Realizzazione di schede botanica per la creazione di un archivio informativo sul Bosco Urbano
da presentare in occasione della “Festa della Terra” e di Pannelli informativi per la
presentazione dell’area ai visitatori.
Obiettivi Generali del Progetto
Finalità Educative Lo spazio del “Bosco Urbano” dovrà rappresentare una realtà quanto più
possibile simile a quella di un’area forestale naturale. Tuttavia, per la sua collocazione specifica in
un’area antropizzata e per la sua funzione protettiva in relazione agli innumerevoli aspetti di
rischio ambientale (riscaldamento globale, inquinamento da polveri sottili e ossidi di azoto,
inquinamento acustico, ecc.) esso si connota come un elemento di notevole valenza nella
salvaguardia dell’ambiente di vita dell’uomo e degli organismi viventi in generale. I ragazzi dovranno
divenire consapevoli dell’urgenza di intervento che le questioni ambientali richiedono e
dell’importanza che gli ambienti naturali rivestono nella loro soluzione.
Un obiettivo siffatto potrà essere raggiunto con lo sviluppo di comportamenti responsabili,
attraverso azioni impegnate di cura e tutela diretta dei beni naturali di cui i ragazzi potranno
divenire i tenutari e della cui salvaguardia saranno garanti.
Finalità didattiche In qualità di rappresentante di un ecosistema naturale, il Bosco Urbano si
presta a svolgere una funzione altamente didattica nella conoscenza dei regni dei viventi e delle
relazioni ecologiche che sussistono nei sistemi naturali tra i viventi e tra questi e l’ambiente. I
ragazzi dovranno acquisire progressivamente il quadro dei complessi avvenimenti che hanno luogo in
un bosco. Diverranno consapevoli della specificità geoclimatica del loro territorio e delle specie
viventi che questo può ospitare. Scopriranno la ricchezza di biodiversità che ogni strato di bosco
possiede per le sue peculiarità.
Lo scopo del compito autentico sarà quello di allargare l’orizzonte conoscitivo dei ragazzi, in
particolare quello scientifico. Gli alunni varcheranno il confine delle pagine del testo di Scienze per
arrivare alla ricerca sul campo e all’indagine sul territorio, attraverso una pluralità di azioni che
coinvolgeranno in modo trasversale le discipline umanistiche e quelle artistiche e tecnico-
scientifiche. L’esperienza arricchirà gli alunni anche negli aspetti metodologici, sia per quanto
attiene all’acquisizione delle informazioni che alla loro elaborazione e presentazione. I metodi di
ricerca potranno spaziare da quello più tradizionale sui testi, a quello in rete, all’intervista, alla
ricerca sul campo. Allo stesso modo l’elaborazione dei dati e la presentazione dei risultati potrà
avvalersi di mezzi e supporti tradizionali e, contestualmente, potrà fare uso delle nuove tecnologie.
Traguardi relativi alle competenze chiave europee
Il lavoro proposto offre l’opportunità di sviluppare e mettere alla prova tutte le competenze previste
dal Consiglio Europeo in relazione alla definizione delle strategie per l’apprendimento permanente.
1. Comunicazione nella madrelingua
Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari
contesti: sociali, culturali, scientifici, tecnologici. Redigere relazioni tecniche e documentare le attività
individuali e di gruppo relative a situazioni professionali.
2. Comunicazione nelle lingue straniere
Padroneggiare la lingua inglese e un’altra lingua comunitaria per scopi comunicativi, utilizzando anche i
linguaggi settoriali previsti dai percorsi di studio.
3. Competenze matematiche e competenze di base in scienza e tecnologia
Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente
informazioni qualitative e quantitative. Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici
e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.
4. Competenza digitale
Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie
espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.
Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare.
5. Imparare a imparare
Partecipare attivamente alle attività portando il proprio contributo personale. Reperire, organizzare,
utilizzare informazioni da fonti diverse per assolvere un determinato compito; organizzare il
proprio apprendimento; acquisire abilità di studio.
6. Competenze sociali e civiche
Agire in modo autonomo e responsabile, conoscendo e osservando regole e norme, con
particolare riferimento alla Costituzione. Collaborare e partecipare comprendendo i diversi punti di vista
delle persone.
7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità
Risolvere i problemi che si incontrano nella vita e nel lavoro e proporre soluzioni; scegliere tra
opzioni diverse; prendere decisioni; agire con flessibilità; progettare e pianificare; conoscere l’ambiente in
cui si opera anche in relazione alle proprie risorse.
