Realizzazione di schede botanica per la creazione di un ... · Finalità Educative Lo spazio del...

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Realizzazione di schede botanica per la creazione di un archivio informativo sul Bosco Urbano da presentare in occasione della “Festa della Terra” e di Pannelli informativi per la presentazione dell’area ai visitatori. Obiettivi Generali del Progetto Finalità Educative Lo spazio del “Bosco Urbano” dovrà rappresentare una realtà quanto più possibile simile a quella di un’area forestale naturale. Tuttavia, per la sua collocazione specifica in un’area antropizzata e per la sua funzione protettiva in relazione agli innumerevoli aspetti di rischio ambientale (riscaldamento globale, inquinamento da polveri sottili e ossidi di azoto, inquinamento acustico, ecc.) esso si connota come un elemento di notevole valenza nella salvaguardia dell’ambiente di vita dell’uomo e degli organismi viventi in generale. I ragazzi dovranno divenire consapevoli dell’urgenza di intervento che le questioni ambientali richiedono e dell’importanza che gli ambienti naturali rivestono nella loro soluzione. Un obiettivo siffatto potrà essere raggiunto con lo sviluppo di comportamenti responsabili, attraverso azioni impegnate di cura e tutela diretta dei beni naturali di cui i ragazzi potranno divenire i tenutari e della cui salvaguardia saranno garanti. Finalità didattiche In qualità di rappresentante di un ecosistema naturale, il Bosco Urbano si presta a svolgere una funzione altamente didattica nella conoscenza dei regni dei viventi e delle relazioni ecologiche che sussistono nei sistemi naturali tra i viventi e tra questi e l’ambiente. I ragazzi dovranno acquisire progressivamente il quadro dei complessi avvenimenti che hanno luogo in un bosco. Diverranno consapevoli della specificità geoclimatica del loro territorio e delle specie viventi che questo può ospitare. Scopriranno la ricchezza di biodiversità che ogni strato di bosco possiede per le sue peculiarità. Lo scopo del compito autentico sarà quello di allargare l’orizzonte conoscitivo dei ragazzi, in particolare quello scientifico. Gli alunni varcheranno il confine delle pagine del testo di Scienze per arrivare alla ricerca sul campo e all’indagine sul territorio, attraverso una pluralità di azioni che coinvolgeranno in modo trasversale le discipline umanistiche e quelle artistiche e tecnico- scientifiche. L’esperienza arricchirà gli alunni anche negli aspetti metodologici, sia per quanto attiene all’acquisizione delle informazioni che alla loro elaborazione e presentazione. I metodi di ricerca potranno spaziare da quello più tradizionale sui testi, a quello in rete, all’intervista, alla ricerca sul campo. Allo stesso modo l’elaborazione dei dati e la presentazione dei risultati potrà avvalersi di mezzi e supporti tradizionali e, contestualmente, potrà fare uso delle nuove tecnologie.

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Realizzazione di schede botanica per la creazione di un archivio informativo sul Bosco Urbano

da presentare in occasione della “Festa della Terra” e di Pannelli informativi per la

presentazione dell’area ai visitatori.

Obiettivi Generali del Progetto

Finalità Educative Lo spazio del “Bosco Urbano” dovrà rappresentare una realtà quanto più

possibile simile a quella di un’area forestale naturale. Tuttavia, per la sua collocazione specifica in

un’area antropizzata e per la sua funzione protettiva in relazione agli innumerevoli aspetti di

rischio ambientale (riscaldamento globale, inquinamento da polveri sottili e ossidi di azoto,

inquinamento acustico, ecc.) esso si connota come un elemento di notevole valenza nella

salvaguardia dell’ambiente di vita dell’uomo e degli organismi viventi in generale. I ragazzi dovranno

divenire consapevoli dell’urgenza di intervento che le questioni ambientali richiedono e

dell’importanza che gli ambienti naturali rivestono nella loro soluzione.

Un obiettivo siffatto potrà essere raggiunto con lo sviluppo di comportamenti responsabili,

attraverso azioni impegnate di cura e tutela diretta dei beni naturali di cui i ragazzi potranno

divenire i tenutari e della cui salvaguardia saranno garanti.

Finalità didattiche In qualità di rappresentante di un ecosistema naturale, il Bosco Urbano si

presta a svolgere una funzione altamente didattica nella conoscenza dei regni dei viventi e delle

relazioni ecologiche che sussistono nei sistemi naturali tra i viventi e tra questi e l’ambiente. I

ragazzi dovranno acquisire progressivamente il quadro dei complessi avvenimenti che hanno luogo in

un bosco. Diverranno consapevoli della specificità geoclimatica del loro territorio e delle specie

viventi che questo può ospitare. Scopriranno la ricchezza di biodiversità che ogni strato di bosco

possiede per le sue peculiarità.

