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Analisi del Programma Analisi del Programma Operativo SEE 2007-2013 Operativo SEE 2007-2013
Lodovico Gherardi
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Il quadro generale
INTERREG da Iniziativa comunitaria ad obiettivo della politica di coesione europea Aumento della dotazione finanziaria da 5.800 M€ (2000-2006) a 7.600 M€ (2007-2013)Priorità di intervento focalizzate sulle tematiche dell’Agenda di Lisbona e Goteborg Rafforzamento della cooperazione transfrontalieraCooperazione transnazionale e interregionale indirizzata verso progetti più strategici e promotori di risultati tangibiliNuovi Stati membri partecipano a pieno titolo al nuovo obiettivoCooperazione anche attraverso strumento IPA (per paesi candidati all’adesione, es. Croazia e Turchia)
Cooperazione anche attraverso strumento ENPI (per paesi ai confini esterni,es. paesi della riva sud del Mediterraneo)
OBIETTIVO COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA 2007-2013
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Cooperazione interregionale + reti(INTERREG IVC, INTERACT, ESPON, URBACT)
0,392 Bill. €
Cooperazione transnazionale(13 programmi)1,581 Bill. €
Cooperazione transfrontaliera(65 programmi)5,576 Bill. €
OBIETTIVO COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA 2007-2013
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Cooperazione transfrontaliera (73,86%): rivolta allearee NUTS III (Province) situate lungo le frontiereterrestri interne, lungo talune frontiere terrestri esterne e tutte le regioni di livello NUTS III situate lungo le frontiere marittime separate da un massimo di 150 Km
Cooperazione transnazionale (20,95%): ampi spazigeografici di cooperazione individuati da raggruppamenti di aree NUTS II
Cooperazione interregionale (5,19%): unicoprogramma per l’intero territorio comunitario
Le aree di intervento
OBIETTIVO COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA 2007-2013
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INTERREG IIC (1997 – 1999)• Attività di rete e scambio di esperienze• Collezione di attività ad impatto locale
INTERREG IIIB (2000 – 2006)• Pianificazione territoriale: messa in pratica dello SSSE• Impatti non esclusivamente locali o regionali ma rilevanti per lo
sviluppo dell’intera area di cooperazione• Introduzione del concetto di “progetto strategico“ e maggiore
coinvolgimento del livello nazionale
L’evoluzione: da INTERREG L’evoluzione: da INTERREG ……
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Cosa non ha funzionato in INTERREG?
… … alla Cooperazione Territoriale Europeaalla Cooperazione Territoriale Europea
Scarsa consapevolezza dei territori dei risultati dei progetti / programmi
transnazionali
Risultati sotto (o in) utilizzati al termine
dell’attività’ di progetto
Percezione della cooperazione
transnazionale come strumento impalpabile e
poco utile
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Come migliorare?