8. Consapevolezza ed espressione culturale
Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e
valorizzazione. Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una
prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro. Riconoscere gli aspetti geografici,
ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche,
economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo.
Comprendere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea e l’importanza che
riveste la pratica dell’attività motorio-sportiva per il benessere individuale e collettivo.
Nello specifico:
Competenza Chiave Obiettivi generali Obiettivo specifico
Comunicazione nella madrelingua
Italiano
L’alunno:
- ascolta testi prodotti da altri,
anche trasmessi dai media;
- interviene in una conversazione o in
una discussione, fornendo un
positivo contributo personale;
- ascolta testi applicando tecniche di
supporto alla comprensione: durante
l’ascolto.
L’alunno:
- - ricerca informazioni di sugli
aspetti botanici e faunistici delle
specie che popoleranno il Bosco
Urbano, utilizzando fonti diverse:
testi, siti web, video;
- - raccoglie, riformulandole, le
informazioni sotto forma di
appunti, schemi, tabelle.
- riferisce oralmente su un
argomento di studio esplicitando lo
scopo e presentandolo in modo
chiaro: esporre le informazioni
secondo un ordine prestabilito e
coerente, usare un registro
adeguato all’argomento e alla
situazione, controllare il lessico
specifico, precisare le fonti e
servirsi eventualmente di materiali
di supporto (cartine, tabelle,
grafici);
- argomenta la propria tesi su un
tema affrontato nello studio e nel
dialogo in classe con dati pertinenti
e motivazioni valide;
- utilizza testi funzionali di vario
tipo per affrontare situazioni della
vita quotidiana;
- ricava informazioni esplicite e
implicite da testi espositivi, per
documentarsi su un argomento
specifico o per realizzare scopi
pratici;
- ricava informazioni sfruttando le
varie parti di un manuale di studio;
- confronta, su uno stesso
argomento, informazioni ricavabili
da più fonti;
- riformula in modo sintetico le
informazioni selezionate e le
riorganizza in modo personale;
- formula in collaborazione con i
compagni ipotesi interpretative
fondate sul testo;
- scrive testi di forma diversa sulla
base di modelli sperimentati,
adeguandoli a situazione, argomento,
scopo, destinatario, e selezionando il
registro più adeguato;
- utilizza la videoscrittura per i
propri testi, curandone
l’impaginazione; scrivere testi
digitali anche come supporto
all’esposizione orale;
- - confrontandosi con i compagni di
gruppo, seleziona le informazioni;
- - redige una scheda scientifica
(botanica o faunistica) secondo lo
schema indicato, in formato
digitale.
-
Comunicazione nelle lingue
straniere
Inglese e Francese
L’alunno:
- - legge globalmente testi
relativamente lunghi per trovare
informazioni specifiche relative ai
propri interessi e a contenuti di
studio di altre discipline;
L’alunno:
- traduce in Inglese e in Francese
gli aspetti più importanti delle
informazioni scientifiche
selezionate.
- scrive brevi resoconti che si
avvalgano di lessico sostanzialmente
appropriato e di sintassi
elementare.
Competenze matematiche e
competenze di base in scienza e
tecnologia
Matematica
Scienze
Tecnologia
L’alunno:
- comprende il significato di
percentuale e la sa calcolare
utilizzando strategie diverse;
- riprodurre figure e disegni
geometrici, utilizzando in modo
appropriato e con accuratezza
opportuni strumenti;
- rappresenta insiemi di dati, anche
facendo uso di un foglio elettronico;
- riconoscere somiglianze e
differenze del funzionamento delle
diverse specie di viventi;
- comprende il senso delle grandi
classificazioni;
- realizza esperienze quali ad
esempio le coltivazioni;
- osserva la variabilità in individui
della stessa specie;
- realizza esperienze quali ad
esempio: dissezione di una pianta,
modellizzazione di una cellula,
osservazione di cellule vegetali al
microscopio, coltivazione di muffe e
microorganismi;
- assume comportamenti
ecologicamente sostenibili. Rispetta
e preservare la biodiversità nei
sistemi ambientali. Realizza
esperienze quali ad esempio:
costruzione di nidi per uccelli
selvatici, adozione di un bosco;
- impiega gli strumenti e le regole
del disegno tecnico nella
rappresentazione di oggetti o
processi;
- valuta le conseguenze di scelte e
decisioni relative a situazioni
problematiche.
L’alunno:
- calcola la % dell’area destinata
all’impianto temporaneo delle
piantine in relazione all’area totale
del Bosco Urbano;
- calcola frazioni e % dell’area del
foglio che conterrà la scheda
botanica.
