RASSEGNA STAMPA
SEMINARIO
S.AGR.A.
a cura di
UFFICIO STAMPA
LA FORMAZIONE IN AZIENDA: OPPORTUNITA’ DI CRESCITA COMPETITIVA.
VENERDI’ 4 FEBBRAIO A RAGUSA SEMINARIO CONCLUSIVO ALLA PRESENZA DI MICHELE LIGNOLA, DIRETTORE GENERALE FONDIMPRESA.
RAGUSA – Una “sagra” della formazione, per poter conoscere più da vicino le opportunità per le imprese, soprattutto nel campo dell’agroalimentare. E’
l’obiettivo del progetto il cui acronimo è per l’appunto “S.Agr.A.”, che sta per “Settore Agroalimentare in Aggiornamento” e che ha coinvolto decine e decine di
imprese siciliane in un’intensa attività di aggiornamento, orientamento e qualificazione rivolta ai lavoratori attraverso 2840 ore di formazione complessive.
“S.Agr.A.” è stato lanciato dall’associazione temporanea formata da Civita srl, in qualità di capofila, e dalla cooperativa Logos, in qualità di partner e si è avvalso delle risorse di Fondimpresa, il più importante tra i fondi interprofessionali
dedicato alla formazione continua all’interno delle imprese, il sistema più efficiente e al tempo stesso innovativo che finanzia la formazione secondo le
esigenze di ogni singola azienda. In questo caso i soggetti destinatari sono state le aziende del settore agroalimentare operanti in tutta la Sicilia (in particolare
Trapani, Ragusa, Siracusa e Catania) che venerdì prossimo, 4 febbraio, a Poggio del Sole Resort a Ragusa, si ritroveranno per un appuntamento conclusivo e di verifica del lavoro svolto. Lo faranno partecipando al seminario dal titolo “La
formazione per la ripresa: la formazione in azienda un’opportunità per la crescita competitiva delle imprese”, in programma a partire dalle 9,30. L’assise sarà
aperta da Rosario Alescio, presidente della Logos, e vedrà tra gli altri, anche l’attesa relazione di Michele Lignola, direttore generale di Fondimpresa. “La
formazione sta cambiando – spiega il presidente di Logos, Rosario Alescio – Non più una formazione a pioggia e senza ascoltare le esigenze del territorio, come in parte è avvenuto in passato, ma una formazione mirata che aiuti le imprese
realmente a crescere, a strutturarsi, ad essere concretamente competitive sul mercato. E grazie a Fondimpresa, che è un sistema importantissimo messo a
disposizione delle aziende e della loro crescita, anche in Sicilia si stanno raggiungendo ottimi risultati. La qualificazione del personale, pronto a rispondere
alle nuove e disparate esigenze del mercato, permette di evitare errori e di seguire i cambiamenti. L’aggiornamento diventa necessità e attraverso il progetto S.Agr.A. se ne è fatta virtù”. Il “Settore Agroalimentare in Aggiornamento” ha così indotto
le imprese che fanno parte della filiera ad organizzarsi in modo da cogliere le potenzialità presenti per poi investire su innovazione, qualità e soprattutto
professionalità delle risorse umane. Da una parte l’impresa si specializza, dall’altra si valorizza il capitale umano. Un mix perfetto per le nuove sfide
economico-commerciali sempre più complesse in un mondo globalizzato.
01 febbraio 2011
L’ASSESSORE REGIONALE MARIO CENTORRINO CONCLUDERA’ DOMANI A
RAGUSA IL SEMINARIO SULLA FORMAZIONE IN AZIENDA QUALE OPPORTUNITA’ DI CRESCITA COMPETITIVA NELL’AGROALIMENTARE.
TRA I RELATORI ANCHE I SEGRETARI REGIONALI DI CISL E UIL. RAGUSA – Intervistato da Nino Amadore, giornalista del Il Sole 24 Ore – Sud,
l’assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione Professionale, Mario Centorrino, concluderà domani mattina i lavori del seminario “La formazione per
la ripresa - La formazione in azienda un’opportunità per la crescita competitiva delle imprese”. L’assise si tiene domani, 4 febbraio, a partire dalle 9,30 presso
Poggio del Sole Resort e vedrà alternarsi una serie di relatori ed esperti del mondo della formazione e dell’economia pronti a fornire le ultime novità. Tra le relazioni più attese c’è quella di Michele Lignota, direttore generale di Fondimpresa, il
fondo più importante a livello italiano per il finanziamento dell’attività formativa personalizzata per le aziende. Il seminario conclude le 2840 ore di formazione che
si sono svolte presso numerose aziende siciliane nel progetto “S.Agr.A.” (Settore Agroalimentare in Aggiornamento) ed è stato lanciato dall’associazione
temporanea formata da Civita srl, in qualità di capofila, e dalla cooperativa Logos, in qualità di partner. Grazie alle risorse di Fondimpresa si è proceduto alla qualificazione e specializzazione dell’impresa e del sistema attraverso la
valorizzazione del capitale umano, in modo che l’una e l’altro possano affrontare preparati le sfide economico-commerciali, sempre più stringenti nello scenario del
marcato globalizzato. E domani a Ragusa ci saranno anche i segretari regionali di Cisl e Uil, rispettivamente Michele Pagliaro e Salvatore La Terra. Tra gli interventi
in scaletta anche Vincenzo Romeo, segretario provinciale Cisl, Nando Battiato, presidente Obr Sicilia, Ad aprire i lavori sarà Rosario Alescio, presidente della Logos. A seguire i saluti introduttivi del sindaco di Ragusa, Nello Dipasquale, del
presidente di Confindustria, Enzo Taverniti, di Rosario Cassarino, presidente dell’ordine dei consulenti del lavoro e di Daniele Manenti, presidente dell’ordine
dei dottori commerciali e degli esperti contabili. A presentare il progetto e gli obiettivi raggiunti con “S.Agr.A.” saranno Nanda D’Amore di Civita e Claudia
Schembari di Logos.
03 febbraio 2011
LA FORMAZIONE IN AZIENDA CON I FONDI PROFESSIONALI DI
FONDIMPRESA HA PORTATO POSITIVI RISULTATI IN SICILIA. L’ASSESSORE REGIONALE CENTORRINO: “RAGUSA CONTINUA AD
ESSERE UN MODELLO A CUI ISPIRARSI E DA ESPORTARE”. PRESTO UN TAVOLO TECNICO PER UNA MIRATA PROGETTUALITA’.