Lo scopo del compito autentico sarà quello di allargare l’orizzonte conoscitivo dei ragazzi, in

particolare quello scientifico. Gli alunni varcheranno il confine delle pagine del testo di Scienze per

arrivare alla ricerca sul campo e all’indagine sul territorio, attraverso una pluralità di azioni che

coinvolgeranno in modo trasversale le discipline umanistiche e quelle artistiche e tecnico-

scientifiche. L’esperienza arricchirà gli alunni anche negli aspetti metodologici, sia per quanto

attiene all’acquisizione delle informazioni che alla loro elaborazione e presentazione. I metodi di

ricerca potranno spaziare da quello più tradizionale sui testi, a quello in rete, all’intervista, alla

ricerca sul campo. Allo stesso modo l’elaborazione dei dati e la presentazione dei risultati potrà

avvalersi di mezzi e supporti tradizionali e, contestualmente, potrà fare uso delle nuove tecnologie.

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Traguardi relativi alle competenze chiave europee

Il lavoro proposto offre l’opportunità di sviluppare e mettere alla prova tutte le competenze previste

dal Consiglio Europeo in relazione alla definizione delle strategie per l’apprendimento permanente.

1. Comunicazione nella madrelingua

Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari

contesti: sociali, culturali, scientifici, tecnologici. Redigere relazioni tecniche e documentare le attività

individuali e di gruppo relative a situazioni professionali.

2. Comunicazione nelle lingue straniere

Padroneggiare la lingua inglese e un’altra lingua comunitaria per scopi comunicativi, utilizzando anche i

linguaggi settoriali previsti dai percorsi di studio.

3. Competenze matematiche e competenze di base in scienza e tecnologia

Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente

informazioni qualitative e quantitative. Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici

e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.

4. Competenza digitale

Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie

espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.

Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare.

5. Imparare a imparare

Partecipare attivamente alle attività portando il proprio contributo personale. Reperire, organizzare,

utilizzare informazioni da fonti diverse per assolvere un determinato compito; organizzare il

proprio apprendimento; acquisire abilità di studio.

6. Competenze sociali e civiche

Agire in modo autonomo e responsabile, conoscendo e osservando regole e norme, con

particolare riferimento alla Costituzione. Collaborare e partecipare comprendendo i diversi punti di vista

delle persone.

7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità

Risolvere i problemi che si incontrano nella vita e nel lavoro e proporre soluzioni; scegliere tra

opzioni diverse; prendere decisioni; agire con flessibilità; progettare e pianificare; conoscere l’ambiente in

cui si opera anche in relazione alle proprie risorse.

8. Consapevolezza ed espressione culturale

Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e

valorizzazione. Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una

prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro. Riconoscere gli aspetti geografici,

ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche,

economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo.

Comprendere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea e l’importanza che

riveste la pratica dell’attività motorio-sportiva per il benessere individuale e collettivo.

Nello specifico:

Competenza Chiave Obiettivi generali Obiettivo specifico

Comunicazione nella madrelingua

Italiano

L’alunno:

- ascolta testi prodotti da altri,

anche trasmessi dai media;

- interviene in una conversazione o in

una discussione, fornendo un

positivo contributo personale;

- ascolta testi applicando tecniche di

supporto alla comprensione: durante

l’ascolto.

L’alunno:

- - ricerca informazioni di sugli

aspetti botanici e faunistici delle

specie che popoleranno il Bosco

Urbano, utilizzando fonti diverse:

testi, siti web, video;

- - raccoglie, riformulandole, le

informazioni sotto forma di

appunti, schemi, tabelle.

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- riferisce oralmente su un

argomento di studio esplicitando lo

scopo e presentandolo in modo

chiaro: esporre le informazioni

secondo un ordine prestabilito e

coerente, usare un registro

adeguato all’argomento e alla

situazione, controllare il lessico

specifico, precisare le fonti e

servirsi eventualmente di materiali

di supporto (cartine, tabelle,

grafici);

- argomenta la propria tesi su un

tema affrontato nello studio e nel

dialogo in classe con dati pertinenti

e motivazioni valide;

- utilizza testi funzionali di vario

tipo per affrontare situazioni della

vita quotidiana;

- ricava informazioni esplicite e

implicite da testi espositivi, per

documentarsi su un argomento

specifico o per realizzare scopi

pratici;

- ricava informazioni sfruttando le

varie parti di un manuale di studio;

- confronta, su uno stesso

argomento, informazioni ricavabili

da più fonti;

- riformula in modo sintetico le

informazioni selezionate e le

riorganizza in modo personale;

- formula in collaborazione con i

compagni ipotesi interpretative

fondate sul testo;

- scrive testi di forma diversa sulla

base di modelli sperimentati,

adeguandoli a situazione, argomento,

scopo, destinatario, e selezionando il

registro più adeguato;

- utilizza la videoscrittura per i

propri testi, curandone

l’impaginazione; scrivere testi

digitali anche come supporto

all’esposizione orale;

- - confrontandosi con i compagni di

gruppo, seleziona le informazioni;

- - redige una scheda scientifica

(botanica o faunistica) secondo lo

schema indicato, in formato

digitale.

