regione !Lazio
Programma Operativo FESR Lazio 2007-2013 I Pago 15 di 106 Asse III "AccesslbUItà" • Attività 3 "Infrastrutture e servizi di connettività"- Linea di Azjon~ "sanità Elettronica"
!
!
'" CRESC[ l'E UROf>A ",EllAlIO
-O~,' ". '~.'~~ ....,."'..... Servizi). Ai sensi del Codice dell'amministrazione Digitale questo consente di accettare sul sistema
istanze in modalità telematica presentate da qualsiasi soggetto che ne abbia diritto nella certezza che
quanto dichiarato abbia valore legale a tutti gli effetti.
In SISPC, l'amministratore definisce le policy di visibilità dei moduli applicativi attraverso la presenza di
Iink all'interno del portale. L'accesso a SISPC è mediato dall'infrastruttura ARPA che inoltra gli elementi
caratterizzanti l'identità dell'utenza a SISPC.
'\ / Identificazione Profilazione
Policv
Portale di SISPC
Attraverso il Portale è possibile accedere ai Moduli Verticali che si basano isui dati raccQlti dai Moduli
Orizzontali.
" / Identificazione Profilazione Policv
Portale di SISPC - ~ Modulo Modulo Modulo Verticale Verticale Verticale
Moduli Orizzontali
Progetto co-finanziato dall'Unione Europea e dalla Regione Lazio
Programma Operativo FESR Lazio 2007-2013 Pago 16 di 106
Asse III "Accessibilità" - Attività 3 "Infrastrutture e servizi di connettività"- Linea di Azione "Sanità Elettronica"
----
• E'~ • ~GIONEr;, "ZIO ...c= .).., ... ! ....""-'~"~'.'.' U' -.1 :.~'"' .. IJI.r _ I~-,.....:~ I ...olIi',""
CRESCE l"E UAOPA ~EllAZIO •Sia i moduli orizzontali che quelli verticali accedono direttamente al database in modo da rendere la
loro integrazione il più efficiente possibile. L'architettura di integrazione tra i moduli orizzontali e quella
verticale è basata sui dati.
Modulo
Modulo Verticale Modulo
Verticaleverti~ !
~ t
Moduli Orizzontali J
La struttura del sistema così ingegnerizzato è altamente scalabile e altamente integ~abileUlteriore
elemento dell'architettura è l'impiego di un Enterprise Service Bus (ESB) al fine di integrare moduli
software di soggetti terzi.
'Moduli ESB .. • Integrati
'---__M_O_d_u_li_O_!.,....iz_z_o_n_ta_Ii --']~
~ ,----t:.- /
Moduli Verticali Y L'ESB consente di integrare moduli di soggetti terzi in modo semplice poiclhé nasce co~ l'obiettivo di
interconnettere moduli con tecnologie eterogenee. Il sistema di gestione documentale è stato realizzato
specializzando il prodotto open-source Alfresco che si connette ai mo~uli orizzontali e verticali
attraverso l'ESB.
Oltre all'integrazione con sistemi terzi, SISPC si integra con il Sistema di Gooperazion, applicativa
della Regione Toscana CART in conformità alle RFC e.Toscana pubblica~e nell'ambito del progetto
o di terze parti. Tale integrazione avviene tramite specifici plug-in che estendono i moduli.
,----...,---------~~ Progetto co-finanziato dall'Unione Europea e dalla Regione Lazio
LAitl;II~/;';:"''''x"",'" Programma Operativo FE5R Lazio 2007-2013 , Pago 17di 106 Asse III "Accessibilità" - Attività 3 "Infrastrutture e servizi di connettlvità"- Linea di Azion. "sanità EletI1OniCll"
aqGIONE/• (-) .. ~ .. ,~..-,. 'U .LAZJO Z. (""'&;.1"..,.; .-1: )11..1, • ..;>: ... , ;",.,"""',......
CRESCE L"E UROPA N[l LAZIO •Plug-In
Moduli Integrati
Plug-In
--r---'Moduli Orizzontali
Il sistema, nel suo complesso, risulta essere cosI schematizzato:
i ternaIn~a usa usa
Profilazione Polic
Portale di SISPC
Moduli Integrati
Plug-In
Plug-In
3.1 Tecnologia Il Sistema SISPC è stato sviluppato esclusivamente con seguenti strumenti e midd~eware Open
Source:
Sistema Operativo: Linux;
Application Server: Tomca;t
Data Base Server: PostgreSQL;
Integrazione con applicativi esterni: Fuse ESB;
Gestione Documentale: Alfresco;
Sviluppo Moduli: Linguaggio Java, Framework di Sviluppo ZK;
Ambiente di sviluppo: Eclipse.
.------r------------'c-------.---------, .~ Progetto co-finanziato dall'Unione Europea e dalla Regione ~azio
LAitl!II~%~:';~'k'''~'' Programma Operativo FE5R Lazio 2007-2013 I Pago 18 di 106 Asse III "Accessibllill!l" • Attività 3 "Infrastrutture e servizi di connetllvità"· Linea di Azion~ "sanità EletIronicll"
'-' .RIGIONE r i,' ". ·LAZIO ~
'-, ....... '~"" .": 1· ~--0 O •h : ~,'J~" , ,,~~ t "a:;";CRESCE: UUAOPANEllAZIO 3.2 I moduli orizzontali del SISPC
3.2.1 Modulo Gestione Accessi e Autorizzazioni (GAA)
Tutte le applicazioni del Sistema SISPC sono accessibili da utenti dotati di Smart Card in modalità
HTTPS, che garantisce un meccanismo sicuro di autenticazione.
Viene mantenuto in un apposito Database l'elenco dei codici fiscali degli incaricati al trattamento dei
dati e per ognuno di essi l'elenco delle applicazioni e i relativi profili associati.
AI fine di garantire una corretta collocazione all'interno dell'organizz~zione, il codice fiscale
dell'incaricato è contestualizzato all'interno di una struttura che indica l'ufficio di appartenenza.
Tali informazioni garantiscono una corretta procedura di autorizzazione, dato un codice fiscale
prelevato da Smart Card.
Il Sistema SISPC é dotato di un modulo chiamato GAA (Gestore Accessi e Autorizzazione), funzionale
alla raccolta di tutte le informazioni necessarie alla gestione della profilazione degli utenti, che consente
una corretta politica di autenticazione e autorizzazione per utenti che accedono sia tramite l'interfaccia
WEB che tramite invocazione di Web Service. . .
Per l'agente interno del modulo GAA si configura come un modulo che gestisce un insieme di attributi
che lo caratterizzano. Tra le caratteristiche di un agente interno possiamo consider,re anche le
informazioni che definiscono i dati che può trattare. Le informazioni sul trattamento dei dati saranno
deducibili associando all'agente interno la lista delle applicazioni ed i relativi profili che l'utente può
utilizzare. i
Un'altra informazione caratterizzante l'agente interno è quella dell'ufficio di appartenenza, i utileal fine di
verificare la coerenza tra policy di trattamento dei dati assegnata all'agente i~terno e l'app~rtenenza ad
una data struttura.
3.2.1.1 Funzionalità per la Gestione Uffici
Il modulo GAA ha la funzione di mantenere aggiornato l'elenco degli incaricati di trattamento dati, con le
loro principali caratteristiche.
Sono cioè le applicazioni che abilitano di volta in volta un utente e ~omunicano pl GAA tale
informazione.
Il modulo GAA è dotato di una interfaccia web, una consolle di gestione degli utenti ~ dei diritti di
accesso ai singoli moduli applicativi.
Il modulo GAA fornisce inoltre interfacce alle applicazioni in modo che queste possano censire i propri
utenti via via che questi vengono attivati. L'interfaccia web-services garantiscEt servizi quali; I
1. censimento, attivazione o revoca di un determinato codice fiscale per un certo profilo di una certa
applicazione;
2. fornire per ogni utente di SISPC la lista delle applicazioni che può fruire. . .
I Web Service sono richiamati dalle applicazioni e per ragioni di sicurez~a e tracciab~lità indicano sempre il CF dell'operatore che richiede l'operazione. L'applicazione passa la propria User/password
Progetto co-finanziato dall'Unione Europea e dalla Regione Lazio
Programma Operativo FESR Lazio 2007-2013
Asse III "Accessibilità" - Attività 3 "Infrastrutture e servizi di connettività"· Linea di AzionE! "sanità Elettronica"
Pago 19 di 106
·0 •.. RijGIONE /'~" -~ • LAZIO z..' •.• 0 ..... ' ........'.. . ,:",,"'.' .....~ -I;..';:""'''. l._''',.'~., .:'''.-~CRESCE U UAOPA NEllAllO all'interno dell'header http in modo che il GAA possa comprendere se tale operazione proviene da una
componente del sistema. Nella figura seguente viene rappresentato tale scenario:
GAA Applicazione HTTP
W~ _'*. HTTPS WEB '*. ApplicazioneCensimento
IltAnti
S DBSecurity Officer
I ~
I moduli applicativi del Sistema SISPC collaborano quindi con il modulo GAA comunicando, di volta in
volta, le decisioni che vengono prese circa le autorizzazioni degli utenti. Tali comunicazioni avvengono
tramite web-services messi a disposizione dal modulo GAA ed esposti tramite interfacce dell'ESB.