RAGUSA – La formazione pubblica prenda esempio dalla formazione sviluppata all’interno delle aziende tramite i fondi interprofessionali. E’ l’auspicio che esce
fuori dal seminario intitolato “La formazione per la ripresa – la formazione in azienda un’opportunità per la crescita competitiva delle imprese”, che si è
concluso con l’intervento dell’assessore regionale alla Formazione e all’Istruzione, Mario Centorrino, intervistato dal giornalista Nino Amadore de Il Sole 24 Ore – Sud. Un seminario di approfondimento per commentare i risultati finali del
progetto “S.Agr.A.”, ovvero Settore Agroalimentare in Aggiornamento, che ha visto il coinvolgimento di decine di imprese in tutta la Sicilia nell’ambito del progetto
lanciato dall’associazione temporanea formata da Civita srl, in qualità di capofila, e dalla cooperativa Logos, in qualità di partner. Grazie alle risorse di
Fondimpresa, il fondo nazionale paritetico a disposizione delle aziende, si è proceduto alla qualificazione e specializzazione delle piccole, medie e grandi imprese (tra cui Dolfin, Valle del Dittaino, Campisi, Dais, Zappalà, Bibite Polara,
Caffè Moak, Sis) per essere sempre più competitivi all’interno del mercato globale. Un’opportunità e contemporaneamente un valore aggiunto, come ha ricordato,
aprendo i lavori, Rosario Alescio, presidente della Logos che ha anche proposto la creazione di un tavolo tecnico che possa permettere di far interagire i fondi
interprofessionali con i fondi europei destinati proprio alla formazione. Una proposta che ha poi trovato positivi riscontri anche da parte degli altri interventi, tra cui Enzo Taverniti, presidente di Confindustria Ragusa che ha rimarcato la
necessità di un cambiamento culturale da parte delle imprese stesse affinché non vedano la formazione come tempo sprecato o tolto alla produzione, ma invece
come strumento per il miglioramento. Della stessa idea anche i presidenti degli ordini dei consulenti del lavoro e dei
commercialisti, rispettivamente Rosario Cassarino e Daniele Manenti. A fornire tutti i dettagli di quelle che sono state 2840 intense ore di formazione, sono state Nanda D’Amore di Civita e Claudia Schembari di Logos. Tramite delle dettagliate
slide hanno illustrato i vari aspetti del progetto “S.Agr.A.” che ha voluto contribuire ad indurre le imprese del sistema agroalimentare ad organizzarsi in
modo da cogliere le varie potenzialità, investendo sull’innovazione, sulla qualità e sulla professionalità delle risorse umane.
Dai sindacati è arrivato un forte plauso per l’uso di questi fondi che hanno garantito una formazione personalizzata per ciascuna azienda. “A differenza della formazione pubblica, su cui va messo un velo pietoso – ha detto Salvatore La
Terra, segretario regionale Uil - la formazione con fondi interprofessionali, come
nel caso di Fondimpresa, mira a formare i lavoratori dentro le aziende e fare in
modo che il capitale umano diventi indispensabile anche rispetto al rilancio stesso dell'azienda che in tempi di crisi devono poter contare sull’innovazione”.
Per Michele Pagliaro, segretario regionale della Cgil, “la formazione attraverso i fondi paritetici permette di diventare competitivi. E’ diversa perché dettata dalle regole del mercato e permette alle aziende di costruire il percorso formativo
adeguato alle proprie esigenze. Spesso in Sicilia la formazione pubblica ha risposto a logiche politiche piuttosto che a quelle del mercato. Speriamo in una
profonda riforma del sistema”. A favore dei fondi interprofessionali si è dichiarato anche Luca Gintili, in rappresentanza della Cisl, che ha auspicato una maggiore
presa di coscienza da parte delle stesse imprese. Tra gli interventi di rilievo anche quello di Nando Battiato, presidente Obr Sicilia, che ha evidenziato il ruolo di primo piano della formazione inteprofessionale, e il sindaco di Ragusa, Nello
Dipasquale, che ha rimarcato la necessità di attirare sempre più risorse comunitarie sul territorio ibleo.
E’ stato il direttore generale di Fondimpresa, Michele Lignola, nella sua attesa relazione, a fornire molti dettagli: “Diversamente da qualsiasi altra forma di
finanziamento, Fondimpresa garantisce che sia la domanda di formazione a determinare il finanziamento per la singola azienda. Il conto formazione, che è lo strumento principale istituito da Fondimpresa, consente all’azienda di ottenere la
restituzione di circa il 70% di quanto ha versato all'Inps per la formazione, pari allo 0,30% delle retribuzioni dei lavoratori, per utilizzarlo nel modo più idoneo per
soddisfare il fabbisogno di formazione dei propri dipendenti, facendo diventare la propria organizzazione più competitiva”. Il direttore regionale di Confindustria
Sicilia, Giovanni Catalano, ha rimarcato la bontà dei fondi interprofessionali che consentono alle imprese, se spesi correttamente, di far crescere le proprie risorse umane a tutto vantaggio della competitività.
Insomma un buon esempio che potrebbe in parte essere mutuato nella riforma della formazione pubblica, obiettivo a cui sta lavorando l’assessore regionale alla
Formazione e all’Istruzione, Centorrino che ha assicurato minore burocrazia e esigenze formative partecipate e mirate anche attraverso un tavolo tecnico.
“Quando mi sono insediato, mi sono sentito il cappellaio matto di Alice nel paese delle meraviglie, con tutti gli specchi al contrario – ha detto Centorrino – C’erano varie criticità che abbiamo cercato di analizzare e studiare per trovare soluzioni
efficaci che dovranno portare non solo ad evitare di disperdere le risorse ma anche ad una formazione concreta e mirata rispetto alle reali esigenze del
mercato. Basta, insomma, a corsi per shampisti ed estetisti fatti fare perfino agli studenti dei licei classici per completare i propri debiti formativi. Pensiamo ad
una razionalizzazione del settore e ad una formazione che sia finalmente dettata dall’ente pubblico, la Regione e non solamente dagli enti di formazione che proponevano i progetti da finanziare. Ragusa, con le sue caratteristiche e per la
sua progettualità, resta un’area privilegiata che vorrei come modello da emulare, ma certamente dovremo fare i conti anche con minori risorse economiche”.