-

Comunicazione nelle lingue

straniere

Inglese e Francese

L’alunno:

- - legge globalmente testi

relativamente lunghi per trovare

informazioni specifiche relative ai

propri interessi e a contenuti di

studio di altre discipline;

L’alunno:

- traduce in Inglese e in Francese

gli aspetti più importanti delle

informazioni scientifiche

selezionate.

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- scrive brevi resoconti che si

avvalgano di lessico sostanzialmente

appropriato e di sintassi

elementare.

Competenze matematiche e

competenze di base in scienza e

tecnologia

Matematica

Scienze

Tecnologia

L’alunno:

- comprende il significato di

percentuale e la sa calcolare

utilizzando strategie diverse;

- riprodurre figure e disegni

geometrici, utilizzando in modo

appropriato e con accuratezza

opportuni strumenti;

- rappresenta insiemi di dati, anche

facendo uso di un foglio elettronico;

- riconoscere somiglianze e

differenze del funzionamento delle

diverse specie di viventi;

- comprende il senso delle grandi

classificazioni;

- realizza esperienze quali ad

esempio le coltivazioni;

- osserva la variabilità in individui

della stessa specie;

- realizza esperienze quali ad

esempio: dissezione di una pianta,

modellizzazione di una cellula,

osservazione di cellule vegetali al

microscopio, coltivazione di muffe e

microorganismi;

- assume comportamenti

ecologicamente sostenibili. Rispetta

e preservare la biodiversità nei

sistemi ambientali. Realizza

esperienze quali ad esempio:

costruzione di nidi per uccelli

selvatici, adozione di un bosco;

- impiega gli strumenti e le regole

del disegno tecnico nella

rappresentazione di oggetti o

processi;

- valuta le conseguenze di scelte e

decisioni relative a situazioni

problematiche.

L’alunno:

- calcola la % dell’area destinata

all’impianto temporaneo delle

piantine in relazione all’area totale

del Bosco Urbano;

- calcola frazioni e % dell’area del

foglio che conterrà la scheda

botanica.

- disegna le figure geometriche

assegnate per la progettazione

della scheda scientifica;

- realizza il grafico di diffusione

sul territorio della specie scelta a

partire da una tabella, facendo uso

del foglio elettronico;

- osserva cellule animali e vegetali e

ne riporta le differenze con

disegni;

- semina vegetali e ne osserva le

fasi di germinazione e crescita,

riportando le osservazioni;

- partecipa alle attività di scoperta

e realizzazione del Bosco Urbano;

- progetta e realizza la scheda

scientifica, applicando le regole

procedurali del disegno tecnico per

rappresentare le forme geometriche

assegnate;

- controlla lo spazio del foglio per

ottenere una distribuzione

equilibrata delle figure disegnate.

Competenza digitale L’alunno:

- - utilizza strumenti di

comunicazione visiva e multimediale,

L’alunno:

- realizza elaborati con programmi

applicativi digitali (PPT, Prezi,

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anche con riferimento alle strategie

espressive e agli strumenti tecnici

della comunicazione in rete;

- utilizza le reti e gli strumenti

informatici nelle attività di studio,

ricerca e approfondimento

disciplinare.

Powtoon ecc) per presentare i

risultati del suo lavoro.

- ricerca informazioni nella rete,

utilizzando i più comuni motori di

ricerca sulla base delle indicazioni

dell’insegnante.

Imparare a imparare

L’alunno:

- partecipa attivamente alle attività

portando il proprio contributo

personale.

- reperisce, organizza, utilizza

informazioni da fonti diverse per

assolvere un determinato compito;

- organizza il proprio apprendimento

e acquisisce abilità di studio.

Competenze sociali e civiche L’alunno:

- Agisce in modo autonomo e

responsabile, conoscendo

e osservando regole e norme;

- collabora e partecipa

comprendendo i diversi punti di vista

dei compagni e degli adulti.

Consapevolezza ed espressione

culturale

Geografia

L’alunno:

– si orienta sulle carte in base ai

punti cardinali, a punti di

riferimento fissi e anche attraverso

l’utilizzo dei programmi multimediali

di visualizzazione dall’alto;

– legge e interpreta vari tipi di

carte geografiche (da quella

topografica al planisfero),

utilizzando scale di riduzione,

coordinate geografiche e

simbologia;

– utilizza strumenti tradizionali per

comprendere e comunicare fatti e

fenomeni territoriali;

– interpreta i alcuni caratteri del

paesaggio relativo al territorio in

cui vive;

– conosce temi e problemi di tutela

del paesaggio come patrimonio

naturale e culturale e progettare

azioni di valorizzazione;

– consolida il concetto di regione

geografica (fisica, climatica,

storica, economica) applicandola al

territorio in cui vive;

– idea e progetta elaborati

ricercando soluzioni creative

L’alunno:

- riconosce sulla carta regionale

gli ambiti di paesaggio a cui

appartiene il proprio territorio e i

principali aspetti paesaggistici;

- seleziona le informazioni dal Piano

Paesaggistico Regionale relative

all’ambito di paesaggio a cui il

territorio in cui vive per;

- scrive un breve testo informativo

per la scheda scientifica, utilizzando

e rielaborando in forma personale le

informazioni ricavate dal PPR.

