1350
1400
1450
1500
ASEZIONE
Alle origini dell’Età moderna
L’arrivo dei conquistatori europei nel nuovo continente americano causò la f ne di civiltà millenarie come quelle degli Aztechi, degli Inca e dei Maya. I loro imperi divennero colonie europee, le loro ricchezze furono depredate e molti di essi, costretti a lavorare per i nuovi padroni in condizioni disumane, perirono.
Unità 1 Dal mar Mediterraneo Unità 1 Dal mar Mediterraneo agli oceani inf nitiagli oceani inf nitiagli oceani inf nitiagli oceani inf niti
(1430-1530) (1430-1530) (1430-1530) (1430-1530)
Unità 3 Si aprono nuovi orizzonti Unità 3 Si aprono nuovi orizzonti Unità 3 Si aprono nuovi orizzonti Unità 3 Si aprono nuovi orizzonti Unità 3 Si aprono nuovi orizzonti Unità 3 Si aprono nuovi orizzonti Unità 3 Si aprono nuovi orizzonti Unità 3 Si aprono nuovi orizzonti Unità 3 Si aprono nuovi orizzonti Unità 3 Si aprono nuovi orizzonti Unità 3 Si aprono nuovi orizzonti Unità 3 Si aprono nuovi orizzonti Unità 3 Si aprono nuovi orizzonti Unità 3 Si aprono nuovi orizzonti Unità 3 Si aprono nuovi orizzonti Unità 3 Si aprono nuovi orizzonti Unità 3 Si aprono nuovi orizzonti Unità 3 Si aprono nuovi orizzonti Unità 3 Si aprono nuovi orizzonti culturaliculturaliculturaliculturali
(1350-1590) (1350-1590) (1350-1590) (1350-1590)
Unità 2 Alla conquista Unità 2 Alla conquista Unità 2 Alla conquista Unità 2 Alla conquista Unità 2 Alla conquista Unità 2 Alla conquista Unità 2 Alla conquista Unità 2 Alla conquista Unità 2 Alla conquista Unità 2 Alla conquista Unità 2 Alla conquista Unità 2 Alla conquista Unità 2 Alla conquista Unità 2 Alla conquista Unità 2 Alla conquista Unità 2 Alla conquista Unità 2 Alla conquista Unità 2 Alla conquista Unità 2 Alla conquista Unità 2 Alla conquista Unità 2 Alla conquista del Nuovo Mondodel Nuovo Mondodel Nuovo Mondodel Nuovo Mondodel Nuovo Mondodel Nuovo Mondodel Nuovo Mondodel Nuovo Mondodel Nuovo Mondodel Nuovo Mondodel Nuovo Mondodel Nuovo Mondodel Nuovo Mondodel Nuovo Mondodel Nuovo Mondodel Nuovo Mondodel Nuovo Mondodel Nuovo Mondodel Nuovo Mondodel Nuovo Mondodel Nuovo Mondodel Nuovo Mondodel Nuovo Mondodel Nuovo Mondodel Nuovo Mondodel Nuovo Mondodel Nuovo Mondodel Nuovo Mondo
(1490-1540) (1490-1540) (1490-1540) (1490-1540) (1490-1540) (1490-1540) (1490-1540) (1490-1540) (1490-1540) (1490-1540) (1490-1540)
Con i viaggi di esplorazione dei grandi navigatori europei il mondo allarga i propri conf ni e raggiunge terre di cui si ignorava l’esistenza. La scoperta dell’America avrà conseguenze così importanti nella storia, che l’anno della sua scoperta segna la f ne del Medioevo e l’inizio dell’Età moderna.
Con la scoperta della cultura classica, in Italia nasce il Rinascimento, un periodo di grande f oritura culturale, artistica e scientif ca, in particolare in campo medico e astronomico, che si diffonde in tutta Europa, favorito dall’invenzione della stampa.
1550
1600
1650
1700
1750
Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa Unità 6 Contrasti nell’Europa del Seicentodel Seicentodel Seicentodel Seicentodel Seicentodel Seicentodel Seicentodel Seicentodel Seicentodel Seicentodel Seicentodel Seicentodel Seicentodel Seicentodel Seicentodel Seicentodel Seicentodel Seicentodel Seicentodel Seicentodel Seicentodel Seicentodel Seicentodel Seicentodel Seicentodel Seicentodel Seicentodel Seicentodel Seicento
(1660-1670) (1660-1670) (1660-1670) (1660-1670) (1660-1670) (1660-1670) (1660-1670) (1660-1670) (1660-1670) (1660-1670) (1660-1670) (1660-1670) (1660-1670) (1660-1670) (1660-1670) (1660-1670) (1660-1670) (1660-1670)
Si affermano due modelli di stato: la monarchia assoluta francese di Luigi XIV e la monarchia costituzionale inglese, in cui i poteri del re sono limitati dal parlamento. Nasce la scienza moderna, basata sul metodo scientif co di ricerca.
Le divisioni religiose e la rivalità fra Francia e Spagna provocano lo scoppio di lunghe guerre, che per decenni insanguinano l’Europa. L’Olanda diventa una repubblica indipendente, il regno d’Inghilterra inizia la sua ascesa e nasce la Russia moderna.