04 febbraio 2011
Formazione per le aziende, presto un tavolo tecnico
La formazione pubblica prenda esempio dalla formazione sviluppata all’interno delle aziende tramite i fondi interprofessionali. E’ l’auspicio che esce fuori dal seminario intitolato “La formazione per la ripresa – la formazione in azienda un’opportunità per la crescita competitiva delle imprese”, che si è concluso con l’intervento dell’assessore regionale alla Formazione e all’Istruzione, Mario Centorrino, intervistato dal giornalista Nino Amadore de Il Sole 24 Ore – Sud. Un seminario di approfondimento per commentare i risultati finali del progetto “S.Agr.A.”, ovvero Settore Agroalimentare in Aggiornamento, che ha visto il coinvolgimento di decine di imprese in tutta la Sicilia nell’ambito del progetto lanciato dall’associazione temporanea formata da Civita srl, in qualità di capofila, e dalla cooperativa Logos, in qualità di partner. Grazie alle risorse di Fondimpresa, il fondo nazionale paritetico a disposizione delle aziende, si è proceduto alla qualificazione e specializzazione delle piccole, medie e grandi imprese (tra cui Dolfin, Valle del Dittaino, Campisi, Dais, Zappalà, Bibite Polara, Caffè Moak, Sis) per essere sempre più competitivi all’interno del mercato globale. Un’opportunità e contemporaneamente un valore aggiunto, come ha ricordato, aprendo i lavori, Rosario Alescio, presidente della Logos che ha anche proposto la creazione di un tavolo tecnico che possa permettere di far interagire i fondi interprofessionali con i fondi europei destinati proprio alla formazione. Una proposta che ha poi trovato positivi riscontri anche da parte degli altri interventi, tra cui Enzo Taverniti, presidente di Confindustria Ragusa che ha rimarcato la necessità di un cambiamento culturale da parte delle imprese stesse affinché non vedano la formazione come tempo sprecato o tolto alla produzione, ma invece come strumento per il miglioramento. Della stessa idea anche i presidenti degli ordini dei consulenti del lavoro e dei commercialisti, rispettivamente Rosario Cassarino e Daniele Manenti. A fornire tutti i dettagli di quelle che sono state 2840 intense ore di formazione, sono state Nanda D’Amore di Civita e Claudia Schembari di Logos. Tramite delle dettagliate slide hanno illustrato i vari aspetti del progetto “S.Agr.A.” che ha voluto contribuire ad indurre le imprese del sistema agroalimentare ad organizzarsi in modo da cogliere le varie potenzialità, investendo sull’innovazione, sulla qualità e sulla professionalità delle risorse umane. Dai sindacati è arrivato un forte plauso per l’uso di questi fondi che hanno garantito una formazione personalizzata per ciascuna azienda. “A differenza della formazione pubblica,
su cui va messo un velo pietoso – ha detto Salvatore La Terra, segretario regionale Uil – la formazione con fondi interprofessionali, come nel caso di Fondimpresa, mira a formare i lavoratori dentro le aziende e fare in modo che il capitale umano diventi indispensabile anche rispetto al rilancio stesso dell’azienda che in tempi di crisi devono poter contare sull’innovazione”. Per Michele Pagliaro, segretario regionale della Cgil, “la formazione attraverso i fondi paritetici permette di diventare competitivi. E’ diversa perché dettata dalle regole del mercato e permette alle aziende di costruire il percorso formativo adeguato alle proprie esigenze. Spesso in Sicilia la formazione pubblica ha risposto a logiche politiche piuttosto che a quelle del mercato. Speriamo in una profonda riforma del sistema”. A favore dei fondi interprofessionali si è dichiarato anche Luca Gintili, in rappresentanza della Cisl, che ha auspicato una maggiore presa di coscienza da parte delle stesse imprese. Tra gli interventi di rilievo anche quello di Nando Battiato, presidente Obr Sicilia, che ha evidenziato il ruolo di primo piano della formazione inteprofessionale, e il sindaco di Ragusa, Nello Dipasquale, che ha rimarcato la necessità di attirare sempre più risorse comunitarie sul territorio ibleo. E’ stato il direttore generale di Fondimpresa, Michele Lignola, nella sua attesa relazione, a fornire molti dettagli: “Diversamente da qualsiasi altra forma di finanziamento, Fondimpresa garantisce che sia la domanda di formazione a determinare il finanziamento per la singola azienda. Il conto formazione, che è lo strumento principale istituito da Fondimpresa, consente all’azienda di ottenere la restituzione di circa il 70% di quanto ha versato all’Inps per la formazione, pari allo 0,30% delle retribuzioni dei lavoratori, per utilizzarlo nel modo più idoneo per soddisfare il fabbisogno di formazione dei propri dipendenti, facendo diventare la propria organizzazione più competitiva”. Il direttore regionale di Confindustria Sicilia, Giovanni Catalano, ha rimarcato la bontà dei fondi interprofessionali che consentono alle imprese, se spesi correttamente, di far crescere le proprie risorse umane a tutto vantaggio della competitività. Insomma un buon esempio che potrebbe in parte essere mutuato nella riforma della formazione pubblica, obiettivo a cui sta lavorando l’assessore regionale alla Formazione e all’Istruzione, Centorrino che ha assicurato minore burocrazia e esigenze formative partecipate e mirate anche attraverso un tavolo tecnico. “Quando mi sono insediato, mi sono sentito il cappellaio matto di Alice nel paese delle meraviglie, con tutti gli specchi al contrario – ha detto Centorrino – C’erano varie criticità che abbiamo cercato di analizzare e studiare per trovare soluzioni efficaci che dovranno portare non solo ad evitare di disperdere le risorse ma anche ad una formazione concreta e mirata rispetto alle reali esigenze del mercato. Basta, insomma, a corsi per shampisti ed estetisti fatti fare perfino agli studenti dei licei classici per completare i propri debiti formativi. Pensiamo ad una razionalizzazione del settore e ad una formazione che sia finalmente dettata dall’ente pubblico, la Regione e non solamente dagli enti di formazione che proponevano i progetti da finanziare. Ragusa, con le sue caratteristiche e per la sua progettualità, resta un’area privilegiata che vorrei come modello da emulare, ma certamente dovremo fare i conti anche con minori risorse economiche”.