- realizza le immagini per lo

documentazione iconica relativa alle

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Arte e immagine originali, ispirate anche dallo studio

dell’arte e della comunicazione

visiva;

– utilizza consapevolmente gli

strumenti, le tecniche figurative

(grafiche, pittoriche e plastiche) e

le regole della rappresentazione

visiva per una produzione creativa

che rispecchi le preferenze e lo

stile espressivo personale;

– rielabora creativamente materiali

di uso comune, immagini

fotografiche, scritte, elementi

iconici e visivi per produrre nuove

immagini;

– sceglie le tecniche e i linguaggi più

adeguati per realizzare prodotti

visivi seguendo una precisa finalità

operativa o comunicativa, anche

integrando più codici e facendo

riferimento

ad altre discipline;

– conosce le tipologie del patrimonio

ambientale, sapendone leggere i

significati e i valori estetici, storici

e sociali.

specie botaniche o faunistiche della

scheda scientifica.

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Tecnologia (disegno tecnico), Geometria e Aritmetica

INDICAZIONI PER LA PROGETTAZIONE DELLA SCHEDA BOTANICA

ATTIVITÀ DA SVOLGERE INDIVIDUALMENTE

COGNOME…………………………………………………………NOME…………………………………………..CLASSE……………DATA………………

Parte prima

1. Squadra il foglio (apertura del compasso 8 cm + 8 cm).

2. Il perimetro della squadratura del foglio è………………….cm.

3. Prendendo come riferimento orizzontale il lato più lungo del foglio, dividilo, verticalmente, in 3 parti

uguali (che chiameremo sezioni). Utilizza le 2 squadre e il compasso o solamente le 2 squadre.

4. A quale unità frazionaria corrisponde ogni sezione?

Tecnologia (disegno tecnico), Geometria e Aritmetica

INDICAZIONI PER LA PROGETTAZIONE DELLA SCHEDA BOTANICA

ATTIVITÀ DA SVOLGERE INDIVIDUALMENTE

COGNOME…………………………………………………………NOME…………………………………………..CLASSE……………DATA………………

Parte seconda

5. 1/3 del foglio che hai a disposizione deve essere destinata alle illustrazioni, i restanti …………………

(indicare la frazione complementare) sono destinati al testo ma puoi decidere di aggiungere ancora

qualche illustrazione.

6. Dividi a metà, verticalmente, la sezione di foglio che destini alle illustrazioni. Le figure devono

essere centrate rispetto alla linea di mezzeria della sezione disegnata.

7. Disegna due, a piacere, tra i seguenti poligoni, all’interno dei quali saranno contenute le illustrazioni:

quadrato di lato 10 cm;

quadrato inscritto in una circonferenza di raggio 5 cm;

triangolo equilatero di lato 10 cm;

triangolo equilatero inscritto in una circonferenza di raggio 5 cm;

pentagono di lato 6 cm;

pentagono inscritto in una circonferenza di raggio 5 cm;

esagono di lato 5 cm;

esagono inscritto in una circonferenza di raggio 5 cm;

ottagono di lato 4 cm;

ottagono inscritto in una circonferenza di raggio 5 cm;

N. B. a) Quando disegni le figure, la costruzione può superare lo spazio consentito.

b) A secondo del tipo di costruzione che sceglierai, il poligono che disegnerai avrà dimensioni

diverse. Valuta quale costruzione, tra quelle possibili, può permetterti di ottenere un poligono di

dimensioni adeguate a contenere le illustrazioni della specie botanica che hai realizzato o realizzerai,

durante le lezioni di Arte e Immagine.

8. Come già detto al punto 5, se vuoi, nell’area destinata al testo puoi inserire ancora uno spazio per le

illustrazioni. Per fare questo devi disegnare un terzo poligono tra quelli indicati sopra che le

contenga.

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Matematica

LETTURA DI DATI BOTANICI DA TABELLE E CALCOLO DEL NUMERO DI PIANTE CHE E’

POSSIBILE OSPITARE IN UNA PORZIONE DI BOSCO URBANO

NOMI DEI COMPONENTI DEL GRUPPO…………………………………………………………………………………………………………………….

CLASSE…………….…DATA………………….

Consegna:

Leggete attentamente il testo, le tabelle e le immagini che seguono. Eseguite le consegne indicate e

rispondete dove richiesto.