Unità 4 Riforma protestante e Unità 4 Riforma protestante e Unità 4 Riforma protestante e Unità 4 Riforma protestante e Riforma cattolicaRiforma cattolicaRiforma cattolicaRiforma cattolica
(1510-1560) (1510-1560) (1510-1560) (1510-1560)
La Riforma di Lutero spezza l’unità religiosa europea e favorisce la nascita delle nuove Chiese protestanti. Per superare i contrasti fra cattolici e protestanti la Chiesa di Roma promuove un rinnovamento interno e di lotta al protestantesimo, detto Controriforma.
Unità 7 Modelli di governo, Unità 7 Modelli di governo, modelli di pensieromodelli di pensieromodelli di pensieromodelli di pensiero
(1640-1720) (1640-1720) (1640-1720) (1640-1720)
La guerra dei trent’anni segna il declino della Spagna e il predominio della Francia in Europa. Il centro dell’economia si sposta dal Mediterraneo all’oceano Atlantico, dove dominano dapprima l’Olanda e, dalla seconda metà del secolo, l’Inghilterra.
Unità 5 Regni e imperi nell’Europa Unità 5 Regni e imperi nell’Europa Unità 5 Regni e imperi nell’Europa Unità 5 Regni e imperi nell’Europa Unità 5 Regni e imperi nell’Europa Unità 5 Regni e imperi nell’Europa Unità 5 Regni e imperi nell’Europa Unità 5 Regni e imperi nell’Europa Unità 5 Regni e imperi nell’Europa Unità 5 Regni e imperi nell’Europa Unità 5 Regni e imperi nell’Europa Unità 5 Regni e imperi nell’Europa Unità 5 Regni e imperi nell’Europa Unità 5 Regni e imperi nell’Europa Unità 5 Regni e imperi nell’Europa Unità 5 Regni e imperi nell’Europa Unità 5 Regni e imperi nell’Europa Unità 5 Regni e imperi nell’Europa Unità 5 Regni e imperi nell’Europa Unità 5 Regni e imperi nell’Europa Unità 5 Regni e imperi nell’Europa Unità 5 Regni e imperi nell’Europa Unità 5 Regni e imperi nell’Europa Unità 5 Regni e imperi nell’Europa Unità 5 Regni e imperi nell’Europa Unità 5 Regni e imperi nell’Europa Unità 5 Regni e imperi nell’Europa Unità 5 Regni e imperi nell’Europa Unità 5 Regni e imperi nell’Europa Unità 5 Regni e imperi nell’Europa Unità 5 Regni e imperi nell’Europa Unità 5 Regni e imperi nell’Europa Unità 5 Regni e imperi nell’Europa del Cinquecentodel Cinquecentodel Cinquecentodel Cinquecentodel Cinquecentodel Cinquecentodel Cinquecentodel Cinquecentodel Cinquecentodel Cinquecentodel Cinquecentodel Cinquecentodel Cinquecentodel Cinquecentodel Cinquecento
(1510-1630) (1510-1630) (1510-1630) (1510-1630) (1510-1630) (1510-1630) (1510-1630) (1510-1630) (1510-1630)
UNITÀ 1
GRANADA MUSULMANA
UNITÀ 2
MESSICO MAYA
UNITÀ 3
FIRENZE RINASCIMENTALE
UNITÀ 4
ROMA NELL’ETÀ DELLA CONTRORIFORMA
UNITÀ 5
MOSCA AL TEMPO DEGLI ZAR
UNITÀ 6
AMSTERDAM NEL “SECOLO D’ORO”
UNITÀ 7
LONDRA AL TEMPO DI CROMWELL
Tracce di storia
ImperoMingSultanato
di Delhi
Imperoinca
ImperoSonghai
Imperorusso
SacroromanoImpero
ImperoottomanoR. di Spagna
Inghilterra
Francia
Imperoazteco
CINA
INDIA
AMERICAMERIDIONALE
AMERICASETTENTRIONALE
OCEANOPACIFICO
OCEANOINDIANO
OCEANOATLANTICO
OCEANOPACIFICO
Dal mar Mediterraneo agli oceani infiniti
UNITÀ
1
Guarda il video e rispondi. Con la scoperta
dell’America arrivano
in Europa prodotti
sconosciuti. Oggi è
possibile acquistare merci
provenienti da tutto il
mondo. Hai mai sentito
parlare di mercato globale
e globalizzazione? Spiega
il signif cato di questi
termini.
Completa la didascalia aiutandoti con la carta dello spazio e la linea del tempo.
Alla f ne del XV secolo gli imperi più grandi e più potenti erano la Cina degli imperatori , l’India del sultanato di e l’impero ottomano che dal comprendeva anche Costantinopoli. L’Europa era spezzettata in piccole o piccolissime realtà politiche: imperi, come il Sacro , regni, repubbliche, signorie. Nelle Americhe erano in piena f oritura l’impero
, al centro, e l’impero nell’America meridionale, entrambi ignoti agli Europei.