ATTUALITÀ RAGUSA - 05/02/2011 Ragusa: convegno a Poggio del Sole sul fare formazione nell’impresa
Nella giungla della Formazione, Centorrino indica
via della riforma e come uscirne sani L’inquilino di via Federico dice di non avere scheletri nell’armadio: «Otto mila operatori nella Formazione,
4 volte la Fiat. Stiamo mettendo ordine. Apertura alle intelligenze con 110 e lode e dottorato di ricerca
perché non lascino l’isola. I funzionari burocrati inefficienti? Vanno rimossi»
Giuseppe La Lota
Metà tecnico, metà politico, a tratti elastico, poi rigido; qual è il vero volto diMario
Centorrino (nella foto al centro con Rosario Alescio a sinistra), assessore regionale
dell’Istruzione e della Formazione professionale del Lombardo quater, intervenuto
al convegno sulla Formazione dell’impresa organizzato da Fondimpresa e dai
partners «Civita» e «Logos» a Poggio del Sole? Il professore confessa che quando è
arrivato in via Imperatore Federico ha visto tante di quelle cose che si sentiva
smarrito «come il coniglio bianco dell’Alice nel paese delle meraviglie». Per ciò
che ha detto e per come l’ha detto sembra abbia vestito i panni del cacciatore di
inefficienze dentro una giungla dove i suoi predecessori ne sono usciti con le pive
nel sacco.
Tanto coraggio fino a dire che Raffaele Lombardo prevarica su tutti gli assessori
tranne che con Mario Centorrino. Non è vero che il governatore accentra troppo
su di sé lasciando poco spazio ai suoi collaboratori? «Nei miei confronti non l’ho
sperimentato- ribatte con mezzo sorriso l’assessore- Anzi, vorrei che accentrasse
di più, perché qualche volta mi sento troppo responsabilizzato».
Prima di entrare nel tema del convegno moderato da Rosario Alescio,
imprenditore e presidente dell’Asi, e di rispondere alle domande di Nino
Amadore, giornalista del Sole 24 ore, Mario Centorrino si confronta con alcune
domande in disparte. In Sicilia non c’è lavoro? I cervelli fuggono dall’isola? Il
quarto polo universitario s’è arenato? La Formazione è sempre in mezzo al guado?
«Il mercato del lavoro è aperto per tante qualifiche -risponde - Ma non è possibile
trovare lavoro sotto casa. Il governo sta operando per dare spazio alle persone
che valgono e che vogliono restare in Sicilia».
Come si sta attrezzando la Sicilia, la terra del Gattopardo; l’isola in cui la politica
propone il taglio da 90 a 70 deputati e la stessa politica lo boccia; la terra della
burocrazia sinonimo dell’annacamientu? «L’assessorato- informa Centorrino- ha
riaperto i progetti europei, la cosiddetta «long list» che permette ai laureati con
110 e lode e a coloro che vantano dottorati di ricerca di poter collaborare con la
Regione».
Per quanto riguarda la Formazione ci sono tante novità in cantiere. E come tutte le
novità creano spauracchio a chi da 30 anni entra ed esce sempre allo stesso
minuto secondo dall’ufficio ed è terrorizzato se deve modificare di una virgola le
proprie e collaudate abitudini. «Stiamo introducendo regole nuove per il piano di
formazione 2011. Il finanziamento agli enti sarà concesso per convenzione e non
per erogazione». Per chi non capisce la differenza, l’assessore precisa. «Semplice.
Davamo cento, non bastavano, chiedevano altri 20 e davamo altri 20. Basta.
Inoltre, stiamo creando un albo unico a cui possono accedere solo quelli in regola
al 31 dicembre 2008. Nella formazione lavorano 8 mila persone, 4 volte la Fiat. La
Regione ha fatto sempre la formazione proposta dagli enti. Ho scoperto che chi
non completava il liceo andava a fare lo champista e l’estetista!». L’assessore ha
infine annunciato che farà partire formazione per florovivaisti, gente di mare e
operatori sanitari, che esulano, ha tenuto a precisare, dai concorsi per entrare
nella sanità.
Per quanto riguarda il tema specifico del convegno, stuzzicato dal presidente
Alescio sul fatto che fra l’assessorato e il fare c’è di mezzo la burocrazia, Mario
Centorrino ha risposto con parole lusinghiere nei confronti della realtà economica
e sociale della provincia di Ragusa ed ha rassicurato che è pronto a far partire il
tavolo tecnico che miri a una progettualità sinergica. «La burocrazia? Mi
impegnerò a eliminarla, a costo di rimuovere i funzionari incompetenti.
Formazione imprese, domani a Rg l’assessore regionale Centorrino
L’assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione Professionale, Mario Centorrino, domani mattina Poggio del Sole Resort per concludere i lavori del seminario “La formazione per la ripresa – La formazione in azienda un’opportunità per la crescita competitiva delle imprese”. Il congresso vedrà alternarsi una serie di relatori ed esperti del mondo della formazione e dell’economia pronti a fornire le ultime novità. Tra le relazioni più attese c’è quella di Michele Lignota, direttore generale di Fondimpresa, il fondo più importante a livello italiano per il finanziamento dell’attività formativa personalizzata per le aziende. Il seminario conclude le 2840 ore di formazione che si sono svolte presso numerose aziende siciliane nel progetto “S.Agr.A.” (Settore Agroalimentare in Aggiornamento) ed è stato lanciato dall’associazione temporanea formata da Civita srl, in qualità di capofila, e dalla cooperativa Logos, in qualità di partner. Grazie alle risorse di Fondimpresa si è proceduto alla qualificazione e specializzazione dell’impresa e del sistema attraverso la valorizzazione del capitale umano, in modo che l’una e l’altro possano affrontare preparati le sfide economico-commerciali, sempre più stringenti nello scenario del marcato globalizzato. E domani a Ragusa ci saranno anche i segretari regionali di Cgil e Uil, rispettivamente Michele Pagliaro e Salvatore La Terra. Tra gli interventi in scaletta anche Vincenzo Romeo, segretario provinciale Cisl, Nando Battiato, presidente Obr Sicilia, Ad aprire i lavori sarà Rosario Alescio, presidente della Logos. A seguire i saluti introduttivi del sindaco di Ragusa, Nello Dipasquale, del presidente di Confindustria, Enzo Taverniti, di Rosario Cassarino, presidente dell’ordine dei consulenti del lavoro e di Daniele Manenti, presidente dell’ordine dei dottori commerciali e degli esperti contabili. A presentare il progetto e gli obiettivi raggiunti con “S.Agr.A.” saranno Nanda D’Amore di Civita e Claudia Schembari di Logos.