EJ E S B _[_Ub] SISPC
L'ESB dispone delle informazioni che consentono di sapere se l'Agente Interno che sta utilizzando il
Modulo può effettuare l'operazione di autorizzazione di un utente.
Le informazioni sono inserite tramite il modulo
GAA.
3.2.1.2 Funzionalità per la Gestione dei Profili applicativi
Il modulo GAA, come qualsiasi altro modulo di SISPC, dispone di una serie di! profili applic~tivi.
Security Officer: responsabile della sicurezza e delle autorizzazioni aljl'accesso alla piattaforma
applicativa. Definisce le politiche e monitora lo stato degli accessi;
Amministratore Regionale: gestisce i ruoli e i diritti di accesso degli amministratori locali di USL e
di settore.
Amministratore AUSL: gestisce i ruoli e i diritti di accesso degli ammiriistratori di s~ttore, svolge
attività di consulenza e di supplenza controllando le autorizzazioni al trattamento dei dati
assegnate dal dirigente ai singoli utenti, registra le variazioni intervenute a seguito di spostamenti
di nuovi incarichi e di revoche.
Amministratore di settore o di zona: gestisce i diritti di accesso degli operatori d~ settore o di
unità organizzativa, e svolge attività di supporto all'amministratore USL in realtà molto articolate.
Progetto co-finanziato dall'Unione Europea e dalla Regione Lazio
Programma Operativo FE5R Lazio 2007-2013 Pago 20 di 106 Asse III "Accessibilità" - Attività 3 "Infrastrutture e servizi di connettività"· Linea di Azione "Sanità Elettronica"
'" 'MGIONE/ l".
"" -o ' RaGIONE""/ i" .. • LAZIO -'- ........ ,•.,1"_ CSlESCE U::UAOP4 NEL LAZIO
pareri/autorizzazioni o come soggetti deputati al ricevimento di notifiche di inizio attività o segnalazioni
sulle qualipossono essere effettuati i controlli relativo all'eventuale sopralluogo entro 60 (sessanta)
giorni. La materia viene svolta in stretta collaborazione con i Comuni attraverso lo Sportello Unico delle
Attività Produttive (S.U.A.P.).
E' stata sviluppata una piattaforma che tende a raccogliere e governare le iniziative dei Comuni della
Toscana verso un unico sistema coordinato che normalizzi gli strumenti di codifica e di comunicazione
tra i sistemi dei comuni e quelli degli enti terzi coinvolti, che non sono solo le AUSL.
La soluzione applicativa sviluppata consente un primo livello di interscatnbio di informazioni e di
documenti allegati che realizza un sistema coordinato di "richiesta - risRosta" tra S~AP e SISPC
attraverso il sistema CART in cooperazione applicativa.
Il processo di gestione interno della pratica viene monitorato dall'arrivo d~lIa richiesta, consentendo
l'alimentazione e aggiornamento dell'anagrafica delle Unità Locali e registrando i. passaggi di
assegnazione, formalizzata sul Sistema, delle attività agli operatori coinvolti! e la risposta degli stessi,
affinché sia sempre nota la posizione della singola richiesta rispetto all'iter previsto (workflow) del
procedimento attivato.
3.2.4 Modulo Gestione Pratiche
Il modulo consente di registrare le attività del Dipartimento all'interno di un ccmcetto di pratica conforme
ad un procedimento codificato. La pratica forma dunque un fascicolo all'interno del qlilale vengono
inserite schede che registrano le attività che gli operatori del dipartimento v~nno via via ad effettuare.
La definizione della tipologia di pratiche e quindi dei possibili processi jè impostata attraverso il
nomenclatore. Il Nomenclatore definisce quali tipologie di pratiche il Dipartim~nto è in gradp di svolgere; I '
quali tipi di processi dovranno essere effettuati al fine di concludere i tipi di pratiche defin~i; quali Unità
Operative sono coinvolte per quel tipo di pratica e tipo di processo.
3.2.5 Modulo Gestione Documentale
Il componente di Gestione Documentale realizza un repository contenente tutti i documenti che
vengono generati o archiviati dal sistema SISPC. La struttura del repository ecoerente con la struttura organizzativa, definita tramite il sistema di Gestione degli Accessi e delle ~utorizzazionil (GAA), degli
, ;
enti che utilizzeranno il sistema. La struttura gerarchica è subordinata all'org~nizzazione ~nte-AOO-UO
inoltre per ogni utente del Sistema SISPC è assegnata un'area di lavoro all'interno dell~ quale potrà gestire i propri documenti. L'utente può dunque accedere all'interfaccia w~b del sistema di gestione
documentale e gestire i propri documenti in funzione della sua i collocazione all'interno
dell'organizzazione. Questo modulo potrà essere integrato con siste~i esterni funzionali alla
conservazione dei documenti e della loro archiviazione.
Alfresco è un prodotto open source che offre varie possibilità di uso sia tramite le classiche form di
accesso per gli utenti che tramite web-service forniti ad applicazioni.
Progetto co-finanziato dall'Unione Europea e dalla Regione, Lazio
Programma Operativo FESR Lazio 2007-2013 : Pago 22 di 106
Asse 1\1 "Accessibilità" • Attività 3 "Infrastrutture e servlzl dI connettività"· Linea di Azion~ "Sanità Elettronic/t" I
• •'· ••.. R§GIONE/~ ~ . (.., •• r .........~,"'" ... ","....""~ ~ ~ZJO -
O MGIONEr LAZIO ~ .;" : _J,"\'N'Il,)hf I.~;···,!
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GR[SC[ l'E UAOPA ~EL LAZIO •':"'.,.'''''' '1~~:lI''' 1....1'.-:; t·,.,..,..,;.,,(·~ ..·(,"
eseguite analisi complete ed esami presso i Laboratorio di Analisi di RT e gli Istituti Zooprofilattici
Sperimentali; comprende l'anagrafe degli animali presenti sul territorio regionale (bovini, suini, equini,
ovi-caprini ... ) che è integrata con la BDN (banca dati nazionale delle anagrafi zootecniche). Sotto
questo profilo il sistema è in grado di integrarsi in linea generale con il Progetto VET - INFO del
ministero ed operare sia in modalità "Autenticazione federata" per la gestione dei capi, che in
cooperazione applicativa per il reciproco scambio di informazioni, legate anche ai controlli ufficiali,
anagrafe dei registrati e dei riconosciuti ecc...
Il modulo é conforme a quanto previsto dai vigenti regolamenti comunitari, nazionali e regionali. Le
norme vigenti nell'ambito della Sicurezza Alimentare tenute in considerazione durante la fase di analisi
e realizzazione sono:
Regolamento (CE) n. 852/2004
Regolamento (CE) n. 853/2004
Regolamento (CE) n. 1069/2009
Regolamento (CE) n. 183/2005
Il Regolamento (CE) n. 852/2004, mira a garantire l'igiene dei prodotti alimentari in tutte le fasi del
processo di produzione, dalla produzione primaria fino alla vendita al consumatore finale. Esso non
concerne le questioni relative alla nutrizione, né quelle riguardanti la composizione e la qualità dei
prodotti alimentari. /I regolamento si applica alle imprese del settore alimeniCIre e non alla produzione
primaria e alla preparazione di alimenti per uso domestico privato.
/I Regolamento (CE) n. 853/2004, si applica ai prodotti di origine animale, tr~sformati o rneno, ma non
riguardano gli alimenti composti da prodotti di origine vegetale e prodotti trasformati di origine animale,
salvo espressa indicazione contraria. Inoltre, tali disposizioni non si applicanq al commercio al dettaglio
né alla produzione primaria destinata al consumo privato, per i quali sono s~fficienti le disposizioni del
regolamento precitato sull'igiene dei prodotti alimentari.
/I Regolamento (CE) n. 1069/2009, riporta le norme sanitarie relative ai sottoprodotti di oriigine animale
e ai prodotti derivati non destinati al consumo umano.
Il Regolamento (CE) n. 183/2005, stabilisce le condizioni e disposizioni atte ad assicurare la
rintracciabilità dei mangimi fin dalla produzione primaria dei prodotti agricoli (coltivazione e raccolto).
Tutti i moduli di integrazione prevedono un doppio sottosistema. Quello phe si interfaccia con la
cooperazione applicativa e che implementa il protocollo descritto in appositi i RFC e Tosqana e quello
fruibile direttamente da/l'utente attraverso le interfacce web.