- disegna le figure geometriche
assegnate per la progettazione
della scheda scientifica;
- realizza il grafico di diffusione
sul territorio della specie scelta a
partire da una tabella, facendo uso
del foglio elettronico;
- osserva cellule animali e vegetali e
ne riporta le differenze con
disegni;
- semina vegetali e ne osserva le
fasi di germinazione e crescita,
riportando le osservazioni;
- partecipa alle attività di scoperta
e realizzazione del Bosco Urbano;
- progetta e realizza la scheda
scientifica, applicando le regole
procedurali del disegno tecnico per
rappresentare le forme geometriche
assegnate;
- controlla lo spazio del foglio per
ottenere una distribuzione
equilibrata delle figure disegnate.
Competenza digitale L’alunno:
- - utilizza strumenti di
comunicazione visiva e multimediale,
L’alunno:
- realizza elaborati con programmi
applicativi digitali (PPT, Prezi,
anche con riferimento alle strategie
espressive e agli strumenti tecnici
della comunicazione in rete;
- utilizza le reti e gli strumenti
informatici nelle attività di studio,
ricerca e approfondimento
disciplinare.
Powtoon ecc) per presentare i
risultati del suo lavoro.
- ricerca informazioni nella rete,
utilizzando i più comuni motori di
ricerca sulla base delle indicazioni
dell’insegnante.
Imparare a imparare
L’alunno:
- partecipa attivamente alle attività
portando il proprio contributo
personale.
- reperisce, organizza, utilizza
informazioni da fonti diverse per
assolvere un determinato compito;
- organizza il proprio apprendimento
e acquisisce abilità di studio.
Competenze sociali e civiche L’alunno:
- Agisce in modo autonomo e
responsabile, conoscendo
e osservando regole e norme;
- collabora e partecipa
comprendendo i diversi punti di vista
dei compagni e degli adulti.
Consapevolezza ed espressione
culturale
Geografia
L’alunno:
– si orienta sulle carte in base ai
punti cardinali, a punti di
riferimento fissi e anche attraverso
l’utilizzo dei programmi multimediali
di visualizzazione dall’alto;
– legge e interpreta vari tipi di
carte geografiche (da quella
topografica al planisfero),
utilizzando scale di riduzione,
coordinate geografiche e
simbologia;
– utilizza strumenti tradizionali per
comprendere e comunicare fatti e
fenomeni territoriali;
– interpreta i alcuni caratteri del
paesaggio relativo al territorio in
cui vive;
– conosce temi e problemi di tutela
del paesaggio come patrimonio
naturale e culturale e progettare
azioni di valorizzazione;
– consolida il concetto di regione
geografica (fisica, climatica,
storica, economica) applicandola al
territorio in cui vive;
– idea e progetta elaborati
ricercando soluzioni creative
L’alunno:
- riconosce sulla carta regionale
gli ambiti di paesaggio a cui
appartiene il proprio territorio e i
principali aspetti paesaggistici;
- seleziona le informazioni dal Piano
Paesaggistico Regionale relative
all’ambito di paesaggio a cui il
territorio in cui vive per;
- scrive un breve testo informativo
per la scheda scientifica, utilizzando
e rielaborando in forma personale le
informazioni ricavate dal PPR.
- realizza le immagini per lo
documentazione iconica relativa alle
Arte e immagine originali, ispirate anche dallo studio
dell’arte e della comunicazione
visiva;
– utilizza consapevolmente gli
strumenti, le tecniche figurative
(grafiche, pittoriche e plastiche) e
le regole della rappresentazione
visiva per una produzione creativa
che rispecchi le preferenze e lo
stile espressivo personale;
– rielabora creativamente materiali
di uso comune, immagini
fotografiche, scritte, elementi
iconici e visivi per produrre nuove
immagini;
– sceglie le tecniche e i linguaggi più
adeguati per realizzare prodotti
visivi seguendo una precisa finalità
operativa o comunicativa, anche
integrando più codici e facendo
riferimento
ad altre discipline;
– conosce le tipologie del patrimonio
ambientale, sapendone leggere i
significati e i valori estetici, storici
e sociali.
specie botaniche o faunistiche della
scheda scientifica.
Tecnologia (disegno tecnico), Geometria e Aritmetica
INDICAZIONI PER LA PROGETTAZIONE DELLA SCHEDA BOTANICA
ATTIVITÀ DA SVOLGERE INDIVIDUALMENTE
COGNOME…………………………………………………………NOME…………………………………………..CLASSE……………DATA………………
Parte prima
1. Squadra il foglio (apertura del compasso 8 cm + 8 cm).
2. Il perimetro della squadratura del foglio è………………….cm.
3. Prendendo come riferimento orizzontale il lato più lungo del foglio, dividilo, verticalmente, in 3 parti
uguali (che chiameremo sezioni). Utilizza le 2 squadre e il compasso o solamente le 2 squadre.