04/02/2011 - 23:03
Assessore Centorrino: Ragusa un modello da esportare
LA FORMAZIONE IN AZIENDA CON FONDIMPRESA HA PORTATO POSITIVI RISULTATI
La formazione pubblica prenda esempio dalla formazione sviluppata all’interno delle aziende
tramite i fondi interprofessionali. E’ l’auspicio che esce fuori dal seminario intitolato “La
formazione per la ripresa – la formazione in azienda un’opportunità per la crescita competitiva delle
imprese”, che si è concluso con l’intervento dell’assessore regionale alla Formazione e
all’Istruzione, Mario Centorrino, intervistato dal giornalista Nino Amadore de Il Sole 24 Ore – Sud.
Un seminario di approfondimento per commentare i risultati finali del progetto “S.Agr.A.”, ovvero
Settore Agroalimentare in Aggiornamento, che ha visto il coinvolgimento di decine di imprese in
tutta la Sicilia nell’ambito del progetto lanciato dall’associazione temporanea formata da Civita srl,
in qualità di capofila, e dalla cooperativa Logos, in qualità di partner. Grazie alle risorse di
Fondimpresa, il fondo nazionale paritetico a disposizione delle aziende, si è proceduto alla
qualificazione e specializzazione delle piccole, medie e grandi imprese (tra cui Dolfin, Valle del
Dittaino, Campisi, Dais, Zappalà, Bibite Polara, Caffè Moak, Sis) per essere sempre più competitivi
all’interno del mercato globale. Un’opportunità e contemporaneamente un valore aggiunto, come ha
ricordato, aprendo i lavori, Rosario Alescio, presidente della Logos che ha anche proposto la
creazione di un tavolo tecnico che possa permettere di far interagire i fondi interprofessionali con i
fondi europei destinati proprio alla formazione. Una proposta che ha poi trovato positivi riscontri
anche da parte degli altri interventi, tra cui Enzo Taverniti, presidente di Confindustria Ragusa che
ha rimarcato la necessità di un cambiamento culturale da parte delle imprese stesse affinché non
vedano la formazione come tempo sprecato o tolto alla produzione, ma invece come strumento per
il miglioramento.
Della stessa idea anche i presidenti degli ordini dei consulenti del lavoro e dei commercialisti,
rispettivamente Rosario Cassarino e Daniele Manenti. A fornire tutti i dettagli di quelle che sono
state 2840 intense ore di formazione, sono state Nanda D’Amore di Civita e Claudia Schembari di
Logos. Tramite delle dettagliate slide hanno illustrato i vari aspetti del progetto “S.Agr.A.” che ha
voluto contribuire ad indurre le imprese del sistema agroalimentare ad organizzarsi in modo da
cogliere le varie potenzialità, investendo sull’innovazione, sulla qualità e sulla professionalità delle
risorse umane.
Dai sindacati è arrivato un forte plauso per l’uso di questi fondi che hanno garantito una formazione
personalizzata per ciascuna azienda. “A differenza della formazione pubblica, su cui va messo un
velo pietoso – ha detto Salvatore La Terra, segretario regionale Uil - la formazione con fondi
interprofessionali, come nel caso di Fondimpresa, mira a formare i lavoratori dentro le aziende e
fare in modo che il capitale umano diventi indispensabile anche rispetto al rilancio stesso
dell'azienda che in tempi di crisi devono poter contare sull’innovazione”. Per Michele Pagliaro,
segretario regionale della Cgil, “la formazione attraverso i fondi paritetici permette di diventare
competitivi. E’ diversa perché dettata dalle regole del mercato e permette alle aziende di costruire il
percorso formativo adeguato alle proprie esigenze. Spesso in Sicilia la formazione pubblica ha
risposto a logiche politiche piuttosto che a quelle del mercato. Speriamo in una profonda riforma del
sistema”. A favore dei fondi interprofessionali si è dichiarato anche Luca Gintili, in rappresentanza
della Cisl, che ha auspicato una maggiore presa di coscienza da parte delle stesse imprese.
E’ stato il direttore generale di Fondimpresa, Michele Lignola, nella sua attesa relazione, a fornire
molti dettagli: “Diversamente da qualsiasi altra forma di finanziamento, Fondimpresa garantisce che
sia la domanda di formazione a determinare il finanziamento per la singola azienda. Il conto
formazione, che è lo strumento principale istituito da Fondimpresa, consente all’azienda di ottenere
la restituzione di circa il 70% di quanto ha versato all'Inps per la formazione, pari allo 0,30% delle
retribuzioni dei lavoratori, per utilizzarlo nel modo più idoneo per soddisfare il fabbisogno di
formazione dei propri dipendenti, facendo diventare la propria organizzazione più competitiva”. Il
direttore regionale di Confindustria Sicilia, Giovanni Catalano, ha rimarcato la bontà dei fondi
interprofessionali che consentono alle imprese, se spesi correttamente, di far crescere le proprie
risorse umane a tutto vantaggio della competitività.
Insomma un buon esempio che potrebbe in parte essere mutuato nella riforma della formazione
pubblica, obiettivo a cui sta lavorando l’assessore regionale alla Formazione e all’Istruzione,
Centorrino che ha assicurato minore burocrazia e esigenze formative partecipate e mirate anche
attraverso un tavolo tecnico. “Quando mi sono insediato, mi sono sentito il cappellaio matto di
Alice nel paese delle meraviglie, con tutti gli specchi al contrario – ha detto Centorrino – C’erano
varie criticità che abbiamo cercato di analizzare e studiare per trovare soluzioni efficaci che
dovranno portare non solo ad evitare di disperdere le risorse ma anche ad una formazione concreta e
mirata rispetto alle reali esigenze del mercato. Basta, insomma, a corsi per shampisti ed estetisti fatti
fare perfino agli studenti dei licei classici per completare i propri debiti formativi. Pensiamo ad una
razionalizzazione del settore e ad una formazione che sia finalmente dettata dall’ente pubblico, la
Regione e non solamente dagli enti di formazione che proponevano i progetti da finanziare. Ragusa,
con le sue caratteristiche e per la sua progettualità, resta un’area privilegiata che vorrei come
modello da emulare, ma certamente dovremo fare i conti anche con minori risorse economiche”.