TRACCEDI STORIA
GRANADA
MUSULMANA
agli oceani infiniti
OCEANO ATLANTICO E OCEANO INDIANO
IL MEDITERRANEO
1494
trattato di Tordesillas
1500
Cabral in Brasile
1497-1498
Vasco da Gama nelle Indie orientali
1453
i Turchi ottomani conquistano Costantinopoli
1456
i Portoghesi nel golfo di Guinea
1488
Diaz al capo di Buona Speranza
1519-1522
giro del mondo di Magellano
1492
Colombo “scopre” l’America
1434
i Portoghesi a capo Bojador
14501430 1470 1490 1510 1530
Imperi e regni all'inizio del XVI secolo
18
1 Le prime esplorazioni: sulla via delle Indie
Fra Quattro e Cinquecento
si svilupparono, soprattutto
in Spagna e Portogallo,
gli studi geograf ci e
astronomici, e si misero
a punto nuovi strumenti
per la navigazione 3 .
Gli Europei erano pronti
a superare le “colonne
d’Ercole” 4 , i promontori
che delimitano lo stretto
di Gibilterra e che allora
segnavano il conf ne oltre il
quale era troppo rischioso
avventurarsi.
Le colonne d’Ercole, simbolo di un’epoca nuovaLo stretto di Gibilterra, cioè il passaggio fra il mar Mediterraneo e l’oceano Atlan-tico, è delimitato da due promontori, detti nell’antichità “colonne d’Ercole” 4 . Secondo gli antichi, essi segnavano il confi ne che nessun uomo poteva varcare senza provocare l’ira degli dèi. Anche nel Medioevo molti pensavano che avven-turarsi nell’oceano fosse un’impresa folle, vietata agli esseri umani. Ma, fra Quattro e Cinquecento, marinai, esploratori e avventurieri superarono le colonne proibite e percorsero il mare aperto, lanciandosi alla scoperta del mondo. Le colonne d’Ercole non furono più un confi ne invalicabile e la loro immagine, impressa sulle monete d’argento spagnole del Cinquecento, divenne quasi il simbolo di un’epoca nuova.
Le esplorazioni portoghesi lungo le coste dell’AfricaLe esplorazioni atlantiche furono inaugurate dal Portogallo, che fi n dalla
metà del Quattrocento aveva messo a punto un tipo di nave particolar-mente adatto alla navigazione oceanica: la caravella 3 . Con le caravelle i navigatori portoghesi si spinsero sempre più a sud, lungo le coste occi-dentali dell’Africa, fi no al capo Bojador (1434), al capo Bianco, al golfo di Guinea. Nel 1488 il portoghese Bartolomeo Diaz raggiunse il punto
più meridionale del continente e gli diede il nome di capo delle Tempeste.
Vasco da Gama consegna una lettera del re portoghese al sovrano di Calicut.
18
turarsi nell’oceano fosse un’impresa folle, vietata agli esseri umani. Ma, fra Quattro e Cinquecento, marinai, esploratori e avventurieri superarono le colonne proibite e percorsero il mare aperto, lanciandosi alla mondo. Le colonne d’Ercole non furono più un confi ne invalicabile e la loro immagine, impressa sulle monete d’argento spagnole del Cinquecento, divenne quasi il simbolo di un’
Le esplorazioni portoghesi lungo le coste dell’AfricaLe esplorazioni atlantiche furono inaugurate dal
metà del Quattrocento aveva messo a punto un tipo di nave particolar-mente adatto alla navigazione oceanica: la i navigatori portoghesi si spinsero sempre più a sud, lungo le dentali dell’Africadi Guinea
più meridionale del continente e gli diede il nome di capo delle Tempeste.
La caravella di Vasco da Gama. Manoscritto del 1497.
MAPPECONCETTUALI
2
1
3
UNITÀ 1 • Dal mar Mediterraneo agli oceani inf niti 19
L’Europa ha bisogno di oro e di spezieI Portoghesi erano alla ricerca di due merci molto richieste in Europa: oro e spezie. L’oro, necessario per battere mone-ta, proveniva quasi tutto dalle regioni dell’Africa a sud del Sahara. Le spezie – pepe, zenzero, noce moscata 2 , chiodi di garofano, cannella – giungevano dalle Indie ed erano allora indispensabili sia come medicinali sia per rendere più gradevoli i cibi.
Per primi i Portoghesi raggiungono le IndieDopo la conquista turca di Costantinopoli, però, le rotte del Mediterraneo orientale erano diventate pericolose.Perciò si fece strada un’idea che solo allora, con lo svilup-po delle tecniche di navigazione, poteva essere realizza-ta: raggiungere le Indie circumnavigando l’Africa. Nel 1497 il navigatore portoghese Vasco da Gama 1 par-tì da Lisbona con quattro navi per raggiungere le Indie. Egli ormai conosceva il ritmo dei venti e, doppiato il ca-po delle Tempeste, che ribattezzò capo di Buona Spe-ranza, risalì la costa orientale dell’Africa fi no a Momba-sa. Di lì, attraverso l’oceano Indiano, raggiunse il porto di Calicut, in India. Era il 1498: la via marittima delle Indie era ormai aperta.
Circumnavigare Navigare tutt’intorno a un’isola o a un continente (in questo caso, l’Africa).
Indie Parola che all’epoca indicava tutte le regioni sud-orientali dell’Asia.
Statua di Ercole nel porto di Ceuta, stretto di Gibilterra.
