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associazione nazionale dirigenti e alte professiona lità della scuolaADERENTE ALL’ESHA EUROPEAN SCHOOL HEADS ASSOCIATION
Riforme e professionalità docenteper la promozione del benessere dello studente
Licia Cianfriglia – Bari 26 marzo 2010
Seminario nazionale per dirigenti e docentiAutonomia scolastica, professionalità e valore cultu raledell’educazione fisica e sportiva
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non c’è qualità della scuola
senza qualità dei docenti
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Il contesto
•Autonomia delle istituzioni scolastiche•Riferimenti (art. 21 legge 59/97, DPR 275/99)•Ulteriori passi necessari
•Complessità organizzativa•Come modalità di risposta alle richieste del territorio
•Leadership diffusa•Nuovo modello di gestione dell’istituzione scolastica
•Aumento di responsabilità•Connessa alle deleghe ricevute dal dirigente
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La complessità della funzione
La funzione docente è "esplicazione essenziale dell’attività di trasmissione della cultura, di contributo alla elaborazione di essa e di impulso alla partecipazione dei giovani a tale processo e alla formazione umana e critica della loro personalità".
Essa prevede attività d’insegnamento e attività connesse alla funzione docente
(art.395 del T.U. leggi sull’istruzione, D.Lgs. 297/94)
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L’articolazione della Funzione
I docenti delle scuole di ogni ordine e grado:a) curano il proprio aggiornamento culturale e professionale, anche nel quadro delle iniziative promosse dai competenti organi; b) partecipano alle riunioni degli organi collegiali di cui fanno parte; c) partecipano alla realizzazione delle iniziative educative della scuola, deliberate dai competenti organi; d) curano i rapporti con i genitori degli alunni delle rispettive classi; e) partecipano ai lavori delle commissioni di esame e di concorso di cui siano stati nominati componenti.
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La funzione secondo il CCNL
"La funzione docente realizza il processo di insegnamento/apprendimento volto a promuovere lo sviluppo umano, culturale, civile e professionale d egli alunni, sulla base delle finalità e degli obiettivi previsti dagli ordinamenti scolastici definiti per i vari or dini e gradi dell’istruzione”.
“ La funzione docente si fonda sull’autonomia culturale e professionale dei docenti; essa si esplica nelle attivitàindividuali e collegiali e nella partecipazione alle attività diaggiornamento e formazione in servizio”.
(art. 26, comma 1 del CCNL 2006-2009)
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La leadership diffusa
Il dirigente della scuola, nel quadro di attuale complessità, ha la necessità di delegare un buon numero di funzioni a collaboratori di fiducia. Ciò può garantirgli:• efficacia dell’azione• maggiore disponibilità di tempo• lucidità per la visione strategica
Il dirigente ha anche interesse a delegare per far crescere il rapporto fiduciario all’interno della propria scuola. Ciò consente di:• sviluppare la professionalità dei collaboratori• valorizzare le figure di staff• tener conto delle differenze di professionalità e di impegno nel lavoro
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La leadership diffusa e l’autonomia
Il modello organizzativo della leadership diffusa è strettamente collegato con l’autonomia. Autonomia significa darsi i mezzi per conseguire i propri fini.Il modello del management diffuso costituisce anche la rispostaorganizzativa all’evoluzione in corso nelle amministrazioni:• dal centralismo di tradizione napoleonica• al decentramento (sussidiarietà, coinvolgimento dei cittadini nella gestione dei servizi che li riguardano…)
Senza funzioni intermedie, l’autonomia delle scuole è debole , perchépriva di un supporto organizzativo locale. Dall’organizzazione della scuola fondata sulla leadership diffusa discende come necessaria conseguenza l’esigenza di una reale carriera per i docenti.
