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VIAGGIO ATTRAVERSO LE LOCALITÀ “IN” DI PUGLIA E BASILICATAEconomia

a cura di MARIA PIZZILLO

dei Piaceri

GLI APPUNTAMENTI

DA VEDERE

L e “Giornate europee del patrimonio” rappresen-tano l’occasione giusta per programmare una

visita ad una delle più grandi aree archeologiche ita-liane, quella di Canne della Battaglia. Località ubicataa metà strada tra Barletta e Canosa, nota per lafamosa battaglia del 216 a. C., quando i Cartaginesiguidati da Annibale infersero a Roma una dellesconfitte più umilianti della sua lunga storia di capi-tale del mondo. A Canne, nell’Antiquarium (info0883510993) in cinque sezioni cronologiche, più una tematica dedicata adAnnibale, è racchiuso tutto quanto è stato sinora portato alla luce nellenumerose campagne di scavi che hanno interessato l’area che fu teatrodella storica battaglia. A pochi minuti dall’Antiquarium ci sono i resti dellacittadella di Canne, abitata sin dall’età preistorica e che sopravvisse a quan-

to pare, sino al 1455, quando il titolo di vescovo diCanne, istituito presumibilmente nell’872 al culminedell’importanza assunta dalla città ubicata sulla ViaTraiana, fu unito a quello di Nazareth ma con sede aBarletta. Nella visita della città si attraversa la grandeporta di accesso, l’area delle basiliche cristiane, sisfiorano i cippi miliari della citata Via Traiana, si am-mira un magnifico panorama sulla valle del fiume O-fanto, con sullo sfondo il promontorio del Gargano.

Poi c’è la zona del sepolcreto e del villaggio apulo portati alla lucenegli anni Cinquanta-Sessanta. Nonché un cimitero cristiano che si svi-luppa attorno ad una piccola basilica e le numerose tombe scoperte neiprimi scavi effettuati negli anni 1937-1939 e che dovrebbero appartene-re ai caduti della battaglia del 216 a.C.

D obbiamo visitare una delle piùimportanti aree archeologiche

d’Italia. È ovvio che dev’essere di al-trettanto livello la sosta golosa delsettimana. E chi meglio di Franco eAngela Ricatti può garantire un’ac-coglienza di livello professionale?Ecco, quindi, la scelta diBaccosteria per la sosta golosadi questa settimana. Perché pernoi Bacco resta sempre ilmiglior ristorante pugliese e uno

dei grandi locali di tutto il Sud.Oltre che punto di riferimento per i

buongustai che si sottopongono a tra-sferte di centinaia di chilometri pur di gustare i

piatti di ottima fattura e dai ricordi indimenticabili. Come glistraordinari bocconcini di Nettuno in guazzetto di vongole veraci, taglio-lini con astice zucchine e basilico fresco, la zuppa di fagioli borlotti ecozze, gli spaghetti con polpa di ricci (di così buoni non se ne trovanofacilmente in giro) nonché una straordinaria tiella alla barese. Primadelle minestre, a centro tavola arrivano le agostinelle dorate in olio extravergine di oliva, ma anche triglie spellate e servite su coulis di pomodo-ro fresco e basilico, trigliette e scarpitelle fritte, seppioline dorate in olio.Secondi di pesce e decisi giorno per giorno, secondo le disponibilità delmercato. Come uno straordinario calamaro ripieno di ricotta e gratinatoal forno, scampi saltati al brandy e julienne di fiori di zucca, pescatriceal vapore su salsa di carciofi. Mentre la disponibilità di fichi d’India haconvinto i Ricatti a riproporre un grande dessert del “vecchio” Bacco,come la mousse di fichi d’India al rabarbaro.

BACCOSTERIA

Via San Giorgio 5 tel.

0883.534000

BarlettaChiuso per turno:

domenica sera e lunedì

Coperti: 30

Carte di credito: tutte

Costo di un pasto tipo

escluse bevande: e 40

SOSTA GOLOSA

S ono 16 i centri coinvolti nelle “Giornateeuropee del patrimonio” promosse dal Mi-