LA FORMAZIONE IN AZIENDA CON I FONDI PROFESSIONALI DI FONDIMPRESA HA PORTATO POSITIVI RISULTATI IN SICILIA. “RAGUSA CONTINUA AD ESSERE UN MODELLO A CUI ISPIRARSI”
La formazione pubblica prenda esempio dalla formazione sviluppata all’interno
delle aziende tramite i fondi interprofessionali. E’ l’auspicio che esce fuori dal
seminario intitolato “La formazione per la ripresa – la formazione in azienda
un’opportunità per la crescita competitiva delle imprese”, che si è concluso con
l’intervento dell’assessore regionale alla Formazione e all’Istruzione, Mario
Centorrino, intervistato dal giornalista Nino Amadore de Il Sole 24 Ore – Sud.
Un seminario di approfondimento per commentare i risultati finali del progetto
“S.Agr.A.”, ovvero Settore Agroalimentare in Aggiornamento, che ha visto il
coinvolgimento di decine di imprese in tutta la Sicilia nell’ambito del progetto
lanciato dall’associazione temporanea formata da Civita srl, in qualità di
capofila, e dalla cooperativa Logos, in qualità di partner. Grazie alle risorse di
Fondimpresa, il fondo nazionale paritetico a disposizione delle aziende, si è proceduto alla qualificazione e specializzazione delle piccole, medie e grandi
imprese (tra cui Dolfin, Valle del Dittaino, Campisi, Dais, Zappalà, Bibite
Polara, Caffè Moak, Sis) per essere sempre più competitivi all’interno del
mercato globale. Un’opportunità e contemporaneamente un valore aggiunto,
come ha ricordato, aprendo i lavori, Rosario Alescio, presidente della Logos che
ha anche proposto la creazione di un tavolo tecnico che possa permettere di far
interagire i fondi interprofessionali con i fondi europei destinati proprio alla
formazione. Una proposta che ha poi trovato positivi riscontri anche da parte
degli altri interventi, tra cui Enzo Taverniti, presidente di Confindustria Ragusa
che ha rimarcato la necessità di un cambiamento culturale da parte delle
imprese stesse affinché non vedano la formazione come tempo sprecato o tolto
alla produzione, ma invece come strumento per il miglioramento. Della stessa idea anche i presidenti degli ordini dei consulenti del lavoro e dei
commercialisti, rispettivamente Rosario Cassarino e Daniele Manenti. A fornire
tutti i dettagli di quelle che sono state 2840 intense ore di formazione, sono
state Nanda D’Amore di Civita e Claudia Schembari di Logos. Tramite delle
dettagliate slide hanno illustrato i vari aspetti del progetto “S.Agr.A.” che ha
voluto contribuire ad indurre le imprese del sistema agroalimentare ad
organizzarsi in modo da cogliere le varie potenzialità, investendo
sull’innovazione, sulla qualità e sulla professionalità delle risorse umane.
Dai sindacati è arrivato un forte plauso per l’uso di questi fondi che hanno
garantito una formazione personalizzata per ciascuna azienda. “A differenza
della formazione pubblica, su cui va messo un velo pietoso – ha detto
Salvatore La Terra, segretario regionale Uil – la formazione con fondi
interprofessionali, come nel caso di Fondimpresa, mira a formare i lavoratori
dentro le aziende e fare in modo che il capitale umano diventi indispensabile
anche rispetto al rilancio stesso dell’azienda che in tempi di crisi devono poter
contare sull’innovazione”. Per Michele Pagliaro, segretario regionale della Cgil, “la formazione attraverso i fondi paritetici permette di diventare competitivi. E’
diversa perché dettata dalle regole del mercato e permette alle aziende di
costruire il percorso formativo adeguato alle proprie esigenze. Spesso in Sicilia
la formazione pubblica ha risposto a logiche politiche piuttosto che a quelle del
mercato. Speriamo in una profonda riforma del sistema”. A favore dei fondi
interprofessionali si è dichiarato anche Luca Gintili, in rappresentanza della
Cisl, che ha auspicato una maggiore presa di coscienza da parte delle stesse
imprese.
E’ stato il direttore generale di Fondimpresa, Michele Lignola, nella sua attesa
relazione, a fornire molti dettagli: “Diversamente da qualsiasi altra forma di
finanziamento, Fondimpresa garantisce che sia la domanda di formazione a
determinare il finanziamento per la singola azienda. Il conto formazione, che è lo strumento principale istituito da Fondimpresa, consente all’azienda di
ottenere la restituzione di circa il 70% di quanto ha versato all’Inps per la
formazione, pari allo 0,30% delle retribuzioni dei lavoratori, per utilizzarlo nel
modo più idoneo per soddisfare il fabbisogno di formazione dei propri
dipendenti, facendo diventare la propria organizzazione più competitiva”. Il
direttore regionale di Confindustria Sicilia, Giovanni Catalano, ha rimarcato la
bontà dei fondi interprofessionali che consentono alle imprese, se spesi
correttamente, di far crescere le proprie risorse umane a tutto vantaggio della
competitività.
Insomma un buon esempio che potrebbe in parte essere mutuato nella riforma
della formazione pubblica, obiettivo a cui sta lavorando l’assessore regionale
alla Formazione e all’Istruzione, Centorrino che ha assicurato minore
burocrazia e esigenze formative partecipate e mirate anche attraverso un tavolo tecnico. “Quando mi sono insediato, mi sono sentito il cappellaio matto
di Alice nel paese delle meraviglie, con tutti gli specchi al contrario – ha detto
Centorrino – C’erano varie criticità che abbiamo cercato di analizzare e studiare
per trovare soluzioni efficaci che dovranno portare non solo ad evitare di
disperdere le risorse ma anche ad una formazione concreta e mirata rispetto
alle reali esigenze del mercato. Basta, insomma, a corsi per shampisti ed
estetisti fatti fare perfino agli studenti dei licei classici per completare i propri
debiti formativi. Pensiamo ad una razionalizzazione del settore e ad una
formazione che sia finalmente dettata dall’ente pubblico, la Regione e non
solamente dagli enti di formazione che proponevano i progetti da finanziare.