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La scuola dell’autonomia
• un’organizzazione complessa
• una Pubblica Amministrazione art.1 c.2 d.lgs. 165/2001
• la seconda agenzia di socializzazione
• una delle principali agenzie educative
• il luogo dove si determinano abitudini e comportamenti che si
mantengono nel tempo ed entrano stabilmente nel sistema
valoriale dell’individuo
L’obiettivo della scuola è il successo formativo del lo studente
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Elementi positivi
• grande rilevanza sociale dell’istituzione scuola
• elevato livello di responsabilità delle figure che operano
nella scuola
• attuale situazione di cambiamento (razionalizzazione e
riorganizzazione)
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Attuali criticità
• progressiva diminuzione del prestigio sociale dei docenti
(ricerca ANP- Nomisma 2009)
• forte richiesta di legittimazione da parte dei docenti
• generale crisi economica e gli inevitabili riflessi sulla scuola
• attuale situazione di cambiamento (razionalizzazione e
riorganizzazione)
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Una fotografia del cambiamento
L’iter di approvazione dei Regolamenti (aggiornato al 9 febbraio 2010)
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ITER DI APPROVAZIONE DEI REGOLAMENTI (situazione al 9 febbraio 2010)
n. 191 del 19.08.2009 Su questo Regolamento si rinvia al numero monografico 7-8-9 di A&D (luglio-agosto-settembre 2009)
28 maggio 200917 dicembre 20086 febbraio 2009/13 marzo 2009D.P.R. 22.06.2009, n. 122Valutazione degli alunniArt. 3, comma 5 L. n. 169/08
n. 189 del 17.08.2009
28 maggio 2009/7 maggio 20098 aprile 200920 febbraio 2009D.P.R. 22.06.2009, n. 119Organici Personale A.T.A.Art. 64, commi 2, 3 e 4 lettera e) L. n. 133/08
n. 162 del 15.07.2009 Su questo Regolamento si rinvia ad un contributo pubblicato sul n. 4-5-6 di A&D(aprile-maggio-giugno2009)
27 febbraio 200912 febbraio 20096 febbraio 200928 gennaio 200918 dicembre 2008D.P.R. 20.03.2009, n. 89Scuola dell’Infanzia e Primo ciclo di istruzioneArt. 64, comma 4 L. n. 133/08
n. 151 del 02.07.2009
27 febbraio 2009/2 febbraio 200928 gennaio 200918 dicembre 2008D.P.R. 20.03.2009, n. 81Rete scolastica e risorse umaneArt. 64, comma 4 L. n. 133/08
PUBBLICAZIONE IN GAZZETTA
UFFICIALE
CONSIGLIO DEI MINISTRI
(deliberazione definitiva)
CONSIGLIO NAZIONALE DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE(parere)
CONSIGLIO DISTATO(parere)
CONFERENZA UNIFICATA
STATO-REGIONI(parere)
CONSIGLIO DEI MINISTRI
(deliberazione preliminare)
REGOLAMENTI
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/Da esprimereDa esprimere//Accorpamento classi di concorso istruzione secondariaArt. 64, comma 4, lettera a) L. n. 133/08(Si tratta di un provvedimento che saràadottato dal Ministro dell’Istruzione, della Ricerca e dell’Università).
Da adottareDa esprimereDa esprimereDa esprimere12 giugno 2009Centri di istruzione per gli adultiArt. 64, comma 4 L. n. 133/08
4 febbraio 20107 ottobre 200913 gennaio 201029 ottobre 200912 giugno 2009LiceiArt. 64, comma 4 L. n. 133/08
4 febbraio 201022 luglio 200913 gennaio 201029 ottobre 200928 maggio 2009Istituti ProfessionaliArt. 64, comma 4 L. n. 133/08
4 febbraio 201022 luglio 200913 gennaio 201029 ottobre 200928 maggio 2009Istituti TecniciArt. 64, comma 4 L. n. 133/08
PUBBLICAZIONE IN GAZZETTA
UFFICIALE
CONSIGLIO DEI MINISTRI
(deliberazione definitiva)
CONSIGLIO NAZIONALE
DELLA PUBBLICA
ISTRUZIONE(parere)
CONSIGLIO DISTATO(parere)
CONFERENZA UNIFICATA
STATO-REGIONI(parere)
CONSIGLIO DEI MINISTRI
(deliberazione preliminare)
REGOLAMENTI
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Da esprimere18 gennaio 2010
(non ancora definitivo)
Da esprimere22 giugno 2009
26 giugno 200926 maggio 2009
26 giugno 2009Formazione iniziale del personale docenteArt. 2, comma 416 L. 24 dicembre 2007, n. 244.Sarà emanato un apposito Decreto Ministeriale.