LE SPECIE ARBOREE PER IL VERDE PUBBLICO

Gli alberi destinati al verde pubblico devono essere adeguati all’ambiente nel quale vengono impiantati. E’

consigliabile scegliere specie autoctone e compatibili con il paesaggio che abbiano una buona capacità di

adattamento alle condizioni tipiche del territorio e dell’ambiente urbano. La vegetazione arborea svolge

un’importante azione contro l’inquinamento degli insediamenti urbani e la scelta privilegerà le specie che,

secondo studi scientifici, sono più efficaci nell’assorbimento degli inquinanti atmosferici gassosi e delle

polveri sottili. In rapporto allo spazio disponibile e alle specifiche funzioni richieste all’arredo arboreo,

assumono notevole importanza le dimensioni e la forma della chioma della specie/varietà prescelta

considerata nel suo stadio di maturità. Per le piante ad alto fusto si possono individuare tre classi di

grandezza: alberi di grande sviluppo, alberi di media grandezza; alberi piccoli.

E’ stato creato un elenco di specie arboree dotate di buona adattabilità e resistenza alle avversità. Per

rispondere alle necessità di scegliere la specie più adatta per ogni situazione, la moderna produzione

vivaistica mette a disposizione un elevato numero di specie o varietà che si distinguono per portamento della

chioma (fastigiato, colonnare, a globo, compatto, etc.), per dimensione, per resistenza alle malattie, etc., in

modo da offrire un’ampia gamma di possibili utilizzi anche per le zone più difficili. Per ciascuna specie

arborea è indicato un valore di idoneità, come segue:

MA* Specie molto adatta, anche dotata di una spiccata capacità di mitigazione dell'impatto degli

inquinanti gassosi e delle polveri sottili (dati CNR);

MA Specie molto adatta;

A Specie adatta

1. Nelle tabelle 1a), 1b), 1c), individuate le 5 specie che sono state acquisite dal Vivaio regionale di

Albano Vercellese e trapiantate nel Bosco urbano, evidenziandole con i colori.

a) Dite se sono specie di prima, seconda o terza grandezza;

b) Dite se sono specie MA*, MA o A.

Tabella 1 a) SPECIE ARBOREE DI PRIMA GRANDEZZA

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Tabella 1 b) SPECIE ARBOREE DI SECONDA GRANDEZZA

Tabella 1 c) SPECIE ARBOREE DI TERZA GRANDEZZA

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2. Facendo riferimento alla tabella 2, dite quale sarà lo sviluppo prevedibile in altezza degli Olmi

campestri trapiantati.

3. Nella Figura 1 sottolineate l’immagine di albero che corrisponde alle dimensioni delle Farnie

trapiantate.

Tabella 2

Figura 1

4. Facendo riferimento alla Tabella 3, dite quali tra le 5 specie trapiantate nel Bosco Urbano sono

particolarmente efficaci per la cattura della CO2 atmosferica.

Tabella 3

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Ulmus

minor

Suoli fertili e mai molto

aridi.

Ambiti mesofili

anche ruderali.

Efficacia medio alta

nell’abbattimento delle polveri sottili.

Ha la capacità di trasformare

in biomassa 3.660 kg di CO2

Fraxinus

excelsior

Suoli umidi, da sub-acidi

ad acidi o calcarei.

Può vivere da

ambienti planiziali fino a

1400-1500

metri di quota

Efficace nell’abbattimento

delle polveri sottili E’ capace di immagazzinare

più di 3 tonnellate di CO2 in

30 anni.

Morus

nigra

Vegeta senza problemi

in terreni poveri e aridi. E’ una pianta

piuttosto rustica riesce a resistere

bene sia alla

siccità

Efficacia medio alta

nell’abbattimento delle polveri sottili.

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5. Dopo aver letto attentamente il testo che segue, guardate la mappa sottostante che mostra un’immagine

aerea del “Bosco Urbano”. Ne è indicata una porzione con un rettangolo a righe. L’area di questo rettangolo

misura 15 m x 100 m = 1500 m2. Calcolate il numero di piante di prima grandezza, giunte a maturità, che è

possibile mettere a dimora in questa porzione di bosco urbano. Per facilitare i vostri calcoli, potete

arrotondare per eccesso alla decina l’area indicata dalla normativa ma non per difetto.

Spazio da destinare a ciascuna pianta giunta a maturità

Sulla superficie destinata a bosco urbano dovranno essere messi a dimora alberi ed arbusti in modo da

garantire, una volta raggiunta la maturità vegetativa, le coperture del suolo di seguito indicate. Tali

coperture sono da calcolarsi in base alle proiezioni della chioma della specie arborea a maturità, secondo la

seguente classificazione:

- per piante di terza grandezza: 28 m2 ;

- per piante di seconda grandezza: tra 28 m2 e 114 m2 ;

- per piante di prima grandezza 114 m2.

N.B. Spiegate il ragionamento svolto per rispondere

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………………........................................................................

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Italiano e Scienze

INDICAZIONI PER LA REALIZZAZIONE DELLA SCHEDA BOTANICA

NOMI DEI COMPONENTI DEL GRUPPO…………………………………………………………………………………………………………………….

CLASSE…………….…DATA………………….