4
a
c
b
d
e
f
Capo Bojador
Capo Bianco
Capodi BuonaSperanza
Lisbona
MombasaMalindi
Calicut
Portogallo
India
AFRICA
EUROPA
ASIA
Is. Canarie
Mozambico
OCEANO INDIANO
OCEANOATLANTICO
GOLFODI
GUINEA
LEGGERE UNA CARTA
Il viaggio di Vasco da Gama
Vasco da Gama parte dal porto di Lisbona con una piccola flotta di quattro navi a. Giunto al golfo di Guinea, devia verso ovest; a causa delle correnti e dei venti violenti è costretto a effettuare un ampio giro in mare aperto b. L’aggiramento del capo delle Tempeste, poi chiamato capo di Buona Speranza, richiede tre giorni di difficile navigazione c. Approda sulle coste del Mozambico d, poi a Mombasa e a Malindi e, convinto, secondo le credenze diffuse in Europa, che esista sulla costa orientale dell’Africa un grande regno cristiano; incontra invece solo musul-mani non sempre benevoli. Finalmente, attraversato l’oceano Indiano, giunge a Calicut f.
Osserva la cartina e, con l’aiuto della didascalia, rispondi alle domande.
a. All’inizio del suo viaggio Vasco da Gama naviga lungo le coste dell’Africa, ma quando giunge al golfo di Guinea prende il largo e descrive un ampio giro in alto mare: perché?
b. L’aggiramento del capo di Buona Speranza richiede tre giorni di navigazione: perché?
c. Perché Vasco da Gama approda ripetutamente sulla costa orientale africana?
d. Quali territori voleva raggiungere Vasco da Gama? Perché? Il suo tentativo ebbe successo?
Itinerario di Vasco da Gama(1497-1498)
Le esplorazioni di Vasco da Gama
20
2 Un mondo nuovo: la scoperta dell’America
Il navigatore italiano
Cristoforo Colombo 1
riuscì a ottenere dalla
Spagna i mezzi per
realizzare l’impresa che da
tempo aveva progettato:
attraversare l’Atlantico
per raggiungere le Indie.
Fu durante questo viaggio
che avvenne la scoperta
dell’America 2 ,
anche se l’avventuroso
esploratore morì senza
sapere di essere giunto in
un nuovo continente.
Il progetto di ColomboNel 1492 il navigatore italiano Cristoforo Colombo 1 attraver-sò l’Atlantico, dirigendosi verso occidente nell’intento di rag-giungere l’Oriente. I suoi calcoli si basavano su due convinzioni: che la Terra fosse sferica (e questo, come sappiamo, era giusto) e che la distanza fra l’Europa e il Giappone non superasse le 3 000 miglia (e questo era sbagliato: in realtà, le miglia sono oltre 10 000). Inoltre egli non sapeva che tra l’Europa e l’Asia si estendono le Americhe, un continente ancora sconosciuto agli Europei.
Colombo ottiene aiuti dalla SpagnaPer realizzare il suo progetto, Colombo chiese aiuto ai sovrani di Spagna, Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona, ma essi allora erano troppo impegnati a combattere gli Arabi a Granada. Solo dopo anni di attesa, quando Granada cadde, la regina Isabel-la gli concesse tre navi, la Niña, la Pinta e la Santa Maria 3 . Con questa piccola fl otta egli salpò il 3 agosto 1492. Colombo era un grande navigatore. Conosceva la direzione dei venti e li sfruttò con abilità. Non si diresse a ovest (come avevano fatto altri che non erano più tornati) ma a sud, verso le Canarie, poi puntò a occidente verso il mare aperto.
Lo sbarco di Colombo in America. Stampa del XVI secolo.
MAPPECONCETTUALI
2
1
RIORGANIZZARE DATI E CONCETTI
Le navi di Colombo
Il disegno 3 è una riproduzione della San-ta Maria di Cristoforo Colombo. Sulle navi, Colombo aveva fatto caricare botti di ac-qua, formaggio, carne in salamoia, cereali, armi e qualche cassa di sonagli, specchi e perline di vetro da usare per scambi. Per la navigazione disponeva di strumenti come la bussola i, che indicava il nord, e l’astro-labio h che, misurando l’altezza del sole a mezzogiorno, permetteva di calcolare la latitudine.1. Completa la legenda individuando
nel disegno:
il timone le vele quadre la vela latina triangolare la cambusa (il deposito dei viveri)
la santabarbara (il deposito delle armi e delle munizioni) la prua l’ancora
2. Rispondi alle domande.
a. Quanti timoni, alberi e vele ha la nave?
b. Durante il viaggio che cosa mangiavano gli uomini dell’e-quipaggio?
c. Perché, secondo te, le navi tra-sportavano anche armi? Per-ché erano stati caricati sonagli e perline di vetro?
d. A che cosa servivano la busso-la e l’astrolabio?
g
a
fb
e
d
c
i
h
3
UNITÀ 1 • Dal mar Mediterraneo agli oceani inf niti 21
Il viaggio e lo sbarco nel continente americanoTuttavia passarono 37 lunghi giorni prima che le navi avvistassero terra. Furono giorni terribili, con la Spagna ogni momento più lontana, l’acqua e i viveri che scarseg-giavano e i marinai sempre sul punto di ammutinarsi e di tornare indietro. Finalmente, il 12 ottobre 1492, Colom-bo sbarcò su un’isoletta, che oggi appartiene all’arcipelago delle Bahamas 2 . Convinto di aver raggiunto le Indie, egli chiamò Indiani gli abitanti dell’isola (o Indios, in spagno-lo) e il nome rimase poi a indicare gli indigeni d’America. Neppure nel corso delle successive spedizioni – ne fece al-tre tre – il grande navigatore si rese conto di aver scoperto un nuovo continente.