• Progetti congiunti di cooperazione concreta con un approccio orientato al risultato (non solo „ scambio di buone pratiche” o „ trasferimento di know-how”)
• Impatti su tutta l’area di cooperazione (o almeno una parte significativa di essa)
• Maggiore coinvolgimento del livello politico (locale e nazionale)
• Azioni preparatorie per investimenti più incisivi con azioni pilota concrete di piccola scala (chiara identificazione degli strumenti di attuazione – Ob. 1, Ob. 2, risorse nazionali)
• Partenariati più strutturati (in senso geografico e verticale)• Migliore trasferimento dei risultati di progetto: maggior
allocazione di risorse per la capitalizzazione e disseminazione dei risultati
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Principi generali di implementazionePrincipi generali di implementazione •Output e risultati utili, concreti e trasferibili
•Progetti di cooperazione territoriale visibili e concreti
•Garantire progetti di qualità con un chiaro focus transnazionale nell’area del programma
•Azioni concrete finalizzate alla preparazione di investimenti ed esempi concreti di investimenti su scala ridotta
•Rilevenza dell’ambito di intervento
•Efficenza in termini di rapporto costi-benefici
•Parternariato di qualità coerente con le azioni progettuali
•Azioni di implementazione progettuale congiunte Azioni di implementazione progettuale congiunte saranno preferite alla costituzione di reti di saranno preferite alla costituzione di reti di discussione e scambi di esperienzediscussione e scambi di esperienze
•Miglior trasferimento di esperienze rispetto alla Miglior trasferimento di esperienze rispetto alla programmazione INTERREGprogrammazione INTERREG
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Caratteristiche delle operazioni (1)
OBIETTIVO COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA 2007-2013
I progetti finanziati dai futuri Programmi transfrontalieri e transnazionali dovranno includere beneficiari di almeno 2 Paesi di cui almeno 1 Stato Membro
I progetti finanziati dai futuri Programmi di cooperazione interregionale dovranno includere beneficiari di almeno 3 Stati membri o 3 paesi di cui almeno due devono essere Stati membri, nel caso in cui partecipi un beneficiario di un paese terzo
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Caratteristiche delle operazioni (2)
Per ciascuna operazione, la qualità della cooperazione instaurata tra i partner dovrà rispondere ad almeno due delle modalità seguenti:
elaborazione congiunta
attuazione congiunta
personale condiviso
finanziamento congiunto
OBIETTIVO COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA 2007-2013
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Principio del Lead Partner
Il partner capofila:
è responsabile dell’attuazione del progetto firma la convenzione con l’Autorità di Gestione sottoscrive apposito accordo interpartenariale garantisce la coerenza delle spese verifica l’effettuazione del controllo sulla regolarità della spesa dei partner trasferisce il contributo ai partner
N.B. Gli Stati Membri hanno la responsabilità ultima per il rimborso N.B. Gli Stati Membri hanno la responsabilità ultima per il rimborso (eventuale) dei fondi dei partner “insolventi” situati sul proprio territorio(eventuale) dei fondi dei partner “insolventi” situati sul proprio territorio
OBIETTIVO COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA 2007-2013
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Autorità di gestione (AdG) responsabile della gestione e dell’attuazione del Programma Operativo, supporta le attività degli altri organismi di gestione e firma i contratti con i LP
Autorità di certificazione riceve i pagamenti dalla COM e paga il partner capofila
Autorità di audit controlla il buon funzionamento del sistema di gestione del Programma Operativo Segretariato tecnico congiunto (STC) situato presso l’AdG, responsabile della fase di istruttoria dei progetti, fornisce supporto ai beneficiari durante tutto l’iter dei progetti (dalla predisposizione alla gestione)
Comitato di sorveglianza (CdS) esamina e supervisiona lo stato di avanzamento del Programma, è responsabile anche della selezione dei progetti
Strutture di gestione
OBIETTIVO COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA 2007-2013
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Governance italiana dei Programmi di Cooperazione transnazionale ed interregionale
OBIETTIVO COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA 2007-2013