La scheda botanica si può definire come la carta di identità di una pianta. Essa, infatti, è un documento che

riporta tutte le informazioni relative a una determinata specie di pianta. E’ il principale e fondamentale

documento informativo di tutte le specie vegetali esistenti di cui sono contenute le generalità ma anche le

caratteristiche, il comportamento nei confronti delle avversità, la descrizione delle parti vegetali e dei

tempi fioritura e di maturazione dei frutti.

Con le informazioni ricavate dalle ricerche svolte precedentemente, elaborate in modo originale i contenuti

scientifici di una Scheda Botanica per la specie:……………………………………………………...Le informazioni e le immagini

devono essere contenute nello spazio progettato durante la prova di Tecnologia. Le immagini devono essere

quelle disegnate durante l’ora di Arte e Immagine.

La scheda deve contenere nell’ordine le seguenti voci:

1. NOME SCIENTIFICO E NOME COMUNE della specie

2. CLASSIFICAZIONE della specie:

Regno

Divisione

Classe

Ordine

Famiglia

Genere

Specie

3. DESCRIZIONE

Chioma

Corteccia e legno

Rami

Foglie

Fiori

Apparato radicale

4. FIORITURA

5. HABITAT E DISTRIBUZIONE IN ITALIA E NEL PIEMONTE

6. UTILIZZI E CURIOSITA’

7. MALATTIE

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GeoScienze

DESCRIZIONE GEOCLIMATICA DEL TERRITORIO E VALUTAZIONE DELL’IMPORTANZA DELLA

CRAZIONE DI UN BOSCO URBANO A VILLANOVA D’ASTI

NOMI DEI COMPONENTI DEL GRUPPO…………………………………………………………………………………………………………………….

CLASSE…………….…DATA………………….

CARATTERISTICHE GEOCLIMATICHE DEL PIEMONTE (DATI ARPA PIEMONTE):

http://rsaonline.arpa.piemonte.it/meteoclima50/clima_ed_indicatori.htm

La regione Piemonte è situata alla testata della Pianura Padana ed è limitata su tre lati da catene montuose,

che occupano la metà del territorio, con le vette più elevate del continente europeo. Tale geografia

caratterizza il clima della regione, zona di incontro di masse d'aria continentali provenienti dalla Piana del

Po, dell'umidità proveniente dal Mediterraneo e delle correnti atlantiche nord-occidentali che interagiscono

con i rilievi innescando frequenti circolazioni locali e favorendo la presenza di microclimi. Nessuna influenza

è esercitata sul clima dalla variazione della latitudine.

In particolare, il territorio di Villanova ricade in un’area in cui il regime meteoclimatico è di tipo

sublitoraneo, preponderante nella zona sud-orientale del Piemonte. Esso mostra un massimo principale di

precipitazioni in autunno, con inverni generalmente molto umidi ed estati calde. Il relativo climatogramma

(Figura 1) evidenzia come in questa stagione la curva delle temperature superi il minimo della precipitazione,

suggerendo un tipo di regime climatico tendente a caratteristiche aride.

Figura 1

Nell’ultimo decennio il numero medio di giorni “caldi” in un anno (caratterizzati da temperatura massima

maggiore di 30°C) è aumentato sulle pianure dell’intera regione e sulle aree collinari. Anche per quanto

riguarda le notti “tropicali”, negli ultimi 10 anni il numero medio annuale di notti “calde”, cioè notti nelle quali

la temperatura minima non è scesa al di sotto dei 20°C, in particolare nelle zone di pianura è incrementato.

Temperature (°C)

Precipitazioni (mm)

Mesi dell’anno

Climatogramma

Grafico che mette in relazione

precipitazioni e temperature

annue di un’area geografica

G F M A M G L A S O N D

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IL PIANO PAESAGGISTICO DELLA REGIONE PIEMONTE (DATI REGIONE PIEMONTE COMUNE

DI VILLANOVA D’ASTI)

http://www.regione.piemonte.it/territorio/pianifica/dwd/180515/Fascicolo_illustrativo.pdf

http://www.comuninrete.at.it/Web-comuni-new/sitiComuni/VillanovadAsti_

20PRELIMINARE%20COORDINATO%20PER%20CONFERENZA/Elaborati%20V.A.S/VAS%201%20-

%20Rapporto%20Ambientale.pdf

Il Piano Paesaggistico Regionale della Regione Piemonte individua 7 categorie generali di paesaggio come si

può leggere nella Figura 2. In questi vengono distinti 12 Macroambiti e 76 “Ambiti di Paesaggio”, veri e

propri paesaggi dotati di identità specifica. Per ogni “Ambito di Paesaggio” è stata elaborata una scheda che

riporta la cartografia d’inquadramento, con il perimetro dell’Ambito e dei Comuni che ne fanno parte,

seguita da una breve descrizione del contesto, che ne individua i tratti fisici salienti degli ecosistemi,

descrivendo l’evoluzione naturale morfologica che ha portato all’aspetto naturalistico attuale; segue un

elenco delle Emergenze Fisico-naturalistiche presenti nell’Ambito.