Ragusa, con le sue caratteristiche e per la sua progettualità, resta un’area
privilegiata che vorrei come modello da emulare, ma certamente dovremo fare i conti anche con minori risorse economiche”.
ATTUALITÀ
RAGUSA - 03/02/2011
Ragusa: venerdì convegno a Ragusa alla presenza dell´assessore regionale Mario Centorrino
Le aziende agro-alimentari di tutta la Sicilia si aggiornano
Civita, Logos e FondoImpresa i promotori della iniziativa che ha
previsto quasi tre mila ore di formazione
Duccio Gennaro
Una «sagra» della formazione, per conoscere più da vicino le opportunità per le imprese, soprattutto nel
campo dell’agroalimentare. E’ l’obiettivo del progetto il cui acronimo è per l’appunto «S.Agr.A.», che sta per
«Settore Agroalimentare in Aggiornamento» ; sono state coinvolte numerose imprese siciliane in un’intensa
attività di aggiornamento, orientamento e qualificazione rivolta ai lavoratori grazie a 2840 ore di formazione
complessive.
«S.Agr.A.» è stato lanciato dall’associazione temporanea formata da Civita, in qualità di capofila, e dalla
cooperativa Logos, in qualità di partner e si è avvalso delle risorse di Fondimpresa, il più importante tra i
fondi interprofessionali dedicato alla formazione continua all’interno delle imprese.
I soggetti destinatari del corso di formazione sono state le aziende del settore agroalimentare operanti in
tutta la Sicilia (in particolare Trapani, Ragusa, Siracusa e Catania) che si ritrovano venerdì a Ragusa per l’
appuntamento conclusivo e di verifica del lavoro svolto.
Al convegno partecipa l’assessore regionale Mario Centorrino; ci saranno anche i segretari regionali di Cgil e
Uil, Michele Pagliaro e Salvatore La Terra. Tra gli interventi in scaletta anche Vincenzo Romeo, segretario
provinciale Cisl, Nando Battiato, presidente Obr Sicilia ed il sindaco di Ragusa Nello Dipasquale che porterà i
saluti della città. Il seminario su «La formazione per la ripresa: la formazione in azienda un’opportunità per la
crescita competitiva delle imprese» vedrà l’intervento di Rosario Alescio, presidente della Logos cui seguirà la
relazione di Michele Lignola, direttore generale di Fondimpresa.
«La formazione sta cambiando – spiega il presidente di Logos, Rosario Alescio – Non più una formazione a
pioggia e senza ascoltare le esigenze del territorio, come in parte è avvenuto in passato, ma una formazione
mirata che aiuti le imprese realmente a crescere, a strutturarsi, ad essere concretamente competitive sul
mercato. E grazie a Fondimpresa, che è un sistema importantissimo messo a disposizione delle aziende e
della loro crescita, anche in Sicilia si stanno raggiungendo ottimi risultati. La qualificazione del personale,
pronto a rispondere alle nuove e disparate esigenze del mercato, permette di evitare errori e di seguire i
cambiamenti. L’aggiornamento diventa necessità e attraverso il progetto S.Agr.A. se ne è fatta virtù».
Il «Settore Agroalimentare in Aggiornamento» ha così indotto le imprese che fanno parte della filiera ad
organizzarsi in modo da cogliere le potenzialità presenti per poi investire su innovazione, qualità e
soprattutto professionalità delle risorse umane. Da una parte l’impresa si specializza, dall’altra si valorizza il
capitale umano. Un mix perfetto per le nuove sfide economico-commerciali sempre più complesse in un
mondo globalizzato.
LA FORMAZIONE IN AZIENDA: OPPORTUNITA’ DI CRESCITA COMPETITIVA. VENERDI’ 4 FEBBRAIO A RAGUSA SEMINARIO CONCLUSIVO ALLA PRESENZA DEL DIRETTORE GENERALE FONDIMPRESA.
Una “sagra” della formazione, per poter conoscere più da vicino le opportunità per le imprese, soprattutto nel campo dell’agroalimentare. E’ l’obiettivo
del progetto il cui acronimo è per l’appunto “S.Agr.A.”, che sta per “Settore
Agroalimentare in Aggiornamento” e che ha coinvolto decine e decine di imprese
siciliane in un’intensa attività di aggiornamento, orientamento e qualificazione rivolta
ai lavoratori attraverso 2840 ore di formazione complessive. “S.Agr.A.” è stato
lanciato dall’associazione temporanea formata da Civita srl, in qualità di capofila, e
dalla cooperativa Logos, in qualità di partner e si è avvalso delle risorse di Fondimpresa, il più importante tra i fondi interprofessionali dedicato alla formazione
continua all’interno delle imprese, il sistema più efficiente e al tempo stesso innovativo
che finanzia la formazione secondo le esigenze di ogni singola azienda. In questo caso
i soggetti destinatari sono state le aziende del settore agroalimentare operanti in tutta
la Sicilia (in particolare Trapani, Ragusa, Siracusa e Catania) che venerdì prossimo, 4
febbraio, a Poggio del Sole Resort a Ragusa, si ritroveranno per un appuntamento conclusivo e di verifica del lavoro svolto. Lo faranno partecipando al seminario dal
titolo “La formazione per la ripresa: la formazione in azienda un’opportunità per la
crescita competitiva delle imprese”, in programma a partire dalle 9,30. L’assise sarà
aperta da Rosario Alescio, presidente della Logos, e vedrà tra gli altri, anche l’attesa
relazione di Michele Lignola, direttore generale di Fondimpresa. “La formazione sta
cambiando – spiega il presidente di Logos, Rosario Alescio – Non più una formazione a pioggia e senza ascoltare le esigenze del territorio, come in parte è avvenuto in
passato, ma una formazione mirata che aiuti le imprese realmente a crescere, a
strutturarsi, ad essere concretamente competitive sul mercato. E grazie a
Fondimpresa, che è un sistema importantissimo messo a disposizione delle aziende e
della loro crescita, anche in Sicilia si stanno raggiungendo ottimi risultati. La
qualificazione del personale, pronto a rispondere alle nuove e disparate esigenze del
mercato, permette di evitare errori e di seguire i cambiamenti. L’aggiornamento diventa necessità e attraverso il progetto S.Agr.A. se ne è fatta virtù”. Il “Settore
Agroalimentare in Aggiornamento” ha così indotto le imprese che fanno parte della
filiera ad organizzarsi in modo da cogliere le potenzialità presenti per poi investire su
innovazione, qualità e soprattutto professionalità delle risorse umane. Da una parte
l’impresa si specializza, dall’altra si valorizza il capitale umano. Un mix perfetto per le
nuove sfide economico-commerciali sempre più complesse in un mondo globalizzato.