4. A quale unità frazionaria corrisponde ogni sezione?
Tecnologia (disegno tecnico), Geometria e Aritmetica
INDICAZIONI PER LA PROGETTAZIONE DELLA SCHEDA BOTANICA
ATTIVITÀ DA SVOLGERE INDIVIDUALMENTE
COGNOME…………………………………………………………NOME…………………………………………..CLASSE……………DATA………………
Parte seconda
5. 1/3 del foglio che hai a disposizione deve essere destinata alle illustrazioni, i restanti …………………
(indicare la frazione complementare) sono destinati al testo ma puoi decidere di aggiungere ancora
qualche illustrazione.
6. Dividi a metà, verticalmente, la sezione di foglio che destini alle illustrazioni. Le figure devono
essere centrate rispetto alla linea di mezzeria della sezione disegnata.
7. Disegna due, a piacere, tra i seguenti poligoni, all’interno dei quali saranno contenute le illustrazioni:
quadrato di lato 10 cm;
quadrato inscritto in una circonferenza di raggio 5 cm;
triangolo equilatero di lato 10 cm;
triangolo equilatero inscritto in una circonferenza di raggio 5 cm;
pentagono di lato 6 cm;
pentagono inscritto in una circonferenza di raggio 5 cm;
esagono di lato 5 cm;
esagono inscritto in una circonferenza di raggio 5 cm;
ottagono di lato 4 cm;
ottagono inscritto in una circonferenza di raggio 5 cm;
N. B. a) Quando disegni le figure, la costruzione può superare lo spazio consentito.
b) A secondo del tipo di costruzione che sceglierai, il poligono che disegnerai avrà dimensioni
diverse. Valuta quale costruzione, tra quelle possibili, può permetterti di ottenere un poligono di
dimensioni adeguate a contenere le illustrazioni della specie botanica che hai realizzato o realizzerai,
durante le lezioni di Arte e Immagine.
8. Come già detto al punto 5, se vuoi, nell’area destinata al testo puoi inserire ancora uno spazio per le
illustrazioni. Per fare questo devi disegnare un terzo poligono tra quelli indicati sopra che le
contenga.
Matematica
LETTURA DI DATI BOTANICI DA TABELLE E CALCOLO DEL NUMERO DI PIANTE CHE E’
POSSIBILE OSPITARE IN UNA PORZIONE DI BOSCO URBANO
NOMI DEI COMPONENTI DEL GRUPPO…………………………………………………………………………………………………………………….
CLASSE…………….…DATA………………….
Consegna:
Leggete attentamente il testo, le tabelle e le immagini che seguono. Eseguite le consegne indicate e
rispondete dove richiesto.
LE SPECIE ARBOREE PER IL VERDE PUBBLICO
Gli alberi destinati al verde pubblico devono essere adeguati all’ambiente nel quale vengono impiantati. E’
consigliabile scegliere specie autoctone e compatibili con il paesaggio che abbiano una buona capacità di
adattamento alle condizioni tipiche del territorio e dell’ambiente urbano. La vegetazione arborea svolge
un’importante azione contro l’inquinamento degli insediamenti urbani e la scelta privilegerà le specie che,
secondo studi scientifici, sono più efficaci nell’assorbimento degli inquinanti atmosferici gassosi e delle
polveri sottili. In rapporto allo spazio disponibile e alle specifiche funzioni richieste all’arredo arboreo,
assumono notevole importanza le dimensioni e la forma della chioma della specie/varietà prescelta
considerata nel suo stadio di maturità. Per le piante ad alto fusto si possono individuare tre classi di
grandezza: alberi di grande sviluppo, alberi di media grandezza; alberi piccoli.
E’ stato creato un elenco di specie arboree dotate di buona adattabilità e resistenza alle avversità. Per
rispondere alle necessità di scegliere la specie più adatta per ogni situazione, la moderna produzione
vivaistica mette a disposizione un elevato numero di specie o varietà che si distinguono per portamento della
chioma (fastigiato, colonnare, a globo, compatto, etc.), per dimensione, per resistenza alle malattie, etc., in
modo da offrire un’ampia gamma di possibili utilizzi anche per le zone più difficili. Per ciascuna specie
arborea è indicato un valore di idoneità, come segue:
MA* Specie molto adatta, anche dotata di una spiccata capacità di mitigazione dell'impatto degli
inquinanti gassosi e delle polveri sottili (dati CNR);
MA Specie molto adatta;
A Specie adatta
1. Nelle tabelle 1a), 1b), 1c), individuate le 5 specie che sono state acquisite dal Vivaio regionale di
Albano Vercellese e trapiantate nel Bosco urbano, evidenziandole con i colori.
a) Dite se sono specie di prima, seconda o terza grandezza;
b) Dite se sono specie MA*, MA o A.