Figura 2

Il territorio di Villanova ricade per oltre il 90% nell’”Ambito di Paesaggio” 66:

Villanova d’Asti

Ambito di Paesaggio 66

“Paesaggio collinare”

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Figura 3

Le forme di questo territorio sono caratterizzate in prevalenza dalla presenza dell’altopiano di Poirino,

costituito da depositi alluvionali di tipo limoso-argilloso di un antico fiume che, a causa di movimenti

tettonici, ha deviato il suo corso fino a coincidere con il Po. Si è formata così una superficie sospesa a pochi

metri sopra il livello della pianura. Il territorio ricadente nel comune di Villanova d’Asti si sviluppa per la

maggior parte sul margine Nord-Est dell’altopiano di Poirino, ad una quota variabile tra i 240 e i 274 m s.l.m.,

con una piccola zona lungo la scarpata che tocca quota di 190 m s.l.m.. Nell’area pianeggiante si è

particolarmente sviluppata l’agricoltura intensiva a scapito della biodiversità, che ha visto declinare

progressivamente la varietà di forme viventi animali e vegetali e degli habitat ai quali sono legate. Le

intense pratiche agricole e la loro sempre più spinta meccanizzazione hanno portato ad una maggiore rarità

di specie che, un tempo, erano molto diffuse come l’allodola, il torcicollo e il barbagianni e al contestuale

insediamento di altre particolarmente adattabili alla convivenza con l’uomo, quali la cornacchia grigia.

Le aree boscate coprono solamente il 6,5% del territorio comunale e sono costituite principalmente da

robinieti , anche di derivazione antropica. La Robinia pseudacacia è una specie pioniera alloctona originaria

del Nord America utilizzata per impianti forestali destinati alla produzione di legna da ardere o di paleria

ma tende a estendersi naturalmente su terreni incolti e in boschi diradati. L’insediarsi veloce della robinia in

un bosco naturale, dopo la ceduazione o su terreno scoperto a seguito di frane o sbancamenti, costituisce un

grave fattore di degrado della vegetazione in quanto determina la scomparsa della flora tipica.

Altri tipi di bosco presenti nella zona di scarpata sono:

Querco-carpineto. Con querceti di farnia o rovere è tra le formazioni più vicine all’equilibrio con le

condizioni del Monferrato e racchiude un elevato valore naturalistico e un buon livello di biodiversità.

Alneti di ontano nero, con frassino maggiore: si tratta di formazioni tipiche delle zone a moderato ristagno

d’acqua.

Questi habitat sono caratterizzati da una elevata biodiversità vegetale e anche la componente della fauna

che vi trova rifugio, luogo di sosta e alimentazione è senza dubbio consistente.

Alcuni appezzamenti di terreno sono adibiti ad arboricoltura da legno con piantagioni di pioppi.

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PROVA DI COMPRENSIONE DEL TESTO DA SVOLGERE IN GRUPPO:

COMPONENTI:…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

Di seguito troverete alcune affermazioni e dovrete stabilire se siano Vere o False. Per quelle che

stabilirete False, dovrete scrivere l’affermazione Vera.

1. Nel testo si legge:

[…] il territorio di Villanova ricade in un’area in cui il regime meteoclimatico è di tipo sublitoraneo, preponderante nella zona sud-

orientale del Piemonte. Esso mostra un massimo principale di precipitazioni in autunno, con inverni generalmente molto umidi ed

estati calde. Il relativo climatogramma (Figura 1), evidenzia come in questa stagione la curva delle temperature superi il minimo

della precipitazione[…].

a) cerchiate con una matita colorata la porzione di grafico a cui si riferisce il testo.

b) I dati climatici evidenziano che il territorio di Villanova ricade in un’area caratterizzata da un regime climatico

molto arido

2. Ricava dalla Figura 1 le informazioni richieste di seguito:

a) I dati di temperatura sono indicati sull’asse delle y, a sinistra o a destra del grafico? ……………………………………………

b) Le temperature più elevate si registrano nel mese di………………………………………………………………………………………………………..

c) Nel mese di gennaio si registrano in media 40 mm di pioggia

d) Nel periodo autunnale le precipitazioni medie superano i 100 mm.

3. Le notti “tropicali” sono le notti in cui la temperatura scende al di sotto dei 20°C.

4. Nella Figura 3 colorate il contorno che indica il confine del Comune di Villanova d’Asti.

5. Ricava dalle Figure 2 e 3 le informazioni richieste di seguito:

a) Leggi la carta della Figura 2 e cerchia, nella legenda il Macroambito a cui appartiene il territorio di Villanova.

b) Il territorio di Villanova d’Asti ricade interamente nell’Ambito di Paesaggio 66.

c) Il Comune di Villanova confina con il Comune di Valfenera (Figura 3).