COMMISSIONI PARLAMENTARI
COMPETENTI(parere)
CONSIGLIO DI STATO
(parere)
CONFERENZA PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO(parere)
CONSIGLIO NAZIONALE
DELLA PUBBLICA
ISTRUZIONE(parere)
CONSIGLIO NAZIONALE
DEGLI STUDENTI
UNIVERSITARI(parere)
CONSIGLIO NAZIONALE PER L’ALTA
FORMAZIONE ARTISTICA E MUSICALE
(parere)
CONSIGLIO UNIVERSITARIO
NAZIONALE(parere)
REGOLAMENTO
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I provvedimenti recenti e la loro portata innovativ a
• il D. Lgs. 150/2009
• I Regolamenti per il riordino della scuola secondaria di II grado
I principali tasselli mancanti
• la ridefinizione degli organi di governance della scuola
• l’introduzione di una sistema di progressione professionale
per il personale docente
• un rinnovato sistema di formazione in ingresso e di
reclutamento per i docenti
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Elementi chiave per il cambiamento
• sviluppo dell'autonomia delle scuole;
• sviluppo delle professionalità ;
• disponibilità di risorse umane e materiali necessarie per
un'innovazione efficace
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Le parole chiave della riforma del pubblico impiego (D. Lgs. 150/2009)
• miglioramento della qualità del servizio
• valutazione delle strutture e dei dipendenti
• ciclo della performance
• valorizzazione del merito
• trasparenza degli atti amministrativi
• responsabilità disciplinare
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non oltre il 31 gennaio 2011 parte il ciclo di valutazione della performance
• programmazione triennale obiettivi da parte dell’organo di
indirizzo
• aggiornati annualmente
• quantificabili, ancorati a valori attesi
• accompagnati da indicatori
• assistiti da monitoraggio in itinere
• verificati e valutati a conclusione
• collegati alla premialità ed all’accessorio
• obbligatoriamente rendicontati all’esterno
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Premialità selettiva
sulla base della valutazione
• tre fasce di personale
• fascia alta 25% del personale - 50% delle risorse premiali
• fascia media 50% del personale - 50% delle risorse premiali
• fascia bassa 25% del personale - nessuna risorsa premiale
• piccole correzioni possibili per CCNL
•• si applica solo ai dirigenti e agli ATAsi applica solo ai dirigenti e agli ATA
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E per i docenti?
deve essere emanato un DPCM
• che individui criteri e modalità di applicazione delle nuove norme
• in materia di valutazione
• in materia di premialità
• non può non applicare i principi
• non può regolarli in modo difforme
• ma può personalizzarli
• per tener conto della libertà professionale
• non ci sono termini per l’emanazione
si applicano da subito le altre norme
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Le criticità della professione docente
• Scarsa collaborazione tra colleghi e con il dirigente
• Isolamento rispetto alle esperienze internazionali
• Mancanza di adeguata formazione in servizio
• Burocratizzazione eccessiva del lavoro
•Insoddisfazione rispetto ai livelli retributivi
• Progressiva diminuzione di legittimazione sociale
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INTERVENTI URGENTI PER IL SISTEMA SCOLASTICO
TOTALE DOCENTI ITALIANI
Fonte: indagine Nomisma-ANPLa professione docente, 2008
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INTERVENTI URGENTI PER LA PROFESSIONE DEL DOCENTE
TOTALE DOCENTI ITALIANI
Fonte: indagine Nomisma-ANPLa professione docente, 2008
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È NECESSARIO UN CONTINUO ADEGUAMENTO DEI METODI E DEGLI STRUMENTI PROFESSIONALI. LEI E’…
TOTALE DOCENTI ITALIANI
Fonte: indagine Nomisma-ANPLa professione docente, 2008
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È NECESSARIO INTRODURRE UN SISTEMA DI RICONOSCIMENTO
DEL MERITO DEI DOCENTI. LEI E’…
TOTALE DOCENTI ITALIANI
Fonte: indagine Nomisma-ANPLa professione docente, 2008