Per quanto riguarda Gestione codifiche, Gestione Anagrafiche e Gestione iNomenclato$ si tratta in
realtà di sotto-moduli funzionali alla gestione di una porzione del basamento informativo di 5ISPC.
r-LA-it-II-II:~-:::-"'-""-'-,..-.'"--.------p-ro-g-ett-o-c-:-~:-I;-;a-n;-i:-:-o-d:-:-~~-~-i~o-On-;E-Es-uR-roL-:-a-i:-:-o:-I~-~2-:-~-3i-on-e-L -a-Zi-o----r--r-pa--.2-S-d-;1-0---" 'fgAsse III "Accessibilità" • Attività 3 "Infrastrutture e servizi di connettività"" Linea di Azione "sanità Elettronica"
'-' '.. K~GIONE/l' -" LAZIO , /:..,.,-"... ~ """'l •• ,,:_~ ... r',",,:-0 •.I:··• .,.;:''o\o..t, ••',c. 1';",.,;',""0,_'::"CRESCE l'EUAO~NEL LAZIO usa aggiornaAggiorna RFC
t/ t/ NomenclatoreAnagrafeCodifiche RischioAziende \
aggiorna
i'4- aggiorna ----::I
Aggiorna
Attività
I moduli di Pianificazione e Registrazione sono strumenti orizzontali e sono qui utilizzati per pianificare
e registrare attività specifiche. Per la registrazione di attività specifiche della sicurezza alimentare è
stato necessario estendere anche i moduli relativi ai sopralluoghi e ai campionamenti in modo che
possano interagire con anagrafiche specifiche del dominio della Sicurezza Alimentare.
Nel diagramma é riportata in forma sintetica la rappresentazione funziona'e con le relative fonti di
informazioni trasformate o alimentate nel dominio della sicurezza alimentare. !
Con i rettangoli chiusi sono riportati i moduli di SISPC fruibili dall'utente, con ii rettangoli aperti le fonti di
informazioni di SISPC ed infine con i rettangoli con la doppia barra laterale i' moduli di integrazione di
SISPC.
3.3.2.1 Controllo Acque
Il modulo supporta il dipartimento della prevenzione nel compito di sorveglianfa e controllo delle acque
destinate al consumo umano secondo il DLgs.31/2001 e s.m.i.. Il controllo igi~nico-sanitario delle acque
destinate al consumo umano riveste grande interesse nell'ambito della sa~ità pubblica" ai fini della , ,
prevenzione per patologie, acute e croniche, derivanti da situazioni di non conformità chimica, fisica o
microbiologica dell'acqua. La sorveglianza è fondamentale, soprattutto in cC)nsiderazione del numero
elevato di persone esposte, delle modalità e del tempo d'esposizione, della velocità con cui l'acqua
veicola inquinanti chimici, virus e batteri patogeni.
,..-------...-----p-r-o-ge-tt-o-c-O-.f-in-a-n-zi-a-to-d-a-II-'u-n-io-n-e-E-u-ro-pe-a-e-d-a-lI-a-R-e-gl-'o-n-e~L-az-io---~.,----------,& LAiì1Ir;
• ~,~ a@GIONE/ _LAZIO ~"~"~ .. ~ ~- \..l' (..,..' ".. :;
·l;;.~·''''''' ,,,.%~;c
r •.:.... ':'" I:..,...,,,,,,CRESCE u: UAOPA tiEllAZIQ •
1/ modulo consente la registrazione degli interventi di Controllo Ufficiale per le Acque di Piscina e per le
Acque di Dialisi.
3.3.2.2 Sistema di Allerta Alimenti e Mangimi
Il sistema di allerta sanitaria per gli alimenti in ambito comunitario ha compiuto 35 anni di vita. Fra le
varie innovazioni che sono state introdotte dal Regolamento 178/2002 sui principi e requisiti generali
della legislazione alimentare, c'è l'istituzione di un sistema di comunicazioni a rete, notQ come Rapid
Alert System for Food and Feed (RASFF), che entra i funzione non appena sorgono dubbi riguardo alla
sicurezza di alimenti e mangimi.
Tale sistema prevede l'obbligo di notificazione, da parte di uno stato membro, qualora rilevi sul proprio
territorio la presenza di un rischio grave ed immediato, associato al consumo di alimenti e mangimi
pericolosi per la salute del consumatore, e del quale si pensa che possa est~nderne gli effetti anche al
di là dei confini nazionali. Sono previste, quindi, delle procedure di attivazione, che ogni paese membro
deve attuare, tenendo conto di principi generali stabiliti dal regolamento 178/2002 (art. 50 e seguenti).
Oggetto dell'informazione che viene condivisa nel RASFF sono quindi l'identificazione del rischio e
l'indicazione delle iniziative per fronteggiarlo.
SISPC implementa il modulo software dell'allerta alimentare a supporto delle AUSL e della Regione in
modo da fornire un'efficace strumento al Sistema Allerta Rapido Alimenti Ma\"lgimi (SARAM). Il sistema
informativo a supporto del SARAM proposto:
1. garantisce il coordinamento e la verifica delle attività previste sul territoriQ regionale;
2. assicura l'invio tempestivo, per via informatizzata, dei dati e délle informazioni inerenti
l'emergenza;
3. garantisce la cooperazione con le altre Unità di crisi.
Il sistema di allerta si attiva nel modo seguente:
segnalazioni in partenza dalla ASL: attivazione del Sistema di Allerta per riscontri di alimenti, già
presenti sul mercato, prodotti e/o distribuiti nel territorio di competenza ~ella ASL, che presentano ,
un grave rischio per la salute del consumatore, per i quali e' richiesto un ihtervento imrpediato;
segnalazioni in arrivo presso AUSL: allerta originate al di fuori del territonio della AUSL ricevute da
parte della Regione, delle altre Aziende USL regionali e/o altre Autorità, riguardanti alimenti o
mangimi prodotti e/o distribuiti nel territorio di competenza della AUSL stessa.
La Segnalazione di non conformità è prevista per gli alimenti o mangimi che sono inadatti al consumo e
non rappresentano un grave rischio per il consumatore, e/o non richiedono un intervento immediato.
Poiché è difficile stabilire a priori criteri specifici per definire che cosa costituisca un grave tischio per la I
salute pubblica, ogni caso deve essere analizzato avvalendosi eventualmente, del supporto tecnico-
specialistico di ARPA, IZS, Università, Istituto Superiore di Sanità o ogni altro organismo in grado di
fornire consulenze qualificate. Per questa valutazione si dovrà tener conto di numerosi elementi quali
ad esempio: pericolosità, urgenza, destinazione d'uso, distribuzione.
Progetto co-finanziato dall'Unione Europea e dalla Regione Lazio
Programma Operativo FE5R Lazio 2007-2013 Pago 27di 106
Asse III "Accessibilità" - Attività 3 "lnfrastNtture e servizi di connettlvltà"- Linea di Azione !'Sanità Elettronica" ,
O·R!GIONE /1:&00 ..c.. ""'-;"',.• 1"'0", "",;",~,ot.J ,J..... ',~:
":fl''':-'!.'''''-)'''CRESCE l'ElJAOPA~L LAZIO •E' importante sottolineare come l'organizzazione attuale preveda da una parte una rete operativa, il
dipartimento della prevenzione, e dall'altra una rete di allerta, le Unità di Crisi con i Punti di contatto
(PdC), che hanno l'onere di attivare tempestivamente e coordinare la prim~ nel caso del verificarsi di
un'allerta alimentare a seguito di una segnalazione. La necessità di coordinamento in tempi rapidi ha
orientato l'organizzazione coinvolgendo le direzioni delle Unità funzionali cme gestiscono la Sicurezza
Alimentare e l'Igiene Alimenti e Nutrizione su delega delle direzioni sanitarie.'
Tale necessità di coordinamento acquista minore rilevanza sul territorio regionale poiché $ISPC diventa
lo strumento unico sia per i PdC e che per le UF delle AUSL oltre che per Regione Toscana.
Dunque SISPC offre la possibilità di rendere più efficace ed efficiente. il modello organizzativo.
L'introduzione di SISPC quale elemento di coordinamento finalizzato alla gestione di un'allerta
alimentare tra la Regione Toscana, le UF del Dipartimento di Prevenzione e i PdC diventa uno
strumento innovativo non solo tecnico ma anche organizzativo. I
La segnalazione di un'allerta alimentare costituisce l'apertura di una pr!3tica alla quale dovranno
corrispondere una serie di attività ed un esito. Tale pratica ha comunque caratteristiche che la
contraddistinguono quali:
Condivisione di informazioni tra gli Attori: l'attore del territorio regionale che notifica un'allerta
alimentare inserisce in SISPC, sotto la propria responsabilità, i da~i che descrivono l'allerta
alimentare in atto;
Gestione congiunta della documentazione: gli Attori potranno condivi
·0,'" •e ·R§GIONE / ..... ~ LAZIO -
Re$IONe=:;rLAW . ~ ( ...., .