Tabella 1 a) SPECIE ARBOREE DI PRIMA GRANDEZZA
Tabella 1 b) SPECIE ARBOREE DI SECONDA GRANDEZZA
Tabella 1 c) SPECIE ARBOREE DI TERZA GRANDEZZA
2. Facendo riferimento alla tabella 2, dite quale sarà lo sviluppo prevedibile in altezza degli Olmi
campestri trapiantati.
3. Nella Figura 1 sottolineate l’immagine di albero che corrisponde alle dimensioni delle Farnie
trapiantate.
Tabella 2
Figura 1
4. Facendo riferimento alla Tabella 3, dite quali tra le 5 specie trapiantate nel Bosco Urbano sono
particolarmente efficaci per la cattura della CO2 atmosferica.
Tabella 3
Ulmus
minor
Suoli fertili e mai molto
aridi.
Ambiti mesofili
anche ruderali.
Efficacia medio alta
nell’abbattimento delle polveri sottili.
Ha la capacità di trasformare
in biomassa 3.660 kg di CO2
Fraxinus
excelsior
Suoli umidi, da sub-acidi
ad acidi o calcarei.
Può vivere da
ambienti planiziali fino a
1400-1500
metri di quota
Efficace nell’abbattimento
delle polveri sottili E’ capace di immagazzinare
più di 3 tonnellate di CO2 in
30 anni.
Morus
nigra
Vegeta senza problemi
in terreni poveri e aridi. E’ una pianta
piuttosto rustica riesce a resistere
bene sia alla
siccità
Efficacia medio alta
nell’abbattimento delle polveri sottili.
5. Dopo aver letto attentamente il testo che segue, guardate la mappa sottostante che mostra un’immagine
aerea del “Bosco Urbano”. Ne è indicata una porzione con un rettangolo a righe. L’area di questo rettangolo
misura 15 m x 100 m = 1500 m2. Calcolate il numero di piante di prima grandezza, giunte a maturità, che è
possibile mettere a dimora in questa porzione di bosco urbano. Per facilitare i vostri calcoli, potete
arrotondare per eccesso alla decina l’area indicata dalla normativa ma non per difetto.
Spazio da destinare a ciascuna pianta giunta a maturità
Sulla superficie destinata a bosco urbano dovranno essere messi a dimora alberi ed arbusti in modo da
garantire, una volta raggiunta la maturità vegetativa, le coperture del suolo di seguito indicate. Tali
coperture sono da calcolarsi in base alle proiezioni della chioma della specie arborea a maturità, secondo la
seguente classificazione:
- per piante di terza grandezza: 28 m2 ;
- per piante di seconda grandezza: tra 28 m2 e 114 m2 ;
- per piante di prima grandezza 114 m2.
N.B. Spiegate il ragionamento svolto per rispondere
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
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……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
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Italiano e Scienze
INDICAZIONI PER LA REALIZZAZIONE DELLA SCHEDA BOTANICA
NOMI DEI COMPONENTI DEL GRUPPO…………………………………………………………………………………………………………………….
CLASSE…………….…DATA………………….
La scheda botanica si può definire come la carta di identità di una pianta. Essa, infatti, è un documento che
riporta tutte le informazioni relative a una determinata specie di pianta. E’ il principale e fondamentale
documento informativo di tutte le specie vegetali esistenti di cui sono contenute le generalità ma anche le
caratteristiche, il comportamento nei confronti delle avversità, la descrizione delle parti vegetali e dei
tempi fioritura e di maturazione dei frutti.
Con le informazioni ricavate dalle ricerche svolte precedentemente, elaborate in modo originale i contenuti
scientifici di una Scheda Botanica per la specie:……………………………………………………...Le informazioni e le immagini
devono essere contenute nello spazio progettato durante la prova di Tecnologia. Le immagini devono essere
quelle disegnate durante l’ora di Arte e Immagine.