Formazione in azienda, venerdì un seminario a Poggio del Sole
Una “sagra” della formazione, per poter conoscere più da vicino le opportunità per le imprese, soprattutto nel campo
dell’agroalimentare. E’ l’obiettivo del progetto il cui acronimo è per l’appunto “S.Agr.A.”, che sta per “Settore Agroalimentare in
Aggiornamento” e che ha coinvolto decine e decine di imprese siciliane in un’intensa attività di aggiornamento, orientamento e
qualificazione rivolta ai lavoratori attraverso 2840 ore di formazione complessive. “S.Agr.A.” è stato lanciato dall’associaz ione
temporanea formata da Civita srl, in qualità di capofila, e dalla cooperativa Logos, in qualità di partner e si è avvalso delle risorse di
Fondimpresa, il più importante tra i fondi interprofessionali dedicato alla formazione continua all’interno delle imprese, il sistema più
efficiente e al tempo stesso innovativo che finanzia la formazione secondo le esigenze di ogni singola azienda. In questo caso i soggetti
destinatari sono state le aziende del settore agroalimentare operanti in tutta la Sicilia (in particolare Trapani, Ragusa, Siracusa e
Catania) che venerdì prossimo, 4 febbraio, a Poggio del Sole Resort a Ragusa, si ritroveranno per un appuntamento conclusivo e di
verifica del lavoro svolto. Lo faranno partecipando al seminario dal titolo “La formazione per la ripresa: la formazione in azienda
un’opportunità per la crescita competitiva delle imprese”, in programma a partire dalle 9,30. L’assise sarà aperta da Rosario Alescio,
presidente della Logos, e vedrà tra gli altri, anche l’attesa relazione di Michele Lignola, direttore generale di Fondimpresa. “La
formazione sta cambiando – spiega il presidente di Logos, Rosario Alescio – Non più una formazione a pioggia e senza ascoltare le
esigenze del territorio, come in parte è avvenuto in passato, ma una formazione mirata che aiuti le imprese realmente a crescere, a
strutturarsi, ad essere concretamente competitive sul mercato. E grazie a Fondimpresa, che è un sistema importantissimo messo a
disposizione delle aziende e della loro crescita, anche in Sicilia si stanno raggiungendo ottimi risultati. La qualificazione del personale,
pronto a rispondere alle nuove e disparate esigenze del mercato, permette di evitare errori e di seguire i cambiamenti. L’aggiornamento
diventa necessità e attraverso il progetto S.Agr.A. se ne è fatta virtù”. Il “Settore Agroalimentare in Aggiornamento” ha così indotto le
imprese che fanno parte della filiera ad organizzarsi in modo da cogliere le potenzialità presenti per poi investire su innovazione, qualità
e soprattutto professionalità delle risorse umane. Da una parte l’impresa si specializza, dall’altra si valorizza il capitale umano. Un mix
perfetto per le nuove sfide economico-commerciali sempre più complesse in un mondo globalizzato.
LA FORMAZIONE IN AZIENDA CON I FONDI PROFESSIONALI DI FONDIMPRESA HA PORTATO POSITIVI RISULTATI IN SICILIA. "RAGUSA CONTINUA AD ESSERE UN MODELLO A CUI ISPIRARSI"
La formazione pubblica prenda esempio dalla formazione sviluppata all'interno delle aziende tramite i fondi interprofessionali. E' l'auspicio che esce fuori dal seminario intitolato "La formazione per la ripresa - la formazione in azienda un'opportunità per la crescita competitiva delle imprese", che si è concluso con l'intervento dell'assessore regionale alla Formazione e all'Istruzione, Mario Centorrino, intervistato dal giornalista Nino Amadore de Il Sole 24 Ore - Sud. Un seminario di approfondimento per commentare i risultati finali del progetto "S.Agr.A.", ovvero Settore Agroalimentare in Aggiornamento, che ha visto il coinvolgimento di decine di imprese in tutta la Sicilia nell'ambito del progetto lanciato dall'associazione temporanea formata da Civita srl, in qualità di capofila, e dalla cooperativa Logos, in qualità di partner. Grazie alle risorse di Fondimpresa, il fondo nazionale paritetico a disposizione delle aziende, si è proceduto alla qualificazione e specializzazione delle piccole, medie e grandi imprese (tra cui Dolfin, Valle del Dittaino, Campisi, Dais, Zappalà, Bibite Polara, Caffè Moak, Sis) per essere sempre più competitivi all'interno del mercato globale. Un'opportunità e contemporaneamente un valore aggiunto, come ha ricordato, aprendo i lavori, Rosario Alescio, presidente della Logos che ha anche proposto la creazione di un tavolo tecnico che possa permettere di far interagire i fondi interprofessionali con i fondi europei destinati proprio alla formazione. Una proposta che ha poi trovato positivi riscontri anche da parte degli altri interventi, tra cui Enzo Taverniti, presidente di Confindustria Ragusa che ha rimarcato la necessità di un cambiamento culturale da parte delle imprese stesse affinché non vedano la formazione come tempo sprecato o tolto alla produzione, ma invece come strumento per il miglioramento. Della stessa idea anche i presidenti degli ordini dei consulenti del lavoro e dei commercialisti, rispettivamente Rosario Cassarino e Daniele Manenti. A fornire tutti i dettagli di quelle che sono state 2840 intense ore di formazione, sono state Nanda D'Amore di Civita e Claudia Schembari di Logos. Tramite delle dettagliate slide hanno illustrato i vari aspetti del progetto "S.Agr.A." che ha voluto contribuire ad indurre le imprese del sistema agroalimentare ad organizzarsi in modo da cogliere le varie potenzialità, investendo sull'innovazione, sulla qualità e sulla professionalità delle risorse umane. Dai sindacati è arrivato un forte plauso per l'uso di questi fondi che hanno garantito una formazione personalizzata per ciascuna azienda.
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