'h.,~:""" ,.,r;-
•C~It,.'·y 'I~''';:'''' l';".;l.,.!",';. I. ...;''"CR[SCE t'EUROPANEltAZIO Validazione indirizzo
Quando l'utente ha inserito l'indirizzo del cantiere può utilizzare la funzione "Valida Indirizzo"
attraverso il quale viene attivato il sistema di sistema di normalizzazione e georeferenziazione di
Regione Toscana ossia viene invocato, tramite CART, il servizio che implementa l'RFC e.Toscana
numero 59. Il risultato dell'invocazione è quello di ottenere indirizzi normalizzati e di associare loro
delle coordinate, tramite le quali localizzare sul territorio il cantiere cui tale indirizzo si riferiscono.
Mappa cantiere
Successivamente alla fase di "validazione indirizzo" è possibile visualizzare l'indirizzo all'interno di
una mappa. Per tale scopo SISPC utilizza l'ambiente cartografico di SISTER secondo l'accordo di
servizio che implementa i servizi web di integrazione applicativa che investono sia il client grafico
detto SITgis che il database di supporto. Attraverso questo strumento l'utente può, oltre che
visualizzare l'indirizzo all'interno della mappa, anche effettuare correzioni a quanto inserito
muovendo il punto sulla mappa. Le modifiche al punto effettuate in tal~ modalità sono riportate
direttamente all'interno della formo Con tale sistema l'immissione di indiriz~i risulta molto precisa ed
esente da errori. Il risultato è un'anagrafica degli indirizzi georeferenziata e normalizzata.
Gli strumenti di Validazione e di presentazione su mappa cartografica sono presenti in tutti gli ambiti
applicativi.
3.3.3.2 Gestione Atti Prescrittivi
Il Dipartimento Prevenzione è preposta a perseguire obiettivi di prevenzion~ dei rischi e promozione
della salute e del benessere nell'ambiente di vita e di lavoro. All'interno del Dipartimento della
Prevenzione operano Ispettori con qualifica di U. P. G.: in caso di rElato devono intervenire
immediatamente, interrompere la situazione di non conformità e notificare i reati alla Magistratura
Gli ispettori possono esercitare i seguenti poteri:
Potere di accesso
Facoltà di diffida
Facoltà di disposizione
Facoltà di sospensione dell'attività
Nel dettaglio, al momento dell'accertamento della contravvenzione l'Organo di vigilanza emette una
prescrizione fissando contestualmente un termine per la regolarizzazione. Tale, termine:
Non può eccedere il periodo tecnicamente necessario per adempiere alla prescrizione
È prorogabile a richiesta motivata del contravventore ma non può in ogni qaso superare i sei mesi
È ulteriormente prorogabile per una sola volta e comunque per un tempo hon superiore ad ulteriori
sei mesi quando specifiche circostanze, non imputabili al contravventore, determinino un ritardo
nella regolarizzazione.
L'organo di vigilanza ha l'obbligo di riferire al Pubblico Ministero la notizia di reato inerente la
contravvenzione ai sensi dell'art. 347 del C.P.P.; tale comunicazione dà Iluogo all'apertura di un
procedimento penale con iscrizione della contravvenzione nel registro delle hotizie di reato. Ai sensi
.--LA-it-.-,I-----.------p-r-o-ge-tt-o-c-O--f-in-a-nz-ia-t-o-d-al-I'-Un-i-on-e-E-u-r-op-e-a-e-d-a-lIa-R-eg-i-on-e-L-~-iO----.--------,J l, I~C':;:;';",~'" ,,,.,,,, Programma Operativo FESR Lazio 2007-2013 Pago 31 di 106
Asse m"Accessibilità" • Attività 3 '1nfrastnJtture e servizi di connellività"- Linea di Azione 'lSanità Elettronica"
. .ReçlONE /e LA~ ~ CReSCE l"[UROPANEl.lAlIO
dell'art. 335 del C.P.P. il procedimento penale è sospeso dal momento dell'iscrizione della notizia di
reato nell'apposito registro sino al momento in cui il PM riceve comunicazione di adempimento o
inadempimento.
Decorso il termine fissato nella prescrizione, entro e non oltre sessanta giorni l'Organo di vigilanza
verifica se la violazione è stata eliminata secondo le procedure impartite e nel termine temporale
stabilito dando luogo alla cosiddetta "rivisita". In tale sede si possono determil1are tre situazioni:
adempimento alla prescrizione
non adempimento alla prescrizione
adempimento anomalo alla prescrizione
Se la prescrizione è stata ottemperata nei modi e nelle tempistiche indicati dall'Organo di Vigilanza, il
contravventore è ammesso al pagamento in sede amministrativa di una: somma pari ad V4 del I
massimo stabilito per tale contravvenzione entro 30 giorni dalla data della rivi$ita; entro 120 giorni dalla
cadenza fissata nella prescrizione l'Organo di vigilanza comunica al PM l'adempimento alla
prescrizione ed il pagamento, nel frattempo avvenuto, della somma citata. Il PM chiede l'archiviazione
del procedimento ed reato è estinto.
Se la prescrizione non è stata adempiuta, l'Organo di vigilanza ne dà comunicazione al PM entro 90
giorni dalla scadenza fissata nella prescrizione; il procedimento penale, a suo. tempo sospeso, riprende
il suo corso secondo le regole del C.P.P.
Se la prescrizione è stata adempiuta ma in tempi o secondo modalità differenti rispetto a quelle
determinate dall'Organo di Vigilanza, essa si intende non adempiuta e dunque il contravventore non
può essere ammesso al pagamento in via amministrativa della somma di cui sopra; inoltre del fatto è
informato il PM. Tale adempimento anomalo è valutato ai fini dell'eventuale ~pplicazione dell'art. 162
bis del c.p. (oblazione).
L'art. 25 del D.Lgs. 758/94 stabilisce che per le contravvenzioni non si applicano le norme vigenti in
materia di disposizione.
Un procedimento diverso segue la Sanzione amministrativa.
AI momento dell'accertamento della contravvenzione l'Organo di vigilanza emette una sanzione
amministrativa nei modi previsti dalla norma, fissando contestualmente un termine per la
regolarizzazione. Tale termine:
Non può eccedere il periodo tecnicamente necessario per adempiere alla prescrizione
È prorogabile a richiesta motivata del contravventore ma non può in ogni $aso superare i sei mesi
È ulteriormente prorogabile per una sola volta e comunque per un tempo Inon superiore ad ulteriori
sei mesi quando specifiche circostanze, non imputabili al contravventore, determinino un ritardo
nella regolarizzazione
La prescrizione può imporre, come già riferito, specifiche misure atte a far cessare il pericolo (cioè può
contenere al suo interno una "disposizione").
Progetto co-finanziato dall'Unione Europea e dalla Regione 4azio
Programma Operativo FE5R Lazio 2007-2013 Pago 32 di 106
Asse m"Accessibilità" • Attività 3 "Infrastrutture e servizi di connettività"· Linea di Azione ~'Sanità Elettronica"
_REgIONE /LAgIO .~ ........... "...~
.,··•.,-l)tlJI"'J'''' h,.:."t(',,~ 1':,:li.'f'lOiI
CRESCE l'EUAOPANEllAZIO •Trascorso il termine previsto per gli adempimenti l'organo effettua un sopralluogo di rivisita e comunica
l'ammissione al pagamento che può awenire in due modalità:
Il pagamento di un importo ridotto se lo stesso viene effettuato entro 30 giorni
Il pagamento di un importo superiore, calcolato con i criteri previsti dalla norma, se il pé\gamento
viene effettuato dopo il 30 gg.
Trascorsi i termini di pagamento si presentano tre possibilità:
Il trasgressore ha effettuato il pagamento previsto entro i 30 gg.
Il trasgressore ha effettuato il pagamento entro i 30 gg. ma in misura inferiore;
Il trasgressore non ha effettuato il pagamento.
Mentre nel primo caso il processo si conclude con la chiusura del procedimento d'ufficio, negli altri due
casi viene data comunicazione a Regione Toscana per l'effettuazione delle procedure di riscossione
forzata.
SISPC consente la registrazione di tutto l'iter delle procedure su descritte e cQmprende lo scadenziario
degli atti.
Inoltre trattandosi di informazioni soggette a privacy, così come per le tutti gli atti medici sono state
implementate le seguenti funzionalità:
la persona fisica é individuata da un identificatore anonimo, registrato in un database separato e
acceduto esclusivamente mediante webservice;
i documenti archiviati sono criptati digitalmente e solo gli operatori U!pG possono utilizzare la
chiave per potervi accedere. In tal modo gli amministratori di SISPC non possono accedere ai
contenuti dei documenti;
i documenti sono trasmessi al protocollo come "classificati" ossia riservatI. In questo modo solo gli
operatori di protocollo autorizzati potranno operare sui documenti prodotti.
3.3.3.3 Materiali contenenti Amianto
Il Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro prevede una comunicazione ufficiale alla AUSL competente
territorialmente in caso di qualsiasi attività riguardante i materiali contenent~ amianto, mediante una
Notifica in caso di trattamenti di incapsulamento o confinamento (art. 2~0 D.Lgs 81/08) oppure
mediante un vero e proprio Piano di Lavoro in caso di rimozione (art. 256 D.Lgs 81/08).