La scheda deve contenere nell’ordine le seguenti voci:
1. NOME SCIENTIFICO E NOME COMUNE della specie
2. CLASSIFICAZIONE della specie:
Regno
Divisione
Classe
Ordine
Famiglia
Genere
Specie
3. DESCRIZIONE
Chioma
Corteccia e legno
Rami
Foglie
Fiori
Apparato radicale
4. FIORITURA
5. HABITAT E DISTRIBUZIONE IN ITALIA E NEL PIEMONTE
6. UTILIZZI E CURIOSITA’
7. MALATTIE
GeoScienze
DESCRIZIONE GEOCLIMATICA DEL TERRITORIO E VALUTAZIONE DELL’IMPORTANZA DELLA
CRAZIONE DI UN BOSCO URBANO A VILLANOVA D’ASTI
NOMI DEI COMPONENTI DEL GRUPPO…………………………………………………………………………………………………………………….
CLASSE…………….…DATA………………….
CARATTERISTICHE GEOCLIMATICHE DEL PIEMONTE (DATI ARPA PIEMONTE):
http://rsaonline.arpa.piemonte.it/meteoclima50/clima_ed_indicatori.htm
La regione Piemonte è situata alla testata della Pianura Padana ed è limitata su tre lati da catene montuose,
che occupano la metà del territorio, con le vette più elevate del continente europeo. Tale geografia
caratterizza il clima della regione, zona di incontro di masse d'aria continentali provenienti dalla Piana del
Po, dell'umidità proveniente dal Mediterraneo e delle correnti atlantiche nord-occidentali che interagiscono
con i rilievi innescando frequenti circolazioni locali e favorendo la presenza di microclimi. Nessuna influenza
è esercitata sul clima dalla variazione della latitudine.
In particolare, il territorio di Villanova ricade in un’area in cui il regime meteoclimatico è di tipo
sublitoraneo, preponderante nella zona sud-orientale del Piemonte. Esso mostra un massimo principale di
precipitazioni in autunno, con inverni generalmente molto umidi ed estati calde. Il relativo climatogramma
(Figura 1) evidenzia come in questa stagione la curva delle temperature superi il minimo della precipitazione,
suggerendo un tipo di regime climatico tendente a caratteristiche aride.
Figura 1
Nell’ultimo decennio il numero medio di giorni “caldi” in un anno (caratterizzati da temperatura massima
maggiore di 30°C) è aumentato sulle pianure dell’intera regione e sulle aree collinari. Anche per quanto
riguarda le notti “tropicali”, negli ultimi 10 anni il numero medio annuale di notti “calde”, cioè notti nelle quali
la temperatura minima non è scesa al di sotto dei 20°C, in particolare nelle zone di pianura è incrementato.
Temperature (°C)
Precipitazioni (mm)
Mesi dell’anno
Climatogramma
Grafico che mette in relazione
precipitazioni e temperature
annue di un’area geografica
G F M A M G L A S O N D
IL PIANO PAESAGGISTICO DELLA REGIONE PIEMONTE (DATI REGIONE PIEMONTE COMUNE
DI VILLANOVA D’ASTI)
http://www.regione.piemonte.it/territorio/pianifica/dwd/180515/Fascicolo_illustrativo.pdf
http://www.comuninrete.at.it/Web-comuni-new/sitiComuni/VillanovadAsti_
20PRELIMINARE%20COORDINATO%20PER%20CONFERENZA/Elaborati%20V.A.S/VAS%201%20-
%20Rapporto%20Ambientale.pdf
Il Piano Paesaggistico Regionale della Regione Piemonte individua 7 categorie generali di paesaggio come si
può leggere nella Figura 2. In questi vengono distinti 12 Macroambiti e 76 “Ambiti di Paesaggio”, veri e
propri paesaggi dotati di identità specifica. Per ogni “Ambito di Paesaggio” è stata elaborata una scheda che
riporta la cartografia d’inquadramento, con il perimetro dell’Ambito e dei Comuni che ne fanno parte,
seguita da una breve descrizione del contesto, che ne individua i tratti fisici salienti degli ecosistemi,
descrivendo l’evoluzione naturale morfologica che ha portato all’aspetto naturalistico attuale; segue un
elenco delle Emergenze Fisico-naturalistiche presenti nell’Ambito.