Dal trionfo alla sventuraAl ritorno in Spagna Colombo ricevette accoglienze trionfali. Ma poi la delusione si impadronì degli Spa-gnoli. Essi avevano sperato di ricavare grandi ricchezze dalle spedizioni oltremare. Invece, nelle terre scoperte da Colombo si era trovato pochissimo oro, non c’era-no città e palazzi, ma capanne dai tetti di canna e indigeni con cui era dif cile intendersi. Colom-bo cadde in disgrazia. Alcuni lo accusarono di non saper amministrare le nuove terre ed egli subì umiliazioni e amarezze. Quando morì, nel 1506, era quasi povero e ormai dimenticato.
22
3 Nuovi viaggi di esplorazione
Dopo la scoperta dell’America le esplorazioni continuarono,
rivelando agli Europei l’ampiezza di un mondo f no ad
allora sconosciuto 1 . Magellano compì il giro del mondo,
dimostrando def nitivamente che la Terra è rotonda.
I protagonisti delle scoperte furono esploratori 2 al servizio
dei re di Spagna e del Portogallo. I due re f rmarono il
Trattato di Tordesillas, con cui si spartivano i territori scoperti.
La “terra di Amerigo”La scoperta dell’America ebbe conseguenze così importanti nella sto-ria del mondo che moltissimi storici scelsero l’anno 1492 per indicare la fi ne di un’epoca, il Medioevo, e l’inizio di un’altra, l’Età moderna. Tuttavia le nuove terre non presero il nome dal loro scopritore, ma da un altro navigatore italiano, Amerigo Vespucci 3 . Questi si rese conto, forse per primo, che la terra scoperta non faceva parte delle Indie ma era un Nuovo Mondo, un continente a sé. Per questo un cartografo tedesco propose di chiamare “America” 1 , cioè “terra di Amerigo”, i territori da poco rag-giunti.Nel 1497-1498, viaggiando per conto dell’Inghilterra, i fratelli venezia-ni Giovanni e Sebastiano Caboto raggiunsero l’isola di Terranova e il Canada. Nel 1500 il portoghese Pedro Álvares Cabral, che era salpa-to alla volta delle Indie, raggiunse invece il Brasile, probabilmente so-spinto dai venti impetuosi, e ne prese possesso in nome del Portogallo.
Mappa del 1507, dove appare per la prima volta il continente americano separato dall’Asia e indicato con il nome di America.
MAPPECONCETTUALI
1
La scoperta dell’America ebbe conseguenze così importanti nella sto-1492 per indicare
, e l’inizio di un’altra, l’Età moderna. Tuttavia le nuove terre non presero il nome dal loro scopritore, ma
3 . Questi si rese conto, forse per primo, che la terra scoperta non faceva
, un continente a sé. Per questo un cartografo tedesco propose di chiamare
, cioè “terra di Amerigo”, i territori da poco rag-
, viaggiando per conto dell’Inghilterra, i fratelli venezia- raggiunsero l’isola di Terranova e
Pedro Álvares Cabral, che era salpa-, probabilmente so-
spinto dai venti impetuosi, e ne prese possesso in nome del Portogallo.
Monumento agli esploratori, Lisbona.
2
UNITÀ 1 • Dal mar Mediterraneo agli oceani inf niti 23
Il primo giro del mondoIl viaggio del portoghese Ferdinando Magellano (1519-1522) fornì la prova defi nitiva che la Terra è rotonda. Egli costeggiò tutta l’America meridionale alla ricerca di un passaggio fra l’Atlantico e l’oceano misterioso che si estendeva al di là delle Americhe. Finalmente, all’estremo sud, trovò il varco che oggi porta il suo nome: lo stretto di Magellano. Penetrato nell’oceano che egli chiamò Pacifi co, Magellano e i suoi navigarono per mesi prima di raggiungere un’isola abitata, sopportando fame, sete e malattie. Molti uomini morirono. Ma-gellano stesso perdette la vita in uno scontro con gli indigeni nelle isole Filippine. Delle cinque navi della fl otta, una sola tornò in patria, nel 1522, dopo aver compiuto per la prima volta il giro del mondo. Fra i superstiti c’era anche l’italiano Antonio Pigafetta, autore di un diario di bordo, che è un importan-te documento sulla spedizione.