Queste comunicazioni obbligatorie sono relative alle attività previste prima di effettuare i lavori, attività
che devono essere vagliate e convalidate o meno da parte dei Servizi preposti all'interno delle stesse
AUSL.
La legge quadro sulla cessazione dell'impiego dell'amianto (L. 257/1992) prevede all'art.9 l'obbligo per
tutte le imprese che utilizzano direttamente o indirettamente amianto nei propri processi produttivi della
comunicazione del consuntivo delle attività svolte nell'anno precedente alla Regione e alle Az. USL
competenti territorialmente.
Questa comunicazione obbligatoria si riferisce quindi alle attività già svolte, e costituisce un riepilogo.
rLA-it-'I-.II-~~;'-;'~-''"''-'''-'''-'''''-' .------p-r-o-ge-tt-o-c-;-~:-i~-:a-n;-im-at-:-~-~-II~-~tl-~~-°O-n;-EE-sU-~-oL-P:-~-:-2d-o:-I~-~2-:-~g-3i-On-e-L-'az-io----rp,-a-g-. 3-3-d-;1-0-' j Asse m"Accessibilità" - Attività 3 "Infrastrutture e servizl di connettività"· Linea di Azione "sanità EletITOnica"
• ~'"\"'-~""'-"',. ~ CRESCE L'EUAOf>ANH LAZIO
SISPC ha in corso di implementazione un modulo applicativo che consente di gestire online la
compilazione, l'invio e la registrazione sia della Notifica, che del Piano di Lavoro che della Relazione
art.9 da parte delle ditte.
Il basamento informativo che sarà costituito contemporaneamente i dati sia "pre-cantiere" (notifica e
piani di lavoro) che "post cantiere" (relazioni art. 9), in modo da poter essere automaticamente
aggiornati i dati relativi ai MCA presenti sul territorio e a quelli effettivamente rimossi. Sarà così
possibile monitorare continuamente siti contenenti amianto, grazie anche alla corretta
georeferenziazione dei cantieri e/o delle segnalazioni, in modo da poter essere analizzati
automaticamente dal sistema.
3.3.3.4 Infortuni sul lavoro
Il modulo consente la gestione delle inchieste sugli infortuni sul lavoro eseguite su mandato
istituzionale. Caratteristiche principali del modulo: ,
Acquisizione immediata dell'evento tramite integrazione con il sistema ~egionale di gestione dei
Pronto Soccorso (RFC 106)
Gestione dell'inchiesta con attività di sopralluogo, verifica di impianti El macchine, informazioni
testimoniali
Gestione sequestri I dissequestri
Archivio documentale e grafico
Integrazione con il sistema di gestione delle Atti Giudiziari
Integrazione con la Banca dati Inail.
3.3.3.5 Malattie professionali
Il modulo consente la gestione delle inchieste sulle malattie professionali eseguite su mandato
istituzionale. Caratteristiche principali del modulo:
Acquisizione del caso tramite integrazione con il sistema regionale di gestione dei Pronto
Soccorso (RFC 106)
Visita medica
Gestione dell'inchiesta con attività di sopralluogo, verifica di impianti e macchine, ..
Gestione cambio mansione
Archivio documentale e grafico
Integrazione con il sistema di gestione delle Atti Giudiziari
Integrazione con la Banca dati Inail.
3.3.4 Igiene e Sanità Pubblica
3.3.4.1 Epidemiologica - Malattie Infettive
Il Sistema di Notifica Obbligatorio (DM del 15/12/1990 e DM 29/07/1998) prevede la segnalazione da
parte dei medici curanti di tutte le malattie infettive sospettate o diagnosticate al, locale Servizio di Igiene
Progetto co,finanziato dall'Unione Europea e dalla Regione Lazio
Programma Operativo FESR Lazio 2007·2013 Pag, 34 di 106
Asse III "Acees8ibilità" ,Attività 3 "Infralltrutture e servizi di connelflvltà", Linea di Azione "$anltà Elettronica"
'" •o." '. ....:K""-"-,.",.,~ o::..... r ..t", -~ . ·',,"-:_'*"1',"':'_';·0 I •.."""~" f,,"-''''''CRESCE lEUAOPA NEL LAZIO e Sanità Pubblica della ASL e indica le informazioni ritenute essenziali e necessarie. A sua volta la ASL
trasmette le informazioni alla Regione e, in alcuni casi, al Ministero della Salute.
Il sistema prevede flussi informativi e tempistiche diversificati per rispondere alle necessità di disporre
di informazioni tempestive per l'attuazione di interventi locali, nazionali o sovranazionali di prevenzione
e profilassi, e di raccogliere informazioni sulla distribuzione nel tempo, sul territorio e tra la popolazione
delle malattie infettive a fine di programmazione degli interventi.
I pazienti segnalati sono detti casi e possono essere classificati secondo il grado di accuratezza
dell'indagine medica in funzione della loro patologia in termini di caso presunto oppure caso accertato.
La AUSL ha comunque l'onere di intervenire al fine di impedire l'insorgenza o limitare la diffusione del
contagio. Ricevuta la denuncia di malattia infettiva, l'Ufficiale Sanitario:
può richiedere un accertamento diagnostico. L'accertamento diagnostico è necessario (qualora si
presenti un caso sospetto di una delle malattie "a denuncia obbligatoria") per confermare o
escludere la diagnosi e quindi sapere se il malato è infetto e contagioso oppure no.
avvia una inchiesta epidemiologica. L'inchiesta epidemiologica è un'indasine che ha lo scopo di
identificare le modalità con cui il malato è stato contagiato, per intervenire krimuovere le cause del contagio ed evitare, in questo modo, che la loro persistenza possa provocare nuovi casi di
malattia.
decide le misure di sorveglianza sanitaria e altri provvedimenti (disinfezione, disinfestazione ecc... )
da adottare;
deve informare, periodicamente, le autorità centrali dei casi di malattie infèttive verificatesi nel suo
territorio.
Nel seguente schema è riportato il flusso informativo tra i soggetti coinvolti nella segnalazione di eventi
significativi nell'ambito delle malattie infettive oltre a quelli relativi all'accertamento positivo di un caso di
malattia infettiva. In linea di massima il flusso informative è il seguente:
MMG l __P.LS__f segnalazione
segnalazione
ICA,HIV Epatite
continuamente
Laboratori Resistenze ---+l
mensilmente
Ministero della Salute
Regione
mensi mente mensilmente
Progetto co-finanziato dall'Unione Europea e dalla Regione la%io
Programma Operativo FESR Lazio 2007-2013 Pago 35 di 106 -:!J Asse III "Accessibilità" • Attività 3 "Intrastrutture e servizi di connettività"- Linea di Azione "sanità Elettronica"
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ReijlONE /• r'~ .:......r ..:_.... ~ ..,...... \.ti' •. LAZIO ~ ,. ,;""'~*.. "~.J,,',.'.I/I!"Ù', ".:-"tCRESCE l'E UROPA NEL l.t.ZIO •
schede che registrano i Controlli che gli operatori del dipartimento vanno via via ad effettuare. La
definizione della tipologia di pratiche e quindi dei possibili processi è impostata attraverso il
nomenclatore.
3.3.5.2 Polizia Mortuaria
Il modulo garantisce la gestione delle pratiche della polizia mortuaria cOn schede specifiche di
registrazione, report sintetici e analitici dell'attività svolta. Contiene l'anagrafe dei cimiteri, e gli strumenti
per la gestione dei provvedimenti all'autorità sanitaria.
3.3.5.3 Vaccinazioni e medicina del viaggiatore
Il modulo consente la gestione dell'anagrafe vaccinale di tutti i cittadini pr~si in carico dal Sistema
Sanitario Toscano. Caratteristiche principali del modulo:
Gestione del sistema di codifica per farmaci nazionali ed esteri
Gestione dell'ambulatorio e delle sedute vaccinali
Gestione delle coperture sul territorio, gestione inadempienti, lettere di invito
Gestione delle prenotazioni
Campagna vaccinale antinfluenzale, pneumococcica, altre
Medicina del viaggiatore
Modulo di registrazione
Modulo debiti informativi verso Regione e Ministero
Integrazione con la cartella sanitaria di Regione Toscana (RFC 171.3)
3.3.5.4 Medicina Legale
Il modulo verticale per la Medicina Legale comprende quattro gruppi di funzioni!:
Accertamenti collegiali: invalidità civile, riconoscimento dei portatori di handicap( L. 104/92),
inserimento lavoratìvo degli invalidi (L. 68/99), riconoscimento della cecità civile e del
sordomutismo;
Accertamenti di competenza della Commissione Medica Locale patenti di guida;
Accertamenti di medicina fiscale;
Certificazioni medico legali - es. porto armi, contrassegni, patenti di guida, !ecc...
3.3.5.5 Accertamenti di medicina fiscale
Il modulo implementa tutte le funzionalità necessarie alla gestione delle pratich~ relative a Visite Fiscali.