Figura 2
Il territorio di Villanova ricade per oltre il 90% nell’”Ambito di Paesaggio” 66:
Villanova d’Asti
Ambito di Paesaggio 66
“Paesaggio collinare”
Figura 3
Le forme di questo territorio sono caratterizzate in prevalenza dalla presenza dell’altopiano di Poirino,
costituito da depositi alluvionali di tipo limoso-argilloso di un antico fiume che, a causa di movimenti
tettonici, ha deviato il suo corso fino a coincidere con il Po. Si è formata così una superficie sospesa a pochi
metri sopra il livello della pianura. Il territorio ricadente nel comune di Villanova d’Asti si sviluppa per la
maggior parte sul margine Nord-Est dell’altopiano di Poirino, ad una quota variabile tra i 240 e i 274 m s.l.m.,
con una piccola zona lungo la scarpata che tocca quota di 190 m s.l.m.. Nell’area pianeggiante si è
particolarmente sviluppata l’agricoltura intensiva a scapito della biodiversità, che ha visto declinare
progressivamente la varietà di forme viventi animali e vegetali e degli habitat ai quali sono legate. Le
intense pratiche agricole e la loro sempre più spinta meccanizzazione hanno portato ad una maggiore rarità
di specie che, un tempo, erano molto diffuse come l’allodola, il torcicollo e il barbagianni e al contestuale
insediamento di altre particolarmente adattabili alla convivenza con l’uomo, quali la cornacchia grigia.
Le aree boscate coprono solamente il 6,5% del territorio comunale e sono costituite principalmente da
robinieti , anche di derivazione antropica. La Robinia pseudacacia è una specie pioniera alloctona originaria
del Nord America utilizzata per impianti forestali destinati alla produzione di legna da ardere o di paleria
ma tende a estendersi naturalmente su terreni incolti e in boschi diradati. L’insediarsi veloce della robinia in
un bosco naturale, dopo la ceduazione o su terreno scoperto a seguito di frane o sbancamenti, costituisce un
grave fattore di degrado della vegetazione in quanto determina la scomparsa della flora tipica.
Altri tipi di bosco presenti nella zona di scarpata sono:
Querco-carpineto. Con querceti di farnia o rovere è tra le formazioni più vicine all’equilibrio con le
condizioni del Monferrato e racchiude un elevato valore naturalistico e un buon livello di biodiversità.
Alneti di ontano nero, con frassino maggiore: si tratta di formazioni tipiche delle zone a moderato ristagno
d’acqua.
Questi habitat sono caratterizzati da una elevata biodiversità vegetale e anche la componente della fauna
che vi trova rifugio, luogo di sosta e alimentazione è senza dubbio consistente.
Alcuni appezzamenti di terreno sono adibiti ad arboricoltura da legno con piantagioni di pioppi.
PROVA DI COMPRENSIONE DEL TESTO DA SVOLGERE IN GRUPPO:
COMPONENTI:…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
Di seguito troverete alcune affermazioni e dovrete stabilire se siano Vere o False. Per quelle che
stabilirete False, dovrete scrivere l’affermazione Vera.
1. Nel testo si legge:
[…] il territorio di Villanova ricade in un’area in cui il regime meteoclimatico è di tipo sublitoraneo, preponderante nella zona sud-
orientale del Piemonte. Esso mostra un massimo principale di precipitazioni in autunno, con inverni generalmente molto umidi ed
estati calde. Il relativo climatogramma (Figura 1), evidenzia come in questa stagione la curva delle temperature superi il minimo
della precipitazione[…].
a) cerchiate con una matita colorata la porzione di grafico a cui si riferisce il testo.
b) I dati climatici evidenziano che il territorio di Villanova ricade in un’area caratterizzata da un regime climatico
molto arido
2. Ricava dalla Figura 1 le informazioni richieste di seguito:
a) I dati di temperatura sono indicati sull’asse delle y, a sinistra o a destra del grafico? ……………………………………………
b) Le temperature più elevate si registrano nel mese di………………………………………………………………………………………………………..
c) Nel mese di gennaio si registrano in media 40 mm di pioggia
d) Nel periodo autunnale le precipitazioni medie superano i 100 mm.
3. Le notti “tropicali” sono le notti in cui la temperatura scende al di sotto dei 20°C.
4. Nella Figura 3 colorate il contorno che indica il confine del Comune di Villanova d’Asti.
5. Ricava dalle Figure 2 e 3 le informazioni richieste di seguito:
a) Leggi la carta della Figura 2 e cerchia, nella legenda il Macroambito a cui appartiene il territorio di Villanova.
b) Il territorio di Villanova d’Asti ricade interamente nell’Ambito di Paesaggio 66.
c) Il Comune di Villanova confina con il Comune di Valfenera (Figura 3).
6. Il territorio di Villanova d’Asti ricade interamente nell’ Ambito di paesaggio “altopiano di Poirino”.
7. L’area più elevata del territorio è a quota 190 sul l.d.m.
8. Nelle zone pianeggianti, lo sviluppo delle pratiche agricole e la loro meccanizzazione hanno provocato
una forte diminuzione della biodiversità.
