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un passo avanti nella nutrizione delle piante

N. 02 – Maggio 2011 – Informazione periodica – Distribuzione gratuita

un passo avanti nella nutrizione delle piante

Molti fattori contribuiscono a rende-re così performanti ed apprezzati i

complessi Nitrophoska®: l’accurata sele-zione delle materie prime, l’estremaattenzione ad ogni fase del processoproduttivo, e soprattutto, la sintesi deiformulati mediante nitrofosfatazioneOdda. L’esclusivo processo permette diottenere formulati omogenei nellacomposizione, costanti nella granula-zione, perfettamente bilanciati, e ingrado di nutrire la pianta in modocompleto ed equilibrato.Per raggiungere questi standard quali-tativi, Basf produce i complessi NPKNitrophoska® utlizzando esclusiva-mente potassio da solfato.La scelta di utilizzare il potassio nella suaforma più nobile (che naturalmente èanche la più costosa), consente di ridur-re al minimo la salinità del fertilizzanteed elimina l’apporto di cloro, elementopoco tollerato dalle piante ad elevatopotenziale qualitativo e potenzialmentepericoloso per le specie sensibili.L’elevata salinità o l’eccessiva presenzadi cloruri nel terreno possono manife-starsi con un ridotto sviluppo o unastentata crescita della pianta. È molto

importante evitare che queste condi-zioni si verifichino, ed operare inmodo preventivo perche non insorga-no vere e proprie fisiopatie e la produ-zione non ne risulti compromessa.Sul mercato sono presenti diversi pro-dotti che vengono commercializzatidescrivendoli come “in parte da solfatoe in parte da cloruro”. Questa genericaindicazione non soddisfa il primo quesi-to dell’agricoltore attento: ma quantodel potassio in formula è da solfato? La risposta è spesso incerta, infatti unprodotto che contiene più del 2% dicloro non può fregiarsi di essere BTC (abasso tenore di cloro), raramente ripor-ta in etichetta il reale tenore di cloro,

lasciando questo dato alla libera divul-gazione verbale senza poterlo certificare. Questi prodotti “cloro incerti” sonodisponibili sul mercato a prezzi diffe-renti da quelli BTC e ciò può dipende-re dalle materie prime utilizzate, chesono certamente, da un punto di vistadella natura del potassio, al di sottodegli standard qualitativi di un potas-sio interamente da solfato.Entec® perfect e tutti i complessiNitrophoska® commercializzati da K+SNitrogen sono assolutamente sicuri, eparticolarmente indicati per le colturesensibili come la vite, il tabacco e moltespecie fruttifere ed orticole. Nei nostri prodotti, l’impiego dipotassio esclusivamente da solfato ègarantito dalla dicitura di legge: “Abasso tenore di cloro” riportata sul-l’etichetta o sul sacco del concime. Se la suddetta dicitura non è presente,significa che abbiamo a che fare conun fertilizzante contenente potassioda cloruro, o sali di potassio nonmeglio identificati.Scegli il meglio per le tue colture, sce-gli i prodotti interamente da solfatoNitrophoska® ed Entec® perfect!

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stravolgere le proprie abitudinicolturali, con alcuni sempliciaccorgimenti, si possono con-ciliare produzioni alte con qua-lità del prodotto finale. Il con-sumatore medio finale delresto chiede un discreto vinoad un prezzo accettabile.Su queste premesse tecnico-

produzione elevati, 450 qli/hadi media. In mancanza di unrazionale e congruo apportonutrizionale, da queste uve siottengono vini di scarsa struttu-ra e con basso grado alcolico.Lo scopo dell’incontro eraquello di portare le aziendeospiti a conoscenza che, senza

Il giorno 29 Marzo 2011, lanostra Società, distributrice

esclusiva dei concimi specialia marchio Nitrophoska® edEntec®, ha svolto una interes-sante giornata di visite nell’a-gro di Taurasi, importantearea del famoso vino D.O.C.G. Il Taurasi, proviene dal notovitigno “Aglianico” ed é, insie-me ai bianchi “Fiano” e “Grecodi Tufo”, il lustro dell’Irpinianel mondo. All’incontro, hanno partecipa-to numerose aziende viticoleprovenienti dalla provincia diFoggia, in particolare daicomuni di San Severo eTorremaggiore. Questi territo-ri, sono storicamente vocatialla coltivazione della vite adalte rese produttive che con-sentono di mantenersi sul mer-cato anche in questi anni dibassi prezzi spuntati dalle uve. La forma di allevamento preferi-ta è il “tendone”, gli obiettivi di

I.P.

�Castello di Taurasi, sede dell’enoteca regionale Irpina e del Percorso Sensoriale del Gusto

POTASSIO interamente da SOLFATO, solo così l’ELEMENTO fa la DIFFERENZA.