E' possibile registrare in seno alla pratica le persone fisiche e giuridiche coinvolte.
L'iter prevede l'inserimento della richiesta con alcune informazioni accessorie obbligatorie (richiedente,
lavoratore, prognosi ecc... ), a fronte della quale avviene una assegnazione al medico fiscale. Questi
registra sul sistema le informazioni salienti derivanti dal controllo effettuato (prognosi, malattia, tipo di
visita, ecc.. ) con la stampa diretta dal sistema della lettera di trasmissione dell'~sito.
Progetto co-finanziato dall'Unione Europea e dalla Regione Lazio
Programma Operativo FESR Lazio 2007-2013 Pago 37 di 106
Asse III "Accessibilità" - Attività 3 "Infrastrutture e servizi di connettivltà"- Unea di Azione "sanità EletIronica"
.i-' "• ·'· .~NE~ ~'" "", ... ".-~ ..... O
CRESCE t·EUROf>ANEllAlIO
Le informazioni raccolte durante la registrazione del procedimento sono messe a disposizione delle
AUSL per la fatturazione delle prestazioni erogate verso il datore di lavoro e per la contabilizzazione dei
compensi ai medici (qualora spettanti) attraverso i sistemi che ogni AUSL utilizza per la gestione
contabile amministrativa aziendale.
Il modulo comprende una Cartella Medico Legale attraverso la quale è possibile rilevare in modo
immediato tutte le prestazioni erogate al singolo utente ( visite per invalidità, per patenti, visite fiscali,
ecc... ) in modo da avere un dossier completo degli eventi, delle informazioni raccolte, degli esisti e dei
referti prodotti a qualsiasi titolo per il singolo individuo.
3.3.5.6 Medicina dello Sport
Il sistema informativo prevede le seguenti funzionalità:
gestione delle informazioni anagrafiche dell'atleta, compresa l'identificazibne mediante documento
di identità, con collegamento all'anagrafe assistiti regionale. È integrato la possibilità di poter
visualizzare le agende CUP e di effettuare il trasferimento diretto dei dati dell'assistito. Per ciascun
atleta é possibile anche registrabile la società sportiva che ne ha richiesta la certificazione di
idoneità e lo/gli sport per il/i quale/i tale certificazione è rilasciata;
gestione della cartella sanitaria dell'atleta, con possibilità di aggiornamento della medesima all'atto
delle visite successive; la cartella sanitaria consente la registrazion~ di informazioni di tipo
anamnestico e degli esiti dell'esame obiettivo e degli accertamenti sanita~i integrativi eseguiti;
gestione di protocolli sanitari specifici per ciascuna disciplina sportiva;
gestione degli account con privilegi differenziati a seconda del gruppo di utenti; in particolare, in
quelle AUSL nelle quali il medico dello sport è coadiuvato dai medici cardiologi per
l'interpretazione di accertamenti integrativi specialistici, questi accedono a pagine separate della
cartella sanitaria, con possibilità di stampa di certificati specialistici; parimenti, sarà riservata una
pagina con le informazioni reperibili all'atto dell'accettazione dell'aUeta (anagrafica, società
sportiva, etc.) per la gestione diretta da parte del personale infermieristico di supporto;
stampa di dichiarazioni Iiberatorie (privacy, consenso informato, etc.) all'accettazione e di
certificato di idoneità/non idoneità conforme alle specifiche regionali;
elaborazione e stampa di report di attività a vari livelli di aggregqzione (per medico, per
ambulatorio, per AUSL, per Zona, per sport, per società sportiva, per peri~do, etc.);
elaborazione e stampa di report di dati sanitari aggregati, anche in questo caso a vari livelli di
aggregazione.
Il sistema così sviluppato gestirà al suo interno i livelli di implementazione necessari ad alimentare il
sistema dei Prodotti Finiti e ingloberà l'attuale sistema regionale denominato "Anagrafe Atleti". E'
auspicabile che nel sistema di raccolta dati delle certificazioni medico sportive, vengano coinvolte
anche le strutture sanitarie private autorizzate al rilascio, in modo da rendere ~ompleta la raccolta delle
informazioni per le finalità di controllo per le quali il sistema è stato appositam~nte creato".
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Asse III "Accessibilità" • Attività 3 "Infrastrutture e servizi di connettività"· Linea di Azione "Sanità Elettronica"
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5.1 Requisiti generali del sistema
L'Appaltatore DEVE personalizzare il Sistema SISPC apportando le seguenti modifiche elo evoluzioni:
personalizzazione elo evoluzione del sistema di registrazione delle attività del sistema SISPC
per la realizzazione del workflow management del sistema SIP per la gestione delle pratiche
generiche e dei relativi flussi rispetto al modello organizzativo e ai requisiti architetturali della
Regione Lazio (servizi a corpo);
personalizzazione e l'integrazione dei moduli orizzontali del SISPC. adeguando gli stessi sia in
termini tecnologici che funzionali ai fini della completa integrazione con il modello organizzativo
della Regione Lazio e con il Sistema Informativo Sanitario Regionale (servizi a corpo);
personalizzazione dei moduli verticali del SISPC dedicati alla gestione dei servizi dei
Dipartimenti di prevenzione della Regione Lazio (servizi a corpo);
realizzazione e al rilascio in esercizio di un prototipo, con i relativi se'1Vizi di roll-out (servizi a
corpo);
sviluppo di moduli funzionali aggiuntivi, ovvero alla realizzazione ex novo di servizi
professionali specificatamente richiesti dalla società appaltante durante l'esecuzione dell'appalto,
ivi comprese attività di migrazione e di ripresa dati da banche dati terze (servizi a misura).
Di seguito si rappresentano in modo semplificato il modello logico del Sistema SISPC e il modello
logico del Sistema SIP che l'Appaltatore DEVE realizzare:
L GAA ] I I
Anagrafiche ] C Gestore Documentale I [ Gestione pratiche
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Gestione Sopralluoghi
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Asse 1\1 "Accessibilità" •Attività 3 "Infrastrutture e servizi di connettlYltà"· Linea di Azione "Sal1ità Elettronica"
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OPENSSO
AnllQflJfe A5si5titi Operatori e Strutture A8UR-SAAS
Gestore Pratiche gen8l'Ichelsopral\uoghi e campionamenti WORKFLOW MANAGEMENT
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Pianificazione
Richieste
l Organizzazione i.
1/ Piano Sanitario Regionale individua nei Piani Mirati lo strumento con cui rendere più incisivi gli
interventi di prevenzione. Tale strumento è dunque un input al Dipartimento della prevenzione
che concorre insieme a piani mirati individuati dal Dipartimento alla pianificazione delle attività.
Le richieste sono invece l'evento, non programmato, che genera una pratica; possono pervenire
da due canali:
Applicativo: la pratica viene istanziata per via telematica da un altro sistema informativo che li
ha awiato un procedimento, innescando così un'attività (endoproc~dimento) necessaria al
completamento del procedimento stesso. Esempi di endoprocedimenti sono quelli che
vengono attivati dal SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive) o per la Notifica di
cantieri.
Modalità interattiva: un utente, accedendo agli sportelli del Dipartimelnto e/o tramite apposite
applicazioni web, apre una pratica effettuando una specifica richiesta. '
Esecuzione
Partendo dall'organizzazione del lavoro, le varie strutture operative esemuono quanto per loro
organizzato, e registrano le attività istanziando delle pratiche. In tale attività, le strutture sono
guidate dal Nomenclatore.
Reportistica
La Reportistica è funzionale al management del Dipartimento per a~ere informazioni sul
funzionamento della struttura, e per intraprendere eventuali azioni cornettive in funzione dei
risultati che il Dipartimento sta effettivamente conseguendo.
Prodotto finito
Un prodotto finito è uno speciale "output", ossia una prestazione, in grado di soddisfare in modo
appropriato ed esaustivo un determinato fabbisogno di salute. 1/ Dipartimento è sempre in grado
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Asse III "Accessibilità" • AttIvità 3 "Infrastrutture e servizi di connetlivltà"· Linea di Azione "~nità Elettronica"
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Verticale N i
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Reportistica
La pratica può essere istanziata da Agenti interni o esterni. Gli agenti intern! sono gli Operatori che
utilizzano i moduli verticali (ad esempio il funzionario che deve fare un sopraliluogo); questi prendono
visione delle pratiche esistenti, o ne istanziano una nuova di propria competenza, e successivamente
aprono delle schede per la specifica tipologia di attività da compiere.
~/"'. i ~.~.: G~~---;~;:-------TJI A~ l. . ..... lUI Interno
La pratica può essere istanziata anche da moduli software utilizzati da agenti esterni. I principali agenti
esterni sono:
il Cittadino, attraverso l'apposito modulo web del Sistema SIP;
la Regione, attraverso il modulo per la gestione dei piani del SIP;
l'infrastruttura per la Cooperazione Applicativa Regionale, attraverso i relativi moduli di integrazione
con il Sistema SIP.