9. Le aree boscate occupano il …………………..del Territorio che equivale al numero razionale (=decimale)……………………
10. La Robinia è una specie originaria del Nord America e tende a occupare le aree senza vegetazione e incolte,
favorendo la formazione di boschi con flora tipica locale.
9. Nel Testo si legge
Altri tipi di bosco presenti nella zona di scarpata sono:
Querco-carpineto, con querceti di farnia o rovere è tra le formazioni più vicine all’equilibrio con le condizioni del Monferrato e
racchiude un elevato valore naturalistico e un buon livello di biodiversità.
Alneti di ontano nero, con frassino maggiore: si tratta di formazioni tipiche delle zone a moderato ristagno d’acqua.
Questi habitat sono caratterizzati da una elevata biodiversità vegetale e anche la componente della fauna che vi trova rifugio, luogo
di sosta e alimentazione è senza dubbio consistente.
Spiegate perché, in relazione a quanto avete letto, la creazione del “Bosco urbano” a Villanova d’Asti è un’azione molto importante.
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PROVA DI COMPRENSIONE DEL TESTO DA SVOLGERE IN GRUPPO (soluzione):
COMPONENTI:…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
Di seguito troverete alcune affermazioni e dovrete stabilire se siano Vere o False. Per quelle che
stabilirete False, dovrete scrivere l’affermazione Vera.
11. Nel testo si legge:
[…] il territorio di Villanova ricade in un’area in cui il regime meteoclimatico è di tipo sublitoraneo, preponderante nella zona sud-
orientale del Piemonte. Esso mostra un massimo principale di precipitazioni in autunno, con inverni generalmente molto umidi ed
estati calde. Il relativo climatogramma (Figura 1), evidenzia come in questa stagione la curva delle temperature superi il minimo
della precipitazione[…].
c) cerchiate con una matita colorata la porzione di grafico a cui si riferisce il testo.
d) I dati climatici evidenziano che il territorio di Villanova ricade in un’area caratterizzata da un regime climatico
molto arido
12. Ricava dalla Figura 1 le informazioni richieste di seguito:
e) I dati di temperatura sono indicati sull’asse delle y, a sinistra o a destra del grafico? Sinistra………………
f) Le temperature più elevate si registrano nel mese di Luglio……………………………………………………………………………………………..
g) Nel mese di gennaio si registrano in media 40 mm di pioggia
h) Nel periodo autunnale le precipitazioni medie superano i 100 mm.
13. Le notti “tropicali” sono le notti in cui la temperatura scende al di sotto dei 20°C.
14. Nella Figura 3 colorate il contorno che indica il confine del Comune di Villanova d’Asti.
15. Ricava dalle Figure 2 e 3 le informazioni richieste di seguito:
d) Leggi la carta della Figura 2 e cerchia, nella legenda il Macroambito a cui appartiene il territorio di Villanova.
e) Il territorio di Villanova d’Asti ricade interamente nell’Ambito di Paesaggio 66.
f) Il Comune di Villanova confina con il Comune di Valfenera (Figura 3).
16. Il territorio di Villanova d’Asti ricade interamente nell’ Ambito di paesaggio “altopiano di Poirino”.
17. L’area più elevata del territorio è a quota 190 sul l.d.m.
18. Nelle zone pianeggianti, lo sviluppo delle pratiche agricole e la loro meccanizzazione hanno provocato
una forte diminuzione della biodiversità.
19. Le aree boscate occupano il 6,5% del Territorio che equivale al numero razionale (=decimale) 0,065
20. La Robinia è una specie originaria del Nord America e tende a occupare le aree senza vegetazione e incolte,
favorendo la formazione di boschi con flora tipica locale.
9. Nel Testo si legge
Altri tipi di bosco presenti nella zona di scarpata sono:
Querco-carpineto, con querceti di farnia o rovere è tra le formazioni più vicine all’equilibrio con le condizioni del Monferrato e
racchiude un elevato valore naturalistico e un buon livello di biodiversità.
Alneti di ontano nero, con frassino maggiore: si tratta di formazioni tipiche delle zone a moderato ristagno d’acqua.
Questi habitat sono caratterizzati da una elevata biodiversità vegetale e anche la componente della fauna che vi trova rifugio, luogo
di sosta e alimentazione è senza dubbio consistente.
Spiegate perché, in relazione a quanto avete letto, la creazione del “Bosco urbano” a Villanova d’Asti è un’azione molto importante.
Risposta individuale
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