AZIENDE VITICOLE del FOGGIANO in visitanell’agro di TAURASI (AV), zona di produzione

dell’omonimo VINO D.O.C.G.

di Francesco GiovineResponsabile Area K+S Nitrogen

�“Indicazione “A basso tenore di cloro”sul sacco di Entec® perfect”.

produttive, si è svolta la gior-nata presso il Castello diTaurasi costruito nel 1300 edappartenuto per lungo tempoalla famiglia del noto madri-galista Carlo Gesualdo.La struttura sapientementerestaurata, è oggi di proprietàdel comune che ne ha fattoluogo di eventi. All’interno delpalazzo sono presenti: una salaconvegni, l’enoteca regionaleIrpina (prossima enoteca regio-nale Campana) ed il percorsosensoriale del gusto, denomi-nato T.A.U., unico in Italia ( neesiste solo un altro ed è ubica-to in Francia) . È proprio con ilT.A.U. che è iniziata la visitaguidata che ha visto, in veste diCicerone, il Sig. Emilio DiPlacido, noto produttore e tra-sformatore della zona oltre chemembro A.I.S.

Alla visita, é seguito il messaggiodi benvenuto del delegato all’e-nologia del comune di Taurasi,Sig.Luigi Caggiano, esperto viti-coltore e trasformatore. Questi, ha espresso la propriasoddisfazione per la visita dei“fratelli pugliesi”, da lui cosìdefiniti, e, si è augurato chedistanze di decine di chilometrinon siano considerate bar-riere per lo scambio diidee ed eventuali con-divisioni di obiettivicomuni, quali,un’adeguata em i g l i o r a t i v ava lo r i z zaz ionedei vini del sudItalia. Con l’occasione,il Sig. Caggiano, haanche ringraziato laK+S Nitrogen, pro-

motrice dell’interessante iniziati-va e societa’ della quale apprez-za da anni la qualità el’efficienza dei prodotti, in pri-mis l’ENTEC® perfect (14 -7-17).Terminata la visita del palaz-zo, passando per le sale espo-sitive dell’enoteca regionaleIrpina, il giro è entrato nelvivo con le visite in campo e levisite a due cantine.Ad accogliere gli ospiti nellevisite ai vigneti più rappresen-tativi della zona, c’era il tecni-co nonché enologo GiovanniFabbo, anch’ egli produttore.Quest’ultimo, ha illustrato aiviticoltori presenti le caratteri-stiche dei terreni del luogo, lelavorazioni prati-cate, le relativeconcimazioni ele problemati-

che fitosanitarie piu’ comuni,riscontrate in zona. Si è discus-so a lungo delle forme di alle-vamento più comuni sul terri-torio, tra le quali spiccano il“Guyot” ed il “Cordone spero-nato”, consigliate dai rigididisciplinari di produzione, cheimpongono produzioni mediedi 80 qli/ha. Particolarmente interessante, èstata la visita ai vecchi vigneti,alcuni dei quali addirittura cen-tenari. Questi impianti hannouna forma di allevamento tipi-ca del luogo che e’ la famosa“Starzeta”, che consiste in vitiallevate in altezza, importantiperchè tutte franco di piede,cioe’ non innestate su vite ame-ricana.In questo areale, per condizioni

pedoclimatiche sfavore-voli al suo sviluppo, lafillossera, fortunata-

�L’enologo Giovanni Fabbo accompagna gli ospiti nelle visite ai vigneti

mente, non ha mai attecchito.La “Starzeta”, era quasi scom-parsa con l’introduzione deimoderni portainnesti; di recen-te, questa forma “archeologica”di allevamento è stata riscoper-ta dai viticoltori che hannoancora impianti del genere e cheoggi si guardano bene dall’estir-parla, contrariamente a quantoè avvenuto in passato. Si è vistoinfatti, che, con le uve prodotteda queste piante, si ottengonovini con caratteristiche uniche eparticolari.La giornata, si è conclusa conla visita alle due cantine ubica-te nei comuni di Taurasi eLuogosano. Qui, sempre conil prezioso ausilio dell’enologoGiovanni Fabbo, si sono ana-lizzati tutti i processi di tra-sformazione ed invecchiamen-to, che portano un vino“Aglianico”, dopo minimo tre

anni e dopor i g o r o s icontrolli, afregiarsi delmarchio TAURASI D.O.C.G. Visti l’entusiasmo e la soddisfa-zione dei partecipanti, la K+SNitrogen ritiene che l’obiettivoprefissato sia stato raggiunto,poichè un mutuo scambiocostruttivo di idee ed esperien-ze conducono sempre ad unreciproco arricchimento.

�All’evento organizzato da K+S Nitrogen ha partecipato un’ampia rappresentanza della viticoltura del foggiano