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-----, Prelfche ,
... .:.-_-~_"IIf!!!""0"'"-- I
Infrasln.ltwra coopena~ne
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C'-R[SC€: l'EUROp",.n. LAZIO
Attraverso l'infrastruttura di cooperazione, possono invece arrivare varie richieste di istanze di pratiche
generate da procedimenti diversi quali ad esempio il SUAP, e/o la Notifiche Cantieri.
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~
__.t:--~- - '" usaA---I
intefaglsce
SUAP Notifica CMtieri
Le interfacce rese disponibili sono web-based, a uso degli utenti, e/o orientate ai servizi (Web
Service); tramite queste ultime, i sistemi esterni, impiegando l'infrastruttura di cooperazione, possono
attivare nuove pratiche.
Una attività può anche essere istanziata selezionando prestazioni presenti nel Nomenclatore, In
questo caso, potranno essere istanziate, contemporaneamente, più pratiche che potranno essere
assegnate a Unità Operative e/o a operatori diversi.
Ogni agente può istanziare o partecipare all'adempimento delle pratiche di propria competenza,
prendendo visione anche di tutte le attività che sono già state svolte su quella istanza di pratica.
L'associazione di un'attività alla pratica awiene attraverso uno specifico moduilo verticale, nel quale
vanno inseriti tutti i dati specifici della registrazione. Il modulo "Pratica", in base flUa specifica richiesta
e secondo quanto riportato nel Nomenclatore, decide la struttura o l'operatore competente (primo
assegnatario).
5.2.1.3 Disegno concettuale dei dati
Vengono individuate tre tipologie di archivi logici:
anagrafiche;
supporto;
trasversale.
-------.----~-----+---------------r--'.l Progetto co-finanziato dall'Unione Europea e dalla Regione Lazio' LAit 1\lr,~?"", ,_,",'" Programma Operativo FESR Lazio 2007-2013 Pago 48 di 106
, Asse III "Accessibilità" - AttIvità 3 "Infrastrutture e servizi di connettlvltà"- Linea di Azione "Sanitl\ Elettronica"
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_REGIONE "/• K'\ W!SJQ ~.""' ....... '~ .... U
r--Trasversali
Anagrafiche
Trattasi del contenitore di tutte le informazioni che registrano le attività svolte dal Dipartimento. I
principali archivi appartenenti a questa categoria sono:
- Sopralluogo
- Atto Giudiziario
- Campionamento
- Pratica.
Pratica
La pratica è un'astrazione del concetto di attività, e quindi memorizza tutte quelle informazioni
comuni a tutte le attività e definisce le relazioni tra tabelle di natura generica a prescindere dal tipo
di attività effettivamente svolta. La tabella Pratica ha dunque asscpciazioni con le tabelle
Sopralluogo, Atto Giudiziario, Campionamento proprio perché queste ultime vanno a contenere
dati specifici dell'attività correlata alla Pratica. Inoltre alla pratica è ~ssociato l'insieme degli
operatori che nel tempo hanno contribuito alla gestione della stessa, tralllite riferimenti alla tabella
Agente (vedi modulo GAA).
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Asse IO "Accessibilità" - AttIvità 3 "Infrastrutture e servizi di connettività"· Linea di Azione "Sanità Elettronica"
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CRESCr. U,UAOPANEllAlIO
SOpraHuOto " ,
Esecuzione
.l'...tlo". ...t---------E~ecuzione
Esecuzione
Assegnata-------~
Se infatti la tabella Pratica possiede un riferimento alla UO competente per tale pratica, e quindi un
riferimento generico alla struttura responsabile della pratica, sono presElnti anche i riferimenti alle
singole persone che, a diverso titolo e in diversi momenti, hanno contribuito alla gestione della
singola pratica.
Le attività vengono gestite grazie alla presenza di attributi che definisconq:
L'anagrafica generale (Sopralluogo, Atto Giudiziario, Campionamento, ... ) per la quale la
pratica è stata erogata
Il tipo con un riferimento al Nomenclatore
La data di inizio e di fine
La quantità
Il riferimento esplicito ai documenti prodotti o utilizzati nell'erogazione della pratica (illustrato
successivamente nel documento).
LAit "III~?""'" ,_ ',', ~ ·1 Progetto co-finanziato dall'Unione Europea e dalla Regione Lazio
Programma Operativo FESR Lazio 2007-2013
Asse III "Accessibilità" • Attività 3 "Infrastrutture e servizi di connettlvltà"- Unea di Azione '''sanità Elettronica" Pago 50 di 106
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Assegnalal---------.J
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Infine le Pratiche fanno riferimento a Entità, e quindi ad Anagrafiche specifiche quali ad esempio
Anagrafe assistiti, Anagrafe Animali, Anagrafe Impianti, ecc.. ,
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Progetto co-finanziato dall'Unione Europea e dalla Regione Lazio
Programma Operativo FESR Lazio 2007-2013
Asse III "Accessibilità" - AttIvità 3 "Infrastrutture e servizi di connettlVltl"- Unea di AzIone "~nità Elettronica" Pago 51 di 106
e @GIONE/ ~ ~ ()11"."",:Il:.,,,,,,,, 1• .,1;.;: h,~_';:~l":"'"
CRESCE CE llROPA NEll.AlIO •,--------
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1_ Esecuzione
Pratlch. M------------fsecuzione
Esecuzione
i 'OQcumenti
[)efinka
AllO Giudizi.ari( Assegnata---------.!
Sopralluogo
Una delle tipologie di attività svolte dal Dipartimento della Prevenzione è quella di sopralluogo.
trasversale rispetto alle attività del Dipartimento e alla figura professionale impegnata nella sua
esecuzione. Le principali macro relazioni della tabella Sopralluoghi posspno essere riassunte nel
seguente diagramma concettuale.
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LAit 'i1r/::"2."" ".".", Progetto co-finanziato dall'Unione Europea e dalla Regione Lazio
Programma Operativo FE5R Lazio 2007-2013
Asse III "Accesalbllltà" - AttIvItà 3 "Infrastrutture e servlzl di connettività"- Linea di Azione "Sanità EleUronlca" Pago 52 di 106
.. REGIONE/ • LAZIO .z:.
CRESCE LHJAOPANEL LAZIO
Ano,rafe Persone
Pres.nZil
Arto GiudlZlariO ... "'......---&:ot.no----.1 Sopralluc>110 "---Es.cuzlonl__~~
NecessitI
Pratica
Come la figura illustra, il Sopralluogo risulta essere un concetto trasversale alle attività di SISPC
poiché ha legami con gli Atti Giudiziari, in quanto un sopralluogo può generare una serie di atti
consequenziali che devono essere tracciati al fine di completare la Pratica. Attraverso il concetto di
Pratica, al sopralluogo è associata l'Unità Organizzativa che lo esegue in modo da poter realizzare
uno scadenzario delle attività e il motivo. Essendo effettuato in una località ben precisa, la tabella
contiene informazioni riguardanti la localizzazione e la tipologia di sopralluogo effettuato.
Campionamento
Un Campionamento avviene in maniera o in conseguenza di un'attività di sopralluogo, e quindi è
legato a una pratica o nasce come intervento previsto da piani mirati di campionamento e di
ricerca di determinate sostanze.
Anche questa tabella si pone, per sua natura, trasversale alle attività del Dipartimento della
Prevenzione (vedi figura seguente).
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Asse IU "Accessibilità"· AtIIvItà 3 "lnfra8trutllJre e aerv1zl di connetllvltà"· Linea di Azlone "sanità Elettronica"
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CRESCE lTUAOPA".Ell.AlIO
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Il concetto di Campionamento viene arricchito con l'attributo che ne definisce il tipo e la
registrazione, tipizzata, di eventuali irregolarità. Tale tipizzazione qonsente ad esempio di \
intraprendere, anche in automatico, una serie di attività (quindi la regist~azione di nuove pratiche) \
in reazione all'esito del campionamento. Sono previsti collegamenti alle I!=ntità che registreranno le
attività del laboratorio di Analisi verso cui il campione viene destinato. Tale associazione avviene in
maniera puntuale grazie alla relazione delle Pratica verso le Entità.
Atto giudiziario
A seguito dell'esecuzione di una Pratica o a seguito di un Sopralluogo potrebbe scaturire un Atto
Giudiziario. Anche il concetto di Atto Giudiziario si pone, per sua natura, trasversale alle attività del
Dipartimento della Prevenzione.
Eseguito -...
Not icato
LAit \I\II~)"'~ '
CRESCE lTUAOPA"El LAZIO
Come mostrato in figura il concetto di Atto Giudiziario è legato all'anagrafe delle Persone per
indicare i soggetti a cui tale atto viene notificato.