Tordesillas: il mondo divisoFin dal 1494 i sovrani di Spagna e Portogallo con il tratta-to di Tordesillas avevano diviso il mondo in due parti, più o meno lungo il 50° meridiano ovest, stabilendo che le terre po-ste a est di questo immaginario confi ne, detto raya, spettassero al Portogallo, quelle a ovest alla Spagna. Il papa aveva dato la sua autorizzazione. Non si era tenuto nessun conto di ciò che avrebbero voluto le popolazioni indigene. Anzi, poiché esse non erano cristiane, si riteneva giusto e perfi no doveroso sottometterle per convertirle.
abitata, sopportando fame, sete e malattie. Molti uomini morirono. Ma-gellano stesso perdette la vita in uno scontro con gli indigeni nelle isole Filippine. Delle cinque navi della fl otta, una sola tornò in
, dopo aver compiuto per la prima volta il giro del mondo. Fra i superstiti c’era anche l’italiano Antonio
, autore di un diario di bordo, che è un importan-
i sovrani di Spagna e Portogallo con il tratta- avevano diviso il mondo in due parti, più o ° meridiano ovest, stabilendo che le terre po-
ste a est di questo immaginario confi ne, detto raya, spettassero al Portogallo, quelle a ovest alla Spagna. Il papa aveva dato la sua autorizzazione. Non si era tenuto nessun conto di ciò che avrebbero voluto le popolazioni indigene. Anzi, poiché esse non erano cristiane, si riteneva giusto e perfi no doveroso sottometterle per convertirle.
Calicut
la raya
India
Brasile
SpagnaPortogallo
Canada
OCEANIA
AMERICA
ASIAEUROPA
AFRICA
Indieoccidentali
Terranova
Capo diBuona Speranza
Stretto diMagellano
Isola diGuam
IsoleMarianneIsole
Filippine
OCEANOINDIANO
OCEANOATLANTICO
OCEANOPACIFICO
Osserva la cartina e rispondi alle domande.
a. Quale spedizione, fra tutte, compie il viaggio più lungo?
b. Quale fornisce la prova definitiva che la Terra è rotonda?
c. Come si chiama la linea tratteggiata che attraversa il Brasile?
d. Che cosa rappresenta quella linea?
ASIA
LEGGERE UNA CARTA
Amerigo Vespucci in viaggio per il Nuovo Mondo. Stampa del 1596.
APPROFONDIRE I CONTENUTI
AMERICA
IndieIndieIndieoccidentalioccidentalioccidentaliOCEANO
PACIFICO
3
Diaz(1487)
Vespucci(1499-1500)
Colombo(1492-1493)
Cabral(1500)
Caboto(1497)
Magellano(1519-1522)
I principali viaggi di esplorazione
GranadaM‡laga
Madrid
Valencia
Siviglia
Saragozza
Barcellona
Palmadi Maiorca
Andorrala Vella
CordovaA n d a l u s i a
G a l i z i a
C a s t i g l i a
A s t u r i e
F R A N C I A
PORTOGALLO
I s o l eB a l e a r i
Maiorca
PI
RE
NE
I
Ebro
Ebro
Duero
Tago
MAR MEDITERRANEO
Granada, “città del melograno”
Granada è una delle più belle e antiche città della Spagna. Prende il nome dal melograno (in spagnolo granada) che orna lo stemma cittadino. Originario dell’Asia sud-occidentale, il frutto fu introdotto in questa regione dagli Arabi al tempo della dominazione musulmana nella penisola iberica. Oggi Granada è una città universitaria, ma è anche una celebre meta per i turisti, attratti dal prezioso patrimonio storico-artistico lasciato dall’ultima dominazione araba, precedente alla Reconquista cristiana.
DOVE
LÕultimo baluardo araboCon i sultani della dinastia nasride (1238-1492), Granada,
capitale dell’ultimo regno arabo di Spagna, si arricchì di splendidi palazzi e giardini. Cuore del sultanato era la cittadella fortificata,
l’Alhambra, “la rossa”, così detta per il colore rosato delle mura. Tra i suoi lussuosi cortili, risiedevano i sultani, si amministrava la giustizia
ed era stanziata la guarnigione militare. Un percorso sotterraneo collegava la cittadella al Generalife, il palazzo delle delizie dei sultani. Il resto della città si allargava sulle pendici delle colline, sviluppandosi dal quartiere medievale di Albaycín, ancora oggi ricco di antiche memorie.
M‡laga
QUANDO
XI secolocostruzione del quartiere di Albayc’n con i bagni arabi
1238Nasr sultano di Granada
1302costruzione dei giardini di Generalife
1333-1391ricostruzione dellÕAlhambra
1492i re cattolici conquistano il regno di Granada
1200 1250 155015001300 1400 14501350
Tracce di storiaGRANADA MUSULMANA
la Alhambra
Paseo de
Carrera del Darro
Rio Darro
Salónde Comares
Generalife
Alhambra
Bañuelo
Mura dell’Alhambra
A l b a y c ’ n
Uno dei luoghi pi• affascinanti dellÕAlhambra • il Sal—n de Comares (sala degli ambasciatori o sala delle udienze). Sulle pareti, decorate in maiolica e stucchi con iscrizioni arabe, sÕinnalza la splendida cupola intarsiata in legno di cedro, a imitazione di un cielo notturno: simboleggia i sette cieli dellÕEden arabo, con lÕottavo cielo di Allah al centro. Il sultano sedeva sul trono in mezzo alla stanza, in corrispondenza del simbolo dellÕottavo cielo, a testimoniare la continuitˆdel potere di Dio sulla terra.
1
Uno dei luoghi pi• affascinanti dellÕAlhambra • il
Sal—n de Comares
In cittˆ, nel quartiere di Albayc’n, si trovano i
bagni del Nogal o del Ba–uelo Ð il monumento
pi• antico della Granada araba Ð, un tipico
hammam arabo, luogo del lavaggio rituale
che il musulmano deve compiere pi• volte al
giorno. Era costituito da ambienti riscaldati
e freddi (simili a quelli che si trovavano nelle
terme romane), con colonnati e lucernai
a forma di stella ricavati nelle volte, per
lÕilluminazione e per la fuoriuscita di vapori.
