Progettazione di unascheda di catalogazione
Prof. Francesco MORANTE
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PRINCIPI GENERALI
• Per progettare una scheda dicatalogazione, bisogna tenerpresente quale tipologia di bene siintende catalogare e per qualefinalità.
• In questo modulo vedremo comeprogettare una scheda riferita aduna opera d’arte.
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PRINCIPI GENERALI
• Quando si progetta una scheda dicatalogazione bisogna effettuaredue operazioni fondamentali:• Scegliere e organizzare le voci da
inserire nella scheda• Scrivere un breve manuale di
istruzioni per la correttacompilazione delle voci inserite
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PRINCIPI GENERALI
• La scheda che andremo a progettaresarà composta di due parti: unagenerale e una specifica in base allafinalità della scheda.
• Ricordiamo che una scheda può averequattro finalità principali:• TUTELA• STUDIO• RESTAURO• VALUTAZIONE
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PARTE GENERALE
• Come per tutti i beni culturali,bisognerà tener conto di alcune vociessenziali:
1.Tipologia del bene2.Caratteristiche fisiche3.Autore4.Datazione5.Collocazione6.Condizione giuridica7.Stato di conservazione8.Notizie storiche
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PARTE GENERALE
• Inoltre, trattandosi di opere d’arte,bisogna inserire le voci necessarie allalettura dell’immagine:
1.Soggetto2.Forma3.Contenuto
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PARTE SPECIFICA
• In base alla finalità della scheda, saràopportuno aggiungere o togliere, alcunevoci.
• Inoltre, può essere opportuno, peralcune voci, dare maggiori o minoriinformazioni, ma questo dipende dalleistruzioni che vanno allegate allascheda.
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SCHEDA DI TUTELA
• Nel caso di una scheda di TUTELA nonserve aggiungere alcuna voce, rispettoa quelle già elencate.
• Appare invece il caso, nella partedestinata alla lettura dell’immagine, dieliminare la voce “Contenuto” e disostituire la voce “Forma” con una piùgenerica del tipo “Descrizionedell’immagine”.
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SCHEDA DI STUDIO
• Nel caso di una scheda di STUDIO vaaggiunta una voce importante:“bibliografia”.
• Inoltre si darà più spazio sia alle“notizie storiche”, sia alle voci cheriguardano la lettura dell’immagine:“soggetto”, “forma” e “contenuto”.
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SCHEDA DI RESTAURO
• Nel caso di una scheda di RESTAURObisogna prevedere una serie di voci cheforniscano una precisa diagnosi deidanni e lacune dell’opera.
• Le voci vanno organizzate in questomodo:• danno visibile• diagnosi• prevedibile intervento di recupero
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SCHEDA DI VALUTAZIONE
• Nel caso di una scheda diVALUTAZIONE bisogna inserire alcunevoci che diano la possibilità di dare unvalore all’opera.
• Queste voci sono essenzialmente notiziedi valutazioni date in aste di opere dicaratteristiche analoghe o assimilabili.
• Quindi va inserita la voce “valutazione”come stima fornita dal catalogatore.
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PARAMETRI TECNICI
• Le schede di catalogo erano una volta informa cartacea.
• Oggi devono tener conto delle modernetecniche di archiviazione elettronica,pertanto le attuali schede devonoessere predisposte per una facilegestione al computer.
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PARAMETRI TECNICI
• Le schede possono essere progettatedirettamente al computer, utilizzandoprogrammi di DATABASE.
• I database sono programmi che servonoa gestire archivi di qualsiasi genere.
• I più famosi e diffusi sono ACCESS eFILEMAKER, ma esistono moltissimiprogrammi anche più specifici.
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PARAMETRI TECNICI
• Anche se le schede non sono progettatedirettamente al computer, questedevono essere strutturate per un facileinserimento in archivi informatici.
• In particolare bisogna curare laidentificazione delle voci, nonché ilvocabolario controllato da usare per lacompilazione delle voci.
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PARAMETRI TECNICI
• Come identificare in maniera univoca levoci della scheda:
• Per ognuna delle voci principali si dàuna lettera maiuscola (A, B, C, ecc).
• In genere queste voci principali sonosolo dei titoli che non richiedono alcunacompilazione.
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PARAMETRI TECNICI
• Le voci secondarie vengono definitedalla lettera maiuscola principale e danumeri arabi: es. A.1, B.3, D.1, F.2,eccetera.
• Se poi queste voci richiedono ulteriorivoci secondarie, queste si identificanocon lettere minuscole: es. A.1.a, C.4.b,E.3.c, eccetera.
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PARAMETRI TECNICI
• Forniamo un semplice esempio:D. COLLOCAZIONE
D.1 UbicazioneD.1.a Regione ___________________D.1.b Provincia __________________D.1.c Comune ___________________D.1.d Toponomastica ______________
D.2 Denominazione __________________D.3 Proprietà sito ____________________
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PARAMETRI TECNICI
• L’articolazione delle voci in più sottocampi èutile soprattutto in caso di registrazioneinformatica, in quanto ogni voce divieneelemento di aggregazione di schede.
• Ad esempio, se nell’ubicazione si distinguonocon voci singole, la regione, la provincia e ilcomune, è più facile risalire a quante schedeabbiamo compilato per una specifica regione,o per una provincia o comune in particolare.
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PARAMETRI TECNICI
• In alcuni casi, in base alle situazionispecifiche, se le risposte possibili sonocontrollate, si possono inserire tutte lediciture prevedendo semplicemente dibarrare quella giusta.
• Se ad esempio stiamo catalogando solo beniculturali presenti in Campania, possiamo giàsegnare le cinque province campaneprevedendo un ulteriore sottocodice che leindividui.
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PARAMETRI TECNICI
• In questo caso, l’esempio sopra fatto si trasforma inquesto modo:
D. COLLOCAZIONED.1 Ubicazione
D.1.a ProvinciaD.1.a.1 AvellinoD.1.a.2 BeneventoD.1.a.3 CasertaD.1.a.4 NapoliD.1.a.5 Salerno
D.1.b Comune ___________________D.1.c Toponomastica ______________
D.2 Denominazione __________________D.3 Proprietà sito ____________________
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PARAMETRI TECNICI
• La progettazione di una scheda deveprevedere sempre la compilazione diistruzioni e di vocabolari controllati.
• Le istruzioni devono dare indicazioni su comecompilare i singoli campi della scheda,mentre i vocabolari controllati devono dire,per alcune voci, quali termini si possonousare e quali invece non usare.
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PARAMETRI TECNICI
• I vocabolari controllati sono indispensabiliper una corretta gestione informatica deidati.
• Se una voce non viene inserita in manieraunivoca, il computer non sarà capace diriconoscerla e usarla per possibiliaggregazioni.
• In generale si possono sempre usare ivocabolari controllati già predispostidall’ICCD.
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