nistero per i beni e le attività culturali per oggie domani e in Puglia curate dalla Direzione re-gionale per i beni culturali e paesaggistici: Ba-ri, Andria, Barletta, Bitonto, Canosa di Puglia,Conversano, Gravina in Puglia, Terlizzi, Trani,Brindisi, Ostini, Foggia, Ascoli Satriano, SanMarco in Lamis, Lecce e Taranto. Per questoimportante appuntamento che ha lo scopo difare conoscere al grande pubblico il patrimo-nio culturale del nostro Paese abbiamo ritenu-to opportuno concentrare l’interesse sulle ini-ziative organizzate nei tre centri più diretta-mente “legati” a Canne della Battaglia: Barletta,Canosa e Andria. A Canosa, per esempio, sia il24, sia il 25 sono programmate visite guidate(info 3286650994) alla mostra “Il Dio con laFolgore. Percorsi e immagini del sacro a Canu-sium” (Palazzo liceto, via Trento e Trieste, ore10.30 e 12.30) e all’Area archeologica dellaBasilica paleocristiana di San Pietro” (punto diraccolta a Palazzo Sinesi, via Kennedy 18, alleore 17 e 18). A Barletta c’è la visita libera aibeni culturali della città (info 0883578621) esolo sabato 24, alle ore 9 e alle 12, la visitaguidata con “Il treno dell’archeologica e del-l’ambiente nella valle dell’Ofanto: prossima fer-mata, la Storia!” (prenotazione obbligatoria,info 0883510171). Ad Andria, invece, sabato24 è in programma a Castel del Monte, alleore 17.30, il dibattito sulla condizione femmi-nile fra storia e attualità dopo la lettura scenica“Dare voce al silenzio: Isabella Morra, unapoetessa nella Valsinni del Cinquecento” (info0883569997) e domenica 25, alle ore 10.30,sempre al castello federiciano, la conferenzasul tema “Castel del Monte: un museo virtua-le”. Infine Canne della Battaglia, con l’estem-poranea di pittura “Canne della Battaglia … acolori! (quando è tempo di vendemmia)” conprenotazione obbligatoria (info 0883510171),che si svolgerà dalle 9 alle 18

C anne della Battaglia è un sito archeolo-gico suggestivamente immerso in una

distesa di olivi e di vigne. Quindi l’olio extravergine di oliva di grande pregiatezza e ilvino ottenuti dai frutti di questa terra sono iprodotti da acquistare quando si arriva daqueste parti. Per l’olio si può addiritturaorganizzare un itinerario che preveda lavisita di alcuni frantoi, toccando le più inte-ressanti aziende oleicole della zona come laTenuta Rasciatano (SS 93 km 13, tel.0883510999, Barletta) che da più di trecento anni appartiene alla famigliaPorro. Rasciatano è abbastanza vicino a Canne della Battaglia. Più omeno nella stessa area si trovano un’altra azienda molto antica, quella delConte Onofrio Spagnoletti Zeuli (contrada Zagara, tel. 08835695111,Andria), quella di Pierluigi Spagnoletti Zeuli (contrada Torre di Bocca, tel.0883569530, Andria) e l’azienda agricola Terre di Traiano (contrada Torredi Bocca, tel. 0883591554, Andria) dove si può ammirare anche un vec-chio frantoio a macine di granito rosa. In contrada Torre di Bocca sonoubicati anche gli uliveti del frantoio oleario Guglielmi (via Garibaldi 44, tel.0883591815, Andria) e parte degli ulivi appartenenti ai soci dellaCooperativa olivicoltori andriesi (via Castel del Monte 76, tel.0883542393, Andria). A Canosa di Puglia, invece, c’è l’azienda agricolaSanta Croce & Sant’Aloja (via Giotto 8, tel. 0883664536).

Per il vino c’è un indirizzo storico, l’azienda vinicola Rivera (stradaprovinciale 231 km. 19.800, tel. 0883569510, Andria) dove ci si puòapprovvigionare di ottimi vini come i rossi Puer Apuliae, Il Falcone eCappellaccio ottenuto da aglianico in purezza, il Rosè di Rivera, il bian-co Preludio n° 1 nonché di olio extra vergine di oliva proposto con l’e-tichetta Tenute de Corato.

LE SPECIALITA’

IL VINONoteDel Conte Onofrio Spagnoletti Zeuli tutticonoscono la pregiata produzione di olioextra vergine ottenuta dalla premitura delleolive delle sue splendide tenute che si tro-vano nelle campagne tra Andria e Canosa.Ma di questo raffinato imprenditore, uno deiprimi in Puglia ad attivare punti vendita conil proprio nome per vendere direttamente lesue produzioni, è di ottimo livello anche laproduzione enologica, perché alla vignadedica la stessa attenzione e passione che

mette nella coltura dell’ulivo. Il Terranera neè un esempio, un eccellente esempio è ilcaso di dire.

Ma altrettanto validi sono il rosatoMezzana, il Vigna Grande ottenuto da Nerodi Troia vinificato in purezza, il rosso Casteldel Monte Pezzalaruca, il Rinsacco. Sia l’o-lio che il vino sono ottenuti dalla trasforma-zione esclusivamente di olive e di uve dipropria produzione, ottenute secondo le piùmoderne tecniche agricole.

TerraneraTipologia: doc Castel del Monterosso riservaAnnata: 2002Prezzo medio in enoteca:e 12Produttore: Azienda agricola ConteOnofrio Spagnoletti Zeuli Tenuta San Domenico, s. p. 231 km. 60Tel. 0883.569511 Montegrosso di Andriaproprietà: Onofrio Spagnoletti Zeulienologo: Leonardo Pinto

Esame organoletticoUve: Nero di Troia, MontepulcianoColore: colore rosso rubin intensoProfumo: ampio di fruttae confettura di ciliegiee sentori di vaniglia e di cacaoSapore: caldo, persistentecon tannini dolcidi grande piacevolezzaAbbinamento gastronomico: pastafresca condita con sughi di carnegrigliate di carni rosse, brasati

la Gazzetta dell’Economia 24 - 30 settembre 2005 • 23TURISMO

ACanne della BattagliascrignodellagrandeStoria