Per ciascun programma di cooperazione transnazionale è stato costituito un NUOVO Comitato Nazionale:
•Presieduto da una Regione che assume il ruolo di Coordinatore Nazionale
•Composto da rappresentanti di:•Amministrazioni Centrali•Amministrazioni Regionali•Rappresentanti del parternariato socio economico
•Ogni Comitato Nazionale è Collegato al Gruppo Nazionale di Controllo Strategico (Presieduto dal Dipartimento per le Politiche di Sviluppo Del Ministero per lo Sviluppo Economico)
•Il coordinamento Nazionale organizzerà ia gestione giornaliera e l’implementazione del programma:
•Rapporti tra il parternariato italiano e l’Autorità di Gestione (National Contact Point)•Informazione e pubblicizzazione (National info-point)•Promozione del dialogo tra I potenziali partner•Coordinamento delle proposte progettuali•Sviluppo di progetti strategici•Monitoraggio e valutazione dei risultati ottenuti
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Governance italiana dei Programmi di Cooperazione transnazionale ed interregionale
OBIETTIVO COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA 2007-2013
Contact persons
Autorità Nazionale responsabile del coordinamento di tutti I programmi di cooperazione territoriale
Ministero dello Sviluppo EconomicoDipartimento per le Politiche di SviluppoUnità Fondi StrutturaliMs Rossella RuscaE-mail: [email protected]
Presidente del Comitato Nazionale e Coordinatore Nazionale del Programma South East Europe
Regione Emilia RomagnaDirezione Generale Programmazione territoriale e negoziata, Intese.Relazioni Europee ed InternazionaliMr Lodovico GherardiE-mail: [email protected]
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Nuovo periodo di programmazione 2007-2013
IIIB CADSES 2000-2006
È stato diviso in:
Central Europe
&
South-East Europe
VIENNA
BUDAPEST
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Area del Area del ProgrammaProgramma SEE SEE
Member StatesMember StatesAustria, Bulgaria, Austria, Bulgaria, Grecia, Ungheria, Grecia, Ungheria, Italia,, Romania, Slovenia, Romania, Slovenia, SlovacchiaSlovacchia
Potential candidate Potential candidate countries (IPA)countries (IPA)Albania, Bosnia-Albania, Bosnia-Herzegovina, Serbia, Herzegovina, Serbia, MontenegroMontenegro
Candidate countries (IPA)Candidate countries (IPA)Croazia, Croazia, Turchia,, FYROMFYROM
Third countries (ENPI)Third countries (ENPI)Moldova, Moldova, Ucraina
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Obiettivo globale
Miglioramento del processo di integrazione territoriale, economico e sociale; contributo alla
coesione, stabilità e competitività attraverso lo
sviluppo di partenariati transnazionali ed azioni congiunte in settori di importanza strategica
Obiettivi specifici
Facilitazione dell’innovazione, imprenditorialità, economia della
conoscenza e società dell’informazione attraverso azioni di concreta cooperazione con risultati
visibili
Miglioramento dell’attrattività delle regioni e delle città, sensibile allo
sviluppo sostenibile, all’accessibilità alle infrastrutture ed alla conoscenza, alla qualità dell’ambiente attraverso
approcci integrati e azioni di concreta cooperazione con risultati visibili
Potenziare l’integrazione sostenendo il bilanciamento delle capacità di
cooperazione territoriale trannsnazionale a tutti i livelli
Assi prioritari
Asse 1: Facilitazione dell’innovazione e dell’imprenditorialità
Asse 2: Protezione e miglioramento dell’ambiente
Asse 3: Miglioramento dell’accessibilità
Asse 4: Sviluppo di sinergie transnazionali per aree di crescita
sostenibileAsse 5: Assistenza tecnica al
sostegno dell’attuazione e alla creazione di capacità
Promozione dello
sviluppo sostenibile
Promozione delle pari opportunità e della non
discriminazione
applicazione dei principi UE
Progetti visibili e di cooperazione concreta; garanzia di partenariati di qualità; attività di sviluppo progetti al di fuori
degli inviti a presentare proposte progettuali
principi di attuazione
La strategia di programmaLa strategia di programma
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Facilitazione dell’innovazione e dell’imprenditorialità
1.1 Sviluppare reti di tecnologia & innovazione in campi specifici
Orientata, azioni costruite su poli/cluster esistenti per rafforzare la cooperazione in settori tecnologici specifici. Introduzione del concetto di innovazione nelle procedure di evidenza pubblica
1.2 Sviluppare un ambiente favorevole all’imprenditorialità innovativa