3Ba–uelo
2
Il Palazzo delle delizie, chiamato Generalife (in arabo Giardino del Soprintendente),sorge sulla collina prospiciente quella dellÕAlhambra, cui era collegato da due passaggi protetti. Fu la residenza estiva dei sultani, a partire da Maometto III (1302-1309). Il palazzo era circondato da giardini lussureggianti e da terrazze coltivate a orti. Oggi il Patio de la Acequia (cortile del canale dÕacqua) offre solo unÕidea della bellezza del giardino originario.
Generalife
Lungo le vie della storia
Grazie al sito Internet http://www.saudiaramcoworld.com/issue/200604/alhambra/tourmenu.htm puoi compiere un viaggio virtuale nel palazzo dell’Alhambra e nei giardini del Generalife di Granada. Guarda le immagini e programma una visita nella città: scegli i luoghi da vedere – tenendo conto degli orari di visita previsti che troverai su Internet –, gli hotel dove potrai dormire, e le specialità della cucina andalusa che potrai assaporare.
giorno. Era costituito da ambienti riscaldati giorno. Era costituito da ambienti riscaldati
e freddi (simili a quelli che si trovavano nelle e freddi (simili a quelli che si trovavano nelle
terme romane), con colonnati e lucernai
a forma di stella ricavati nelle volte, per
lÕilluminazione e per la fuoriuscita di vapori.
UNITÀ
1MAPPEINTERATTIVE
TEST INTERATTIVI
26
PARAGRAFO
1
PARAGRAFO
2
PARAGRAFO
3
PARAGRAFI
1-3
RICOSTRUIRE LE INFORMAZIONI
1 Completa il testo inserendo le parole dell’elenco.
Mediterraneo • Bartolomeo Diaz • Vasco da Gama • oro • caravella • spezie •circumnavigare • Tempeste
L’Europa aveva bisogno di , per battere le monete, e di
(pepe, cannella, chiodi di garofano), che venivano dalle Indie ed erano molto costose. Il do-
minio ottomano sul rendeva pericolose alcune rotte, perciò i Portoghesi,
che disponevano della , una nave adatta alla navigazione oceanica, ten-
tarono di l’Africa per raggiungere le Indie. Nel 1488
toccò il capo di Buona Speranza, da lui chiamato capo delle ; nel 1498
riuscì a raggiungere Calicut, in India.
2 Completa il testo inserendo le parole dell’elenco.
oceano Atlantico • Indie • Spagna • dimenticato • Colombo • amministrare •sconosciuto • Indiani • America • accoglienze
Nel 1492 il navigatore italiano Cristoforo ottenne dai re di tre
imbarcazioni e attraversò l’ , approdando sulle coste dell’ , un
continente agli Europei. Colombo stesso era convinto di essere giunto nelle
, perciò chiamò (o Indios) gli abitanti di quei luoghi. Al ritorno
dal viaggio Colombo ricevette grandi . Ma presto fu accusato di non saper
le nuove terre, cadde in disgrazia e morì povero e .
3 Completa la tabella inserendo i nomi degli esploratori, il Paese per cui navigavano, la meta e la data del viaggio.
ESPLORATORE PER CONTO DI DOVE GIUNSE QUANDO
Bartolomeo Diaz
Spagna 1492
Terranova e Canada
Calicut (in India)
Amerigo Vespucci Portogallo
Pedro Álvares Cabral
giro del mondo
4 Con ciascuna delle parole dell’elenco componi una frase che riprenda i concetti dell’Unità.
caravella • indigeni • circumnavigazione • Indie occidentali • Turchi ottomani
UNITÀ
1
27
CAMBIAMENTI NELLO SPAZIO E NEL TEMPO
Vasco da Gama
Cristoforo Colombo
Ferdinando Magellano
Osserva la carta e svolgi le attività.
a. Completa la carta scegliendo i nomi nell’elenco.
Europa • Asia • Calicut • Atlantico • America • India • Africa • stretto di Magellano • Pacif co • capo di Buona Speranza
b. Traccia approssimativamente, con tre diversi colori, l’itinerario seguito da Vasco da Gama, da Cristo-foro Colombo e da Ferdinando Magellano, poi colora la legenda.
INTERROGARE LE FONTITi presentiamo un brano dal diario di Antonio Pigafetta, Relazione del primo viaggio intorno al mondo.
«Mangiavamo biscotto, devenuto ormai polvere con vermi a pugni; puzzava grandemente de
orina de sorci. E bevevamo acqua gialla già putrefatta da molti giorni. E mangiavamo pelle
di bue, durissima per il sole, pioggia e vento. Li sorci se vendevano mezzo ducato l’uno, pur se
ne avessemo potuto avere. Ma sovra tutte le altre sciagure questa era la peggiore: crescevano
le gengive ad alcuni sopra li denti così de sotto come de sovra, che per modo alcuno non pote-
vamo mangiare [non potevano mangiare in nessun modo], e così morivano per questa infermità.»
