Pavia 06 Marzo 20131° IncontroA. V. Berri
•Evoluzione del concetto di prevenzione nelle patologie da lavoro.
•Evoluzione della normativa sulla tutela della salute.
•Il Ruolo dei Tecnici della Prevenzione
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70,00 euro 95,00 euro
EVOLUZIONE STORICA DEL CONCETTO
DI PREVENZIONE IN AMBITO
LAVORATIVO
Prevenzione
•PREVENZIONE DEI DANNI.
• PREVENZIONE DELLA ESPOSIZIONE
• PREVENZIONE DEI PERICOLI
Discipline che storicamente hanno studiato le cause dell’insorgenza di
danni alla salute sono:
•La MEDICINA DEL LAVORO e IGIENE
•L’Igiene Industriale
•Ad esse si sono aggiunte nuove discipline quali il Tecnico della Prevenzione (RSPP e ASPP)
Il primo medico che dimostrò l’esistenza di un nesso
causale tra malattia e lavoro
BERNARDINO RAMAZZINI
1633-1714.
Malattie degli “Artefici”
Malattie legate alle attività artigianali dell’epoca
Dalle più inconsuete
alle più diffuse.
Malattie degli arteficiMalattie degli artefici
MALATTIA DEGLI SVUOTACESSI
MALATTIA DELLE RELIGIOSE.
L’approccio usato era di tipo epidemiologico
Dall’osservazione di un certo numero di casi di malattia
si giungeva a coglierne il legame con il lavoro.
? CAUSA
evento causale
(attività lavorativa)
MALATTIA
STUDIO DEL NESSO CAUSALE DI UNA MALATTIA
Analogo approccio fu seguito da Percival Pott
(1713-1788)
Nello stabilire un nesso causale tra
Il tumore allo scroto
e la attività di spazzacamino.
Percival Pott(1713-1788)
Percival Pottidentificò la causa
del tumore Nacque la prima norma di
prevenzione applicata alla
tutela della salute dei lavoratori
“Chimney sweep act”
(1788).
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Per 16 anni medico delle miniere in Idria, un piccolo borgo della Slovenia). Nel 1761 pubblicò De Hydroargyro Idriensi Tentamina, che trattava dei sintomi dovuti all'avvelenamento da mercurio causato dal lavoro in miniera.
Scopoli Giovanni Antonio (1723-1788)
Nel 1777 si trasferì all'Università di Pavia per ricoprire la cattedra di chimica e botanica, incarico che conservò fino all'anno della morte
FULIGGINEassociata a e lesioni
evento causale
attività lavorativa
SPAZZACAMINO
MALATTIA Tumore allo scroto
Per 200 anni la prevenzione si accrebbe parallelamente alle conoscenze epidemiologiche
Comparsa di manifestazioni cliniche
(insorgenza di danni )
Individuazione basata su evidenze epidemiologica con frequenza
anomala/inconsueta.
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Le vittime del lavoro di Vincenzo Vela
Lo scultore Vela ha dedicatospontaneamente ai minatori deltraforo del 1° tunnel ferroviariodel San Gottardo (1872-1882).
Sul monumento stesso,il numero di morti ufficialmenteindicato è di 199. Si tratta unicamente delle vittime di incidenti, non viene tenuto conto dei casi, e sono molti, di anchilostomiasi dovuti all'epidemia del 1880 che causò migliaia di vittime. La prima diagnosi della parassitosi fu di Giovanni Battista Grassi (1854-1925) Università di Pavia
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Alcuni giorni dopo l'inaugurazione del traforo del Sempione, all'inizio di giugno del 1906, ebbe luogo a Milano il "1° Congresso Internazionale per le malattie del lavoro",
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Docente di patologia speciale medica dimostrativa all'Università di Pavia.
Fu il fondatore e primo direttore della prestigiosa Clinica del Lavoro di Milano, il primo istituto al mondo interamente dedicato allo studio, alla cura e alla prevenzione delle malattie da lavoro.
Rilevanza dei primati italiani nel settore della medicina del
lavoro
Promulgazione del
D.P.R. 303/56.