Risponde a bisogni diversi. Mira a colmare deficit strutturali specialmente nel settore delle PMI
1.3 Migliorare le condizioni generali per l’innovazione
Progressiva, rafforzare le condizioni generali, focus su strumenti di governance, promozione di una “consapevolezza dell’innovazione”
Asse prioritario 1Asse prioritario 1
Asse Area d’Intervento
Caratteristiche
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Protezione e miglioramento dell’ambiente
2.1 Migliorare la gestione integrata delle acque e la prevenzione del rischio idrogeologico
Gestione integrata delle risorse idriche e della prevenzione del rischio idrogeologico attraverso lo sviluppo di strutture, sistemi e strumenti transnazionali
2.2 Migliorare la prevenzione del rischio ambientale
Affrontare i diversi tipi di rischio tecnologico e ambientale attraverso lo sviluppo di strutture, sistemi e strumenti transnazionali
2.3. Promuovere la cooperazione nella gestione del patrimonio naturale e delle aree protette
Cooperazione, trasferimento di know-how e azioni concrete nella gestione del patrimonio naturale e del turismo in aree sensibili
2.4. Promuovere l’efficienza dell’energia e delle risorse
Coordinamento e trasferimento di know-how su politiche energetiche, uso efficiente delle risorse, tecnologie
Asse Area d’Intervento
Caratteristiche
Asse prioritario 2Asse prioritario 2
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Miglioramento dell’accessibilità
3.1 Migliorare il coordinamento per la promozione, pianificazione e operatività delle reti di trasporto primarie e secondarie
Promozione coordinata, pianificazione e operatività dei nodi e delle connessioni di trasporto primarie e secondarie
3.2 Sviluppare strategie per ridurre il c.d. “divario digitale”
Iniziative congiunte fra Stati e regioni per un accesso effettivo alle infrastrutture di informazione e comunicazione
3.3 Migliorare le condizioni di base delle piattaforme multimodali
Promozione delle piattaforme multimodali e dei sistemi di trasporto alternativo
Asse prioritario 3Asse prioritario 3
Asse Area d’Intervento
Come è concepita?
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Sviluppo di sinergie transnazionali per aree di crescita sostenibile
4.1 Affrontare i problemi cruciali che affliggono le aree metropolitane ed i sistemi regionali di insediamento
Strategie e piani di azione concreti capaci di affrontare i problemi economici, ambientali, sociali e di governance che affliggono le aree urbane e di residenza
4.2 Promuovere un modello bilanciato di aree di sviluppo attrattive e accessibili
Strategie e piani di azione concreti per rafforzare le regioni funzionali e nuovi partenariati quali veicoli di crescita e competitività
4.3 Promuovere l’uso dei valori culturali per lo sviluppo
Sostegno alla conservazione congiunta e all’utilizzo coordinato dei valori culturali come fattore di sviluppo e risorsa di turismo sostenibile
Asse prioritario 4Asse prioritario 4
Asse Area d’Intervento
Come è concepita?
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Le strutture di gestione del Le strutture di gestione del programmaprogramma
strate
gic
oop
era
tivo
transnazionale
nazionale
Comitato di Sorveglianz
a
Coordinamento nazionale
Autorità di Gestione
Autorità di Certificazion
e
Autorità di Audit
Segretariato Tecnico Congiunto
Punti di Contatto
SEE
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Strutture di gestione Managing Authority National Development Agency of
Hungary - Budapest
Certifying Authority Ministry of Finance - Hungary
Audit Authority Government Control Office - Hungary
Joint technical Secretariat - JTS
Host by VATI Hungarian Noprofit organisation - Budapest
Monitoring Committee Member States representatives
SEE Contact Points SCP represent the programme in the Partners States
National Committee To be set up in the Partners States
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Budget FESR Contributo
nazionaleBudget totale Co-financing
rate206 Mio.EUR 38.5 Mio.EUR € 245Mio EUR 75% - 85%
Priorità % share
P1 - Facilitare l’innovazione 21
P2 - Protezione e miglioramento dell’ambiente 26
P3 - Migliorare l’accessibilità 26
P4 - Sviluppo di sinergie transn. per la crescita di aree sostenibili
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P5 - Assistenza tecnica 7
Risorse finanziarie e percentuale di budget per priorità
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Procedura “aperta e competitiva” come indicato nel 7.2 del PO!