27
È NECESSARIO INTRODURRE UN SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA
PROFESSIONE BASATO SUI RISULTATI. LEI E’…
TOTALE DOCENTI ITALIANI
Fonte: indagine Nomisma-ANPLa professione docente, 2008
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È NECESSARIO INTRODURRE NUOVI MECCANISMI DI CARRIERA PER
DIFFERENZIARE LA RETRIBUZIONE DEL DOCENTE. LEI E’…
TOTALE DOCENTI ITALIANI
Fonte: indagine Nomisma-ANPLa professione docente, 2008
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La comparazione internazionale
Spesa totale (risorse per l’educazione in rapporto al Pil)
Canada 6,7%
Francia 6,6%
USA 6,6%
Italia 4,6%
Media OCSE 5,4%
Gli indicatori di spesa per l’educazione mostrano l a necessità di un cambiamento che aumenti l’efficacia e la qualità del sistema
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Spesa pro capite (risorse per studente per l’intero ciclo di studi)
USA 13.447 $
Svizzera 12.667 $
Norvegia 11.487 $
Italia 8.263 $
Media OCSE 7.840 $
La comparazione internazionale
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La comparazione internazionale
Tasso laureati (percentuale media di popolazione co n laurea)
Islanda 63,1 %
Australia 49,8 %
Polonia 49,0 %
Italia 35,0 %
Media OCSE 38,7 %
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La comparazione internazionale
Stipendio docenti (in dollari/anno ad inizio e fine carriera)
Gli investimenti sul capitale umano sono necessari per favorire la ripresa
Italia Media OCSE
Scuola primaria 24.945-36.765 28.678-47.747
Scuola sec. I° 26.877-40.351 31.000-51.470
Scuola sec. II° 26.877-42.179 32.183-54.440
Anche secondo i recenti dati OCSE gli insegnanti i taliani sono pagati meno dei loro colleghi stranieri
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La visione professionale della funzione docente
- La valutazione delle competenze professionali è strumento finalizzato:
- al miglioramento della professionalità degli operatori,
- al miglioramento del servizio pubblico destinato alla collettività .
- Lo sviluppo di carriera è conseguenza di una valutazione positiva e
trasparente.
- La valutazione è collegata con la premialità e non ha carattere
sanzionatorio.
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I modelli d’identità professionale
• Approccio didattico-motivante, centrato sulla trasmissione dei saperi e sull’alunno, privileia aspetti disciplinari ed emotivo-affettivi
• Approccio scientifico, attento ad aspetti tecnici (pianificazione, progettazione, differeniazione dell’insegnamento, valutazione)
• Approccio professionista, che include le responsabilità verso collettività, colleghi, famiglie, corresponsabile dell’azione di scuola
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PdL 953 (Governo delle Istituzioni scolastiche)
La funzione docente è rivolta prioritariamente
•alla formazione integrale della persona e
•all’educazione dei giovani all'autonomia personale e alla responsabilità,
• nonché a perseguire , per ogni allievo, idonei e certificati livelli di
competenza, nel rispetto delle differenze individuali e delle singole
personalità.
Licia Cianfriglia – Bari 26 marzo 2010
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L’attuale riordino del secondo ciclo (Gelmini)
• La nuova “ riforma” rovescia l’impianto culturale della scuola sottraendola alla taratura dell’era Gentiliana basat a sulla supremazia della conoscenza.
Obbligo delle certificazioni delle competenze
• Eleva ancora il livello dei docenti che escono dalla dimensione di semplici esecutori per assumere il ruolo di professionisti che progettano per i loro studenti scegliendo anche i percorsi for mativi per il raggiungimento delle competenze
• Nella nuova scuola il docente professionista , assume la responsabilità dei risultati
Licia Cianfriglia – Bari 26 marzo 2010
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Qual è concretamente il punto di svolta del riordino ?