D.P.R. 303/56
Formalizza l’esistenza di un nesso di causalita’
tra
USO DI SOSTANZE CHIMICHE e
INSORGENZA DI UNA PATOLOGIA.
Causa(sostanza chimica
pericolosa)
Attività
lavorativa
Effetto (malattia)
Conclamata correlazione tra causa ed effetto
D.P.R. 303/56 DALL’APPROCCIO EPIDEMIOLOGICO
ALL’APPROCCIO PREVENTIVO.
D.P.R. 303/56
•LAVORATORI ADDETTI ALLA ESTRAZIONE, RAFFINAZIONE, USO DELL’ARSENICO E SUE LEGHE VISITA MEDICA TRIMESTRALE
•LAVORATORI ADDETTI ALLA PRODUZIONE DI CATRAME
•VISITA MEDICA SEMESTRALE.
Causa(sostanza chimica
pericolosa)
Attività
lavorativa
Effetto (malattia)
SORVEGLIANZA SANITARIA PREVENTIVA
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La normativa degli anni Cinquanta
- DPR n. 547/1955, Prevenzione degli infortuni sul lavoro
- DPR 164/1956 Prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni
- DPR 303/1956, Igiene del Lavoro
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La normativa degli anni Cinquantain particolare il DPR n. 547/1955,
Prevenzione degli infortuni sul lavoro
Il sistema introdotto da tale normativa si basava sulla previsione di una serie di norme tecniche (porte, locali, scale uscite di emergenza ecc.) il cui rispetto veniva imposto ai datori di lavoro, mentre la mancata osservanza delle prescrizioni comportava sanzioni penali
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La normativa degli anni CinquantaCriticità
- Limitato coinvolgimento delle altre figure responsabili (Dirigenti e Preposti)
- Limitato coinvolgimento dei destinatari diretti della prevenzione; i lavoratori
- Assenza di una “programmazione della sicurezza” con prescrizioni tecniche dettate una volta per tutte e quindi non adattabile ad ambienti specifici e alla evoluzione dei contesti produttivi
- Infine l’approccio oggettivo negava il diritto del singolo lavoratore alla sicurezza sul lavoro
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Gli Interventi correttivi degli anni Settanta
- Art. 9 Legge 300/1970 “Statuto dei Lavoratori
Il quale prevede che i lavoratori, mediante le loro rappresentanze sindacali, abbiano diritto di controllare l’applicazione delle norme per la prevenzione infortuni e malattie professionali.
Questa norma costituisce una prima importante tappa verso il modello partecipativo alla prevenzione
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Gli Interventi correttivi degli anni Settanta- Art. 20 Legge 833/1978 “legge di riforma sanitaria”
Il quale attribuisce all’azione congiunta del datore di lavoro e delle rappresentanze sindacali aziendali- secondo modalità previste dagli accordi collettivi di lavoro- il compito di individuare le norme di sicurezza necessarie, in considerazione degli specifici fattori di rischio connessi al singolo ambiente di lavoro, in aggiunta a quanto previsto dalla normativa esistente.
Istituzionalizzazione della partecipazione (o almeno delle rappresentanze) e superamento dei limiti predefiniti dal legislatore. (occorre anche ricordare la rapida trasformazione dei processi produttivi in atto in quegli anni)
EVOLUZIONE DELLA NORMATIVA DI TUTELA DELLA SALUTE
•Anni 70’il confronto fra le parti sociali e contratti collettivi di lavoro (riferimento ai
limiti ACGIH)
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La saldatura di due elementi cambiarono profondamente il modo di percepire la
salute sul posto di lavoro
•La consapevolezza del diritto alla salute fortemente presente nelle rivendicazioni sindacali degli anni 70 e 80 (la puzza diventa rischio chimico).
•Lo sviluppo, sulla base di conoscenze maturate in prevalenza negli Stati Uniti (NIOSH, OSHA e ACGIH), di strategie originali elaborate da parte di numerose scuole nazionali di Medicina del Lavoro. La cultura della Medicina del Lavoro e la comparsa dell’Igiene Industriale si radicò nelle realtà produttive con numerosissime indagini in fabbrica.