A “due fasi”
aperto su tutti gli Assi prioritari e Aree d’Intervento
documenti essenziali:• call for proposals announcement
(regole specifiche)• programme manual (manuale di
programma)• application templates (formulari)• Applicants’ Guidelines (Linee guida
tecniche per la compilazione dei formulari)
Risorse FESR e IPA
Il I° invito: informazioni Il I° invito: informazioni generaligenerali
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Definizione dell’invito
Apertura
Manifestazione d’Interesse
Valutazione
Pre - selezione ed invito
Invio del dossier completo
Valutazione
Selezione
pre
para
zio
ne
1a f
ase
2a f
ase
circa 7 mesi
Il I° invito: passo dopo passo …Il I° invito: passo dopo passo …
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1a fase: Manifestazione d‘Interesse• Informazioni richieste: problema, obiettivi, realizzazioni e risultati
attesi, budget FESR totale + distribuzione IPA per Paese, partenariato.
• Circa 5 pagine• „ Valutazione ridotta“ da parte del STC e decisione del CdS• Solo invio elettronico!
2a fase: preparazione del dossier di candidatura completo (Application Form + allegati)
• Supporto tecnico da parte del STC e dei Punti di Contatto• Invio dei documenti da parte del Capofila (IPA+FESR)• „ Valutazione completa“• Selezione finale da parte del CdS
Il I° invito: passo dopo passo…Il I° invito: passo dopo passo…
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• Organismi pubblici (Stato ed enti pubblici territoriali)
• Organismi di diritto pubblico
• Organismi di diritto privato
Il I° invito: chi può partecipare?Il I° invito: chi può partecipare?
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Organismo di diritto pubblico:
a) istituito per soddisfare specificatamente esigenze di interesse generale, aventi carattere non industriale o commerciale,
b) dotato di personalità giuridica, e
c) la cui attività sia finanziata in modo maggioritario dallo Stato, dagli enti pubblici territoriali o da altri organismi di diritto pubblico oppure la cui gestione sia soggetta al controllo di questi ultimi oppure il cui organo d'amministrazione, di direzione o di vigilanza sia costituito da membri dei quali più della metà è designata dallo Stato, dagli enti pubblici territoriali o da altri organismi di diritto pubblico.
Il I° invito: chi può partecipare?Il I° invito: chi può partecipare?
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Organismo di diritto privato (CCIA, ONG, ecc.):
a) istituito per soddisfare specificatamente esigenze di interesse generale, aventi carattere non industriale o commerciale,
b) dotato di personalità giuridica, e
c) che rende disponibili al pubblico i risultati del progettod) che s’impegna a rispettare ed applicare le regole sugli appalti pubblici
Il I° invito: chi può partecipare?Il I° invito: chi può partecipare?
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• La partecipazione diretta di organismi di diritto privato istituiti per soddisfare esigenze di carattere commerciale ed industriale
• La partecipazione diretta di organismi internazionali soggetti al diritto internazionale
• La partecipazione diretta di partner UE la cui sede è localizzata fuori dall’area di programma (uso della c.d. regola flessibilità 20% FESR)
• Mettere in atto attività progettuali aventi carattere industriale o commerciale
• Utilizzare risorse ENPI (Strumento europeo di vicinato e partenariato)
• Progetti con una durata superiore ai 36 mesi
Il I° invito: cosa non è possibile?Il I° invito: cosa non è possibile?