E’ il primato dell’apprendimento sull’insegnamento,
sono i modi di acquisizione del sapere che devono divenire oggetto dell’attenzione dei docenti.
Perché non conta un docente che insegna , ma la proposta di una Scuola all’interno della quale ogni docente si trova ad insegnare.
Licia Cianfriglia – Bari 26 marzo 2010
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E’ un lavoro in progress, è un lavoro di qualità , quello che ci attende, che richiede il definitivo superamento, in qualcuno, di modelli vecchi di scuola.
Contano la capacità :
•di pensiero strategico non sempre presente nei Collegi dei Docenti
•di pensiero innovativo•di assunzione responsabile del rischio “educativo ”•di adattabilità al cambiamento
Licia Cianfriglia – Bari 26 marzo 2010
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Quali competenze il docente deve mettere in campo?
•Disciplinari
•Relazionali
•Organizzative
•Didattiche
•Gestionali
•Valutative
•Di sperimentazione e ricerca
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Componenti della professionalità
•Progettualità
•Ricerca didattica
•Innovazione
•Sperimentazione
•Valutazione
Comportamenti
•Relazionalità
•Collegialità
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Il bravo insegnante
• Possiede il “mestiere di insegnare”• Vuole bene agli alunni• E’ testimone di valori• Sa gestire i gruppi• Ha relazioni con il contesto esterno alla scuola • Sa “parlare” ai genitori• Sa adattarsi all’imprevisto• Sa parlare e collaborare• Ha empatia • E’ ottimista
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Cosa serve per la valorizzazione della professione
•Riconoscimento della specifica professionalità docente mediante
l’introduzione di una carriera a tre livelli per i docenti, basata sulla
valutazione delle competenze professionali.
•Istituzione di un’apposita e separata area di contrattazione
collettiva.
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Verso un nuovo profilo di docente professionista
La risposta alle esigenze delineate è nell’istituzione (per legge) una vera carriera , che non sia basata solo sull’anzianità e sulla situazione familiare, ma
• basata sulla valutazione e sul merito
• che preveda una differenziazione retributiva secondo livelli
• che consenta il riconoscimento di status
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Perché valutare?
• Per individuare punti di forza e di debolezza dell’agire professionale
• Per individuare le leve su cui agire per migliorare l’azione
• Per dare conto dell’operato connesso alle responsabilitàassunte
• Per assegnare valore alla qualità dell’operato
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Cosa valutare?
I risultati dell’attività professionale:
• Il grado di raggiungimento degli obiettivi rispetto a standard di apprendimento, tenendo conto del contesto.
• La qualità dell’azione formativa, misurata secondo indicatori concordati e misurabili (competenze, esiti della formazione successiva e/o dell’inserimento lavorativo).
• Il gradimento da parte dei portatori di interessi (alunni, famiglie).
• L’impatto dell’azione professionale sull’organizzazione.
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Chi valuta?
Un comitato di valutazione di garantita indipendenza, in cui ciascuno si esprima per le questioni per cui è portatore di specifiche competenze:Il dirigente , per i comportamenti professionali, anche deducibili da dati oggettivi, altri qualitativi.
I docenti , per gli aspetti disciplinati e tecnici.
Rappresentanti delle regioni o degli EE LL , per il contributo al raggiungimento degli obiettivi assegnati.
Rappresentanti degli utenti , per gli aspetti relazionali, rapporti con famiglie, chiarezza del patto educativo con gli alunni.
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Prof.ssa Licia Cianfriglia
Vicepresidente ANP - Associazione Nazionale Dirigenti e Alte Professionalità della Scuola Viale del Policlinico 129/a 00161 - Roma Sito web: www.anp.itE-mail: [email protected]. 06.44245820 / 06.44243262 Fax 06.44254516Cell. 339.7473170
Community ANP per i docenti
http://anp-community.ning.com
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