RISULTATO In diversi contratti nazionali di lavoro (es. chimici, metalmeccanici) fu esplicitamente inserito, quale riferimento normativo il recepimento e il rispetto dei Valori Limite (nella loro versione più aggiornata) indicati dall’associazione ACGHI/USA.
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Ultima edizione della raccolta dei Valori Limite AIDII
Valori Limite ACGIH
• Circa 850 sostanze
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Principali fonti tecnico – scientifiche disponibili già da allora
• ACGIH: American Conference of GovernmentalIndustrial Hygienists
• NIOSH: National Institute for Occupational Safety and Health
• OSHA: Occupational Safety & Health
Administration
• AIDII: Associazione Italiana Degli Igienisti Industriali (pubblica in Italia, fin dal 1977 i Valori limite ACGIH)
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PATOLOGIE PROFESSIONALI ANCORA FREQUENTI NEGLI ANNI ‘60-’70 E RELATIVI
AGENTI EZIOLOGICI
Esposizione a benzene Benzolismo, Leucemia
Esposizione ad amianto Asbestosi, Mesotelioma della pleura
Esposizione a piombo Saturnismo(Danni neurologici e coliche addominali)
Esposizione ad ammine aromatiche
Tumore alla vescica
Esposizione ad idrocarburi policiclici
Tumore al polmone
Esposizione a Cromo Tumore alle alte vie respiratorie (danni alle cartilaggini)
Esposizione a silice Silicosi
Causa(sostanza chimica
pericolosa)
Attività
lavorativa
Effetto (malattia)
SORVEGLIANZA SANITARIA PREVENTIVA
MONITORAGGIO ESPOSIZIONE
Igiene Industriale
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Il Livello di tutela imposto dal dettato normativo e dal diffuso senso etico
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Art. 2087 codice civile.
Il Datore di Lavoro è tenuto a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei lavoratori
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Corte di Cassazione
Il Datore di Lavoro deve aver cura del lavoratore fino a prevedere e prevenire le sue probabili imprudenze
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Art. 40 del Codice Penale
Non impedire un evento che si ha l’obbligo di impedire, equivale a cagionarlo
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Corte di Cassazione
Si esclude la responsabilità del Datore di Lavoro solo se la condotta del lavoratore si configura come un fatto assolutamente eccezionale, del tutto al di fuori della normale prevedibilità.
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Riferimenti Normativi recentiRiferimenti Normativi recenti((comunitari)comunitari)
• D.Lgs. 277/91 Rumore, Amianto, Piombo (Interamente abrogato)
• D.Lgs. 626/94 e successive modificazioni (Interamente abrogato)
• D. Lgs 66/2000 Protezione da agenti cancerogeni e mutageni (DLgs 626 Titolo VII) (Interamente abrogato)
• D.Lgs. 25/02 “sulla protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori contro i rischi derivanti da agenti chimici durante il lavoro” (DLgs 626 Titolo VII bis) (Interamente abrogato)
• D. Lgs. 9 Aprile2008 n. 81 “Testo Unico Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro”, correzioni ed integrazioni con il D.L.gs 106/09
Causa(Misura del Rischio)
Attività lavorativa
Effetto (malattia)
SORVEGLIANZA
SANITARIA
Monitoraggio ambientale
Igienista Industriale
Valutazione preventiva dei Rischi
Medico Competente
RSPP - Tecnico della Prevenzione
RLS
L’EVOLUZIONE DEL PARADIGMA DELLA PREVENZIONE
anni 50’ DANNO OSSERVATO - RISCHIO OSSERVATO
dagli anni 70- 80’ DANNO ATTESO - RISCHIO PRESUNTO oggi DANNO STIMATO - RISCHIO VALUTATO
LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO COME STRUMENTO PREDITTIVO.
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Tecnici della Prevenzione
Capita la funzione Occorre definire al meglio
Il Ruolo
e
Le Competenze
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Il programma del corso
Studio del DLgs 81/08
IL TESTO UNICO DELLA SALUTE ESICUREZZA SUL LAVORO DOPO ILCORRETTIVO (D. Lgs n.106/2009)• Conoscenza della norma• Forma mentale e quadro di riferimento• Strumenti e metodologie
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