Dopo aver letto il brano, rispondi alle domande.
a. Che cosa mangiavano i marinai?
b. Come si manifestava lo scorbuto (malattia dovuta a carenza di vitamina C, che è contenuta nella frutta e nella verdura)?
c. Qual è la spedizione di cui si parla? Chi ne fu il capo?
d. L’autore del testo, Antonio Pigafetta, prese parte alla spedizione? Da che cosa si può capire?
UNITÀ
1
28
Rispondi.
Se non fosse mai stata scoperta l’America, quali cibi non troveresti sulla tua tavola? Sottolineali nell’elenco.
spaghetti al sugo di pomodoro • patatine • yogurt • torta all’ananas • pasticcini alla crema • cioccolato • popcorn • fragole • semi di zucca • funghi • pasta e fagioli • panino al salame • tacchino arrosto
FACCIO IL PUNTO • Cambiamenti nello spazio e nel tempo
Lo scambio colombianoFra Vecchio e Nuovo Mondo avvenne uno scambio di prodotti agricoli, animali da allevamento, microbi e malattie.
tabacco
equini
DALL’AMERICA
DALL’EUROPA
caffè
suini
olivo
bovinivaiolo
morbillo
influenza
polli
ovini
tubercolosi
vite
riso
canna da zucchero
sifilide
peperone
fagiolipatate
mais
cacao
pomodori
girasole
arachidi
tacchinizucca
ananas
caffè
tacchini
fagioli
peperone
pomodori
girasole
cacaoarachidi
tabacco
ovini
bovini
canna da zucchero
frumento
29
CITTADINANZA
E COSTITUZIONE
Ambiente
CITTADINANZA
E COSTITUZIONELa difesa dell’ambiente
La tutela della biodiversità Sul nostro pianeta esiste una grande varietà di ambienti naturali (foreste, barriere coral-line, deserti, zone lacustri ecc.), ognuno dei quali of re risorse che possono essere utili anche per gli altri. La diversità degli ambienti e lo scambio delle risorse è fondamentale per la vita sulla Terra.Questo scambio può avere aspetti sia positivi sia negativi, come avvenne nel Cinquecento con la scoperta dell’America. Dal Nuovo Mondo arrivarono prodotti sconosciuti (tabacco, cacao, mais ecc.), ma anche malattie sconosciute (per esempio, la sifi lide); così, dall’Europa giunsero in America frumento, canna da zucchero, olivo, ma anche malattie come il vaiolo.
Illustrazioni del XVII secolo che raffigurano un fenicottero dei Caraibi, un’ananas, una pianta di patate, un tacchino.
Cristoforo Colombo a Hispaniola.
Vasco da Gama in un manoscritto del XVI secolo.
La parola “biodiversità”Indica la varietà delle forme di vita – sia vegetali sia animali – presenti in un determinato ambiente naturale e ad esso inseparabilmente legate, perché ne utilizzano le risorse e, nello stesso tempo, contribuiscono a mantenerlo intatto. Alcuni di questi ambienti oggi sono mi-nacciati (dall’inquinamento, dal riscaldamento del pianeta ecc.) e dovrebbero essere protetti.
SAPER FARE Molti cittadini si impegnano quotidianamente a tutelare l’ambiente
in cui vivono, preoccupandosi, ad esempio, di riciclare alcuni materiali
come la plastica, di limitare il consumo di acqua, luce e gas, di installare
nell’abitazione i pannelli solari e così via. E tu? Quali scelte fai per dare
il tuo contributo alla tutela dell’ambiente?
30
CITTADINANZA E COSTITUZIONE
AmbienteCITTADINANZA E COSTITUZIONECITTADINANZA E COSTITUZIONE
AmbienteAmbiente
Dalla parola alla realtàAllo stesso modo, è necessario difendere anche gli ambienti urbani, cioè le città in cui viviamo, anch’esse esposte al pericolo dell’inquinamento, del sudiciume e dei vandalismi. Che fare per difendere le nostre città? Chi rispetta l’ambiente in cui vive evita, ad esempio, di deturpare i muri con scritte di cattivo gusto, non getta a terra cartacce o rifi uti, ma li ripone negli appositi cestini, non compie atti vandalici ai danni di lampioni per l’illuminazione stradale o di contenitori per l’immondizia e, se è un adulto, limita l’uso di autoveicoli privati per non accrescere l’inquinamento da traf co.
VIVERE INSIEME A volte i danni recati all’arredo pubblico (panchine, cestini per i rif uti,
contenitori di immondizie ecc.) sono frutto di bravate compiute per
semplice spavalderia. Sei mai stato testimone di azioni del genere?
Come le giudichi? Confrontati con i compagni.
Il rispetto della diversità e la CostituzioneLa Costituzione italiana af erma (art. 9) che la Repubblica «tutela il paesaggio e il patrimo-nio storico e artistico della Nazione». Af erma inoltre che allo Stato e alle Regioni spetta il compito di prendersi cura dei beni ambientali e del territorio (art. 117).
SAPER FARE Sai se nella tua città vengono promosse iniziative per favorire la cono-
scenza del territorio urbano, la conservazione del patrimonio artistico
locale o la difesa dell’ambiente con azioni concrete, come la raccolta
differenziata o il risparmio energetico? Puoi informarti anche visitan-
do il sito del tuo Comune.
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