6. Il territorio di Villanova d’Asti ricade interamente nell’ Ambito di paesaggio “altopiano di Poirino”.

7. L’area più elevata del territorio è a quota 190 sul l.d.m.

8. Nelle zone pianeggianti, lo sviluppo delle pratiche agricole e la loro meccanizzazione hanno provocato

una forte diminuzione della biodiversità.

9. Le aree boscate occupano il …………………..del Territorio che equivale al numero razionale (=decimale)……………………

10. La Robinia è una specie originaria del Nord America e tende a occupare le aree senza vegetazione e incolte,

favorendo la formazione di boschi con flora tipica locale.

9. Nel Testo si legge

Altri tipi di bosco presenti nella zona di scarpata sono:

Querco-carpineto, con querceti di farnia o rovere è tra le formazioni più vicine all’equilibrio con le condizioni del Monferrato e

racchiude un elevato valore naturalistico e un buon livello di biodiversità.

Alneti di ontano nero, con frassino maggiore: si tratta di formazioni tipiche delle zone a moderato ristagno d’acqua.

Questi habitat sono caratterizzati da una elevata biodiversità vegetale e anche la componente della fauna che vi trova rifugio, luogo

di sosta e alimentazione è senza dubbio consistente.

Spiegate perché, in relazione a quanto avete letto, la creazione del “Bosco urbano” a Villanova d’Asti è un’azione molto importante.

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Page 18: Realizzazione di schede botanica per la creazione di un ... · Finalità Educative Lo spazio del “Bosco Urbano” dovrà rappresentare una realtà quanto più possibile simile a

PROVA DI COMPRENSIONE DEL TESTO DA SVOLGERE IN GRUPPO (soluzione):

COMPONENTI:…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

Di seguito troverete alcune affermazioni e dovrete stabilire se siano Vere o False. Per quelle che

stabilirete False, dovrete scrivere l’affermazione Vera.

11. Nel testo si legge:

[…] il territorio di Villanova ricade in un’area in cui il regime meteoclimatico è di tipo sublitoraneo, preponderante nella zona sud-

orientale del Piemonte. Esso mostra un massimo principale di precipitazioni in autunno, con inverni generalmente molto umidi ed

estati calde. Il relativo climatogramma (Figura 1), evidenzia come in questa stagione la curva delle temperature superi il minimo

della precipitazione[…].

c) cerchiate con una matita colorata la porzione di grafico a cui si riferisce il testo.

d) I dati climatici evidenziano che il territorio di Villanova ricade in un’area caratterizzata da un regime climatico

molto arido

12. Ricava dalla Figura 1 le informazioni richieste di seguito:

e) I dati di temperatura sono indicati sull’asse delle y, a sinistra o a destra del grafico? Sinistra………………

f) Le temperature più elevate si registrano nel mese di Luglio……………………………………………………………………………………………..

g) Nel mese di gennaio si registrano in media 40 mm di pioggia

h) Nel periodo autunnale le precipitazioni medie superano i 100 mm.

13. Le notti “tropicali” sono le notti in cui la temperatura scende al di sotto dei 20°C.

14. Nella Figura 3 colorate il contorno che indica il confine del Comune di Villanova d’Asti.

15. Ricava dalle Figure 2 e 3 le informazioni richieste di seguito:

d) Leggi la carta della Figura 2 e cerchia, nella legenda il Macroambito a cui appartiene il territorio di Villanova.

e) Il territorio di Villanova d’Asti ricade interamente nell’Ambito di Paesaggio 66.

f) Il Comune di Villanova confina con il Comune di Valfenera (Figura 3).

16. Il territorio di Villanova d’Asti ricade interamente nell’ Ambito di paesaggio “altopiano di Poirino”.

17. L’area più elevata del territorio è a quota 190 sul l.d.m.

18. Nelle zone pianeggianti, lo sviluppo delle pratiche agricole e la loro meccanizzazione hanno provocato

una forte diminuzione della biodiversità.

19. Le aree boscate occupano il 6,5% del Territorio che equivale al numero razionale (=decimale) 0,065

20. La Robinia è una specie originaria del Nord America e tende a occupare le aree senza vegetazione e incolte,

favorendo la formazione di boschi con flora tipica locale.

9. Nel Testo si legge

Altri tipi di bosco presenti nella zona di scarpata sono:

Querco-carpineto, con querceti di farnia o rovere è tra le formazioni più vicine all’equilibrio con le condizioni del Monferrato e

racchiude un elevato valore naturalistico e un buon livello di biodiversità.

Alneti di ontano nero, con frassino maggiore: si tratta di formazioni tipiche delle zone a moderato ristagno d’acqua.

Questi habitat sono caratterizzati da una elevata biodiversità vegetale e anche la componente della fauna che vi trova rifugio, luogo

di sosta e alimentazione è senza dubbio consistente.

Spiegate perché, in relazione a quanto avete letto, la creazione del “Bosco urbano” a Villanova d’Asti è un’azione molto importante.

Risposta individuale

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