Supporto
Questo gruppo di tabelle è omogeneo in base al fatto che il loro uso è s~oradico e fatto da persone
attraverso moduli software appositi. In questo gruppo ricadono fondame~talmente i concetti: - Nomenclatore
- Tariffario
- Prodotti Finiti
Come già precedentemente illustrato, il concetto di Pratica riferisce a più concetti a livello di
Nomenclatore. AI concetto di Nomenclatore sono legati quello di Prodotto e Attività AI singolo
concetto di Nomenclatore è associato l'insieme dei Prodotti ossia dei procedimenti che il
Dipartimento della Prevenzione deve fare al fine di erogare quel tipo di prestazione.
Anche per le Attività vale lo stesso discorso, ossia per ogni concetto di Nomenclatore sono
associate l'insieme delle attività necessarie all'esecuzione della prestazione.
Infine per ogni concetto di Nomenclatore viene associato un Settore di pertinenza dell'erogazione
dell'attività o della prestazione.
Alcune attività o prestazioni del Nomenclatore sono erogate in base ad un Tariffario.
Il concetto di Nomenclatore dispone inoltre di attributi che consentono di stabilire dei limiti
temporali o di altra misura in cui tutti i prodotti associati devono essere realizzati, o le attività ad
esso associati devono essere concluse.
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Asse III "Acc:esslblllUi" •AttIvIUi 3 "Infrastrutture e servizi di connettlvltà"· Linea di AzIOne "SanlUi EletIronlca" Pago 55 di 106
:
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Tariffario
Il tariffario definisce le voci di costo delle prestazioni a pagamento erogat~ dal Dipartimento.
Viene riferito dal Nomenclatore per tutte le prestazioni "corte" di breve es~cuzione, ed è il supporto
per le attività di tariffazione associate alla pratica.
Prodotti Finiti
Il sistema regionale dei Prodotti Finiti rappresenta il metodo di valutazione delle attività svolte dal
Dipartimento di prevenzione. I Prodotti del Dipartimento rappresentano un sottoinsieme misurabile
di tutte le attività realizzate e il Nomenclatore li comprende tutti. Ogni Prrodotto si dettaglia in una
serie di Attività secondo una Matrice di associazione predefinita.
Trasversali
I gruppi di concetti di natura trasversale sono oggetti utilizzati da più moduli applicativi
contemporaneamente e quindi usati in modo anche intensivo. Tali gruppi di concetti sono fruibili
tramite servizi, auto-consistenti e debolmente accoppiati, che vanno a realizzare la modalità prevalente con cui si accede a tali dati. Fanno parte di questo grupl\lo di concetti tutti quelli
necessari a supporto dell'adozione di moduli software trasversali, e quindi di servizio.
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Progetto co-finanziato dall'Unione Europea e dalla Regione Lazio
Programma Operativo FESR Lazio 2007·2013
Asse m"Accessibilità" • AItIvltà 3 "Infrastrutture e 88lVlzI di connewvltà"· Linea di AzIone "sanltà Elettronica" Pago 56 di 106
CREsce l'[ LJROPA "ell.6.ZIO
Esempi di moduli traversali sono il GAA, o quello della Gestione Documentale implementato in
SISPC con il prodotto open source Alfresco. Anche tale modulo software è utilizzato in modo
intensivo da molti altri moduli software di SISPC in quanto "contenitore'" specializzato alla gestione
di documenti.
SISPC mantiene le informazioni sul database per "legare" i documenti memorizzati in Alfresco con
gli Atti che hanno avuto necessità di memorizzare il documento stesso. Ad esempio ad un
Controllo di un Allevamento potranno essere associati vari Documenti.
Il concetto di Documento rende possibile l'archiviazione di documenti qollegati ad Atti che fanno
parte del procedimento. Il concetto di Documento è tipizzato e può far riferimento a un Template
del documento stesso realizzato per un particolare Ambito. Attributi identificativi del Documento, o
del suo Template, sono funzionali anche a definirne le politiche di conservazione del documento
stesso nel tempo.
Ambito
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Progetto co-finanziato dall'Unione Europea e dalla Regione Lazio
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Asse ID "Acce8slbllltl\" • AttIvità 3"1nt'ras1ruttunl eservizi di connetlivltl\"· Linea di Azione "~nltl\ Elettronica" Pago 57 di 106
-O" • RijGIONE / • LAZIO. ~ .'.......'.,.,"/'61 CRESCE l'EUAOP"N1EllAlIO
5.2.2 Integrazioni
L'Appaltatore DEVE integrare il Sistema SIP con i sistemi descritti nei paragrafi successivi.
5.2.2.1 Architettura SOA - Enterprise Service Bus
L'architettura SOA (Service Oriented Architecture) è un paradigma archi.etturale indipendente dal
substrato tecnologico; nonostante tale indipendenza, alcune tecnologie sono considerate "abilitanti" per
questo tipo di architetture: una di queste è l'Enterprise Service Bus (ESB).
Il compito principale di un ESB è fornire un layer di comunicazione tra i servizi, coerentemente con i
principi architetturali SOA, risolvendo problematiche legate all'integrazione quali il supporto a chiamate
sincrone e asincrone basate su messaggi, intelligent routing, trasformazione dei dati e integrazione con
diversi protocolli.
Un ESB, quindi, ha l'obiettivo di rendere accessibile mediante standard .wS-* ciò che non lo è,
contemporaneamente mediando sui formati, permettendo così di inserire nell'architettura SOA servizi
"estrapolati" da applicazioni originariamente accessibili solo mediante "protocolli legacy". La Società
Appaltante ha adottato l'Enterprise Service Bus TI BCOC! verso S.x.
5.2.2.2 Integrazione con il sistema AMUP
L'Appaltatore DEVE prevedere meccanismi di autenticazione e autorizzazìon~ per le dovute policy di
sicurezza, attraverso l'integrazione con il sistema interno AMUP, le cuiinterfacce saranno rese
disponibili da parte della Società Appaltante per le necessarie funzioni d'interoperabilità per la gestione
delle utenze e della loro profilatura.
L'Appaltatore DEVE prevedere funzioni basate sull'architettura logica del sistema AMUP,
schematizzata di seguito:
Trusled Sources Sottosistema User Provisioning Sottosistema AC~SS Web Applicalions
v :. , ;: i •..... • i.' "
',', .'...efJGestori utenze e
profili
Persislenza e cifratura
User Interface
Management ! >. u O>
8..~ O> 1ij_'0>0N ~ c: o.O> . 5"0
Utenti finali web applications
Con riferimento alla figura precedente, si precisa quanto segue:
il sottosistema di gestione degli accessi (AM) si basa sulla soluzione open$iource OpenSSO 8 con
proprio LDAP che DEVE essere acceduto in scrittura esclusivamente da OpenSSO 8;
LAit ,\l'~~'~'k< ~OC" l
Progetto co-finanziato dall'Unione Europea e dalla Regione L~io
Programma Operativo FESR Lazio 2007-2013
Asse III "Accessibilità" - Attività 3 "'nfrastnrtture e servizi di connettlvltà"-lInea di Azione "~nltà EIeIIronIca" Pago 58 di 106
AR!GIONE/ _LAZIO ~
CRESCE: l:EUROPANEllAlIO
il sottosistema di User Provisioning (UP) è un applicativo 'custom' J2EEche espone e può esporre
delle specifiche interfacce WS per collegarsi ad altre 'trusted source'.
L'Appaltatore DEVE realizzare la soluzione d'integrazione tra il sistema SIPe gli attuali meccanismi di
autenticazione e autorizzazione (sistema AMUP) prevedendo anche l'accessQ tramite TS-CNS.
5.2.2.3 Integrazione con il sistema di gestione documentale
L'Appaltatore DEVE assicurare che la gestione di tutti i documenti prodotti dal Sistema SIP possano
essere memorizzati, modificati e storicizzati direttamente sul sistema del gestpre documentale messo a
disposizione dalla Società Appaltante, quale sottosistema in grado di gestire il flusso di creazione,
controllo, approvazione e archiviazione della documentazione prodotta elo ricevuta nel Sistema SIP,
nel pieno rispetto dei requisiti di sicurezza, di integrazione e della flessibilità.
Il gestore documentale, si basa su una architettura con i seguenti due componenti ben distinti e basati
su standard aperti IHE-XDS:
Repository, per la conservazione e gestione dell'intero ciclo di vita di documenti sociosanitari
elettronici;
Registry, per la classificazione e indicizzazione di quanto inserito nel Repository.
L'Appaltatore nell'ambito del Sistema SIP DEVE assicurare il seguente flusso elementare di
archiviazione:
la documentazione clinica del paziente, proveniente dai vari sistemi dipartimentali, DEVE essere
archiviata in modo consistente in un Repository regionale o aziendale se presente;
ogni documento DEVE essere indicizzato, secondo le convenzioni stabilite, nel Registry aziendale
(se presente) e della Regione Lazio.
Allo scopo si precisa che sia il Registry che il Repository sono conformi all'ultimo rilascio disponibile
delle linee guida IHE (www.ihe.netITechnical_Frameworkl). Entrambe le tipologie di attori Repository e
Registry supportano le specifiche previste, per rispettivi ruoli, dalle linee guida IHE nei profili XDS.b
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