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FESR58.287.044,00
IPA
Croazia 400.000,00
Former Yugoslav Republic of Macedonia
453.020,00
Albania 200.020,00
Bosnia Herzegovina
453.020,00
Montenegro 670.000,00
Serbia 1.114.228,00
• non sono previste restrizioni alla dimensione finanziaria del progetto (FESR)• il co-finanziamento deve essere esclusivamente pubblico!• il contributo FESR e IPA arriva fino all’85% del totale• la distribuzione delle risorse IPA è la seguente …
Il I° invito: dotazione finanziaria IPAIl I° invito: dotazione finanziaria IPA
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Il progetto può prevedere l’allocazione di risorse fino al 10% del contributo totale FESR di progetto per il beneficio di:
• partner UE: per le spese sostenute per l’attuazione di attività specifiche, all’interno di uno o più pacchetti di lavoro (WP) del progetto in un paese non UE ma parte dell’area di Programma *
• partner non UE di programma: per l’attuazione di attività specifiche, all’interno di uno o più pacchetti di lavoro (WP) del progetto, non finanziati da IPA
* fanno eccezione le spese di viaggio e alloggio che possono essere utilizzate anche in paesi non UE fuori area
Il I° invito: Il I° invito: flessibilitflessibilitàà 10% FESR 10% FESR
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- Verifica formale: mira alla conferma che la proposta progettuale è arrivata entro la scadenza del termine e che la manifestazione di interesse è compilata in inglese ed in ogni parte o che il dossier di candidatura è completo
- Verifica di ammissibilità: mira a confermare che la proposta possiede i requisitimi minimi (es. sulla composizione del partenariato, la compatibilità generale con gli obiettivi ed i principi del programma, ecc.). I criteri di ammissibilità rispondono ad un approccio Si/No, non aperto ad interpretazioni
- Verifica di qualità: questi criteri formano la base della valutazione della proposta con l’obiettivo di collocarla all’interno di una graduatoria ai fini della selezione finale. I criteri di qualità sono di due tipi: Qualità del partenariato transnazionale e Qualità dei contenuti
Il I° invito: Il I° invito: criteri di selezionecriteri di selezione
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- Transnazionalità - Partenariato orientato agli obiettivi del
progetto- Capacità tecniche/istituzionali dei partner- Strategia e capacità di comunicazione
interna/esterna- Coerenza del progetto con la strategia e gli
obiettivi del programma- Approccio „cross-sectoral“ ed integrato- Definizione chiara delle realizzazioni previste e
dei risultati attesi, modalità di uso e trasferimento
- Piano finanziario dettagliato e realistico- Capacità di sinergia con altre politiche,
programmi e progetti
Il I° invito: Il I° invito: criteri di criteri di qualitqualitàà
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• Le domande alle quali rispondere (1/2):
- Quali sono le sfide o i problemi affrontati dal progetto?
- Che obiettivi ne derivano?
- Come il progetto intende raggiungere questi obiettivi (attività principali)?
- Quale realizzazioni e quali risultati concreti saranno prodotti?
- Perchè ritenete che la cooperazione transnazionale sia lo strumento giusto per il progetto? Perchè il SEE?
Il I° invito: Il I° invito: la la Manifestazione di Interesse Manifestazione di Interesse
(EoI(EoI))
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• Le domande alle quali rispondere (2/2):
- Quanti soldi saranno richiesti? FESR? IPA per Paese?
- Lavorerete assieme a quali istituzioni? Perchè proprio con loro?
- Qual è il carattere innovativo del progetto? Perchè dovremmo selezionare proprio questo progetto?
Il I° invito: Il I° invito: la la Manifestazione di Manifestazione di
Interesse Interesse (EoI(EoI))
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Evitate “l’assalto” ai partner IPA!
Cercare di coinvolgerli già nella definizione del progetto e non a “giochi fatti”
Se ci sono più di un partner IPA per Paese, va scelto un Capofila IPA (IPA Lead Partner) per quel Paese
Aiutateli nel definire il piano finanziario, ma ricordate loro delle specificità IPA. Assicuratevi che siano consapevoli della necessità di provvedere al co-finanziamento del 15%
Assicuratevi che abbiano contattato il loro Punto Nazionale di riferimento
Vanno applicate le regole PRAG!
Nel caso di partner IPA…Nel caso di partner IPA…
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